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Osservatorio prezzi Osservatorio prezzi LiguriaLiguria

Genova, giovedì 27 settembre 2012Genova, giovedì 27 settembre 2012

Impianto metodologico e prime evidenzeImpianto metodologico e prime evidenze

con il coordinamento scientifico dicon il coordinamento scientifico di

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Impianto metodologico: Impianto metodologico: brevi cenni brevi cenni

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Gli obiettivi dell’Osservatorio regionale

• Analizzare il fenomeno inflazionistico su base territoriale

• Isolare virtù e anomalie rispetto al panorama nazionale (benchmarking)

• Avviare un dialogo con le istituzioni e gli operatori per accrescere la trasparenza dei mercati

• Promuovere accordi di auto-contenimento in collaborazione con gli operatori della filiera (commercio, produzione, agricoltura)

• Esercitare quella “moral suasion” che spesso dà più risultati dei “blocchi d’imperio dei prezzi”

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La costruzione dell’impianto metodologico: le fonti

Il patrimonio informativo per la Regione Liguria complessivamente disponibile è relativo a:

• numeri indici regionali per circa 300 posizioni rappresentative (rispetto alle oltre 500 complessive del paniere) per gli anni 2008, 2009 e 2010 e a tutti i livelli di aggregazione superiori, in base di riferimento (1995=100);

• numeri indici regionali riferiti alle 591 posizioni rappresentative del paniere per l’anno 2011 e alle 597 per l’anno 2012 e a tutti i livelli di aggregazione superiori, in base di riferimento (2010=100);

• numeri indici provinciali riferiti alle 12 divisioni di prodotto/capitoli di spesa e all’indice generale per gli anni 2008-2012;

• struttura dei pesi regionali riferita alle 12 divisioni di spesa

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La classificazione COICOP: struttura gerarchica di aggregazione

Anno 2010

12

38

109

204

521

Capitoli di spesa

Categorie di prodotto

Gruppi di prodotto

Voci di prodotto

Posizioni rappresentative

Anni 2011 e 2012

Divisioni di prodotto12

43

102

233

322

Gruppi di prodotto

Classi di prodotto

Sottoclassi di prodotto

Segmenti di consumo

591 Posizioni rappresentative

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L’impianto metodologico: due pilastri

1. La struttura di pesi dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) Isola le differenze che originano dal differente andamento dei prezzi Aiuta a distinguere le peculiarità del processo inflazionistico ligure

(possono essere messe in relazione con il tessuto produttivo e distributivo locale) dagli andamenti che accomunano il territorio nazionale

2. Utilizzare una griglia analitica “assestata” REF Ricerche e Unioncamere E’ frutto di una esperienza più che trentennale “Osservatorio Prezzi

e Mercati” Consente una lettura per natura merceologica dei prodotti e per

“mercato di formazione” del prezzo

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Dalla COICOP ... alla griglia assestata12 divisioni:

Generi alimentari e bevande analcoliche

Bevande alcoliche e tabacchi

Abbigliamento e calzature

Abitazione, acqua, elettr. combustibili

Mobili e servizi per la casa

Servizi sanitari e spese per la salute

Trasporti

Comunicazioni

Ricreazione, spettacoli e cultura

Istruzione

Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi

Altri beni e servizi

7 Settori

28 tra Reparti/Mercati/Dimensioni: Alimentari

o 7 reparti (bevande, carni, pesce, gelati/surgelati,

latticini e salumi, ecc.)

Non alimentario 15 mercati (abbigliamento, calzature,

elettrodomestici, casalinghi, auto, eccetera)

Energeticio regolamentati e non

Servizio 6 dimensioni (per la casa, di trasporto, finanziari,

eccetera)

Tariffeo Controllo nazionale e locale

Affitti

Tabacchi

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L’impianto metodologico: la struttura di ponderazione

• Peso maggiore per alimentari, alberghi, ristoranti e abitazione

• Peso minore per mobili, abbigliamento, calzature

Le differenze nel sistema di pesi Liguria vs Italia

(anno 2011)

Divisioni di spesa IstatPeso

LiguriaPeso Italia

Differenziale

Generi alimentari e bevande analcoliche 17.1% 16.2% 0.9%Bevande alcoliche e tabacchi 3.4% 2.9% 0.4%Abbigliamento e calzature 6.9% 8.5% -1.6%Abitazione, acqua, elettr e combust 11.7% 10.1% 1.6%Mobili e servizi per la casa 6.4% 8.1% -1.6%Servizi sanitari e spese per la salute 8.0% 8.3% -0.3%Trasporti 15.3% 15.2% 0.1%Comunicazioni 3.0% 2.7% 0.3%Ricreazione, spettacoli e cultuta 8.0% 7.6% 0.4%Istruzione 1.0% 1.1% -0.1%Alberghi, rist e pubblici esercizi 12.4% 11.3% 1.1%Altri beni e servizi 6.8% 8.0% -1.2%Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat

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Il caso della spesa per riscaldamento, elettricità, carburanti

• La comprensione delle dinamiche sottostanti il comparto energetico risulta di particolare importanza per il sistema economico (vedi “impatto shock petrolifero”)

• Si isolano le componenti di costo che evidenziano elevata volatilità poiché rispondono in maniera diretta e piuttosto rapida all’andamento dei mercati internazionali delle materie prime energetiche (petrolio)

• Il comparto energetico è composto da: Prodotti energetici (carburanti autotrazione e combustibili da

riscaldamento) - reazione immediata Tariffe energetiche (energia elettrica e gas) - reazione con

ritardo in ragione dell’indicizzazione e dell’utilizzo delle leve della politica economica

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Il caso della spesa per riscaldamento, elettricità, carburanti

I prezzi degli energetic i

-20

-14

-8

-2

4

10

16

22

06 07 08 09 10 11 12(1) Carburanti autotrazione e combustibili riscaldamento. (2)Energia elettrica e gas Fonte: elaborazioni REF Ricerchesu dati Istat (NIC)

Prodotti energetici(1) Tariffe energetiche(2)

Variazioni % tendenziali

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Il caso della spesa per le “Comunicazioni”

• La divisione COICOP raggruppa i servizi di telefonia, i telefoni cellulari e smartphone e i servizi postali Come distinguere l’andamento del costo del cellulare da

quello dei servizi di telefonia? Spesso i commentatori confondono la diminuzione dei primi con la riduzione delle seconde (concorrenza del Made in China con l’effetto della concorrenza sulle tariffe!)

Nella “griglia analitica”: • Telefoni cellulari e smartphone = Beni Non Alimentari

(cellulari, radio, tv, ecc.) tra l’elettronica di consumo

• Servizi di telefonia mobile sono il corrispettivo di un Servizio (alla persona e ricreativi)

• Servizi di telefonia fissa, pubblica e il recapito della posta ordinaria sono il corrispettivo di un servizio regolato (prezzi amministrati a livello nazionale)

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Osservatorio regionale: Osservatorio regionale: la prima metà del 2012 la prima metà del 2012

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L’analisi dell’inflazione: la prima metà del 2012

L’inflazione rimane elevata (3.5%) e erode il potere d’acquisto delle famiglie

I ritmi di crescita liguri sono lievemente superiori alla media Italia (3.3% in Italia)

Rallenta l’inflazione di fondo: pesa il crollo dei consumi delle famiglie

Energia, ittici e ortofrutticoli responsabili di 1 punto di maggiore inflazione

Inflazione in L iguria: indice generale e di fondo (1)

-1

0

1

2

3

4

I t09 II t09 III t09 IV t09 I t10 II t10 III t10 IV t10 I t11 II t11 III t11 IV t11 I t12 II t12

(1) Esclusi ittici, ortofrutticoli ed energeticiFonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

Differenziale (scala ds.) Generale Componente di fondo

Variazioni % tendenziali

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L’analisi dell’inflazione: il confronto tra le Province

Prezzi al consumo nelle Province liguri

Variazioni % sul periodo indicato

Imperia n.d. n.d. n.d. n.d.

Savona 1.1 n.d. n.d. n.d.

Genova 1.0 1.3 3.6 3.9

La Spezia 1.2 0.8 2.7 2.4

Liguria 1.1 1.1 3.4 3.5

Italia 1.0 1.0 3.3 3.3

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

II t-12/ II t-11

Tendenziali

Province II t-11/ I t-11

I t-12/ I t-11

II t-12/ I t-12

CongiunturaliI Comuni di Savona ed Imperia

non partecipano al programma di

rilevazione dei prezzi al

consumo: la variazione regionale

è una media di Genova e La

Spezia

Ampi divari territoriali:

• in un anno a Genova i prezzi sono aumentati del 3.9%, contro il 2.4% di La Spezia

• a Genova l’inflazione accelera, a La Spezia sta decelerando

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L’analisi: forti tensioni originano dai prezzi dell’energia

•E’ molto cresciuto il contributo della componente energetica (caro-petrolio, aumento dei prezzi dei carburanti, accise e Iva, rincari di energia elettrica e gas)

•I rincari dell’energia sono responsabili di circa un punto e mezzo di maggiore inflazione

Contributi dei settori all'inflazione

-2

-1

0

1

2

3

4

I t09 II t09 III t09 IV t09 I t10 II t10 III t10 IV t10 I t11 II t11 III t11 IV t11 I t12 II t12

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

Alimentari Non alimentari Energia Servizi Tariffe Affitti Tabacchi

Variazioni % tendenziali

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Quali criticità sul territorio ligure?

Ritmi superiori alla media nazionale tra i beni, alimentari e non, nell’energia e nei servizi

Quali elementi virtuosi?

Sotto controllo i prezzi amministrati e gli affitti

L’analisi: beni e servizi crescono a ritmi superiori alla media nazionalePrezzi al consumo per settore

Variazioni % sul periodo indicato

Italia

Settore

Alimentari e bevande 17.1% 1.1 0.9 2.6 2.4Non alimentare 25.6% 0.3 0.4 2.1 1.9Energia 9.0% 3.2 3.6 15.4 15.1Servizi 32.5% 1.3 1.4 2.3 1.9Tariffe 10.3% -0.2 0.3 0.7 1.3Affitti 3.2% 1.5 0.6 2.3 2.7Tabacchi 2.2% 1.6 0.0 9.5 9.5

Totale* 100% 1.1 1.1 3.5 3.3

(*) Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati con la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

PesoII t-12/ I t-12

LiguriaII t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

II t-11/ I t-11

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Prezzi dei generi alimentari per reparto

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Italia

Alimentari lavorati 83.5% 0.7 1.2 3.0 2.9

Alimentari Confezionati 34.6% 0.8 1.2 3.5 3.2 Latticini e salumi 17.0% 0.5 1.7 2.8 2.9 Carni 16.7% 0.7 0.9 2.7 2.5 Bevande 10.6% 0.9 0.6 2.0 2.7 Gelati e surgelati 3.0% 0.8 1.2 2.8 2.5

Fresco Ittico 2.8% -0.6 0.1 0.1 2.6

Fresco Ortofrutticolo 13.7% 3.7 -0.3 0.1 -0.8

Alimentari e bevande* 100% 1.1 0.9 2.6 2.4

(*) Peso sul paniere: 17.1% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.4%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

RepartiLiguria

II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

Peso in categoria

II t-12/ I t-12

II t-11/ I t-11

I generi alimentari: un diffuso fermento tra i lavorati

Ritmi di crescita sostenuti per tutti gli alimentari confezionati

Le tensioni accomunano l’intero territorio nazionale

Fermi i prezzi dei prodotti ittici che invece stanno aumentando nel resto del Paese (la vicinanze alle piazze di produzione riduce l’incidenza dell’aumento dei costi del trasporto)

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Prezzi dei generi alimentari: i dieci maggiori contributi

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Liguria Italia

Segmenti di consumo

1 Pane fresco 7.1% 2.7 2.4 0.42 Carne di vitello 3.8% 4.7 2.1 2.63 Carne di bovino adulto 6.8% 2.1 3.1 -1.14 Pesci e frutti di mare conservati 2.4% 5.7 4.6 1.25 Prodotti di pasticceria confezionati 4.2% 3.2 3.3 -0.16 Latte fresco 3.6% 3.8 3.2 0.67 Pollame 3.8% 3.5 2.1 1.48 Pasta secca e pasta fresca 2.9% 4.3 2.2 2.19 Formaggi stagionati 3.4% 3.4 3.1 0.310 Cioccolato 2.6% 4.2 4.2 0.0

Alimentari e bevande* 100% 2.6 2.4 0.2

(*) Peso sul paniere: 17.1% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.4%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

Peso in categoria

Diff. II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

Rincari non secondari per molti generi di prima necessità

I rincari colpiscono molti generi di prima necessità come carne di vitello, latte fresco, pollame, pasta e pane

Le materie prime alimentari sono tornate a nuovi massimi

...però erano anche diminuite 2009-2010 e 2011..

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Quotazioni delle materie prime alimentari: la corsa del grano

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Prezzi alimentari alla produzione oltre il 3%

Forbice dell'inflazione: alimentari (1)

Variazioni % sullo stesso periodo dell'anno precedente

(1) Esclusi, ittici, ortofrutticoli e tabacchi

Fonte: elaborazioni Unioncamere-INDIS e REF-Ricerche su dati Istat (NIC)

-6

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2

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12

06 07 08 09 10 11 12

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6

8

10

12

Diff. Consumo (NIC) Produzione

Prezzi alla produzione: acquisto e vendita

Variazioni % sullo stesso periodo dell'anno precedente

RIUNIONE DEL 13/3/2012

(1) Media dei 46 prodotti alimentari.

(2) Beni finali di consumo alimentari, esclusi i tabacchi.

Fonte: elaborazioni Unioncamere-INDIS e REF-Ricerche su dati Istat

-4

-2

0

2

4

6

8

10

12

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Unioncamere(1) Istat(nuova serie) (2)

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I beni non alimentari: rincari per vestiario, arredi

Prezzi dei beni non alimentari

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Italia

Settore

Non alimentare* 100% 0.3 0.4 2.1 1.9

di cui:Abbigliamento 26.1% 0.6 0.8 3.7 3.1Mobili e arredamento 12.5% 1.2 0.9 3.1 2.2Casalinghi durevoli e non 7.3% 0.9 0.8 2.7 2.8Autovetture e accessori 15.6% 0.3 0.6 1.2 1.5Calzature 7.4% 0.5 0.5 2.5 2.2Profumeria e cura persona 5.2% 0.7 0.1 2.0 1.9Elettrodomestici 3.5% 0.2 -0.5 2.4 0.5Utensileria casa 2.1% 1.1 1.1 3.4 3.0Cartoleria, libri, giornali 5.5% -0.5 0.7 1.2 1.4Giochi e articoli sportivi 1.8% 0.5 1.1 1.3 1.3Radio, tv, ecc. 5.5% -3.9 -4.2 -8.1 -8.4

(*) Peso sul paniere: 25.6% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.5%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

Peso in categoria

LiguriaII t-12/ I t-12

II t-11/ I t-11

I maggiori aumenti si concentrano nell’abbigliamento, i mobili e l’utensileria casa

E’ la conseguenza dei passati aumenti delle quotazioni dei metalli, della lana e delle fibre sintetiche

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Quotazioni dei metalli tornate ai livelli pre-crisi 2008-2009

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I beni non alimentari: rincari per vestiario, arredi e gioielli

Prezzi dei non alimentari: i dieci maggiori contributi

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Liguria Italia

Segmenti di consumo

1 Gioielleria 1.5% 18.2 21.7 -3.42 Mobili per camera da letto 3.8% 4.4 2.5 1.93 Automobili nuove diesel 7.7% 1.7 1.7 0.0

4 Tailleur, gonne e pantaloni donna 4.0% 3.0 3.1 -0.15 Abbigliamento intimo e calze uomo 1.2% 9.4 3.8 5.66 Abbigliamento intimo e calze donna 2.4% 4.6 2.9 1.67 Camicie e t-shirt donna 1.8% 5.7 2.9 2.8

8 Abiti completi e pantaloni uomo 2.4% 4.4 2.6 1.99 Cappotti e giacche uomo 1.3% 7.7 3.4 4.210 Camicie, t-shirt, polo uomo 1.9% 5.0 3.7 1.3

Non alimentari* 2.1 1.9 0.1

(*) Peso sul paniere: 25.6% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.5%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF - Ricerche su dati Istat (NIC)

Peso in categoria

Diff. II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

Trai maggiori contributi vi sono gli articoli in oro (la cui quotazione sui mercati all’origine è ai massimi storici, è un tipico “bene rifugio”), i mobili e gli abiti da donna e da uomo (cappotti e giacche, completi, camicie e magliette, intimo)

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L’energia + 15%: aumenti su tutti i fronti, regolati e non Prezzi degli energetic i

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Italia

Settore

Energetici* 100% 3.2 3.6 15.4 15.1di cui:Prodotti energetici 57.3% 2.6 3.8 15.9 15.5Tariffe energetiche 42.7% 4.1 3.4 14.5 14.7

(*) Peso sul paniere: 9% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 1.4%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

II t-12/ I t-12

II t-11/ I t-11

Peso in categoria

Liguria

Prezzi degli energetic i: i c inque maggiori contributi

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Liguria Italia

1 Benzina verde 19.3% 19.3 18.2 1.12 Gas di città e gas naturale 21.2% 14.3 14.9 -0.73 Gasolio per mezzi di trasporto 14.9% 19.9 19.5 0.44 Energia elettrica 13.5% 14.9 14.5 0.45 Gasolio per riscaldamento 8.5% 8.5 9.5 -1.0

Energetici* 15.4 15.1 0.2

(*) Peso sul paniere: 9% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 1.4%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionale

Fonte: elaborazioni REF - Ricerche su dati Istat (NIC)

Peso in categoria

Segmenti di consumoDiff.

II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

Il comparto risente dell’aumento delle quotazioni del greggio, dell’indebolimento del cambio dell’euro e, soprattutto, delle maggiori accise

Dal 1° gennaio 2012 è anche stata introdotta l’addizionale regionale: 5 centesimi di euro/litro, la più elevata in Italia

Il sostegno alle fonti rinnovabili nella bolletta dell’energia elettrica contribuisce ad alimentare le tensioni

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Prezzo del petrolio a parità di potere d’acquisto

Prezzo reale del petrolio Brent

(euro/barile, deflazionato con CPI Italia 2010 = 100)

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Datastream

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La tassazione sui carburanti: nell’ultimo triennio +40% per la benzina, +50% per il gasolio

Le imposte sui carburanti (IVA e acc ise)

0.50

0.60

0.70

0.80

0.90

1.00

1.10

2009 2010 2011 2012

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Commissione Europea

Benzina verde Gasolio

euro/litro

Quattro interventi sulle accise nel corso del 2011 (il più corposo quello previsto dal “Salva Italia”: oltre 10 centesimi di euro/litro)

Già due interventi nel 2012: finanziamento terremoto Emilia-Romagna (giugno), bonus gestori e ricostruzione L’Aquila (agosto)

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I servizi privati: in aumento riparazioni auto e collaborazioni domestiche

Prezzi dei servizi privati

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Italia

Settore

Servizi* 100% 1.3 1.4 2.3 1.9di cui:Alberghi e pubb. esercizi 34.8% 1.1 1.0 2.5 1.6Di trasporto 15.5% 3.7 4.4 3.2 3.0Personali e ricreativi 15.2% 0.4 0.3 1.8 1.8Sanitari 14.7% 0.4 0.5 1.6 1.9Per la casa 9.7% 2.0 2.2 4.3 2.3Finanziari ed altri 10.1% 0.5 0.2 -0.1 1.2

(*) Peso sul paniere: 32.5% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.7%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionali

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

LiguriaII t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

II t-11/ I t-11

Peso in categoria

II t-12/ I t-12

Prezzi in aumento soprattutto nei servizi per la casa e nei trasporti

Pesano l’aumento dei carburanti, le riparazioni auto (+4% in 12 mesi) e le collaboratrici domestiche (+6.5%)

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Servizi pubblici e tariffe: rallenta la corsa Prezzi amministrati e tariffe pubbliche

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Italia

Settore

Tariffe* 100% -0.2 0.3 0.7 1.3di cui:a controllo locale 41.3% 0.3 1.3 2.2 3.4a controllo nazionale 58.7% -0.6 -0.6 -0.6 -0.4

(*) Peso sul paniere: 10.3% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.1%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionali

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

LiguriaPeso in

categoriaII t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

II t-12/ I t-12

II t-11/ I t-11

Prezzi amministrati e tariffe: i dieci maggiori contributi

Variazioni % sul periodo indicato - Ordinamento decrescente per contributo all'inflazione

Liguria Italia

1 Fornitura acqua 4.2% 6.0 4.2 1.82 Trasferimento proprietà auto 0.3% 56.3 57.7 -1.4

3 Servizi di telefonia fissa 3.6% 3.6 3.6 0.04 Servizi di laboratori di analisi mediche 7.4% 1.5 1.6 -0.15 Pedaggi e parchimetri 2.2% 4.7 4.8 0.06 Trasporto multimodale passeggeri 2.8% 2.2 10.7 -8.57 Raccolta rifiuti 5.3% 1.1 2.6 -1.58 Raccolta acque di scarico 0.9% 5.9 3.5 2.49 Trasporto ferroviario passeggeri 2.6% 2.0 2.2 -0.210 Istruzione universitaria 2.8% 1.0 1.0 0.0

Tariffe* 0.7 1.3 -0.6

(*) Peso sul paniere: 10.3% - Contibuto all'inflazione nel II trimestre: 0.1%

Per la Regione Liguria gli indici sono stati aggregati utilizzando la struttura dei pesi nazionali

Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat (NIC)

Peso in categoria

Segmenti di consumoDiff.

II t-12/ II t-11

II t-12/ II t-11

Rallenta la corsa dei prezzi amministrati, che erano molto cresciuti nel 2011

Nell’ultimo anno sono aumentate di più che nel resto del Paese le tariffe del servizio idrico (+6%), di meno quelle dei rifiuti urbani e dei trasporti

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I prossimi passi ...

Sviluppo e messa a regime dell’impianto metodologico

Elaborazione e analisi periodica dei dati

Lettura del fenomeno inflazionistico in un’ottica di benchmarking regionale e nazionale

Individuazione di elementi di virtù/anomalia che hanno una matrice nel tessuto produttivo e distributivo locale

Avvio di un dialogo permanente con istituzioni, operatori e cittadini