Osservatorio 24 marzo

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La sanità nel Lazio vista dai giornali Giovedì, 24 marzo 2016 a cura dell'Osservatorio delle politiche sanitarie del Lazio dell'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Frosinone Rischiano fino a 6 mesi di reclusione due medici di Rebibbia accusati di aver trascurato i sintomi di un detenuto. Il malato che presentava febbre alta, pal- lore, tachicardia non ha ricevuto infatti alcuna cura, neanche un’aspirina, ed è morto il 1 giugno del 2013 di polmonite all’interno del carcere. Il pubblico ministero Mario Ardigò ha chiesto una condanna con l’accusa di omicidio colposo per i due medici Rosaria Bruni e Marco Ciccarelli. Il magistrato ha chiesto anche il rinvio a giudizio del- l’allora direttore della struttura sanitaria del car- cere, Luciano Aloise. A rendere ancora più amara la vicenda il fatto che il detenuto stava scontando gli ultimi giorni di una condanna definitiva di sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Secondo la ricostruzione dei fatti, la salute di Orlandi, questo il cognome della vittima, cominciarono a peggio- rare il 29 maggio ma nonostante questo, secondo l’accusa, i due medici nemmeno gli misurarono la febbre limitandosi a colloqui informali con il via libera del direttore sanitario. (Fonte: Il Corriere della Sera, Cronaca di Roma Pag. 5 - Il Messaggero, Cronaca di Roma, Pag. 49) Roma, Rebibbia: chiesti 6 mesi per due medici che non curarono un detenuto AL via un corso di preparazione al parto per i nonni del nascituro Per la prima volta in Italia, prenderà il via un trai- ning di preparazione al parto dedicato a padri madri e suoceri dei genitori del nascituro. Il corso verrà avviato all’interno dell’ospedale Cristo Re, sruttura in cui avvengono circa 1.800 parti al- l’anno. Ideatore dell’iniziativa l’ostetrico Mauri- zio Gnazzi che spiega: «Il ruolo degli anziani è tornato centrale nell’allevamento dei piccoli e un ciclo di lezioni di preparazione alla nascita è de- stinato a loro». Il training prevede un “ripasso” delle norme di base per allevare un piccolo e, so- prattutto, le indicazioni degli psicologi per non in- cappare negli errori più ricorrenti, evitare l’invadenza verso il giovane nucleo familiare e l’apprensione per la salute del neonato. Una parti- colare attenzione, aggiunge Gnazzi, verrà posta: «sull’allattamento al seno, una pratica che, più di ogni altra, rafforza le difese del bambino». (Fonte: La Repubblica, Cronaca di Roma Pag. VIII) Roma /

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La sanità nel Laziovista dai giornali

Giovedì, 24 marzo 2016 a cura dell'Osservatorio delle politiche sanitarie del Laziodell'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Frosinone

Rischiano fino a 6 mesi di reclusione due medici diRebibbia accusati di aver trascurato i sintomi di undetenuto. Il malato che presentava febbre alta, pal-lore, tachicardia non ha ricevuto infatti alcunacura, neanche un’aspirina, ed è morto il 1 giugnodel 2013 di polmonite all’interno del carcere. Ilpubblico ministero Mario Ardigò ha chiesto unacondanna con l’accusa di omicidio colposo per idue medici Rosaria Bruni e Marco Ciccarelli. Ilmagistrato ha chiesto anche il rinvio a giudizio del-l’allora direttore della struttura sanitaria del car-cere, Luciano Aloise. A rendere ancora più amara

la vicenda il fatto che il detenuto stava scontandogli ultimi giorni di una condanna definitiva di seimesi per resistenza a pubblico ufficiale. Secondo laricostruzione dei fatti, la salute di Orlandi, questoil cognome della vittima, cominciarono a peggio-rare il 29 maggio ma nonostante questo, secondol’accusa, i due medici nemmeno gli misurarono lafebbre limitandosi a colloqui informali con il vialibera del direttore sanitario.

(Fonte: Il Corriere della Sera, Cronaca di RomaPag. 5 - Il Messaggero, Cronaca di Roma, Pag. 49)

Roma, Rebibbia: chiesti 6 mesi per due medici che non curarono un detenuto

AL via un corso di preparazione al parto per i nonni del nascituro

Per la prima volta in Italia, prenderà il via un trai-ning di preparazione al parto dedicato a padrimadri e suoceri dei genitori del nascituro. Il corsoverrà avviato all’interno dell’ospedale Cristo Re,sruttura in cui avvengono circa 1.800 parti al-l’anno. Ideatore dell’iniziativa l’ostetrico Mauri-zio Gnazzi che spiega: «Il ruolo degli anziani ètornato centrale nell’allevamento dei piccoli e unciclo di lezioni di preparazione alla nascita è de-stinato a loro». Il training prevede un “ripasso”

delle norme di base per allevare un piccolo e, so-prattutto, le indicazioni degli psicologi per non in-cappare negli errori più ricorrenti, evitarel’invadenza verso il giovane nucleo familiare el’apprensione per la salute del neonato. Una parti-colare attenzione, aggiunge Gnazzi, verrà posta:«sull’allattamento al seno, una pratica che, più diogni altra, rafforza le difese del bambino».(Fonte: La Repubblica, Cronaca di Roma Pag.VIII)

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Civitavecchia

Gli studenti del Galilei di SantaMarinella hanno dato vita in colla-borazione con la Croce Rossa Ita-liana all’evento “Insieme con ilcorpo e con la mente”. Durante lamanifestazione, svoltasi in coinci-denza con le festività di S. Giu-seppe, Patrono di Santa Marinella,i volontari della CRI - Sezione S.Severa e S. Marinella hanno misu-rato glicemia e pressione mentregli studenti hanno proposto il bookcrossing e una pesca di benefi-cenza in favore della Croce Rossa.(Fonte: Il Messaggero, Cronacadi Civitavecchia, Pag. 40)

Latina, un fascicolo sulla centrale del 118

Latina

Latina

Santa Marinella: giovaniaffianco della Croce Rossa

Aperto un fascicolo dalla squadramobile della Questura di Latina inseguito ad una lettera scritta al Pre-fetto e ad un esposto depositato inProcura, redatti da due dipendentidella centrale 118 che avrebberosvolto da soli turini di 12 ore. Manon solo. stato segnalato alla dire-zione generale anche il ruolo del co-ordinatore infermieristico dellacentrale di Latina che è indagato peraver lavorato in contemporanea,senza autorizzazione, sia al 118 chenella casa circondariale di Velletri. Idipendenti, in pratica, si lamentanodi dover essere giudicati da chi inpassato è stato persino sospeso dal-l’Ares 118. Gli investigatori dellapolizia nei giorni scorsi hanno rac-colto le testimonianze dei lavoratoriche avevano segnalato il caso dellariduzione di personale. È emersocome il servizio fosse di fatto a ri-schio in presenza di un’emergenza.

Una situazione già segnalata dai di-pendenti tramite i sindacati. Segna-lato anche come le ambulanzepubbliche restassero ferme per atti-vare gli “spot” privati. Eppure, se-condo quanto riferito dai dirigentidell’Ares 118, non sarebbero maistate ricevute richieste di ulteriorepersonale, mentre dopo diversi sol-leciti e l’intervento del prefetto Pier-luigi Faloni da marzo sarebbe statatrovata una soluzione anche se re-stano scoperti, un’ambulanza a Ter-racina e un servizio su Latina dove imezzi con medico a bordo sono ap-pena due. Per quanto riguarda il co-ordinatore, invece, a tutti gli effettiun dipendente, il fatto che sia inda-gato non comporta restrizioni al suoruolo. Come ribadito: il dipendente èregolarmente in servizio e non c’èuna condanna definitiva nei suoiconfronti. (Fonte: Il Messaggero,Cronaca di Latina, Pag. 39)

Secca smentita da parte della Di-rezione Sanitaria del Fatebenefra-telli in merito all’articolopubblicato lo scorso 21 marzo2016 da Il Messaggero, in cui siriportava la notizia che la strutturaospedaliera sarebbe stata invasadai topi. Secondo Vittorio Rendo,medico della direzione sanitariadel Fatebenefratelli dell’Isola Ti-berina: “La struttura ha un con-tratto con la ditta PR Service cheuna volta al mese effettua inter-venti di disinfestazione e derattiz-zazione all’esterno dell’ospedalee in tutti quei reparti dove si fa labonifica degli impianti dell’Unitàdi trattamento dell’aria (UTA)”.(Fonte: Il Messaggero, Cronacadi Roma, Pag. 52)

Roma, Fatebebfratelli:nessuna invasione di topi

Roma

I coordinatori sanitari ieri sera si sono rivolti a un avvocato e sono pronti a in-tentare una “class action” nei confronti della Asl in merito al malfunziona-mento del sistema informatico dell’amministrazione. I caposala denuncianodi avere a disposizione un unico computer per gestiree turni, inserire dati, ge-stire appuntamenti, dimissioni e quant’altro. Ecco alcune delle dichiarazioni ri-lasciate. «Chiedono a noi, che abbiamo altre mansioni, di svolgere un ruoloamministrativo - diceGiovanniVenditti, del coordinamento dei caposala - manon ci spetta, non ci hanno formato, non abbiamo i computer e avremmo anchequalcosa da fare per il ruolo che svolgiamo». «Esiste un progetto e vengonoliquidati 8.100 euro a chi dovrebbe far funzionare un sistema che a Terracinae Formia è operativo, da noi no.Ai colleghi viene detto di prendersela con i ca-posala, è assurdo, fra l’altro l’azienda più volte sollecitata non ha mai volutoascoltarci, è ora di dire basta». La protesta divide però i sindacati. L’Usb ha af-fisso un volantino in ospedale che recita: «Il risveglio dei confederali, dopomesi di silenzi si accorgono del problema, noi sulla vicenda abbiamo fattoanche una diffida». (Fonte: Il Messaggero, Cronaca di Latina, Pag. 39)

Latina, coordinatori: pronta la class action contro la Asl

"I violenti episodi verificatesipresso il pronto soccorso dell'ospe-dale Fabrizio Spaziani di Frosinonesono la viva testimonianza di comeil sistema sanitario sia ridotto ormaiai minimi termini. I pazienti sonoesausti di passare giornate intere adattendere il proprio turno per unavisita, i medici e paramedici sonostremati da turni massacranti acausa della cronica carenza di per-sonale. Tale stato di cose può por-tare, molto spesso, momenti ditensione che possono mettere a ri-schio l'incolumità di tutti. Invece disfornare annunci il.governo regio-nale dovrebbe, per prima cosa, con-statare nei singoli territori lecriticità in essere ed elaborare in-sieme alle Asl di competenza ed airappresentanti territoriali un pianodi interventi per tutelare medici ecittadini e garantire un'assistenzasanitaria degna di tale nome". Lo hadichiarato Mario Abbruzzese, con-sigliere regionale di Forza Italia delLazio e presidente della Commis-sione Speciale Riforme Istituzio-nali. "Se il livello di insoddisfazionesui servizi legati alla sanità in que-sta regione è al di sopra di un puntorispetto alla media nazionale, c'èuna motivazione. Lo stato dellestrutture ospedaliere è deprimenteed in molti casi non si riescono ne-

anche a garantire i livelli essenzialidi assistenza. I tempi delle liste diattesa, nonostante le chiacchiere diZingaretti e compagni restano bi-blici e i cittadini scelgono semprepiù spesso di andare fuori dal Lazioper curarsi, contribuendo notevol-mente al peso della mobilità passivasul bilancio regionale (-201 milionidi euro). Nelle zone periferiche acausa dei tantissimi tagli impostidal governo regionale la situazioneè drammatica. I pronto soccorsosono quotidianamente in soffe-renza; i pazienti sono continua-mente stipati nei corridoi dei repartie le ambulanze rimangono bloccateperché non riesco a "sbarellare" permancanza di letti destinati ai pa-zienti. In provincia di Frosinone re-parti una volta eccellenze e punti diriferimento anche fuori dal territo-rio provinciale, funzionano a sin-ghiozzo o sono stati sostituiti dastrutture ibride che non stanno pro-ducendo nulla. Il progetto case dellasalute è stato un fallimento sottotutti i punti di vista. È giunto il mo-mento che la Regione Lazio am-metta di aver concepito fino ad orasolo disastri e si adoperi per quelcambio di passo, sempre se ne è ingrado, che tutti i cittadini attendonoda tre anni a questa parte". Ha con-cluso Abbruzzese.

Abbruzzese (FI): episodi violenti in Ps,sistema ridotto ai minimi termini

Dal 21 marzo è attivo, in via speri-mentale, lo sportello famiglia de-dicato ai nuclei familiari conminori diversamente abili. Il pro-getto - presentato dalla Coopera-tiva Sociale onlus Il Dono, nascecon lo scopo di offrire un serviziodi ascolto e assistenza psicologicagratuita alle famiglie di minori condisabilità. Per maggiori info: tel.0746 608039 (Fonte: Il Messag-gero, Cronaca di Rieti, Pag. 38)

Attivo sportello famigliaper minori con disabilità

Viterbo

Settimana oncologica,appuntamento in cucina

con la LILTSi è conclusa con la consegna dei di-plomi di partecipazione al quarto corsodi cucina organizzato dalla LILT Rieti,in collaborazione con l’IPSSEAe con ilpatrocinio dell’ASL di Rieti. L’attivitàdella sezione reatina è molto intensa,oltre al corso di cucina, è stato inaugu-rato l’Ambulatorio oncologico di otori-nolaringoiatria con il dott. AlbertoCastellani (l’ambulatorio di preven-zione ginecologica, a cura del dott. Fe-lice Patacchiola penderà il via l’8 aprile)nella sede sociale in via dei Salici 65. Ilservizio è totalmente gratuito. «Siamosoddisfatti dell’impegno di tutti i nostrisoci e dei volontari che non hanno fattomancare la loro presenza – commenta ilpresidente Enrico Zepponi visibilmentesoddisfatto – nelle diverse manifesta-zioni. Certamente la nostra attività nonfinisce con la settimana oncologica,anzi faremo del nostro meglio per in-crementare le specializzazioni dell’am-bulatorio, mentre continuano le visitemammografiche e di mappatura dei nei,nonché le analisi di prevenzione dellaprostata. Dal mese di aprile riprenderàl’ambulatorio itinerante in Sabina.

Ospedale Subiaco, Lena (PD):“Invertita la rotta, sanità riparte”

"Con lo stanziamento di 1 milionee 385mila euro deliberato dallagiunta regionale del Lazio arrival’ennesima conferma che all'ospe-dale Angelucci di Subiaco ab-biamo invertito la tendenza,scongiurando una chiusura chesembrava sicura dopo il famige-rato decreto 80 dell’allora presi-dente Polverini. I fondi servirannoa realizzare e ristrutturare reparti

di Medicina generale e di lungode-genza presso il terzo piano dellastruttura. Alla fine dei lavori ci sa-ranno trenta nuovi posti letto a di-sposizione. La sanità lazialeriparte, non solo a Roma città maanche nelle province”. Così il pre-sidente della commissione Politi-che sociali e Salute del Consiglioregionale Rodolfo Lena (Pd).