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OSSERVATORIO POLITICO ELETTORALE 1 Marzo 2016

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OSSERVATORIOPOLITICO ELETTORALE1 Marzo 2016

Osservatorio Elettorale

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OSSERVATORIO ELETTORALE1 MARZO 2016

Crescita per il 2016rivista al ribasso

OSSERVATORIO ECONOMICOSulla scorta di una crescita acquisita nel 2015 inferiore alle attese (0,7% invece dello 0,9% previsto dal Governo) il Premier Renzi ha annunciato che la stima per il 2016 sarà rivista al ribasso e sarà portata dall’1,6% all’1,4%, in linea con le previsioni d’inverno della Commissione UE.

L’aggiustamento in corso dei dati relativi al principale indicatore macroeconomico riveste un’importanza particolare sia sul piano politico che su quello della program-mazione economica per i prossimi anni. Renzi ha infatti annunciato che il rapporto deficit/PIL sarà mantenuto al 2,4% fissato dall’ultima Legge di Stabilità e dal Governo si sono immediatamente levate smentite circa la necessità di ricorrere ad una mano-vra correttiva in primavera. Le conseguenze più rilevanti dei nuovi dati dovranno tuttavia

Il negoziato conBruxelles: allaricerca di alleati

essere misurate sulla forza della posizione italiana nel negoziato in corso con l’UE sulla flessibilità di bilancio deliberata nel dicem-bre scorso e sugli ulteriori margini che potranno essere concessi per il 2017.

La partita con l’UE ha dunque una natura prettamente politica. In attesa della valuta-zione della Legge di Stabilità 2016, la Com-missione lancerà un nuovo warning preventivo sugli squilibri macroeconomici italiani, riassumibili nell’alto debito pubblico e nella bassa competitività. In preparazione del momento cruciale del negoziato, il Governo ha abbassato i toni nei rapporti con l’Esecutivo comunitario e ha messo sul tavolo del dialogo con i partner europei una pacchetto di proposte di riforma della governance economica dell’Unione. Tra i punti principali del position paper italiano,

• Riviste al ribasso le stime della crescita per il 2016. L’Italia si prepara al negoziato con l’UE su flessibilità di bilancio. • Il Senato approva la legge sulle unioni civili. Fallito il tentativo di una maggioranza variabile PD-M5S, il premier privilegia l’asse con Alfano. • Nelle intenzioni di voto torna ad aumentare la forbice tra PD e M5S. Il partito di Grillo avanti di pochi decimali nelle proiezioni del ballottaggio previsto dall’Italicum.

EXECUTIVE SUMMARY

font

e: IS

TAT

I PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI

Variazioni congiunturali su dati concatenati, destagionalizzati ecorretti per gli effetti di calendario (anno di rif. 2010)

4T 09 4T 10 4T 11 4T 12 4T 13 4T 14 4T 15

1.0

0.5

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0.0

PRODOTTO INTERNO LORDO CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE (indici base 2010=100)

MANIFATTURASERVIZI

COSTRUZIONICOMMERCIO

60

130

120

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2011 2012 2013 2014 2015 2016

OCCUPATI E TASSO DI DISOCCUPAZIONE (migliaia di unità; valori%)

7,0

14,5 23.000

22.800

22.600

22.400

22.200

22.000

13,0

11,5

10,0

8,5

2011 2012 2013 2014 2015

TASSO DIDISOCCUPAZIONE

OCCUPATI

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la richiesta di una maggiore simmetria nel trattare surplus di parte corrente (il caso della Germania) e l’istituzione di un siste-ma di incentivi e politiche anticicliche, anche attraverso un “Ministro delle Finan-ze” europeo. Tuttavia, i punti su cui l’opposi-zione dei Paesi rigoristi è destinata ad essere più marcata sono le richieste di una maggiore condivisione di rischi ed oneri nel settore bancario e nel finanziamento degli interventi di protezione delle frontiere esterne dell’Unione.

Le proposte di Roma sono in larga parte già dibattute da tempo e devono essere valuta-te prevalentemente nell’ottica della crea-zione di un fronte comune con altri partner europei in grado di conferire maggior peso negoziale nel dialogo con Bruxelles, più che come un tentativo di modificare l’agenda europea in un momento in cui i margini per riforme incisive sono ristretti.

Il mese di febbraio è stato inoltre segnato dalla perdurante volatilità sui mercati finan-ziari. Dall’inizio dell’anno Piazza Affari ha perso circa il 20% e numerose sedute nelle ultime settimane hanno chiuso con perdite

di oltre il 3% sul FTSE Mib. In parallelo, si è assistito ad una crescita dello spread BTP/Bund – ai massimi dal luglio 2015 – ed una ritrovata corsa ai beni rifugio.

Diversi i fattori da tenere in considerazione: dai timori sulla solidità di alcuni grandi player del settore bancario a seguito dell’entrata in vigore del nuovo meccani-smo europeo di risoluzione delle crisi, passando per le turbolenze nel settore delle commodities e per le indicazioni negative provenienti dalle economie cinese ed ame-ricana. Quest’ultima, in particolare, vive le contraddizioni derivanti dalla scelta della Federal Reserve di avviare il rialzo dei tassi di interesse nel momento in cui lo scenario economico si sta complicando sia sul fronte interno (specie nel comparto manifatturie-ro) che su quello internazionale. Da un punto di vista più generale, tuttavia, si registra un crescente pessimismo circa l’efficacia delle politiche monetarie sin qui perseguite dalle principali banche centrali nel contrastare una perdurante deflazione e nel garantire basi solide per il rilancio della crescita economica.

ANDAMENTO FTSE MIB

Le turbolenzesui mercati

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e: Il

Sol

e 24

ore

(NOVEMBRE 2015-FEBBRAIO 2016)Massimo 22.717,98 Minimo 15,773

14.000

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Dec 2016 Feb

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OSSERVATORIO POLITICOIl cambio di scenario

sulle unioni civiliL’agenda politica del mese di febbraio è stata dominata dal tema delle unioni civili. Dopo settimane di stallo all’interno dei partiti di maggioranza ed opposizione due rapidi capo-volgimenti di fronte hanno mutato radical-mente lo scenario. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di non garantire al Partito Democratico un supporto incondizionato nell’approvazi-one della legge. Di fronte all’assenza di un accordo nel PD tra l’area cattolica e quella progressista e ad un iter parlamentare com-plesso, il Governo ha quindi deciso di entrare in una partita da cui si era inizialmente chiamato fuori, mettendo fine all’ipotesi di maggioranze variabili con il M5S e privile-giando la conservazione dell’accordo con il Nuovo Centrodestra. Sono dunque state espunte dalla legge le norme sulla stepchild adoption e sull’equipa-razione sostanziale delle unioni civili al matri-monio. Al momento del voto finale, ai numeri dei partiti che sostengono il Governo Renzi si sono aggiunti 18 voti del gruppo di fuoriusciti di Forza Italia guidati da Denis Verdini. Inevita-bili le polemiche a sinistra, dove alcuni espo-nenti hanno chiesto la formalizzazione del cambio di maggioranza e l’anticipazione del congresso, previsto per il 2017.

Il via al cambio di scenario è stato dato dalla decisione del M5S di lasciare libertà di coscienza ai suoi senatori e di non votare l’emendamento antiostruzionistico del PD che avrebbe blindato il provvedimento. Alcuni senatori, infatti, si erano detti pubblicamente contrari alla stepchild adoption ed il Direttorio del Movimento ha ben chiaro i dati sulla natura trasversale del suo elettorato, che si colloca in gran parte al centro o a destra dello spettro politico (si veda l’Osservatorio Eletto-rale Dicembre 2015). L’aspetto più rilevante del cambio di linea del partito di Grillo è tutta-via di natura tattica: non regalare sponde al PD per far esplodere le sue contraddizioni interne ed acquisire lo status di interlocutore chiave per giungere all’approvazione della legge.

Contrariamente al passato, la lunga partita sulle Unioni civili ha costretto il Premier ad esporsi su un tema delicato, mettendo in luce una minore capacità di imporre la sua strate-gia. L’obiettivo di Renzi è stato dunque uscire dal voto finale al Senato come esempio di realismo e mediazione, rispondendo a chi lamenta un compromesso al ribasso il conse-guimento di un risultato rilevante. Allo stesso tempo ha bollato il Movimento 5 Stelle come inaffidabile e capace di un calcolo tattico sulle spalle dei cittadini.

IL VOTO IN SENATO SULLE UNIONI CIVILI

Pd 108

Per le Autonomie 12

Area Popolare 26

Ala (verdiniani) 18

Misto 5

Gal 4

173FAVOREVOLI

Forza Italia 34

Gal 8

Conservatori Rif. 9

Lega 9

Misto 11

71CONTRARI

FAVOREVOLI CONTRARI

ASSENTI 76

Pd 3 - Autonomie 8 - Ala 1 - Gal 1 - M5S 35 - Ap 7 - FI 6 - Lega 3 - Misto 12

La strategia del M5Se la risposta del PD

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I SONDAGGI A ROMA, MILANO E NAPOLI

la campagna elettorale di Francesco Storace (La Destra). Altro aspetto rilevante, il posizionamento dell’outsider Alfio Marchini (Lista Civica), che mira a raccogliere i voti provenienti da entrambi gli schieramenti. Il Movimento 5 Stelle ha invece scelto il nome della Consigliera comunale uscente Virginia Raggi. Di fronte ad un ampia offerta elettora-le, la sfida per il partito di Grillo sarà capitaliz-zare il proprio vantaggio nei sondaggi perfe-zionando un’offerta politica credibile e non solo di natura antisistema. Quanto ai numeri, Index Research delinea uno scena-rio frammentato, con la candidata del M5S al 29,5%, Giachetti al 27,5% e Bertolaso al 20%. Gli altri candidati sono tuttavia accre-ditati di percentuali importanti: sia Storace che Marchini si attesterebbero infatti al 9%.

A Napoli tutte le principali forze in campo sono racchiuse in pochi punti percentuali. Alle primarie del PD la sfida sarà tra la parlamenta-re Valeria Valente e l’ex sindaco e Governatore Antonio Bassolino. Entrambi i candidati sono accreditati dai sondaggi attorno al 24%. Il centrodestra schiererà nuovamente Gianni Lettieri – sconfitto nel 2011 dal Sindaco uscen-te De Magistris ma ora favorito nei sondaggi (27-28%). Pur non avendo ancora un candi-dato in campo, il M5S si attesterebbe al 22%, al pari del sindaco uscente De Magistris.

La partita delleamministrative

Nel frattempo comincia a definirsi il quadro delle candidature alle prossime elezioni amministrative di giugno. A Milano il candida-to dem Giuseppe Sala dovrà fare i conti con il sostegno non scontato da parte dell’area più tradizionale dell’elettorato del PD, che potreb-be decidere di astenersi o di confluire – come nelle passate Regionali in Liguria - su un candi-dato alternativo. Non è dunque un caso che il centrodestra abbia puntato su una figura – quella di Stefano Parisi – con un profilo mana-geriale e assimilabile a quello di Sala; in grado, quindi, di poter coprire l’elettorato moderato in caso di uno spostamento a sinistra del candi-dato renziano. In attesa di capire le mosse della sinistra radicale, i sondaggi mostrano uno scenario “classico” nel confronto tra centrosinistra e centrodestra. Per Index Rese-arch Sala si attesterebbe al 42%, seguito da Parisi al 34%. Più indietro Bedori (M5S) al 18% e l’ex Ministro Passera (5%).

Più incerta, invece, la situazione a Roma. In attesa delle primarie del PD del 6 marzo (favorito il renziano ed ex radicale Giachetti), il centrodestra non riesce a chiudere l’intesa sul nome dell’ex Sottosegretario e capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. La Lega di Salvini si è mostrata infatti fredda nei confron-ti di una candidatura percepita come debole.A pagare, tuttavia, sono le divisioni nel campo del centrodestra, dove è già partita

27%-28%

23,5%-25

23,5%

21,5%-22%

LETTIERICentrodestraCANDIDATO PD(Bassolino/Valente)DE MAGISTRISLista Civica

CANDIDATO M5S

NAPOLI

42%

34%

18%

5%

SALAPDPARISICentrodestraBEDORIMovimento 5 StellePASSERALista Civica

MILANO

29,5%

27,5%

20%

9%

RAGGIMovimento 5 StelleGIACHETTIPDBERTOLASOCentrodestraSTORACELa Destra

9%MARCHINILista Civica

4%FASSINASinistra Italiana

ROMA

fonte: elaborazione Cattaneo Zanetto & Co. su dati Index Research

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Le ipotesi diballottaggiodell’Italicum

La fiducia nelGoverno Renzie negli altri leader

a ridurre il distacco dal Partito Democratico ad appena 6 punti percentuali nel dicembre scorso (miglior dato dalle elezioni del 2013: 26,6%), registra per il secondo mese consecutivo una diminuzione dei consensi (-1,3% rispetto al mese di gennaio e -2,5% rispetto a dicembre). A destra oscillazioni positive per Forza Italia (+1,1%) e Fratelli d’Italia (+0,5%), mentre perdono la Lega Nord (-0,3%) e NCD (-0,5%).

Malgrado il vantaggio nelle intenzioni di voto, il Movimento 5 Stelle continua ad essere favorito al secondo turno previsto dalla nuova legge elettorale. Secondo EMG, infatti, il partito di Beppe Grillo uscirebbe vincitore dal confronto con il Partito Democratico (50,2% a 49,8%), mentre il PD avrebbe la meglio con distacco nel caso in cui al secondo turno affrontasse un listone di centrodestra (52,5% a 47,5%).

Il Governo Renzi mantiene un consenso in linea con la tendenza degli ultimi mesi (30%); quanto alla fiducia nei leader, il segre-tario del PD recupera un punto percentuale rispetto all’ultimo mese; seguono il Vice-pre-sidente della Camera Luigi di Maio e il leader della Lega Matteo Salvini, rispettivamente a 3 e 8 punti di distacco.

Le unioni civili ela stepchild adoption

Le intenzioni di voto

Un sondaggio IPSOS condotto nel mese di febbraio aiuta a capire il posizionamento dei partiti sulle unioni civili e la stepchild adoption. La garanzia alle coppie omoses-suali di diritti e doveri simili a quelli del matrimonio vede una prevalenza di posi-zioni favorevoli (52% contro 44%), con nette differenze tra gli schieramenti. Da notare, in particolare, un sentimento di maggiore apertura nell’elettorato del Parti-to Democratico rispetto a quello del Movi-mento 5 Stelle e, parallelamente, in quello di Forza Italia rispetto a quello centrista e leghista. Le posizioni risultano invece più nette sulla stepchild adoption, dove preva-le un orientamento contrario (54% contro 39%). Il dato interessante – utile per legge-re il posizionamento del partito – è quello relativo relativo agli elettori del M5S, dove predomina un atteggiamento contrario nel 49% degli elettori.

In attesa di verificare gli effetti del dibattito sulle unioni civili sulle intenzioni di voto, nel mese di febbraio si registra un consolida-mento del Partito Democratico (+0,2%), che si attesta al 33,3%. Prosegue invece il trend negativo del Movimento 5 Stelle, che dopo la lunga cavalcata che lo aveva portato

• È FAVOREVOLE O CONTRARIO ALLA “STEPCHILD ADOPTION”?

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MOLTO

ABBASTANZA

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3121

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44

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ElettoriM5S

ElettoriPD

Elettoriliste dicentro

ElettoriLega Nord

ElettoriFi

Elettorialtre liste/indecisi

37 22 17 23 1

37 24 15 21 3

10 17 30 41 2

21 15 17 46 1

25 19 19 30 7

30 20 17 26 7

FAVOREVOLE

CONTRARIO

NON SA

0 20 40 60 80 100

ElettoriPD

Elettoriliste dicentro

ElettoriLega Nord

ElettoriFi

Elettorialtre liste/indecisi

53 43 4

12 85 3

17 80 3

28 69 3

39 51 10

ElettoriM5S 47 49 4

39

5477

GLI ITALIANI E LE UNIONI CIVILI

• QUANTO CONDIVIDE LA PROPOSTA DI LEGGE SULLE UNIONI CIVILI?

GLI ITALIANI E LE UNIONI CIVILI

I DATI DEI SONDAGGI

font

e: s

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13/1120/11

04/1211/12

18/1215/01

19/02

2930

32 3233 33

34 34

30 3132

31 31 31

27

30

20

25

30

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06/0220/02

27/0213/03

20/0317/04

24/0408/05

06/0603/07

17/0711/09

18/0925/09

02/1009/10

16/1023/10

30/1006/11

3233

35

32 3229 29 29 29 2928 28 28

27 27 27 27 2726

37

4042 41 41

36

36

3131 31 31 31 31 31

32 3231 31

33

FIDUCIA GOVERNO RENZIFIDUCIA MATTEO RENZI

0

5

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20

25

30

3531

MATTEO RENZI

17

SILVIO BERLUSCONI

ANGELINO ALFANO

14

BEPPE GRILLO

20

MATTEO SALVINI

23

LUIGI DI M

AIO

28

GIORGIA MELO

NI

21

O7

LA FIDUCIA NEI LEADER E NEL GOVERNO RENZI

SCENARIO 1

49,80%VINCE

50,20%PDcontroMS5

PDM5S

SCENARIO 2

47,50%VINCE

52,50%PDcontroCentrodestra unito

CENTRODESTRAPD

SCENARIO 3

47,10%VINCE

52,90%M5ScontroCentrodestra unito

CENTRODESTRAM5S

I DIVERSI SCENARI PER IL BALLOTTAGGIO

LE INTENZIONI DI VOTO

0

5

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2016

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OTT 2015

NOV 2015

DIC 2016

GEN

FORZAITALIA

LEGANORD

FRATELLID’ITALIA NCD PD SEL

SEL +SINISTRAITALIANA

MOVIMENTO5 STELLE

FEB2015 13,1 13,9 2,8 2,6 37,4 3,8 / 19,5

MAR2015 12,7 13,6 3,3 2,3 37,7 3,6 / 19,4

APR2015 12,2 13,6 3,9 2,5 36,2 4,0 / 20,3

MAG2015 12,1 13,9 4,0 2,1 35,3 4,0 / 21,9

GIU2015 12,1 15,5 4,4 2,3 34,9 4,0 / 21,6

LUG2015 11,3 15,7 3,8 2,0 33,5 3,2 / 23,6

SET2015 10,9 15,2 3,6 2,8 33,8 3,8 / 24,9

OTT2015 9,7 14,5 3,6 2,8 34,1 3,1 / 26,5

NOV2015 10,1 15,0 3,7 2,6 32,9 / 4,6 26,5

DIC2015 11,1 14,5 3,9 2,8 32,9 / 4,3 26,6

GEN2016 10,9 14,8 3,8 3,0 33,1 / 4,1 25,4

FEB2016 12,0 14,5 4,3 2,5 33,3 / 4,0 24,1

PD

NCD

FORZA ITALIA

LEGA NORD

FRATELLI D’ITALIA

SEL

SEL/SINISTRA ITALIANA

MOVIMENTO 5 STELLE

LEGENDA

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