INDAGINE DI SISMICA A RIFRAZIONE - Osservatorio Sismico … · Osservatorio Sismico “A. Bina”...
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REGIONE UMBRIA Direzione Regionale Ambiente Territorio ed Infrastrutture
Servizi Tecnici Regionali
Osservatorio Sismico “A. Bina”
FRANA DI LORETO - TODI
CARATTERIZZAZIONE DEI DEPOSITI ATTRAVERSO
INDAGINI GEOFISICHE DI SISMICA A RIFRAZIONE E MASW
INDAGINI COMBINATE DI:
1) SISMICHE A RIFRAZIONE IN ONDE SH E P
2) INDAGINI MASW IN ONDE RAYLEIGH E LOVE
3) CORRELAZIONI TRA VELOCITA’ DELLE ONDE SISMICHE P ED SH,
MONITORAGGIO INCLINOMETRICO E SONDAGGI
A
B
Ricerca scientifica svolta nell’ambito del rapporto di Convenzione tra
Regione Umbria e Osservatorio Sismico “A. Bina”
FRANA DI LORETO - TODI
CARATTERIZZAZIONE SISMICA
DEL MOVIMENTO GRAVITATIVO
INDAGINI COMBINATE DI:
1) SISMICHE A RIFRAZIONE IN ONDE P ED SH
2) INDAGINI MASW IN ONDE RAYLEIGH E LOVE
-Valutazione delle velocità delle onde sismiche P ed S.
- Determinazione della categoria di sottosuolo e del parametro Vs30;
- Correlazioni con dati litostratigrafici diretti
- Ricostruzione geometrica del piano di scorrimento
Gruppo di Lavoro
REGIONE UMBRIA
Dott. Geol. Arnaldo Boscherini
Dirigente Servizi Tecnici Regionali
OSSERVATORIO SISMICO “A. BINA”
Dott. Padre Martino Siciliani
Direttore
Dott. Geol. Andrea Motti
Responsabile tecnico
Geol. Orazio Fabrizi
Responsabile sez. monitoraggio aree in
frana
Geol. Maria Teresa Barba
Collaboratrice monitoraggio aree in frana
Geom. Roberto Forbicioni
Collaboratore monitoraggio sismico aree
in frana
Dott. Geol. Michele Arcaleni
Responsabile settore Indagini Sismiche
Sergio Tardioli
Tecnico operatore
Ricerca scientifica svolta nell’ambito del rapporto di Convenzione esistente tra Regione Umbria e
l’Osservatorio Sismico “A. Bina” di Perugia.
Ottobre 2011
INTRODUZIONE
Viene realizzata una campagna geofisica integrata di sismica a rifrazione in onde SH e P e
Masw in onde di Rayleigh e Love in una zona coinvolta da un importante movimento franoso,
presso Loreto di Todi, attraverso l’esecuzione e l’analisi di oltre 1300 m complessivi di profili
sismici (tra rifrazione in onde SH e P e Masw in onde di Rayleigh e Love).
Lo scopo principale è quello di ottenere una ricostruzione geometrica del piano di
scorrimento ed una caratterizzare sismica del movimento gravitativo stesso.
Per raggiungere l’obiettivo prefissato, vengono utilizzati i metodi di sismica a rifrazione in
onde P ed SH (con elaborazione in tecnica tomografica e profili a tracce coincidenti e MASW
in analisi congiunta onde di Rayleigh ed onde di Love.
Il progetto si configura come ricerca scientifica effettuata nell’ambito della Convenzione
esistente tra la Regione Umbria e l’Osservatorio Sismico “A. Bina”.
Gli scopi principali sono i seguenti:
- ricostruzione geometrica del piano di scorrimento lungo la linea di massima pendenza;
- valutazione delle velocità delle onde sismiche P ed S dei depositi coinvolti dal
movimento gravitativi e di quello in posto.
- determinazione della categoria sismica di sottosuolo in base a quanto prescritto dalle
N.T.C. 14/01/08 e determinazione del parametro Vs30;
- parametrizzazione geotecnica indicativa dei deositi in base a correlazioni empiriche tra
Vp e Vs, con valutazione di moduli di elasticità.
DESCRIZIONE TECNICA RIASSUNTIVA DELLE INDAGINI EFFETTUATE ED
APPARECCHIATURE UTILIZZATE
Ambito indagine: RICERCA SCIENTIFICA - INDAGINI GEOFISICHE
COMBINATE PER LO STUDIO DI UN IMPORTANTE
MOVIMENTO GRAVITATIVO
Tipo di indagini: SISMICA A RIFRAZIONE IN ONDE SH E P
- N. 3 PROFILI DI SISMICA A RIFRAZIONE IN ONDE SH di
lunghezza 96 m, 120 m E 120 m. Acquisizioni a 24 canali, n. 5 punti
di energizzazione per profilo, elaborazione in tecnica tomografica,
geofoni orizzontali e verticali da 14 Hz e 4.5 Hz.
- N. 3 PROFILO DI SISMICA A RIFRAZIONE IN ONDE P a
traccia coincidente con i profili in onde SH.
Tot. 672 m di stendimenti
M.A.S.W. CONGIUNTA RAYLEIGH E LOVE (tarata con i dati
di sismica a rifrazione)
- N. 3 profili M.A.S.W. in onde di Rayleigh lunghezza 96, 120 e 120
m, acquisizione a 24 canali con geofoni verticali 4.5 Hz.
- N. 3 profili M.A.S.W. in onde di Love con geofoni orizzontali.
Le traccie dei profili Masw sono coincidenti con quelle dei profili a
rifrazione
Località: Loreto di Todi – Coordinate geografiche indicative:
Lat. 42.840972 Long. 12.630547
Strumentazione: Acquisitore PASI mod. 16S/24 (sismografo a 24 canali) per
Rifrazione; n. 24 geofoni orizzontali da 14 Hz; n. 24 geofoni
verticali da 4.5 Hz,
Software utilizzati SeisOpt 2D, SeisOpt Picker, WinMasw Pro
LOCALIZZAZIONE DELLE INDAGINI GEOFISICHE REALIZZATE
A
B
Sismica a rifrazione: Profili effettuati sia in onde Sh che in onde P, per un totale di 672 m di
stendimenti
A
B
Profili Masw in onde Rayleigh e Love. Le tracce sono coincidenti con i profili di sismica a
rifrazione, per un totale di ulteriori 672 m di stese sismiche.
CENNI TEORICI ED APPLICATIVI SULLE INDAGINI
REALIZZATE PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL
MOVIMENTO FRANOSO
1 – SISMICA A RIFRAZIONE CONGIUNTA IN ONDE SH e P
L’indagine di sismica a rifrazione in onde SH e P ha lo scopo di ricostruire l’assetto
sismostratigrafico dei livelli più superficiali, mettere in evidenza eventuali contrasti di rigidità
sismica (associabili, ad esempio, al passaggio tra il materiale in frana e quello in posto),
fornire la velocità delle onde S entro i primi trenta metri, così come indicato dalle N.T.C. del
14/01/2008. Altro scopo è quello di “tarare e vincolare” l’altro metodo di indagine (MASW)
per tutto lo spessore investigato dalla tomografia sismica, contribuendo a diminuire
l’incertezza sulla determinazione delle velocità delle onde sismiche Vs e Vp nei livelli più
profondi. Le lunghezze dei profili realizzati (96 m per il profilo A-B, 120 m per i profili C-D
ed E-F) sono risultate soddisfacenti per una caratterizzazione geometrica e geotecnica del
corpo di frana e del substrato e per la valutazione del parametro Vs30 (e quindi anche per
determinazione della categoria di sottosuolo in base alle N.T.C. 14/01/2008).
I dati dei profili Masw in onde Rayleigh e Love, utilizzati solo a carattere puramente
qualitativo a causa delle limitazioni fisiche del metodo, confermano quanto emerso dai
risultati delle elaborazioni topografiche di sismica a rifrazione. Anche i dati geologici diretti
messi a disposizione si allineano ai risultati geofisici.
I profili in onde S (SH) e P sono stati effettuati con 24 geofoni (acquisizione simultanea) a
14 Hz e 4.5 Hz orizzontali e verticali e con base sismica per energizzazione per onde SH
(trave solamente appoggiata al suolo con contrappeso di 1.5 tonnellate, perpendicolare
rispetto alla direzione dello stendimento, acquisizioni con inversione di polarità e sommatoria
dei segnali). Sono stati realizzati n. 5 punti di energizzazione equidistanti per profilo, in modo
tale da poter avere una caratterizzazione di eventuali eteropie laterali. Si è energizzato con
martello pesante La trave per la base di onde SH non è stata ancorata a terra ma solamente
appoggiata, al fine di ridurre al massimo la produzione di onde P. I sismogrammi sono stati
acquisiti con sismografo ad alta dinamica e l’elaborazione è stata svolta in tecnica
tomografica, per avere una caratterizzazione parametrica per celle di velocità.
Il software utilizzato elabora un modello teorico compiendo alcune migliaia di iterazioni
sulla base dei primi arrivi delle onde sismiche trasversali. Tale modello viene affinato
automaticamente fino a che i dati teorici coincidono il più possibile con quelli acquisiti
direttamente nella campagna di indagini sismiche. Attraverso questo tipo di elaborazioni, si
riduce sensibilmente il rischio di eventuali errori dovuti a fattori soggettivi di interpretazione.
L’elaborato finale fornisce la velocità relativa a singole celle aventi lati inferiori ai due metri.
In questo modo si riconoscono con chiarezza anche eventuali anomalie laterali di velocità.
Unitamente ai profili in onde SH, come precedentemente riportato, vengono realizzati
anche profili in onde P a traccia coincidente. Lo scopo principale, oltre ad una
parametrizzazione tomografica del corpo di frana in onde P, è quello di poter ottenere anche
informazioni geotecniche e la determinazione di moduli di elasticità, utilizzando alcune
relazioni empiriche che analizzano il rapporto Vp/Vs.
Con le stesse geometrie dei profili in onde S, sono stati quindi effettuati profili in onde P
sostituendo i geofoni orizzontali con geofoni verticali ed energizzando in onde P (quindi con
battuta verticale su un piano orizzontale).
Tabella 2: Alcune relazioni empiriche tra Vs e NSPT. Il valore di Vs è espresso in m/s
Autori Espressioni
Imai & Yoshimura (1970) 0.33
S SPTV 76N
Ohba & Toriumi (1970) 0.31
S SPTV 84N
Ohta e Goto (1978) 0.17 0.2
S SPTV 69N z EF
z profondità (m)
E 1.0 (Olocene) F 1.0 arg illa
1.3 (Pleistocene) 1.09 sabbia fine
1.07 sabbia media
1.14 sabbia grossolana
1.15 sabbia ghiaiosa
1.45 ghiaia
Ohta e Goto (1978) 0.193
0.173
S SPT
ZV 54.33 (N )
0.303
Z= profondità (m)
= fattore di età: Olocene = 1.000
Pleistocene= 1.303
= fattore di geologia: sabbie = 1.086
argille = 1.000
Ohta e Goto (1978) modificato da Seed et
al. (1988)
0.17 0.20
S 60 A G
m
60 m
A
G
V 53.3 (N ) z f f
N numero di colpi nella prova SPT
ERN N numero dei colpi normalizzati
60
z profondità (m)
1 per Olocenef fattore dipendente dall 'età geo log ica
1.3 per Pleistocene
f fattore dipendente dalla natura del deposito
1 per arg ille
1.086 per sabbie fini
1.066 per sabbie medie
1.135 per sabbie grossolane
1.153 per sabbie o ghiaie
1.448 per ghiaie
Imai (1977) b
S SPTV aN
a 102 b 0.29 arg ille Oloceniche
81 0.33 sabbie Oloceniche
114 0.29 arg ille Plioceniche
97 0.32 sabbie Plioceniche
Yoshida e Ikeni e Kokusho (1988) 0.25 ' 0.14
S SPT voV (N )
= fattore di geologia: sabbie fini= 49
25% di ghiaia=56
50% di ghiaia=60
qualsiasi terreno = 55
Okamoto et al. (1989) ePliocenichsabbieN125V 3.0
SPTS
Zuccarello (1999) 0.31
S SPT SPTV 80 (N ) '
SPT= fattore legato ad NSPT (TAB. IV)
’ = fattore di geologia (TAB. V)
Maugeri M. & Carrubba P. (1983) 0.832
S SPTV 15N argille compatte
0.430
S SPTV 80N alternanze di marne e argilliti
0.630
S SPTV 36N alternanze di calcari e marne
0.55
S SPTV 48N in generale
Fase di energizzazione in onde P lungo il profilo C-D onde P.
BREVE NOTE SULLE APPLICAZIONI E METODOLOGIE DELLE INDAGINI DI
SISMICA A RIFRAZIONE
Applicazioni:
• Stratigrafia geologica a piccola e media profondità
• ricostruzioni di movimenti franosi
• Determinazione della profondità del substrato roccioso
• Studio di fondazioni
• Indagini preliminari per la realizzazione di grandi opere (ferrovie, strade, oleodotti)
• Valutazione del costo di operazioni di scavo e sbancamento
• Valutazione depositi di ghiaia, sabbia, argilla
• Ricerche minerarie
Metodologia:
La sismica a rifrazione consente di determinare con buona approssimazione la stratigrafia del
sottosuolo, limitando così, con notevole risparmio di tempo e denaro, il numero di sondaggi
geognostici da effettuare nell’area da investigare.
Un’apparecchiatura per sismica a rifrazione è costituita generalmente da un sismografo e da un
gruppo di geofoni (freq.10-14 Hz): si tratta di energizzare il terreno mediante l’onda d’urto prodotta
dall’esplosione di una piccola carica o dall’impatto di una mazza di battuta. Il compito del
sismografo è quello di misurare il tempo impiegato dalla perturbazione sismica indotta nel terreno a
percorrere la distanza tra la sorgente e ciascun geofono, opportunamente spaziato lungo un profilo.
La velocità di propagazione dell’onda sismica dipende dalle caratteristiche elastiche del sottosuolo e
dalla sua conformazione; la relazione tra velocità dell’onda e distanza sorgente-geofono
(dromocrona) consente, applicando una serie di formule matematiche, di risalire agli spessori degli
strati esistenti nel sottosuolo.
APPARECCHIATURA NECESSARIA PER LA SISMICA A RIFRAZIONE
L’apparecchiatura utilizzata per questo tipo di prove si deve comporre delle seguenti parti:
- Sistema sorgente;
- Sistema di ricezione;
- Sistema di acquisizione dati;
- Trigger.
SCHEMA DELLA PROVA
La prova consiste nel produrre sulla superficie del terreno, in prossimità del sito da investigare,
sollecitazioni dinamiche orizzontali per le onde SH e verticali per le onde P e nel registrare le
vibrazioni prodotte, sempre in corrispondenza della superficie, a distanze note e prefissate mediante
sensori a componente orizzontale.
L’interpretazione dei segnali rilevati e la conseguente stima del profilo di velocità delle onde P ed
SH può scomporsi in queste fasi fondamentali:
- Individuazione del primo arrivo in SH e Vp;
- Ricostruzione delle dromocrone e relativa interpretazione.
DESCRIZIONE DEL SISMOGRAFO PER RIFRAZIONE PASI 16 S
Funzioni principali:
• Attivazione filtri: in acquisizione o post-acquisizione
• Filtri antialiasing: attivi, LPF, 6°ordine Butterworth; pend.asint.-36dB/oct (-120dB/dec);
accuratezza. ±1% freq.di taglio
• Start acquisizione: con trigger esterno o comando software (ASAP)
• Trigger: hammer o geofono starter (7 livelli di sensibilità selezionabili via software); inibizione
impulsi dovuti a rimbalzi; segnalazione di accettazione impulso
• Guadagni: tutti selezionabili via software
• Enhancement con/senza preview totale/parziale
• Marker per determinare la posizione dei punti video sulla scala dei tempi
• A.G.C. Automatic Gain Control
• Delay: Pre-trigger 0-10ms (step di 1ms); Post-trigger 0-16000ms (step di 1ms)
• Visualizzazione in wiggle-trace o area variabile
• Noise-monitor con visualizzazione “real time” a cascata
• Determinazione risorse disponibili sullo strumento in funzione dello spazio libero su disco
• Trace-size automatica o manuale per ogni canale
• Registrazione automatica delle acquisizioni
• Scaricamento dati a PC via porta seriale tramite software dedicato PCLINK32
• Scaricamento dati a periferiche con collegamento su porta parallela (es. I/Omega ZIP o JAZZ)
• Calibrazioni automatiche : doppia taratura offset, taratura ingressi su tensione di riferimento,
taratura guadagno
• Codifica dati in formato SEG-2
CARATTERISTICHE TECNICHE
Processore: Pentium 266 Intel
Trattamento dati: Floating Point 32-bit
Ambiente operativo: Windows©
Interfaccia multilingue: Italiano,Inglese,Francese,Spagnolo,etc.
Numero canali: 24
Puntamento: VersaPoint Mouse
Display: VGA a colori in LCD-TFT 10.4"
Supporto di memorizzazione: Hard-Disk 3.2 Gb
Risoluzione di acquisizione: 24bit con sovracampionamento e post-processing
Stampante (opzionale): Seiko DPU-414 thermal printer
Porte dati esterne: RS232, parallela, stampante
Sensore ambiente interno: temperatura
Protezioni termiche: prevenzione e controllo surriscaldamenti interni (warning sul display e blocco)
Compatibilità dati acquisiti: SEG-2
Connettori cavo geofoni: standard NK-27-21C
Alimentazione: 12VDC (batteria esterna su richiesta); allarme di batteria scarica
Temperatura di funzionamento: 0°C ÷ 55°C:
Umidità: 5% ÷ 90%, non condensante
Dimensioni fisiche: 50x40x22cm (valigia antiurto)
Peso: 16 kg
GEOFONI
Sono stati utilizzati geofoni verticali ed orizzontali dedicati per sismica a rifrazione (14 Hz) e
Masw (4.5 Hz). Si tratta di sensori elettromagnetici a bobina mobile. Tali dispositivi convertono il
movimento del suolo causato dall’energizzazione in tensione. Ogni geofono è collegato, tramite il
cavo principale, all’acquisitore.
SORGENTE DI ENERGIA
Per realizzare i profili sismici è stato sufficiente energizzare con martello pesante. Il rumore di
fondo è risultato essere molto contenuto. Il sito, infatti, risulta in posizione isolata, lontano da
importanti vie di comunicazione e stabilimenti industriali.
TRIGGER
Come sistema di trigger per fornire il tempo zero (T0) all’acquisitore, è stato utilizzato un
accelerometro piezoelettrico posto in corrispondenza della testa del martello pesante (con
sensibilità settabile attraverso il sismografo).
CONFIGURAZIONE DELLE LINEE SISMICHE
Punti di energizzazione:
Per ogni base sismica (profilo) sono state effettuate cinque rigistrazioni (scoppi o tiri) equidistanti,
secondo il seguente schema:
Estremo a sx Intermedio a sx Centrale Intermedio a dx Estremo a dx
Geofoni
Punti di energizzazione
Schema geometrico degli stendimenti di sismica a rifrazione.
Primo tratto del profilo A-B
RISULTATI SISMICA A RIFRAZIONE
PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE A-B onde SH
A B
PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE A-B onde P
A B
PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE C-D onde SH
C D
PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE C-D onde P
C D
PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE E-F onde SH
E F
PROFILO SISMICO A RIFRAZIONE E-F onde P
E F
UNIONE ED INTERPRETAZIONE – PROFILI IN ONDE SH
UNIONE - PROFILI IN ONDE P
CALCOLO DEL PARAMETRO VS30
(in base a quanto previsto dalle N.T.C. 14/01/2008)
VS30 PROFILO A-B ONDE SH
Velocità di propagazione delle Onde di taglio
hi=(m) Vsi=(m/s) hi/vs
295,971 m/s
1,5 254 0,005906
1,5 259 0,005792
1,5 264 0,005682
1,5 269 0,005576
1,5 273 0,005495
1,5 277 0,005415
1,5 280 0,005357
1,5 283 0,0053
1,5 285 0,005263
1,5 288 0,005208
1,5 290 0,005172
1,5 296 0,005068
1,5 304 0,004934
1,5 317 0,004732
1,5 331 0,004532
1,5 342 0,004386
1,5 342 0,004386
1,5 342 0,004386
1,5 342 0,004386
1,5 342 0,004386
30 0,101361
Vs30 a 48 m dal punto A
Ni i
i
S
V
hV
,1
30
30
VS30 PROFILO C-D ONDE SH
Velocità di propagazione delle Onde di taglio
hi=(m) Vsi=(m/s) hi/vs
261,2131 m/s
1,875 147 0,012755
1,875 159 0,011792
1,875 181 0,010359
1,875 212 0,008844
1,875 244 0,007684
1,875 263 0,007129
1,875 271 0,006919
1,875 283 0,006625
1,875 299 0,006271
1,875 315 0,005952
1,875 330 0,005682
1,875 345 0,005435
1,875 360 0,005208
1,875 378 0,00496
1,875 396 0,004735
1,875 417 0,004496
30 0,114849
Vs30 a 60 m dal punto C
Ni i
i
S
V
hV
,1
30
30
VS30 PROFILO E-F ONDE SH
Velocità di propagazione delle Onde di taglio
hi=(m) Vsi=(m/s) hi/vs
211,7067 m/s
1,875 143 0,013112
1,875 149 0,012584
1,875 162 0,011574
1,875 176 0,010653
1,875 186 0,010081
1,875 192 0,009766
1,875 198 0,00947
1,875 206 0,009102
1,875 217 0,008641
1,875 232 0,008082
1,875 249 0,00753
1,875 268 0,006996
1,875 287 0,006533
1,875 306 0,006127
1,875 321 0,005841
1,875 334 0,005614
30 0,141705
Vs30 a 20 m dal punto E
Ni i
i
S
V
hV
,1
30
30
VS30 PROFILO E-F ONDE SH
Velocità di propagazione delle Onde di taglio
hi=(m) Vsi=(m/s) hi/vs
235,644 m/s
1,875 137 0,013686
1,875 148 0,012669
1,875 162 0,011574
1,875 174 0,010776
1,875 187 0,010027
1,875 202 0,009282
1,875 220 0,008523
1,875 241 0,00778
1,875 265 0,007075
1,875 292 0,006421
1,875 320 0,005859
1,875 350 0,005357
1,875 371 0,005054
1,875 404 0,004641
1,875 427 0,004391
1,875 447 0,004195
30 0,127311
Vs30 a 60 m dal punto E
Ni i
i
S
V
hV
,1
30
30
ATTRIBUZIONE DI MODULI ELASTICI
Vengono di seguito determinati, in modo qualitativo, il coefficiente di Poisson ed alcuni moduli
elastici (Modulo di Young, Modulo di Taglio, Modulo di Lamé, Modulo di Compressione)
relativi ai depositi più superficiali presenti al centro della traccia dei profili sismici a rifrazione.
La modellazione è stata possibile utilizzando correlazioni empiriche che mettono in relazione la
velocità delle onde S (ricavate dal profilo di sismica a rifrazione in onde SH), la velocità delle
onde P (ricavate dai profili in onde P) e la densità.
Sono state quindi messe in relazione le velocità Vp e Vs relative alle celle che rappresentano la
verticale al centro di ogni profilo sismico (quindi a 48 m dal punto A, 60 m dal punto C e 60 m
dal punto E).
Tabella 1: Alcune formule che permettono di determinare empiricamente alcuni moduli
geotecnici in funzione di Vp e Vs.
Nota: In linea di massima, una roccia massiccia può avere un rapporto di Poisson da circa
0.15 sino a 0.30 (valori tipici attorno a 0.25), mentre materiali inconsolidati (silt ed argille)
hanno tipicamente valori tra 0.35 e 0.45. Le sabbie presentano valori molto variabili (da 0.3
sino quasi al valore massimo teorico di 0.5). L’idea di massima è che tanto più “sciolto” ed
“inconsistente” è un materiale tanto più alto è il valore del modulo di Poisson (sino appunto al
massimo teorico di 0.5 – valore valido per i fluidi).
Dist. da A
(m)
Prof. della cella dal
p.c. (m)
Vp
(m/s)
Vs
(m/s)
Poisson Young
(Mpa)
Shear
(Mpa)
Lamè
(MPa)
48 4.5-6.0 550 269 0.34 331 116 252
48 9.0-10.5 623 280 0.37 345 125 370
48 13.5-15.0 652 288 0.38 389 141 441
48 19.5-21.0 780 317 0.4 479 171 693
48 24.0-25.5 998 342 0.43 604 211 1372
Tabella 2: Profilo A-B - correlazione Vp, Vs e parametri elastici
Dist. da C
(m)
Prof. della cella
dal p.c. (m)
Vp
(m/s)
Vs
(m/s)
Poisson Young
(Mpa)
Shear
(Mpa)
Lamè
(MPa)
60 3.750-5.625 391 181 0.36 143 52 140
60 9.375-11.25 1004 263 0.46 324 111 1391
60 15.0-16.875 1634 299 0.48 451 152 4235
60 18.75-20.62 1766 330 0.48 581 196 5222
Tabella 3: Profilo C-D - correlazione Vp, Vs e parametri elastici
Dist. da E
(m)
Prof. della cella
dal p.c. (m)
Vp
(m/s)
Vs
(m/s)
Poisson Young
(Mpa)
Shear
(Mpa)
Lamè
(MPa)
60 3.750-5.625 733 162 0.47 124 42 776
60 9.375-11.25 1226 202 0.48 194 65 2274
60 15.0-16.875 1793 265 0.49 335 119 5226
60 18.75-20.62 2299 320 0.49 549 184 9145
Tabella 4: Profilo E-F - correlazione Vp, Vs e parametri elastici
INDAGINI CON TECNICA M.A.S.W.
Sono state effettuate anche indagini M.A.S.W (Multichannel Analysis of Surface Waves) in analisi
congiunta onde di Rayleigh ed onde di Love, con profili sovrapporti a quelli della rifrazione. Lo
scopo principale dell’indagine è quello di valutare la corrispondenza tra il modello
sismostratigrafico ottenuto con le onde Sh e P con quello ottenuto dalle onde superficiali R e L.
Per acquisire in onde Rayleigh sono stati utilizzati 24 geofoni verticali da 4.5 Hz ed è stato
energizzato in verticale. Per le onde di Love sono stati impiegati 24 geofoni orizzontali ed è stato
energizzato con base sismica per onde di taglio. Il tempo di acquisizione del segnale (2 secondi) ed
il campionamento del segnale (0.25 ms) si sono rilevati idonei per l’analisi delle onde superficiali.
CENNI TEORICI SULLE PROSPEZIONI SISMICHE BASATE SULL’ANALISI DELLE
ONDE SUPERFICIALI DI RYLEIGH.
Le onde di Rayleigh sono polarizzate in un piano verticale e si generano in corrispondenza della
superficie libera del mezzo quando viene sollecitato acusticamente. In questo tipo di onde le
particelle descrivono un movimento di tipo ellittico (moto retrogrado) la cui ampiezza decresce
esponenzialmente con la distanza dalla superficie libera. L’asse maggiore delle ellissi è normale alla
superficie libera del mezzo ed alla direzione di propagazione delle onde e le particelle compiono
questo movimento ellittico in senso retrogrado rispetto alla direzione di propagazione delle onde
che vengono generate. Le onde di Love sono onde superficiali generate dall’incontro delle onde di
taglio (SH) con la superficie libera. I fronti d’onda delle Love fanno vibrare il terren sul piano
orizzontale in direzione ortogonale rispetto alla direzione di propagazione.
Le onde superficiali di Rayleigh, quando si propagano in un mezzo omogeneo, non presentano
dispersione e la loro velocità è uguale a 0.92 VS. In un mezzo disomogeneo, quale la Terra, la loro
velocità varia in funzione della lunghezza d’onda tra i limiti 0 e 0.92 VS. La teoria della
propagazione delle onde superficiali è ben conosciuta ed è descritta dettagliatamente da Ewing et al.
(1957).
La determinazione della velocità delle onde di taglio VS tramite le misure delle onde superficiali di
Rayleigh risulta particolarmente indicata per suoli altamente attenuanti e ambienti rumorosi poiché
la percentuale di energia convertita in onde di Rayleigh è di gran lunga predominante (67%) rispetto
a quella coinvolta nella generazione e propagazione delle onde P (7%) ed S (26%). Inoltre
l’ampiezza delle onde superficiali dipende da √r e non da r come per le onde di volume. I metodi
basati sull’analisi delle onde superficiali di Rayleigh forniscono una buona risoluzione e non sono
limitati, a differenza del metodo a rifrazione, dalla presenza di inversioni di velocità in profondità.
Inoltre la propagazione delle onde di Rayleigh, anche se influenzata dalla VP e dalla densità, è
funzione innanzitutto della VS, parametro di fondamentale importanza per la caratterizzazione
geotecnica di un sito secondo quanto previsto dalle recenti normative antisismiche (n.t.c.
14/01/2010). Infatti, mentre la velocità delle onde P misurata in terreni saturi dipende in maniera
sostanziale dalle vibrazioni trasmesse dal fluido interstiziale e non dallo scheletro solido del
materiale, la velocità delle onde S è caratteristica delle vibrazioni trasmesse dal solo scheletro solido
e, pertanto, a differenza delle onde P, risulta rappresentativa delle reali proprietà meccaniche del
terreno. La proprietà fondamentale delle onde superficiali di Rayleigh, sulla quale si basa l’analisi
per la determinazione delle VS, è costituita dal fenomeno della dispersione che si manifesta in mezzi
stratificati.
Analizzando la curva di dispersione, ossia la variazione della velocità di fase delle onde di Rayleigh
in funzione della lunghezza d’onda (o della frequenza, che è inversamente proporzionale alla
lunghezza d’onda), è possibile determinare la variazione della velocità delle onde di taglio con la
profondità tramite processo di inversione. La velocità delle onde di Rayleigh (VR) è pari a circa il
90% delle onde di taglio (VS).
La metodologia per la realizzazione di una indagine sismica MASW prevede 4 passi fondamentali:
1. Ripetute acquisizioni multicanale dei segnali sismici, generati da una sorgente energizzante
artificiale (maglio battente su piastra in alluminio), lungo uno stendimento rettilineo di sorgente-
geofoni
2. Estrazione del modo fondamentale dalle curve di dispersione della velocità di fase delle onde
superficiali di Rayleigh (una curva per ogni acquisizione);
3. Inversione delle curve di dispersione per ottenere profili verticali 1D delle VS
4. Ricostruzione di una sezione delle VS
Quando vengono generate onde sismiche usando una sorgente impattante come un martello su una
piastra vengono generate sia onde di volume (P ed S), sia onde di superficie (Rayleigh e Love), che
si propagano in tutte le direzioni. Alcune di queste onde vengono riflesse e disperse quando
incontrano oggetti superficiali o poco profondi (ad esempio, fondazioni di edifici, canali sotterranei,
trovanti lapidei, ecc.) e diventano rumore. Inoltre, vengono quasi sempre rilevate vibrazioni da
rumore ambientale proveniente dal traffico veicolare, dall’attività industriale e, in generale,
dall’attività umana. Il vantaggio principale dell’approccio multicanale della tecnica MASW sta
nella sua intrinseca capacità di distinguere tutte queste onde dovute al rumore e di isolarle dalle
onde superficiali di Rayleigh evidenziando solo il modo fondamentale di oscillazione dei terreni.
RISULTATI INDAGINE CONGIUNTA RAYLEIGH E LOVE
Per l’analisi dei dati non viene utilizzato il processo di inversione diretta (cioè fare direttamente il
picking della curva di dispersione per poi ottenere il profilo verticale delle Vs), sconsigliato
fortemente a causa della possibilità di errori di interpretazione ed alla non univocità tra curva di
dispersione e modello sismostratigrafico. Si è preferito quindi procedere con una “modellazione
diretta”, grazie alla quale, partendo da un modello di Vs ricavato dalla media delle Vs determinate
dai profili di sismica a rifrazione in onde S, è stato possibile verificare una buona corrispondenza tra
la curva calcolata (riferita al modello di Vs medio di input) e la curva di dispersione dei dati
acquisiti sia in Rayleigh che il Love. Naturalmente, trattandosi di una media di Vs, è del tutto
naturale che ci siano delle leggere disomogeneità tra i massimi della curva di dispersione e la curva
calcolata.
Profilo A-B onde di Love
Profilo A-B onde di Rayleigh
Profilo C-D onde di Love
Profilo C-D onde di Rayleigh
Profilo E-F onde di Love
Profilo E-F onde di Rayleigh
SISMOGRAMMI E DROMOCROME ONDE SH
SISMOGRAMMI ONDE SH
A-B onde SH 96 m
C-D onde SH 120 m
E-F onde SH 120 m
DROMOCROME A-B ONDE SH 96 M
DROMOCROME C-D ONDE SH 120 M
DROMOCROME E-F ONDE SH 120 M
SISMOGRAMMI E DROMOCROME ONDE P
SISMOGRAMMI ONDE P
A-B ONDE P 96 M
C-D ONDE P 120 M
E-F ONDE P 120 M
DROMOCROME A-B ONDE P 96 M
DROMOCROME C-D ONDE P 120 M
DROMOCROME E-F ONDE P 120 M
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA