OratorioNoi - Settembre 2014
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Transcript of OratorioNoi - Settembre 2014
Mese: Settembre
Anno: IV - N°30
Scritto da Vincenza Gadaleta
Cari lettori! “Guarda stelle” è il titolo della serata di
evangelizzazione e del mitico campo ispettoriale
promosso dall’MGS (movimento giovanile
salesiano) e animato da noi animatori della varie
realtà salesiane del meridione. Lo spettacolo ha
coinvolto circa 150 giovani e una serie di linguaggi
espressivi: canto, danza, recitazione, video, musica
e come tema di fondo la vita come un viaggio
guidato dai desideri e dalle stelle. Infatti è la ricerca
delle stelle a guidare la nostra esperienza!! “Guarda
stelle” è un vero invito ad alzare lo sguardo al verso
il cielo e a cercare i nostri desideri più profondi e
più voluti e a seguirli con forza e determinazione!
Lo spettacolo si è svolto durante il penultimo
giorno di campo a Sorrento, dopo giorni di prove.
Sembrava impossibile mettere su uno spettacolo
così impegnativo in sei giorni, ma noi ragazzi, con
l’aiuto dei salesiani e degli animatori, abbiamo
superato le nostre difficoltà mettendoci in gioco. Il
messaggio va soprattutto ai giovani…perché il
Vangelo è una bella notizia!! La serata di fine
campo e di evangelizzazione si è conclusa a notte
fonda nella cattedrale con un momento di
adorazione perché alla fine di tutto Gesù è la stella
più luminosa e la nostra guida, ed è in Lui che
cerchiamo e troviamo la felicità, sotto la guida delle
stelle! Ora tutti quanti alzate gli
occhi al cielo e guardate
bene…solo lì troverete le
risposte che stavate cercando!!!
Buon cammino.
Vincenza.
Guarda stelle !!! Il pensiero di don Dino
Estate. Un tempo di vuoto? Un tempo dispersivo? La “vendemmia del diavolo” (come diceva don Bosco)? Un tempo di relax e di riposo? Non sempre, non per tutti, non solo. Gli articoli che troverete in questo numero ne sono una lampante conferma. L’estate può essere anche un tempo ben impiegato, per la nostra crescita, ricco di opportunità. È l’esperienza che hanno fatto alcuni ragazzi e giovanissimi della nostra parrocchia, che hanno deciso di donare un po’ del loro tempo estivo per il servizio e per la cura della propria crescita umana e spirituale. L’estate, per molti sinonimo di tempo di vacanza, che
purtroppo spesso diventa tempo vuoto, per chi è in oratorio
è davvero un tempo intensissimo, forse più di quello
invernale. A iniziare dall’Estate ragazzi e finendo con i campi e
le esperienze missionarie. In questo modo è un tempo che dà
la carica, che fa nascere progetti e desideri, che fa sognare in
grande, che, diciamolo pure, lascia intravedere la possibilità di
una vita davvero felice. È quello che ci vuole per ricominciare
un anno che si prevedere ricchissimo di progetti e iniziative
per rendere il nostro oratorio sempre più a servizio e sempre
più attento agli ultimi. E per chi volesse, quindi, ci sono
sempre tante possibilità per mettersi a servizio, basta guardare
il volantino dell’oratorio in ultima pagina per averne una
piccola idea. Allora cosa dire? Ti aspettiamo, per gustare la
gioia dello stare insieme “a tempo pieno”: coltivando
autentiche e profonde relazioni, mettendosi a servizio dei più
piccoli, gustando l’incontro con il Signore e con don Bosco in
quest’anno così significativo, in cui non vogliamo celebrare
don Bosco a parole o con facili
entusiasmi, con iniziative che creano
emozioni e basta, bensì con un impegno
ancora più rinnovato ed intenso per chi
ha avuto meno di noi, per essere come
ci invita il Rettor maggiore che riprende
le parole del Papa: giovani per i giovani.
Buon anno a tutti.
Una nuova avventura
2
A nche quest’anno il nostro oratorio
salesiano ha organizzato per alcuni
gruppi formativi i campi-scuola estivi,
un’esperienza unica nel suo genere e
indubbiamente irripetibile. Per i ragazzi
di 5a elementare, 1
a e 2
a media si è
svolto dal 4 all’8 agosto, mentre 3a
media, 1°, 2° e 3° superiore dal 10 al 14
agosto.
Ora vi racconterò come io ho
personalmente vissuto quest’esperienza
(accompagnando i ragazzi del primo
gruppo) per me assolutamente nuova.
Quest’anno, infatti, per la prima volta
ho vissuto il campo-scuola come
animatrice, capendo finalmente quanto
lavoro c’è dietro. Un campo-scuola,
infatti, non si limita solamente a quei
cinque giorni di attività, ma consiste
anche in tutta la preparazione
precedente. Ci si incontra ed occorre
pensare non solo ad un tema guida e
alle attività da svolgere, ma anche ai
giochi e alle serate. Serve quindi
impegno, costanza, serietà, fantasia ed
anche un pizzico di pazzia!
Il nostro campo è stato incentrato su
una più
approfondita
conoscenza di San
Domenico Savio,
ragazzo
dell’oratorio di
Don Bosco. Sono
quindi state svolte
attività e giochi
inerenti a questo
tema e, come
conclusione del
campo, i ragazzi
divisi in tre commissioni (recitazione,
canto e ballo) hanno realizzato un
piccolo musical riguardante la vita del
nostro piccolo protagonista.
Comunque, nonostante la febbre a 38°
di alcuni ragazzi, raffreddori vari,
animatori senza un filo di voce e gambe
rovinate, questa è
stata un’esperienza
meravigliosa, a dir
poco
emozionante,
unica ed irripetibile,
che ha davvero
riempito il cuore
non solo di noi
animatori ma
soprattutto di tutti i
ragazzi che vi
hanno partecipato.
Giovanissimi in montagna….
I l Centro Giovanile Salesiano di
Molfetta, anche quest’ anno ha
promosso un campo scuola in esterna
sulla Sila (Calabria), per i
giovanissimi della Casa.
I due gruppi (Rainbow e
Writers) esortati dal
responsabile dell’oratorio,
Don Dino, hanno aderito
con gioia all’iniziativa. Il
campo si è svolto in una
suggestiva struttura messa
a disposizione dai
salesiani del posto, in
località Righio Silano nel
periodo precedente alla
festività di Maria Assunta,
e precisamente dal 10 al 14 Agosto. Si è
partiti da Molfetta con obiettivi principali
quelli di vivere in piacevole compagnia
questa settimana formativa e di spazzare
via alcuni scetticismi legati alla ripetizione
della destinazione del campo.
I temi che hanno accompagnato queste
giornate sono stati: l’Esodo e la vita di
Mosè per i momenti di preghiera, “Una
vita al top” per i momenti di gruppo,
prendendo come vita
cristiana la figura di
Domenico Savio.
Questi argomenti
hanno suscitato subito
grande interesse da
parte dei protagonisti
di questo campo, che
si sono messi in gioco
domandandosi cosa
potessero fare per
migliorare la propria
vita, partendo da un
esame accurato della
propria personalità.
Alcune delle attività che hanno suscitato
forte interesse sono state le belle serate
con giochi e nuovi balli e la l’immancabile
escursione.
Quest’ ultima si è svolta sui versanti e sui
sentieri scoscesi del Monte Botte Donato
(1928 mt.), ed è stata una buona
opportunità per mettersi in gioco con un
attività dura ma appagante. L’esperienza
ben riuscita, a parere dei giovani che
l’hanno vissuta in prima persona, ha
avuto come protagonisti non solo i
ragazzi stessi, ma anche alcuni animatori e
genitori che hanno dato un incredibile
contributo necessario per la riuscita della
stessa. I verdi campi e la fauna del posto
hanno fatto da cornice a questa stupenda
esperienza, e, a parere di chi scrive, tutti i
dubbi sono stati completamente
cancellati. Al loro posto sono rimasti solo
sorrisi e tante emozioni, che hanno
portato alla crescita personale, con
l’aggiunta di nuovi tasselli importanti per
la formazione della nostra persona.
Ilario Mezzina
Tra fantasia e realtà ...
Maria Chiara Piergiovanni
3
PRIMO FERMO IMMAGINE: IL PORTO DI
BARI
20 Luglio, porto di Bari e un fermo immagine
nella mente: poche persone in arrivo e
moltissime in partenza, probabilmente verso
casa. Tra questi ultimi, un gruppo di giovani
accompagnati da un sacerdote, provenienti da
tutto il Sud Italia, che stanno lasciando la propria
casa per vivere in modo non convenzionale
quindici giorni della propria estate in un contesto
di integrazione e solidarietà, l'Albania.
SECONDO FERMO IMMAGINE:
L'ORATORIO DI SCUTARI
Anche quest'anno dopo aver preso parte alla
formazione annuale di animazione missionaria,
siamo partiti per l'Albania e per tutta la durata
dell’esperienza, la nostra “casa” è stata l’oratorio
di Scutari. Ci è sempre stato detto che qualsiasi
oratorio, in qualunque parte del mondo, per noi
giovani è sempre casa. A Scutari abbiamo fatto
esperienza concreta dell'accoglienza salesiana:
don John, don Bledar, don Rudhi e don
Michele sono stati per noi padri, maestri ed
amici; ci hanno sostenuto e supportato in ogni
momento; sono stati veri testimoni della loro
chiamata ad essere al servizio dei giovani ed in
particolare dei giovani
più poveri; ci hanno
ricordato che “la
santità consiste nello
stare molto allegri”,
allietando i nostri
pranzi e le nostre cene,
rendendo gioiosa la
nostra presenza in
cortile.
TERZO FERMO
IMMAGINE: L'ORATORIO DI BERDICA
Il nostro impegno è stato indirizzato soprattutto
a favore dei bambini e dei ragazzi dell'oratorio di
Berdica dove tutte le mattine li trovavamo ad
aspettarci, trepidanti e ansiosi di iniziare l’Estate
Ragazzi tra giochi, laboratori e difficoltà
linguistiche. L'incapacità di comunicare
verbalmente non ci ha, tuttavia, impedito di
entrare in relazione con i ragazzi al punto tale da
non sentire più questa distanza. Il desiderio di
entrare in relazione con ciascuno di loro era
talmente forte da spingerci a cercare qualsiasi
modo possibile per farci comprendere. Abbiamo
constatato che i sorrisi, gli sguardi, gli abbracci e
la preghiera sono dei linguaggi universali che ci
hanno fatto sentire tutti figli di don Bosco e
fratelli tra noi.
La realtà di Berdica è molto povera e particolare,
tuttavia, ciò che ci ha sconvolti è la grande
ricchezza d'animo che anche il più piccolo tra i
bambini possiede. Mai è mancato l’entusiasmo e
la gioia dei ragazzi nel gioco, nelle attività
proposte, mai la nostra stanchezza fisica ha
prevalso sulla grande gioia che abbiamo ricevuto
e vissuto.
QUARTO FERMO IMMAGINE: LE CLARISSE
DI MADRE TERESA
Oltre al nostro impegno
quotidiano a Berdica, altre
sono state le realtà che
hanno segnato la nostra
esperienza: la visita al
monastero delle clarisse
adiacente a un ex carcere
dove venivano torturati
tutti i religiosi che, durante
il regime comunista, non
hanno rinnegato il proprio credo tanto da
essere, oggi, considerati martiri della fede;
l'incontro con le suore di Madre Teresa che si
dedicano, con amore e dedizione, alla cura dei
disabili, fisici e mentali, completamente
abbandonati dalle loro famiglie. Anche in questo
ultimo caso, un'apparente difficoltà di
comunicazione, attesa la loro impossibilità fisica
di farsi comprendere con i gesti o con le parole,
è stata facilmente superata da degli occhi
luminosi e da sorrisi (s)coinvolgenti che sono
arrivati dritti al cuore. Infine siamo andati in
Kosovo a Pristina e a Gjlan dove da pochi anni è
sorto l'oratorio e la scuola e dove si testimonia
Cristo in una realtà religiosa a stragrande
maggioranza musulmana.
QUINTO FERMO IMMAGINE: PORTO DI
DURAZZO
5 Agosto porto di Durazzo. Un gruppo di
giovani accompagnati da un sacerdote,
provenienti da tutto il sud Italia sta “lasciando” la
Casa albanese per ritornare nella casa italiana.
C'è un particolare che colpisce: tutti i
componenti hanno un “bagaglio” in più: è rosso
come la bandiera dell'Albania, è resistente come
la forza della Vita, è semplice come lo stile di
Vita che hanno vissuto. Sul davanti un adesivo
riporta la seguente frase: “Scegliere di volare in
alto e fare grandi cose, scegliere di andare
controvento, ...come le aquile!!! “. Se vi è venuta
voglia di fare vostro questo “bagaglio” c'è una
sola casa che lo realizza, l'etichetta riporta
“CREATED BY GOD”. Senza il Signore e la
condivisione di fede tra tutti noi, questa
esperienza missionaria non avrebbe contribuito a
cambiare le nostre vite, ad aprire i nostri cuori,
ad avere nuovi occhi.
Sulle strade dell’ Albania
AM Vis
Inizio cosi questa piccola pagina di dia-
rio, dicendo che BALLARÒ E’ MAGICA.
Questa è stata l’esperienza più bella e
forte della mia vita che è iniziata l’ 1
Agosto ed è terminata il 10, anche se
non è mai finita perché è sempre nel
mio cuore.
Dieci giorni stupendi, ricchi di emozioni
e di tanto ma bellissimo lavoro a Paler-
mo quartiere Albergheria meglio cono-
sciuto come Ballarò per il famoso merca-
to. Le giornate si svolgevano in vari
momenti, la mattina scuola di alfabetiz-
zazione e la preparazione del grest dove
ci siamo divisi in gruppi ,
mentre il pomeriggio c’era
il momento di formazione
per tutti dalle 15.30 alle
16.30, e poi ci spostavamo in oratorio
per il grest che si svolgeva dalle 17 alle
19.30 e dalle 22 alle 23.30.
Io la mattina ho avuto la fortuna di inse-
rirmi nel gruppo di alfabetizzazione per
ragazzi extracomunitari di diverse età e
etnie, che si svolgevano dalle 9.30 alle
12.00 e dove insegnavamo le cose fon-
damentali della lingua italiana. Una ric-
chezza unica, avere la fortuna di fare
tutto ciò, di
sentirsi utile
per qualcuno
che davvero
ha bisogno di te. Io avevo un ragazzo
di 17 anni di nome Sheriff arrivato in
Italia solo 2 settimane prima, ma con la
voglia di imparare e di mettersi in gioco,
ed è stato tutto questo a riempirmi l’ani-
ma e il cuore di una gioia immensa.
Vi lascio con una frase che è la chiave di
questa esperienza: è l’amore che conta.
Esperienza a Palermo
Mirko Battistini
REDAZIONE
Don Dino Perulli
Alessandro Capurso
Donato A. Facchini
Ivana de Ceglie
Vincenza Gadaleta
Paparella Valentina
Dorotea Tattoli
Molfetta.donboscoalsud.it
H arry Potter. Il più famoso maghetto
protagonista dei romanzi della scrittrice
britannica J.K.Rowling. Nel primo romanzo
Harry Potter e la Pietra Filosofale, viene narrata
la vita di Harry prima del fatidico colpo di scena.
Era orfano, infatti viveva nella casa degli zii e del
cugino, trattato peggio di un animale da
compagni. Viveva in un sottoscala nella casa
degli zii. La cosa che lo caratterizzava era una
cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Un giorno
inaspettatamente arrivò una lettera per Harry,
nel quale veniva richiesto che il ragazzo iniziasse
a frequentare la scuola di magia e stregoneria di
Hogwarts. La sua vita quotidiana ormai non
aveva più un significato. La notte del suo 10°
compleanno fu la notte dove tutto ebbe inizio.
Ricevette una visita da un mago che lavorava
presso quella strana scuola
di magia. Questo, gli
spiegò le sue vere origini,
e chi fossero stati i suoi
genitori. Successivamente
la scrittrice scriverà altri
libri in cui i tre
protagonisti si troveranno
in diversi guai e vivranno
continuamente avventure
di tutti i tipi, riuscendone
sempre più maturi.
Harry Potter
Dorotea Tattoli
Amici
Animatori
Bambini
Campus
Estate
Giochi
Mensa
Merenda
Oratorio
Pallone
Ragazzi
Risate
Sole
Sport
Squadre
Trova nello schema le 15 parole. Le lettere rima-
ste scoperte riveleranno una frase sul campus
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