OPZIONE AGRICOLI DEL TERRITORIO” - iobscigliano.gov.it · Durante la fase di programmazione per...
Transcript of OPZIONE AGRICOLI DEL TERRITORIO” - iobscigliano.gov.it · Durante la fase di programmazione per...
1
OPZIONE “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI
AGRICOLI DEL TERRITORIO”
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
DIPARTIMENTO
LINGUISTICO E STORICO SOCIALE
Anno 2015/ 2016
Coordinatore: Prof.ssa Francesca Cerenzia
Istituto Omnicomprensivo
Bianchi – Scigliano
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
IN AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
IPSSASR
2
Programmazione I biennio
“Asse dei linguaggi e storico-sociale”
Discipline interessate:
RELIGIONE CATTOLICA
LINGUA ITALIANA
STORIA
LINGUA STRANIERA: INGLESE
DIRITTO
3
INDICE
Elenco docenti Pag. 4
Competenze chiave di cittadinanza Pag. 5
Asse dei linguaggi primo biennio Pag. 6
Asse storico-sociale primo biennio Pag. 11
Obiettivi trasversali di carattere metodologico Pag. 12
Obiettivi di base primo biennio Pag. 12
Proposte per attività curriculari primo biennio Pag. 13
Asse dei linguaggi secondo biennio Pag. 14
Asse storico –sociale secondo biennio Pag. 16
Asse dei linguaggi V anno Pag. 19
Asse storico-sociale V anno Pag. 20
Obiettivi trasversali secondo biennio e V anno (di
carattere metodologico) Pag. 21
Impostazione metodologica e strumenti di verifica Pag. 22
Nuclei concettuali secondo biennio e V anno Pag. 26
Strategie metodologiche e didattiche utilizzabili
(alunni Da, DSA, alunni con BES) Pag. 27
Schede di valutazione Modello di programmazione Pag. 29
4
ELENCO DEI COMPONENTI
DEL DIPARTIMENTO LINGUISTICO e STORICO - SOCIALE
IPSSASR - IPAA (CORS0 SERALE)
Discipline Docenti
RELIGIONE FIORENTINO MARCELLO
LINGUA
ITALIANA
STORIA
CERENZIA FRANCESCA
ZUMPANO PAOLA
LINGUE
STRANIERE:
INGLESE
FERRARI STEFANIA
DIRITTO MAZZOTTA GIUSEPPINA (Corso serale e diurno)
5
Premessa La programmazione dipartimentale rappresenta il punto di partenza essenziale per l‟azione didattica , in
vista dello sviluppo armonico delle potenzialità dell‟alunno e il raggiungimento delle finalità del
“sapere, saper fare, saper essere”. Per la stesura del piano annuale di dipartimento si è tenuto conto della
normativa relativa alla revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli Istituti
professionali “Revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli istituti professionali ai
sensi dell‟articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto
2008, n. 133. Alla luce del riordino sopracitato l‟IPSSASR di Scigliano rientra nell‟ Indirizzo “Servizi per
l‟Agricoltura e lo Sviluppo Rurale”; nell‟A.S. 2012-2013, in riferimento al Decreto Interministeriale del 24
aprile 2012 prot. n. 7428 - Opzioni Istituti Professionali, il Collegio Docenti ha deliberato l‟opzione
“Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio”, i n q u a n t o p i ù
r i s p o n d e n t e alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo
locale e sia perché tale opzione si è rilevata la più consona alla tradizione e alle esperienze maturate
all‟interno dell‟Istituto.
Le competenze che gli allievi dovranno acquisire al termine dell‟istruzione obbligatoria sono le seguenti:
Imparare ad imparare Organizzare il proprio apprendimento in funzione delle risorse
disponibili, dei tempi, strategie e metodo di studio.
Progettare Saper elaborare e realizzare progetti valutando i vincoli e
verificando i risultati.
Comunicare Comprendere e utilizzare linguaggi diversi.
Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, collaborando nelle attività collettive nella
diversità.
Agire in modo autonomo e
responsabile
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale.
Risolvere problemi Utilizzare contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e
relazioni
Saper mettere in relazioni fenomeni anche appartenenti a diversi
ambiti disciplinari.
Acquisire ed interpretare le
informazioni
Saper interpretare criticamente le informazioni dei diversi ambiti e
valutandone attendibilità e utilità.
LE 8 COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA EUROPEA
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
6
Durante la fase di programmazione per l‟anno scolastico 2015/2016, i docenti dell‟area umanistica, hanno
tenuto conto del fatto che il primo biennio è finalizzato all‟iniziale approfondimento e sviluppo delle
conoscenze, delle abilità e a prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni
del sistema secondario di secondo grado nonché all‟assolvimento dell‟obbligo di istruzione il cui
regolamento è adottato con il Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139. La
normativa relativa all‟obbligo di istruzione elenca otto competenze chiave di cittadinanza e quattro assi
culturali a cui fare riferimento nell‟impostare l‟attività formativa del primo biennio del secondo ciclo.
D.P.R. 15 marzo 2010 n.87, art.8, comma 6.
Alla luce di quanto sopra, vengono individuate le competenze da sviluppare all’interno dei
due assi afferenti l’area umanistica
COMPETENZE ASSE LINGUISTICO
Padronanza della lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l‟interazione comunicativa verbale in vari contesti; leggere,
comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai
differenti scopi comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico -
letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
COMPETENZE ASSE STORICO SOCIALE
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
Collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell‟ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
7
QUADRO ORARIO ANNUALE DISCIPLINE DIPARTIMENTO UMANISTICO - STORICO
SOCIALE
CORSO DIURNO
DISCIPLINE
ORE ANNUE
1° BIENNIO 2° BIENNIO QUINTO
ANNO
1 2 3 4 5
Lingua e Letteratura italiana 132 132 132 132 132
Lingua Inglese 99 99 99 99 99
Storia 66 66 66 66 66
Matematica 132 132 99 99 99
Diritto ed economia 66 66 ----- ----- ------
Religione n.1 settimanale (tutte le classi)
Lingua Italiana n. 4 ore settimanali (I-II-III-IV- V)
Storia n. 2 ore settimanali (tutte le classi)
Lingua Inglese n. 3 ore settimanali (tutte le classi)
Diritto n. 2 settimanali (classe I-II) /
8
Religione Cattolica
PRIMO BIENNIO
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’
Costruire un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso nel confronto con i contenuti del messaggio evangelico secondo la tradizione della Chiesa;
Valutare il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della
Civiltà umana, anche in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose;
Valutare la dimensione religiosa della vita umana a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di Gesù Cristo, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio religioso cristiano.
Interrogativi universali dell'uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni;
Natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della società contemporanea;
Le radici ebraiche del cristianesimo e la singolarità della rivelazione cristiana di Dio Uno e Trino nel confronto con altre religioni;
La Bibbia come fonte del cristianesimo: processo di formazione e criteri interpretativi;
Eventi, personaggi e categorie più rilevanti dell'Antico e del Nuovo Testamento;
La persona, il messaggio e l'opera di Gesù Cristo nei Vangeli, documenti storici, e nella tradizione della Chiesa;
Elementi di storia della Chiesa fino all'epoca medievale e loro effetti sulla cultura europea;
Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, libertà di cosc1enza, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale.
Formulare domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione;
Utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza culturale del cristianesimo, distinguendo espressioni e pratiche religiose da forme di fondamentalismo, superstizione, esoterismo;
Impostare un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e nell'arricchimento reciproco;
Riconoscere le fonti bibliche e altre fonti documentali nella comprensione della vita e dell'opera di Gesù di Nazareth;
Spiegare origine e natura della Chiesa e le forme del suo agire nel mondo: annuncio, sacramenti, carità;
Leggere i segni del cristianesimo nell'arte e nella tradizione culturale;
Operare scelte morali, circa le esigenze dell'etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.
9
ASSE DEI LINGUAGGI
Lingua Italiana
(Primo biennio)
Competenze Conoscenze Abilità
Padronanza della
lingua italiana:
padroneggiare gli
strumenti
espressivi ed
argomentativi
indispensabili per
comunicare in vari
contesti
LINGUA
Il sistema e le strutture
fondamentali della lingua
italiana ai diversi livelli:
fonologia, ortografia,
morfologia, sintassi del
verbo e della frase semplice,
frase complessa, lessico
Le strutture della
comunicazione e le forme
linguistiche di espressione
orale.
Modalità di produzione del
testo; sintassi del periodo e
uso dei connettivi,
interpunzione, varietà
lessicali, in relazione ai
contesti comunicativi.
Strutture essenziali dei vari
tipi di testo
Modalità e tecniche relative
alla competenza testuale
Aspetti essenziali
dell‟evoluzione della lingua
italiana nel tempo e nello
spazio e della dimensione
socio linguistica.
LINGUA
o Saper ascoltare e
comprendere, globalmente e
nelle parti costitutive, testi di
vario genere, articolati e
complessi; utilizzare metodi e
strumenti per fissare concetti
fondamentali
o Applicare tecniche, strategie e
modi di lettura
o Saper applicare la conoscenza
delle strutture della lingua
italiana ai diversi livelli del
sistema.
o Padroneggiare situazioni
comunicative tenendo conto
dello scopo, del contesto ,dei
destinatari
o Esprimere e sostenere il
proprio punto di vista
o Saper ideare e strutturare testi
di varia tipologia in maniera
corretta
o Riflettere sulla lingua dal
punto di vista lessicale,
morfologico, sintattico
LETTERATURA
Saper leggere e commentare testi
significativi in prosa e in versi tratti
dalla letteratura italiana e straniera
Riconoscere la specificità del
fenomeno letterario, utilizzando in
modo essenziale anche i metodi di
analisi del testo
Leggere, comprendere,
interpretare e produrre testi
scritti di vario tipo in vari
contesti
LETTERATURA
Metodologie essenziali di
analisi del testo letterario
(generi letterari)
Opere e autori significativi
della tradizione letteraria e
culturale italiana, europea e
di altri paesi, inclusa quella
scientifica e tecnica.
Leggere, comprendere e riconoscere le
strutture essenziali di diverse tipologie
testuali.
Riconoscere e individuare i principali
scopi comunicativi ed espressivi di un
testo.
Applicare strategie diverse di lettura.
Acquisire, selezionare, informazioni
per la produzione di differenti testi
scritti.
Rielaborare in forma chiara le
informazioni acquisite.
Produrre testi corretti e adeguati alle
diverse situazioni comunicative.
Utilizzare e produrre testi
multimediali Semplici
applicazioni per
l‟elaborazione
audio e video
Comprendere i prodotti della
comunicazione
Elaborare prodotti
multimediali con tecnologie
digitali elementari.
10
LINGUA INGLESE
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’
1. Utilizzare una lingua
straniera per i principali
scopi comunicativi ed
operativi.
2. Produrre testi di vario
tipo in relazione ai
differenti scopi
comunicativi.
(Livello di uscita: B1)
Aspetti comunicativi, socio-
linguistici e paralinguistici
della interazione e della
produzione orale
Strutture grammaticali di base
della lingua, sistema
fonologico, ritmo e
intonazione della frase,
ortografia e punteggiatura.
Strategie per la comprensione
globale e selettiva di testi e
messaggi semplici e chiari,
scritti, orali e multimediali, su
argomenti noti inerenti la
sfera personale, sociale o
l‟attualità.
Lessico e fraseologia
idiomatica relativi ad
argomenti di vita quotidiana,
sociale o d‟attualità e tecniche
d‟uso dei dizionari, anche
multimediali; varietà di
registro nell‟ambito della
produzionene scritta, riferita a
testi brevi, semplici e
coerenti, caratteristiche delle
diverse tipologie (lettere
informali, descrizioni,
narrazioni, ecc.) strutture
sintattiche e lessico
appropriato ai contesti.
Aspetti socio-culturali dei
Paesi anglofoni
Interagire in conversazioni
brevi e chiare su argomenti
di interesse personale,
quotidiano, sociale o
d‟attualità.
-Utilizzare appropriate
strategie ai fini della ricerca
di informazioni e della
comprensione dei punti
essenziali in messaggi
chiari, brevi, scritti e orali,
su argomenti noti e di
interesse personale
quotidiano, sociale o
d‟attualità.
Utilizzare un repertorio
lessicale ed espressioni di
base, per esprimere bisogni
concreti della vita quotidiana
quotidiana.
Utilizzare i dizionari
monolingua e bilingue,
compresi quelli multimediali
Descrivere in maniera
semplice esperienze ed
eventi, relativi all‟ambito
personale, sociale.
Produrre testi brevi, semplici
e coerenti su tematiche note
di interesse personale,
quotidiano, sociale,
appropriati nelle scelte
Lessicali e sintattiche.
Riconoscere gli aspetti
strutturali della lingua
utilizzata in testi
comunicativi nella forma
scritta, orale e multimediale.
Cogliere il carattere
interculturale della lingua
inglese
11
ASSE STORICO-SOCIALE
(Primo biennio)
STORIA E DIRITTO
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’
Comprendere il cambiamento e
la diversità dei tempi storici in
una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche
e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
Conoscere termini e concetti propri
del linguaggio storico e le
periodizzazioni fondamentali
della storia
Conoscere le diverse tipologie di
fonti.
Conoscere i principali fenomeni
storici e le coordinate spazio-
tempo che li determinano.
Sapere usare con proprietà
termini e concetti propri del
linguaggio storico.
Saper riconoscere e collocare nel
tempo e nello spazio i più
rilevanti eventi storici.
Saper identificare e confrontare
gli elementi caratterizzanti aree e
periodi diversi e lontani.
Saper leggere fonti e documenti
storici per ricavarne informazioni.
Collocare l‟esperienza personale
in un sistema di regole fondato
sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione
a tutela della persona, della
collettività e dell‟ambiente
Conoscenze di base sul concetto di
norma.
i principali fenomeni sociali,
economici del periodo preso in
esame.
i principali sviluppi storici che
hanno coinvolto il proprio
territorio
Individuare le caratteristiche
essenziali della norma giuridica e
comprenderle a partire dalle
proprie esperienze e dal contesto
scolastico.
Collocare l‟esperienza personale
in un sistema di regole fondato
sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione
a tutela della persona, della
collettività e dell‟ambiente
Orientarsi nel tessuto produttivo
del proprio territorio.
Acquisizione dell‟importanza
delle norme giuridiche nei
rapporti sociali; orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio
territorio
Conoscenze di base sul concetto di
norma giuridica.
Principali problematiche
relative ai diritti umani e
all'accoglienza.
Conoscere le principali
Caratteristiche del mercato
del lavoro
Comprendere le caratteristiche
fondamentali dei principi e delle
regole della Costituzione italiana.
Individuare le caratteristiche
essenziali della norma giuridica e
comprenderle a partire dalle
proprie esperienze e dal contesto
scolastico.
Identificare i diversi modelli
istituzionali e di organizzazione
sociale.
Riconoscere ed analizzare le
opportunità lavorative relative al
proprio percorso scolastico
12
OBIETTIVI TRASVERSALI (DI CARATTERE METODOLOGICO - COMPORTAMENTALE) PRIMO BIENNIO
- Saper comunicare efficacemente in classe
- Saper utilizzare libri di testo/dizionari
- Saper prendere appunti e schematizzare
- Saper analizzare e sintetizzare in forma semplice un testo, individuandone gli elementi fondamentali
- Saper essere puntuali e precisi nel lavoro
- Saper essere capace di relazionarsi con gli altri e con l‟ambiente (interno ed esterno alla scuola) e di
collaborare, lavorando anche in gruppo, nel rispetto delle regole e delle diversità.
Lingua e
letteratura
italiana
Scrivere in maniera graficamente chiara e morfologicamente esatta;
Esporre i contenuti in un linguaggio corretto;
Leggere e comprendere testi di varia tipologia.
Storia Saper collocare un evento nel tempo e nello spazio;
Conoscere e saper riferire un argomento storico con appropriato linguaggio.
Lingua Straniera
Comprendere e produrre semplici messaggi scritti e orali in L2 relativi alla
sfera personale o alla quotidianità;
Esprimersi con linguaggio comprensibile, utilizzando le strutture morfo-
sintattiche e lessicali.
Religione
Comprendere il fatto religioso come espressione più tipica della naturale
apertura umana al trascendente e all‟Assoluto.
Conoscere i contenuti essenziali religiosi delle grandi civiltà;
Capacità di instaurare confronti tra i contenuti religiosi delle varie civiltà.
Diritto Comprendere il linguaggio giuridico ed economico e la necessità del
rispetto delle regole nei rapporti sociali.
Lingua e
letteratura
italiana
Conoscenza degli aspetti tecnici, morfo-sintattici e testuali fondamentali
della lingua
Capacità di leggere, comprendere e scrivere testi semplici, ma differenti per
funzioni, scopi e contenuti
Storia
Esporre con coerenza fatti e problemi relativi ai principali periodi, usando
con proprietà termini e concetti del linguaggio storiografico;
Saper realizzare semplici confronti
Lingua Straniera
Comprendere e produrre semplici messaggi scritti e orali in L2 relativi alla
sfera personale o alla quotidianità;
Esprimersi con linguaggio adeguato, utilizzando le strutture morfo-
sintattiche e lessicali.
Religione
Conoscere l‟origine e le vicende delle principali religioni monoteiste;
Conoscenza essenziale del libro sacro di Ebrei e Cristiani;
Saper analizzare un brano biblico operando qualche confronto; Capacità di confronto tra l‟idea cristiana di Dio e quelle delle altre
religioni.
Diritto Conoscere l‟organizzazione e la struttura dello Stato
Capire l‟importanza del ruolo dello Stato nell‟attività economica.
OBIETTIVI DI BASE CLASSE PRIMA
OBIETTIVI DI BASE CLASSE SECONDA
13
Per conseguire le suddette competenze e abilità sarà necessario verificare i livelli di partenza degli
alunni, che saranno accertati tramite:
Prove d‟ingresso
Prove strutturate
Conversazioni
Esercitazioni
Pratica della lettura
Saranno messe in atto le seguenti strategie: Dedicare alcune lezioni, all‟inizio dell‟anno scolastico, al metodo di studio (saper individuare le
parole chiave, prendere appunti, schematizzare, mettere in ordine contenuti appresi, verificare
periodicamente i compiti a casa);
Indicare tecniche e strumenti da adottare per la corretta assimilazione dei contenuti;
Privilegiare la lezione partecipata, riducendo la pratica della lezione frontale;
Usare un linguaggio semplice, di facile comprensione, ma rigorosamente appropriato;
Guidare gli studenti ad un corretto utilizzo di laboratori e sussidi didattici.
In caso di carenza formativa si ricorrerà alle seguenti strategie finalizzate al supporto ed al
recupero:
Insegnamento individualizzato e guidato.
Recupero e consolidamento in itinere
PROPOSTE PER ATTIVITA’ DIDATTICHE CURRICOLARI
PRIMO BIENNIO
NUCLEI CONCETTUALI DI RIFERIMENTO
Classi I e II
Religione
I e II
Conoscenza dei contenuti essenziali della R. C. nel suo sviluppo storico e
nelle sue espressioni significative.
Italiano
I e II
Il sistema linguistico
Fonologia; Morfosintassi della frase; Analisi del periodo.
Il testo
Proprietà
Varietà e tipi di testo
Testi realizzati con altri mezzi comunicativi
Storia
I -II
- Dalla Preistoria alla crisi della repubblica romana
- Dal Cristianesimo alla crisi del Trecento
- Persona, famiglia, Stato.
Lingue straniere
I e II
Il sistema linguistico:
Fonetica; Strutture grammaticali di base; Funzioni linguistiche. Lessico
fondamentale relativo agli ambiti familiari.
Diritto I e II
Conoscenza dei principali aspetti giuridici ed economici dei rapporti sociali e
delle regole che li organizzano
14
SECONDO BIENNIO E V CLASSE
Individuazione delle competenze e abilità fondamentali per ogni disciplina dell’area umanistica
ASSE DEI LINGUAGGI E ASSE STORICO-SOCIALE
Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e
orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali.
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta fruizione
e valorizzazione;
Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Comprendere, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità dei tempi
storici in dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica
attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali.
Condividere principi e i valori per l‟esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della
Costituzione italiana, di quella europea, della dichiarazioni universali dei diritti umani a tutela
della persona, della collettività e dell‟ambiente.
Cogliere le implicazioni storiche, sociali, produttive ed economiche ed ambientali
dell‟innovazione scientifico tecnologica e, in particolare, il loro impatto sul mondo del lavoro e
sulle dinamiche occupazionali
15
Religione Cattolica
SECONDO BIENNIO
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’
Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità;
utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana;
Linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale;
Identità e missione di Gesù Cristo alla luce del mistero pasquale;
Storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo;
Senso e attualità di alcuni grandi temi biblici: Regno di Dio, vita eterna, salvezza, grazia;
Elementi principali di storia del cristianesimo fino all'epoca moderna e loro effetti per la nascita e lo sviluppo della cultura europea;
Ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi;
Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.
Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell'uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
Collegare la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo;
Analizzare e interpretare correttamente testi biblici scelti;
Ricostruire, da un punto di vista storico e sociale, l'incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari;
Ricondurre le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione;
Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
Confrontare 1 valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.
16
ASSE DEI LINGUAGGI
LINGUA ITALIANA LINGUA INGLESE
(secondo biennio)
Competenze Conoscenze Abilità
Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua
italiana secondo le
esigenze comunicative nei vari contesti: sociali,
culturali, scientifici,
economici, tecnologici.
conoscere i diversi registri comunicativi
radici storiche ed
evoluzione della lingua italiana dei periodi presi
in esame.
rapporto tra lingua e letteratura.
lingua letteraria e linguaggi della scienza e
della tecnologia
utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici.
riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della
lingua italiana.
riconoscere i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici.
Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura,
della letteratura, delle
arti e orientarsi agevolmente fra testi e
autori fondamentali, con
riferimento a tematiche diverse.
linee di evoluzione della cultura e del sistema letterario italiano dei
periodi presi in esame.
testi ed autori fondamentali che caratterizzano l‟identità
culturale nazionale
italiana nelle varie epoche.
riconoscere e identificare periodi e linee di sviluppo della cultura letteraria ed artistica italiana.
identificare gli autori e le opere fondamentali del patrimonio culturale italiano ed internazionale dei periodi
presi in esame
individuare i caratteri specifici di un testo letterario, storico, critico ed artistico.
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali.
Analizzare e interpretare testi scritti di vario tipo
significative opere letterarie, artistiche e scientifiche anche di
autori internazionali nelle varie epoche.
contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli.
formulare un breve giudizio critico su un testo letterario
utilizzare le tecnologie digitali per la presentazione di un prodotto.
Produrre testi di varia tipologia
conoscere la struttura di un testo scritto e analisi
stilistica.
fasi della produzione scritta.
- pratica di scrittura di
un‟ampia varietà di testi.
utilizzare le informazioni e i documenti in funzione della produzione di testi scritti.
prendere appunti e redigere sintesi e relazioni.
produrre testi adeguati ai contesti e ai destinatari.
Padroneggiare la lingua inglese per scopi
comunicativi
strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della
frase, adeguati al contesto comunicativo.
strategie per la comprensione globale e
selettiva di testi relativamente complessi,
scritti, orali e multimediali.
interagire con relativa spontaneità in brevi conversazioni su argomenti familiari inerenti la sfera personale, lo studio o il
lavoro.
utilizzare strategie compensative nell‟interazione orale.
17
ASSE STORICO - SOCIALE
STORIA
(Secondo biennio)
Competenze Conoscenze Abilità Comprendere, anche in una
prospettiva interculturale, il
cambiamento e la diversità
dei tempi storici in
dimensione diacronica
attraverso il confronto fra
epoche e in dimensione
sincronica attraverso la
comparazione tra aree
geografiche e culturali
- tappe fondamentali dei
processi storici, economici
e sociali che hanno
caratterizzato la civiltà
italiana ed europea e che
hanno contribuito all‟idea
di Europa e di Nazione.
- utilizzare il lessico specifico
- orientarsi nei principali avvenimenti, movimenti e
tematiche di ordine politico, economico, filosofico e
culturale che hanno formato l‟identità nazionale ed
europea .
- ricostruire processi di trasformazione individuando
elementi di persistenza e discontinuità.
- saper operare confronti costruttivi tra realtà storiche e
geografiche diverse identificandone gli
elementi maggiormente significativi.
- individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e
politico- istituzionali.
- utilizzare metodologie e strumenti della ricerca storica
Condividere principi e i
valori per l‟esercizio della
cittadinanza alla luce del
dettato della Costituzione
italiana ,di quella
europea,della dichiarazioni
universali dei diritti umani
a tutela della persona, della
collettività e dell‟ambiente.
- La Costituzione italiana
- Organi e funzioni di
regioni, province e comuni
- comprendere l‟organizzazione costituzionale ed
amministrativa del nostro paese per esercitare con
consapevolezza diritti e doveri.
- riconoscere l‟importanza istituzionale degli Enti locali
e comprendere le ragioni del cambiamento in senso
federalista dello stato italiano.
- riconoscere in fatti e vicende della vita quotidiana.
la Costituzione italiana.
- organi e funzioni di regioni, province e comuni
- comprendere le principali tappe del cammino verso
l‟Unione Europea e funzione degli organismi europei e
internazionali.
- comprendere i concetti di democrazia,giustizia,
uguaglianza, cittadinanza, diritti civili e diritto
familiare, sociale e professionale .
Cogliere le implicazioni
storiche, sociali, produttive
economiche ed ambientali
dell‟innovazione scientifico
tecnologica e, in
particolare, il loro impatto
sul mondo del lavoro e
sulle dinamiche
occupazionali
- le principali tappe dello
sviluppo scientifico-tecnologico. -rapporto tra storia,
scienze sociali e sviluppo della tecnologia. - principali caratteristiche
del mondo del lavoro e delle dinamiche
occupazionali. - l‟impatto storico-sociale ed ambientale della
ricerca scientifico, tecnologica e sociale. -problemi connessi alla
divulgazione e promozione della cultura scientifica e tecnologica.
- riconoscere nella ricerca e nell‟innovazione
scientifico –tecnologica le cause fondamentali del cambiamento economico e sociale cogliendone le radici storiche e le interdipendenze.
- individuare eventi, persone, mezzi e strumenti che
hanno caratterizzato l‟innovazione scientifico-
tecnologica dei periodi presi in esame.
-saper riflettere sul contributo apportato dalla ricerca
scientifica e dalla tecnologia al miglioramento delle
condizioni di vita, di lavoro, di tempo libero, di salute,
valutando anche i risvolti negativi.
-saper utilizzare il lessico di base della comunicazione
scientifica anche per promuovere l‟importanza
della cultura scientifica e tecnologica.
18
Religione Cattolica
QUINTO ANNO
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’
Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del lavoro e della professionalità;
utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione;
Identità del cristianesimo in riferimento ai suoi documenti fondanti e all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo;
Il Concilio Ecumenico Vaticano II come evento fondamentale per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo;
La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia; scelte di vita, vocazione, professione;
Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo;
Individuare la visione cristiana della vita umana e il suo fine ultimo, in un confronto aperto con quello di altre religioni e sistemi di pensiero;
Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico;
Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo;
Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristiano-cattolica.
19
V ANNO
ASSE DEI LINGUAGGI
LINGUA ITALIANA LINGUA INGLESE
Competenze Conoscenze Abilità
Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della
lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei
vari contesti.
- conoscere gli elementi della comunicazione e le diverse
funzioni della lingua. -conoscere la tecniche
compositive per diverse
tipologie di produzione scritta.
-conoscere gli strumenti per
l‟analisi e l‟interpretazione dei testi letterari.
- saper utilizzare differenti registri comunicativi . -saper attingere dai dizionari
- produrre testi scritti di vario tipo: lettere, articoli, saggi, rapporti, ricerche, relazioni, commenti, sintesi.
- saper usare i mezzi multimediali con
padronanza.
Padroneggiare le linee
fondamentali della storia
letteraria ed artistica nazionale anche con
particolare riferimento all‟evoluzione
sociale, scientifica e
tecnologica
- i principali movimenti
culturali della tradizione
letteraria del periodo preso in esame.
-autori e testi significativi della tradizione culturale
italiana e di altri
Paesi.
- individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali dei / nei testi
letterari più rappresentativi.
- contestualizzare l‟evoluzione della civiltà artistica e letteraria in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e
scientifici.
Analizzare e interpretare
testi scritti di vario tipo
- testi ed autori fondamentali
che caratterizzano l‟identità
culturale nazionale. - significative opere
letterarie, artistiche e scientifiche anche di autori
internazionali nelle varie
epoche.
- contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche
di differenti epoche e realtà territoriali in rapporto alla
tradizione culturale italiana e di altri popoli. - formulare un breve giudizio critico su un testo letterario anche
mettendolo in relazione alle esperienze personali.
Produrre testi di varia tipologia
- conoscere le tecniche compositive per diverse
tipologie di produzione
scritta. - conoscere la struttura di un
testo scritto e analisi stilistica.
- utilizzare le informazioni e i documenti in funzione della produzione di testi scritti-
- prendere appunti e redigere sintesi e relazioni.
- produrre testi adeguati in relazione ai contesti e ai destinatari. - utilizzare le tecnologie digitali per la presentazione di un
prodotto.
Padroneggiare la lingua
inglese per scopi comunicativi
adoperando anche i linguaggi settoriali previsti
dai percorsi di studio per
interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di
lavoro.
- strutture morfosintattiche,
ritmo e intonazione della frase,adeguati al contesto
comunicativo. - strategie per la
comprensione di testi
relativamente complessi, scritti, orali e multimediali.
- Strategie di produzione di
testi comunicativi scritti e orali .- Modalità di sintesi di
testi non complessi, di carattere generale.
- utilizzare strategie compensative nell‟interazione orale.
- produrre testi per esprimere in modo chiaro opinioni, intenzioni, ipotesi e descrivere esperienze e processi.
20
ASSE STORICO - SOCIALE
STORIA
( V ANNO )
Competenze Conoscenze Abilità Saper utilizzare gli
strumenti concettuali per analizzare e
comprendere le società
complesse con riferimento
all‟interculturalità, ai
servizi alla persona e alla protezione
sociale
- categorie, lessico, strumenti e metodi della
ricerca storica - principali persistenze e processi di
trasformazione tra la fine del secolo XIX e
il secolo XXI, in Italia, in Europa e nel mondo.
-aspetti caratterizzanti la storia del
Novecento ed il mondo attuale . - modelli culturali a confronto: conflitti,
scambi e dialogo interculturale. - le innovazioni scientifiche e tecnologiche
e relativo impatto su modelli e mezzi di
comunicazione, condizioni socioeconomiche e assetti politico-
istituzionali.
- problematiche sociali ed etiche caratterizzanti l‟evoluzione
Dei settori produttivi e del mondo del lavoro.
-territorio come fonte storica: tessuto socio-
economico e patrimonio ambientale, culturale ed artistico.
- riconoscere nella storia del Novecento e nel mondo
attuale le radici storiche del passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità.
- analizzare problematiche significative del periodo
considerato. - riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi
economici e politici e individuarne i nessi con i contesti
internazionali e alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali.
- riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e tecnologica
- individuare i rapporti fra cultura umanistica e
scientifico-tecnologica con riferimento agli ambiti professionali.
- inquadrare i beni ambientali, culturali ed artistici nel
periodo storico di riferimento. - utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per
ricerche su specifiche tematiche, anche pluri/interdisciplinari.
- interpretare e confrontare testi di diverso orientamento
storiografico. - utilizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti
della ricerca storica in contesti laboratoriali per affrontare, in un‟ottica storico-interdisciplinare,
situazioni e problemi, anche in relazione agli
indirizzi di studio ed ai campi professionali di riferimento.
Collocare in modo
organico e sistematico
l‟esperienza personale in un sistema di regole
fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalle
Costituzioni italiana ed europea e dalla
Dichiarazione
universale dei diritti umani a tutela della
persona, della
collettività e dell‟ambiente
- radici storiche della Costituzione italiana e
dibattito sulla Costituzione europea.
- carte internazionali dei diritti. - principali istituzioni
internazionali, europee e nazionali.
- i valori fondativi della Costituzione italiana e il rapporto con quella Europea.
- analizzare criticamente le radici storiche e
l‟evoluzione delle principali carte costituzionali e delle
istituzioni internazionali, europee e nazionali. - effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni
culturali in un‟ottica interculturale.
- saper valutare fatti ed eventi personali e sociali alla luce di un sistema di valori coerente con i principi
della Costituzione italiana ed europea e delle dichiarazioni universali dei diritti umani.
- riconoscere l‟importanza istituzionale degli Enti
locali e comprendere le ragioni del cambiamento in senso federalista dello stato italiano
- interpretare fatti e processi della vita sociale e
Professionale con l‟aiuto dei fondamentali concetti e teorie economico - giuridiche
Riconoscere le
caratteristiche essenziali del sistema
socio-economico per la ricerca attiva del
lavoro in ambito locale
e globale
- nuovi modelli culturali ed organizzativi
dell‟accesso al lavoro e alle professioni - la stesura del Curriculum Vitae europeo e
della lettera di accompagnamento. - il colloquio di lavoro individuale e di
gruppo
- la ricerca del lavoro in rete
- saper comprendere le caratteristiche essenziali del
mercato del lavoro nella società della conoscenza con riferimento agli indirizzi di programmazione nazionale
e comunitaria in materia di sviluppo economico - utilizzare strumenti, mezzi e procedure per l‟accesso
al lavoro.
21
OBIETTIVI TRASVERSALI SECONDO BIENNIO E V ANNO
(di carattere metodologico – comportamentale)
Socialità
- Conseguimento di un più maturo senso di disponibilità verso gli altri;
- Aumento della sensibilità verso problemi sociali;
- Padronanza di gesti ed atteggiamenti.
Partecipazione e interesse
- Interventi costanti e pertinenti nelle attività scolastiche;
- Tempi di attenzione e di ascolto sempre più lunghi;
- Partecipazione sistematica e spontanea al lavoro di classe.
Responsabilità e impegno
- Rispetto delle norme fondamentali della vita scolastica come momento formativo in vista
dell‟inserimento in un quadro sociale più generale;
- Acquisizione di ordine e precisione in osservanza degli impegni assunti;
- Acquisizione di valide procedure di lavoro;
- Acquisizione di sicurezza in se stesso mettendo alla prova, a scuola, le proprie attitudini e i propri
interessi. OBIETTIVI DI BASE CLASSE TERZA
Lingua e
letteratura
italiana
Conoscenza delle linee essenziali di svolgimento della storia letteraria
Capacità di utilizzare il libro di testo
Potenziamento delle abilità linguistiche di base
Storia
Conoscenza degli avvenimenti fondamentali nel loro sviluppo cronologico
Uso di una terminologia appropriata
Capacità di argomentare con chiarezza
Lingue Straniere
Inglese
Comprendere globalmente il significato di un testo in lingua straniera sia
orale che scritto, esprimendosi in maniera accettabile;
Produrre brevi testi scritti in maniera comprensibile
Religione
Riconoscere l‟unicità e la specificità della figura e dell‟opera di Gesù di
Nazareth.
Potenziare la capacità di apertura alla diversità (sociale, culturale,
religiosa)
Conoscenza delle linee essenziali dei grandi interrogativi dell‟uomo,
come espressione di una ricerca interiore
Saper interpretare le varie religioni come risposta alla ricerca dell‟uomo
OBIETTIVI DI BASE CLASSE QUARTA
Lingua e
letteratura
italiana
Conoscenza delle linee essenziali dei movimenti culturali e del pensiero
degli autori studiati
Capacità di comprendere, decodificare un testo ed esporlo con chiarezza
Capacità di produrre testi per le varie situazioni comunicative
Storia
Conoscenza degli avvenimenti fondamentali nel loro sviluppo cronologico
Uso di una terminologia appropriata
Capacità di argomentare con chiarezza
Lingue Straniere
( Inglese)
Comprendere globalmente il significato di un testo in lingua straniera sia
orale che scritto, esprimendosi in maniera accettabile;
Esprimersi e produrre argomenti di carattere generale o tecnico-
specialistico di indirizzo, in modo comprensibile utilizzando un lessico
semplice ma adeguato
Religione
Riconoscere l‟unicità e la specificità della figura e dell‟opera di Gesù di
Nazareth.
Conoscenza essenziali di alcuni pensieri etici
Conoscenza essenziale di qualche concetto di Bioetica
22
OBIETTIVI DI BASE CLASSE QUINTA
Lingua e
letteratura
italiana
Conoscenza delle linee essenziali dei movimenti culturali e del pensiero
degli autori studiati
Capacità di comprendere, decodificare un testo ed esporlo con chiarezza
Capacità di produrre testi per le varie situazioni comunicative
Storia
Conoscenza degli avvenimenti fondamentali nel loro sviluppo cronologico
Uso di una terminologia appropriata
Capacità di argomentare con chiarezza
Lingue Straniere
Comprendere globalmente il significato di un testo in lingua straniera sia
orale che scritto, esprimendosi in maniera accettabile;
Esprimersi e produrre argomenti di carattere generale o tecnico-
specialistico di indirizzo, in modo comprensibile utilizzando un lessico
semplice ma adeguato
Religione
Conoscere qualche linea essenziale della dottrina sociale della Chiesa
Comprendere il pensiero cattolico sui grandi problemi sociali
Saper offrire qualche parere tra le posizioni della Chiesa e le proprie o
quelle dominanti
Comprensione che il rispetto della vita è un valore inviolabile
Comprensione della legge morale come tutela della libertà dell‟uomo
Impostazione metodologica e strumenti di verifica
I docenti del dipartimento propongono di dedicare le prime due settimane di attività didattica al
consolidamento e potenziamento dei contenuti svolti negli anni scolastici precedenti.
Le metodologie proposte saranno le seguenti:
Utilizzare strategie di insegnamento che catturino l‟interesse (dibattiti, lavori di gruppo,
lezione partecipata) e promuovano una crescente partecipazione dei ragazzi al dialogo
educativo;
Dare spazio ad una didattica di laboratorio, con l‟utilizzo, in particolare, delle tecnologie
dell‟informazione e della comunicazione e di attività progettuali
Privilegiare un rapporto interattivo che veda l‟allievo protagonista del processo educativo;
Guidare l‟apprendimento attraverso un insegnamento strutturato, graduato nelle difficoltà,
funzionale al ritmo di apprendimento e alle capacità dell‟alunno, onde favorire la motivazione
e l‟impegno ed evitare frustrazioni, insicurezze ed errori;
Utilizzare l‟errore come momento di riflessione, punto di partenza per l‟impostazione di un
successivo percorso didattico individualizzato;
Parcellizzare gli obiettivi strutturando un percorso modulare.
Strategie comuni
Lezione partecipata e individualizzata;
Colloqui e dibattiti con lavori, anche di gruppo, su temi culturali e di attualità;
Guida alla comprensione dei testi;
Utilizzo dei percorsi didattici modulari;
Simulazioni e role-play
23
Criteri e strumenti di valutazione
Saranno oggetto di verifica e valutazione:
- comportamento
- assiduità nella frequenza;
- interesse, impegno e partecipazione al dialogo
educativo;
- rispetto per sé, per gli altri e per l‟ambiente;
- capacità relazionale;
- metodo di studio.
Saranno utilizzati come strumenti di verifica:
- verifiche orali
- verifiche scritte di vari tipologia
- osservazioni, interventi nelle discussioni e nei
dibattiti.
Per le verifiche orali e le verifiche scritte ci si atterrà alle schede di valutazione in calce alla
presente .
Definizione dei criteri di valutazione
I fattori che concorreranno alla valutazione periodica e finale oltre a tutti gli elementi sopra indicati,
saranno:
- livello di partenza
- raggiungimento degli obiettivi formativi minimi;
- progressi conseguiti;
- interesse e impegno profusi;
- miglioramento delle capacità espressive;
- metodo di studio; - comportamento in classe con i docenti e con i compagni
- assiduità alle lezioni.
VALUTAZIONE
La normativa sulla valutazione, è regolata dal DPR 122 del 2009 la quale prevede che occorre
monitorare il numero delle assenze degli allievi, perché non superino 1/4 del monte ore annuale
personalizzato e, per l‟ammissione alla classe successiva o agli Esami di Stato è necessario riportare
la sufficienza in tutte le materie, compreso il comportamento. Nel caso di alunni che abbiano
superato il limite di assenze previsto dalla normativa citata, si stabilisce di validare l‟anno
scolastico utilizzando i seguenti criteri:
le assenze effettuate devono essere tutte ampiamente motivate e giustificate;
gli obiettivi minimi disciplinari devono essere stati comunque acquisiti, o , in ogni caso,
l‟alunno deve aver raggiunto un livello di competenza ed un grado di maturazione personale
tali da non creare detrimento al proseguimento degli studi.
Particolare attenzione deve essere riservata agli alunni per i quali lo stato di salute e le assenze
conseguenti abbiano creato ostacolo al pieno raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi.
Altrettanta attenzione va rivolta agli alunni che non siano stati in grado, pur frequentando con una
certa assiduità, di maturare il numero necessario di frequenze (a causa di ritardata iscrizione o inizio
tardivo della frequenza o a causa di mancanza dei trasporti, ecc.). Consigli di Classe, con delibera
24
motivata, in casi particolari ed eccezionali non rientranti nei criteri sopra espressi, potranno validare
l‟anno scolastico, valutando adeguatamente le circostanze specifiche, tenendo conto dell‟impegno
dell‟alunno e della sua personale maturazione.
I criteri di valutazione riguardano tanto gli obiettivi generali quanto quelli specifici, intermedi e finali,
stabiliti caso per caso. La valutazione viene effettuata rispetto ai livelli di partenza, tenendo, nel
dovuto conto, le situazioni personali e sociali degli studenti.
In particolare, la valutazione, bimestrale, quadrimestrale e finale, terrà conto degli esiti delle verifiche
ma anche di altri criteri quali:
Situazione di partenza.
Competenze acquisite
Obiettivi di apprendimento conseguiti.
Contesto socio-culturale ed affettivo.
Attitudini.
Capacità operative.
Impegno ed interesse.
Possibilità e risorse personali.
Comportamento in classe.
Livello di apprendimento in rapporto agli interventi educativi.
Responsabilità ed interazione propositiva nella classe.
Il Consiglio di classe individua nei seguenti obiettivi il livello minimo per una valutazione di
sufficienza:
Saper codificare e decodificare semplici testi orali e scritti
Conoscere sufficientemente i vari contenuti disciplinari ed esprimersi correttamente
Saper applicare principi e regole
Esprimersi con sufficiente padronanza sia oralmente che per iscritto
Corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e competenza
Griglia dei voti Conoscenza Capacità e competenza operative
1-3 Nulla o molto
scarsa
Inconsistenti
(commette gravi errori)
4-5 Frammentaria
Superficiale
Approssimative
(Commette errori anche
nell‟esecuzione di semplici compiti)
6 Sufficiente
Corrette
(Non commette errori nell‟esecuzione
di semplici compiti)
7-8 Completa
Aderente
(non commette errori nell‟esecuzione
di compiti complessi, ma incorre in
imprecisioni)
9-10 Rigorosa
Puntuale
(non commette errori né imprecisioni
nella esecuzione dei compiti)
25
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
10 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto un vivo interesse e una partecipazione
attiva alla vita scolastica con regolare impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento
maturo e scrupoloso nel rispetto delle regole e hanno frequentato in maniera assidua le lezioni.
9 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto un costante interesse e partecipazione alla
vita scolastica con serio impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento irreprensibile
nel rispetto delle regole e hanno frequentato in maniera assidua le lezioni.
8 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto una buona partecipazione e interesse alla
vita scolastica con adeguato impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento rispettoso
delle regole e hanno frequentato in maniera regolare le lezioni.
7 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto una discreta partecipazione e interesse alla
vita scolastica con sufficiente impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento non
sempre rispettoso delle regole e hanno frequentato in maniera non regolare le lezioni.
6 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto un modesto interesse e partecipazione
attiva alla vita scolastica con saltuario impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento
non sempre corretto e adeguato nel rispetto delle regole (massimo 5 note disciplinari) e hanno
frequentato in maniera irregolare le lezioni.
5 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto una limitata partecipazione e interesse alla
vita scolastica e irrilevante impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento
caratterizzato da grave inosservanza delle regole (più di 5 note disciplinari e sanzioni disciplinari)
e hanno frequentato scarsamente le lezioni.
Individuazione di tipologie diverse di verifica finalizzate a scopi didattici diversi (prove d’ingresso,
esempi terza prova)
I docenti concordano l‟utilizzo di tipologie diverse (prove strutturate, a risposta aperta e multipla, prove
scritte secondo le tipologie previste, riassunti, esercizi, etc.); verifiche sommative e verifiche formative.
Anche per quanto riguarda le terze prove, in relazione alle diverse situazioni della classe quinta, si
utilizzeranno le tipologie previste: test a risposta multipla, quesiti a risposta sintetica, a completamento, a
risposta chiusa, tipologia mista.
26
Analisi della situazione di partenza
Verranno proposti agli alunni delle classi prime e terze prove d’ingresso miranti ad accertare:
Classi I Religione Conoscenza di base degli elementi essenziali della Religione Cattolica
Italiano Accertamento delle abilità linguistiche di base
Storia Conoscenza del lessico storico di base
Lingua
straniera Accertamento delle abilità linguistiche di base
Classi III Storia Accertamento delle conoscenze dei grandi fatti storico-culturali
Italiano Accertamento della conoscenza delle norme essenziali di sintassi del
periodo; abilità di sintesi, selezione, contestualizzazione
Lingua
straniera
Accertamento delle acquisizioni morfo-sintattiche
Strumenti e spazi per lo svolgimento dell’attività didattica
- Libri di testo, fotocopie di materiale didattico
- Videocassette, DVD e CD Rom didattici e riviste specifiche
- Schede strutturate e semi-strutturate
- Dizionari
- Biblioteca
- Laboratorio linguistico
- Aula d‟informatica, aula con lavagna interattiva
- Aula proiezione
27
Il dipartimento individua una serie di strategie e didattiche da utilizzare per gli
alunni Bes e per gli alunni stranieri
I ragazzi che usufruiscono del sostegno ma che seguono programmazioni paritarie
secondo i programmi ministeriali (obiettivi minimi) rispetteranno tempi stili e modalità
personali di apprendimento.
Abilità-capacità allievi con programmazione differenziata
- Lettura di testi elementari che aderiscano al concreto e al vissuto quotidiano o di quei
testi per cui l‟alunno manifesta interesse o attitudini;
- Comprensione del messaggio scritto e orale favorendo la comunicazione con i pari e gli
adulti attuando volta per volta opportune strategie relazionali;
- Essere in grado di cogliere la molteplicità delle situazioni comunicative per esprimere il
proprio punto di vista;
- Applicare diverse strategie di lettura considerando la possibilità di utilizzare la pluralità
dei linguaggi anche applicate alle lingue straniere;
- Produrre semplici testi riferiti al concreto, al vissuto e a elementi particolarmente
interessanti per l‟allievo;
- Elaborare prodotti multimediali,
- Riconoscere la dimensione spazio temporale in testi iconografici, in fonti letterarie, in
fonti cartografiche e modalità multimediali;
- Collocare se stessi in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
doveri-diritto anche nel rispetto dell‟ambiente e delle sue risorse.
Strategie metodologiche e didattiche utilizzabili
Incoraggiare l‟apprendimento collaborativo
Assecondare gli interessi, suscitare curiosità ed impegno, valorizzare le prestazioni rese
Assegnare compiti a casa in misura delle effettive possibilità del soggetto: far prevalere
la qualità sulla quantità Insegnare l‟uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo immagini, paragrafi) Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di
apprendimento proporre e riprodurre gli stessi concetti attraverso modalità e linguaggi differenti
Adattare i testi allo stile cognitivo dello studente Favorire situazioni di peer tutoring e apprendimento cooperativo anche con diversi ruoli
Favorire l‟esperienza musicale (strumento) per l‟intesa esecutività di successioni nello
spazio e nel tempo.
Favorire l‟esperienza sportiva costante da praticare da solo, in coppia, in squadra
Attivare misure dispensative e utilizzare strumenti compensativi
Misure dispensative
Nell‟ambito delle varie discipline l‟alunno può essere dispensato:
-dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi
dell‟apprendimento);
-dalla lettura ad alta voce;
-dal prendere appunti;
-dai tempi standard (adeguare il tempo per la consegna delle prove scritte);
-dal copiare dalla lavagna;
28
-dalla dettatura di testi/o appunti;
-da un eccessivo carico di compiti;
-dallo studio mnemonico delle tabelline;
Strumenti compensativi
L‟alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:
-tabelle, formulari, procedure specifiche … sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti
-calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
-computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
-risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali )
-software didattici free
-tavola pitagorica
-computer con sintetizzatore vocale
Criteri e modalità di verifica e valutazione
Si concordano:
-osservazione dei progressi in itinere
-interrogazioni programmate e concordate per tempi e quantità di contenuti
-utilizzo di prove strutturate (a scelta multipla, vero/falso…….)
-compensazione con prove orali di compiti scritti in particolar modo per le lingue straniere
(definire collegialmente il voto minimo per dare possibilità di recupero)
-uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali
-valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma
-programmazione di tempi più lunghi per l‟esecuzione di prove scritte
-prove informatizzate
30
LINGUA INGLESE - PRIMO BIENNIO
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
Competenza di produzione e
conoscenza degli argomenti
Corrette/completa 4
Adeguata 3
Essenziale 2,2
Parziale 2
Limitata e superficiale 1,5
Scarsa 1
Competenza lessicale Articolata 3
Adeguata 2,5
Essenziale 2
Limitata 1,5
Scarsa 1
Competenza morfo - sintattica Appropriata e corretta 3
Adeguata 2,5
Sostanzialmente corretta 2
Limitata 1
Scorretta 0,5
SCHEDA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULTANEA
Padronanza delle
strutture
5 4 3 2 1
Padronanza delle
funzioni e del lessico
5 4 3 2 1
SCHEDA DI OSSERVAZIONE E DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA (dettato) –
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
Conoscenza/comprensione e
competenze evidenziate
Correttezza ortografica Gravemente lacunosa 1
Lacunosa, incerta, imprecisa 2
Essenziale, accettabile 3
Precisa, adeguata 3,5
Articolata, esaustiva 4
Comprensione testuale e
conoscenza/riconoscimento del
lessico
Gravemente lacunosa 1
Confuse ed approssimative 1,5
Essenziali ed accettabili 2
Adeguate 2,5
Complete, esaustive 3
Correttezza morfologica Gravemente lacunosa 1
Lacunosa e incerta 1.5
Essenziale ed accettabile 2
Precisa, adeguata 2,5
Completa, esaustiva 3
31
LINGUA INGLESE - PRIMO BIENNIO
SCHEDA DI OSSERVAZIONE E DI VALUTAZIONE PER LA PRODUZIONE ORALE INDICATORE Livello di
competenza
gravemente
insufficiente ( voto 1-4)
Livello di
competenza
insufficiente
(voto 5)
Livello di
competenza
Minimo
( voto 6)
Livello di
Competenza
medio- alto
( voto 7-8)
Livello di
competenza
eccellente (voto 9-
10)
COMPETENZA COMUNICATIVA
( testo comprensibile e
adeguato sul piano socio-
linguistico
Incomprensibile del tutto
inadeguato
rispetto a
registro e situazione
Spesso poco chiaro frequenti errori di
adeguatezza e
situazione
Qualche punto poco chiaro
Qualche errore di
adeguatezza e
situazione
Comprensibile Adeguato a
situazione e
registro
Chiaramente comprensibile
Disinvoltura rispetto
a situazione
comunicativa e registro
COMPETENZA INTERATTIVA
(reazione e cooperazione;
scambiare informazioni;
prendere la parola)
Non capisce la domanda pur se
formulata più
volte.
Non riesce a intervenire
-capisce la domanda solo se
formulata in modo
semplice
- interviene in modo incerto e
stentato
-contribuisce poco all‟avanzare della
conversazione
-chiede chiarimenti
-reagisce e coopera in
forma semplice
ma efficace
-interviene pur se in modo
semplice
-reagisce e coopera in modo efficace
-interviene e mostra
iniziativa
COMPETENZA
DISCORSIVA
( coerenza,
organizzazione e sviluppo)
-scarsa
coerenza e
sviluppo
dell‟argomento -informazioni
lacunose
-limitata
organizzazione e
coerenza
-informazioni frammentarie
-qualche lieve
errore di coerenza
e organizzazione
- informazioni essenziali
Idee coerenti e
ordinate
Informazioni
adeguate
-idee coerenti e
adeguate
-informazioni buone
FLUIDITA‟ E USO
DELLA LINGUA ( esponenti linguistici,
coesione, ritmo)
Uso lacunoso e
limitato degli esponenti
linguistici
Approssimativo
nell‟uso degli esponenti
linguistici
Qualche esitazione
nell‟uso degli esponenti
linguistici
Uso adeguato
degli esponenti linguistici
-lessico di base ma
preciso - uso sicuro degli
esponenti linguistici
CORRETTEZZA
FORMALE
( lessico, sintassi, morfologia, pronuncia)
Moltissimi
errori nell‟uso
delle strutture -lessico scarno
Pronuncia
incomprensibile
-uso insicuro delle
strutture
- lessico limitato -pronuncia spesso
inadeguata
Uso delle strutture
grammaticali
semplici, pur se con qualche errore
Qualche difficoltà
nella pronuncia
-Qualche errore
in strutture e
lessico - pronuncia
chiara e
comprensibile
-Pochi errori
-pronuncia chiara e
comprensibile
32
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI LINGUE
(comprensione e produzione del testo)
SECONDO BIENNIO E V ANNO INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
Comprensione Completo e dettagliato 3
Adeguato 2,5
Essenziale 2
Limitato 1,5
Scarso 1
Competenza linguistica
(morfo-sintassi; lessico;ortografia)
Appropriata e corretta 3
Adeguata 2,5
Sostanzialmente corretta 2
Parzialmente scorretta e limitata 1,5
Scarsa 1
Competenza testuale
(organizzazione del discorso/frase
Coerenza e coesione
Pertinenza informazione)
Coeso e articolato 2
Lineare e abbastanza coerente 1,5
Elementare ma coerente 1
Frammentario 0,5
Incoerente e confuso 0
Competenza argomentativa –
elaborativa
Capacità di analisi e sintesi,
rielaborazione personale,originalità di
argomentazione)
Efficace e organico 2
Adeguato e pertinente 1,5
Essenziale 1
Limitato 0,5
Non rilevabile 0
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI LINGUE (composizione)
SECONDO BIENNIO E V ANNO INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
Conoscenza specifica degli argomenti Accurata ed esaustica 3
Completa e corretta 2,5
Essenziale 2
Imprecisa e parziale 1,5
Superficiale e incompleta 1
Competenza linguistica
(morfo – sintassi; lessico e ortografia)
Appropriata e corretta 3
Adeguato 2,5
Sostanzialmente corretto 2
Parzialmente scorretto e limitato 1,5
Scarso 1
Competenza testuale
(organizzazione
discorso/frase;coerenza e coesione,
pertinenza informazioni)
Coeso e articolato 2
Lineare e abbastanza coerente 1,5
Elementare ma coerente 1
Frammentario 0,5
Incoerente e confuso 0
Competenza argomentativa –
elaborativa
(capacità di analisi e sintesi;
rielaborazione personale; originalità
di argomentazione)
Efficace e organico 2
Adeguato e pertinente 1,5
essenziale 1
limitato 0,5
Non rilevabile 0
33
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRODUZIONE ORALE – Lingua inglese
Secondo biennio e V anno
INDICATORE
Livello di
competenza
gravemente
insufficiente
(voto 1-4)
Livello di
competenza
insufficiente
(voto 5)
Livello di
Competenza
base
( voto 6)
Livello di
Competenza
medio- alto
( voto 7-8)
Livello di competenza
eccellente (voto 9-10)
COMPETENZA
COMUNICATIVA
( testo comprensibile e
adeguato sul piano
socio-linguistico
Messaggio
incomprensibile
Numerosi errori di
adeguatezza alla situazione
comunicativa
Messaggio a tratti
incomprensibile
Frequenti errori di
adeguatezza alla situazione
comunicativa
Messaggio
comprensibile
Qualche errore di
adeguatezza e situazione
comunicativa
Messaggio
comprensibile anche in
situazioni impreviste
Adeguato a situazione comunicativa
-messaggio
chiaro anche in
situazioni impreviste
- adeguato situazione e registro
COMPETENZA
INTERATTIVA
(reazione e
cooperazione;
scambiare informazioni;
prendere la parola)
Non riesce a
interagire
- interagisce in modo
impacciato
- interagisce in modo
elementare
- coopera
nell‟interazione con
una certa facilità
Coopera nell‟interazione
con facilità-
ha iniziativa e fa procedere interazione
COMPETENZA
DISCORSIVA
( coerenza,
organizzazione e
sviluppo)
Mancanza di
coerenza e
organizzazione Informazione scarsa
Errori di coerenza e
organizzazione
Informazione superficiale
Qualche errore
marginale di
coerenza e organizzazione
Informazione
sufficiente
Idee coerenti
Organizzazione chiara
Discreto contenuto informativo
-idee coerenti
- organizzazione chiara
- contenuto informativo ricco
FLUIDITA’ E USO
DELLA LINGUA
( esponenti linguistici,
coesione, ritmo)
Non riesce a
utilizzare gli
esponenti linguistici Mancanza di
coesione
Lunghe pause
Utilizza esponenti
linguistici in modo
impreciso Coesione
insufficiente
Pausa frequenti
Utilizza esponenti
linguistici e
Coesione sufficiente Qualche pausa e
ripetizione
Uso adeguato degli
esponenti linguistici Uso corretto dei
connettivi
Espressione chiara
- uso sicuro degli
esponenti
linguistici - lessico preciso
e non ripetitivo
- uso appropriato dei
connettivi - si esprime con
scioltezza
CORRETTEZZA
FORMALE
(lessico, sintassi,
morfologia,
pronuncia)
Uso scorretto
delle regole
Lessico scarno Pronuncia
incomprensibile
Frequenti errori
grammaticali
Lessico limitato Pronuncia non
sempre adeguata
Pochi errori
grammaticali e
lessico pronuncia corretta
-sporadici errori
grammaticali
e lessicali di lieve entità
- pronuncia chiara e
comprensibile
-Qualche
imperfezione
grammaticale e lessicale
-pronuncia chiara
34
TABELLA DI VALUTAZIONE ORALE
BIENNIO
Voto Giudizio Conoscenze Competenze Capacità
1 – 4 Insufficiente
Frammentarie e
piuttosto
superficiali
Riesce ad applicare le
conoscenze in compiti
semplici ma commette
errori anche gravi
nell’esecuzione
Effettua analisi e sintesi solo parziali ed
imprecise.
Sollecitato e guidato effettua valutazioni non
approfondite
5 Mediocre
Superficiali e
non del tutto
complete
Commette qualche errore
non grave nell’esecuzione di
compiti piuttosto semplici
Effettua analisi ma non complete ed
approfondite.
Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze
acquisite e sulla loro base effettua semplici
valutazioni
6 Sufficiente
Complete ma
non
approfondite
Applica le conoscenze
acquisite ed esegue compiti
semplici senza errori
Effettua analisi ma non complete ed
approfondite.
Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze
acquisite e sulla loro base effettua valutazioni
anche approfondite.
7 Discreto Complete ed
approfondite
Esegue compiti complessi e
sa applicare i contenuti e le
procedure ma commette
qualche errore non grave
Effettua analisi e sintesi con qualche
incertezza; complete ed approfondite se
aiutato.
Effettua valutazioni autonome parziali e non
approfondite
8 Buono Complete,
approfondite
Esegue compiti complessi e
sa applicare i contenuti e le
procedure; commette
qualche lieve errore
Effettua analisi e sintesi complete ed
approfondite. Valuta autonomamente anche
se con qualche incertezza
9 Distinto
Complete,
approfondite e
coordinate
Esegue compiti complessi e
sa applicare i contenuti e le
procedure; non commette
errori
Effettua analisi e sintesi complete ed
approfondite. Valuta autonomamente senza
incertezze
10 Ottimo
Eccellente
Complete,
approfondite e
coordinate,
Esegue compiti complessi
applicare con sicurezza
contenuti e procedure; non
Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce
relazioni, organizza, in maniera autonoma e
completa, le conoscenze e le procedure
personalizzate commette errori
acquisite.
Effettua valutazioni autonome, complete,
approfondite e personali.
35
SSCCHHEEDDAA EE DDII VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE
PPEERR IILL CCOOLLLLOOQQUUIIOO OORRAALLEE
PPRRIIMMOO BBIIEENNNNIIOO
C R I T E R I V O T I
10 - 9 8 7 6 5 4 - 3
Espressione
Usa un
linguaggio
Appropriato
e ricco
Corretto e
scorrevole
Adeguato e
corretto
Adeguato ma
no sempre
corretto
Stentato Scorretto e
stentato
Esposizione
Articola il
discorso in
modo
Ricco,organi
co e coerente
Non molto
ricco ma
coerente
Semplice ma
coerente
Semplice e
talvolta poco
coerente
Povero Povero e
incoerente
Conoscenze
Conosce gli
argomenti in
modo
Ampio,sicur
o e
approfondito
Sicuro ma
non
approfondito
Adeguato ma
non
approfondito
Adeguato ma
con alcune
imprecisioni
o lacune
Frammentari
o e
superficiale
Non conosce
gli argomenti
Analisi
Sa (non sa)
analizzare
In modo
approfondito
tutti gli
aspetti
Tralasciando
alcuni aspetti
significativi
Solo alcuni
aspetti
significativi
Pochi aspetti
significativi
Anche se
guidato non
sa analizzare
…..
Non sa
individuare
gli aspetti
significativi
Sintesi
Sa (non sa)
individuare i
concetti
chiave
Con
sicurezza e
stabilendo
collegamenti
efficaci
Stabilendo
collegamenti
efficaci
Stabilendo
collegamenti
anche se
qualche
insicurezza
Stabilendo
collegamenti
parziali
In modo
molto
parziale
Non sa
individuare i
concetti
chiave
Valutazione
Esprime
giudizi
Adeguati ed
efficacement
e
argomentati
Adeguati
Adeguati
anche se non
sempre ben
argomentati
Adeguati ma
solo se
guidato
Non
argomentati
Non sa
esprimere
giudizi
SSCCHHEEDDAA DDII VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE PPRRIIMMOO BBIIEENNNNIIOO
PPRROOVVAA SSCCRRIITTTTAA TTRRAADDIIZZIIOONNAALLEE TTIIPPOOLLOOGGIIAA CC -- DD
V O T I
10 - 9 8 7 6 5 4 - 3
Ortografia
Senza errori
e sicura
padronanza
Senza errori
e adeguata
Pochi errori
non gravi
Alcuni errori
non gravi
Molti errori
non gravi
Numerosi
errori gravi
Lessico Appropriato
e vario
Appropriato
e scorrevole Appropriato Adeguato Ripetitivo Improprio
Sintassi
Senza errori
e sicura
padronanza
Senza errori
e adeguata
padronanza
Qualche
errore poco
significativo
Alcuni errori
non gravi Molti errori
Molti errori
gravi
Analisi della
traccia
Analizzati
tutti i punti e
in modo
esteso
Analizzati
tutti i punti
principali
Analizzati
quasi tutti i
punti
principali
Analizzati
solo alcuni
punti
principali
Analizzato
solo un
punto
principale
Fuori traccia
36
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER
L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SCIGLIANO (CS)
PROVA SEMISTRUTTURATA
Disciplina: _________________
TIPOLOGIA “C” (N° 8 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA) + TIPOLOGIA “B” (N° 2
QUESITI A RISPOSTA APERTA)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
QUESITI A RISPOSTA APERTA PUNTI
Risposta completa ed uso efficace e consapevole del linguaggio
specifico
3
Risposta completa ma non approfondita ed uso di linguaggio
adeguato
2.25
Risposta parzialmente completa ed uso di linguaggio parzialmente
adeguato
1.5
Risposta frammentaria ed uso di linguaggio poco adeguato 0.75
Risposta errata o non data 0
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA PUNTI
SE LA RISPOSTA DATA E’ CORRETTA 0.5
SE LA RISPOSTA DATA E’ ERRATA O NON DATA 0
VALUTAZIONE
Data _______________________
CANDIDATO: COGNOME____________________NOME __________________________
PUNTEGGIO TOTALE (IN
DECIMI) ________/10
37
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Tipologia A: ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO/A _____________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI VAL.
CO
NO
SC
EN
ZE
COMPRENSIONE
CONTESTUALIZZAZIONE
Conoscenza esauriente e approfondita del testo 4
Conoscenza completa, ma non sempre approfondita
del testo 3
Conoscenza imprecisa e poco articolata del testo 2
Conoscenza molto lacunosa e imprecisa del testo 1
CO
MP
ET
EN
ZE
CONOSCENZA ESPRESSIVA
Ortografia e sintassi corrette. Lessico appropriato 3
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali, pochi
errori ortografici 2
Gravi errori sintattici e ortografici, lessico
improprio 1
CA
PA
CIT
A’
ANALISI DEI LIVELLI DEL
TESTO
Analisi esauriente e ben articolata del testo 4
Analisi quasi esauriente del testo 3
Analisi con lacune e imprecisioni del testo 2
Analisi incompleta e precisa del testo 1
INTERPRETAZIONE CRITICA
CON ARGOMENTAZIONE
Interpretazione ben articolata e originale 4
Interpretazione ben articolata con pochi apporti
personali 3
Interpretazione semplice e poco articolata 2
Interpretazione appena accennata 1
A ciascun descrittore viene assegnato il punteggio 0 nel caso in cui non si presti ad alcuna misurazione
La Commissione:
Voto _____ /15
38
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Tipologia B: Saggio breve
CANDIDATO/A _____________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI VAL.
CO
NO
SC
EN
ZE
UTILIZZO DEI DOCUMENTI
ANALISI DATI
Esauriente analisi dei dati e appropriato utilizzo dei
documenti 4
Analisi completa dei documenti e utilizzo non del
tutto appropriato dei dati 3
Analisi superficiale dei documenti e dei dati 2
Analisi scorretta dei documenti e dei dati 1
CO
MP
ET
EN
ZE
CORRETTEZZA ESPRESSIVA
Ortografia e sintassi corretta. Lessico appropriato 3
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali, pochi
errori ortografici 2
Gravi errori sintattici e ortografici, lessico
improprio 1
CA
PA
CIT
A’
CAPACITA‟
ARGOMENTATIVA E LOGICA
I contenuti sono strutturati in modo organico e
logico 4
I contenuti sono strutturati in modo completo ma
semplice 3
I contenuti sono strutturati in modo non sempre
coerente 2
I contenuti sono strutturati in modo incoerente 1
COLLEGAMENTI A
CONOSCENZE ED
ESPERIENZE PERSONALI
Ottimi collegamenti a conoscenze ed esperienze
personali 4
Significativi collegamenti a conoscenze ed
esperienze personali 3
Collegamenti con conoscenze ed esperienze
personali appena accennate 2
Assenza di collegamenti 1
A ciascun descrittore viene assegnato il punteggio 0 nel caso in cui non si presti ad alcuna misurazione
La Commissione: Voto _____ /15
39
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Tipologia B Articolo di giornale
CANDIDATO/A _____________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI VAL.
CO
NO
SC
EN
ZE
UTILIZZO DEI DOCUMENTI
ANALISI DATI
Esauriente analisi dei dati e appropriato utilizzo dei
documenti 4
Analisi completa dei documenti e utilizzo non del
tutto appropriato dei dati 3
Analisi superficiale dei documenti e dei dati 2
Analisi scorretta dei documenti e dei dati 1
CO
MP
ET
EN
ZE
CORRETTEZZA ESPRESSIVA
Ortografia e sintassi corretta. Lessico appropriato 3
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali, pochi
errori ortografici 2
Gravi errori sintattici e ortografici, lessico
improprio 1
CA
PA
CIT
A’
CONFORMITA‟ E
CONGRUENZA DELLO STILE
E DEL REGISTRO
LINGUISTICO CON LA
TIPOLOGIA DEL
DESTINATARIO
Uso appropriato del registro linguistico. Titolo
coerente del contenuto 4
Uso non sempre appropriato del registro linguistico
Lunghezza non rispettosa delle consegne
3
Poca dimestichezza nell‟uso del registro linguistico.
Consegne non rispettate
2
Mancanza di competenza nell‟uso del registro
Contenuti scarsamente aderenti al titolo
1
COLLEGAMENTI A
CONOSCENZE E
APPROFONDIMENTI
PERSONALI
Ottimi collegamenti a conoscenze ed esperienze
personali 4
Significativi collegamenti a conoscenze ed
esperienze personali 3
Collegamenti con conoscenze ed esperienze
personali appena accennate 2
Assenza di collegamenti 1
A ciascun descrittore viene assegnato il punteggio 0 nel caso in cui non si presti ad alcuna misurazione
La Commissione: Voto _____ /15
40
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Tipologia C Tema a carattere storico
CANDIDATO/A _____________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI VAL.
CO
NO
SC
EN
ZE
ADERENZA ALLA TRACCIA
Efficace aderenza alla traccia 4
Significativa aderenza alla traccia 3
Sufficiente aderenza alla traccia 2
Scarsa aderenza alla traccia 1
PADRONANZA DEI NUCLEI
CONCETTUALI
FONDAMENTALI
Conoscenza esauriente e approfondita dei contenuti 4
Conoscenza completa, ma non sempre approfondita
dei contenuti 3
Conoscenza superficiale e limitata dei contenuti 2
Conoscenza superficiale e confusa 1
CO
MP
ET
EN
ZE
CORRETTEZZA ESPRESSIVA
Ortografia e sintassi corretta. Lessico appropriato 3
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali, pochi
errori ortografici 2
Gravi errori sintattici e ortografici, lessico
improprio 1
CA
PA
CIT
A’
ARGOMENTAZIONE
CORRETTA E COERENTE
Collegamenti efficaci tra le parti – elaborazione per
sonale e critica - 4
Trattazione organica e sufficientemente articolata 3
Struttura delle idee lineare, ma poco articolata 2
Esposizione confusa con cambiamenti improvvisi di
tematiche 1
A ciascun descrittore viene assegnato il punteggio 0 nel caso in cui non si presti ad alcuna misurazione
La Commissione: Voto _____ /15
Allegato A
41
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
Tipologia D Tema a carattere generale CANDIDATO/A _____________________________
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI VAL.
CO
NO
SC
EN
ZE
ADERENZA ALLA TRACCIA
Efficace aderenza alla traccia 4
Significativa aderenza alla traccia 3
Sufficiente aderenza alla traccia 2
Scarsa aderenza alla traccia 1
PADRONANZA DEI NUCLEI
CONCETTUALI
FONDAMENTALI
Conoscenza esauriente e approfondita dei contenuti 4
Conoscenza completa, ma non sempre approfondita
dei contenuti 3
Conoscenza superficiale e limitata dei contenuti 2
Conoscenza superficiale e confusa 1
CO
MP
ET
EN
ZE
CORRETTEZZA ESPRESSIVA
Ortografia e sintassi corretta. Lessico appropriato 3
Alcune improprietà e imprecisioni lessicali, pochi
errori ortografici 2
Gravi errori sintattici e ortografici, lessico
improprio 1
CA
PA
CIT
A’
ARGOMENTAZIONE
CORRETTA E COERENTE
CONTRIBUTO PERSONALE
Collegamenti efficaci tra le parti – elaborazione per
sonale e critica - 4
Trattazione organica e sufficientemente articolata 3
Struttura delle idee lineare, ma poco articolata 2
Esposizione confusa con cambiamenti improvvisi di
tematiche 1
A ciascun descrittore viene assegnato il punteggio 0 nel caso in cui non si presti ad alcuna misurazione
La Commissione: Voto _____ /15
42
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V corso diurno
FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio
(su 30)
Punteggio
assegnato
Giudizio
I
Argomento
proposto dal
candidato
1. Capacità di applicazione
delle conoscenze e di
collegamento
multidisciplinare
Autonoma, consapevole ed efficace
Autonoma e sostanzialmente soddisfacente
Accettabile e sostanzialmente corretta
Guidata e in parte approssimativa
Inadeguata, limitata e superficiale
6
5
4
3
1-2
2. Capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi, di
rielaborazione critica
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
6
5
4
3
1-2
3. Capacità espressiva e
padronanza della lingua
Corretta, appropriata e fluente
Corretta e appropriata
Sufficientemente chiara e scorrevole
Incerta e approssimativa
Scorretta, stentata
4
3
2
1,5
1
____/16
II
Argomenti
proposti dai
commissari
1. Conoscenze disciplinari e
capacità di collegamento
interdisciplinare
Complete, ampie e approfondite
Corrette e in parte approfondite
Essenziali, ma sostanzialmente corrette
Imprecise e frammentarie
Frammentarie e fortemente lacunose
4
3
2
1,5
1
2. Coerenza logico-
tematica, capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
4
3
2
1,5
1-2
3. Capacità di
rielaborazione critica
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
Inefficace
4
3
2
1,5
1
____/12
III
Discussione
prove scritte 1. Capacità di
autovalutazione e
autocorrezione
I PROVA Adeguata
Inefficace
0,5
0
II PROVA Adeguata
Inefficace
0,5
0
III PROVA Adeguata
Inefficace
1
0
____/2
Punteggio TOTALE ____/30
La Commissione Il Presidente
43
ISTITUTO PROFESSIONALE NEL SETTORE DEI SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
ANNO SCOLASTICO:
CLASSE:
DISCIPLINA:
DOCENTE:
QUADRO ORARIO:
1. FINALITA
2. ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
Profilo generale della classe
3. FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI
x tecniche di osservazione
x colloqui con gli alunni
4. LIVELLI DI PROFITTO
Disciplina di
insegnamento:
ECOLOGIA E
PEDOLOGIA
LIVELLO BASSO
(VOTI< 6)
LIVELLO MEDIO
(VOTI 6-7)
LIVELLO ALTO
(VOTI 8-9-10)
N. ALUNNI 2
(%)
N. ALUNNI 6
(%)
N. ALUNNI 2
(%)
PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI REQUISITI INIZIALI: test d’ingresso
5. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO
Bianchi – Scigliano
IPSSASR
44
ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Competenze disciplinari del Biennio
6. ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITÀ E CONOSCENZE
COMPETENZE ABILITA‟/CAPACITA‟ CONOSCENZE
7. CONTENUTI DEL PROGRAMMA
MODULO 1:
MODULO 2:
MODULO 3:
MODULO 4
8. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI
9. METODOLOGIE
10. MEZZI DIDATTICI
11. COMPETENZE MINIME
12. MODALITA’ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO
TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE
Prove scritte:
MODALITA’ DI RECUPERO
Il docente
45
OPZIONE “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL
TERRITORIO”
ANNO 2015-2016
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
DIPARTIMENTO
TECNICO-PROFESSIONALE
Coordinatrice di Dipartimento
Prof.ssa Erica Clerici
Istituto Omnicomprensivo
Bianchi – Scigliano
IPSSASR
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI
PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
46
Indice
Premessa e Profilo in uscita Pag. 47
Elenco docenti Pag. 48
Elenco discipline e attribuzione docenti Pag. 49
Quadro orario Pag. 50
Competenze chiave di cittadinanza Pag. 51
Asse scientifico-tecnologico primo biennio Pag. 51
Discipline del Dipartimento Pag. 52
Obiettivi trasversali di carattere
metodologico e Pecup
Pag. 53
Obiettivi di base primo biennio Pag. 53
Programmazione secondo biennio e V anno Pag. 54
Obiettivi trasversali secondo biennio e V
anno(di carattere metodologico)
Pag. 60
Obiettivi di base III –IV Pag. 60
Obiettivi di base V Pag. 61
Impostazione metodologica e strumenti di
verifica
Pag. 61
Strategie metodologiche e didattiche
utilizzabili (alunni Da, DSA, alunni con
BES)
Pag. 63
Esami di Qualifica Pag. 64
Alternanza scuola-lavoro Pag. 67
L‟alternanza scuola- lavoro nella “Buona
Scuola”
Pag. 69
Progetti Alternanza scuola-lavoro Pag. 69
Valutazione Pag. 70
Tabella di valutazione Pag. 71
Criteri di attribuzione comportamento Pag. 72
Griglie di valutazione Esami di Stato Pag. 73
Format programmazioni disciplinari Pag. 77
47
Premessa ll piano annuale del Dipartimento Tecnico-Professionale, deve tenere presente quanto definito dalla normativa in atto e
in particolare dal regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli istituti
professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6
agosto 2008, n. 133”.
Alla luce del riordino sopracitato l‟IPSSASR di Scigliano rientra nell‟ Indirizzo“Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo
Rurale”; nell‟A.S. 2012-2013, in riferimento al Decreto Interministeriale del 24 aprile 2012 prot. n. 7428 - Opzioni
Istituti Professionali, il Collegio Docenti ha deliberato l’opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli del territorio”, i n q u a n t o p i ù r i s p o n d e n t e alle esigenze di una formazione mirata a specifiche
richieste del tessuto produttivo locale e sia perché tale opzione si è rilevata la più consona alla tradizione e alle
esperienze maturate all‟interno dell‟Istituto.
PROFILO IN USCITA
La programmazione annuale del Dipartimento Tecno-Professionale deve tenere conto del Profilo in uscita del
Diplomato di istruzione professionale, nell‟indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale”, che deve
possedere competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed
agroindustriali.
Deve essere in grado di:
gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale,
agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;
individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di
qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;
utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi
di produzione e trasformazione;
assistere singoli produttori e strutture associative nell‟elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo
rurale;
organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;
rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario,
miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;
gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle
zone a rischio;
intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell‟agriturismo, anche
attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;
gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.
Nell‟indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, l‟opzione “Valorizzazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” è finalizzata a sviluppare competenze specifiche
riguardanti le diverse forme di marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello
nazionale ed internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per adeguarsi alle nuove esigenze
e ai modelli di comportamento in materia di alimentazione. Il Diplomato approfondisce inoltre gli aspetti
economici relativi al mercato di settore, analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni locali
nell‟ambito della crescente globalizzazione.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale”
consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di
competenze:
1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l‟utilizzazione di carte
tematiche.
2. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della
loro adozione.
3. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze
previste per i processi adattativi e migliorativi.
4. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della
tracciabilità e rintracciabilità. 5. Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le
48
diverse forme di marketing. proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica.
6. Favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi,
turismo culturale e folkloristico.
7. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni
dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione
8. Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità
e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie.
9. Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione.
10. Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti.
ELENCO DEI COMPONENTI DEL DIPARTIMENTO
TECNICO-PROFESSIONALE
Anno 2015 – 2016
IPSSASR
Docenti:
Bianco Marialucia (ITP)
Bruno Sergio
Clerici Erica
Paese Francesco
Pugliano Giovanni
Sturino Adamo (ITP)
49
ELENCO DISCIPLINE E RELATIVA ATTRIBUZIONE AI DOCENTI
Discipline Docenti
Ecologia e Pedologia
Erica Clerici (I-II)
Laboratorio tecnol. ed
esercitazioni Marialucia Bianco (I-II)
Chimica applicata e processi di
trasformazione*
Erica Clerici (IIIA-IIIB)
Giovanni Pugliano (IV)
*Compresenze III –IV
Marialucia Bianco –Sturino Adamo
Agronomia territoriale ed
ecosistemi forestali*
Sergio Bruno (IIIA-IIIB)
Francesco Paese (IV)
Erica Clerici (V)
*Compresenze III-IV-V
Marialucia Bianco –Sturino Adamo
Tecniche di Allevamento
vegetale ed animale*
Sergio Bruno (IIIA-IIIB)
Francesco Paese (IV)
Giovanni Pugliano (V)
*Compresenze III-IV-V
Marialucia Bianco –Sturino Adamo
Economia agraria e dello
sviluppo territoriale
Francesco Paese (IIIB)
Giovanni Pugliano (IIIA-IV-V)
Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione
nazionale e comunitaria
Erica Clerici (IIIA-IIIB)
Giovanni Pugliano (IV)
Francesco Paese (V)
Economia dei mercati e
marketing agroalimentare ed
elementi di logistica
Francesco Paese (IV-V)
Sociologia rurale e storia
dell‟agricoltura
Francesco Paese (V)
50
QUADRO ORARIO DELL’AREA TECNICO-PROFESSIONALE
Discipline
ORE ANNUE
Primo biennio Secondo biennio 5° anno
1 2 3 4 5
Ecologia e Pedologia 99 99
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99**
OPZIONE “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO”
60/A Biologia applicata 99 - -
12/A 58/A Chimica applicata e processi di trasformazione
99 66 -
58/A 74/A Tecniche di allevamento vegetale ed animale
99 132 132
58/A Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
132 66 66
58/A
Economia agraria e dello sviluppo territoriale
66 132 99
58/A
Valorizzazione delle attività produttive e legislazione nazionale e comunitaria
66
99 132
58/A
Sociologia rurale e storia dell’agricoltura
- - 66
58/A Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica
-
66
66
Ore totali 396 396 561 561 561
5/C nel triennio di cui in compresenza 132* 198 396* 198 198*
Valutazione periodica degli apprendimenti
DISCIPLINE SCRITTO/ORALE/PRATICO
Ecologia e Pedologia*
ORALE
Laboratorio tecnol. ed esercitazioni* PRATICO
Chimica applicata e processi di trasformazione
ORALE/PRATICO
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali SCRITTO/ORALE/PRATICO
Tecniche di Allevamento vegetale ed animale SCRITTO/ORALE/PRATICO
Economia agraria e dello sviluppo territoriale SCRITTO/ORALE
Valorizzazione delle attività produttive e legislazione
nazionale e comunitaria
SCRITTO/ORALE
Economia dei mercati e marketing agroalimentare
ed elementi di logistica
ORALE
Sociologia rurale e storia dell’agricoltura ORALE
*Circolare n. 94 - Prot. n. 6828 del 8/10/2011
51
PROGRAMMAZIONE PRIMO BIENNIO Nella programmazione si è tenuto conto del fatto che il primo biennio è finalizzato all‟iniziale approfondimento e
sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole
articolazioni del sistema secondario di secondo grado nonché all‟assolvimento dell‟obbligo dell‟istruzione, di cui al
regolamento adottato con il Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139.
La normativa relativa all‟obbligo di istruzione elenca otto competenze chiave di cittadinanza e quattro assi culturali a cui
fare riferimento nell‟impostare l‟attività formativa del primo biennio del secondo ciclo. D.P.R. 15 marzo 2010 n.87,
art.8, comma 6.
Competenze chiave di cittadinanza Le competenze che gli allievi dovranno acquisire al termine dell‟istruzione obbligatoria sono le seguenti:
Imparare ad imparare
Organizzare il proprio apprendimento in funzione delle risorse
disponibili, dei tempi, strategie e metodo di studio.
Progettare
Saper elaborare e realizzare progetti valutando i vincoli e
verificando i risultati.
Comunicare Comprendere e utilizzare linguaggi diversi.
Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo, collaborando nelle attività collettive nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri e nel rispetto delle
diversità.
Agire in modo autonomo e
responsabile
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale.
Risolvere problemi Utilizzare contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e
relazioni
Saper mettere in relazioni fenomeni anche appartenenti a diversi
ambiti disciplinari.
Acquisire ed interpretare le
informazioni
Saper interpretare criticamente le informazioni dei diversi ambiti e
valutandone attendibilità e utilità.
IL DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE AFFERISCE
ALL’ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
In riferimento al d.p.r. del 15/03/2010, che detta le norme del riordino degli Istituti tecnici - professionali, si esplicitano le
competenze relative all’asse scientifico- tecnologico:
- facilitare lo studente nell‟esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della
conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.
- acquisire metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi
con l‟idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale.
- apprendere mediante l‟esperienza e l‟attività di laboratorio
- adottare strategie d‟indagine, procedure sperimentali e linguaggi specifici finalizzati all‟applicazione del metodo
scientifico che - al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo - ha il fine anche di
valutare l‟impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.
- apprendere i saperi e le competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro
pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; al fine di favorire la
capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche.
52
Le competenze dell‟area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse
stesse strumento per l‟esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza.
Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti,
individuali e collettivi, della vita reale.
E‟ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità
scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico
e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza
diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera.
Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro
correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché
della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.
Al termine del biennio, agli alunni deve essere rilasciata una certificazione delle competenze che riporti i vari assi
culturali e i livelli raggiunti.
Le competenze riguardanti l‟Asse Scientifico-Tecnologico sono le seguenti:
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle
varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall‟esperienza
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate
DISCIPLINE DEL PRIMO BIENNIO AFFERENTI AL DIPARTIMENTO
ECOLOGIA E PEDOLOGIA
LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI*
*insegnamento affidato al docente tecno-pratico (ITP)
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
ECOLOGIA E
PEDOLOGIA
I caratteri delle realtà ambientali. Gli ecosistemi e la loro dinamica. Stabilità, resistenza, resilienza, dinamica delle popolazioni. Dagli ecosistemi agli agrosistemi. Origine e classificazione dei suoli – il pedoclima. Rappresentazioni cartografiche di situazioni ambientali e podologiche. Caratteri fisici chimici e biologici dei suoli. I suoli e l‟acqua, la sostanza organica ed i meccanismi nutritivi Evoluzione dei suoli e caratteri di stabilità.
I profili dei suoli e le modalità di
esecuzione e descrizione
Definire, con riferimenti quantitativi, le condizioni ambientali di una zona. Rilevare e descrivere l‟ambiente podologico utilizzando adatte cartografie. Elaborare semplici carte tematiche.
Individuare caratteri differenziali per ogni singola zona.
Usare tecniche e strumenti di base per le classificazioni
del territorio
LABORATORI
TECNOLOGICI ED
ESERCITAZIONI
La rappresentazione
Il rilievo attraverso i sistemi GPS e
GIS
Le analisi fisicomeccaniche dei suoli
I caratteri macro microscopici per il
riconoscimento di piante e parti di
piante
Rilevare parametri fisici ed agronomici
connotanti un territorio
Rilevare le caratteristiche fisico-meccaniche del
suolo
Utilizzare la tematizzazione per definire
caratteristiche territoriali
Riconoscere semi, organismi vegetali e frutti di
essenze coltivate di interesse agrario, forestale,
ornamentale.
53
OBIETTIVI TRASVERSALI (DI CARATTERE METODOLOGICO - COMPORTAMENTALE) PRIMO BIENNIO
- saper comunicare efficacemente in classe;
- saper utilizzare libri di testo;
- saper prendere appunti e schematizzare;
- saper analizzare e sintetizzare in forma semplice un testo, individuandone gli elementi fondamentali;
- saper essere puntuali e precisi nel lavoro;
- saper essere capace di relazionarsi con gli altri e con l‟ambiente (interno ed esterno alla scuola) e di collaborare,
lavorando anche in gruppo, nel rispetto delle regole e delle diversità.
COMPETENZE TRASVERSALI DEL NUOVO ORDINAMENTO
Nei professionali del nuovo ordinamento il Profilo dello studente (P.e.c.u.p.) assegna grande rilevanza alle competenze trasversali,
tra cui assumono rilievo, quelle relative alle capacità di individuare e collaborare attivamente e costruttivamente alla soluzione
di problemi e di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio, ambiti caratterizzati da innovazioni
continue, nonché di assumere progressivamente la responsabilità dei risultati raggiunti, anche nelle proprie scelte di vita e di
lavoro.
Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle discipline d’indirizzo, promuovono
l‟acquisizione progressiva delle abilità e competenze professionali.
Gli assi culturali caratterizzanti l‟obbligo di istruzione vengono rafforzati e sviluppati dall‟integrazione tra i saperi linguistici e
storico-sociali e i saperi tecnico-professionali, dall‟adozione di metodologie condivise, dalla valorizzazione dei diversi stili di
apprendimento, nonché dallo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza.
A tale proposito assume particolare rilevanza l‟attenzione posta agli aspetti della sicurezza nei luoghi di lavoro e alla
tutela della salute e dell‟ambiente in relazione ai contesti produttivi.
Il ricorso al „laboratorio‟, come luogo elettivo per l‟ apprendimento, consente di introdurre progressivamente lo studente ai processi e
ai contesti produttivi e organizzativi aziendali, nonché alle figure professionali di riferimento. Questa metodologia, insieme
all‟alternanza scuola-lavoro e agli stage aziendali, costituisce un elemento fondamentale del continuo processo di orientamento che,
nel secondo biennio, favorisce la riflessione degli studenti sulle scelte operate e le rende più fondate e consapevoli.
OBIETTIVI DI BASE CLASSE PRIMA
Ecologia e
Pedologia
Saper individuare gli elementi che compongono l‟ecosistema e le possibili trasformazioni
che può subire nel tempo.
Conoscere le relazioni esistenti tra le diverse categorie di organismi viventi e le possibili
interazioni con l‟ambiente in cui abitano (catene alimentari, livelli trofici, ecc.).
Saper individuare i principali rapporti intra e inter specifici: competizione, parassitismo,
simbiosi.
Conoscere i principali cicli biogeochimici: carbonio e azoto
Conoscere le principali caratteristiche fisiche del suolo: profilo pedologico, tessitura e
struttura.
Laboratorio tecn. ed
esercitazioni
Saper individuare le caratteristiche principali delle lavorazioni
Saper riconoscere gli elementi chimici principali dei concimi
saper organizzare un campionamento per le analisi fisico-meccaniche del terreno.
OBIETTIVI DI BASE CLASSE SECONDA
Ecologia e
Pedologia
Saper individuare le caratteristiche di un‟agricoltura sostenibile
Saper distinguere le tecniche colturali tradizionali da quelle sostenibili
Individuare le attività agricole che creano maggior impatto ambientale
Conoscere le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del terreno
Saper riconoscere le principali carte tematiche
Laboratorio tecn. ed
esercitazioni
Saper riconoscere le principali leguminose e graminacee
54
Conoscere le principali tecniche colturali di specie orticole
Conoscere le principali tecniche colturali di olivo e vite
Per conseguire le suddette competenze e abilità sarà necessario verificare i livelli di partenza degli alunni,
che saranno accertati tramite: - Test d‟ingresso
- Prove strutturate
- Conversazione
- Esercitazioni
Saranno messe in atto le seguenti strategie: - Dedicare alcune lezioni, all‟inizio dell‟anno scolastico, al metodo di studio (saper individuare le parole chiave,
prendere appunti, schematizzare, mettere in ordine contenuti appresi, verificare periodicamente i compiti a casa);
- Indicare tecniche e strumenti da adottare per la corretta assimilazione dei contenuti;
- Privilegiare la lezione partecipata, riducendo la pratica della lezione frontale;
- Usare un linguaggio semplice, di facile comprensione, ma rigorosamente appropriato;
- Guidare gli studenti ad un corretto utilizzo di laboratori e sussidi didattici.
In caso di carenza formativa si ricorrerà alle seguenti strategie finalizzate al supporto ed al recupero:
Insegnamento individualizzato e guidato.
PROGRAMMAZIONE SECONDO BIENNIO E V ANNO
Individuazione delle competenze,abilità e conoscenze fondamentali per ogni disciplina dell’area
PROFESSIONALE
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
(secondo biennio)
DISCIPLINE CHIMICA APPLICATA E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE
TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE
AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI
ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE
SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL‟AGRICOLTURA
ECONOMIA DEI MERCATI E MARKETING AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI LOGISTICA
CHIMICA APPLICATA E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO
assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza
coerenti con le normative nazionali e comunitarie applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e
della rintracciabilità. utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione
55
alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell‟ambiente e del territorio
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
CHIMICA APPLICATA E
PROCESSI DI
TRASFORMAZIONE
III –IV
Processi chimici e biochimici della fisiologia vegetale. Proteine delle piante. Ormoni, regolatori di crescita, difensine vegetali. Caratteri chimici dei prodotti agricoli da trasformare. Tipologia e modalità di azione degli enzimi. Fasi, cicli e tecnologie dei processi di trasformazione di prodotti agroalimentari. Caratteri chimici, biochimici ed organolettici dei prodotti trasformati. Procedure per la valutazione della qualità e norme relative alla certificazione.
Norme e procedure di prevenzione e protezione
relative alla gestione degli impianti e dei processi
di trasformazione
Identificare i fattori che condizionano i processi biochimici nei vegetali e le loro relazioni con le realtà ambientali. Rilevare le caratteristiche qualitative delle diverse materie prime e le condizioni per la loro trasformazione. Identificare le tipologie dei processi di trasformazione e delle diverse fasi che li costituiscono. Identificare le caratteristiche connotative della qualità delle produzioni agroalimentari. Definire piani di lavorazione del ciclo produttivo e identificare comportamenti corretti nella esecuzione delle operazioni.
Individuare e applicare procedure operative preventive e
utilizzare DPI specifici per le singole attività.
TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e
sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze
previste per i processi adattativi e migliorativi assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro
adozione applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della
tracciabilità e della rintracciabilità favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo
culturale e folkloristico correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici
campi professionali di riferimento
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
TECNICHE DI
ALLEVAMENTO
VEGETALE E ANIMALE
III – IV
Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni erbacee e orto-floricole. Tecniche colturali e di difesa delle diverse specie erbacee. Tecniche di utilizzazione e coltivazione delle colture foraggere. Tecniche colturali di specie floricole e orticole di interesse per il territorio. Sistemi delle produzioni animali. Aspetti anatomici e zoognostici di specie e razze. Genetica animale, metodi di riproduzione, libri genealogici e loro utilizzazione. Principi di alimentazione. Caratteri specifici per la produzione di latte; tecniche di allevamento. Caratteri specifici per la produzione di carne; tecniche di allevamento. Caratteri specifici per l‟allevamento di animali da diporto. Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione del bestiame e alla prevenzione delle zoonosi.
Norme e procedure di prevenzione e
protezione relative alla conduzione delle
operazioni manuali e meccaniche di
impianto delle colture erbacee.
Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell‟efficienza tecnico-economica e della sostenibilità. Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità delle produzioni erbacee e ortofloricole. Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali. Definire sistemi e modalità di allevamento correlati alle situazioni ambientali e al livello delle tecniche realizzabili. Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità.
Individuare e applicare procedure operative preventive e
utilizzare DPI specifici per le singole attività.
56
TECNICHE DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l‟utilizzazione di carte
tematiche interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze
previste per i processi adattativi e migliorativi collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori,
per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e
folkloristico proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e
sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
AGRONOMIA
TERRITORIALE ED
ECOSISTEMI
FORESTALI
III-IV
Sistemi agricoli e sistemi colturali. Tecniche di lavorazione e sistemazione dei terreni. Avvicendamenti e rotazioni; ruolo della sostanza organica. Sistemi e tecniche di irrigazione. Principi e tecniche di controllo delle erbe infestanti e diserbo. Metodi di produzione e moltiplicazione. Tecniche di miglioramento genetico dei vegetali. Biotecnologie nel miglioramento dei vegetali. Modalità di utilizzo dei mezzi meccanici.
Criteri di prevenzione e protezione
relativi alle operazioni colturali manuali e meccaniche.
Analizzare le realtà agronomiche e le loro potenzialità produttive. Individuare l‟importanza delle singole tecniche nella realizzazione degli esercizi produttivi. Individuare le condizioni per la realizzazione di processi ecocompatibili. Individuare le caratteristiche tecniche ed ambientali in funzione dei sistemi di classificazione territoriale. Analizzare le caratteristiche dei singoli metodi di propagazione
e la loro validità nei confronti delle specie coltivati.
Applicare procedure operative preventive e utilizzare
DPI specifici per le singole attività.
ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO RURALE
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i
processi adattativi e migliorativi organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di
marketing, proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e
folkloristico promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di
sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione utilizzare i principali concetti relativi all‟economia e al‟organizzazione dei processi produttivi e servizi
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO
RURALE
III-IV
Evoluzione storica delle dottrine economiche, principi e concetti di economia generale. Concetto di bene economico. Leggi della domanda e dell‟offerta e relativi equilibri. Fattori della Produzione e compenso ai fattori produttivi. Produttività e sue differenziazioni; rendimenti. Teoria dell‟impresa; aspetti giuridici dell‟ impresa agraria; tipi di conduzione e caratteristiche dell‟ imprenditore agricolo. Figure giuridiche nelle attività agricole, contratti agrari, attività connesse all‟agricoltura previste dal codice. Funzione creditizia, titoli di credito, mercati finanziari. Principi e strumenti della contabilità agraria. Patrimonio dell‟azienda agraria,suoi componenti, variazioni e trasformazioni. Procedure di attivazione della contabilità agraria e documenti contabili. Tipologia di documenti di accompagnamento della merce. Gestione del bilancio contabile. Sistema tributario e tipologie di imposte; sistema relativo delle imprese agricole.
Interpretare il significato dei fattori della produzione e le caratteristiche della loro dinamica nei processi produttivi. Differenziare i diversi aspetti della produttività. Individuare ed organizzare sistemi di contabilità secondo criteri attuali. Derivare il risultato contabile delle attività produttive interpretandolo alla luce delle variazioni dei capitali.
Derivare il risultato economico delle attività produttive. Redigere la documentazione richiesta
57
TECNICHE DI VALORIZZAZIONE DELLE ATT. PROD. E LEGISL. NAZ. E COM.
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e
folkloristico collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per
attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di
marketing proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza
coerenti con le normative nazionali e comunitarie applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e
rintracciabilità definire le caratteristiche territoriali, ambientali e agroproduttive di una zona attraverso l‟utilizzazione delle carte tematiche utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
VALORIZZAZIONE
DELL‟ATTIVITA‟
PRODUTTIVA E
LEGISLAZIONE
NAZIONALE E
COMUNITARIA
III-IV
Concetto di paesaggio e lettura del territorio. Tipi di unità paesaggistiche. Analisi naturalistiche ed antropiche. Analisi visive e percettivo culturali del paesaggio. Ecologia del paesaggio. Principi di pianificazione paesistica.
Sistemi ambientali e relativa pianificazione.
Sistemi di reti ecologiche, sistemi agricoli e agro forestazione.
Tecniche di eco-management e marketing
ambientale.
Identificare le caratteristiche naturalistico-ecologiche delle unità paesaggistiche. Identificare procedure per rilevare le unità di paesaggio. Identificare modalità concrete per la definizione e realizzazione di reti ecologiche. Individuare indicatori specifici per il rilevamento delle variazioni ambientali. Definire modalità per la descrizione degli assetti ambientali e la individuazione di indici di criticità.
Individuare azioni idonee alla valorizzazione del
territorio e delle produzioni tipiche.
SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL‟AGRICOLTURA
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi
adattativi e migliorativi organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing,
proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di
sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di
riferimento
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ
SOCIOLOGIA RURALE E
STORIA DELL‟AGRICOLTURA
III-IV
Concetti di ruralità e spazio rurale. Caratteristiche della società contadina e della società rurale. Fenomeni di esodo e spopolamento. Aspetti sociologici dell‟ambiente e del territorio. Indicatori statistici e censimenti agricoli. Evoluzione storica del commercio dei prodotti agroalimentari. Sviluppo economico e sviluppo sostenibile in Italia ed in Europa, analisi del territorio e delle attività economiche. Trasformazione delle aree rurali e storia dell‟agricoltura. Evoluzione degli
Rilevare le caratteristiche sociologiche degli ambienti rurali e delle situazioni territoriali. Individuare le tendenze di sviluppo e le possibili azioni di stimolo e di sostegno. Esaminare ed interpretare l‟evoluzione storica delle produzioni agricole territoriali, i motivi delle loro variazioni, la genesi delle realtà attuali. Individuare le tappe significative dei processi produttivi. Individuare modalità di interventi territoriali atti a valorizzare le risorse esistenti. Interpretare i sistemi conoscitivi delle caratteristiche territoriali. Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali.
Assistere le entità produttive nella soluzione delle problematiche aziendali.
58
assetti economico - giuridici delle imprese agricole e problematiche del lavoro in agricoltura.
Evoluzione dell‟assistenza tecnica in
agricoltura.
ECONOMIA DEI MERCATI E MARKETING AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI LOGISTICA
COMPETENZE DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della
tracciabilità e rintracciabilità collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei
produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica
valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le
diverse forme di marketing proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi
DISCIPLINA CONOSCENZE ABILITÀ ECONOMIA DEI
MERCATI E
MARKETING
AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI
LOGISTICA
III-IV
Caratteristiche del sistema agroalimentare
nazionale. Caratteristiche commerciali dei
prodotti agricoli e struttura dei mercati
Tipologia dei contratti di vendita di
settore, integrazione verticale e orizzontale.
Marketing, marketing mix,
benchmarking. Evoluzione
del marketing dei prodotti
agricoli. Tecniche innovative di commercializzazione
dei prodotti agricoli e commercio elettronico.
Individuare le criticità del sistema agroalimentare
nazionale e dei mercati agricoli.
Identificare strategie di marketing efficaci in relazione
alla tipologia dei prodotti.
Interpretare i meccanismi regolanti i mercati dei
diversi prodotti.
Analizzare i contratti di compravendita.
Strutturare una attività di commercio elettronico, e di altre
forme di vendita.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
AREA PROFESSIONALE
( V ANNO ) Disciplina Conoscenze Abilità
Tecniche di
allevamento vegetale
ed animale
Fattori fisici, chimici e biologici che
condizionano le produzioni arboree ed
arbustive.
Tecniche di impianto delle coltivazione arboree.
Tecniche di coltivazione delle specie arboree
di interesse per il territorio.
Tecniche di coltura biologica ed integrata
applicata alle diverse specie erbacee ed
arboree.
Tecniche per la salvaguardia e la
valorizzazione della biodiversità
vegetale.
Sistemi di difesa delle colture con
particolare riferimento alla lotta biologica ed
integrata e allo smaltimento dei fitofarmaci. Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali e meccaniche di impianto delle colture arboree.
Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo
dell‟efficienza tecnico-economica e della sostenibilità.
Definire sistemi di coltivazione integrata e
biologica. Definire sistemi di valorizzazione e
salvaguardia della biodiversità.
Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei
prodotti.
Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa
rispettosi degli equilibri ambientali.
Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di
qualità nel settore frutticolo - viticolo.
Individuare e applicare procedure operative preventive e i
DPI specifici per ciascuna attività
Disciplina Conoscenze Abilità
Agronomia territoriale
ed ecosistemi forestali Ecologia ed ecosistemi forestali.
Principi di assetto del territorio.
Tecniche di agricoltura
collinare e montana.
Tecniche di arboricoltura da
legno.
Analizzare le relazioni fra i diversi sistemi agro-forestali. Identificare le condizioni di stabilità ambientale ed ecologica dei sistemi territoriali. Definire i fattori che regolano gli equilibri idrogeologici. Progettare e realizzare interventi di recupero in aree
59
Tecniche di aridocoltura.
Interventi di recupero di aree degradate
e marginali. Interventi nel verde
pubblico e privato.
Fattori ambientali agenti sulle
associazioni vegetali. Produttività
delle associazioni vegetali.
Ruolo dei boschi nella regimazione idrica.
Norme di prevenzione e protezione relative
alla gestione delle operazioni colturali manuali
e meccaniche.
degradate e marginali. Progettare e realizzare interventi di recupero di verde pubblico e privato. Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ambientale e della tutela della salute. Individuare e applicare procedure operative preventive e i DPI specifici per ciascuna attività.
Disciplina Conoscenze Abilità
Economia agraria Elementi di matematica finanziaria e di statistica.
Principi di economia delle produzioni e
delle trasformazioni.
Bilanci aziendali, conti colturali e indici
di efficienza. Gestione dei bilanci di
trasformazione.
Miglioramenti fondiari e agrari, giudizi di
convenienza. Pianificazione e gestione con
il metodo del business plan. Valutazione
delle colture arboree.
Valutazione dei danni e delle anticipazioni
colturali. Gestione del territorio, piani
territoriali, bonifica riordino fondiario.
Analisi costi- benefici e valutazione di impatto
ambientale. Funzioni dell‟Ufficio del
territorio, documenti e servizi catastali,
catasti settoriali.
Utilizzare strumenti analitici per elaborare bilanci di
previsione, riscontrare bilanci parziali e finali, emettendo
giudizi di convenienza.
Pianificare interventi di miglioramento aziendale in
riferimento alla produzione e alla qualità dei prodotti e
dell‟ambiente.
Definire criteri per la determinazione dell‟efficienza
aziendale. Prevedere ed organizzare la gestione dei rapporti impresa entità amministrative territoriali. Interpretare i dati conoscitivi delle caratteristiche territoriali. Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali.
Disciplina Conoscenze Abilità Valorizzazione delle
attività produttive e
legislazione nazionale e comunitaria
Normativa e dottrina di tutela del paesaggio.
Disposizioni legislative nazionali e
regionali sulle zone montane.
Norme comunitarie, nazionali e regionali per
la tutela delle acque, dei suoli e dei prodotti
alimentari.
Normativa relativa alla gestione di rifiuti,
liquami e reflui. Normativa comunitaria, nazionale e regionale sulle produzioni biologiche.
Struttura dell‟ordinamento amministrativo
italiano. Enti con competenze amministrative
territoriali
Regime di responsabilità negli interventi
sull‟ambiente. Figure giuridiche nelle
attività agricole.
Forme di associazione dei produttori,
filiere e distretti produttivi.
Identificare le norme riguardanti i singoli aspetti
della multifunzionalità.
Definire schemi progettuali e piani di sviluppo in
collaborazione con Enti territoriali per la valorizzazione
degli ambienti rurali.
Individuare le linee applicative della normativa ambientale e
di settore.
Identificare i fattori negativi e positivi di impatto ambientale
delle singole opere.
Disciplina Conoscenze Abilità Sociologia rurale e storia dell‟agricoltura
Concetti di ruralità e spazio rurale.
Caratteristiche della società contadina e della
società rurale. Fenomeni di esodo e
spopolamento.
Aspetti sociologici dell‟ambiente e del territorio. Indicatori statistici e censimenti agricoli.
Evoluzione storica del commercio dei prodotti agroalimentari.
Sviluppo economico e sviluppo sostenibile in
Italia ed in Europa, analisi del territorio e delle
attività economiche.
Trasformazione delle aree rurali e storia
dell‟agricoltura. Evoluzione degli assetti
economico - giuridici delle imprese agricole e
problematiche del lavoro in agricoltura.
Evoluzione dell‟assistenza tecnica in agricoltura.
Rilevare le caratteristiche sociologiche degli ambienti rurali e
delle situazioni territoriali.
Individuare le tendenze di sviluppo e le possibili azioni di
stimolo e di sostegno.
Esaminare ed interpretare l‟evoluzione storica delle
produzioni agricole territoriali, i motivi delle loro variazioni,
la genesi delle realtà attuali.
Individuare le tappe significative dei processi produttivi.
Individuare modalità di interventi territoriali atti
a valorizzare le risorse esistenti.
Interpretare i sistemi conoscitivi delle caratteristiche
territoriali. Collaborare nella formulazione di progetti di sviluppo compatibile con gli equilibri ambientali. Assistere le entità produttive nella soluzione delle problematiche aziendali.
60
Disciplina Conoscenze Abilità Economia dei mercati e
marketing agroalimentare ed
elementi di logistica
Fasi di condizionamento e reparazione del
prodotto alla commercializzazione.
Politiche agricole comunitarie,
nazionali, regionali,
organizzazione del mercato (OCM).
Caratteristiche e funzioni delle associazione
dei produttori, cooperative, filiere e distretti
produttivi.
Gestione del magazzino e delle scorte
agroalimentari. Strategie di distribuzione e
gestione dei trasporti nel comparto
agroalimentare.
Forme di controllo di qualità nel settore
agroalimentare. Funzioni e principi delle
certificazioni di qualità e del sistema
HACCP.
Tipologia e caratteristiche di attestati e marchi
di specificità dei prodotti agro-alimentari.
Norme sulla trasparenza e tracciabilità
dei prodotti agroalimentari.
Disciplina della pubblicità dei prodotti
agroalimentari. Criteri di qualità degli
alimenti, tracciabilità di un prodotto e
sicurezza alimentare.
Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei
prodotti agroalimentari.
Individuare le linee orientative e programmatiche della
politica agricola comunitaria, nazionale e regionale
Individuare le funzioni che le organizzazioni di categoria
possono svolgere nei mercati agricoli
Individuare modalità di diffusione delle iniziative a
favore delle produzioni di qualità.
Schematizzare percorsi di trasparenza e tracciabilità dei
prodotti secondo la normativa vigente.
Progettare interventi di miglioramento della logistica in
aziende del comparto agroalimentare.
OBIETTIVI TRASVERSALI SECONDO BIENNIO E V ANNO
(di carattere metodologico – comportamentale) Socialità
- Conseguimento di un più maturo senso di disponibilità verso gli altri;
- Aumento della sensibilità verso problemi sociali;
- Padronanza di gesti ed atteggiamenti.
Partecipazione e interesse
- Interventi costanti e pertinenti nelle attività scolastiche;
- Tempi di attenzione e di ascolto sempre più lunghi;
- Partecipazione sistematica e spontanea al lavoro di classe.
Responsabilità e impegno
- Rispetto delle norme fondamentali della vita scolastica come momento formativo in vista dell‟inserimento in un
quadro sociale più generale;
- Acquisizione di ordine e precisione in osservanza degli impegni assunti;
- Acquisizione di valide procedure di lavoro;
- Acquisizione di sicurezza in se stesso mettendo alla prova, a scuola, le proprie attitudini e i propri interessi.
OBIETTIVI DI BASE CLASSE TERZA Chimica applicata e
processi di trasformazione
Conoscenze di botanica: anatomia della foglia, fusto, radice
Processi biochimici: fotosintesi clorofilliana, respirazione e traspirazione
Tecniche di allev.
vegetale e animale
Conoscenza delle tecniche colturali e di difesa delle principali colture erbacee del territorio:
leguminose, graminacee e orticole
Agronomia territoriale
ed ecosistemi forest.
Conoscenza delle principali tecniche di lavorazione del terreno
Sistemazioni dei terreni
Conoscenza delle principali tecniche di concimazione
Economia agraria e
dello sviluppo territoriale
Concetto di bene economico
Conoscenza della domanda e l‟offerta nel mercato
Fattori della produzione
Valorizzazione delle
attività produttive e legislazione nazionale
e comunitaria
Conoscere il concetto di ambiente, territorio e paesaggio
Conoscenza delle unità paesaggistiche
Ecologia del paesaggio
61
OBIETTIVI DI BASE CLASSE QUARTA
Chimica applicata e processi di
trasformazione
Fasi, cicli e tecnologie dei processi di trasformazione di prodotti agroalimentari: vino, olio e latte
Tecniche di allev.
vegetale e animale
Aspetti zoo gnostici di specie e razze
Principi di alimentazione
Caratteri specifici della produzione di latte e carne
Agronomia territoriale ed ecosistemi forest.
Principali tecniche di controllo delle erbe infestanti e diserbo Principali sistemi di irrigazione
Criteri di prevenzione protezione relativi alle operazioni colturali manuali e meccaniche
Economia agraria e dello sviluppo
territoriale
Figure giuridiche nelle attività agricole Fattori della produzione
Contratti agrari
Concetti di base della contabilità agraria
Valorizzazione delle
attività produttive e
legislazione nazionale e comunitaria
Principi di pianificazione paesistica
Sistemi di reti ecologiche, sistemi agricoli e agro-forestazione
Economia dei mercati e marketing
agroalimentare ed
elementi di logistica
Caratteristiche del sistema agroalimentare nazionale Caratteristiche commerciali dei prodotti agricoli e struttura dei mercati
OBIETTIVI DI BASE CLASSE QUINTA
Tecniche di allev.
vegetale e animale
Tecniche di impianto delle piante arboree
Conoscenza delle principali fitopatie
Agronomia territoriale ed ecosistemi forest.
Gli ecosistemi forestali Forme di governo e trattamento del bosco
Funzioni del bosco
Economia agraria e
dello sviluppo territoriale
Bilancio agrario
Bilancio di trasformazioni Stima dei miglioramento fondiari
Valorizzazione delle
attività produttive e legislazione nazionale
e comunitaria
Normativa sulla tutela del paesaggio
Normativa comunitaria, nazionale e regionale per la tutela delle acque, dei suoli e dei prodotti alimentari.
Normativa comunitaria, nazionale e regionale sulle produzioni biologiche.
Economia dei mercati
e marketing
agroalimentare ed
elementi di logistica
Caratteristiche e funzioni delle associazioni, cooperative di produttori
I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari
Norme sulla tracciabilità dei prodotti
Sociologia rurale e
storia dell‟agricoltura
Concetti di ruralità
Aspetti sociologici dell‟ambiente e del territorio Caratteristiche della società contadina e della società rurale
Impostazione metodologica e strumenti di verifica I docenti del dipartimento propongono di dedicare la prima settimane di attività didattica al potenziamento dei contenuti
svolti negli anni scolastici precedenti.
Le metodologie proposte saranno le seguenti:
Utilizzare strategie di insegnamento che catturino l‟interesse (dibattiti, lavori di gruppo, lezione partecipata) e
promuovano una crescente partecipazione dei ragazzi al dialogo educativo;
Dare spazio ad una didattica di laboratorio, con l‟utilizzo, in particolare, delle tecnologie dell‟informazione e
della comunicazione e di attività progettuali
Privilegiare un rapporto interattivo che veda l‟allievo protagonista del processo educativo;
Guidare l‟apprendimento attraverso un insegnamento strutturato, graduato nelle difficoltà, funzionale al ritmo
di apprendimento e alle capacità dell‟alunno, onde favorire la motivazione e l‟impegno ed evitare
frustrazioni, insicurezze ed errori;
62
Utilizzare l‟errore come momento di riflessione, punto di partenza per l‟impostazione di un successivo
percorso didattico individualizzato;
Strategie comuni
Lezione partecipata e individualizzata;
Colloqui e dibattiti con lavori, anche di gruppo, su temi culturali e di attualità;
Guida alla comprensione dei testi;
Utilizzo dei percorsi didattici modulari;
Criteri e strumenti di valutazione
Saranno oggetto di verifica e valutazione:
- comportamento
- assiduità nella frequenza;
- interesse, impegno e partecipazione al dialogo
educativo;
- rispetto per sé, per gli altri e per l‟ambiente;
- capacità relazionale;
- metodo di studio.
Saranno utilizzati come strumenti di verifica:
- verifiche orali
- verifiche scritte di vari tipologia
- osservazioni, interventi nelle discussioni e nei
dibattiti.
Definizione dei criteri di valutazione I fattori che concorreranno alla valutazione periodica e finale oltre a tutti gli elementi sopra indicati, saranno:
- livello di partenza
- raggiungimento degli obiettivi formativi minimi;
- progressi conseguiti;
- interesse e impegno profusi;
- miglioramento delle capacità espressive;
- metodo di studio;
- comportamento in classe con i docenti e con i compagni
- assiduità alle lezioni.
Individuazione di tipologie diverse di verifica finalizzate a scopi didattici diversi (prove
d’ingresso, esempi terza prova) I docenti concordano l‟utilizzo di tipologie diverse (prove strutturate, a risposta aperta e multipla, prove scritte
secondo le tipologie previste, relazioni, esercizi, etc.); verifiche sommative e verifiche formative.
Anche per quanto riguarda le terze prove, in relazione alle diverse situazioni della classe quinta, si utilizzeranno
le tipologie previste: test a risposta multipla, quesiti a risposta sintetica, a completamento, a risposta chiusa,
tipologia mista.
Analisi della situazione di partenza
Verranno proposti agli alunni delle classi prime e terze prove d’ingresso miranti ad accertare:
Classi I
Ecologia e
Pedologia Conoscenza delle terminologie scientifiche di base
Laboratori tecnolog. ed
esercitazioni Conoscenza delle più comuni tecniche colturali
63
Classi III
Chimica applicata e
processi di trasformazione
Conoscenze di base dei principali processi biochimici delle piante
Tecniche di allev. vegetale e animale Conoscenza di base delle colture erbacce del territorio
Agronomia
territoriale ed
ecosistemi forest.
Conoscenza di base delle principali tecniche colturali
Economia agraria e
dello sviluppo
territoriale Conoscenza di base delle più elementari leggi di mercato
Valorizzazione
delle attività produttive e
legislazione
nazionale e
comunitaria
Accertamento delle acquisizioni relative alle interazioni presenti negli
ecosistemi e negli agroecosistemi
Strumenti e spazi per lo svolgimento dell’attività didattica - Libri di testo, fotocopie di materiale didattico
- LIM, DVD e CD Rom didattici e riviste specifiche
- Schede strutturate e semi-strutturate
- Aula d‟informatica, aula con lavagna interattiva
- utilizzo di PC portatili
Alunni DA, DSA BES ALUNNI STRANIERI I ragazzi che usufruiscono del sostegno ma che seguono programmazioni paritarie secondo i programmi ministeriali
(obiettivi minimi) rispetteranno tempi stili e modalità personali di apprendimento.
Abilità-capacità allievi con programmazione differenziata
- Lettura di testi elementari che aderiscano al concreto e al vissuto quotidiano o di quei testi per cui l‟alunno
manifesta interesse o attitudini;
- Comprensione del messaggio scritto e orale favorendo la comunicazione con i pari e gli adulti attuando volta per
volta opportune strategie relazionali;
- Essere in grado di cogliere la molteplicità delle situazioni comunicative per esprimere il proprio punto di vista;
- Applicare diverse strategie di lettura considerando la possibilità di utilizzare la pluralità dei linguaggi anche
applicate alle lingue straniere;
- Produrre semplici testi riferiti al concreto, al vissuto e a elementi particolarmente interessanti per l‟allievo;
- Elaborare prodotti multimediali,
- Riconoscere la dimensione spazio temporale in testi iconografici, in fonti letterarie, in fonti cartografiche e modalità
multimediali;
- Collocare se stessi in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei doveri-diritto anche nel rispetto
dell‟ambiente e delle sue risorse.
Strategie metodologiche e didattiche utilizzabili (alunni Da, DSA, alunni con BES) - incoraggiare l‟apprendimento collaborativo
- assecondare gli interessi, suscitare curiosità ed impegno, valorizzare le prestazioni rese.
- assegnare compiti a casa in misura delle effettive possibilità del soggetto: far prevalere la qualità sulla quantità.
- dare il tempo necessario in tutti i tipi di prestazione compresi compiti in classe e verifiche di fine quadrimestre.
- evitare la demotivazione, segnalare positivamente ogni miglioramento prestazionale (in scrittura, in velocità lettura, in
calcolo).
- favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio;
- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad apprendere”
- privilegiare l‟apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l‟operatività e allo stesso tempo il dialogo, la
riflessione su quello che si fa”;
- insegnare l‟uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,…)
- sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative;
64
- sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di apprendimento - individuare mediatori
didattici che facilitano l‟apprendimento (immagini, schemi, mappe …). - promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline. - dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” - offrire anticipatamente schemi grafici relativi all‟argomento di studio, per orientare l‟alunno nella discriminazione delle
informazioni essenziali
- riproporre e riprodurre gli stessi concetti attraverso modalità e linguaggi differenti - adattare testi - favorire situazioni di peer tutoring e apprendimento cooperativo anche con diversi ruoli.
- favorire l‟esperienza musicale (strumento) per l‟intesa esecutività di successioni nello spazio e nel tempo.
- favorire l‟esperienza sportiva costante da praticare da solo, in coppia, in squadra.
Misure dispensative Nell‟ambito delle varie discipline l‟alunno può essere dispensato:
-dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi dell‟apprendimento);
-dalla lettura ad alta voce;
-dal prendere appunti;
-dai tempi standard (adeguare il tempo per la consegna delle prove scritte);
-dal copiare dalla lavagna;
-dalla dettatura di testi/o appunti;
-da un eccessivo carico di compiti;
-dallo studio mnemonico delle tabelline;
Strumenti compensativi L‟alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:
-tabelle, formulari, procedure specifiche … sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti
-calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
-computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
-risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali )
-software didattici free
-tavola pitagorica
-computer con sintetizzatore vocale
Criteri e modalità di verifica e valutazione Si concordano:
-osservazione dei progressi in itinere
-interrogazioni programmate e concordate per tempi e quantità di contenuti
-utilizzo di prove strutturate (a scelta multipla, vero/falso…….)
-compensazione con prove orali di compiti scritti in particolar modo per le lingue straniere (definire collegialmente il voto
minimo per dare possibilità di recupero)
-uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali
-valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma
-programmazione di tempi più lunghi per l‟esecuzione di prove scritte
-prove informatizzate
ESAMI DI QUALIFICA
La Regione Calabria e l‟Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria hanno sottoscritto, in data 3 settembre 2015,
l‟Accordo per la realizzazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale, in regime di
sussidiarietà integrativa, da parte degli Istituti Professionali della Regione Calabria, ai sensi dell‟art.2, comma 3 del
D.P.R. 15 marzo 2010, n.87.
L‟Accordo in parola ha validità triennale a partire dall‟A.S. 2015/2016 e prevede, in estrema sintesi: l’automatica
autorizzazione per gli Istituti Professionali che hanno rilasciato qualifiche negli anni scolastici 2011/2012,
2012/2013 e 2013/2014 a poterle rilasciare, salvo rinuncia esplicita, per i percorsi che saranno attivati nell’A.S.
2015/2016.
65
Scrutinio di ammissione
Lo scrutinio costituisce la prima parte della valutazione, la data verrà definita nel verbale di maggio.
Il Consiglio di Classe tiene conto degli elementi di valutazione derivanti dal curriculum e dalle attività
laboratoriali, al fine di determinare il livello di formazione generale raggiunto e il grado di preparazione del
candidato nelle singole materie di studio, con particolare riferimento all'attività svolta presso aziende dagli alunni.
E' altresì oggetto di valutazione l'attività di stage in azienda e di formazione effettuata durante l'anno scolastico, in
attuazione di progetti autorizzati nell'ambito di programmi comunitari.
Lo scrutinio si conclude con un giudizio analitico e un voto, espresso in decimi, per ciascuna
materia, sulla base del profitto conseguito durante l'anno scolastico e nelle attività laboratoriali e con un
voto di ammissione, espresso in centesimi, accompagnato da un giudizio sintetico che motivi l'ammissione
del candidato alla seconda fase della valutazione.
Tale giudizio è deliberato dal Consiglio di classe, verificata la sufficienza in tutte le materie, ovvero, con
giudizio motivato,
All‟ammissione concorre anche il voto di condotta.
Sommando i voti ottenuti nelle varie discipline e dividendo per il numero delle materie stesse, si ottiene il
punteggio di AMMISSIONE arrotondato.
Per le modalità di espletamento degli esami di qualifica 2016, si fa riferimento alla circolare regionale prot.n.
90183 del 14 marzo 2014.
Lo svolgimento degli esami di qualifica fa riferimento per quanto riguarda la nomina della composizione della
Commissione d’esame all’art.20 co.1 lett.e del Dlgs 226/2005 i requisiti:
a) almeno un componente in posizione di terzietà, in qualità di Presidente della Commissione, designato dall‟Ente
Regione;
b) garanzia del carattere collegiale, con la presenza di almeno tre componenti. A tal fine completare la terna
collegiale, gli altri due componenti saranno designati dall‟Istituzione scolastica.
DOCUMENTAZIONE COMMISSIONE
In riferimento alla Circolare Regionale del 14 marzo 2014 Prot. n. 90183, in materia di documentazione relativa
all‟espletamento dell‟esame di qualifica, si evidenzia che il gruppo classe ha seguito un percorso di Istruzione e quindi
alcuni elaborati richiesti assumono terminologie differenti, ma assimilabili nei contenuti.
La documentazione relativa agli esami di qualifica da mettere a disposizione della Commissione è, quindi, costituita
dai seguenti elaborati:
a) documento di presentazione del percorso realizzato, contenente gli elementi descrittivi essenziali dello stesso,
con profilo del gruppo classe e dei singoli candidati.
b) Il Piano Formativo (PF) del gruppo classe corrisponde, nel percorso Istruzione, alle Programmazioni di
ogni singola disciplina.
c) Il Piano Formativo Personalizzato (PFP), invece corrisponde alla programmazione di inizio anno redatta
dal coordinatore di classe in cui vengono riportate le attività curricolari ed extracurriculari previste per
l‟intero gruppo; metodologie, strategie e contesti di insegnamento-apprendimento (formazione d‟aula o in laboratorio, ecc.); modalità, criteri, indicatori, valutazione; supporti e strumenti specifici impiegati.
d) I Portfoli delle competenze personali nel percorso Istruzione corrispondono alla certificazione delle
competenze rilasciate al biennio e per quanto riguarda il terzo anno le competenze riportate nel giudizio
di ammissione.
e) la specifica documentazione relativa agli alunni portatori di handicap e con DSA o per casi particolari di
malattia e di impedimento.
COMPITI DEL PRESIDENTE
Il Presidente di Commissione ha il compito di garantire il regolare svolgimento dell‟esame in base alla normativa ed alle
indicazioni procedurali regionali di riferimento1; in particolare deve:
- verificare la sussistenza del numero legale dei componenti della Commissione e costituire la Commissione;
- organizzare e gestire la riunione preliminare;
- presidiare tutte le operazioni relative alla sessione d‟esame;
66
- verificare la corretta esecuzione delle operazioni formali relativamente alla compilazione dei verbali e alla
certificazione;
- predisporre la documentazione ai fini dell‟esposizione pubblica risultati;
- restare a disposizione per eventuale riconvocazione della Commissione per sessioni suppletive.
Il Presidente della Commissione, prima dell‟inizio delle prove, unitamente ai Commissari, verifica l‟identità degli
esaminanti attraverso l‟esibizione di un documento di identità.
INSEDIAMENTO, FUNZIONI E ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE Il Presidente di Commissione, all‟atto di insediamento, in riunione preliminare procede alla verifica della documentazione
relativa alla designazione e all‟identità dei componenti della Commissione e degli eventuali esperti aggregati, della
sussistenza del numero legale, nonché della completezza e congruità della documentazione prodotta dall‟équipe dei
formatori e del relativo percorso con gli standard e gli elementi minimi della regolamentazione regionali. In caso di
incompatibilità o irregolarità, Il Presidente adotta i necessari provvedimenti, compresa la riconvocazione della
Commissione o la sospensione della sessione d‟esame, con relativa comunicazione all‟Ufficio competente regionale.
La Commissione, validamente costituita, procede quindi a:
a) verificare i requisiti di ammissione dei candidati;
b) esaminare la documentazione riportante le informazioni circa il percorso formativo e gli esiti di apprendimento
complessivi del gruppo classe e di ciascun allievo;
c) definire modalità per l‟elaborazione di prove equipollenti o personalizzate riservate agli alunni portatori di handicap,
forme e figure per l‟assistenza all‟autonomia e alla comunicazione, nonché condizioni e misure dispensative e
compensative per l‟effettuazione delle prove da parte di alunni con DSA e portatori di handicap;
Gli esami finali di qualifica, ai quali saranno ammessi gli allievi che non abbiano superato il 25% di assenze del monte
ore previsto, verranno organizzati in tre giorni per un totale massimo di 16 ore suddivisi rispettivamente in:
- PROVA MULTIDISCIPLINARE: insieme di test utili alle diverse discipline che non sono direttamente collegate
alla prova situazionale, ma che si decide di inserire per verificare il livello di acquisizione delle competenze di base;
Il CdC ha deciso che le discipline utili per verificare il livello di acquisizione delle competenze siano: italiano inglese e
storia.
La durata della prova è di 3 ore.
Punteggio massimo assegnato è di 3 punti (1 punto per disciplina)
La griglia dei criteri di valutazione sarà allegata alla prova.
COLLOQUIO INDIVIDUALE: prova orale finalizzata alla valutazione delle competenze relazionali e comunicative
insite nel profilo professionale e sviluppate durante il percorso formativo, anche mediante la discussione di un lavoro
preparato dall‟allievo prima dell‟esame (tesina, relazione stage).
Durata della prova: 6 ore, circa 15 minuti ad alunno
Punteggio massimo assegnato 4 punti Griglia di valutazione allegata al presente documento.
PROVA SITUAZIONALE: prova di simulazione delle fasi lavorative più significative del profilo professionale, con
lo scopo di misurare le competenze acquisite dal candidato nello svolgere le attività più significative del processo
lavorativo di riferimento. La prova avviene all‟interno di una situazione sufficientemente assimilabile a quelle esistenti
nei normali contesti di lavoro. PROVA SITUAZIONALE Il CdC al fine di misurare le competenze acquisite dal candidato nello svolgere le attività più significative del
processo lavorativo di riferimento, ha scelto delle prove da eseguire nell‟azienda didattica creando delle situazione
sufficientemente assimilabile a quelle esistenti nei reali contesti di lavoro.
Gli alunni che dovranno effettuare la prova verranno suddivisi in piccoli gruppi; le prove, inoltre, verranno diversificate
in base alle competenze acquisite dai singoli studenti nel corso del triennio.
Tipologie di prova pratica:
Prova in serra che prevede il trapianto di ortaggi
Gli studenti dopo aver svolto la prova pratica dovranno scrivere una breve relazione sull‟attività svolta.
Durata complessiva della prova: 4 ore
Griglia di valutazione allegata al presente documento
Punteggio massimo assegnato è di 3 punti
Il punteggio finale in centesimi dell’esame di qualifica deve scaturire dalla somma dei seguenti componenti:
- ammissione all‟esame per un massimo di 90 punti
- prova di esami per un massimo di 10 punti.
Il peso degli elementi di valutazione per l’ammissione è il seguente:
67
1) Curriculum (promozioni, ripetenze, giudizio sospeso) nei precedenti anni in particolare nel settore della qualifica punti
max 80/100
2) Attività laboratoriali ( stage, partecipazione, impegno, manifestazioni) punti max 20/100
Ammissione: 1) requisiti 75% di presenza nel triennio;
2) scrutinio di ammissione minimo 60/100 (curriculum e attività laboratoriali)
N.B L’ammissione all’esame di qualifica non significa automatica promozione alla quarta classe; per la promozione alla
quarta seguirà regolare scrutinio finale
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Le Linee guida per il Passaggio al nuovo ordinamento per il secondo biennio e quinto anno, relative al DPR del 15
marzo 2010 n.87 art.8 comma 6, al punto 2.2 recitano come di seguito in materia di Alternanza scuola-lavoro:
“ Introdotta in Italia come una delle modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado
(art. 4 legge delega n.53/03), l‟alternanza scuola-lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa del sistema
dell‟istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi
formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una
possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed
educativo.
Con l‟alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda
e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell‟alternanza, infatti, si permette
l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali
dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell‟Offerta Formativa.
Attraverso l‟alternanza scuola-lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarietà dei diversi approcci
nell‟apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell‟azienda/impresa non sono più considerate come realtà separate
bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e pieno della persona, è importante ampliare e
diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell‟apprendimento. “Pensare” e “fare” come processi complementari,
integrabili e non alternativi.
Il modello dell‟alternanza scuola-lavoro, inoltre, intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra momento
formativo ed applicativo, ma si pone gli obiettivi più incisivi di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i
giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la
formazione scolastica con l‟acquisizione di competenze maturate “sul campo”, quindi sicuramente spendibili nel mercato
del lavoro. Condizione che offre quel vantaggio competitivo (rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo
contesto teorico) che costituisce, esso stesso, stimolo all‟apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona.
L‟alternanza scuola-lavoro, perciò, non costituisce un percorso “di recupero”, ma al contrario si qualifica come
strumento per rendere più flessibili i percorsi di istruzione, nella cornice del lifelong learning. Per questo alla scuola è
richiesto un maggiore impegno progettuale, perché l‟alternanza scuola-lavoro investe direttamente i curricoli, con
l‟esigenza di definire preliminarmente, ai fini della predisposizione di progetti formativi personalizzati, quali risultati di
apprendimento possono essere sviluppati efficacemente a scuola e quali si prestano meglio a maturare e progredire
attraverso l‟esperienza pratica e il contesto operativo.
Un percorso di alternanza implica necessariamente l‟esigenza di correlare l‟offerta formativa allo sviluppo
culturale, sociale ed economico del territorio e quindi richiede un raccordo diretto della scuola con il tessuto produttivo
anche mettendo in relazione l‟analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio con le attitudini degli studenti.
I nuovi modelli organizzativi proposti dal riordino degli Istituti Professionali, quali i Dipartimenti e il Comitato
Tecnico Scientifico, possono svolgere un ruolo importante sia per facilitare l‟inserimento dei giovani in quei contesti
operativi disponibili ad ospitare gli studenti, sia per attivare efficacemente le procedure per strutturare i percorsi di
alternanza, più complesse di quelle previste per gli stage e i tirocini.
In questo specifico contesto educativo, assume particolare rilevanza la funzione tutoriale, preordinata alla
promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l‟istituzione scolastica, il mondo del lavoro e il territorio.
Nell‟alternanza la figura del tutor supporta e favorisce i processi di apprendimento dello studente. Il tutor si
connota come “facilitatore dell‟apprendimento”: accoglie e sostiene lo studente nella costruzione delle proprie
conoscenze, lo affianca nelle situazioni reali e lo aiuta a ri-leggere l‟insieme delle esperienze per poterle comprendere
68
nella loro naturale complessità, lo aiuta, dunque, a ri-visitare il suo sapere e ad aver chiare e a valutare le tappe del proprio
processo di apprendimento.
Sotto il profilo organizzativo, l‟alternanza condivide la maggior parte degli adempimenti previsti per la
pianificazione degli stage e dei tirocini. È evidente l‟impegno richiesto ai Dirigenti Scolastici per la stipula di accordi, che
possono coinvolgere anche reti di scuole, con i diversi soggetti del mondo del lavoro operanti nel territorio. Accordi a
valenza pluriennale, ovviamente, garantiscono alla collaborazione maggiore stabilità e organicità.
con le esperienze di stage e tirocinio, si differenzia da queste per le caratteristiche strutturali e per la più stretta
relazione personale dello studente con il contesto lavorativo.
Introdotta in Italia come una delle modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado (art.
4 legge delega n.53/03), l‟alternanza scuola-lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa del sistema
dell‟istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi
formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una
possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed
educativo.
Con l‟alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda
e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell‟alternanza, infatti, si permette
l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali
dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell‟Offerta Formativa.
Attraverso l‟alternanza scuola-lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarietà dei diversi approcci
nell‟apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell‟azienda/impresa non sono più considerate come realtà separate
bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e pieno della persona, è importante ampliare e
diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell‟apprendimento. “Pensare” e “fare” come processi complementari,
integrabili e non alternativi.
Il modello dell‟alternanza scuola-lavoro, inoltre, intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra momento
formativo ed applicativo, ma si pone gli obiettivi più incisivi di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i
giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la
formazione scolastica con l‟acquisizione di competenze maturate “sul campo”, quindi sicuramente spendibili nel mercato
del lavoro. Condizione che offre quel vantaggio competitivo (rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo
contesto teorico) che costituisce, esso stesso, stimolo all‟apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona.
L‟alternanza scuola-lavoro, perciò, non costituisce un percorso “di recupero”, ma al contrario si qualifica come
strumento per rendere più flessibili i percorsi di istruzione, nella cornice del lifelong learning. Per questo alla scuola è
richiesto un maggiore impegno progettuale, perché l‟alternanza scuola-lavoro investe direttamente i curricoli, con
l‟esigenza di definire preliminarmente, ai fini della predisposizione di progetti formativi personalizzati, quali risultati di
apprendimento possono essere sviluppati efficacemente a scuola e quali si prestano meglio a maturare e progredire
attraverso l‟esperienza pratica e il contesto operativo.
Un percorso di alternanza implica necessariamente l‟esigenza di correlare l‟offerta formativa allo sviluppo
culturale, sociale ed economico del territorio e quindi richiede un raccordo diretto della scuola con il tessuto produttivo
anche mettendo in relazione l‟analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio con le attitudini degli studenti.
I nuovi modelli organizzativi proposti dal riordino degli Istituti Professionali, quali i Dipartimenti e il Comitato
Tecnico Scientifico, possono svolgere un ruolo importante sia per facilitare l‟inserimento dei giovani in quei contesti
operativi disponibili ad ospitare gli studenti, sia per attivare efficacemente le procedure per strutturare i percorsi di
alternanza, più complesse di quelle previste per gli stage e i tirocini.
In questo specifico contesto educativo, assume particolare rilevanza la funzione tutoriale, preordinata alla
promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l‟istituzione scolastica, il mondo del lavoro e il territorio.
Nell‟alternanza la figura del tutor supporta e favorisce i processi di apprendimento dello studente. Il tutor si
connota come “facilitatore dell‟apprendimento”: accoglie e sostiene lo studente nella costruzione delle proprie
conoscenze, lo affianca nelle situazioni reali e lo aiuta a ri-leggere l‟insieme delle esperienze per poterle comprendere
nella loro naturale complessità, lo aiuta, dunque, a ri-visitare il suo sapere e ad aver chiare e a valutare le tappe del proprio
processo di apprendimento.
Sotto il profilo organizzativo, l‟alternanza condivide la maggior parte degli adempimenti previsti per la
pianificazione degli stage e dei tirocini. È evidente l‟impegno richiesto ai Dirigenti Scolastici per la stipula di accordi, che
69
possono coinvolgere anche reti di scuole, con i diversi soggetti del mondo del lavoro operanti nel territorio. Accordi a
valenza pluriennale, ovviamente, garantiscono alla collaborazione maggiore stabilità e organicità.
Le finalità dell’Alternanza scuola-lavoro sono, quindi:
attuare finalità di apprendimento flessibili che colleghino i due mondi formativi: scuola e azienda;
arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze spendibili nel mondo del lavoro;
favorire l‟orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento;
portare a conoscenza delle aziende i percorsi formativi attuati dalla scuola;
realizzare un organico collegamento tra scuola e mondo del lavoro;
rafforzare nelle alunne e negli alunni l‟autostima e la capacità di progettare il proprio futuro;
favorire la comunicazione con persone che rivestono ruoli diversi all‟interno della società e del mondo
del lavoro;
promuovere il senso di responsabilità rafforzare il rispetto delle regole;
favorire la motivazione allo studio;
sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare
squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo);
rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata anche alle
conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico;
orientare i giovani così da facilitarne le successive scelte.
L’ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO NELLA “BUONA SCUOLA”
La legge del 13 luglio 2015 n.107 comma 33 recita “Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le
capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15
aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo
biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore ……… …… nel triennio. Le disposizioni
del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a quello
in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani
triennali.
PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2015-2016 IPSSASR
Titolo del progetto Docente
referente
Tipologia* Classi
L‟apicoltura:
un‟opportunità
professionale
Erica Clerici Extracurricolare IIIA
La salvaguardia della
biodiversità: un obiettivo e
una risorsa
Erica Clerici Curricolare/extracurricolare IIIA/IIIB
La cipolla di Tropea: dalla
semina alla raccolta
Sergio Bruno Curricolare/extracurricolare IIIB
La sicurezza nei luoghi di
lavoro (legge 13.07.15 n.
107 comma 38)*
Esperto esterno Curricolare IIIA-IIIB
Coltivazioni erbacee in
pieno campo
Francesco
Paese
Curricolare IV
La zootecnica in Calabria Francesco
Paese
Extracurricolare IV
Orticoltura protetta Giovanni
Pugliano
Curricolare/extracurricolare V
*il progetto extracurricolare è subordinato alla disponibilità di finanziamenti
70
Proposte di acquisti di sussidi didattici
Materiali audiovisivi (CD,DVD), per approfondimenti professionali.
VALUTAZIONE
La normativa sulla valutazione, è regolata dal DPR 122 del 2009 la quale prevede che occorre monitorare il
numero delle assenze degli allievi, perché non superino 1/4 del monte ore annuale personalizzato e, per
l‟ammissione alla classe successiva o agli Esami di Stato è necessario riportare la sufficienza in tutte le materie,
compreso il comportamento. Nel caso di alunni che abbiano superato il limite di assenze previsto dalla normativa
citata, si stabilisce di validare l‟anno scolastico utilizzando i seguenti criteri:
le assenze effettuate devono essere tutte ampiamente motivate e giustificate;
gli obiettivi minimi disciplinari devono essere stati comunque acquisiti, o , in ogni caso, l‟alunno deve
aver raggiunto un livello di competenza ed un grado di maturazione personale tali da non creare detrimento
al proseguimento degli studi.
Particolare attenzione deve essere riservata agli alunni per i quali lo stato di salute e le assenze conseguenti
abbiano creato ostacolo al pieno raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi. Altrettanta attenzione va
rivolta agli alunni che non siano stati in grado, pur frequentando con una certa assiduità, di maturare il numero
necessario di frequenze (a causa di ritardata iscrizione o inizio tardivo della frequenza o a c a u s a d i
m a n c a n z a d e i t r a s p o r t i , ecc.). Consigli di Classe, con delibera motivata, in casi particolari ed
eccezionali non rientranti nei criteri sopra espressi, potranno validare l‟anno scolastico, valutando
adeguatamente le circostanze specifiche, tenendo conto dell‟impegno dell‟alunno e della sua personale
maturazione.
I criteri di valutazione riguardano tanto gli obiettivi generali quanto quelli specifici, intermedi e finali, stabiliti caso
per caso. La valutazione viene effettuata rispetto ai livelli di partenza, tenendo, nel dovuto conto, le situazioni
personali e sociali degli studenti.
In particolare, la valutazione, bimestrale, quadrimestrale e finale, terrà conto degli esiti delle verifiche ma anche di
altri criteri quali:
Situazione di partenza.
Competenze acquisite
Obiettivi di apprendimento conseguiti.
Contesto socio-culturale ed affettivo.
Attitudini.
Capacità operative.
Impegno ed interesse.
Possibilità e risorse personali.
Comportamento in classe.
Livello di apprendimento in rapporto agli interventi educativi.
Responsabilità ed interazione propositiva nella classe.
Il Consiglio di classe individua nei seguenti obiettivi il livello minimo per una valutazione di sufficienza:
saper codificare e decodificare semplici testi orali e scritti
conoscere sufficientemente i vari contenuti disciplinari ed esprimersi correttamente
saper applicare principi e regole
esprimersi con sufficiente padronanza sia oralmente che per iscritto
71
TABELLA DI VALUTAZIONE
Voto Giudizio Conoscenze Competenze Capacità
1 – 4 Insufficiente Frammentarie e
piuttosto
superficiali
Riesce ad applicare le
conoscenze in compiti
semplici ma commette
errori anche gravi
nell‟esecuzione
Effettua analisi e sintesi solo parziali ed
imprecise.
Sollecitato e guidato effettua valutazioni non
approfondite
5 Mediocre Superficiali e
non del tutto
complete
Commette qualche errore non
grave nell‟esecuzione di compiti
piuttosto semplici
Effettua analisi ma non complete ed
approfondite.
Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite
e sulla loro base effettua semplici valutazioni
6 Sufficiente Complete ma
non
approfondite
Applica le conoscenze acquisite
ed esegue compiti semplici senza
errori
Effettua analisi ma non complete ed
approfondite.
Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite
e sulla loro base effettua valutazioni anche
approfondite.
7 Discreto Complete ed
approfondite
Esegue compiti complessi e sa
applicare i contenuti e le
procedure ma commette qualche
errore non grave
Effettua analisi e sintesi con qualche incertezza;
complete ed approfondite se aiutato.
Effettua valutazioni autonome parziali e non
approfondite
8 Buono Complete,
approfondite
Esegue compiti complessi e sa
applicare i contenuti e le
procedure; commette qualche
lieve errore
Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite.
Valuta autonomamente anche se con qualche
incertezza
9 Distinto Complete,
approfondite e
coordinate
Esegue compiti complessi e sa
applicare i contenuti e le
procedure; non commette errori
Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite.
Valuta autonomamente senza incertezze
10 Ottimo
Eccellente
Complete,
approfondite e
coordinate,
personalizzate
Esegue compiti complessi
applicare con sicurezza contenuti
e procedure; non commette errori
Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni,
organizza, in maniera autonoma e completa, le
conoscenze e le procedure acquisite. Effettua
valutazioni autonome, complete, approfondite e
personali.
72
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
10 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto un vivo interesse e una partecipazione attiva alla vita
scolastica con regolare impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento maturo e scrupoloso nel
rispetto delle regole e hanno frequentato in maniera assidua le lezioni.
9 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto un costante interesse e partecipazione alla vita scolastica
con serio impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento irreprensibile nel rispetto delle regole e
hanno frequentato in maniera assidua le lezioni.
8 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto una buona partecipazione e interesse alla vita scolastica
con adeguato impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento rispettoso delle regole e hanno
frequentato in maniera regolare le lezioni.
7 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto una discreta partecipazione e interesse alla vita scolastica
con sufficiente impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento non sempre rispettoso delle regole e
hanno frequentato in maniera non regolare le lezioni.
6 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto un modesto interesse e partecipazione attiva alla vita
scolastica con saltuario impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento non sempre corretto e
adeguato nel rispetto delle regole (massimo 5 note disciplinari) e hanno frequentato in maniera irregolare le
lezioni.
5 in condotta agli alunni che hanno sempre mantenuto una limitata partecipazione e interesse alla vita scolastica e
irrilevante impegno nello studio, hanno dimostrato un comportamento caratterizzato da grave inosservanza delle
regole (più di 5 note disciplinari e sanzioni disciplinari) e hanno frequentato scarsamente le lezioni.
74
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
ESAMI DI STATO 2016 – COMMISSIONE N. I – CSIPVP001
Candidato ______________________________ Classe ________
INDICATORI DESCRITTORI Max 15
CONOSCENZA DEGLI
ARGOMENTI DELLA PRIMA
PARTE
Conoscenza completa e approfondita. 4
Conoscenza buona. 3
Conoscenza frammentaria. 2
Non conosce gli argomenti. 1
CAPACITA‟ ESPOSITIVA E
CORRETTEZZA TERMINOLOGICA
DELLA PRIMA PARTE
Sa fare collegamenti in modo autonomo, completo e con linguaggio
tecnico appropriato.
3
Espone in modo semplice con linguaggio tecnico adeguato. 2
Espone in modo stentato e poco corretto. 1
Non rilevabile. 0
COMPETENZA TECNICO-
OPERATIVA DELLA PRIMA
PARTE
Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi proposti. 3
Comprende i problemi proposti e li risolve in modo sufficiente. 2
Comprende solo marginalmente i problemi e i temi proposti. 1
Non rilavabile. 0
CONOSCENZA E COMPETENZA,
CAPACITA‟ ESPOSITIVA E
CORRETTEZZA TERMINOLOGICA
DELLA SECONDA PARTE
Dimostra di conoscere in modo completo e approfondito gli
argomenti. L‟esposizione è fluida e rileva un‟ottima padronanza del
linguaggio tecnico specifico.
5
Dimostra di conoscere in modo completo gli argomenti.
L‟esposizione è chiara e il linguaggio tecnico specifico appropriato.
4
Dimostra conoscenze essenziali e si evidenzia una accettabile
pertinenza nelle risposte. L’esposizione è semplice e si avvale del
linguaggio tecnico specifico.
3
Dimostra conoscenze superficiali e le risposte non sono del tutto
pertinenti. Espone in modo confuso e/o disorganico e il linguaggio
tecnico specifico non è del tutto appropriato.
2
Conosce in modo lacunoso gli argomenti e le risposte risultano poco
pertinenti. L‟esposizione è stentata e il linguaggio tecnico specifico
inadeguato.
1
Non conosce gli argomenti. 0 TOTALE
La commissione Il presidente della Commissione
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO BIANCHI-SCIGLIANO
IPSSASR
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER
L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SCIGLIANO (CS)
75
PROVA SEMISTRUTTURATA
Disciplina: _________________
TIPOLOGIA “C” (N° 8 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA) + TIPOLOGIA “B” (N° 2
QUESITI A RISPOSTA APERTA)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
QUESITI A RISPOSTA APERTA PUNTI
Risposta completa ed uso efficace e consapevole del linguaggio
specifico
3
Risposta completa ma non approfondita ed uso di linguaggio
adeguato
2.25
Risposta parzialmente completa ed uso di linguaggio parzialmente
adeguato
1.5
Risposta frammentaria ed uso di linguaggio poco adeguato 0.75
Risposta errata o non data 0
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA PUNTI
SE LA RISPOSTA DATA E’ CORRETTA 0.5
SE LA RISPOSTA DATA E’ ERRATA O NON DATA 0
VALUTAZIONE
Data _______________________
CANDIDATO: COGNOME____________________NOME __________________________
(Nb. Non è consentito l‟uso di correttori né di penne cancellabili)
PUNTEGGIO TOTALE (IN
DECIMI) ________/10
76
GR
IG
LIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V corso diurno
FASE INDICATORI DESCRITTORI Punteggio
(su 30)
Punteggio
assegnato
Giudizio
I
Argomento
proposto dal
candidato
1. Capacità di applicazione
delle conoscenze e di
collegamento
multidisciplinare
Autonoma, consapevole ed efficace
Autonoma e sostanzialmente soddisfacente
Accettabile e sostanzialmente corretta
Guidata e in parte approssimativa
Inadeguata, limitata e superficiale
6
5
4
3
1-2
2. Capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi, di
rielaborazione critica
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
6
5
4
3
1-2
3. Capacità espressiva e
padronanza della lingua
Corretta, appropriata e fluente
Corretta e appropriata
Sufficientemente chiara e scorrevole
Incerta e approssimativa
Scorretta, stentata
4
3
2
1,5
1
____/16
II
Argomenti
proposti dai
commissari
1. Conoscenze disciplinari e
capacità di collegamento
interdisciplinare
Complete, ampie e approfondite
Corrette e in parte approfondite
Essenziali, ma sostanzialmente corrette
Imprecise e frammentarie
Frammentarie e fortemente lacunose
4
3
2
1,5
1
2. Coerenza logico-
tematica, capacità di
argomentazione, di
analisi/sintesi
Autonoma, completa e articolata
Adeguata ed efficace
Adeguata e accettabile
Parzialmente adeguata e approssimativa
Disorganica e superficiale
4
3
2
1,5
1-2
3. Capacità di
rielaborazione critica
Efficace e articolata
Sostanzialmente efficace
Adeguata
Incerta e approssimativa
Inefficace
4
3
2
1,5
1
____/12
III
Discussione
prove scritte 1. Capacità di
autovalutazione e
autocorrezione
I PROVA Adeguata
Inefficace
0,5
0
II PROVA Adeguata
Inefficace
0,5
0
III PROVA Adeguata
Inefficace
1
0
____/2
Punteggio TOTALE ____/30
La Commissione Il Presidente
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI PER
L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE - SCIGLIANO (CS)
77
FORMAT PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
ANNO SCOLASTICO:
CLASSE:
DISCIPLINA:
DOCENTE:
QUADRO ORARIO:
1. FINALITA’
2. ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA
ASSE CULTURALE:
Competenze disciplinari (disciplina)
4. ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITÀ E CONOSCENZE
COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA‟/CAPACITA‟ CONOSCENZE
1.
5. CONTENUTI DEL PROGRAMMA CONTENUTI DEL PROGRAMMA
MODULO 1:
ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI
6. METODOLOGIE
L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER
L’AGRICOLTURA, L’AMBIENTE ED IL TURISMO -
SCIGLIANO (CS)
78
7. MEZZI DIDATTICI
.
8. COMPETENZE MINIME
9. MODALITA’ DI VALUTAZIONE E DI RECUPERO
TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE
MODALITA’ DI RECUPERO Recupero curriculare in itinere
10. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE
1. IMPARARE A IMPARARE: subito dopo la spiegazione verificare l‟apprendimento e ribadire i concetti non
compresi
2. PROGETTARE: verifiche orali continue per stimolare la capacità e il metodo di apprendimento
3. RISOLVERE PROBLEMI: partendo da un caso reale (es. frane, disboscamenti, incendi, ecc.)
4. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: con altre discipline e d il mondo esterno
5. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: commentare fatti ambientale realmente successi e
collegarli alle informazioni acquisite
B) COMPETENZE DI RELAZIONE ED INTERAZIONE
6. COMUNICARE: ribadire le regole basilari di convivenza civile legate anche all‟educazione ambientale
7. COLLABORARE E PARTECIPARE: lavorare in gruppo ( es. realizzare cartelloni, ecc.)
C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA NELLA COSTRUZIONE DEL SÈ
8. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: sapersi inserire nella vita sociale rispettando le regole,
riconoscendo i limiti e le responsabilità anche in campo ambientale.
L‟insegnante
N.B Le competenze di cittadinanza vanno inserite solo nella programmazione del Primo Biennio.
79
ISTITUTOMNICOMPRENSIVO BIANCHI-SCIGLIANO
“I.P.S.S.A.S.R.”
DIPARTIMENTO DISCIPLINARE
AREA MATEMATICA-SCIENTIFICA-TECNOLOGICA
anno scolastico 2015/2016
Il giorno 18 settembre 2015 alle ore 14.00 nel laboratorio di scienze della scuola secondaria di secondo
grado(Ipssasr) di Scigliano, in via Serra si sono riuniti i docenti delle disciline
Matematica,Fisica,Chimica,Scienze,Geografia,Tecnologie della informazione e della comunicazione,Scienze
motorie (diurno), sia del corso diurno che del corso serale per costituire il nuovo Dipartimento dell‟area-
Matematica-Scientifica- Tecnologica e discutere il seguente punto all‟o.d.g.:
- Definizione programmazione didattica annuale di dipartimento ed articolazione della stessa per
annualità.
Sono presenti i seguenti docenti:
Sisca Maurizio (matematica corso serale),Gabriele Luigi (matematica corso diurno),Scavelli Antonella (scienze
naturali diurno), De Marco Stefano (scienze naturali serale.),Mauro Silvana (chimica serale.),Altomare
Mario(scienze motorie diurno) e Massimiliano Bruno(scienze motorie diurno).
Risultano assenti i seguenti docenti:Luzzi Giovanni(fisica diurno,),tic diurno da nominare,chimica diurno da
nominare.
La prof.ssa. Antonella Scavelli, a cui è stato conferito per l‟anno scolastico in corso 2015/2016 l‟incarico di
Coordinatore di Dipartimento dal Dirigente Scolastico, coordina le attività e funge, altresì, da segretario
verbalizzante.
Per il punto all‟o.d.g. si analizzano i punti della programmazione educativo-didattica, tenendo presenti i
documenti ufficiali relativi al riordino degli Istituti Professionali in vigore dall‟anno scolastico 2010/2011 e le
linee guida degli assi culturali scientifico-tecnologico e matematico.
Vengono perciò visionate le innovazioni introdotte nella suddivisione del percorso di studio in primo biennio,
secondo biennio e quinta classe, cercando di adeguare i punti cardini della riforma alle esigenze del nostro
Istituto di Istruzione Secondaria.
Dopo ampia discussione, nella quale ogni docente ha espresso la propria opinione e proposta, il Dipartimento
formalizza i punti della programmazione educativo - didattica in linea con le proposte ministeriali:
Fare sviluppare in ciascun alunno un corredo di competenze strutturate su conoscenze salde ed abilità operative sul piano cognitivo, indispensabili per decifrare il mondo nel quale viviamo.
Attuare strategie didattiche tese a fare acquisire agli studenti le capacità di comprensione e applicazione
delle innovazioni che lo sviluppo della scienza continuamente produce.
I docenti devono avere lo sguardo rivolto allo studente per aiutarlo a riconoscere le proprie possibilità e i propri talenti favorendo un rapporto positivo con la realtà.
80
L‟insegnante deve favorire la crescita di curiosità, volontà, capacità di riconoscere e affrontare le
criticità e le opportunità che si incontrano sul proprio cammino.
Gli studenti devono crescere per essere in grado di assumere responsabilità autonome nelle prospettive del servizio inteso come contributo al bene comune.
Uno dei punti forti, sul piano didattico del riordino dell‟Istruzione Secondaria negli Istituti Professionali è
certamente il laboratorio. Esso rappresenta un‟importante innovazione delle strategie didattiche perché
favorisce lo sviluppo delle competenze d‟apprendimento sui quali si base tutto l‟impianto dei nuovi istituti
professionali.
L‟obiettivo sarà quindi di lavorare a progetti laboratoriali comuni con le discipline di riferimento ma anche con
quelli concorrenti tutto ciò non può che aumentare i livelli di coinvolgimento e motivazione degli alunni
consentendo loro di acquisire il sapere attraverso il fare.
Oltre alle competenze di base previste dall‟obbligo di istruzione, gli allievi dovranno acquisire quelle
competenze caratterizzanti il percorso di studio. Esse sono classificate con riferimento alla natura ed ai
procedimenti della scienza, ai concetti ed ai processi unificanti e, infine alle spiegazioni scientifiche del mondo.
Queste competenze devono essere tenute presenti nel primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno, con
il supporto delle discipline professionalizzanti.
L‟asse scientifico ha l‟obiettivo di facilitare lo studente nell‟esplorazione del mondo circostante, per osservarne
i fenomeni e comprendere il valore della coscienza del mondo naturale e di quello delle attività umane come
parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l‟acquisizione di
metodi,concetti,atteggiamenti e a misurarsi con l‟idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale.
Per questo l‟apprendimento centrato sull‟esperienza e l‟attività di laboratorio assumono particolare rilievo.
L‟adozione di strategie di indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di
applicazione del metodo scientifico che al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo
operativo ha il fine anche di valutare l‟impatto sulla realtà concreta di applicazione scientifiche specifiche.
A conclusione dell‟obbligo di istruzione gli allievi dovranno avere in ogni disciplina specifica le seguenti:
COMPETENZE DI BASE:
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia, Chimica e Fisica)
Primo biennio
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere
nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dalla esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
Tecnica della informazione e della comunicazione(TIC)
Primo biennio
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l‟ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
81
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate.
Matematica
Primo biennio
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma
grafica.
Confrontare ed analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l‟ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Secondo biennio e quinto anno
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente
informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ed algoritmici per affrontare situazioni
problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare.
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienza, delle tecnologie e delle tecniche negli
specifici campi professionali di riferimento.
Geografia economica
Primo anno
Osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambito naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio ricerca e approfondimento disciplinare.
Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
Fisica
Primo biennio
Essere in grado di comprendere ed analizzare le situazioni/gli argomenti
Essere in grado di individuare relazioni
Essere in grado di scegliere strategie adatte per la soluzione di problemi.
82
Biologia Applicata
Terzo anno
Assistere le entita‟produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le
modalita‟ della loro adozione
Applicare metodologie per il controllo di qualita‟ nei diversi processi e per la gestione della trasparenza ,della tracciabilita‟
Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualita‟ e sicurezza
Scienze Motorie
Primo biennio
Favorire l‟armonico sviluppo dell‟adolescente agendo in forma privilegiata sull‟area motoria della
personalita‟,tramite il miglioramento delle capacita‟ fisiche e neuromuscolari.
Rendere l‟adolescente cosciente della propria corporeita‟,sia come disponibilita‟e padronanza
motoria,sia come capacita‟ relazionale,al fine di aiutarlo a superare le difficolta‟e le contraddizioni
tipiche dell‟eta‟.
Facilitare l‟acquisizione della cultura di scienze motorie che tende a promuovere la pratica motoria
come costume di vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati che le attivita‟motorio-
sportive assumono nell‟attuale societa‟.
Secondo biennio e quinta
Acquisizione dei valori interculturali del movimento del gioco e dello sport
Acquisizione del valore della corporieta‟
Consolidamento della cultura motoria-sportiva
Approfondimento operativo e teorico di attivita‟ motorie-sportive x favorire l‟acquisizione di
capacita‟trasferibili all‟esterno della scuola.
Arricchimento della coscienza sociale attraverso la propria consapevolezza .
Il Consiglio di Classe alla fine del biennio provvederà alla compilazione, per ogni alunno, del certificato delle
competenze di base acquisite nell‟assolvimento dell‟obbligo di istruzione.
Le competenze da acquisire relative ai quattro assi culturali: asse dei linguaggi, asse matematico, asse
scientifico-tecnologico, asse storico-sociale, nonché le otto competenze chiave di cittadinanza vengono di
seguito elencate così come risulta nel suddetto certificato.
COMPETENZE DI BASE ASSI CULTURALI:
Asse dei linguaggi lingua italiana
• L1 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l‟interazione
comunicativa verbale in vari contesti.
• L2 Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.
• L3 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
lingua straniera
• L4 Utilizzare la lingua inglese/francese per i principali scopi comunicativi ed operativi.
altri linguaggi
• L5 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
• L6 Utilizzare e produrre testi multimediali.
83
Asse matematico • M1 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica.
• M2 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
• M3 Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi.
• M4 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l‟ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico - tecnologico • S1 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere
nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
• S2 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall‟esperienza.
• S3 Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate.
Asse storico - sociale • G1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
• G2 Collocare l‟esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
arantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell‟ambiente.
• G3 riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo
del proprio territorio.
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati vengono acquisite
dallo studente con riferimento alle
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA:
C1 Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed
informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di
studio e di lavoro.
C2 Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e
di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative
priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti.
C3 Comunicare comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d‟animo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e
diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
C4 Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all‟apprendimento
comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli
altri.
84
C5 Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
C6 Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
C7 Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi
ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando
analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
C8 Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione
ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l‟attendibilità e
l‟utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Indirizzo - Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
Opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL‟AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario
Discipline
ORE ANNUE
Primo biennio Secondo biennio 5° anno
1 2 3 4 5
Scienze integrate (Fisica) 66 66
di cui in compresenza 66*
Scienze integrate (Chimica) 66 66
di cui in compresenza 66*
Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione
66
66
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99**
OPZIONE “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL
TERRITORIO”
60/A Biologia applicata 99 - -
12/A 58/A Chimica applicata e processi
di trasformazione 99 66 -
58/A 74/A Tecniche di allevamento
vegetale ed animale
99 132 132
58/A Agronomia territoriale ed
ecosistemi forestali 132
66
66
58/A Economia agraria e dello
sviluppo territoriale
66 132 99
58/A Valorizzazione delle attività
produttive e legislazione
nazionale e comunitaria
66
99 132
58/A Sociologia rurale e storia
dell’agricoltura
- - 66
85
58/A Economia dei mercati e
marketing agroalimentare ed
elementi di logistica
-
66
66
Ore totali 396 396 561 561 561
5/C nel triennio di cui in
compresenza
132* 198 396* 198 198*
* L‟attività didattica di laboratorio caratterizza l‟area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le
ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli
insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell‟ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore
di compresenza nell‟ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
Ogni docente del Consiglio di Classe redigerà il proprio piano di lavoro tenendo conto se la propria disciplina è
di riferimento o concorrente al raggiungimento delle singole competenze.
La seduta procede con la specificazione degli ambiti di intervento relativi alle seguenti voci di
programmazione:
le scelte educative,in relazione ai bisogni degli alunni;
gli obiettivi educativi e didattici e i contenuti disciplinari più significativi;
le strategie e metodologie di lavoro;
gli strumenti e i sussidi didattici ritenuti necessari,le attività di laboratorio;
le tipologie e le modalità delle verifiche del processo insegnamento/apprendimento;
i criteri e le tipologie di prove per la valutazione iniziale periodica e finale;
il numero di prove,scritte e/o grafiche e/o pratiche per ciascun periodo ;
le conoscenze, abilità e competenze minime che gli alunni devono acquisire per ciascun percorso formativo( modulo disciplinare o pluridisciplinare ) e la suddivisione dei contenuti culturali essenziali
negli anni scolastici;
le modalità attuative del piano di lavoro disciplinare;
le unità formative e le tematiche individuate;
le attività complementari ed integrative, curriculari ed extra-curriculari,nonché i progetti educativi attinenti l‟area disciplinare;
le modalità, le metodologie da adottare negli interventi didattici integrativi.
Le scelte educative, in relazione ai bisogni degli alunni
Il Dipartimento, dopo un‟ampia discussione, formalizza che per le prime classi si procederà all‟accoglienza
degli allievi per favorire il loro inserimento nel nuovo ambiente scolastico. Gli allievi infatti, accolti dal
personale scolastico, avranno modo di visitare tutti gli ambienti utili per il loro percorso di vita scolastica. In
questi primi giorni di accoglienza il Preside di nuova nomina incontrerà il primo giorno di scuola tutti gli
alunni e i genitori degli studenti della prima classe dell‟ipssars nell‟ultimo giorno di accoglienza g.venerdi‟18
c.m in occasione del buffet di accoglienza.
Per gli allievi delle altre classi si effettuerà un periodo di somministrazione dei test di ingresso delle nuove
discipline x adeguare alla classe la nuova programmazione. Il dipartimento prendendo atto che la società
moderna è contrassegnata dai continui mutamenti nelle professioni, cercherà di attuare un percorso formativo
equilibrato e mirato soprattutto all‟apprendimento ed al potenziamento delle capacità di ogni allievo.
Gli obiettivi educativi e didattici più significativi
86
obiettivi formativi:
Favorire la graduale ma completa personalità degli alunni ed indirizzarli ad un sempre più corretto
metodo di studio.
Sviluppare la socialità di ogni alunno intesa come rispetto di sé, degli altri e dell‟ambiente in cui vive e lavora.
Favorire l‟attuazione di rapporti interpersonali corretti e fare apprezzare i valori dell‟amicizia, della collaborazione, della solidarietà e della tolleranza.
Stimolare la capacità di partecipazione degli allievi, predisponendoli all‟ascolto e ad intervenire.
Promuovere la formazione di giovani responsabili e dotati di capacità di autovalutazione.
Sviluppare flessibilità, progettualità e capacità di approfondimento in modo autonomo.
Prestare attenzione in classe e svolgere con puntualità i compiti assegnati.
Collaborare nei lavori di gruppo partecipando in modo attivo ed interessato.
Obiettivi cognitivi:
1. Saper usare un lessico scientifico appropriato.
2. Descrivere ed interpretare un fenomeno in modo chiaro e logico.
3. Porsi domande significative e ricercarne le risposte.
4. Osservare ed interpretare carte tematiche, istogrammi, diagrammi e grafici.
5. Usare strumenti di laboratorio ed effettuare esperimenti.
6. Utilizzare software informatico predisposto per la risoluzione di vari problemi.
7. Individuare fenomeni più importanti che caratterizzano l‟aspetto attuale del territorio.
8. Saper utilizzare in modo proficuo il libro di testo e gli altri strumenti didattici.
Obiettivi specifici e trasversali:
Alla fine del biennio l‟allievo dovrà essere in grado di:
Possedere capacità intuitive e logiche.
Padroneggiare processi di astrazione e di formazione dei concetti.
Ragionare intuitivamente e deduttivamente.
Formalizzare correttamente il pensiero.
Argomentare correttamente ed efficacemente.
OBIETTIVI SPECIFICI DELLE DISCIPLINE AREA COMUNE
Utilizzare correttamente le tecniche e le procedure chimiche, fisiche e biologiche studiate;
Spiegare e utilizzare i grafici e schemi;
Conoscere e sapere utilizzare il microscopio e altri strumenti propri dell‟indagine scientifica e biologica;
Riconoscere e costruire relazioni e funzioni;
Saper schematizzare la realtà fisica.
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall‟esperienza
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
87
Le strategie e metodologie di lavoro
Ciascun docente si adopererà nel progettare diversi percorsi metodologici che prevedono lezioni dinamiche e di
facile acquisizione e che alternano ai momenti informativi quelli di dibattito ed interrelazione. Ogni tipo di
intervento metodologico avrà lo scopo di sviluppare e potenziare le abilità di analisi, di sintesi e di
rielaborazione. Traendo spunto dalle informazioni e dalle sperimentazioni gli studenti dovranno acquisire una
discreta manualità.
Le strategie didattiche saranno orientate nello sforzo di ridurre i tempi della lezione frontale e produrre una
didattica volta alla piena integrazione degli allievi, al recupero delle lacune, alle attività da svolgere nei
laboratori di fisica, chimica, scienze ed informatica, alla valorizzazione delle abilità. Lo scopo è rafforzare
l‟interesse e la curiosità degli allievi ed avvicinarli, quanto più possibile, ad un mondo scientifico che ogni
giorno ci chiede di scoprirlo.
I docenti del Dipartimento disciplinare per l’Area-Matematico-Scientifico-Tecnologico propongono lo
svolgimento di programmazioni più snelle e meno gonfie di nozioni, al fine di rendere possibile un maggiore
approfondimento di quegli argomenti che sono invece propedeutici al corso di studi intrapreso dagli alunni.
Strumenti e sussidi didattici
I sussidi didattici utilizzati saranno il libro di testo, materiali audiovisivi, la LIM, il laboratorio dell‟area
scientifica,il laboratorio multimediale, la biblioteca e, per scienze motorie le strutture disponibili.
Tipologie e le modalità delle verifiche del processo insegnamento/apprendimento
La valutazione formativa sarà fatta costantemente in itinere e servirà a raccogliere informazioni sui livelli di
apprendimento degli alunni attraverso colloqui informali, correzione di esercizi fatti a casa o in classe, domande
flash, riepiloghi degli argomenti trattati; tali informazioni serviranno:
agli alunni per orientarsi nelle attività di studio;
agli insegnanti come verifica di lavoro svolto e del metodo adottato.
la verifica formativa servirà quindi anche ad impostare le eventuali attività di recupero per le quali è stata
riservata una parte del tempo totale previsto per ciascuna unità.
La verifica sommativa sarà fatta in forma distinta da quella formativa e avrà un carattere di maggiore ufficialità.
Essa sarà effettuata tramite testi scritti (questionari, esercizi, testi strutturati, relazioni, completamento di
dialoghi) e tramite testi orali (interrogazione lunga e breve).
Dal momento che il Collegio Docenti ha deliberato la suddivisione dell‟anno scolastico in 2 quadrimestri e
pagellino interperiodale (periodo novembre-dicembre 2015), il Dipartimento Scientifico ha proposto, per le
discipline con almeno tre ore settimanali e che prevedono lo scritto o la prova pratica, che ci saranno:
nel primo quadrimestre 2(due) verifiche scritte;
nel secondo quadrimestre 2 (due) verifiche scritte.
Ciascun docente si adopererà nel progettare diversi percorsi metodologici che prevedono lezioni
dinamiche e di facile acquisizione e che alternano ai momenti informativi quelli di dibattito ed
interrelazione. Ogni tipo di intervento metodologico avrà lo scopo di sviluppare e potenziare le abilità
di analisi, di sintesi e di rielaborazione. Traendo spunto dalle informazioni e dalle sperimentazioni gli
studenti dovranno acquisire una discreta manualità.
Le strategie didattiche saranno orientate nello sforzo di ridurre i tempi della lezione frontale e produrre
una didattica volta alla piena integrazione degli allievi, al recupero delle lacune, alle attività da
svolgere nei laboratori di fisica, chimica, scienze ed informatica, alla valorizzazione delle abilità. Lo
scopo è rafforzare l‟interesse e la curiosità degli allievi ed avvicinarli, quanto più possibile, ad un
mondo scientifico che ogni giorno ci chiede di scoprirlo.
88
La proposta del Dipartimento per le griglie di valutazione(una griglia x la prova scritta ed una x la prova
orale) è allegata al presente documento.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE
L‟attività di formazione è costituita sia dall‟attività didattica curriculare che dalle attività integrative e/o
complementari; tali interventi, concordati, prevedono la partecipazione degli studenti a:
progetto” alternanza scuola-lavoro” ;
progetto “La scuola al cinema” edizione 2015/2016;
progetto “Gli studenti sperimentano”;
progetto” Pubblicità”;
progetto di educazione finanziaria;
progetto in Rete con il Mancini di cs”Promo Idea”
partecipazione agli incontri con le realta‟ territoriali (protezione civile,vvff,guardie
ambientali,associazioni ambientali e di volontariato)
corso di recupero/potenziamento delle competenze di base in matematica e di scienze a compimento
dell‟obbligo scolastico, secondo le linee guida, per il biennio e per gli studenti stranieri presenti in
istituto(classe prima e terze);
partecipazione a sagre, seminari a proposte culturali promosse nel territorio;
progetto orientamento in entrata ed in uscita;
visite guidate a Parchi Nazionali ed a siti di interesse scientifico.
progetto accoglienza nella prima settimana dall‟inizio delle attività scolastiche;
attività in ambiente naturale: escursioni in montagna durante il periodo invernale .
OBIETTIVI MINIMI E MODULI DISCIPLINARI
Gli obiettivi minimi saranno calibrati in funzioni della tipologia della classe; in particolare per le prime classi
verranno somministrate delle prove d‟ingresso e in relazione ai risultati saranno adattati i programmi e verranno
previsti i termini di recupero al fine di rendere omogenea la classe.
PRIMO BIENNIO
MODULI DI MATEMATICA CLASSI PRIME
Modulo 1 Operazioni negli insiemi numerici N, Z, Q,R
Modulo 2 Calcolo letterale
Modulo 3 Elementi di geometria nel piano e nello spazio
Modulo 4 Funzioni ed Equazioni di primo grado.
MODULI DI MATEMATICA CLASSI SECONDE
Modulo 1 Siatemi lineari.
Modulo 2 Equazioni di secondo grado
Modulo 3 Superfici delle figure piane e solide
89
Modulo 4 Elementi di statica e di calcolo delle probabilita'
MODULI DI CHIMICA E LABORATORIO CLASSI PRIME
Modulo 1 Osservare la realtà.
Descrivere i fenomeni.
Gli stati di aggregazioni.
Modulo 2 Come si presente la materia.
Elementi, composti e soluzioni.
Modulo 3 Rappresentare le reazioni.
Le soluzioni.
MODULI DI CHIMICA E LABORATORIO CLASSI SECONDE
Modulo 1 La struttura dell‟atomo
La tavola periodica.
Modulo 2 I legami chimici.
Composti chimici e loro comportamento.
Modulo 3 La chimica del carbonio.
I composti organici.
MODULI DI SCIENZE DELLA TERRA E BILOGIA CLASSI PRIME
Modulo 1 La terra e la sua immagine.
Il ciclo della terra, la terra dal cielo.
Il sistema solare.
Un pianeta roccioso.
Vulcani e terremoti.
I movimenti della crosta terrestre.
Modulo 2 L‟involucro gassoso della terra.
I fenomeni atmosferici e meteorologici.
I climi della terra.
Modulo 3 Oceani e mari.
I ghiacciai.
Le acque dolci.
90
MODULI DI SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA CLASSI SECONDE
Modulo 1 I viventi e l‟ambiente.
Gli equilibri biologici.
Come si evolvono le specie.
Modulo 2 Come sono fatte e come funzionano le cellule.
Come si riproducono le cellule.
Organizzazione e diversità dei pluricellulari.
La riproduzione degli organismi pluricellulari e la trasmissione dei caratteri ereditari.
Modulo 3
L‟assunzione delle sostanze.
Il trasporto e l‟escrezione.
Il sostegno e il movimento.
La riproduzione.
MODULI DI FISICA CLASSI PRIME
Modulo 1 Grandezze fisiche e loro misura.
Modulo 2 Le forze.
Equilibrio dei solidi e dei fluidi.
Modulo 3 Cinetica e dinamica.
MODULI DI FISICA CLASSI SECONDE
Modulo 1 La termodinamica.
Modulo 2 Il suono e la luce.
Modulo 3 L‟elettromagnetismo.
MODULI DI GEOGRAFIA CLASSI PRIME
Modulo 1 I grandi temi della Geografia.
Modulo 2 L‟Italia.
91
Modulo 3 L‟Europa.
MODULI DI TECNOLOGIA DELL‟INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Classe prima
Modulo 1 Concetti base dell'ICT
Modulo 2 Windows
Modulo 3 Internet e posta elettronica
Modulo 4 Word base
Classe Seconda
Modulo 1 Execel
Modulo 2 Funzioni avanzate di word
Modulo 3 Power Point
Modulo 4 Funzioni avanzate di Execel
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
Moduli di Biologia Applicata classe terza
Modulo1
Aspetti sistematici e morfo-biologici dei principali parassiti delle colture
Controllo biologico delle entita’ parassitarie
Modulo 2
Mecanismi di attacco dei patogeni
Lieviti e batteri
Criteri di prevenzione e protezione relativi all’acquisto ,conservazione,uso,e smaltimento dei
fitofarmaci
MODULI DI MATEMATICA CLASSI TERZE
Modulo 1 Equazioni di 1° grado (raccordo con il primo biennio)
Modulo 2. Sistemi lineari(raccordo col primo biennio)
Modulo 3. Equazioni di secondo grado(raccordo col primo biennio.
Modulo 4 Problemi nel piano cartesiano(retta e parabola)
MODULI DI MATEMATICA CLASSI QUARTE
Modulo 1 Problemi e disequazioni(raccordo col secondo biennio)
92
Modulo 2 Logica matematica
Modulo 3 Funzioni circolari e trigonometria
Modulo 4 Matematica finanziaria
MODULI DI MATEMATICA CLASSI QUINTE
Modulo 1 Funzioni reali di una variabile reale.
Funzione elementari.
Modulo 2 Funzioni esponenziali e logaritmiche
Equazioni esponenziali e logaritmiche
Modulo 3 Applicazioni delle funzioni all'economia.
Modulo 4 Limiti e derivate di funzioni.
MODULI DI SCIENZE MOTORIE
Primo biennio
Modulo 1 La resistenza.
La forza.
La velocità.
La mobilità articolare.
Secondo biennio
Modulo2 La coordinazione generale.
La coordinazione oculo-muscolare.
L‟equilibrio.
Il tempismo.
Classe quinta
Modulo 3 Norme di igiene.
Il corpo umano.
Traumatologia e primo soccorso.
ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI INTEGRATIVI
Tutti gli interventi didattico-metodologici saranno orientati a trattare i diversi argomenti secondo il metodo
della progressione razionale, procedendo dai concetti più semplici verso quelli più complessi, per facilitare la
comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche; i tempi della fase insegnamento/apprendimento
saranno collegati sempre comunque ad una fase di recupero e potenziamento delle abilità di base; sono previste
anche fasi di rafforzamento di obiettivi e contenuti concentrati in una o più lezioni alla fine di ogni percorso
modulare. Sono inoltre previsti supporti e tecniche diversificate all‟interno di ogni disciplina con percorsi di
didattica breve, al fine di favorire la memorizzazione definita di concetti di base.
Ogni modulo della programmazione avrà comunque uno spazio di recupero in itinere e sarà prevista anche la
pausa didattica per il recupero di più abilità.
Lo svolgimento dei programmi sarà in ogni caso adeguato al ritmo dell‟apprendimento reale degli alunni delle
singole classi, alla frequenza, alla loro partecipazione in classe e allo studio quotidiano a casa.
93
I docenti tutti dell’Area-Matematico-Scientifico-Tecnologica e in particolare gli insegnanti di matematica,
programmeranno esercitazioni in itinere volte al potenziamento delle competenze di base a compimento
dell’obbligo scolastico per gli alunni delle seconde classi.
La seduta è tolta alle ore 15,25.
Il segretario verbalizzante
Prof. Antonella Scavelli