Incontri Selvatici 2016 - iobscigliano.gov.it - Progetto... · SCUOLA DELL’INFANZIA ... della...

30
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO BIANCHI – SCIGLIANO SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – PRIMO GRADO - IPA Viale Municipio – 87057 Scigliano(CS) Tel. e Fax. 0984/966289 · e-mail:[email protected] Sito internet: www.iobscigliano.gov.it Incontri Selvatici 2016 PROGETTO DI EDUCAZIONE ED INTERPRETAZIONE AMBIENTALE “Cos’è l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali scomparissero l’uomo morirebbe di una grande solitudine di spirito. Poiché qualunque cosa capiti agli animali, presto capita anche all’uomo.” Capo pellerossa Sealth

Transcript of Incontri Selvatici 2016 - iobscigliano.gov.it - Progetto... · SCUOLA DELL’INFANZIA ... della...

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO BIANCHI – SCIGLIANO

SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – PRIMO GRADO - IPA

Viale Municipio – 87057 Scigliano(CS)

Tel. e Fax. 0984/966289 · e-mail:[email protected]

Sito internet: www.iobscigliano.gov.it

Incontri Selvatici 2016

PROGETTO DI EDUCAZIONE ED INTERPRETAZIONE AMBIENTALE

“Cos’è l’uomo senza gli animali?

Se tutti gli animali scomparissero

l’uomo morirebbe di una grande solitudine di spirito.

Poiché qualunque cosa capiti agli animali,

presto capita anche all’uomo.”

Capo pellerossa Sealth

ALLA RICERCA DEGLI ANIMALI TOTEM

Lavoro delle classi prima e seconda

della Scuola Secondaria di I grado di Scigliano

dedicato al Lupo Claudio, sentinella del bosco,

salvato dalle Guardie Forestali e vittima dei bracconieri

DIARIO DI BORDO: IL NOSTRO BOSCO

Siamo ormai al quarto anno di collaborazione con il Corpo Forestale dello

Stato, ancora una volta entusiasti di poter realizzare un progetto di

educazione ambientale affiancati da esperti conoscitori della natura,

protettori dei boschi e degli animali.

Giorno 13 marzo ci siamo inoltrati nei boschi di Scigliano, località

Agrifoglio, a circa 900 m. di altitudine. Abbiamo compilato una scheda di osservazione del bosco

grazie alle risposte esaurienti del Dott. Carmine Lupia. Si tratta di un bosco con alberi

importanti, alti anche 15 metri, alcuni più vecchi di duecento anni; con diverse specie tipiche,

soprattutto pini, querce, castagni, roverelle, pioppi, ontani, sambuchi e salici.

Abbiamo cercato anche le tracce degli animali del bosco e soddisfatto tante curiosità

sul loro comportamento e sulle loro abitudini. Lo sapevate, ad esempio, che la pelliccia

dello scoiattolo era molto pregiata e richiesta nel Medioevo, usata come ornamento

distintivo di alti personaggi o di ordini cavallereschi? Infatti, fin dal tempo di Carlo

Magno, in Francia serviva per bordare i manti del re e degli alti dignitari di corte, al

momento dell’investitura essi indossavano un berretto di velluto foderato di “vaio”, così

era chiamata la pelliccia. In Calabria esistevano gli ischeruoli che andavano a caccia di

scoiattoli e ne rivendevano le pelli valutate il doppio delle altre. Per fortuna oggi il

nostro scoiattolo può dormire sonni tranquilli, essendo protetto!

SCHEDA DI RACCOLTA DATI

Tracce di presenza di animali:

Numero di animali avvistati……………………………………………………

Numero di nidi di scoiattolo presenti………………………………………………

Numero di tane……………………………………

Numero di ghiande, pigne e nocciole rosicchiate dagli scoiattoli…………………

Numero di orme e/o tracce del tasso………………………………….

LO SCOIATTOLO

Il cibo degli scoiattoli

Specie di conifere presenti………………………………………………

Specie di latifoglie presenti………………………………………………

Tipi di semi di albero preferiti dallo scoiattolo presenti……………………….

1. Come si fa a capire se un’area è frequentata da scoiattoli?

2. Dove vive lo scoiattolo?

3. Quali sono i boschi preferiti dagli scoiattoli?

4. Quando si possono vedere gli scoiattoli?

5. Che cosa mangiano gli scoiattoli?

6. Come si riconosce un nido di scoiattolo?

7. Chi crea le cavità degli alberi dove lo scoiattolo si può riparare?

8. Come fanno gli scoiattoli a sopravvivere all’inverno?

9. Gli scoiattoli sembrano avere gusti particolari…è vero che mangiano anche i funghi?

10. E’vero che lo scoiattolo nero è una specie tipica dei nostri boschi?

11. Come si distingue dagli altri scoiattoli?

12. Qual è l’utilità dello scoiattolo?

13. Quali sono i nemici dello scoiattolo?

IL TASSO

- Come si fa a capire se un’area è frequentata da tassi?

- Dove vive il tasso?

- Quali sono i boschi preferiti dai tassi?

- Quando si possono vedere?

- Come si può scoprire la tana di un tasso?

- Che cosa mangiano?

- Come si distinguono le diverse specie di tasso?

- In Calabria esistono tutte le specie?

- Qual è l’utilità del tasso?

- Quali sono i nemici del tasso?

CARTOLINE DAL BOSCO

Troverai più nei boschi che nei libri.

Gli alberi ti insegneranno le cose

che nessun maestro ti dirà!

Bernardo di Chiaravalle

SIMBOLOGIA

ANIMALE:

I TOTEM

Le antiche leggende narrano

come l’essenza di ogni uomo si

rispecchi, nelle capacità, nei

talenti, nei pregi così come nei

difetti, in uno o più profili

animali che saranno per lui

guida a sostegno della propria

esistenza.

Esse raccontano che per ogni individuo ci siano nove animali guida, ma che egli li debba

scoprire e riconoscere, chiamarli a sè ed ascoltarli, per essere guidato nelle nove vie

dell’Est, dell’Ovest, del Nord, del Sud, del Basso, dell’Alto, dell’Interno, della Destra e

della Sinistra. Le nove strade che gli animali illuminano simboleggiano le sfaccettature

dell’anima, così come le mille e mille strade che una vita può intraprendere.

Per leggere la simbologia animale, bisogna utilizzare un recipiente nel quale conservare

il pelo o la piuma o una parte di ognuno degli

animali guida. L'interessato la toccherà estrarrà

nove oggetti o nomi, o disegni, usando solo la mano

sinistra, così da leggere in ordine i suoi animali

guida.

Quasi tutte le culture sciamaniche credono negli

animali come alleati o aiutanti. I Celti

attribuivano ai loro clan associazioni con animali

specifici. Ogni gruppo etnico si identificava con

un animale e ogni membro del gruppo non solo

pensava di discendere da un determinato animale

(il totem), ma pensava anche di potersi

appropriare, con dei rituali di iniziazione, delle qualità di questo animale. Alcuni gruppi

etnici si chiamano “Figli dell’Orsa”, giacché simboleggiano, nel nome che portano, la loro

discendenza dalla Grande Madre; altri invece si identificavano con il cigno oppure con

l’oca dal piumato bianco, che rappresentavano il vestito di un Druido. Ogni clan aveva

striscioni sui quali erano raffigurate le immagini o il simbolo del loro animale di origine.

Dall’altra parte del mondo, nella tradizione dei

Nativi Americani, gli animali (detti Animali Totem o

Animali Medicina) sono simbolo di potere, di

conoscenza e di guarigione.

Fra questi:

AIRONE - Equilibrio, Stabilità, Unicità

ALCE - Autostima, Forza Personale

ALLODOLA - Potere del Suono, Potere della Voce

ANATRA - Connessione con le Emozioni, Conforto

Emozionale

ANGUILLA - Trasformazione, Forza Vitale,

Sessualità

APE - Fertilità, Dolcezza della Vita, Operosità

AQUILA - Spirito, Visione Superiore

ARIETE - Cambiamento, Nuovo Inizio

BALENA - Profondità Interiori, Potere Creativo e Sonoro

BISONTE - Abbondanza, Preghiera, Gratitudine

CAMALEONTE - Mimetismo, Adattabilità, Sensitività

CANARINO - Medicina del Canto, Gioia

CANE - Fedeltà, Lealtà, Protezione

CASTORO - Costruzione, Progettazione, Collaborazione

CAVALLETTA - Balzare in Avanti, Fortuna

CAVALLO - Potere personale, Forza, Libertà

CERBIATTO - Delicatezza, Innocenza, Gentilezza

CHIOCCIOLA - Protezione dello Spazio e delle Emozioni

CIGNO - Grazia, Bellezza, Armonia

CINGHIALE - Forza, Autostima, Prosperità

CIVETTA - Magia, Chiaroveggenza

COCCINELLA - Fortuna, Felicità

COCCODRILLO - Energie Primordiali, Attesa, Tempismo

COLIBRI' - Gioia, Dolcezza, Felicità

COLOMBA - Femminilità, Pace, Armonia

CONIGLIO - Superare le Paure, Fecondità

CORVO - Magia, Mistero, Guarigione

COYOTE - Follia Sacra, Umorismo

DELFINO - Gioia, Guarigione, Potere del Respiro e del Suono

DONNOLA - Furtività, Scaltrezza, Cautela, Vedere in Profondità

FALCO - Messaggi, Velocità Mentale, Visione Ampliata

FARFALLA - Leggerezza, Trasmutazione, Danza di Gioia

FOCA - Fluire nella Vita, Immaginazione, Creatività, Sogno

FORMICA - Resistenza, Efficienza, Lavoro per la Comunità

GABBIANO - Libertà nel Volare, Messaggero Spirituale

GALLINA - Nutrimento, Crescita, Difesa, Farsi Rispettare

GAMBERO - Affrontare la Paura, Fare delle Ricognizioni

GATTO - Agilità, Indipendenza, Quieta Osservazione, Magia

GAZZA - Intelligenza, Conoscenza Occulta, Curiosità, Ecletticità

GHIANDAIA AZZURRA - Determinazione, Assertività, Comunicazione

GIAGUARO - Potere Sciamanico, Capire i Segreti

GRANCHIO - Proteggere la propria Sensibilità

GRILLO - Risveglio, Intuizione, Fortuna

GRU - Longevità, Fortuna, Pazienza

GUFO - Magia, Visione, Saggezza

LIBELLULA - Oltre l'Illusione, Trasformazione

LINCE - Segreti, Silenzio, Solitudine

LOMBRICO - Umiltà, Digerire il Passato

LONTRA - Energia Femminina, Gioia, Festosità

LUCERTOLA - Sognare, Vedere il Futuro

LUPO - Maestria, Insegnamento

MARTIN PESCATORE - Opportunità, Abbondanza,

Prosperità

MUCCA - Fertilità, Maternità, Abbondanza,

Serenità

OPOSSUM - Diversivo, Immobilità

ORSO - Introspezione, Silenzio

PANTERA - Reclamare il Potere, Forza femminile

PAVONE - Pienezza di Sé, Completezza

PETTIROSSO - Nuovi sviluppi, Armonia Interiore

PICCHIO - Potere del Ritmo, Perseveranza

PIPISTRELLO - Affrontare le Paure, Morte e

Rinascita

PORCOSPINO - Difesa della Intimità e Innocenza

PROCIONE - Travestimento, Vivere Ruoli Diversi

PUMA - Leadership, Forza Pura

PUZZOLA - Sensualità, Farsi Rispettare

QUAGLIA - Calore del Gruppo, Immediatezza di Azione

RAGNO - Creazione, Infinito, Integrazione degli Opposti

RANA - Purificazione, Trasformazione

RONDINE - Buona Novella, Rinascita, Libertà

ROSPO - Soldi, Fortuna

SCIMMIA - Spontaneità, Giocosità, Socievolezza

SCOIATTOLO - Raccolta, Attività, Integrazione Gioco-Lavoro

SCORPIONE - Trasmutazione, Cambiamento, Sessualità

SERPENTE - Trasmutazione, Iniziazione, Morte e Rinascita

TACCHINO - Generosità, Condivisione, Altruismo

TARTARUGA - Madre Terra, Protezione, Pacatezza

TASSO - Aggressività, Azione, Espressione del Potere Personale

TOPO - Minuziosità, Osservare i Dettagli

VOLPE - Mimetismo, Invisibilità, Prontezza, Furbizia

Fra tutti gli animali che popolano i nostri boschi, ne abbiamo scelto due, lo

scoiattolo e il tasso, ne abbiamo ricercato i tratti distintivi ed anche il valore

simbolico, facendone i nostri “totem”. La tenacia del tasso che non si arrende

davanti al pericolo e l’energia dello scoiattolo che, furbo e veloce, riesce a

sopravvivere in un modo molto più grande di lui, sono stati i motivi per cui li

abbiamo eletti nostri animali-guida.

LO SCOIATTOLO, il folletto dei boschi.

Questo roditore suscita in tutti profonda simpatia

ed attrazione. E’ un acrobata eccezionale e quando

si sposta sui rami più alti o salta da un albero

all'altro ci lascia davvero col fiato sospeso.

Oggi si parla di una nuova specie che è propria delle

nostre zone: lo scoiattolo nero.

E’, infatti, tutto nero, col ventre bianco ed è stato

scoperto dai ricercatori dell’Università

dell’Insubria (Varese) sulle montagne di Calabria e Basilicata. Uno scoiattolo 100% made

in Italy che si differenzia da quello europeo, lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), da

quello nordamericano, o scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), e pure da quello del sud

est asiatico, lo scoiattolo variabile (Callosciurus finlaysonii). Il nuovo mammifero è stato

ribattezzato scoiattolo meridionale (Sciurus meridionalis). Lo studio è stato

pubblicato sulla rivista Hystrix the Italian Journal of Mammalogy. Ma purtroppo,

appena scoperto, questo animaletto è già a rischio di estinzione, sia per la riduzione

degli habitat, sia per la competizione con le specie alloctone, cioè introdotte

artificialmente dall’uomo.

CARTA DI IDENTITA’

NOME SCIENTIFICO: Sciurus vulgaris; la parola significa “fa ombra con la coda”.

Nome inglese: Red squirrel.

Ordine: Roditori

Famiglia: Sciuridi

Diffusione: Foreste di conifere e di latifoglie

Peso: 200-490 gr

Lunghezza: 195-280 mm

HABITAT

Lo scoiattolo europeo è diffuso in tutta l’Europa e l’Asia, vive nelle foreste di conifere

e latifoglie. Si possono incontrare tre specie diverse:

Sciurus vulgaris fuscoater che vive sulle Alpi e nell’Appennino settentrionale.

Sciurus vulgaris italicus che vive sull’Appennino settentrionale fino all’Abruzzo.

Sciurus vulgaris meridionalis che vive nelle regioni meridionali.

COM’E’ FATTO?

Caratteristiche: il corpo misura circa 25 cm., mentre alla coda

spettano altri 20 cm.; il suo peso si aggira attorno ai 250 grammi,

anche se a volte può essere più grande. Come tutti i roditori, è

provvisto di forti incisivi a crescita continua; ciò lo obbliga a

rosicchiare in continuazione, e, poiché lo smalto si trova

solamente sulla superficie anteriore dei denti, questi si

consumano maggiormente nella parte interna, facendogli

assumere una forma a scalpello, assai tagliente. Sul suo capo, dal

musetto un po' allungato, spiccano due occhi vivaci, scurissimi, tondi, ben adattati anche

alla vista in condizioni di semioscurità, e due orecchie ben sviluppate, all'estremità delle

quali emergono due evidenti ciuffi di lunghi peli, dello stesso colore del mantello. La

coda, lunga come il corpo, forma un grosso pennacchio di peli lunghi e soffici, che fanno

sembrare lo scoiattolo di dimensione doppia del reale. Questa coda svolge

un'importante funzione equilibratrice nei salti e di segnale visivo durante i

corteggiamenti; quando è seduto è spesso tenuta rivolta all'insù, quasi adagiata lungo la

schiena, come uno scudo ombroso. La colorazione del mantello varia dai toni rossi intensi,

più diffusi nelle regioni del nord, ai toni bruni e bruno-intensi, tipici delle aree

meridionali.

COSA MANGIA?

Ricerca semi di ogni tipo, tra questi sono particolarmente graditi quelli delle pigne, le

faggiole, le noci e le nocciole, oltre alle gemme, così ricche di succosa linfa, che in

primavera integrano le scorte ormai quasi esaurite accumulate per l'inverno. Di questi

semi viene fatta man bassa durante tutta l'estate e molti vengono accuratamente

nascosti in nascondigli provvisori, per costituire delle vere e proprie dispense per la

stagione invernale. Questa abitudine a nascondere i semi anche sottoterra in luoghi

diversi risulta assai utile per la diffusione di molte specie di alberi. Tracce della sua

presenza sono i “torsoli” delle pigne dell’abete rosso, abbandonati sul terreno quasi

completamente “sbucciate”, con un solo “ciuffo” di squame all'estremità.

COME SI RIPRODUCE?

All'inizio della primavera, i maschi devono spesso combattere tra loro per essere scelti

dalle femmine e metter su casa. I parti avvengono due volte all'anno, in primavera e

all'inizio dell'estate, dopo una gestazione di quasi sei settimane. I piccoli, che sono

generalmente 4 o 5, fino ad un massimo di 7-8, restano per una decina di giorni con gli

occhi chiusi. Vengono allattati dalla madre e accuditi, durante le prime settimane, da

entrambi i genitori. Il gioco è il loro strumento principale per apprendere ad

arrampicarsi. Se la madre avverte anche il più piccolo segno di pericolo, trasporta subito

i piccoli, per sicurezza, in un secondo rifugio. I giovani scoiattoli si rendono autonomi

verso i due mesi di vita, quando sono in grado di procurarsi il cibo autonomamente.

QUALI SONO LE SUE ABITUDINI?

Durante la giornata non è facile avvistarlo e ancor più

difficile osservarlo. È sempre in movimento tra le chiome

degli alberi. Lo scoiattolo passa la maggior parte del suo

tempo sugli alberi, la sua vita si svolge di giorno ed è

particolarmente attivo all’alba e al tramonto. Costruisce la

tana sulle biforcazioni dei rami, o nelle cavità degli alberi,

li passa le sue notti, e il periodo invernale del letargo.

Lo scoiattolo utilizza a volte come rifugio le cavità degli

alberi, ma riutilizza spesso anche i nidi di altri grossi

uccelli, come quelli delle cornacchie o delle gazze, che

vengono riadattati e imbottiti con soffice muschio,

provvisti di una copertura mimetica che li ripari dalle

intemperie e dalla vista dei nemici, e con una seconda uscita per le eventuali precipitose

fughe in occasione di visite indesiderate.

Diversamente da quanto molti suppongono, lo scoiattolo, durante l'inverno, non va in

letargo, e anche se la sua attività si riduce moltissimo col freddo, inducendolo a passare

anche lunghi periodi senza allontanarsi dal nascondiglio, assopito in un sonno profondo,

si sveglia spesso, per mangiare, per i suoi bisogni e per provvedere alla pulizia personale,

a cui tiene moltissimo.

MEZZI DI COMUNICAZIONE

Gli scoiattoli emettono suoni, lasciano segnali odorosi e usano il linguaggio del corpo

durante i corteggiamenti e per segnalare la presenza di un pericolo o la scoperta di una

zona di cibo.

Ecco il link per ascoltare il verso dello scoiattolo.

PERCHÉ È IN PERICOLO?

I suoi nemici naturali sono soprattutto i rapaci e i predatori carnivori come la martora.

Ma il pericolo maggiore è costituito dalla la diffusione di specie alloctone: animali e

piante introdotti in nuovi ambienti dove spesso alterano la biodiversità locale, arrivando

anche a soppiantare specie native presenti da sempre nell’area. Oggi lo scoiattolo

comune europeo, la nostra specie nativa, si sta estinguendo in Gran Bretagna e Irlanda,

a causa dell’introduzione da parte dell'uomo, dello scoiattolo grigio americano. Lo

scoiattolo grigio è presente anche in Italia e, in assenza di un intervento, anche nel

nostro paese lo scoiattolo andrà incontro a estinzione. Lo stesso problema si presenterà

poi in paesi confinanti con l’Italia, come Francia e Svizzera. Un gruppo di Regioni e di

Università, supportati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente, ha dato il via

a un programma internazionale per la tutela dello scoiattolo rosso. Il progetto si chiama

EC-SQUARE o ROSSOSCOIATTOLO.

CURIOSITA’

Teme i temporali ed all’avvicinarsi del cattivo tempo si agita e si rifugia nella tana

1. Riescono a trovare il cibo anche se coperto da 30cm di neve.

Durante l’inverno, è fondamentale trovare continuamente qualcosa da mangiare.

Così la natura ha dotato gli scoiattoli di un senso dell’olfatto che gli permette di

trovare cibo anche se coperto da un ingente strato di neve.

2. I denti incisivi degli scoiattoli non smettono mai di crescere.

E’ una caratteristica comune dei roditori, difatti è da questa loro innata

attitudine: di poter rodere che nasce il nome dell’ordine.

3. Gli scoiattoli possono perdere più del 25% del loro cibo sepolto per mano di

altri ladruncoli. Molto spesso ciò accade per mano di membri della stessa specie!

Accade spesso che gli scoiattoli si comportino come degli accaparratori ossessivi.

E’ frequente infatti che accumulino le loro scorte di cibo in diversi luoghi. Resta

però molto difficile saperli proteggere e tenerli sott’occhio tutti. Così accade

che altri scoiattoli o uccelli possano imbattersi più o meno fortuitamente nello

scovare il bottino del povero malcapitato che si vedrà depredare tutta la sua

preziosa riserva di cibo.

4. Durante la fuga corrono a zig zag. Quando si sentono minacciati scappano come

fulmini senza mai percorrere molta strada lungo la stessa direzione. Questo gli

consente sorprendentemente di avere molte chance in più di seminare predatori

come gli uccelli rapaci.

5. Gli scoiattoli possono far finta di scavare una buca per ingannare i ladri di

scorte di cibo. Può capitare di vedere uno scoiattolo che scava una buca per poi

ricoprirla freneticamente senza averci depositato niente. Questo

comportamento serve per lasciare delle tracce che possano ingannare i potenziali

ladruncoli in zona.

6. In Asia vivono gli scoiattoli dalle dimensioni più grandi, sono della famiglia

Ratufa, anche detti Scoiattoli giganti, possiedono un corpo grande che può

raggiungere i 50 cm di lunghezza e possono arrivare a pesare fino a 3 kg.

ANIMALI TOTEM: LO SCOIATTOLO (FEORAG)

Lo Scoiattolo rappresenta uno degli animali più scaltri, veloci e

lungimiranti, pensa sempre, infatti, ai tempi bui e per questo

immagazzina semi e quant'altro possa servirgli per sopravvivere,

nascondendo i suoi "tesori" per tutto il bosco vicino alla tana. A volte

finisce per dimenticarne alcuni che andranno a generare le nuove

piante del bosco. E' famoso anche per essere un animale pieno di energia, sempre attivo

e intento a lavorare per migliorare la sua situazione, veloce nei movimenti così come nel

pensiero, con grande potere di adattamento, cosa che gli consente di reagire

velocemente ai cambiamenti trovando anche soluzioni particolarmente ingegnose agli

ostacoli che gli si pongono davanti. Poiché lo scoiattolo spesso semina e poi finisce per

disinteressarsi dei frutti che le sue azioni possono apportare agli altri, ma nel suo

disinteresse, migliora il mondo in cui vive pur senza rendersene conto, è considerato un

essere positivo.

Proprio per queste caratteristiche la tradizione attribuisce allo Scoiattolo varie

simbologie: per la sua sensibilità a ogni vibrazione o piccolissimo suono egli diviene il

guardiano del luogo in cui si trova, segnalando in anticipo un probabile pericolo.

Rappresenta la lungimiranza e la purezza poiché accantona ciò che gli serve ma allo

stesso tempo restituisce alla madre terra tutto ciò che è in eccesso. Inoltre, lo

Scoiattolo simboleggia la fiducia poiché è uno dei pochi animali selvatici che permette

all’uomo di potersi avvicinare dimostrando, così, la necessità di superare quelle che sono

le proprie difese interiori e aprirsi di più. Le persone guidate dal totem dello

Scoiattolo sono capaci pianificatori delle proprie risorse, riuscendo equilibratamente a

valutare tutto ciò che è necessario per far fronte ai periodi difficili.

Questi animaletti risultano affabili, giocosi e socievoli, a questo proposito la bella favola

IL LUPO E LO SCOIATTOLO DI LEV TOLSTOJ ne sottolinea il carattere.

Lo scoiattolo, saltando da un ramo all'altro, cadde, un giorno, sopra un lupo

addormentato.

Il lupo lo afferrò e voleva divorarlo, ma lo scoiattolo lo supplicò di lasciarlo in vita.

- Sta bene - rispose il lupo - ti risparmierò, a condizione che tu mi dica perché voialtri

scoiattoli siete sempre così allegri. Io mi annoio, mentre vedo voi saltare e giuocare

sempre.

- Ho paura di te - mormorò lo scoiattolo. - Lasciami saltare sul ramo e te lo dirò.

Il lupo lo lasciò andare; lo scoiattolo saltò sul ramo e di là disse:

- Ti annoi sempre, perché sei cattivo; la crudeltà inaridisce il cuore e fa morire la gioia.

Noi, invece, siamo allegri, perché siamo buoni e non facciamo male a nessuno.

Gli scoiattoli rappresentano anche quelle persone che amano essere corteggiate anche

se possono trovare delle difficoltà ad esternare i propri sentimenti poiché lo Scoiattolo

ama creare le proprie tane in luoghi riservati, in alto, sugli alberi. L’energia dello

Scoiattolo aiuta a ottenere quella determinazione utile a portare a compimento gli

obiettivi prefissati ma, allo stesso tempo, trasmette alla persona che agisce sotto la

sua influenza di gestire il tutto con un po’ di sana spensieratezza. L’agilità che

contraddistingue lo Scoiattolo fa sì che possa agevolmente superare gli ostacoli che si

frappongono tra lui e i suoi obbiettivi. L’uomo con il totem Scoiattolo quindi

difficilmente desisterà davanti a una difficoltà ma con astuzia e determinazione

individuerà facilmente il modo di aggirarla.

Lo scoiattolo e la leggenda dell’albero cosmico

(manoscritto islandese del XVII secolo)

Yggdrasill , nella mitologia scandinava, è l'albero cosmico,

l'albero del mondo, un frassino o un tasso o una quercia, (alberi

comunque sacri presso i popoli del Nord Europa). Il frassino

Yggdrasill sorregge con i suoi rami i nove mondi che costituiscono

l'intero universo. Immenso, Yggdrasill sprofonda con le radici sin

nel regno degli inferi, mentre i suoi rami sostengono l'intera volta

celeste. L'albero è attorniato da diversi animali, che lo

proteggono, che ne traggono vita, o che lo minacciano. Sulla

sommità sta un'aquila, e posato tra i suoi occhi, un falco. Quattro

cervi balzano tra i rami, mangiandone le foglie. Le radici di

Yggdrasill sono tormentate da diverse serpi, e tra

queste vi è Níðhöggr, che costantemente si

scambia male parole con l'aquila che sta sul

vertice dell'albero. Emissario tra i due animali è

un velocissimo scoiattolo, di nome Ratatoskr.

Sulla cima di Yggdrasill sta il gallo dorato il cui

canto annuncerà la fine del mondo. Ratatoskr

("dente che perfora") percorre instancabilmente e con fulminea

velocità il tronco dalle radici, dove si annida il serpente Níðhöggr, sino

alla sommità dei rami, dove sta la grande aquila, facendo da tramite. Esso rappresenta

la velocità, il suo compito è permettere che l'antagonismo fra cielo e terra, fra bene e

male, fra sfera spirituale e sfera materiale non si interrompa mai.

IL TASSO DEL MIELE

Il tasso è un animale notturno e pacifico, che passa la giornata a dormire all'interno

della tana, spesso anche condivisa con altri animali. Tuttavia, se molestato, questo

animale si rivela un avversario temibile e tenace.

CARTA DI IDENTITA’

NOME SCIENTIFICO: deriva dal latino mēlēs, parola indicata per

indicare sia questo animale che la martora. In seguito, anche in latino

il tasso comincia ad essere indicato col termine taxus o taxō, derivato

dalla parola proto-germanica *þahsu-, a sua volta di probabile

derivazione protoindoeuropea (cfr. *tek'-, "costruire", in relazione

alle abitudini fossorie dell'animale): da questo termine deriva il nome

comune dell'animale.

Classe: Mammiferi

Ordine: Carnivori

Famiglia: Mustelidi

Genere: Meles

Specie: meles

HABITAT

Il tasso eurasiatico è diffuso in quasi tutta l’Europa e nell’Asia temperata e meridionale,

manca solo nella Scandinavia settentrionale, in Islanda, in Corsica e a Cipro. In Italia è

presente in tutta la penisola, ma non in Sicilia, Sardegna e isole minori. L’habitat

preferito dal tasso sono i boschi misti e di latifoglie, con ricco sottobosco, alternati a

zone aperte come macchie, radure, pascoli, sia in pianura che in montagna. È un animale

altamente adattabile che vive non solo nei boschi, ma anche nelle campagne fino agli

ambienti fluviali, ai terreni agricoli oppure alle regioni semi desertiche. Di solito

predilige le zone con un clima moderatamente umido e abbondanti pascoli dove

proliferano i lombrichi, di cui è ghiotto.

COME È FATTO

Il tasso (Meles meles),

mammifero appartenente

all’ordine dei Carnivori, è il

più grosso dei nostri

Mustelidi (faina, puzzola,

donnola); è alto al garrese

una trentina di centimetri,

ma può arrivare a misurare

fino a 80-90 cm di

lunghezza con un peso di

10-20 chilogrammi.

Questo mustelide si

distingue per la presenza di bande nere sul muso bianco che corrono dal naso fino alle

orecchie passando per gli occhi. La corporatura robusta, la testa appiattita e le zampe

corte e poderose munite di forti unghie ne fanno uno scavatore abilissimo. Il tasso è,

infatti, un’animale specializzato in questo tipo di attività ed ogni parte del suo corpo è

ben adattata allo stile di vita sotterraneo: il mantello è poco folto, la coda breve, il naso

e il labbro superiore possono retrarsi in fase di scavo e le orecchie, piccole e rigide, si

richiudono in avanti per impedire l’ingresso di terriccio nel canale uditivo. Visto che si

sposta di notte, la vista è poco sviluppata, mentre l’olfatto è sviluppatissimo.

La pelliccia è folta e setolosa su dorso e fianchi, meno fitta sulla pancia: essa è composta

da lunghe setole di 7–8 cm di lunghezza, che coprono un soffice sottopelo lanoso. La

colorazione del tasso è molto caratteristica e facilmente riconoscibile. il dorso è di

colore grigio-argenteo, con fianchi dalle sfumature di color paglierino. La coda è munita

di pelo molto lungo e ispido dello stesso colore del dorso, sebbene nelle femmine siano

presenti anche peli bianchi. Il ventre è bruno, con basso ventre dalle sfumature

grigiastre. Gola, collo, petto e zampe sono neri, e nere sono pure le due fasce che

partendo dal labbro superiore passano per gli occhi e raggiungono le orecchie, anch'esse

nere, formando la caratteristica e inconfondibile mascherina, spessa circa 2 cm alla

base del muso e fino a 5 cm nella regione delle tempie. La faccia, il mento, i lati del collo

e la punta delle orecchie sono di colore bianco sporco: si pensa che la colorazione

facciale del tasso serva più da avvertimento verso i potenziali predatori che per

il mimetismo, essendo molto facilmente avvistabile anche durante la notte. Durante

l'estate, la pelliccia del tasso diventa meno folta ed assume tonalità che tendono al

bruno.

Le zampe sono digitigrade e a colonna: le posteriori sono più corte delle anteriori, ma

tutte sono munite di pianta nuda e di unghioni non retrattili, di forma ricurva e dalla

punta ottusa, di color corno, adatti a scavare. Gli artigli del tasso sono a crescita

continua, tuttavia specialmente quelli delle zampe posteriori (lunghi circa la metà

rispetto a quelli delle zampe anteriori) si consumano con l'età.

La testa è di forma allungata. Gli occhi sono piccoli

e di colore bruno scuro, con pupilla rotonda, le

orecchie sono lunghe fino a 7 cm. Il muso, lungo e

cilindrico, termina in un tartufo muscoloso e

flessibile, che è paragonabile a quello dei maiali:

attorno al muso e agli occhi sono presenti

numerose vibrisse. La vista dei tassi è piuttosto

debole e si limita agli oggetti in movimento e al

bianco e nero, mentre l'olfatto è molto sviluppato,

l'udito di questi animali è invece paragonabile a

quello umano. All'interno della bocca ci sono

solitamente 38 denti: la dentizione del tasso lascia intuire il tipo di dieta onnivora,

con canini prominenti per strappare, incisivi di piccole dimensioni per tagliare e

forti molari per ridurre in piccoli pezzi.

I maschi sono leggermente più massicci delle femmine e pesano da 9 a 17 kg contro i 7-

14 kg della compagna. In base alla distribuzione geografica, esistono 24 sottospecie di

tassi, 11 delle quali in Russia.

COSA MANGIA

Durante la notte il tasso esce dalla tana e vaga in cerca di cibo all’interno del proprio

territorio percorrendo sempre gli stessi sentieri ben marcati e sicuri (che divengono

così molto visibili nel sottobosco). Il tasso pur essendo un carnivoro è in realtà un

animale onnivoro e dotato di una grandissima adattabilità alimentare: si ciba infatti di

radici, bulbi, tuberi, semi, funghi, frutti ma anche di piccoli animali come roditori, rettili,

anfibi, lumache, larve di insetti, lombrichi (di cui è ghiottissimo) e di uova, miele e

all’occorrenza di carogne. Il nutrimento, individuato molto spesso sotto terra grazie al

finissimo olfatto, viene portato in superficie scavando il terreno coi potenti unghioni e

col muso appuntito lasciando inconfondibili tracce.

COME SI RIPRODUCE

L’estate è l’epoca degli amori ed in questo periodo i tassi, più sociali del solito, emettono

un vasto repertorio vocale fatto di brontolii sommessi e acuti richiami; soprattutto i

maschi marcano continuamente il territorio mediante una secrezione dal forte odore di

muschio e lasciando escrementi in punti strategici dentro piccole buche scavate

appositamente. Il periodo riproduttivo cade fra febbraio e maggio e, dopo una

gestazione che varia da 9 a 12 mesi, nasce una cucciolata di 1-6 piccoli (mediamente 3).

Questi emergono dalla tana entro 8-10 settimane e dopo appena 2,5 mesi sono svezzati.

La femmina durante il corteggiamento esegue una strana e misteriosa danza rituale.

Dopo l’accoppiamento l’ovulo fecondato resta quiescente per 4-5 mesi (fenomeno

curioso e diffuso soltanto in poche altre specie animali) e dopo una “vera” gestazione di

due mesi nascono, in genere all’inizio della primavera, 2-5 piccoli ciechi e coperti da un

rado e morbido pelame. I piccoli vengono allattati per circa tre mesi all’interno della

tana prima di compiere le prime uscite sotto la vigilanza costante della madre.

In autunno, all’età di 7-9 mesi, divenuti fisicamente adulti i giovani tassi abbandonano

la famiglia per intraprendere una vita autonoma, ma diverranno sessualmente maturi

solo dopo il secondo anno di vita. Generalmente preferiscono trascorrere il loro primo

inverno in famiglia, poi si disperdono. I maschi non forniscono alcuna cura ai cuccioli.

Solitamente il tasso eurasiatico non supera i 6 anni di età in natura e la percentuale di

mortalità dei cuccioli nel primo anno d'età va dal 50 al 65%.

QUALI SONO LE SUE ABITUDINI

L’attività quotidiana delle famiglie di tassi, animali

monogami e territoriali, ma anche piuttosto sociali

(nonostante siano molto irritabili), si svolge

all’interno e tutt’intorno alla tana. Questa, scavata

in terreni asciutti e ricoperti di vegetazione,

magari sfruttando le cavità rocciose presenti, è un

vasto ed intricato complesso di corridoi e stanze

che si sviluppa ad alcuni metri di profondità nel

terreno per una superficie di decine di metri

quadrati. Le camere utilizzate come dormitorio e

come nido per l’allevamento dei piccoli, spaziose e

confortevoli, sono sempre imbottite con muschio,

erba e foglie secche; altre stanze vengono usate invece, soprattutto dai piccoli, per

scaricare i loro escrementi quando non escono ancora all’esterno, mentre gli adulti lo

fanno regolarmente in apposite fosse all’aperto. Sono sempre presenti numerose uscite

di sicurezza che si aprono in punti diversi nel territorio circostante, utilizzate in caso

di pericolo, e talvolta pozzetti di areazione per ventilare ed ossigenare l’interno. I

grandi complessi di tane, utilizzate per decenni e abitate da più famiglie o generazioni

di tassi, sono molto spesso abitate anche dalla volpe e dall’istrice. Questa convivenza di

specie differenti nello stesso territorio, resa possibile grazie alla diversa

specializzazione ecologica, è piuttosto comune anche a causa della ristrettezza delle

aree boschive adatte alla fauna selvatica. Durante il periodo invernale il tasso, quando

le temperature si fanno particolarmente rigide, dorme per lunghi periodi senza però

cadere in un vero e proprio letargo; in questi periodi abbassa comunque il proprio

metabolismo e consuma lo spesso strato di grasso accumulato durante l’autunno.

Rispetto alla maggior parte delle altre specie di mustelidi, come le faine, le donnole, i

visoni e le puzzole, il tasso eurasiatico è abbastanza socievole e forma gruppi che

contano da 2 a più di 20 individui, in base alla disponibilità di cibo, e sono composti da

1-6 adulti e dalla loro prole. Il gruppo vive all'interno delle tane sotterranee che possono

essere tramandate di generazione in generazione anche per più di un secolo. Durante il

giorno questi animali si riposano dentro le tane, mentre dal tramonto all'alba sono molto

attivi e si spostano per più di 10 km in cerca di cibo.

MEZZI DI COMUNICAZIONE

Il tasso può emettere una vasta gamma di suoni: soffi, ringhi e brontolii durante i

combattimenti, abbai in segno di sorpresa o eccitazione, grida acute in caso di pericolo.

Anche la posizione del corpo è importante ai fini della comunicazione: durante i

combattimenti o in caso di approccio sessuale, ad esempio, i maschi tengono la coda

eretta ed arruffano il pelo.

Ecco il link per ascoltare il verso del tasso.

PERCHE’ E’ IN PERICOLO?

Il tasso da adulto, se si escludono il lupo ed i cani, non ha praticamente nemici naturali,

a parte l'uomo.

Un tempo veniva cacciato dall’uomo per la carne, la pelliccia ed il grasso che, secondo le

credenze popolari, possedeva proprietà antireumatiche.

Oggi questo animale, protetto dalle leggi in molti paesi, è talvolta mal visto per i danni

che può arrecare alle coltivazioni ed ai frutteti: in realtà la capacità di nuocere alle

colture è assai modesta, mentre di gran lunga più prezioso e utile è il suo ruolo

nell’ecologia del bosco.

CURIOSITÀ

1. La tana dei tassi. Durante il giorno, i tassi riposano al sicuro in una tana, la

costruzione ed il mantenimento della quale rappresenta l'attività principale di questi

animali in particolar modo durante la primavera e l'autunno. La tana del tasso europeo

rappresenta probabilmente la più complessa fra quelle osservabili nei tassi (che pure

sono tutti ottimi scavatori) e si tramanda di generazione in generazione per decenni o

addirittura secoli, venendo continuamente ampliata e ristrutturata: una tana osservata

in Inghilterra contava ben 50 camere e 178 ingressi, per un totale di 879 m di gallerie

sotterranee distribuite in oltre trenta metri quadrati di superficie e cinque metri di

profondità.

All'interno della singola tana trovano alloggio anche più nuclei familiari, ognuno dei quali

tende però a utilizzare dei propri accessi e gallerie. Ciascuna unità familiare dispone

generalmente di tre camere: se un esemplare muore all'interno di una delle camere, i

coinquilini provvedono a ricoprirlo di terra e a tappare l'entrata della stessa, oppure a

seppellirlo all'esterno della tana. Talvolta il tasso può condividere la propria tana con

altre specie animali, come il coniglio selvatico: quest'ultimo, tuttavia, per evitare di

diventare una preda del tasso (che però con la sua sola presenza gli assicura protezione

dagli atri predatori) tende a scavare le proprie tane a partire da cunicoli secondari nelle

gallerie del tasso.

Anche la volpe rossa è un coinquilino abituale del tasso: i due animali si tollerano l'un

l'altro, con il tasso che mantiene pulita la tana e la volpe che portando gli avanzi di cibo

nei pressi di essa contribuisce involontariamente al sostentamento dell'ospite: talvolta,

tuttavia, i tassi si comportano in maniera aggressiva nei confronti delle volpi,

scacciandole dalle proprie tane e in alcuni casi uccidendone i cuccioli, senza però

nutrirsene.

Un altro ospite delle tane di tasso è il cane procione: dove l'areale delle due specie si

sovrappone non è infrequente che i due animali condividano le stesse camere dormendo

assieme durante il letargo invernale, probabilmente perché il cane procione tende ad

andare in letargo un paio di settimane dopo il tasso e ad uscirne un paio di settimane

prima.

2. Il tasso è un animale molto presente nella mitologia europea, dove la figura di

questo animale viene collegata a quella dell'orso per l'aspetto ed è generalmente di buon

augurio in quanto legata all'arrivo della bella stagione. Generalmente il tasso compare

come personaggio solitario, pacifico, burbero, misterioso e amante della propria dimora,

che però rivela doti insospettabili di bontà, forza e anche aggressività quando

provocato.

Nella mitologia irlandese i "tassi mannari" sono alleati del re della collina di Tara Tadg,

padre adottivo di Cormac mac Airt, il quale verrà in una delle storie punito dal patrigno

per aver ucciso e cucinato alcuni tassi; nella mitologia germanica il tasso compare come

personaggio pacifico e pantofolaio, che però diventa aggressivo quando viene colto di

sorpresa, è spesso impegnato a cercare di riportare sulla retta via la sua amica volpe

(ad es. nel Roman de Renart).

Nel romanzo di Kenneth Grahame, Il vento tra i salici, Mr. Tasso è uno dei protagonisti:

figura scontrosa e solitaria che "odia la Società", può essere visto come un saggio

erudito, un buon leader e gentiluomo, e rappresenta il common sense inglese. È anche

coraggioso e aiuta i suoi amici a scacciare gli Abitanti del Bosco Selvaggio da Villa Rospi.

Nel romanzo Re in eterno, il giovane Re Artù viene trasformato dal Mago Merlino in un

tasso durante il suo processo educativo: così trasformato incontrerà un altro tasso più

anziano, il quale gli confesserà di non potergli insegnare altro che a scavare ed amare

la propria casa.

ANIMALI TOTEM: Il TASSO (Broc)

Nonostante il Tasso sia di piccola taglia e abbia un visetto dolcissimo,

tutti gli altri animali evitano accuratamente di entrarci in conflitto a

causa del suo carattere. Infatti, il Tasso, se infastidito può diventare

molto aggressivo e pericoloso. Questo animale non si arrende di fronte

al pericolo e si distingue per la sua tenacia e il suo coraggio, insegna a

combattere per difendere i diritti e a usare l’aggressività per farsi avanti.

Il tasso è l'animale-totem dei guaritori e delle donne-sciamano. Un uomo con la forza del tasso

può usare la propria tenacia per guarire gli altri poiché non si rassegnerà nemmeno nei casi più

difficili insistendo fino a far scomparire la malattia. L’animale simboleggia la tenacia volta al

cambiamento delle situazioni di vita negative, l’incanalamento della rabbia e di tutte le emozioni

distruttive verso un obbiettivo costruttivo. Chi è guidato dall’energia del Tasso tenderà a non

arrendersi nemmeno davanti alle difficoltà più grande.

Il messaggio portato dal tasso è di usare la propria rabbia, per capovolgere situazioni negative

o molto ingarbugliate, fino al raggiungimento dell'obiettivo. Dal Tasso apprendiamo ad usare la

creatività e l'aggressività nel momento esatto in cui serve, una piuttosto dell'altra a seconda

delle circostanze. Usare l’energia per attaccare, per buttarsi nella mischia ma senza travolgere

chi ci sta vicino e stando sempre attenti a non perdere il controllo di sé. Il Tasso insegna a

trasformare la propria vita in modo saggio senza farsi trasportare dell’impulsività o dall’apatia,

cercando quindi di mantenere un determinato equilibrio ed evitando di sconvolgere e

danneggiare tutti coloro che gli sono vicini.

Chi ha l'energia del tasso veste spesso i panni del capo, temuto dagli altri, ma che, alla fine,

tiene le redini in mano in tutte le situazioni e rappresenta un punto di riferimento. Quando è di

cattivo umore, mostra freddezza e cattiveria, poiché la sua forza consiste anche nel saper

mostrare i suoi sentimenti senza fingere. Inoltre non conosce il panico e anche nelle situazioni

più pericolose riesce sempre a mantenere il proprio sangue freddo e la mente lucida.

L’uomo nel totem del Tasso tende a mostrare le sue emozioni negative e positive, per cui

durante periodi negativi potrebbe risultare una persona insensibile e cattiva, poiché in tali

condizioni tende a ignorare chi ha intorno e i rispettivi sentimenti. Gli individui Tasso riescono

però sempre ad avere il controllo della situazione e anche se le loro emozioni posso divenire

dure e molto forti, non si lasciano travolgere dal panico, riuscendo comunque a mantenere una

certa lucidità.

Ringraziamenti

E’ doveroso ringraziare per la loro disponibilità e per l’impegno dimostrato in questi

anni di collaborazione nei progetti di educazione ambientale, nonché per la passione

dimostrata nel loro lavoro, il Corpo forestale dello Stato, l’UTB di Catanzaro,

l’Assistente Capo Sig. Raffaele Viscomi, il Dott. Carmine Lupia,

il Signor Antonio Mancuso.