OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

download OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

of 165

Transcript of OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    1/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    GLI ISTITUTI – CAPITOLO PRIMO

    Nel nostro ordinamento non esistono defnizioni legislative né del tributo né

    delle sue specie (imposta, tassa, contributo). È comunque un punto ermo che

    il tributo comporta il sorgere di una obbligazione per questo aspetto esso sidistingue da altri istituti che pure incidono sul patrimonio del privato ma

    comportano limitazioni o ablazioni di altro tipo (espropriazioni). !noltre

    l"obbligazione tributaria # una obbligazione con e$etti defnitivi. !n ci% il tributo

    si distingue dai prestiti orzosi. !n secondo luogo il tributo # una entrata

    coattiva # inatti sempre imposto con un atto dell"autorit&. !n terzo luogo il

    atto generatore del tributo # un atto economico. 'i% consente di distinguere il

    tributo dalla sanzioni pecuniarie che sono prestazioni pecuniarie imposteautoritativamente, ma collegate ad un atto illecito. !nfne il tributo realizza il

    concorso alla spesa pubblica ed il suo gettito # destinato a fnanziare lo stato e

    gli altri enti pubblici. ributo # termine che indica un genus comprendente

    imposte, tasse e contributi. a distinzione tra imposte e tasse corrisponde alla

    distinzione della scienza delle fnanze che collega le entrate al tipo di spese

    pubbliche che servono a fnanziare. *ssendovi spese pubbliche indivisibili e

    spese pubbliche divisibili, le entrate destinate a fnanziare le spese indivisibilisono imposte, quelle destinate a fnanziare spese divisibili sono tasse.

    "imposta # il tributo per eccellenza. !l presupposto dell"imposta # un atto

    economico posto in essere dal soggetto passivo, senza alcuna relazione

    specifca con una determinata attivit& dell"ente pubblico+ # un evento cui sono

    estranei l"ente e l"attivit& pubblica. e imposte sono dovute a titolo di

    solidariet& e sono commisurate alla dimensione economica del presupposto. a

    tassa si distingue dall"imposta perché il suo presupposto # un atto o un"attivit&pubblica, ossia l"emanazione di un provvedimento o la ruizione di un bene o

    servizio pubblico riguardanti un determinato soggetto. i sono tasse collegate

    all"emanazione di atti o provvedimenti amministrativi, tasse collegate ad

    un"attivit& pubblica e tasse collegate alla ruizione di un bene pubblico o di un

    servizio pubblico. a tassa # un istituto di confne essendo essa prossima da un

    lato ai proventi di diritto pubblico di natura non tributaria e dall"altro ai

    corrispettivi di diritto privato. a distinzione tra servizi pubblici alla cui

    prestazione # collegato il pagamento di una tassa e servizi pubblici per i quali #

    dovuto il pagamento di un corrispettivo non dipende dalla natura del servizio.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    2/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    'i% che distingue la tassa dall"entrata di diritto privato # il suo regime giuridico

    la prestazione imposta coattivamente # una tassa+ se ha base contrattuale ha

    natura privatistica. Nella lingua comune il termine contributo indica ci% che si

    da per il raggiungimento di un fne al quale concorrono pi- persone. Nel

    linguaggio giuridico # usato per designare sia istituti tributari sia istituti nontributari. Nel diritto tributario # denominato contributo quel particolare tipo di

    tributo che ha come presupposto l"arricchimento che determinate categorie di

    soggetti ritraggono dall"esecuzione di una opera pubblica destinata alla

    collettivit& in modo indistinto. ono inoltre denominati contributi le prestazioni

    dovute a determinati enti per il loro unzionamento+ sono tributi se dovuti

    obbligatoriamente ad enti pubblici per i loro fni istituzionali. a defnizione di

    tributo deve tener conto della molteplicit& di norme per la cui interpretazione #elaborata. 'i% signifca che il concetto di tributo non # uno soltanto ma vi

    possono essere pi- concetti rieriti alle diverse norme a cui deve essere

    applicato. a giurisprudenza costituzionale adotta una nozione di tributo pi-

    ampia di quella tradizionale, inatti # una nozione che comprende anche i

    contributi previdenziali e sanitari. 'on riguardo all"art. /0 'ost. che vieta il

    reerendum abrogativo delle leggi tributarie, la 'orte costituzionale a$erma

    che la nozione di tributo # caratterizzata dalla ricorrenza di due elementiessenziali. a un lato l"imposizione di un sacrifcio economico individuale

    realizzata attraverso un atto autoritativo di carattere ablatorio+ dall"altro la

    destinazione del gettito allo scopo di apprestare i mezzi per il abbisogno

    fnanziario necessario a coprire le spese pubbliche. a giurisprudenza ordinaria

    adotta una nozione di tributo piuttosto ampia, ma non tanto da comprendere le

    prestazioni previdenziali. !n sostanza sono considerate tributarie tutte le

    prestazioni imposte in via coattiva ossia senza il consenso dell"obbligato purch#non rappresentino il corrispettivo sinallagmatico di una prestazione dell"ente

    impositore e siano destinate a fnanziare le spese pubbliche in genere o una

    determinata spesa pubblica. a nozione di tributo e quella di diritto tributario

    sono coestensive il diritto tributario # per defnizione quel settore

    dell"ordinamento che disciplina i tributi. 2l suo interno troviamo tre tipi di

    norme. Nell"insieme di norme che regolano un tributo possiamo distinguere una

    disciplina sostanziale e una disciplina ormale. 3er disciplina sostanziale si

    intende quel complesso di norme che stabiliscono il presupposto, le esenzioni, i

    soggetti passivi, la misura, i crediti di imposta, ecc. all"interno della disciplina

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    3/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    sostanziale dei tributi vanno distinte le norme con fnalit& fscale da quelle con

    fni e4tra fscali. i sono inatti oltre alle norme che stabiliscono presupposto e

    misura dell"imposta, norme di segno positivo che escludono o riducono

    l"imposta. a riduzione dell"imposta pu% dipendere da motivi tecnico5tributari o

    da fnalit& e4trafscali. e norme che disciplinano l"attuazione dei tributi daparte dei contribuenti e da parte dell"amministrazione fnanziaria sono norme

    la cui autonomia rispetto agli altri settori dell"ordinamento giuridico # meno

    netta. i sono infne in altri settori dell"ordinamento norme con oggetto

    tributario. 'io# norme costituzionali, processuali, internazionali, comunitarie,

    ecc.., con oggetto tributario.

    LE FONTI – CAPITOLO SECONDO"art. 67 'ost. dispone che nessuna prestazione personale o patrimoniale pu%

    essere imposta se non in base alla legge. 2l principio espresso nell"art. 67 la

    dottrina tradizionale e la giurisprudenza costituzionale attribuiscono la unzione

    di tutelare la libert& e la propriet& dei singoli nei conronti del potere esecutivo.

    ! problemi posti dall"art. 67 sono essenzialmente tre

    Nozione di legge+• Nozione di base legislativa+• Nozione di prestazione imposta.

    !l termine legge # assunto nell"art. 67 per indicare non soltanto la legge statale

    ordinaria ma anche gli atti aventi orza di legge e cio# i decreti5legge e i decreti

    legislativi. 2nche le leggi regionali soddisano il precetto dell"art. 67. a riserva

    di legge non impedisce che in materia tributaria possano esservi onti

    comunitarie. !l problema di conciliare le norme comunitarie in materia tributariacon la riserva di legge nazionale posta dall"art. 67 riguarda in particolare i

    regolamenti comunitari che sono direttamente applicabili. a 'orte

    costituzionale ha a$ermato che con l"adesione al trattato '* l"!talia ha operato

    una limitazione della propria sovranit& pienamente legittimata dall"art. 111

    'ost. il che comporta una deroga alle norme costituzionali sia in materia di

    potest& legislativa che in materia di riserva di legge.

    e riserve di legge sono assolute se la disciplina di una determinata materia #

    rimessa solamente alla legge+ sono invece relative se la legge pu% limitarsi a

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    4/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    disciplinare le linee ondamentali della materia, rimettendone il completamento

    a norme di rango non legislativo. a riserva dell"art. 67 # una riserva relativa. È

    richiesta inatti soltanto una base legislativa. 'i% signifca che non # necessario

    che la prestazione imposta sia regolata interamente dalla legge ma la legge

    deve avere un contenuto minimo al di sotto del quale la riserva non #rispettata. 8ggetto della riserva di legge sono solo le norme impositrici, le

    norme cio# che defniscono i soggetti passivi, l"an e il quantum del tributo.

    ono oggetto di riserva di legge anche le norme che dispongono esenzioni o

    agevolazioni. "art. 67 non riguarda perci% le norme sull"accertamento e la

    riscossione.

    "art. 67 concerne le prestazioni personali e patrimoniali imposte. a categoria

    delle prestazioni patrimoniali imposte # pi- ampia del concetto di tributo. i

    sono prestazioni imposte in senso ormale vale a dire imposte con un atto

    autoritativo i cui e$etti sono indipendenti dalla volont& del soggetto passivo. a

    'orte ha ritenuto che l"art. 67 si applica anche alle imposizioni in senso

    sostanziale, ossia a prestazioni di natura non tributaria e aventi unzione di

    corrispettivo quando per i caratteri e il regime giuridico dell"attivit& resa sia

    pure su richiesta del privato appare prevalente l"elemento dell"imposizione.

    9na prestazione # imposta nei casi in cui una obbligazione pur nascendo da un

    contratto costituisca corrispettivo di un servizio pubblico che soddisf un

    bisogno essenziale e sia reso in regime di monopolio. !n defnitiva la 'orte

    considera compresi nell"art. 67 non solo i tributi ma anche i corrispettivi di

    onte contrattuale in tutti i casi in cui via siano dei profli autoritativi nella

    disciplina delle contrapposte prestazioni ed in particolare quando il

    corrispettivo # fssato unilateralmente ed al privato # rimessa solo la libert& di

    richiedere o meno la prestazione.

    :onti del diritto tributario sono principalmente le leggi e gli altri atti aventi

    valore di legge. !mportanti disposizioni in materia di leggi tributarie sono

    contenute nello tatuto dei diritti del contribuente, si tratta di disposizioni di

    varia natura e contenuto, ma tutte qualifcate come principi generali

    dell"ordinamento tributario che possono essere derogate o modifcate solo

    espressamente. !n materia di onti nello tatuto vi sono ; importanti enunciati

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    5/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    1. "autoqualifcazione delle disposizione dello statuto come attuative della

    'ostituzione+6. !l valore di tali norme come principi generali d7ell"ordinamento tributario+7. !l divieto di deroga o modifca delle norme dello tatuto in modo tacito+;. !l divieto di deroga o modifca attraverso leggi speciali.

    o tatuto si pone come una legge tributaria generale. È comunque una legge

    ordinaria e quindi le sue norme non invalidano le leggi che non le rispettano.

    a unzione legislativa spetta la 3arlamento ma il il 'ost. il 3arlamento pu% delegare al

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    6/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    potere di emanare decreti legislativi per l"attuazione della riorma+ decreti

    legislativi con disposizioni integrative e correttive+ infne, testi unici, contenenti

    le norme della riorma e le norme previgenti rimaste in vigore con la possibilit&

    di apportare le modifche necessarie per il coordinamento delle diverse

    disposizioni e per eliminare ogni contrasto con i principi e criteri direttivi delledelega.

    a produzione di norme astratte e generali pu% essere compiuta anche dal

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    7/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    materia # di competenza di pi- ministri sono adottati regolamenti

    interministeriali. ! regolamenti ministeriali sono adottati con decreto

    ministeriale quelli interministeriale con decreto del 3residente del consiglio. !

    regolamenti ministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei

    regolamenti governativi e debbono essere comunicati al presidente del'onsiglio dei ministri prima della loro emanazione. 2nche i regolamenti

    ministeriali ed interministeriali sono adottati previo parere del 'onsiglio di

    stato, sono sottoposti al visto ed alla registrazione della corte dei conti.

    e norme costituzionali in materia di potest& legislativa contenute nel titolo

    della costituzione sono state modifcate dalla legge costituzionale 7A6??1.

    econdo il titolo della 'ost. la potest& legislativa # ripartita tra stato e

    regioni. o stato ha potest& legislativa esclusiva nelle materie indicate nel

    comma 6 dell"art. 11/. 2llo tato # attribuita in via esclusiva la potest& di

    disciplinare il sistema tributario dello tato e di stabilire i principi ondamentali

    del sistema tributario complessivo. a potest& legislativa regionale assume due

    connotazioni # potest& concorrente e potest& residuale. Nelle materie di

    legislazione concorrente la potest& legislativa delle regioni trova un limite nei

    principi ondamentali fssati da leggi dello tato. Nella competenza legislativa

    residuale ricadono le materie che non sono riservate alla competenza esclusiva

    dello tato. e regioni hanno potest& legislativa concorrente in materia di

    coordinamento della fnanza pubblica e del sistema tributario, hanno inoltre

    potest& legislativa in materia di tributi regionali e locali. 3ur dopo la riorma del

    6??1 il nostro resta un ordinamento unitario. 2llo tato # riservata la fssazione

    dei principi ondamentali nelle materie di legislazione concorrente ed il

    coordinamento della fnanza pubblica e del sistema tributario complessivo. 2llo

    stato # a=data in via esclusiva la perequazione delle riserve fnanziarie. e

    regioni e gli enti locali sono inatti fnanziati da compartecipazioni ai tributi

    erariali da un ondo perequativo e da misure di fnanza straordinaria. a

    giurisprudenza costituzionale ha negato l"immediata operativit& della nuova

    normativa in materia tributaria ritenendo in sostanza che continuano ad

    operare le norme abrogate fno a che non sia data attuazione al nuovo art. 11@

    con le norme di coordinamento e con norme transitorie che regolamentino il

    passaggio dal vecchio al nuovo sistema.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    8/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    "art. 11/ nel ripartire la potest& legislativa tra tato e regioni non menziona

    espressamente la disciplina dei tributi regionali e locali. * secondo la 'orte

    costituzionale ci% non vuol dire che si tratta di materia attribuita alla

    competenza regionale residuale. a potest& legislativa regionale in materia

    tributaria # ammessa dall"art. 67 che # da coordinare con l"art. 11@ comma 6 anorma del quale le regioni stabiliscono ed applicano tributi ed entrate propri in

    armonia con la costituzione e secondo i principi di coordinamento della fnanza

    pubblica e del sistema tributario. 2nche le regioni quindi dispongono di potest&

    legislativa in materia tributaria ma entro i principi del coordinamento statale.

    a legge ;6A6??@ prevede tre tipi di tributi regionali

    1. ributi propri derivati, istituiti e regolati da leggi statali, il cui gettito #

    attribuito alle regioni+6. 2ddizionali sulle basi imponibili dei tributi erariali+7. ributi propri istituti dalle regioni con proprie leggi in relazione a

    presupposti non assoggettati ad imposizione erariale.

    !n materia di tributi locali non vi # una riserva espressa a avore dello tato

    o delle regioni, ma soltanto la riserva di legge e4 art. 67. 3ossono esservi

    quindi locali creati e disciplinati da leggi statali e tributi locali creati e

    disciplinati da leggi regionali. ia le regioni, sia gli enti locali stabiliscono ed

    applicano tributi propri. Ca il termine stabilire ossia disciplinare ha valenza

    diversa secondo che sia rierito alle regioni o ali enti locali. e regioni sono

    dotate di potest& legislativa+ esse quindi possono disciplinare

    compiutamente i tributi propri.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    9/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    disciplina in via generale la potest& regolamentare generale delle province e

    dei comuni stabilendo che tale potest& pu% avere per oggetto le entrate

    tributarie.

    Nel diritto internazionale pubblico vi sono norme tributarie che derivano da

    convenzioni la cui ratifca deve essere autorizzata con legge. 3er e$etto

    della legge che ne autorizza la ratifca e ne ordina l"esecuzione, le norme

    delle convenzioni diventano norme interne. "art. 11/ 'ost. subordina la

    potest& legislativa statale e regionale ai vincolo derivanti dagli obblighi

    internazionali+ pertanto # incostituzionale la norma di legge che si pone in

    contrasto con norme di convenzioni internazionali. e convenzioni

    internazionali in materia tributaria riguardano i dazi e la doppia imposizione

    dei redditi, dei patrimoni e delle successioni. e convenzioni internazionali in

    materia tributaria riguardano la collaborazione tra autorit& fscali di tati

    diversi, la lotta all"evasione e all"elusione fscale internazionale. i regola le

    norme delle convenzioni in quanto norme speciali prevalgono sulle norme

    interne.

    ulla base dell"art. 11 'ost. l"!talia # uno tato membro della 'omunit&

    europea ed ha traserito alla 'omunit& l"esercizio dei poteri normativi nellematerie oggetto dei rattati medesimi. !noltre l"art. 11/ 'ost. prevede che la

    potest& legislativa # esercitata dallo tato e dalle regioni nel rispetto della

    'ostituzione, nonché dei vincoli derivanti dall"ordinamento comunitario. !l

    rapporto tra ordinamento comunitario e ordinamento nazionale # concepito

    dalla 'orte costituzionale come un rapporto tra ordinamenti distinti ma

    coordinati. Nelle materie appartenenti alla sera di competenza

    dell"ordinamento comunitario valgono le norme comunitarie non quellenazionali. !l giudice nazionale in quelle materie deve applicare le norme

    comunitarie, non quelle nazionali. ! regolamenti comunitari  sono

    l"equivalente delle leggi negli ordinamenti statali e sono direttamente

    applicabili. ! regolamenti hanno portata generale nel senso che si rivolgono

    a categorie di destinatari determinate in modo astratto+ sono obbligatori in

    tutti i loro elementi e sono direttamente applicabili negli ordinamenti degli

    tati membri. a diretta applicabilit& vuol dire che le norme dei regolamenticomunitari entrano immediatamente in vigore in tutti gli stati membri. e

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    10/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    direttive  vincolano gli tati membri per quanto riguarda il risultato da

    raggiungere, mentre # rimessa alla discrezionalit& dei singoli tati l"adozione

    degli strumenti e dei mezzi per raggiungerlo. e direttive inoltre a di$erenza

    dei regolamenti non hanno portata generale ma si rivolgono solo agli stati

    membri. *sse sono dunque uno strumento di legislazione indiretta, essendonecessario che gli tati adottino norme di recepimento. e per% gli tati

    adottano norme di recepimento viene riconosciuto alle direttive il c.d. e$etto

    diretto quando contengono disposizione precise e incondizionate, al cui

    applicazione non richiede l"emanazione di disposizioni ulteriori. caduto il

    termine entro cui gli tati devono attuare la direttiva, le disposizioni precise

    e incondizionate acquistano e=cacia diretta nell"ordinamento dello tato

    inadempiente. "e$etto diretto comporta che i singoli acquistano diritti che igiudici nazionali devono tutelare e gli tati non possono opporsi invocando

    norme nazionali contrarie al diritto comunitario.

    e decisioni  sono atti comunitari che riguardano casi specifci+ essi sono

    simili ai provvedimenti amministrativi, hanno e$etto diretto e sono

    obbligatori per i destinatari in essere indicati. 2nche le sentenze della 'orte

    di giustizia hanno e$etto diretto negli ordinamenti degli stati membri+ invece

    le raccomandazioni e i pareri non sono vincolanti.

    e leggi, dopo l"approvazione parlamentare e la promulgazione da parte del

    3residente della Depubblica sono pubblicate nella

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    11/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    possono derogare all"art. 11 delle preleggi e possono essere retroattivi solo

    se una norma di legge lo consente espressamente. a retroattivit& pu%

    concernere la attispecie, gli e$etti o entrambi gli elementi della norma

    tributaria. a retroattivit& attiene alla attispecie quando viene istituito un

    tributo che colpisce a atti del passato. a retroattivit& attiene agli e$ettiquando ad un atto che si verifca dopo l"entrata in vigore della legge, sono

    collegati e$etti che invece riguardano il passato. a retroattivit& attiene ad

    entrambi gli elementi quando la nuova legge considera atti del passato ed

    a tali atti collega e$etti e4 tunc. 9na volta individuato il momento in cui

    inizia l"e=cacia di una legge pu% essere dubbio quale sia il trattamento

    giuridico di atti o situazioni che avvengono in parte sotto l"impero di una

    legge, in parte sotto l"impero della legge successiva. 'iascuna legge regola iatti che si verifcano dopo la sua entrata in vigore+ potremmo avere quindi

    situazioni e accadimenti che iniziano ma non si concludono sotto l"impero di

    una legge e che non sono regolati né da tale legge né da quella successiva.

    i solito il legislatore risolve i problemi che si pongono in caso di

    successione di leggi con norme apposite dette norme di diritto transitorio.

    econdo un principio consolidato le norme procedimentali sono norme di

    applicazione immediata+ con il che si vuole dire che applicano anche aiprocedimenti in corso dio svolgimento al momento dell"entrata in vigore

    della nuova legge. alvolta le nuove leggi procedimentali si applicano solo a

    atti successivi all"entrata in vigore delle legge. 'i% dipende dalla stretta

    correlazione tra norme sostanziali di un dato tributo e norme relative alla

    sua applicazione ecco perché quando # istituito un tributo sono emanate

    apposite norme per la sua applicazione. econdo l"art. 1 dello tatuto dei

    diritti del contribuente le disposizioni della presente legge possono esserederogate o modifcate solo espressamente e mai da leggi speciali. e

    disposizioni dello tatuto si presentano dunque come disposizioni di legge

    rinorzate per una duplice ragione non vale per essere il disposto dell"art.

    10 delle preleggi, nella parte in cui prevede l"abrogazione per

    incompatibilit& tra le nuove disposizioni e le precedenti+ inoltre l"art. 10 #

    derogato anche in tema di abrogazione espressa perché le norme dello

    tato non possono essere abrogate da leggi speciali ma solo da leggi

    generali. e leggi cessano di essere e=caci quando sono abrogate quando

    sono dichiarate incostituzionali e quando scade il termine previsto.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    12/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    "abrogazione di una legge pu% avvenire in tre modi per dichiarazione

    espressa del legislatore, o per incompatibilit& tra le nuove disposizioni e le

    precedenti o perché la nuova legge regola l"intera materia gi& regolata dalla

    legge anteriore. 'on l"abrogazione l"e=cacia della legge cessa e4 nunc essa

    continua a regolare i atti avvenuti nell"arco temporale che va dalla suaentrata in vigore alla data della sua pubblicazione. !nvece la dichiarazione di

    incostituzionalit& di una legge ne a cessare l"e=cacia e4 tunc+ dopo la

    pronuncia della 'orte costituzionale, la legge giudicata illegittima # da

    considerare come mai esistita+ tutti gli e$etti della legge dichiarata

    incostituzionale sono da considerare come mai venuti ad esistenza. ! tributi

    riscossi in base a norme dichiarate incostituzionali debbono essere

    rimborsati ma pu% accadere che il rimborso sia impedito dal atto che #trascorso il termine per chiedere il rimborso o da un provvedimento

    divenuto defnitivo. !nfne le norme nazionali pur rimanendo ormalmente

    vigenti cessano di essere applicabili o dotate di e$etto diretto. !l reerendum

    abrogativo non # ammesso per le leggi tributarie. a giurisprudenza della

    'orte su tale argomento adotta una nozione di tributo particolarmente

    ampia, comprensiva dei contributi previdenziali.

    a legge tributaria esplica i suoi e$etti in tutto il territorio politico nazionale

    e solo entro tale ambito. *ssa si applica quindi a tutti i presupposti che si

    verifcano entro tale ambito se non vi sono norme che escludono

    determinate zone del territorio politico. e norme emanate da enti diversi

    dello tato esplicano i loro e$etti nel territorio su cui ha potest& l"ente. e

    leggi tributarie si applicano ai atti che si verifcano nel territorio dello tato

    ma certe imposte prescindono dalla territorialit& e tasso anche atti accaduti

    all"estero dando rilievo determinante ad altri elementi. a legge tributaria

    non pu% avere e=cacia oltre i limiti del territorio sottoposto alla sovranit&

    dello tato ed in questo territorio # unica ed esclusiva. 2l di uori del

    territorio dello stato valgono le leggi tributarie degli altri stati. e leggi

    tributarie debbono essere applicate in !talia dai soggetti che ne sono

    destinatari. 3eraltro le convenzioni internazionali e le direttive comunitarie

    prevedono la collaborazione tra amministrazioni fnanziarie per lo scambio

    di inormazioni e per l"assistenza in materia di accertamento e riscossione

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    13/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    dei tributi. 'i% consente all"amministrazione fnanziaria italiana di svolgere

    indagini e notifcare io propri atti anche all"estero.

    INTERPRETAZIONE E INTEGRAZIONE – CAPITOLO

    TERZO"interpretazione e la stessa conoscenza delle leggi tributarie presentano

    di=colt& non lievi legate alle peculiarit& della legislazione tributaria. !n primo

    luogo la legislazione tributaria non # sistematicamente raccolta in un testo

    unitario, né vi # una legge generale di tutta la materia. !l diritto tributario #

    stato defnito polisistematico dato che all"ordinamento tributario a$eriscono

    produzioni normative non coordinate e spesso inquadrate in microsistemi

    settoriali che rendono di=cile l"individuazione di principi generali. 9n secondomotivo # legato alla iperlegifcazione ed alla instabilit& che caratterizzano

    questo settore dell"ordinamento. e leggi tributarie sono continuamente

    ritoccate e modifcate per individuare nuovi oggetti imponibili e nuove onti di

    entrata. 9n terzo attore # dato dal atto che le norme tributarie nascono

    sovente per ar ronte a situazioni di emergenza. 3u% accadere che vengano

    emanati decreti5legge alla cui emanazione seguono polemiche ed avversioni+

    pu% accadere che venga emanato un secondo decreto legge analogo e chevenga poi convertito con una molteplicit& di modifche. 9n altro elemento di

    instabilit& della legislazione tributaria # dato dall"emanazione requente di leggi

    a termine. i pensi alle leggi congiunturali con cui viene stabilito un certo

    trattamento fscale per determinati atti se posti in essere entro una certa data.

    2ltre di=colt& interpretative delle leggi tributarie sono legate alla preerenza

    del legislatore per le ormulazioni casistiche piuttosto che per le ormule

    generali. !nfne, sovente le leggi tributarie sono di di=cile comprensione,perché richiedono la conoscenza di nozioni e discipline estranee alla

    ormazione culturale tipica del giurista. 2d esempio la conoscenza delle norme

    sui redditi di capitale richiede competenze in materia fnanziaria.

    Non esistono criteri interpretativi peculiari al diritto tributario. iscussioni e

    dibattiti sulla interpretazione della legge tributaria hanno sempre riguardato le

    norme sostanziali dell"imposizione, non le norme ormali o procedurali io le

    norme del diritto penale tributario, per le quali non vi # mai stato motivo di

    proporre criteri particolari di interpretazione. 'on riguardo alle leggi tributarie

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    14/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    sostanziali sono state sostenute dottrine che possono essere classifcate come

    autonomistiche e antiautonomistiche. "indirizzo autonomistico sostiene che la

    legge tributaria racchiude una nozione autonoma diversa da quella propria del

    settore giuridico in cui l"istituto # regolato in via primaria+ l"indirizzo

    antiautonomistico a sua volta sostiene che la legge tributaria accoglie lamedesima nozione che di un atto o istituto # delineata nel settore giuridico di

    provenienza. "uno e l"altro orientamento muovono da esigenze degne di

    considerazione l"indirizzo autonomistico da risalto alla esigenza di adeguare la

    tassazione alla sostanza economica dell"a$are acendo prevalere la sostanza

    sulla orma giuridica+ l"altro indirizzo intende tutelare la certezza del diritto per

    garantire il contribuente contro pretese disancorate al dato ormale. ra gli

    indirizzi autonomistici ha avuto qualche risonanza una corrente dottrinale chesosteneva una interpretazione defnita unzionale delle norme tributarie.

    econdo la dottrina dell"interpretazione elaborata dai giuristi tedeschi del F!F

    secolo, l"interprete si avvale di quattro mezzi o strumenti l"elemento letterale+

    l"elemento logico5sistematico+ l"elemento storico+ l"elemento teleologico.

    "interprete opera con discrezionalit& pu% servirsi liberamente di tutti gli

    strumenti che gli sono messi a disposizione dall"ermeneutica+ deve per%

    sottostare a dei vincoli, a cominciare dal rispetto delle norme in tema di

    interpretazione. "art. 16 delle disp. prel. c.c. gli indica che nell"applicare la

    legge non si pu% ad essa attribuire altro senso che quello atto palese dal

    signifcato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla

    intenzione del legislatore. a questa norma scaturiscono per l"interprete

    indicazioni e criteri vincolanti. !l primo elemento su cui si basa il lavoro

    interpretativo # il dato letterale che pone problemi di vario tipo. !l legislatore

    usa termini della lingua corrente e termini tecnici. e viene usato un termine

    tratto dalla lingua ordinaria di cui non sia data la defnizione dal legislatore,

    l"interprete deve attenersi al signifcato corrente. 3u% accadere che un termine

    della lingua corrente assuma un signifcato tecnico vale a dire un signifcato

    che si di$erenzia da quello ordinario. i sono inatti parole che hanno un

    signifcato generale nella lingua comune e sensi specializzati in sere pi-

    ristrette. Guando un termine oltre ad essere d"uso comune ha un signifcato

    tecnico si ritiene generalmente che il legislatore lo usi nel suo signifcato

    tecnico. Nell"interpretazione della legge dunque il signifcato tecnico prevale

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    15/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    su quello corrente. !l signifcato che l"interprete deve attribuire al termine

    tecnico pu% derivare da una defnizione data dallo stesso legislatore.

    "interprete # insomma aiutato dalle defnizioni legislative. Nel descrivere le

    attispecie il legislatore tributario pu% rierirsi a atti della vita o ad istituti di

    altri settori dell"ordinamento. a dottrina ha discusso ampiamente il problemase l"uso di termini tecnici mutuati da altri settori dell"ordinamento giuridico

    vincoli l"interprete ad attribuire al termine lo stesso signifcato che ha nel

    settore giuridico di provenienza o se invece l"interprete gli possa attribuire un

    signifcato diverso per motivi propri del sistema tributario. a dottrina ha

    tradizionalmente ritenuto che quando la norma tributaria descrive la propria

    attispecie usando termini propri di altri settori dell"ordinamento, quel termine

    o istituto # assunto nel diritto tributario con lo stesso signifcato che gli #attribuito nel settore di provenienza. 'ontro questo orientamento si # sostenuto

    che quando in una norma tributaria # usato un termine tecnico, essa non

    designa tanto un determinato istituto giuridico ma il enomeno economico

    correlato a quel termine giuridico perci% quando presupposto del tributo # la

    vendita il diritto tributario nella vendita guarda essenzialmente allo scambio di

    ricchezza ed il tributo sar& dovuto ogni volta che un tal scambio si presenti

    anche se per caso il rapporto messo in essere non rientri entro i confnidell"istituto della vendita di diritto privato. Guesto orientamento non # per%

    accolto nella prassi interpretativa.

    e convenzioni internazionali devono essere interpretate secondo gli artt. 71,

    76 e 77 della 'onvenzione di ienna sul diritto dei trattati. "art. 71 prevede

    che i trattati devono essere interpretati secondo buona ede valla luce del

    contesto, dell"oggetto e dello scopo. "art. 76 richiama i lavori preparatori e le

    circostanze della conclusione del trattato. "art. 77 si occupa dei trattati redatti

    in pi- lingue e stabilisce che a ede ciascuno dei testi autentici+ che i termini

    hanno lo stesso signifcato nei diversi testi e che se appare una di$erenza si

    signifcato occorre adottare il signifcato che concilia meglio i diversi testi. e in

    un testo normativo comunitario redatto in pi- lingue vi sono termini con

    signifcati non coincidenti l"interprete deve tener conto delle diverse versioni

    perché tutte anno ugualmente ede, ma le diverse versioni linguistiche devono

    essere interpretate in modo uniorme. !n caso di divergenza la disposizione

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    16/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    deve essere interpretata in unzione del sistema generale e della fnalit& della

    normativa di cui essa a parte.

    all"ordinamento gerarchico delle onti deriva il principio per cui

    nell"interpretare un testo normativo si deve privilegiare l"interpretazione

    conorme al testo gerarchicamente sovraordinato (interpretazione

    adeguatrice). econdo questo criterio le leggi devono essere interpretate in

    modo da risultare conormi alle norme costituzionali. econdo la 'orte

    costituzionale le questioni di costituzionalit& possono essere sollevate solo

    dopo aver accertato la impossibilit& di un iter interpretativo conorme alla

    'ostituzione. 8ltre che la conormit& alle norme costituzionali # da privilegiare

    la conormit& alle norme comunitarie e in generale alle convenzioni

    internazionali (principio della doppia conormit&).

    !l giurista nella sua attivit& interpretativa si serve dei diversi elementi che

    abbiamo visto. a ciascuno di essi possono essere tratti argomenti a sostegno

    di un determinato risultato interpretativo. e i risultati dei diversi percorsi

    seguiti dall"interprete sono convergenti, nulla questio. ove la lettera della

    legge # vaga, lascia margini di penombra, l"interprete deve servirsi di altri

    elementi o strumenti interpretativi+ dove non intervengono i vincoli normatividell"interpretazione rientra nella discrezionalit& dell"interprete avvalersi di un

    argomento piuttosto che un altro. ove non operano regole legislative o altri

    vincoli si a$ermano le dottrine dell"interpretazione. *sse oscillano tra due poli

    da un lato quello del ormalismo e della edelt& alla lettera della legge,

    dall"altro quello di una interpretazione sostenzialistica pi- sensibile alla ratio

    della legge, agli elementi logici dell"interpretazione, agli scopi della legge. !n

    diritto tributario si constata tradizionalmente una prevalenza dell"indirizzoormalistico giustifcato con il richiamo alla certezza del diritto. a

    giurisprudenza sembra seguire un procedimento per gradi+ viene dato

    innanzitutto rilievo al criterio letterale+ solo quando la lettera della legge non #

    chiara viene atto ricorso ad altri criteri.

    ! testi giuridici normativi sono cosa diversa dai testi interpretativi.

    "interpretazione viene detta dottrinale, giurisprudenziale, orense, autentica,

    ecc. a seconda di chi la pone in essere. "interpretazione dottrinale # quella

    degli articoli di riviste, delle note a sentenza, dei manuali. ovente #

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    17/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    interpretazione contra fscum in particolare quando gli autori sono

    proessionisti abituati a sostenere le ragioni dei contribuenti. "interpretazione

    orense # quella degli atti diensivi e dei pareri. "avvocato adotta o muta

    l"interpretazione di una disposizione a seconda dell"interesse del suo cliente.

    2nche il legislatore si a interprete quando data una disposizione di dubbio

    signifcato ne impone una determinata interpretazione. e leggi interpretative

    riguardano di solito una disposizione di incerto signifcato+ dato tale

    presupposto il legislatore impone una determinata interpretazione. !l testo

    interpretato resta immutato ma sono normativamente eliminate tra le due o

    pi- norme potenzialmente contenute nel testo originario le interpretazioni

    considerate errate e ne sopravvive una soltanto. e leggi interpretative non

    sostituiscono la disposizione interpretata. i hanno cosH due disposizioni

    coesistenti, quella interpretata e quella interpretativa. Non si ha invece una

    legge interpretativa quando una norma viene sostituita da un"altra norma

    ormulata in modo da eliminare le ambiguit& di signifcato presenti in quella

    abrogata. e disposizioni interpretative sono retroattive. !l loro scopo # di

    stabilire il signifcato di una precedente disposizione e sarebbe illogico che la

    disposizione interpretata assuma un dato signifcato solo a partire dall"entrata

    in vigore della legge interpretativa. ato il carattere retroattivo delle leggi

    interpretative il legislatore nello tatuto dei diritti del contribuente ha disposto

    che l"adozione di norme interpretative in materia tributaria pu% essere disposta

    soltanto in casi eccezionali e con legge ordinaria qualifcando come tali le

    disposizioni di interpretazione autentica. 9na disposizione che si auto qualifca

    come interpretativa non # propriamente interpretativa ma innovativa. o scopo

    della nuova norma non # tanto quello di rendere chiaro un testo normativo ma

    di modifcare retroattivamente una data disciplina dissimulando il suo carattere

    innovativo.

    "amministrazione svolge quotidianamente opera di applicazione e di

    interpretazione. i solito all"emanazione di una nuova legge l"amministrazione

    fnanziaria a seguire una circolare con la quale agli u=ci perierici il signifcato.

    a pronuncia dell"amministrazione fnanziaria viene sovente sollecitata da

    quesiti posti dagli u=ci perierici o dai cittadini in relazione a casi specifci+ larisposta a tali quesiti costituisce occasione per altri esercizi di interpretazione

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    18/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    della legge. e circolari sono atti interni all"amministrazione. Non sono onti di

    diritto e quindi non sono vincolanti nell"ordinamento giuridico generale, ma

    solo all"interno dell"ordinamento amministrativo. e circolari non sono

    vincolanti né per i contribuenti né per i giudici. *ssendo atti interni non ha

    rilievo neppure la loro violazione da parte dell"amministrazione fnanziaria chedel resto # libera di conservare, correggere o modifcare il proprio

    orientamento. e circolari ministeriali sono onte di legittimo a=damento del

    contribuente in ordine al comportamento da tenere nell"applicazione delle leggi

    tributarie.

    "art. 16 delle preleggi indica due orme di analogia l"applicazione di norme

    dettate per casi simili o materie analoghe e il ricorso ai principi generali

    dell"ordinamento. "art. 16 delle preleggi dispone che se una controversia non

    pu% essere decisa con una precisa disposizione si ha riguardo alle disposizioni

    che regolano casi simili o materie analoghe+ se il caso rimane ancora dubbio si

    decide secondo i principi generali dell"ordinamento giuridico dello stato.

    "analogia non # ammessa per le leggi penali e per quelle che anno eccezione

    a regole generali o ad altre leggi. 2ll"analogia si ricorre per porre rimedio ad

    una lacuna. eve trattarsi per% di una lacuna tecnica. ove non sono

    prospettabili lacune in senso tecnico non sono necessarie né possibili

    integrazioni mediante l"analogia. "analogia # certamente da escludere per le

    norme tributarie sanzionatorie. Non # poi ammissibile l"integrazione analogica

    delle attispecie imponibili perché le attispecie imponibili sono solo quelle

    indicate espressamente dal legislatore non sono ammesse aggiunte neppure

    nel caso in cui non # previsto come tassabile un atto simile a quelli tassabili

    che esprime pari o maggiore capacit& contributiva di quelli previsti come

    tassabili. 3er alcuni il divieto di analogia deriva dall"art. 67 'ost. Ca questa

    argomentazione non # da condividere la situazione non cambierebbe se la

    materia dell"imposizione non osse coperta da riserva di legge. 3er molti il

    divieto deriva dall"essere, le norme in questione norme a attispecie esclusiva+

    ma il concetto di norme a attispecie esclusiva # tutt"altro che chiaro. 3i-

    semplicemente le norme tributarie impositrici non possono essere integrate

    analogicamente perché non possono presentare lacune in senso tecnico.

    I PRINCIPI – CAPITOLO QUARTO

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    19/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    e leggi che istituiscono e regolano i tributi devono rispettare il principio di

    capacit& contributiva sancito dall"art. 07 'ost. ale articolo dispone che tutti

    sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacit&

    contributiva. a disposizione deve essere interpretata nel contesto delle norme

    costituzionali ove sono riconosciuti e garantiti i diritti inviolabili dell"uomo ma #altresH richiesto l"adempimento dei doveri inderogabili di solidariet& politica,

    economica e sociale. !l dovere di concorrere alle spese pubbliche # uno dei

    doveri inderogabili di solidariet& sanciti dall"art. 6 'ost. "art. 07 'ost. specifca

    che a tale dovere sono tenuti tutti in ragione della propria capacit&

    contributiva. !l singolo deve dunque contribuire alle spese pubbliche non in

    ragione di ci% che riceve ma in quanto membro della collettivit& ed in ragione

    della sua capacit& contributiva. 'i% spiega anche perché l"2rt. 07 esige che ilsistema tributario sia improntato a criteri di progressivit&. !l principio della

    capacit& contribuiva sancito dall"art. 07 presenta un duplice signifcato. a un

    lato esso specifca il dovere di contribuire alle spese pubbliche quale dovere di

    tutti in ragione della capacit& contributiva con esclusione di altri criteri.

    all"altro in quanto norma che pone il principio di capacit& contributiva, l"art.

    07 limita al tempo stesso sia il dovere di contribuire sia il potere legislativo in

    materia fscale. "art. 07 # una norma di garanzia per i soggetti passivi deldiritto tributario perché vincola il legislatore nella scelta dei presupposti dei

    tributi il presupposto del tributo deve essere un atto che esprime capacit&

    contributiva. Guali sono i atti che esprimono capacit& contributiva e che cos"#

    la capacit& contributivaI 3er rispondere a queste de domande # bene ricordare

    che i tributi possono ondarsi o sul principio del benefcio o sul principio di

    capacit& contributiva. !l primo implica che le spese pubbliche siano fnanziate

    da chi ne ruisce. !l secondo principio, invece, implica che le imposte sianoposte a carico di chi ha attitudine a contribuire. alla scienza delle fnanze non

    ci # data una defnizione rigorosa di capacit& contributiva. u di un punto

    comunque il consenso # unanime e cio# nell"attitudine alla capacit&

    contributiva il signifcato di capacit& contributiva # un atto di natura

    economica, un atto che esprime orza economica. 3er dare concretezza al

    concetto di capacit& contributiva occorre indicare quali atti economici

    esprimono capacit& contributiva. i sono in proposito orientamenti divergenti.

    i # un orientamento garantista che adotta una nozione soggettiva di capacit&

    contributiva. econdo tale orientamento la capacit& contributiva indica

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    20/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    l"e$ettiva idoneit& soggettiva del contribuente a ar ronte al dovere tributario

    maniestata da indici concretamente rilevatori di ricchezza. !n questo senso si

    esprimeva fno agli anni B? la 'orte costituzionale ravvisando nell"art. 07 una

    garanzia per i contribuenti. Nella giurisprudenza della 'orte costituzionale si

    pu% riscontrare una evoluzione dal concetto di capacit& contributiva pi-rigoroso a quello meno rigoroso, ossia da quello soggettivo a quello oggettivo.

    econdo questo diverso orientamento la capacit& contributiva viene ravvisata

    in qualsiasi atto economico anche non espressivo della idoneit& soggettiva del

    contribuente obbligato. !n base alla defnizione di natura oggettiva qualsiasi

    atto economico appare indice di capacit& contributiva. i sono indici diretti e

    indici indiretti di capacit& contributiva. :atto direttamente espressivo di

    capacit& contributiva # il reddito. !l reddito complessivo delle persone fsiche alnetto delle spese di produzione e con un complemento di deduzioni o

    detrazioni di particolari oneri si presta pi- di ogni altra orma di ricchezza a

    rispecchiare la capacit& contributiva complessiva delle persone fsiche ed a

    ungere da base di commisurazione dell"imposta progressiva sul reddito

    globale. !nsieme con il reddito sono considerati indici diretti ci capacit&

    contributiva il patrimonio e gli incrementi di valore del patrimonio. ono invece

    indici indiretti di capacit& contributiva il consumo e gli a$ari. al punto di vistaquantitativo il sacrifcio patrimoniale che viene imposto ai contribuenti deve

    essere rapportato alla idoneit& che il singolo mostra di potersi privare di una

    parte dei propri beni per metterla a disposizione della collettivit& dopo aver

    soddisatto i suoi bisogni essenziali. Non # perci% indice di capacit& contributiva

    un reddito minimo e lede l"art. 07 ogni tributo la cui misura sia tale da incidere

    sul minimo vitale. Nell"art. 07 dunque # insito un limite massimo della misura

    del tributo. Dientra nella discrezionalit& del legislatore fssare la misura deltributo. Nella giurisprudenza della 'orte costituzionale # dato risalto

    all"esigenza che il collegamento tra atto rilevatore di capacit& contributiva e

    tributo sia e$ettivo non apparente o fttizio. al requisito di e$ettivit& della

    capacit& contributiva sono stati tratti diversi corollari

    • È stata ritenuta incostituzionale la norma che imponeva un contributo

    minimo al servizio sanitario nazionale pur in assenza di reddito+• È sta ritenuta incostituzionale la norma dell"!N'!23 che assumeva come

    base imponibile la superfcie dei locali utilizzati per l"attivit&+

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    21/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    • È stata ritenuta incostituzionale la norma che imponeva di valutare le

    aziende agricole agli e$etti dell"imposta al lordo delle passivit&.

    empre pi- di requente il legislatore tributario si avvale di norme che

    oretizzano la quantifcazione di un qualche elemento dell"imponibile odell"imposta. !l requisito di e$ettivit& dovrebbe comportare anche la necessit&

    che le basi imponibili non includano componenti meramente nominali senza

    tener conto della svalutazione della moneta. 8ltre che e$ettiva la capacit&

    contributiva deve essere attuale. !l requisito della attualit& non # che un

    aspetto della e$ettivit& il tributo nel momento in cui trova applicazione deve

    essere correlato ad una capacit& contributiva in atto non ad una capacit&

    contributiva passata o utura. ! tributi retroattivi colpiscono atti pregressi e

    quindi una capacit& contributiva del passato. *ssi sono in contrasto con il

    principio di capacit& contributiva se colpiscono atti del passato che non

    esprimono una capacit& contributiva attuale. !noltre i tributi retroattivi ledono il

    principio do certezza del diritto. "irretroattivit& # un principio dell"ordinamento

    cui il legislatore deve attenersi in quanto la certezza dei rapporti preteriti

    costituisce un indubbio cardine della civile convivenza e della tranquillit& dei

    cittadini. i ammette per% che in deroga al principio generale della

    irretroattivit& il legislatore possa emanare norme retroattive purch# esse

    trovino adeguata giustifcazione sul piano della ragionevolezza e non si

    pongano in contrasto con altri valori e interessi costituzionalmente protetti cosH

    da incidere arbitrariamente sulle situazioni sostanziali poste in essere da leggi

    precedenti. !n particolare secondo la giurisprudenza costituzionale i tributi

    retroattivi sono costituzionalmente legittimi se colpiscono atti del passato che

    in base ad una verifca da compiersi volta per volta esprimono una capacit&

    contributiva ancora attuale. !l requisito di e$ettivit& impedisce al legislatore

    anche di imporre pagamenti anticipati di tributi che si collegano a presupposti

    d"imposta che si verifcheranno in uturo+ anche qui la rigorosa deduzione che

    si trae dalla premessa deve essere attenuata quando ad esempio il prelievo

    anticipato non # del tutto scollegato dal presupposto. !l legislatore pu% dunque

    imporre pagamenti anticipati rispetto al presupposto ma # necessario che la

    attispecie cui si collega il prelievo anticipato non sia del tutto avulsa dal

    presupposto+ che l"obbligo di versamento non sia incondizionato+ che al

    prelievo anticipato si saldi la previsione di meccanismi di riequilibrio. !l principio

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    22/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    costituzionale sancito dall"art. 07 richiede che il fsco non trattenga prelievi

    avvenuti in dietto del presupposto d"imposta e quindi in assenza di capacit&

    contributiva. 'i% signifca che viola l"art. 07 un meccanismo legislativo che

    impedisca il rimborso dei tributi indebitamente pagati. !l principio di capacit&

    contributiva riguarda la disciplina sostanziale dei tributi, non le norme ormali.evono pertanto essere conormi al principio di capacit& contributiva le norme

    che disciplinano i tributi, il diritto al rimborso dell"indebito, ed ogni altro proflo

    di diritto sostanziale. e dunque vi sono norme procedimentali o processuali

    che non tutelano adeguatamente il contribuente la tutela costituzionale non #

    data dall"art. 07 ma da altre norme costituzionali. "art. 07 pone un requisito

    soggettivo occorre cio# che il presupposto indichi un"attitudine soggettiva del

    contribuente chiamato a concorrere alle spese pubbliche. *d occorre chel"obbligazione tributaria sia posta a carico di chi ha realizzato il presupposto del

    tributo+ sarebbe violato l"art, 07 se il presupposto del tributo ricadesse su di un

    soggetto che non pone in essere il atto espressivo di capacit& contributiva a

    cui si ricollega il tributo. i sono per% anche norme che pongono obblighi a

    carico di terzi. !n tutti i casi in cui l"obbligazione tributaria # posta a carico di

    soggetti diversi da colui che realizza il atto espressivo di capacit& contributiva

    occorre che il terzo sia posto in grado di ar ricadere l"onere economico deltributo su chi ne realizza il presupposto se cosH non osse sarebbe violato l"art.

    07 'ost. perché l"onere economico del tributo graverebbe su di un soggetto al

    quale non # riconducibile la maniestazione di capacit& contributiva che

    giustifca il tributo. econdo la lettera dell"art. 07 deve essere giustifcato dalla

    capacit& contributiva ogni concorso alle spese pubbliche senza distinzioni né

    rispetto ai modi del concorso né rispetto alle spese pubbliche. i sono per% in

    dottrina e in giurisprudenza della 'orte interpretazioni restrittive delladisposizione costituzionale. econdo la giurisprudenza della 'orte l"art. 07 ha

    riguardo soltanto a prestazioni di servizi il cui costo non si pu% determinare di

    visibilmente+ esso non concerne quindi le tasse, destinate a fnanziare spese

    pubbliche il cui costo # misurabile per ogni singolo atto. econdo la 'orte l"art.

    07 non # criterio di riparto di tutte le spese pubbliche ma soltanto di quelle

    indivisibili+ opera rispetto alle imposte non opera rispetto ai tributi c.d.

    commutativi. Guesto orientamento restrittivo contrasta sia con la lettera

    dell"art. 07 sia con una visione d"insieme del testo costituzionale. e entrate

    collegate a servizi divisibili possono essere addossate a che ne ruisce solo se il

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    23/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    ruirne # degno di capacit& contributiva. i sono servizi pubblici che pur

    essendo divisibili soddisano bisogni essenziali, costituzionalmente tutelati. a

    garanzia costituzionale pu% venir meno solo per i servizi pubblici non

    essenziali+ per tali servizi sono ammissibili modalit& di fnanziamento che

    prescindono dalla capacit& contributiva di chi li usa ma si basano sul principiodel benefcio. all"art. 07 combinato con il principio di uguaglianza discende il

    principio di eguaglianza tributaria in base al quale a situazioni uguali devono

    corrispondere uguali regimi impositivi e correlativamente a situazioni diverse

    un trattamento tributario disuguale. e questioni di costituzionalit& non sorgono

    perché una norma colpisce un atto che non # maniestazione di capacit&

    contributiva ma perché non vi # parit& di trattamento tra atti che esprimono

    pari capacit& contributiva o vi # parit& di trattamento fscale tra atti che sonoespressione di diversa capacit& contributiva. Nelle questioni di questioni di

    costituzionalit& che coinvolgono il principio di uguaglianza occorre mettere a

    conronto la norma di legge sospettata di incostituzionalit& con un"altra

    disciplina legislativa e valutare se giustifcata o irragionevole la disparit& di

    trattamento. !l principio di uguaglianza esige che la legge non detti discipline

    contraddittorie+ esige cio# coerenza interna alla legge tributaria. !l canone di

    coerenza implica che ogni attispecie imponibile sia espressione di quellaparticolare ipotesi di capacit& contributiva.

    !l problema del rispetto del principio di uguaglianza non si pone soltanto per le

    norme impositive ma anche per le norme di avore. Guali sono le ragioni che

    legittimano il legislatore introdurre trattamenti di avore senza violare il

    principio di uguaglianzaI !l legislatore pu% concedere agevolazioni se ci%

    risponde a scopi costituzionalmente riconosciuti+ in sostanza se il trattamento

    di$erenziato trova giustifcazione in una norma costituzionale. Daramente viene

    sollevata una questione di legittimit& costituzionale perché # stata

    illegittimamente concessa una agevolazione, violando il principio di

    uguaglianza. i solito inatti le questioni di costituzionalit& non vengono

    sollevate per ottenere la eliminazione del benefcio ma perché il benefcio

    previsto # stato accordato ad alcuni e non ad altri. a questione # posta quindi

    per ottenere la estensione di una norma di avore.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    24/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    "art. 07, comma 6, prevede che il sistema tributario # inormato a criteri di

    progressivit&. !l principio di progressivit& non riguarda i singoli tributi ma il

    sistema nel suo complesso. a 'orte ha osservato che nella molteplicit& e

    variet& di imposte attraverso le quali viene ripartito tra i cittadini il carico

    tributario non tutti i tributi si prestano al principio di progressivit& chepresuppone un rapporto diretto tra imposizioni e reddito individuale di ogni

    contribuente.

    2ll"interesse fscale # dato nella costituzione un particolare rilievo il dovere

    tributario # un dovere inderogabile di solidariet& a cui sono tenuti tutti.

    "interesse fscale # il valore costituzionale che legittima le norme che tutelano

    il :isco anche se si tratta di discipline che di$eriscono da quelle del diritto

    comune la materia tributaria per la sua particolarit& e per il rilievo che ha nella

    costituzione l"interesse dello tato alla percezione dei tributi giustifca

    discipline di$erenziate. a tutela costituzionale dell"interesse fscale deve

    essere per% coordinata con la tutela di altri principi costituzionali tra cui quello

    di capacit& contributiva+ e non deve mai ledere i diritti inviolabili di cui all"art. 6

    'ost. i sono sentenze con cui la 'orte ha giustifcato la legittimit&

    costituzionale di particolari norme dettate a tutela del fsco in deroga al

    principio di uguaglianza. !n altri casi si # ritenuto che la tutela dell"interesse

    fscale non potesse giustifcare la lesione di altri principi costituzionali come il

    diritto di diesa.

    "art. 11/ 'ost. dispone che i trattati internazionali sono parametri immediato o

    diretto della legittimit& costituzionale delle leggi come interposte. "art. 11/

    condiziona l"esercizio della potest& legislativa dello tato e delle regioni al

    rispetto degli obblighi internazionali ra i quali rientrano quelli derivanti dallaconvenzione europea dei diritti dell"uomo le cui norme costituiscono onte

    integratrice del parametro di costituzionalit& introdotto dall"art. 11/. "art. >

    della convenzione recita ogni persona ha diritto a che la sua causa sia

    esaminata equamente pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un

    tribunale indipendente e imparziale costituito per legge il quale decider& sia

    delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile sia della ondatezza

    di ogni accusa penale che le venga rivolta. a corte di trasburgo ha esclusopi- volte dall"ambito di applicazione dell"art. > le controversie fscali perché

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    25/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    quella disposizione concerne le cause penali e civili non quelle di diritto

    pubblico. i riconosce per% la tutela della 'edu alle controversie sulle sanzioni

    amministrative applicate per violazioni tributarie.

    PRINCIPI COMUNITARI

    !l legislatore fscale # vincolato anche dal diritto comunitario dalle norme del

    trattato istitutivo della 'omunit& europea e dalle norme di diritto derivato. !l

    trattato non prevede che la comunit& abbia competenza generale in materia

    tributaria e che abbia un proprio sistema di imposte. e norme del trattato che

    hanno contenuto o rilevanza tributaria non sono dunque rivolte a procurare

    entrate ma a d assicurare che il mercato comune abbia le caratteristiche di un

    mercato interno e che in esso vi sia un regime di libera concorrenza. !n

    unzione dunque del mercato comune l"art. 7 stabilisce il divieto tra gli stati

    membri dei dazi doganali e delle restrizioni quantitative all"entrata e all"uscita

    delle merci e di ogni ostacolo alla libera circolazione di merci, persone, servizi e

    capitali. "art. @7 infne attribuisce al 'onsiglio il potere di armonizzare le

    legislazioni degli stati membri in materia di imposte dirette. e deliberazioni

    devono essere adottate all"unanimit& su proposta della commissione e dopo

    aver sentito il parlamento europeo ed il comitato economico e sociale. ale

    disposizione ha lo scopo di eliminare le disparit& dei regimi fscali nazionali ma

    solo nella misura in cui ci% # necessario per assicurare l"instaurazione ed il

    unzionamento del mercato interno ed un regime di libera concorrenza non

    alterato da distorsioni fscali.

     ra i principi generali espressi nel trattato ha un particolare rilievo per il diritto

    tributario il principio di non discriminazione in base alla nazionalit&, postodall"art. 16 del trattato. ale principio trova specifche applicazioni nelle norme

    che sanciscono le libert& ondamentali. !l principio di uguaglianza stabilito

    dall"art. 7 'ost. il principio di non discriminazione hanno di$erente portata il

    primo opera all"interno del nostro ordinamento e sancisce l"uguaglianza dei

    cittadini+ il principio di non discriminazione opera in ambito comunitario, allo

    scopo di assicurare parit& di trattamento nei diversi ordinamenti nazionali ai

    cittadini dell"unione. a corte di giustizia interpreta l"art. 16 nel senso che sono

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    26/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    vietate non solo le discriminazioni espressamente basate sulla nazionalit& ma

    anche le discriminazioni dissimulate o indirette.

    e leggi fscali degli stati membri dell"unione europea debbono essere

    compatibili con le libert& ondamentali vale a dire con le norme del trattato che

    sanciscono la libert& di circolazione dei lavoratori, la libert& di stabilimento, la

    libera prestazione di servizi e la libert& di circolazione dei capitali. "art. 7@ del

    trattato assicura ai lavoratori il diritto di libera circolazione con l"abolizione di

    qualsiasi discriminazione ondata sulla nazionalit&, tra i lavoratori degli stati

    membri per quanto riguarda l"impiego, la retribuzione e le altre condizioni di

    lavoro. !n materia tributaria le applicazioni giurisprudenziali del principio di

    libera circolazione sono state notevoli. Desidenti e non residenti sono

    assoggettati nei diversi ordinamento a regimi fscali diversi in quanto i residenti

    sono soggetto ad imposta in modo illimitato, i non residenti in modo limitato

    ossia solo per i redditi prodotti nello stato. Guesta diversit& di trattamento #

    giustifcata dalla circostanza che il reddito percepito nel territorio di uno stato

    da un non residente costituisce nella maggior parte dei casi solo una parte del

    suo reddito complessivo, # nello stato in cui si risiede che il contribuente di

    solito produce la maggior parte del suo reddito. 3erci% in linea di principio le

    legislazioni che distinguono tra residenti e non residenti non violano il principio

    di uguaglianza. 3u% per% accadere che un soggetto produca la maggior parte

    del suo reddito in un paese dell"unione europea diverso da quello di residenza o

    produca il suo reddito in pi- stati. a corte ha fssato il principio che quando un

    lavoratore produce la maggior parte del suo reddito in uno stato in cui non #

    residente gli devono essere accordate le stesse attenuazioni del carico fscale

    che sono concesse ai residenti+ in altri termini gli deve essere concesso il

    trattamento nazionale.

    2i sensi dell"art. ;7 del trattato la libert& di stabilimento importa l"accesso alle

    attivit& non salariate e al loro esercizio nonché la costituzione e la gestione di

    imprese e in particolare di societ& ai sensi dell"art. ;B alle condizioni defnite

    dalla legislazione del paese di stabilimento nei conronti dei propri cittadini

    atte salve le disposizioni del capo relativo ai capitali. "art. ;B del trattato

    prevede inoltre che le societ& costituite conormemente alle legislazione di unostato membro siano equiparate alle persone fsiche aventi la cittadinanza di

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    27/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    quello stato. a libert& di stabilimento presenta due aspetti essa comporta da

    un lato il diritto di esercitare un"attivit& economica in uno stato membro

    diverso da quello di origine e dall"altro il diritto di aprire fliali agenzie o

    succursali in un altro paese membro. !noltre il principio della libert& di

    stabilimento implica per l"operatore la libert& di scegliere la orma giuridica concui esercitare il diritto di stabilimento. a libert& di stabilimento secondaria

    deve essere garantita dallo stato di origine che non deve ostacolare il diritto

    delle societ& residenti di stabilirsi anche in altri stati. 3erci% la corte ha

    giudicato incompatibili con il trattato le e4it ta4. !l paese ospitante deve

    assicurare parit& di trattamento tra societ& residenti e stabili organizzazioni.

    ono numerose le sentenze che dichiarano incompatibili con il trattato norme

    fscali nazionali che discriminano tra stabili organizzazioni e societ& residenti. !lprincipio della parit& di trattamento tra societ& residenti e stabili organizzazioni

    # ribadito in numerose sentenze successive tra cui spicca il caso aint

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    28/165

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    29/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    che sono rule o reason l"esigenza di contrastare l"elusione fscale+ l"esigenza di

    preservare l"e=cacia dei controlli fscali+ il principio di coerenza

    dell"ordinamento fscale nazionale.

    3er i fni del trattato # necessario non soltanto che il mercato europeo sia un

    mercato senza rontiere ma anche che le imprese possano operare ad armi pari

    in condizioni di concorrenza non alsata. Nel titolo ! del trattato vi sono norme

    rivolte alle imprese ed in secondo luogo agli stati ai quali sono vietati agli

    interventi che non siano rispettosi delle regole della libera circolazione. "art.

    B/ del trattato dichiara incompatibili con il mercato comune nella misura in cui

    incidano sugli scambi tra gli stati membri gli aiuti concessi agli stati ovvero

    mediante risorse statali, sotto qualsiasi orma che avorendo talune imprese o

    talune o talune produzioni, alsino o minaccino di alsare la concorrenza. !l

    divieto colpisce dunque qualsiasi orma di aiuto. ono aiuti di stato sia le

    sovvenzioni fscali sia le norme che escludono o riducono i normali oneri fscali.

    9na misura si considera aiuto quando presenta quattro requisiti

    1. i # un vantaggio sotto orma di alleggerimento di costi+6. !l vantaggio # concesso dallo stato o mediante risorse statali+7. !l vantaggio incide sulla concorrenza e sugli scambi tra stati membri+

    ;. !l vantaggio # concesso in maniera specifca e selettiva.

    !l divieto non # assoluto. a comunit& non potrebbe promuovere uno sviluppo

    armonioso ed equilibrato delle attivit& economiche nell"insieme della comunit&,

    se osse proibito qualsiasi intervento pubblico a avore delle imprese. "art. B/

    prevede tre serie di deroghe. ono innanzitutto atte salve le deroghe

    contemplate dal trattato vale a dire le discipline speciali dal trattato in materia

    di agricoltura, pesca, trasporti, cultura, sicurezza nazionale. !l comma 6 dell"art.B/ dichiara compartibili de iure con il mercato comune tutti gli aiuti a carattere

    sociale concessi ai singoli consumatori e gli aiuti concessi in occasione di

    calamit& naturali o altri eventi eccezionali. Nel comma 7 troviamo un elenco di

    aiuti che possono considerarsi compatibili con il mercato comune. "elenco

    comprende

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    30/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    31/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    • a disciplina tributaria presenti delle lacune in senso tecnico+• e norme del codice civile siano suscettibili di essere estese oltre l"ambito

    del diritto privato+• e norme del codice civile siano compatibili con le peculiarit& del diritto

    tributario.

    "obbligazione tributaria # una obbligazione legale. ale defnizione indica in

    primo luogo che la disciplina dell"obbligazione # tutta stabilita dalla legge. 2

    di$erenza di quel che accade per le obbligazioni del diritto privato nulla della

    disciplina dell"obbligazione tributaria pu% essere determinato dalla volont&

    delle parti. a stessa amministrazione fnanziaria non dispone di discrezionalit&

    i suoi poteri sono vincolanti.

    !l diritto tributario # dominato dal principio di legalit&, per cui l"amministrazione

    fnanziaria non pu% disporre dei suoi crediti né del potere impositivo che non #

    discrezionale. 3erci% # nulla ad esempio la clausola contrattuale con la quale il

    comune rinuncia all"applicazione di un tributo. 3erci% tra i modi di estinzione

    dell"obbligazione tributaria non vi # né la novazione né la remissione del debito.

    a attispecie che da vita all"imposta # variamente denominata presupposto,

    atto imponibile, atto generatore, situazione5base. !l termine presupposto #

    quello pi- usato in !talia. !l presupposto # quell"evento che determina il sorgere

    dell"obbligazione tributaria. 'ome ogni attispecie il presupposto # connotato

    dal legislatore sotto diversi profli oggettivo, soggettivo, spaziale e temporale.

    3resupposto e oggetto dell"imposta sono nozioni talora usate come coincidenti.

    e due espressioni sono per% usate anche con signifcati distinti, in quanto il

    termine presupposto # preerito nei discorsi giuridici mentre l"oggetto # un

    termine usato con signifcato economico.

    e classifcazioni pi- correnti dell"imposta hanno come rierimento il

    presupposto. 2ssai nota ed usata # la distinzione tra imposte dirette e indirette+

    le prime sono quelle che colpiscono il reddito o il patrimonio, le seconde sono

    tutte le altre. a denominazione trae origine dal atto che le imposte dirette

    colpiscono una maniestazione diretta di capacit& contributiva le altre una

    maniestazione indiretta. e ormule imposte dirette e imposte indirette sonoassai comode per designare sinteticamente gruppi di tributi che presentano

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    32/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    discipline comuni sotto svariati aspetti modalit& di accertamento e riscossione,

    privilegi a tutela del credito del fsco, ecc. e imposte sul reddito sono

    ulteriormente distinte in personali e reali, a seconda che nella loro disciplina

    abbia o no rilievo qualche elemento che attiene alla persona del soggetto

    passivo. Disponde al modello dell"imposta personale l"!D3*: che colpisce tutti iredditi di un soggetto con aliquote progressive e tiene conto oltre che delle

    spese di produzione del reddito anche di situazioni personali.

    al punto di vista temporale la attispecie d"imposta pu% essere costituita da

    un atto istantaneo o da un atto di durata+ di qui la distinzione tra imposte

    istantanee e imposte periodiche. e imposte istantanee hanno per presupposti

    atti istantanei+ per ogni singolo avvenimento che ne orma il presupposto,

    sorge una distinta e unica obbligazione cosicch# la ripetizione del medesimo

    atto da origine ad una nuova obbligazione. ono istantanee ad esempio le

    imposte che prendono in considerazione la consistenza del patrimonio o di

    parte del patrimonio in un dato istante+ l"imposta di registro che tassa gli atti

    giuridici. ono periodiche invece le imposte che hanno come presupposto una

    attispecie che si prolunga nel tempo per cui assume rilievo giuridico un

    insieme di atti che si collocano in un dato arco temporale. ono imposte

    periodiche le imposte sui redditi. !l rapporto obbligatorio delle imposte

    periodiche non # un rapporto di durata né un rapporto di credito ad esecuzione

    periodica. 3erci% al credito erariale del fsco non sia applica il termine di

    prescrizione quinquennale ma il termine di prescrizione decennale, poiché il

    debito deriva dalla sussistenza dei presupposti impositivi anno per anno.

    'iascuna imposta periodica # determinata dai atti che si sono verifcati nel

    singolo periodo d"imposta ma ci% non signifca netta censura tra i atti di

    ciascun periodo. 2lla attispecie caratterizzata da un dato periodo di tempo

    corripondono distinti rapporti d"imposta e quindi distinti procedimenti attuativi.

    Nella disciplina di un tributo vi sono da un lato gli enunciati legislativi che

    defniscono la attispecie tipica e dall"altro vi sono disposizioni che ne ampliano

    o ne restringono l"area di applicabilit&. 3u% esser defnita agevolazione o aiuto

    fscale ogni tipo di norma che in deroga a quanto previsto in via ordinaria

    riduce il peso dell"imposta.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    33/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    riduzioni aliquote, ecc. "espressione aiuti fscali indica le agevolazioni o

    sovvenzioni di natura tributaria che rientrano nel campo di applicazione

    dell"art. B/ del trattato della comunit& europea. È quindi necessario distinguere

    a tale scopo tra trattamenti fscali ordinari e trattamenti di avore. e esenzioni

    sono enunciati normativi che sottraggono all"applicazione del tributo attispecieche invece sono imponibili in base alla defnizione generale del presupposto. e

    esenzioni possono essere temporanee e permanenti. i sono esenzioni di

    carattere soggettivo, di carattere oggettivo ed esenzioni che richiedono sia un

    requisito soggettivo sia un requisito oggettivo. *senzione soggettiva # ad

    esempio l"esenzione dell"!ci degli immobili posseduti dallo stato, dalle regioni,

    dalle province+ esenzione oggettiva # l"esenzione dei abbricati classifcati o

    classifcabili nelle categorie catastali da *A1 a *A@. a distinzione tra esenzionioggettive e soggettive ha rilievo pratico perché le esenzioni oggettive non

    vengono meno se muta la propriet& del cespite. i sono casi nei quali

    l"esenzione designa attispecie da cui non scaturisce nessun e$etto giuridico+ in

    tali casi la conseguenza di una esenzione # la non applicazione di una imposta+

    l"esenzione non # il portato di una norma autonoma e la disposizione che la

    prevede concorre a delimitare in negativo il presupposto del tributo. 3er

    individuare le attispecie esenti si possono seguire due criteri uno di tipo logicouno di tipo nominalistico. !n base a quello logico sono esenzioni tutti i casi che

    sono in rapporto di deroga rispetto alla norma che defnisce il presupposto.

    iverso pu% essere il modo di operare delle esenzioni vi sono sanzioni operanti

    e4 lege, ed esenzioni operanti solo a seguito di istanza di parte o di apposito

    provvedimento esonerativo. e esenzioni si di$erenziano dalle esclusioni

    perché le prime costituiscono una deroga alla disciplina generale del tributo,

    mentre le esclusioni risultano da enunciati con cui il legislatore chiarisce i limitidi applicabilit& del tributo, sena derogare a quanto risulta dagli enunciati

    generali. "esclusione # insomma una disposizione a cui non corrisponde una

    norma.

    !l legislatore pu% stabilire con una norma derogatoria che talune categorie di

    atti siano sottratte all"applicazione di una imposta e siano assoggettate ad

    altro speciale regime. i ha in tal caso una attispecie sostitutiva o regime

    fscale sostitutivo. 'i% pu% avvenire sia per scopi di agevolazione sia per motivi

    di tecnica impositiva.

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    34/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    i sono norme che allargano l"ordinario campo di applicazione di un"imposta,

    aggiungendo altre attispecie imponibili a quelle tipiche. 'i% avviene talvolta

    perché il legislatore vuole che certi atti economici non suggano alla

    tassazione, essi sono perci% equiparati al presupposto tipico di un"imposta pur

    se presentano tratti di eterogeneit&. !n altri casi, l"ampliamento della sera diapplicazione del tributo risponde a fne entielusivi. 3er distinguere le due

    ipotesi, si parla nel primo caso di attispecie equiparate e nel secondo di

    attispecie surrogatorie o supplementari. "elusione pu% essere ostacolata dal

    legislatore o con l"introduzione di una clausola generale o con la previsione di

    norme ad hoc. ra gli strumenti antielusivi di carattere specifco hanno un

    rilievo preminente le attispecie supplementari ossia le attispecie imponibili

    che il legislatore aggiunge a quelle tipiche al solo fne di impedire aicontribuenti di utilizzare lo strumento previsto dalla attispecie supplementare

    per fni di elusione.

    i # sovrapposizione di attispecie quando la attispecie imponibile di un tributo

    viene usata come attispecie di un"altra imposta, detta imposta fglia. "imposta

    fglia # denominata sovrimposta o addizionale. 2d esempio le addizionali

    comunali, provinciali e regionali all"!D3*: sono determinate applicando

    l"aliquota alla stessa base imponibile dell"!D3*:. È denominato addizionale

    anche il tributo la cui misura # ragguagliata ad una razione o multiplo di

    quanto dovuto per l"imposta base.

    i hanno attispecie alternative quando un atto che # presupposto di

    applicazione di una imposta non lo # allorquando # soggetto ad un"altra

    imposta. 3u% darsi cio# che la sovrapposizione di attispecie non determini

    l"applicazione di pi- imposte ma l"applicazione di una sola imposta e la nonapplicazione dell"altro tributo. *semplare il caso dell"alternativa tra iva e

    imposta proporzionale di registro. "e=cacia della attispecie imponibile pu%

    essere sottoposta a condizione sospensiva o risolutiva. Nel primo caso

    l"avveramento della condizione determina il sorgere del debito d"imposta, nel

    secondo lo estingue. e l"evento cui # subordinata l"e=cacia non # incertus an,

    ma certus an ed incertus quando, sar& tecnicamente pi- appropriato dire che

    l"e=cacia # soggetta ad un termine. 2nche le agevolazioni fscali possonoessere sottoposte a condizione. a condizione risolutiva a cessare

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    35/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    un"agevolazione rendendo dovuto il pagamento dell"imposta. 2d esempio le

    agevolazioni concesse per ondi acquistati con i benefci per la piccola propriet&

    contadina sono condizionate alla permanenza del possesso del terreno per un

    quinquennio. e la condizione # sospensiva vi # dapprima una situazione di

    pendenza che pu% atteggiarsi in modi diversi. 3u% darsi che durante lapendenza il contribuente non goda di alcun trattamento di avore+ quando si

    avverer& la condizione il contribuente cesser& di essere soggetto ad imposta.

    3otr& essere prevista o non essere prevista l"e=cacia retroattiva della

    condizione e quindi il diritto al rimborso dio quanto pagato. e la condizione

    non si verifcher& cesser& di operare il regime di avore e sar& dovuta l"imposta

    per e$etto congiunto dell"ordinario presupposto e della attispecie secondaria

    che ha eliso gli e$etti dell"esenzione. i sono poi casi in cui l"ordinamentoprevede che le agevolazioni fscali operino in via provvisoria in presenza di

    determinati presupposti per poi consolidarsi solo se si verifchino altri eventi.

    Guesta ipotesi ricorre ad esempio in materia di imposte indirette quando si

    prevede l"assoggettamento all"imposta fssa di registro ma che l"imposta sar&

    dovuta nella misura ordinaria se non si verifcher& l"evento a cui il benefcio #

    sospensivamente condizionato. ia nel caso di condizione sospensiva sia nel

    caso di condizione risolutiva la perdita del benefcio # una conseguenza di unaattispecie distinta da quella tipica che l"ordinamento segna la nascita del

    tributo. Ne discende che il tributo si rende dovuto solo da quando vengono

    meno i presupposti del trattamento di avore e da quel momento decorrono i

    termini centro cui l"imposta pu% essere accertata.

    a quantifcazione del debito d"imposta dipende dalla base imponibile e dal

    tasso l"imposta si calcola inatti applicando un tasso alla base imponibile. a

    base imponibile # concettualmente diversa dal presupposto. 3resupposto # ci%

    che provoca l"applicabilit& di un tributo+ base imponibile ci% che determina la

    misura. 3resupposto d"imposta pu% essere il possesso o l"acquisto di un bene.

    a base imponibile # costituita da una grandezza monetaria. !n materia di

    imposte dirette la base imponibile # un importo netto pari a ci% che residua

    dopo avere applicato al reddito lordo tutte le deduzioni e riduzioni previste+ per

    l"ici sugli immobili scritti in catasto la base imponibile # pari ad un multiplo

    della rendita catastale rivalutata. Nelle imposte indirette la base imponibile

    varia da tributo a tributo. a base imponibile # in molti casi una somma

  • 8/17/2019 OPZIONE 1 Istituzioni Di Diritto Tributario Tesauro Volume 1 Parte Generale

    36/165

    1

    Istituzioni di Diritto Tributario F. Tesauro – Parte Generale

    algebrica di elementi positivi e negativi+ in altri casi # un importo unitario,

    senza deduzioni. e gli elementi della base imponibile non sono unit&

    monetarie ma beni o servizi sar& necessario quantifcarne il valore in moneta.

    e la base imponibile # un valore netto si hanno due serie di norme da un lato

    norme sui componenti positivi+ dall"altro norme sui componenti negativi. abase imponibile pu% essere costituita anche da cose misurate secondo le loro

    caratteristiche di misura e peso o considerate nella loro unit&.

    "imposta # liquidata applicando un tasso alla base imponibile. !l tasso pu%

    essere fsso o variabile. i ha il primo quando l"imposta predetermina in una

    somma fssa. !l sistema prevalente # per% quello del tasso variabile costituito

    quando la base imponibile # una grandezza monetaria da una aliquota che pu%

    essere fssa o progressiva. Nel caso di imposta proporzionale l"aliquota non

    muta con il variare della base imponibile. i sono diverse modalit& tecniche con

    cui un"imposta pu% essere resa progressiva vi # una progressivit& per classi,

    una progressivit& per scaglioni, una progressivit& per scaglioni, una

    progressivit& continua ed una progressivit& per detrazione. e imposte sono

    regressive quando l"aliquota diminuisce con l"aumentare della base imponibile

    mentre nelle imposte graduali la base imponibile # divisa in pi- gradi a

    ciascuno dei quali corrisponde una determinata aliquota.

    I SOGGETTI PASSIVI – CAPITOLO SESTO

    !l termine contribuente indica il debitore dell"imposta o pi- genericamente il

    soggetto passivo di rapporti tributari. 8gni contribuente ha il domicilio fscale in

    un comune dello stato. !l domicilio fscale # concetto distint