Omeopatia e Fitoterapia - casimiri.it · L'omeopatia oggi Ostacolata fin dal principio...

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Di Jasmina Shehi Omeopatia e Fitoterapia

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Di Jasmina Shehi

Omeopatia e Fitoterapia

Che cos'è l' Omeopatia?● L'omeopatia è un metodo terapeutico alternativo i cui principi

teorici sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo.

● Alla base dell'omeopatia vi è il principio di similitudine del farmaco (similia similibus curantur), concetto privo di conferme scientifiche enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato dalla sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita.

● Le sostanze comunemente utilizzate a scopo terapeutico provengono dai tre regni della natura: vegetale, animale e minerale. Tutte sono sottoposte ad un particolare processo di diluizione e scuotimento, che ha il fine di eliminarne le proprietà tossicologiche, esaltandone quelle terapeutiche.

● L'omeopatia è una medicina olistica che rispetta, cioè, l'essere umano nella sua naturale ed indivisibile complessità di spiche e corpo. Curare dunque in omeopatia significa ricondurre senza spiacevoli effetti collaterali l'essere al suo equilibrio psichico, da cui deriva anche il suo benessere fisico.

Principi e Origini● I principi dell'omeopatia sono contenuti

principalmente nell' Organon di Hahnemann (1810) e si concentrano nella legge dei simili (similia similibus curantur) e quella dell'utilizzo di dosi infinitesimali dei rimedi.

● La legge dei simili esprime il concetto che per curare una malattia il medico deve utilizzare una medicina che sia in grado di produrre una malattia artificiale ad essa molto simile e che si sostituisce ad essa per poi scomparire. Le dosi da utilizzarsi devono essere il minimo indispensabile a produrre una indicazione percettibile dell'azione del rimedio, e nulla più, in modo da minimizzare o annullare gli effetti avversi.

● La diluizione (o potenza) può essere 1 a 100(potenza centesiamale o potenza C o anche CH) o da 1 a 10 (potenz decimali o D o anche DH). Per esempio, in una soluzione C una parte di sostanza viene diluita in 99 parti di diluente e successivamente dinamizzata, ovvero agitata con forza secondo un procedimento chiamato successione.

● La teoria omeopatica si formò in risposta alle due principali teorie mediche in Germania: una che cercava le cause generali delle malattie; l'altra che voleva abbandonare le speculazioni teoriche deduttive per concentrarsi invece sulle osservazioni e sulle misurazioni dirette dei fenomeni, tramite esperimenti controllati.

● Secondo lo stesso Hahnemann, la sua fu una risposta a quella che per lui era una mancanza di utilità pratica delle speculazioni teoretiche, dato che la medicina del tempo si basava su una Materia Medica mista, tra empirismo e tradizione, ricca di formulazioni polifarmaceutiche e salassi, con fortissimi dubbi sulla natura delle azioni dei rimedi.

● Per Hahnemann la causa delle malattie, quando non riconducibile a fattori anatomici o chirurgici nè a carenze nutrizionali, sarebbe immateriale, o spirituale e dinamica, e risiederebbe non in cause fisiche esterne al corpo, ma in una perturbazione della forza vitale (Lebenskraft), che doveva essere riattivata e riordinata dall' omeopata.

L'omeopatia oggiOstacolata fin dal principio dall'invenzione del microscopio, la teoria di Hahnemann subì varie scritiche nel tempo.

● Il vitalismo spiegava tutto e niente; la negazione delle cause materiali della malattia andava contro convinzioni forti sulla natura della malattia stessa. Infatti, riconoscere come rilevanti solo i sintomi esperiti del paziente veniva considerato troppo soggettivo e troppo dipendente dalla dirittura morale delle persone testate. Inoltre, non teneva conto che persone diverse possono avere reazioni individuali diverse allo stesso rimedio.

● Il concetto di Lebenkraft è stato sostituito nel ventesimo secolo con il concetto di Lebensprincip, il principio vitale posto in relazione con la capacità del corpo di controllare e regolare le sue funzioni.

● La critica maggiore verte sul fatto che, a potenze elevate(a partire da 12C e 24D), le leggi della chimica provano che il prodotto finale è così diluito da non contenere neppure una molecola della sostanza in partenza. Essendo il numero di molecole contenute in una mole di sostanza fissato dal numerio di Avogadro, compiendo una diluizione 12c o 24d della stessa mole di sostanza si raggiungerebbero livelli di concentrazione che prevederebbero, al più, una sola molecola del farmaco.

● Nessuno studio scientifico ha potuto dimostrare che l'omeopatia presenti un' efficacia per una qualsiasi malattia. Gli unici risultati statisticamente significativi sono confrontabili con quelli derivanti dall'effetto placebo, indotto anche dalla particolare attenzione che l'omeopata presta al paziente e alla sua esperienza soggettiva della malattia, e quindi non dal farmaco assunto dal paziente.

Estratti usati in omeopatia

● Fosforo● Zolfo● Carbonato di Calcio● Cloruro di Sodio

Fosforo (P)● Il fosforo è un elemento della tavola periodica

appartenente al terzo periodo e al gruppo V A. E' un non metallo avente numero atomico 15 e viene indicato con il smbolo P. La sua configurazione elettronica è [Ne]3s23p3.

● In natura si trova sotto forma di fosfato ed è abbondante in alcune rocce e nelle cellule degli esseri viventi, del cui metabolalismo è una componente essenziale.

● È principalmente impiegato per la produzione di fertilizzanti, esplosivi, fiammiferi, fuochi artificiali, pesticidi, dentifrici e detergenti.

● I gruppi fosfato fanno parte delle molecole del DNA; dell'RNA, dei fosfolipidi e dell' ATP, e quindi dei processi di produzione di energia; inoltre assicura la funzionalità renale e la trasmissione degli impulsi nervosi.

● In omeopatia è indicato per la cura di disturbi nervosi e digestivi. È efficace in caso di gengive sanguinanti, epistassi, tosse secca e ansie che causano tensione nervosa e insonnia. Stimola il metabolismo delle cellule, rende stabile il flusso sanguigno, irrubustisce ossa e viene infine indicato per asma bronchite e mal di testa.

Zolfo (S)● Lo zolfo è un elemento della tavola periodica

indicato con il simbolo S; appartiene al terzo periodo e al gruppo VI A, è un non metallo con numero atomico 16. La sua configurazione elettronica è [Ne]3s23p4

● E' un elemento presente in natura nei solfuri e nei solfati ed è essenziale per tutti gli esseri viventi poichè è presente in molte proteine.

● Trova vari impieghi: in campo industriale per ricavarne fertilizer, disinfettanti, lassativi, polvere da sparo; in campo agricolo come insetticidi e funghicidi.

● In campo medico è particolarmente adatto per la cura di malattie bronchiali croniche poichè ha una grossa capacità di promuovere l'espettorazione. È anche un efficace purificatore e ricostituente (acne, psoriasi, soborrea).

● In omeopatia viene utilizzato attraverso l' estratto di ortiche fresche per dolori artritici, infiammazioni al livello articolare e di carattere gottoso, irritazioni vescicali.

Carbonato di calcio (CaCO3)● È il sale di calcio dell'acido carbonico. Puro a

temperatura ambiente è un solido bianco poco solubile in acqua, cui impartisce una reazione fortemente basica.

● In natura è il materiale che costituisce, in tutto o in perte, una grande varietà di tipi di rocce come il marmo, le rocce calcaree, il travertino.

● Viene utilizzato nell'industria per la sintesi del carbonato di sodio; è usato come colorante alimentare (E 170); è usato come pigmento pittorico (bianco di San Giovanni o bianco di Cennini) ed è il principale componente del pigmento bianco d'uovo.

● In omeopatia viene utilizzato per chi soffre di malattie delle ossa e delle articolazioni, di mal di schiena e di problemi ai denti. Questo sale viene ricavato dal guscio delle ostriche e può essere indicato per soggetti che hanno difficoltà congenite nell'assorbiemnto di carbonato di calcio.

Cloruro di sodio (NaCl)● Il cloruro di sodio è il sale di sodio dell'acido

cloridrico ed è il comuine sale da cucina. A temperatura ambiente si predsenta come un solido cristallino i cui cristalli hanno un reticolo cubico ai cui vertici si alternano ioni sodio Na+ e ioni cloruro Cl−.

● Si trova in natura disciolto nell'acqua marina, dalla quale viene estratto per evaporazione in stabilimenti detti saline, o nei giacimenti, residui di antichi mari, dai quali viene estratto già in forma solida e prende il nome di salgemma o halite.

● È essenziale per la vita sulla terra dato che la maggior parte dei tessuti e dei fluidi degli esseri viventi contiene una qualche dose di sale e gli ioni sodio sono essenziali per la trasmissione dei segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso.

● Viene utilizzato come anti-gelo, esaltatore di sapidità, e nell'industria conserviera per il suo effetto disidratante.

● In omeopatia è un valido rimedio per il correto funzionamento metabolico (ansia, depressione, emicranie, debolezza e immotivate perdite di peso).

Erboristeria● L'erboristeria è un'antica arte che si occupa della

conoscenza delle piante (erbe, piante medicinali, officinali, aromatiche e spezie), della loro coltivazione , raccolta, conservazione e commercio a scopi terapeutici, cosmetici o nutritivi.

● L'uso delle piante per sostenere il benessere e la salute dell'uomo risale alla notte dei tempi e tuttoggi, ad esempio, esistono sciamani dell'Amazzonia e guaritori della Steppa che preparano decotti, impacchi, unguenti e pozioni per guarire i malati.

● Si possono distinguere tre grandi tradizioni fitoterapiche: la tradizione popolare del mondo occidentale, basata sull'esperienza greca e romana; l'antichissiama tradizione ayurvedica indiana; la medicina tradizionale cinese. Questo patrimonio culturale è utilizzato dalla scienza moderna che mira ad isolare ed individuare i meccanismi d'azione delle erbe.

● L'industrializzazione sociale ha modernizzato l'erboristeria tradizionale sostituendo la raccolta selvatica con coltivazioni agricole specializzate in erbe e medicinali attraverso i quali sono prodotti alimenti, farmaci, cosmetici, integratori alimentari ecc...

Che cos'è la fitoterapia?● La fitoterapia è una forma terapeutica adottata da

medici dotti, naturopati, terapisti complementari e alternativi, guaritori e persone senza formazione medica che mira a ristabilire l'equilibrio biologico del paziente con un effetto terapeutico mirato ed adeguato, senza indurre effetti collaterali.

● I prodotti fitoterapici offrono il vantaggio e la comodità di una certa garanzia di qualità ma lo svantaggio di costi elevati.

● E' la disciplina medica che si serve delle piante e dei loro derivati per scopi medico-terapeutici. Tanti farmaci (si stima ca. 1/3, con tendenza all' aumento) si basano originalmente su sostanze sintetizzate da piante e non in laboratorio.

● Utilizza dei fitocomplessi (unità biochimiche che rappresentano l'unità farmacologica integrale delle piante medicinali) estratti dalla pianta mediante dei solventi inerti.

● Il principio attivo è rappresentato da quelle sostanze che hanno la capacità di produrre un' azione farmacologica e che hanno tuttora un largo impiego in medicina (i medicamenti sono composti anche da eccipienti) per la possibilità di fare dosaggi assolutamente precisi.

● I principi attivi possono essere sintetici - è il caso della maggior parte dei farmaci -, semisintetici, come per esempio l'aspirina (acido acetilsalicilico), o naturali, per esempio alcaloidi ed estratti di piante usate nella medicina tradizionale o in fitoterapia.

Alcune piante utilizzate in erboristica

● Gelsomino● Aloe● Eucalipto● Belladonna

Gelsomino● Jasminum è un genere di piante (che include varie

specie del gelsomino) della famiglia delle Oleaceae, originario delle regioni tropicali temperate.

● Il famoso olio di gelsomino, che i Persiani offrivano agli invitati nei banchetti importanti, si arricchisce d’una quantità di potenzialità terapeutiche legate alla sessualità.

● L'olio essenziale di gelsomino è un ottimo rimedio contro l'insonnia. Il suo profumo è anche euforizzante e stimola direttamente l'ipotalamo a produrre l'enkefalina, sostanza che oltre ad inibire il dolore procura uno stato di benessere e di felicità. Il gelsomino dissolve le paure e le tensioni legate alla sessualità ed è tradizionalmente usato per curare i disturbi uterini e per facilitare il parto.

● Nella medicina omeopatica, il gelsomino giallo viene indicato contro l'influenza, il raffreddore, la cefalea e gli stati di confusione mentale, di shock, di paura del pubblico.

Aloe Vera● L'Aloe vera è una pianta succulenta della famiglia

delle Aloeacee che predilige i climi caldi e secchi. In Europa, le uniche coltivazioni di una certa estensione si trovano in Spagna. Ne stanno sorgendo anche in Italia meridionale, ma sono ancora di dimensioni limitate.

● L'uso dell'aloe è molto antico (già i Babilonesi nel 2000 a.C. ne facevano uso), ma lo studio sistematico di questa pianta tuttavia iniziò solo nel 1959, grazie a un farmacista texano, Bill Coats, che mise a punto un processo per stabilizzare la polpa aprendo la strada alla commercializzazione dell' aloe. Da allora gli studi sull'Aloe sono molto attivi in tutto il mondo.

● Da un punto di vista chimico, si possono distinguere tre grandi classi di componenti nell'aloe: gli zuccheri complessi nel gel trasparente interno, con proprietà immuno-stimolanti; gli antrachinoni nella parte verde coriacea della foglia, ad azione fortemente lassativa, e svariate altre sostanze di grande valore nutritivo, antinfiammatorio, antimicotico, analgesico, come sali minerali, vitamine, aminoacidi, acidi organici, fosfolipidi, enzimi, lignine e saponine.

● Secondo le indicazioni del Ministero della Salute e la farmacopea ufficiale l'aloe si usa come purgante. Entra anche nella preparazione del fernet e di altri prodotti alimentari, di cosmetici ed è molto usata in veterinaria. E' nota anche la sua funzione antisettica, idratante, antinfiammatoria e battericida.

Eucalipto● Gli eucalipti sono un genere di piante arboree

sempreverdi originarie dell’Oceania appartenenti alla famiglia delle Mirtacee.

● Gli eucalipti sono sempreverdi; la specie Eucalyptus regnans in Australia può superare anche i 90 metri. Il fusto ha la corteccia liscia. Il fiore è formato da un calice di forma di coppa chiusa che si stacca con la fioritura. Il frutto è a forma di capsula con all'interno molti piccoli semi.

● Gli impieghi prevalenti delle specie di eucalipti riguardano l'uso farmacologico e fitoterapico dell'olio essenziale, l'utilizzo del legno come legna da opera o da ardere o per la fabbricazione della carta, l'allestimento di apprestamenti protettivi (frangiventi) e, infine, come pianta ornamentale e in floricoltura per la produzione di fronde.

● I principi attivi sono presenti nelle foglie che vengono essiccate e conservate. L'eucalipto è indicato per fluidificare ed eliminare le secrezioni bronchiali, come trattamento della febbre e per combattere l'asma. Inoltre possiede proprietà antivirali ed antinfiammatorie e viene indicato contro i reumatismi; come insetticida può essere utile per eliminare i parassiti, stimola il sistema immunitario ed è antinevralgico. È utilizzato nella cura delle vesciche causate da varicella, herpes e fuoco di Sant'Antonio.

Belladonna● La belladonna è una pianta a fiore (Angiosperme

dicotiledoni) appartenente, come il pomodoro e la patata, all'importante famiglia delle Solanaceae. Il nome scientifico, Atropa belladonna, deriva dai suoi letali effetti e dall'impiego cosmetico: Atropo è il nome della Moira che nella mitologia greca taglia il filo della vita, ciò a ricordare che l'ingestione delle bacche di questa pianta causa la morte. L'epiteto specifico belladonna fa riferimento ad una pratica utilizzata nel Rinascimento: le dame usavano questa pianta per dare risalto e lucentezza agli occhi mediante le capacità dilatative della pupilla.

● Nonostante l'aspetto invitante e il sapore gradevole, le bacche sono velenose per l'uomo e l'ingestione può provocare una diminuzione della sensibilità, forme di delirio, sete, vomito, seguiti, nei casi più gravi, da convulsioni e morte.

● In fitoterapia la belladonna è usata da tempo immemorabile dai medici per le sue doti spasmolitiche. L'ingrediente terapeutico principale della pianta è l'atropina o DL-giusciamina. Si trova in tutte le Solanacee: in dosi più basse in piante coltivate come patate e pomodori. In medicina accademica l'atropina isolata viene usata come dilatatore di pupille e come miorilassante prima di interventi chirurgici.

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