NUMERO 7 • ANNO IV (n° 1) • FEBBRAIO 2009...

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? PERIODICO DELLA ZOOTECNIA PRODUTTIVA Detto tra noi continua a pag 2 Prof. Alessandro Ciorba Docente Universitario Facoltà di Veterinaria - Perugia Come soddisfare i fabbisogni nutrizionali degli amici a quattro zampe NUMERO 7 • ANNO IV (n° 1) • FEBBRAIO 2009 Alimentazione casalinga o alimento industriale? Questo è il dilemma! Gentili Lettrici e Gentili Lettori, il primo numero del 2009 di ZooZoom è incentrato preva- lentemente sul pet food e abbiamo il piacere di “ospitare” nell’articolo d’entrata, il prof.A. Ciorba, annoverato tra i maggio- ri esperti italiani del settore. E’ questa, inoltre, l’occasione per proporre in anteprima al mercato, soprattutto agli stimati Clienti, la nostra nuova li- nea di prodotti destinati ai cani e ai gatti. All’interno della rivista troverete tutti i dettagli di Vostro inte- resse oltre ad alcuni articoli che hanno, tra l’altro, l’intento di sfatare alcuni luoghi comuni. L’Azienda Dell’Aventino vuole proporsi al mercato, anche in questo caso, come un operatore innovativo che coniuga dinamismo e rispetto per la tradizione. Abbiamo cercato di unire la voglia di rilanciarci in un com- parto della rivendita colpevolmente trascurato negli ultimi anni con la forza di un brand (Delly) e di una concezione della nuova linea di prodotti pet-food assolutamente coeren- te con tutti gli altri prodotti in portafoglio. I prodotti per animali da compagnia, ormai, rappresentano una quota importante nel fatturato e nella redditività delle rivendite agrarie e Dell’Aventino vuole essere presente in quest’area di business per essere sempre più al fianco dei rivenditori e rafforzare la partnership con gli oltre 500 pun- ti vendita ai quali consegna i suoi prodotti. Lo studio dell’andamento di mercato e la capacità aziendale di riuscire a comprenderne le tendenze sono la garanzia che l’Azienda, attraverso il suo continuo modellarsi sulle pre- ferenze e le esigenze dei clienti, continui ad avere successo. Segnalo, nella sezione “A rigor di legge”, un breve sunto di quanto sta accadendo a livello italiano circa l’incremento delle quote latte ottenuto. Si potrà discutere se la ripartizio- ne delle nuove quote sia corretta o meno ma è certo che l’intero settore ne trarrà beneficio in termini di trasparenza e rispetto delle regole. Per concludere, voglio porgere un doveroso ringraziamento al signor Carmine Sellitto, storico Capoarea Dell’Aventino per la regione Campania, che dopo vent’anni di onorato servizio e proficua attività è andato in pensione. Grazie Carmine per la lealtà e l’efficienza che hanno sem- pre contraddistinto il tuo operato e per aver fatto conoscere e apprezzare l’Azienda in una regione nella quale era pra- ticamente sconosciuta. Personalmente, ti ringrazio per gli in- segnamenti e i suggerimenti che mi hai dato, specialmente nei miei primi anni di lavoro. Ti auguro tanta serenità per gli anni a venire. Un cordiale saluto a tutti i lettori. Nereo Dell’Aventino Amministratore Unico - Dell’Aventino Srl S.U. È questo un interrogativo comune che si affaccia alla mente di tutti noi quando acquistiamo o riceviamo in regalo un cane o un gatto. Ciò deriva da una scarsa conoscenza, tutt’ora diffusa, sui reali fabbisogni nutrizionali di questi animali. Relativamente giovane è la scienza dell’alimentazione in questo settore. Il primo tentativo di dar vita ad un cibo industriale è attribuito a James Pratt, un elettricista americano, il quale si era recato a Londra nel 1860 per vendere parafulmini e, dopo che al suo cane furono offerte vecchie gallette, si mise a produrre delle crocchette realizzate con carne, barbabietole, verdura, farinaccio di frumento. Agli inizi del ‘900, inoltre, M.P. Chappel iniziò a produrre In caso di mancato recapito, inviare al CPO di CHIETI - via Pescara, 63013 CHIETI SCALO - per la restituzione al mittente (Dell’Aventino Srl Società Unipersonale) previo pagamento resi.

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P E R I O D I C O D E L L A Z O O T E C N I A P R O D U T T I V A

Dettotra noi

continua a pag 2

Prof. Alessandro CiorbaDocente UniversitarioFacoltà di Veterinaria - Perugia

Come soddisfare i fabbisogni nutrizionalidegli amici a quattro zampe

NUMERO 7 • ANNO IV (n° 1) • FEBBRAIO 2009

Alimentazione casalingao alimento industriale?Questo è il dilemma!

Gentili Lettrici e Gentili Lettori,il primo numero del 2009 di ZooZoom è incentrato preva-lentemente sul pet food e abbiamo il piacere di “ospitare” nell’articolo d’entrata, il prof. A. Ciorba, annoverato tra i maggio-ri esperti italiani del settore. E’ questa, inoltre, l’occasione per proporre in anteprima al mercato, soprattutto agli stimati Clienti, la nostra nuova li-nea di prodotti destinati ai cani e ai gatti. All’interno della rivista troverete tutti i dettagli di Vostro inte-resse oltre ad alcuni articoli che hanno, tra l’altro, l’intento di sfatare alcuni luoghi comuni.L’Azienda Dell’Aventino vuole proporsi al mercato, anche in questo caso, come un operatore innovativo che coniuga dinamismo e rispetto per la tradizione.Abbiamo cercato di unire la voglia di rilanciarci in un com-parto della rivendita colpevolmente trascurato negli ultimi anni con la forza di un brand (Delly) e di una concezione della nuova linea di prodotti pet-food assolutamente coeren-te con tutti gli altri prodotti in portafoglio.I prodotti per animali da compagnia, ormai, rappresentano una quota importante nel fatturato e nella redditività delle rivendite agrarie e Dell’Aventino vuole essere presente in quest’area di business per essere sempre più al fianco dei rivenditori e rafforzare la partnership con gli oltre 500 pun-ti vendita ai quali consegna i suoi prodotti.Lo studio dell’andamento di mercato e la capacità aziendale di riuscire a comprenderne le tendenze sono la garanzia che l’Azienda, attraverso il suo continuo modellarsi sulle pre-ferenze e le esigenze dei clienti, continui ad avere successo.Segnalo, nella sezione “A rigor di legge”, un breve sunto di quanto sta accadendo a livello italiano circa l’incremento delle quote latte ottenuto. Si potrà discutere se la ripartizio-ne delle nuove quote sia corretta o meno ma è certo che l’intero settore ne trarrà beneficio in termini di trasparenza e rispetto delle regole.Per concludere, voglio porgere un doveroso ringraziamento al signor Carmine Sellitto, storico Capoarea Dell’Aventino per la regione Campania, che dopo vent’anni di onorato servizio e proficua attività è andato in pensione.Grazie Carmine per la lealtà e l’efficienza che hanno sem-pre contraddistinto il tuo operato e per aver fatto conoscere e apprezzare l’Azienda in una regione nella quale era pra-ticamente sconosciuta. Personalmente, ti ringrazio per gli in-segnamenti e i suggerimenti che mi hai dato, specialmente nei miei primi anni di lavoro. Ti auguro tanta serenità per gli anni a venire.

Un cordiale saluto a tutti i lettori. Nereo Dell’Aventino Amministratore Unico - Dell’Aventino Srl S.U.

È questo un interrogativo comune che si affaccia alla mente di tutti noi quando acquistiamo o riceviamo in regalo

un cane o un gatto. Ciò deriva da una scarsa conoscenza, tutt’ora diffusa, sui reali fabbisogni nutrizionali di questi animali. Relativamente giovane è la scienza dell’alimentazione in questo settore. Il primo tentativo di dar vita ad un cibo industriale è attribuito a James Pratt, un elettricista americano,

il quale si era recato a Londra nel 1860 per vendere parafulmini e, dopo che

al suo cane furono offerte vecchie gallette, si mise a produrre delle crocchette realizzate con carne, barbabietole, verdura, farinaccio di

frumento. Agli inizi del ‘900, inoltre, M.P. Chappel iniziò a produrre

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La parola al tecnico . . . . . . . . .Pag 3Sano il cane, sano chi lo accudisce

L’esperienza positiva . . . . . . . . Pag 4 La Casa del Pulcino s.n.c. (San Giorgio a Liri - FR)

In linea con il mercato ....... Pag 6Un futuro tutto da decifrare

Noi&Voi ....................... Pag 7A domanda rispondiamo

Vita d’azienda .................. Pag 8Filo diretto tra Dell’Aventino e i suoi collaboratori

Buone nuove ................. Pag 9 Le ultime novità in casa Dell’Aventino

Sotto i riflettori ................ Pag 12Senatore... nell’agro nocerino sarnese

Area marketing ............... Pag 14L’impatto di Delly e il ruolo chiave del merchandising

A rigor di legge ............... Pag 15Norme e regolamenti

Nota bene . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..Pag 15 Appuntamenti da non perdere

P E R I O D I C O D E L L A Z O O T E C N I A P R O D U T T I VA

Editore Dell’Aventino S.r.l. - Società Unipersonale 66022 Fossacesia (CH) - S.P. Pedemontana, 8 Tel. 0872.62.211 r.a. - Fax 0872.62.00.05 www.dellaventino.it [email protected] [email protected]

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NUMERO 7ANNO IV (n° 1)FEBBRAIO 2009

carne di cavallo in scatola per cani e gatti. Oggi il panorama è decisamente cambiato e se una macchina del tempo potesse portare questi signori ai giorni nostri è probabile che non crederebbero ai loro occhi. E’ sufficiente entrare in un supermercato per trovarsi di fronte ad un’offerta assai variegata di prodotti ed attualmente non è affatto inusuale sentir parlare di superpremium, alimenti dietetici, snacks, prodotti secchi, umidi, semiumidi, salamotti, pasta precotta, ecc.Ma cerchiamo di entrare un po’ più nel dettaglio dell’argomento.Cani e gatti hanno particolari abitudini alimentari. Il cane, se adulto e di taglia grande, andrà abituato, preferibilmente, a mangiare ad orari regolari suddividendo la quantità giornaliera in due somministrazioni, cercando di evitare di effettuare un pasto a tarda sera, dal momento che l’animale potrebbe avere bisogno di eliminare feci ed urine entro poche ore dall’assunzione del cibo. I cuccioli durante lo

svezzamento vanno nutriti quattro/cinque volte al giorno. Allorché il cucciolo abbia raggiunto la metà del suo peso da adulto, il numero dei pasti può essere diminuito a due al giorno. I cani da lavoro e le femmine che allattano abbisognano di un’assunzione energetica da due a quattro volte superiore rispetto ad un normale cane adulto, in funzione della loro taglia, in modo da trarre beneficio da pasti più frequenti. Diverso è il comportamento dei gatti: essi preferiscono mangiare più volte al dì dal momento che sono in grado di autoregolare la propria assunzione energetica. Per essi un ruolo primario nella scelta di un alimento è determinato dal gusto, dall’odore e dalla struttura dello stesso. I gatti prediligono cibi solidi di consistenza simile alla carne degli animaletti da loro cacciati, che non siano ad una temperatura troppo bassa o alta.Cane e gatto hanno dei fabbisogni nutrizionali che possono essere soddisfatti sia con un’alimentazione di tipo casalingo che con una di tipo industriale. E’ importante, comunque, che essi siano nutriti in funzione dei vari momenti fisiologici della vita. Da ciò praticamente ne deriva che l’alimentazione deve essere modulata a seconda che si tratti di un cucciolo, di un animale adulto, anziano, in gravidanza, in allattamento, sterilizzato o che svolga attività di lavoro (agility, guardia, sport, caccia, ecc).Non si deve dimenticare che il cane - ed ancor più il gatto - sono dei carnivori. Digeriscono meglio le proteine di origine animale, possono tollerare percentuali di grassi nella razione ben superiori a quelle accettate nella dietetica umana. Il cane utilizza l’amido quale fonte energetica solo se perfettamente cotto, il gatto ne impiega una quantità relativamente modesta. Numerosi sono inoltre gli esempi di errori nella nutrizione di cani e gatti: tra essi l’integrazione con vitamine e sali minerali di un mangime, il ricorso ad un’alimentazione casalinga senza supporto minerale e vitaminico, la sovralimentazione di un cucciolo che induce la comparsa di alterazioni osteo-articolari per eccessivo peso dell’animale e l’utilizzo di alimenti di scarsa qualità.Questi ultimi, specialmente se eccessivamente ricchi di carboidrati, possono indurre fermentazioni intestinali anomale con gravi ripercussioni di ordine sanitario (dilatazione gastrica, torsione dello stomaco, sindrome da supercrescita batterica intestinale, ecc.).In ogni caso, viene sempre suggerito di scegliere alimenti realizzati con materie prime selezionate e controllate durante tutto il ciclo produttivo.Notevoli, inoltre, i servizi garantiti da un mangime rispetto a prodotti casalinghi: praticità, semplicità di uso e facilità di conservazione. Generalmente vengono sempre indicati i quantitativi da somministrare in funzione del peso dell’animale e delle sue condizioni generali e tali indicazioni fornite dal produttore scaturiscono generalmente dai consigli del veterinario.Alcuni mangimi sono pensati anche per il particolare impiego in diete speciali per supportare nutrizionalmente determinati stati patologici (obesità, allergia, patologie epatiche, renali, tumore, ecc.).Da non trascurare la riduzione dei rischi di natura sanitaria per effetto benefico delle alte temperature raggiunte durante i processi di lavorazione degli alimenti industriali.Il messaggio è chiaro; per nutrire i nostri piccoli amici in maniera ideale, basta seguire queste dritte ed affidarsi a prodotti sicuri e di qualità. Prof. Alessandro Ciorba

hanno anche una valenza terapeutica e possono essere utilizzati su prescrizione veterinaria molto spesso a supporto di altri trattamenti consigliati. Di non minore importanza è, inoltre, la gestione degli escrementi; attraverso essi, il cane può eliminare nell’ambiente germi e parassiti nocivi. Se l’eliminazione delle feci avviene in aperta campagna, il normale microbismo ambientale può contribuire a distruggere gran parte dei germi patogeni.Quando invece gli escrementi sono eliminati su superfici tipo asfalto o in ambienti supercontaminati (ad es. i giardini pubblici), è essenziale rimuoverli. Ove possibile è necessario procedere ad una disinfezione periodica delle aree.Ciò è consigliato soprattutto in giardini di casa, terrazze, abitazioni nelle quali gli animali risiedono normalmente.Si deve sempre tenere presente, poi, nel rispetto massimo dell’animale, che questi potrebbe anche veicolare dei miceti, presenti sulla cute. Se il cane appartiene a razze di piccola taglia che vivono sempre in casa, il pericolo è assai limitato, ma se si tratta di soggetti che hanno ripetuti contatti con altri cani vi può essere la possibilità di contrarre delle micosi, anche a seguito di stress od infezioni intercorrenti. Queste certamente comportano un trattamento protratto nel tempo ed implicazioni igienico-sanitarie. Pertanto basta adottare semplici misure di prevenzione: evitare che il cane dorma sul nostro cuscino o se desideriamo che possa riposare sul nostro divano, almeno si abbia l’accortezza di coprirlo con una coperta a lui riservata.Da non dimenticare o sottovalutare sono gli aspetti igienico sanitari relativi all’alimentazione dell’animale. Oggi la tendenza è quella di consumare prodotti industriali, mangimi in grado di far fronte completamente alle esigenze nutrizionali del cane nei vari momenti fisiologici della vita. Questi prodotti, nella loro preparazione, sia che si tratti di umidi (scatolette) sia secchi (crocchette) sono sottoposti a procedimenti termici che assicurano l’assenza di microrganismi patogeni o parassiti. Certamente, una volta messi nella ciotola, non andranno lasciati per lungo tempo, specialmente nella stagione calda, all’aria, in quanto potrebbero subire pericolose contaminazioni batteriche o l’irrancidimento dei grassi in essi contenuti. Diverso è il discorso qualora l’animale venga alimentato con prodotti freschi, comprati cioè dal proprietario e somministrati tal quali o previa cottura. In questo caso le derrate dovranno essere conservate in maniera idonea, se necessario in frigo, per impedire che vadano incontro a fenomeni putrefattivi. Per finire, evitare sempre di lasciare all’aria aperta per lungo tempo l’alimento non consumato dal cane.

Clotilde Villeri

La parolaal tecnico

Il punto di vistadei professionistidel settore su un temadi interesse generale.

Molto spesso viene posta al veterinario la domanda se il cane è veicolo di malattie per l’uomo, soprattutto quando entra in casa un cucciolo e vi sono bambini piccoli in famiglia. Ad un tale quesito possiamo semplicemente rispondere che tutto dipende dallo stesso uomo e di come questi tratta il proprio animale, da quanto lo espone al rischio di infezioni e ne cura l’igiene. Oggi la parola d’ordine è prevenire più che curare: è necessario, cioè, impedire che un’infezione provocata da germi, virus o un’infestione da parassiti entri in casa. Per questa considerazione una corretta e costante igiene dell’ambiente domestico ed una puntuale profilassi vaccinale giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione di pericolosi problemi per la salute umana. Per il cane, di primaria importanza sono le visite dal veterinario a scadenze fisse, le regolari vaccinazioni, le vermifugazioni consigliate ed i trattamenti contro i parassiti esterni (zecche, pulci). La profilassi anti-infettiva ed antiparassitaria deve essere supportata dall’adozione di una serie di misure igieniche concernenti l’ambiente in cui vive l’animale e l’animale stesso. Alcuni esempi: l’igiene della cute di un cane è profondamente diversa da quella dell’uomo; si consideri che il cane è ricoperto di peli e la sua pelle è popolata da una gamma di microrganismi particolari (acari, batteri, funghi, ecc.). Per il cane esistono oggi molte varietà di shampoo adatte alle caratteristiche fisiologiche della sua cute; molti di questi

Clotilde VilleriLaureata in Medicina Veterinaria

presso l’Università di Parma.

Vanta importanti esperienzeprofessionali con prestigiose

aziende mangimistiche italiane.

Dal 1° settembre 2008 èDirettore Area Tecnica

Dell’Aventino.

Sano il cane, Sano chi lo accudiScePrevenire resta sempre ‘la cura’ più efficace

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L’esperienzapositiva

La Casadel Pulcino s.n.c.(San Giorgioa Liri - FR)

Quando passione e spirito d’innovazione fanno la differenza

In questo numero la rubrica è dedicata all’azienda dei fratelli Di Norcia, realtà che della passione ha fatto una delle sue armi vincenti: un’esperienza positiva che approfondiamo con piacere.

Una famiglia, quella dei Di Norcia, che vanta un rapporto davvero speciale con Dell’Aventino.Domenico, Michele e Antonio sono figli di uno dei primissimi agenti Dell’Aventino, il secondo per l’esattezza, che per uno strano caso incrociò i suoi destini con quelli dell’Azienda.Negli anni sessanta, infatti, papà Isidoro vide i mangimi Dell’Aventino da un piccolo allevatore di polli di Sora ed essendo lui stesso allevatore, si accorse che quelli del collega, nutriti con quei prodotti, crescevano meglio.Incuriosito, mise alla prova questi nuovi mangimi che un

amico camionista provvedeva a ritirare dalla sede in Abruzzo. In quel periodo il Sig. Isidoro vendeva i pulcini nei mercati dei paesi limitrofi (Cassino, Ausonia, Esperia, Pontecorvo) e vantava una certa esperienza commerciale che spinse il Sig. Paride Dell’Aventino a fargli visita per domandare se conoscesse qualcuno in grado di fare l’agente per loro. Fu così che il sig. Isidoro, proposta la sua candidatura e abbandonati pian piano i mercati, cominciò la sua avventura come agente di commercio per Dell’Aventino.Dopo una lunga carriera, nel 1989 decise di cedere il testimone al figlio Domenico che fin da subito si

calò perfettamente nel ruolo di agente Dell’Aventino e contemporaneamente di co-titolare della rivendita di famiglia.Nel 1988, infatti, sorse La Casa del Pulcino s.n.c., evoluzione di un negozio gestito alle origini dalla mamma di Domenico, in attività dal 1964.La trasformazione e il cambio di denominazione hanno profondamente modificato il negozio: dalle sole tre categorie merceologiche (pulcini, mangime e attrezzature avicunicole) proposte “al minuto” e all’ingrosso, si è passati ad una serie innumerevole di referenze. L’attività all’ingrosso è servita maggiormente per propagandare il mangime Dell’Aventino specie nel periodo di introduzione sul mercato locale. Oggi per una corretta gestione dell’azienda di famiglia, i compiti sono

Domenico e Antonio Di Norcia all’interno della loro rivendita di San Giorgio a Liri.

Michele Di Norcia, Pasquale Marinotti (Capoarea Dell’Aventino per il Lazio) e Domenico Di Norcia (Agente di zona Dell’Aventino).

per la cui creazione Domenico è stato direttamente coinvolto. Si tratta di un prodotto completamente vegetale con effetti positivi sulla salute dei pulcini, sul loro sistema immunitario e sugli incrementi di peso, con un livello nutrizionale specifico per lo svezzamento.

Domenico è conscio del suo grado di esperienza e competenza nel ramo e questo lo porta ad un raffronto con prodotti e metodi che caratterizzavano l’attività paterna.

La ricerca ha fatto passi da gigante: oggi si parla di un prodotto arricchito con tannini, con estratti di castagno, con enzimi e con vitamine del gruppo B... Davvero un altro pianeta rispetto al passato.

Anche la zona in cui operano i fratelli Di Norcia è cambiata: sono presenti grandi allevamenti “a macchia di leopardo”, con vacche da latte nell’area di Pontecorvo ed Anagni, vitelloni ad Aquino e bufale ad Amaseno.L’interesse dell’Azienda per l’area è elevato. Lo dimostra il fatto che nuove figure di esperienza stanno contribuendo ad uno sviluppo dell’area e ad una maggiore copertura della stessa.Domenico fa un’analisi della situazione attuale e azzarda una previsione per il futuro.A suo dire, le grosse stalle cercheranno di venir fuori presto da questo periodo non proprio roseo.

Le piccole e medie strutture dovranno calibrare meglio i costi di gestione; il rischio di abbandono è reale ma per essi un maggior senso imprenditoriale nel l ’organizzazione del lavoro potrebbe essere l’ancora di salvezza. Rimane sempre in pie-di un discreto alleva-mento rurale.Di conseguenza, in questa zona, sul ter-reno delle rivendite si continuerà a giocare un’avvincente partita, nella quale l’Azienda Dell’Aventino riveste con piena autorevolezza il ruolo di centravanti. E con essa La Casa del Pulcino, una casa dove la passione è sempre presente!

così divisi: Michele è il responsabile acquisto-vendita degli animali e dell’impianto di svezzamento, Antonio segue tutta la parte commerciale e Domenico dà una mano nella contabilità. Quest’ultimo cura soprattutto l’attività di rappresentanza Dell’Aventino per la provincia di Frosinone e per la zona a sud di Latina ed è impegnato in prevalenza nello sviluppo delle rivendite agrarie dell’area. Non sono mancate soddisfazioni anche nella gestione di importanti allevamenti.

Nello specifico, è la passione per lo svezzamento dei pulcini a coinvolgere i fratelli Di Norcia più da vicino, passione ereditata dal padre, a suo modo un antesignano se solo si pensa ai suoi viaggi alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Perugia per carpire qualche segreto utile a ottimizzare il funzionamento del particolare allevamento.

La Casa del Pulcino dispone di un interessante impianto di svezzamento, spesso utilizzato anche per testare i nuovi prodotti realizzati da Dell’Aventino. Ciò denota non solo un rapporto strettissimo con l’Azienda ma anche l’orgoglio di partecipare alla messa a punto di alcuni prodotti e conoscerne in anticipo i punti di forza da riversare positivamente sul mercato.E’ quello che si dice un “circolo virtuoso”!Un buon esempio, ultimo in ordine di tempo, è costituito dal test sul nuovo prodotto nato, il P 508,

Pasquale Marinotti (Capoarea Dell’Aventino per il Lazio) e Domenico Di Norcia all’interno del magazzino della Casa del Pulcino.

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Il 2008 è stato caratterizzato inizialmente da un rialzo senza precedenti delle principali materie prime. E’ seguito, poi, nella seconda fase, un rapido ripiegamento delle quotazioni che, nel giro di pochi mesi, ha prima azzerato i guadagni realizzati a cavallo tra il 2007 e il 2008 per poi scendere anche al di sotto dei livelli pre-bolla speculativa.

Oggi ci troviamo di fronte ad uno scenario diametralmente opposto a quello di inizio anno:• i raccolti della campagna 2008/2009 sono stati superiori alle aspettative con scorte mondiali che sono migliorate di circa il 7%;• il dollaro ha invertito la sua tendenza rafforzandosi sull’euro di circa il 20%;• il petrolio è sceso sotto i 50 dollari dopo un lungo periodo di livelli record con punte di 150 dollari;• i noli sono crollati a seguito di scambi molto limitati;• i mercati finanziari mondiali stanno attraversando una pesantissima crisi;• l’economia occidentale è in una fase recessiva che dovrebbe proseguire anche nel corso del 2009;• le economie dei paesi emergenti (Cina e India) stanno attraversando una fase di rallentamento.

L’impatto sui prezzi delle materie prime non si è fatto attendere e le quotazioni del comparto hanno innescato una discesa progressiva toccando i valori più bassi a fine anno.Il tutto a seguito anche della pressione dell’offerta e di una domanda in crisi di liquidità orientata agli acquisti del solo fabbisogno di trasformazione.

Con l’inizio dell’anno, però, lo scenario si è modificato a causa di condizioni climatiche sfavorevoli. In Europa il gelo e le piogge hanno creato problemi sulle operazioni di semina e sulla logistica; in Sudamerica, invece, la siccità sta rischiando di compromettere l’imminente raccolto di soia (soprattutto in Argentina e Brasile).Come conseguenza, i prezzi dei cereali sul nostro mercato hanno registrato segnali di ripresa anche sull’onda dei rimbalzi messi a segno sulle borse internazionali.Ma le speranze (degli agricoltori) di un proseguimento della risalita dei prezzi in questo comparto appaiono piuttosto flebili, soprattutto in considerazione delle attese sulla dinamica dei consumi, in un quadro recessivo che rischia di peggiorare nella prima metà del 2009.Per quanto riguarda il comparto dei proteici, i prezzi si erano portati a valori interessanti nell’ultimo trimestre del 2008 in coincidenza con un buon raccolto di soia negli USA ma nel giro di poche settimane il mercato è aumentato di oltre il 30%.Sul breve persiste l’incertezza: saranno determinanti il clima e la speculazione.Sul medio periodo, confidando su buone semine in America del nord (marzo 2009) e considerando la fase recessiva internazionale probabilmente il mercato invertirà la sua tendenza. Per quanto riguarda quello che potrà accadere sui listini della campagna 2009/2010, non potendo fare previsioni sugli eventi climatici determinanti ai fini dei raccolti, è difficile formulare ipotesi attendibili. Si ritiene, comunque, che i recenti record dei prezzi dei cereali siano stati frutto di una congiuntura irripetibile anche se il livello delle scorte mondiali non è ancora sufficiente ad evitare nuovi aumenti dei prezzi in caso di raccolti futuri deludenti. Dott. Andrea Garzilli

In lineacon il

mercatoRubrica dedicata al mercato delle materie prime, con un breve accenno alla situazio-ne dei prezzi dei principali prodotti della trasformazione zootecnica.

un futuro tuttoda decifrare

Dott. Andrea GarzilliDipartimento Acquisti, Produzione e Logistica

Dell’Aventino.

Il borsino

POLLI A TERRA (Fino a 1,85 Kg)

Euro/Kg

GALLINEBATT. LEGG.

Euro/Kg

TACCHINIPES. MASCHI

Euro/Kg

POLLASTREROSSE 112 GG

Euro/Cad

CONIGLI(fino a 2,5 Kg)

Euro/Kg

UOVAEuro/100 pz

SUINI(Da 90 a 115 Kg)

Euro/Kg

SUINI(Da 156 a 176 Kg)

Euro/Kg

SUINI(oltre 185 Kg)

Euro/Kg

Settembre 2008(media mensile) 1,01 0,25 1,19 3,52 1,69 10,30 1,60 1,56 1,46Ottobre 2008

(media mensile) 1,07 0,58 1,24 3,64 2,08 10,38 1,60 1,59 1,49Novembre 2008(media mensile) 1,04 0,56 1,18 3,65 2,07 10,10 1,40 1,39 1,30Dicembre 2008(media mensile) 1,14 0,51 1,23 3,57 2,09 10,26 1,26 1,26 1,17Gennaio 2009

(media mensile) 1,11 0,41 1,16 3,40 2,04 9,80 1,23 1,24 1,17

TIPOLOGIA PRODOTTO

MEDIE MENSILI QUOTAZIONI PRODOTTI ZOOTECNICI*

* Riferimenti: Mercato Avicunicolo di Forlì per avicunicoli e uova, Borsa Merci di Reggio Emilia per suini.

Noi&VoiA domandarispondiamo Volete saperne di più su un argomento che vi sta a cuore? Intendete soddisfare una curiosità?

Inviateci i vostri quesiti per e-mail all’indirizzo [email protected] oppure per posta a Redazione Zoo-Zoom c/o Dell’Aventino Srl - Soc. Unipersonale, S.P. Pedemontana 8, 66022 Fossa-cesia (CH). Esperti e studiosi del settore saranno lieti di rispondervi dalle colonne di questa rubrica.

“Cosa consigliano i vostri tecnici per avere un’omogenei-tà di crescita dei pulcini nella fase di svezzamento?” Antonio C. (San Severino Marche - MC)

Risponde il Dott. Fabrizio Di FonzoMedico VeterinarioArea Tecnica Dell’Aventino

La domanda ci permette di spiegare in termini generali l’argomento svez-zamento e ci offre la possibilità di pre-sentare il nuovo prodotto denominato P 508, ultimo nato nella categoria avicoli nell’Azienda Dell’Aventino. Il sistema con il quale sono attualmente allevati i polli da carne (broilers) è di fondamentale impor-tanza per lo sviluppo, la velocità di accrescimento e per la resistenza di questi ultimi verso eventuali patologie. Negli ultimi anni, in Italia, è sensibilmente aumentata l’attenzione del consumatore nei confronti della salubrità e qualità degli alimenti, del benessere animale e dell’ambiente in generale. Per tale motivo le diete per animali devono tener conto di questa accresciuta sensibilità dei consumatori. Con la messa al bando dell’utilizzo sistemico degli antibiotici negli allevamenti zootecnici si è reso, infatti, ancor più necessario migliorare le tecniche di allevamento e l’ambiente nel quale vivono gli animali.Di notevole importanza è la gestione del pulcino fin dalle prime ore di vita.I pulcini dovranno essere allocati in spazi o aree illumi-nate, ventilate e riscaldate, almeno per il periodo iniziale di crescita. Durante i primi giorni di vita possono essere tenute le luci accese anche per 20-22 ore al giorno al fine di aumentare l’alimento ingerito dai pulcini, nei giorni successivi la durata dell’illuminazione viene ridotta fino a lasciare il normale an-damento diurno. La temperatura è mantenuta oltre i 30°C nella prima settimana, dopo può essere gradualmente dimi-nuita, senza scendere mai sotto i 20°C, per almeno le prime settimane di vita dell’animale.Un’ottima soluzione è quella di utilizzare le cosiddette “madri artificiali” o cappe calde. Le madri artificiali sono lampade a infrarossi o stufe a gas, sospese al soffitto, che irradiano calore in un’area circolare sottostante.I pulcini sono tenuti su lettiera che deve essere rinnovata ad ogni ciclo, lettiera che ha la funzione di assorbire le feci degli animali con lo scopo di ridurre le emissioni di am-moniaca e di altre sostanze che possono limitare le perfor-mance produttive dei soggetti allevati. E’ necessario, quindi, ventilare per mantenere temperatura e umidità corrette e per evitare l’accumulo di gas nocivi (monossido di carbonio, anidride carbonica e ammoniaca).Pulcini che ricevono acqua e mangime al più presto dopo

la schiusa, sono quelli che avranno un migliore sviluppo. Un’alimentazione immediata aiuta il pulcino a passare dai nutrienti del tuorlo a quelli del mangime somministrato. L’intestino si sviluppa meglio e sarà meno suscettibile alle infezioni enteriche. I mangimi devono essere formulati in modo tale da dare un apporto bilanciato di energia, prote-ine e aminoacidi, minerali e acidi grassi essenziali per con-sentire delle crescite e delle prestazioni ottimali.I tecnici Dell’Aventino consigliano per questa fase delicata proprio il nuovo nato P 508.È un mangime “starter” che si presenta finemente sbricio-lato, con il frantino di mais in evidenza proprio per promuo-vere la precoce assunzione di alimento.E’ completamente vegetale e grazie alla sua particolare e specifica integrazione ha effetti positivi sulla crescita e sulla salute dei pulcini: le partite di svezzati risultano uniformi.L’integrazione prevede lieviti naturali fosforilati e tannini (estratto di castagno) che integrandosi agiscono come modula-tori della flora intestinale.Gli enzimi, inoltre, ne aumentano il valore nutrizionale. Gli estratti naturali presenti (oli essenziali) sono in grado di prevenire in modo significativo la problematica della coccidiosi impedendo la riproduzione del coccidio stesso. La particolare integrazione vitaminica - soprattutto del gruppo B - stimola lo sviluppo immunitario.Il P 508 nelle nostre area test ha dato risultati brillanti in termini di accrescimento e sanità della partita svezzata. Proprio per questo lo consigliamo come mangime specifico per lo svezzamento del pulcino sia rurale sia industriale.

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gendo risultati di vendita tali da portarmi al vertice della graduatoria per zone. Quando nel 1985 l’azienda cessò l’attività, ho avuto esperienze con altri mangimifici fino al 1989, anno in cui il compianto sig. Paride Dell’Aventino, in occasione dell’apertura del nuovo stabilimento di Fossace-sia, mi affidò la gestione delle vendite in Campania. Accettai con piacere e - nel tempo - ritengo di aver svolto al meglio il mio ruolo nella doppia veste di Agente e di Capoarea.Già da diversi anni mio figlio Francesco ha ereditato il ruolo di agente Dell’Aventino e sono davvero orgoglioso di avergli trasmesso la mia passione. Nel mio tragitto professiona-le ho percorso tutte le tappe dell’industria mangimistica fin dall’inizio, da quando bisognava spiegare agli increduli allevatori le innovative tecniche di alimentazione del be-stiame.E se da un lato sono soddisfatto della mia carriera, dall’al-tro mi accorgo che le mutate condizioni di mercato richie-dono nuovi metodi e nuovi approcci.Difficilmente mi adeguerei! E allora cedo volentieri il te-stimone al Dott. Nicolino Beatrice sul quale Dell’Aventino punta per continuare l’ascesa in un’area assai rilevante per la zootecnia. A fine carriera un doveroso ringrazia-mento va ai miei cari Clienti che nel tempo mi hanno dimostrato grande stima ed affetto, ma anche al Dott. Nereo Dell’Aventino il quale mi ha sempre dato fiducia

facilitando il mio compito. Un grazie anche agli agenti i quali hanno recepito molte delle mie indicazioni circa l’atteggiamento da adotta-re nei confronti dei clienti e dell’Azienda. Un grazie di cuore, infine, a tutti i di-pendenti con i quali credo di aver sempre collaborato al meglio.

Auguro a tutti di proseguire l’attività con soddisfazione e - quando accadrà - di andare in pensione come è capitato a me: con serenità e in buona salute. Adesso voglio dedicare tutto il mio tempo alla famiglia e... a me stesso”. Carmine Sellitto

Vita d’aziendaFilo diretto tra Dell’Aventino ed i suoi collaboratori.

“Ho accettato di buon grado l’invito del-la redazione di Zoo-Zoom ad occupare lo spazio di tale rubrica. Appaio ormai da ex capoarea Dell’aventino poiché si

è appena conclusa una carriera lavorativa iniziata pre-cocemente. Gia nel 1952 ad appena 13 anni facevo la classica gavetta presso uno dei più stimati operatori della borsa merci di Napoli, il sig. Giovanni Merola, inizialmente nel periodo delle vacanze scolastiche e successivamente a tempo pieno fino al 1960, anno in cui è cominciata la mia carriera di Agente di Commercio. Coronavo il mio sogno di essere assunto quale rappresentante dalla Molini Meridio-nali Marzoli, azienda che da pochi anni aveva cominciato (forse la prima nel Sud Italia) a produrre mangimi compo-sti integrati. Il mio desiderio era, infatti, quello di far parte della società nella quale lavorava fin da giovane mio padre.All’epoca ho svolto con impegno questo compito raggiun-

Nereo Dell’Aventino premia Carmine Sellitto per la sua fedeltà all’azienda.

L’Azienda Dell’Aventino ringrazia Carmine

Sellitto per la cordialità e la disponibilità sempre mostrate. A lui va tutta la nostra gratitudine e una vigorosa stretta di mano per i bellisssimi

vent’anni di lavorotrascorsi insieme.

Buonenuove

Uno sguardo attentoalle ultime novitàfirmate Dell’Aventino.

Sarà facileaffezionarsi a Delly...

Abbiamo dedicato una parte importante di questo numero di ZooZoom al comparto dei cibi per cani e gatti, setto-re che ha registrato una crescita inarrestabile negli ultimi vent’anni e che ancora mostra tutti gli indicatori orientati verso lo sviluppo. I numeri sono impressionanti (oltre 15 milioni di cani e gatti in Italia), come è impressionante la corsa verso l’annullamento di quel gap relativo all’utiliz-zo di cibi industriali, che ci ha sempre separato dal resto d’Europa e che si è via via assottigliato fino a stimarne la congiunzione entro i prossimi 5-7 anni.

Dobbiamo riconoscere che la grande industria mangimi-stica nazionale è stata, per così dire... distratta, lasciando coltivare il mercato da aziende estere con forti esperienze

dal punto di vista produttivo e nutrizionale. Le espe-

rienze italiane si sono concentrate su aziende che avevano un bas-

so profilo nel cam-po mangimistico e che hanno letto nel pet una strada per diversificare e uscire dall’empasse ge-nerato dalla produzione di mangimi per le altre specie animali.

Alcune di queste aziende, nel tempo, hanno raggiunto un vero livello di eccellenza e su queste ci siamo concentrati per elaborare insie-me i contenuti tecnic i del la nostra nuova linea.

Antonello Ceccarani

Direttore Marketing e VenditeDell’Aventino

Pur in crescita, il mercato è particolarmente sollecitato tanto da rappresentare un ambiente competitivo molto attivo, ricco di azioni promozionali e fortemente ricettivo alle novità.Noi abbiamo voluto rispondere alle tante sollecitazioni della clientela più affezionata che ci chiedeva qualcosa di esclusivo, qualcosa targato Dell’Aventino vendibile solo nei punti vendita Dell’Aventino e riconoscibile dal mercato per qualità, essenzialità e forte impatto co-municativo.Non so se abbiamo colto nel segno; di sicuro c’è stato molto impegno, molta dedizione, molta volontà di fare le cose per bene, abbinando le nostre conoscenze nutriziona-li con partners industriali dediti alla produzione di assoluta affidabilità.Ho parlato di qualità, di essenzialità e forte impatto comunicativo. Su quest’ultimo punto, il giudizio può essere immediato. Già da queste pagine potete vedere la cura messa nella realizzazione del packaging di ogni refe-renza, in particolare della linea Professional, la quale ha il difficile compito di trainare l’affermazione in chiave tecnica di tutto il gruppo di prodotti.L’essenzialità sta nel numero delle referenze. Abbiamo pensato alle esigenze logistiche vere delle nostre agrarie. Molti esercenti hanno difficoltà già oggi ad orientarsi nella grande offerta di prodotti di questo comparto.Chi è strutturato per la vendita a libero servizio, ha con-cepito spazi e modalità di proposta che lasciano ampio spazio alla libertà di scelta del consumatore.Un numero rilevante di gestori delle agrarie, ha esigenze di-verse; ha bisogno di prodotti “facili”, di agevole individuazio-ne e di altrettanto agevole comunicazione al consumatore finale. Pensiamo di aver soddisfatto questo bisogno.La qualità diventa così diretta conseguenza della forte sintesi delle linee. Ogni prodotto è concepito per avere suc-cesso sull’utilizzatore e, quindi, garantire il riordino.Una scommessa preparata, frutto - se ci consentite - di una discreta esperienza nel settore e di una fiducia, quasi fuori misura, sulla forte affezione della clientela verso tutto quello che esce targato Dell’Aventino.In questi giorni, i nostri agenti stanno “staccando” i pre-ordini per le consegne future.Non deluderemo le attese di chi ci ha voluto dedicare il loro spazio nello scaffale.

Antonello Ceccarani

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LINEA CLASSIC CANEAdult Mantenimento Carni Rosse e Cereali (10Kg/20Kg)

Adult Energy Carni Rosse e Cereali (20Kg)Adult Mantenimento Zuppa Multicrocchetta (15Kg)

Pasta Precotta alle verdure (7,5Kg)

LINEA PROFESSIONAL CANEPremium Puppy & Junior con Pollo e Riso (3Kg/15Kg)

Adult Complete Premium Mantenimento con Pollo e Riso (4Kg/15Kg)Adult Complete Premium Sensitive con Pesce e Patate (4Kg/15Kg)Adult Complete Premium Super Energy con Pollo e Riso (15Kg)

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LINEA CLASSIC GATTOCrocchette Gusto Mare (3Kg/20Kg)

Crocchette con Manzo, Pollo e Verdure (3Kg/20Kg)

caneBocconcini con Manzo (405g/1250g)

Bocconcini con Manzo&Verdure (405g/1250g)Bocconcini con Pollo&Tacchino (405g/1250g)

GattoBocconcini con Coniglio (405g)Bocconcini con Manzo (405g)

Bocconcini con Pollo&Tacchino (405g)Bocconcini con Salmone (405g)

UMIDI

una linea coMPleTa ed eSSenZiale PeR il BeneSSeRe di cani e GaTTi

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Sottoi riflettori

Allevatori, rivenditorie personaggi di successo alla ribalta.

Senatore... nell’agro nocerino sarneseA Nocera Superiore e Cava de’ Tirreni (SA)la famiglia Senatore avanza con passo sicuro e con la giusta politica di differenziazione nelle proprie rivendite AgriZoo

Il feeling tra la famiglia Senatore e Dell’Aventino è di vecchia data; ad oggi, per l’Azienda si tratta non solo di un cliente storico ma anche di uno tra i più importanti. La chiacchierata con il sig. Aniello Senatore, interlocu-tore dell’intervista, è perciò doppiamente piacevole.Dall’incontro emerge subito l’abilità della fami-

glia nell’intercettare i nuovi trend di mercato e quindi diversificare l’attività ampliandone il raggio di azione.Il sig. Aniello comincia raccontandoci qualcosa dei tem-pi passati, non senza un filo di rimpianto considerando gli attuali scenari di mercato.

“Mio padre già negli anni Cinquanta ges-tiva il negozio di concimi e fitofarmaci a Nocera Superiore. L’area all’epoca era a forte vocazione zootecnica ma le cose sono oggi cambiate, l’allevamento rurale rimane fiorente ma quello dei grossi ani-mali sta attenuandosi. Parte degli alleva-menti zootecnici è andata persa per via di leggi e regolamenti locali troppo restrit-tivi”.Aniello e il fratello Raffaele non si sono persi d’animo ed hanno messo a frutto tutto il loro “imprinting” im-prenditoriale per allargare il business, specie negli ultimi anni, fino ad abbrac-ciare il settore del pet food.A Nocera Superiore una delle attuali rivendite ha preso il posto di quella gestita dal papà dal 1951 e i fratelli Senatore hanno preso la palla al bal-zo imprimendole una sterzata im-portante con lo sviluppo dell’attività nell’ambito dei mangimi e, come già detto, con una forte attenzione al mondo del pet.“I risultati ottenuti con la vendita nell’area

Raffaele Senatore e Francesco Sellitto (Agente Dell’Aventino).

A sinistra Aniello Senatore con Francesco Sellitto (Agente di zona Dell’Aventino) e il team AgriZoo; a destra Raffaele Senatore.

mangimi - precisa Aniello - sono stati integrati con lo svilup-po del comparto degli animali da compagnia”.Naturalmente, il successo di AgriZoo è spiegato da ra-gioni precise.Fattori come il servizio, la competenza, la cortesia sono da sempre le carte vincenti del team nei confronti della clientela. Sottolinea Aniello: “Dire che questi sono i nostri punti di forza, è dire poco! A questi elementi abbiamo sempre af-fiancato una gestione oculata dell’attività che si è tradotta per la clientela in un eccellente rapporto qualità-prezzo dei prodotti commercializzati”.L’ intervistato ribadisce i mutamenti emersi nell’ultimo ventennio: “Il lavoro iniziato 23 anni fa - da quando cioè abbiamo rimpiazzato l’attività di papà - è cambiato. Sono diverse le esigenze della clientela perché il mercato fisiologi-camente è diverso. In passato i clienti erano molto orientati all’allevamento dei grandi animali, vacche da latte e bovini da carne in primis. La nostra area rappresentava una grossa zona di “transito” del bestiame da macello e in quegli anni c’erano tanti commercianti di grandi animali...Si pensi che a Nocera c’era uno dei principali fori boari del meridione. Decisioni politiche - forse oggi opinabili - hanno favorito la chiusura del mercato e il lavoro su queste catego-rie di prodotti è andato scemando. Di conseguenza ci siamo mossi per riorganizzare l’offerta all’interno della rivendita. La differenziazione nell’area Pet è stata determinante con un servizio completo alla clientela proprietaria di animali d’affezione. Oggi non è raro trovare persone disposte a spendere anche qualche centinaio di Euro per far assistere una cagnolina da un veterinario...”.In ogni caso, in casa Senatore si guarda al futuro con

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rinnovato entusiasmo.Continua Aniello: “Per certi aspetti il lavoro potrebbe es-sere ancor più sviluppato. La ricerca di un modo sano e naturale di alimentarsi, con un’attenzione particolare alla ricerca dei sapori tradizionali, sono aspetti che potrebbero favorire un sostanziale rilancio del settore zootecnico. In quest’ottica l’intervento pubblico potrebbe fare la differenza con una legislazione che supporti maggiormente la gestione diretta del ciclo animale”.E ancora una volta dalle sue parole emerge una punta di amarezza verso vincoli legislativi troppo rigidi, anche nel comparto suinicolo.Per concludere: “Dalle nostre parti era molto in voga l’allevamento dei suini per l’autoconsumo; un certo quantita-tivo di capi veniva acquistato e successivamente gli animali venivano cresciuti per essere poi venduti anche ad amici e parenti. Oggi invece, in questa zona, le norme consentono solo l’allevamento di un numero limitatissimo di maiali, con le immaginabili conseguenze. Tante persone, anche appas-sionate, sarebbero disposte a lavorare nel settore ma queste barriere all’ingresso hanno l’effetto di scoraggiarle”.Nel percorso di crescita continua dell’impresa targata AgriZoo, un altro traguardo importante è stato raggiunto 3 anni fa: l’apertura del secondo punto vendita a Cava de’ Tirreni.Esso sta dando buone soddisfazioni al gruppo e in questo senso il futuro si presenta indubbiamente ro-seo. Sul piano strettamente organizzativo, se sul ponte di comando troviamo Aniello coadiuvato da Raffaele, assolutamente non trascurabile è la figura della sig.ra Meralda, moglie di Aniello, che cura la parte contabile/amministrativa dell’intera attività.Con una politica oculata e attenta ai segnali del mer-cato, la famiglia Senatore si è costruita una solida repu-tazione e la stretta collaborazione con Dell’Aventino si riempie sempre di nuovi significati. I presupposti per tagliare altri importanti traguardi ci sono tutti.

La rivendita AgriZoo sempre “collegata” con l’Azienda Dell’Aventino.

L’interno della nuova rivendita a Cava dei Tirreni.

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Areamarketing

Studi, analisi, ricerchee consigli per puntare sempre più in alto.

l’impatto di dellye il ruolo chiavedel merchandisingIn questo numero è stato già abbondantemente presentato il progetto Linea Pet Food Dell’Aventino a marchio Delly.Il Packaging (termine inglese generalmente usato per descrivere il sistema di confezionamento sotto tutti gli aspetti e non solo per la protezione fisica delle merci) riveste un ruolo importante nell’affermazione di un brand. In Delly, il restyling condotto a cominciare proprio dal logo ha portato ad una soluzione “morbida” ma nello stesso tempo dinamica, come si deduce dalle sagome del cane e del gatto; l’utilizzo del colore oro è teso a conferire prestigio e serietà ai prodotti. Non casuale è la scelta dei vari colori utilizzati per le confezioni. La nuova linea, in definitiva, può certamente contribuire a qualificare l’immagine della rivendita e già dai primi test effettuati con confezioni di prova si è visto che l’impatto visivo sarà notevole. Ovviamente il ruolo della Rete Vendita Dell’Aventino e dei nostri stimati Clienti sarà determinante nella “spinta” all’apprezzamento di tale gamma da parte di chi acquista.In questa pagina vogliamo porre l’accento su quello che può sembrare un dettaglio mentre invece fa la differenza tra vendere di più o di meno; sono determinanti le modalità con le quali tutte le attività inglobate sotto il nome di “merchandising” verranno attuate nei punti vendita.Suggeriamo ai rivenditori di controllare sempre l’ubicazione (lay-out) e la sistemazione (display) delle referenze all’interno del punto vendita, tenendo costantemente sotto controllo il comportamento dei clienti in merito agli spazi e al posizionamento assegnati alla linea Delly.In altre parole, se dopo un ragionevole periodo il cliente non chiede informazioni sulla nostra nuova linea o il prodotto non viene venduto, è possibile che l’area assegnata sia sbagliata: va quindi ricercato un luogo migliore all’interno della rivendita.Un’esposizione dei prodotti logica e comprensibile con l’eventuale corretto impiego della cartellonistica, renderanno un servizio migliore ai clienti e valorizzeranno l’immagine del negozio.Soprattutto ai gestori di rivendite a libero servizio, ricordiamo di non trascurare i seguenti concetti legati alla costruzione dei display:- mettere bene in vista le confezioni, preferibilmente in verticale;- concentrare l’esposizione di tutta la gamma senza disperderla in più punti (principio dell’ unità di luogo espositivo) fermo restando che alcuni sacchi all’ingresso aiutano a far conoscere la novità;

- suddividere chiaramente le famiglie merceologiche (linee di prodotti);- migliorare l’illuminazione delle aree d’esposizione;- favorire il giusto equilibrio espositivo fra referenze in funzione della dimensione, del peso e del formato della confezione e in funzione delle fasi dell’animale per le quali il prodotto è stato pensato;- adottare una disposizione sequenziale delle referenze (cuccioli, mantenimento, lavoro, ecc.).E’ possibile affermare con certezza che un giusto ed equilibrato display stimola e favorisce gli acquisti soprattutto quelli d’impulso (cioè non pianificati prima di entrare in negozio).Non bisogna trascurare la QUALITA’ degli spazi espositivi e la differenza tra “zone calde” e “zone fredde”, tra posizioni avanzate, medie o arretrate.Uno spazio di maggiore qualità ha una produttività per unità di misura superiore, a causa della maggiore esposizione al flusso della clientela e conseguentemente agli acquisti d’impulso.Generalmente, in base al parametro ALTEZZA, lo spazio di uno scaffale si divide in 4 aree:• livello superiore (più in alto di m. 1.70);• livello occhi (rispetto alla media umana);• livello mani (sempre rispetto alla media umana);• livello suolo.La zona tra il livello occhi e il livello mani è considerata un acceleratore delle vendite: i prodotti che vengono esposti in quest’area godono di una vendibilità (rispetto a quelli disposti più in alto o più in basso) superiore anche del 50%.In questo spazio andranno disposti prodotti di piccolo-medio taglio e a più alta marginalità; in esso, soprattutto per una ragione di praticità, andranno collocati anche i prodotti “umidi”. Per tali referenze, occorre fare attenzione a non realizzare più di 2-3 file (al massimo) di barattoli per ripiano per evitare cadute accidentali delle confezioni.Nelle altre zone andranno disposti articoli per acquisti occasionali e prodotti per i quali la scelta potrebbe maggiormente essere pre-determinata prima di entrare nel punto vendita.

Suggeriamo, pertanto: - un buon “caricamento” dello scaffale;- il rimpiazzo delle confezioni vendute (non si vende quello che non c’è!) con un buon riempimento; occorre fare attenzione a non “riempire” troppo per non dar l’idea di una merce che non si vende.Un display pensato e ordinato favorisce sempre la vendita del prodotto e - quindi - la redditività del reparto pet-food; reparto che è diventato, in molti casi, il motore trainante di molte rivendite agrarie.E’ un’affermazione categorica: chi espone bene, vende certamente di più. Gianluca Ricciuti

Gianluca RicciutiLaureato in Architettura.

Si occupa di marketinge ha collaborato con

importanti aziende italiane.

In Dell’Aventinoè Responsabile

della Comunicazione edel Marketing Operativo.

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Notabene In ogni numero

i principali appuntamenti del periodo per esseresempre aggiornatie al passo con i tempi.

FeBBRaio 2009• AgroSuDFiera dell’Agricoltura e Salone dell’industria lattiero/caseariaNapoli - Mostra d’Oltremare - 20/22 febbraio

• ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINAGonzaga (MN) - Fiera Millenaria28 febbraio/1° marzo

MaRZo 2009• AgroENErgIA (e 1a ASSISE DEL BIOGAS)Mostra - Convegno / Tecnologie e SoluzioniConvegni c/o Centro Conferenze Parco Scientifico e Tecnologico Valle ScriviaTortona (AL) - Museo Orsi - 5/7 marzo

• orto gIArDINo30° Salone floricoltura, vivaistica, orticoltura, attrez-zature per giardini, parchi.Pordenone - Quartiere fieristico - 7/15 marzo

• 72a MOSTRA DELL’AGRICOLTURA REGIONALEFaenza (RA) - Quartiere fieristico - 13/15 marzo

• 63a MOSTRA DELL’AGRICOLTURATrento - Quartiere fieristico - 21/22 marzo

• AgrIuMbrIABastia Umbra (PG) - Quartiere fieristico27/29 marzo

aPRile 2009• FIErAvICoLAMostra internazionale avicola e cunicolaFiera di Forlì - 2/4 aprile

• vINItALy E AgrIFooD CLub/SoL/ENoLItECh Verona - Quartiere fieristico - 2/6 aprile

• 50a RASSEGNA SUINICOLA INTERNAZIONALEReggio Emilia - Quartiere fieristico - 16/18 aprile

• 24a MOSTRA AGRICOLA CAMPOVERDECampoverde di Aprilia (LT) - Area Aprilia Fiere23/26 aprile

• FIErA NAzIoNALE DELL’AgrICoLturAColtivare, omnia verde, agricoltura biologica, allevare, servizi all’impresa.Lanciano (Ch) - Quartiere Fieristico - 24/27 aprile

• 60a FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELLA ZOOTECNIAcon i saloni specializzati Cunavisud e EnolsudFoggia - Quartiere Fieristico - 29 aprile/4 maggio

MaGGio 2009• zooMArk 09 INtErNAtIoNAL13° Salone internazionale dei prodotti e delle attrez-zature per gli animali da compagnia.BolognaFiere - 7/10 maggio

• r.A.C.I. rASSEgNA AgrICoLA DEL CENtro ItALIAVilla Potenza (MC) - 30 maggio/2 giugno

A rigordi legge

Come essere informatie districarsi tra normee regolamenti.

siglato il 18 novembre scorso a Bruxelles dal Consiglio dei Ministri Ue dell’Agricoltura, nel quale l’Italia aveva ottenuto un aumento della quota di produzione di latte del 5%. Nel complesso il com-parto beneficerà di un incremento di oltre 800.000 tonnellate di latte, per un valore di mercato di circa 300 milioni di €uro l’anno. Per l’Italia, poi, è possibile attribuire ai produttori l’intero aumento già a partire dal 1° aprile 2009, aumento che consentirà alle aziende di assorbire le eccedenze produttive evitando il pagamento del pre-lievo per le prossime campagne. Con il decreto verrà confermata la priorità alla “quota b” tagliata, agli splafonatori e agli affittuari. tali quote verranno distribuite per regolarizzare le produzioni di latte che erano già sul mercato.Il provvedimento, inoltre, punta a chiudere definitivamente i con-tenziosi senza sanatorie. In questo senso il ministro prevede un incasso con rateizzazione della multa (calcolata in base a scaglioni prestabiliti), con interessi al tasso del 6,5% circa.“Si tratta - quindi - di una misura totalmente onerosa, non una sanatoria - puntualizza Zaia in un’intervista - e chi non paga anche solo una rata perde la titolarità delle quote”.Al momento della stampa di questo numero di ZooZoom, il D.L. è in via di pubblicazione e prima di entrare definitivamente in vigore, dovrà superare l’iter parlamentare previsto.

decreto legge sulle quote lattePresentato dal ministro delle Politiche agricole Luca Zaia e ap-provato dal Consiglio dei ministri il 30 gennaio u.s., il decreto fissa i criteri per la distribuzione delle quote e per la rateizzazione delle multe dovute allo splafonamento delle quote di produzione av-venuto negli anni scorsi. Le basi del decreto erano di fatto state gettate nell’accordo di revisione della Politica Agricola Comune

Manifestazioni e date sono desunte da materiale diffuso daile singole Organizzazioni consultato prima della stampa di questo numero di Zoo-Zoom.

C/1076/2008

P E R I O D I C O D E L L A Z O O T E C N I A P R O D U T T I VA Dell’Aventino S.r.l. - Società Unipersonale66022 Fossacesia (CH) S.P. Pedemontana, 8Tel. 0872.62.211 r.a. Fax [email protected] [email protected]

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