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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA Numero 16/ 2012 - Anno 2 La Newsletter del Lunedì 16 . 04 . 2012 L'Italia di mezzo modello di crescita Presidenti, banchieri, imprenditori e sindacato a convegno

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Numero 16 anno II

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CGILTOSCANANumero 16/ 2012 - Anno 2

La Newsletter del Lunedì 16 . 04 . 2012

L'Italia di mezzomodello di crescita

Presidenti, banchieri, imprenditori e sindacato a

convegno

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Indice

Editoriale di Alessio Gramolati02 L'Italia di mezzo modello di crescita

Primo Piano03 Il governo ci convochi e ci dia i numeri veri

Copertina04 17 e 18 aprile: l'Italia di mezzo

Primo Piano Toscana07 Ansaldobreda: RSU su cessione a Hitachi Rail08 TPL, Ceccobao e impegno su clausola sociale nel bando- Legacoop, fusioni per crescere

La rubrica - Appunti di diritto del lavoro09 Mercato del Lavoro. La Riforma

Toscana in breve10 Notizie dalle province toscane

Legalità12 Le tappe della Carovana Antimafie

Intorno a noi13 Leggere per non dimenticare

... in evidenza 14 sito, agenda

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Editoriale

LA SITUAZIONE sociale non consente rinvii sui temi della crescita. Il compito coinvolge anche l'Italia dimezzo: il suo tessuto economico, può essere un modello per lo sviluppo del Paese. TOSCANA, Lazio, Umbria, Marche ed Abruzzo. Non si tratta di un'ulteriore specificità o, peggio, una contrapposizione Nord - Sud. L'Italia di mezzo non è né un territorio di scorrimento verticale né una cerniera tra le altre due aree del paese. Al contrario, i caratteri del suo tessuto produttivo, la ricchezza ambientale, il patrimonio culturale e artistico, i modelli di convivenza e coesione sociale possono rappresentare, se cooperano, un volano per la crescita. Anche perché c'è una coincidenza tra il tessuto socioeconomico di questa parte d'Italia e i fattori di sviluppo individuati dall'Unione europea per accrescere la propria competitività.

Quattro le direttrici europee della Strategia 2020: primo, l'integrazione dei corridoi infrastrutturali Ovest-Est per connettere le economie occidentali con quelle dell'Europa centrale e dell'Est; secondo, il sostegno alla green economy e a un modello di sviluppo sostenibile che utilizzi fonti energetiche alternative; terzo, una crescita endogena ottenuta sostenendo le vocazioni economiche dei territori per renderle competitive sul mercato mondiale; quarto, confermare che il carattere distintivo dell'Europa nella globalizzazione sta nella qualità del lavoro e nella coesione sociale, considerati fattori non solo di civiltà, ma di competitività. Tutti questi fattori si ritrovano nelle regioni dell'Italia di mezzo che possono coniugare crescita e risanamento dentro al quadro europeo. Quel territorio è una piattaforma naturale di connessione tra le economie atlantiche e dell'Europa occidentale con quelle dell'Europa

centrale e dell'Est. E' un polmone di fonti energetiche alternative. Ha un tessuto produttivo basato su un sistema di piccole e medie imprese endogeno ma non localistico, come dimostrano i risultati dell'export, a cominciare dalla Toscana, superiori a quelli delle regioni del Nord. Infine ha un modello sociale e di welfare che valorizza la coesione sociale mentre la qualità dei centri universitari e scientifici rappresenta un patrimonio rilevante di sapere.

A questo punto, il compito fondamentale è costruire le sinergie verso un obiettivo comune, pur nel rispetto delle autonomie. Servono scelte infrastrutturali per agganciare l'Italia di mezzo alle dinamiche dello sviluppo Ovest-Est e valorizzare attraverso l'intermodalità i porti esistenti. Bisogna accelerare le bretelle ferroviarie e stradali per rendere più veloce lo scorrimento delle merci oltre che delle persone. Si devono sviluppare le fonti idriche, eoliche e fotovoltaiche e delle biomasse di cui la dorsale appenninica è ricca.

Serve una relazione più stretta tra università e piccole - medie imprese: per passare dai distretti a un più dinamico sistema di imprese a rete. C'è bisogno, infine, di attente politiche di bilancio e di cooperazione istituzionale per evitare che il risanamento abbia come risultato il degrado del tessuto sociale e la rottura della coesione. Temi che approfondiremo il 17 e 18 aprile a Firenze con gli attori economici e istituzionali per contribuire ad una nuova stagione di crescita per questa aerea e per il Paese.

di Alessio Gramolati segretario generale CGIL Toscana

L'Italia di mezzo modello di crescita

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Primo PianoPensioni: Camusso, il governo ci convochi e ci dica i numeri veri

La lotta proseguirà fino a che il Governo non convocherà un incontro con i sindacati per garantire a tutti il diritto alla pensione e al lavoro. E' l'impegno assunto oggi in piazza a Roma da CGIL, CISL e UIL in occasione della manifestazione nazionale. Una piazza unita, colorata dalle bandiere delle tre Confederazioni per dire al Governo 'Basta promesse' è il momento di trovare risposte immediate per tutti coloro che, a seguito di una riforma delle pensioni pensata semplicemente per fare cassa, si sono trovati senza un futuro e senza un presente.

Migliaia di lavoratori e lavoratrici hanno risposto così all'appello dei sindacati e da tutta Italia sono arrivati a Roma per la manifestazione nazionale contro la riforma delle pensioni. Da Piazza della Repubblica, il corteo aperto dallo striscione 'Basta promesse per chi è rimasto senza lavoro, reddito e pensione', ha percorso via delle Terme di Diocleziano, Via Amendola, via Cavour, Via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia per poi riempire Piazza SS. Apostoli dove sono intervenuti i leader dei sindacati CGIL, CISL, UIL, Camusso, Bonanni, Angeletti

“Il Governo deve avere il coraggio di fare un passo indietro e non racconti numeri finti”. Così il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, aprendo il suo intervento dal palco

allestito in piazza SS. Apostoli, replica al ministero del Lavoro che ieri ha fornito i dati sul numero degli esodati, appena 65mila: “troppi fantasmi” avverte Camusso, secondo la quale il Governo avrebbe "cancellato" dai suoi calcoli centinaia di migliaia di persone. All'esecutivo la leader della CGIL chiede di riaprire un confronto, “deve sapere - afferma - che ad ognuna di queste persone bisogna dare una soluzione previdenziale”. Se il governo dovesse confermare che sono 65mila gli esodati, cioè gli stessi già annunciati tre mesi fa, per Camusso “non resta che una strada: chiedere le dimissioni del presidente dell'INPS, incapace di governare le condizioni e i contributi dei lavoratori. Non ha il coraggio - aggiunge - di dire i numeri reali e sta rifiutando tante domande di pensione”.

Per una riforma più equa sul piano sociale, il Segretario Generale della CGIL individua alcune “soluzioni tecniche”. “Se è vero che esistono e continuano ad esistere nel nostro Paese tante pensioni d'oro, se è vero che esistono tanti dirigenti pubblici che hanno accumulato e continuano ad accumulare grandi stipendi e risorse, se è vero che sono in tanti a possedere grandi redditi e grandi ricchezze, da li si trovino le risorse” spiega Camusso dal palco, perchè, prosegue “equità per noi significa dare a chi ha di meno e non continuare a difendere chi ha di più”.

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CopertinaL'Italia di mezzo

«ITALIA di Mezzo: quale modello di sviluppo» è il titolo della due giorni all'Auditorium di Banca Cr Firenze, in programma il 17 e 18 aprile a Firenze.

Tra gli invitati sei presidenti di Regione (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo), i segretari generali e confederali di Cgil, Cisl e Uil, imprenditori come Stefano Arvati della Renovo e Aurelio Regina, futuro vicepresidente nazionale di Confindustria. E poi banchieri come

Luciano Nebbia, che è il direttore per Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa SanPaolo.

A Susanna Camusso toccheranno le conclusioni, a Guglielmo Epifani, presidente della Fondazione Trentin, l'epilogo degli interventi della prima giornata. Ci sarà anche il rettore dell'università di Firenze, Alberto Tesi, prima del leader nazionale della Cisl Raffaele Bonanni. Poi Enrico Borghi, presidente dell'Uncem.

Firenze, 17 e 18 aprile 2012

Presidenti, banchieri, imprenditori e sindacato a convegno

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CopertinaL'Italia di mezzo

«Ecco le idee per diventare un sistema» Gramolati, leader Cgil Toscana: in ballo i miliardi dei fondi europei

«RISCHIAMO di essere un'etichetta residuale, una trincea per non scomparire, risucchiati dalla forza economica del Nord e dai pesi elettorali del Sud. L'Italia di Mezzo è come Solaris, il film che doveva essere la risposta di sinistra a 2001 Odissea nello spazio, ma che nessuno andò a vedere. La sfida è riempire di contenuti quella definizione geografica, trasformarla in un progetto, in una piattaforma economica e politica». La citazione da cinefilo, assieme all'arringa per esaltare la forza delle regioni dell'Italia centrale, è parto di Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana e animatore dell'appuntamento del 17 e 18 aprile all'auditorium di Banca CR Firenze. Che non invita presidenti di Regione, rettori, imprenditori e banchieri per un convegno da addetti ai lavori, da chiudere con qualche stanco messaggio. «Questa è l'ultima chiamata - avverte Gramolati - non ci saranno altre occasioni per Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. La funzione economica dell'Italia di Mezzo non è quella di essere competitiva rispetto ad altri territori, o di fare da cerniera tra pezzi d'Italia. Deve diventare, finalmente, un modello di riferimento per tutti».

Un refrain già sentito. Schroeder vinse le elezioni in Germania promettendo ai tedeschi di farli vivere come in Toscana... «E` proprio dall'Europa che ci viene la spinta a farci modello, a cercare nuove direttrici di crescita. Fino al 2013 non rischiamo i circa 4 miliardi complessivi di fondi europei. Ma dal 2014 si cambia scenario. Oggi vale la regola chi più spende, meglio spende; domani sarà il contrario, chi meglio spende, avrà di più. Per questo dovremo partorire progetti e direttrici europee, capaci di calamitare risorse per tutta l'Italia di mezzo».

Se ha organizzato l'incontro, vuol dire che qualche idea c`è già... «Sono quattro le direttrici lungo le quali inviteremo le Regioni a muoversi. La prima è infrastrutturale, l'integrazione orizzontale dei corridoi strategici Est-Ovest. La Due Mari e il collegamento tra i porti di Livorno e Ancona, tra l'Atlantico e l'Asia, rappresenta il progetto più emblematico. Quella strada fa da collante tra le regioni di questo pezzo d'Italia. E al tempo stesso è strategica per tutta l'Europa». Ci sono già delle pressioni a livello comunitario

per il corridoio orizzontale... «A queste pressioni aggiungeremo le nostre. Assieme ai progetti per fare di ambiente e cultura presenti nelle regioni, un fattore di produzione di valore, e non di rendita. Le vocazioni economiche dei nostri territori hanno fatto da bussola per tanti Paesi diventati poi modello per le economie. Perché non ricreare una piattaforma culturale di questo cuore dell'Italia? Una carta d'impegni che valga per tutti, un contratto da firmare assieme, per ritagliarci lo spazio che ci compete in Europa».

Un altro tratto comune sono le montagne, gli Appennini che attraversano le regioni invitate... «I presidi in montagna sono il terzo progetto. Non possiamo continuare ad assistere a uno svuotamento delle montagne, a uffici postali, scuole, treni e bus che spariscono. I boschi coltivati sono uno dei tratti genetici della Toscana. Se la montagna si spopola, i problemi scivolano a valle. In tutti i sensi, anche geologici».

Difficile pensare a strategie unitarie tra Regioni che sono terre d'elezione dei campanili... «Prima dell'evento del 17 e 18 aprile, abbiamo fatto preparare agli studiosi della Fondazione Trentin una lunga serie di statistiche, tabelle comparate e raccolte dati per poter misurare concretamente la forza dí queste cinque regioni. Non c`è l'Emilia, perché il suo asse si è spostato verso il Nord. Ebbene, da quelle tabelle emerge una consistenza produttiva, sociale, imprenditoriale, capace di essere automaticamente sistema. E` pur vero che, su 320 casi Nimby in Italia, avversioni e contestazioni a progetti infrastrutturali, 130 sono in Toscana. E` un altro pezzo della sfida; passare dai veti su tutto alle idee che uniscono».

di Pino Di Blasio da 'La Nazione' del 12.04.2012

Intervista ad Alessio Gramolati

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Martedì 17 aprile ore 10.00-18.30

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CopertinaEuropa-Italia: "Italia di mezzo"Quale modello di sviluppo

Ore 10.00 PRESIDENZA e SALUTO:Alessio Gramolati, Segretario Generale CGIL Toscana

INTRODUZIONE:Walter Cerfeda, Associazione Bruno Trentin

INTERVENTI PROGRAMMATI:Vasco Errani, Presidente Regione Emilia RomagnaCatiuscia Marini, Presidente Regione UmbriaGian Mario Spacca, Presidente Regione MarcheAlberto Tesi, Rettore Università degli Studi di Firenze

INTERVENTO CONCLUSIVO:Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale CGIL

Ore 13.00 – 14.00 BREAK

INTERVENTI PROGRAMMATI:Stefano Arvati, Presidente Renovo SpAStefano Bassi, Presidente Legacoop ToscanaRaffaele Bonanni, Segretario Generale CISLCamilla Fabbri, Segretaria Provinciale CNA Pesaro e UrbinoGuglielmo Loy, Segretario Confederale UILEnrico Rossi, Presidente Regione Toscana

INTERVENTO CONCLUSIVO:Guglielmo Epifani, Presidente Associazione Bruno Trentin

Firenze, 17 e 18 Aprile 2012Auditorium Cosimo Ridolfi - Banca CR Firenze - Via Carlo Magno, 7

Mercoledì 18 aprile ore 09.30-14.00

Ore 9.30 PRESIDENZA:Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale CGIL

INTERVENTI PROGRAMMATI:Enrico Borghi, Presidente UncemLuciano Nebbia, Direttore Regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna Gruppo Intesa San PaoloRenata Polverini, Presidente Regione LazioAurelio Regina, Presidente UnindustriaMauro Tedeschini, Direttore de La Nazione

CONCLUSIONI:Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL

*Nel corso del dibattito interverranno:I rappresentanti delle Strutture CGIL

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Primo Piano ToscanaAnsaldobreda: Sole 24 Ore, dirittura arrivo cessione Breda a Hitachi Rail. RSU, scelta scellerata dai risvolti drammatici

La RSU per l’ennesima volta si ritrova ad apprendere dalla stampa che la trattativa per la cessione di Ansaldobreda alla multinazionale Hitachi Rail sarebbe in dirittura d’arrivo tanto che sarebbero già state programmate anche le visite in tutte le sedi produttive.

La RSU esprime la propria preoccupazione per il clima di incertezza che vive l’intera popolazione aziendale e per la condizione che vive l’intero gruppo Ansaldobreda, condizione dovuta esclusivamente alle politiche fallimentari intraprese da Finmeccanica e dal suo Management.

Inoltre, l’affidabilità dell’attuale Gruppo Dirigente aziendale viene quotidianamente posta in discussione dalle dichiarazioni dell’amministratore di Finmeccanica Orsi, gruppo Dirigente che non più tardi di due settimane fa ha negato in sede sindacale qualsiasi ipotesi di vendita in atto.E’ sempre più evidente quindi la strategia di Finmeccanica volta alla dismissione di Ansaldobreda, attraverso un “piano” fatto solo di tagli e risparmi senza prospettiva industriale.

Ne dà testimonianza l’azienda in continuità con il verbale di riunione del 26 Marzo, con cui si è impegnata solo a saturare produttivamente gli stabilimenti per l’anno corrente; senza consegnare nessuna prospettiva atta a garantire oltre il 2012 gli organici attuali, nè una base per un rilancio e il consolidamento degli asset dell’azienda all’interno di Finmeccanica.

La RSU per questo si impegnerà in tutte le sedi e nelle modalità più opportune perchè la Holding ripensi a questa scelta, per noi scellerata e dai risvolti drammatici.In questa chiave, diventa di assoluta importanza la buona riuscita dell’iniziativa del prossimo 23 Aprile a Pistoia, dove la politica nazionale proverà a rispondere del futuro di Ansaldobreda.Chiediamo quindi che si mettano in campo da subito, un tavolo sindacale di confronto con tutti gli attori responsabili, affinché venga rapidamente discusso e approvato un piano nazionale dei Trasporti che garantisca una politica industriale e una possibilità di sviluppo al settore ferroviario.

13 aprile 2012

RSU ANSALDOBREDA Pistoia

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Primo Piano Toscana

Crisi: Legacoop Servizi Toscana, serve crescere con fusioniLe cooperative per competere devono ingrandirsi: lo ha affermato Angelo Migliarini, presidente di Legacoop Servizi Toscana, nella relazione letta giovedì 12 all'assemblea di Firenze. "Il nostro settore - ha detto - sconta un'eccessiva frammentazione, pur nelle singole specificità: la gran parte delle cooperative di servizi è di media e piccola dimensione. Una soluzione c'é e sono le fusioni, il principale strumento per aumentare la scala dell'impresa". Allo stesso modo, ha ricordato, "esistono nuovi strumenti normativi che rendono possibili altre forme di integrazione, dai gruppi cooperativi alle reti per ottimizzare filiere produttive e commerciali, ai consorzi d'impresa. Dobbiamo

avere il coraggio di cambiare, noi stessi per primi". La Toscana, ha osservato Migliarini, "ha davanti a sé grandi sfide: dalla gestione dei servizi idrici a quella del sistema integrato dei rifiuti, senza dimenticare la partita decisiva dell'ammodernamento delle infrastrutture, tra cui l'integrazione degli aeroporti di Pisa e Firenze, la 'Due Mari' e la 'Tirrenica', il porto e le strutture intermodali di Guasticce e di Gonfienti. Noi vogliamo provare a giocare un ruolo di affidabile partner industriale per la nostra regione, ma per farlo dobbiamo prima di tutto guardarci allo specchio".

TPL: Ataf, Ceccobao - clausola sociale ci sarà. Tutti riassunti da chi vince appalto"L'intenzione della Regione Toscana è quella di prevedere che nel bando della gara regionale per il trasporto pubblico locale sia inserita la clausola sociale", che prevede il riassorbimento dei lavoratori ora occupati, da chi vincerà l'appalto. Lo ha detto l'assessore toscano ai trasporti Luca Ceccobao a margine di una riunione della commissione mobilità del Consiglio regionale. La prossima settimana Ceccobao incontrerà tutti i sindacati dei trasporti per portare avanti la ricognizione. "Stiamo facendo insieme ai sindacati

una ricognizione sugli addetti del settore, quanti sono e cosa fanno, affinché siano inseriti nel bando di gara e trasferiti nella nuova realtà che prenderà vita dalla gara. "Prima si fa il bando e prima potremo dimostrare la nostra volontà - ha aggiunto - non stiamo né rallentando né accellerando, ma stiamo facendo un lavoro positivo per costruire una nuova rete di servizi che dovrà essere molto diversa da quella attuale e che sia appropriata alle diverse esigenze territoriali". Secondo Ceccoabo "entro due o tre settimane ... LEGGI TUTTO ...

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La rubrica

Ecco finalmente il testo della riforma del lavoro. Si tratta di un disegno di legge che, come tale, dovrà essere esaminato – forse emendato – dal Parlamento per poi entrare in vigore e diventare legge dello Stato. Le considerazioni che seguono, dunque, risentiranno di questa inevitabile provvisorietà del provvedimento presentato dal Governo.

Però, sebbene tra la prima bozza di riforma e il ddl ci siano già sostanziali differenze e che altrettante potrebbero verificarsi al termine del percorso parlamentare, pensiamo sia già utile impostare una prima analisi, rimandando un commento più completo al momento in cui la riforma sarà legge.

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Mercato del Lavoro. La Riforma

Lo studio Rusconi è a Firenze, in via della Condotta 12, Tel. 055-2302805 CLICCA QUI

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TOSCANA in breve

Firenze - Sesto Fiorentino, Giochi Preziosi CIGS per 42 dipendenti

Firenze - RSU Comune, danno da 50 milioni? Non è problema nostro

Una proposta "unitaria", e che "a regime produrrà risparmi per più di 4 milioni di euro", é stata predisposta dai sindacati del Maggio musicale fiorentino. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal hanno spiegato che si tratta di "una proposta alternativa" a quella presentata dalla direzione del Teatro. Dallo scorso 29 marzo si è aperto formalmente lo stato di crisi e la direzione ha previsto 70 esuberi che, assieme a risparmi sul costo del lavoro, dovrebbe portare al recupero di 4 milioni, con l'obiettivo ... LEGGI TUTTO ...

Dodici mesi di cassa integrazione straordinaria dal 1/o maggio per i 42 dipendenti della Giochi Preziosi (ex Gig) di Sesto Fiorentino, per cessazione dell'unità produttiva. La decisione, si legge in una nota, è stata presa nel corso della riunione del tavolo presso la Provincia di Firenze, alla quale sono intervenuti rappresentanti dell'azienda, la Rsa aziendale assistita dalla Filcams Cgil e rappresentanti della direzione Lavoro della Provincia. La sede di Sesto era stata rilevata nel 1999 da Giochi Preziosi dopo la ... LEGGI TUTTO ...

"Non è un problema nostro: noi non siamo disposti a ridare neanche un soldo". E' la posizione espressa oggi dai rappresentanti del coordinamento della Rsu del Comune di Firenze in merito a presunte irregolarità "nell'erogazione di istituti contrattuali" che avrebbero portato ad "un danno ipotizzato di oltre 50 milioni", su cui sono in corso accertamenti della Corte dei Conti. Mauro Comi, coordinatore della Rsu ha spiegato che "ieri è arrivata una circolare della Direzione delle risorse umane del Comune con la ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Teatro del Maggio Musicale: proposta unitaria dei sindacati per risparmio 4 milioni

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Firenze - SILP CGIL Firenze e Toscana "gatti randagi e piccioni in attesa arruolamento"

Arezzo - Sansepolcro, in cantiere trovati 15 lavoratori a nero. Sospesa attività

Siena - FILT CGIL offre lettura gratuita cronotachigrafo

TOSCANA in breve

Gioved' 12 il SILP CGIL, di Firenze e della Toscana, ha effettuato un presidio dinanzi al cancello della Caserma De Laugier, di Lungarno della Zecca Vecchia. Perchè proprio lì, dinanzi a quella struttura oramai fatiscente? Perché all'ingresso di quella struttura, dove all'interno del cortile c'è varia vegetazione, finestre rotte, porte abbattute e un residence di gatti randagi e piccioni che sembrano in attesa di arruolamento, campeggia una fiammante targa con scritto “Polizia di Stato”. Quella ... LEGGI TUTTO...

Ormai da diversi anni i veicoli commerciali di grandi dimensioni o quelli adibiti al trasporto di persone devono obbligatoriamente essere dotati di cronotachigrafo digitale. Il dispositivo registra tutti gli spostamenti del veicolo, le fermate, la velocità dell’automezzo e tutto quanto concerne il viaggio. In tutta l’Unione Europea e quindi anche nel nostro Paese sui veicoli adibiti al trasporto di cose di peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate (autocarri, autotreni, autoarticolati) e su quelli adibiti al trasporto di passeggeri (autobus, autosnodati) con numero di persone, compreso il ... LEGGI TUTTO ...

Sono 15 i lavoratori al nero scoperti in un cantiere edile di Sansepolcro, in provincia di Arezzo. I carabinieri della stazione locale, insieme a quelli del nucleo ispettorato del lavoro di Arezzo, hanno denunciato il legale rappresentante della ditta appaltatrice ed il coordinatore dei lavori per aver redatto un piano operativo di sicurezza senza i requisiti minimi e per altre violazioni sempre nello stesso ambito. E nei confronti dei due sono scattate anche sanzioni amministrative per un totale di 54mila euro proprio perché ... LEGGI TUTTO...

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LegalitàCarovana Antimafie 2012

IL PROGRAMMA DI TUTTE LE TAPPEIl diario delle tappe

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Intorno a noi"Leggere per non dimenticare"

Firenze, Biblioteca delle Oblate, Via dell'Oriuolo 26ore 17.30

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