NOVEMBRE - DICEMBRE 2019 Le classi in diretta · “IL MASTINO DEI BASKERVILLE” Le classi in...
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Le classi in diretta Il Giornalino della Scuola Secondaria di I grado “L.Majno”
NOVEMBRE - DICEMBRE 2019
6 storie sull’importanza
dell’istruzione
Ed altro ancora….
Un famoso MASTINO
In questo numero:
In questo numero di “Le Classi in Diretta”:
Le Classi in Diretta è realizzato sotto la supervisione della prof.ssa Carla Zagarella.
L’impaginazione è stata curata dagli alunni della II e III H sotto la supervisione del prof. Giovanni Marsiglia.
Inviate i vostri articoli (in formato .doc, .docx, .txt, .rtf, .pages, .odt) all’indirizzo [email protected] oppure tramite i vostri docenti contattate la prof.ssa Zagarella
Le sorelle GREEN
Il mastino dei
Baskerville
La nostra casa
brucia!
La ragazzina che sta
cambiando sul
mondo
Lettera ad un primino
Sei storie sull’importanza dell’istruzione
Un pollo innamorato
LA HIT PARADE dei libri
della nostra estate
L E S O R E L L E G R E E N
M i c h i a m o B a r b a r a
Green, ho ventiquattro anni e vivo da sola in un piccolo paesino della periferia di Londra.
Mia sorella Carol è tutto ciò che rimane della mia famiglia; dopo la morte dei miei genitori ci incontriamo ogni giorno a casa sua all'ora del tè.
S o n o l e c i n q u e d e l pomeriggio, ho preparato dei biscotti, sono davanti alla porta della villa dove abita Carol, ho suonato al campanello, ma nessuno viene ad aprirmi.
Non so cosa fare, comincio a p r e o c c u p a r m i , m i s e n t o osservata, mi sembra che qualcuno mi stia spiando dalle finestre: sarà Jacob il marito di Carol.
M i o c o g n a t o è u n personaggio molto ambiguo non si sa bene che lavoro
faccia, fa parte di una famiglia nobile in decadenza so solo che passa giornate a bere e la notte la passa a giocare d'azzardo.
Il suo sguardo fa gelare il sangue, lo odio; proprio ieri Carol mi ha confessato che Jacob è oppresso dai debiti e vuole a tutti i costi impadronirsi dei soldi che ci hanno lasciato in eredità i nostri genitori.
Mi faccio coraggio e decido di entrare, la porta è aperta, in casa c'è un silenzio di tomba un odore acre invade la casa di bruciato riempie l'aria.
Le classi in diretta Novembre - Dicembre 2019
Mentre mi dirigo verso la cucina scorgo sui gradini delle gocce di sangue rappreso.
Terrorizzata mi nascondo in c u c i n a : h o u n b r u t t o presentimento, in cima alle scale c'è lo studio di Jacob, sento dei passi provenire dalle scale e poco dopo qualcuno esce dalla casa.
Senza farmi scoprire guardo attraverso le tende e vedo mio cognato correre con una valigetta sotto il braccio.
P r e n d o
coraggio ed esco dalla
cucina e s a l g o l e scale fino ad entrare nello studio di Jacob; quell'odore e sempre più forte, nel camino ci sono del le brac i ancora accese, sulla parete un quadro s p o s t a t o e d i e t r o u n a cassaforte vuota.
Non ci posso credere: l'ha fatto veramente! Urlo invano il nome di mia sorella: Jacob è scappato con l'eredità dei nostri genitori.
Sono fuori di me, ma voglio trovare Carol, lo sguardo mi cade su un paio di scarpe vicino al camino mi avvicino e noto nelle braci dei brandelli del vestito di mia sorella.
Ora ho capito tutto, Jacob ha ucciso Carol e l'ha bruciata nel camino.
Matteo C., 2ªI
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27 ottobre 2016
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IlIl romanzo “Il mastino di Baskerville”
è stato scritto da Arthur Conan Doyle.
È di genere giallo, anche se presenta
caratteristiche del gotico, come la
presenza di una leggenda e di una
figura spettrale, ed è a metà tra il
giallo d’azione e il giallo d’enigma.
La trama si svolge tra il 1800 e il 1900
ed è ambientata principalmente nel
Devonsh i re : qu i
Sherlock Holmes e il
suo aiutante Watson
sono chiamati a
r isolvere i l caso
dell’assassino di Sir
Charles Baskerville.
E n t r a m b i s o n o
m e m b r i d i u n a
famiglia su cui vige una maledizione,
quella di un mastino demoniaco che li
perseguita.
Ma i due detective non credono alle
superstizioni e riusciranno a portare
fino in fondo l’indagine il colpevole si
rivelerà essere il signor Stapleton,
vicino di Sir Henry scopertosi essere
u n B a s k e r v i l l e , c o n m i r e d i
successione sotto falso nome.
Stapleton morirà in
s e g u i t o a u n a
disperata fuga dalla
palude.
Così si conclude la
storia che vede come
p r o t a g o n i s t a
Sherlock Holmes, il
solito investigatore
infallibile, spesso anche troppo sicuro
Le classi in diretta Settembre-Ottobre 2016
“IL MASTINO DEI BASKERVILLE”
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27 ottobre 2016
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di sé in quanto vuole sempre avere
l’ultima parola, nonostante questo
metta in pericolo la vita di Sir
Henry.
Questo personaggio si assenta, o
meglio sembra assentarsi per gran
parte della storia, in realtà è
presente, ma solo nascosto per non
destare sospett i e indagare
nell’ombra.
In questo romanzo le descrizioni dei
luoghi sono sempre molto curate e
dettagliate e sembrano essere
parte integrante della trama in
quanto aiutano a immedesimarsi
nell’atmosfera del racconto, come
nel caso della descrizione del luogo
del delitto di Sir Charles, la quale
ispira un’atmosfera tetra, che fa
presagire quello che accadrà.
Nel romanzo sono descritte molto
accuratamente anche le zone della
brughiera e del castello dei
Baskerville.
Il narratore è interno: è infatti il
dottor Watson che racconta la
storia spesso anche per mezzo di
resoconti ed estratti dal suo diario.
La scelta di Watson è molto
intelligente in quanto rende il
lettore parte dell’indagine, essendo
Watson un detective, ma senza
fargli sapere tutto quello che sa il
protagonista.
Questo romanzo mi è piaciuto
molto, nonostante sia la prima volta
che leggo un giallo.
Lo consiglio a tutti gli amanti del
giallo e del brivido che desiderano
un po’ di novità, essendo un
romanzo un po’ fuori dagli schemi.
Matteo S., 2ª I
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LA NOSTRA CASA BRUCIA
Gli incendi nella foresta
amazzonica sono aumentati tantissimo dall’inizio dell’anno e si stima che ci siano stati circa 75000 incendi, più di qualsiasi altro anno. Inoltre, analizzando le emissioni, ci sono state delle annate in cui si sono registrate quantità maggiori di anidride carbonica emessa o comunque quest’anno non è fuori dalla media.
Il fatto che l’Amazzonia si stia riducendo in estensione da quando il governo Bolsonaro è salito al potere non è un caso.
L ’ e x g e n e r a l e , a t t u a l e presidente, ha detto più volte che bisogna sfruttare la foresta in modo ragionevole ma lui ha s i s t e m a t i c a m e n t e “manomesso” alcuni degli a r t i c o l i d e l l a l e g g e s u l d i s b o s c a m e n t o c h e riguardavano alcune misure di manutenzione del “polmone verde, affidando le riserve indigene che prima venivano gest i te dal le popolazioni a u t o c t o n e a l m i n i s t e r o dell’Agricoltura per far posto alle coltivazioni.
In Brasile esiste una legge che vieta ai proprietari terrieri
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di disboscare più del 20% dei loro possedimenti ma le misure di sicurezza non sono sempre applicate.
Inoltre, come se ciò non b a s t a s s e , i l m i n i s t r o d e l l ’A m b i e n t e b ra s i l i a n o Riccardo Salles ha espresso d u b b i s u l l ’e s i s t e n z a d e l cambiamento climatico e ha gettato ombre sul fondo per l ’Amazzonia , un progetto finanziato dai governi tedesco e norvegese.
L’Amazzonia è in fiamme,
cosa verissima, ma l’Amazzonia è in fiamme ogni anno.
L’aspetto preoccupante è che solo quest’anno abbiamo letto notizie in merito grazie alla forte eco mediatica che questo fenomeno ha avuto soprattutto n e g l i u l t i m i t e m p i . C ’è maggiore attenz ione a l le problematiche globali e i social sono diventati esplosivi al punto che, se un argomento diventa il trend topic, tutti ne p a r l a n o . L a q u e s t i o n e d e l l ’ A m a z z o n i a è s t a t a affrontata anche nell’incontro
del G7 che si è tenuto in Francia alla fine di agosto. Il G7 è u n ’ o r g a n i z z a z i o n e i n t e r g o v e r n a t i v a e internazionale composta da sette maggior i economie avanzate del pianeta, nazioni s v i l u p p a t e , i l c u i p e s o economico, indust r ia le e militare è ritenuto di centrale importanza su scala globale.
La foresta più grande al mondo e le tribù che vi abitano s t a n n o a f f r o n t a n d o u n a minaccia letale per il proprio avvenire e noi tutti dovremmo fare qualcosa per cambiare la situazione.
Marina L. e Viola G. (IIIªL)
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LA RAGAZZINA CHE STA CAMBIANDO IL MONDO
Greta Thunberg è nata il 31 gennaio 2003 in Svezia ed è affetta dalla sindrome di Asperger. Fin da piccola lei definiva la sua malattia un superpotere ed oggi, grazie al suo impegno, sta migliorando.
Greta ha cominciato ad operare come att iv ista per lo svi luppo sostenibile contro il cambiamento climatico. La sua protesta è iniziata il 20 maggio 2018 non andando a scuola e stando seduta davanti al parlamento ogni venerdì con il suo slogan: “SKOLSTREJK FOR KLIMATET” ovvero sciopero dalla scuola contro i l cambiamento climatico.
Greta non passò inosservata al mondo studentesco ed è riuscita a coinvolgere prima i suoi coetanei svedesi poi tutta la Svezia, le nazioni confinanti ed infine tutti i paesi del mondo, con un'attenzione mediatica senza precedenti.
Queste sono le tappe fondamentali del suo percorso e del suo movimento FRIDAYS FOR FUTURE:
• 4 d i c e m b r e 2 0 1 8 h a p a r t e c i p a t o a l l a C o p 2 4 , conferenza per il clima;
• 25 gennaio 2019 è intervenuta con un discorso durissimo al forum economico di Davos;
• 15 marzo 2019 ha promosso lo sciopero mondiale per il futuro;
• 16 aprile 2019 ha parlato alla commissione ambiente;
• 17 aprile 2019 ha partecipato all'udienza generale di Papa Francesco in piazza S.Pietro.
Ad agosto Greta è partita da Plymouth a bordo del Malizia 2, la barca da regata ecologica della famiglia Casiraghi, diretta a New York per partecipare alla Conferenza internazionale del clima con i grandi della terra con lo scopo di diffondere il suo pensiero. Scegliendo questo mezzo di trasporto ha evitato di produrre emissioni di carbonio ed ha fatto sapere al mondo che esistono e si possono sviluppare progetti di barche eco-friendly. Ad attenderla c'erano d i c i a s s e t t e b a r c h e d e l l ' O N U simboleggiant i i var i t raguardi dell'ecosostenibilità.
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Greta è stata candidata al Nobel per la pace ed il suo intervento all'ONU del 23 settembre 2019 è stato trasmesso da tutte le televisioni del mondo. I suoi interventi provocano accesi dibattiti p o l i t i c i s u i p r o v v e d i m e n t i c h e potrebbero essere adottati per la salvaguardia del pianeta.
Venerdì 27 Settembre 2019 in Italia si è tenuta la manifestazione per il c l ima,una giornata dedicata al le problematiche ambientali,che ha visto una grande partecipazione studentesca anche nella città di Milano.
Abbiamo intervistato uno studente della nostra scuola che ha preso parte al corteo del movimento dei giovani per il clima.
D: “Perché hai partecipato alla manifestazione?”
R: “Sono andato lì per unirmi alla protesta.Era la mia prima manifestazione”
D: “Cosa hai provato?” R: “Ho provato felicità perché mi sono
sentito parte di qualcosa di importante. Questo sentimento era condiviso da tutti gli altri partecipanti”
D: “Quante persone c'erano?” R: “Non saprei, ma eravamo
tantissimi”; D: “C'è qualche striscione che ti ha
colpito?’’ R: “Erano tutti belli e colorati”; D: “Cosa ti ha colpito
particolarmente?” R: “Il numero di manifestanti. Eravamo
tantissimi, tutti pacifici e uniti dallo stesso obiettivo: far sentire la nostra voce”
D: “Cosa ne pensi del cambiamento climatico ?”
R: “Ho ancora le idee un po' confuse perché gli scienziati hanno teorie contrastanti e quasi tutte catastrofiche. Ho capito però che è fondamentale evitare l'eccessivo aumento delle temperature causato dal nostro modo di vita che, a causa di vari tipi di inquinamento, sta distruggendo il nostro pianeta”
D: “Quale percorso ha seguito il corteo?”
R: “Siamo passati da piazza del Duomo, Cairoli, Garibaldi, Missori e infine siamo tornati in Duomo”;
D: “È stata una esperienza positiva? Consiglieresti ai tuoi compagni di partecipare alla prossima manifestazione?”;
R: “Si, è stata un’esperienza davvero importante. Io tornerò e vorrei che con me ci fossero altre persone, perché il mondo non é soltanto mio ma di tutti”.
Marco T. e Laurence K. IIIª L
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27 ottobre 2016
1
Caro nuovo alunno,
vorrei raccontarti del passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie perché capisco che può essere complicato, anch’io ci sono passato. Vorrei perciò informarti su quali sono state le mie più grosse sorprese e difficoltà.
A l l ’ i n i z i o t r o v e r a i d i f fi c i l e comunicare con i Professori perché a differenza delle elementari, bisogna dare loro del lei e comportarsi più formalmente. Un modo per superare questa difficoltà è quello di allenarsi a casa dando del lei ai tuoi genitori!!
Le prove più temute da tutti gli alunni sono le verifiche a sorpresa e i tanti compiti. Per evitare di non riuscire a tenere il ritmo ti consiglio di STUDIARE SEMPRE, anche quando pensi di non averne bisogno e di farti un programma in modo tale da non accumulare tutti i compiti all’ultimo secondo. Seguendo queste mie dritte vedrai, avrai del tempo libero da poter dedicare ai tuoi hobby.
Non preoccuparti, la scuola ha anche degli aspetti positivi come:
uscire prima, mangiare a casa e diventare più autonomo. La parte più bella dell’autonomia è la possibilità di gestire i tuoi compiti, la maggior responsabilità e fiducia da parte degli adulti.
Spero che seguendo questi miei sempl ic i cons ig l i tu t i possa ambientare nella nuova scuola.Buon viaggio e buona fortuna.
Il tuo nuovo amico Alessandro, 1ªF
LA SCUOLA MEDIA VISTA DA UN PRIMINO
Le classi in diretta Novembre - Dicembre 2019
Questa è la storia di Nicolò,
che nasce a Roma il 17 luglio 1992 e ha un fratello di nome Francesco che è quattro anni più grande di lui. I loro genitori si sono separati quando lui aveva quattro anni e in quel periodo cominciò a sentirsi sempre più solo, trascurato e l’unico amico che aveva era suo fratello.
Poi iniziò le scuole elementari, che non andavano per niente bene perché, a causa dei problemi in famiglia, n o n r i u s c i v a a studiare né a f a r e i c o m p i t i ; i g e n i t o r i
e r a n o cont inuamente c o n v o c a t i a i colloqui con le
insegnanti per discutere su di lui e i compagni lo prendevano sempre in giro e lui si sentiva trascurato, messo da parte e inutile.
All’età di otto anni, i suoi genitori lo costrinsero a cambiare scuola e lo mandarono al conservatorio di Santa Cecilia a Roma. La madre decise anche di iscriverlo ad un corso di pianoforte che lui inizialmente odiava ma che fu costretto
a continuare.
A s c u o l a continuava ad
andare male e con i compagni non si trovava
bene, perciò chiese aiuto a suo fratello che lo aiutò a studiare di più. All’età di quattordici anni iniziò a scrivere testi per sfogarsi, dato che si sentiva sempre solo.
Oltre ai compagni, anche i professori non lo aiutavano, anzi, lo
L’importanza dell’istruzione
LA STORIA DI NICOLÒ
Le classi in diretta Novembre - Dicembre 2019
sottovalutavano e gli dicevano continuamente che non avrebbe mai fatto niente nella vita.
Nicolò iniziò a scrivere canzoni molto presto, perché voleva far capire a tutti come si sentiva e come si era sentito tutti gli anni in cui tutti lo sottovalutavano e dicevano che non avrebbe mai concluso niente; decise, infatti, di chiamarsi “Ultimo”, creando la famosa frase “dalla parte degli ultimi per sentirmi primo”. Il 4 luglio, dopo tanti concerti, ne fece uno a Roma a cui parteciparono 64.000 persone e spiegò loro che a lui non importava fare soldi o avere s u c c e s s o , a l u i interessava che le p e r s o n e s i ritrovassero nelle sue canzoni, che le capissero. Disse anche “non
smettere mai di credere nelle favole perché questa è stata la mia, oggi hanno v in to quel l i che non dovevano vincere, oggi hanno vinto gli ultimi”.
Lui è molto legato a sua mamma, la ringrazia per tutto quello che ha fatto per lui, per avergli fatto scoprire il pianoforte che gli salvò la vita, le dedicò anche la “Stazione dei ricordi”, una delle sue canzoni. È molto grato anche a tutte le persone che hanno reso possibile il suo successo.
Camilla R., Giulia G., Antonio R. e Leonardo N., IIª F
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Sapere è potere
William Kamkwamba era un normalissimo
ragazzino cresciuto in una piccola città del Malawi, in Africa.
Quando aveva 14 anni fu costretto ad abbandonare la scuola perché la sua famiglia era molto povera e la retta scolastica costava l’equivalente di 50 euro all’anno. Dovette tornare a lavorare nella piccola fattoria che i suoi genitori avevano a Masitala, un piccolo villaggio di duecento abitanti senza acqua ed elettricità, come la quasi totalità in Malawi.
L’IMPORTANZA
DELL’ISTRUZIONE
LA STORIA DI
KAMKWAMBA
Per William fu difficile lasciare la scuola, non perché non volesse lavorare nei campi o andare a caccia nella foresta, ma perché gli piaceva molto studiare e sognava di diventare un ingegnere.
Nel 2002 il villaggio venne colpito da una grave carestia e William conobbe la fame più nera; non c’era più cibo nel villaggio e decine di persone morirono. Il ragazzo sapeva che per poter tornare a scuola doveva prima risolvere l’emergenza principale: la siccità. Per farlo, era convinto che servisse studiare e applicare la tecnologia (quella che aveva cominciato a studiare sui libri, non i riti magici che gli stregoni del villaggio usavano per propiziare la pioggia).
Anche se aveva tutto contro, William non smise di inseguire i suoi sogni: di giorno lavorava nella fattoria e di notte studiava vecchi libri e manuali alla luce di una candela, perché era convinto che l’istruzione fosse più potente di ogni magia e che solo con il sapere si possono risolvere i problemi e migliorare la propria vita e quella degli altri.
La cosa più bella è che William riuscì a risolvere il problema usando la propria mente, le proprie conoscenze e le uniche due cose che in Malawi non mancano mai: il vento e i rifiuti.
LA S
TOR
IA D
I KA
MK
WA
MB
A
All’inizio la gente del villaggio rideva e lo prendeva in giro, ma lui non si scoraggiò. Con una pila di vecchi manuali, mezza bicicletta, gli ingranaggi di un vecchio trattore, uno pneumatico e alcuni pezzi di metallo raccolti in una discarica, William costruì un mulino a vento alto cinque metri. Grazie al suo instancabile impegno e la sua voglia di imparare, riuscì a trasformare i rifiuti e il vento in energia, in luce, in acqua, in vita!
Usando l’elettricità prodotta con il suo mulino a vento, William fece funzionare il primo pozzo nel villaggio e gli abitanti di Masitala poterono irrigare i loro campi.
Da allora William non si è più fermato, ha costruito molti mulini a vento in Malawi, portando elettricità ed acqua in molti villaggi. Ora ha 22 anni e studia per diventare ingegnere. Un giornalista statunitense ha scritto un libro sulla sua storia (“Il ragazzo che catturò il vento”, Bryan Mealer, Rizzoli, 2010) e spesso William è invitato a parlare in conferenze in molti stati del mondo. Oggi il suo sogno è quello di portare la luce e l’acqua ad ogni persona nel suo paese d’origine e siamo certi che ce la farà.
Elena L., Lorenzo C., Alberico R., Kerrie H. e Giovanni P., II F
LA S
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IA D
I KA
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l’importanza dell’ istruzione
UN BEL VOTO È LA FELICITÀ
A nostro parere, l’istruzione
è importante per diversi motivi; i più importanti sono sette.
In primo luogo, se si va bene a scuola probabilmente i bei voti rendono più felice lo studente e in
questo modo si evita a n c h e l a
bocciatura, che impedisce di andare regolarmente avanti con lo studio.
In secondo luogo, l’istruzione è m o l t o i m p o rt a n t e a n c h e p e r l’educazione (l’anno scorso, infatti, è venuta a scuola una psicologa in tutte le classi prime e ci ha spiegato il pericolo di Internet).
Alcuni studenti hanno già fin da piccoli un’idea sul proprio futuro,
mentre altri non hanno subito le idee chiare,
perciò il terzo motivo per cui l’istruzione è importante è legato al fatto che può indirizzare gli studenti con
più difficoltà a scegliere cosa fare dopo le
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superiori.
Alle elementari si inizia a studiare l’inglese, mentre alle medie e alle superiori si apprende una seconda (o terza) lingua straniera, che può servire in futuro agli studenti (ad esempio, per andare all’università all’estero) aiutandoli a studiare e comunicare quando non sono in Italia.
La maggior parte delle persone nel mondo ha uno o più figli e in base al loro livello di istruzione potranno aiutarli quando lo studio
diventerà più complicato, infatti la maggior parte di noi studenti ha una persona, che può essere un parente o un amico, che lo aiuta quando ha difficoltà a scuola.
Secondo noi, al la fine del percorso scolastico ti troverai con molte conoscenze, che prima non avevi e che potrai sfruttare in futuro.
Angelica G. e Stefania W., IIª F
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novembre 1938
Cara nonna,
ho da poco iniziato la prima media, stavo procedendo bene ma purtroppo c’è stato un “intoppo”: sono entrate in vigore le leggi razziali. Ho iniziato a portare le maglie con una stella di Davide ricamata sopra. I miei compagni mi evitano, ma ho conosciuto
nuove persone che indossano come me la stella.
Poi è successo un fatto che non potrò mai dimenticare: mi hanno espulsa dalla scuola. Era il 5 settembre. Poco dopo, il Corriere della Sera ha pubblicato la notizia più brutta della mia vita: non sarei più andata a scuola. Mai più. Non potevo neanche andare in giro.
All’inizio non mi pesava, ma poi le giornate sono diventate vuote, ho incominciato a
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L’importanza dell’istruzione
LA STORIA DI SARAH
sentire la mancanza di tutto, anche delle cose spiacevoli e piccole.
A d e s s o h o r i f l e t t u t o sull’importanza della scuola; mi mancano i m ie i amic i , i professori, i compiti e, anche se sembra strano, perfino le verifiche e le interrogazioni.
Tutto questo mi dava un senso di continuità e calma. O r a c a p i s c o c h e s o n o
importanti anche le competenze e l’indipendenza acquisite, utili anche al di
fuori di quelle mura fatte di cemento che incutono timore e trasmettono calma allo stesso tempo.
Ieri sono uscita di casa e passando davanti a scuola sono scoppiata in lacrime per la malinconia.
Ti voglio tanto bene nonna. Spero che questo inferno finisca presto.
Tua Sarah
P.S.: dai un bacio al nonno da parte mia.
Indira B., Alessandro B., Carla P. e Zaccaria O., 2ªF
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18 Giugno,la consegna delle pagelle
Ivan è in ansia: oggi saranno
consegnate le pagelle e lui sa che quest’anno è andato male e sicuramente sarà bocciato.
Si sente deluso da se stesso e non capisce l’importanza della scuola e dell’istruzione. Dopo aver saputo di esser stato bocciato, non sa come dirlo ai suoi genitori e prova vergogna per esser stato l’unico bocciato in tutta la sua classe; certi suoi amici lo deridono per non essersi impegnato abbastanza per superare l’anno, mentre altri lo consolano.
Anche se è molto deluso, i suoi genitori, nonostante siano afflitti, hanno promesso di aiutarlo incoraggiandolo e facendogli prendere
ripetizioni. Dopo questa bocciatura si ripromette di impegnarsi di più durante tutto l’anno che ripeterà. Durante l’estate, Ivan studia ogni giorno con l’insegnante di ripetizioni e ha pochi momenti di svago, ma capisce che per lui studiare è la cosa più importante.
Il suo amico Jacob gli dà supporto ogni giorno durante le loro videochiamate. Un giorno i genitori di Ivan, avendo notato i suoi grandi miglioramenti, decidono di scrivere una lettera alla scuola chiedendo di fare il test per
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L’importanza dell’istruzione
LA STORIA DI IVAN
recuperare l’anno perduto, ma la scuola rifiuta, perché non è mai stata offerta questa possibilità a nessuno studente. Passati velocemente i tre mesi di vacanze, Ivan ricomincia la scuola pronto più che mai. Nella sua classe ci sono nuovi compagni, nuovi insegnanti e in classe sta attento e ascolta, si relaziona con i compagni e impara l’importanza dell’istruzione.
Ivan va avanti nel suo percorso di studio e non viene più bocciato, si laurea e diventa un professore per raccontare la sua storia e insegnare ai suoi ragazzi che “imparare cose nuove è la tua felicità”.
Margherita V., Maia F., Zhan H. J. Alessandro S., IIª F
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27 ottobre 2016
1
Francesco, un ragazzo di 15 anni, non va bene a s c u o l a p e r c h é n o n s i impegna. La madre lavora tutto il giorno in ospedale come infermiera e non può permettersi di pagare le ripetizioni per il figlio.
Francesco non si trova bene con i suoi professori, p e r c h é h a n n o m e t o d i antiquati e noiosi, perciò non presta attenzione.
Un giorno, lui e i suoi compagni si trovano al posto della solita professoressa di grammat ica una nuova supplente, giovane e con un metodo di insegnamento contemporaneo ed efficace.
Dopo alcune lezioni, la professoressa capisce che Francesco ha bisogno di aiuto e decide di stimolarlo allo studio, coinvolgendolo nelle lezioni con contenuti mult imedial i e opinioni p e r s o n a l i . I n o l t r e , l a p r o f e s s o r e s s a u s a u n linguaggio giovanile che fa interessare i ragazzi alla lezione.
L’importanza dell’istruzione
LA STORIA DI FRANCESCO
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27 ottobre 2016
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A l l ’ i n i z i o l u i n o n è d’accordo, poi però si rende conto che senza l’aiuto della p r o f e s s o r e s s a n o n riuscirebbe a superare l’anno (infatti ha delle difficoltà in alcune materie e fatica ad arrivare alla sufficienza).
Manca poco all’esame e Francesco s’impegna molto per non essere bocciato. Il fatidico giorno arriva presto e Francesco, con un po’ di ansia ma incoraggiato dalla professoressa, r iesce a superare gli scritti, anche se viene rimandato all’orale.
Durante l’estate, mentre i suoi amici si divertono, lui s t u d i a p e r p re p a ra r s i all’esame e capisce c h e , s e s i f o s s e impegnato di più durante l’anno,
a v r e b b e potuto godersi le vacanze; questa riflessione lo aiuta a comprendere l’importanza dello studio.
A settembre Francesco riesce a superare l’orale, con grande felicità della madre e con immensa soddisfazione sua e della professoressa, alla quale si è molto legato.
Con impegno e volontà si possono superare tutte le difficoltà.
Ginevra M., Lorenzo D.G., Elisa T. e Giorgia N., IIª F
Le classi in diretta Novembre - Dicembre 2019
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IL POLLO INNAMORATO
In mezzo alla campagna, tra
le risaie, sorgeva una fattoria, che oltre a coltivare riso allevava vari tipi di animali: mucche, capre, polli e galline. La fattoria era molto grande, il lavoro era tanto, perciò per s o s t e n e r e i c o s t i d i mantenimento della struttura i contadini vendevano i loro prodotti al mercato del paese, che si svolgeva due volte alla settimana. Nella fattoria c’era un pollaio con venti polli e dieci galline. Tra questi c’era un pollo
escluso da tutti e che se ne stava sempre per conto suo. Si chiamava Fernando e di aspetto non era molto bello, infatti i contadini non capivano il perché perdeva di continuo le sue piume. Questo difetto si rivelò la sua fortuna perché non veniva mai scelto per essere portato al mercato.
A differenza del suo aspetto esteriore lui aveva un cuore grande. Un giorno, infatti, riuscì a salvare una gallina nascondendola tra le sue piume cadute per terra. Con questo
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atto eroico si guadagnò l’amore d i C h i c c a l a g a l l i n a e l ’ a mm i r a z i o n e d i t u t t i . Dall’intensità del loro amore, qua lche sett imana dopo, nacquero dieci pulcini speciali. Nessuno ci poteva credere, erano bellissimi pulcini dorati! Da grandi avrebbero avuto una carne pregiata. Così nacque una nuova specie di volatili. I contadini si arricchirono e non diventerò più vendere i loro polli. Fernando si guadagnò la popolarità e la simpatia del
pollaio. La fattoria venne ristrutturata ed abbellita con l’apertura di un ristorante chiamato “Fernando e Chicca”.
Chiara M., 2ªA
Le classi in diretta Novembre - Dicembre 2019
T O P 1 0 D E I L I B R I P E R R A G A Z Z I E S TAT E 2 0 1 9
Cari lettori, Noi alunni della 3ªH abbiamo elaborato una classifica dei 10 libri più apprezzati dagli studenti della Majno nel corso dell’ultima estate. Abbiamo chiesto a tutti gli studenti di dirci il libro che hanno maggiormente gradito; la classifica che è emersa è la seguente:
1. HUNGER GAMES - Suzanne Collins
2. WONDER - R.J. Palacio
3. ZANNA BIANCA - Jack London
4. (a pari merito): L’AMICO RITROVATO - Freud Uhlmann
IL MASTINO DEI BASKERVILLE - Sir Arthur Conan Doyle
NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI - Fabio Geda
5. (a pari merito): PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI - Luigi Garlando
PERCY JACKSON - Rick Riordan
I RAGAZZI DELLE BARRICATE - Daniela Morelli
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI - Jules Verne
Vittoria B. e Elisa Z., III H
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