Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di...

20
Nr. 2/2015 11.03.2015 Quindicinale. Poste Italiane SpA – Spedizione in Ab- bonamento Postale – 70% NE/BZ Notiziario della SGBCISL Contiene I.R. Richieste e proposte sindacali Richieste e proposte sindacali Avviata la raccolta firme Avviata la raccolta firme Previdenza e Fisco Previdenza e Fisco Avviata la raccolta firme “Per un fisco più equo e giusto” – per te! Richieste e proposte sindacali Ecco cosa pensa il Presidente Kompatscher dopo un anno Previdenza e Fisco Alcune novità

Transcript of Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di...

Page 1: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

Nr. 2/201511.03.2015Quindicinale.Poste Italiane SpA – Spedizione in Ab-bonamento Postale – 70% NE/BZ

Notiziario della SGBCISL

Contiene I.R.

Richieste e proposte sindacaliRichieste e proposte sindacali

Avviata la raccolta fi rme Avviata la raccolta fi rme

Previdenza e FiscoPrevidenza e Fisco

Avviata la raccolta fi rme “Per un fi sco più equo e giusto” – per te!

Richieste e proposte sindacaliEcco cosa pensa il Presidente Kompatscher dopo un anno

Previdenza e FiscoAlcune novità

Page 2: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

2

3

4-7

8

9

10

11

12

131415

16

1717

1818

19

20

Intervista pagine 4-7 “Per un fi sco più equo e giusto“ pagina 9

TFR in busta paga? pagina 18

EditorialePassi concreti in avanti

Intervista“A che punto siamo, Signor Presidente?”

OrganizzazioneChi siamo, cosa facciamo

Fisco Raccolta fi rme per una proposta di legge di iniziativa popolare

Federazioni di categoria“La fusione tra SEL e AEW deve garantire adeguate ricadute a tutti!”

Punto di vistaProduzione e distribuzione dei rischi

Iniziativa“Negozi aperti la domenica non servono a nessuno”

Dai Territori Che cittadini siamo: di serie A, B o C?Ex MEMC: buone prospettive per il sito del “policristallo”Un percorso formativo per badanti che vuole portare vantaggi a tutti

PatronatoNovità e scadenze

Service Alcune novità per la compilazione del 730Informazioni sulla nuova dichiarazione DSU

VarieTFR in busta paga? Attenzione!Rubrica consumatori

Tempo liberoProgramma dell’ETSI

Infi ne Solidarietà per…

Panorama

Indice

SOLIDARIETÀSOLIDARITÄTNotiziario della SGBCISLVia Siemens 2339100 BolzanoTel. 0471 568 401Fax 0471 568 403www.sgbcisl.it

Autorizzazione del Tribunale di Bolzano Nr. 2/77 del 4.2.1977Direttore responsabile:Florian KronbichlerIscrizione al ROC: nr. 22308del 19.1.2012Stampa: Tip. Alto Adige, Bolzano

Comitato di redazione:Tila Mair, Michele Buonerba, Daniela Bernardi, Rudi Nöckler, Ulrike Egger, Marisa Mantovan, Armin Pircher

Contatto: [email protected] Siemens 23 - 39100 BolzanoTel. 0471 568 402

Impressum

Page 3: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

3

Editoriale

tal fi ne abbiamo proposto di costi-tuire, su modelli praticati con sod-disfazione in Germania e in Francia, delle reti territoriali di associazione d’impresa, che diano servizi concre-ti a lavoratori, lavoratrici e famiglie di una determinata area, in chiave sovra aziendale. Pensiamo a servi-zi di cui vi è sempre maggiore ne-cessità come i servizi di assistenza a persone non autosuffi cienti e di cura all’infanzia. Il ragionamento è semplice: ciò che è diffi cile, per non dire impossibile, ad una piccola im-presa diventa possibile all’interno di un sistema aggregato.Il terzo obiettivo, che potrebbe es-sere raggiunto già nelle prossime settimane, riguarda il miglioramen-to del sistema degli ammortizzatori sociali. Vorremmo, e riteniamo sia possibile farlo anche con l’ausilio della nostra autonomia, ampliare il periodo della fruizione dell’indenni-tà di disoccupazione a fronte di un concreto impegno del disoccupato alla riqualifi cazione e formazione professionale. Puntiamo a estende-re a livello locale, grazie alla coper-tura fi nanziaria garantita dalla Pro-vincia Autonoma, i periodi di ASPI statale, per permettere la frequen-tazione di corsi e percorsi formativi più lunghi ma più mirati ad un rien-tro certo nel mercato del lavoro. Infi ne, la nostra organizzazione. Anche nel 2014 possiamo registra-re un incremento signifi cativo del numero degli iscritti. I servizi offerti dalle nostre strutture, il Patronato, il CAF, sono sempre più punto di riferimento e supporto per i nostri associati e concittadini. Doveroso, da parte mia e di tutta la Segrete-ria, un particolare ringraziamento a tutti i nostri attivisti, delegati e col-laboratori per il loro impegno che ha reso possibile raggiungere questi risultati. Vorremmo anche ringra-ziare gli oltre 45.000 iscritti per il loro sostegno e per la fi ducia che ripongono nel nostro Sindacato. Cercheremo di non deludere le loro aspettative.

Come altri, anche noi abbia-mo chiesto al Presidente della Giunta provinciale Arno

Kompatscher di concederci un’in-tervista a distanza di un anno dal suo insediamento. L’intervista, che trovate pubblicata nelle pagine in-terne del nostro notiziario, è co-munque altro dalle tante che abbia-mo avuto modo di leggere. Infatti, noi abbiamo chiesto di conoscere il suo pensiero su temi che ritenia-mo prioritari per assicurare alle la-voratrici e ai lavoratori condizioni di vita e di lavoro dignitose, diritti e tutele adeguati ai tempi che vivia-mo e vere opportunità; temi quali la costituzione del fondo sanitario integrativo territoriale, una migliore conciliazione tra lavoro e famiglia e ammortizzatori sociali che siano al passo con i tempi. Proposte conte-nute nella piattaforma unitaria pre-disposta per questa legislatura. Vo-levamo verifi care lo stato dell’arte e dobbiamo dire che le risposte del Presidente lasciano ben sperare. Sempre più famiglie sono costret-te ad affrontare grosse diffi coltà, le risorse pubbliche stanno diminuen-do e la contesa per la ripartizione delle stesse si sta inasprendo ed anche le sofferenze del mondo del lavoro sono sotto gli occhi di tutti. A fronte di tutto ciò vorremmo indi-care e proporre di percorrere nuove strade mettendo in campo strategie innovative. Per quest’anno ci siamo posti l’obiettivo di portare avanti e ottenere dei risultati concreti, in particolare, su tre versanti: fondo sanitario, conciliazione e ammortiz-zatori sociali. L’obiettivo del fondo sanitario in-tegrativo territoriale è quello di coinvolgere i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e di offrire loro prestazioni sanitarie integrative ta-rate sulle esigenze specifi che del nostro territorio, costruendo così una valida alternativa ai molti fondi nazionali che non rispondono ade-guatamente ai bisogni locali. Il secondo obiettivo è facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia. A

Passi concreti in avanti

Tila MairSegretario generale SGBCISL

Guida fi scale 2015in allegato

Assieme alla rivista Solida-rietà vi è arrivata a casa la Guida Fiscale SGBCISL 2015, che contiene alcune novi-tà e molte informazioni utili per quanto riguarda i vostri adempimenti fi scali.

Page 4: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

4

Intervista

“A che punto siamo,Signor Presidente?” Ad un anno dal suo insediamento abbiamo intervistato il Presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher per conoscere il suo pensiero su temi che riteniamo prioritari, ed in particolare per verifi -care lo stato dell’arte delle proposte e richieste che avevamo avanzato prima delle elezioni provinciali.

La SGBCISL nel 2009 aveva pro-posto un sistema sanitario in-tegrativo territoriale senza fi ni di lucro che prevedesse presta-zioni effettivamente integra-tive della sanità provinciale. A distanza di oltre cinque anni il progetto non è decollato, e il ri-schio è quello di avere un siste-ma frammentato tra fondi na-zionali e locali. Che cosa intende fare per promuovere il fondo sanitario integrativo essendo lei anche il legale rappresentante del più grande datore di lavoro della provincia?La Giunta provinciale sostiene pie-namente questo progetto. Questo anche se sappiamo che non tutti i sindacati dimostrano grande entu-siasmo e non tutte le associazioni datoriali sembrano particolarmen-te convinte. Mi dispiace che non ci sia un comune interesse verso questo progetto. Molti sostengono che vanno stanziati dei soldi, ma a tutti dovrebbe essere chiaro che ci rimettiamo tutti a non farlo. Ugo Rossi (ndr il Governatore del Trenti-no), peraltro, come me, è convinto che sia questa la strada da seguire.Da noi è una necessità, perché dob-biamo rifl ettere fi no a che punto riusciremo a sostenere i costi della non-autosuffi cienza. Senza un siste-ma integrativo non saremo in grado di mantenere l’offerta e gli standard delle prestazioni attuali. Rischiamo di doverle limitare e questo non sarebbe corretto per i benefi ciari. Dobbiamo adoperarci affi nché l’as-sicurazione possa coprire il maggior numero possibile di persone. Come datore di lavoro dei dipendenti pub-blici li possiamo iscrivere nel fondo sanitario integrativo territoriale, ma vorremmo che fosse coinvolto anche il settore privato per avere un alto numero di persone coper-

P R O P O S T E S I N DAC A L I

te. L’obiettivo è creare un livello di tutela di base accessibile a tutti, sul quale costruire il secondo livel-lo, in forma assicurativa, che offra una serie di prestazioni aggiuntive, tarate sulle esigenze locali. Ma se adesso partissimo con il solo settore pubblico, andremo incontro a delle situazioni di disuguaglianza. La do-manda è: cosa fare, partire, nella speranza che gli altri ci seguano? O proviamo fi n d’ora a coinvolgerli? Il Raiffeisenverband è già molto avan-ti con il suo fondo, e anche questo ci obbliga ad agire. Intendo convo-care un vertice interno per discutere di questo tema.

In Trentino sono già stati fatti passi in avanti, sono stati messi capitoli di spesa in bilancio ed è già stato stipulato il contratto collettivo. Non sarebbe oppor-tuno mandare dei segnali anche qui? Non escludo che qualche segnale di questo tipo potremmo mandar-lo. Credo sia giunto il momento di

accelerare e di convincere chi an-cora non è convinto. Il problema è che dirsi favorevoli aiuta nell’avvio del percorso, ma ora sono passati cinque anni. Prima o poi i progetti vanno concretizzati.

Riteniamo necessario un nuovo sistema di contributi che vada-no incontro all’effettivo biso-gno delle persone. In questo senso andrebbe rivista la DURP e determinato un sistema inte-grato di aiuti alle famiglie. Ap-prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale. Rispetto a questi temi, la commissione avrà un ruolo o ci aspettiamo troppo? Al contrario: dovrà averlo. Un ac-cenno a cosa intendiamo fare nella pubblica amministrazione, anche nell’ambito della riforma che inten-diamo portare avanti: vogliamo esa-minare bene quali sono gli obietti-vi della pubblica amministrazione

I nostri temi

Nell’intervista, abbiamo dato prio-rità ai temi alle proposte e richie-ste sindacali che – con l’eccezione del fondo sanitario integrativo – sono contenute nella piattaforma unitaria per questa legislatura:

• Costituzione del Fondo sanita-rio integrativo a livello territoria-le (→ prestazioni tarate alle esi-genze locali e costi di gestione minori rispetto ai fondi naziona-li)

• Legge provinciale sugli am-mortizzatori sociali (→ periodi d’erogazione dell’indennità di disoccupazione più lunghi, per

permettere una formazione più lunga e mirata per una ricolloca-zione più certa).

• Prestazioni sociali armonizzate, welfare integrativo territoriale, conciliazione famiglia e lavoro

• Legge provinciale in materia di appalti che permetta di stabi-lire l’offerta economicamente più vantaggiosa sulle base delle clausole sociali.

• Integrazione dei servizi pubblici a rilevanza economica (→ tariffe più trasparenti nei settori rifi uti, gas, acqua)

Page 5: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

5

Intervista

nei prossimi anni, quali strategie sarà necessario mettere in campo per raggiungere gli obiettivi e quali sono le prestazioni che bisogna of-frire per implementare le strategie stesse. Solo successivamente va-luteremo quali saranno le risorse umane e fi nanziarie necessarie al perseguimento dell’obiettivo. Que-sta commissione è composta da esponenti nominati dalla maggio-ranza e dalla minoranza politica in Consiglio Provinciale. Ad essi si ag-giungeranno due rappresentanti, dei quali uno sarà espressione delle parti imprenditoriali e uno di quelle sindacali. La composizione è stata pensata proprio perché essa ha il compito di garantire che il percor-so che intendiamo portare avanti sia equilibrato: dovrà vigilare sugli effetti che determinate decisioni avranno sui cittadini. Ad esempio, nel caso decidessimo di non pagare più una determinata prestazione, di modifi carla o di cambiarne i criteri, la commissione potrà valutare van-taggi e svantaggi per tutte le parti coinvolte. Dovrà esprimere valuta-zioni critiche, ma anche formulare delle proposte. Parallelamente ad essa abbiamo previsto l’organo di valutazione. Esso esegue i control-li previsti dalla legge, tra i quali, ad esempio, quelli afferenti all’anticor-ruzione o alla trasparenza. Questi due organi dovranno collaborare strettamente e saranno insediati presso il Consiglio Provinciale pro-prio perché dovranno essere in-dipendenti dalla Giunta ed avere ampia autonomia anche in merito al metodo di lavoro. In sostanza sa-ranno nelle condizioni migliori per poter dire se la Giunta, nell’uno o nell’altro ambito, commetterà delle sciocchezze.

L’occhio che dall’esterno ci vede meglio?Esattamente. Internamente abbia-mo sempre chiesto che ogni Ripar-tizione faccia autocritica rispetto a quello che fa, ma anche di avanza-re proposte per migliorare l’attivi-tà dell’amministrazione. A questa forma di monitoraggio si aggiun-gerà un punto di vista esterno at-

traverso questa commissione di esperti.

Una proposta di legge provin-ciale in materia di ammortiz-zatori sociali prevede che la Provincia garantisca risorse in-tegrative ai disoccupati a fron-te di un loro impegno concreto a riqualifi carsi per rientrare nel mercato del lavoro. Ritiene que-sta legge una priorità? E in quali tempi può essere approvata?Questa legge è già nel calendario del Consiglio Provinciale. Nel primo semestre del 2015 sarà posta all’or-dine del giorno dell’assemblea legi-slativa e pertanto noi la dovremmo approvare in Giunta entro marzo. Nell’ambito della conciliazio-ne tra lavoro e famiglia esisto-no molte iniziative, ma non co-

ordinate tra di loro. Abbiamo proposto di costituire, a livello comunale, delle reti territoriali d’impresa che diano servizi con-creti a chi ne avesse bisogno. Cosa ne pensa di una legge pro-vinciale che supporti tale pro-getto?Io vi inviterei ad incontrarvi con le assessore competenti Deeg e Sto-cker. In linea di massima penso si possa sostenere, ma assieme alle assessore faremo il punto della si-tuazione e verifi cheremo quali potrebbero essere gli interven-ti dell’amministrazione pubblica e quali invece delle organizzazioni economiche e sindacali. Il quadro normativo servirà, ma vorrei che prima ne discutessimo per verifi care cosa abbiamo già e cosa invece ci serve ancora.

Page 6: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

6

Intervista

La nuova legge provinciale sugli appalti è in corso di defi nizione. Come pensa si possano premia-re quelle aziende che investono nel lavoro di qualità e nel per-sonale? Innanzitutto in questa legge ci sarà un apposito capitolo dedicato agli appalti destinati alle cooperative sociali, contenente gli standard che esse sono tenute a rispettare. Per quanto riguarda gli altri settori economici vogliamo adottare es-senzialmente il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa al posto dell’offerta più bassa. L’obiet-tivo è la tutela sia dei circuiti eco-nomici regionali che di determinati standard sociali e di qualità. Abbiamo proposto un’integra-zione a livello provinciale dei cosiddetti “servizi pubblici locali di rilevanza economica”, come ad esempio i servizi idrici e la gestione dei rifi uti urbani, per garantire l’occupazione locale e avere tariffe più trasparenti per gli utenti. Rileviamo però l’as-senza di passi concreti in questa direzione. Ritiene sia ancora un progetto attuale?Di fatti concreti ne produciamo continuamente, ma intendiamo procedere passo dopo passo. Ad esempio, guardiamo all’asporto ri-fi uti: attraverso il termovalorizzato-re abbiamo praticamente una sola azienda che organizza il servizio, l’Ecocenter. Tutti i 116 comuni sono soci e pertanto interessa tutto il territorio provinciale. I sette com-prensori organizzano la raccolta in loco, ma una volta giunti nei centri di raccolta rientra tutto nel siste-ma Ecocenter. Abbiamo una tariffa unica, calcolata per tutti i comuni con gli stessi criteri. Le tariffe appli-cate ai cittadini non sono uguali in tutti i comuni, ma si stanno unifor-mando, come del resto le prestazio-ni. Nei comuni abbiamo situazioni diverse, anche a causa delle diverse distanze o della diversità dei servi-zi offerti. Sono in corso tentativi di standardizzazione, ma la raccolta dell’umido in un ambiente agricolo non è la stessa cosa che in un am-

biente urbano e queste differenze vanno considerate nel calcolo della tariffa applicata agli utenti.

E per quanto riguarda i settori gas e acqua? Ho proposto a Selgasnet (ndr il ge-store servizio distribuzione gas pro-vinciale) di mettersi assieme alla Seab e agli altri gestori della distri-buzione. Le trattative sono in corso. Riteniamo sia meglio avere una rete unica di distribuzione perché in questo modo avremo maggiori probabilità di evitare che nel nostro mercato entrino i grandi operatori esterni. Tutti i gestori locali gesti-ranno la rete insieme, nell’interesse dei cittadini. Anche per questo ser-vizio l’integrazione andrà fatta, ma passo dopo passo. Diverso il discor-so per il servizio idrico: abbiamo molte realtà in cui la gestione è af-fi data a cooperative che garantisco-no ottimi risultati; non credo avreb-be senso far subentrare i comuni. Abbiamo determinato una serie di standard attraverso la legislazione

provinciale. Tutti i fornitori li devo-no rispettare nell’ambito dell’inte-resse pubblico: ad esempio i tempi d’intervento in caso di problemi alla rete. Questo è un esempio di uni-formazione dei servizi.

Ancora due domande che non riguardano le richieste conte-nute nella piattaforma sindaca-le. Gli Statuti d’Autonomia del 1948 e del 1972 furono scritti in un’epoca nella quale l’Euro-pa unita era ancor poco più di un sogno. Oggi lo scenario è cambiato, gli Stati hanno cedu-to una parte delle competenze al livello europeo. Rispetto a questo, come immagina debba evolversi la nostra Autonomia? Stiamo agendo strategicamente per recuperare le competenze legislati-ve che abbiamo perso a causa delle sentenze della Corte Costituzionale in seguito alla riforma del 2001. A tal fi ne riproveremo a formulare al-cuni articoli dello Statuto che affe-riscono alle competenze legislative.

Page 7: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

7

Intervista

Abbiamo condotto l‘intervista il 14 gennaio 2015.

Quest’adeguamento, ad oggi, non è stato fatto. La seconda questione è: come andare avanti?

Qual è la sua visione? Lo Statuto d’Autonomia non cita l’Europa. Credo che innanzitutto dobbiamo accogliere il tema dello sviluppo europeo, dell’Euroregione Tirolo Alto Adige Trentino e della Macroregione Alpi. Per quanto ri-guarda la dinamica politica inter-na, i temi saranno i diritti di par-tecipazione e le istituzioni stesse, ad esempio la composizione della Giunta e così via. Non dobbiamo però dimenticare - perché sareb-be un errore - qual è il fondamento storico della nostra Autonomia: la tutela delle minoranze linguistiche e culturali. Lo strumento di tutela rimane il più ampio autogoverno possibile, oltre alle regole specifi -che per l’uso della madrelingua. La storia ha dimostrato che que-sto autogoverno è andato oltre alla tutela di una minoranza. Esso ha portato vantaggi a tutto il territo-rio e saremmo degli stupidi se af-fermassimo di non voler rafforzare questo strumento, che è un valore aggiunto per tutti i gruppi linguistici oltre che per i nuovi cittadini. Non è un’autonomia per l’uno o per l’altro gruppo, ma un’autonomia nostra, di tutti i cittadini di questa terra. In merito alla prospettiva europea, cito volentieri Joschka Fischer che recentemente ha pubblicato un

libro dal titolo “Scheitert Europa?” ovvero ”L’Europa sta fallendo?”. Secondo Fischer l’èra degli stati na-zionali è fi nita. Se gli stati membri non delegano altre competenze al livello europeo e se Bruxelles non si occupa delle grandi questioni resti-tuendo a livello decentrato quelle piccole, allora l’Europa nel conte-sto di concorrenza globale non ha scampo. Se questo trasferimento di maggiori competenze andasse in porto, esso costituirebbe una gros-sa opportunità per noi perché in tal caso servirebbe un contrappeso re-gionale. Che non signifi ca solo Alto Adige, ma anche entità più estese, come l’Euregio, dove poter gesti-re e trattare le piccole questioni in forma di autogoverno. In questa prospettiva lo Statuto di Autonomia si dovrà evolvere.

Che cosa intende fare da Presi-dente della Giunta per garantire in futuro il benessere e la quali-tà del lavoro? La mia idea dei compiti dell’ammi-nistrazione pubblica poggia fonda-mentalmente su due colonne. La prima è quella di mettere le perso-ne nella condizione di provvede-re a se stesse. Questo ha anche a che fare con le pari opportunità e inizia con l’accesso ad un’istruzio-ne pubblica e ad una formazione di qualità. Signifi ca creare gli spazi per iniziative proprie e conferire alle persone la responsabilità di saper

cogliere le opportunità loro offerte. Queste opportunità devono però esserci. Signifi ca anche che dobbia-mo sostenere e promuovere la li-bertà d’impresa per essere più com-petitivi e creare conseguentemente nuovi posti di lavoro. Inoltre serve un aumento dei salari. La seconda colonna riguarda invece quelle si-tuazioni nelle quali, oggettivamen-te, le persone da sole non ce la fanno. Qui serve una rete di tutele sociali. Una rete fi tta, con interven-ti mirati perché altrimenti non sa-rebbero fi nanziabili. Dobbiamo fare in modo che la maggioranza delle persone non debba dipendere dalle prestazioni sociali. Si tratta anche di una questione di dignità. Sappia-mo benissimo che in Alto Adige il livello dei redditi è medio mentre il costo della vita è elevato. Questo è il problema. Sul mercato del lavo-ro dobbiamo mettere in moto una sorta di concorrenza per la forza la-voro, riducendo la disoccupazione, creando nuova occupazione, perché questo obbliga i datori di lavoro a pagare salari più alti. Ma questo è solo uno strumento tra tanti. Certa-mente è importante anche la stipu-la di contratti collettivi territoriali.

Page 8: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

8

Organizzazione

D A T I E N U M E R I D E L 2 0 1 4

Chi siamo, cosa facciamoIl 2014 è stato un anno diffi cile dal punto di vista sindacale, e anche il 2015 si prospetta un anno impe-gnativo. La SGBCISL ci sarà, forte di una rappresentatività confermata e di numeri soddisfacenti.

Azioni per gestire gli effetti della crisi economica e occupa-zionale (accordi sindacali)

Risorse economiche recuperate a favore dei lavoratori quasi 1,5 milioni di euro da verten-ze (nei settori commercio, turismo, servizi) e quasi 6 milioni da incenti-vi all’esodo nei settori commercio,

turismo, servizi, metalmeccanico ed edile

alcune iniziative proposte in ambito fi scale e previ-denziale, manifestazioni e contro-proposte in materia dei vitalizi dei politici, riordino del sussidio casa, contro i tagli ai Patronati

Tutela individuale

• 27.396 dichiarazioni DURP

• 29.190 dichiarazioni dei redditi

• 543 domande di pensione

• 1.173 vertenze

• 9.254 domande per l‘indennità di disoccupazione

• 6.100 domande per l’assegno al nucleo familiare regionale e pro-vinciale

• 5.684 consulenze di previdenza complementare (Pensplan Info-point)

• e molto altro (contributi pendo-lari, dichiarazioni reddituali, do-mande di maternità, mobilità, disoccupazione, bonus energia ecc.)

Accenni all’attività svolta nel 2014

I nostri iscritti

I dati riguardanti l’attività svolta e il tesseramento dimostrano come il Sindacato si stia confermando punto di riferimento importante, anche in tempi di crisi, nonostante il tentativo di sminuirne ruolo, importanza e attività. La Segreteria provinciale SGBCISL „

Nel 2014, gli iscritti alla SGBCISL sono stati 45.522

Il numero degli iscritti nel 2014 è cresciuto, rispetto al 2013, dell’1,68%

Oltre la metà degli iscrit-ti ha meno di 50 anni

Un Sindacato „attivo“. Il 50% degli iscritti è occupato nel setto-re privato, il 20% nella funzione pubblica. La percentuale dei Pen-sionati è del 30%

La Federazione Commercio, Turismo Servizi ha registrato 11.291 iscritti

In undici comuni almeno un residente su cinque (oltre i 15 anni) è iscritto alla SGBCISL

L’Unione territoriale con il maggior numero d’iscritti è l’UST Isarco/Rienza con 20.278

La SGBCISL conta iscritti in ognuno dei 116 comuni della Provincia di Bolzano

Page 9: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

9

Iniziativa

F I SCO: I N I Z I AT I VA CISL

Proposte concrete: un bonus di 1.000 euro, un nuovo assegno familiare, una nuova imposta sulla grande ricchezza, stop all’aumento fi scale a livello locale e nazionale e lotta all’evasione fi scale.

I cinque punti sui quali si articola la proposta della CISL: 1. Bonus 1.000 euro Introduzione di un bonus di

1.000 euro annui per tutti i con-tribuenti con un reddito indivi-duale fi no a 40.000 euro e un bonus decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro. Oltre ai lavoratori dipendenti, la proposta include, a differenza dell’attuale bonus di 80 euro mensili, anche i pen-sionati, i lavoratori autonomi e gli incapienti.

2. Nuovo assegno familiare Introduzione di un nuovo stru-

mento d’intervento che accorpi gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i fi gli (minorenni) e per il coniuge a carico attra-verso un assegno (NAF nuovo assegno familiare) commisurato al reddito e ai carichi familiari.

3. Fiscalità locale al servizio del cittadino

Una nuova regolazione delle im-poste e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassa-zione, per evitare l’aumento del prelievo sia locale che nazionale. Modulazione dei tributi in rela-zione alla fruizione dei servizi sul territorio.

4. Imposta sulla grande ricchez-za (contributo di solidarietà a carico delle famiglie più ric-che)

Introduzione di un’imposta or-dinaria sulla grande ricchezza netta, mobiliare e immobiliare, con aliquote crescenti su diversi scaglioni di valore dai 500.000 euro per famiglia in su. Esenti gli imponibili delle famiglie fi no a 500.000 euro (esclusi dal com-

“Bonus 1.000 euro e una Patrimoniale”Spingere il Governo, dopo sette anni di crisi e la crescita delle disuguaglianze, a riformare il sistema fi -scale, sostenendo il lavoro, i consumi, le famiglie e introducendo più equità: questo è l’obiettivo della proposta di legge d’iniziativa popolare “Per un fi sco più equo e giusto”, su cui la CISL raccoglierà le fi rme da marzo fi no ad agosto 2015.

puto prima casa e titoli di Stato). Solo il 4,1% delle famiglie italia-ne ha una ricchezza netta supe-riore a tale soglia, ma il 4% di esse detiene oltre il 50% della ricchezza!

5. Ridurre l’evasione fi scale L’evasione comporta ogni anno

minori entrate per oltre 180 mi-liardi di euro, appesantendo il carico fi scale a chi le tasse le paga. Per questo è necessario rafforzare le sanzioni ammini-strative e penali, aumentare i controlli, migliorare la traccia-bilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), intro-durre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emer-gere il fatturato oggi occultato.

Aiutaci a raggiungere l‘obiet-tivo con la tua fi rma!Sostieni la proposta di legge d’i-niziativa popolare “Per un fi sco più equo e giusto”- per far crescere il Paese, soste-

nendo i consumi e il lavoro- Per dare più risorse a chi lavo-

ra, ai pensionati e alle aree so-ciali medio basse

- Per garantire i servizi ai cittadi-ni, senza ricorrere all‘aumento della fi scalità locale

- Per realizzare una maggiore giustizia fi scale, tassando le grandi ricchezze fi nanziarie e immobiliari

- Per valorizzare la lotta all‘eva-sione fi scale a livello nazionale e locale

Dove fi rmare? Ovunque ti chie-diamo di sostenere questa nostra iniziativa, in azienda, presso ga-zebo appositamente allestiti ecc.

Maggiori informazionisull’iniziativa su www.cisl.ite www.sgbcisl.it

Foto

: © G

aTo

R-G

FX -

Fot

olia

.com

Page 10: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

10

protocolli di responsabilità sociale; di bilanci sociali, ma soprattutto noi chiediamo che questa Società pre-veda un organismo di controllo nel quale siano presenti i rappresentan-ti dei Lavoratori e i rappresentanti dei Consumatori.

Certo come FLAEI/SGBCISL siamo convinti che le cose rappresentate non sono semplici e non possono essere realizzate in modo fretto-loso e approssimato, vanno però perseguite con fermezza in modo adeguato con il tempo necessario e coinvolgendo nella discussione tutti gli Stakeholders.

Questo ci porterà ad avere un’A-zienda del territorio moderna, inno-vatrice, partecipata e trasparente a difesa degli interessi degli altoatesi-ni che ne sono i veri proprietari.

Elena Maria BeltramiSegretario Generale FLAEI SGBCISL

Cittadini che all’Industria al fi ne di rendere quest’ultima più concor-renziale per permettergli di reg-gere meglio il mercato globale e conseguentemente salvare e creare occupazione. In poche parole i ri-sultati economici di questa nuova realtà non devono solo soddisfare la “fame di risorse” dei soci ma ga-rantire le adeguate ricadute verso il tessuto sociale/economico della Provincia.

Noi poi come FLAEI/SGBCISL chie-diamo ci sia illustrato al più presto il Piano Industriale dell’Impresa per capire dove vuole andare ed abbia-mo anche rappresentato, alle due Società, tutta una serie di richieste a tutela dei Dipendenti, dei loro posti di lavoro, dei progressi con-trattuali fi no ad ora ottenuti e della loro professionalità.

Infi ne con l’esperienza del passato la FLAEI/SGBCISL crede che la cosa principale alla quale la nuova Impre-sa, di fatto pubblica, deve puntare è alla trasparenza verso i cittadini, verso i lavoratori verso tutto il tes-suto sociale sottoscrivendo impegni precisi attraverso la stipula: di pro-tocolli di alte relazioni industriali; di

Federazioni di categoria

“La fusione tra SEL e AEW deve garantire adeguate ricadute a tutti!” L’accordo per la fusione tra SEL e AEW rappresenta certamente un passaggio importante per l’Alto Adige ma attenzione che “non è tutto oro quello che luccica”.

Realizzare un soggetto unico che produce e distribuisce ener-gia è un obiet-tivo di interes-se pubblico ma per prima cosa questo soggetto

deve ritornare a garantire il rispetto della legalità nel settore.

Certamente i numeri messi in campo con questa fusione sono si-gnifi cativi: 1,5 miliardi di euro di ri-cavi; circa 1.000 risorse occupate; 400 milioni di euro di investimenti nei prossimi anni, questi rappresen-tano prospettive economiche e la-vorative importanti.

Ora diventa prioritario che questa Società intensifi chi i suoi sforzi per assicurare un reale collegamento con il Territorio dell’Alto Adige af-fi nché i benefi ci ricadano su di esso attraverso il coinvolgimento negli investimenti delle Imprese loca-li favorendo la creazione di nuova occupazione territoriale, mentre dovrà mantenere nel suo interno gli attuali livelli occupazionali puntan-do però ad un espansione verso le nuove tecnologie dettate dallo svi-luppo delle reti intelligenti creando così, nei settori interessati, nuova occupazione altamente qualifi cata.Altro obiettivo è assicurare al ter-ritorio altoatesino un approvvigio-namento sicuro di energia pulita e prodotta da noi.

Vi è poi l’esigenza concreta di for-mulare benefi ci anche verso i cit-tadini e il tessuto industriale che vanno da servizi sempre più effi -cienti, contratti più trasparenti e modellati su varie tipologie e prez-zi dell’energia più bassi. Tutto ciò per dare respiro economico sia ai

E L E T T R I C I

Elena Maria Beltrami

Foto

: © M

arku

sBec

k -

Foto

lia.c

om

Page 11: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

11

Il 1° gennaio 2015, è morto a Monaco, all’età di 70 anni, Ulrich Beck, uno dei sociologi contem-

poranei tra i più letti e più discus-si. Con il suo libro, „Risikoge-sellschaft“ (“società del rischio”) pubblicato nel 1986, Beck pone l’accento sui rischi dei nostri tempi con il chiaro intento di far cresce-re la consapevolezza intorno al fe-nomeno. I punti cardine della sua rifl essione ben si riassumono nelle seguenti affermazioni: non è la vita a essere diventata più rischiosa ri-spetto al passato, ma è la produ-zione di rischi ad essere aumentata massicciamente. I rischi sono diven-tati componente essenziale della vita moderna, anche se rimangono, in buona parte, ingovernabili. A questo si aggiunge che i rischi, che Beck chiama effetti collaterali della modernità industriale, sono distri-buiti in maniera molto iniqua.

La questione della iniquità nella di-stribuzione dei rischi è come un fi lo rosso che si snoda lungo tutta la sua rifl essione. Le sue tesi circa l’aumento dei rischi non riguardano soltanto i cambiamenti ecologici ma toccano molti altri ambiti della vita

Produzione e distribuzionedei rischi

moderna, includendo esplicitamen-te l’economia ed il sociale. Quanta verità ci sia nelle tesi sulla “Risiko-gesellschaft”, sostenute da Beck, lo possiamo evincere anche da due eventi che hanno profondamente cambiato il mondo. Da una parte la catastrofe di Cernobyl e, vent’anni dopo, nel 2008, il crollo del siste-ma fi nanziario mondiale. Oltre a questi ci sono anche altri rischi che potrebbero fi nire fuori controllo. A tale proposito Beck indica come po-tenziali rischi gli esperimenti scien-tifi ci sul patrimonio genetico come anche la moltitudine di “guerre moderne” che si stanno portando avanti senza calcolarne le conse-guenze e gli effetti.

Siamo tutti testimoni di questa con-tinua produzione di rischi e della loro iniqua distribuzione. L’esem-pio più lampante, dal mio punto di vista, lo possiamo trovare nella ge-stione, da parte della politica, degli effetti che il disastro fi nanziario in-ternazionale ci ha consegnato.A risponderne non sono state chia-mate le banche o gli speculatori, veri responsabili, ma il cittadino contribuente, spostando decisa-

mente gli effetti del rischio soltanto su una parte della società.

L’equità distributiva, nella tradizio-ne dei partiti di sinistra, dei Sinda-cati e del cattolicesimo sociale, è sempre stata intesa come equità nella redistribuzione di reddito, di patrimonio, di opportunità. Ulrich Beck ha ampliato questa visione in direzione di una redistribuzione più equa anche dei rischi. Ancora oggi gli effetti causati sono prevalente-mente scaricati sulle generazioni fu-ture, sulla società, molto meno su coloro che ne sono stati gli artefi ci e ne dovrebbero rispondere respon-sabilmente. A dimostrazione di ciò, come già detto, ci sta la gestione della crisi fi nanziaria.

Josef Stricker

Punto di vista

Contrariamente al luogo comu-ne, l’Italia non ha un’elevata spesa sociale. Essa, infatti, raggiunge il 29,9% del PIL, e si colloca nella media dei 27 Paesi dell’Unione Eu-ropea. Il welfare italiano però si caratterizza per un’elevata spesa pensionistica, superiore alla media europea, mentre la spesa sociale a favore delle famiglie risulta esse-re più bassa della media. Questo è quanto emerge da una ricerca con-dotta dall’AFI-IPL, che ha analizzato

R ICERCA AFI

Risultati interessanti

e confrontato i modelli di welfare state in Europa. In Italia, la spesa sociale si articola per due terzi in trasferimenti e per un terzo in forni-tura di beni e/o servizi. In Europa, i Paesi che riescono a far “funziona-re” al meglio lo stato sociale sono quelli che investono prevalentemen-te in beni e servizi, come evidenzia l’AFI-IPL. Lo studio, recentemente pubblicato, può essere scaricato dal sito www.afi -ipl.org

Page 12: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

12

Iniziativa

“Negozi aperti la domenicanon servono a nessuno!”

CO M M ER CI O

PROGRAMMA domenicale

GITA domenicaleRIPOSO della domenica

ABITO della domenica

Domenica in Alto Adige...

...viene stravolta la vita familiare... I/le commessi/e non hanno più il giorno di riposo...mancano sempre più persone nelle Associazioni...non ci potranno essere più visite dai parenti

...viene distrutto il commercio di vicinato...non si può partecipare alle celebrazioni liturgichei ...bambini preferirebbero più il gioco che fare acquisti

Negozi aperti la domenica non servono a nessuno!

Page 13: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

13

Dai territori

MER A NO/ VAL VENOSTA

Ex MEMC: Buone prospettiveper il sito del “policristallo”La “ex MEMC” di Sinigo è un sito produttivo che vanta un passato lungo e movimentato. Dopo tre anni, tra crisi e incertezze, 156 lavoratori hanno ritrovato stabilità occupazionale in PUFIN POWER, mentre rimane aperta la vertenza con i lavoratori della SUN-EDISON.

L’ex MEMC è una realtà industriale presente a Sinigo da oramai quasi 90 anni. La Montecatini nel 1926 inaugurò su quella che era una zona paludosa e disabitata un sito per la produzione di fertilizzanti. Lo stabilimento di Sinigo, nel frattem-po, ha cambiato sette volte il nome, fra i quali anche MEMC, e nell’esta-te 2013 il nome è cambiato diven-tando “Sun-Edison”.

In precedenza, l’8 dicembre 2011, un comunicato della MEMC Cor-porate avvisava che l’impianto di produzione del policristallo sarebbe stato fermato fi ntanto che i costi di produzione non fossero diven-tati competitivi. Per raggiungere tale obiettivo sono state messe in campo svariate iniziative, tra le quali la più importante è stato il tenta-tivo di importare l’energia elettri-ca dai paesi confi nanti al prezzo di mercato europeo, che è quasi il 40% inferiore a quello italiano, ma purtroppo al giorno d’oggi ancora rimasto progetto sulla carta e mai realizzato.

Nel frattempo, l’azienda Sun-Edison il 5 novembre 2014 comunicava la disdetta unilaterale degli accordi di secondo livello aziendale, con effet-to 1° gennaio 2015, e da quel gior-no è aperta una vertenza sia giudi-ziale sia sindacale.

Ritornando al policristallo, passa-no i mesi, e fi nalmente in giugno 2014, presso il MISE di Roma, ci viene comunicato che un impren-ditore italiano rappresentante l’a-zienda Pufi n Power Srl, sarebbe interessato a rilevare l’intero sito produttivo del “policristallo”. Cer-tamente una notizia importante, e che da lì a poco si concretizzava nei fatti, precisamente con l’accor-

do sindacale sottoscritto nel dicem-bre 2014, coinvolgendo ben 156 lavoratori, che si trovavano in CIGS da ben 36 mesi, e che si sono visti riaprire i cancelli dell’azienda con effetto 31 dicembre 2014. Quindi, per mezzo dell’accordo del trasfe-rimento d’azienda, 156 lavoratori riprenderanno gradualmente l’atti-vità lavorativa entro giugno 2015, e con prospettive di nuove assun-zioni, circa altre 45 unità, entro di-cembre 2015. Una circostanza im-portante sul piano occupazionale, in particolare per Merano, che non sarebbe stata in grado di assorbire in altre realtà produttive un nume-ro così rilevante di potenziali licen-ziamenti, fortunatamente evitati. Quindi il sito del policristallo di Si-nigo, per mezzo della Pufi n Power, ha ripreso la produzione, e in base agli obiettivi e alle strategie azien-dali, nonostante debbano confron-tarsi all’interno di un mercato molto aggressivo, dovrebbero offrire delle garanzie occupazionali e produttive. Si sono avviate le trattative con la Pufi n Power per ripristinare la con-trattazione integrativa aziendale, ripartendo dagli accordi di secon-do livello in essere ai 156 lavoratori fi no alla data del 30 dicembre 2014

e disdettati dalla Sun-Edison il 5 no-vembre 2014.

Rimane ancora aperta la verten-za del sito di Sinigo che interessa il settore del “monocristallo” della Sun-Edison, a causa della disdetta unilaterale degli accordi aziendali. Nel frattempo abbiamo già messo in campo iniziative di sciopero, con l’obiettivo di portare l’azienda a ri-tirare la disdetta degli accordi. Nel frattempo sono state proposte da parte aziendale ipotesi di accordo per la riduzione del costo del la-voro, rifi utate categoricamente da parte dei lavoratori, mentre nello stabilimento Sun-Edison di Novara l’accordo è stato fi rmato in data 26 novembre 2014.

Concludendo, abbiamo risolto un problema con il sito del “policristal-lo”, mentre rimane aperta la ver-tenza per il sito del “monocristallo”. E in questo contesto è importante che si parli chiaro e si faccia chia-rezza, da parte aziendale, sulle pro-spettive dei lavoratori.

Maurizio AlbrigoSegretario provinciale FEMCA

SGBCISL

Nuove prospettive per la produzione del “policristallo”, materiale utilizzato per i pannelli so-lari e gli impianti fotovoltaici.

Foto

: © v

ege

- Fo

tolia

.com

Page 14: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

14

Dai territori

E ancora una volta ci rimarrà il dub-bio: in che conto tengono il cittadi-no normale? Siamo cittadini di serie A, B o C?

Ovviamente il sindacato di catego-ria è stato informato dopo il bene-stare della X Commissione del Se-nato al piano di Impresa di Poste Italiane senza poter intervenire in merito.

Maurizio Cultraro Segretario UST

Bolzano/Bassa Atesina

BOL Z A N O/ BA SSA ATES I N A

Che cittadini siamo: di serie A, B o C?Nelle ultime settimane si sono visti sui giornali, locali e non, articoli riguardanti i tagli ai servizi al cit-tadino: sanità, trasporto pubblico, prestazioni sociali. Ultimo non meno importante, la chiusura di uf-fi ci postali (la chiamano “razionalizzazione”) nel territorio Bolzano/Bassa Atesina, a Laghetti nel Co-mune di Egna e Pineta di Laives.

Per quest’ulti-mo “colpo“ al servizio cittadi-no, le varie Au-torità (Sindaci, Assessori, As-sociazioni varie) hanno vivamente protestato, pro-

ponendo le soluzioni più diverse: dall’accollarsi le spese di locazioni dell’uffi cio (Comune di Egna) alla petizione popolare con la raccolta delle fi rme, all’incontro chiarifi cato-re con il Responsabile di Poste Ita-liane a Bolzano.

Sembrava così al normale cittadino di essere in qualche modo tutelato o quantomeno ascoltato nelle pro-prie lamentele e/o ragioni. Ma a noi la domanda sorge spontanea: chi ci rappresenta nelle due camere del Parlamento Italiano perchè non ha detto o fatto nulla nella sede ade-guata, quando ancora ci si poteva opporre? Quando l’amministratore delegato di Poste Italiane Spa aveva presentato il piano di Impresa alla

X Commissione del Senato, perché nessuno è intervenuto per cambiare le cose?

Ormai la decisione di Poste Italiane è confermata e irrevocabile. Rimane il rammarico per un’ulteriore pena-lizzazione ai cittadini, che per pa-gare un normale bollettino qualsiasi dovranno spostarsi di qualche chilo-metro con i conseguenti disagi.E’ inutile darsi da fare quando non c’è più niente da fare. Saranno mica in vista di nuove elezioni tutte que-ste ormai inutili “mosse”.

I nostri rappresentanti hanno perso un’occasione per tutelarci di più e meglio? Ce lo faranno sapere sicu-ramente in occasione delle assem-blee che si terranno in vista delle prossime elezioni.

Ma ormai noi sindacalisti di vecchia scuola conosciamo già la storia: tagli di azienda e governo, servizi in meno, equivalgono a guadagni e risparmi sia economici sia sul per-sonale.

Maurizio Cultraro

Il taglio degli uffi ci pubblici comporta spes-so, per molti cittadini, una serie di disagi e tempi di attesa più lunghi. Fo

to: ©

Kla

us E

ppel

e -

Foto

lia.c

om

Page 15: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

15

Dai territori

- conoscono nuove colleghe di la-voro, con le quali condividere esperienze.

Le famiglie - possono contare sul fatto che le

badanti che hanno frequentato questo corso sono qualifi cate e ben formate;

- hanno un criterio in più in base al quale scegliere una badante.

Non per ultimo, questo progetto potrà contribuire a promuovere la legalità in un settore nel quale il la-voro irregolare è molto diffuso.

Rudolf NöcklerClaudio AlessandriniSGBCISL Bressanone

Le persone assistite - possono avvalersi di un’assisten-

za di qualità;- possono mantenere una qualità

della vita più alta.

Le partecipanti al corso - acquisiscono delle competenze

migliorando la propria professio-nalità;

- frequentano una formazione professionale di qualità;

- capiscono meglio il proprio lavo-ro, i propri diritti ed i propri do-veri;

- ricevono un attestato di frequen-za del corso;

- migliorano la propria posizione sul mercato del lavoro;

- potrebbero essere nella condizio-ne di raggiungere retribuzioni più elevate;

I SARCO R I ENZ A

Un nuovo percorso formativo per badanti che vuole portare vantaggi a tuttiL’Unione territoriale Isarco-Rienza sta lavorando a un accordo qua-dro con la cooperativa sociale HdS – Casa della Solidarietà “Luis Lintner” per avviare un percorso formativo rivolto a badanti. La co-operativa ha promosso questa ini-ziativa formativa, che è sostenuta dalla nostra struttura territoriale affi nché sia garantito il rispetto di tutte le norme del lavoro e sociali.

Il lavoro di cura e assistenza nell’ambiente domestico è svol-to prevalentemente da donne. In primo luogo da componenti il nu-cleo familiare, ma negli ultimi anni in modo sempre più frequente anche da donne straniere. Proprio per quest’ultime è molto impor-tante apprendere, oltre alle cono-scenze linguistiche, anche adegua-te competenze professionali, per poter competere in un settore dif-fi cile come quello del lavoro di cura e di assistenza domestica.

Al percorso formativo potranno partecipare tutte le persone inte-ressate, indipendentemente dal luogo d‘origine. Per essere am-messi al corso, è però necessario essere maggiorenni, non aver già conseguito una qualifi ca professio-nale in quest’ ambito e di non aver già svolto questa professione per periodi prolungati. Il percorso for-mativo avrà una durata fi no a tre mesi ed è strutturato in parti sia teoriche che pratiche. Non viene costituito alcun rapporto di lavoro, anche per non fare concorrenza scorretta ai rapporti di lavoro re-golari. I partecipanti al corso sono però coperti dall’assicurazione con-tro gli infortuni e di responsabilità civile e possono ricevere un piccolo compenso.

Questo tipo di formazione permet-te di ottenere una serie di obiettivi, a vantaggio di tutti i soggetti coin-volti:

Foto

: © O

cska

y Be

nce

- Fo

tolia

.com

Page 16: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

16

Previdenza e Assistenza

Pensioni: perequazione bassaLa percentuale defi nitiva di rivalu-tazione delle pensioni per il 2014 è pari all‘1,1%, e non coincide con la rivalutazione dell’1,2% concessa in maniera provvisoria. Lo 0,1% di differenza è stato trattenuto sulla rata di pensione di gennaio/febbra-io 2015. Per il 2015, l’adeguamento pensionistico è sceso allo 0,3%.

Pensione anticipata prima dei 62 anni: nessuna penalizzazioneChi consegue la pensione antici-pata tra il 1.1. 2015 e il 31.12.2017 senza aver compiuto 62 anni di età non subirà nessuna penalizzazio-ne. Lo stabilisce la Legge di Stabilità

PAT R O N ATO

Notizie in breve2015. Resta ancora da chiarire se le pensioni erogate nel periodo 2012-2014 possono essere ricalcolate.

Nuovi sostegni al reddito per la-voratori disoccupatiDal 1° maggio 2015 entreranno in vigore nuovi sostegni al reddito per i lavoratori disoccupati. Anche la nuova prestazione denominata NASpi (nuova ASpi) sarà erogata solo in caso di perdita involontaria del lavoro. Per benefi ciarne è necessario iscri-versi nell’apposita lista presso l’Uf-fi cio del Lavoro e far valere alme-no 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti e almeno

Ricordiamo che entro il 31 marzo 2015 devono essere presentate le seguenti domande: - Domanda per l’indennità di di-

soccupazione (retroattiva per il 2014) per i lavoratori agricoli

- Domanda per il contributo di spese di viaggio a favore dei la-voratori dipendenti pendolari. Attenzione: la domanda può essere presentata esclusiva-mente online.

- Domanda per gli interven-ti anticrisi per i lavoratori il cui rapporto di lavoro è so-speso a causa della crisi tra il 01.07.2014 ed il 31.12.2014. In pratica, si tratta di un’indenni-tà a benefi cio di chi è collocato

L’associazione “Centro Casa”, pro-mossa anche dalla SGBCISL, è il punto di riferimento per tutte le questioni relative all’affi tto, come i diritti e doveri degli inquilini e dei condomini.Il Centrocasa è presente con sedi e recapiti a Bolzano (sede centra-le, p.zza Matteotti 1, Tel. 0471 911012), Laives, Merano, Bressano-ne e Brunico.

DA NON SCORDARE!

Scadenze 31 marzo

Consulenzaper problemiinerenti la casa

30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi prima dell’inizio della disoccu-pazione.La NAspi verrà erogata per un pe-riodo pari alla metà di quello lavo-rato (=coperto da contributi) nei quattro anni precedenti. Dal 2017 la durata di fruizione della prestazione è in ogni caso limitata a un massi-mo di 78 settimane.

Attenzione: i decreti attuativi NON sono ancora stati emanati defi niti-vamente. Invitiamo pertanto tutti gli interessati a rivolgersi ai nostri uffi ci di Patronato.

in cassa integrazione, pari a 1 euro per ogni ora non lavorata.

Per consulenza e assistenza e per avere maggiori informazioni in merito, ad esempio per quanto ri-guarda i presupposti d’accesso e i documenti necessari, è possibile rivolgersi agli uffi ci territoriali della SGBCISL.

© p

lays

tuff

- F

otol

ia.c

om

Page 17: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

17

Dal 2015 è entrata un vigore la nuova ISEE/DSU; che dovrà essere compilata da coloro che intendono chiedere ad Enti Pubblici prestazio-ni sociali; come Bonus gas e luce, carta acquisti, bonus bebè, riduzio-ne tasse rifi uti, borse di studio, ri-duzione tasse universitarie ecc.

Oltre ai soliti documenti necessari per la vecchia ISEE, sono diverse le nuove informazioni che vengono richieste per la compilazione della DSU, evidenziamo di seguito quelle più importanti:- redditi: vanno inseriti anche i

redditi esenti IRPEF come borse e assegni di studio;

- contributi in denaro corrisposti da Enti Pubblici (provincia, regio-ne, comuni ecc.);

NOVITÀ

La nuova DSU dichiarazione sostitutiva unica

Service

D ICH I AR A Z I O N E DE I REDD I T I

Quest’anno ci sono novità impor-tanti per quanto riguarda la di-chiarazione dei redditi modello 730/2015. I modelli „precompilati“ abituali non esistono più. I contri-buenti adesso hanno la possibilità di compilare e trasmettere la pro-pria dichiarazione online attraver-so il sito dell’Agenzia delle Entrate. Questo nuovo modello „precompi-lato“ sarà disponibile sul sito dell’A-genzia dal 15 aprile 2015. Per acce-dere serve il codice personale PIN, che può essere richiesto sul mede-simo sito.

Per la compilazione della dichiara-zione dei redditi, come d’abitudine, i nostri iscritti potranno continuare a rivolgersi ai nostri centri di assi-stenza fi scale. In questi casi ab-biamo bisogno di una delega per l’autorizzazione all’accesso dei dati e della copia di un documento d’i-dentità.

Alcune novitàSegnaliamo inoltre che:

- Il CUD è stato sostituito dalla Cer-tifi cazione Unica CU che conter-rà tutti i tipi di reddito, compreso il lavoro autonomo, occasionale, ecc. Deve essere rilasciata dal so-stituto d’Imposta (escluso l’INPS) entro il 28 febbraio 2015. I mo-delli CU INPS possono essere stampati presso le nostre sedi.

- I lavoratori dipendenti, compre-se colf e badanti, con un reddito non superiore a 26.000 euro lordi complessivi possono ricevere il Bonus Irpef (max. 80 euro mensi-li).

- Anche quest’anno i contribuenti senza sostituto d’imposta potran-no presentare il modello 730.

- Anche agli inquilini di alloggi so-ciali adibiti ad abitazione princi-pale spetta una detrazione se il reddito complessivo non supera i 30.987,41 euro.

- I modelli 730 possono essere presentati nei nostri uffi ci dal 23.03.2015 al 07.07.2015.

- I modelli UNICO invece potranno essere presentati da fi ne maggio fi no a presumibilmente metà lu-glio 2015.

- Su richiesta è possibile presentare anche la dichiarazione DURP.

- assegni ricevuti/pagati per man-tenimento fi gli e/o ex coniuge;

- tutte le proprietà immobiliari anche quelle possedute all’este-ro;

- per il patrimonio mobiliare: i saldi dei conti correnti (postali/banca-ri- libretti) con l’indicazione della giacenza media annua, relativi a tutti i componenti della famiglia;

- tutti gli investimenti (titoli, azioni, fondi, assicurazioni a capitalizza-zione sulla vita ecc.);

- targhe di tutte le auto, moto, ca-ravan, ecc.

Per ulteriori e più approfondite in-formazioni chiamate le nostre sedi, oppure visitate il nostro sito www.sgbcisl.it.

Importante:

A differenza degli anni passa-ti la nuova DSU è valida fi no al 15/01/2016 indipendentemente dalla data di sottoscrizione.

Inoltre l’attestazione, utile per la richiesta delle prestazioni, viene ri-lasciata dall’INPS che però impiega almeno 15 giorni lavorativi per il controllo ed il rilascio della stessa.Vi invitiamo, perciò, a non attende-re l’ultimo momento per rinnovare la vostra DSU altrimenti potreste correre il rischio di perdere qualche agevolazione.

GUIDA FISCALE

2015

I.R.

GUIDAFISCALE

2 0 1 5

unico

Trovate ulteriori informazioni nella Guida Fiscale che trovate in allegato a questo numero di Solidarietà.

Page 18: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

18

Varie

La mia lavastoviglie acquistata meno di 2 anni fa si è guastata. Me la devono sosti-tuire immediatamente con una nuova? A chi mi devo rivolgere?

I VO S T R I D I R I T T I D I CO N S U M ATO R I

Le domande sulla garanzia legale sono tra le più frequenti e sull‘ar-gomento ci sono parecchie false credenze, da parte di consumatori e commercianti. Si tratta di un di-ritto previsto dalla legge per tutti gli acquisti di beni di consumo (quindi tra consumatori privati e venditori professionisti). La durata è di 24 mesi dall‘acquisto (ricor-date di conservare gli scontrini). Ogni vizio di conformità (difetto o guasto), che si manifesti entro 6 mesi dalla data di acquisto, si presume esistente al momento

della consegna, salvo prova contra-ria. Dopo i primi 6 mesi l‘onere di provare il difetto è a carico del con-sumatore. È necessario denunciare al venditore (meglio se per iscrit-to) entro 2 mesi dalla data in cui è stato scoperto, il difetto di confor-mità del prodotto.

Il consumatore ha diritto al ripristi-no senza spese della conformità del bene, mediante riparazione o so-stituzione, o ad una riduzione ade-guata del prezzo o alla risoluzione del contratto. La sua scelta fra ripa-

razione o sostituzione è possibile salvo che tale rimedio sia per il venditore oggettivamente impos-sibile o eccessivamente oneroso rispetto all‘altro.

Rubrica in collaborazione con i Centri Tutela Consumatori CTCU e CEC.

CO NS IGL I O

TFR in busta paga?Un affare per lo Stato!Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato che hanno un rapporto di lavoro in essere da almeno 6 mesi presso il medesimo datore di lavoro posso-no richiedere la quota maturanda di TFR come parte integrativa della retribuzione.Ma attenzione! Questa scelta com-porta alcune conseguenze negati-ve! Inoltre non si tratta, come po-trebbe sembrare, di un aumento delle retribuzioni, ma un fi nanzia-mento anticipato di salario già del lavoratore.

Le conseguenze negative della scel-ta del TRF in busta paga sono:• Più tasse: la quota del TFR in

busta paga è assoggettata alla tassazione ordinaria progressiva IRPEF, più alta rispetto alla tas-sazione TFR separata. Lo Stato ci guadagna subito incassando più tasse.

• Meno futuro: si indebolisce la previdenza complementare, per-ché il TFR, se erogato in busta

paga, non contribuisce più a fi -nanziare la futura pensione inte-grativa.

• Svantaggi nel calcolo della condi-zione economica: il TFR in busta paga incide sulle detrazioni d’im-posta, su addizionali comunali e regionali, assegni familiari e ISEE.

L’opportunità di poter disporre subito della quota del TFR è invitante, ma questa scelta com-porta dei grandi svantaggi. Informatevi prima di compiere questa scelta.

• La scelta è irrevocabile fi no a giu-gno 2018.

È pertanto importante informarsi per compiere una scelta consape-vole!

Page 19: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

19

Tempo libero

Programma di massima 2015

Misano AdriaticoH. PARK KURSAAL 3*S

Dal 14 al 28 giugnoMare - NOVITÀ ANCHE PER FAMIGLIE E BIMBI

Roseto degli Abruzzi H. PALMAROSA 3* 1° Turno dal 30 maggio al 13 giugno 2° Turno dal 14 al 28 giugno 3° Turno dal 29 giugno al 13 luglio 4° Turno dal 31 agosto al 13 settembre

Tortoreto H. LADY G. 3*1° Turno dal 30 maggio al 13 giugno 2° Turno dal 26 luglio al 08 agosto 3° Turno dal 07 al 21 settembre

ISCHIA Hotel 4* Hotel HermitageDal 24 al 30 aprile

PASQUA ad ASSISI CASCATE DELLE MARMORE

e CASCIADal 4 al 6 aprile

SARDEGNA IN VILLAGGIODal 14 al 28 giugno

Mare - NOVITÀ ANCHE PER FAMIGLIE E BIMBI

TOUR DELLA POLONIA Dal 24 al 30 aprile

Wadowice-Cracovia-Auschwitz-Brno-Vienna

Alba Adriatica H. KING 3*Dal 20 giugno al 04 luglio

Mare solo un turno

ISCHIA Hotel 4* HERMITAGE e REGINELLA

Dal 16 al 30 Ottobre

ICLUB PARK CLUB EUROPE 3*Dal 12 al 26 ottobre

TENERIFE

MINORCA – AGUAMARINA ICLUB 4*Dal 28 giugno al 12 luglio

Mare - NOVITÀ ANCHE PER FAMIGLIE E BIMBI

TOUR DELLA SARDEGNA Settembre

Alghero, Stintino e dintorni

Gite di 1 giorno

CORTELLAZZO per gustare il pesce 18 aprile

MUSSO o BACCALÀ Novembre

Date da defi nire

FESTE DANZANTI A LAIVES 29 marzo e 12 aprile

Castagnate Bolzano e Laives Autunno

L’ETSI PROVINCIALE PROMOSSO DA FNP SGBCISL GARANTIRÀ ANCHE PER IL 2015 LO SCONTO (una volta l’anno) DI € 70,00 SUI SOGGIORNI MARINI AI PROPRI ISCRITTI OVER 70 RESIDENTI NELLA PRO-VINCIA DI BOLZANO E LO SCONTO (una volta l’an-no) DI € 15,00 PER GLI ISCRITTI FNP.

Nb.: Alcune date potrebbero variare di 1 o 2 giorni in base agli operativi di volo o alla disponibilità dei pullman

PRAGA – LA CITTÀ D’ORO Dal 17 al 19 aprile

TORINO – Sacra Sindone e Reggia di VenariaDal 25 al 26 aprile

InformazioniETSI Ente sociale per il Turismo,

la Cultura ed il Tempo liberoVia Siemens 23, Bolzano

Tel. 0471 568 476 - [email protected] clicca su Cultura e Turismo ETSI

Promosso da FNP SGBCISL

Page 20: Notiziario della SGBCISL · 2020. 8. 10. · prezziamo la proposta di istitu-ire una commissione di esperti che razionalizzi, nell’arco della legislatura, la spesa pubblica lo-cale.

Le vittime di Boko haram

Boko haram già da qualche anno sta terrorizzando il nord della Nigeria, il Paese africano con il maggior numero di abitanti. Sempre più spesso i media riferiscono di nuove atrocità commesse da Boko haram: massacri, attentati suicidi in luoghi pubblici e molto frequentati, attacchi a interi paesi e città, rapimenti di massa, saccheggiamenti. Si stima che siano già oltre 10.000 i morti, e che oltre un milione di persone sia in fuga.

Boko haram è defi nita milizia o gruppo ribelle, estremista, terrorista. L’o-biettivo di Boko haram appare essere un’ulteriore destabilizzazione del Paese, conquistare il controllo su vaste aree nella regione e di instaurare una sorta di califfato islamico imponendo la sharia.

Bisogna porre fi ne a queste violenze e atrocità. Bisogna però altresì per-mettere alle popolazioni che vivono in quell’area condizioni di vita mi-gliori, offrire sicurezza, opportunità di lavoro, prospettive per il futuro. Perché sono anche i problemi sociali, la disoccupazione, e la mancanza di prospettive a spingere molti giovani nelle braccia (armate) di Boko haram.

Solidarietá per …

Se si sogna da soli, è solo un sogno.Se si sogna insieme, è la realtà che comincia.

Proverbio africano „„

www.sgbcisl.it

Merano Via Mainardo 2 Tel. 0473 230 242 [email protected]

Malles Via G. Verdross 45 Tel. 0473 831 418

Bressanone Via Bastioni Maggiori 7 Tel. 0472 836 151 [email protected]

Brunico Via Stegona 8 Tel. 0474 375 200 [email protected]

Vipiteno Città Nuova 26 Tel. 0472 766 640

Sede provincialeBolzano Via Siemens 23 Tel. 0471 568400 [email protected]

Uffi ci territorialiBolzano Via Milano 121/A Tel. 0471 204 602

Laives Via Pietralba 1 Tel. 0471 952 692

Egna Piazza Franz Bonatti 4 Tel. 0471 812 139