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PORTE APERTE ALLE BIOMASSE LEGNOSEL’11 e il 12 aprile scorsi a Seren del Grappa presso l’azienda Bettega Biomasse, si è svolto l’Open Day della filiera completa delle biomasse legnose. Assolute protagoniste le macchine di Cesaro Mac Import

INCONTRI E AZIENDE

Per quella parte della cittadinanza locale (scolaresche incluse) che è accorsa a Seren del Grappa (BL) presso l’azienda Bet-tega Biomasse, l’11 e il 12 aprile scorsi hanno rappresentato

un momento prezioso per scoprire l’intera filiera che porta il legno a diventare energia; ma per noi di Recycling, che già conosciamo e ap-prezziamo il comparto delle biomasse legnose e il suo virtuoso ciclo produttivo, questa è stata soprattutto un’occasione per vedere all’o-pera il parco macchine che la Cesaro Mac Import ha fornito all’azienda

n Tommaso savina

Da sinistra: Luigi Cesaro di Cesaro Mac Import; Mario Bettega, titolare di Bettega Biomasse e Loris Scapel, sindaco di Seren del Grappa

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padrona di casa dell’evento.Occupandosi dello stoccaggio e della lavorazione delle biomasse legnose destinate ad alimentare impianti di teleriscaldamento e di cogenerazione, la Bettega Bio-masse Snc ha richiesto alla Ce-saro di Eraclea (VE) macchine fi-nalizzate alla trasformazione del legno in biomassa: dalla prima fase di esbosco, taglio e trasporto del materiale legnoso nella zona di pretrattamento, alla seconda fase, che comprende il tratta-mento vero e proprio, attraverso

cippatrici, trituratori, vagli e nastri traspor-tatori. In mattinata, davanti a un folto pubblico, si è svolta una dimostrazione del primo step della filiera operativa. Per questa operazione sono stati utilizzati dei carica-tori Sennebogen, azienda tedesca che da 60 anni è attiva nella produzione di macchine per la movimentazione di ma-teriale ed il sollevamento e che dal 2006 collabora con Cesaro Mac Import.Tutti i caricatori impiegati per l’esbosco erano in possesso di innovativi proces-sori e dotati di particolari pinze provviste di lame per consentire agli operatori di af-ferrare, tagliare e pulire il legname e, suc-cessivamente, trasferirlo con trattori o ri-morchi nell’area di pretrattamento. “Si tratta di un caricatore equipaggiato con

un attrezzo speciale che afferra il tronco con le pinze e attraverso un sistema di alimentazione idraulica fa muovere la ca-tena che, come una motosega, taglia l’al-bero - ci spiega Marco Simone Bono, addetto marketing di Cesaro - aggiun-gendo poi che “gli attrezzi possono es-sere montati su diversi tipi di macchine”. Sulla qualità del marchio Sennebogen non ha dubbi: “Ha dimostrato un’eccellente affidabilità negli anni sia in termini di du-rata della componentistica che di sempli-cità di utilizzo della parte elettronica”.“Noi - continua Bono - forniamo macchine capaci di lavorare con impiantistica idrau-lica, sfruttando diverse pompe con cir-cuiti separati, ciascuno differente in fun-zione della macchina. Sono mezzi parti-

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colari che garantiscono alte performance, ma che necessitano di un’attenta e scru-polosa formazione dell’operatore che le utilizza”.Per la seconda fase, quella dedicata alla preparazione vera e propria della bio-massa, accanto ai caricatori Sennebogen, Cesaro Mac Import ha fatto scendere in campo le versatili macchine tedesche Doppstadt, azienda nota per la sua qua-lità e affidabilità. “Abbiamo potuto ammirare una serie di macchine, ciascuna adatta a trattare nel modo migliore ogni tipo di legname con prodotti finali in grado di approvvigionare qualsiasi genere di caldaia: le cippatrici per lavorare tronchi e ramaglia con mate-riale in uscita di pezzatura costante - il cippato, appunto - , adatto ad alimentare le centrali più sofisticate; i trituratori per legnami di qualità un po’ inferiore quali ceppi, ciocchi o radici ed i vagli per le se-lezioni; tutti mezzi all’avanguardia in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di materiale. Insomma, la filosofia Doppstadt in que-sto caso si potrebbe sintetizzare con ‘alte prestazioni e bassi costi di gestione’ ol-tre alla versatilità propria delle macchine Doppstadt”.Infatti, come ci spiega ancora Marco Bono “gli scarti legnosi che queste macchine devono trattare possono essere di diversa origine e qualità. A proposito di tritura-tori, ad esempio, quando c’è da trattare del legno grosso utilizziamo un trituratore a rotazione lenta, che con i denti riesce a romperlo in frammenti più piccoli; men-tre ci avvaliamo di trituratori a rotazione veloce per snervare e sfibrare le parti mor-bide della piante, quelle più vicine alla fo-glia (ramaglie). Una delle macchine viste all’opera è pro-prio il trituratore lento Doppstadt DV 3060 adatto a legno “difficile” (radice e cioc-chi) che, tramite nastro trasportare, cari-cava direttamente sulla tramoggia di un vaglio della serie SM 1200 Triflex, sem-pre Doppstadt, due macchine accoppiate così da ridurre gli spazi e i tempi di trat-tamento. L’SM 1200 Triflex non è un nor-male vaglio a tamburo rotante ma è un vaglio stellare in grado di separare in tre frazioni diverse il prodotto in entrata: una

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frazione fine (0 a 20 mm), una media (20 e 100 mm) e una grande (oltre 100 mm). L’uso delle cippatrici, invece, è destinato - come dice il nome stesso - alla produ-zione di cippato. Ma che cos’è precisa-mente il cippato e che differenza c’è ri-spetto al materiale legnoso triturato? “È un materiale legnoso che si presenta sotto forma di scaglie di piccole dimensioni dette ‘chips’ e che viene realizzato solo con legname che ha determinate carat-teristiche”, ci ha spiegato Marco Bono. “La differenza rispetto al materiale in uscita dai trituratori è che il cippato ha una misura fissa, standard, mentre il tri-turato ha tagli estremamente variabili. Per la maggior parte delle caldaie di grandi di-mensioni è necessario il cippato, che con le sue misure e il suo peso costanti, con-sente un risultato energetico migliore.

Di queste macchine è estremamente sod-disfatto Mario Bettega, che le ha acqui-state per la sua azienda, attiva dal 1965 nel commercio del legname e da alcuni anni interessata al settore delle biomasse: “Noi lavoriamo prettamente a livello lo-cale: il nostro raggio d’azione copre circa 70 km di una zona ricca di aziende legate al taglio del legname, pertanto l’acquisto di queste tecnologie era indispensabile. Sono contento di questo importante in-vestimento perché l’offerta di Cesaro Mac Import ci permette di trattare qual-siasi tipo di materiale. Crediamo altresì che le biomasse - più sostenibili rispetto ai combustibili fossili - possano rappre-sentare il futuro della politica energetica italiana, a maggior ragione in un territorio

come il Veneto, ricco di aree boschive. Attualmente, il lavoro non manca: sono decine le centrali che hanno bisogno de-gli “scarti verdi” trattati, anche se, come spesso accade, la burocrazia italiana crea svariate complicazioni. Il nostro comparto, se godesse di una normativa chiara e semplificata, creerebbe un indotto eco-nomico davvero sostanzioso. Per fortuna che l’Amministrazione comunale ci ha aiu-tato in questa direzione”.

Vista tale premessa, a questa giornata formativa non poteva mancare il Sindaco di Seren del Grappa Loris Scapel, il quale ha riconosciuto il ruolo fondamentale del legname per l’economia del territorio lo-cale: “Il legno è l’energia del futuro. La nostra amministrazione è molto favore-vole a questa filiera produttiva, crediamo

sia davvero l’unica possibilità di sviluppo e soprattutto la strada giusta da percor-rere per uscire dall’attuale crisi econo-mica. Le macchine viste oggi all’opera sono straordinarie perché non c’è alcuno scarto; sono tecnologie all’avanguardia nel mondo, duttili, adatte a lavorare sia in fondo valle che in pendenza.Uno dei nostri obiettivi è la cosiddetta fi-liera corta: è necessario trovare opera-tori in grado di tagliare i boschi seguendo le procedure di taglio corrette, favorire lo sviluppo a livello locale di realtà di stoc-caggio e trattamento del legname come Bettega Biomasse e infine costruire cen-trali di teleriscaldamento per il fabbiso-gno energetico della cittadinanza. Ab-biamo a disposizione una quantità rile-vante di legno, quindi dobbiamo ottimiz-zare questa risorsa.