Notiziario 107

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Aprile–Maggio 2009

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Colori compositi

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SOMMARIOIL PRESIDENTE 3SPECIALE TERREMOTO 5CONCORSO 10INARCASSA 13L’ORDINE INFORMA 14GRUPPO GIOVANI INGEGNERI 15GIURISPRUDENZA 17GRUPPO SPORTIVO 18

INSERTOPREMIO P.A.A.L.M.A.A THE GAME

FISCO 19LEGISLAZIONE 21ARGOMENTI 23LAVORO: OFFERTE-RICHIESTE 28ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO 30ALBO DEGLI INGEGNERI 31PUBBLICAZIONI E MOSTRE 33SEGNALAZIONI DELL’ORDINE 34SERVIZI 35

Direttore ResponsabileLuisella GarlatiRedazioneEmma Bolognesi Elena Gandola Progetto graficoLavori in CorsoSedeVia A. Volta n. 62 - 22100 ComoTelefono031/269810Fax031/[email protected]//www.ordingcomo.org

Il notiziario è aperto alla collaborazione di tutti gli ingegneri iscrittiall’albo. Gli articoli firmati esprimono il pensiero degli autori; laloro pubblicazione non implica approvazione dei giudizi espressidagli autori e pertanto non impegna né il Consiglio dell’Ordine néil Gruppo redazionale. I testi e gli articoli inviati per la pubblicazio-ne non si restituiscono, anche se non pubblicati.

Stampato pressoGrafica Marelli s.n.c.via Leonardo da Vinci, 28 - 22100 Como

Le immagini riportate nel notiziario fanno riferimento all’articolo Speciale terremoto e all’articolo Premio P.A.A.L.M.A. 2009 a The GameIn copertina:speciale terremotoIn quarta di copertina:premio P.A.A.L.M.A.

CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOPresidentedott.ing. CANTALUPPI MANLIOVice Presidentedott.ing. ZAPPA GIORDANOSegretariodott.ing. MARELLI LEOPOLDOTesorieredott.ing. AUGUADRO GIUSEPPE

Consiglieriing.iunior BASSANI FEDERICOdott.ing. BOLLINI GIULIAdott.ing. GARLATI LUISELLAdott.ing. GEROSA FRANCOdott.ing. LOZEJ PIER GIUSEPPEdott.ing. PORTA MARCOdott.ing. TAGLIABUE ANDREA

NOTIZIARIO ordine INGEGNERI provincia ComoPeriodico di informazione per gli iscritti

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La prima immediata verifica dei dati di ascolto dopo la notiziadel terremoto in Abruzzo faceva registrare un grande succes-so del primo canale TV. Alla trionfale notizia del record l'an-nunciatrice di turno dedicava circa un minuto e mezzo con untono di ardente soddisfazione, lo stesso riservato alla registra-zione dei milioni di italiani sulle strade del week-end. Nonscandalizziamoci, così va il mondo dell'Auditel. Detta legge ilnumero degli spettatori, assetati più di particolari, di storieindividuali e di emozioni che di ragione, conoscenza e medita-zione. Il turismo della natura, della cultura e della storialascia il posto al turismo della catastrofe e della pubblicizza-zione di tristi vicende umane. Nella sua negatività di fondoquesto meccanismo ha però il pregio indiscusso di poter esse-re indirizzato verso la solidarietà.Di due case perfettamente uguali l'una è crollata, l'altra èintegra: questa è la notizia. La precisazione dell'ingegnere chevorrebbe dimostrare che la posizione degli edifici rispettoall'andamento delle onde sismiche può essere ragionevolecausa della differente sorte, è maldigerita, elimina il misteroed azzera la componente magica. D'altra parte l'ingegnerenon è animale televisivo, la sua logica cozza contro le leggidello spettacolo. E così è chiamato a recitare una parte dacomparsa, come il nostro ottimo Presidente nazionale,Stefanelli. Altre professioni guadagnano i primi piani televisi-vi: un ipotetico ing. House, nonostante il nome attinente, nonsarebbe in grado di cavalcare le fortune dell'omonimo medico;il geologo invece se la cava, indubbio merito delle strepitoseavventure di Indiana Jones.L'ing. Zia, eletto nel 2005, prima Presidente dell'Ordine dil'Aquila, poi Consigliere Nazionale, intervistato in TV sullainsicurezza sismica di alcuni edifici nuovi, nei 10 secondi adisposizione ha osato esprimere un significativo "sarebbe oradi finirla con il sistema delle gare al massimo ribasso!": nonsembra che l'osservazione abbia sollevato perplessità, peral-tro legittime.Calcano le macerie dell'Abruzzo anche alcuni personaggi bennoti, pronti ad infliggerci, non appena se ne ripresenterà l'oc-casione, l'ennesima mazzata, al grido L'Europa lo vuole! e nelfalso obiettivo della concorrenza.E Giulia? Chi è Giulia? Una mossa furba dell'articolista pernon lasciar cadere l'attenzione? Invece no, Giulia esiste, hatrentadue anni, una laurea in Scienze Ambientali, una stimadichiarata per la nostra professione. Giulia ci scrive, anzi perla precisione scrive a tutti gli Ordini. quanto segue:

Gentilissimi,

mi chiamo Giulia.

Mi permetto di scriverVi alcuni miei pensieri,

dopo aver visto ieri sera, 7 Aprile,

la puntata di Ballarò su RaiTre.

La puntata di ieri sera, incentrata sul disastroso terremoto

avvenuto in Abruzzo, avrebbe dovuto avere lo scopo

di fare luce sulle motivazioni degli ingenti

danni inflitti a numerosi edifici.

Obiettivo riuscito?! Direi proprio di no!

Importanti personaggi (politici, tecnici, imprenditori...)

invitati alla trasmissione hanno cercato di portare

le loro motivazioni (direi piuttosto OPINABILI)

senza fare alcuna chiarezza, ma alimentando

ulteriormente la confusione, allo scopo

di difendere il proprio "credo".

Probabilmente l'unica persona che avrebbe potuto

dare un valido contributo tecnico, professionale e scientifico,

sarebbe (a mio avviso) dovuto essere l'Ing. Stefanelli,

il quale NON HA QUASI MAI PRESO PAROLA!

Motivi tecnici legati alla diretta della trasmissione?!...

O incapacità di prendere parola per il fatto

che non era presente fisicamente in studio?!... o altro?!

Non saprei!!!

Sta di fatto che la Vostra categoria professionale

pare incapace di imporre le proprie conoscenze

IL PRESIDENTE

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IL TERREMOTO, I MEDIA,GLI INDICI DI ASCOLTO,GLI INGEGNERI E… GIULIA

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e competenze tecniche... soprattutto in questi casi,

quando le persone "non addette ai lavori", come me,

aspettano delle risposte da TECNICI COMPETENTI

CHE CONOSCANO LA MATERIA e non da POLITICI

O DA SEMPLICI IGNORANTI OPINIONISTI

(...ignoranti nel senso che ignorano la materia) !!!!!!!!!!

Mi auguro che questo non capiti anche durante

l'esecuzione di un'opera a discapito della sicurezza

e della incolumità pubblica.

Un consiglio?!

SVEGLIATEVI E FATE SENTIRE LA VOSTRA VOCE...

TOGLIETEVI LA POLVERE DI DOSSO E RIDATE LUSTRO

ALLA VOSTRA CATEGORIA PROFESSIONALE

CHE PARE ESSERE INESISTENTE!!

Questo consiglio, viene dal cuore di una persona

che capisce il Vostro DIFFICILISSIMO, INGRATO

E A VOLTE MAL RETRIBUITO LAVORO...

e per questo Vi stimo tanto...

MA DOVE SIETE NASCOSTI?

ATTENDO UNA VOSTRA RISPOSTA, GRAZIE

Giulia

(32enne, laureata in Scienze Ambientali; non ingegnere, ma semplice impiegata nel TERZO SETTORE, che dalla puntata di Ballarò (e non solo) è uscito con la testa alta... dai, potete e dovete riuscirci anche Voi!!!!!!!!!)

Che dire a Giulia oltre ad un grazie per la stima?Non rinunciamo a farci capire nonostante le continue delusio-ni, ma in questo caso specifico abbiamo preferito non disper-dere energie nelle parole. Alla richiesta della ProtezioneCivile di segnalare tecnici disponibili a svolgere operazioni diverifica statica sui luoghi del terremoto abbiamo risposto tro-vando in meno di due ore più di 50 iscritti immediatamentedisponibili. Ringraziamo qui i primi partiti per la missioned'Abruzzo, al seguito dell'amico ing. Fabio Catalano dellaProtezione Civile: i colleghi Giovanni Canziani, GianlucaCiceri, Marco Ferrario, Marzia Molina, Fulvio Roncoroni eAndrea Zuccalà e ricordando tutti gli altri nel nostro specialesul terremoto. Nel contempo, abbiamo aderito all'iniziativa solidale di unquotidiano locale offrendo gratuitamente progettazione archi-tettonica e calcoli statici nel caso si concretizzi la possibilitàdi un intervento edificatorio in loco.

RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL'ORDINEIl prossimo notiziario sarà l'ultimo di questo quinquennioamministrativo: logico che sarà largamente dedicato ad unbilancio sul passato, lasciando ovviamente a chi sarà elettoogni libertà sui programmi futuri. Ci sentiamo in dovere diraccomandare a tutti di valutare serenamente la possibilità dioffrire il proprio tempo al servizio dell'istituzione. Ne riparle-remo.

dott. ing. Manlio Cantaluppi

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SPECIALETERREMOTO

Per far fronte all’emergenza sismica che ha colpito L’Aquila e le zone limitrofe lo scorso 6 aprile, il Dipartimento Nazionale dellaProtezione Civile ha chiesto la disponibilità di tecnici strutturisti per verificare l’idoneità statica degli edifici interessati dal terre-moto. Per la nostra zona il servizio viene coordinato dal Settore Protezione Civile della Regione Lombardia che ha allestito uncampo base a L’Aquila in località Bazzano, frazione Monticchio. A oggi gli ingegneri attivati sono stati sei, cinque nel turno dal 26aprile al 3 maggio, e uno dal 3 al 10 maggio.Si tratta di:Canziani Giovanni, Ciceri Gianluca ,Ferrario MarcoMolina Marzia, Roncoroni Fulvio e Zuccalà Andrea

Si ringraziano tutti i colleghi che, con prontezza, hanno dato la propria disponibilità a recarsi in loco per effettuare i sopralluoghi:Bevacqua JohnBianchi FrancescoBolliger AndreaBordoli MassimoBosisio AlessandroBottinelli MicheleBrusa RobertoCairoli AngeloCamagni DavideCamagni MarioCanziani GiovanniCapsoni FabioCaronti EnricoCatalano FabioCeluzza AlessandroCiceri GianlulcaCozzi LucaDe Gennaro MauroDe’ Angelis Paolo

Dell’Acqua FrancescoFerrario MarcoFioroni MarcoFrigerio DanieleGalli LucianoGalli MauroGalli MaximilianoGalliani AntonioGarlati LuisellaGerosa FrancoGorla LorenzoInforzato VincenzoLanfranconi LucaLattanzi RobertoLonghi FrancescoMacheda DomenicoMaffia SergioMannini PaoloManzolini Daniele

Marelli LucianoMauri Valerio RodolfoMicheroli AntonioMinoretti AriannaMolina MarziaMolteni FlavioMontalto Monella Giuseppe PioNava MarzioOldrini De Col RenatoPerrone RodolfoPolatti DavideRoncoroni FulvioSalandi MarioTalon PaoloTanera LucaTettamanti SilverioTriaca DiegoVismara Lorenzo SecondoZiche MicheleZuccalà Andrea

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Si pubblicano una serie di testi relativi al sisma in Abruzzo. Sitratta di documenti di varia natura interessanti dal punto divista tecnico, umano e professionale che sottolineano il valo-re e il ruolo degli ingegneri nel nostro paese.

COMUNICATO STAMPA DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA DEL 16/04/2009Ieri, 15.04.2009 alle ore 16:00, si è tenuta un’assemblea straor-dinaria degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila a cui hannopartecipato circa 400 iscritti. Si è rispettato un minuto di rac-coglimento per ricordare la vittime del terremoto tra cui cisono stati due colleghi Piervincenzo Gioia e GiulianaTamburro. Sulla base dei dati reperiti, così come disponibili,caratterizzanti il sisma del 06.04.2009 tutti hanno rilevato chelo stesso è stato di un’eccezionalità tale che va ben oltre le pre-scrizioni normative per il calcolo strutturale delle costruzioniin zona sismica di seconda categoria in cui ricade la città diL’Aquila, le frazioni e Comuni limitrofi. Pur nel rispetto deldolore e restando sul campo per condividere con tutti i citta-dini le difficoltà attuali, va ribadito che la diffusa culturasismica degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila ha fatto siche fosse scongiurata la catastrofe totale, consentendo a granparte della cittadinanza di aver salva la propria vita ed i pro-pri beni. I primi dati dimostrano che la stragrande maggioran-za delle strutture portanti hanno risposto ben oltre le prescri-

zioni di legge al sisma, pertanto l’Ordina stigmatizza e rifiutaogni strumentalizzazione sulle capacità professionali dei pro-pri iscritti che pur tante vite hanno contribuito a salvare eribadisce altresì che l’evento è stato di caratteristiche superio-ri a quanto ipotizzabile in fase di progetto conformemente allanormativa sismica di riferimento e ad ogni esperienza nel set-tore. L’Ordine ribadisce la propria disponibilità a qualunqueforma di collaborazione attingendo alla professionalità e com-petenza dei propri iscritti, evidenziando nel contempo l’urgen-za delle azioni concrete da intraprendere in presenza del suc-cedersi in modo continuo degli eventi sismici.

CONTRIBUTO DI ARIANNA MINORETTI, PRESIDENTE DEL GRUPPO GIOVANI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMOSisma in AbruzzoSembra che in Italia ci rendiamo conto della realtà dei fattisolo quando c’è qualche problema. Perché la regione Abruzzopresenta zone a forte sismicità non secondo le ultime norma-tive, ma già nelle cartografie sismiche dell’ ’84 la situazione èevidente e, al di là delle normative vigenti, la storia insegna. Facciamo un lavoro di grande responsabilità e non possiamopermettere alle norme di sorprenderci: seguendo le buoneregole del costruire le normative non possono fare altro checonfermare il nostro operato. Quanto è successo in Abruzzonon dipende dalla normativa italiana, pur lenta e macchinosache sia, ma trova la sua responsabilità nell’operato di tutti,siano essi progettisti, direttori dei lavori, collaudatori o impre-se. Facciamo tutti un passo indietro, torniamo alla scienza delcostruire. Per porre rimedio a quanto accaduto è stato chiestoanche al nostro Ordine di partecipare all’analisi degli edificiper decretarne l’agibilità e molti nostri colleghi hanno rispo-sto all’appello. Personalmente mi sono sentita di aderire all’i-niziativa, più per un sentimento umano che per una convin-zione professionale. Perché se per agibilità si intende decreta-re che l’edificio in esame reggerà ad un sisma di pari intensi-tà, sulla base di una mera analisi visiva, credo di essermi persaqualcosa… Senza una analisi dei materiali, senza un rilievoadeguato delle strutture, senza un calcolo apposito.. mi risul-ta difficile stabilire quanto viene richiesto (a meno di casi evi-denti) dalla sola analisi degli eventuali danni. Un edificio chenon ha subito lesioni ha comunque resistenze diverse da quel-le di progetto dopo un simile evento, uno che ha subito lesio-ni solo a strutture secondarie non mostra senza dubbi che laCrollo del rivestimento

Staffe di un pilastro

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struttura principale resisterebbe ad un sisma di pari intensitàpoiché le rigidezze degli elementi secondari potrebbero averpreservato le strutture principali e senza di esse lo schemastrutturale cambia…si potrebbero fare mille esempi.Sorvolando poi sul discorso inerente la chiarezza e completez-za delle informazioni strutturali che i tecnici hanno a disposi-zione, in merito alle strutture che essi devono analizzare.Queste indagini, a mio avviso, saranno utili per fare una primacernita degli edifici ma dovranno essere seguite da analisiapprofondite e mirate. Diversamente, al prossimo sisma, citroveremo di fronte agli stessi problemi.Detto ciò, mi riempie di orgoglio il fatto che così tanti ingegne-ri nella nostra provincia si siano sentiti chiamati in causa difronte a questi avvenimenti e abbiano messo a disposizione illoro tempo per un senso di dovere professionale che da lustroalla nostra categoria, ma soprattutto per un sentimentoumano che, soprattutto in queste occasioni, ci accomunatutti. Poichè è proprio il lato umano di questi fatti che scon-volge, riempiendoci di stupore e rabbia. Pensare ad una fami-glia, tranquilla nella sua casa, che da sempre è il posto doveciascuno si rifugia dal resto del mondo, dove cresce i figli, dovevive alcuni tra i momenti più speciali della sua vita…sorpre-sa nella notte da una forza che in pochi minuti può portarsi viatutto. E per chi è fortunato e non ha perso se stesso o i suoiaffetti, resta comunque il dover ricominciare da capo, inmezzo alla paura di non poter più contare sul luogo che rite-neva più sicuro: la sua casa. Qualcuno di noi ha già visto cosail sisma si è lasciato alle spalle. Lascio la parola a lui, perchépossa raccontarci lo stato delle cose e come la nostra provin-cia si sta muovendo per dare una mano.

CONTRIBUTO DI FABIO CATALANO, ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI INGEGNERI, RESPONSABILE DEL SETTORE PROTEZIONE CIVILEPRESSO LA PROVINCIA DI COMOLe prime impressioni del sisma La mattina del 6 aprile, quando arrivai in ufficio, le informa-zioni erano ancora frammentarie. Appresi la notizia del terre-moto all’Aquila dai colleghi che erano stati contattati dallaSala Operativa di protezione civile della Regione Lombardia.Non sapevamo ancora cosa sarebbe accaduto, ma a brevesaremmo stati attivati. Dai siti internet le prime immagini.Incertezza sulle dimensioni dell’evento. I primi quattro colleghi in partenza per il pomeriggio. A breveavrei visto anche io e sarei stato impiegato nelle verifiche diagibilità degli edifici, ma al momento era necessario qualcunonegli uffici per organizzare le attività di supporto e gestione.Rimasi nella sede della Protezione Civile della Provincia diComo con alcuni colleghi. Dagli organi di informazione altriframmenti. Altre comunicazioni con la Sala Operativa. Il puzz-le andava delineandosi, ma mutava spesso e improvvisamen-te. Il primo giorno concitato. Organizzare la risposta, gestire lerisorse, strutturare le attività, coordinare le comunicazioni.Selezionare le informazioni, decidere con pochi elementi. Soloobiettivi principali, azioni rapide. Non soffermarsi su errori edifficoltà. Velocità ma rispetto della formalità amministrativa. Allertati i gruppi di volontariato. Le prime disponibilità diviveri e vestiario, comuni cittadini pronti a partire. Non pos-siamo accettarli: in seguito ci saremmo organizzati, ma all'ini-zio impossibile gestire piccoli quantitativi di materiale, impos-sibile inviare persone non formate, attrezzate e assicurate.…quanto è duro rifiutare la generosità spontanea! ...che lezio-ne di umiltà da coloro che hanno saputo capire. E quanti sonogli aiuti silenziosi che sono arrivati. Quanti hanno lavoratoonestamente fino ad oggi, compiuto il loro dovere, aiutato ivicini, rispettato le norme, salvaguardato il territorio, pagatole tasse, limitato i compromessi... Quanti tecnici hanno pro-gettato professionalmente e costruito scrupolosamente. LaI resti di un comignolo

Il crollo di un pilastro

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generosità è spesso una scelta umile e quotidiana, silenziosa epaziente, onesta e dura, a volte derisa e impopolare. Pensieri interrotti da una richiesta succinta della Regione:servono tecnici per la verifica di agibilità degli edifici, per con-sentire il rientro delle persone sfollate. Anche i miei colleghiimpegnati in questa attività. Da loro le prime informazionitelefoniche. A noi il compito di organizzare velocemente deglielenchi con le poche informazioni a disposizione e con l'aiutodegli Ordini. Il cambio turno. La stanchezza dei giorni prece-denti durante il viaggio incerto su viadotti disassati e ancorain verifica. Ai posti di blocco ci lasciano passare insieme alleautocolonne dei Vigili del Fuoco. Incerta la situazione cheavremmo trovato, incerti i nostri compiti. Il cambio di turnocon i colleghi sfiniti con rapide spiegazioni sul lavoro. Il campotendato in un parcheggio di un cinema a Monticchio, a pochipassi da Onna: 600 le persone accolte, circa 300 i volontari.Alla riunione si parla di sorveglianza del campo, di pulizia deibagni mobili, di stoccare quantitativi enormi di derrate ali-mentari deperibili, di organizzare pasti per tutte queste perso-ne. Capisco perché non era facile inviare i frutti di raccoltesingole. L’immagine surreale di una città assediata. La popola-zione dignitosa, impaurita. Paura di tornare nelle case chehanno tremato, paura degli sciacalli, paura che anche noipotessimo essere sciacalli. Pianola: frazione dell’Aquila, da quiall’orizzonte si scorge la città ferita ed inaccessibile. I primisopralluoghi di agibilità con le poche informazioni studiate dinotte. La scheda da compilare. Responsabilità e timore, urgen-za di agire. Come essere certi dell’agibilità con una sola valu-tazione visiva? Come essere sicuri della resistenza ad unaeventuale altra scossa di pari intensità? Quali danni sono soloun disagio e quali un pericolo per l'incolumità?Una casa di quattro piani ora ne ha solo tre: il secondo pianoappoggia sul piano terreno, il primo piano è alto 40 centime-tri. I pilastri “sbucciati”, le staffe strappate. Hanno estrattovive due persone da quella casa! Esito: evidentemente inagi-bile. Una casa identica, danni simili, ma ancora eretta. Ilrischio di crollo su abitazioni limitrofe, dove, tra box e giardi-no campeggia una famiglia. Inagibilità delle zone limitrofefino ad intervento di demolizione. Alcune abitazioni quasi perfette. Merito della tipologia

costruttiva? Della frequenza di risonanza della struttura?Alcune zone meno danneggiate. Merito dello smorzamentodell’onda sismica da parte del terreno? Attenzione ai dettagli:anche un comignolo, una tegola, dell’intonaco possono cadereal prossimo sisma. Ma è sufficiente rimuoverli: agibile coninterventi di emergenza. In altri casi richiesti maggiori appro-fondimenti. L’ultima valutazione prima di firmare la scheda: inquesta casa ci andrei ad abitare con la mia famiglia?La sera al campo, cena sotto la tenda, ultima riunione e veri-fica delle schede. Poi a letto per una nuova giornata. Non pos-siamo evitare i terremoti e non possiamo costruire edifici indi-struttibili, ma possiamo contribuire ogni giorno lavorando concoscienza e professionalità. E ciascuno nel proprio settore econ il proprio ruolo nella società.Pranzo di Pasqua in autogril. Torniamo, stanchi, speriamo chein nostro servizio sia stato utile. Il gruppo che ci ha sostituitopiù folto continua il lavoro, le attività si stanno regolarizzan-do, l'esperienza dei tecnici va aumentando. Tornati in ufficio,riprende il lavoro silenzioso.

CONTRIBUTO DI GIUSI CANNATAPRESIDENTE NAZIONALE A.I.D.I.A. (ASSOCIAZIONEITALIANA DONNE INGEGNERI ED ARCHITETTI)….. SOLIDARIETA’ PER I TERREMOTATI DELL’ABRUZZO(UOMINI E DONNE CHE HANNO PERSO CASA E VITEUMANE …. INGEGNERI ED ARCHITETTI CHE PERDERAN-NO LA LORO RISPETTABILITA’ PROFESSIONALE): UN’OC-CASIONE PERSA PER TACERE Neanche il silenzio delle macerie e del dolore è riuscito a faretacere i “soloni” del sapere scientifico, che hanno fatto a garaper spalancare le fauci e gridare le loro “non verità ignoranti”,che hanno fatto rabbrividire di stupore pure me….. piccola(non d’età, ma di scienza) ingegnere generico.Esprimo, mesta, la mia solidarietà umana agli abitanti dellezone terremotate; grido, a gran voce, la mia solidarietà ai col-leghi ingegneri e architetti che hanno lavorato nelle zone ter-remotate. Sono nata all’Università di Catania con il professore di scien-za delle costruzioni che alla prima affollata lezione dell’annoaccademico 1976-1977, ci fece sapere che le metodologie di

Lesioni dei tamponamenti

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calcolo strutturale che andavamo a studiare, erano nate con-siderando coefficienti di sicurezza tali che c’era la possibilitàche una costruzione su un milione crollasse: ci dovevamo soloporre il problema di dover eventualmente e disgraziatamentespiegare al magistrato inquirente, che era proprio la costruzio-ne da noi progettata, ad essere quella “milionesima” costruzio-ne…..Ero prossima alla laurea di ingegneria civile, quandonel 1980 attraversai in macchina l’Irpinia, in rientro da Romaa Catania, in un paesaggio spettralmente innevato e semidi-strutto dal terremoto. Ero appena laureata, quando nel 1981,giovane ed orgogliosa ingegnere, iniziavo il mio percorso pro-fessionale con un corso di formazione a Roma per l’applicazio-ne della nuova normativa antisismica, nata dalle macerie diquel terremoto e dalla volontà di “prevenzione”.Fui affascinata da quella scienza che tentava di sfidare i ter-remoti, che raccoglieva esperienze e ricerche, che ci spiegavale masse, le inerzie, la duttilità; ma fui molto colpita da unastoria il cui racconto ci fu regalato da un docente: un uomoche era scampato bambino, miracolosamente, al terremotodel 1908, era cresciuto con l’angoscia delle macerie che glicrollavano addosso e con il desiderio di costruire per se’ e peri propri figli un’abitazione “sicura”; in età adulta riuscì adesaudire questo desiderio commissionando ad un tecnico(non importa se architetto o ingegnere) una casa unifamilia-re da edificare con criteri antisismici; con l’avvento del terre-moto dell’Irpinia, questa casa “sicura” riportò gravissimi dannie, anche se non causò la morte dei sui abitanti, risultò inagibi-le, diversamente da altri edifici limitrofi, che invece eranorisultati illesi malgrado non fossero stati edificati con struttu-re antisismiche. Il nostro docente ci proiettò le incredibili dia-positive che mostravano l’edificio antisismico fortemente dan-neggiato, accanto a vari altri edifici quasi non toccati dalsisma…… In conclusione, prima di farci immergere neinumeri e nelle formule matematiche, il nostro bravo docenteci volle spiegare che le forze naturali del sisma sono trattatein forma matematica, ma non possono essere sempre comple-tamente fermate da una struttura antisismica, se non c’èanche il supporto di un’architettura, di un’economia e di unacultura antisismica.Rabbrividisco, e sono umanamente vicina ai miei colleghi

ingegneri e architetti, che saranno indagati per aver presoparte alla ristrutturazione dell’ospedale di ….., piuttosto chealla costruzione dell’edificio di….. come progettisti, o diretto-ri dei lavori, o collaudatori, o costruttori; sono solidale con loroe sono convinta già da ora della loro probabile innocenza,della loro professionalità che nulla ha potuto, perché nulla enessuno probabilmente avrebbe potuto, contro le forze di quelterremoto ….. e nulla potrà con i “giustizieri” che già si pavo-neggiano davanti alle telecamere.Dobbiamo dire chiaramente che la ristrutturazione di quegliedifici, è cosa ben diversa dall’adeguamento antisismico degliedifici stessi; che il direttore dei lavori coordina e dirige il pro-gredire di una costruzione con controlli a campione dettatidalle norme vigenti; che un collaudo (strutturale) è fatto incantiere, ma anche con il controllo di certificazioni di labora-torio e di fabbrica fatte su prelievi a campione; che i costrut-tori non sono tutti “brutti e cattivi” ma spesso invece manten-gono procedure di lavoro efficaci e corrette; che solo da pochianni ci siamo resi conto che il conglomerato cementizio arma-to ha una vita più limitata di quello che credevano potesseavere. Non ci facciamo confondere da chi, per mestiere, nonsa o non vuole dirci tutta la verità, e cavalca la tigre dell’ango-scia post-tragedia, per puntare ignobilmente il dito verso isoliti ingegneri e architetti, spesso anche immaginati corrottidalle imprese costruttrici e corruttori di pubblici amministra-tori. Per risolvere i problemi non si può e non si deve sempretrovare un colpevole materiale, un capro espiatorio sul qualeneutralizzare la rabbia e asciugare le lacrime, non si devononecessariamente muovere accuse infamanti ed ingiuste peromicidi colposi plurimi, o quant’altro di peggio.Continuando con questa falsa informazione non so comeandrà a finire, …… ma so come inizierà di nuovo: colleghiposti alla gogna costretti per anni a dimostrare la loro estra-neità; costose quanto inutili perizie in edifici costruiti primadell’entrata in vigore delle normative antisismiche, ulteriorileggi restrittive, volte quasi esclusivamente a fare della nostraprofessione di ingegneri e architetti, un campo minato, get-tandoci addosso tutte le responsabilità ….. fino al prossimoterremoto.AVEVO UN SOGNO ……… FARE L’INGEGNERE!

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PROPOSTE PROGETTUALIPER LA VALORIZZAZIONEDEL TERRITORIO BRIANTEOGli Ordini degli Ingegneri delle Province di Como, Lecco e Monza e Brianza indicono un concorso di proposte progettuali per lavalorizzazione del Territorio Brianteo riservato agli iscritti dei tre Ordini professionali.Scadenza iscrizioni: 30 giugno 2009 Scadenza presentazione degli elaborati: 30 ottobre 2009Primo premio: euro 6.000,00 Secondo premio: euro 3.000,00 Terzo premio: euro 1.500,00

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INARCASSA

PROVVEDIMENTI PER L’ABRUZZOI professionisti, iscritti e non ad Inarcassa o pensionati, residentio con sede operativa nei Comuni coinvolti dal sisma, hanno lasospensione del versamento dei contributi per le scadenze 2009,dal 6 aprile u.s. fino al 30 novembre p.v.. Ove l’elenco delle locali-tà coinvolte dovesse ampliarsi, i benefici si estenderanno agliinteressati. Sono inoltre interrotte tutte le attività legate al recu-pero dei crediti previdenziali. Il CdA d’Inarcassa ha inoltre deli-berato, nei confronti dei liberi professionisti colpiti dal sisma, diporre a disposizione degli Ordini degli Ingegneri e degli Architettidella provincia di l'Aquila contributi mirati a sostenere spese dilogistica temporanea necessarie alla ripresa dell'attività profes-sionale. Ulteriori iniziative di solidarietà e assistenza ai colleghicoinvolti dall’evento sismico sono al vaglio dei vertici della Cassa,che nei prossimi giorni incontreranno i Presidenti degli Ordinidegli Ingegneri e degli Architetti ed i Delegati Inarcassadell’Abruzzo per mettere a punto nuove misure d’intervento.

ONERI PREVIDENZIALI DOVUTI DA ENTI LOCALI A NON DIPENDENTI CON CARICA D’AMMINISTRATOREPer Amministratori non lavoratori dipendenti, gli Enti localiprovvedono al pagamento dei contributi previdenziali con unacifra forfetaria annua da versarsi alle forme pensionistiche allequali il soggetto è iscritto; per Inarcassa le quote equivalgono aicontributi minimi annuali. Gli iscritti ad Inarcassa: sindaci; pre-sidenti di provincia, comunità montane, unioni, comuni e diconsorzi fra enti locali; assessori provinciali e assessori deicomuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti; presiden-ti dei consigli dei comuni con popolazione superiore a 50.000abitanti; presidenti dei consigli provinciali in aspettativa nonretribuita ai sensi del T.U.; presidenti dei consigli circoscrizio-nali, nei casi in cui il comune abbia attuato nei loro confrontiun effettivo decentramento di funzioni; presidenti delle azien-de, anche consortili, fino all'approvazione della riforma inmateria di servizi pubblici locali che si trovino nelle condizio-ni previste da l'art. 81 del T.U., per ottenere il versamento dellequote si rivolgano all'Ente locale presso cui svolgono l'incaricoaffinché si attivi nei confronti d’Inarcassa. Info:[email protected] oppure fax 06.85274211.

RICONGIUNZIONE DEI PERIODI ASSICURATIVI (LEGGE 5 MARZO 1990, N. 45)Caratteristiche: Consente trasferimento di tutti i contributi - obbli-gatori, volontari, figurativi e riscatto- accreditati presso altreGestioni; non può essere effettuata parzialmente; richiesta suistanza, comporta di norma il pagamento di un onere. Il pagamen-to può essere effettuato in unica soluzione o rateale - con interes-se annuo composto, di tasso variabile in base ad indice Istat - innumero rate mensili non superiore alla metà delle mensilità cor-rispondenti ai mesi ricongiunti. Il debito residuo al momento del

NOTIZIEINARCASSA

pensionamento può essere recuperato ratealmente sulla pensio-ne stessa. Dopo la data da cui ha effetto la prima ricongiunzione èammessa una nuova ricongiunzione, qualora l’interessato possafar valere un ulteriore periodo assicurativo di almeno 10 anni, dicui almeno 5 di contribuzione obbligatoria e continuativa in rela-zione ad attività effettivamente esercitata. Tale ultima facoltà puòessere esercitata solo all’atto del pensio-namento e solo presso laGestione dove è stata precedentemente accentrata la posizioneassicurativa. La ricongiunzione è richiedibile anche dai superstitientro 2 anni dal decesso dell'interessato. Requisiti: Assenza ditrattamento pensionistico liquidato in virtù della contribuzioneda ricongiungere. Iscrizione alla data della domanda o - in caso diprofessionista che abbia già compiuto l’età pensionabile – anzia-nità d’iscrizione e contribuzione continuativa in regime obbliga-torio di almeno 10 anni. Domanda: Indicazione Gestioni previ-denziali e sede competente ove sono accreditati i contributi.

PROGETTO “INARCASSA IN CITTÀ”“Inarcassa in Città” è un progetto mirato ad offrire occasioni diincontro personalizzate a quegli associati che, per risolveresituazioni complesse non gestibili a distanza, hanno l’esigenzadi un contatto di persona, sinora possibile solo presso la sede diRoma. Il progetto coinvolge le otto province a maggiore nume-rosità di iscritti: Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli,Palermo, Torino e Verona.Come funziona Lo sportello mobile Inarcassa è costituito da unteam di consulenti esperti di previdenza che si recherà a perio-dicità bimestrale presso ciascuna città, per incontrare su preno-tazione gli associati Inarcassa. Il calendario degli incontri èdisponibile sul sito www.inarcassa.it nella sezione dedicata a“Inarcassa in Città", dove vengono pubblicate le sedi e le date inprogramma mese per mese con le relative istruzioni per richie-dere on line un appuntamento. Per permettere ai consulenti diInarcassa di verificare con anticipo le singole posizioni e fare inmodo che il colloquio sia risolutivo, Le richieste on-line devonoessere inviate entro i dieci giorni precedenti la data dell'incon-tro. Le prenotazioni sono gestite direttamente dalla DirezioneAttività Istituzionali, che valuta le richieste pervenute e confer-ma, a mezzo e-mail, il luogo e l’orario dell’incontro o, laddove larichiesta sia altrimenti risolvibile, comunica la modalità di con-tatto più adatta all'istanza dell'associato. Al riguardo si sottoli-nea che tale progetto non sostituisce le altre forme di assisten-za attualmente in uso e che rimangono, pertanto, a disposizio-ne degli associati quali: il call center per informazioni generalisulle posizioni personali (06.85274330 dal lunedì al venerdì8,30-13,00/14,15-17,00); Inarcassa on Line per la verifica delproprio estratto conto e per le diverse simulazioni di calcolo; e“Inarcassa Risponde” per i quesiti più specifici.

dott. ing. Luisella Garlati

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Pubblichiamo di seguito la lettera trasmessa ai Comuni, alleAziende e agli Enti Pubblici della Provincia di Como, per l’af-fidamento degli incarichi professionali

Prot.n. 429Como, 20 aprile 2009A TUTTI I COMUNI, LE AZIENDE E GLI ENTI PUBBLICIDELLA PROVINCIA DI COMOc.a. Responsabile settore LL.PP.

OGGETTO: Affidamento incarichi professionali

Con la presente si informa che presso l’Ordine degli Ingegneridella Provincia di Como è stato predisposto un elenco di pro-fessionisti esperti delle varie discipline ingegneristiche.L’inserimento nell’elenco, dei professionisti che ne hannofatto richiesta, è avvenuto mediante valutazione dei curricu-la presentati, relativi a non più di due categorie di specializ-zazione. Si ritiene che “l’Albo specialisti” così predispostopossa essere di utilità alle Amministrazioni per la selezionedei professionisti da invitare alla procedura negoziata perl’affidamento di incarichi di importo stimato inferiore a100.000,00 Euro. Si ricorda anche che, come riportato nelladeterminazione n°4/2007 della Autorità per la Vigilanza suiContratti Pubblici, per i servizi tecnici di importo inferiore a20.000,00 Euro, le stazioni appaltanti possono procederemediante affidamento diretto, ai sensi del combinato dispostodegli articoli 91 comma 2 e 125 comma 11 del Codice dei con-tratti, previa indicazione dei servizi tecnici nel regolamentointerno per la disciplina dell’attività contrattuale in econo-mia. Si avvisa inoltre che l’Ordine degli Ingegneri offre unservizio gratuito di valutazione delle classi e categorie nellequali inserire l’opera oggetto di affidamento a norma della L.n° 143/1949 (tariffa professionale), il calcolo degli onorari daporre a base di gara a norma del D.M. 4 aprile 2001, nonchéla valutazione della correttezza e completezza dei bandi e deidisciplinari d’incarico.A disposizione per ulteriori chiarimenti si coglie l’occasioneper porgere cordiali saluti.

Il Segretariodott. ing. Leopoldo Marelli

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L’ORDINEINFORMA

COMUNICAZIONE DEL DIRETTORE RESPONSABILEPer motivi di spazi redazionali la relazione del Consiglio sull’at-tività svolta nell’anno 2008 ed i bilanci consuntivo 2008 e pre-ventivo 2009, approvati dall’Assemblea degli iscritti del 4 aprile2009, saranno pubblicati sul prossimo numero del notiziario.INIZIATIVA SISMA IN ABRUZZOSensibile all’emergenza che ha recentemente colpitol’Abruzzo, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como,contando sulla disponibilità dei propri iscritti, ha offerto unsupporto tecnico gratuito per la progettazione architettonica,strutturale antisismica e impiantistica delle opere che venis-sero realizzate con la racconta di fondi attivata dal quotidia-no La Provincia. Si chiede pertanto agli iscritti di segnalarela propria disponibilità ad effettuare tali prestazioni.ELEZIONI CONSIGLIO DELL’ORDINENel mese di settembre si svolgeranno le elezioni per il rinnovodel Consiglio dell’Ordine per il quadriennio 2009/2013, l’attualeresterà in carica fino al 12 ottobre 2009. Si invitano gli iscritti avalutare la possibilità di candidarsi a far parte del Consiglio,occasione di crescita umana e professionale. Con successive comunicazioni verranno fornite indicazioni suitempi e sulle modalità di votazione.RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA INTESA COME DEMOLIZIONE/RICOSTRUZIONEIn merito alla ristrutturazione edilizia, il TAR Lombardia -condue recenti sentenze- ha sconfessato il legislatore regionale sen-tenziando, in poche parole, che "Anche in Lombardia la ristrut-turazione edilizia, intesa come demolizione/ricostruzione di fab-bricato esistente, deve rispettare, oltre al volume della costruzio-ne preesistente, anche la sagoma. Le regioni esercitano la pote-stà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto deiprincipi fondamentali della legislazione statale desumibili dalledisposizioni contenute nel testo unico (DPR 380/2001). L'art. 103della l.r. lombarda n. 12/2005 non può disapplicare l'art. 3 delT.U. dell'edilizia per cui le disposizioni dell’art. 27 della l.r. pre-varrebbero sull’art. 3 del T.U. nazionale: la legge regionale, purdopo la riforma del titolo V parte II della Costituzione, incontrapur sempre una serie di limiti rispetto alla legge statale, e nonpuò derogarvi a piacimento. Il concetto di ristrutturazione deli-mitato dalla legge nazionale è una norma di principio ai sensidell’art. 117 Cost.". Inoltre, il servizio giuridico della RegioneLombardia -col recente parere 01.12.2008 n. 23187 di prot.- haprecisato se con la ristrutturazione edilizia (intesa come demo-lizione/ricostruzione) necessiti o meno rispettare il sedime.

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“Non è né l’animale più forte, né quello più intelligenteche sopravvive, ma quello che si sa adattare meglio aicambiamenti” (Charles Darwin).

C’era una volta l’Italia dei mecenati, dei grandi artisti, degliscultori, dei poeti e dei pittori. C’era una volta il Bel Paese,meta di pellegrini che venivano da tutto il mondo per studia-re ed osservare le meravigliose opere di geni Italiani, capaci didar vita a scuole di pensiero in grado di influenzare le culturedi Paesi lontani. C’era una volta cari colleghi…perché ora, daqualche tempo ormai, non c’è più.

Nel tempo tutto il prestigio e la ricchezza del nostro Paesestanno svanendo per lasciare posto a demoralizzazione edincertezza sul futuro, soprattutto nei giovani.

Il processo è piuttosto lineare: in Italia si creano e si formanovalidi studenti, che diventeranno potenziali ottimi lavoratori,per poi andare a produrre “valore aggiunto” per altri Paesi, ingrado di valorizzare le loro risorse e le loro aspettative sociali-economiche-lavorative.

Vorrei solo citare alcuni nomi di grandi menti che hanno stu-diato in Italia, andando poi a vincere il premio Nobel in diver-si settori, trasferendosi all’estero: Renato Dulbecco (Fisiologiae Medicina nel 1975), Carlo Rubbia (Fisica nel 1984), RitaLevi-Montalcini (Fisiologia e Medicina nel 1986), RiccardoGiacconi (Fisica nel 2002) e Mario Capecchi (Fisiologia eMedicina nel 2007).

Qualcuno la definisce oramai comunemente “fuga dei cervel-li”, dall’inglese “Brain Drain”. “Fuga??”, fuggire da cosa? Io hoprovato a lavorare e vivere in Italia: dopo la LaureaSpecialistica in Ingegneria Gestionale nel 2007, ho lavorato daprecario per 6 mesi in un’azienda del comasco a 500 € almese; dopo essere stato lasciato a casa, sono stato assunto concontratto regolare a 1000 € nette al mese in una multinazio-nale del milanese per circa 1 anno, con difficili prospettive dicarriera, e davvero mi ritenevo molto fortunato rispetto aimiei compagni di studio, che hanno continuato la “carriera”da precari.

Un giorno poi ho ripensato alla frase dell’Ex Ministro PadoaSchioppa “Mandiamo fuori casa i bamboccioni” e ho realizza-

to che andando avanti così, seppur con un lavoro a tempoindeterminato “ben” avviato e sicuro, a 40 anni sarei ancorastato in casa dei miei genitori, continuando ad avere “ottimeprospettive per il futuro”.

Mosso da un obiettivo di miglioramento radicale, ho cercato etrovato lavoro in Svizzera, dove in questi mesi non sono maitornato un giorno a casa scontento di quello che ho imparatoo ho realizzato.

L’ambiente aziendale stimolante, il lavoro in un team interna-zionale, la prospettiva di crescere, viaggiare ed imparare nuovelingue e culture, una retribuzione di tutto rispetto hanno fattosi che un giovane di 26 anni sia andato a produrre “valoreaggiunto” in un’altra nazione, dimenticando in poco tempol’Italia e riuscendo così a pensare in modo concreto al propriofuturo. Non mi piace pensare a questo caso come una fuga dicervelli, ma come una pura legge di selezione naturale.

Voglio concludere con la stessa frase con cui Carlo Rubbiachiuse un’intervista sul perché portava in Spagna il progettodella centrale solare, dopo essere stato rifiutato in Italia: “Orasi che mi sto divertendo come un matto!”.

dott. ing. Marco Cattaneo

L’ITALIA DEI BAMBOCCIONI

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connesso con le acque di poggia, rappre-senta circa il 60% del totale – si veda atal proposito il Piano Regionale di Tutelae Uso delle Acque –. Questa scoperta harotto un bel po’ di certezze, andando praticamente ad imporre alla parte pubblica, gestore della rete, di realizzarenuove e costose opere di accumulo, volanizzazione e trattamento. Nel mentre di questa rivoluzione, poi, è accaduto che la gestione della rete,prima pubblica pura, è stata affidata a nuove società private di proprietà pubblica, costrette a mantenersi graziealle tariffe dei servizi erogati, connessealla quantità d’acqua scaricata dagliutenti. E qui è successo il pasticcio,dovuto al fatto che se i privati pagano la fognatura e depurazione quando comprano l’acqua e le industrie fanno lostesso in base ai volumi effettivamentescaricati, nessuno paga per le acquemeteoriche, essendo l’indirizzo di fatturazione di Giove pluvio al momentoirreperibile. Se non che le acque meteo-riche sono quelle che richiedono, probabilmente, le opere più costose, cherimangono quindi scoperte da tariffa.

Cosa accade, allora, alla fine di questalunga storia? Accade un fatto che neppurei Re di Roma potevano immaginare: igestori della fognatura l’acqua meteoricanon la vogliono più, imponendo ai proprietari degli immobili di smaltirla inloco – con pozzi perdenti che scaricanosi e no, e che rischiano di provocare allagamenti – oppure di scaricarla inrete a valle di costosissimi interventi divolanizzazione, in grado di ridurne laportata in modo drastico. Da parte deigestori, che devono far quadrare i conti,il discorso non fa una grinza, il fatto peròche le fognature perdano uno dei dueloro scopi fondamentali pare davveroinquietante, per un discorso di civiltàche, come visto, parte dalla notte deitempi. Io spero solo di non dover fare, ungiorno, come la mia guida caraibica…

dott. ing. Andrea Tagliabue

sempre molto più recenti rispetto alle condotte.

Una volta, in pratica, esisteva la fognatura,che aveva come compito quello di allon-tanare le acque meteoriche onde non farallagare le città e i paesi. Con il benessere,poi, sono nati i servizi igienici interni alleabitazioni e, nascendo pure le fabbriche,si è presentato il problema delle acqueindustriali; la cosa più ovvia, allora, è stata quella di allontanare anche questi liquami mediante le reti esistenti,che hanno iniziato a chiamarsi fognaturemiste e a recapitare cose non propriopiacevoli laddove le acque potevanoandare, ovvero essenzialmente nei corsid’acqua. Poiché le cose non proprio piacevoli ai corsi d’acqua non facevanobene, si è pensato – e siamo nel 1976, in Italia, più o meno – di realizzare degliimpianti di depurazione in grado di trattare le acque reflue, così da diminuireil loro impatto sull’ambiente.

Fatto questo ci si è accorti che, quandopiove, le acque meteoriche che fluiscononelle condotte sono un bel po’ di più diquelle sporche – che si possono chiamarenere per semplicità – e che i depuratori,impianti industriali a tutti gli effetti, faticano a trattarle. Qualcuno, allora, haavuto la brillante idea di pensare a retidistinte, le famose bianche e nere, leprime con recapito diretto nell’ambientee le seconde seguite da trattamentodepurativo. Questa cosa, brillante nellateoria, ha avuto una trasposizione praticacomplessa e costosa, comportando il raddoppio delle reti pubbliche e di quelleprivate interne agli edifici – una volta sene andava tutto dalla stessa parte –.Mentre sia la parte pubblica che quellaprivata erano attive nello sforzo di separazione, la scienza ha scoperto che,però, non tutte le acque meteoriche sonopulite – fondamentalmente perché dilavano superfici sporche – e che, peresempio, in Lombardia l’inquinamentocosiddetto diffuso, ovvero proprio quello

BREVE STORIA DELLE RETI DI DRENAGGIO URBANO, COMUNEMENTE DETTE FOGNATURE

Alcuni anni fa, trovandomi durante un forte acquazzone nella capitale di un’isola dei Caraibi, sono rimasto moltocolpito dall’enorme quantità d’acqua(allagamento è il termine esatto) checopriva strade e piazze, finendo perentrare anche negli edifici, nei negozi,nelle case. La guida locale che mi accompagnava, divertita dal mio stupore, mi ha allora spiegato che succede sempre così, quando piove, perché loro non hanno le fognature.Non nego che al momento mi sono sentito orgoglioso di essere un ingegneremezzo ambientale e mezzo idraulico.Che grande conquista di civiltà, lefognature! Non ci si pensa quasi mai,perché stanno sotto terra, puzzano efanno pure un po’ schifo – non portandooltretutto voti, in generale – ma esseassolvono ad un ruolo fondamentale per una civiltà che vuole dirsi tale. Nonper nulla, nella storia, la prima grandefognatura realizzata è stata la CloacaMassima, a Roma, costruita ai tempidegli ultimi Re, Tarquinio Prisco oTarquinio il Superbo. L’Urbe stavadiventando grande, si accingeva a conquistare il mondo, e si dotava di unarete di drenaggio urbano. La cosa è davvero romantica, per un ingegneremezzo idraulico.

Tornando con la memoria ai sacri testiuniversitari, ricordo che le reti fognarieassolvono a due scopi principali, unosanitario (allontanare le acque reflue, le deiezioni, gli scarichi industriali) e unoidraulico (allontanare le acque meteoricheche cadono su una certa parte di territorio). Poiché le prime esperienze didepurazione risalgono al diciannovesimosecolo, mentre quelle delle fognaturesono, come si è detto poc’anzi, molto mamolto più vecchie, credo proprio si possaaffermare che lo finalità idraulica siastata, per queste infrastrutture, quellastoricamente dominante. A ben rifletterci,credo che lo stesso si sia verificato anchenelle nostre zone, dove i depuratori sono

SPEAKING CORNER

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IL TITOLO DI “JUNIOR” E L'ISCRIZIONE NELLA SEZIONE B DEGLI ALBI DELLE PROFESSIONI CON LAUREAE DEGLI ALBI DELLE PROFESSIONI TECNICHE

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Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri impugnava avanti al T.A.R.per il Lazio il d.P.R. n. 328/2001 che aveva previsto che, a mezzoregolamenti, fosse integrata la disciplina degli ordinamenti pro-fessionali con obbligo di esame di Stato, in modo da accogliere,con l'istituzione di nuove sezioni, i laureati di I livello.Il C.N.I. censurava la mancanza di contraddittorio tra ilMinistero e gli Ordini e Consigli Nazionali interessati ed inoltre“l'illogicità, incompletezza e difformità tra l'elencazione delleattività previste dal titolo II del d.P.R. n. 328/01 e quella degliattuali ordinamenti professionali, la disomogeneità tra gli obiet-tivi formativi qualificanti delle diverse lauree e lauree speciali-stiche desumibili dai decreti d'area citati e le competenze pro-fessionali riconosciute come accessibili attraverso l'iscrizionealle sezioni ed ai settori dei vari albi; la difformità e la disparitàdi trattamento tra la strutturazione degli albi il cui accesso èconsentito a laureati e laureati specialistici e quella degli albi ilcui accesso è consentito a soggetti dotati di diploma di scuolasecondaria superiore (albi degli agrotecnici, geometri, peritiagrari e periti industriali), confusione e perplessità nell'indivi-duazione dei confini di competenza tra professioni tecniche ^attigue^”. Il T.A.R. , respingeva il ricorso ed i successivi motiviaggiunti . Il C.N.I. appellava la sentenza, deducendo vari motividi censura. Il Consiglio di Stato, IV Sezione, con sentenza del12/3/2009 n. 473 in parte ha respinto il ricorso ed in parte lo hadichiarato inammissibile. La lettura dell'articolata motivazionedella sentenza rende evidente che ragioni di natura processualepossono influire considerevolmente sulla decisione finale.Infatti il Consiglio di Stato ha ritenuto, tra l'altro, che la conte-stata illegittima concorrenza di ingegneri e geometri nella stes-sa materia professionale non fosse esaminabile perché il ricorsoal T.A.R. non era stato notificato all'Ordine Professionale deiGeometri. Analogamente non è stata esaminata una censuraconcernente la lamentata attribuzione di competenze, spettan-ti agli ingegneri, ad altre categorie professionali ed anche lamancata attribuzione agli ingegneri di competenze concorrenticon quelle di architetti e geologi. in quanto il ricorso non erastato notificato ai rispettivi Ordini. Nel merito il Consiglio diStato ha osservato che il regolamento ha introdotto due distintefigure professionali: ingegnere ed ingegnere junior, ha articolatol'albo in due sezioni A e B, ha individuato tre settori specialisticied ha previsto un criterio di ripartizione costituito dall'uso dimetodologie avanzate od innovative per gli iscritti alla sezione Aed all'uso di metodologie standardizzate per gli iscritti alla sezio-ne B, ha imposto il preventivo esame di Stato per l'accesso allesezioni dell'albo e la definizione delle prove e delle materie degliesami di Stato in coerenza con le attività professionali indicateper ciascuna sezione e ciascun settore. In ogni caso il Giudicedell'appello ha osservato che non sussiste alcuna possibile con-

fusione tra ingegneri ed ingegneri junior in relazione alla com-petenze dell'ingegnere junior per le costruzioni civile semplici,perché l'individuazione dell'oggetto dell'attività professionaledegli iscritti alla sezione B dell'Albo degli ingegneri per il setto-re “ingegneria civile ed ambientale”, è basata sui chiari concettidi “concorso” e “collaborazione all'attività” che, sempre secondoil Giudice, valgono a distinguere la nuova figura professionalecreata, in stretta collaborazione con il diverso percorso formati-vo seguito dagli iscritti in tale sezione. Il C.N.I. aveva osservatoche: “il regolamento è frutto di un lavoro scoordinato,a più mani,privo di alcun collegamento con la realtà delle professioni,appunto ignorata”. Inoltre il C.N.I. aveva addebitato alla normaregolamentare di: “aver lasciato inalterato il grado di confusioneche attiene l'individuazione dei confini di competenza tra albicontigui”. In realtà, fermo restando che: “(...) anche per gli inge-gneri, così come per le altre categorie professionali, risulta pre-vista la possibilità di continuare ad esercitare tutte le competen-ze attribuite dalla legge.”. rimane una costatazione finale.Nonostante una fase istruttoria che il Consiglio di Stato, respin-gendo la censura del C.N.I., ha ritenuto estesa e tale da consen-tire agli Ordini e Collegi di formulare proposte e valutazioni,Ordini e Collegi, per ragioni diverse ed in parte contrastanti traloro, non sono stati interamente soddisfatti e certamente non gliingegneri che hanno inteso affrontare il contenzioso giudiziarioconclusosi con la sentenza in commento. Al contrario la decisio-ne è stata accolta positivamente dai sindacati rappresentatividegli ingegneri juniores, nella convinzione che la sentenza haconfermato l'evoluzione dei titoli accademici, derivanti dal siste-ma 3+21. I criteri di ripartizione paiono, in effetti, generici e siprestano a future controverse applicazioni che possono coinvol-gere non solo gli iscritti nei rapporti con le pubbliche ammini-strazioni e con i clienti, ma anche gli stessi clienti quando inten-dono affidare gli incarichi professionali.Risulterà difficile, per un cliente, capire le distinte competenzedelle varie figure professionali. La sentenza rileva, peraltro, chei confini di competenza di ciascuna categoria professionaledovranno essere individuati dal Legislatore cui compete, nell'e-sercizio della sua discrezionalità, provvedere alle attribuzionisulla scorta del principio di professionalità specifica che richie-de, per le attività intellettuali rivolte al pubblico, un adeguatolivello di preparazione e di conoscenza delle materie inerentialle attività stesse. Come si vede la vicenda avrà ulteriori svilup-pi, si spera condivisibili dagli ingegneri, ma certo l'intervenutaloro suddivisione tra ingegneri ed ingegneri junior, qualche com-plicazione interna ha comportato e rischia di comportare.

Avv. Mario Lavatelli

[1] vedi A. Lap. “Progettisti, sì agli junior” in Il Sole 24 tabloid del 23-28 marzo 2009,pag. 12.

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Anche quest’anno la storica rivalità tra i due ordini si è scate-nata sui campi da sci risolvendosi come al solito, almeno incampo sportivo, a “tarallucci e vino”.A far da complice i maestosi bastioni dolomitici del MonteCivetta, sovrastanti la cittadina di Alleghe, che assieme aicolori dominanti di quei giorni (bianco-azzurro), hanno tra-sformato la rivalità in sorrisi e congratulazioni (più o menosincere) per il risultato raggiunto.I campionati di sci, organizzati dall’Ordine degli Ingegneri edall’Ordine degli Architetti di Belluno, si sono svolti dal 19 al21 marzo nell’incantevole cittadina veneta. Il programmasportivo che prevedeva una gara di sci di fondo e una gara dislalom gigante è stato completato da una serie di eventi colla-terali che hanno permesso di scoprire le bellezze di questoincantevole angolo delle Dolomiti.Come negli anni passati l’evento ha visto la partecipazione di

un elevato numero di atleti ed ha raggiunto il culmine nellagara di slalom con la presenza più di 200 concorrenti.I migliori risultati sono stati ottenuti dalla compagine locale diingegneri, ben rappresentata da una schiera numerosa e atle-ticamente ineccepibile, che ha vinto la coppa di squadra.La nostra squadra anche quest’anno ha fatto del suo meglioall’insegna del “pochi ma buoni”. In campo femminile la nostraconsigliere Giulia Bollini ha conquistato il 1° posto di catego-ria nello sci nordico (2° assoluto) e il 3° posto di categorianello slalom gigante; in campo maschile il collega Ing. ManlioMeroni non è stato da meno con un ottimo 2° posto di catego-ria nello slalom gigante.L’appuntamento per l’anno prossimo dovrebbe essere sullenevi olimpiche di Torino 2006 se gli ordini locali confermeran-no la candidatura ventilata durante la cena conclusiva in cuisi è brindato anche per i colleghi rimasti a casa a “lavorare”

XVII CAMPIONATO ITALIANO DI SCI INGEGNERIXXIII CAMPIONATO ITALIANODI SCI ARCHITETTI

Tramonto sul monte Civetta Il lago di Alleghe

Premiazione donne Premiazione uomini

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PREMIO P.A.A.L.M.A. 2009A THE GAME (HYBRID MUSCLE + BOY FROM MARS) DI PHILIPPE PARRENO E FRANÇOIS ROCHE

Presso La Triennale di Milano martedì 17 marzo è statoassegnato il premio P.A.A.L.M.A Premio Artista + Architetto promosso da La Marrana Arteambientalea cura di Giacinto Di Pietrantonio, Direttore della Galleria diArte Moderna e Contemporanea di Bergamo e Docente pres-so l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.Giunto alla sua seconda edizione – l’edizione 2008 vide pre-miati Ettore Sottsass ed Enzo Cucchi per il Chiostro dellapace realizzato all'Università di Salerno – il premio, che hacome obiettivo la valorizzazione di progetti che nascono dallastretta interazione tra artisti ed architetti, ha mostrato la suavocazione internazionale nell’insieme dei progetti sottopostialla valutazione della giuria, grazie alla qualificati scelta degliadvisor per la loro segnalazione e dei componenti della giu-ria.

GLI ADVISOR Stefano Casciani, Vice Direttore di Domus; Jes Fernie, curatrice, autrice del libro Two minds: Artists andArchitects in collaboration; Beppe Finessi, docente alla Facoltà di Architettura di Milano; Hans Ulrich Obrist, curatore e direttore dei progetti interna-zionali della Serpentine Gallery a Londra.

LA GIURIA Gabriele Basilico, architetto di formazione ma soprattuttofotografo-artista di architettura e di paesaggi urbani; Francesco Bonami, critico d’arte, già Direttore dellaBiennale d’Arte di Venezia del 2003, attualmente responsa-bile scientifico di varie realtà attive nel campo dell’arte con-temporanea (tra cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengoa Torino e Curatore Capo del Contemporary Art Museum diChicago);Alessandro Mendini, architetto e designer di fama e attivi-tà internazionale;Giacinto Di Pietrantonio, curatore del Premio, Direttoredella Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Bergamoe Docente presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano;Grazia Marino Bolongaro, rappresentante de La Marranaarteambientale.

I PROGETTIDeep Fountain di Cristina Iglesias - Robbrecht en Daem,

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Leopold Waelplaats, Anversa (1997-2006); Folkestone Library di Chris Ofili -David Adjaye, Folkestone(1999-2002); The Game (Hybrid Muscle + Boy from Mars) di PhilippeParreno e R&Sie(n), Francois Roche, Stephanie Lavaux,Chan Mai, Thailand, (2003);Laban Contemporary Dance Center di Michael Craig-Martin -Herzog & de Meuron, Londra (2000-2003);Bejing National Stadium di Ai Weiwei -Herzog & deMeuron, Pechino (2003-2008); Stephen Lawrence Center di Chris Ofili -David Adjaye,Londra (2008).

Tra queste realizzazioni – da sottolineare che il premio vieneassegnato ad opera conclusa e non al semplice progetto – èprevalsa The Game (Hybrid Muscle + Boy from Mars)ideata dall’artista Philippe Parreno e dallo Studio di architet-tura R&Sie(n), Francois Roche, Stephanie Lavaux. Il committente dell’opera è The Land, Rirkrit Tiravanija.

Così la Giuria ha motivato la scelta fatta: Perché sembra una “macchina celibe”questo misterioso padiglione, ma in realtà è un meccanismo tecnico, si tratta di una dinamo molto arcaica. L'aspetto è quello di una zattera, oppure di un veliero affondato, oppure di una macchina di Leonardo. Forse è anche un Museo di Antropologia. Protagonista è la forza di un bufalo. Il movimento di un animale che genera elettricità per degli strumenti elettronici. Natura e cultura fanno con l’arte e l’architettura. Per la concezione critica, narrativa, artistica e architettonica totale. Per l'invenzione progettuale e performativa che intreccia situazioni di spazio, di tempo, di scienza, di ecologia e di estetica. Il padiglione ottenuto è la rappresentazione estrema di un sistema d’intenzioni, di relazioni e di utopie qui parzialmente fissate, ma in continua mutazione. Dove diviene protagonista dell'immagine l'artisticità comportamentale dei frequentatori del padiglione.

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The Game (Hybrid Muscle + Boy from Mars

Collocato all’interno di The Land, un vero e proprio villaggiocostruito a Chan Mai vicino Sanpatong nel nord dellaThailandia, dove, in collaborazione con l'università loca-le, l’artista Rirkrit Tiravanija ha invitato altri colleghi,architetti, studiosi e studenti, a partecipare alla costru-zione di un luogo in cui vivere e creare - è un generatoree contenitore di elettricità completamente sostenibileperché attivato dalla forza di animali. Il suo compito èl’approvvigionamento elettrico di The Land al fine di ren-dere possibili attività di lavoro o ricreative.Dopo essere stato invitato dall’amico e collega Tiravanijanel 2001 a costruire uno spazio comune in the Land inChang Mai – Thailand, Philippe Parreno coinvolseFrançois Roche e il suo studio R&Sie(n) a progettareinsieme la scena. Essi svilupparono insieme una storiaintitolata “The Game -La partita”, una produzione similea due fratelli siamesi, “Hybrid Muscle” come un riparoche produsse un film, e “Boy from Mars” come un filmche produsse un riparo. Il film di Philippe Parreno e lacostruzione di R&Sie(n) sono possibili e simultanei edebbono essere considerati come i due aspetti de “Lapartita”. Esteticamente, Hybrid Muscle si caratterizzacome una piattaforma di cemento, coperta di fogli di pla-stica inerte e collocata al centro di un grande campo diriso. Questa strana struttura immagazzina elettricità attraver-so la forza muscolare di un bufalo albino che, legato acavi e pascolando libero nel campo per ore, solleva uncontrappeso di due tonnellate che, con un processo deltutto identico a quello della dinamo, trasforma forzamotrice in elettricità utile ad alimentare una decina dilampadine, alcuni computer portatili e dei telefoni cellu-lari.In una sorta di “Gioco” tra le figure dell’artista e dell’ar-chitetto, il progetto, costruito e finanziato per un totaledi 65,000 dollari, si è sviluppato con la consapevolezzache sarebbe stato inizialmente il set scenografico delfilm di Parreno Boy from Mars (2003-2005) e che inseguito il film avrebbe lasciato in eredità una strutturapermanente e utilizzabile a scopi sociali e di vita comu-ne, contrariamente alla quasi totalità delle scenografie difilm che vengono distrutte. II

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Gli autori

Philippe Parreno è nato a Oran in Algeria nel 1964. Da anniesponente di punta del panorama artistico francese, più cheall'oggetto in se stesso, rivolge la sua attenzione ai sistemie ai metodi di raffigurazione potenziali e possibili. Modelli"aperti" e non convenzionali di presentazione di un lavoro edi interpretazione dello stesso permettono di ridiscutere ilconcetto di mostra e opera d'arte ed i meccanismi di produ-zione e comunicazione delle stesse. Ha esposto in importan-ti musei d'arte contemporanea come il Centre Pompidou diParigi, il Kunstverein di Monaco, la Kunsthalle di Zurigo, ilCenter of Contemporary Art a Kitakyushu, Portikus aFrancoforte, il Kunstverein di Amburgo, il Musée d'ArtModerne de la Ville de Paris, Le Consortium a Dijon ed hapartecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia,Biennale di Lione, Biennale di Dakar e Biennale di Sydney. III

François Roche è nato a Parigi nel 1961. Si laurea in archi-tettura a Versailles nel 1987. Nel 1989 fonda lo studio diarchitettura e progettazione R&Sie(n) architecture. In tuttiquesti anni lo studio si è distinto nella ricerca di nuoviapprocci all’architettura e attualmente è concentrato su svi-luppi tecnologici che possano trasformare la natura in un ele-mento dinamico di design. Quest’approccio organico servecome elemento di contatto e collegamento tra i contesti, lecostruzioni abitative e le relazioni umane. R&Sie(n) e Rochehanno partecipato a diverse mostre in istituzioni come TateModern di Londra, Centre Pompidou di Parigi e MIT diBoston. Nel 1990, 1996 e 2000 R&Sie(n) è stato seleziona-to per la Biennale di Architettura di Venezia sia nel padiglio-ne francese che nel padiglione internazionale. FrançoisRoche è professore all’Advanced Research Studio dellaColumbia University di New York dal 2006.

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Patrocini

Il Premio P.A.A.L.M.A. – e La Marrana arteambientale che loorganizza – stanno richiamando l’interesse degli operatori edei musei attenti all’arte contemporanea. Un riconoscimen-to del valore attribuito al Premio è testimoniato dai patrociniche alla manifestazione sono stati concessi da parte di enticulturali, istituzionali e di settore come il Ministero per i Benie le Attività Culturali, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, ilConsiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggistie Conservatori, l’ANCI - Associazione Nazionale ComuniItaliani, l’ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili. IlPremio P.A.A.L.M.A. ha anche la collaborazione de LaTriennale di Milano e di Abitare come media partner.

LA MARRANA ARTEAMBIENTALE - IL PARCO Il Parco di Arte Ambientale situato in località La Marrana diMontemarcello, Ameglia (SP) - nell’ambito del Parco NaturaleRegionale Montemarcello-Magra - è fra i luoghi più interes-santi in cui ammirare opere di arte ambientale realizzate daartisti internazionali. L’inizio della sua storia risale al 1997quando Grazia e Gianni Bolongaro decisero di trasformare laloro casa di Montemarcello e l’ampio terreno che la circon-da in un punto di ritrovo per gli artisti e gli appassionati d’ar-te contemporanea. Il programma di attività, avviato con lamostra del persiano Hossein Golba, ha un elemento caratte-rizzante: la creazione di opere appositamente studiate per lesingole collocazioni scelte dagli artisti.La particolare attenzione al rapporto che si crea tra operad’arte e ambiente è stato lo stimolo per la creazione delParco e il continuo arricchimento del territorio de LaMarrana, testimonianza della validità dell’idea iniziale: l’arteagisce sul paesaggio ma in modo armonico con il paesaggiostesso, fornendogli nuovi motivi di visita e fruizione.Il Parco, oggi, è un museo a cielo aperto in cui i visitatori pos-sono ammirare opere di Hossein Golba, Kengiro Azuma,Luigi Mainolfi, Philip Rantzer, Mario Airò, vedovamazzei,Magdalena Campos-Pons, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis,Lorenzo Mangili, Lucia Pescador, Cecilia Guastaroba, QuintoGhermandi, Jan Fabre, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini,Ettore Spalletti,Gabriella Benedini, Hamish Fulton, ClaudiaLosi. Con maestri ormai storicizzati dalla lunga attività e con-suetudine espositiva, figurano anche artisti giovani e menonoti che frequentano l’arte ambientale con grande vivacità equalità di proposta.

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IVA PER CASSAL’art. 7 del D.L. 185/08, convertito nella L. 2/09, ha previsto lapossibilità di differire, al momento dell’incasso del corrispetti-vo, il versamento dell’IVA relativa alle cessioni di beni e alleprestazioni di servizi poste in essere nei confronti dei cessiona-ri e committenti che agiscono nell’esercizio d’impresa o di arteo professione (c.d. “IVA per cassa”).Il differimento dell’esigibilità è, tuttavia, limitato nel tempo,essendo previsto che l’imposta diventi comunque esigibiledopo il decorso di un anno dall’effettuazione dell’operazione(imponibile), salvo che, prima della scadenza di detto termine,il cessionario/committente venga assoggettato a procedureconcorsuali o esecutive.Con il DM 26.3.2009 (pubblicato sulla G.U. 27.4.2009 n° 96) èstato emanato il provvedimento attuativo della disciplina inesame.La nuova disciplina ha formato oggetto di chiarimenti ufficialida parte dell’Agenzia delle Entrate con la circolare 30.4.2009n° 20.Innanzitutto si deve considerare che la nuova disciplina siapplica alle operazioni effettuate a decorrere dal 28.4.2009,giorno successivo alla pubblicazione del DM 26.3.2009, e che èpossibile optare per l’esigibilità differita solo se icessionari/committenti agiscono in veste di soggetti IVA; talefacoltà resta conseguentemente preclusa quando l’imprendito-re individuale o l’esercente arte o professione acquistibeni/servizi come “privato”.Ai fini dell’esigibilità differita, è irrilevante il luogo in cui è sta-bilito il destinatario dell’operazione, che quindi può anche nonessere residente in Italia, purché l’acquisto sia effettuato inqualità di soggetto passivo.Possono avvalersi della facoltà in oggetto i soli soggetti che,nell’anno solare precedente, hanno realizzato o, in caso di ini-zio di attività, prevedono di realizzare, nell’anno in corso, unvolume d’affari non superiore a 200.000,00; se in corso d’annotale limite viene superato, l’esigibilità differita resta preclusa apartire dalla prima operazione successiva all’avvenuto supera-mento; per le operazioni effettuate anteriormente resteràapplicabile l’esigibilità “per cassa”.Come anticipato, l’IVA diventa comunque esigibile decorso unanno dall’effettuazione dell’operazione, anche se il corrispetti-vo del bene/servizio non è stato incassato; a tale regola fa ecce-zione l’ipotesi in cui il cessionario/committente, prima che siascaduto tale termine, venga assoggettato ad una proceduraconcorsuale o esecutiva; in tale ipotesi, la sospensione è a

tempo indeterminato.La disciplina in esame non si applica alle operazioni per lequali la normativa IVA prevedeva già la facoltà di differire l’esi-gibilità dell’imposta (operazioni nei confronti di soggetti aven-ti generalmente carattere pubblico).

L’esigibilità differita comporta che:- le fatture vengano emesse ed annotate nei termini ordinari,in funzione del momento impositivo di cui all’art. 6 del DPR633/72;- l’imposta sia contabilizzata solo al momento dell’incasso delcorrispettivo.L’opzione per l’esigibilità differita dell’imposta deve risultare daapposita annotazione nella fattura di vendita, riportante anchela norma di riferimento, ossia l’art. 7 del DL 185/08 convertitonella L. 2/09; in mancanza, l’IVA relativa all’operazione posta inessere si considera ad esigibilità immediata.Il cedente/prestatore deve computare l’imposta, relativa alleoperazioni per le quali ha esercitato l’opzione, nella liquidazio-ne periodica relativa al mese o trimestre nel corso del quale èincassato il corrispettivo, ovvero nel corso del quale scade iltermine di un anno dal momento di effettuazione dell’opera-zione, salvo il caso in cui, come precedentemente ricordato, ilcessionario/committente sia stato precedentemente assogget-tato a procedura concorsuale o esecutiva.Nel caso in cui il corrispettivo sia incassato solo in parte, l’im-posta diventa esigibile ed è computata nella liquidazione perio-dica per un importo corrispondente al rapporto tra la sommaincassata ed il corrispettivo complessivo dell’operazione.Sotto il profilo degli adempimenti per il cessionario/commit-tente, le fatture ad esigibilità differita devono essere numeratee, ai fini della detrazione, annotate nel registro degli acquisti.La detrazione resta sospesa finché l’imposta non diventi esigi-bile, ossia finché il cessionario/ committente non paga il corri-spettivo; ai fini dell’esercizio della detrazione, sarà pertantocura del soggetto che intende effettuare la detrazione dare evi-denza della data del pagamento.In caso di pagamento parziale del corrispettivo, la detrazionecompete nella proporzione esistente fra la somma pagata ed ilcorrispettivo complessivo dell’operazione.Salvo che il cessionario/committente sia assoggettato a proce-dura concorsuale o esecutiva, la detrazione può essere eserci-tata qualora il corrispettivo non sia pagato entro un anno dal-l’emissione della fattura. Ciò in quanto:- l’imposta diventa esigibile, al più tardi, dopo un anno dall’ef-fettuazione dell’operazione;

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- la detrazione è subordinata alla sua esigibilità (ex art. 19 co.1 secondo periodo del DPR 633/72).

STUDI DI SETTORESecondo le direttive impartite dall'Agenzia delle Entrate agliUffici periferici (nota 9.3.2009, comunicazione di servizio n°14), a partire dagli accertamenti per l'anno d'imposta 2004,l'attribuzione dei maggiori ricavi o compensi determinati sullabase degli studi di settore potrà essere avvalorata attraverso glielementi di capacità contributiva (c.d. redditometro). In pra-tica, il redditometro potrà essere utilizzato dagli Uffici accerta-tori per fornire quegli elementi probatori ulteriori (richiestidalla giurisprudenza più recente) per motivare l'accertamen-to sulla base degli studi di settore, attestando la verosimiglian-za della stima effettuata sulla base degli studi.Per il contribuente non congruo, quindi, la dimostrazione chelo studio di settore applicato non è rappresentativo della pro-pria reale situazione economico-produttiva sarà più difficilequando l'Ufficio accerti in capo al medesimo soggetto il pos-sesso di auto di lusso, il sostenimento di spese per incrementipatrimoniali o di altre spese non compatibili con i ricavi o icompensi che risultano dagli studi di settore.

La Commissione di Esperti per gli studi di settore ha approva-to la serie di correttivi che adegueranno, in sede di applicazio-ne di GE.RI.CO. 2009, i risultati degli studi agli effetti della crisieconomica. Sono stati, in particolare, confermati i correttivi giàanticipati in precedenti occasioni, cioè per quanto può interes-sare il lavoro autonomo:- correttivo congiunturale generale basato sul livello di contra-zione di ricavi o compensi nel 2008;- correttivi che forniscono una maggiore elasticità agli indica-tori di normalità economica sulla base del livello di contrazio-ne di ricavi o compensi nel 2008.Viene precisato che, nonostante i suddetti correttivi, le stimeeffettuate dagli studi potrebbero non essere comunque rappre-sentative della reale situazione economica del singolo contri-buente. Per tale motivo, il software GE.RI.CO. 2009 consente,analogamente all'anno scorso, di segnalare eventuali situazio-ni giustificative della non congruità ai ricavi/compensi presun-ti.La Commissione di Esperti ha altresì chiarito che per i profes-sionisti gli effetti della crisi si manifesteranno in ritardo rispet-to a quelli già subiti dalle piccole e medie imprese.Per l'anno 2008, infatti, è stata registrata una diminuzionedegli incarichi, ma non necessariamente del volume dei com-

pensi. Una causa potrebbe essere l'incasso di somme riguar-danti prestazioni svolte negli anni precedenti.In futuro, la crisi potrebbe determinare una riduzione delletariffe unitarie relative alle diverse tipologie di prestazioni, acausa del minor lavoro, dell'aumento della concorrenza e delledifficoltà economiche della committenza. Ciò comporterà unmaggior numero di versamenti in acconto e di pagamenti fra-zionati con effetti distorcenti sui risultati della congruità.Inoltre, i costi rimarranno immutati, nel breve e medio termi-ne, con un conseguente appesantimento dei parametri dellacoerenza. Al fine di consentire una corretta rappresentazionedella situazione economica di tali soggetti, sarà quindi indi-spensabile un monitoraggio continuo dei dati.

Nel corso di una videoconferenza tenutasi in data 22.4.2009, laSOSE ha illustrato alle associazioni di categoria come operanoi correttivi apportati agli studi di settore per effetto della crisieconomica, precisando che gli stessi saranno operativi solo seil contribuente non risulterà inserito, in base ai dati raccolti, inun contesto che non è stato coinvolto dalla crisi economica.In sede di applicazione dello studio di settore tramite l'appli-cazione GE.RI.CO. 2009, i contribuenti che ritengano la stimaeffettuata dallo studio non rappresentativa della propria situa-zione economica potranno segnalare eventuali cause giustifi-cative della non congruità. Tali situazioni potranno poi esserecomunicate telematicamente alla SOSE seguendo l'appositaprocedura che sarà disponibile sul sito Internet www.sose.it.

Sono stati pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entrate lebozze dei modelli di comunicazione dei dati rilavanti ai finidegli studi di settore evoluti per il 2008 (approvati con i DM23.12.2008). Non sono, invece, state pubblicate le relativeistruzioni alla compilazione.Entro breve termine dovrebbero comunque essere pubblicati imodelli (unitamente alle relative istruzioni) relativi a tutti glialtri studi di settore, mentre entro la metà di maggio dovrebbeessere reso disponibile il software di compilazione GE.RI.CO.2009. La modulistica è analoga a quella degli anni precedenti,ma con maggiori informazioni da indicare nel quadro X. Al finedi verificare la contrazione dei ricavi/compensi che permettel'attivazione dei correttivi, viene, tra l'altro, richiesta l'indica-zione dell'ammontare dei valori di congruità per il periodo2007 e, in taluni casi, anche di anni precedenti. Nell'ambitodelle libere professioni viene monitorata la quota di affitto deilocali che, quale costo costante nel tempo, dovrebbe essere

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neutralizzata dai correttivi.Secondo le prime anticipazioni, GE.RI.CO. evidenzia un primorisultato normale ed un secondo risultato a seguito dell'ap-plicazione dei correttivi. Qualora, nonostante i suddetti cor-rettivi, lo studio di settore non rappresenti correttamente lasituazione economica del contribuente, lo stesso non è tenu-to ad adeguarsi ai maggiori ricavi/compensi espressi e puòsegnalare all'Amministrazione finanziaria le ragioni dellanon congruità.

DEDUCIBILITA’ DALL’IRPEF DELL’IRAP VERSATA NEL 2008L’art. 6 del D.L. 185/08 ha introdotto la deduzione dalle impo-ste dirette del 10% dell'IRAP pagata dal contribuente.In base a quanto emerge dalla apposita Circolare dell’Agenziadelle Entrate, l'IRAP rilevante per il calcolo della deduzione èquella versata nel periodo di imposta di riferimento, data dallasomma:- del saldo del periodo di imposta precedente;- dell'acconto del periodo d'imposta di riferimento stesso, neilimiti, per quanto concerne l'acconto, dell'imposta effettiva-mente dovuta per il medesimo periodo di imposta.

Si rammenta altresì la possibilità di chiedere il rimborso perquanto versato negli anni precedenti il 2008; l'Agenzia delleEntrate ha chiarito che tale facoltà (con istanza in via telema-tica secondo le modalità che saranno definite dal provvedi-mento dell'Agenzia delle Entrate in corso di approvazione)compete esclusivamente con riguardo ai versamentiIRPEF/IRES per i quali, al 29.11.2008 risultava ancora penden-te il termine di 48 mesi dalla data del versamento. In pratica,il rimborso è consentito per le imposte versate in data nonanteriore al 29.11.2004, a condizione che venga presentata l'ap-posita istanza entro il termine di 48 mesi dalla data del versa-mento.

IVA SPESE ALBERGHIERECon la risoluzione 31.3.2009 n° 84 l'Agenzia delle Entrate for-nisce chiarimenti sul trattamento, ai fini IRPEF e IRAP,dell'IVA non detratta relativa a prestazioni alberghiere ed asomministrazioni di alimenti e bevande.In particolare, secondo l'Agenzia, l'IVA non detratta e compre-sa nel costo sostenuto per le prestazioni alberghiere e di risto-razione non può essere dedotta dalla base imponibile:• sia nel caso in cui il contribuente disponga della fattura

relativa al bene o servizio ricevuto e scelga di non detrarrel'imposta;

• sia nel caso in cui la prestazione sia stata certificata conricevuta fiscale.

La posizione dell’Agenzia potrebbe essere condivisibile per ilcaso delle fatture (se in contribuente ritiene di non doverdetrarre l’IVA, potrebbe derivare una presunzione di non ine-renza del costo all’attività), mentre risulta non accettabile nelcaso di acquisto certificato da ricevuta fiscale.

DETRAZIONE 55%Per fruire della detrazione del 55% riconosciuta per gli inter-venti di riqualificazione energetica degli edifici esistenti (art.1 co. da 344 a 347 della L. 296/06), con il provvedimento delDirettore dell'Agenzia delle Entrate 6.5.2009 è stato approvatoil modello di comunicazione con le relative istruzioni (comerichiesto dall'art. 29 del D.L. 185/08).Il modello deve quindi essere utilizzato dai contribuenti cheintendono fruire della detrazione d'imposta del 55%:• per comunicare le spese sostenute nei periodi d'imposta

precedenti a quello in cui i lavori sono terminati, con riferi-mento ai soli lavori che proseguono oltre il periodo d'impo-sta;

• per comunicare le spese sostenute nel 2009 e negli anni suc-cessivi.

La trasmissione della comunicazione deve essere inviataall'Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica,entro 90 giorni dal termine del periodo d'imposta nel quale ilavori hanno avuto inizio, cioè entro il 31.3.2010 per le spesesostenute nel 2009, qualora i lavori non siano terminati entro il31.12.2009.La comunicazione non deve essere inviata, invece, nel caso incui i lavori siano iniziati e conclusi nel medesimo periodo d'im-posta. I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo d'im-posta non coincidente con l'anno solare, devono inviare lacomunicazione entro 90 giorni dal termine del periodo d'impo-sta in cui sono state sostenute le spese.In ogni caso, i contribuenti che intendono avvalersi della detra-zione devono continuare ad inviare all'ENEA, attraverso il sitointernet www.acs.enea.it, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, idati indicati nel DM 19.2.2007.

Dott. Walter MoroRedatto in data 9.5.2009

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CASA E OPERE PUBBLICHEDECRETO dirigente giunta regioneLombardia 21 aprile 2009, n. 3846Attuazione del programma regionale perl’Edilizia Residenziale Pubblica 2007-2009: programma regionale EmergenzaCasa – Approvazione dell’invito a presen-tare proposte.(B.U.R.L. n. 17 del 30/4/2009 – 3° S.S.)

TARGA ENERGETICA EDIFICIDECRETO dirigente regioneLombardia 18 marzo 2009, n. 2598Approvazione del nuovo modello di targaenergetica per gli edifici, in riferimentoalla d.g.r. 5018/2007.(B.U.R.L. n. 16 del 20/04/2009)

RUMOREDECRETO dirigente regioneLombardia 3 aprile 2009, n. 3302Decreto legislativo 194/05 e leggeregionale 13/01 – Mappa acusticastrategica degli agglomerati: specifichetecniche per la fornitura dei dati a regio-ne Lombardia. (B.U.R.L. n. 16 del21/04/2009 – 2° S.S.)

OPERE PUBBLICHELEGGE regione Lombardia 10 marzo2009, n. 5Disposizioni in materia di territorio eopere pubbliche - Collegato ordinamenta-le. (B.U.R.L. n. 10 del 13/03/2009 - 1°S.O.)

ESPROPRILEGGE regione Lombardia 4 marzo2009, n. 3Norme regionali in materia di espropria-zione per pubblica utilità(B.U.R.L. n. 9 del 06/03/2009 – 1°S.O.)

to legislativo n. 163/2006. (GU n. 80 del 6/4/2009)

Lettera-circolare Prot. n. 1212 del23 marzo 2009Il Dipartimento dei VV.F. fornisce impor-tanti chiarimenti concernenti l'obbligo delrilascio della dichiarazione di conformitàper gli impianti di cantiere e similari, aisensi dell'art. 10, comma 2, del D. Min.Sviluppo Economico 37/2008

IMPOSTA DI BOLLO SU ELABORATITECNICIAgenzia delle EntrateRisoluzione n. 74/EI singoli elaborati costituenti il progetto,che sono allegati al provvedimento di rila-scio del permesso di costruire, non devo-no essere assoggettati all'origine allamedesima imposta di bollo che scontainvece il provvedimento (Euro 14,62 ogni100 righe ovvero 4 facciate). Il chiarimen-to è giunto dall'Agenzia delle Entrate, tra-mite l'interpello n. 74/E del 23.3.2009.

LAVORI PUBBLICIDETERMINAZIONE autorità vigilanzalavori e forniture 25 febbraio 2009, n. 2Affidamento degli incarichi di collaudo dilavori pubblici a seguito dell'entrata in vigo-re del decreto legislativo 11 settembre2008, n. 152 (G.U. n. 64 del 18/3/2009)

APPALTI OPERE PUBBLICHEDECRETO ministero infrastrutture19 febbraio 2009Ai sensi dell'art. 133, comma 1 deldecreto legislativo del 12 aprile 2006, n.163 la misura del tasso di interesse dimora da applicare ai sensi dell'art. 20del Capitolato generale d'appalto deilavori pubblici approvato con decreto delMinistero dei lavori pubblici 19 aprile2000, n. 145 e' fissata per il periodo 1°gennaio 2008-31 dicembre 2008 al6,83%. (G.U. n. 50 del 2/3/2009)

EDILIZIAPROVVEDIMENTO 1 aprile 2009 n. 21/CUIntesa, ai sensi dell’art. 8, sesto comma,della legge 5 giugno 2003, n. 131, traStato, regioni e gli enti locali, sull’attoconcernente misure per il rilancio dell’e-conomia attraverso l’attività edilizia.(G.U. n. 98 del 29/4/2009)

RICOSTRUZIONE ABRUZZODECRETO-LEGGE 28 aprile 2009, n. 39Interventi urgenti in favore delle popola-zioni colpite dagli eventi sismici nellaregione Abruzzo nel mese di aprile 2009e ulteriori interventi urgenti di protezionecivile. (G.U. n. 97 del 28/4/2009)

IVA PER CASSADECRETO 26 marzo 2009Pagamento dell’imposta sul valoreaggiunto al momento dell’effettiva riscos-sione del corrispettivo. (G.U. n. 96 del 27/4/2009)

NORME SULL’ACCIAIO PER CEMENTO ARMATOLEGGE 9 aprile 2009, n. 33Il comma 1-bis dell’art. 5 della L.33/2009, di conversione in legge deldecreto-legge 5/2009, ha disposto l’en-trata in vigore dal 30 giugno 2009 dellaparte delle Norme Tecniche per le costru-zioni di cui al D.M. 14.1.2008 relativaall’acciaio B450A e B450C, contenutenel paragrafo 11.3.2. (G.U. n. 85 del11/4/2009 – S.O. n. 49/L)

AUTORITA' PER LA VIGILANZA SUICONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI,SERVIZI E FORNITURE PROVVEDIMENTO 15 gennaio 2009 Regolamento in materia di attività di vigi-lanza e accertamenti ispettivi di compe-tenza dell'Autorità per la vigilanza sui con-tratti pubblici di lavori, servizi e fornituredi cui all'articolo 8, comma 3, del decre-

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Nell’ultimo ventennio le tematiche in ambito energeticohanno sempre più acquistato una notevole importanza.Inizialmente furono oggetto di discussione di associazioni cul-turali di settore, ricercatori e docenti universitari, professioni-sti e consulenti energetici; le problematiche energetiche oggihanno coinvolto l’intera comunità internazionale.Questo processo di sensibilizzazione in ambito energeticoverso l’intera collettività, svolto da strategie politiche, associa-zioni, industria e mass-media, ha portato da un lato ad unmaggior interesse sul risparmio energetico, ma dall’altro afraintendimenti e a uno sfruttamento non sempre razionaledell’energia.Infatti ricorrere a delle soluzioni impiantistiche prescinden-do dalla tipologia di sistema “edificio-impianto” su cui sivuole agire, non è una scelta consapevole di sfruttamentodell’energia.Le tre principali strategie da attuare sono:1) Limitare i consumi di energia, pertanto intervenire sull’in-

volucro edilizio per ridurre le dispersioni di energia termi-ca durante la stagione invernale e le rientrate termichedurante la stagione estiva. Inoltre assumere dei corretticomportamenti per ridurre gli sprechi di energia.

2) Efficienza energetica: agire su ogni sottosistema impianti-stico in modo tale da aumentare il rendimento medio glo-bale stagionale e quindi ridurre l’energia primaria.

3) Ricorrere all’uso di energie rinnovabili.

Questo elenco, oltre che una successione delle azioni, rispec-chia un ordine nella convenienza delle stesse. In praticaattuare interventi ad elevata efficienza, con conseguente ridu-zione dei fabbisogni energetici, consente tempi di ritorno del-l’investimento assai minori rispetto al ricorso di energie rinno-vabili. L’impiego delle energie rinnovabili in un processo edili-zio, non corrisponde ad una qualunque applicazione (pannel-li fotovoltaici, pannelli solari termici, ecc), ma corrisponde adun approccio progettuale del sistema edificio-impianto corre-lato ad uno specifico contesto urbanistico e località climatica.Pertanto per un corretto sfruttamento delle energie rinnova-bili è fondamentale comprendere il rapporto che esiste tra lafase progettuale, l’utilizzazione delle stesse e la sinergia congli impianti di climatizzazione invernale ed estiva.Nel seguito verranno prese in considerazione solo le tipologiedi energie rinnovabili utilizzate nell’edilizia, in particolare perla climatizzazione degli ambienti.

Le tecnologie che verranno brevemente descritte dal punto divista tecnico ed economico sono:• Energia solare: termica e fotovoltaica;• Biomasse;• “Geotermia” (si distingue il concetto di sfruttamento del

calore diretto alle utenze e l’impiego delle pompe di caloreaccoppiate al terreno che permettono di ottenere elevatis-sime efficienze con conseguenti risparmi energetici (fino il35%), ma non può essere considerata propriamente fonterinnovabile).

ENERGIA SOLAREL’energia solare è una fonte significativamente disponibile nelnostro paese e la distribuzione della radiazione solare globalevaria da 1200 kWh/m2 al nord Italia fino 1700 kWh/m2 al sudItalia. Il suo utilizzo negli edifici può essere impiegato comesistemi solari passivi o sistemi solari attivi.Nei primi sistemi, l’energia solare viene direttamente impie-gata per fornire apporti gratuiti nell’edificio e non avvienenessuna conversione attraverso sistemi termodinamici e/omeccanici. Esempi di tali sistemi sono componenti finestrati,serre bioclimatiche e le più note sono le pareti “collettore” checonsistono in una parete termicamente conduttiva esposta alsole e una lastra vetrata che ricopre la parete creando un’in-tercapedine di aria.I sistemi attivi invece convertono la radiazione solare attra-verso opportuni componenti:• Pannelli solari termici, forniscono energia termica ad un

fluido termovettore per la produzione di ACS (acqua caldasanitaria) e climatizzazione ambientale;

• Pannelli fotovoltaici, convertono direttamente attraversol’effetto fotoelettrico la radiazione solare in energia elettri-ca.

Per completezza, anche se non impiegato in edilizia, esistonosistemi per la produzione di potenza elettrica medianteimpianti di conversione con cicli termodinamici (per esempiopannelli solari a concentrazione accoppiati a turbine a vapo-re).

Pannelli solari termiciI pannelli solari termici sono componenti che convertono laradiazione termica proveniente dal sole in energia termica ela trasferiscono ad un fluido termovettore (acqua, glicole oaria) che ha il compito di “trasportare” il calore verso gli uti-

LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE NEL SISTEMAEDIFICIO-IMPIANTO

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lizzatori (produttori ACS o terminali di emissione per la cli-matizzazione ambientale).L’elemento principale è l’assorbitore, che ha la funzione diassorbire la radiazione solare incidente a onde corte e di tra-sformarla in calore (trasformazione fototermica).Solitamente è composto da un metallo con buona capacità dicondurre il calore (per esempio il rame) e dovrebbe riuscire atrasformare il più completamente possibile la radiazione sola-re in calore. Gli assorbitori vengono verniciati con materialiselettivi che hanno lo scopo di catturare più energia solarepossibile.I pannelli solari si suddividono in funzione al tipo di circola-zione: naturale o forzata.Ulteriore suddivisione dipende dal pannello:• Pannelli piani vetrati, l’assorbitore viene provvisto di una

copertura trasparente frontale, mentre lateralmente e sulretro viene coibentato;

• Pannelli a tubi sottovuoto, ogni striscia di assorbitore è inse-rita in un tubo di vetro in cui è stato creato il vuoto. Questocomporta un’ottima coibentazione che rende possibile ilraggiungimento di temperature di lavoro anche nel campodel calore per processi industriali.

L’energia solare è però caratterizzata da alcuni difetti: ladiscontinuità e l’aleatorietà.I problemi connessi a discontinuità (alternanza giorno-notte)e aletorietà (variazione delle condizioni climatiche) possonoperò essere risolti con un adeguato sistema di accumulo cheaggiunge naturalmente anche costi e complessità all’impian-to. L’attuale stato dell’arte della tecnologia solare termica èper lo più finalizzata alla produzione di ACS, sia per gli obbli-ghi cogenti di soddisfare il 50% di fabbisogno termico per laproduzione di acqua calda sanitaria da fonte rinnovabile siaper gli incentivi fiscali sul risparmio energetico.Tale tipologia impiantistica permette i migliori ritorni di inve-stimento grazie anche alle defiscalizzazioni introdotte dallafinanziaria 2007 e si ottengono tempi di ritorno economico dicirca 9-10 anni. Il consumo di ACS per un edificio, costituisceperò una frazione significativa ma non preponderante deiconsumi energetici negli attuali edifici, per lo più dovuti alriscaldamento ambientale (circa il 35% del fabbisogno dienergia primaria) e per il raffrescamento estivo.Pertanto se si vuole ridurre maggiormente i consumi energe-tici e aumentare l’abbattimento delle emissioni di gas serra sideve puntare su impianti combinati, tali sistemi sono presen-

ti sul mercato da alcuni anni e hanno lo scopo di produrreacqua calda sanitaria ed energia termica per il riscaldamentodell’edificio.Attualmente è oggetto di numerose ricerche la possibilitàdi utilizzare la conversione dell’energia solare termica perla climatizzazione estiva, comunemente chiamata “solarcooling”.Essa può essere utilizzata per alimentare il generatore direfrigeratori ad assorbimento, ad adsorbimento, o impiega-to per la rigenerazione di sistemi “essiccanti” o saturazio-ne adiabatica. Per via dei costi elevati, tale applicazionerisulta economicamente poco conveniente e ha un merca-to di nicchia, quasi esclusivamente a carattere sperimen-tale e dimostrativo. Infine bisogna considerare che ciascuna applicazionerichiede una specifica progettazione.Per esempio il rendimento degli impianti solari varia indipendenza dal livello termico richiesto dall’utenza, dallecondizioni climatiche esterne. Pertanto le scelte impiantistiche possono essere diverse,sia per quanto concerne il sistema di accumulo sia per lascelta della tipologia di collettore solare da installare.Infatti i collettori presentano diverse curve di rendimentoe optare su una tipologia o un'altra è dipendente dallarichiesta dell’utenza. Un esempio è la scelta tra un collet-tore ad acqua piano vetrato e un collettore a tubi sottovuo-to. Le curve di rendimento esprimono l'efficienza del colletto-re al variare del rapporto:

dove:Tin: Temperatura d'entrata al collettore [°C]Test: Temperatura dell'ambiente esterno [°C]I: Radiazione solare specifica incidente sul collettore [W/m2]Evidentemente, un basso valore di tale rapporto caratterizzacondizioni di lavoro ottimali, mentre alti valori di K induconoelevate dispersioni da parte del collettore solare.Bassi valori del rapporto K contraddistinguono dunqueapplicazioni quali produzione di ACS, mentre utenze qualiil riscaldamento di ambienti, il riscaldamento invernaled'acqua calda sanitaria e l'attivazione di processi ad assor-bimento saranno contraddistinti da elevati valori del rap-

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porto K e quindi da efficienze inferiori. Nella figura sotto-stante sono rappresentate delle tipiche curve di efficienzaper collettori solari piani con assorbitore tipo selettivo ecollettore a tubi sottovuoto.

Nella tabella sottostante sono rappresentati alcuni esempi dipannelli solari termici in edilizia civile

Pannelli fotovoltaiciGli impianti solari fotovoltaici convertono la radiazione elet-tromagnetica solare in energia elettrica.I componenti elementari di tali sistemi sono le celle fotovol-taiche. Esse sono generalmente prodotte con silicio, secon-do due principali tecnologie: il silicio cristallino e il silicio Ilsilicio cristallino può assumere forma monocristallina (effi-cienza di conversione attorno al 17%) o policristallina (effi-cienza di conversione pari a circa il 14%). Il silicio amorfo ècaratterizzato da una notevole versatilità, perché può essereutilizzato su materiali di supporto flessibili o essere steso susuperfici trasparenti con diverse gradazioni di trasparenza, magenera scarse potenze specifiche, a causa della bassa efficienzadi conversione, attorno al 7%. Per dare un ordine di grandezza,la produzione di 1 kWel, nelle migliori condizioni meteorologi-che (il chilowatt di picco), necessita dell'installazione di un'arealorda di circa 8 m2 di pannelli fotovoltaici, facendo riferimentoai pannelli a silicio cristallino, con una spesa che si aggira tra i600 e i 900 / m2 di superficie captante installata. I costi di que-sta tecnologia sono dunque ancora assai elevati e i tempi di ritor-no semplici inaccettabili (circa 30 anni), senza nessuna contri-buzione. I recenti strumenti d'incentivazione (Conto Energia)hanno avviato il mercato, facendo crescere l'interesse attorno aquesta tecnologia e portando il tempo di ritorno dell'investimen-to da 30 anni a circa 12 anni. Pertanto risulta evidente che la tec-nologia fotovoltaica abbia un costo di mercato così alto da nonripagarsi mai, salvo considerare l’incentivazione del ContoEnergia che consente tempi di ritorno del capitale investito piùaccettabile anche se superiore a 10 anni.Tuttavia se fin dalla fase progettuale di un nuovo edificio si con-sidera la messa in opera di pannelli fotovoltaici, si può avere unariduzione dei costi legati alla pura installazione attraverso l’inte-grazione architettonica. L'involucro viene modificato in modo dafacilitare l'installazione dei pannelli solari. Si utilizzano cosìsoluzioni d'involucro che facilitino l'aggancio dei collettori.Inoltre, l'integrazione architettonica degli impianti solari preve-de la modifica del pacchetto edilizio in modo da rendere i collet-tori parte integrante del pacchetto stesso, assolvendo le funzio-ni di finitura esterna ed evitando il costo della parte più esternadella superficie. Inoltre, prevedendo l'installazione sin dallacostruzione dell'immobile, si abbattono i costi di posa in opera,in quanto non ricorre l'obbligo di prevedere strutture per lamovimentazione dei pannelli, ovviamente già disponibili perla costruzione dell'edificio stesso. L'abbattimento dei costiFonte: “Manuale per la progettazione e costruzione” – Ambiente Italia

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derivante dall'integrazione architettonica può arrivare sino al25%, in dipendenza dalla posizione della superficie e dallatipologia costruttiva cui il sistema viene integrato.

BIOMASSESi tratta di energia solare indiretta che può essere prodotta daqualunque materiale organico vegetale, come alberi e residuiforestali, piante erbacee ed acquatiche, residui agricoli, residuiindustriali, rifiuti urbani. Il grande interesse per le biomasse èdato dal fatto che, oltre a contribuire alla soluzione dei deficitenergetici regionali, esse rappresentano una grossa risorsa perl’ambiente. Infatti, l’incremento ed il razionale sfruttamento dellemasse vegetali, in particolare forestali, sul territorio non può checontribuire ad un miglioramento dell’ambiente tramite un mag-gior assorbimento dell’anidride carbonica presente in atmosfera.Oltretutto si viene a formare un ciclo chiuso, in quanto il carbo-nio emesso dagli impianti termici alimentati a biomasse è lo stes-so che viene assorbito dai vegetali per produrre una quantitàuguale di biomassa.Sono biomasse molti materiali eterogeneiquali la legna, le potature di alberi e di verde urbano, gli scarti dilavorazione del legno e i combustibili di origine vegetale come ilbiogas, biodisel o il bioetanolo. In pratica nel nostro territorio,non tutte le tipologie di biomassa sono disponibili, questo permotivi di facilità di reperimento e per utilizzabilità.Le biomasse di interesse sono quelle di origine legnosa: cippato,pellets e potature boschive. Il riscaldamento a biomasse puòessere utilizzato a più livelli; si possono cioè alimentare piccoleutenze domestiche, grandi edifici o interi quartieri, attraversosistemi di teleriscaldamento. L'ottimizzazione del processo dicombustione ha permesso di limitare le emissioni inquinanti inatmosfera. A tali miglioramenti si aggiungono poi innovazionifunzionali che hanno permesso di automatizzare l'alimentazionedei generatori di calore a biomasse e di facilitarne la manutenzio-ne. Tali macchine restano comunque significativamente costose(circa 150 /kW), tuttavia il costo del combustibile, significativa-mente più basso rispetto a quelli tradizionali (0,16 /MJ controgli 0,21 /MJ del metano), permette in genere di ottenere unpareggio nell'investimento entro dieci anni circa. Uno svantaggiolegato all'impiego di biomasse può essere ravvisato nell'elevatovolume necessario per il deposito del combustibile. Quest'ultimopossiede infatti una scarsa densità energetica, valutabile attornoai 17 MJ/kg (pari a circa 11.1 GJ/m3) per i pellets e 13.3 MJ/kg(2.7 GJ/m3) per il truciolato. Infine, la manutenzione delle cal-daie resta tuttora più articolata che nel caso di semplici brucia-

tori a gas. Vi sono poi alcune considerazioni che potrebbero ren-dere l’impiego marginale. Come detto sono fonte rinnovabile, maè vero che vengono trasformate in energia termica mediante unprocesso di combustione che, nonostante annulla la CO2 comeprecedentemente descritto, rilascia prodotti di combustionevelenosi e polveri sottili con una produzione di circa il doppio delgas naturale. Infine il sito di disponibilità della biomassa e la cen-trale di produzione dell’energia deve essere correlato tra loro, poi-ché il trasporto della biomassa incide dal punto di vista dei costi,dell’inquinamento globale e della mobilità all’interno del territo-rio dovuto ai mezzi di trasporto.

ENERGIA GEOTERMICACome anticipato in premessa, si deve innanzitutto chiarireun’ambiguità su tale fonte di energia che si è venuta a crearenegli impianti di climatizzazione, facendo una netta distinzionetra la geotermia e sul quello che è il recupero del calore dal ter-reno attraverso l’impiego di pompe di calore.Energia geotermica è l’energia propria del nostro pianeta che dalcentro della terra va fino la superficie. Tale energia in superficieha una densità così bassa da renderla poco utile. Infatti si otten-gono fluidi termovettori con temperature intorno ai 10-15°C cheper il diretto impiego in climatizzazione ambientale risulta discarsa utilità.L’energia geotermica è utilizzabile in pochi casi, quando le acquepiovane passando dalle fenditure del mantello terrestre entranoin contatto con le rocce calde e quindi si forma vapore (geoter-mia ad alta entalpia) o acqua calda (geotermia a bassa entalpia).In questo caso si può utilizzare direttamente il vapore in cicli digenerazione potenza meccanica (per esempio turbine a vapore)o l’acqua calda per il riscaldamento ambientale. Un esempio ditale sfruttamento di energia è l’Islanda, mentre in Italia la suadisponibilità è quasi nulla, salvo rarissimi casi (per esempio cen-trale per la produzione di energia elettrica di proprietà Enel aLarderello in Toscana).La tecnologia delle pompe di caloreaccoppiate al terreno non può essere ritenuta una fonte rinnova-bile in senso stretto. Infatti per utilizzare la “fonte geotermica” siha una spesa netta di energia meccanica (quasi sempre ottenu-ta da fonte non rinnovabile), assorbita appunto dalla macchinafrigorifera per accrescere il calore da un livello termico altrimen-ti non impiegabile ad un livello termico superiore tale da poteressere utilizzato nella climatizzazione ambientale.Inoltre la pompa di calore estrae dagli strati di suolo interessatipiù energia di quanta ne venga reintegrata dal flusso geotermico

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naturale. Pertanto la pompa di calore impoverisce un “serbatoiodi accumulo termico” che è il suolo e poiché gli strati interessatisono poco profondi, questi vengono portati ai livelli termici pre-cedenti (rigenerati) grazie alla radiazione solare e al riscalda-mento estivo dell’atmosfera.Dire pompe di calore geotermiche non è propriamente corretto inquanto non sfruttano completamente energia geotermica maenergia solare che viene temporaneamente stoccata nella partesuperiore del terreno. Infine se le pompe di calore “geotermiche”vengono utilizzate come refrigeratori durante la stagione estiva ecedono calore al terreno, si possono assimilare ad un impiantoidroelettrico pompaggio-turbinaggio che non è propriamentefonte rinnovabile idrica, come invece è lo sfruttamento dell’ener-gia potenziale del bacino di alta quota (solo fase turbinaggio,senza pompaggio). Fatta questa precisazione, le pompe di caloreaccoppiate col terreno presentano rilevanti vantaggi ed elevateefficienze energetiche tale da consentire risparmi energeticimediamente pari al 35%. Una maggiore diffusione di questa tecno-logia consentirebbe di ridurre sensibilmente le emissioni nocive.Sostituendo come sorgente termica il terreno all’aria, si possonoottenere temperature medie annuali ideali per l’accoppiamentocon le pompe di calore, incrementando gli indici di prestazione:• COP (Coefficient Of Performance) medio durante la stagione

invernale;• EER (Energy Efficient Ratio) durante la stagione estiva.Tali incrementi consentono di ridurre drasticamente i consumi dienergia elettrica e di conseguenza limitare l’impegno contrattua-le di potenza elettrica.Ridurre il fabbisogno di energia termica rende questa tecnologiaadatta all’accoppiamento con gli impianti fotovoltaici, chiara-mente dopo una attenta analisi tecnico-economica che confermila sua fattibilità. Il recupero del calore può essere fatto attraver-so scambiatori di calore verticali od orizzontali a terreno, oppureutilizzare acqua di falda, condizione assai conveniente in alcunearee italiane. Per esempio a Milano, dove la falda acquifera èprossima alla superficie, si spinge il suo sfruttamento nonostantele pratiche autorizzative richiedono tempi lunghi.L'installazione degli scambiatori a terreno risulta opportuna solonel caso il tessuto urbano locale non sia densamente edificato.Tuttavia, le aree in cui tale tecnologia rimane applicabile sononumerose e, considerati i benefici ambientali che ne possonoderivare, si ritiene opportuno diffondere tale tecnologia, che inaltre aree europee (Svezia e Svizzera) ha raggiunto uno sviluppoelevato.

CONCLUSIONIUn ultima considerazione, prima di trarre le conclusioni, è l’idro-geno di cui spesso si parla e poche volte si danno corrette defini-zioni.Esso non può essere assolutamente considerato una fonte dienergia primaria e tanto meno del tipo rinnovabile, perché primadi essere utilizzato deve essere prodotto e la sua produzione nelcaso di modalità semplici ed economiche, come il reforming delmetano, implica la dipendenza da idrocarburi e un inquina-mento atmosferico da anidride carbonica.Pertanto la corretta definizione di idrogeno non è fonte ener-getica, ma vettore energetico.Si è esposto in questa relazione, un quadro generale sulla tec-nologia delle fonti rinnovabili applicate all’edilizia, indicandoper ogni tecnologia impiegata le caratteristiche e le peculiari-tà con possibili sviluppi. Per esempio l’installazione sui tettidegli edifici dei pannelli solari termici è più ragionevole cheinstallare pannelli fotovoltaici. Infatti produrre energia termi-ca in modo centralizzato e distribuire il calore mediante retidi teleriscaldamento è meno conveniente che produrre inmodo locale l’energia termica, riducendo quindi le perdite didistribuzione. Invece costruire centrali fotovoltaiche di grossataglia e distribuire l’energia elettrica è più conveniente cheinstallare inverter e contatori di energia in ogni singolo appar-tamento, inoltre le efficienze e piani di manutenzione per isistemi centralizzati sono migliori dei singoli edifici.I sistemi di climatizzazione accoppiati al terreno, che hannoelevate efficienze tali da considerarli nella categoria dellefonti rinnovabili, possono essere convenientemente sfruttatiin ogni contesto, dalla singola unità immobiliare ai grandicomplessi edilizi. Le biomasse devono essere valutate sia inambito territoriale (per esempio disponibilità di cippato inloco) e possono essere convenientemente impiegate in conte-sti medio-grandi, per esempio alimentazione energetica di retidi teleriscaldamento a servizio di edifici o di quartieri.Credo a mio avviso che ogni tecnologia sia di grande utilità,ma se utilizzata non per simpatia o immagine, ma dopo atten-te analisi e valutazioni tecnico ed economiche integrate in unprocesso edilizio e in un contesto territoriale.Soltanto in questo modo è possibile definire, per ogni situazio-ne, la migliore applicazione tecnologica.

dott. ing. Mauro Volontè

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REQUISITI DEL CANDIDATO IDEALE:laurea di primo livello in discipline tecni-che (costituisce titolo preferenziale lalaurea in ingegneria ambientale e/ogestionale o equivalente titolo estero);buona conoscenza della lingua inglese.Preferenziale partecipazione a corsi omaster nel settore energetico.L'AZIENDA OFFRE: retribuzione commi-surata all’esperienza.SEDE DI LAVORO: Brescia.Inviare cv collegandosi a www.space-work.eu inserendo il codice annuncio2250

1 PROJECT MANAGER SETTORE ENERGIE RINNOVABILIHolding specializzata nella ricerca, pro-duzione commercializzazione di energiada fonti rinnovabili attraverso la realiz-zazione e lo sviluppo di progetti su tec-nologia eolica, solare e da biomasse.Gestione e responsabilità della com-messa affidata, dalla fase di progetta-zione fino alla consegna della commes-sa, sia dal punto di vista tecnico cheburocratico, assicurando una continuasupervisione per il raggiungimentodegli obiettivi economici e dei relativitempi di consegna. Interfaccia con iltecnico delle banche relativamente allasupervisione dell’andamento dei lavorie con l’ufficio acquisti interno per forni-re le specifiche tecniche deiprodotti/servizi da acquistare.REQUISITI DEL CANDIDATO IDEALE:Laurea in Ingegneria Gestionale,Elettrica o Edile. Età compresafra i 30 ed i 35 anni; buona conoscen-za del Pacchetto Office, Autocad e pre-feribile la conoscenza di SAP; buonaconoscenza dell’inglese. Pregressaesperienza di almeno 2 anni nellagestione di commesse tecniche.Disponibilità a brevi trasferte.L’AZIENDA OFFRE: Assunzione a tempo

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indeterminato e retribuzione commisu-rata all’esperienza.SEDE DI LAVORO: MilanoInviare cv collegandosi a www.space-work.eu inserendo il codice annuncio2247.

1 PROGETTISTA TERMOTECNICOPrestigiosa società di ingegneria ope-rante a livello internazionale, specializ-zata nella progettazione di impiantigenerali destinati a complessi civili,industriali ed urbanistici. Progettazionedi impianti termotecniciREQUISITI DEL CANDIDATO IDEALE:.Esperienza maturata nella progettazio-ne di impianti termotecnici di grandistrutture. Conoscenza buona della lin-gua inglese.L’AZIENDA OFFRE: Retribuzione commi-surata all’esperienza.SEDE DI LAVORO: VenetoInviare cv a www.spacework.eu inseren-do il codice annuncio 2112

1 INGEGNRE ELETTRICOPrestigiosa società di ingegneria ope-rante a livello internazionale, specializ-zata nella progettazione di impiantigenerali destinati a complessi civili,industriali ed urbanistici. Stesura dicomputi metrici, specifiche e relazionitecniche. Dimensionamento di cabine,quadri e reti. Dimensionamento dispazi tecnici (cavedi, controsoffitti, ecc.) e centrali (relativamente alla distribu-zione elettrica). Conduzione cantiere eprove e collaudi (per impiantielettrici/correnti deboli).REQUISITI DEL CANDIDATO IDEALE:Laurea in ingegneria elettrica. Ottimaconoscenza di office,AUTOCAD e dei principali programmi dicalcolo (Cadalet ed Ampere per i dimen-sionamenti elettrici; Dialux e Relux peri calcoli illuminotecnici; Zeus o similari

per protezione scariche atmosferiche).Esperienza di dimensionamento diimpianti a correnti deboli (rilevazioneincendio, cablaggio strutturato, diffusio-ne sonora, sistemi di sicurezza, ecc.).Richiesta una conoscenza ottima dellalingua inglese.L’AZIENDA OFFRE: Retribuzione commi-surata all’esperienza.SEDE DI LAVORO: RomaInviare cv a www.spacework.eu inseren-do il codice annuncio 2255

1 INGEGNERE RESPONSABILE DI COMMESSEHolding specializzata nella ricerca, pro-duzione commercializzazione di energiada fonti rinnovabili attraverso la realizza-zione e lo sviluppo di progetti su tecnolo-gia eolica, solare e da biomasse.Responsabilità, supervisione, verifica econtrollo di tutta la documentazione(aspetti burocratici) necessaria allo svi-luppo delle commesse aperte, dalle fasiiniziali fino al termine della stessa.Controllo e supervisione dell’andamentoe della pianificazione dei lavori di tutte lecommesse; organizzazione degli inter-venti ed catalogazione degli stessi negliappositi programmi gestionali.REQUISITI DEL CANDIDATO IDEALE:Laurea in Ingegneria (meglio seGestionale), età compresa fra i30 ed i 35 anni; buona conoscenza delPacchetto Office e gradita la conoscen-za di SAP; preferibile conoscenza dellenormative e della burocrazia in campoenergetico. Pregressa esperienza nellasupervisione di lavori legati a commes-se tecniche.L’AZIENDA OFFRE: Assunzione a tempoindeterminato e retribuzione commisu-rata all’esperienza.SEDE DI LAVORO: MilanoInviare cv collegandosi a www.spacework.euinserendo il codice annuncio 2248.

RichiesteCATUOZZO LAURA Geometra, diplomata nel 2003, 5 annidi esperienza presso studio di architet-tura (progettazione architettonica, ste-sura elaborati strutturali, computi metri-ci, pianificazione territoriale). Autocad2008 Lt 2D, pacchetto office. Ottimereferenze. Seria, disponibile, dinamica,motivata, voglia di imparare (soprattut-to programmi 3d). Disponibilità imme-diata per qualsiasi ruolo (full time). Per info: [email protected] oppu-re 333.8575963

DE MARIA MARCO Laureato in Edilizia, presso il Politec-nico di Milano (Facoltà d'Ingegneria),cerca lavoro presso imprese edili,società o studi di progettazione.Contatti: tel. 338 8998208 e-mail:[email protected] - Curriculumsul sito www.ordingcomo.org

LEONI ELENA Neolaureata a pieni voti (110/110) inIngegneria Edile/Architettura al Politec-nico di Milano (Polo di Lecco) cercaprimo impiego o opportunità di tirociniopresso studio di progettazione, societàdi ingegneria o impresa edile. Ambiti professionali: progettazione edili-zia, sicurezza, sostenibilità ambientale. Buona conoscenza del pacchettoOffice e di Autocad. Serietà, impegno emassima disponibilità. Contatto: [email protected] - Curriculum sul sitowww.ordingcomo.org

RANIERI MARIANGELA Laureata in lettere. Stage post-laurea di8 mesi c/o il Ministero per i Beni e leAttività Culturali - Direzione regionaleper i Beni Culturali e Paesaggistici dellaPuglia - Ufficio Vincoli-Tutela-Contenzio-so - durante il quale ha affiancato

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architetti, in occasione di sopralluoghivolti alla verifica di immobili, oggetto dieventuali apposizioni di vincoli direttie/o indiretti; ha curato la stesura direlazioni storico artistiche di immobilida vincolare e quella di decreti che tute-lassero il patrimonio storico, artistico,paesaggistico e archeologico.Disponibilità immediata come segreta-ria in studio d'ingegneria.Per contatti: cell. 3491488276 e.mail:[email protected] - Curriculumsul sito www.ordingcomo.org

VITALI MADDALENA Ingegnere ambientale con laurea spe-cialistica a pieni voti presso il Poli-tecnico di Milano, titolare di partita IVA,iscrizione all'Ordine degli Ingegneridella Provincia di Milano, offresi per col-laborazioni con studi e società di geolo-gia, geotecnica e ingegneria idraulica. Esperienza modellazione numerica siticontaminati. Ottimo inglese (IELTS 7.5)e francese base (DELF A2). Conoscenza ottima applicativi Office,discreta AutoCAD, buona Feflow, Gimpe Lyx. Abilitazione all'attività professio-nale di “Coordinatore della sicurezza infase di progettazione ed in fase di ese-cuzione. Responsabile del servizio diprevenzione e protezione per la sicurez-za e l'igiene del lavoro nel compartoedile”. Patente B. Ampia disponibilità atrasferte. Disponibilità immediata.Per info e invio curriculum contattare(+39) 3293087311 o [email protected].

Nota: l’Ordine riporta le richieste e le offerte di collaborazione che pervengono,ma non si assume alcuna responsabilità in merito al loro contenuto.

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7MARZOAPRILEMAGGIO

26 marzoL’ing. Cantaluppi è presente alla conferenza “Come nasce un affresco”,presso la sede dell’Ordine

26 marzoL’ing. Viola Paolo, delegato dalConsiglio, partecipa alla riunione del Comitato di coordinamento dellaCommissione Marittima, presso il CNI a Roma

30 marzoL’ing. Bollini è presente all’inaugurazio-ne dell’anno accademico 2008-2009dell’Università dell’Insubria

31 marzoL’ing. Zappa partecipa alla riunione del Comitato Scientifico della Consulta, a Milano

1 aprileL’ing. Cantaluppi, l’ing. Gerosa, l’ing.Marelli e l’ing. Zappa sono presenti allariunione con i Consiglieri degli Ordinidi Monza e Lecco, per la stesura delbando di concorso proposte progettualiper la valorizzazione del territorioBrianteo.

3 aprile L’ing. Lozej partecipa alla seduta del consiglio comunale, ad adunanzaaperta, sul tema “La crisi economicanella nostra Città. Riflessioni e strategie”, presso la biblioteca comunale di Como

3 aprileL’ing. Zappa partecipa alla Assembleadel Sincert, a Roma

4 aprileIl Consiglio incontra i nuovi iscritti

4 aprileAssemblea degli iscritti

15 aprileRiunione della CommissioneLiquidazione Parcelle composta da ing.Garlati, ing. Lozej e ing. Marelli

15 aprileRiunione di Consiglio

16 aprileL’ing. Marelli e l’ing. Roda partecipanoalla riunione della Commissione Tariffedella Consulta, a Lodi

21/22 aprileL’ing. Zappa partecipa alla riunionedella Commissione Qualità del CNI,presso l’Ordine degli Ingegneri diParma30 aprileL’ing. Auguadro, l’ing. Garlati e l’ing.Marelli sono presenti all’incontro“Modalità di realizzazione delle operedi urbanizzazione a scomputo degli oneri”, presso l’ANCE di Como

6 maggioRiunione di Consiglio

ATTIVITÁ DEL CONSIGLIO

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ALBO DEGLI INGEGNERI

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ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione ANUMERO ISCRIZIONE DATA ISCRIZIONE SETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME LUOGO E DATA LAUREA TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA ABILITAZIONE INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE OCCUPAZIONE PARTITA IVA TEL. STUDIO FAX STUDIO

2749 A 25/03/2009 Civile e Ambientale 22014 DONGO-CO-via Campiedi 34

AGGIO ALBERTO Politecnico di Milano il 23/04/2008

Gravedona il 30/07/1981 E.S. Milano 2008 22014-DONGO-CO-via Campiedi 32

GGALRT81L30E151T Dipendente 0344 81125 0344 82245

2755 A 25/03/2009 Industriale 22071 CADORAGO-CO-via Petrarca 48

BERNASCONI SAMUELE Politecnico di Milano il 24/07/2003

Como il 21/03/1976 E.S. Milano 2003

BRNSML76C21C933R 347 4336 639

2750 A 25/03/2009 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22014 DONGO-CO-via Campiedi 60

BORDOLI MASSIMO Politecnico di Milano il 23/04/2008

Bellano il 06/04/1980 E.S. Bergamo 2008

BRDMSM80D06A745F Libero professionista 0341 940 692 0341 940 692

2759 A 15/04/2009 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22100 COMO-CO-via Sabotino 1/A

CARLISI MARCO Politecnico di Milano il 28/10/2005

Como il 01/07/1980 E.S. Milano 2005

CRLMRC80L01C933A Libero professionista 02935130134 349 5926 374

2748 A 25/03/2009 Civile e Ambientale 22100 COMO-CO-via Grilloni 33

CASARTELLI DAVIDE Politecnico di Milano il 23/10/2006 031 506 060

Cantù il 09/05/1982 E.S. Milano 2008 22100 COMO-CO-via Grilloni 33

CSRDVD82E09B639I 338 3469 786

2747 A 25/03/2009 Civile e Ambientale 22100 COMO-CO-via Mascherpa 6/A

CASTELNUOVO PIETRO Politecnico di Milano il 07/04/2006 031 520 889

Como il 10/11/1980 E.S. Milano 2006

CSTPTR80S10C933T 348 5448 982

2760 A 06/05/2009 Civile e Ambientale 22070 LOCATE VARESINO-CO-via San Vito 5

CAZZANIGA GIOVANNI MARIA Politecnico di Milano il 24/04/2008 0331 832 852

Tradate il 12/08/1982 E.S. Milano 2008 22070 LOCATE VARESINO-CO-via San Vito 5

CZZGNN82M12L319V 0331 832 852 0331 832 852

2761 A 06/05/2009 Civile e Ambientale 22026 MASLIANICO-CO-via Roma 3/A

COLOMBO MATTEO Politecnico di Milano il 24/04/2008 031 513 197

Como il 23/07/1981 E.S. Milano 2008 22026 MASLIANICO-CO-via Roma 3/A

CLMMTT81L23C933P 340 2967 973

AGGIORNAMENTO DELL’ALBOAL 06/05/2009

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NUMERO ISCRIZIONE DATA ISCRIZIONE SETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME LUOGO E DATA LAUREA TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA ABILITAZIONE INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE OCCUPAZIONE PARTITA IVA TEL. STUDIO FAX STUDIO

2756 A 25/03/2009 Dell’Informazione 22100 COMO-CO-via Parrocchiale 1

FAVERIO JACOPO Politecnico di Milano il 24/04/2008 031 523 140

Como il 02/09/1978 E.S. Milano 2008 22100 COMO-CO-via Parrocchiale 1

FVRJCP78P02C933H Consulente 02874330133 347 9307790

2751 A 25/03/2009 Civile e Ambientale 22030 PUSIANO-CO-via Montandon 4

GALLI FABIO Politecnico di Milano il 24/10/2008

Como il 21/02/1983 E.S. Milano 2008 22030 PUSIANO-CO-via Montandon 4

GLLFBA83B21C933O Collaboratore 03181340138 349 4034 515

2752 A 25/03/2009 Industriale 22070 GRANDATE-CO-via Pusterla 32

LUCCA GIORGIO Politecnico di Milano il 17/06/2003

Lecco il 30/03/1977 E.S. Milano 2003 22073 FINO MORNASCO-CO-SICAD srl - via Garibaldi 137

LCCGRG77C30E507U Impiegato 031 921 271 031 921 864

2746 A 25/03/2009 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22100 COMO-CO-via Aldo Moro 50

MILANO GIUSEPPE Università Studi Napoli il 26/07/2005

Caserta il 01/02/1979 E.S. Napoli 2005 22100 COMO-CO-via Aldo Moro 50

MLNGPP79B01B963E 328 9653 702

2754 A 25/03/2009 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 22063 CANTU’-CO-via G. Spazzi 11

MOSTOSI ALESSANDRO Politecnico di Milano il 12/10/2004

Cantù il 18/04/1976 E.S. Milano 2004

MSTLSN76D18B639U 347 813 6338

2753 A 25/03/2009 Civile e Ambientale 22044 INVERIGO-CO-via Ronchetto 4

ORIGGI GIANMARIA Politecnico di Milano il 23/07/2008

Como il 10/03/1981 E.S. Milano 2008

RGGGMR81C10C933A

2745 A 25/03/2009 Civile e Ambientale 22063 CANTU’-CO-via Filippo Juvara 29

PALEARI ROBERTO Politecnico di Milano il 11/04/2001

Monza il 01/10/1975 E.S. Milano 2001

PLRRRT75R01F704X

2757 A 15/04/2009 Industriale 22012 CERNOBBIO-CO via Plinio 4

SANAVIO ROBERTO Politecnico di Milano il 23/07/2004

Como il 07/05/1976 E.S. Milano 2005

SNVRRT76E07C933F

2758 A 15/04/2009 Civile e Ambientale 22015 VERCANA-CO-via Case Sparse 20

VENINI GIOVANNI Politecnico di Milano il 24/10/2008 0344 965 048

Lecco il 09/10/1983 E.S. Milano 2008

VNNGNN83R09E507L 349 4042 116

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CANCELLAZIONE INGEGNERI: sezione ANUMERO ISCRIZIONE DATA ISCRIZIONE SETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME LUOGO E DATA LAUREA TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA ABILITAZIONE INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE OCCUPAZIONE PARTITA IVA TEL. STUDIO FAX STUDIO

1105 A 04/03/1983 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 20059 ORENO DI VIMERCATE-MB-via Piave 20

CARZANIGA GIUSEPPE Politecnico di Milano il 28/10/1982

Merate il 18/01/1957 E.S. Milano 1982 20059 ORENO DI VIMERCATE-MB-via Piave 20

CRZGPP57A18F133V

Trasferito all’Ordine di Monza e Brianza il 06/04/2009

660 A 08/01/1974 Civile e Ambientale-Industriale 21052 BUSTO ARSIZIO-VA-via Lucio Anneo Seneca 1

MESCHI GIUSEPPE Politecnico di Milano il 21/12/1972

Merate il 21/03/1948 E.S. Milano 1973 21052 BUSTO ARSIZIO-VA-via Lucio Anneo Seneca 1

MSCGPP48C21F133A

Trasferito Ordine di Varese il 23/03/2009

2057 A 02/02/2000 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 20134 MILANO-MI-via Rombon 57

MOLTENI GIORGIO Politecnico di Milano il 24/07/1997

Cantù il 19/08/1972 E.S. Milano 1997 20134 MILANO-MI-via Rombon 57

MLTGRG72M19B639G

Trasferito all’Ordine di Milano il 08/04/2009

2680 A 23/04/2008 Dell’Informazione LONDON SW1V 4EX GB-flat 3, 52 Alderney Street

MOSCATELLI ALBERTO Politecnico di Torino il 28/07/2000

Como il 22/08/1972 E.S. Torino 2002 22060 CUCCIAGO-CO-via Marconi 20/A

MSCLRT72M22C933A

Cancellato su richiesta il 25/03/2009

2065 A 08/03/2000 Civile e Ambientale-Industriale-Dell’Informazione 23851 GALBIATE-LC-via Don Pietro Villa 13

STEFANI ANTONIO Università Studi Genova il 22/07/1982

Arquà Polesine il 25/09/1950 E.S. Genova 1983 23851 GALBIATE-LC-via Don Pietro Villa 13

STFNTN50P25A435K

Trasferito all’Ordine di Lecco il 06/04/2009

ISCRIZIONE INGEGNERI: sezione BNUMERO ISCRIZIONE DATA ISCRIZIONE SETTORI DI APPARTENENZA INDIRIZZO RESIDENZA

COGNOME E NOME LUOGO E DATA LAUREA TEL. RESIDENZA

LUOGO E DATA NASCITA ABILITAZIONE INDIRIZZO STUDIO

CODICE FISCALE OCCUPAZIONE PARTITA IVA TEL. STUDIO FAX STUDIO

42 B 15/04/2009 Industriale 22063 CANTU’-CO- via Diaz 5

SALEMI WALTER Università Studi Bologna il 18/07/2002 031 3515 027

Napoli il 14/02/1971 E.S. Milano 2008 22063 CANTU’-CO via Diaz 5

SLMWTR71B14F839O 347 4779 315 031 3515 027

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SEGNALAZIONI DELL’ORDINEOR

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GNER

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VINC

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TERNE COLLAUDATORI Data IMPRESA COSTRUTTRICE OGGETTO DESIGNATI 25.03.2009 Soc. Lavedo s.r.l. Complesso residenziale in Griante (CO) 1. Ing. CACCIA Luigi

2. Ing. LOZEJ Pier Giuseppe3. Ing. PONTIGGIA Natale Maria

25.03.2009 Arcadia Promedil s.r.l. Edificio residenziale plurifamiliare in Faloppio (CO)

1. Ing. CAMPAGNA Giacomo2. Ing. MAGNAGHI Roberto3. Ing. PORTA Marco

25.03.2009 Impresa De Marchi s.r.l. Villetta trifamiliare in Cadorago (CO) 1. Ing. CAMPAGNA Nicola2. Ing. MARAZZI Aurelio3. Ing. RICCIARDI Francesco Antonio

09.04.2009 Impresa EDILRIVA s.n.c. Costruzione di n. 2 edifici residenziali in Colonno (CO)

1. Ing. CANTALUPPI Manlio2. Ing. MARRA Giuseppe3. Ing. RIVA Gianmario

27.04.2009 C.E.A. di Angelo Longoni & C.snc

Autorimessa interrata ad uso residenziale il Lurago d’Erba (CO)

1. Ing. CANZIANI Giovanni2. Ing. MASCETTI Angelo3. Ing. RODA Alberto

27.04.2009 Impresa Nord Edil snc Costruzione edifici industriali in Rovello Porro(CO)

1. Ing. CAPPELLETTI Gabriele2. Ing. MICHEROLI Antonio3. Ing. ROSELLI Angelo Cesare

27.04.2009 Impresa La Garofalo Vedanesesrl

N. 3 unità immobiliari a schiera in Faloppio(CO)

1. Ing. CARNELLI Cesare2. Ing. MOLTENI Marco3. Ing. SALA Daniele Ferdinando

27.04.2009 Impresa Edile Ferri Pasqualesnc

N. 3 ville bifamiliari in Faloppio (CO) 1. Ing. CARNELLI Giampiero2. Ing. MONDELLI Giuseppe3. Ing. SIRONI Luca

06.05.2009 Impresa Rizzi Valentino snc Civile abitazione in Cantù (CO) 1. Ing. CASTELLINI Serafino2. Ing. MONTALTO MONELLA Giuseppe3. Ing. SIRONI Terenzio

06.05.2009 Impresa Nord Edil snc Costruzione edifici industriali in Rovello Porro(CO)

1. Ing. CATTANEO Damiano Rocco2. Ing. DE GENNARO Mauro3. Ing. SPADONI Roberto

06.05.2009 Impresa Carlo Viganò & C. srl Palazzina uffici in Cabiate (CO) 1. Ing. CELUZZA Alessandro2. Ing. DE ROSE Massimiliano3. Ing. TAGLIATI Daniele

06.05.2009 Brusadelli Costruzioni srl Costruzione di villette a schiera in Ponte Lambro (CO)

1. Ing. CIANCIA Giuseppe2. Ing. DEL VECCHIO Giuseppe3. Ing. TALON Paolo

MARZO-APRILE-MAGGIO 2009

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SERVIZI A CURA DELL’ORDINE

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Orario di apertura al pubblico della Segreteria: Lunedì/Venerdì ore 9,00 - 12,00Il Presidente ing. Manlio Cantaluppi riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Vice/Presidente ing. Giordano Zappa riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento) Il Segretario ing. Leopoldo Marelli riceve: Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Delegato INARCASSA ing. Luisella Garlati riceve:Lunedì ore 11,00 (previo appuntamento)Consulenza fiscale: dott. Walter Moro riceve:Giovedì ore 9,00 (previo appuntamento)Consulenza legale: avv. Mario Lavatelli riceve:1° lunedì del mese ore 14,30 (previo appuntamento)TariffeCertificati di iscrizione € 5,20Certificati di iscrizione in bollo € 15,50Duplicati tessere € 5,20Tassa di liquidazione parcelleParcelle o note informative: 1,5%minimo € 100,00 per ogni pratica esaminataIscrizione Albo SpecialistiRequisiti: 5 anni di iscrizione all’Albo (scheda sul sito www.ordingcomo.org)

Iscrizione negli Elenchi del Ministero dell’Interno di cui alla L. 818/84 - prevenzione incendiRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo oppure 2 anni di iscrizione all’Albo e attestazione di frequenza del corso di specializzazione antincendi (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)Iscrizione Albo Provinciale dei CollaudatoriRequisiti: 10 anni di iscrizione all’Albo (domanda carta semplice con curriculum professionale:fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.orgDimissioniDomanda al Presidente dell’Ordine completa di datianagrafici e fiscali: da inviare a mezzo raccomandataA.R. entro il 15 febbraio. Trascorsa tale data è obbligatorio il pagamento della quota associativa.TrasferimentiDomanda in bollo al Presidente del nuovo Ordine completa di dati anagrafici e fiscali (fac-simile di domanda sul sito www.ordingcomo.org)

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