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Camille Saint-Saëns(Parigi 1835 – Algeri 1921)Le Cygne (Il Cigno), dal Carnevale degli animali (Carnaval des animaux).Durata: 5'

Composta nel mese di febbraio del 1886 ed eseguita il martedì grasso dello stesso anno informa privata tra amici, tra i quali figurava anche Franz Liszt, questa suite di 14 brani, una delleopere più famose di Saint-Saëns, fu conosciuta dal pubblico solo il 26 febbraio del 1922, unanno dopo la morte del compositore, di cui si volle rispettare la decisione che non fosse eseguitané pubblicata durante la sua vita fatta eccezione del penultimo famosissimo brano, Le Cygne (IlCigno). Concepita originariamente per un piccolo organico da camera costituito da un flauto, unclarinetto in si bemolle, una glassarmonica, chiamata anche armonica a bicchieri, uno xilofono,due pianoforti, due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso, la suite può essere oggieseguita con un’orchestra d’archi insieme al glosckenspiel o alla celesta in sostituzione dellaglassarmonica, strumento raro, poco utilizzato nella musica colta e diffuso nella tradizionemusicale tirolese. Dei quattordici brani che compongono la suite Le Cygne, spesso eseguito dasolo, è certamente il più famoso, in quanto diffuso presso un largo pubblico già nel 1905 dalcoreografo Fokine il quale ne utilizzò la musica per le coreografie della Morte del cigno chefurono interpretate dalla grande ballerina Anna Pavlova. Le movenze dell’elegante animale sonorese dalla dolce melodia del famosissimo assolo del violoncello.

Concerto n. 1 in la minore per violoncello e orchestra op. 33Allegro non troppo - Allegretto con moto - Un peu moins viteDurata: 18’

Ritenuto un capolavoro dalla critica sin dalla prima esecuzione, avvenuta il 19 gennaio 1873dall’Orchestra del Conservatorio di Parigi, massima istituzione concertistica della capitalefrancese, sotto la direzione di Édouard Deldeves e con Auguste Tolbecque, celebre violoncellista,in qualità di solista, il Primo Concerto per violoncello e orchestra op. 33, composto nel 1872,proiettò, finalmente, il trentasettenne Saint-Saëns nel gotha dei compositori francesi dell’epoca.Nel decennio precedente, Saint-Saëns, pur svolgendo un'indefessa attività divulgativa e com-positiva, non aveva, infatti, intrattenuto un buon rapporto con la stampa francese che lo avevafatto oggetto di critiche di cui un esempio è un articolo, apparso sulla «Revue des Deux Mondes»nel 1862, nel quale al compositore venivano riconosciute la sua cultura e le sue qualità distudioso, ma gli venivano anche imputate carenza di originalità e una certa pedanteria. Fortu-natamente i suoi detrattori, che Saint-Saëns ritrasse in modo ironico nel Carnevale degli animali,non minarono le certezze del compositore, la cui fama incominciò a varcare i confini dellaFrancia con il Secondo concerto per pianoforte e orchestra che fu commentato in modo entu-

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siastico da Franz Liszt. In realtà questo Con-certo per violoncello sembra quasi come unvero e proprio omaggio al compositore un-gherese alla cui produzione concertistica siispira per l'adozione della forma ciclica con-sistente nella mutazione costante del mate-riale tematico che riappare quindi in tutti etre i tempi. In questo Primo Concerto pervioloncello orchestra convivono, inoltre, ele-menti della tradizione con altri estremamenteinnovativi, come la scelta di unire i tre mo-vimenti in modo tale da crearne uno solosenza soluzione di continuità e il particolaresviluppo del tema che, una volta modificatoe variato, viene riproposto alla fine nella suaforma originale. Questo lavoro, che si muove,dunque, in una sottile linea di demarcazionetra forme classiche, come la dialettica tema-tica della forma-sonata della prima sezione,il Minuetto della seconda e un accenno dicadenza, e una libertà creativa che di fattoquasi le nega, crea nell'ascoltatore una formadi straniamento. Questo procedimento com-positivo, per certi aspetti, straniante è evi-dente già nella prima sezione del Concertodove al sinuoso primo tema, esposto dopoun secco accordo dell’orchestra, dal violon-cello, si contrappone un accenno di secondotema, un'oasi lirica, che, però, sembra nonprendere quasi mai una vera e propria fisio-nomia lasciando solo abbozzata quella dia-lettica tematica che della forma-sonata co-stituisce la base. Un breve ritenuto conducealla seconda sezione (Allegretto con moto)costituita da un grazioso Minuetto che cedeil posto a un romantico valzer in una sezioneche si può identificare con il classico Trio.Aperta da un bellissimo lirico tema, che mo-stra una lontana parentela con quello prin-cipale della prima sezione, l'ultima (Un peumoins vite) esibisce, nel suo corso, una scrit-tura di carattere virtuosistico che sfocia nellatravolgente coda.

Wolfgang Amadeus Mozart(Salisburgo 1756 – Vienna 1791)Messa dell'Incoronazione (Krönung-Messe)in do maggiore per soli, coro e orchestra KV317Kyrie. Andante maestoso Gloria. Allegro con spirito Credo. Allegro molto Et incarnatus est. Adagio Et resurrexit. Allegro molto Sanctus. Andante maestoso Osanna. Allegro assai Benedictus. Allegretto Osanna. Allegro assai Benedictus. Allegretto Osanna. Allegro assai Agnus Dei. Andante sostenuto Dona nobis. Andante con moto, Allegro con spiritoDurata: 45'

Ancora oggi non è possibile stabilire con cer-tezza quale sia l'origine del titolo della Krö-nung-Messe (Messa dell'Incoronazione),composta da Mozart a Salisburgo il 23 marzo1779, come si può leggere nel manoscrittodi questo suo lavoro, chiamato erroneamente,in virtù della sua durata piuttosto breve, Missabrevis, nome con il quale sono in realtà de-signate le Messe prive del Gloria e del Credo,parti che in questa sono presenti. Secondola tradizione, per la verità, poco attendibile,questa Messa sarebbe stata scritta da Mozartin occasione della ricorrenza della cerimoniadell'incoronazione di un quadro miracolosodella Madonna che, conservato nel Santuariodi Maria am Plain, nei pressi di Salisburgo,aveva salvato la città austriaca dagli orroridella guerra del 1744 e sul quale era stataposta una corona benedetta nel 1751 dal Pa-pa. Dal 1774, anno dell'incoronazione, questoevento, che cadeva nel mese di giugno, eracelebrato con l'esecuzione di una Messa et

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nel 1779 sarebbe stata eseguita quella composta da Mozart. In realtà sia l'eccessiva vicinanzadella data di composizione a quella dell'esecuzione sia il fatto che il Santuario di Maria am Plainè troppo piccolo per ospitare l'imponente organico orchestrale voluto dal compositore sembranodestituire di ogni fondamento questa tradizione. Secondo un'altra ipotesi, la Messa, compostaper la Cattedrale della città, sarebbe stata eseguita in occasione dell'incoronazione del re diBoemia nel 1791, lo stesso anno della morte di Mozart, sotto la direzione di Antonio Salieri. Composta in un periodo non particolarmente felice per Mozart, appena ritornato da una lungatournée per l'Europa che, oltre ad essere stata funestata dalla morte della madre, avvenuta il 3luglio 1778 a Parigi in seguito a una violenta febbre, si era rivelata avara di successi, questaMessa costituisce un'importante tappa nella maturazione dello stile del Salisburghese, che inquesto lavoro mostrò di aver fatto sue sia la lezione di Gluck, evidente in una scrittura connotatain senso espressivo e persuasivo lontana dalla cordiale semplicità della sua produzione precedente,sia quella della scuola di Mannheim, la cui influenza appare evidente nel carattere strumentale dialcuni temi. Inoltre in questa Messa è stata notata anche una certa forma di teatralità che circolain tutto il lavoro e non riguarda soltanto le somiglianze tra l'Agnus Dei e l'aria Dove sono i beimomenti delle Nozze di Figaro.Il solenne Kyrie (Andante maestoso), aperto da una perentoria triplice invocazione del coro, acui rispondono, nella sezione centrale (Più andante), i solisti (soprano e tenore) che dialoganotra di loro, presenta una struttura tripartita (A-B-A1) con la ripresa, leggermente variata nellaparte vocale dell'Andante maestoso iniziale a cui segue una breve, ma suggestiva coda. Distruttura tripartita simile alla forma-sonata con due soggetti dei quali il primo si conclude sulleparole «bonae voluntatis» e il secondo su quelle «gloriam tuam», il successivo Gloria presentauno sviluppo estremamente elaborato nel quale i due temi vengono ripresi sia dai solisti che dalcoro. Alla ripresa, che inizia con le parole «Quóniam tu solus Sanctus», segue una coda in cuitornano protagonisti i solisti, i quali intonano l'«Amen» in stile imitativo prima del conclusivointervento del coro. L'influenza della scuola di Mannheim appare evidente nella scrittura strumentaledel Credo che, aperto da un grandioso Allegro molto, presenta una contrastante sezione centrale,costituita dall'Adagio («Et incarnatus») e affidata inizialmente ai solisti a cui si aggiunge il coroin corrispondenza del drammatico Crucifixus. Alla ripresa («Et resurrexit») segue una coda sullaparola «Amen» nella quale ritorna il tema che aveva contraddistinto il verso «descendit de coelis».Un carattere grandioso e solenne contraddistingue anche il Sanctus, che si conclude conl'«Osanna», mentre di struttura tripartita è il successivo Benedictus, la cui sezione iniziale, apertada un'introduzione strumentale, vede protagonisti i solisti. Alla sezione centrale, costituitadall'«Osanna» seguono una breve ripresa («Benedictus, qui venit in nomine Domini») e la codadove ritorna l'«Osanna». Protagonista del suggestivo Agnus Dei, caratterizzato da un tema similea quello dell'aria della Contessa delle Nozze "Dove sono i bei momenti", è il soprano a cui siuniscono gli altri solisti in corrispondenza delle parole «Dona nobis pacem». Quest'ultimo versoviene ripreso dal coro nella splendida conclusione (Allegro con spirito) dove la ripresa del temadel Kyrie conferisce alla Messa una straordinaria unità formale.

Riccardo Viagrande

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Primo violoncello solista dell’Orchestra del-l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Luigi Pio-vano si è diplomato in violoncello a 17 annicol massimo dei voti e la lode sotto la guidadi Radu Aldulescu, con cui in seguito si è di-plomato in violoncello e musica da cameraanche al Conservatorio Europeo di Parigi. Pre-miato in diversi concorsi internazionali, è statoborsista della “International Menuhin MusicAcademy” di Gstaad e membro della “Came-rata Lysy” e si è esibito, anche come solista,sotto la direzione di Yehudi Menuhin. Per di-versi anni ha fatto parte del Quartetto Miche-langelo ed è stato primo violoncello del gruppoConcerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessan-drini. Nel 1999 è stato scelto da MaurizioPollini per partecipare al “Progetto Pollini” alFestival di Salisburgo, ripreso alla CarnegieHall di New York, a Tokyo e a Roma. Dal 2000è regolarmente ospite del Festival di Newport(USA). Ha tenuto concerti di musica da cameracon Wolfgang Sawallisch, Myung-WhunChung,Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leo-nidas Kavakos, Veronika Eberle, Katia e MarielleLabeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson.Dal 2007 suona regolarmente in duo con SirAntonio Pappano e dal 2009 fa parte del trio

“Latitude 41”. Ha suonato come solista conprestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic,New Japan Philharmonic, Accademia di SantaCecilia – sotto la direzione di direttori comeChung, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi,Renzetti, Payare. Fra i suoi dischi più recenti,le Sei Suites di Bach (2010) per la Eloquentiache nel 2011 ha pubblicato l’integrale per vio-loncello di Saint-Saëns e un CD di musichedi Schubert con Latitude 41. Nel 2012 la Nim-bus ha pubblicato le Variazioni Goldberg diBach registrate in trio con Dmitry Sitkovetskye Yuri Zhislin. Nel 2015 Eloquentia ha pubbli-cato un nuovo CD di Latitude 41 con i dueTrii di Saint-Saëns. Suona un Alessandro Ga-gliano del 1710 e un violoncello a cinque cordeWilliam Forster III del 1795. Dal 2002 si dedicasempre più alla direzione. Ha registrato per laNaxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello(solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentiale Quattro Stagioni di Vivaldi (solista GraziaRaimondi) e il Concerto per violino di Britten(solista Livia Sohn), e ha collaborato con solisticome Luis Bacalov, Gemma Bertagnolli, Ste-fano Bollani, Enrico Bronzi, Pietro De Maria,Benedetto Lupo, Sara Mingardo, Dmitry Sit-kovetsky, Valeriy Sokolov, François-Joël Thiol-lier. Nel 2012 Eloquentia ha pubblicato un CDin cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder einesfahrenden Gesellen di Mahler con Sara Min-gardo e Musici Aurei, premiato in Francia comemiglior CD di Lieder dell’anno. Ha avviato unacollaborazione stabile alla testa degli Archi diSanta Cecilia e con essi ha registrato le dueSerenate di Dvořák e Čaikovskij per Eloquentiae un programma dedicato a Rota, Morriconee Piovani per Arcana uscito a ottobre 2017.Dal 2008 al 2016 è stato direttore artistico del-l’Estate Musicale Frentana di Lanciano. Nel2012 è stato nominato direttore musicale del-l’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto,incarico rinnovato fino a tutto il 2019. Dal 2013è direttore musicale di Roma Tre Orchestra.

Luigi Piovano direttore

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Si è diplomato al Conservatorio di Napoli inPianoforte, Canto, Musica Corale e Direzionedi coro. Ha studiato inoltre Composizione eha seguìto i corsi di direzione d’orchestra al-l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dal1997 al 2000 è attivo all’Accademia di SantaCecilia accanto a Norbert Balatsch, e in se-guito come Maestro del coro in numeroseproduzioni collaborando, tra gli altri, con di-rettori e compositori quali Giuseppe Sinopoli,

Myung-Whun Chung, Jeffrey Tate, RobertoAbbado, Yutaka Sado, Ennio Morricone. Neglistessi anni ha diretto all’Accademia di SantaCecilia i Carmina Burana di Orff, i Vespri diRachmaninoff e composizioni corali di Schu-bert e Brahms. Ha preparato e diretto il Corodi Santa Cecilia in diverse tournée, tra cuiquella a Londra (Requiem di Verdi con Chungalla Royal Festival Hall), al Festival di Bresciae Bergamo (Nona Sinfonia di Beethoven conChung) e in Sud America. Durante le scorsestagioni ha preparato il Coro di Santa Ceciliain occasione di concerti in prestigiose sedieuropee con l’Orchestra di Santa Cecilia di-retta da Antonio Pappano: Théâtre desChamps-Elysées, Teatro alla Scala di Milano(Requiem Tedesco di Brahms), Proms diLondra (Guillaume Tell di Rossini, Quattropezzi sacri di Verdi), Festival di Salisburgo(War Requiem di Britten, Stabat Mater e Petitemesse solennelle di Rossini).Ciro Visco è stato Maestro del coro al TeatroCarlo Felice di Genova, al Teatro San Carlodi Napoli e a Radio France. Dal 2010 al 2019è stato Maestro del Coro dell’Accademia Na-zionale di Santa Cecilia, assumendo dal 2011anche la carica di Direttore responsabile delleVoci bianche.Come direttore di coro ha inciso per impor-tanti etichette discografiche come DeutscheGrammophon (la Misa Tango di Bacalov conChung e Domingo), Sony (musiche di Mor-ricone), Decca, TDK, nonché come pianistaper la Nuova Era.Recentemente, con l’Orchestra e il Coro diSanta Cecilia, ha preso parte alle incisioni(Warner classics) dello Stabat Mater, del Guil-laume Tell e della Petite messe solennelledi Rossini, dei Quattro pezzi sacri di Verdi edel War Requiem di Britten.Da settembre 2019 è Maestro del Coro delTeatro Massimo di Palermo.

Ciro Visco maestro del coro

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Ancora bambina ha cantato nella prima as-soluta dell’opera Pollicino di Henze allestitaal Cantiere Internazionale d’Arte di Monte-pulciano. Crescendo all’interno di questa re-altà poliziana si è avvicinata a diversi generiartistici, dal teatro-danza alla recitazione almimo, sotto la guida di personaggi comeMarcel Marceau, prendendo parte a numeroseproduzioni del Cantiere, come la prima italianadi Cinderella di Maxwell Davies e la primaassoluta di La figlia del Mago di Ferrero. Ini-ziato lo studio del canto lirico con Maria Vit-toria Romano, si è diplomata al Conservatoriodi Latina sotto la guida di Nicoletta Panni.Ha frequentato numerose master-classes, fracui quelle con Alfredo Kraus, Renata Scotto,Julia Hamari e quella con Hervé Niquet sullavocalità barocca.Ha cantato nei principali Teatri e in importantiFestival italiani ed esteri affiancando titoli ce-leberrimi (La Bohème, Gianni Schicchi e Ma-dama Butterfly, Il flauto magico) a opere de-cisamente più inusuali (La fiaba dello ZarSaltan di Rimskij-Korsakov, Pepito di Offen-

bach, Wozzeck di Manfred Gurlitt in primaitaliana, Le maschere di Mascagni, La cle-menza di Tito di Caldara in prima moderna),o prime assolute, come Robinson di CarloBoccadoro, a lavori che fondono il canto conla recitazione (Kabarett di Giuseppe Di Levaal Piccolo Regio di Torino, Fratelli d’Italia diFrancesco Micheli alla Cavallerizza di ReggioEmilia, in cui recitava e cantava il ruolo diLeonora nel Trovatore, West Side Storyboarddi Francesco Micheli). Tra i molti titoli si ri-cordano Nozze di Figaro dirette da ZubinMehta a Firenze, Amadigi di Händel con Ri-naldo Alessandrini al Teatro San Carlo di Na-poli, a Roma e al Festival di Beaune, La Fa-vorite di Donizetti al Carlo Felice di Genova,L’incoronazione di Poppea diretta da RinaldoAlessandrini a Salamanca e al Festival di Be-aune, L’elisir d’amore a Firenze con la dire-zione di Bruno Campanella, Orfeo di Monte-verdi al Teatro alla Scala con la direzione diRinaldo Alessandrini e la regia di Bob Wilson.Fra i suoi impegni più recenti, L’elisir d’amorea Modena, Reggio Emilia e Parma, GianniSchicchi al Regio di Parma, Pollicino di Henzee Il mondo alla rovescia di Salieri al Cantieredi Montepulciano, Elektra al Comunale di Bo-logna.Molto attiva anche in campo cameristico econcertistico, ha collaborato anche con pre-stigiosi solisti, ensembles e orchestre come"Concerto Italiano", "Sentieri Selvaggi" e la"Lautten Compagney". La Brilliant ha pubbli-cato due suoi CD con Costantino Mastropri-miano al fortepiano con i Lieder di Burgmüllere la prima registrazione mondiale dei Liederdi Staehle.È docente di Canto Lirico presso il Conser-vatorio di Campobasso e nel 2015 ha datovita al Festival di Pasqua a Montepulciano(www.festivaldipasqua.it), di cui è direttoreartistico.

Eleonora Contucci soprano

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Si diploma in Canto con lode al Conservatorio Benedetto Marcellodi Venezia dopo la laurea in Filosofia all’Università Ca’ Foscari.È vincitrice di Concorsi Internazionali: Toti Dal Monte, CittàLirica Opera-Studio, Città di Bologna (sezione giovani promesse),Giulio Neri (sezione musica da camera). Debutta come Quicklyin Falstaff di Verdi al Teatro Sociale di Rovigo e si esibisce neiprincipali Festival e teatri. Intensa l’attività concertistica checomprende lo Stabat Mater di G.B. Pergolesi (RAI recording),il Pulcinella di Stravinskij (Teatro La Fenice, Venezia, Teatro Po-liteama, Prato), la Nona Sinfonia di Beethoven (apertura TeatroComunale Città di Vicenza), lo Stabat Mater di J. Haydn (StresaFestival), lo Stabat Mater di G. Rossini (Ankara, Turchia), il Re-quiem di W.A. Mozart (in memoria di M. Luzi, Firenze; per SuaSantità, Papa Benedetto XVI a Castelgandolfo; con l’Orchestra

Filarmonica della Fenice, Portogruaro; con OPV, Padova), Il Pellegrinaggio della Rosa (TeatroPergola, Firenze), il ciclo Frauenliebe und Leben (Accademia D. Ciani, Cortina D’Ampezzo;Settimane Musicali Teatro Olimpico, Vicenza) e gli Spanische Liebeslieder di R. Schumann, DasLied von der Erde di G. Mahler (Scuola di Fiesole, Firenze), gli Zwei Gesänge con viola e pianoforte,gli Zigeuner Lieder e i Volkslieder di Brahms (Festival Portogruaro), i Wesendonck Lieder di R.Wagner (Ridotto Teatro Valli, R. Emilia; Sale Apollinee, Teatro La Fenice-Galuppi Festival, Venezia;Teatro Verdi, Pisa), Shéhérazade di M. Ravel (Teatro Verdi, Pisa), Canti Veneziani di W. Florey,su testi di R. Held, col Quartetto d’archi dell’Ex Novo Ensemble (Sale Apollinee Teatro La Fenice,Venezia), Dieci melodie facili di F. Vacchi su liriche di R. Held per le Settimane Musicali al TeatroOlimpico, Vicenza, Veronica Franco di F. Vacchi, Teatro Malibran, Venezia, oltre a numerosirecitals in Italia, Europa e America Latina (Tournée CIDIM). Nel repertorio di musica da cameracollabora con Orazio Sciortino, Alberto Miodini e Chiara Opalio.

Silvia Regazzo mezzosoprano

Diplomatosi in canto presso il Conservatorio Nicolò Piccinni diBari col massimo dei voti e la menzione di lode, sotto la guidadel baritono Luigi De Corato, si iscrive alla Facoltà di Conser-vazione dei Beni Musicali.Con il debutto nel Barbiere di Siviglia al Teatro Politeama Grecodi Lecce inizia una rapida ed intensa carriera che lo porta a col-laborare con le maggiori realtà musicali italiane e straniere. Nel2012 ha interpretato Alfredo in Traviata, al Seoul Art Center, eWerther, nell’omonima opera di Massenet, al Sofia National t

Aldo Caputo tenore

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Dopo gli studi al Conservatorio di Pescara, nel 1986 ha vinto il Concorso"Adriano Belli" del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto prendendo parteagli allestimenti delle Nozze di Figaro con la regia di Gigi Proietti e del Mercatodi Malmantile di Cimarosa. Si è poi perfezionato con Ettore Campogalliani econ Claudio Desderi.La sua grande raffinatezza gli ha permesso di essere tra i più apprezzati in-terpreti del repertorio barocco oltre che di quello belcantistico del primo Ot-tocento. Canta regolarmente opere di Cavalli, Hændel, Monteverdi, Cimarosa,Rossini, Donizetti, Bellini, Mozart, Weber, Bizet e Gounod. Molto apprezzato

anche per le sue qualità di attore, Umberto Chiummo si è esibito nei principali teatri e festival inItalia e all'estero collaborando con importanti direttori quali Roberto Abbado, Ivor Bolton, BrunoCampanella, Myung-Whun Chung, Alan Curtis, William Christie, Ottavio Dantone, Gianluigi Gelmetti,Vladimir Jurowski, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch.Umberto Chiummo ha inciso Don Giovanni (Telarc) con la direzione di Charles Mackerras, ICapuleti e i Montecchi (Bmg) con la direzione di Roberto Abbado, Werther (Bmg) con la direzionedi Vladimir Jurowski. Ha inoltre realizzato registrazioni per Ricordi, Bongiovanni e per la RAI.

Opera. Del 2013 è il Mosè in Egitto di Rossini interpretato al New York City Opera. Di Rossini hainterpretato Il Barbiere di Siviglia, Cenerentola, La Cambiale di matrimonio, Il turco in Italia, Ilviaggio a Reims, il Mosè in Egitto. Di Bellini ha portato in scena La sonnambula ed I Capuleti e iMontecchi, di Donizzetti L’elisir d’amore, Don Pasquale, La fille du Regiment, Rita, Il campanello.Ha cantato, inoltre, il Falstaff di Verdi, la Zaira di Portugal, Il Matrimonio segreto di Cimarosa, laSemiramide di Meyerbeer, L’Obbligo del primo comandamento di Mozart, due intermezzi ineditidi Padre Martini: Il Maestro di Musica e il Don Chisciotte, Il Cappello di paglia di Firenze di Rota,Gianni Schicchi di Puccini, Pulcinella di Stravinskij, la IX Sinfonia di Beethoven. Ad arricchire ul-teriormente il repertorio dell’artista troviamo alcune incursioni nella musica sacra: Stabat Mater ePetite Messe Solennelle di Rossini, Messa dell’Incoronazione di Mozart, The Messiah di Handel,la Missa de Santa Cecilia di Garcia, lo Stabat Mater di Traetta, Messa in Do maggiore di Beetovhen,Messa di Gloria di Puccini, la Messa di Requiem di Mozart. Si è esibito sotto la guida di importantidirettori come Aprea, Arrivabeni, Bosmann, Campanella, Mariotti, Mastrangelo, Scimone, Stefanelli,Weltser-Most, Zedda e di prestigiosi registi come Crivelli, De Simone, De Tomasi, Gipeto, Mazza-villani-Muti, Micheli, Mirabella, Patroni-Griffi, Piva, Pizzi, Scandella, Terrani. Ha inciso per laDynamic e per la Bongiovanni ha registrato in dvd “Il matrimonio segreto” (Dynamic), “La Cambialedi Matrimonio” (Musica Rara).

Umberto Chiummobasso-baritono

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Coro del Teatro Massimo di Palermo

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SOPRANIMaria Luisa Amodeo Alfonsa Fantaci Daniela Montelione Maria RandazzoClaudia Munda Daniela Marabete Valentina Vitti

Rosana Lo BoscoFrancesca MartoranaSimona ScrimaDaniela PediMaria Luisa Aleccia

ALTIRita BuaAntonella De Luca Damiana Li Vecchi Giuseppina Notararigo Sonia Tomasino

Anna CampanellaAmbra Mancuso Daniela NicolettiSilvia Bacioccola

TENORIBiagio Di Gesù Alfio Marletta Fabrizio Pollicino Mariano Sanfilippo

Antonio AlottaGiuseppe Di Adamo Antonino Lo Presti Carlo Morgante Marco Antonio Pastorelli

BASSIAntonio Barbagallo Cosimo Diano Riccardo Schirò Antonio Corbisiero Alessio Gatto Goldstein

Filippo Di GiorgioGianfranco Giordano Vincenzo Raso Federico Cucinotta

MAESTRO DEL COROCiro Visco

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DIRETTORE PRINCIPALE OSPITEEvgeny Bushkov

FUNZIONARIODIREZIONE ARTISTICACarlo Lauro

COORDINATORE DIREZIONE ARTISTICAFrancesco Di Mauro

VIOLINO DI SPALLAMassimo Barrale*

VIOLINI PRIMIFabio Mirabella**Antonino AlfanoMaurizio BilleciSergio Di FrancoCristina EnnaGabriella FedericoSergio Guadagno °Domenico MarcoFabio MirabellaAgostino ScarpelloIvana Sparacio Salvatore Tuzzolino

VIOLINI SECONDIDonato Cuciniello *Francesco D'Aguanno **Pietro CappelloAngelo CumboFrancesco GrazianoGabriella IusiGiulio Menichelli °Salvatore PetrottoGiuseppe PirroneSalvatore PizzurroFrancesca Richichi

VIOLEVincenzo Schembri *Salvatore Giuliano **Ignazio Lo MonacoRenato AmbrosinoFrancesca AnfusoGiuseppe BrunettoGaetana BruschettaRoberto PrestiRoberto Tusa

VIOLONCELLIEnrico Corli *°Domenico Guddo **Loris BalbiClaudia GamberiniSonia GiacaloneFrancesco GiulianoGiancarlo Tuzzolino °

CONTRABBASSIDamiano D’Amico *Vincenzo Graffagnini **Michele CiringioneGiuseppe D’AmicoPaolo IntorreFrancesco Mannarino

FLAUTIFrancesco Ciancimino *Claudio Sardisco

OBOIGabriele Palmeri*°Stefania Tedesco

CLARINETTIAlessandro Cirrito *°Gregorio Bragioli

FAGOTTILaura Costa *°Massimiliano Galasso

CORNILuciano L’Abbate *Antonino Bascì °

TROMBESalvatore Magazzù *Giovanni Guttilla

TROMBONIFrancesco Tolentino *Calogero OttavianoGiovanni Miceli

TIMPANIMatthew Furfine *

ORGANOBasilio Timpanaro °

ISPETTORI D'ORCHESTRADavide AlfanoDomenico Petruzziello

L’Orchestra

* Prime Parti / ** Concertini e Seconde Parti / ° Scritturati Aggiunti Stagione

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DOMENICA 24 NOVEMBRE, ore 18,00 FAMILY CONCERTMARTEDì 26 NOVEMBRE, ore 9,30 e ore 11,30 (SCUOLE)Salvatore Percacciolo direttoreIrene Gomez Calado direttrice del pubblicoNicola Campogrande presentatorecon la partecipazione del Coro di Voci bianche Foss

Campogrande Concerto per pubblico e orchestra Stravinskij L’Uccello di Fuoco, suite

VENERDì 29 NOVEMBRE, ore 21,00 SABATO 30 NOVEMBRE, ore 17,30Jean-Luc Tingaud direttoreFrancesco Salamone clarinetto

Roussel Le festin de l’araignée op.17, ballet-pantomimeCopland Concerto per clarinetto e orchestraOffenbach La Belle Hélène, ouvertureOffenbach - Rosenthal Gaîté Parisienne

VENERDì 6 DICEMBRE, ore 21,00 SABATO 7 DICEMBRE, ore 17,30Giuseppe Cataldo direttoreCamille Thomas violoncello

Beethoven La Consacrazione della casa op. 124, ouvertureSay Never give up, concerto per violoncello e orchestra (prima esecuzione in Italia)Bartók Concerto per orchestra

Orchestra Sinfonica SicilianaFONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA

Consiglio di AmministrazioneStefano Santoro PresidenteMarco Intravaia Vice PresidenteSonia GiacaloneGiulio Pirrotta

SovrintendenteAntonino Marcellino

Revisori dei ContiMario Sciumé PresidenteBernardo CampoLorenzo Mira

INFO: Botteghino Politeama GaribaldiTel 091 6072532/533 • biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.itwww.orchestrasinfonicasiciliana

Prossimi appuntamenti

STAGIONE CONCERTISTICA2019/2020 Politeama Garibaldi