Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

18
Normativa sulla gestione dei Normativa sulla gestione dei rifiuti rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno

Transcript of Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Page 1: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Normativa sulla gestione dei rifiutiNormativa sulla gestione dei rifiuti

Bitonto, 1 ottobre 2004

Ing Antonio De Donno

Page 2: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Legge 366/1941Legge 366/1941Normava la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani Normava la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani

che terminavano in discariche quasi sempre che terminavano in discariche quasi sempre incontrollateincontrollate

D.P.R. 915/1982D.P.R. 915/1982introduzione del principio “chi inquina paga”introduzione del principio “chi inquina paga”

emanazione di normativa specifica per le discariche e emanazione di normativa specifica per le discariche e gli impianti di smaltimentogli impianti di smaltimento

introduzione della raccolta differenziataintroduzione della raccolta differenziata

D.Lgs. 22/1997 (Decreto Ronchi)D.Lgs. 22/1997 (Decreto Ronchi)introduzione del concetto di Gestione dei Rifiutiintroduzione del concetto di Gestione dei Rifiuti

favorire il recupero e il riciclaggio dei rifiuti rispetto alla favorire il recupero e il riciclaggio dei rifiuti rispetto alla discaricadiscarica

imposizione di limiti minimi per la raccolta differenziataimposizione di limiti minimi per la raccolta differenziata

Page 3: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Priorità operative del Decreto RonchiPriorità operative del Decreto Ronchi(artt. 3-4-5)(artt. 3-4-5)

• Riduzione della produzione dei rifiutiRiduzione della produzione dei rifiuti• Riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso:Riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso:

a)a)il reimpiego ed il riciclaggio;il reimpiego ed il riciclaggio;b)b)le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai

rifiuti;rifiuti;c)c) l'adozione di misure economiche e la determinazione di l'adozione di misure economiche e la determinazione di

condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi;medesimi;

d)d)l'utilizzazione principale dei rifiuti come combustibile o come l'utilizzazione principale dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo per produrre energia.altro mezzo per produrre energia.

• Smaltimento della fase residuale in discarica.Smaltimento della fase residuale in discarica.

Page 4: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Articolo 5Articolo 5(Smaltimento dei rifiuti)(Smaltimento dei rifiuti)

4.4. A partire dal 1° gennaio 1999 la realizzazione e la gestione di nuovi A partire dal 1° gennaio 1999 la realizzazione e la gestione di nuovi impianti di incenerimento possono essere autorizzate solo se il relativo impianti di incenerimento possono essere autorizzate solo se il relativo processo di combustione è accompagnato da recupero energetico con una processo di combustione è accompagnato da recupero energetico con una quota minima di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia quota minima di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia utile, calcolata su base annuale, stabilita con apposite norme tecniche.utile, calcolata su base annuale, stabilita con apposite norme tecniche.

5.5. Dal 1° gennaio 1999 è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in Dal 1° gennaio 1999 è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi gli accordi Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi gli accordi regionali o internazionali esistenti alla data di entrata in vigore del presente regionali o internazionali esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto. decreto. (omissis)(omissis)

6.6. Dal 1° gennaio 2000 Dal 1° gennaio 2000 è consentito smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i è consentito smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i rifiuti individuati da specifiche norme tecniche ed i rifiuti che residuano dalle rifiuti individuati da specifiche norme tecniche ed i rifiuti che residuano dalle operazioni di riciclaggio, di recupero e di smaltimento di cui ai punti D2, D8, operazioni di riciclaggio, di recupero e di smaltimento di cui ai punti D2, D8, D9, D10 e D11 di cui all'allegato B. Per casi di comprovata necessità e per D9, D10 e D11 di cui all'allegato B. Per casi di comprovata necessità e per periodi di tempo determinati il Presidente della Regione, d'intesa con il periodi di tempo determinati il Presidente della Regione, d'intesa con il Ministro dell'ambiente, può autorizzare lo smaltimento in discarica nel Ministro dell'ambiente, può autorizzare lo smaltimento in discarica nel rispetto di apposite prescrizioni tecniche e delle norme vigenti in materia. rispetto di apposite prescrizioni tecniche e delle norme vigenti in materia.

Page 5: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Classificazione dei rifiutiClassificazione dei rifiuti(Art. 7)(Art. 7)

In base alla provenienzaIn base alla provenienza

In base alla pericolositàIn base alla pericolosità

Urbani Speciali

Pericolosi Non pericolosi

Page 6: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

2.2. Sono rifiuti urbani: Sono rifiuti urbani:

a)a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;adibiti ad uso di civile abitazione;b)b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, lettera g);qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, lettera g);c) c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;d)d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;d'acqua;e)e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;cimiteriali;f)f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e).b), c) ed e).

Page 7: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

3.3. Sono rifiuti speciali: Sono rifiuti speciali:a)a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; i rifiuti da attività agricole e agro-industriali;b)b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo;rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo;c)c) i rifiuti da lavorazioni industriali; i rifiuti da lavorazioni industriali;d)d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; i rifiuti da lavorazioni artigianali;e)e) i rifiuti da attività commerciali; i rifiuti da attività commerciali;f)f) i rifiuti da attività di servizio; i rifiuti da attività di servizio;g)g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;fumi;h)h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i rifiuti derivanti da attività sanitarie;i) i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;l)l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti. i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.l-bis)l-bis) il combustibile derivato da rifiuti qualora non rivesta le il combustibile derivato da rifiuti qualora non rivesta le caratteristiche qualitative individuate da norme tecniche finalizzate a caratteristiche qualitative individuate da norme tecniche finalizzate a definirne contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale.definirne contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale.4. Sono pericolosi i rifiuti non domestici precisati nell'elenco di cui 4. Sono pericolosi i rifiuti non domestici precisati nell'elenco di cui all'allegato D sulla base degli allegati G, H e Iall'allegato D sulla base degli allegati G, H e I

Page 8: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

RIFIUTI PERICOLOSIRIFIUTI PERICOLOSI

Sono pericolosi i rifiuti non domestici Sono pericolosi i rifiuti non domestici precisati nell'elenco di cui all'allegato D precisati nell'elenco di cui all'allegato D sulla base degli allegati G, H e Isulla base degli allegati G, H e I

Page 9: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Oneri dei produttori di rifiutiOneri dei produttori di rifiuti(Art. 10)(Art. 10)

Il produttore dei rifiuti è responsabile del Il produttore dei rifiuti è responsabile del corretto smaltimento che può essere corretto smaltimento che può essere effettuatoeffettuato

tramite autosmaltimentotramite autosmaltimento

Tramite conferimento a terzi autorizzatiTramite conferimento a terzi autorizzati

Tramite conferimento al pubblico servizio Tramite conferimento al pubblico servizio (se si tratta di rifiuti urbani)(se si tratta di rifiuti urbani)

Page 10: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Trasporto dei rifiutiTrasporto dei rifiuti(Art. 15)(Art. 15)

I rifiuti devono essere accompagnati I rifiuti devono essere accompagnati durante il trasporto da un durante il trasporto da un formulario formulario che che riporta i dati del produttore, del riporta i dati del produttore, del trasportatore e della destinazione finale, le trasportatore e della destinazione finale, le caratteristiche dei rifiuti e la data e l’ora caratteristiche dei rifiuti e la data e l’ora dell’inizio e della fine del trasportodell’inizio e della fine del trasportoSono esentati dal formulario i rifiuti urbani Sono esentati dal formulario i rifiuti urbani trasportati dal gestore del pubblico trasportati dal gestore del pubblico servizioservizio

Page 11: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

CompetenzeCompetenze(art. 18 – 19 – 20 -21)(art. 18 – 19 – 20 -21)

Spettano: Spettano:

allo Stato le competenze in campo allo Stato le competenze in campo legislativolegislativo

Alle Regioni l’emanazione dei piani di Alle Regioni l’emanazione dei piani di smaltimento e l’autorizzaizione degli smaltimento e l’autorizzaizione degli impiantiimpianti

Alle Province i controlliAlle Province i controlli

Ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani Ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani

Page 12: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Gestione degli imballaggiGestione degli imballaggi(artt. 34 -43)(artt. 34 -43)

Classificazione degli imballaggiClassificazione degli imballaggi

Imballaggio primario o di venditaImballaggio primario o di vendita

Imballaggio secondarioImballaggio secondario

Imballaggio terziario o di trasportoImballaggio terziario o di trasporto

Page 13: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Obiettivi di riciclaggio imballaggiObiettivi di riciclaggio imballaggi(Allegato E)(Allegato E)

Entro 5 anniEntro 5 anni MinMin MaxMax

a) Rifiuti di imballaggi a) Rifiuti di imballaggi da recuperare come da recuperare come materia o come materia o come componente di energia: componente di energia:

in peso almeno il in peso almeno il   50%     50%      65%65%

b) Rifiuti di imballaggi b) Rifiuti di imballaggi da riciclare:da riciclare:

in peso almeno il in peso almeno il 25%25% 45%45%

c) Ciascun materiale di c) Ciascun materiale di imballaggio da riciclare: imballaggio da riciclare:

in peso almeno il in peso almeno il 15%15% 25%25%

Page 14: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Il Consorzio Nazionale Imballaggi Il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI)(CONAI)

Consorzio tra produttori ed utilizzatori di imballaggi per il raggiungimento degli

obiettivi globali di recupero e di riciclaggio e per garantire il necessario raccordo con l'attività di raccolta differenziata effettuata

dalle pubbliche amministrazioni..

Page 15: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

CONAI

Comieco Corepla Coreve Cial Cna

Page 16: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Beni DurevoliBeni Durevoli(Art. 44)(Art. 44)

I beni durevoli per uso domestico che hanno esaurito la loro durata I beni durevoli per uso domestico che hanno esaurito la loro durata operativa devono essere consegnati a un rivenditore contestualmente operativa devono essere consegnati a un rivenditore contestualmente all'acquisto di un bene durevole di tipologia equivalente ovvero devono all'acquisto di un bene durevole di tipologia equivalente ovvero devono essere conferiti alle imprese pubbliche o private che gestiscono la raccolta e essere conferiti alle imprese pubbliche o private che gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani o agli appositi centri di raccolta individuati a lo smaltimento dei rifiuti urbani o agli appositi centri di raccolta individuati a cura del detentore cura del detentore

Ai fini della corretta attuazione degli obiettivi e delle priorità stabilite dal Ai fini della corretta attuazione degli obiettivi e delle priorità stabilite dal presente decreto, i produttori e gli importatori devono provvedere al ritiro, al presente decreto, i produttori e gli importatori devono provvedere al ritiro, al recupero e allo smaltimento dei beni durevoli consegnati dal detentore al recupero e allo smaltimento dei beni durevoli consegnati dal detentore al rivenditore, sulla base di appositi accordi di programmarivenditore, sulla base di appositi accordi di programma

Page 17: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Istituzione della tariffaIstituzione della tariffa(Art. 49)(Art. 49)

La tassa per lo smaltimento dei rifiuti La tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani TARSU deve essere abrogata e urbani TARSU deve essere abrogata e sostituita da una Tariffa sostituita da una Tariffa

Page 18: Normativa sulla gestione dei rifiuti Bitonto, 1 ottobre 2004 Ing Antonio De Donno.

Il Catalogo Europeo RifiutiIl Catalogo Europeo Rifiuti((CER)CER)

20 03 01

provenienza processo produttivo

tipo di rifiuto