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Noinoncifermiamomai ; viesemprecosacheincalzacosa . . . Dalmomento chenoicifermassimo, lanostraOperacomincerebbe adeperire DONBOSCO 15 LUGLIO ANNOLXXXIV - _NU M .14 DIREZIONEGENERALE :TORINO714 . VIAMARIAAUSILIATRICE,32 . TELEFONO22=117 Nonsitrattadiburocrazia InquestoperiodoiDelegatiIspettoriali preparanolarelazionesull'attivitàdell'anno 1959-60 .Èunarelazionechedevepresen- tareunapanoramicacompleta,purnellasua sintesi,dituttaquellacheèlavitadella PiaUnioneintuttiisettori,daquellofor- mativoaquelloorganizzativo,aquelloapo- stolico . ConlarelazioneiDelegatiIspettorialiac- compagnanounquadrostatistico .Cifre, quindi,macifrecheservonoaindicarecon- cretamenteillavorofattoelerealizzazioni attuate .Oraèchiarochelarelazionedel Delegatodeverisultaredaglielementirac- coltidaogniCentro .Solocosìsipotràavere un'ideaadeguatadelmovimentodellaP .U . NonèdunquesolooperadelDelegatoIspet- torialequestarelazione,maviconcorrono tuttiiCentri,tuttiiDirigenti .Èquindidella massimaimportanzacheogniCentro,du- rantel'anno,mentresvolgetantebellee prezioseattività,necurilacronaca,nerac- colgaidati .Quantoèpureimportantechein IMPEGNODELMESE Aggiornareeintegrarel'archivioP .U .delpropriocentroe inviareconsollecitudineediligenzaaiDelegatiIspettoriali la EDIZIONEPERIDIRIGENTIDEICOOPERATORISALESIANI ogniCentro,comedelrestosuggeriscebella- menteil ManualeDirigenti,ci sialosche- dariobentenutoebeneaggiornato,ilqua- dernoconlacronacaequantopuòservire allastoriadellaP .U .Nonsitrattadiburo- craziaediaccontentarsidiscriverequalche cosa ;madifissarequantosièattuato,per averepuntisicurisucuiappoggiarsiperil domaniedavereelementidafarconoscere aedificazione,inmododalasciareachi verràdopotuttiqueidatichesirendono semprepiùpreziosimanmanochepassano glianni . MentreinvitiamotuttiinostriDirigentia rispondereconsollecitudineediligenzaalle richiestedeiDelegatiIspettorialisuquesto argomento,ricordiamochequestoperiodo incuil'attivitàhauncertorallentamento, siprestaassaiopportunamentepercomple- tareeintegraredocumentazioni,registri,tutto ingenerequelmaterialeche,senzaesserela parteessenzialedellanostraattività,serve peròadaiutarneevalorizzarnelosviluppo . Vanno 301

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Noi non ci fermiamo mai ;vi e sempre cosa che incalza cosa . . .

Dal momentoche noi ci fermassimo,

la nostra Opera comincerebbea deperire

DON BOSCO

15 LUGLIOANNO LXXXIV - _NUM. 14

DIREZIONE GENERALE: TORINO 714 . VIA MARIA AUSILIATRICE, 32 . TELEFONO 22=117

Non si tratta di burocraziaIn questo periodo i Delegati Ispettoriali

preparano la relazione sull'attività dell'anno1959-60. È una relazione che deve presen-tare una panoramica completa, pur nella suasintesi, di tutta quella che è la vita dellaPia Unione in tutti i settori, da quello for-mativo a quello organizzativo, a quello apo-stolico .

Con la relazione i Delegati Ispettoriali ac-compagnano un quadro statistico. Cifre,quindi, ma cifre che servono a indicare con-cretamente il lavoro fatto e le realizzazioniattuate. Ora è chiaro che la relazione delDelegato deve risultare dagli elementi rac-colti da ogni Centro. Solo così si potrà avereun'idea adeguata del movimento della P . U .Non è dunque solo opera del Delegato Ispet-toriale questa relazione, ma vi concorronotutti i Centri, tutti i Dirigenti . È quindi dellamassima importanza che ogni Centro, du-rante l'anno, mentre svolge tante belle epreziose attività, ne curi la cronaca, ne rac-colga i dati. Quanto è pure importante che in

IMPEGNO DEL MESE

Aggiornare e integrare l'archivio P . U . del proprio centro einviare con sollecitudine e diligenza ai Delegati Ispettoriali

la

EDIZIONE PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SALESIANI

ogni Centro, come del resto suggerisce bella-mente il Manuale Dirigenti, ci sia lo sche-dario ben tenuto e bene aggiornato, il qua-derno con la cronaca e quanto può servirealla storia della P . U . Non si tratta di buro-crazia e di accontentarsi di scrivere qualchecosa; ma di fissare quanto si è attuato, peravere punti sicuri su cui appoggiarsi per ildomani ed avere elementi da far conoscerea edificazione, in modo da lasciare a chiverrà dopo tutti quei dati che si rendonosempre più preziosi man mano che passanogli anni .

Mentre invitiamo tutti i nostri Dirigenti arispondere con sollecitudine e diligenza allerichieste dei Delegati Ispettoriali su questoargomento, ricordiamo che questo periodoin cui l'attività ha un certo rallentamento,si presta assai opportunamente per comple-tare e integrare documentazioni, registri, tuttoin genere quel materiale che, senza essere laparte essenziale della nostra attività, serveperò ad aiutarne e valorizzarne lo sviluppo .

Vanno

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Vocazioni in boccio

« La vocazione è una perla preziosa . È la perladel Vangelo; un uomo la cerca, la trova e per com-prarla vende quanto ha. Se alcuno ha una perla,un diamante, per non perderla la tiene ben custo-dita. Così dobbiamo procurare di tener cara la vo-cazione» . Don Bosco (Mem. biografiche, XII, 363) .

Il Cooperatore che ha scoperto in un giovanettola chiamata di Dio al sacerdozio e allo stato reli-gioso, ha scoperto una perla in un'anima, e dovràperciò non solo farla apprezzare a chi la possiede,ma adoperarsi egli stesso affinchè sia ben custo-dita e valorizzata .Don Bosco constatava già ai suoi tempi che

« i giornali, i libri cattivi, i compagni e i discorsinon riservati in famiglia sono spesso cagione fu-nesta della perdita delle vocazioni e non di radosono sventuratamente il guasto e il traviamento dicoloro stessi, che hanno già fatto la scelta dellostato» (XVII, 272) .

Noi non vogliamo essere in nessun modo pes-simisti nè i classici laudatores temporis atti . Manessuno può mettere in dubbio che i mezzi didistruzione della vita morale nei giovani ai nostritempi sono assai più numerosi e pericolosi di quellidel secolo scorso. Chi non vede, difatti, che lecause lamentate da Don Bosco si sono moltipli-cato, ingrandite, peggiorate? Basta pensare ai fu-metti, ai rotocalchi che invadono le edicole ; allastampa laicista e comunista, destinata e larga-mente diffusa in mezzo ai giovani, con effetti de-leteri; alla cronaca nera di giornali senza scru-polo morale . Basta ricordare che alla stampa sisono aggiunti il cinema, la radio e la televisione,penetrati ormai dovunque, in ogni ritrovo pub-blico e largamente nelle famiglie ; nè si può direche i loro programmi siano adatti a conservare ilsentimento religioso ed abbiano intenti educativi . . .

Perciò è quanto mai opportuno e attuale la rac-comandazione di Don Bosco fatta nella confe-renza alle Cooperatrici Salesiane del 1879: « . . . in-dirizzate queste speranze della Chiesa in qualcheluogo dove possano compiere i loro studi . . . » (XIV,133) . E dove possano soprattutto salvaguardarela vocazione . I Seminari minori delle Diocesi, gliAspirantati delle Congregazioni religiose hannolo scopo specifico di togliere dall'ambiente nonsempre favorevole del paese, della città, dellascuola i giovani aspiranti allo stato ecclesiasticoo religioso, e offrire loro un ambiente appropriato

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PENSIERI PERLA CONFERENZAMENSILE

alle loro aspirazioni . A questi istituti, dunque,si rivolgano i nostri Cooperatori .

Per riuscire nel loro intento incontreranno certoalcune difficoltà, che dovranno essere superate .Accenniamo alle principali .

II I À spposizione <lei lp •uitori

I genitori, se amano veramente i figli, devonocercare il loro vero bene, aiutandoli specialmentenella scelta dello stato che determinerà il loroavvenire. Quale grande responsabilità si assumonodavanti a Dio e ai figli stessi quei padri e quellemadri che, ostacolando la loro vocazione per unegoismo deplorevole, li costringono a camminareper una strada, che non è quella segnata loroda Dio!

Perchè tale sproposito? Talvolta essi tengonoconto soltanto del rendimento materiale appor-tato dal figlio alla famiglia . Falsa valutazione .Dio sparge abbondanti le sue benedizioni sullafamiglia, perchè il figlio a Lui consacrato attendealla propria santificazione e alla diffusione delregno di Dio nelle anime . La sua vita di pu-rezza, di sacrificio, di preghiera, di azione cari-tativa è garanzia di difesa sopra la casa della suafamiglia terrena. Don Bosco assicura : « Chi ab-braccia lo stato religioso sembra che non si curipiù per nulla dei suoi genitori ; eppure egli potràsempre dare un consiglio, che varrà più che tantooro; può comodamente pregare per loro ed è lapreghiera causa di tutte le felicità anche temporali .Quante volte vengono fortune ai genitori e non sisa donde; e sono le preghiere dei figli che le otten-nero » (XI, 243) .

Quanti genitori hanno constatato che anche gliaffari temporali ricevettero impulso di prosperitàda quando essi avevano fatto a Dio l'offerta diun loro figlio! «Avendo il padre di Madre Enri-chetta Sorbone, F.M.A ., con indicibile sacrificio,ma cristianamente, secondato la vocazione dellafiglia, Dio lo premiò col provvedere a lui e allanumerosa figliolanza in modo e misura assai su-periore a quanto si sarebbe potuto mai da alcunoattendere, se la primogenita fosse rimasta in fa-miglia» (XIII, 203) .

La signora Torretta aveva già dato all'Istitutodelle Figlie di Maria Ausiliatrice la sua primoge-nita. Il Signore voleva anche la più giovane dellesue figlie, di nome Felicina . La signora caddeammalata e, dopo due anni di malattia, il 24 mag-

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gio 1878 si recò a Torino, accompagnata dallaFelicina, per ricevere la benedizione di Don Bosco .Alla domanda: se poteva sperare la grazia dellaguarigione, il Santo rispose: « Voi guarirete quandolascerete che quest'altra vostra figlia vada a farsisuora». La stessa cosa le ripetè dopo averle datola benedizione . Però la madre non si decideva afare il sacrificio . . . e non guariva . Dopo due anni,fu la Felicina a risolvere il caso, dicendo allamadre: «Ti ricordi delle parole di Don Bosco chesaresti guarita quando io fossi andata a farmisuora? Dunque: io domattina parto e Maria Au-siliatrice ti guarirà*. E così avvenne di fatto(XIV, 656 e seg .) .

III I Lr esorlazioni (lì S. S . Giovanni XXIII

Il 6 marzo p . p., prima Domenica di Quare-sima, il Santo Padre visitò la parrocchia diS . Andrea a Centocelle, nella periferia di Roma.Rivolgendo . la parola alla moltitudine dei fedeliaccorsi festanti a fargli corona, ricordava ai ge-nitori l'opera meritoria di dare al divino servizioun proprio figlio. Dopo aver augurato che la suabenedizione scendesse su ogni anima, su ogni fa-miglia, riferendosi alla famiglia, osservava esserechiaro che la primizia dell'affetto paterno era peri bimbi. Sono essi le speranze del domani . Ecco,dunque, una vivissima raccomandazione : se igenitori avvertono che fra queste speranze c'èuno speciale invito di Dio, la vocazione santa,sia subito onore e impegno l'incoraggiarla e l'ac-compagnarla con i mezzi più adeguati di virtù edi comprensione . Molte anime aspettano la buonanovella . Vi sono sterminati campi di messi e viè necessità di operai del Signore. Nessuna operapiù preziosa e meritoria per una famiglia cristianadi quella di assegnare generosamente un propriofiglio al divino servizio . Favorevole quanto maiera l'occasione per ricordare così importante pos-sibilità . Assecondandola, ognuno dimostrerà ditrovare il significato, la dolcezza della penetrazionedel santo Vangelo o della grazia di Gesù (Osserv .Rom ., marzo 1960) .

Il 9 marzo p . p. lo stesso Santo Padre nellaudienza generale concessa a circa 5000 pellegrinirievocava la sua visita a Centocelle, notando chedi particolare commozione era stato per Sua San-tità il vedere tanti giovani genitori, che alzavanoi propri figli verso di Lui, sulle loro braccia, in-vitandoli a segnarsi al passaggio del Papa bene-dicente .

«Giovani e piccoli ci ricordano che Iddio faprosperare le famiglie buone e numerose . C'è quindida sperare che i genitori daranno volentieri qualcunodi questi loro figlioli al Signore, perchè divenganoministri della divina parola . La Chiesa e il mondo

hanno tanto bisogno di sacerdoti; ci sono delle re-gioni immense, che attendono la luce del Vangelo ;in alcune regioni ancora non è giunta ; in altre deveessere maggiormente diffusa per preparare l'avve-nire » (Osserv . Rom., 11 marzo 1960) .

lv 4 .t : icori cris tian i

A edificazione dei buoni e ad esempio per ideboli, riportiamo la risposta scritta dal padre aduna Figlia di Maria Ausiliatrice, che attualmentesi trova nella missione equatoriana tra i kivaros,dove la raggiunse, dopo due anni, una sorella,pure Figlia di Maria Ausiliatrice .

« . . . tu mi chiedi il permesso di andare in m-is-sione: io sono tuo padre, e padre di quattordicifigli ; dei quali già cinque siete in Istituti religiosi,e dico che se altri avessero vocazione li lascerei an-dare volentieri . Se Dio, nostro Creatore, ci ha amatofino al punto di mandare Suo Figlio a riscattarcidal peccato e a insegnarci come dobbiamo vivere perraggiungerlo in Paradiso, come potrei io negare ate il permesso di essere missionaria?

Tradirei, o, meglio, andrei contro il Suo divinomandato, quando disse agli Apostoli : « Andate pertutto il mondo e ammaestrate tutte le gentiNon ti sembra, dunque, che sia mio dovere d'inco-raggiarti e di aiutarti con tutti i mezzi a me possi-bili, specialmente con le mie povere preghiere econ quelle dei tuoi fratellini, aftnehè tu possa salirea così alta mèta? Per me, cara figlia, la tua deci-sione mi procura una gioia immensa, come la provaiper il tuo fratello Stefano, il mio primogenito, cheè già in terra di missione. Sono perciò arcicontentodi te, e lo sarei ancor più se tutti i miei quattordicifigli avessero la vocazione di lavorare per il Signore .

Va' dunque pure contenta, che se anche durantequesto breve tempo di vita terrena dovremo rimaneresenza vederci, spero con l'aiuto di Dio di trovarmianch'io alla destra il giorno del giudizio, e così civedremo poi felici per tutta l'eternità

tuo padre ANTONIO BOZZA»

Ogni parola di commento è superflua .

4airtme e SacerdozioNella Spagna una madre a cui venne annunziata la mortedel figlio missionario, chiese : « P morto o l'hanno ucciso?» .« Che cosa preferireste?» chiese la persona incaricata direcarle il ferale annuncio . « Che l'abbiano ucciso per la fededi Cristo ». « Ebbene, mamma, gli hanno tagliato la testa » .

La vocazione dei figli dipende in gran parte dalla generosità,dalle preghiere, dal sacrificio, dall'eroismo delle mamme .«Mamme, diceva Pio XI, siate orgogliose di dare i vostrifigli alla Chiesa! ». E Don Bosco : « Il più bel dono che Diopossa fare a una famiglia è quello di chiamare un figlioal sacerdozio» .

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ESEMPIMILANO - Convegno Zelatori-stampa

La domenica 8-v-r96o, sotto lapresidenza del Rev.mo Don LuigiRicceri, si è tenuto a Milano, invia Copernico 9, un importanteconvegno di Zelatori-stampa .

Il sig. Don Ricceri aprì l'adu-nanza recando ai convenuti il sa-luto del Rettor Maggiore . Met-tendo quindi in evidenza l'aspettodi Don Bosco Patrono degli Edi-tori, soggiunse che l'apostolatodella stampa integra e perfezionail programma di attività suggeritodal Santo ai suoi Cooperatori .

La soluzione pratica del pro-blema per tale apostolato, egliha detto, suppone basi teoretichesicure : principi e idee chiare .

Il nostro titolo di CooperatoriSalesiani trova la sua ragione nel-l'esercizio della carità : non siamouna confraternita, ma un movi-mento di apostoli .

Un laico veramente convintonon può disinteressarsi del pros-simo. Questo apostolato viene<, angosciosamente richiesto dallaChiesa» ai Cooperatori Salesiani :volontari del bene in contrapposi-zione ai volontari del male, il cuicoraggio è accresciuto dalla debo-lezza e timidezza dei primi . Moltisi ritengono buoni, ma non muo-vono un dito: anzichè agire, siabbandonano a lamenti e recrimi-nazioni . E intanto gli altri fanno .L'apostolato della stampa presup-

pone delle convinzioni profonde .i) Dobbiamo convincerci che

una massa enorme di personesfugge all'opera evangelizzatricedella Chiesa (catechismi, predica-zione ecc.) .

L'apostolato dell'A . C . influiscesoltanto su una frazione di cre-denti . Così pure il lavoro di unamissione, per quanto ben organiz-zata, ne afferra appena una parte .Tutti noi siamo costretti a viverein Centri di popolazione per metàpaganizzata. I mezzi di trasporto,i pubblici servizi, le strade, i di-vertimenti . . . presentano ambientinei quali i valori del Vangelo sonoassenti od ostacolati . Non è pos-sibile interessare i distratti con isoli mezzi tradizionali .

2) Dobbiamo anche convin-cerci dell'efficacia dei canali di in-formazione, che sono : stampa,radio, cinema e televisione .

L'azione e l'influenza dellastampa poi è costante, incisiva,più efficace degli altri mezzi sopraaccennati .

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L'apostolato della stampa è dif-fusione della verità del Vangelo ;è catechesi vera, che giunge amolte famiglie, altrimenti sprov-viste d'ogni sussidio di istruzionereligiosa .

Il papa Giovanni XXIII havoluto ricevere i rappresentantidella stampa cattolica nella Suabiblioteca privata, dove finora siricevevano solo i Cardinali .

I tanti discorsi che ha tenutoai giornalisti, anche non cattolici,stanno a dimostrare l'importanzache Egli attribuisce alla stampaper la diffusione della verità .

Recentemente, ricevendo DonAlberione, con alcuni Suoi Con-fratelli della « S . Paolo di Alba »,ha tenuto un magistrale discorsoper esaltare la carità della veritàe ha citato San Giovanni Bosco .Anche l'insegnamento di Don

Bosco va considerato sotto questidue aspetti della carità e dellaverità .C'è chi volentieri dona alla

parrocchia una statua, una ba-laustra, un paramentale ecc ., matroppo pochi ancora sentono ildovere di aiutare e favorire la dif-fusione della stampa .E intanto la conoscenza della

verità si affievolisce . Ci sono tanticattolici che fanno sì la comu-nione, ma non pensano cristiana-mente. Dobbiamo correre ai ri-pari, guardare bene in faccia larealtà, non fare come lo struzzoche nasconde la testa sotto l'ala,ma metterci su un piano di effi-ciente attualità : « A bisogni nuovi,provvidenze nuove».

Un sacerdote d'America, du-rante una funzione notturna cuiparteciparono migliaia di uomini,fece spegnere tutte le luci e poiinvitò il numeroso uditorio ad ac-cendere ognuno, al suo cenno, uncerino o l'accendisigari . Bastò quel-l'accensione per diradare le te-nebre e diffondere all'intorno unpo' di luce .Se ognuno di noi accenderà il

suo cerino, farà cioè qualche cosaper la diffusione della buonastampa, noi otterremo un notevolerisultato .

Dopo aver rilevato la funzionedel periodico mensile che, ri-spetto al quotidiano, presenta ar-ticoli più ripensati e approfonditied esercita opera formativa, dalpiano delle idee si passò alla di-scussione di carattere pratico, conuna intelligente critica costruttivacirca la veste tipografica, il conte-nuto, il prezzo della nostra rivista

Meridiano 12 e circa alcuni metodida seguire per accrescerne la dif-fusione .

Ai molti interventi ha rispostoil sig. Don Ricceri con abbon-danza di argomenti, dimostrandodi apprezzare i rilievi dei singolie assicurando di vagliarli debita-mente e farli vagliare con piùmatura riflessione .Concludendo ringraziò nuova-

mente della collaborazione, esortòal lancio di una campagna propa-gandistica nel periodo estivo erese noto l'incoraggiamento del-l'Episcopato Gerarchico, che in-vitando a intensificare l'attività,ripete : «Avanti! Siete sulla buonastrada! » .

CISON DI VALMARINO (Tre-viso) - i o Convegno Zelatorie Zelatrici - Ispettoria San Marco

Nel clima della Campagna perle Vocazioni, il 24 aprile u. s .,si è tenuto il r° Convegno degliZelatori e Zelatrici nel nuovoStudentato Filosofico Salesiano« S . Pio X » di Cison di Valmaiino .

Alla presenza di 94 Zelatori eZelatrici il sig . Ispettore Don Mi-chelangelo Fava celebrò la S . Messanell'artistica chiesetta settecentesca,seguita liturgicamente e con mot-tetti dei chierici . Al Vangelo sot-tolineò la necessità dell'apostolatodella testimonianza cristiana nellavita come prima e insostituibileespressione di ogni apostolo .Seguono immediatamente ' la-

vori, presieduti dal sig . Ispettore .Don Boscaini commemora il

Centenario della Congregazione .Don Drago tratta in modo esau-

riente e dettagliato il tema dellaCampagna annuale delle Voca-zioni .

Si apre la discussione .Il sig . Muggia di Trieste pro-

pone un lavoro specifico per levocazioni da parte degli insegnantiCooperatori, che avvicinano tantie tante giovani, oppure da partedei Cooperatori attraverso gli amiciinsegnanti.

Don Fabris intrattiene i pre-senti :

r) sulle vocazioni dei coa-diutori, ricordando le Case perartigiani e loro necessità, soprat-tutto per il personale salesianotecnicamente e salesianamente benpreparato ;

2) »un'opera delle vocazionigià da anni molto attiva nellaIspettoria per il lavoro solerte edintelligente del confratello DonRoggero di Udine ;

3) sull'organizzazione dei cen-tri della Pia Unione nella nuova

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Ispettoria. Necessità soprattuttodi dare loro un volto genuinamentesalesiano.

Il sig. Ispettore chiude i lavoricompiacendosi e augurando il con-solidamento della Pia Unione eun apostolato profondo e intenso .

Segue il pranzo in clima dimassima cordialità, mentre i chie-rici intrattengono i commensalicon macchiette e canti .

Ed ecco quanto scrive un chie-rico : «Ho assistito ai due con-vegni che si sono tenuti qui (il 25si tenne l'incontro dei Presidentidelle Compagnie e Capi Aspirantidella Giac), e le assicuro che hannofatto del bene non soltanto aiCooperatori ed ai Presidenti delleCompagnie, ma anche e soprat-tutto ai chierici dello Studentato » .

GORIZIA - Convegno Sacer-doti, Ex allievi e DecurioniCooperatori

Presenti 24 sacerdoti . Presiedela riunione il sig. Ispettore DonMichelangelo Fava .

Tra i convenuti si notanoMons. Soranzo dott. Giusto, Vi-cario Generale della Diocesi diGorizia, Mons. Foschian Olivierodi Monfalcone, Mons . Travanidoti . Riccardo della cattedrale diUdine, Mons. Francesco Pan-zera, Mons . Roiatti dott . Corrado.

Dopo '1 saluto del sig. Ispettore,il nostro Don Bruno Busulini . li-bero docente all'Università di Fer-rara, tiene una brillante medita-zione sulla « Santità sacerdotale diDon Rea ».Segue una conversazione sul

tema: «Il divertimento nella vitaparrocchiale » . Tutti i presentihanno espresso pareri e riportatoesperienze . Si è constatato comeoggi la gioventù sia contesa datante organizzazioni laiche e si èconvenuto sulla necessità di ren-dere sempre più efficienti i ritrovicattolici per salvaguardare le fa-miglie buone, aiutandole nell'edu-cazione cristiana dei figli ed of-frendo un sano divertimento .Quindi Don Fabris tratta il

grave problema delle vocazionie parla dell'organizzazione dellaPia Unione e del movimento degliEx allievi .Don Magarotto della L. D. C .

di Verona presenta il materialecatechis_ico, che in precedenzaera stato esposto nella sala d'in-gresso .

Dopo il gruppo fotografico, ipresenti hanno partecipato al-l'agape familiare .

IV uo r;o prezioso privilegio

PER I DIRETTORI DIOCESANIE I DECURIONI DELLA PIA UNIONE

Con rescritto dell'8 luglio 196o la Sacra Congregazione deiReligiosi ci ha comunicato il seguente nuovo Privilegio chiestoa Sua Santità Giovanni XXIII dal nostro Procuratore Gene-rale Rev.mo don Luigi Castano a nome del Rettor Maggiore .

SACRA CONGREGATIO

PROT. N. 1245i-6oDE RELIGIOSIS

Beatissimo Padre,Il Procuratore Generale dei Salesiani, prostrato ai piedidella Santità Vostra, umilmente espone quanto segue :Nei convegni regionali e nazionali dei Direttori Dioce-sani e Decurioni dei Cooperatori Salesiani (Terz'OrdineSalesiano), vari Sacerdoti Cooperatori chiesero di poteravere il privilegio di celebrare la Messa di Maria Ausi-liatrice, di S. Giovanni Bosco, di S. Domenico Savio edi S. Maria Domenica Mazzarello, nelle loro chiese dovecoltivano la Pia Unione dei Cooperatori Salesiani, secondole norme del Regolamento lasciato da Don Bosco .Siccome, eccetto che per S . Giovanni Bosco, le altre Messenon sono estese a tutta la Chiesa Cattolica e quindi pos-sono concorrere con altri uffici del Messale o del calen-dario diocesano, si fa umile richiesta della facoltà, per isopraddetti Sacerdoti, di celebrare le indicate Messe siain occasione della festa liturgica, sia in altre occasioni diconvegni o celebrazioni speciali, naturalmente sempre per-mettendolo il rito e alle condizioni solite .Che della grazia . . .

Vigore facultatum a SS.mo Domino Nostro concessarum,S. Congregatio Negotiis Religiosorum Sodalium praeposita,attentis expositis, benigne annuit pro gratia, iuxta preces,ad decennium, exclusis diebus dominicis, festis I et 1I classis,octavis, vigiliis et feriis privilegiatis, servatis rubricis cete-risque servandis.Contrariis quibuslibet non obstantibus.

Datum Romae, die 8 7unii A . D. z96oP. PHILIPPE 0 . P .

C. ADDIVINOLA Ad. a Studiis

Secretarius

PRECISAZIONI

i) La facoltà è concessa a tutti i Sacerdoti Cooperatori Salesiani .2) Per le chiese dove si coltiva la Pia Unione secondo le normedel Regolamento di Don Bosco .3) Per le ricorrenze liturgiche e in altre occasioni di convegnio celebrazioni speciali .4) Nei giorni in cui non ricorrano Domeniche, Feste di I o Ilclasse, Ottave, Vigilie e Ferie privilegiate .5) Alle seguenti solite condizioni : a) Messa propria ; b) con Gloriaed Ite Missa est nelle ricorrenze liturgiche ; c) senza Gloria econ Benedicamus Domino nelle altre circostanze permesse ; d) conle Commemorazioni - occorrenti .

Siamone riconoscenti al Santo Padre e alla Sacra Congre-gazione dei Religiosi .

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La Pia Wf&i» e 'IPL -cafto&iétd

URUGUAY - La Pia Unionedei Cooperatori si è messadecisamente in marciaDa una lettera del Rev.mo

Ispettore Don Edoai do Pavanettiapprendiamo che anche nell'Uru-guay la P. U. si è messa decisa-mente in marcia in conformitàcon le direttive dell'ultimo Capi-tolo Generale .

Il signor Ispettore in ognicorso di Esercizi Spirituali spiegòai Salesiani il pensiero di DonBosco e le direttive dei suoi Suc-cessori, destando in tutti ungrande entusiasmo per la PiaUnione . Tornò poi a parlarne aiDirettori riuniti. Nella novena diM. A. fece egli stesso la confe-renza prescritta ai Cooperatori enelle sue visite alle Case salesianeparlò ai membri della nostra terzafamiglia e organizzò l'Eserciziomensile della Buona Morte perloro. Il Delegato Don Bruno eil vice Delegato Don Charles loaiutano con zelo . È anche in pre-parazione il Consiglio Nazionaledella Pia Unione . Il signor Ispet-tore conclude dicendo che ovunquetrova i Salesiani pieni di entu-siasmo per quest'attività tanto caraa Don Bosco, e i Cooperatori de-siderosissimi di essere interessatie diretti nelle opere di apostolatoproprie della Pia Unione .

EQUATORE - Fervore di operenel Centro di Guayaquil

Il Delegato dei Cooperatori diGuayaquil, Don Gianni Giove-nale, ha dato vita a varie inizia-tive che offrono ai Cooperatori ealle Cooperatrici del Centro uncampo vario e interessante di apo-stolato. Ne elenchiamo alcune trale più importanti .

r° Il Centro Catechistico dellaP . U . opera meravigliose conversionied è un mezzo di preservazione dellafede . S'interessa pure delle voca-zioni. Due mesi fa quattro giovaniCooperatrici del Centro sono en-trate nel noviziato delle Suore fon-date dal Salesiano Don Luigi Va-riara . È in corso la campagna « Ilmio Sacerdote », che consiste nel-l'avere un aspirante o chierico chesi considera come proprio e chesi aiuta economicamente .

2 ° 1 Cooperatori si sono im-pegnati a fondo nella organizza-zione di un « Consultorio me-dico », che funziona nel settorepiù bisognoso della città . Si visi-tano giornalmente una trentina dipersone a cui si forniscono gra-tuitamente anche le medicine .

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3° I Cooperatori più giovanifanno Catechismo negli Oratori .L'Unione Educatori Don Bosco- una cinquantina di profes-sori - lavorano nelle scuole pub-bliche, dove non si insegna laReligione . Queste scuole hannooltre 8o .ooo alunni. Si può quindiimmaginare il bene che fannoquesti Cooperatori col loro apo-stolato nelle scuole governative .

4° Un gruppo di Coopera-trici - le « Ambasciatrici di Dio » -visitano gli ammalati e, da que-st'anno, anche i lebbrosi . Stannopure organizzandosi per entrarenelle carceri e nel riformatorio .Le Cooperatrici che apparten-gono al « Hogar de Cristo », sioccupano dei poveri, che siste-mano e visitano settimanalmente .

5 ° Una iniziativa che piace èla « Messa del Cooperatore», chesi celebra tutte le domeniche nelSantuario di M . Ausiliatrice, pre-annunziata sui giornali cittadinidel sabato. In essa si fa l'Eser-cizio della Buona Morte e si cercad'inculcare il senso liturgico, cheapre orizzonti spirituali nuovi espesso inesplorati .

ARGENTINA - Cordoba - Simoltiplicano le attività forma-tive, organizzative e aposto-liche della P. U .

Il Delegato Ispettoriale DonTercilio Gambino scrive che ilmovimento Cooperatori va inten-sificandosi : aumentano le iscri-zioni, si chiariscono e rettificanole idee, si perfeziona il funziona-mento del Centro ispettoriale edegli altri centri e si moltiplicanole attività formative, organizzativee apostoliche .

Tra le altre iniziative segnala leseguenti :

r° L'organizzazione del Cen-tro Catechistico dei Cooperatori conla scuola frequentata da una tren-tina di giovani Cooperatrici, cheprenderanno il titolo di « Maestredi Religione » .

2° Il funzionamento del La-boratorio per la confezione di in-dumenti per i poveri .

3° La Peregrinatio Mariaenelle case dei Cooperatori .

4° Sono in preparazione la« Giornata delle Vocazioni », ilpellegrinaggio e la settimana dipenitenza per le vocazioni .

5° Si sta iniziando l'attività afavore degli apprendisti, che inCordoba vanno aumentando colmoltiplicarsi dei grandi complessiindustriali .

NUOVI CENTRIa GATTICO (Novara)Un nuovo Centro della P. U .,

è sorto a Gattico per interessa-mento del Rev.mo sig. ParrocoDon Domenico Brustia, Ex al-lievo, e del maestro GiuseppeBoggio, pure Ex allievo .

Gattico è un paese molto affe-zionato all'Opera salesiana ; contamolti Ex allievi e ha dato parec-chie vocazioni alla CongregazioneSalesiana e a quella delle Figliedi Maria Ausiliatrice .

Nella chiesa parrocchiale è col-locato un bel quadro di Don Boscocon il Salesiano defunto Don En-rico Pirali in ginocchio davanti alPadre .

La domenica 24 aprile, il Dele-gato di Borgomanero, dopo lafunzione vespertina, distribuì i di-plomi, a seguito della conferenzain cui illustrò le finalità dell'Unionee presentò la campagna di que-st'anno sulle Vocazioni .

a RONCO frazione di PELLA(Novara)

La Cooperatrice sig.na VidoliMaria, insegnante in quella sper-duta frazione sul lago d'Orta, hacompletato la sua bella opera diinsegnante e di zelante Coopera-trice adoperandosi per far sor-gere anche là l'Unione dei Coo-peratori, che sarà aggregata alcentro di Borgomanero .

Il Delegato di Borgomanero fua Ronco il lunedì 9 maggio perdistribuire i diplomi e, prima dellabenedizione eucaristica, parlò del-l'Unione e illustrò la campagnasulle « Vocazioni », augurando cheanche in Ronco la Madonna Au-siliatrice e Don Bosco faccianosbocciare qualche vocazione tra lagioventù ancor buona e semplice,lontana dalla corruzione delle città .

a ZUHEROS (Cordoba - Spagna)La compianta Cooperatrice Do-

lores Ortiz de Padillo aveva riu-nito tra parenti e amici dodiciCooperatori e Cooperatrici desi-derosi di tendere alla perfezionemediante l'esercizio della carità afavore della gioventù.

Questa la base su cui è sorto ilnuovo Centro Cooperatori, pre-sieduto dal Decurione ParrocoDon Angelo Barbudo de la Cruz,nostro ammiratore e amico fin dailontani anni del Seminario . IlDelegato Ispettoriale tenne laprima Conferenza, presenti anchenumerosi fedeli, che furono lietidi conoscere la Terza Famiglia diDon Bosco.

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r CORRI$PDAI NOSTRI CENTRI1

TORINO - Fervore spiritualeIl Centro Ispettoriale Maria Ausiliatrice, aderendo

al desiderio espresso dal Rev .mo Rettor Maggiore,si è impegnato ad assisterlo con la preghiera . Questaspirituale assistenza hanno voluto impetrare special-mente dalla Vergine Ausiliatrice durante il mese aLei consacrato . Però, a seguito delle dolorose notiziepervenute dal Cile sconvolto dal terremoto, è statodesiderio generale continuare questa mistica catenadi preghiere fino al giorno del felice ritorno a Torinodel venerato Successore di Don Bosco .

Al Centro di M. A . si sono uniti quelli di San Gio-vanni Evangelista e del Richelmy e particolarmentele Signore che frequentano i Laboratori settimanali .Già ogni giorno di giugno e luglio è stato prenotato .Venuto il proprio giorno ogni prenotato pensa ad of-frire quanto può al Signore secondo le intenzioni delRettor Maggiore e gli invoca celeste luce e protezione .Qualche cooperatore ha invitato persone amiche adunirsi a lui .

Il 2 giugno u . S ., primo giovedì del mese, volendorimarcare la ricorrenza del 40 0 di sacerdozio del Rev.mosig. Ispettore Don Maniero, un notevole gruppo di Co-operatori si sono stretti attorno all'altare di S . G . Boscoper una santa messa di ringraziamento e propiziazionein onore di Gesù Sommo ed Eterno Sacerdote .

L'iniziativa del Consiglio Ispettoriale ha incontratoadesione specialmente tra i parenti di Salesiani e diFiglie di Maria Ausiliatrice, tanto che si pensa possaessere in futuro un'ottima occasione per un loro in-contro mensile.

Oltre a preghiere per la santificazione dei Sacerdotie la loro preservazione dai pericoli del laicismo, sisono ricordate le pianticelle più tenere, raccolte neiseminari e nelle case di formazione, prossimamenteesposte ai gravi pericoli delle vacanze estive . In con-siderazione del protrarsi di queste, i presenti sono

BORGOMANERO (Novara) -Veglia Santa a Maria Ausilia-trice e premiazione catechistica

Riportiamo da « L'Araldo a:« MI SEMBRA DI ESSERE IN PARADISO »

Fu l'espressione semplice edassai significativa che un borgo-manerese, non più giovane e tantoaffezionato a Don Bosco per il belricordo che ne ebbe in gioventù, ma-nifestò al Delegato della Pia Unionedei Cooperatori quella notte tra il23-24 alla Veglia Santa nel Santuariodi Maria Ausiliatrice a Torino .

E veramente ore più belle, sereneed indimenticabili non si soglionotrascorrere che sotto lo sguardo delquadro taumaturgico della Ma-donna di Don Bosco, vero pro-digio di pittore guidato da manomisteriosa: in momenti come quelliin cui, senza rispetto umano e conespansività ed interiorità ognuno dàlibero sfogo alla propria fede ed alla

propria religiosità di figlio devoto .Quest'anno la Pia Unione deiCooperatori ha raccolto e portatoal Santuario dell'Ausiliatrice piùdevoti dell'anno scorso, con unarappresentanza oltre che di Borgo-manero, anche di Maggiora, Fon-taneto, Gargallo, Cureggio, Gattico,Boca, S . Stefano, S . Croce, S . Mar-co, S . Cristina, Vergano e persinoda Ronco sul lago d'Orta, in numerocomplessivo di 152 senza contarequelli che si recarono in treno .Il numero ha superato ogni

aspettativa anche se si trattava diaffrontare la nottata di veglia tradue giorni lavorativi. Questo sta adimostrare che la divozione allaMadonna di Don Bosco è moltoviva nei borgomaneresi e dovunquepalpita un cuore di Cooperatore,come, dal canto suo, l'ha dimo-strato la ben riuscita processionedi Maria Ausiliatrice di domenicascorsa per le vie della nostra città .

stati invitati a ritrovarsi attorno all'altare del Signore,almeno in ispirito, nei prossimi primi giovedì di luglioe di agosto.

Da RIETI - Incontro di Cooperatori onorato dalVescovo

Nella chiesa di S . Rufo, ove ha sede la Pia Unione,ha avuto luogo la festa di M . Ausiliatrice, organizzatadal Direttore Diocesano dei Cooperatori prof . DonAdriano Silvestrelli . Mentre servì a onorare la Ma-donna, portò anche un'ondata di vita novella nellaPia Unione, che ebbe un incontro con l'ambita pre-senza del Vescovo, S . E. Mons . Cavanna, CooperatoreSalesiano . A Don Miano, che a nome del Rettor Mag-giore metteva a disposizione del Vescovo le forze sa-lesiane operanti in Diocesi, Sua Eccellenza ha rispostoringraziando e incoraggiando i Cooperatori a darsisempre più generosamente ad ogni forma di bene,perchè così ha insegnato e fatto Don Bosco.

Da VERONA - Pellegrinaggio a case di formazioneIn attesa del grande pellegrinaggio per il Congresso

Eucaristico Internazionale a Monaco, al quale il Centrodi Verona parteciperà con 6o persone, è stato organiz-zato un pellegrinaggio mariano a fine maggio, con duepullman di novanta persone, con mete Albarè, lagodi Garda, Madonna del Frassino.

Ad Albarè attendevano i Novizi delle due IspettorieVenete .

Visita al Noviziato e rinfresco allietato dalle parolee dai canti di omaggio e di gratitudine dei Novizi .

Tra i partecipanti c'era gran parte delle Coopera-trici del Laboratorio « Mamma Margherita «, che hannoofferto capi di biancheria per la chiesa e per i Novizi .

Dopo questo incontro, si discende al lago di Garda ;visita ed escursione in motoscafo per il lago .

Alle 18,30 per Peschiera si punta al Santuario dellaMadonna del Frassino . Qui, recita solenne del Ro-sario, Litanie della Madonna, sermoncino del Dele-gato di Verona e Benedizione Eucaristica .

Anche questo pellegrinaggio ha salesianamente rin-saldato le amicizie fraterne, ampliate vedute aposto-liche ed allietato tutti .

E da « L'Informatore ePREMIAZIONE CATECHISTICA

Domenica 22, il Collegio DonBosco della nostra città ha solen-nemente celebrata la Festa diMaria Ausiliatrice . . .

Nel primo pomeriggio, a curae per iniziativa della Pia Unionedei Cooperatori Salesiani, si èavuta, presente il Direttore Di-dattico prof. Corsi, nonchè i Su-periori del Collegio, la premia-zione catechistica degli alunnidelle Elementari della città .Venticinque i giovani scolari

premiati delle classi 3a, 4a, 5a, chehanno ricevuto, quale premio peril loro diligente studio della reli-gione, un Libretto di Risparmiodella Banca Popolare di Novara :offerto appunto da questo IstitutoBancario con un contributo in-tegrato dalla stessa Pia Unione deiCooperatori cittadini .

AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI TORINO IN DATA 16-2-1949,N .403 .- CON APPROVAZIONE ECCLESIASTICADIRETTORE RESPONSABILE : SACERDOTE DOTI . PIETRO ZERBINO, VIA MARIA AUSILIArRICE, 32 - TORINO (714) . OFFICINE GRAFICHE

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per ordinazionirivolgersi alla

TORINOCORSO REGINA MARGHERITA 116

C . C. P. 2/171

SAN GIOVANNI BOSCO

7rue Oar&Ei imo .uh ilota.

SAN GIUSEPPE CAFASSOCON UNO STUDIO DI DON A. AMADEI

NUOVA. EDIZIONE A CURA DI D . E. VALENTINI

Pagg. 144, con illustrazioni, legato in linson, sopraccoperta a colori L. 850

Don Bosco fu il primo biografo e il primo panegirista di San Giu-seppe Cafasso . La prima edizione dei due suoi discorsi funebri è in-fatti del novembre 1860, pochi mesi dopo la morte del Cafasso .

Questa testimonianza di Don Bosco sul Santo suo conterraneo, che fuad un tempo suo benefattore, sua guida, suo direttore spirituale esuo maestro, è quanto di più bello e di più documentato si possa ancoroggi leggere sul Santo piemontese .

È la figura viva del Santo che balza da queste pagine ed attesta adun tempo la santità del maestro e del discepolo, e l'intreccio mira-bile delle loro spiritualità .

BOLLETTINO SALESIANOPERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO

Direzione : via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino - Telefono 22-117AI 1° dei mese : per i Cooperatori e le Cooperatrici SalesianeAl 15 del mese: per i Dirigenti della Pia UnioneSi invia gratuitamente. Spedizione in abbonamento postale . Gruppo 2^

Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatriciche le Opere Salesiane hanno il Conto Corrente Postale con il numero 2-1355 (Torino)sotto la denominazione: Direzione Generale Opere di Don Bosco - Torino 714

Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie offerte,ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo

IMPORTANTE - Per correzioni d'indirizzo si prega d'inviare anche l'indirizzo vecchio .Si ringraziano i Sig . Agenti postali che respingono, con le notificazioni d'uso, i Bollettini non recapitati .