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Comunale Livorno Periodico di Avis Comunale Livorno numero 2 - giugno 2011 Promessa mantenuta: il nuovo Centro Trasfusionale La Donne e il Dono 3ª edizione Cure palliative il nuovo Patto etico Periodico in distribuzione gratuita ai soci dell’AVIS Comunale di Livorno. “Poste Italiane S.p.A. -Spedizione in A.P. - L. n. 46/2004 art.1 comma 2 (tab onlus), numero progressivo -Periodicita’ quadrimestrale - AUT. DR/CBPA/CENTRO1 valida dal 30/01/06” autorizzazione del tribunale di Livorno n. a1 315 del 15-12-1997 n.2 Anno 2011 l’AVIS NON CHIUDE PER FERIE... Dona sangue prima di andare in vacanza ti aspettiamo al nuovo Centro Trasfusionale

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Comunale LivornoPeriodico di Avis Comunale Livorno

numero 2 - giugno 2011

Promessa mantenuta:il nuovo Centro Trasfusionale

La Donne e il Dono3ª edizione

Cure palliativeil nuovo Patto etico

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Dona sangue primadi andare in vacanzati aspettiamo al nuovoCentro Trasfusionale

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Comunale Livorno

Diego PretiniDirettore responsabileGiovanni BelfiorePresidente Avis Comunale LivornoLeonardo LulliVice Pres. Avis Comunale LivornoRita RegoliSegreteria di redazione Alessia ButoriRaccolta fotograficaGiancarlo VitaliProgetto graficoStampaTipografia Marengo Livorno

ASSOCIAZIONE CERTIFICATADI QUALITÀ

ISO 9001 / UNI EN ISO9001:2008certificato N. IT05/1188

Scopo della certificazione:Sviluppo ed erogazione diservizi finalizzati a: educazionealla salute, sensibilizzazione,promozione e pianificazionedel dono del sangue.

L’AVIS Comunale di Livornoringrazia la direzione de “IL TIRRENO”e “IL CORRIERE DI LIVORNO”,per aver concesso di donare una copia quotidianamente del giornale che portiamo nella sala di attesa dei donatori al Centro Trasfusione.

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Promessa mantenuta

Un Centro Trasfusionale moderno e funzionale

News in campo trasfusionale

Conclusione progetto Il Dono nello Zaino5ª Festa della DonAzione

Premiati 2011

La Donna e il Dono

Il Mio Dono

Bonsai per la lotta contro l’Aids

Festa dei popoli

Cure palliative, nuovo Patto Etico con la città di Livorno

Tirocini Formativi e Tirocini Universitari

Il sangue dei popoli di Marmugi

Convenzioni

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Promessa mantenuta di Giovanni Belfiore

Non siamo più agli annunci…, adesso parlano i fatti, ed i fatti ci dicono che… il 14 Giugno nella ri-correnza della giornata mondiale della donazione del sangue, verrà ufficialmente inaugurato il nuovo centro trasfusionale, quindi dopo il tanto parlare ed il tanto scrivere di questi anni il mio articolo potreb-be tranquillamente terminare qui.Potremmo quindi dire, tutto bene quel che finisce bene e ritenerci soddisfatti ed appagati, direi pro-prio di no, certo non posso nascon-dere la mia soddisfazio-ne personale e di tutto il consiglio per questo risultato che rappresen-tava il nostro primario obbiettivo, raggiunto quindi con largo antici-po rispetto alla fine del nostro mandato con il quale si chiuderà anche la mia esperienza come presidente, ma di questo avremo tempo e modi per discuterne, nel contempo la mia onestà intellet-tuale al di la del legittimo entusia-smo mi impone una serie di ne-cessarie considerazioni ed anche qualche ringraziamento. Per prima cosa occorre essere chiari, questo risultato non avrem-mo mai potuto ottenerlo senza la venuta a Livorno dell’attuale Di-rettore Generale dott.ssa Monica Calamai, questo posso affermarlo senza alcuna possibilità di smen-tita in quanto nella mia militanza associativa, non solo da presiden-te ho avuto modo di confrontarmi con vari Direttori Generali, e le pro-messe sia in colloqui personali, che in occasioni pubbliche ed ufficiali, si sono sprecate e perse nella notte dei tempi.Con la dott.ssa Calamai siamo pas-sati dalle parole ai fatti concreti in poco più di due anni, mentre pri-ma …, prima sono stati circa 20 anni di tante parole di tante pro-messe ma nei fatti poi nulla di con-creto.

Concedetemi una metafora, siamo transitati per anni da una stretta strada irta di ostacoli immaginan-doci di poterne percorrere un giorno una più larga ed a più corsie, bene adesso davanti a noi abbiamo finalmente addirittura un’autostrada super tecnologica dotata di tutti i confort e non pos-siamo quindi far altro che iniziare a correre.Quello che intendo dire che da adesso i protagonisti diventate voi, noi abbiamo fatto la nostra parte

arrivando dopo un lungo percor-so all’apertura di un centro dota-to delle migliori tecnologie, con un’ampia ricettività con due sale prelievo distinte per sangue e pla-sma, mettendo inoltre a vostra di-sposizione lo strumento dell’agen-dona per la prenotazione ad orario su appuntamento il posto poltrona per ridurre al minimo i tempi di at-tesa, che a regime completo do-vrebbero praticamente azzerarsi, per cui d’ora in poi non possiamo che aspettarci un miglioramento dei risultati, infatti non avranno più ragion d’essere le vecchie e sicura-mente giuste lamentele che hanno portato in tutti questi anni molti donatori ad allontanarsi dalla do-nazione per le interminabili attese, per la scarsa ricettività, per i locali vetusti ed inadeguati, tutto questo rappresenta ormai il passato, an-che se vi sono sicuramente ancora dei margini di miglioramento, ri-sulta del tutto evidente infatti che per una struttura così ampia sarà necessario l’impiego di personale sicuramente in numero maggiore

I giudizi dati a vario titolo sulla dott.ssa Calamai in questi due anni di sua permanenza a Livorno sono stati tanti ed i più difformi, per esperienza diretta mi per-metto sommessamente di dire di aver trovato finalmente un in-terlocutore serio che mantiene gli impegni presi, e credetemi di questi tempi non è poco, se que-sto modo di agire, poi vogliamo considerarlo decisionismo od au-toritarismo assoluto, per quanto mi riguarda ben vengano persone

con questa indole decisionista. Vi sono però altre figure determi-nati che sento il dovere di citare, una di queste è il dott. Paolo Centoni, con il quale mi sono tro-vato ad interloquire da presidente associativo durante il suo periodo di facente funzione in attesa della nomina del nuovo responsabile del centro, ed insieme al quale sia-mo riusciti nel dare la prima vera scossa per l’approvazione del progetto definitivo.Altro soggetto fondamentale per l’ottenimento di questo risultato è stato sicuramente l’attuale re-sponsabile della struttura trasfu-sionale, il dott. Piero Palla, perché è stato grazie alla sua caparbietà che i lavori hanno visto finalmen-te un inizio ed una fine, devo dire che tra noi si è subito instaurato un rapporto di collaborazione e fiducia fatto di continui confronti, spesso anche aspri avendo su mol-ti aspetti vedute dissimili, ma alla fine comunque proficui per tutti avendo raggiunto il nostro obbiet-tivo comune.

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che spesso non coincidono con l’esigenza di poter effettuare con relativa tranquillità la propria do-nazione, ma come ho sempre det-to e non mi stancherò mai di riba-dirlo, chi necessita di sangue non può certamente essere vittima dei tempi e dei ritmi dell’evoluzione della società attuale , per la qua-le in ogni caso la solidarietà deve restare elemento di fondamenta-le coesione sociale, e per come la vedo io credetemi non ci resta poi molto altro.Grazie a tutti voi l’associazione sta comunque continuando il suo positivo lavoro nonostante la crisi economica si stia facendo sentire pesantemente anche al nostro in-terno, ma come tutti sappiamo le richieste di sangue sono comun-que in continuo e costante au-mento ed il fabbisogno è quindi sempre maggiore per cui è impen-sabile solo ipotizzare di fermarsi, occorre quindi guardare avanti con spirito di rinnovato ottimismo in attesa di tempi migliori per tutti.Per concludere, ci avviciniamo al periodo di maggiore criticità, infat-

ti l’estate è ormai alle porte ed i pri-mi eventi per lanciare la campagna di sensibilizzazione estiva saranno, la festa che abbiamo organizza-to per il 9 GIUGNO in piazza XX settembre denominata FESTA DEI POPOLI, questa festa si prospetta come una novità rispetto alle ulti-me tradizionali nostre feste e vuole rappresentare un ulteriore apertu-ra ed avvicinamento verso la città ma soprattutto verso chi la città la vive quotidianamente.In occasione dell’inaugurazione del Centro, (14 Giugno) si terrà anche la tradizionale giornata del PLASMADAY. L’Avis inoltre sarà presenti per tutta l’estate in tante delle tradizionali manifestazioni cittadine per ricordare a tutti quan-to sia importante e necessario più che mai donare anche nel periodo estivo, quello in cui le richieste gio-coforza subiscono un vertiginoso aumento, è per questo che noi ci mettiamo tutto il nostro impegno, ed è anche per questo che l’AVIS NON CHIUDE PER FERIE.

Giovanni BelfiorePresidente Avis Comunale Livorno

all’attuale ed è anche auspicabi-le che per il futuro possa esserci una maggiore flessibilità relativa agli orari di possibile fruizione del centro stesso, perché la società sta cambiando alla velocità della luce e con essa cambiano le esi-genze delle persone in particolare in ambito lavorativo, sarà infatti questa una delle prossime sfide che il futuro ci prospetta, si tratte-rà quindi di iniziare un nuovo per-corso con la Direzione Aziendale, essendo comunque consapevoli che l’attuale situazione economica generale non concede attualmen-te molti spazi di manovra, ma non per questo alzeremo in anticipo bandiera bianca. Prima di chiudere questa mia rela-zione un doveroso sguardo all’at-tività associativa, abbiamo termi-nato positivamente il 2010 grazie all’impegno di tutti e per il 2011 ci spettiamo il definitivo salto di qualità anche per quanto sinora detto, tenendo comunque conto delle oggettive difficoltà che ognu-no di noi deve affrontare in modo particolare in ambito lavorativo

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Finalmente siamo arrivati al tra-guardo. Dopo molti anni d’attesa, da Giugno 2011 i donatori livorne-si potranno usufruire di un Centro Trasfusionale moderno, accoglien-te e confortevole. Una infrastrut-tura completamente nuova che prevede un maggior numero di postazioni, una sala d’attesa piú spaziosa e percorsi separati tra donatori e pazienti. Una piccola rivoluzione che va a sostenere una comunità di donatori, quella della cittá di Livorno, che è particolar-mente generosa e che rappresenta un serbatoio fondamentale della donazione toscana (in Regione siamo i primi per produzione di plasma da plasmaferesi e tra i pri-

al grande valore del loro gesto di solidarietà. A conclusione di tale percorso è doveroso ringraziare i professionisti che hanno creduto in tale progetto (e in particolare il dott. Palla, Direttore Uo Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) e tutti i soggetti del-la società civile che hanno contri-buito in maniera fattiva e proposi-tiva alla realizzazione del Centro, in primis le Associazioni dei Donatori. La sfida per tutti è adesso quella di far crescere ulteriormente la cul-tura della donazione nel territorio livornese e quindi aumentare la raccolta di sangue e plasma di cui vi è sempre più bisogno.

mi nella raccolta in generale). La soddisfazione è molta, poiché i do-natori, i pazienti e gli operatori sa-nitari che frequentano ed animano ogni giorno il Centro avranno final-mente un luogo coerente rispetto

Questo spazio sarà dedicato a tut-te le novità che riguardano la do-nazione sia a livello nazionale che a livello locale.

Autosufficienza nazionale 2011La programmazione annuale ha consentito di perseguire sia in ambito regionale che nazionale l’equilibrio ottimale tra produzio-ne di emocomponenti del sangue e fabbisogni trasfusionali. Di se-guito alcuni dati relativi al 2010.

1) numero di donatori di sangue in Italia: 1.690.426, pari al 2.8% della popolazione totale e al 4.4% della popolazione tra i 18 e 65 anni, pari a 42/1000 sulla popola-zione tra i 18 e 65 anni.2) Indice di donazione: per il san-gue intero è di 1.6 . Il nostro Paese risulta al di sotto della media eu-ropea.3) Donazioni in aferesi: 568.379.4) Donazioni totali: 3.166.684.

5) Indice di donazione di globuli rossi: 43.5 per abitanti 1.000 abi-tanti, in linea con gli altri Paesi eu-ropei ad elevato sviluppo socio economico. Esi-ste una grande variabilità fra le diverse regioni; infatti il range va-ria da 24.7/1000 abi-tanti/anno in Campania a 58.7 in Emilia Romagna. In generale le regioni del centro sud ad eccezione di Marche, Sardegna e Molise presentano un indice di donazione al di sotto della media nazionale, mentre le Regioni del centro nord, ad eccezione della provincia di Trento si collocano al di sopra della media nazionale.6) Emocomponenti:• prodotti: 7.340.410;• trasfusi 3.400.693 pari a 9.317/die;

7) autosufficienza:• componenti labili ( sangue e piastrine): esistendo una sostan-ziale disparità tra le varie regioni, è stata garantita fin dal 2003 at-traverso trasferimenti pianificati interregionali che vengono soste-nute dalle altre;• componenti stabili ( plasma): per quanto riguarda la produzio-

News in campo trasfusionaledi Silvia Ceretelli

Un Centro trasfusionale moderno e funzionale

Dott.ssa Monica CalamaiDirettore Generale Az. Usl Livorno

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ne di farmaci da plasma il siste-ma nazionale sangue ha centrato l’obiettivo consegnando all’indu-stria farmaceutica 722.017 Kg di plasma che ha consentito di ga-rantire l’autosufficienza nazionale per singolo prodotto, con il livello più elevato circa il 70% per le im-munoglobuline per uso endove-noso.

Le linee guida sulla TRALIDal 1 Aprile 2011 diventano ope-rative le linee guida per la pre-venzione della TRALI emesse dal Centro Nazionale Sangue nel di-cembre 2010.La TRALI ( danno polmonare acuto associato alla trasfusione in parti-colare di plasma e piastrine) rap-

presenta la più frequente causa di mortalità associata alla trasfusio-ne.Scopo delle linee guida è quello di uniformare i livelli complessivi di sicurezza dei prodotto labili del sangue e di ridurre l’incidenza di eventi avversi.Di seguito le 4 regole fondamen-tali per la prevenzione della TRALI.

1. Per la trasfusione di plasma si utilizza per uso clinico solo il plasma prodotto da donatori di sesso maschile o da donne nulli gravide, con anamnesi negativa per pregresse trasfusioni di emo-componenti.2. Per la trasfusione di piastrine si utilizza concentrati piastrini-

ci prodotti da donatori di sesso maschile o da donne nulli gravide, con anamnesi negativa per pre-gresse trasfusioni di emocompo-nenti.3. L’uso del plasma di grado far-maceutico (inattivato con sol-vente/detergente) è considerato l’equivalente del plasma prodotto da donatori di sesso maschile o da donne nulli gravide, con anamnesi negativa per pregresse trasfusioni di emocomponenti.4. I donatori con presenza ac-certata di anticorpi anti HLA/anti HNA o direttamente implicati in casi di TRALI sono esclusi dalla do-nazione di sangue e di emocom-ponenti ad uso clinico.

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Anche quest’anno ci avviciniamo alla chiusura delle scuole e le ra-gazze dello staff Avis concludono il loro progetto “il Dono nello Zai-no”; progetto che parte dal gioco per le scuole elementari e medie fino alla visita alle sale donazioni per i ragazzi delle scuole superiori.I ragazzi più piccoli quest’anno si sono “sfidati” a suon di domande e risposte al gioco dell’Avis, una sorta di gioco dell’oca a squadre dove la pedina, impersonata da un bambino, avanza di casella rispon-dendo correttamente a domande riguardanti la solidarietà e l’ali-mentazione. Per le scuole medie è stato proposto il Cruci-Avis un mega cruciverba dove le defini-zioni riguardavano corretti stili di vita, solidarietà e alimentazione.Gli istituti superiori sono stati

coinvolti nella visita del Centro Trasfusionale di Livorno, con i suoi la-boratori. Ai ragazzi dopo una breve introduzione sulla storia dell’Avis veniva presentata l’importanza del gesto di solidarietà e la sua impor-tanza nei fabbisogni ospedalieri. Successivamente la classe veniva ac-compagnata a visitare i laboratori del Centro Trasfusionale, dove erano accolti e seguiti anche dal personale tecnico. Gli incontri basati sulla metodica della peer education (educazione tra pari) sono stati mo-mento di riflessione su argomenti riguardanti la donazione in genere, solidarietà, stili di vita e alimentazione, sperando che i ragazzi futuri adulti diventino futuri donatori.

Martedì 19 Aprile Claudio Marmu-gi, il famoso comico livornese, ha messo in scena uno spettacolo, nella scuola elementare Maria Ausiliatrice (viale Don Bosco 57 – Livorno) per la tradizionale Festa della Don-Azione, giunta alla sua quinta edizione.Lo spettacolo dal titolo “Aiutan-do…s’impara” basato sul tema del-la solidarietà era rivolto ai ragazzi e alle loro famiglie, per trovare un

modo semplice ma funzionale per far rimanere ai bambini il messag-gio di fratellanza e aiuto reciproco che ci deve essere tra tutti i bam-bini di ogni paese. Marmugi ha in-scenato una commedia alla quale i piccoli partecipanti hanno po-tuto prendere parte attivamente. Proprio i piccoli alunni sono stati poi impegnati a raccogliere ma-teriale scolastico,” il proprio dono nello zaino”, che verrà mandato

ai bambini dello Sri Lanka trami-te l’associazione “Amici di Nicco-lò”, con cui Avis ha intrapreso una collaborazione. All’organizzazio-ne della Festa della Don-Azione hanno partecipato Avis Comuna-le Livorno, l’Educazione alla Salu-te USL 6, l’associazione “Amici di Niccolò”, la compagnia teatrale di Claudio Marmugi e la scuola Maria Ausiliatrice.

Conclusione del progetto “Il Dono nello zaino”

5ª Festa della DonAzione

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Il 26 Febbraio di quest’anno si è tenuta l’annuale Assemblea Co-munale. Grazie alla disponibili-tà del Presidente della Provincia Dott. Giorgio Kutufà, da sempre sensibile alle nostre iniziative, l’assemblea si è svolta nella sala istituzionale del Consiglio Provin-ciale di Livorno.In concomitanza si è tenuta anche la premiazione dei donatori bene-meriti.

Il 7 Marzo, in occasione della gior-nata internazionale della donna, presso il Circolo Mencacci si è svolto in convegno “LA DONNA E IL DONO” giunto alla sua terza edizione.Lo scopo del convegno era quel-lo di incrementare e valorizzare il costante e crescente impegno femminile nell’ambito delle dona-zioni, fornendo alle donne gli stru-menti e le conoscenze necessarie circa le tipologie più idonee alla donazione con particolare atten-zione alla donazione di sangue, di plasma e di cellule staminali da cordone ombelicale.

Le disponibilità economiche esi-gue dell’Avis Comunale di Livorno si sono ridotte ulteriormente a causa della crisi che investe la so-cietà in genere. L’Avis “vive” grazie al rimborso che riceve dall’ASL6 attraverso le donazioni fatte dai propri iscritti e, come tutto il mon-do del volontariato, conta sui con-tributi raccolti con la ritenuta del 5X1000. Da poco l’Avis si è iscrit-ta anche al portale Il mio dono.it.

Come funziona Il mio dono.it?Si può sostenere un’iniziativa di una associazione contribuendo con una donazione; donare alle organizzazioni No Profit è facile e veloce e può essere fatto on-line o direttamente in una agenzia Uni-credit Banca.Visita il sito www.ilmiodono.it e cerca l’iniziativa Associazione Volontari Italiani Sangue di Avis Livorno e fai il tuo piccolo gesto...

L’assemblea comunale è stata un’oc-casione per poter avvicinare concre-tamente i donatori a questo impor-tante momento democratico di vita associativa, che rappresenta il vero momento di confronto associativo anche se, a volte, è stata poco parte-cipata. Visto che ques’anno la parte-cipazione è stata molto sentita, l’Avis ha intenzione di accorpare anche per il prossimo anno l’Assemblea Annua-le e la Premiazione dei donatori bene-meriti.

La Dott.ssa Silvia Ceretelli Immu-noematologia e Medicina Asl6 Livorno, presidente A.D.I.S.C.O. e medico sociale Avis ha spiegato come funziona la donazione di sangue, plasma e del cordone om-belicale, su quest’ultima tipologia di donazione è intervenuta in ma-niera più specifica l’ostetrica Maila Gori - Asl 6 Livorno.In seguito ha preso la parola la Dott.ssa Stefania Pallini, medico spe-cialista in endocrinologia e malattie del ricambio e presidente dell’as-sociazione LIBRA di Livorno, che ha parlato della corretta alimentazione e dei corretti stili di vita.

Successivamente hanno preso la parola due signore dell’associa-zione CESDI che hanno illustrato il problema dell’infibulazione fem-minile, tema che purtroppo non è così conosciuto.Il convegno si è concluso con una testimonianza diretta di una si-gnora che ci ha raccontato della sua esperienza di donazione di latte materno e dell’importanza che questo ha per i bambini nati prematuri.Tutto l’evento è stato allietato da alcuni interventi riguardanti il tema del dono letti dalla Sig.na Ti-ziana Foresti.

Il Mio Dono

Premiati 2011

La Donna e il Dono

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In Italia, Paese sempre piú multietnico, parole come integrazione e re-ciproca accettazione culturale devono ormai far parte del vocabolario quotidiano.L’Avis Comunale di Livorno, ha inteso organizzare tre incontri presso l’oratorio della chiesa di Sant’Andrea in Via S. Andrea, 75. La nostra intenzione è stata quella di formare un gruppo di persone appartenenti alle comunità di migranti e giovani autoctoni presenti nel quartiere e nella città di Livorno per affrontare le tematiche lega-

te all’educazione alla salute (alimentazione, corretti stili di vita e sport), alla promozione di forme di vo-lontariato culturalmente orientate e alla donazione del sangue. Al termine degli incontri è stato prodot-to uno spot televisivo che è stato mandato in onda dall’emittente locale Telegranducato.A conclusione dei tre incontri sarà realizzata la FESTA DEI POPOLI in Piazza XX Settembre in giorno 9 Giu-gno alle ore 18.30.Una corsa della solidarietà darà il via alla serata, e un buffet multietnico e danze, balli e sfilate folkloristi-che faranno da cornice alla serata.Il progetto si è inserito all’interno di una serie di azio-ni di buone pratiche per incrementare i rapporti fra la popolazione autoctona e quella migrante. Il progetto è stato realizzato allo scopo di avvicinare i cittadini autoctoni e non alla donazione di sangue e plasma.

Nei giorni 22 e 23 Aprile l’Avis Co-munale di Livorno ha supportato l’associazione ANLAIDS nella ven-dita di Bonsai per la lotta contro l’AIDS.L’infezione da virus dell’immu-nodeficienza umana è ormai una malattia a trasmissione prevalen-temente sessuale: più dell’80% dei casi si verifica per trasmissio-ne nei rapporti sessuali non pro-tetti. La giusta protezione rimane l’unico modo per evitare qualsiasi

rischio. La missione di ANLAIDS è quella di studiare, informare, pre-venire e condividere la condizione di chi ha una vita segnata da una patologia cronica.Il Bonsai è un simbolo forte e posi-tivo che ANLAIDS ha fatto suo per ricordare che da 25 anni che l’HIV è ancora tra noi, ed è solo con l’educazione, la responsabilità, l’amore per sé e per l’altro e l’uti-lizzo del profilattico che si evita la trasmissione sessuale del virus.

Festa dei Popoli

Bonsai per la lotta contro l’Aids

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Possiamo affermare con fierezza che la città di Livorno dispone di una Associazione Cure palliative che svolge assistenza domiciliare gratuita per patologie oncologi-che in fase di terminalità. Livorno è stata la prima città della Tosca-na a disporre di questo servizio e una delle prime in Italia. La nostra attività si svolge per convenzione nell’assoluto rispetto dei proto-colli medici dell’ Hospice del pre-sidio ospedaliero e fornisce assi-stenza a domicilio permettendo al malato di rimanere a contatto con la propria famiglia.L’Associazione risulta fortemente radicata sul territorio e vanta una compagine associativa di oltre 2000 soci. Il volontariato, svolto da oltre 50 unità, dedicato all’as-sistenza dei pazienti e delle loro famiglie, rappresenta il fulcro sul quale l’Associazione ruota.Ma intanto nuove esigenze stanno emergendo e nuovi progetti per il futuro ci stanno impegnando. Per realizzare un ulteriore svilup-po del sistema abbiamo bisogno di ulteriori risorse ed è per questa ragione che ci rivolgiamo nuo-vamente alla città, alle sue realtà economiche e produttive, al sin-golo cittadino per proporre loro di sostenere questa fase di svilup-po appoggiando un progetto che secondo noi porterà ad un miglio-ramento qualitativo importante sotto il profilo assistenziale, socia-le ed etico.Anche se l’Associazione ha rag-giunto significativi risultati in termini di quantità e qualità dei servizi erogati, le linee di indirizzo che il consiglio direttivo intende perseguire sono:• consolidamento dei risultati raggiunti • ottimizzazione della gestione e delle attività • crescita della qualità e lo svilup-po di nuovi servizi qualificanti Da questi punti programmatici si individuano i seguenti obbiettivi:

1) Migliorare la qualità dell’assi-stenza domiciliare Attraverso l’introduzione di un medico con funzioni di coordina-tore al fine di ottimizzare la distri-buzione della presa in carico dei pazienti.Uniformare il numero degli infer-mieri per costituire coppie stabili di riferimento e garantire una con-tinuità d’equipe nel trattamento. Ciò significa inserire 1 infermiere in più ed avere così 6 medici e 6 infermieri.2) Presidiare le aree di interven-to non medico-sanitario ma di carattere più sociale ed econo-mico qualora se ne verificasse la necessità.Dotarsi di una figura dedita all’as-sistenza sociale in grado di affian-care il personale medico nella fase di analisi dei bisogni dell’utenza per attivare reti e servizi accessori per i bisogni di carattere non me-dico- infermieristico (lenire dolori burocratici).3) Avviare percorsi di monitorag-gio e gestione della qualità degli interventiCostituire procedure e strumenti di monitoraggio e controllo per avere una chiara percezione del-la qualità del servizio erogato al fine di garantire un miglioramen-to continuo. È già stato stilato un questionario di gradimento inte-rattivo quale strumento di feed-back.4) Sostenere l’adeguamento continuo delle competenze del personale medico-sanitario e dei volontari con progetti di forma-zione interna ed esternaPromuovere una cultura della for-mazione continua e dell’aggiorna-mento programmando percorsi definiti per lo sviluppo della pro-fessionalità del personale medico e infermieristico sia attraverso la partecipazione ad attività ester-ne sia promuovendo momenti di formazione a cascata e di supervi-sione.

5) Migliorare le attività di comu-nicazione e di rappresentanzaAbbiamo ultimato il nuovo sito web ufficiale dell’Associazione dove è possibile reperire ogni tipo di informazione riguardo all’at-tivazione del servizio, alla carta dei servizi, al volontariato, alle donazioni e alla comunicazione interattiva per l’inserimento di consigli utili al miglioramento del servizio.

L’Associazione Cure Palliative di Livorno promuove la vendita del libro “ERA FACILE PERDERSI“ di Umberto Vivaldi che racconta uno spaccato di vita del dopoguerra li-vornese attraverso gli occhi di un adolescente costretto dalle circo-stanze a vivere giorno per giorno con il solo supporto dell’istinto di sopravvivenza. Circostanze in cui era facile perdere la retta via, cir-costanze , però, che hanno gene-rato quell’ “imprinting” dal quale scaturiscono la caratteristica ge-nerosità livornese e la predispo-sizione alla condivisione della sof-ferenza riassumibili nel termine unico di solidarietà.

L’intero ricavato della vendita, per gentile concessione dell’au-tore, verrà devoluto a sostegno del progetto di miglioramento qualitativo per l’assistenza do-miciliare gratuita ai sofferenti di malattie oncologiche evolutive in fase di terminalità. L’iniziativa è stata presentata nell’incontro, aperto a tutti, tenutosi mercole-dì 09 marzo 2011 presso la Sala Montecitorio del palazzo del por-tuale alla presenza del Sindaco Dott.Alessandro Cosimi, del Diret-

Cure palliative, nuovo Patto Etico con la città di Livorno

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tore Gen.USL6 Dott.ssa Monica Calamai, dell’Imprenditore Dott.Marcello Fremura, del Presidente della Fondazione CaRiLiv Avv.Lu-ciano Barsotti, e di altri esponenti rappresentanti realtà produttive e istituzionali locali.Granducato TV ha documentato lo svolgersi dell’iniziativa.Il libro è reperibile, attraverso una

donazione di € 10,00, presso la segreteria dell’Associazione al 2° piano del 1° padiglione del Presi-dio Ospedaliero in viale Alfieri 36 e presso ulteriori punti tempora-nei nella città di Livorno.Ci pare particolarmente signifi-cativo operare tutti insieme per rafforzare ulteriormente l’orga-nizzazione delle cure palliative ,

e chiediamo a chi vorrà sostene-re questo progetto un contribu-to che renda possibile una pro-grammazione stabile delle fasi di attuazione del progetto. Con il vostro aiuto ce la possia-mo fare. Grazie.Ringraziamo particolarmente l’AVIS per la cortese disponibilità alla collaborazione.

Miliano Mattei Presidente A.C.P di Livorno Onlus

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Avis comunale Livorno ormai da alcuni anni offre la possibilità di effettuare stage universitari presso la sua sede, ad essi si aggiunge la possibilità , grazie agli investimenti della Provincia di Livorno, di effettuare tirocini formativi. La prima esperienza è stata intrapresa dalla studentessa Valentina Montella la quale conclude così la sua esperienza:

Tirocini Formativi e Tirocini Universitari

Livorno, da anni, è una città multietnica, con la presenza di numerose comunità straniere al suo interno. Il mio stage all’Avis Comunale di Livorno ha visto l’analisi e il confronto tra le politiche, le tipologie, i modi di donazione nei paesi d’appartenenza.A supporto della mia ricerca ho avuto il piacere di collaborare con una mediatrice cinese, un do-natore Avis peruviano e con il consigliere e rappresentante della comunità senegalese Tall, aiutan-domi con fonti telematiche della Croce Rossa e materiale Avis nazionale. Si riscontrano analogie nei requisiti fondamentali come età, peso e buona salute. Ciò che colpisce è la differenza tra Paesi, dove la donazione è volontaria e non retribuita come il Senegal, un Paese africano con un alto livello di mortalità; a Paesi dove la donazione è volontaria ma retribuita come gli Stati Uniti, Paese simbolo di ricchezza e benessere. Nei Paesi dell’Est europeo, come Albania e Romania, sono anco-ra radicate l’abitudine date dal regime comunista, si stanno attuando campagne promozionali a favore della donazione volontaria di sangue.L’Avis Comunale di Livorno è da sempre vicino ai migranti facendoli sentire parte della comunità livornese, coinvolgendoli e rendendoli consapevoli nel Donare sangue.

Dai primi giorni di Aprile con scadenza il 30 Giugno è stato attivato un tirocinio e una ragazza si occupa dei servizi di segreteria e comunicazione.Per maggiori informazioni sui tirocini incentivanti rivolgersi in sede Avis chiedendo di Alessia o direttamente al Centro per l’Impiego oppure visitando il sito www.tirocini.org.

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All’ultima festa dell’Avis, quella di febbraio dove son stati premiati i donatori per i risultati ottenuti, cercai di dire una cosa riguardo all’importanza, anche trasversale, della donazione. Provo a puntua-lizzarla meglio qui. Si vive indubbiamente in un mon-do tremendo. La televisione ci insegna a guardare con sospetto l’altro, perché è “diverso”, perché “non si sa da dove arriva”, “non si sa che cosa vuole”, perché “ci vuo-le rubare in casa”, perché “ci vuo-le rubare il lavoro”, perché “vuole farsi mantenere da noi”, perché arriva coi barconi, scappa dalle guerre, “è in fuga da una vita tre-menda, sì, poverino, ma vuole solo peggiorare la nostra”.Questo ce lo vogliono inculcare a posta. Un popolo spaventato si governa meglio. E noi ci stia-mo cascando. Ci spaventiamo. Ci chiudiamo in casa con sette luc-chetti e votiamo chi ci spaventa. Ce lo ripetono talmente tante volte che abbiamo la percezione che sia così davvero. Ma al di là di alcuni casi isolati, signori, questa è senza dubbio una “generalizza-

Popoli. È una bella parola, ne ab-biamo bisogno. Il sangue buono è sangue buono, non importa a chi scorre dentro. Perché te lo ‘mmagini se, in que-sto mondo basato sull’estetica e sull’apparenza, si poteva scegliere da chi ricevello, ir sangue? Si sa-rebbe voluto tutti dalle Belénne, dai Giorge Clunei, da’ tronisti e dalle troniste, da quelli belli come ir Sole, ma siamo sicuri che sareb-be stato meglio di quello di Alì o Hassam?Io me la figuro la donnina che va a fassi la trasfusione e vede ir Mar-mugi in vetrina pronto a donà e ni fa ar dottore: “Mmmmh… C’ è solo questo? ‘Un ce n’ha uno più belli-no, di donatore? L’avete lavato? L’avete bollito? Guarda lì come s’è vestito!”. Ecco. Il sangue non è così. Il san-gue non è basato sull’estetica, sull’apparenza. Il sangue è basato sul fatto che se è sangue SANO, sangue vivo, di chi è – è. Più del-la “legge è uguale per tutti” (che tanto ormai, purtroppo, sappiamo bene che non è così), il sangue, sì, è uguale per tutti. E menomale.

zione”. È come quando all’estero dicono che gli italiani “sono tutti mafiosi”. E lo dicono. Eccome se lo dicono! Ma non è vero. È una ge-neralizzazione. E la generalizzazio-ne offende. Per fortuna, allora, ci sono le do-nazioni di comunità straniere, per fortuna il sangue è uno per tutti, universale (a testimonianza del fatto che - cheché ne dica la gen-te - siamo tutti uguali e nemmeno poco) e menomale c’è la Festa dei

di Claudio MarmugiIl sangue dei popoli

Anche un tuo piccolo contributo può aiutarci a crescere. Sostieni l’attività associativa dell’avis della tua città. Puoi effettuare la donazione tramite:versamento su c/c postale 1733157 (causale: sostieni l’avis)

bonifico bancario - codice ibanIT74 E076 O113 9000 0001 7331 570

dal sito web www.ilmiodono.it

Informazioni:Conti correntiConserva la ricevuta, sia postale che bancaria della tua offerta: po-trai detrarla con la prossima dichia-razione dei redditi. Per le offerte tramite bonifico l’estratto conto ha valore di ricevuta.

Agevolazioni FiscaliLe persone fisiche possono:detrarre dall’imposta lorda il 19% dell’importo donato a favore delle On-lus fino ad un massimo di 2.065,83 € (art. 13 bis, comma 1 letterai-bis del D.p.r. 917/86)Le imprese possono:Dedurre le donazioni a favore delle Onlus per un importo non superiore a 2.065,83 € o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art. 65, comma 2 lettera c-sexies del D.p.r. 917/86)

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