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GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: Ok, sono un federasta... Pag.3 New balls, please! Pag.5 - Focus: Kamil Majchrzak Pag.7 - Terza pagina: Guy Forget Pag.8 - I numeri della settimana Pag.9 - Il tennis in Tv Pag.11 - Circuito Fit- Tpra: come si va al Master? Pag.22 Personal coach: I Big points, giocali così Pag.23 - La regola del gioco: Quei match da giocare in chiaroscuro... pag.26 Anno XII - n.37 - 12 ottobre 2016 Test: la nuova Wilson di Grigor Dimitrov Profilo sottile, schema d’incordatura 18x17, per picchiare a tutto braccio Pag.24 Nick e Grisha in, Roger e Rafa out Kyrgios vince a Tokyo, Dimitrov in finale a Pechino. Federer e Nadal escono dalla top 4 Pag.4 Sacco e Musetti, 14 anni col botto Federica vince il Master Europeo, Lorenzo record tra gli under 18 Pag18 e 19 Riparte la Serie A1 Guida al Campionato In campo 16 squadre maschili e 8 femminili: scopri le favorite Pag.13 Circuito giovanile Fit i vincitori del Master Foto e risultati dei protagonisti di una gara con 8.349 partecipanti Pag.20

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GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: Ok, sono un federasta... Pag.3New balls, please! Pag.5 - Focus: Kamil Majchrzak Pag.7 - Terza pagina: Guy Forget Pag.8 - I numeri della settimana Pag.9 - Il tennis in Tv Pag.11 - Circuito Fit-Tpra: come si va al Master? Pag.22 Personal coach:I Big points, giocali così Pag.23 - La regola del gioco: Quei match da giocare in chiaroscuro... pag.26

Anno XII - n.37 - 12 ottobre 2016 Test: la nuova Wilsondi Grigor DimitrovProfilo sottile, schema d’incordatura 18x17, per picchiare a tutto braccio

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Nick e Grisha in, Roger e Rafa out

Kyrgios vince a Tokyo, Dimitrov in finale a Pechino. Federer e Nadal escono dalla top 4

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Sacco e Musetti,14 anni col bottoFederica vince il Master Europeo,Lorenzo record tra gli under 18

Pag18 e 19

Riparte la Serie A1Guida al Campionato

In campo 16 squadre maschili e 8 femminili: scopri le favorite

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Circuito giovanile Fiti vincitori del MasterFoto e risultati dei protagonistidi una gara con 8.349 partecipanti

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prima pagina

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COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica)

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HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio

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Ok, sono un federasta...

di Enzo AndErloni

Nel raccontare la progressi-va presa di palcoscenico del più prossimo emulo di Roger Federer, cioè il bulga-

ro Grigor Dimitrov, la penna di Pie-ro Valesio (vedi pag. 5) impiega un termine che nel dizionario non si trova: federasta. Persino Google, che ormai ha surclassato la Trecca-ni nelle ricerche di chiunque, vacil-la e cade. “Esta palabra non existe”, rispondono in un forum spagnolo che compare al secondo posto nella classica delle risposte più accredita-te. Ebbene da oggi esiste. E non solo: mischiando passione e ironia dice bene in un colpo solo cosa lega tan-ta gente (compreso il sottoscritto) a quel fuoriclasse simbolo del tennis. C’è la radice (Feder) che rimanda al soggetto in questione; c’è l’aspetto religioso (rasta) che mette insieme la pace, lo sballo, l’amore e la musica; infine c’è quell’assonanza equivoca con un termine che evoca amore fisi-co di maschi per altri giovani maschi che nel caso di Roger Federer potreb-be suonare un po’ come il verso della

più famosa canzone di Elio e le Storie Tese, “Supergiovane”, dedicata a un immaginifico supereroe per il quale la passione è tale da poter far cam-biare perfino certi gusti.Scherzi a parte e andando oltre il ne-ologismo (che grazie alle sue firme Supertennis Magazine è ancor oggi in grado di produrre) questo spunto tira in ballo ancora una volta le pas-sioni che il nostro sport genera. Che sono fortissime e trascinanti. Due esempi nello scorso weekend. A ro-ma il grande successo di Tennis & Friends, la manifestazione che pro-pone al Foro Italico il tennis giocato da tante facce note, malate di tennis (da Fiorello a Bonolis, da Dolcenera a Neri Marcorè ecc. ecc.), per fare da traino all’evento vero che sono 43 po-stazioni mediche, con 23 ecografi e la possibilità di fare esami preventivi per moltissime patologie della qua-le hanno approfittato nel week-end più di 5.000 persone. Esattamente là dove in maggio si sfidano i migliori giocatori del mondo, il prof. Giorgio Meneschincheri ha pensato di sfidare la malattia e prevenirla. La passione per il tennis ha fatto il resto.

La stessa passione che permeava dalle poche e semplici parole con cui Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali BNL d’Italia, ex prima categoria di tennis, storico manager di John McEnroe, si è presentato a Mi-lano come candidato alla presidenza del Comitato regionale della Fit. Un ruolo che per uno come lui, vuol dire avere ancora voglia di mettersi al servizio di un mondo che sente pro-prio fino al midollo. Il fatto che sia stato eletto praticamente all’unanimi-tà è di sicuro frutto della sua statura nel mondo del tennis ma ciò che si è respirato nella sala congressi dello Star Hotel di Rogoredo era l’immedia-ta adesione, comunanza con chi ama il tennis e lo vive intensamente tut-ti i giorni. In quell’atmosfera è stato ancor più bello veder nominare presi-dente onorario, per acclamazione, un grande dirigente appassionato come Antonio Mariani. E non deve stupire più di tanto che questa nomination sia stata sostenuta con un pubblico intervento anche dal suo storico op-positore Stefano Ottolini. La passione per il tennis unisce.E permette di fare grandi cose.

Folla spettacolare al Foro Italico di Roma per Tennis&Friends, volti noti dello spettacolo in campo e fuori oltre 5.000 persone che hanno potuto effettuare check-up gratuiti

grazie all’impegno di medici e volontari votati alla prevenzione

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circuito mondiale

Kyrgios, cosa vuoifare da grande?Il 21enne australiano vince a Tokyo ed entra nei Top 15. A Pechino Dimitrov batte un colpo, ma non Murray. Che prosegue la rincorsa a Djokovic e al n.1. Tra le donne rispunta Aga Radwanska e poi c’è la squalifica (ridotta) di Masha

DI ANDREA NIzzERO

FOTO GETTy IMAGES

L’investitura di King Rusty è ufficiale: “Deve fare quel passo in più adesso, e spin-gere davvero verso semifi-

nali e finali degli Slam. Devi essere in grado di riprenderti fisicamente e mentalmente dopo match di cinque set, ed è qualcosa sui cui lui sta mi-gliorando”. Sono le parole di Lleyton Hewitt, ultimo vero sovrano del ten-nis aussie e attuale capitano di Cop-pa Davis, dopo il terzo titolo di Nick Kyrgios. Grazie allo splendido tor-neo vinto domenica a Tokyo, il 21en-

ne di Canberra ha sfondato il muro dei primi 15 giocatori del mondo ed è evidente da almeno due anni che non gli manca nulla per diventare un campione vero. Il problema di Nick, in quanto 21enne che non ricono-sce alcuna autorità al di fuori di se stesso, è l’ordine delle sue priorità: se deciderà che il tennis è una mis-sione di vita necessaria e sufficiente, avremo trovato un nuovo despota illuminato; se continuerà a preferire le libertà e licenze tipiche dell’atleta talentuoso e discontinuo, ci dovre-mo accontentare di vederlo vincere in modo abbagliante ma sporadico.

Nick Kyrgios, 21 anni di Camberra (Australia), all’Atp500 di Tokyo ha battuto in finale il belga Goffin (sotto insiemealla premiazione)per 4-6 6-3 7-5

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circuito mondiale

Dimitrov torna a splendere:è l’illusione di tutti i... “federasti”

DI PIERO VALESIO - FOTO GETTy IMAGES

Non possiamo resistere, nessuno è in grado di riuscirci. La forza con cui Grigor Dimitrov rinvigorisce le illusioni di migliaia di appassionati, ivi compresi noi, è inarrestabile. Tutto sommato vorremmo op-porci: troppe sono state le occasioni in cui colui che un tempo era chiamato Baby Federer ha nutrito la sensazione che quel tennis naturale e connesso con la storia che l’ha preceduto avesse anche un futuro oltre a un glorioso presente. Invece sapete benissimo che, come tutte le illusioni, anche questa riferita all’ex Mr Sharapova si è dissolta all’alba. Tuttavia è sufficiente che lui si scrolli di dosso l’apa-tia, che si concentri sul tennis, che vinca una serie di partite vere come è successo a Pechino; oppure anche che ne perda una come la finale contro Murray ma in quel modo glorioso, ed ecco che l’illusione di aver trovare il perfetto erede della magia federasta si rifa viva.Lui o non lo sospetta oppure lo sa e il peso di tale responsabilità fino all’altro ieri lo ha schiac-ciato: o forse semplicemente gli ha fatto scivolare via dall’anima la voglia di giocare a tennis e dunque di vincere. Ad onor del vero bisogna però sostenere un’altra tesi ed esprimere un profondo elogio all’incompiutezza. Non è forse vero che ciò che non è definito è spesso più affascinante o almeno interessante di ciò che è del tutto definito e immutabile? Perdonate la digressione calci-stica ma qualcuno, tempo fa, ebbe a dire di Antonio Cassano, uno che certo ha occupato pagine e pagine dei nostri giornali ma in quanto a obiettivi raggiunti è rimasto molto al di sotto delle attese: non sarà diventato ciò che avrebbe potuto ma almeno è stato Antonio Cassano. Il che è già qualcosa. Impossibile dire oggi se a Dimitrov basteranno un paio di tornei buoni e soprattutto il fatto di aver ricominciato a giocare con i piedi sulla linea di fondo, pronto a trovare soluzioni variegate rinunciando a remare un metro dietro la linea medesima, per indurre tutti a noi a ri-tenere che non sarà più baby ma diventare un new Federer gli è ancora possibile. Certo è che se così non sarà, potremo analizzare e coltivare un soggetto che avrebbe potuto diventare molto ma è rimasto Dimitrov. E forse scopriremo, come per Cassano, che è stato già tanto.

new balls, please!

Dimitrov batte NadalData l’immobilità dei progressi di Grigor Dimitrov nelle ultime due sta-gioni, questa seconda metà di stagio-ne e il buon torneo che ha disputato a Pechino suscitano un galileiano “Eppur si muove”. Ex astro nascente del tennis mondiale, il bielorusso si è perso un po’ per strada dopo es-sersi separato da Maria Sharapova, sua compagna per un paio d’anni. Il bel Grisha sembra stia ancora cer-cando il suo posto nel mondo e nel circuito Atp, ma in Cina è riuscito per la prima volta a battere Rafael Nadal, dopo una bella vittoria su Lu-cas Pouille. In finale non è riuscito a strappare un set a Murray, ma si so-no registrati netti progressi rispetto alla recente apatia. Se le speranze di trovare in lui un “nuovo Federer” si possono considerare sepolte, questo tennis che premia i 30enni potrebbe comunque regalare al 25enne Dimi-trov grandissime soddisfazioni.

All’improvviso Aga Dal nulla, ecco rispuntare Agnieszka Radwanska. Dopo una stagione piut-tosto deludente, la tennista polacca ha costruito una settimana perfetta in uno dei tornei più importanti della stagione. A Pechino, evento che ap-partiene al rango dei Premier Manda-tory, non ha smarrito nemmeno un set e ha regolato in finale la neo top 10 britannica Johanna Konta. “È un momento molto speciale. La mia ter-za finale e il mio secondo titolo qui (vinse anche nel 2011, ndr). È stata davvero una settimana speciale e non sarebbe potuta andare meglio”, ha detto Aga dopo l’inaspettato trion-fo cinese. L’Asia sembra portare nuo-ve energie alla numero 3 del mondo, che in Estremo Oriente ha vinto 10 dei suoi 20 titoli. Lo scorso anno si impose a Tianjin per ottenere in ex-tremis un pass per Singapore, dove poi sbancò addirittura le Wta Tour Finals. Da qui a fine anno deve difen-dere 1.460 punti, e i 1.000 appena conquistati a Pechino le garantiscono

una certa tranquillità. Con Angie Ker-ber nuovamente eliminata nei primi turni, Serena a mezzo servizio, Mu-guruza in crisi d’identità e le ceche Karolina Pliskova e Petra Kvitova sul piede di guerra, al finale di stagione Wta non manca certo la suspense.

Sharapova, squalifica ridotta a 15 mesiAlla fine dell’anno, sarà triste consta-tare che la storia tennistica che ha ricevuto più attenzioni mediatiche

sarà stata la vicenda legata a Maria Sharapova e al meldonium. Il tennis è tornato sulle prime pagine di tutto il mondo, la scorsa settimana, per la decisione del CAS di Losanna sul ri-corso della russa. Squalificata per 24 mesi in primo grado, la russa e il suo team di legali sono riusciti a ridurre la sentenza a 15 mesi. La linea difen-siva del non-lo-sapevo alla fine ha pagato, e le prime a essere contra-riate (eufemismo) sono molte delle sue colleghe: “Non ci posso credere,

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circuito mondiale

in realtà”, ha ammesso onestamen-te Samantha Stosur da Hong Kong, “Non so nemmeno cosa dire... non penso che tu possa cavartela e ribal-tare [la sentenza] con quella scusa. Penso sia clamoroso... Davvero, crea un cattivo precedente per gli atleti andando avanti”. L’australiana, impe-gnata in Asia per il finale di stagione Wta, ha chiuso lasciando intendere che non è la sola a pensarla così: “Ho parlato con un po’ di persone e tut-te sembriamo avere la stessa idea. Quindi non credo ci sarà un sacco di supporto da parte delle giocatrici”.

Mr. Eisenbude le “ovvie ragioni”Tra le “scuse” presentate al tribunale dell’ITF, in primavera, il team della Sharapova aveva inserito anche la circostanza che Max Eisenbud, solito controllare gli aggiornamenti anti-doping durante la sua vacanza in-vernale ai Caraibi non avesse potuto effettuare la suddetta vacanza per la fine del suo matrimonio (un estratto, per chi non riesce a crederci: “ogni anno mi sedevo a bordo piscina a fa-re il controllo, nel 2015 non sono an-dato in vacanza per ovvie ragioni”). A questo punto va ricordato che il CAS, l’Arbitrato sportivo internazio-nale cui spettava la decisione ultima, è un organo indipendente da tutte le istituzioni sportive e di conseguen-za anche da ITF e WADA. Insomma, a chi accusa l’ITF di es-sere stata troppo morbida, bisogna far presente che la sua decisione di

giugno comprendeva uno stop di 24 mesi e questa valutazione del suo management: “L’idea che un mana-ger professionista (Max Eisenbud, ndr), incaricato dall’IMG di gestire una delle più importanti star spor-tive globali, abbia controllato con tale inettitudine e noncuranza se la sua assistita si stesse adeguando al programma anti-doping, aspetto fondamentale per la carriera e il suc-cesso commerciale di un giocatore, è incredibile. Questo tribunale rifiu-ta le prove presentate dal signor Ei-senbud.” Alla fine di questa storia, il dato di fatto è che dal 25 aprile 2017 Maria potrà tornare alle competizio-ni e il sig. Eisenbud a percepire gras-se percentuali su vincite e contratti. Che vi piaccia o no.

La nuova classifica AtpAndy Murray, con i 500 punti intasca-ti a Pechino, sta facendo proseguire la sua rincorsa al numero 1 di No-vak Djokovic. Se non riuscirà a con-cluderla in questo 2016 Andy dovrà prendersela con la sua sconfitta nei quarti degli Us Open e, a dirla tutta,

con la decisione di non assegnare punti Atp alle Olimpiadi. Anche se ci sono due Masters 1000 e le ATP World Tour Finals ancora da giocare, i 1.555 punti che li separano nella classifica Race sembrano troppi per un ribalto-ne di fine anno ma, in ogni caso, è più che probabile che dall’inizio del 2017 il serbo possa ritrovarsi davvero con del fiato scozzese sul collo.Nel frattempo, già questa settimana la classifica Atp ha dovuto registrare un evento a suo modo epocale. Per la prima volta dal 2003, tra i primi quat-tro giocatori del mondo non compa-iono né Roger Federer né Rafael Na-dal. Ne sono usciti e rientrati entram-bi, nel corso delle rispettive carriere, ma non era ancora successo che dei cosiddetti Fab Four rimanessero solo Djokovic e Murray. È davvero la fine di un’epoca perché, per quanto si possa sperare in qual-che lampo da parte di entrambi, risul-ta difficile immaginarli di nuovo con continuità tra i primissimi giocatori del mondo. Anche se, dovesse arriva-re la smentita a questa diffusa sensa-zione, saremmo tutti più contenti.

Rafael Nadal e Roger Federer

oggi sono entrambi fuori

dai Top 5 Atp

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focus

Kamil Majchrzak,il polacco che segue NoleIn patria è considerato l’erede di Janowicz, ma con tutt’altra solidità mentale.Ha 20 anni e l’ex Top 10 Fibak assicura che “ha lo stesso stile di Djokovic”. Oggi è n.300 Atp. Da piccolino aveva cominciato a giocare per dimagrire

DI ALESSANDRO NIzEGORODCEW

FOTO GETTy IMAGES

“Kamil in risposta gioca in modo geniale. Ha lo stesso stile di Djokovic: sente benissimo la palla,

gioca benissimo in risposta e colpisce dei passanti davvero degni di nota”. Parola di Wojtek Fibak, ex top-10 po-lacco, sul giovane connazionale Kamil Majchrzak, classe 1996 e n.302 Atp. La sua crescita è lenta ma costante, come testimonia la semifinale al chal-lenger di Mohammedia (torneo nel quale lo scorso anno giunse in fina-le) e, soprattutto, la vittoria contro Florian Mayer in Coppa Davis. In pa-tria è considerato l’erede di Jerzy Ja-nowicz ma, seppur con meno talento, il giovane polacco sembra possedere tutt’altra solidità mentale rispetto al semifinalista di Wimbledon 2013.

La storia - Kamil Majchrzak nasce a Piotrkow Trybunalski, sede di san-guinose battaglie tra l’armata polacca e quella tedesca durante la seconda guerra mondiale, il 13 gennaio del 1996. Il tennis entra nella sua vita sin da piccolo, quando i genitori scelgono racchetta e palline per far dimagrire Kamil, in sovrappeso di qualche chilo. Il talento tennistico è palese, la pas-sione si accende, il futuro è segnato. Sin da giovane si trasferisce a Sopot, cittadina sul Mar Baltico dove per anni si è svolto un torneo Atp, per studiare e allenarsi a tempo pieno. Nel 2015 il passaggio a Lodz, dove è tuttora se-guito da coach Jakub Ulczynski.

Da Nanjing a Berlino - La car-riera giovanile di Majchrzak è molto positiva e ricca di grandi soddisfa-zioni. Il 2013 è l’anno della finale ai campionati europei e della vitto-

ria all’Eddie Herr. Nel 2014 il polac-co disputa una stagione di grande continuità che lo porta, nel mese di agosto, al best ranking di n.7 al mondo under 18 grazie al capolavo-ro di Nanjing. La città cinese ospita i Giochi Olimpici Giovanili e Majchr-zak mette in fila Polmans, Harris, Lee e soprattutto, tra semifinale e finale, Rublev e Luz, conqui-stando la medaglia d’oro. Da quel momento si dedica all’attività pro-fessionistica, vince sei titoli Futu-res e raggiungendo anche una finale (Mohammedia 2015) e due semifinali (Mohammedia e Siviglia 2016) a li-vello challenger. Al Rot-Weiss Tennis Club di Berlino, a metà settembre 2016, Majchrzak dimostra la propria crescita anche in Coppa Davis: schie-rato da capitan Szymanik in singola-re, in Germania, sul punteggio di 2-1 per i tedeschi, si prende il lusso di battere Florian Mayer per 6-2 4-6 6-2

6-3 disputando un match ai limiti della perfezione. La Polonia perde la sfida 3-2, ma il giovane Kamil dimo-stra di essere diventato grande.

Il tennis - “Kamil ha buona mano ed eccellenti capacità difensive - racconta il tennista italiano Fabrizio Ornago, nu-mero 770 Atp, che ha recentemente af-frontato il polacco nella semifinale del Futures di Sopot -. La differenza che ho notato rispetto ad altri buoni giocatori è che non accorcia praticamente mai. È difficile attaccarlo perché, anche se cerchi in tutti i modi di metterlo in dif-ficoltà, riesce sempre a giocare profon-do”. La chiave del tennis di Majchrzak è la risposta, in campo i piedi volano e la fase difensiva è davvero ottima. “Cre-do semplicemente che il mio punto di forza sia la mia versatilità - ha spiegato il polacco -. Amo il tennis vario e pro-babilmente le mie qualità migliori so-no velocità e resistenza”.

Ha già battuto 5 Top 100Kamil Majchrzak nato a Piotrkow Trybunalski,

il 13 gennaio 1996; Altezza: 183 cm, peso: 74 kgRanking: 302 (best 257, ottobre 2015)

Coach: Jakub Ulczynski; titoli Futures: 6,Top-100 Battuti: 5 (Cecchinato, Carreno Busta,

G.Melzer, F.Mayer, Dzumhur)

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terza pagina

DI ALESSANDRO MASTROLUCA

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La notte prima dell’esame è una notte di coppe, vicine ma lonta-ne, e di campioni inquieti. Non riesce a dormire Guy Forget, la

vittoria in doppio non ha cancellato i dubbi per la sconfitta contro Agassi nel primo singolare. Va in camera di Noah, che è sveglio pure lui, e deci-de che quella notte deve passarla in un altro modo. All’una si veste, esce e va in rue Mercière, la via dei bistrot di Lione. Passa dall’uno all’altro, e la notte diventa folle, improbabile. Si mischia ai tifosi, beve con loro e a tutti dice una cosa sola: “Dobbiamo sostenere Guy domani! Non lasciamo-lo solo”. È il momento chiave di quello che Fabrice Abgrall ha definito “la na-scita della Francia che vince”.

Noah, come un fratelloLa domenica dell’ottantesima finale di Coppa Davis si trasforma nel trionfo dello specialista del serve & volley che in tanti considerano l’ultimo discepolo di René Lacoste, non solo perché gio-cò con l’ultima racchetta progettata dal tennista-stilista. In quel 1991, il Ger-land sospinge Forget contro Sampras. L’ha già battuto a Cincinnati e a Bercy, nella sua stagione migliore che lo vede salire al quarto posto nel ranking mon-diale. “Sono sempre stato molto vicino a Yannick - ha spiegato - anche più di quanto la maggior parte delle persone sapesse. È il padrino di mio figlio e per me è sempre stato come un fratello maggiore”. Un fratello che spesso ha dovuto aiutare negli anni in cui hanno attraversato insieme il circuito. Una volta, negli Usa, Noah aveva solo tre corde nella sua borsa. “Io avevo sempre come me tre scatole con 25 corde. Do-po aver perso al secondo turno, gliene

Forget, l’angelotimido di LioneIl gemello diverso di Noah: elegante, classico, perfettino. Nel ’91 con Yannick capitano batte Sampras e riporta la Davis in Francia (mancava dagli Anni ’30). Giocava con una racchetta Lacoste: esplose tardi ma arrivò al n.4 del mondo

ho prestate dieci. Quante volte l’ho aiu-tato!”, ha scherzato l’attuale direttore del Roland Garros. “Accadeva la stessa cosa con i calzini, i pantaloncini... lui mi diceva: ‘Sì, hai le corde e tutto il re-sto, ma tu perdi e io vinco!’”.È un campione timido, Forget, forse troppo riservato. Nei primi anni di car-riera gli è mancata quella sicurezza,

quella convinzione che avrebbero po-tuto portarlo a risultati ancora migliori, a realizzare appieno il potenziale solo intravisto con la vittoria del Roland Garros junior del 1982.

La mitica vittoria su Sampras“Conosco le mie qualità e i miei difetti ma non sono abbastanza coraggioso da combatterli”, diceva. Matura tardi, quanto basta però per vincere 11 titoli su 19 finali. Niente di paragonabile, pe-rò, alla prima delle due storiche Davis vinte da giocatore (la seconda nel 1996, gioca e vince solo il doppio in Svezia). Contro Sampras, il Gerland diventa un ring. “Non ho mai visto un tifo così in-condizionato per un giocatore”, dirà Noah. Forget salva un set point prima di chiudere 8-6 il tiebreak del primo, Sampras vince il secondo 6-3. E nella testa di Forget tornano i dubbi della rimonta subita contro Agassi. Dubbi che cancella con l’ace di seconda sul 5-3 30-40. “Ci sono momenti in cui de-vi prendere dei rischi - dirà Forget -, Yannick mi ha dato questo gusto per la ricerca del limite, questa voglia di andare oltre le mie capacità”. Il pubbli-co fa il resto. Forget salva 12 palle bre-ak su 13, vince 7-6 3-6 6-3 6-4 e dà ai Bleus la prima Coppa Davis dal 1932. Dopo il punto della vittoria, Forget fe-steggia come non avrebbe mai creduto di poter fare. “Non mi vedrai mai roto-larmi per terra per un successo”, aveva detto nella camera d’albergo a Noah. Qualche ora dopo, evidentemente, aveva cambiato idea.

WikiForget,la schedaNato a Casablanca il 4 gennaio 1965, Guy Forget ha raggiunto un best ranking di n.4 (il 25 marzo 1991). Ha conquistato 11 titoli in singolare, i più importanti a Cincinnati e Pari-gi-Bercy (1991), e ben 28 in doppio, speciali-tà in cui ha vinto il Masters del 1990. Ha vin-to due Davis da giocatore e una da capitano.

Grande Sfida a Bari il 19 e 20 novembreGuy Forget sarà grande protagonista de La Grande Sfida 5, l’evento che si svolgerà al Palaflorio di Bari il prossimo 19 e 20 novembre e coinvolgerà anche John McEnroe, Henri Leconte e Thomas Muster.Il torneo fa parte dell’Atp Champions Tour. I biglietti sono disponibili sul circuito ticketone.it. E’ previsto uno sconto del 20% per i tesserati alla FIT, rivolgendosi direttamente all’organizza-zione. Per info: [email protected].

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i numeri della settimana

La Gran Bretagna... Konta

DI GIORGIO SPALLUTO

FOTO GETTy IMAGES

4 le tenniste britanniche capaci di entrare tra le prime 10 al mondo. Johanna Konta si aggiunge a Virginia Wade (in grado si salire fino al n.2), Sue Barker (n.3) e Jo Durie (n.5).

119 le tenniste a essere entrare in Top 10 da quando è stato introdotto il ranking Wta (novembre 1975). La britannica è la 4a esordiente tra le migliori 10 nel 2016 dopo Roberta Vinci, Belinda Bencic e Madison Keys

1.555 i punti di vantaggio di Novak Djokovic su Andy Murray nella classifica Race. Si tratta di un margine non sufficiente per mettersi al riparo dalle velleità di numero 1 di Andy Murray che, da qui a fine anno, avrà a disposizione ben 4000 punti, in palio nei tornei di Shanghai, Vienna, Parigi-Bercy e Atp Finals.

16 i tennisti nella storia a conquistare almeno 40 titoli Atp. L’ultimo a entrare nell’esclusivo ‘40 Titles Club’ è stato Andy Murray, vittorioso a Pechino. Lo scozzese è il 4° tennista in attività a centrare questo traguardo dopo Federer (88 titoli), Nadal (69) e Djokovic (66).

14 i titoli vinti nel 2016 da tennisti nati negli Anni ‘90, di cui 4 da Dominic Thiem, 3 da Nick Kyrgios, uno ciascuno per Raonic, Delbonis, Schwartzman, Carreno Busta,Zverev, Pouille e Khachanov.

I primi 25 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Novak Djokovic (SRB) 135402 Andy Murray (GBR) 98453 Stan Wawrinka (SUI) 59104 Kei Nishikori (JPN) 47405 Rafael Nadal (ESP) 47306 Milos Raonic (CAN) 46907 Roger Federer (SUI) 37308 Gael Monfils (FRA) 37259 Tomas Berdych (CZE) 3470

10 Dominic Thiem (AUT) 329511 Marin Cilic (CRO) 297512 David Goffin (BEL) 264513 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 262514 Nick Kyrgios (AUS) 246015 David Ferrer (ESP) 245516 Lucas Pouille (FRA) 206117 Richard Gasquet (FRA) 203018 Grigor Dimitrov (BUL) 199019 Roberto Bautista Agut (ESP) 195020 Ivo Karlovic (CRO) 175021 Alexander Zverev (GER) 170022 Pablo Cuevas (URU) 170023 Bernard Tomic (AUS) 168024 Steve Johnson (USA) 164525 Jack Sock (USA) 1540

Le prime 25 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Angelique Kerber (GER) 83902 Serena Williams (USA) 70503 Agnieszka Radwanska (POL) 61454 Simona Halep (ROU) 50975 Karolina Pliskova (CZE) 44506 Garbine Muguruza (ESP) 43667 Madison Keys (USA) 36878 Svetlana Kuznetsova (RUS) 35409 Johanna Konta (GBR) 3455

10 Dominika Cibulkova (SVK) 344511 Petra Kvitova (CZE) 339012 Carla Suarez Navarro (ESP) 322013 Victoria Azarenka (BLR) 306114 Venus Williams (USA) 302015 Elina Svitolina (UKR) 251116 Roberta Vinci (ITA) 229017 Timea Bacsinszky (SUI) 218818 Samantha Stosur (AUS) 214519 Elena Vesnina (RUS) 212220 Barbora Strycova (CZE) 2070 21 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 204522 Caroline Wozniacki (DEN) 197023 Kiki Bertens (NED) 183024 Daria Kasatkina (RUS) 174025 Caroline Garcia (FRA) 1730

I primi 25 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 37 Paolo Lorenzi 10952 50 Fabio Fognini 8853 93 Andreas Seppi 6304 109 Thomas Fabbiano 5485 143 Alessandro Giannessi 4106 168 Luca Vanni 3407 178 Marco Cecchinato 3198 180 Federico Gaio 3149 198 Lorenzo Giustino 277

10 205 Matteo Donati 26311 223 Stefano Napolitano 24112 252 Andrea Arnaboldi 21013 267 Filippo Volandri 19014 288 Riccardo Bellotti 17315 290 Lorenzo Sonego 17016 291 Alessandro Bega 16817 315 Salvatore Caruso 15118 321 Gianluca Mager 14819 335 Gianluigi Quinzi 14020 365 Edoardo Eremin 12221 371 Simone Bolelli 12022 390 Matteo Viola 11223 391 Stefano Travaglia 11124 394 Walter Trusendi 11025 397 Erik Crepaldi 109Le prime 25 italiane del ranking Wta

Pos. Rank. Nome Punti1 16 Roberta Vinci 22902 46 Sara Errani 12053 82 Camila Giorgi 7864 99 Francesca Schiavone 6815 144 Karin Knapp 3986 250 Jasmine Paolini 1927 265 Jessica Pieri 1768 285 Martina Trevisan 1639 288 Anastasia Grymalska 159

10 330 Camilla Rosatello 12411 336 Martina Caregaro 12112 343 Cristiana Ferrando 11413 365 Martina Di Giuseppe 10214 385 Claudia Giovine 9415 393 Giulia Gatto-Monticone 9216 394 Corinna Dentoni 9217 412 Angelica Moratelli 8618 424 Nastassja Burnett 8119 450 Alberta Brianti 7220 459 Georgia Brescia 7021 479 Gioia Barbieri 6422 499 Deborah Chiesa 5923 504 Alice Matteucci 5824 520 Alice Balducci 5425 551 Camilla Scala 47

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il tennis in tv

Mosca è tutta in diretta

Tianjin e Hong Kong: le finali Wta live di domenica

Giovedì 1300:00 - ATP Pechino Finale (replica) 02:00 - Coppa Davis Semifinale Croazia vs Francia Doppio 04:00 - ATP Chengdu Finale (replica)06:30 - Circolando TC NAPOLI 07:00 - ATP 500 Tokyo Finale (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Magazine ATP 09:30 - Beach Tennis Lido Gandoli 10:00 - ATP Metz Finale (replica) 12:15 - WTA Pechino Finale (replica) 14:15 - ATP Shenzhen Finale (replica) 16:15 - Tennis Magazine 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - News 18:00 - Coppa Davis Semifinale Gran Bretagna vs Argentina Doppio 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - News 21:05 - ATP 500 Tokyo (replica) 22:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 23:00 - ATP 500 Tokyo Finale (replica)

Venerdì 14 01:00 - Coppa Davis Semifinale Gran Bretagna vs Argentina 3° singolare 03:15 - WTA Pechino Finale (replica) 05:00 - Tennis Magazine 05:30 - LIVE WTA Tianjin QF 07:15 - La Voce delle Regioni 07:30 - LIVE WTA Tianjin QF 09:30 - ATP Pechino (replica) 11:00 - LIVE WTA Hong Kong QF 13:00 - Reloaded Coppa Davis SF 14:00 - LIVE WTA Hong Kong QF 16:00 - Magazine ATP 16:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 17:00 - News17:05 - WTA Tianjin (replica) 19:00 - WTA Tianjin (replica) 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - News 21:05 - Magazine WTA 21:30 - WTA Hong Kong (replica) 23:30 - Tennis Magazine

Sabato 1500:00 - WTA Hong Kong (replica) 02:30 - ATP Pechino Finale (replica) 05:00 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BAR 05:30 - LIVE WTA Tianjin SF 07:15 - La Voce delle Regioni 07:30 - LIVE WTA Tianjin SF 09:00 - LIVE WTA Hong Kong SF 11:00 - LIVE WTA Hong Kong SF 13:00 - ATP 500 Tokyo Finale (replica) 15:00 - WTA Tianjin SF1 (replica) 16:15 - Magazine WTA 17:00 - News 17:05 - WTA Tianjin SF2 (replica) 19:00 - WTA Hong Kong SF1 (replica) 21:00 - News 21:05 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 21:30 - WTA Hong Kong SF2 (replica) 23:30 - Magazine WTA

Domenica 1600:00 - Coppa Davis Semifinale Croazia vs Francia 3° singolare 02:30 - ATP 500 Tokyo Finale (replica) 04:30 - ATP 500 Pechino (replica) 06:30 - WTA Pechino (replica) 08:00 - LIVE WTA Tianjin Finale 09:00 - LIVE WTA Hong Kong Finale 11:00 - Tennis Magazine 11:30 - WTA Wuham Finale (replica) 13:00 - WTA Tianjin Finale (replica) 15:00 - WTA Hong Kong Finale (replica) 17:00 - News 17:00 - ATP 500 Pechino (replica) 19:00 - ATP 500 Tokyo (replica) 20:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 21:00 - News 21:05 - WTA Tianjin Finale (replica) 23:00 - WTA Hong Kong Finale (replica)

Lunedì 1701:00 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 01:30 - Tennis Magazine 02:00 - WTA Tianjin (replica) 04:00 - WTA Hong Kong SF (replica) 06:00 - WTA Tianjin (replica) 08:00 - WTA Hong Kong SF (replica) 09:30 - Magazine WTA 10:00 - LIVE ATP Mosca 12:00 - WTA Tianjin Finale (replica) 14:00 - WTA Hong Kong Finale (replica) 15:30 - LIVE ATP Mosca 17:15 - La Voce delle Regioni 17:30 - LIVE ATP Mosca 19:30 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 20:00 - Reloaded Coppa Davis SF 21:00 - News 21:05 - La Voce delle Regioni 21:15 - ATP Mosca (replica) 23:00 - ATP Mosca (replica)

Martedì 1801:00 - ATP Mosca (replica) 03:00 - WTA Tianjin Finale (replica) 05:00 - WTA Hong Kong Finale (replica) 07:00 - ATP Mosca (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Reloaded Coppa Davis SF 10:00 - LIVE ATP Mosca 13:45 - Magazine WTA 14:15 - Tennis Magazine 14:45 - ATP Pechino Finale (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 17:30 - LIVE ATP Mosca 19:30 - ATP Mosca (replica) 21:00 - News 21:05 - La Voce delle Regioni 21:15 - ATP Mosca (replica) 23:00 - ATP Mosca (replica)

Mercoledì 1901:00 - Reloaded Coppa Davis SF 02:00 - ATP 500 Tokyo Finale (replica) 04:00 - Tennis Magazine 04:30 - ATP Pechino Finale (replica) 06:30 - Magazine WTA 07:00 - ATP Mosca (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Circolando ACCADEMIA TENNIS BARI 09:30 - Tennis Magazine 10:00 - LIVE WTA Mosca 13:30 - LIVE ATP Mosca 17:15 - La Voce delle Regioni 17:30 - LIVE WTA Mosca 18:30 - LIVE ATP Stoccolma 20:25 - News 20:30 - LIVE ATP Stoccolma 22:15 - La Voce delle Regioni 22:30 - ATP Mosca (differita)

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Mosca per gli uomini e per le donne. È così che il circui-to fa un passo deciso verso Ovest e torna a sentire il pro-

fumo d’Europa. Cambiando continente cambia anche il fuso orario, meno im-prontato sulle mattinate di diretta e più in linea con il resto del calendario ten-nistico del vecchio continente. Sì, per-ché per il momento i due tornei Wta al momento in programmazione, sempre in rigorosa diretta, cominciano le loro sessioni alle 5.30 del mattino: si trat-

Spazio ai live dal mondo: mercoledìTennis Magazine alle 9.30 di mattinaTra una sessione e l’altra del torneo Atp e le dirette dell’altro evento maschile di Stoccolma, questa settimana Tennis Magazine trova una collocazione del tutto particolare. Sempre alle 9.30, ma di mattina. Nonostante i live dal mondo, anche questa settimana l’appuntamento fisso con il format d’approfondimento tecnico firmato SuperTennis non vi lascia soli portando sui vostri schermi i consigli dei tecnici dal campo, dai preparatori atletici dalla palestra e non solo.

La Kremlin Cup di Mosca live su

SuperTennis (Getty Images)

ta di Hong Kong e Tinajin, in Cina. Due eventi che si concludono domenica 16 ottobre sempre in mattinata. Da lunedì 17, data del trasferimento a Mosca, si parte invece alle dieci del mattino, per proseguire tutto il pomeriggio e poi, all’ora dell’aperitivo, cedere il testimo-all’Atp di Stoccolma, in Svezia.

L’ultimo Premier WtaResta il fatto che l’appuntamento clou della settimana è quello con la capitale russa. La Kremlin Cup è ormai, oltre al

più importante evento professionistico in Russia, un grande classico del circu-ito indoor autunnale (la prima edizione fu nel 1990). Per quanto riguarda le ra-gazze del circuito Wta si tratta invece dell’ultimo evento Premier in calenda-rio prima delle Wta Finals. Insieme, i due tornei danno vita a un ‘combined’ di tutto rispetto che apre la porta ai pa-lazzetti di tutta Europa e che avvia alla conclusione della stagione. SuperTen-nis c’è ancora una volta, per non farvi perdere mai un colpo.

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serie a1

Parte l’attacco al “Forte”:caccia agli Scudetti di AIl Tc Italia Forte dei Marmi campione d’Italia è la squadra da battere. In prima fila ci sono anche Canottieri Aniene e Park Tennis. Nel femminile Prato,che detiene il titolo, parte ancora avanti. Domenica la prima giornata

di RiccaRdo Bisti - foto a. costantini

L’appassionato di tennis ha una cattiva abitudine: quan-do inizia l’anno nuovo, pro-gramma i suoi impegni in

base ai calendari Atp e Wta. Se pro-prio è un fanatico, conosce a mena-dito la data del Challenger più vicino a casa. Pochi hanno in mente il Cam-pionato di Serie A1, salvo ricordarse-ne quando entra nel vivo e si gode le finali grazie alla copertura su Su-perTennis. È un peccato, perché ogni anno la Serie A1 offre storie interes-santi e - soprattutto - diverse rispet-to a quelle che siamo abituati a vive-re nel resto dell’anno. In A1 trovi il campione affermato che si sottopone a viaggi massacranti per rispondere a una convocazione (per informazio-ni chiedere a Luca Vanni), la vecchia

Sopra, i Campioni d’Italia in carica di Forte dei Marmi (Trusendi e Marrai); Sotto, Dentoni e Camerin del Tc Prato, detentrici del titolo femminile

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giovani

Gironi, playoffe finali: eccoil calendario 2016Il massimo campionato nazionale a squadre Fit, la Serie A1 2016, sta per ripartire. Lo fa con la prima giornata del girone fissata per domenica 16 ottobre. Tra 23 e 30 si chiude-rà la fase di andata dei gironi, poi il 16, il 13 e il 20 novembre le gare di ritorno che stabiliranno gli equilibri per i playoff. Che a loro volta scattano con due domeniche de-dicate alle semifinali (gare di andata il 27 novembre, il ritorno il 4 dicembre). Nelle stesse date si svolgeranno anche i play-out salvezza, sempre con la formula di andata e ritorno. La due giorni finale invece, quel-la che assegnerà gli Scudetti, si svolgerà in sede unica (da stabilire) tra sabato 9 e domenica 10 dicembre. Calendario e date coincidono per il campionato maschile e per quello femminile.

Serie A1, quattro gironi da quattroEcco la prima giornata maschile In rosa SuperficieGirone 1Sporting Selva Alta Vigevano Berrer, Marcora duro indoorCircolo Canottieri Aniene Roma Granollers, Quinzi terraTennis Club Prato G. Melzer, Sonego terraTennis Club Triestino Bedene, Giacomini terra indoor

La prima giornata, 16 ottobreSelva Alta Vigevano-Tc Prato, Canottieri Aniene-Tc Triestino.

Girone 2Park Tennis Genova Fognini, Giannessi terra rossaTennis Club Parioli Roma Zekig, Moroni terra rossaCircolo del Tennis Palermo Caruso, Giacalone terra rossaTennis Club Schio Arket (VI) Giustino, Arguello duro indoor

La prima giornata, 16 ottobrePark Genova-Ct Palermo, Tc Parioli-Tc Schio.

Girone 3Tc Italia Forte dei Marmi Lorenzi, Volandri terra indoorST Bassano del Grappa Sijsling, Bortolotti terra indoorAMP Pavia Skugor, Maiga erba sint.ind.Tennis Club Genova 1893 Robert, Eremin terra indoor

La prima giornata, 16 ottobreTc Italia-AMP Pavia, St Bassano-Tc Genova 1893.

Girone 4Ricreativa Tennis Club Crema Donati, Golubev terra indoorC. Tennis Massa Lombarda (RA) Fabbiano, Napolitano terra indoorDue Ponti Roma Riba, Starace terraTennis Club Sinalunga (SI) Licciardi, Perinti terra indoor

La prima giornata, 16 ottobreTc Crema-Due Ponti Roma, Massa Lombarda-Tc Sinalunga.

serie a1

gloria che grazie alla formula (una partita a settimana) riesce a espri-mersi come ai vecchi tempi, quando magari era un top 50 Atp. E poi ci so-no le storie dei tennisti di provincia. Sarebbe offensivo chiamarli “della domenica” perché è un piccolo eser-cito che mischia il proprio lavoro (in banca, a scuola, in officina) con l’im-mensa passione per il tennis e dedi-ca buona parte del tempo libero agli allenamenti, in modo da presentarsi al massimo per il sacro appuntamen-to domenicale. Insomma, un mondo affascinante.

Un grande spettacoloProvate a fidarvi: fate un salto sul si-to della FIT, sezione “Attività Nazio-nale”, cliccate su “Campionato Affi-liati” e poi scaricatevi le rose, i giro-ni e i calendari della Serie A1 2016, al via domenica 16 ottobre. A quel punto, cercate la sfida più vicina a voi e sacrificate qualche ora di sonno domenicale per correre ad assistere a uno spettacolo (quasi sempre gra-tuito) che non ha molto da invidiare ai tornei professionistici. Per l’amor di Dio, le sfide tra i numeri 4 non so-no di livello eccelso, ci manchereb-be, ma compensano con l’agonismo, la voglia di vincere a tutti i costi. Il bello della Serie A1? Troverete gen-te disposta a morire sul campo pur di portare a casa un punto. Fatte le ovvie e sacrosante proporzioni, un po’ come accade in Coppa Davis. E poi c’è l’imprevedibilità: se nei gran-

di tornei si sa già in anticipo chi saranno i protagonisti e i possibili vincitori, in Serie A può succedere di tutto. I migliori club italiani, dal Friuli alla Sicilia, si sono organizzati e offriranno un happening che ci ac-compagnerà per due mesi, fino alle finali di dicembre.

Uomini: c’è equilibrioPartiamo dagli uomini e dal loro campionato a 16 squadre, divise in quattro gironi. Si riparte dalle scene di giubilo del Tennis Club Italia di

Forte dei Marmi, che 12 mesi fa batté l’Aniene Roma proprio in Toscana, a Montecatini. I fortemarmini saranno una delle tre super-favorite anche di questa edizione, in virtù dell’ac-quisto di Paolo Lorenzi, inatteso numero 1 d’Italia e sempre leonino quando deve giocare a squadre. Lo sa Corrado Barazzutti, che gli ha vi-sto vincere un gran match in Coppa Davis contro Marco Chiudinelli, e lo sanno anche i dirigenti della Società Tennis Bassano, che lo hanno avuto per un paio di lustri. Insieme a Volan-

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serie a1

Due delle formazioni più competitive nella corsa allo Scudetto in questi anni di Serie A1:sopra, il Park Tennis Genova con giocatori del calibro di Fabio Fognini e Andreas Seppi;sotto, il Circolo Canottieri Aniene Roma, vice-campione d’Italia nella passata stagione

dri, Trusendi, Struff e Marrai, potran-no dire la loro fino in fondo. L’urna è stata “democratica”, inserendo le tre corazzate in tre gruppi diversi. Il Tc Italia è nel Girone 3 insieme a Tc Ge-nova, Bassano e AMP Pavia. Dovrebbe passare senza troppi patemi, a meno che i biancorossi liguri non si inven-tino il girone perfetto. Purtroppo per loro, la perdita di Andrea Basso (ele-mento del vivaio) ha indebolito una rosa che pure può contare su Marton Fucsovics e Stephane Robert, anche se le regole impediscono di schierare più di uno straniero a partita. Pavia e gli ex campioni di Bassano dovrebbe-ro lottare per il terzo posto.

Le altre corazzateLe altre due corazzate saranno il Cir-colo Canottieri Aniene e il Park Ge-nova. I romani dovranno fare a meno di Simone Bolelli, ma hanno trovato validi sostituti in Gianluigi Quinzi e Liam Caruana, oltre ai “soliti” Cipolla e Panfil. C’è l’incognita legata a Mat-teo Berrettini: la sua ascesa è stata bloccata da un fastidioso infortunio e ha appena ripreso a giocare. Diffici-le trovarlo al 100%, almeno all’inizio (ma c’è il fratello minore Jacopo che sta crescendo bene). Nel Gruppo 1 c’è il rampante Tc Prato, che vorrebbe estendere anche tra gli uomini i suc-cessi delle donne. Gli acquisti di Ge-rald Melzer e Lorenzo Sonego vanno in questa direzione, ma contro i ro-mani sarà dura. Completano il girone lo Sporting Selva Alta (Vigevano) e il neopromosso Tc Triestino: questi ul-timi hanno in rosa un giocatore forte come Aljaz Bedene, ma la panchina può risultare un po’ corta.

Park tra le favorite,con fognini e GiannessiLa terza favorita è il Park Genova: i gialloblu puntano al titolo da anni, ma gli è sempre girata male. Non mollano: Fognini e Andujar sono le punte di diamante di un team che ha un Alessandro Giannessi in forma strepitosa e pronto a caricarsi sulle spalle i compagni, specie nel girone. C’è Gianluca Mager, che nutre sincera riconoscenza per il club, senza di-menticare Gianluca Naso: dopo l’ad-dio all’attività internazionale, il sici-laino si presenterà tirato a lucido. Il numero 4 sarà uno tra Pietro Ansaldo e Alessandro Ceppellini. Insomma, la squadra c’è. Il loro girone non sem-bra irresistibile: Palermo e Schio so-

no un gradino sotto (bisogna vedere se i veneti potranno schierare Marco Cecchinato), mentre il Tc Parioli (Ro-ma) resta fedele a una linea verde che spesso ha dato ottimi risultati ma non sempre mira a vincere i cam-pionati. Semmai è curiosa la scelta di tesserare cinque stranieri: probabil-mente ne schiereranno uno a partita. Da seguire.

outsider nel girone 4Le due possibili outsider si trovano nel Girone 4: il super-organizzato Tennis Club Crema vanta l’innesto di Andrey Golubev: con Ungur, Dona-ti e Sinicropi possono far paura, ma avranno l’handicap del numero 4. Da seguire il Ct Massa Lombarda, certa-mente la più forte delle neopromosse: se organizzeranno bene le presenze di Fabbiano, Menendez, Napolitano e Travaglia, potranno dire la loro. E Ju-lian Ocleppo come numero 4 potreb-be essere una sorpresa, non solo per-

ché è figlio d’arte. Restano i romani del Due Ponti e i Toscani del Tc Sina-lunga, squadre certamente attrezzate per salvarsi anche se, per questi ulti-mi, la perdita di Luca Vanni potrebbe essere fatale. Due parole sulla formu-la: la vincente di ogni girone accede alle semifinali (che si giocheranno in doppia sfida, con il ritorno in casa della squadra che ha fatto meglio nel girone), la seconda si salva, mentre terza e quarta si giocheranno i play-out per restare nell’élite. Una buona formula, che dovrebbe evitare (o al-meno limitare) “sciolte” e match poco combattuti: ogni posizione guadagna-ta avrà un valore.

a1 femminile: cagliariprova a spezzare il duopolioBiancorosse contro biancoblu: dal 2013, la Serie A1 femminile vive del dialetto genovese e della “C” aspira-ta delle toscane: Tennis Club Genova contro Tennis Club Prato. Tre finali

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serie a1, i due gironi femminilicagliari e Genova sono favorite In rosa SuperficieGirone 1Club Tennis Ceriano Laghetto (MB) Schaefer, Moroni duro indoorTennis Club Cagliari Matteucci, Ferrando terraTennis Club Parioli Roma Vinci, Caregaro terraCircolo Stampa Sporting Torino Rosatello, Papamichail terra indoor

La prima giornata, 16 ottobreCt Ceriano Laghetto - Tc Parioli, Tc Cagliari - Stampa Torino.

Girone 2Tennis Club Genova 1893 Knapp, Samsonova terra indoorTennis Club Prato Trevisan, Dentoni terra Tennis Beinasco Jani, Grymalska terra indoorCircolo del Castellazzo Parma Leichemia, Marcinkevica moquette ind.

La prima giornata, 16 ottobreTc Genova 1893 -Tennis Beinasco, Tc Prato - Castellazzo Parma.

serie a1

Sopra, le finaliste dello scorso anno del Tc Genova 1893 si devono guardarele spalle da altre formazioni come Tc Cagliari e Parioli Roma

consecutive, un dominio che sembra inscalfibile. È il tema-clou del nuovo campionato, la domanda che tutti ci poniamo: sarà ancora Genova-Prato? È possibile, anche se un paio di in-dizi fanno pensare a un campionato più equilibrato: il primo riguarda la (non) campagna acquisti di Prato, che si presenta senza straniere. Con-fermate Martina Trevisan, Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin, pro-babilmente daranno maggiori re-sponsabilità alle ragazze del vivaio. Sono fortissime, ma sembrano meno “corazzata” rispetto agli anni passati. Il secondo arriva da Monte Urpinu, Cagliari, dove il team sardo ha messo in piedi un’ottima squadra.

chi è da scudettoLa possibilità di schierare Anna Flo-ris come numero 3 permetterà di ruotare tre ottime giocatrici come Alice Matteucci, Cristiana Ferrando e Claudia Giovine. Se poi dovessero convincere Gioia Barbieri, che però si è ritirata qualche mese fa, sem-brerebbero addirittura da scudetto. Di certo le sarde sono le favorite del Girone 1, dove Club Tennis Ceriano e Sporting Stampa Torino sembrano un gradino sotto, soprattutto nelle loro numero 3 (tra le piemontesi si rivede la ex top 100 Giulia Casoni). L’inco-gnita riguarda il Parioli Roma. La li-nea verde paga, se non altro perché si tratta di uno dei tre club in A1 sia tra gli uomini che tra le donne (gli al-tri sono, guarda un po’, Tc Prato e Tc Genova 1893). Vuol dire che lavorano bene, con un occhio al futuro. Ma sia-mo convinti che sarebbero più con-tenti se Martina Caregaro e Nastassja Burnett fossero disponibili tutte le domeniche. In quel caso potrebbero dare filo da torcere a Cagliari: se le cose dovessero andare bene, chissà, potrebbero anche convincere Rober-ta Vinci a giocare qualche partita.

Gruppo 2, duello a... dueIl Gruppo 2 sembra annunciare una lotta a due tra Genova e Prato, con le liguri che avranno una Karin Knapp di nuovo arruolabile (ginocchio, la-sciala in pace!) e una Ludmilla Samso-nova con più esperienza. Alberta Brianti e Alice Balducci garantiscono l’esperienza, ma se la Knapp dovesse giocare un buon numero di partite, beh, sono le favorite per il primo po-sto. Il Piemonte vanta ben compagini due tra le donne: oltre allo Sporting

di Torino c’è anche l’Usd Tennis Bei-nasco. Dovesse girare tutto bene, po-trebbero essere loro le guastafeste del Gruppo 2. Impressiona l’acquisto di Reka Luca Jani, scippata proprio al Tc Genova. Come a dire: rinforzarsi e indebolire una (possibile) diretta concorrente. Insieme a Giulia Gatto Monticone e Anastasja Grymalska forma un bel terzetto, ma il proble-ma è che dovranno schierare sempre Anna Turco, 18enne di Savigliano che partirebbe sfavorita contro le nu-mero 3 dei team più forti. Sta muo-vendo i primi passi nel circuito ITF e la Serie A1 le tornerà molto utile

per sommare un po’ di esperienza. Dovesse esaltarsi, proprio Beinasco potrebbe essere il quarto incomo-do. Più indietro il Tennis Castellaz-zo di Parma, che dopo il ripescaggio ha scelto un paio di straniere ma sembra un team pensato per la sal-vezza. Come per i maschietti, anche il Campionato delle femminucce propone una formula che dovreb-be evitare calcoli a bocce ferme: le prime due di ciascun girone vanno alle semifinali Scudetto, le terze e le quarte si sfidano per la permanenza in A1. Allora, vi siete già organizza-ti per la domenica?

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giovani

Musetti è velocissimoLorenzo, under 14 ligure, ha vinto a Tirana (Albania) un torneo del circuito Itf Under 18. Lo ha fatto a 14 anni, 6 mesi e 21 giorni, migliorandodi ben 27 giorni il record stabilito da Gianluigi Quinzi nel 2010...

Un verdissimo exploit ha ca-ratterizzato l’attività junior internazionale del mese di settembre, un vero e proprio

record di precocità. È successo a Ti-rana, in Albania, teatro di una prova del circuito mondiale under 18 bat-tezzata National Sport Park Open e a grande sorpresa ne è stato autore un under 14. E l’ artefice non poteva che essere Lorenzo Musetti, l’allievo del Park Genova che, nella sua categoria d’età, in questa stagione ha firmato l’en plein nei campionati italiani, è stato determinante nelle conquiste operate dall’Italia nei campionati eu-ropei invernali ed estivi a squadre, ha guadagnato il posto d’onore negli Eu-ropei individuali e il quinto nei Cam-pionati del mondo a squadre. Ebbene, Lorenzo ha vinto a Tirana alla verdis-sima età di 14 anni, 6 mesi e 21 gior-ni con ciò migliorando di 27 giorni il record che Gianluigi Quinzi aveva stabilito a La Ceiba, in Honduras, nel settembre del 2010. Un record che, francamente, sembrava inattaccabile anche perché mai un italiano si era impossessato di un titolo del circuito under 18 a meno di 15 anni.

frinzi in finale a BudapestTornando al torneo di Tirana vanno sottolineate la finale raggiunta dal sedicenne Duccio Petreni, portaco-lori del Tennis Club Pogibonsi, e i traguardi tagliati dalle ragazzine del Park costanza traversi e costanza Petreni, seconda e terza in singolare oltre che prima coppia in doppio. An-cor più tosta è la finale che il dicias-settenne veronese Mattia frinzi ha

raggiunto a Budapest negli Hungha-rian Open Junior (Grado 2), finale nel-la quale è stato superato per 4-6 7-6 6-2 dal ceco Michael Verbensky. Per Mattia, che ha appena guadagnato la 115a posizione nel ranking mondia-le under 18 (quinto azzurro in clas-sifica), si tratta della terza finale del 2016 dopo quelle segnate a Firenze e Varsavia. A Ventspils, in Lettonia, si è disputato un torneo di Grado 4 che il sedicenne padovano davide tortora ha dominato aggiudicando-si il titolo di singolare sullo svedese Chahoud e quello di doppio a fianco di Andrea Brignacca, mentre nella Aphrodite Cup di Nicosia il miglior percorso tra i dieci nostri portacolori è stato compiuto da Giulia carbona-ro, approdata alle semifinali.

davis e fed cup JuniorA Budapest, in Ungheria, si sono di-sputati anche i 37esimi Campionati mondiali under 16, ovvero la Junior Davis Cup e la Junior Fed Cup che quest’anno hanno coinvolto ben 96 diversi paesi. Assente l’Italia, non qualificata nelle coppe europee, han-no vinto la Russia in campo maschile e la sorprendente Polonia in campo femminile, rispettivamente battendo in finale il Canada e gli Stati Uniti. La Russia (salita a quota 6 titoli com-plessivi) ha avuto due eccellenti pun-ti di forza nel 15enne Timofey Skatov e nel 16enne Alen Avidzba, mentre al Canada non è bastato il fenomenale Felix Auger Aliassime che ha sempre guadagnato il suo punto di singolare e lottato sino allo stremo in doppio, finendo per cedere giusto nelle scon-tro finale, con ciò rinunciando a fare il bis del titolo 2015. Il bis è invece riuscito alla Polonia che ha avuto dal-la sua una giovanissima Iga Swiatek in stato di grazia. A lei si deve lo stop imposto in semifinale alla favoritis-sima Russia e un rotondo 2-1 rifilato agli Stati Uniti in finale.

non solo Musetti e QuinziVincere un torneo under 18 da giovanissimi. Oltre a Musetti e Quinzi, ci erano andati vicini Giacomo Miccini, Andrea Arnaboldi e Samuele Ramazzotti rispettivamente nel 2007, 2003 e 2014 ma in quei casi avremmo parlato di vincitori under 16, non under 14. Nel settore femminile troviamo tre nostre ragazzine vincitrici nel circuito under 18 a 14 anni: nel 2008 Martina Trevisan - la più giovane di tutte a 14 anni, 2 mesi e 22 giorni a Randeci, in Croazia - nel 1982 Federica Bonsignori e Lisa Piccinetti lo scorso anno.

Lorenzo Musetti,14 anni, del Park Genova

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giovani

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Meravigliosa FedericaLa campana Sacco si aggiudica la prova finale del circuito europeo tra le Under 14. Bene, nei maschi, anche Musetti (semifinalista). Quinto successo italianoin 21 anni. Vinsero anche Volandri, Giannessi e Antonella Serra Zanetti

di ViViano VEsPiGnani

Il successo conquistato in campo under 14 dalla campionessa d’I-talia federica sacco ha dipinto d’azzurro l’edizione numero 21

del Master Tennis Europe, che per la nona volta è stato organizzato a Reg-gio Calabria dal Circolo Tennis Rocco Polimeni. La portacolori del Fireball Napoli ha sovvertito ogni pronostico sino a battere in finale in due frazioni la tredicenne moscovita Maria Timo-feeva, terza testa di serie e n.12 del ranking europeo. L’Italia colleziona così la quinta vittoria italiana nell’ar-co di ventun anni. Tra l’ altro, la pri-ma in categoria under 14 femminile.A completare il successo dell’Italia nella più giovane categoria d’età ci ha pensato Lorenzo Musetti, ter-zo classificato ai danni del danese Elmer Moller dopo aver ceduto per 1-6 6-3 6-4 in semifinale a un altro danese tredicenne, Holger Vitus Ru-ne. Anche l’allievo del Park Genova dice addio alla categoria under 14 internazionale ribadendo l’altissima qualità di un curriculum che ha fat-to onore all’Italia, oltre che riservare grosse soddisfazioni al suo club e agli amanti del tennis verde. Il Ma-ster under 14 è stato meritatamen-te appannaggio di un romeno nati-vo di Bucarest, Radu Mihai Papoe, a dispetto del ranking relativamente modesto con cui si è presentato a Reggio Calabria.

Under 16, quante sorpreseNei tabelloni a otto posti dei Masters under 16 non sono mancate le sorpre-se. Ciò vale soprattutto in campo ma-schile dove il big match ha promosso l’austriaco Lukas Krainer ai danni del serbo Kristian Juhas. Non era nelle migliori condizioni Giulio Zeppie-ri che al primo turno non è stato in grado di esprimersi secondo le sue possibilità e difendere l’ottavo posto che occupa nelle classifiche europee. Assenti le italiane, nel tabellone di

FEDERICA SACCO FA 6! - Gli altri cinque azzurri ad aver vinto il Master Tennis Europe.1996 Antonella Serra Zanetti, under 16 - 1997 Filippo Volandri, under 16 - 2000 Lisa Tognetti, under 16 - 2006 Alessandro Giannessi, under 16 - 2013 Samuele Ramazzotti, under 14.

minor caratura il titolo under 16 in gonnella è stato appannaggio di una quindicenne georgiana di Tbilisi, Ma-riam Dalakishvili, poco conosciuta in campo europeo.Tirando le somme, il Circolo Rocco Polimeni ha ospitato i rappresentan-ti di quindici nazioni, tra le quali in prima fila era la Russia con ben sei portacolori. E proprio la Russia è ri-sultata la grande sconfitta del Masters 2016, visto che si è dovuta acconten-tare di una sola finale.

i risultati degli italiani e delle finaliUnder 14 maschile 1° turno: Lorenzo Musetti (2) b. Peter Kapuskin (Rus) 6-2 6-3, Semifinali: Holger Vitus Rune (Den, 4) b. Musetti 1-6 6-3 6-4; finale per il 3° posto: Musetti b. Moller (Den) 6-3 6-2. Finale: Radu Papoe (Rom, ultimo a destra nella foto) b. Rune 6-2 6-4.Under 14 femminile 1° turno: Federica Sacco (seconda da sinistra) b. Avelina Sayfetdinova (Rus, 1) 6-7 6-0 6-3. Semifinali: Sacco b. Falkner (Slo, 4) 3-6 6-4 6-4. Finale: Sacco b. Timofeeva (Rus, 3°) 6-4 6-3.Under 16 maschile 1° turno: Kristian Juhas (Srb) b. Giulio Zeppieri (2) 6-1 6-1; finale: Lukas Krainer (Aut, primo a sinistra) b. Kristian Juhas 6-4 7-6.Under 16 femminile Finale: Mariam Dalakishvili (Geo, seconda da destra) b. Tamara Malesevic (Srb, 4) 7-6 6-3.

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giovani

196 ragazzi, che master!Per il terzo anno consecutivo alla Canottieri Mincio di Mantova le fasi finali di una manifestazione che nel 2016 ha coinvolto 8.349 baby atleti. Ecco nomi e volti dei vincitori negli otto tabelloni, dagli under 10 agli under 16

di aLBERto tiRELLi, isf R. LoMBaRdi

sEttoRE tEcnico nazionaLE

foto d. daLai

Dopo quattro giorni di ten-nis avvincente si sono disputate domenica 9 ot-tobre, nella splendida cor-

nice della Canottieri Mincio di Man-tova, le finali maschili e femminili di tutte le categorie del Master del circuito giovanile Fit-Babolat 2016. Un circuito che durante l’anno ha visto la partecipazione di 8.349 ragazzini in tutta Italia, lungo le cinque tappe che hanno caratteriz-zato il calendario agonistico nelle diverse macroaree (cinque, divise secondo criteri geografici: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro-Nord, Cen-tro-Sud e Sud).

Gli under 10 e i 12Per il terzo anno consecutivo il Master finale del circuito, ormai diventato un vero e proprio punto fisso nel calendario giovanile ita-liano, si è giocato sui campi manto-vani. Che hanno visto trionfare ne-gli under 10 Giorgio Gatto (tesse-rato per lo Junior Tennis Palocco) e Noemi Basiletti (Atp Piombinese). Nella cateogria immediatamente superiore, quella degli under 12, ad alzare il trofeo sono stati Loren-zo Ferreri della Stampa Sporting Torino e Giulia Martinelli, portaco-lori del Ct Bologna. Quest’ultima, oltre al bel risultato, può vantare la recente convocazione nella rappre-sentativa Italiana di Summer Cup.

Un Gigante per gli under 14Tra gli under 14 invece il titolo è andato a Matteo Gigante, allie-vo dello Junior Tennis Palocco, e a Sofia Rocchetti, che perpetua la buona tradizione giovanile delle Marche (Porto San Giorgio). Tra gli under 16, vale a dire nella catego-ria d’età più avanzata prevista dal

Qui sopra, il vincitore Under 16 Gianluca Bellezza poi la premiazione femminile con la vincitrice Marion Viertler (in rosso) e la finalista Adele Burato. Sotto, under 14: a sinistra, il 2° classificato Federico Serena e il vincitore Matteo Gigante. A destra, la premiazione in rosa con la vincitrice Sofia Rocchetti e la seconda classificata Elisa Zingale

La foto di gruppo alla premiazione del Master finale del circuito giovanile Fit-Babolat 2016giocato per il terzo anno consecutivo alla Canottieri Mincio Mantova, in Lombardia

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giovani

regolamento del circuito, hanno trionfato Gianluca Bellezza, del Tc Caselle Torinese, e Marion Viertler, altoatesina tesserata per il Tc Me-rano.

i più piccoli crescono beneI responsabili del settore tecnico nazionale e dell’istituto superiore di formazione R. Lombardi hanno potuto costatare ancora una volta il buon il livello di gioco in tutte le categorie. Da sottolineare però c’è che nella categoria under 10, sia in campo maschile che in quel-lo femminile, molti piccoli atleti hanno dimostrato di avere a dispo-sizone un bagaglio tennistico non indifferente. Il che ha portato alla disputa di match particolarmente

avvincenti e dai quali si poteva-no notare un’intensità agonistica, un’intelligenza tattica e una capa-cità di concentrazione al giorno d’oggi non così semplici da trovare a quest’età. Si tratta di particolarità che hanno rapito anche l’attenzio-ne della nostra Roberta Vinci, ecce-zionale spettatrice per molte ore a bordo campo e ospite alla Canottie-ri Mincio nella seconda giornata di gare. Per ultimo, ma non meno im-portante, è doveroso riportare l’ot-timo comportamento degli atleti in gara e dei loro insegnanti, nonché quello dei familiari che non hanno di certo deluso le aspettative dello staff organizzativo e dei parecchi tifosi che si sono avvicendati in questa quattro giorni di gara.

Qui sopra, la premiazione della categoria Under 10: da sinistra, il finalista Lorenzo Angelini,il vincitore Giorgio Gatto, la vincitrice Noemi Basiletti e la finalista Glenda Girini. Sotto, la premiazione Under 12: da sinistra, la finalista Fabrizia Cambria, la vincitrice Giulia Martinelli, il finalista Fabrizio Schiera e il vincitore Lorenzo Ferri

c’è Robertina Vinci:sorrisi, selfie e foto Durante il Master del circuito giovanile Fit-Babolat c’e-ra anche un’ospite molto speciale alla Canottieri Mincio Mantova. Roberta Vinci, ex n.7 Wta e finalista agli Us Open 2015, si è presentata al Master nazionale conce-dendosi ai selfie e alle foto dei ragazzini. Tra i baby at-leti impegnati c’erano anche alcuni allievi del suo coach Francesco Cinà, pure lui presente a Mantova.

dagli under 10ai 16, i risultatidelle fasi finaliUNDER 10 MASCHILESemifinali: G. Gatto b. D. Rapagnetta 7-5 6-4, L. Angelini b. J. Masten 7-5 7-5. Finale: G. Gatto b. L. Angelini 3-6 6-3 7-1.

UNDER 10 FEMMINILESemifinali: G. Girini b. A. Picchi 6-1 6-2, N. Ba-siletti b. N. Barbarossa 7-6 6-4. Finale: N. Basi-letti b. G. Girini 7-5 7-6.

UNDER 12 MASCHILESemifinali: L. Ferri b. E. Cherie Ligniere 6-2 6-3, F. Schiera b. P.A. Lavoratori 4-6 6-4 6-1. Finale: L. Ferri b. F. Schiera 6-2 6-4.

UNDER 12 FEMMINILESemifinali: G. Martinelli b. G. Finocchiaro 6-1 6-0, F. Cambria b. C. Loioli 6-3 6-1. Finale: G. Martinelli b. F. Cambria 6-0 6-4.

UNDER 14 MASCHILESemifinali: M. Gigante b. A. Grimaldi 6-3 4-6 7-5, F. Serena b. M.A. Mania 6-4 6-4. Finale: M. Gigante b. F. Serena 6-2 6-3.

UNDER 14 FEMMINILESemifinali: S. Rocchetti b. C. Fornasieri 6-2 6-4, R.E. Zingale b. G. Defendi 4-6 6-3 6-3. Finale: S. Rocchetti b. R.E. Zingale 6-2 7-5.

UNDER 16 MASCHILESemifinali: G. Bellezza b. M. Materi 7-6 6-3, F. Piranomonte b. L. Cassago 6-3 6-3. Finale: G. Bellezza b. F. Piranomonte 6-2 6-1.

UNDER 16 FEMMINILESemifinali: M. Viertler b. C. Matteodo 6-3 6-4, A. Burato b. L. Spitti 6-7 6-2 6-4. Finale: M. Viertler b. A. Burato 6-4 7-6.

MatteoGigante,vincitoreunder 14

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circuito fit-tpra

Come si va al Master?Ecco i modi per accedere alla settimana conclusiva AWT di Napoli. Bisogna essere n.1 del ranking Tpra oppure qualificarsi tramite i Royal Master sparsi in tutta l’Italia. I titoli si assegnano l’11 e il 12 novembre

di marcello Sportelli

È l’evento dell’anno nel panora-ma del tennis non agonistico a livello nazionale. L’unico nel suo genere ad assegnare il ti-

tolo ufficiale di campione per la sta-gione 2016, facendo vivere ai parteci-panti le emozioni di un giocatore pro-fessionista. I migliori tennisti iscritti al circuito Fit-Tpra Tennis (www.tpra-tennis.it) si contenderanno l’Amateur World Title, il cosiddetto titolo AWT, nella fantastica cornice di Napoli. Ebbene sì, i migliori giocatori del circu-ito si ritroveranno tutti insieme duran-te il week-end dell’11 e del 12 novem-bre, ospiti della Fit, per contendersi il master delle rispettive categorie. In-somma, si tratta del momento clou di un 2016 emozionante e avvincente, il premio che - come si dice per gli agoni-sti - vale una stagione.

tre giorni di gareSaranno tre giorni molto intensi, ma soprattutto non mancheranno festeg-giamenti e divertimento per tutti i par-tecipanti, il tutto sotto un unico e im-prescindibile fattore comune: la pas-sione per il tennis. Non mancheranno eventi come la conferenza stampa uf-ficiale, la presenza dei giornalisti, di SuperTennis Tv, e tante altre sorprese che saranno svelate durante la festa di gala, durante la quale si tireranno le somme di un anno di tennis, dodici mesi all’insegna dei successi e della

crescita, ma soprattutto delle emozio-ni targate Fit-Tpra.

come si accede alle Finals?Ecco in sintesi tutte le gare e le mo-dalità di partecipazione. Il Master fi-nale, altrimenti detto “AWT Finals”, è composto da un torneo per ognuna delle seguenti categorie: Open Ma-schile, Open Femminile, Limited 45, limited 65 maschile, doppio maschile e doppio misto. Al Master si qualifica-no, per la categoria Open, quei gioca-tori che sono stati in grado vincere i cosiddetti Royal Master (tornei che si disputano in ogni macroarea geogra-fica in ottobre). Ma un posto assicura-to ce l’ha anche il n.1 della classifica

World Ranking al primo ottobre. Per l’Open Femminile valgono gli stessi criteri: possono gareggiare le vinci-trici dei Royal Master e la n.1 della classifica Fit-Tpra al primo ottobre. Per le categorie Limited 45 e Limited 65 invece, così come per il doppio maschile e doppio misto, si qualifica-no i vincitori dei Royal Master di otto-bre. Ma che cosa sono di preciso que-sti Royal Master di qualificazione? Sono tornei a eliminazione diretta cui si accede grazie alla propria posizio-ne nella classifica Fit-Tpra. Ai Royal Master possono possono partecipare solo i giocatori che, al momento della chiusura delle iscrizioni, abbiano la licenza “premium”.

Kia trophy, da palermo a cagliari,le chance per andare a milanoSi è giocata al Ct Palermo Due la penultima tappa del circuito Kia Tennis Trophy. Tra i qualificati al Master conclusivo - come da regolamento tutti i finalisti - ci sono in campo maschile Riccardo Nasta, che ha avuto la meglio in finale su Filippo Boncimino per 9-4 (foto a sinistra). Tra le donne è stato rispettato l’ordine delle teste di serie, con Annamaria De Bortoli (1) brava a superare Stefania Pernice (2) in una finale lottata e con il punteggio di 9-6 (foto a destra). Ora vanno al Master di Milano, dove si giocheranno un pass per gli Australian Open, ospiti di Kia Motors, sponsor principale del primo slam della nuova stagione tennistica. E ora, per arrivare al Quanta Club di Milano, resta un’ultima possibilità: al Tc Cagliari dal 27 al 30 ottobre.

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personal coach

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I big points giocali cosìC’è chi li vive con ansia e accelera i ritmi finendo per avere fretta e aumentare le probabilità di... sconfitta. Bisogna invece concentrarsi sui propri rituali, come Djokovic, usare i propri colpi “sicuri” e non pensare al risultato

di antonio daino, i.s.f. R. LoMBaRdi

foto GEtty iMaGEs

Il punto di partenza - dopo aver indi-viduato nel numero scorso quali so-no i big points nel tennis - è sempre il primo assioma della forza menta-

le. Dice, “conosci te stesso” nel senso di conoscere il punto forte e il punto debole del tuo gioco, al fine di poter produrre la tua migliore prestazione.Nel caso dei “big points”, significa prendere coscienza di come il giocato-re reagisce quando si trova a giocarli. Se il giocatore viene colto da un senso di disagio, il bisogno conseguente sa-rà quello di togliersi dalla situazione il più rapidamente possibile per eli-minare le sensazioni di paura, ansia e tensione che caratterizzano quel mo-mento. In queste situazioni il com-portamento “istintivo” è quello di accelerare le azioni di gioco, come è facile constatare nei ragazzini o nei giocatori di club, che non hanno anco-ra imparato a mantenere lo stesso rit-mo nei tempi morti. Questi giocatori, a causa della tensione, accorciano i loro tempi abituali sia quando servono sia quando devono rispondere, aumentan-do la quota di rischio del loro gioco e favorendo involontariamente, come le statistiche dimostrano, le possibilità di successo dell’avversario.

il “modello djokovic”Andre Agassi è uno dei pochi giocatori che aveva un ritmo di gioco accelerato e che trovava in questa rapidità la sua situazione di rendimento ottimale. Per la maggior parte dei giocatori invece è opportuno seguire il modello di djokovic, che una volta è arrivato a far rimbalzare la palla prima del servizio per 23 volte alla ricerca del suo stato ideale di comfort. Molti professionisti quando arrivano a giocarsi i Big Points e devono servire, si fanno dare quattro palle, ne restitui-scono due prima di apprestarsi a servi-re allo scopo di trovarsi nella loro zona di comfort agonistico.

Se dalla dimensione-tempo passiamo alle scelte decisionali dovute alla ten-sione rispetto alla prestazione è facile riscontrare comportamenti decisamen-te inefficienti causati dall’esigenza di fuggire dalla situazione ansiogena co-me quella dei Big Points. Qualche esem-pio? Scegliere di giocare colpi insoliti come la smorzata, oppure di seguire il servizio a rete per un giocatore da fondo, oppure ancora tentare un colpo vincente da due metri fuori dal campo.

Riconosceregli atteggiamentiOvviamente queste scelte vengono ef-fettuate dal giocatore che non ha i colpi sopra indicati nel suo abituale reperto-rio di gioco. L’esempio emblematico a questo proposito è quello di un gioca-tore Junior che gioca l’unica smorzata della partita sul match point avversa-rio. È inutile dire come finirà. In questi casi è opportuno ricordare che la scelta è “inconsapevole” perché dettata dal bi-sogno inconscio di togliersi dalla situa-zione. Il coach deve saper riconoscere come si sente il suo giocatore e saper-gli indicare la via da intraprendere per

giocare al meglio i big points nel rispet-to della sua personalità.

che cosa fare nei big pointsI big points sono quelli in cui ogni gio-catore capisce che dall’andamento di quel punto si deciderà il risultato com-plessivo della partita. I giocatori si di-stinguono non tanto per la tecnica di gioco, ma soprattutto per la loro capa-cità di vincerle, il che li porta ai verti-ci della classifica. Sapendo che la ten-denza generale della maggior parte dei giocatori è quella di affrettare i tempi di gioco e pertanto è indispensabile allenarsi a utilizzare i propri ritua-li, sforzandosi in allenamento di allungarli rispetto al proprio trend abituale. Dal punto di vista tattico è essenziale utilizzare i colpi che hanno una più alta percentuale di riuscita ri-spetto al colpo giusto per la situazione. Nel caso in cui il pensiero corra verso il risultato finale, è importante ri-focaliz-zarlo sul “qui e ora” del punto da gioca-re. Non potrai mai avere la sicurezza di vincere quel punto, ma potrai metterti nella condizione di giocare il colpo che ti dà la più alta probabilità di successo.

Il “modello Djokovic”: prima dei punti importanti Nole allunga tutti i suoi rituali per trovare la miglior zona di comfort, ha anche provato a far rimbalzare la palla prima di servireper ben 23 volte

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racchette e dintorni

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di MaURo siMoncini

Più o meno un anno fa il bulga-ro Dimitrov e gli americani di Wilson hanno preparato una nuovo attrezzo che ne esal-

tasse le doti tecniche. Ora quella Wil-son Pro staff 97s è stata ridisegna-ta come tutta la famiglia Pro Staff in questo finale di stagione 2016. Nero opaco e rosso fluo lucido (a ore 3 e ore 9 e nelle scritte Wilson nel cuore): il vestito è molto cool, ben abbinato allo stile di gioco del talento di Gri-gor, da anni indicato come una spe-cie di giovane sosia di Roger Federer, considerata la somiglianza di molte movenze sul campo e l’eleganza dei colpi. La racchetta, di cui Dimitrov è

iL LaBLunghezza: 68,6 cm

Peso: 327 g Ovale: 97 sq. in.

Profilo: 19,5 mm Bilanciamento: 34 cmSchema Corde: 18x17

Rigidità: 67 Inerzia: 337

Potenza: 60/100

Controllo: 37/100 Maneggevolezza: 62/100

(incordata con sintetico monofilamento Luxilon

Alu Power Soft, tensione 22 kg)

Wilson Pro Staff 97S:la “Roger” di GrigorLa nuova versione della racchetta di Federer, secondo le esigenze del giovane “sosia” Dimitrov. Profilo più sottile, schema corde 18x17 e inerzia da record:ci vogliono tecnica e swing ampi per spingere e controllare. Costa 260 euro

Grigor Dimitrova Pechino

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racchette e dintorni

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testimonial, è dotata delle recentissi-me tecnologie Wilson: il materiale è Double Braided Graphite, che do-na stabilità, e sul piatto corde trovia-mo il PWS (Perimeter Weight System) che riduce la capacità torsionale del piatto corde. La Pro Staff 97s ha in-ternamente il Nanofoam in pratica il riempimento del telaio, con schiuma in poliuretano, per assicurare un mi-glior assorbimento delle vibrazioni all’impatto. Quindi la promessa di performance di alto livello dal punto di vista del campo non solo in quan-to a potenza e controllo ma anche in termini di comfort.

IN CAMPOIl primo contatto con la Pro Staff 97S è abbastanza strano. A prima vista colpisce, sia per l’eleganza dell’este-tica sia per caratteristiche tecniche che potenzialmente potrebbero spa-

Attesissima: ecco la nuova Blade Ci siamo, è pronta la nuova Wilson Blade. Dopo la linea Pro Staff gli ame-ricani hanno rinnovato l’altra grande famiglia, quella portata nel borsone da Raonic e Monfils: design semplice in nero opaco e verde fluo acido e una tecnologia nuovissima, CounterVail. Già utilizzata nell’ingegneria aerospaziale e in qualche modello di bicicletta al Tour de France, consente di massimizzare l’energia a disposizione del giocatore, incrementandola del 15% grazie a un miglior assorbimento delle vibrazioni. La grande no-vità è anche il modello SW104 Autograph, il telaio di Serena Williams: lunghezza XXL (28 pollici), 306 grammi di peso e pattern 18x19.

ventare: non è leggera (e si sente per-ché bilanciata abbastanza in avanti e il profilo è davvero sottile (19,5 mm, non se ne trovano più di così ridot-ti). In effetti anche il feeling dei pri-mi colpi da fondo campo in qualche modo sembra confermare la prima impressione: non è una racchetta per tutti, ci vogliono un buon livello tecnico e una discreta struttura fisica per “reggerla”.Si manovra abbastanza bene, anche se non è la maneggevolezza il pregio principale: se si riescono a effettua-re preparazioni abbastanza ampie quando si impatta la palla il controllo è più che buono ma non manca nean-che la potenza. Con questo binomio peso/bilanciamento la racchetta spinge alla grande. Dal campo la conferma del dato di inerzia è asso-luta: 337 punti dimostrano grande attitudine alla spinta, che in effetti c’è tutta. Come detto nulla viene re-galato: se però il pilota è preparato l’auto è pronta a velocità da Formula 1, in tutta sicurezza perché lo sche-ma corde 18x17, fitto per un piatto 97, garantisce controllo e contem-poraneamente buona resa anche per le rotazioni. Meglio il backspin del top (che dà soddisfazione soprattut-to quando non è eccessivo), mentre negli impatti piatti si apprezzano distintamente la sensibilità e il tocco. Al volo, buonissimo il control-lo; va ribadito omunque il concetto che il telaio non regala moltissimo quindi anche in questa zona del cam-po bisogna in qualche modo saperci fare. Soprattutto perché la racchetta pesa e va manovrata a dovere. Tra le giocate sopra la testa (come si note-rà poi meglio ancora al servizio) gli smash rendono al meglio, belli decisi e perentori nel trasferimento di peso sulla pallina. Il servizio riesce bene in tutte le varianti soprattutto per co-loro che riescono in movimenti ampi

La Yonex si fa blu per Kyrgios La racchetta è sempre lei, un modello di suc-cesso della casa giapponese, Yonex Ezone. Un attrezzo agonistico per picchiare da fon-do campo, con i pregi e le pecuilarità tipiche di Yonex: finiture pregiate made in Japan, ovale Isometric e comfort ai massimi livelli. La novità di questo finale di stagione 2016 è il modello utilizzato a Tokyo da Nick Kyr-gios: identiche specifiche tecniche per la sua Ezone Dr 98 (ovale da 98 pollici quadrati, peso 310 grammi, profilo 20-24 millimetri e schema corde 16x19) ma colorazione tutta nuova in nero e blu, appositamente per l’e-stroso australiano.

IL PAGELLONE: 80/100

Potenza 8Controllo 7,5Maneggevolezza 8Fondo 8Rete 8Servizio 8,5Top 7,5Back 8Estetica 8,5Comfort 8

e sciolti: si sente l’inerzia e la spinta che può concedere la racchetta. Molto efficace lo slice, il cui taglio laterale risulta davvero incisivo. Una racchet-ta accattivante nel look per uno stile di gioco elegante ma coi muscoli; non facile e non per tutti i livelli di gio-co, questa Pro Staff 97S mantiene un sapore di severità antica nonostate le scelte tecniche molto moderne.

La Pro Staff 97Sfa parte della serieusata da Roger Federerma ha un reticolo 18x17

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la regola del gioco

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Quei match da giocarein chiaroscuro...Ottobre: giornate più corte, meno luce, ma si gioca ancora all’aperto,che succede se per un match serale l’illuminazione non è potente come quello cui siamo abituati? Possiamo chiedere di giocare da un’altra parte?

Alfredo deve andare a giocare una partita di un torneo in-dividuale presso un circolo molto più piccolo rispetto

a quello in cui è abituato a giocare. La partita è fissata per le 20.30: Al-fredo sa anche che le luci artificiali dei campi del circolo presso il quale si disputa il torneo, sono molto più scarse rispetto a quelle con cui è abi-tuato a giocare lui. Alfredo si reca così dal giudice arbitro e chiede se è possibile giocare la sua partita pres-so il suo circolo.

Molte differenzeIl panorama dei circoli tennis pre-senti in Italia è davvero molto ampio e variegato. Si va da circoli molto grandi, con una tradizione centena-ria alle spalle e con numerosi soci, a circoli di piccoli centri, paesini o luoghi di villeggiatura che non pos-sono vantare strutture all’avanguar-dia. Di conseguenza non sarà diffici-le che ci si possa imbattere in situa-zioni all’interno delle quali ciò a cui ognuno di noi è abituato - e magari considera “normalità” - possano non essere tali.Per quanto riguarda l’aspetto “luci”, poi, si può spaziare da illuminazioni artificiali dei campi molto differenti tra di loro (come nel nostro caso), a campi in veloce appena rifatti in un circolo, a campi che invece necessi-tino di essere rifatti. Campi che pre-sentino le recinzioni posteriori e la-terali più ristrette di quelle cui siamo abituati (pur rispettando i limiti mi-nimi previsti dalle regole di omologa-zione dei campi da parte della FIT).

Non ci si può rifiutare Di conseguenza se il circolo presso il quale si disputa il torneo presen-

Inviateci via maille vostre domande...I nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Come? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosi-tà - di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica numero per numero.

ta dei campi di gioco omologati dalla Federazione, se il torneo ha un giudi-ce arbitro federale, se il torneo è re-golarmente approvato dalla FIT, qua-lunque siano le condizioni del circolo minore (che siano note o meno dal giocatore) sono accettate fin dal mo-mento in cui un giocatore decide di iscriversi. Ne consegue dunque che il fatto che Alfredo sia abituato a gioca-re in condizioni migliori presso il suo

circolo, non è un buon motivo per ri-fiutarsi di giocare e per proporre di giocare la medesima partita presso un’altra strutura differente.Nel nostro caso, quindi, Alfredo non potrà pretendere di disputare la sua partita presso un altro circolo, né tantomeno rifiutarsi di giocare con quella illuminazione essendo stata quest’ultima verificata in occasione dell’omologazione del campo.

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