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La società bolognese ha acquisito i siti industriali di Torviscosa e Brescia della Caffaro-Snia, scongiurando il fallimento A PAGINA 7 SFIDE Leaziende devonoreagire Mario Brataj della Johns Hopkins si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento istituito vent’anni fa in ricordo del fondatore della Marposs elettronica BORSA ‘MARIO POSSATI’ Il miglior studente parla albanese Ammonta a 10 milioni di euro il plafond di pronta liquidità, lanciato da Unindustria, in collaborazione con Fidindustria Emilia Romagna. Obiettivo dell’iniziativa è sostenere le esigenze di liquidità delle pmi per rafforzare il loro impegno nell’uscita dalla crisi DICE bene Emma Marcegaglia: gli imprenditori si sentono soli, penalizzati da un Paese che da 15 anni cresce meno degli altri. Il nostro Pil pro capite era 20mila euro nel 1995, oggi è 21.800; i tedeschi sono a 25mila e i francesi 23.200. La nostra spesa pubblica era al 46,2% del Pil nel 2000, è al 52,4% nel 2010. L’aumento del 30% del prezzo del petrolio da inizio anno a oggi (che fra tsunami in Giappone e sconvolgimenti in Nordafrica e Medioriente rischia di stabilizzarsi) colpisce l’Italia pesantemente, visto che siamo dipendenti per l’85% del nostro fabbisogno energetico complessivo, soprattutto da petrolio e gas. E così via. Eppure, nonostante le crisi internazionali, le difficoltà della competizione globale, le risse della nostra politica interna, le imprese devono evitare di rassegnarsi. Devono reagire. Ha fatto bene dunque Confindustria a chiamare tutti gli imprenditori ad un’iniziativa eccezionale: le Assise del prossimo 7 maggio a Bergamo. Con un tema più che significativo: ‘L’Italia che vogliamo’. Sarà un grande momento di mobilitazione. Ogni imprenditore potrà dire la sua sulle priorità da porre al centro dell’agenda nazionale, si discuteranno tutti i maggiori temi che coinvolgono le imprese e l’economia: la produttività, il fisco, il credito e la finanza, le infrastrutture, l’ambiente, l’energia, la semplificazione amministrativa, i costi della politica, la scuola, il lavoro, i giovani, le relazioni industriali, il welfare, la ricerca, l’innovazione. Sarà, insomma, un’occasione per unire voci ed esperienze e convergere su poche scelte chiare, su priorità condivise, per ridare al lavoro e alle imprese dignità, crescita e forza. *Presidente Unindustria Bologna di MAURIZIO MARCHESINI* PICCOLEEMEDIEIMPRESE Aiuti alla ripresa A PAGINA 7 CHIMICA Bertolini salva Snia A PAGINA 5 Anno 4 - Numero 3 Aprile 2011 www.ciicai.it

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Next è l'inserto mensile de il Resto del Carlino dedicato alle imprese e all'innovazione nella provincia di Bologna.

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.

La società bolognese haacquisito i siti industrialidi Torviscosa e Bresciadella Caffaro-Snia,scongiurando il fallimento

A PAGINA 7

SFIDE

Le aziendedevono reagire

Mario Brataj della Johns Hopkins si è aggiudicatoil prestigioso riconoscimento istituito vent’anni fain ricordo del fondatore della Marposs elettronica

BORSA ‘MARIO POSSATI’

Il miglior studenteparla albanese

Ammonta a 10 milioni di euro il plafonddi pronta liquidità, lanciatoda Unindustria, in collaborazione

con Fidindustria Emilia Romagna.Obiettivo dell’iniziativa

è sostenerele esigenzedi liquidità

delle pmiper rafforzare

il loro impegnonell’uscita dalla crisi

DICE bene Emma Marcegaglia:gli imprenditori si sentono soli,penalizzati da un Paese che da15 anni cresce meno degli altri. Ilnostro Pil pro capite era 20milaeuro nel 1995, oggi è 21.800; itedeschi sono a 25mila e i francesi23.200. La nostra spesa pubblicaera al 46,2% del Pil nel 2000, èal 52,4% nel 2010. L’aumentodel 30% del prezzo del petrolio dainizio anno a oggi (che fratsunami in Giappone esconvolgimenti in Nordafrica eMedioriente rischia distabilizzarsi) colpisce l’Italiapesantemente, visto che siamodipendenti per l’85% del nostrofabbisogno energetico complessivo,soprattutto da petrolio e gas. Ecosì via. Eppure, nonostante lecrisi internazionali, le difficoltàdella competizione globale, le rissedella nostra politica interna, leimprese devono evitare dirassegnarsi. Devono reagire. Hafatto bene dunque Confindustria achiamare tutti gli imprenditori adun’iniziativa eccezionale: leAssise del prossimo 7 maggio aBergamo. Con un tema più chesignificativo: ‘L’Italia chevogliamo’. Sarà un grandemomento di mobilitazione. Ogniimprenditore potrà dire la suasulle priorità da porre al centrodell’agenda nazionale, sidiscuteranno tutti i maggiori temiche coinvolgono le imprese el’economia: la produttività, ilfisco, il credito e la finanza, leinfrastrutture, l’ambiente,l’energia, la semplificazioneamministrativa, i costi dellapolitica, la scuola, il lavoro, igiovani, le relazioni industriali, ilwelfare, la ricerca, l’innovazione.Sarà, insomma, un’occasione perunire voci ed esperienze econvergere su poche scelte chiare,su priorità condivise, per ridare allavoro e alle imprese dignità,crescita e forza.

*PresidenteUnindustria Bologna

di MAURIZIOMARCHESINI*

PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Aiuti alla ripresa

A PAGINA 7

CHIMICA

Bertolinisalva Snia

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Anno 4 - Numero 3Aprile 2011

www.ciicai.it

MARTEDÌ 19 APRILE 2011

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UNO dei segreti meglio custoditidel territorio bolognese è costituitodall’ampiezza e dalladiversificazione del suo sistemaproduttivo: migliaia di aziende diogni dimensione con un numeroelevato di medie imprese capaci dicompetere sui mercati

internazionali.

Per valorizzare questa realtàproduttiva presso la comunità deiconsumatori è nato ‘PiùShopping’,un progetto commerciale promossoda Unindustria Bologna che, tra lesue finalità, prevede quella diconsentire a decine di migliaia difamiglie bolognesi di conoscere edapprezzare le aziende ed i prodottidi un grande sistema industriale di

successo, quello della loroprovincia.

‘PIÙSHOPPING’ intende essereanche un aiuto per fronteggiare lacrisi dei consumi e la strutturalestagnazione della domanda natedalla difficile congiunturaeconomica che ha investito tutto ilmondo negli ultimi tre anni, nonrisparmiando nemmeno il nostroterritorio. Facilitando l’accesso aimarchi bolognesi e ai prodotti delterritorio, ‘PiùShopping’ punta dauna parte a sostenere i consumidelle famiglie, dall’altra a

rivitalizzare il business delleimprese.In pratica si tratta di una specialecard messa a disposizione inesclusiva e gratuitamente ai100mila dipendenti delle aziendeassociate ad Unindustria Bologna,che possono così usufruire dicondizioni particolarmenteconvenienti negli acquisti effettuatipresso gli outlet o gli spaccidelle imprese chepartecipano all’iniziativa.

L’INIZIATIVA, collau-

data con successo dopo una fasepilota, è stata implementata con lacollaborazione di Ascom e dinumerosi esercizi commerciali diBologna e provincia, che si sonoaffiancati agli outlet delle aziendeassociate ad Unindustria.Insomma, un grande circuito chemette a disposizione di migliaia dilavoratori-consumatori e delle lorofamiglie una serie di benefit perrendere più convenienti i loroacquisti e ottenere sensibilirisparmi, in un periodo in cui farequadrare i bilanci domesticirichiede un supplemento diattenzione, quando non addiritturaimpegnativi sacrifici.

IL COINVOLGIMENTO delleimprese del commercio haconsentito di estendere e rafforzarel’efficacia del progetto‘PiùShopping’, che riguarda tutti isettori merceologici: prodottialimentari, abbigliamento eaccessori, arredamento e articoli

per la casa, prodottitecnologici, servizi,

bellezza, cultura e turismo,ristoranti, viaggi, spettacoli e tempolibero.Una rete di oltre 400 punti venditadistribuiti su tutto il territorioprovinciale ai quali possonorivolgersi, a condizioni di assolutaconvenienza, i titolari della cardche, tra lavoratori delle imprese

industriali e del commercio,possiamo quantificare in

diverse decine di migliaia diconsumatori.

L’INIZIATIVA porta in sé la matri-ce di quella attenzione allacommunity che connota latradizione delle imprese bolognesi:un esempio di responsabilitàsociale di impresa ante litteram, chetradisce uno stretto collegamentodelle imprese con le persone e con

l’ambiente e che si fa carico dicollaborare alla coesione

sociale del territorio.A questa culturad’impresa si ispira ilprogetto‘PiùShopping’ diUnindustria.

c. g.© Riproduzione

riservata

CONTRO LA STAGNAZIONE DEI CONSUMI UNINDUSTRIA SCOMMETTE SU UNA CARD

La ripresa passaCHE GARANTISCE SCONTI A 100MILA DIPENDENTI DELLE IMPRESE ASSOCIATE

da ‘PiùShopping’

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UNO dei segreti meglio custoditidel territorio bolognese è costituitodall’ampiezza e dalladiversificazione del suo sistemaproduttivo: migliaia di aziende diogni dimensione con un numeroelevato di medie imprese capaci dicompetere sui mercati

internazionali.

Per valorizzare questa realtàproduttiva presso la comunità deiconsumatori è nato ‘PiùShopping’,un progetto commerciale promossoda Unindustria Bologna che, tra lesue finalità, prevede quella diconsentire a decine di migliaia difamiglie bolognesi di conoscere edapprezzare le aziende ed i prodottidi un grande sistema industriale di

successo, quello della loroprovincia.

‘PIÙSHOPPING’ intende essereanche un aiuto per fronteggiare lacrisi dei consumi e la strutturalestagnazione della domanda natedalla difficile congiunturaeconomica che ha investito tutto ilmondo negli ultimi tre anni, nonrisparmiando nemmeno il nostroterritorio. Facilitando l’accesso aimarchi bolognesi e ai prodotti delterritorio, ‘PiùShopping’ punta dauna parte a sostenere i consumidelle famiglie, dall’altra a

rivitalizzare il business delleimprese.In pratica si tratta di una specialecard messa a disposizione inesclusiva e gratuitamente ai100mila dipendenti delle aziendeassociate ad Unindustria Bologna,che possono così usufruire dicondizioni particolarmenteconvenienti negli acquisti effettuatipresso gli outlet o gli spaccidelle imprese chepartecipano all’iniziativa.

L’INIZIATIVA, collau-

data con successo dopo una fasepilota, è stata implementata con lacollaborazione di Ascom e dinumerosi esercizi commerciali diBologna e provincia, che si sonoaffiancati agli outlet delle aziendeassociate ad Unindustria.Insomma, un grande circuito chemette a disposizione di migliaia dilavoratori-consumatori e delle lorofamiglie una serie di benefit perrendere più convenienti i loroacquisti e ottenere sensibilirisparmi, in un periodo in cui farequadrare i bilanci domesticirichiede un supplemento diattenzione, quando non addiritturaimpegnativi sacrifici.

IL COINVOLGIMENTO delleimprese del commercio haconsentito di estendere e rafforzarel’efficacia del progetto‘PiùShopping’, che riguarda tutti isettori merceologici: prodottialimentari, abbigliamento eaccessori, arredamento e articoli

per la casa, prodottitecnologici, servizi,

bellezza, cultura e turismo,ristoranti, viaggi, spettacoli e tempolibero.Una rete di oltre 400 punti venditadistribuiti su tutto il territorioprovinciale ai quali possonorivolgersi, a condizioni di assolutaconvenienza, i titolari della cardche, tra lavoratori delle imprese

industriali e del commercio,possiamo quantificare in

diverse decine di migliaia diconsumatori.

L’INIZIATIVA porta in sé la matri-ce di quella attenzione allacommunity che connota latradizione delle imprese bolognesi:un esempio di responsabilitàsociale di impresa ante litteram, chetradisce uno stretto collegamentodelle imprese con le persone e con

l’ambiente e che si fa carico dicollaborare alla coesione

sociale del territorio.A questa culturad’impresa si ispira ilprogetto‘PiùShopping’ diUnindustria.

c. g.© Riproduzione

riservata

CONTRO LA STAGNAZIONE DEI CONSUMI UNINDUSTRIA SCOMMETTE SU UNA CARD

La ripresa passaCHE GARANTISCE SCONTI A 100MILA DIPENDENTI DELLE IMPRESE ASSOCIATE

da ‘PiùShopping’

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ARRIVANO 10 milioni di euro per le aziendebolognesi, soprattutto per quelle medie e piccole,che hanno esigenze di liquidità per rafforzare illoro impegno nel cogliere ogni opportunità diripresa. Dotata di un plafond appunto di 10milioni, ha appena preso il via una nuova iniziativadi Pronta Liquidità promossa da UnindustriaBologna attraverso la collaborazione conFidindustria Emilia-Romagna, il consorzio digaranzia fidi per le piccole e medie industrie dellaregione. L’iniziativa è rivolta a tutte le piccole emedie imprese associate ad Unindustria, a sostegnodi esigenze di liquidità finalizzate alla ripresa deibusiness aziendali ed alla loro consapevole gestionefinanziaria.I finanziamenti avranno importi da 25.000 fino a200.000 euro, con durata di 6, 12 o 18 mesi, perfavorire le esigenze di ognuna. Come sempre, sarà ilrating attribuito dalla banca e da Fidindustria adeterminare la fascia di rischio della singolaazienda richiedente. Dieci le banche convenzionateaderenti: CariParma, CariCento, Cassa di risparmiodi Ferrara, Banca di Bologna, Banca Popolare

dell’Emilia-Romagna, Bnl, Federazione dellebanche di Credito cooperativo, UGF, UnicreditBanca e Banco San Geminiano e San Prospero.L’iniziativa fa seguito a quelle già attivate daUnindustria Bologna e da FidindustriaEmilia-Romagna negli ultimi anni. Ed anche perl’esercizio in corso l’associazione degliimprenditori bolognesi ha mantenuto il suocontributo di 100 mila euro per il rinnovodel Fondo Rischi Rotativo, finalizzatoalla copertura di finanziamenti dedicati alleimprese associate. «Attraverso questa iniziativa diPronta Liquidità, proseguiamo con grandeconvinzione nell’impegno per facilitarel’accesso delle aziende al credito», affermaMaurizio Marchesini, presidente di Unindustria.«La leva finanziaria — continua — è uno deglistrumenti essenziali per la continuità dell’attivitàdelle imprese, per le loro strategie di sviluppo, percogliere ogni segnale di ripresa. Non vogliamo che,a causa della crisi, l’accesso al credito penalizziproprio le pmi, potenzialmente più vulnerabili».

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LA RICERCA DI FUTURE CONCEPT LAB

Come cambiano i consumi

UN PLAFOND DI 10 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE LE AZIENDE IMPEGNATE NELL’USCITA DALLA CRISI

Pronta liquidità per le imprese

FIDUCIA reciprocaconsumatore-azienda, prodotti eservizi più semplici ed efficaci,più peso ai valori che contano,affermazione e diffusione piùvasta di prodotti unici e locali:sono le grandi tendenze cheplasmeranno la società e ilmercato dei prossimi anni. Unasocietà in cui i consumatorisaranno dei single perdefinizione (ma di fatto connessiin una rete permanente), lacredibilità della marca sarà tra ipochi arbitri del mercato, edemergeranno nuovi paradigmidella post-opulenza: lasostenibilità, la condivisione, la

cura e la salute del corpo, laqualità del tempo e dello spazio,la centralità alimentare.

CAPIRE dove stanno andando iconsumi è fondamentale per chiproduce beni e servizi, specie inquesto periodo caratterizzatodall’onda lunga della crisi. PerciòUnindustria Bologna con i suoisettori chimico, tessile ealimentare — tra i più legati almercato consumer — ha dedicato

una riflessione a ‘I nuoviparadigmi di consumo.Comprendere i trend pergenerare valore’, facendosiguidare da due autoritàindiscusse: Future Concept Labe il suo presidente FrancescoMorace.Sociologo, scrittore e giornalista,Morace lavora da oltre venti anninella ricerca sociale e di mercato.Future Concept Lab, istituto diricerca e consulenza strategica da

lui fondato, è tra i centri piùavanzati nel mondo degli studidi marketing e nella elaborazionee previsione di tendenze diconsumo. Il laboratorio haindividuato e illustrato alleimprese di Unindustria i quattroparadigmi dai quali tutte leimprese, comprese quelle dellusso, non potranno prescindere:‘Trust & Sharing’. ‘Quick & Deep’,‘Crucial & Sustainable’ e ‘Unique& Universal’. In qualche modo,

sarà una sfida per lasopravvivenza: non si tratteràinfatti solo di essere piùinnovativi o avanzati di altri, madi esserci o non esserci. E leimprese cosa ne pensano? «In unmondo che si sta evolvendo, chisa cogliere i cambiamentistrutturali può attivarsi in modocorretto e nella giusta direzione— commenta Angela Laganà,presidente del Settore chimico diUnindustria Bologna —. Sonotanti gli spunti di riflessione checi ha dato Future Concept Lab.L’intenzione è avviare un ciclodi incontri per noi imprese delconsumer, che ci aiutino ariflettere e a trovare spunti».

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LA TESTIMONIANZA DI PADRE TRENTO

Fede e managementUN’IMPRESA straordinaria raccontata dal suo protagonista. Lui èpadre Aldo, al secolo Antonio Trento. Da vent’anni in Paraguay èl’anima della parrocchia di San Rafael: una comunità dotata di unascuola elementare dove studiano oltre 200 bambini, unpoliambulatorio, un hospice, una fattoria, una cooperativa di creditoimpegnata nell’erogazione di microcredito, e una pizzeria che, oltre adare lavoro a diverse persone, assicura un sostegno economico allavita della parrocchia. Questa esperienza padre Aldo è venuto aspiegarla nell’incontro ‘Missione impresa. La managerialità di unamissione. La missione della managerialità’, promosso dai GiovaniImprenditori di Unindustria Bologna. «Credo — ha spiegato AndreaPaladini, presidente dei Giovani Imprenditori – che la culturad’impresa possa trarre importanti stimoli dal confronto conprospettive diverse: al centro c’è sempre l’uomo, il suo lavoro e le sueaspirazioni».

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UNA STORIA di salvataggio industrialeche parte da Bologna. Protagonista laBertolini spa, che ha acquisito i sitiindustriali di Torviscosa e Brescia dellalombarda Caffaro-Snia — storico polodella chimica italiana finito inamministrazione controllata —salvandoli così dal fallimento. Ne ha fattadi strada l’azienda chimica bolognese daquando 55 anni fa nasceva come societàindividuale ad opera del dottor GustavoBertolini che, ai titoli universitari inchimica e farmacia, univa un’esperienzalavorativa maturata nella società

saccarifera di famiglia (ZuccherificioBonora di Ferrara ceduto in seguito adEridania spa). Seguendo la tradizione, chedal primo Novecento abbinava proprietàterriere alle prime forme di industriaagroalimentare, l’azienda è giunta allaquinta generazione di imprenditori e sipresenta oggi come un gruppo articolatocon sedi e stabilimenti nel nord Italia,oltre ad avere partecipazioni in societàchimiche di trading e di distribuzione diprodotti chimici di base, elastomeri,materie plastiche e di produzione dicompound. Tre i settori principali di

Bertolini: commercializzazione, affiancatada trading e produzione compound;distribuzione di elastomeri per i piùsvariati usi industriali; logistica asupporto delle attività del gruppo. «Ciimpegneremo per dare vita a una nuovaSnia, in grado di superare le difficoltà delpassato», ha dichiarato FrancescoBertolini, presidente dell’omonimasocietà, spiegando che l’obiettivo è quellodi «cogliere le opportunità del futurodiventando un centro di competenzeinternazionali nella produzione chimica,in grado di sfruttare i rapporti dicollaborazione con le principalimultinazionali del settore chimico efarmaceutico». L’operazione, portata atermine con i partner industriali Todiscoe Fedeli e con l’assistenza dell’advisorGlobal Strategy e dello studio legale Titi& Associati, consente alla Bertolini, finoraper lo più attiva nellacommercializzazione, di completare lapropria filiera con i siti produttivi,salvaguardando oltre il 70% deidipendenti.

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LA SOCIETÀ SALVA LA LOMBARDA CAFFARO-SNIA

Scalata Bertolini

BORSA DI STUDIO ‘MARIO POSSATI’

Vince Brataj

DOPO il successo delloscorso anno, la Mille Migliaripete il passaggio daBologna: le ‘mitiche’ autodella Freccia Rossaattraverseranno siaall’andata, sia al ritorno, levie del centro storico dellacittà. «Ringraziamo leistituzioni e le associazionilocali per la collaborazione— fa sapere Paolo Binelli,vice presidente del comitatoorganizzatore della MilleMiglia —, il loro contributopermetterà ai partecipantidella mitica corsa diregolarità di ammirare lebellezze del capoluogoemiliano». Tutti glioperatori economici delsettore turismo diUnindustria Bologna findallo scorso anno si sonoimpegnati per offrire allaMille Miglia un’accoglienzaconsona al valoredell’evento, felici di salutareil ritorno sotto le Due Torridi questa stupendamanifestazione.«Quest’anno l’impegno diUnindustria Bologna sirinnova — spiega MariannaDi Giansante, presidente delsettore turismo —. Sarà unagioia per ognuno di noivedere ripetersi lo spettacoloentusiasmante delle vetturesenza tempo, diun’atmosfera irripetibile, diuno degli eventi più amatiin tutto il mondo non solodagli appassionati d’auto,ma da tutti coloro cheamano il bello e la velocità.E Unindustria Bologna stalavorando perchè la festacontinui anche dopo chel’ultimo rombo si sarà persolungo la Via Emilia».

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È STATO Mario Brataj,studente albanese della JohnsHopkins, ad aggiudicarsiquest’anno la borsa di studio‘Mario Possati’. La borsa,istituita oramai vent’anni fa edintitolata alla memoria delfondatore della bologneseMarposs, azienda leader nellaelettronica di precisione, èmessa a disposizionecongiuntamente da UnindustriaBologna e dalla stessa Marposs,

che ogni anno la destinano aduno studente particolarmentemeritevole proveniente daiPaesi dell’Est europeo,specializzando presso la JohnsHopkins. Alla cerimonia diconsegna, presso la sede dellaMarposs a Bentivoglio, sonointervenuti: Stefano Possati,presidente di Marposs, insiemeai fratelli Edoardo ed Alberto,rispettivamente vice presidentee consigliere della società;Maurizio Marchesini,

presidente di UnindustriaBologna, con il direttoregenerale Cesare Bernini;Kenneth H. Keller, direttore edocente della Johns HopkinsUniversity Bologna Center.Brataj nel 2005 ha conseguito lalaurea in relazioniinternazionali e diplomatichepresso l’Università di Bologna.Successivamente ha conseguitola specialistica e nel 2007 hacominciato il master in finanzapresso l’Università di Brescia.

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MILLE MIGLIA

Torna il rombodei motorisenza tempo

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