News SA 01 2015

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News 01/SA/2015 Lunedì,12 gennaio 2015 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Frammenti di vetro in crema al malto e nocciole biologica e porcini secchi irradiati…Ritirati dal mercato europeo 25 prodotti Nella settimana n°53 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff ) sono state 25 (11 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende tre casi: mercurio in pesce spada congelato (Xiphias gladius) dalla Spagna; Policlorobifenili diossina-simili in prodotti caseari dalla Romania; frammenti di vetro in crema al malto e nocciole biologica italiana (segnalato dalla Germania) Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in due lotti di salmone affumicato dalla Polonia; presenza di norovirus ed Escherichia coli in mitili refrigerati (Mytilus galloprovincialis) dalla Spagna; irradiazione non segnalata in etichetta su funghi porcini secchi italiani; datteri dalla Tunisia infestati da larve di insetti. Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: Salmonella spp. in semi di sesamo dall’India; residui di pesticida (profenofos) di fragole fresche provenienti da Egitto; migrazione di nichel dalle parti in acciaio di due lotti di tostapane dalla Cina. Fonte: ilfatto limentare.it Solfiti in code di gambero Nella 1° notifica settimanale 2015 del Sistema di Allerta Rapido Comunitario si segnala, per quanto riguarda il mercato italiano, la presenza di solfiti in code di

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News 01/SA/2015

Lunedì,12 gennaio 2015

Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi

Frammenti di vetro in crema al malto e nocciole biologica e porcini secchi irradiati…Ritirati dal mercato europeo 25 prodotti

Nella settimana n°53 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 25 (11 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).

L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende tre casi: mercurio in pesce spada congelato (Xiphias gladius) dalla Spagna; Policlorobifenili diossina-simili in prodotti caseari dalla Romania; frammenti di vetro in crema al malto e nocciole biologica italiana (segnalato dalla Germania)

Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in due lotti di salmone affumicato dalla Polonia; presenza di norovirus ed Escherichia coli in mitili refrigerati (Mytilus galloprovincialis) dalla Spagna; irradiazione non segnalata in etichetta su funghi porcini secchi italiani; datteri dalla Tunisia infestati da larve di insetti.

Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: Salmonella spp. in semi di sesamo dall’India; residui di pesticida (profenofos) di fragole fresche provenienti da Egitto; migrazione di nichel dalle parti in acciaio di due lotti di tostapane dalla Cina.

Fonte: ilfatto limentare.it

Solfiti in code di gambero

Nella 1° notifica settimanale 2015 del Sistema di Allerta Rapido Comunitario si segnala, per quanto riguarda il mercato italiano, la presenza di solfiti in code di

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gambero sgusciate e congelate provenienti dalla Croazia.

Fonte: http://www.veterinariapreventiva.it

Mangiare spesso al Fast Food può ridurre il rendimento scolastico. I bambini peggiorano nei test di matematica, scienza e lettura

Secondo uno studio dell’Ohio State University, pubblicato dalla rivista Clinical Pediatrics, mangiare spesso cibo spazzatura diminuisce il rendimento scolastico dei bambini. La ricerca per valutare il rapporto tra consumo di fast food e rendimento scolastico è stato condotta in due periodi (quinta elementare e terza media) e ha coinvolto 8.544 scolari (rappresentativi della popolazione a livello nazionale). I bambini che frequentano spesso i fast food hanno ottenuto risultati inferiori fino al 20% nei test di matematica, scienza e lettura, rispetto agli altri. Secondo i ricercatori, questo dipenderebbe da una dieta molto carente in ferro o dal fatto che troppi grassi e zuccheri hanno un impatto negativo sul processo di apprendimento.

I giovani sono stati sottoposti a test scolastici e intervistati sulle loro abitudini alimentari, quando avevano dieci anni: il 29% non era mai andato in un fast food nella settimana precedente, il 51% era andato da una a tre volte, il 10% da quattro a sei volte e un altro 10% tutti i giorni. La rilevazione è stata ripetuta tre anni dopo ed è emerso che i bambini abituati a mangiare nei fast food tutti i giorni oppure quattro-sei volte alla settimana hanno avuto risultati significativamente inferiori nelle tre materie, rispetto a quelli che non erano andati nei locali neppure una volta nella settimana precedente l’indagine. I ragazzi con una frequenza da una a tre volte la settimana precedente l’indagine hanno mostrato un apprendimento minore, rispetto a chi non vi aveva mangiato mai, solo in matematica.

I risultati sono stati esaminati valutando anche altri fattori (frequenza di esercizi fatti a casa, numero di ore occupate dalle visione di programmi tv, consumo di altri cibi, status socio-economico della famiglia e anche le caratteristiche del quartiere e della scuola).

«Non stiamo dicendo che i genitori non dovrebbero mai portare i figli a mangiare in un fast food ma secondo i risultati il consumo di questi cibi dovrebbe essere limitato il più possibile», ha affermato Kelly Purtell, docente di Scienze umane all’Ohio State University, coordinatore dello studio.

Fonte: ilfattoalimentare.it

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Carboidrati promossi: circostanziate le possibilità di marketing in etichetta per le imprese

La Commissione europea, con Regolamento (UE) 2015/7 del 6 gennaio 2015, ha autorizzato una indicazione sulla salute per i carboidrati, in particolare destinata agli sportivi in seguito a intenso sforzo fisico. Tale indicazione va accorpata alla lista di quelle autorizzate in Europa, entro il regolamento (UE) n. 432/2012. Con Regolamento (UE) 2015/8 la Commissione ha peròrigettato altri vanti riferiti al glucosio e al metabolismo energetico degli sportivi, in ragione di motivi prioritari di difesa della salute pubblica rispetto a un consumo eccessivo di zuccheri semplici (es. “Il glucosio sostiene la normale attività fisica”, “Il glucosio contribuisce alla normale funzione muscolare” e simili).

Quale claim?La dicitura corretta da usare sarà“i carboidrati contribuiscono al recupero della normale funzione muscolare (contrazione) dopo un esercizio fisico intenso e/o prolungato che comporti affaticamento muscolare e depauperamento delle riserve di glicogeno nei muscoli scheletrici".Contestualmente, il consumatore va informato che l'effetto benefico si ottienemediante il consumo di carboidrati da tutte le fonti pari complessivamente a 4 g per kg di peso corporeo, con un'assunzione in dosi da iniziare entro le prime 4 ore successive a un esercizio fisico intenso e/o prolungato che comporti affaticamento muscolare e depauperamento delle riserve di glicogeno nei muscoli scheletrici e da concludere comunque entro le 6 ore successive a tale esercizio.L'indicazione può essere impiegata solo per alimenti destinati ad adulti che abbiano svolto un esercizio fisico intenso e/o prolungato che comporti affaticamento muscolare e depauperamento delle riserve di glicogeno nei muscoli scheletrici. A ben vedere, tra lunghezza del vanto in quanto tale ed elementi di "corredo", diventa abbastanza complicato e oneroso per le imprese riuscire a usare tali menzioni come opportunità di marketing vere e proprie.

Un paradosso: se infatti la normativa sugli health claim dovrebbe infatti sia riuscire a informare correttamente i consumatori, sia supportare le imprese che intendono promuovere prodotti alimentari particolari, allo stato attuale i servizi della Commissione hanno preferito un elevato livello di tutela scientifica. Con precisazioni puntuali sulle condizioni di utilizzo, e sulle modalità esatte di uso del claim. E non è ben chiaro chi se ne avvantaggi: forse non i consumatori, inondati di tante informazioni; e forse nemmeno le imprese, che gradirebbero messaggi più "funzionali" e facili da usare.

Fonte: sicurezzaalimentare.it

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Ttip, Ue propone a Usa “impegni vincolanti” su sicurezza alimentare e concorrenza

Resi pubblici i testi presentati ai negoziati con gli Usa che contengono gli impegni vincolanti che l’Ue vorrebbe su concorrenza, sicurezza alimentare, questioni doganali, ostacoli tecnici al commercio, Pmi e risoluzione delle controversie tra governi

Un altro passo verso la maggiore trasparenza promessa nei negoziati per il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), l’accordo di libero scambio tra Stati Uniti ed Europa. La Commissione europea ha pubblicato le sue proposte per il testo giuridico che sta negoziando con gli Usa. Questa è la prima volta che la Commissione ha reso pubbliche tali proposte nei colloqui commerciali bilaterali e riflette il suo impegno per una maggiore trasparenza nei negoziati.

“Sono felice che possiamo iniziare il nuovo anno dimostrando chiaramente attraverso le nostre azioni l’impegno per una maggiore trasparenza annunciato poco più di un mese fa”, ha dichiarato la commissaria europea per il Commercio, Cecilia Malmström, secondo cui “la pubblicazione di oggi delle nostre specifiche proposte di legge nel contesto del TTIP segna un altro primato nella politica commerciale dell’Ue”.

Quelle pubblicate sono le “proposte di testo” contenenti gli impegni vincolanti che l’Ue vorrebbe vedere nelle parti dell’accordo che copre questioni normative e regole. Le otto proposte riguardano la concorrenza, la sicurezza alimentare e la salute animale e vegetale, le questioni doganali, ostacoli tecnici al commercio, le piccole e medie imprese e la risoluzione delle controversie tra governi (GGDS, da non confondere con ISDS). Sono stati pubblicati inoltre dei testi che spiegano l’approccio dell’Ue in materia di ingegneria, veicoli e sviluppo sostenibile, portando il numero totale di prese di posizione rese pubbliche fino a 15.

Per rendere i documenti pubblicati online più accessibili ai non esperti, la Commissione sta pubblicando anche una guida che spiega il significato di ogni testo, nonché un glossario dei termini e degli acronimi, più una serie di schede che definiscono che cosa è in gioco in ogni capitolo del TTIP e quali sono gli obiettivi dell’Ue in ogni area. “È importante che tutti possano vedere e capire quello che stiamo proponendo nel trattato, ma è altresì importante che possano vedere quello che non stiamo proponendo”, ha concluso Malmström.Per il presidente della Commissione Commercio del Parlamento europeo, Bernd Lange (S&D), si tratta “di un importante primo passo verso un dibattito pubblico basato sui fatti più che sulle speculazioni”. Lange ha esortato la Commissione ad “andare avanti” visto che “c’è ancora molta strada da fare”. Il Parlamento dal canto suo, ha assicurato, “continuerà a incoraggiare l’esecutivo a fornire il più

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ampio livello possibile di trasparenza”, non solo riguard al Ttip, ma anche a “tutti gli altri negoziati in corso”.Anche il mediatore europeo, Emily O’Reilly, loda gli sforzi della Commissione ma afferma che sono necessari “ulteriori passi per aumentare la legittimità dei negoziati di fronte all’opinione pubblica”.

Fonte:http://www.eunews.it

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ampio livello possibile di trasparenza”, non solo riguard al Ttip, ma anche a “tutti gli altri negoziati in corso”.Anche il mediatore europeo, Emily O’Reilly, loda gli sforzi della Commissione ma afferma che sono necessari “ulteriori passi per aumentare la legittimità dei negoziati di fronte all’opinione pubblica”.

Fonte:http://www.eunews.it