News-letter evo n°10-22

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ANOSS . ANOSS . ANOSS . Sezione Emilia Sezione Emilia Sezione Emilia-Romagna Romagna Romagna ANOSS rispetta la privacy. Per non ricevere più la news letter clic qui. News letter n° 10/22 Sabato 13 Novembre 2010 Segnala ad un amico e comunica il suo indirizzo e-mail clic qui . Per vedere le slide del workshop ANOSS Clik qui Al termine della tavola rotonda sull’accredita- mento ci sarà la presen- tazione del libro L’assistenza all’anziano. Ospedale, territorio, domicilio” di Maria Mongardi. Clik qui!! Clik qui!! Tutti a Bologna il 15 Dicembre !! All’ASP Giovanni XXIII Per l’ultimo appuntamento dell’anno sull’ACCREDITAMENTO. Per info clicca sul link: http://anoss-convegno-bologna Il Punto Il Punto(Evitare il 2012..) (Evitare il 2012..) Se c’è una cosa che balza all’occhio facendo un primo rapido consuntivo del “Forum della non autosufficienza” di Bologna è che nulla è come sembra! nulla è come sembra! nulla è come sembra! Questo perché tutto il variegato mondo del sociosanitario ancora sta camminando nella via disegnata negli anni scorsi, ma questa via sta per essere drammaticamente sconvolta. Sta per essere ingoiata in una voragine come nella fine del mondo prospettata dal film 2012. Certo non sarà la fine del mondo materiale ma la fine di quel mondo a cui abbiamo creduto fin’ora si, lo sarà! Come potranno i nostri controllori regionali presentarsi candidamente a chiedere determinati livelli di qualità dei servizi se nessuno li potrà realizzare con le risorse date? Come faranno i responsabili regionali a guardare in faccia ai gestori quando consegneranno le norme dell’accreditamento mentre con l’altra mano porgeranno l’amaro calice dei tagli finanziari? E chi potrà ancora credere nella programmazione locale se il fondo per la non autosufficienza non sarà mai suf- ficiente a coprire il fabbisogno numericamente crescente!? I primi ad andare in crisi saranno proprio i componenti dell’apparato di offerta dei servizi, cioè i gestori, ma in senso lato, ovvero non i soli responsabili, bensì l’intero apparato produttivo. Ad uno ad uno, dal vertice alla base prenderanno coscienza che, per qualche ragione inesplicabile, non si può più andare avanti come prima. Per qualcuno sarà prendere atto di una realtà senza capirne le cause, anche perché chi queste cause già fin d’ora conosce si guarda bene dal diffonderle, e per qualcun altro, più avveduto o semplicemente più informato, sarà un momento di dolorosa conferma di un timore che già da tempo a- leggiava. Continua a pag. 4

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Ventiduesimo numerop della news letter ANOSS del 2010 e prima della seria "evo"

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ANOSS . ANOSS . ANOSS . Sezione EmiliaSezione EmiliaSezione Emilia---RomagnaRomagnaRomagna

ANOSS rispetta la privacy. Per non ricevere più la news letter clic qui.

News letter n° 10/22 Sabato 13 Novembre 2010

Segnala ad un amico e comunica il suo indirizzo e-mail clic qui.

Per vedere le slide del

workshop ANOSS

Clik qui

Al termine della tavola

rotonda sull’accredita-

mento ci sarà la presen-

tazione del libro

L’assistenza

all’anziano. Ospedale, territorio,

domicilio”

di Maria Mongardi.

Clik qui!!Clik qui!!

Tutti a Bologna il 15 Dicembre !!

All’ASP Giovanni XXIII

Per l’ultimo appuntamento dell’anno

sull’ACCREDITAMENTO.

Per info clicca sul link:

http://anoss-convegno-bologna

Il PuntoIl Punto——(Evitare il 2012..)(Evitare il 2012..)

Se c’è una cosa che balza all’occhio facendo un primo rapido consuntivo del “Forum della non autosufficienza”

di Bologna è che nulla è come sembra!nulla è come sembra!nulla è come sembra! Questo perché tutto il variegato mondo del sociosanitario ancora sta

camminando nella via disegnata negli anni scorsi, ma questa via sta per essere drammaticamente sconvolta. Sta per essere ingoiata in una voragine come nella fine del mondo prospettata dal film 2012. Certo non sarà la fine

del mondo materiale ma la fine di quel mondo a cui abbiamo creduto fin’ora si, lo sarà!

Come potranno i nostri controllori regionali presentarsi candidamente a chiedere determinati livelli di qualità

dei servizi se nessuno li potrà realizzare con le risorse date?

Come faranno i responsabili regionali a guardare in faccia ai gestori quando consegneranno le norme

dell’accreditamento mentre con l’altra mano porgeranno l’amaro calice dei tagli finanziari?

E chi potrà ancora credere nella programmazione locale se il fondo per la non autosufficienza non sarà mai suf-

ficiente a coprire il fabbisogno numericamente crescente!?

I primi ad andare in crisi saranno proprio i componenti dell’apparato di offerta dei servizi, cioè i gestori, ma in senso lato, ovvero non i soli responsabili, bensì l’intero apparato produttivo. Ad uno ad uno, dal vertice alla base prenderanno coscienza che, per qualche ragione inesplicabile, non si può più andare avanti come prima. Per qualcuno sarà prendere atto di una realtà senza capirne le cause, anche perché chi queste cause già fin d’ora conosce si guarda bene dal diffonderle, e per qualcun altro, più avveduto o semplicemente più informato, sarà un momento di dolorosa conferma di un timore che già da tempo a-

leggiava.

Continua a pag. 4

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A completamento del corso ECM patrocinato da ANOSS e tenutosi a Castelvetro (PC)

presso la struttura Emilio Biazzi il docente Marco Gozzi ha messo a disposizione una

dispensa sulla gestione dell’incontinenza. Per leggere clicca su Dispensa

Clicca e Leggi ASSISTENZA ANZIANI

“Attraversare il dolore per trasformarlo”“Attraversare il dolore per trasformarlo”

Un libro particolare, che propone esperienze e suggestioni.

Grazie a Letizia Espanoli per la passione profusa nelle presentazioni.

Per vedere foto e commenti Clik qui!

Per un abstract del libro e acquistare-Clik qui!!!

ANOSS contribuisce allo studio dell’ACCREDITAMENTO dei servizi sociosani-ANOSS contribuisce allo studio dell’ACCREDITAMENTO dei servizi sociosani-ANOSS contribuisce allo studio dell’ACCREDITAMENTO dei servizi sociosani-

tari. Di seguito i report delle giornate di formazione già realizzatetari. Di seguito i report delle giornate di formazione già realizzatetari. Di seguito i report delle giornate di formazione già realizzate

(Clicca sulla città):(Clicca sulla città):(Clicca sulla città):

23 settembre 23 settembre 23 settembre FerraraFerraraFerrara”Rapporti committente gestore: il contratto di servizio” ”Rapporti committente gestore: il contratto di servizio” ”Rapporti committente gestore: il contratto di servizio”

22 giugno 22 giugno 22 giugno ParmaParmaParma ”La qualità dei servizi e le norme sulla remunerazione”i ”La qualità dei servizi e le norme sulla remunerazione”i ”La qualità dei servizi e le norme sulla remunerazione”i

24 aprile 24 aprile 24 aprile CaorsoCaorsoCaorso ”Responsabilità e tempi per Comuni ed Enti Gestori” ”Responsabilità e tempi per Comuni ed Enti Gestori” ”Responsabilità e tempi per Comuni ed Enti Gestori”

12 maggio 12 maggio 12 maggio PiacenzaPiacenzaPiacenza ”Responsabilità gestionale unitaria: organizzazione e personale””Responsabilità gestionale unitaria: organizzazione e personale””Responsabilità gestionale unitaria: organizzazione e personale”

26 marzo 26 marzo 26 marzo BolognaBolognaBologna ”ACCREDITAMENTO: Qualità dei servizi e sviluppo del welfare””ACCREDITAMENTO: Qualità dei servizi e sviluppo del welfare””ACCREDITAMENTO: Qualità dei servizi e sviluppo del welfare”

L’allungamento della vita non sempre corrisponde però ad un effettivo migliora-mento della sua qualità: con l’aumentare dell’età cresce la non autosufficienza,

aggravata dalla presenza di pluripatologie e dal rischio di isolamento sociale.

"L'assistenza all'anziano. Ospedale, territorio, domicilio".

Un libro di Maria Mongardi.

Per un abstract del libro clicca sul:LinK

Il Libro Verde del TERZO SETTORE Per leggere clicca QUI!!

Letizia Espanoli, alla domanda se sarà possibile mantenere alta la qualità

dei servizi in una situazione di risorse scarse, ha risposto con questo video.

Clicca YouTube

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Pubblicità di eventiPubblicità di eventi

Eudaimonia - Il Modello GentleCare e la ricerca della Qualità della Vita nelle Residenze per Anziani

Di questo si parlerà in un convegno che si terrà il

19 novembre 2010 ore 9 presso la Fondazione Vismara De Petri onlus

Via Vismara, 10 - 26020 San Bassano (CR)

Per info e iscrizioni Clik qui!Clik qui!Clik qui!

Il 15 dicembre a Bologna, nella sede del Giovanni XXIII, la tavo-

la rotonda di chiusura di studio e divulgazione sui temi

dell’accreditamento. Con la presenza del dirigente regionale

Raffaele Tomba si confronteranno i rappresentanti delle istitu-

zioni interessate. Tutti al Giovanni XXIII dunque per assistere e

partecipare attivamente alla tavola rotonda dal titolo

" 2010 " 2010 —— Odissea nell’ACCREDITAMENTO" Odissea nell’ACCREDITAMENTO"

Organizzata da ANOSS. Per info e iscrizione Clik qui!!

PIACENZA

CONSULTA IMMIGRAZIONE

Il 28 ottobre 2010 alle ore 17,30 C’è stata una riunione della Consulta in cui la de-cisione principale è quella di proseguire nel lavoro avviato al Festival del Diritto con l’individuazione di un gruppo che dovrà preparare un documento sulla cittadinanza

da far pervenire ai politici locali e alle varie autorità competenti. LinK

Il 16 novembre ore 18,15 riunione per il parere sul bilancio. Link

CONSULTA ATTIVITÀ SOCIALI-EDUCATIVE

Il 16 novembre ore 17,00 riunione per il parere sul bilancio. LinK

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Li potete leggere cliccando sul titolo

Diritti e sostenibilità (dalla relazione al Forum) di R. Dapero

Non si può tacere!! di R. Dapero

Lavoro nell’epoca post-moderna e benessere organizzativo di G. Masera

Il concetto di sostenibilità applicato all’assistenza di G. Masera

Innovazione nelle relazioni industriali di R. Dapero

La formazione come crescita e miglioramento di G. Masera

dossier-191-2010. I contratti di R. Dapero

Emozioni al lavoro di Itala Orlando

I PAI nei servizi residenziali di Diletta Basso

Segue da pag. 1

Per la verità fin’ora avevo pensato che il secondo decennio del nuovo secolo avrebbe visto il crollo delle gestioni

pubbliche a favore delle organizzazioni private profit e non profit, con una certa prevalenza di queste ultime per

alcuni presupposti ideali e culturali. Oggi ho qualche dubbio in più: nessuno al mondo è sufficientemente attrezzato

per compiere miracoli, quindi alle regole attuali nessuno, ne pubblico né privato potrà farcela. Certo tra le due ti-

pologie organizzative non c’è dubbio che quella privata ha qualche possibilità in più, ma non così come le cose so-

no organizzate oggi. Sarà interessante studiare in futuro le reazioni del variegato mondo dei servizi a questo stato di

cose; cioè sarà ionteressante vedere come si comporteranno i gestori al momento in si concretizzeranno le previsio-

ni catastrofiche. Il sistema pubblico, già farraginoso per sua impostazione storica, sovraccaricato di fardelli burocra-

tici e fiscali, non potrà che cedere e cadrà per volontà stessa dei comuni. Una specie di eutanasia del gestore pub-

blico per impossibilità da parte dei suoi soci fondatori di mantenerlo. I produttori privati, a quel punto, benché do-

tati di maggior efficienza/efficacia non potranno comunque coprire il fabbisogno se non offrendo un calo di qualità

per i clienti dei posti accreditati e una segmentazione di livelli di qualità per i posti liberi che dovranno essere pre-

visti in sempre maggior numero. Come dicevo chi potrà mai credere alla programmazione locale se mancano i soldi

per sostenerla? La programmazione non servirà a molto e ci penseranno le regole di mercato . Mercato come soluzio-

ne: non è una bestemmia, è la presa d’atto di una realtà. Pensare che il problema si possa risolvere con una visione

di retroguardia basata sulla ripresa di metodi fai da te familistici mi sembra un grave errore di prospettiva che non

tiene conto delle condizioni delle famiglie (Famiglie non numerose, lavoro precario, donne che comunque e giusta-

mente non rinunciano a un ruolo professionale, famiglie mononucleari con pensioni minime, redditi insufficienti ri-

spetto ai costi della vita e altre varie amenità…) ma non tiene conto neanche del fatto che le “badanti” oltre a con-

tinuare ad essere poco professionali sono anche molto care quando “messe in regola”. Non potrà non aver spazio la

struttura che offre un servizio sufficiente – l’utilitaria dei servizi se mi si consente un paragone automobilistico –

un servizio che assicuri il rispetto di requisiti minimi accettati dal mercato. E sarebbe già una buona soluzione: guar-

date come sono le utilitarie di oggi, sono delle ottime macchine! Già sono delle ottime macchine per due ragioni:

hanno goduto di un notevole sviluppo tecnologico e il regime di concorrenza ha favorito gli investimenti sulla qualità

tesi alla conquista di fette crescenti di consenso da parte di un pubblico consapevole. Ecco la parola chiave: la

clientela deve essere consapevole perché la concorrenza tra produttori (pubblici o privati poco importa) possa far

crescere davvero la qualità e le garanzie per i consumatori. Ma nel nostro mondo questa consapevolezza non c’è. Se

ci sta a cuore il futuro dei nostri servizi (anche perché in un futuro più o meno lontano sono questi i servizi che, ci

piaccia o no, ci dovranno interessare per forza) è da qui che dobbiamo cominciare: diffondere la conoscenza del

problema e sollecitare qualunque forma di approfondi-

mento e di miglioramento della cultura specifica rivolta

a tutti i cittadini. A tutti perché tutti i cittadini vanno

verso questo futuro ed è bene che sappiano meglio

organizzare l’aspettativa per loro stessi e per i loro

cari.

Se non ci organizziamo dal basso succede

come nel film 2012. Chi sa si organizza e

risolve il problema per sé e pochi altri

con l’appoggio di pochi soggetti finanzia-

riamente potenti e gli altri .. affondano!

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ANOSS

Ha organizzato diversi eventi di studio e divulgativi sull’accreditamento dei servizi sociosanitari

L’associazione, nell’ambito della sua mission di promozione delle politiche sociali e dello sviluppo di una nuova cultura sociale nel nostro paese, ha avviato questa attività di studio sullo specifico argo-mento nella consapevolezza che quello dell’accreditamento è, in questo anno, uno dei maggiori pro-blemi che gli operatori si trovano ad affrontare sia che si trovino ai vertici dell’organizzazione sia che abbiano funzioni diverse. Le norme regionali propongono un completo stravolgimento delle vec-chie regole e nessuno può ritenersi esentato dalla preoccupazione di capire le regole del cambia-mento, del resto chi pensa di eluderlo e chi al cambiamento si oppone deve rendersi conto che così

facendo si oppone al futuro!

Il 1° convegno si è tenuto a Bologna il 26 marzo 2010 presso il Centro Congressi Savoia Hotel Il convegno si è svolto nell’intera giornata, con una sessione seminariale al mattino e un dibattito al

pomeriggio secondo il programma.

Sotto la lente le modalità operative per l’accreditamento con particolare attenzione alle responsabilità dei soggetti coinvolti e agli effetti prodotti sul sistema di welfare. La missione che l’associazione si pre-figge è di promuovere conoscenza e dibattito attorno alle tematiche dI pianificazione e organizzazione dell’assistenza, promuovere la qualificazione e l’aggiornamento professionale degli associati e di tutto il

personale interessato avendo cura di sostenere l’integrazione tra le varie professionalità.

In un momento come questo, che vede tutte le istituzioni pubbliche dell’Emilia Romagna impegnate nel difficile avvio dell’accreditamento dei servizio socio-sanitari, nessuno aveva ancora offerto un’occasione di confronto ad ampio raggio. ANOSS con un apprezzato tempismo ha anticipato la decisione e ha orga-nizzato un convegno di studio per il 26 marzo. Il momento si è rivelato azzeccando perché è venuto po-chi giorni dopo la pubblicazione degli ultimi atti amministrativi dell’Amministrazione regionale necessari

per l’avvio definitivo del procedimento.

Dopo la presentazione da parte del Presidente della sez. regionale ANOSS ci sono state le tre relazioni previste. La prima di Dino Terenziani consulente esperto di servizi e cooperazione sociale, ha spaziato sulle norme regionali dalla legge 2/2003 alle ultime disposizioni sull’accreditamento soffermandosi con puntuale attenzione sul concetto di integrazione nella duplice espressione di integrazione tra sociale e sanitario e tra soggetti pubblici e privati. Ha sottolineato l’importanza della separazione delle funzioni di governo da quel-le di produzione dei servizi con superamento degli appalti di ser-vizi e la necessità di stabilire la responsabilità gestionale unita-ria. Ampio spazio ha poi dato al sistema omogeneo delle tariffe e all’impegno di tener sotto monitoraggio nei prossimi tre anni

l’avvio di questa procedura di accreditamento.

Il prof. Elefanti ha svolto una relazione tecnica ampia ed artico-lata dal titolo “Competere creando valore, la prospettiva della qualità” nella quale ha proposto uno studio sul senso della crea-zione di valore nei servizi socio-sanitari declinando tale studio nell’ottica dell’utente, dell’operatore e del regolatore pubblico/

collettività.

La relazione del dirigente regionale Raffaele Tomba ha chiuso i lavori del mattino. Si è trattato di un’esposizione minuziosa e completa di tutti gli aspetti teorici e pratici dell’accreditamento dei servizi sociosanitari nella regione Emilia Romagna. La relazione è stata subito accompagnata da numerosi quesiti del pubblico che, veramente molto numeroso, ha animato con partecipazione interessata anche la ses-sione pomeridiana preordinata proprio allo scopo di favorire dibattito che infatti è stato ampio e interes-

sato.

Uno scorcio del pubblico

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Il 2° convegno si è tenuto a Caorso (PC) il 24 aprile 2010 presso la struttura “La Madonnina” Da sinistra:

Paolo Spolaore - Presidente Coop ASSO gestore della

struttura “La Madonnina”

Andrea Bianchi - Direttore generale dell'Azienda USL di

Piacenza

Fabio Callori - Sindaco di Caorso

Pierpaolo Gallini - Assessore ai servizi sociali della Pro-

vincia di Piacenza

Renato Dapero - Presidente sez. Emilia-Romagna dell'as-

sociazione ANOSS

Oltre ai relatori sopracitati erano presenti anche il Direttore delle Attività sociosanitarie Azienda

AUSL Dott. Gian Maria Soro e il Dott Francesco Negrotti, Funzionario rdel Comune di Fiorenzuola.

E’ stato sottolineato da tutti i relatori che con le regole per l’accreditamento, definite nel costante confronto con i Comuni, le parti sociali e i soggetti gestori si supererà il sistema degli appalti, nell’ottica di una nuova gestione dei servizi che prevederà precisi standard qualitativi, nuove moda-lità di relazione tra Amministrazione pubblica e soggetti gestori/erogatori, la garanzia di processi assistenziali a più elevata efficacia e qualità sotto la responsabilità di un unico soggetto, una forte integrazione con i servizi sanitari per la presa in carico complessiva delle persone e dei loro bisogni. E, come precondizione, servirà la riaffermazione del forte ruolo della programmazione territoriale

da parte degli Enti locali.

Sono previste tre forme di accreditamento, secondo un processo di gradualità: accreditamento tran-sitorio (per i servizi già parte del sistema e dotati di alcuni dei requisiti richiesti), accreditamento provvisorio (per i nuovi servizi), accreditamento definitivo (concesso ai servizi che possiedono tutti i

requisiti previsti).

Diverse perplessità sono state espresse riguardo alle Strutture esistenti che hanno un mix di camere anche a tre posti letto e rischiano di dover stravolgere l’aspetto strutturale per quanto riguarda

l’obbligo richiesto dall’accreditamento di avere solo camere doppie e singole

L’adeguamento a questa parte della normativa dell’accreditamento con riduzione dei posti letto porterebbe ad una revisione dei parametri organizzativi con conseguente ricaduta sulla gestione re-lativa ai costi del personale. È stato da più parti formulato l’auspicio che ci sia una proroga dei ter-mini in tal senso. Punto dolente sarebbe, per le strutture con camere a tre posti letto, il dover ri-durre i posti letto totali per adeguarsi alle normative strutturali delle camere come previsto dall’accreditamento. Da un lato quindi i requisiti richiesti che spingono verso livelli elevati di qualità e specie quelli strutturali potranno essere raggiunti soltanto in tempi lunghi e con investimenti note-voli che non si vede come possano essere garantiti subito, nel giro di due o tre anni, considerata la crisi economica e il sistema tariffario rigido. Dall’altro l’introduzione di nuove politiche orientate a determinare una situazione di responsabilità gestionale unitaria che finirà per escludere che un’Azienda Pubblica possa mantenere la gestione di un nucleo in cui operano maestranze di una co-

operativa che ha appaltato il servizio o parte di esso.

Il 3° convegno si è tenuto a Piacenza il 12 maggio 2010 in “Santa Maria della Pace” Con questo momento di studio dal titolo “ACCREDITAMENTO - Responsabilità gestionale unitaria: ri-flessi su organizzazione e personale” si è preso in considerazione il fatto che con l’introduzione del-le nuove norme si sono aperti scenari complessi e anche tali da destare preoccupazioni sia per lo svolgi-

mento dei servizi, sia per le sorti del personale oggi quanto mai difficili da decifrare

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La responsabilità gestionale unitaria è una delle novità più rilevanti di tutto l'impianto normativo dell'accreditamento dei servizi sociosanitari i

Emilia-Romagna.

La Regione, ben conoscendo la situazione attuale che è di diffusa sovrapposizione gestionale tra enti gestori pubblici e cooperative, ha varato la norma della responsabilità unica secondo la qua-le non ci sarà più la possibilità di appaltare servi-zi o quote di servizio e ciò sembra positivo al fine della qualità, ma i dipendenti? Capiterà che alcuni debbano cambiare datore di lavoro? Saran-no comandati? Saranno assunti? Con quali regole? A questi interrogativi ha cercato di dare una ri-

sposta il convegno del 12 maggio.

Chairman dell convegno è stato, Graziano Giorgi, in piedi nella foto sopra, insieme a Dino Terenziani.

Il 4° convegno si è tenuto a Parma il 22 giugno 2010 in una sala della Camera di Commercio Il seminario aveva per titolo "La qualità dei servizi e le norme sulla remunerazione"

Nel merito la relazione ha posto in luce il fatto che la qualità si basa, come condizione primaria, sul-la possibilità di assicurare tutti gli investimenti necessari a fronte di una stabilità imprenditoriale del

soggetto gestore. Col superamento del sistema degli ap-palti si giunge alla necessità di integrazione in una nuova forma più ampia e significativa. Non solo integrazione tra sociale e sanitario (fronte aperto da tanti anni e mai com-

pletamente soddisfatto) ma anche tra pubblico e privato.

Quanto alla remunerazione la delibera regionale porta ad un sistema flessibile costruito sull'analisi dei costi attuali, differenziato per case mix con obiettivo di omogeneità tendenziale e con un decisa flessibilità per fronteggiare necessità peculiari dei servizi gestiti dagli enti pubblici. L'obiettivo primo è la soddisfazione dell'utente che ha bisogno di flessibilità e personalizzazione degli interven-ti, possibilità di libera scelta ed equità nei costi. I cittadi-

ni, o i comuni in caso di indigenza, pagano una cifra predeterminata, uguale in tutta la regione, dif-ferenziata per servizio (residenziale, semiresidenziale o domiciliare) ma costante e indipendente dalla categoria di appartenenza da un punto di vista dei bisogni sanitari. La quota a carico del FRNA è un dato ponderato che tiene conto del case mix. Si tiene conto di determinati elementi di flessibi-lità gestionale in base ai quali il costo può essere modificato in aumento o in diminuzione a seconda della presenza o meno di certi figure professionali (Es. Animatore) o della presenza in certe percentua-li di operatori con la qualifica di OSS. Ultima questione importante quella della remunera-zione dei servizi gestiti dagli enti pubblici a cui vie-ne riconosciuto un incremento (max 4 euro) per i maggiori costi contrattuali e l'IRAP. Ciò purché la gestione dei servizi da parte dell'ente pubblico sia diretta, completa o con (forte) prevalenza di perso-

nale assoggettato a contratto di pubblico impiego.

Anche in questa edizione Chairman della giornata è stato Graziano Giorgi (al centro nella foto a fianco con Soro, Bu-

riani e Dapero).

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ANOSS sez. Emilia Romagna — Associa-

zione di Promozione Sociale

Campagna Tesseramento 2011

A tutti gli iscritti si richiede di promuovere

l’associazione presso tutti i colleghi ed amici.

Come ci si iscrive:

Inviando una mail al seguente indirizzo:

info.emilia-romagna@ anoss.it

contenente:

cognome, nome, data e luogo di nascita,

indirizzo e indirizzo e-mail nonché i

dati professionali

La quota annuale di adesione è di 12 euro

Da versare nel c/c Cassa di Risparmio di Parma e

Piacenza

Sede di Rottofreno cod.

IT27Z0623065450000030179631

Intestato ANOSS Sez. Emilia Romagna

Organi dell’associazione attualmente in carica. (Clic qui)