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news 01/2014 EDITORIALE Il fatidico 3 marzo 2014 è arrivato ed anche ormai passato e con esso anche l’attivazione di SISTRI per i produttori di rifiuti pericolosi. Le versioni che abbiamo ricevuto in feedback da amici, collaboratori, clienti e fornitori sono le più diverse. Qualcuno ha avviato il tutto senza grandi problemi, qualcuno ha visto le chiavi USB aggiornarsi e non funzionare più subito dopo, qualcun altro ha fermato alcuni mezzi perché non si è attivata la black box, qualcun altro ancora ha semplicemente deciso di non applicare il sistema, puntando sul fatto che le sanzioni partiranno non prima di gennaio 2015. Dal nostro canto, ligi come sempre alle regole imposte, in accordo e collaborazione con i nostri fornitori di fiducia, abbiamo cominciato ad applicare SISTRI sia in fase di registrazione che di movimentazione e, per ora l’attuazione procede senza intoppi. Non ce la sentiamo ancora di formulare osservazioni in merito ed attendiamo di mettere alla prova ulteriormente il sistema per verificare la continuità di funzionamento anche con più fornitori. Per il resto noi di Bragagnolo continuiamo con la nostra normale attività che nel primo trimestre ci ha portato già alcune soddisfazioni. Innanzi tutto hanno avuto esito positivo le verifiche ispettive di parte terza con TUV ITALIA garantendoci il mantenimento delle norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 e OHSAS 18001:2007. Altro elemento di soddisfazione è la qualifica OIMS ottenuta per altri tre anni a seguito di verifica ente incaricato per conto di ESSO Italiana S.r.l. Anche per il 2014, nonostante le difficoltà di mercato, ci siamo posti obiettivi ambiziosi e fondamentali per la nostra attività, mantenendo costante l’offerta ai nostri clienti di una gamma di servizio completa, di ottima qualità, ad infortuni zero e nel rispetto dell’ambiente. (La Redazione della Newsletter Qualità) REDAZIONE: EDITORIALE Michele Bragagnolo AMBIENTE E I RIFIUTI: Dott.ssa Dina Miglioranzi SICUREZZA SUL LAVORO: Dott. Nicola Corsano – RSPP E – SIRIA srl In questo numero: La nuova norma tecnica in tema di sicurezza degli autolavaggi La nuova norma tecnica CEI 11-27 per i lavoratori addetti ai lavori elettrici Alcol, ulteriore restrizione e tolleranza zero!

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news 01/2014

EDITORIALE Il fatidico 3 marzo 2014 è arrivato ed anche ormai passato e con esso anche l’attivazione di SISTRI per i produttori di rifiuti pericolosi. Le versioni che abbiamo ricevuto in feedback da amici, collaboratori, clienti e fornitori sono le più diverse. Qualcuno ha avviato il tutto senza grandi problemi, qualcuno ha visto le chiavi USB aggiornarsi e non funzionare più subito dopo, qualcun altro ha fermato alcuni mezzi perché non si è attivata la black box, qualcun altro ancora ha semplicemente deciso di non applicare il sistema, puntando sul fatto che le sanzioni partiranno non prima di gennaio 2015. Dal nostro canto, ligi come sempre alle regole imposte, in accordo e collaborazione con i nostri fornitori di fiducia, abbiamo cominciato ad applicare SISTRI sia in fase di registrazione che di movimentazione e, per ora l’attuazione procede senza intoppi. Non ce la sentiamo ancora di formulare osservazioni in merito ed attendiamo di mettere alla prova ulteriormente il sistema per verificare la continuità di funzionamento anche con più fornitori. Per il resto noi di Bragagnolo continuiamo con la nostra normale attività che nel primo trimestre ci ha portato già alcune soddisfazioni. Innanzi tutto hanno avuto esito positivo le verifiche ispettive di parte terza con TUV ITALIA garantendoci il mantenimento delle norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 e OHSAS 18001:2007. Altro elemento di soddisfazione è la qualifica OIMS ottenuta per altri tre anni a seguito di verifica ente incaricato per conto di ESSO Italiana S.r.l. Anche per il 2014, nonostante le difficoltà di mercato, ci siamo posti obiettivi ambiziosi e fondamentali per la nostra attività, mantenendo costante l’offerta ai nostri clienti di una gamma di servizio completa, di ottima qualità, ad infortuni zero e nel rispetto dell’ambiente.

(La Redazione della Newsletter Qualità) REDAZIONE: EDITORIALE Michele Bragagnolo AMBIENTE E I RIFIUTI: Dott.ssa Dina Miglioranzi SICUREZZA SUL LAVORO: Dott. Nicola Corsano – RSPP E – SIRIA srl

In questo numero:

• La nuova norma tecnica in tema di sicurezza degli autolavaggi

• La nuova norma

tecnica CEI 11-27 per i lavoratori addetti ai lavori elettrici

• Alcol, ulteriore

restrizione e tolleranza zero!

www.bragagnolosrl.it

LA NUOVA NORMA TECNICA IN TEMA DI SICUREZZA DEGLI AUTOLAVAGGI COS’E’ La norma che tratta i pericoli, le situazioni e gli eventi pericolosi relativi agli impianti di autolavaggio. COSA E’ NECESSARIO FARE Effettuare la valutazione dei rischi e provvedere alla messa in sicurezza. CHI LO DEVE FARE Proprietari e gestori di impianti di autolavaggio.

A marzo 2013, ma di fatto trova applicazione ultimamente, è stata pubblicata dall’UNI la norma UNI 11485 che tratta i pericoli, le situazioni e gli eventi pericolosi relativi alle macchine di autolavaggio (a portale, a tunnel, self service) e specifica i relativi requisiti di sicurezza Il presupposto di partenza della norma, riportato all’interno del primo capitolo, è che sia vietata la permanenza a bordo di persone durante il funzionamento delle macchine stesse. La norma si articola in 7 capitoli ed un’appendice; ai nostri fini i capitoli da considerare interessanti sono: - cap. 4: elenco dei pericoli significativi

Pericoli di natura meccanica , elettrica , termica ,pericoli generati da rumore, da vibrazioni, provocati dall’inosservanza dei principi ergonomici, avviamento o oltre corsa o aumento di velocità inatteso , impossibilità di arresto della macchina, rottura durante il funzionamento, scivolamento, inciampo e caduta, visibilità insufficiente del posto di lavoro, pericolo di incendio o esplosione, pericolo da catene, funi o accessori di sollevamento

- cap. 5: requisiti di sicurezza e/o misure di protezione suddivisi tra le diverse tipologie

Requisiti di sicurezza comuni a tutte le macchine di autolavaggio - presenza di personale a bordo del veicolo: il divieto va

riportato su adeguata segnaletica - punti di scivolamento, inciampo o caduta: eventuali punti

vanno protetti o, in caso, segnalati. La pavimentazione deve avere una finitura superficiale tale da minimizzare tali rischi

- pompe in alta pressione: la pressione massima di erogazione non deve superare i 100 bar

- tubazioni in alta pressione: devono essere conformi alla norma UNI EN 853:1998

- dispositivi di comando: devono essere tali da determinare in modo univoco l’inizio e la fine del ciclo di lavaggio e vanno realizzati secondo le norme tecniche UNI En 13849-1, CEI EN 62061:2005, CEI EN 60204-1:2006. I comandi, in ogni caso, devono essere facilmente visibili

- guasto ai circuiti di comando: i circuiti devono essere progettati secondo le norme UNI EN ISO 13849-1:2008, CEI EN 62061:2005 e CEI EN 60204-1:2006

- collegamento alle fonti di alimentazione di energia: devono essere presenti dispositivi di sezionamento che consentano di isolare la macchina rispetto alle fonti di energia.

- guasto del circuito di alimentazione di energia: i circuiti devono essere tali che la macchina non deve avviarsi in modo inatteso, impedire il riavvio in caso di pericolo, non deve venir impedito l’arresto una volta impartito il comando impartito, i dispositivi di protezione devono rimanere pienamente efficienti,

- collegamento equipotenziale delle masse metalliche: la macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare la formazione di cariche elettrostatiche e queste devono poter essere scaricate a suolo

- unità centrale: deve essere installata all’interno di un vano tecnico o armadio dotato di un proprio sistema di illuminazione

- spruzzatori: le tubazioni flessibili devono poter scorrere senza essere danneggiate, vanno comunque evitate eccessive sollecitazioni di trazione e piegamento

- elementi mobili: gli elementi mobili della macchina devono essere tali da arrestarsi automaticamente a fine corsa e prevenire impigliamenti con le parti sporgenti dei veicoli

- arresto d’emergenza: deve essere sempre disponibile ed operativo. Il riavvio deve poter avvenire solo ed esclusivamente su intervento dell’operatore

- rumore: va determinato in più punti e nella posizione dell’operatore

Requisiti di sicurezza della macchine di autolavaggio a portale - segregazione: la macchina va segregata lateralmente

con dispositivi adeguati.Tra i dispositivi e la macchina va tenuto uno spazio pari a 50 cm o, se non possibile, altri sistemi che impediscano il pericolo di schiacciamento. La macchina va segregata anche agli ingressi ed uscite con dispositivi

- punti di scivolamento inciampo e caduta: le rotaie, guidaruota e lavachassis non devono sporgere dal piano di scorrimento oltre 80 mm o, se non fattibile, devono essere adeguatamente segnalati

- montanti verticali: lo spazio libero tra parti in movimento e pavimentazione non sia maggiore di 20 mm

- paraspruzzi: nel caso non sia possibile mantenere uno spazio libero di 50 cm, i paraspruzzi collocati dietro le spazzole verticali devono essere dotati di comando di emergenza di arresto

- guidaruote per veicoli: la distanza tra questi e il lato interno del rivestimento dei montanti deve essere almeno pari a 120 mm per evitare la presenza di punti di schiacciamento

- posizionamento dei veicoli: le macchine devono essere dotate di un dispositivo di segnalazione ottica che guidi l’utente a sistemare correttamente il veicolo e l’avvio non può essere permesso nel caso in cui il veicolo non sia in posizione corretta.

- punti di schiacciamento tra portali: in caso di macchine a portale multiplo, i portali stessi devono mantenere una distanza tra loro di ameno 50 cm fino ai 2.5 mt di altezza da terra per evitare la presenza di punti di

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schiacciamento. Al piede dei portali devono essere mantenute distanze non inferiori a 18 cm per evitare lo schiacciamento degli arti inferiori. Nel caso in cui tali distanze non siano possibili, vanno installati sistemi che evitino ingressi ed avvicinamento in modo automatico.

- stabilità ribaltamento: tale rischio va determinato considerando la presenza di potenziali masse di notevole peso

- punti di schiacciamento e cesoiamento nelle parti motorizzate: vanno evitati attraverso il mantenimento delle distanze di sicurezza e l’installazione di dispositivi di protezione

- ruote dentate e rocchetti per catene: devono essere completamente rivestiti e resi accessibili esclusivamente agli operatori

- trasmissioni a cinghia o a fune: i punti di avvolgimento devono essere protetti da rischi di impigliamento attraverso il mantenimento delle distanze di sicurezza e l’installazione di dispositivi di protezione

- guide/rulli di guida: i punti di scorrimento devono essere progettati e realizzati in modo da eliminare il pericolo di impigliamento e di schiacciamento degli arti superiori

- posizione di fine corsa: la macchina deve arrestarsi in modo automatico nelle posizioni di fine corsa

- pompe in alta pressione: oltre a quanto già indicato nella sezione generale, nel caso di pulizia di veicoli pesanti la pressione può raggiungere i 140 bar

- arresto operativo: sulla pulsantiera di comando e su almeno uno dei montanti devono essere presenti dispositivi di comando che consentano l’arresto della macchina in condizioni di sicurezza. Il riavvio deve poter avvenire solo ed esclusivamente su intervento dell’operatore

Requisiti di sicurezza della macchine di autolavaggio a tunnel - dispositivi di sicurezza contro l’accesso non autorizzato:

la macchina va segregata lateralmente con dispositivi . Tra i dispositivi e la macchina va tenuto uno spazio pari a 50 cm o, se non possibile, sistemi che impediscano il pericolo di schiacciamento. La macchina va segregata anche agli ingressi ed uscite

- modalità di funzionamento non assistito: è consentito quando sia presente un’area di pretraino alla quale può accedere esclusivamente il conducente del veicolo con area di sosta per scendere dal veicolo stesso e qualora sia presente un dispositivo ausiliario per la produzione di energia elettrica da utilizzare in caso di interruzione della fornitura da rete.

- rullo di traino: va dotato di un dispositivo “salvapiede” in grado di evitare lo schiacciamento degli arti inferiori, il rullo di traino non si deve sollevare qualora incontri un ostacolo lungo la traiettoria

- ingresso dispositivo di avanzamento nel rivestimento, rinvio verticale: in corrispondenza dell’uscita dalla macchina, va previsto un sistema di protezione dallo schiacciamento degli arti inferiori.

- punti di avvolgimento del dispositivo di avanzamento: devono essere resi inaccessibili o protetti

- punti di schiacciamento e cesoiamento nelle parti motorizzate: vanno evitati attraverso il mantenimento

delle distanze di sicurezza e l’installazione di dispositivi di protezione

- trasmissioni a cinghia o a fune: i punti di avvolgimento devono essere protetti da rischi di impigliamento attraverso il mantenimento delle distanze di sicurezza e l’installazione di dispositivi di protezione

- illuminazione al’interno dell’impianto di autolavaggio: deve essere sempre presente all’interno del tunnel compreso l’impianto di emergenza

Requisiti di sicurezza della macchine di autolavaggio self – service - unità centrale: la produzione di acqua calda può essere

realizzata attraverso impianti termici inseriti in locali la cui dimensioni è proporzionale alla potenza ed al tipo di alimentazione, oltre che sempre dotati di sistema di aerazione. Il condotto di evacuazione dei prodotti di combustione degli impianti termini deve essere realizzato in conformità alla norma UNI EN 13384-1 con camino oltre 1 mt rispetto alla copertura delle piste di pulizia dei veicoli.

- piste di pulizia del veicolo: possono essere sia di tipo coperto che scoperto. Va garantita l’illuminazione di almeno 100 lux, i dispositivi manuali per la pulizia e l’asciugatura devono essere dotati di un dispositivo che eviti la fuoriuscita di fluido se non attraverso un’azione volontaria dell’utente. Le lance ed i dispositivi di asciugatura devono essere progettati secondo la norma UNI/TR 11232-1 e va effettuata la verifica delle vibrazioni della lancia di erogazione. Allo stesso modo va determinato il rumore derivante dal funzionamento della macchina con tutte le piste contemporaneamente funzionanti.

- cap. 6: verifica dei requisiti di sicurezza e/o delle

misure di protezione La verifica va effettuata secondo quattro sistemi tra loro complementari. Ossia: Controllo di integrità: verifica, tramite un esame visivo, che la macchina sia effettivamente integra compresi tutti i componenti (ad esempio ripari, dispositivi di avvertimento visivi, marcature) Controllo documentale: verifica che i documenti, i disegni, gli schemi progettuali forniti siano adeguati e completi oltre che rispondenti a quanto effettivamente in operatività Controllo funzionale: verifica, tramite prova senza carico, che la macchina ed i relativi dispositivi di sicurezza, funzioni come previsto, e che tutti i requisii di sicurezza siano effettivamente operativi Misurazione/calcolo: verifica che i parametri misurabili stabiliti siano rispettati (es. distanze di sicurezza, isolamento dei circuiti elettrici, rumore, vibrazione, pressione dei liquidi).

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ALCOL TOLLERANZA ZERO!

CEI 11-27 – LE NOVITA’ DELLA NORMA TECNICA, LA FORMAZIONE E L’IMPORTANZA DELL’AGGIORNA-MENTO PER I LAVORATORI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI. COS’E’ La norma tecnica che contiene le prescrizioni minime per la sicurezza di attività di lavoro sugli impianti elettrici e in prossimità. COSA E’ NECESSARIO FARE Verificare la formazione effettuata e pianificare gli aggiornamenti o provvedere alla formazione ex-novo. CHI LO DEVE FARE Tutti i lavoratori che effettuano lavori elettrici ed anche lavori non elettrici (quali ad esempio lavori edili eseguiti in vicinanza di impianti elettrici, di linee elettriche aeree o in vicinanza di cavi sotterranei non isolati o insufficientemente isolati). La norma riguarda le operazioni e le attività di lavoro sugli impianti elettrici, ad essi connesse e vicino ad essi: fornisce le prescrizioni di sicurezza per attività sugli impianti elettrici, o effettuate nelle vicinanze, destinati alla produzione, alla trasmissione, alla trasformazione, alla distribuzione e all'utilizzazione dell'energia elettrica, fissi, mobili, permanenti o provvisori. Si applica dunque alle procedure di esercizio, di lavoro e di manutenzione e a tutti i lavori elettrici ed anche ai lavori non elettrici quali ad esempio lavori edili eseguiti in vicinanza di impianti elettrici, di linee elettriche aeree o in vicinanza di cavi sotterranei non isolati o insufficientemente isolati. Non si applica invece ai lavoro sotto tensione su impianti a tensione superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua, regolamentati dal DM 4 febbraio 2011, dalla Norma CEI EN 50110-1 e dalla Norma CEI 11-15. Le modifiche della quarta edizione della norma riguardano diversi aspetti, ad esempio: - definizioni riguardanti i responsabili degli impianti elettrici e dei lavori eseguiti su di essi; - definizioni di lavoro elettrico e di lavoro non elettrico; - prescrizioni di sicurezza per le persone comuni (PEC) che eseguono lavori di natura non elettrica; - introduzione della distanza DA9 (limite esterno dei lavori non elettrici, secondo quanto riportato nella tabella A.1 dell’Allegato A della norma) riguardante i lavori non elettrici; - modifiche delle distanze DL (zona di lavoro sotto tensione) e DV (zona prossima) in funzione del livello di tensione della parte attiva; - revisione e aggiunta della modulistica correlata ai lavori elettrici e non elettrici; - dichiarazione esplicita della non applicabilità della distanza di lavoro (Dw) della Norma CEI EN 61936-1. Le indicazioni relative alla qualificazione e formazione del personale addetto ai lavori elettrici sono le seguenti: La norma inoltre definisce i requisiti formativi minimi. La quarta edizione della norma CEI 11-27 non prevede, come nella precedente edizione, un periodico

aggiornamento. Tuttavia l’unico modo di ottemperare correttamente alla normativa sulla sicurezza – nel momento in cui si richiede per i lavoratori una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specifici – è quello di prevedere per i lavoratori addetti ai lavori elettrici non solo una corretta formazione, ma anche un tempestivo aggiornamento alle novità in tema di sicurezza previste dalle nuove edizioni delle norme pertinenti. Senza dimenticare che l’art. 37 del D.Lgs. 81/2008 prevede che la formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sia aggiornata in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi.

BRAGAGNOLO srl vi augura…

Facendo seguito a quanto dichiarato all’ultimo SAFETY DAY, ricordiamo che nel corso dell’anno verranno effettuati, da parte di personale autorizzato, controlli a campione sul tasso alcolemico, durante tutto l’orario di lavoro.