News del 6 marzo 2012

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Notiziario n. 4 del 5 MARZO 2012 Stampato e diffuso in proprio NEWS DAL TERRITORIO A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE www.uglpoliziadistato.it [email protected] DALLE NOSTRE SEGRETERIE PROVINCIALI MILANO CAMARDI CHI HA ATTACCATO LO STATO A MANO ARMATA NON PUO’ OCCUPARE INCARICHI ISTITUZIONALI aurizio Azzolini, ricordiamo, nel 1977 partecipò, pistola alla mano, agli scontri in cui venne ucciso il nostro collega Antonio Custra che, invece, in quel momento lo Stato lo stava rappresentando con la divisa della Polizia. Azzolini sparò contro la Polizia e in quella stessa circostanza altri che con lui stavano sparando uccisero il brigadiere Custra. Noi non ci stiamo e per questo contestiamo con fermezza la permanenza nell’incarico di capo di gabinetto del vice sindaco di Milano di colui che anni fa sparava contro la Polizia. Chiediamo l'immediato intervento del sindaco Pisapia affinché Maurizio Azzolini venga rimosso dall'incarico”. M Questa settimana dal territorio: Milano: il sindaco rimuovi Azzolini dall’incarico; Verona: Tav - preoccupazione per la città; Bergamo: TBC in Questura;; Latina: tour nei Commissariati, la reale situazione; Roma: la Sala Situazione deve essere chiusa; Reggio Calabria: a Siderno i colleghi costretti a vivere senza riscaldamento; Caltanissetta: DIA Funzionario con troppi strani incarichi; Napoli: mancato accredito stipendi; Venezia: l’Aeroporto San Marco non è un centro d’accoglienza; Brescia: errato impiego di sovrintendenti; Vibo Valentia: commissariato Serra San Bruno terra di nessuno; Genova: colleghi pericolo stress; Seminari Ugl Polizia;

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Transcript of News del 6 marzo 2012

Notiziario n. 4 del 5 MARZO 2012

Stampato e diffuso in proprio

NNEEWWSS DDAALL TTEERRRRIITTOORRIIOO

A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

www.uglpoliziadistato.it [email protected]

DDAALLLLEE NNOOSSTTRREE SSEEGGRREETTEERRIIEE PPRROOVVIINNCCIIAALLII

MMIILLAANNOO –– CCAAMMAARRDDII –– CCHHII HHAA AATTTTAACCCCAATTOO LLOO SSTTAATTOO AA MMAANNOO AARRMMAATTAA NNOONN PPUUOO’’ OOCCCCUUPPAARREE IINNCCAARRIICCHHII IISSTTIITTUUZZIIOONNAALLII

aurizio Azzolini, ricordiamo, nel 1977 partecipò, pistola alla mano, agli scontri in cui venne ucciso il

nostro collega Antonio Custra che, invece, in quel momento lo Stato lo stava rappresentando con la divisa della Polizia. Azzolini sparò contro la Polizia e in quella stessa circostanza altri che con lui stavano sparando uccisero il brigadiere Custra. Noi non ci stiamo e per questo contestiamo con fermezza la permanenza nell’incarico di capo di gabinetto del vice sindaco di Milano di colui che anni fa sparava contro la Polizia. Chiediamo l'immediato intervento del sindaco Pisapia affinché Maurizio Azzolini venga rimosso dall'incarico”.

M

Questa settimana dal territorio:

Milano: il sindaco rimuovi Azzolini

dall’incarico;

Verona: Tav - preoccupazione per la

città;

Bergamo: TBC in Questura;;

Latina: tour nei Commissariati, la

reale situazione;

Roma: la Sala Situazione deve essere

chiusa;

Reggio Calabria: a Siderno i colleghi

costretti a vivere senza riscaldamento;

Caltanissetta: DIA Funzionario con

troppi strani incarichi;

Napoli: mancato accredito stipendi;

Venezia: l’Aeroporto San Marco non è

un centro d’accoglienza;

Brescia: errato impiego di

sovrintendenti;

Vibo Valentia: commissariato Serra

San Bruno terra di nessuno;

Genova: colleghi pericolo stress;

Seminari Ugl Polizia;

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VVEERROONNAA -- NNOO TTAAVV PPOOLLIIZZIIOOTTTTII CCOOMMEE BBEERRSSAAGGLLII

DAL COMUNICATO DEL NOSTRO SEGRETARIO PROVINCIALE, MASSIMILIANO COLOGNATO

d ecco qua, la conferma che ci aspettavamo da qualche tempo: dopo gli scontri tra alcuni appartenenti al movimento No Tav ed il personale della Polizia di Stato impiegato nei servizi di ordine pubblico in Val Susa, l’infiltrazione di gruppi eversivi

all’interno di questo enorme movimento inizia ad angosciarci. Non stiamo parlando di pura fantasia, ma di una preoccupante chiamata alle armi apparsa sul sito di informazione indipendente Indymedia Italia, che annuncia azioni violente contro le Istituzioni ad ogni livello, con una predilezione per il personale della Polizia di Stato. Il preciso obiettivo di questi personaggi, che non possiamo che definire “criminali”, sono proprio quegli uomini in divisa, che con spirito di sacrificio e abnegazione stanno svolgendo il loro umile lavoro. Il proclama più eloquente apparso in internet – “ADESSO VI AMMAZZIAMO NOI!” – non necessita di commenti. Tutti possono protestare pacificamente, ma ricorrere alle minacce di morte ed alla violenza gratuita non è ammissibile per una nazione civile come l’Italia. Le minacce di morte e la violenza gratuita non possono essere dei mezzi per affermare le proprie idee - dichiara il nostro Segretario Generale Provinciale di Verona , aggiungendo di essere alquanto preoccupato per l’esistenza di movimenti antagonisti più o meno eversivi, anche nella sua città. Le proteste poste in essere negli ultimi giorni, oltre ad interessare la Val Susa, stanno espandendosi a macchia d’olio nelle principali città italiane, e pertanto bisogna monitorare attentamente questo fenomeno e tenere sotto controllo quelle persone che gravitano attorno ai movimenti antagonisti esistenti a Verona. Se si vuole manifestare dissenso bisogna farlo attraverso un dialogo responsabile e non di certo annunciando in internet che “CONTRO LE FORZE DI REPRESSIONE NON BASTANO PIU’ I FISCHIETTI, I CAMPANACCI E LE BANDIERE, MA SERVE IL LETAME INTRISO DI BENZINA E GASOLIO, SERVONO LE PICCHE ED I FUCILI A PALLETTONI!”.

BBEERRGGAAMMOO:: TTBBCC IINN QQUUEESSTTUURRAA EE LL’’AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEE RREESSTTAA AA GGUUAARRDDAARREE!!

o scorso 26 gennaio 2012 durante il turno alla Questura di Bergamo sette dipendenti della Polizia di Stato, tre alpini ed un minore sono entrati in contatto, a loro insaputa, con un soggetto affetto da tubercolosi”.

Dopo tale esposizione sono passati ben 12 giorni prima che la Questura avvertisse il personale a rischio infezione invitandolo a prendere contatti con l’Ufficio Sanitario per valutare gli eventuali provvedimenti del caso. Secondo Manuel Brignoli, segretario regionale Lombardia il quale è intervenuto in prima persona sulla questione, gli operatori sarebbero stati avvisati con

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una settimana di ritardo ed invitati a recarsi urgentemente presso il pronto soccorso per sottoporsi ad accertamenti sanitari. Si fa presente che in data 26 gennaio 2012, tra le varie persone presenti all’interno della sala volanti dove si trovava il cittadino straniero affetto da tubercolosi, era presente anche un ragazzo minorenne di origine tunisina. Alla data del 10 febbraio 2012 non risulta che la Questura abbia contattato i genitori dello stesso”. La questura ha replicato sostenendo che le procedure necessarie sono state attivate con tempestività e i controlli sul personale hanno portato riscontri fortunatamente negativi. Inoltre, sempre la questura precisa che non risulta in alcun documento la presenza degli alpini e del minore citati. Brignoli si chiede anche come si sta gestendo il rischio, tenuto conto che non risulta che sia stata effettuata disinfezione dei luoghi attualmente frequentati dal personale.

LLAATTIINNAA:: TTOOUURR NNEEII CCOOMMMMIISSSSAARRIIAATTII DDEELL SSUUDD DDEELL SSEEGGRREETTAARRIIOO PPRROOVVIINNCCIIAALLEE

l Segretario Generale Provinciale dell’UGL Polizia di Stato di Latina, Elvio Vulcano, ha visitato alcune articolazioni territoriali della Questura di Latina (Terracina, Fondi, Gaeta e Formia), incontrando ed ascoltando i colleghi che vi operano. Gli incontri sono serviti

come base di partenza per una politica sindacale che vuole coniugare la tutela del lavoratore con un efficiente servizio ai cittadini una esigenza di sicurezza che viene richiesta dalla collettività. La mancanza di mezzi, di uomini e di strutture idonee fa si che il personale della P. di S. operi in condizioni di emergenza, una emergenza che dovrebbe essere l’eccezione non la regola. Un primo punto programmatico è certamente l’intervento graduale, costante e mirato a dotare le realtà operative di sedi idonee, di mezzi, capitale umano e tecnologia – sostiene Vulcano. In particolare, un paradosso sembra che a Fondi, ci sia una diatriba tra privato cittadino ed ente Locale che rallenta la realizzazione del nuovo Commissariato. Mentre il Commissariato di Gaeta ha l’esigenza di una struttura idonea in sostituzione del fatiscente edificio. Vulcano ha commentato: “Nel visitare alcuni Commissariati ho provato un sentimento di scoramento,nel vedere strutture fatiscenti e nonostante tale situazione non mancano certo dei buoni risultati, dovuti esclusivamente alla buona volontà e al senso del dovere degli operatori che sopperiscono le mancanze strutturali.” Ribadisce ancora: “ritengo utile farmi portavoce dei colleghi che operano in questi uffici, precisando che l’Organizzazione Sindacale che sono onorato di rappresentare sul territorio si impegnerà al fine di sensibilizzare le istituzioni l’attuale situazione e fornire da parte del personale di P. S. un efficiente e efficace servizio ai cittadini.

I VULCANO: Ho provato un sentimento di scoramento nel vedere strutture fatiscenti e, nonostante ciò, constatare buoni risultati

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RROOMMAA,, SSQQUUAADDRRAA MMOOBBIILLEE:: CCHHIIEESSTTAA LL’’IIMMMMEEDDIIAATTAA CCHHIIUUSSUURRAA DDEELLLLAA ““SSAALLAA SSIITTUUAAZZIIOONNEE”” FFAANNTTAASSMMAA

resso la Questura di Roma, e precisamente negli Uffici della squadra mobile, sussiste un sottoufficio denominato Sala Situazioni. Presso di essa vengono impiegati ben 4 operatori della Polizia di Stato, che svolgono

turni h 24, con notti fino a 9 ore consecutive, e che effettuano compiti già svolti dalla sala operativa dell’UPG e SP, distraendo così il personale dalle incombenze tipiche di questo Ufficio quali le investigazioni. Secondo l’Ugl Polizia l’esistenza di questo Ufficio non trova alcun accenno nelle circolari attinenti la riorganizzazione delle squadre mobili stesse. Per questo è intervenuta presso l’Ufficio Relazioni Sindacali chiedendo la chiusura immediata della Sala Situazioni che peraltro non esiste in alcuna altra parte d’Italia.

RRPPCC SSIIDDEERRNNOO AALL FFRREEDDDDOO:: CCAALLDDAAIIAA RROOTTTTAA DDAA UUNN MMEESSEE CCHHIIEESSTTOO LL’’IINNTTEERRVVEENNTTOO DDEELLLLAA PPRROOTTEEZZIIOONNEE CCIIVVIILLEE

n questi ultimi giorni il nostro Paese è stato attraversato da una morsa di freddo proveniente dalla Siberia, che ha portato neve dappertutto.. La Città di SIDERNO non è stata immune a questa ondata di freddo e di gelo tanto da far registrare le temperature più

fredde della storia. Una rottura dei tubi del riscaldamento ha interessato il terzo piano del Commissariato di P. S. di Siderno (piano interamente riservato agli alloggi dei colleghi del Reparto Prevenzione Crimine) e per giorni il gelo ha regnando sovrano nelle camere e negli alloggi dei colleghi. Ad oggi c'è stato un solo intervento della ditta specializzata che con molta semplicità ha preferito staccare completamente i riscaldamenti del terzo piano piuttosto che provvedere alla riparazione del tubo rotto. Vergogna grida l’ Ugl Polizia chiedendo subito lo stato di calamità e l’intervento della protezione civile.

DDIIAA CCAALLTTAANNIISSSSEETTTTAA:: AARRBBIITTRROO EE GGIIOOCCAATTOORREE!!

FFUUNNZZIIOONNAARRIIOO DDEELLEEGGAATTOO AALLLLEE RREELLAAZZIIOONNII SSIINNDDAACCAALLII EE AATTTTIIVVIISSTTAA SSIINNDDAACCAALLIISSTTAA

on siamo nelle condizioni di poter dire da quanto tempo il delegato alle relazioni sindacali presso il Centro Operativo della D.I.A. di Caltanissetta, unico Funzionario della P. di S. lì in servizio, si permetta di indossare i panni del rappresentante di Parte

Pubblica, negli incontri istituzionali previsti dalla nostra disciplina contrattuale, pur consapevole di rivestire l’incarico di dirigente regionale di un sindacato della Polizia di Stato. Siamo, però, certi che una siffatta coincidenza - per nulla giustificabile o giustificata da una qualsivoglia forma di ignoranza delle materie di pura negoziazione e, per tal motivo, artatamente generata – realizzi un’offesa gravissima ai principi di imparzialità e buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione, che, a prescindere dalla natura dell’attività e anche in presenza di un rapporto di lavoro contrattualizzato, debbono essere osservati dalla

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pubblica amministrazione, la quale è tenuta «al rispetto dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon andamento cui è estranea ogni logica speculativa» (Corte costituzionale, sentenze n. 146 del 2008 e 82 del 2003). Si tenga, inoltre, conto del fatto che il Funzionario in questione, dalla vigenza del nuovo A.N.Q., ha condotto gli incontri, negoziali o di confronto, con le Organizzazioni locali, in maniera platealmente vincolata ai suoi stessi interessi, sostenuti, neanche a dirlo dal Sindacato in cui milita attivamente. E tutto ciò, quasi che fosse investito di autorità divina! Vogliamo ricordare, senza timore di smentita, che il predetto (ahinoi!) rappresentante di Amministrazione, ostinatamente arroccato nella decisione di dover effettuare, egli solo e per il fatto di possedere una qualifica direttiva, cinque turni di reperibilità al mese, lasciando le “briciole” ai suoi subordinati (problematica, questa, allo studio del nostro Ufficio Legale), da noi contestato con fermezza, si è arrogato la pretesa di formalizzare, in una nota a noi diretta e già al vaglio di codesto Ufficio, una discrezionalità nel modus e nel quantum di gestione dell’istituto in parola, riconducibile alle sue funzioni di selettore delle strategie operative!

NNAAPPOOLLII:: EENNNNEESSIIMMAA BBEEFFFFAA -- MMAANNCCAATTOO AACCCCRREEDDIITTOO DDEELLLLOO SSTTIIPPEENNDDIIOO AAII CCOOLLLLEEGGHHII

umerose sono state le segnalazioni pervenute da personale dipendente della Questura di Napoli in seguito alla circolare sulla tracciabilità dei pagamenti ovvero alle disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici.

Infatti il personale che non si era ancora avvalso della facoltà di accreditare lo stipendio su conto corrente bancario, postale o strumento similare ha provveduto a disciplinare la propria posizione. A tal proposito, sono segnalate alcune anomalie, in particolare personale dipendente della Questura di Napoli ha chiesto l’accredito delle proprie spettanze su carta prepagata che consente la ricezione di bonifici attraverso il codice IBAN, così come previsto dalla legislazione sopracitata. Nel merito, nonostante la comunicazione del codice IBAN della carta prepagata da parte dell’Ufficio Amministrativo Contabile - Questura Napoli- al CENAPS e all’accettazione dello stesso, ci è stato segnalato che la BNL non riconoscerà tale strumento elettronico per l’accreditamento dello stipendio. Considerando che il D.L. nr.201 DEL 6 DICEMBRE 2011 consente l’utilizzo di tale strumento elettronico, l’Ugl Polizia di Napoli ha chiesto d’intervenire con la massima sollecitudine presso il Dipartimento per la risoluzione della problematica, al fine di consentire sin dal mese di marzo 2012 l’accreditamento dello stipendio e dell’indennità accessorie anche tramite tale strumento di pagamento elettronico.

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VVEENNEEZZIIAA:: DDOOPPOO IILL PPRROOBBLLEEMMAA LLEEGGAATTOO AALL DDEECCRREETTOO ““SSVVUUOOTTAA CCAARRCCEERRII””,, SSII AAGGGGIIUUNNGGEE AANNCCHHEE IILL PPRROOBBLLEEMMAA DDEEII RRIICCHHIIEEDDEENNTTII

LL’’AASSIILLOO PPOOLLIITTIICCOO EE QQUUEELLLLOO DDEEII RREESSPPIINNTTII

rmai sempre più spesso giungono presso lo scalo aeroportuale veneziano extracomunitari provenienti dai più svariati paesi europei, Germania, Svizzera, Svezia, Gran Bretagna senza nessun preavviso che chiedono l’asilo politico, definiti

comunemente Asilanti. In pratica all’improvviso giunge a Venezia lo straniero che deve essere sottoposto a tutta una serie di pratiche amministrative che lo portano a permanere dentro una piccola sala, magari con altre persone fermate o respinte solamente vigilate da poco personale, per diverse ore.

Il capitolato della Prefettura è finito ossia mai esistito e quindi il più delle volte gli stessi poliziotti a spese loro portano da mangiare e da bere a queste persone che necessitano di assistenza. Il nocciolo è che non si riesce a gestire i fermati, non vi è una struttura pronta ad accoglierli, mancano dei locali idonei per poter dividere gli uomini dalle donne e bambini, o come in alcuni casi sono giunti minori portatori di handicap dalla nascita accompagnati dalle proprie madri lasciati per ore in quella misera stanzetta senza nessuna assistenza, ogni volta c’è il problema di chi deve portare da mangiare a queste persone. Anche loro hanno diritto ad avere assistenza. In queste circostanze viene messo in serio pericolo la salute dei poliziotti che devono fare l'intervista di frontiera in quanto a stretto contatto con i fermati che possono essere portatori anche di malattie come tubercolosi, scabbia, HIV e malattie della pelle varie in quanto nessuno di questi viene visitato preventivamente e anche l’incolumità stessa degli operatori che in caso di rivolta, gli stessi si troverebbero a soccombere perché nettamente in numero inferiore. Allora ci si chiede dov’è la Prefettura? La Prefettura dovrebbe organizzare l’assistenza degli stranieri come per esempio dare da mangiare, dare un alloggio adeguato, fare una visita sanitaria e tutte le altre necessità che sorgono al momento dell’arrivo. . Non possiamo più accettare che la sicurezza degli operatori di polizia e degli stessi viaggiatori venga affidata alla fortuna, tutti devono concorrere per quanto di competenza perché questo non è e non deve essere considerato solo ed esclusivamente un “problema” della Polizia di Stato, ma di tutti gli enti interessati, CHE TUTTI SI SVEGLINO E FACCIANO LA LORO PARTE.

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ARMELAO: A RISCHIO LA SICUREZZA E LA SALUTE DEGLI OPERATORI DI POLIZIA DELLA POLIZIA DI FRONTIERA.

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BBRREESSCCIIAA:: AASSSSUURRDDOO IIMMPPIIEEGGOO DDII SSOOVVRRIINNTTEENNDDEENNTTII MMAANNSSIIOONNII NNOONN AATTTTIINNEENNTTII AALL PPRROOFFIILLOO

LL’’UUGGLL PPOOLLIIZZIIAA CCHHIIEEDDEE IILL RRIIPPRRIISSTTIINNOO DDEELLLLAA LLIICCEEIITTAA’’

a nostra segreteria di Brescia ha scritto al Questore per segnalare l’ allegra gestione dei servizi del Commissariato P.S. di Desenzano del Garda, in contrasto a precise direttive ministeriali, è tornata a colpire. Lo scorso 17 febbraio è stata esposta all’ albo del

personale presso il Corpo di Guardia del reparto la programmazione settimanale,( fra l’ altro ben oltre le ore 13.00), nella quale si evinceva che due colleghi, attualmente frequentatori del corso vice sovrintedente, anziché “espletare le attività di competenza, eventualmente anche in aree e/o uffici differenziati, comunque connesse alla funzione superiore ed alla qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, che saranno in seguito chiamati ad esercitare … con la finalità di favorire la partecipazione alle attività operative di specifico interesse formativo”, venivano comandati in alcuni turni di servizio al Corpo di Guardia/C.O.T., attività isolata e senza affiancamento alcuno di personale che già riveste la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, nonché indubbiamente inidonea alla formazione professionale degli allievi Vice Sovrintendenti . È oltremodo evidente come i frequentatori del corso non possano esser impiegati negli ordinari servizi quotidiani ma, a quanto pare, al Commissariato P.S. di Desenzano del Garda tutto quello che è scontato diventa opinabile e puntualmente stravolto in favore di pochi eletti.

VVIIBBOO VVAALLEENNTTIIAA:: CCOOMMMMIISSSSAARRIIAATTOO SSEERRRRAA SSAANN BBRRUUNNOO PPOOLLIIZZIIOOTTTTII DDIIMMEENNTTIICCAATTII DDAALL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO

seguito di una recente visita al Commissariato di Serra S. Bruno (VV), l’Ugl Polizia ha avuto modo di costatare sgomenti che, il personale di quel presidio di polizia, non ha mezzi ed equipaggiamenti adatti per potere espletare adeguatamente ed in

sicurezza, soprattutto nei mesi invernali, i regolari compiti istituzionali. Le condizioni climatiche, per chi non conosce quel territorio, sono quelli di alta montagna, con frequenti precipitazioni nevose e temperature che durante la notte, scendono repentinamente sotto lo zero, con le conseguenti e prevedibili ripercussioni sulla normale viabilità stradale. Gli operatori della La Polizia di Stato, da anni, prestano con grande abnegazione, la loro

infaticabile attività su quella fetta di territorio. Gli operatori non hanno un adeguato equipaggiamento e delle idonee autovetture adatte a fronteggiare le asperità di un territorio che per la sua conformità è spesso soggetto a fenomeni di dissesto idro-geologico. Abbiamo immediatamente chiesto, pertanto, che il Dipartimento, voglia accertare e valutare la possibilità di dotare il personale di quel presidio di legalità, in un particolare contesto socio-

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geografico, di almeno un’autovettura adatta agli spostamenti in montagna e del vestiario idoneo a proteggere gli operatori dalle basse temperature di quei luoghi.

GGEENNOOVVAA:: PPOOLLIIZZIIOOTTTTII AALL CCOOLLLLAASSSSOO LL’’UUGGLL PPOOLLIIZZIIAA IINNTTEERRVVIIEENNEE AA FFAAVVOORREE DDEEII CCOOLLLLEEGGHHII

a nostra segreteria provinciale di Genova è intervenuta a favore di numerosi colleghi che lamentano il sovraccarico di lavoro giornaliero. Tale situazione sarebbe derivante dalle disfunzioni burocratiche dell’Ufficio di Gabinetto che non comunicherebbe in

maniera tempestiva i servizi di O.P., causando malessere, difficoltà e malumore nel personale impiegato. Solo grazie allo spirito di sacrificio dei colleghi si effettuano doppi turni o continui cambi turno, o si assiste alla privazione del riposo settimanale (il sabato per la domenica) etc. Peraltro, a tutto ciò si aggiunge un plausibile spreco delle oramai risicate risorse economiche, di cambi turno, compensazioni e di straordinari che portano ad un inevitabile sforamento del monte ore assegnato. Sebbene tutte queste disfunzioni vengono fronteggiate dal personale operante per alto senso del dovere, non dimentichiamo che questo carico di lavoro va a gravare e a sottrarre tempo alle famiglie. La conseguenza che si rischia è che il personale venga colto da stress lavoro/correlato, accompagnato a un forte malessere che può sfociare in disfunzioni fisiche e psicologiche dovute anche al fatto che le persone non si sentono in grado di adempiere alle richieste dell’ufficio o alle attese nei loro confronti. Abbiamo chiesto pertanto l’intervento del Questore affinché elimini definitivamente questi punti di criticità nell’Ufficio del Gabinetto di Polizia Scientifica, e voglia altresì farsi promotore verso l’Amministrazione Centrale per ottenere un giusto riconoscimento dell’operato del GRPS in termini di aumento del monte ore di straordinario assegnato nonché in termini di riconoscenze.

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Daniele: i colleghi rischiano lo stress per sovraccarico di lavoro

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SSEEMMIINNAARRII DDII CCRRIIMMIINNOOLLOOGGIIAA TTUUTTTTII GGLLII EEVVEENNTTII

l prossimo 8 marzo p.v., con orario 15.00 – 19.00, presso la sala Conferenza della Questura di Roma, via San Vitale, si svolgerà il seminario dal tema “Strategie Investigative nei casi di abuso sui minori”.

Poi ancora in data 16 marzo sempre presso la Questura di Roma, via san Vitale, altro Seminario dal tema “Un approccio interdisciplinare alla criminalità informatica”.

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