Nessun titolo diapositiva - Comune di Azzano Decimo · oComune Azzano Decimo Roberto Innocente,...
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Piano 2013-2015 di Zona
Tiezzo di Azzano Decimo – Sala ex ENAL
2 ottobre 2012
TAVOLO DI CONSULTAZIONEAREA MINORI E FAMIGLIA
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Obiettivi dei 3 incontri• 1° Incontro: avviare il lavoro, incontrarsi di persona, condividere
la modalità di lavoro, e il processo programmatorio per il PDZavviato dal SSC dell’ambito distrettuale sud
• 2° Incontro: conoscere e confrontare le opinioni rispetto alcunequestioni di particolare rilevanza: criticità non viste; problemiemergenti; miglioramenti rispetto alle strategie individuate;individuazione di altre azioni possibili, di nuove risorse dautilizzare e di azioni realizzabili in “economia” … altre indicazioni dipossibile miglioramento (gestione con il metodo del world cafè)
• 3° Incontro: presentazione e condivisione di quanto emersonell’incontro precedente e delle riflessioni fatte nel frattempo dalSSC , internamente e con i diversi attori, “per far tesoro di quantoemerso”
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Contenuti della presentazione di oggi
• Piano di Zona 2013/2015 - Linee Guida regionali
• Strategie di sviluppo del PDZ
• Governance del processo pianificatorio nell’ambito sud
• Breve profilo di comunità dell’ambito
• Obiettivi regionali e macroazioni del PDZ Area Minori e Famiglia
• Discussione
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Tavolo di consultazione Minori e Famiglia
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Coordinatori del TavoloStefano Carbone (Consulente Psicosociale, Prog. Equilibrista SSC); Gabriella Bortolussi, Fabiola Cristante, (As. Soc. equipe minori SSC), Nadja Zulian, Alessandra Cipolat (psicologhe dell’Equipe minori SSC) , Linda Girotto ( As. Soc. Prata e Pasiano) , Erika Berto (As. Soc. Zoppola)
Calendario incontri e sede di svolgimento
n. Data Orario Sede
1 Martedì 2 ottobre 17,30 - 19,45 Tiezzo Sala ex Enal via Piave
(Azzano Decimo)2 Martedì 9 ottobre
3 Martedì 30 ottobre
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Invitati al Tavolo di consultazione Minori e Famiglia
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Istituzionali e Non istituzionalio Associazione di volontariato "La Sorgente" (Zoppola) – Crivellaro Sandra . Impegnata nella promozione dei servizi a favore di minori nelle diverse fasi di sviluppo. Promuove la cultura dell’accoglienza e della solidarietà. – Laboratori socio educativi. o Associazione "Sulla Soglia" Ros Vania – Laura Lazzaretti (Chions). Associazione di volontariato dal 2007, formata da famiglie in rete, che praticano, promuovono e diffondo la cultura dell’accoglienza e dell’affido familiare (Banco alimentare, gruppo di acquisto solidale)o Comitato genitori Istituto Comprensivo di Azzano Decimo Maurizio Armelin/Sellan Lucia. Attività a sostegno del ruolo educativo e della genitorialità, nonché supporto concreto alle esigenze che si presentano a scuolao Associazione mediatori culturali di Udine - Nada Braidic – offre un servizio di mediazione culturale ad ampio raggioo ASS6 - Dip. Neuro Psichiatria Infantile Rosanna Calabretto si occupa della prevenzione, diagnosi cura e riabilitazione delle patologie e dei disturbi dell’età evolutiva.
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oInvitati al Tavolo di consultazione Minori e Famiglia Istituzionali e Non istituzionali
oAzienda per i Servizi Sanitari n. 6 – Patrizia Buzzati, psicologa e psicoterapeuta, responsabile del servizio consultoriale del distretto sanitario. Angela Tramontin assistente sociale e mediatrice familiare. E’ un servizio destinato alla tutela della salute fisica, psichica, e sociale della donna, della coppia, della famiglia, e dell’adolescente. oLaura Fanti: pediatra di libera sceltaoComune Azzano Decimo Roberto Innocente, assessore ai servizi socio assistenziali, sanità, pubblica istruzione, politiche sull’integrazioneo Comune Pravisdomini Assessore Sara Marzinotto, politiche sociali, istruzione, cultura, pari opportunità. o Comune Fiume Veneto – Christian Vaccher assessore famiglia, politiche giovanili, associazionismo, immigrazione, disabilità – attenzione all’inclusione socialeoCAPLA, Remo Pietrani , CGIL, Mutton Beppina, CISL, Fabbro Luciana, UIL Zaami Roberto - organizzazioni a tutela dei diritti di tutte le categorie dei lavoratorio Associazioni sportive dell'ambito sud – Andreina Viglietti,
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Invitati al Tavolo di consultazione Minori e Famiglia
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Coop. Sociale "Melarancia». Anita Bearzi/Elisa Zambon. Cooperativa che offre servizi educativi per minori. o Coop. Sociale “Laboratorio Scuola”. Roberta Gambellin. Cooperativa sociale che sviluppa progetti rivolti a minori in situazione di disagio e\o multiproblematicità e alle loro famiglie, nonché a minori e adulti disabili. Offre un servizio diurno e uno di «Casa Famiglia». o Coop. Sociale "Itaca" - Chiara Nicoletti – Itaca offre servizi socioeducativi a favore di minori, adulti e anziani in situazione di svantaggio fisico psichico e socialeo Coordinamento scuole materne paritarie FISM-Noelia Pessao Gruppo AGESCI Azzano Decimo, Pasiano, Villotta – LovisottoGianantonio, Sara Pujatti, Denis Gabbana offre un servizio aggregativo,animativo, educativo in ambito cattolico
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Invitati al Tavolo di consultazione Minori e Famiglia
o Istituto Comprensivo di Azzano Decimo – Nadia Crestano Istituto Comprensivo di Chions-Pravisdomini Renata Gallio, Coral Gabriella, Giorgio Zanino Istituto Comprensivo di Fiume Veneto Zannese Lucia, vicepresideo Istituto Comprensivo di Pasiano di Pordenone Delia Marcono Istituto Comprensivo di Prata di Pordenone - Maso Marina e Favret Silviao Istituto Comprensivo di Zoppola - Roberta Modolo, vicepreside
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Invitati al Tavolo di consultazione Minori e Famiglia
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o Parrocchia di Chions - Corrado Comparin, diaconoo Comune Azzano Decimo: Claudia Santarossa, referente servizio socioeducativo doposcuola e attività estive oProgetti giovani dei Comuni dell‘Ambito Sud – Laura Basso, progetti aggregativi ed educativi di supporto a percorsi di crescita sani per adolescenti.o SSC sud 6.3 - Progetto Monitor Dis-Agio Cristian Bumbalo, Elisa Toffanello – progetto per la promozione dell’agio e la promozione del disagio dentro e fuori la scuola. oUSSM –Ufficio servizio sociale minorenni del Dipartimento giustizia minorile –Ariella Stepancich e Carla Vit . Si occupa di minorenni (14-18anni) che hanno procedimenti penali pendenti a loro carico) o Uff. minori Questura di Pordenone – Fulvia Stolf, responsabile ufficio minori divisione anticrimine. Si occupa di minori autori e vittime di reato
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PDZ = Piano regolatore del sociale
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contiene gli interventi e i servizi sociali e sociosanitari della gestioneassociata dei 7 Comuni dell’ambito sud 6.3
Strumento permanente di governo locale; va oltre la logica dellesingole progettazioni (es. PDZ 2006/2008) considerando tutte leattività svolte dal Servizio sociale dei Comuni (SSC)
Si propone di raccordare le diverse pianificazioni locali (es.Politiche del lavoro, educazione, formazione, trasporti)
Persegue obiettivi fissati dalla Regione e altri indicati a localmentema sempre concretamente raggiungibili; molti sono a forteintegrazione socio sanitaria
Viene aggiornato annualmente con il Piano AttuativoAnnuale (PAA), che precisa nel dettaglio le macroazioni previste dalPDZ e le risorse impiegate (finanziarie, strumentali, di volontariato…)
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Strategie del Piano dell’ambito sud 6.3
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PDZ come strumento di governance delle politiche sociali
o luogo in cui far maturare partecipazione, concertazione comunicazione e cooperazione tra i portatori di interessi
omodello di pianificazione, gestione e valutazione del sistema integrato
Cura della persona e cura del sistema integrato:valorizzazione delle risorse attuali, attivazione e integrazione di nuove risorse locali, sviluppo della cittadinanza attiva
Adozione di forme innovative di gestione ed erogazione degli interventi e servizi sociali: (es. fondazioni di partecipazione, strumenti alternativi all’appalto per l’affidamento degli incarichi, ecc.)
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Strategie di sviluppo del Piano
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Promozione della collaborazione operativa: condivisione tra operatori e organizzazioni delle informazioni e del lavoro in team per obiettivi
Impegno all’accountability: dar conto dei risultati ottenuti, favorendo l’apprendimento dei portatori di interessi
Impegno a orientare i servizi/interventi verso criteri di:
o prossimità e omogeneità
o tempestività ed equità
o prevenzione (non solo riparazione) e inclusione
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Contenuti del PDZ
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1. Profilo di comunità dell’ambito
2. La governance del processo pianificatorio
3. Le azioni di sistema (governance sociale, governo del sistema integrato, consolidamento dei livelli di prestazione, integrazione socio sanitaria)
4. Aree di intervento (obiettivi strategici, priorità del PDZ, azioni, tempi e risorse)
5. Le risorse del PDZ
6. Monitoraggio, verifica e valutazione del PDZ
7. Il Piano Attuativo Annuale (PAA)
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Governance del processo pianificatorio
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L’Assemblea dei Sindaci sulla base degli indirizzi dalle Linee Guidaregionali fa proprio l’approccio partecipativo per la costruzionedel PDZ strutturandolo in 4 fasi
InformativaPer l’informazione, motivazione, sensibilizzazione eattivazione dei cittadini e delle loro organizzazioni
Concertazione
Tra l’Assemblea dei Sindaci e i soggetti pubblici e privatiper condividere, strategie, priorità, obiettivi generali ele tematiche da portare negli altri Tavoli diconsultazione
ConsultativaPer conoscere le opinioni degli attori sociali rispettoalcuni temi rilevanti del PDZ: bisogni, risorse, priorità,obiettivi e azioni, modalità di intervento, ecc.
Co-progettazionePer la stesura dei contenuti del PDZ con i soggettipubblici e privati che partecipano con risorse propriealla sua realizzazione
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Cronogramma delle attività 2012
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Settembre: Conferenza di concertazione e avvio del processoprogrammatorio; sottoscrizione atto di pre-intesa con l’ASS6 per l’Areasociosanitaria del PDZ
Ottobre: Tavoli di consultazione; invio in Regione del PAA 2013 perle attività sociosanitarie
Novembre: Tavoli di co-progettazione delle attività del PDZ e delPAA 2013
Dicembre: approvazione dell’Assemblea dei Sindaci e del Direttoregenerale dell’ASS6 del PDZ 2013/2015 e del PAA 2013; sottoscrizionedell’atto di Intesa con l’ASS6 e dell’accordo di programma con tuttii partecipanti alla realizzazione del PDZ, invio in Regione dei documenti;assemblea pubblica di restituzione del lavoro svolto
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Sociodemografico (fonte anagrafi comunali, dati 2006/2010)
o La popolazione dell’ambito è di circa 61mila abitanti al 31/12/2010, increscita rispetto al 2006 del 6% più della media provinciale (+4%)
o crescita rapida di minori (+11,1%), anziani (+8,9%) e adulti (+4%)
o struttura della popolazione mediamente più “giovane” (anziani/minori)rispetto alla media provinciale: trend positivo del saldo naturale (nascite+14,1%) e del saldo migratorio che però rallenta (iscritti – cancellatianagrafe)
o elevata presenza straniera, 8mila unità circa (13,2%) più della mediaprovinciale (11,4%), che sostiene la crescita della popolazione e abbassal’età media: 1 straniero su 4 ha meno di 18 anni, 6 su 10 meno di 35 anni
o nuclearizzazione delle famiglie: aumentano di numero ma diminuisconoi componenti per famiglia: oggi i nuclei con una o due persone sono il54,6%; in aumento gli anziani con 80 anni e più che vivono da soli
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Sociodemografico: minori (0-17 anni) (fonte anagrafi comunali, dati al 31 dicembre)
2006 2010 QuotaVariazione
v.a. %AZZANO DECIMO 2.484 2.845 25,7 361 14,5CHIONS 936 1.041 9,4 105 11,2FIUME VENETO 1.879 2.059 18,6 180 9,6PASIANO DI PORDENONE 1.396 1.454 13,1 58 4,2PRATA DI PORDENONE 1.396 1.608 14,5 212 15,2PRAVISDOMINI 602 692 6,2 90 15,0ZOPPOLA 1.296 1.387 12,5 91 7,0AMBITO 6.3 9.989 11.086 100,0 1.097 11,1
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Sociodemografico: minori stranieri (0-17 anni) (fonte anagrafi comunali, dati al 31 dicembre)
2006 2010 QuotaVariazione
v.a. %AZZANO DECIMO 248 410 20,6 162 65,3CHIONS 95 175 8,8 80 84,2FIUME VENETO 136 189 9,5 53 39,0PASIANO DI PORDENONE 228 361 18,1 133 58,3PRATA DI PORDENONE 235 454 22,8 219 93,2PRAVISDOMINI 94 201 10,1 107 113,8ZOPPOLA 120 202 10,1 82 68,3AMBITO 6.3 1.156 1.992 100,0 836 72,3
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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SocioeconomicoLa crisi sta pesando notevolmente sul sistema economico eproduttivo dell’ambito che si caratterizza per una forte presenza diimprese nei settori: agricoltura, manifatturiero e costruzionio nascono meno imprese: nel triennio 2009/11 il calo nell’ambito èmaggiore della media provinciale (-1% contro -0,6%), in particolarenell’agricoltura, nel manifatturiero nei comparti trainanti del legno-arredoe della meccanica (Fonte: Unioncamere)
o saldo negativo nel triennio 2009/11 tra i movimenti di assunzione equelli di cessazione (Fonte: Ergon@t, calcolo sui domiciliati nell’ambito)
o calano le assunzioni con contratti a tempo indeterminato (1/10),aumentano quelle con contratti più flessibili (tempo determinato,parasubordinati. Intermittenti, somministrati, LSU, Tirocini…)
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Socioeconomicoo risultano più penalizzati nell’ingresso e reingresso nel mercato dellavoro gli stranieri, i giovani e gli “anziani” over 45enni che risentonoanche dell’allontanamento dell’età pensionabile
o i disabili dell’ambito iscritti a fine 2010 al collocamento mirato sono278 (17,8% del tot. prov.), più donne e over 44enni. Nel 2010 circa uno su 10ha beneficiato di un contratto di assunzione (in genere a tempodeterminato)
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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* Dato popolazione non definitivo
2009 2010 2011Var 2010/2011
v.a. %
Utenti 1.641 1.943 1.935 -8 -0,4Incidenza % su pop. tot. 2,8 3,3 3,2* -0,1Inc. % media regionale 3,9 4,0 3,8* -0,2
Inc. % stranieri su tot. casi d.m. 10,2 11,2 +1,0
Inc. % femminile su tot. casi d.m. 56,9 56,0 -0,9
Inc. % disabili su tot. casi d.m. 28,2 28,6 +0,4
Persone in carico al SSC con PAI
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Minori (0-17) in carico al SSC
2011 Quota %
Azzano Decimo 61 22,8Chions 24 9,0Fiume Veneto 56 20,9Pasiano di Pordenone 36 13,4Prata di Pordenone 27 10,1
Pravisdomini 32 11,9
Zoppola 32 11,9
TOTALE ambito sud 268 100,0
Incidenza sul totale degli utenti 13,9%
Incidenza minori italiani 84%
Incidenza minori stranieri 16%
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Minori disabili in carico al SSC
2011 Quota %
Azzano Decimo 25 24,8Chions 13 12,9Fiume Veneto 21 20,8Pasiano di Pordenone 14 13,9Prata di Pordenone 11 10,9
Pravisdomini 6 5,9
Zoppola 11 10,9
TOTALE ambito sud 101 100,0
Inc. disabili sul totale degli utenti minori 37,7%
Incidenza maschi 64,4%
Incidenza femmine 35,6%
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Le problematiche principali
Diagnosi sociali prevalenti 2011 Quota %Problematiche connesse alle disabilità 81 30,2Prob. connesse alle competenze del ruolo genitoriale 77 28,7
Probl. connesse al ciclo evolutivo /disagio psicologico 52 19,4
Problematiche scolastiche 33 12,3
Sospetto maltrattamento e/o abuso (psi., fisico, sex) 8 3,0Autosufficienza parziale 7 2,6Precarietà economica 3 1,1Non autosufficienza 2 0,7Problematiche connesse alla devianza (penale) 2 0,7
Altre diagnosi 3 1,1
TOTALE Utenti minori ambito sud 268 100,0
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Breve profilo di comunità dell’ambito
Piano 2013-2015 di Zona
Minori in carico al SSC
2011Minori con Provvedimento giudiziario 88Minori in comunità 16
In Regione 11
Fuori Regione 5Minori in affidamento familiare 23Minori in affidamento leggero 3Minori stranieri non accompagnati 1
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Il progetto Monitor Dis-Agio
Attività scolastica, dati complessivi di ambito Anno 2011N. Minori interventi individuali 854N. Minori in attività di gruppo 1.085N. Genitori coinvolti Consulenze 287N. Genitori coinvolti Formazione 602
N. Insegnanti coinvolti Consulenze 337
N. Insegnanti coinvolti Formazione 209
Distretto sanitario sud
via XXV Aprile 40 Azzano Decimo
Altre sedi Distretto sud:Servizio ADI e ambulatorio infermieristico presenti a:Fiume Veneto, Zoppola, Pravisdomini, Pasiano e Prata (dove c’è ginecologo consultorio e dentista)
Guardia medica
CdR
I e II pRSA III p
Distretto -DP
Consultorio SNPI
Breve profilo di comunità dell’ambitoProfilo Sociosanitario
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Breve profilo di comunità dell’ambito
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Servizi del Distretto sanitario Area Minori e Famigliao Consultorio Familiare (sanitario e socio- psicologico)o Servizio Neuropsichiatria infantileo Centro di salute mentale o Servizio Educativo Territorialeo Dipartimento di Prevenzione (Ufficio Sanitario, Vaccinazioni, tecnico della prevenzione)o Pediatri di Libera Scelta / Medici di Medicina Generale
Alcuni dati dell’attività del Distretto nel 2011
o L’Unità di valutazione distrettuale integrata sociale e sanitaria haeffettuato 1.062 valutazioni di 198 adulti, 832 anziani e 32minori (3%)
o Il Servizio Infermieristico ha assistito a domicilio 1.725 persone
o Il Servizio Riabilitativo ha assistito 535 persone a domicilio
o In RSA sono state ricoverate 367 persone con una degenza mediadi 25 giorni
Breve profilo di comunità dell’ambito
Piano 2013-2015 di Zona
o Non esiste alcuna struttura ospedaliera
o Il Distretto Sanitario Aziendale è l’unico a non essere stato sede diUSL prima dell’Aziendalizzazione;
o Azzano Decimo, sede di maggior erogazione dei servizidistrettuali, è scarsamente collegato dai mezzi di trasportopubblici (anziani, stranieri …)
o Uffici Distrettuali frequentemente affollati (es. Anagrafesanitaria) a causa della alta presenza di stranieri
o Grande impegno del Consultorio Familiare per raggiungere ilmaggior numero possibile di donne straniere (25% dell’utenzatotale nel 2011)
o Il Distretto non sempre riesce ad assicurare compiutamente lapresa in carico o un effettivo progetto personalizzato
o L’Attività dei Dipartimenti di Salute Mentale, Prevenzione,Neuropsichiatria e dipendenze da integrare di più con il distretto
Breve profilo di comunità dell’ambito
Profilo sociosanitario: tratti distintivi
Risultati del primo PAT - PDZ del Distretto Sanitario 2006/2008
o Apertura RSA
o Assistenza domiciliare infermieristica 12 ore al giorno e 7 giorni su 7
o Rivisitazione protocollo provinciale sulle dimissioni protette
o Realizzazione della rete domiciliare delle cure palliative
o Realizzazione del PUA distrettuale
o Istituzione dell’equipe del SERT del Distretto Sud
Piano 2013-2015 di Zona
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Risultati del primo PDZ dell’Ambito distrettuale 2006/2008
Piano 2013-2015 di Zona
Ha attivato nuove relazioni tra organizzazioni, servizi e operatori
Ha favorito l’apprendimento reciproco degli operatori e la pratica del lavoro di rete
Ha migliorato la conoscenza del territorio comunale, di ambito distrettuale, provinciale di area vasta
Un PDZ centrato sulle singole specifiche progettazioni (24), non sulle attività quotidiane del SSC
o Alcune sono diventate servizi/interventi
o Altre sono rimaste progetti rinnovati di anno in anno
o Altre si sono esaurite
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Risultati del primo PDZ 2006/2008
Piano 2013-2015 di Zona
I nuovi servizi e interventi: MONITOR DIS-AGIO per la promozione dell’agio e la prevenzione del disagio dentro e fuori la scuola
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Risultati del primo PDZ 2006/2008: nuovi servizi e interventi
Piano 2013-2015 di Zona
L’EQUILIBRISTA – attivazione di comunità e sviluppo delle reti locali a favore di giovani, famiglie e società sportive
PRIMA E DOPO LA CAMPANELLA – pre e post scuola e accompagnamento per alunni delle materne, primarie e secondarie di 1° grado
SPAZIO NEUTRO per genitori e figli allontanati
LA GABBIANELLA E IL GATTO – sportello affido
MOTORETTE, BICICLETTE E CAMIONETTE – potenziamento dei trasporti sociali
C.E.S.T.A. – centro servizi territoriali di ambito, accompagnamento a la ricerca della casa
EQUIPE MINORI INTEGRATA: valutazione congiunta SSC – ASS6
MEDIATORE CULTURALE: integrazione sociale stranieri e Rom - Sinti
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Breve profilo di comunità dell’ambito
Piano 2013-2015 di Zona
Servizi e risorse nell’ambitoo 3 “Case di riposo” ad Azzano, Pasiano e Zoppola
o 5 Centri diurni/anziani/sociale ad Azzano D., Chions, Prata di Pn, Pravisdomini, Zoppola
o 5 Cooperative sociali* (3 tipo A, 2 tipo B) (circa un ottavo del tot. prov.) ad Azzano D., Fiume V., Pasiano di Pn (2) e Prata di Pn
o 42 Associazioni di volontariato (odv)* (13,9% del tot. prov.)
o 10 Associazioni di promozione sociale (aps)* (11,9% del tot. prov.)
o 10 Progetti giovani/informagiovani/ludoteca/doposcuola
o 11 Asili nido, 6 Servizi sperimentali
o> 25 associazioni sportive
n.b. fonte: elenchi ricavati dai registri ufficiali della Regione
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Breve profilo di comunità dell’ambito
Piano 2013-2015 di Zona
Servizi e risorse del SSC nell’area Minori e Famigliao Servizio Sociale Professionale
o Erogazione di contributi (abbattimento rette asili nido, sostegnogestanti in difficoltà, accoglimento minori e mamme in comunità, sostegnodel genitore affidatario del figlio minore, contributo adozioni internazionali)
oServizi socio-educativi e domiciliari
oEquipe minori (con provvedimento del Tribunale per minori)
o Progetto affido (sportello affido)
o Servizio Monitor Dis-Agio
o Servizio Spazio Neutro protetto
o Servizio Pedibus
o Servizio di pre-post scuola “Prima e dopo la campanella”
o Attivatore di comunità Progetto “Equilibrista”
o Mediazione linguistica e culturale
o Progetto devianza (contrasto alla devianza e alla marginalità)
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N. 5 – Integrazione socio-sanitaria: Area minori e famiglia
Piano 2013-2015 di Zona
ObiettiviSociali (S), Sociosanitari (SS)
MacroazioniArea vasta (AV), Locale (L)
(R, SS) N. 5.1 - Promuovere lapermanenza dei minori infamiglia
(AV) N. 5.1.1 - Qualificazione dei percorsi valutativitramite equipe di valutazione multi professionalidedicate ai minori e famiglie multiproblematiche
(AV) N. 5.1.2 – Definizione modalità di presa in caricoe dei protocolli per il trattamento dei minori e lorofamiglie, con priorità adolescenti con esordi psichiatrici(AV) N. 5.1.3 - Ridefinizione modalità di presa incarico, e trattamento dei minori e loro famiglie nellesituazioni di adozioni problematiche(L) N. 5.1.4 - Realizzazione interventi di promozionedell’agio e contrasto al disagio dei minori nella scuola ein famiglia
Obiettivi regionali del PDZ e le macroazioni
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N. 5, 10 – Integrazione socio-sanitaria: Area minori e famiglia
Piano 2013-2015 di Zona
ObiettiviSociali (S), Sociosanitari (SS)
MacroazioniArea vasta (AV), Locale (L)
(R, SS) N. 5.2 - Qualificare ilprocesso di sostegno eallontanamento del minore e ilsistema di accoglienza esternoalla propria famiglia
(AV) N. 5.2.1 - Sviluppo di un progetto sulle famiglieaffidatarie
(AV) N. 5.2.2 – Definizione delle comunità diaccoglienza secondo tipologie diversificate;Proseguimento presa in carico della famiglia primadell’inserimento, durante e dopo la dimissione delminore in comunità e / in situazione di affido
(R, SS) N. 10.1 - Collegare gliinterventi sociali e sociosanitaricon azioni inerenti le politichefamiliari
(AV) N. 10.1.1 - Creare sinergia tra i vari interventisocio-sanitari programmati da SSC e ASS6 a favoredelle famiglie e le attività messe in atto da soggetti nonistituzionali beneficiari di risorse pubbliche
Obiettivi regionali del PDZ e le macroazioni
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Piano 2013-2015 di Zona
CONTATTI
SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI ambito distrettuale Sud 6.3
Piazza San Giacomo, 133080 (loc. Praturlone) Fiume Veneto (PN)
Tel. 0434 954.811Tel. 0434 954.825 / 823Fax. 0434 953.927
e-mail:programmazione.ambitosociale@comune.azzanodecimo.pn.itwww.comune.azzanodecimo.pn.it