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dal campanile di Azzano Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Maggio 2006 STIAMO BENE CON PIETRO Ritorna la festa del Patrono. Avendo deciso: "Vado a pescare", ci piace vedere Pietro sulla barca. È con un gruppo di amici. Anche noi scegliamo di stare con lui. Gesù lo aveva già designato come pietra fondamentale della sua Chiesa. Stare con Pietro e con i suoi successori. .. Ora Benedetto XVI, papa mite e forte: non può tradire la sua missione e misconoscere i valori evangelici. "Prendi il largo". La barca è spesso agi- tata dalle onde e dai venti contrari. Quanti pregiudizi, critiche, interventi duri perché il papa parla di matrimonio, di famiglia, di vita in conformità alla tradizione cattolica. "Vi farò pescatori di uomini". Ogni professione richiede impegno, costanza, aggior- namento ... Il rischio di agire come se tutto dipendesse dalle nostre capacità, può por- tarci a delusioni: "Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla". Ma ar- riva dal Risorto quell'invito: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la grande quantità di pesci. Soprattutto per quanto riguarda l'attività pastorale e la nostra crescita spirituale, è indispensabi- le la grazia divina: "Senza di me non potete far nulla". Il Risorto è con noi e noi, come Pietro, siamo a riconoscerlo: ''Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Nonostante tante debolezze e infedeltà, ognuno di noi trova il coraggio per rispodergli, come il Patro- no: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene". Proprio questa fede siamo pron- ti a rinnovare ogni domenica, comunitariamente, e a cercare nel Pane eucaristico la forza e la costanza di dimostrargli il nostro amore nell'essere suoi discepoli. I Parroci MESSA DI PRIMA COMUNIONE Ecco i 69 nuovi invitati alla mensa del Signore, domenica 23 aprile, ottava di Pasqua, preparati con amore dalle catechiste Nadia Doimo, Gianna Vignandel , Lisa Santarossa , Federica Dorigo , Manuela Pavan, Loretta Facca e Chiara Stefani. Con l'augurio di essere fedeli all'appuntamento domenicale e così coltivare l'amicizia con Gesù. + + f .t- I i" 1- r r ' i' ;P , I- t- 'T i- i' il ì .. 111 ... l" 1# . I- .;. .!. + .L Amato Martina; Anastasia Enrico; Andreatta Lorenzo; Bacchelli Matteo; Battistella Mara; Bovio Alessia; Filpi Jhasmine; Luvisotto Andrea; Magarotto Giulia; Mattiuz Anna; Mercuri Leonardo; Missana Alexis; Moretto Giulia; Orofino Cristian; Orofino Giovanna; Pedot Matteo; Piccin Martina; Pretto Massimiliano; Salvador Luca; Sagat Marco; Viero Matteo; Andrioli Claudia; Azzano Daniele; Boccalon Marco; Bortoletto Valeria; Cappelletto Alessia; Cella Ilaria; Chiarot Sofia; Cortese Roberto; Gardonio Stefania; Gasparini Elisa; Goz Nicolas; Innocente Federico; Loisotto Giorgia; Lovisutto Alberto; Palleva Anna; Prosdocimo Ambra; Rota Evelin; Torresan Alessandro; Zambon Alberto; Ball ardin Giorgia; Bidinot Davide; Furlanis Giorgia; Giudice Edoardo; Lovisa Martina; Lupi Angela; Manias Tommaso; Marcon Luca; Montinaro Simone; Moschetta Davide; Panontin Alessandra; Ragogna Francesca; Roman Vanessa; Tellan Giulia; Toffoli Riccardo; Zuccon Oleksandro; Bianchet Emanuele; Bortolato Francesca; Corazza Federica; Lucaj Daniel; Manzatto Federico; Perosa Samantha; Peruch Nicole; Puiatti Marco; Schihab Samira; Toscano Antonio; Turchetto Marina; Turchetto Martina Jasmine; Zoccolan Luca.

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dal campanile di Azzano Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Maggio 2006

STIAMO BENE CON PIETRO Ritorna la festa del Patrono. Avendo deciso: "Vado a pescare", ci piace vedere Pietro sulla barca. È con un gruppo di amici. Anche noi scegliamo di stare con lui. Gesù lo aveva già designato come pietra fondamentale della sua Chiesa. Stare con Pietro e con i suoi successori. .. Ora Benedetto XVI , papa mite e forte: non può tradire la sua missione e misconoscere i valori evangelici. "Prendi il largo". La barca è spesso agi­tata dalle onde e dai venti contrari. Quanti pregiudizi, critiche, interventi duri perché il papa parla di matrimonio, di famiglia, di vita in conformità alla tradizione cattolica. "Vi farò pescatori di uomini". Ogni professione richiede impegno, costanza, aggior­namento ... Il rischio di agire come se tutto dipendesse dalle nostre capacità, può por­tarci a delusioni: "Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla". Ma ar­riva dal Risorto quell'invito: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la grande quantità di pesci. Soprattutto per quanto riguarda l'attività pastorale e la nostra crescita spirituale, è indispensabi­le la grazia divina: "Senza di me non potete far nulla". Il Risorto è con noi e noi, come Pietro, siamo a riconoscerlo: ''Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Nonostante tante debolezze e infedeltà, ognuno di noi trova il coraggio per rispodergli, come il Patro­no: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene". Proprio questa fede siamo pron­ti a rinnovare ogni domenica, comunitariamente, e a cercare nel Pane eucaristico la forza e la costanza di dimostrargli il nostro amore nell'essere suoi discepoli. I Parroci

MESSA DI PRIMA COMUNIONE Ecco i 69 nuovi invitati alla mensa del Signore, domenica 23 aprile, ottava di Pasqua, preparati con amore dalle catechiste Nadia Doimo, Gianna Vignandel , Lisa Santarossa, Federica Dorigo, Manuela Pavan, Loretta Facca e Chiara Stefani. Con l'augurio di essere fedeli all'appuntamento domenicale e così coltivare l'amicizia con Gesù.

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ECHI DEL CONVEGNO DIOCESANO Convegno diocesano di fine dicembre 2005: la novità di un evento di grande respiro che rappresenta una tappa di intenso significato nella storia della no­stra comunità ecclesiale di Concordia Pordenone. E non soltanto per la sua straordinarietà, trattandosi di una con­vocazione talmente ampia e coinvol­gente quale mai si era prima verificata nella chiesa locale. Ma particolarmen­te per il lungo cammino di preparazio­ne che l'aveva preceduta nelle parroc­chie e per le ripercussioni che essa con­tinuerà a far emergere, in modo spe­ciale negli indirizzi pastorali del Vesco­vo, mons. Ovidio Paletto, che impron­teranno e daranno impulso alla vita cri­stiana delle nostre parrocchie nei pros­simi anni. Il Piano pastorale che è sca­turito in tanta parte dalle indicazioni del­la grande assemblea diocesana, pre­sentato e offerto alle comunità parroc­chiali sul finire del mese di giugno, rap­presenta uno strumento di riflessione e di lavoro che si snoda sullo sfondo del­le grandi linee del Vaticano secondo. A quarant'anni dalla sua conclusione, quell'avvenimento di portata universa­le costituisce ancora oggi, nella sua ric­chezza sempre da scoprire, un ine­sauribile e sorprendente mistero di Gra­zia e di Rivelazione dello Spirito che continua a riproporre la sua novità e fre­schezza. Che possono ridare un volto sempre più giovane e amabile alla Spo­sa bella di Cristo, la sua Chiesa. Nella quale ciascuno di noi è chiamato a of-

frire il proprio contributo e la propria te­stimonianza. Non solo i convocati al grande Convegno diocesano; non solo i membri dei consigli pastorali che si stanno attualmente rinnovando, per una ripresa energica e rivitalizzante delle attività nel prossimo settembre; non so­Ia i catechisti e altri operatori della pa­storale parrocchiale; non solo pochi e generosi volontari della Casa comune della Chiesa, ma tutti i battezzati, tutte le persone di buona volontà che accol­gono l'invito di Cristo a seguirlo, come le pecore che riconoscono il Pastore dalla sua Voce che risuonerà fino alla fine dei tempi. Riprendendo il tema del Convegno, possiamo richiamarci alla recente pub­blicazione dei relativi Atti: 230 pagine nelle quali si coglie in particolare la sin­tesi di tre giornate di intenso lavoro, cor­redata da dati numerici e dai risultati di una ricerca sull'esperienza religiosa nel­la diocesi di Concordia Pordenone con­dotta da uno specialista. Particolar­mente significativo il resoconto dei la­vori di gruppo, incentrati in cinque ar­gomenti di fondo e articolati in sottote­mi di peculiare specificità, per cui ogni ambito è stato affidato a tre o quattro commissioni di lavoro. Tutte le relazio­ni degli interventi evidenziano alcuni elementi di fondo: da quegli incontri­confronti sono emerse la vitalità della nostra Chiesa, una molteplicità conso­lante di carismi posti a servizio della comunità e tanta maturità e consape-

volezza nei laici che collaborano con i sacerdoti. Gli ambiti che hanno costi­tuito il nucleo delle riflessioni di gruppo sono riconducibili ai grandi temi: quale esperienza di Dio?: le radici della Spe­ranza; quale appartenenza alla comu­nità ecclesiale?: una Speranza condi­visa; gli stili di vita: una Speranza che diventa storia; quale trasmissione del­la fede?: una Speranza da comunica­re; cittadini e cristiani: una Speranza per i nostri paesi e le nostre comunità. Fra le indicazioni suggerite dagli interventi dei partecipanti, si evidenzia la neces­sità di porre al centro della vita cristia­na la Parola e la liturgia che attua la for­za salvifica offerta da Cristo con i sa­cramenti; l'esigenza di una delicata cu­ra della vita interiore che deve essere alimentata anche attraverso momenti di silenzio e di ascolto; l'attenzione al­le famiglie e al mondo giovanile; la pre­senza attiva nella società civile per un contributo concreto di servizio; lo stile di accoglienza reciproca e verso l'e­sterno che deve caratterizzare la vita di ogni cristiano. Sono soltanto alcuni flash che confi­gurano un'immagine molto riduttiva di quanto è avvenuto tra noi con la grazia del Convegno e di quanto si potrà fare nel futuro. Ma è soprattutto importante mettere in risalto l'azione dello Spirito che continua a guidare la sua Chiesa e che vive e opera in ciascuno di noi per­ché possiamo essere tralci che porta­no molto frutto. Flavia Sacilotto

IL CONSIGLIO CHIAMA SANTA CRESIMA È giunto il momento di rinnovare il Consiglio Pastorale per­ché ormai il suo mandato si è concluso. Il nuovo consiglio si riunirà a settembre e dovrà essere un consiglio "missiona­rio", cioè più presente nelle varie attività e nei bisogni della parrocchia. Chi ha voglia di partecipare alle riunioni e di far parte di que­sto gruppo, è accolto a braccia aperte; poi invitiamo tutti i gruppi che operano in parrocchia a nominare un proprio rap­presentante che possa venire nel consiglio perché è un suo diritto ma anche un dovere, per potersi confrontare su varie tematiche, per poter avere diversi punti di vista sui bisogni e sui problemi della nostra parrocchia e per informare gli altri sul programma del proprio gruppo. C'è tanto bisogno di avere giovani in consiglio, che hanno tanta voglia di fare, di lavorare per il nuovo oratorio, hanno idee interessanti e insieme a loro si possono realizzare di­verse attività più coinvolgenti per i nostri parrocchiani. Il consiglio pastorale si riunisce una volta al mese, inizia a settembre per concludersi a giugno Il CONSIGLIO CI CHIA­MA, ECCOMI!! È la risposta più bella e giusta che ognuno di noi dovrebbe dare, senza timori e senza ascoltare i pre­giudizi altrui. Vi aspettiamo fiduciosi. /I "vecchio" Consiglio

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Il nostro Vescovo Mons. OVIDIO POlETTO sarà con noi il 28 ottobre 2006, alle ore 16, per conferire la Santa Cresima ai giovani che in settembre inizieranno la terza superiore.

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UN INVITO A PREGARE PER IL PAPA "Pregate perché sia un pastore umile e fermo". Con queste parole Benedetto XVI si è rivolto alla folla di fedeli e a cia­scuno di noi mercoledì 19 aprile, durante l'udienza genera­le nella quale ha ricordato la sua elezione a pontefice della Chiesa, esattamente un anno fa. In quella memorabile gior­nata Lui stesso, non appena eletto, si era presentato come "un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore" e si affidava alle nostre preghiere e all'aiuto celeste per intra­prendere fiducioso la sua altissima missione spirituale. In questi giorni vari commentatori hanno evidenziato i tratti sa­lienti della personalità del nostro Pontefice: il suo stile sobrio ed essenziale, il suo eloquio semplice ma profondo, il suo sguardo buono e rasserenante, la sua mi­tezza che, più di un dato caratteriale, ap­pare come una precisa scelta di servizio a favore del prossimo. Sono questi gli ele­menti che forse colpiscono di più la nostra sensibilità e che alimentano il nostro af­fetto e il nostro amore per Lui , prima an­cora di ogni considerazione sugli aspetti teologici ed ecclesiali della sua predica­zione. Papa Ratzinger prima che all'intel­letto parla al nostro cuore: "La vostra vici­nanza mi conforta. Non mi fate mancare il dono della vostra indulgenza e del vo­stro amore. A ciascuno di voi chiedo di so­stenermi pregando ... ". Ad un anno di pon­tificato, già così intenso e significativo, que­sto reiterato invito alla preghiera rimane l'insegnamento centrale per ciascuno di noi perché più immediato, più coinvolgente e più praticabile. Pregare per il papa co­me per qualsiasi altra persona significa

porsi nei suoi confronti in atteggiamento di accettazione, di accoglienza e di amore. Se il papa invita a pregare significa che nessuno di noi, da solo, ha risorse sufficienti per espri­mere un'umanità compiuta e per renderci capaci di vero amo­re disinteressato. Pregare dunque per accogliere e diffon­dere l'amore di Dio perché, ammonisce il Cristo "se uno ri­mane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla" (Giov. 15, 6-7) . La catechesi del papa, in questo primo anno di pontificato si è incentrata so­prattutto sul commento di alcuni Salmi che sono, per eccel­lenza, le preghiere della Bibbia. Considerando anche i con­tenuti della sua enciclica "Dio è amore", appare evidente il

suo intendimento pastorale. "Abbiamo bisogno che il nostro cuore e il nostro in­telletto vengano illuminati da Dio", ha più volte affermato Benedetto XVI. Si tratta di un preciso compito per tutti ed in partico­lare per i cristiani i quali nella preghiera possono trovare il cammino per andare verso Dio e per parlare con Lui. In una recente intervista, richiesto di definire la figura dell'attuale pontefice, il cardinale Ruini ha detto di considerarlo "un Papa proteso a rendere Dio credibile in questo mondo, e che per questo chiama la Chie­sa a purificare se stessa, mettendo al cen­tro Cristo, la preghiera, la liturgia e l'ascolto della Parola, molto più dei programmi e dell'organizzazione". C'è materia per ri­flettere non solo sui presupposti della nostra fede, ma anche sulla fondamenta­le dimensione della nostra appartenenza alla Chiesa. Salvino Lovisa

LA FAMIGLIA ESISTE ANCORA 7 Sempre più spesso si parla di "crisi della famiglia" per in­dicare quel fenomeno sociale che ha portato alla disgre­gazione dei nuclei familiari e alla relativa modificazione dei costumi di vita. Le statistiche dicono che in Italia un matri­monio su quattro termina con una separazione e che la mag­gior parte delle separazioni avvengono nel primo anno di matrimonio. Il Friuli, con la Valle d'Aosta, il Veneto, la Lom­bardia e l'Emilia Romagna, è fra le Regioni con il più alto tasso di separazioni, fenomeno in costante aumento dalla metà degli anni Ottanta. Questa situazione deriva da una serie di fattori che coinvolgono i valori e lo stile di vita dei singoli, della comunità e del territorio. Una delle ragioni, dal punto di vista storico-culturale, che ap­pare determinante nella spiegazione di questo fenomeno, è il progressivo isolamento della famiglia e dei suoi compo­nenti all'interno della comunità sociale. Sino a 40/50 anni fa le famiglie erano costituite da 20/30 persone. I coniugi, dopo il matrimonio, continuavano a vivere nella famiglia d'origine, con i genitori, con i fratelli e le loro famiglie. In un'e­conomia povera e prevalentemente agricola il senso di soli­darietà all'interno della famiglia era molto forte. In questo contesto le difficoltà della coppia, così come quelle del sin­golo, trovavano il sostegno dei componenti della famiglia. Non ci si separava immediatamente di fronte alle prime dif­ficoltà; non ci si separava quando non vi era più comunione tra i coniugi ; non ci si separava neppure quando un coniuge emigrava senza più fare ritorno a casa.

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I coniugi o il coniuge continuavano a vivere in famiglia , dal­Ia quale comunque ricevevano un sostegno, anche econo­mico. D'altra parte, la mancanza di autonomia economica dei coniugi non permetteva ai singoli di vivere fuori dal con­testo familiare. Vivere fuori dalla famiglia avrebbe compor­tato comunque l'esclusione dalla comunità e dalla società stessa. La famiglia attuale, invece, è composta dai soli co­niugi e da uno o due figli. È una famiglia che vive quasi sem­pre lontana dalle famiglie d'origine, spesso isolata da parenti e amici e difficilmente inserita nella comunità territoriale. Ci si ritrova in casa soltanto al termine della giornata lavorati­va o nel fine settimana. Il nucleo familiare è isolato. Affronta le difficoltà quotidiane in solitudine. La coppia è sola e priva di riferimenti che la possano aiuta­re a superare i conflitti, soprattutto nei primi anni di matri­monio quando è naturalmente più difficile per i due coniugi trovare il giusto equilibrio. I coniugi vivono le loro prime crisi in solitudine, con dolore e disagio. In questa società indivi­dualistica, la famiglia va sostenuta sia nella gestione dei con­flitti, per evitare la separazione, sia nel periodo immediata­mente precedente e successivo alla separazione, per evita­re che i conflitti si acuiscano ed esplodano. I conflitti di una coppia in crisi sono fonte di grave disagio per i coniugi, per i figli e per la società. La comunità non può continuare ad ignorare le difficoltà della famiglia in crisi e deve farsi carico di trovare gli strumenti e i luoghi più opportuni per aiutare le famiglie ed i singoli. Associazione Famiglia e Società

XXV DI SACERDOZIO DEL NOSTRO COMPAESANO DON FRANCO BIASUZZI

"Non voi avete scelto me, ... ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché an­diate e portiate frutto e il nostro frutto rimanga; perché tutto quello che chie­derete al Padre, nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri." (Gv 15, 16-17) Sin da bambino ho sentito la chiamata di Gesù. Provavo un gran desiderio nel servire il Signore partecipando tutti i giorni alla S. Messa. Fatte le classi pic­cole bisognava continuare e dalla Par­rocchia di Barbeano di Spilimbergo, nel­l'ottobre del 1963, entrai in V Elemen­tare nel Seminario Vescovile di Porde­none. Poi ho frequentato le Medie, il Li­ceo classico, ho preso la maturità ma­gistrale e ho proseguito con i cinque an­ni di Teologia. Nel sesto anno pastora­le sono andato a far servizio nella par­rocchia di S. Giorgio di Pordenone, do­ve sono diventato diacono e mi sono preparato all'ordinazione sacerdotale avvenuta il 13 giugno 1981 nella par­rocchia di Azzano Decimo dove risie­deva la mia famiglia. La prima espe­rienza sacerdotale l'ho fatta a San Sti­no di Livenza come cappellano. Poi so­no stato a Porcia nella parrocchia di S.

Giorgio. E da Porcia ho chiesto di avvi­cinarmi a casa. Nel 1988 il vescovo Abramo Freschi ha pensato ad una si­stemazione diversa. Mi ha inviato a Claut con nomina di parroco di Erto e con l'inizio del nuovo anno pastorale anche di Cimolais. Le cose non sono andate così. Pertanto sono venuto via da Erto nell 'ottobre 1990. E con il mio "sì" sono venuto nelle parrocchie di Mussonsa di Morsano e Villanova del­

dovuto affrontare difficoltà che hanno segnato la vita. Ha dato motivo di "Ri­surrezione" alla mia vita il Salmo 36: "Affida al Signore la tua vita ed Egli compirà la sua opera". Il 25 giugno di quest'anno celebrerò il 25 0 di sacerdo­zio. Una tappa importante per la mia vi­ta. Ringrazio il Signore e la Madonna per questo traguardo e chiedo a tutti quelli che conosco la loro sincera pre­ghiera. Don Franco Biasuzzi

la Cartera di San Mi­chele al Tagliamento. A Mussons sono rimasto tre anni e mezzo e poi sono rimasto a Villano­va fino ad oggi. Que­st'anno con il primo di febbraio ho preso ser­vizio come cappellano presso l'Ospedale di San Vito al Tagliamen­to tenendo anche la parrocchia di Villanova. Ora guardando alla mia esperienza sacerdota­le posso dire che il Si­gnore mi è stato sem­pre vicino, anche se ho A---:::'~-·'f!r~ -~:IIil'l1lml§iLfill'iì:·.ltIIIIJ!IiIIlIfmlE~~1I

CORSO PER FIDANZATI "CI PREPARIAMO AL MATRIMONIO"

Come ogni anno, nei mesi di gennaio e febbraio, nella no­stra parrocchia si è tenuto il corso per fidanzati in prepara­zione al matrimonio. Il corso è stato frequentato con entu­siasmo da una quarantina di coppie. Nei sette incontri, mol­to intensi sebbene limitati pochi, i relatori hanno affrontato con grande disponibilità temi fondamentali che vanno dalla nascita al consolidamento della coppia: il dono di sé, l'ac­coglienza dell 'altro, la comunicazione, il dialogo, il perdono, l'apertura alla vita. Il corso è stato un momento importante per tutti noi, per la riflessione individuale e di coppia: nella

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condivisione di questo percorso abbiamo potuto conferma­re il significato profondo della nostra scelta, il senso dello stare insieme per essere testimoni dell'Amore di Dio. Ci so­no sembrati particolarmente significativi i temi della comu­nicazione e dell'ascolto, fondamentali per condividere pen­sieri e problemi, desideri e progetti, sentimenti e speranze. Sappiamo come si costruisce una casa di mattoni, ma è più difficile costruire la casa dello spirito di due persone che si sposano e si assumono la responsabilità nella reciprocità dell'amore consapevole e gratuito. La difficoltà nel donarsi

gratuitamente, nell'intraprendere una nuova vita in­sieme, nella volontà a non venir meno alla fedeltà, al­la responsabilità del dono di una nuova vita, si pos­sono superare con la convinzione che l'Amore è un

Q; dono misterioso concesso a tutti coloro che lo vogliono scoprire. Interessante è stato l'incontro con Don Chi­no Biscontin, il quale ha espresso l'importanza del­l'attrazione, che va al di là del mero atto fisico, verso il desiderio di unione e di donazione profonda, della stima vicendevole, della capacità di intendersi, non solo a parole ma nei gesti, in modo da proiettare la nostra vita di coppia verso una dimensione più alta. Per noi che ci prepariamo al matrimonio cristiano, il fatto di sposarci in Chiesa non rappresenta una scel­ta "alla moda", ma ci impegna a presentare a Dio la persona che abbiamo scelto per condividere ogni gior­no della nostra vita. Annalisa e Carlo

VITA PARROCCHIALE

ANNO CATECHISTICO 2005·2006 Il 31 maggio, con la chiusura del mese dedicato a Maria, si è concluso anche l'anno catechistico. Nonostante la si­stemazione dei gruppi in diverse sedi a causa della temporanea inagibilità del­l'oratorio, la frequenza da parte dei ra­gazzi è risultata molto buona, come pu­re la partecipazione alle varie celebra­zioni eucaristiche. Anche quest'anno, attraverso varie immagini, abbiamo cer­cato di dare grande importanza alla pre­parazione dai tempi liturgici di Avvento e Quaresima. Durante le domeniche di Avvento sono state collocate in un car­tellone blu scuro, posto al lato dell'alta­re, quattro stelle di un giallo intenso con-

tenenti gli "inviti" ad accendere dentro di noi sentimenti di amore e di bontà per ben prepararci alla grande festa del Na­tale. Lo slogan scritto in alto" ... E VEN­NE LA LUCE", faceva volgere gli occhi anche verso il centro del disegno dove una grande stella cometa conteneva l'immagine della Natività. Gesù avvolto nella luce ricordava anche a noi che sia­mo chiamati ad essere la luce del mon­do. Utilizzando una semplice scheda i fanciulli sono stati invitati a seguire ta­le percorso con le loro catechiste. Per la Quaresima è stata scelta l'immagine di un paesaggio primaverile con varie strade che convergevano in un unico punto dal quale si vedeva sorgere un grande sole. Ogni domenica i ragazzi scoprivano l'indicazione riportata in uno dei sentieri e parte del messaggio scrit­to all'interno del sole. Alla messa delle ore 11 .00 durante l'omelia, il celebran­te, con riferimento al Vangelo letto, spie­gava la scelta del nome dato alla stra­da facendo comprendere come il cri­stiano, ascoltando e mettendo in prati­ca la parola di Dio, possa incamminar­si verso GESÙ SPERANZA DEL MON­DO. Le cinque strade della Quaresima sono state le seguenti: DESERTO, LU­CE, TEMPIO, SCELTA e GRANO; an­che in questo periodo, ogni gruppo du­rante l'incontro settimanale aveva mo­do di riflettere sul tema proposto e di colorare il foglio con il disegno che ri­produceva il paesaggio esposto in Chie-

NEO LAUREATI

sa. Il nostro cammino verso la Pasqua si è concluso con la Domenica delle Pal­me rappresentata da una strada rossa diversa dalle altre: la strada dell'AMO­RE. Anch'essa conduceva verso il sole nel quale in risalto c'era la Croce di Ge­sù circondata dalle impronte dei nostri passi non di color scuro, ma luminose come la Sua Croce a significare che chi la segue non cammina nelle tenebre. Anche il cielo, che all'inizio appariva co­perto di nuvole nere a rappresentare il peccato, alla fine era diventato limpido e sereno come il cuore di chi annuncia anche oggi con gioia al mondo che dav­vero GESÙ È RISORTO! Le catechiste

si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione

Dazzan Diego Bampo Chiara Buffa Lorenzo

Colautti Federico Crosato Alessandro

Gasparet Fadi Goz David

Manias Sara Zoppè Elisa

Roman Francesca

Università degli Studi di Padova, Facoltà Ingegneria Chimica Università degli Studi di Trieste, Facoltà Medicina Università degli Studi di Udine, Facoltà Ingegneria Meccanica Università degli Studi di Trieste, Facoltà Medicina Università degli Studi di Udine, Facoltà Scienze dell'Architettura Università degli Studi di Trieste, Facoltà Scienze delle Formazioni Università degli Studi di Trieste, Facoltà Astrofisica Università degli Studi di Venezia, Facoltà Lingue e Civiltà Orientali Università degli Studi di Venezia, Facoltà Architettura Università degli Studi di Venezia, Facoltà Architettura

L'UNITALSI ha programmato anche quest'anno

il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

che si terrà dal 7 al 13 agosto.

- La chiusura delle iscrizioni il 7 luglio -

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LABORATORIO TEATRALE Broadway???!!! Pfui!!! Dovevate essere qui, alla scuola dell'infanzia, per ammirare gli artisti in erba, ovvero i bambini grandi e medi alle prese con un progetto teatrale. Le insegnanti hanno deciso di scegliere questo labo­ratorio dopo aver osservato le potenzialità e gli interessi dei bambini dai quali sono emersi una buona immaginazione e creatività, nonché la capa­cità di immedesimarsi in personaggi fantastici. Le attività proposte in labo­

ratorio, con un approccio ludico e con un sufficien­te margine di flessibilità per garantire l'autonomia dei bambini, hanno per­messo loro di sviluppare la capacità di comunicare, esprimere e conoscere se stessi e gli altri, per maturare liberamente il rapporto con il proprio corpo. I bambini sono stati, inoltre protagonisti delle varie puntate, valorizzando sempre più le capacità inventive ed espressive. Le insegnanti hanno utilizzato un approccio globale e istintivo, rifacendosi al naturale piacere legato al "gioco finzione" che si sviluppa dall'interazio­ne di tutti i mezzi espressivi. Giovanna Brazzoni

LABORATORIO BOTANICO " ... chissà se i pomodori che ho piantato io con le mie mani­ne sono più meglio di quelli che compera la mia mamma al supermercato???" Forse sarà questa la domanda che i cinquanta bambini del­le sezioni dei piccoli cominceranno a farsi nel momento in cui vedranno i frutti (o meglio le verdure!) dei loro "sforzi", per la realizzazione dell'orto nel giardino della scuola. Il progetto si inserisce in quello più ampio dell'educazione alimentare, che proprio da qui ha inizio. Partendo infatti dall'esperienza diretta nella cura e produ­zione di prodotti agricoli, 1'0-

biettivo è quello di stimolare nei bambini la cu­

riosità verso alimenti, solitamente, poco graditi, con la spe­ranza che anche la consumazione (o almeno l'assaggio) degli stessi assuma nuove prospettive. Ecco quindi che i bambini piccoli della scuola, seguiti in par­ticolar modo dalla coordinatrice e dalla maestra Paola, par­tendo dall'ascolto di un racconto hanno provato a studiare quale forma e nome dare all'orto, si sono recati in un'azien­da agraria per acquistare quantità "copiose" di sementi e

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attrezzi e ora, tempo permettendo, si accingono a seminare i vari prodotti. Naturalmente nulla si sarebbe potuto fare senza la preziosa collaborazione del gruppo alpini che ha preparato il terreno e del Sig. Paolo Burella che ha offerto tutta la sua disponi­bilità e professionalità ... e nulla potrà essere continuato se non grazie ai genitori che, con i bambini, si prenderanno cura dell'orto nel periodo estivo ... affinché tanto lavoro non vada sprecato! Roberta di Benedetto

SCUOLA MATERNA

festa dei diplomi

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SCUOLA MATERNA ~

ADEGUAMENTO NORMATIVO E FUNZIONALE MEDIANTE AMPLIAMENTO

E RISTRUTTURAZIONE DELLA SCUOLA MATERNA «B.V. DEL ROSARIO»

I lavori, si rendono necessari al fine di adeguare dal punto di vista normativa, funzionale e strutturale la Scuola Ma­terna, nonché per ampliarne la capacità ricettiva visto il deficit d'offerta rispetto alla sovrabbondante domanda (con ten­denza ancora all'aumento) del servizio riscontrata. Mediante l'ampliamento che verrà realizzato sul lato Sud dell'edificio esistente, si realizzerà un nuovo in­gresso alla scuola materna, l'ingresso attualmente è posizionato sulla traffica­ta Via Don Bosco senza alcuna prote­zione all'uscita dei bambini. Il nuovo in­gresso verrà realizzato in una zona (sempre di proprietà della Parrocchia di S. Pietro Apostolo) ora destinata a par­cheggio, mediante convenzione con il Comune, quindi tale da permettere la sosta dei mezzi di trasporto in luogo si­curo e vicino all'ingresso. Quest'ultimo infatti sarà adiacente al parcheggio (con­tro gli attuali 30 metri da percorrere una volta varcato il cancello pedonale), co­sì da consentire un maggior livello di comfort nella difesa contro le intem­perie. Il complesso è stato di recente oggetto di interventi di manutenzione straordinaria per tamponare alcune ca­renze soprattutto per quanto riguarda il rifacimento dei servizi igienici che quin­di saranno mantenuti nelle attuali posi­zioni. Carenze di carattere strutturale le­gate ad un adeguamento antisismico, deficit normativi e funzionali rendono però necessario un intervento più radi­cale. Si prevede quindi il rifacimento to­tale della copertura che assieme ad al­cuni irrigidimenti nelle murature in pun­ti mirati della Scuola consentiranno un adeguamento strutturale della stessa. ~adeguamento normativa si realizza poi attraverso la ristrutturazione d'alcune zone e mediante l'inserimento di vari ac­corgimenti in altre senza stravolgerne la relativa funzione e disposizione. ~am­pliamento, servirà sia per aumentare la capacità ricettiva della scuola, sia per consentire a quest'ultima di adeguarsi normativamente agli standard di super­ficie sugli spazi che il D.M. 18/12/75 pre-

vede per le scuole materne. Proprio questa duplice funzione, unita alla pre­ziosa possibilità di utilizzare i nuovi spa­zi per trasferire temporaneamente i va­ri ambienti nelle more del periodo di la­vorazione senza dover interrompere l'at­tività stessa, richiede la priorità della sua realizzazione rispetto alle altre opere in oggetto. AI fine quindi di consentire la prosecuzione dell'esercizio, per una lo­gica d'intervento graduale (che consente nelle sue fasi il rispetto degli standard per un numero variabile d'utenti che cre­sce con il susseguirsi dei lavori) e fina­lizzato a successivi obiettivi di capien­za, si è deciso di dividere l'intervento in due lotti. Il primo lotto come sopra de­scritto riguarderà i lavori di ampliamen­to con la realizzazione di un corpo di fabbrica disposto su tre piani. Uno ri­sulta seminterrato (al livello del par­cheggio) dove viene inserito l'ingresso e una serie di spazi di servizio (dove l'u­nico ambiente usato dai bambini è una ampia sala per attività motorie), uno rial­zato dov'è collocata una nuova scala in­terna e l'ascensore, una sala riunioni, un'aula didattica, l'ampliamento della stanza delle attività libere e nuovi ser­vizi igienici (di cui uno a norma per di­sabili). AI primo piano verrà realizzata una nuova aula didattica e nuovi servizi igienici, di cui uno a norma per disabili. Parte della copertura dell'ampliamento risulterà piana e opportunamente im­permeabilizzata e pavimentata tale da consentire lo sfruttamento opzionale di questo spazio per attività speciali quan­do le condizioni lo permetteranno. Il se­condo lotto prevede l'adeguamento nor­mativa, funzionale e strutturale che si concretizza nel rifacimento dell'ultimo solaio e della copertura stessa, nell'a­deguamento strutturale della parte esi­stente, nella ristrutturazione al primo piano della zona adiacente all'uscita di sicurezza, nell'adeguamento impianti­stico (elettrico, meccanico, antincendio), nella sostituzione di alcuni serramenti interni ed esterni, nella manutenzione delle facciate mediante stuccature e tin-

IL BUON CUORE

teggiature e sistemazioni esterne. Pre­vede anche la ristrutturazione di parte del piano primo ora adibito ad apparta­mento per le suore, ora in fase di pro­gressiva dismissione. Una volta che questi spazi non saranno più utilizzati allo scopo predetto, mediante un'opera di ristrutturazione si ricaverà lo spazio per l'ottava sezione (spazio a disposi­zione per 25 bambini), un dormitorio più capiente e una stanza a disposizione. Alla fine dell'intervento quindi la Scuo­la Materna "Beata Vergine del Rosario" sarà composta da otto sezioni: quattro al piano terra per un totale di 93 bam­bini (rispettivamente 23, 25, 25 e 22) e quattro al piano primo per un totale di 95 bambini (rispettivamente 23, 25, 25 e 23) così da raggiungere una capacità ricettiva totale di 191 posti. La struttura, sarà quindi adeguata strutturalmente e normativamente, saranno rispettate le norme di sicurezza, di prevenzione in­cendi, per il superamento delle barrie­re architettoniche (D.PR. n. 503/96 Re­golamento recante norme per l'elimi­nazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) ed inoltre saranno rispettati gli standard su­gli spazi previsti dal D.M. 18/12/75 (Nor­me tecniche aggiornate relative all'edi­lizia scolastica, ivi compresi gli indici mi­nimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecu­zione di edilizia scolastica). Dal punto di vista impiantistico si prevede di inte­grare a norma l'impianto elettrico e l'im­pianto termico. Gli interventi di adeguamento saranno realizzati in particolare: - ai sensi del D.PA. 503/1996 (inerente

l'abbattimento delle barriere architet­toniche negli edifici pubblici);

- ai sensi del D.M. 26 Agosto 1992 e D.M. 16 Aprile 1996 (norme di pre­venzione incendi per l'edilizia scola­stica e per gli impianti termici);

- ai sensi del D.M. 18 Dicembre 1975 (inerente gli indici minimi di funziona­lità didattica, edilizia ed urbanistica).

Ing. Arturo Busetto

Tra le offerte "Pro Oratorio", c'è una cifra rilevante; lo è ancor di più quando veniamo a sapere che Elena Santi n e Valentina Polita, due ragazze di quinta elementare, aiutate dalle loro mamme,

hanno confezionato con le loro mani dei lavoretti. Durante l'estate sono andate di casa in casa a proporre le loro "fatiche", motivando che il ricavato era per l'Oratorio Parrocchiale. Grazie a Elena, a Valentina

e alle loro mamme per l'offerta dei "sudati" 400 Euro. Dal cuore dei piccoli ... grandi ricchezze!!!

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VITA PARROCCHIALE

, PER UNO SPORT DI AMICIZIA E SOLIDARIETA

Quest'anno, a causa dei lavori in corso di ristruUurazione dell'Oratorio, è stato lo Stadio comunale ad ospitare le due importanti manifestazione di calcio gio­vanile che il Gruppo Sportivo Condor organizza oramai da diversi anni nel mese di maggio. Nell'arco di una settimana oltre 600 bambini dai 6 agli 11 anni, accompa­gnati dai moltissimi genitori ed istrutto­ri hanno partecipato all'ottava edizione del Torneo Internazionale "Città di Az­zano Decimo" ed al Raduno provincia­le dei Piccoli Amici. Si è iniziato con l'ottava edizione del Torneo Internazionale "Città di Azzano Decimo" riservato alla categoria Pulci­ni che ha visto la partecipazione di 16 squadre provenienti dalla Siovenia, Au­stria, Croazia ed Italia, con la novità di quest'anno rappresentata dalla pre­senza anche della squadra ungherese dell'lskola Celldomolk. Una manifestazione questa, che vuo­le rafforzare il legame tra sport, scam­bio culturale e solidarietà, la presenza di Unicef rappresenta certamente una garanzia in questo percorso; l'edizio-

ne 2006 ha sostenuto il progetto di aiu­to verso i bambini meno fortunati del Mondo dal titolo "Bambini esclusi ed invisibili". Il sabato 6 maggio hanno raggiunto Az­zano Decimo le squadre provenienti dai Paesi esteri e della scuola Calcio del Milan, il programma prevedeva nel tar­do pomeriggio la sfilata lungo le vie cit­tadine dei bambini partecipanti al Tor­neo che hanno raggiunto piazza della Libertà dove hanno assistito al concer­to della Banda comunale e successi­vamente sono stati ricevuti dalle Auto­rità nella sala consigliare del Comune. Lindomani sin dalle prime ore del mat­tino sono poi arrivate, il resto delle al­tre squadre provenienti dal Friuli Vene­zia Giulia e dal Veneto, che si sono con­frontate durante l'intera giornata in ol­tre 45 partite di calcio, toccante è sta-

ta l'apertura del Torneo con la sfilata di tutte le squadre partecipanti e l'ascol­to dei diversi Inni nazionali. La domenica successiva si sono ritro­vate nella medesima struttura sportiva tutte le società della nostra Provincia che hanno partecipato all'attività ludico-spor­tiva della categoria Pic­coli Amici (bambini di 6-8 anni). Una manifestazione or­ganizzata sempre dal­Ia società oratoriale per il quinto anno conse­cutivo, su incarico del Comitato provinciale della F.I.G.C. presiedu­to da Giancarlo Cali­man che ha visto la presenza di 28 società con oltre 350 bambini accompagnati dai propri genitori ed istruttori. Oltre un migliaio le persone che hanno invaso la struttura sportiva azzanese, mentre gli oltre cinquecen­to genitori hanno preso posto nella tri­buna, i bambini con i propri istruttori

hanno formato un lun­go corteo che dalla pa­lestra dell'ex Irfop li ha portati all'interno dello Stadio comunale ac­compagnati dalla Ban­da comunale di Azza­no Decimo. La gioia e l'entusiasmo che esprimevano i bam­bini già durante la sfi­lata salutando il nume­roso pubblico, testimo­nia il successo della manifestazione che si è poi ampiamente ri­confermato con il di­

vertimento, dove per l' intera giornata i bambini si sono confrontati in molteplici mini partiti ne svolte negli undici cam­petti, in cui il risultato e l'agonismo era­no completamente assenti. Una manifestazione che ha voluto rap­presentare, un segno tangibile di pro-

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mozione allo sport, di socializzazione e di solidarietà, con la presenza del­l'Unicef a rappresentare il profondo pen­siero e vicinanza verso i bambini meno fortunati del Mondo. Grazie al lavoro infaticabile di numero-

si volontari e del Gruppo sportivo e ri­creativo Capo di Sotto si sono potuti di­stribuire oltre mille pasti nella struttura ristoro predisposta nell'area adiacente allo struttura sportiva. Prima della chiusura della manifesta­zione i bambini sono stati raggiunti da Don Raffaello Martin che ha voluto sot­tolineare a loro e al numeroso pubblico presente, l'importanza ed il significato di questa manifestazione, assistendo poi al lancio dei palloncini che hanno disegnato in cielo una macchia di colo­re in un meraviglioso quadro di gioia, divertimento e felicità. Da sottolineare la perfezione della macchina organizzativa in entrambe le manifestazioni ed un plauso va rivolto alle oltre 100 persone volontarie ap­partenenti a varie associazioni Grup­po Capo di Sotto, la Croce Rossa Ita­liana, i Nonni Vigili e tanti genitori che con grande passione e lavoro hanno garantito a tutti i presenti delle vere giornate di festa e divertim~nto. Altro motivo di grande soddisfazione è rappresentato dalle tante offerte rac­colte durante le diverse iniziative a so­stegno del progetto Unicef "Bambini esclusi ed invisibili". Giancarlo Migliorini

LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E FUNZIONALE DELL'ORATORIO (l° e 2° LOTTO)

I lavori , iniziati lo scorso autunno, proseguono secondo il cro­noprogramma a suo tempo stabilito, malgrado le condizioni atmosferiche non troppo favorevoli del trascorso inverno. Le opere strutturali, consistite essenzialmente nella modifica della copertura e nella sostituzione del secondo solaio di interpiano della parte centrale, nella regolarizzazione dei livelli dei solai nel lato Ovest con relativo collegamento ver­ticale, nonché nella realizzazione di un vano per l'allog­giamento di una piattaforma elevatrice, sono già termina­te. Le partiture interne, propedeutiche agli impianti , sono pure completate . Gli impianti sono in fase avanzata per quanto riguarda la realizzazione delle reti di distribuzione. A breve quindi potranno prendere avvio le opere di finitu-ra di completamento (intonaci, pavimenti, pitture, serra­menti), onde tutti i magisteri possano concludersi nei ter­mini contrattualmente stabiliti. Nella recente visita colle­giale del Consiglio degli Affari Economici sono state inol-tre concordate alcune varianti e/o integrazioni con le quali si potrà nell'e-venienza incrementare le capacità ricettive della sala riunioni, nonché poter procedere ad un miglior utilizzo dell'ampio connettivo al piano rialzato.

PROPOSTA Come avete visto l'Oratorio è in fase di ristrutturazione.

Ing. Arturo Busetto

In questo intervento è stato previsto tutto tranne la tinteggiatura interna delle varie stanze. Sarebbe un gesto bello che i nostri artigiani dipintori, lasciassero un loro ricordo ...

Speriamo che il messaggio venga recepito con generosità!!

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VITA PARROCCHIALE

SECONDA RASSEGNA CORALE "INSIEME E PIU BELLO"

Anche quest'anno si è svolta nella nostra Pieve la Rasse­gna Corale Giovanile "Insieme è più bello" che ha visto la partecipazione del nostro coro "Coro Giovanile Immacolata", del "Coro Speranza" di Pravisdomini e del coro "Le Viole" di Pocenia (UD). Il repertorio proponeva brani di vari autori ben conosciuti dalla realtà corale parrocchiale dei nostri paesi quali , Daniele Ricci , Gen Verde ed anche Spiritual della tra­dizione afro-americana. Ciò che accomuna questi composi­tori ed il coro è la voglia di comunicare al mondo il grande amore che il Signore Gesù riversa nei nostri cuori, attraver­so la musica ed il dono del canto. Alla serata erano presenti anche alcune autorità comunali che nel loro intervento han­no sottolineato come queste manifestazioni di giovani e l'attività corale alla quale partecipano, siano importanti sia a livello parrocchiale che di paese, in quanto offrono loro un'opportunità di formazione ed educazione, di incontro e confronto con gli altri ragazzi che vi partecipano. Tra i prossimi appuntamenti ci sarà la consueta gita, che quest'anno ci porterà a cantare nel Duomo di Prato e a vi­sitare la bellissima città di Firenze. Con il termine delle scuo­le terminerà anche la nostra attività annuale, ma anche in vacanza noi coordinatori non stacchiamo mai, perché ci ren­diamo conto del grande dono che Gesù ci ha fatto dandoci settanta ragazzi che si incontrano per divertirsi assieme a

Le Direttrici dei cori che hanno partecipato alla Rasegna Canora.

noi cantando il Signore, ed è per questo motivo che l'impe­gno nei loro confronti non deve smettere mai. Come sempre affidiamo tutto il nostro operato a Maria, no­stra Madre e guida, ed inoltre ringraziamo tutti coloro che contribuiscono in qualsiasi forma all'accrescimento e so­stentamento del coro. Arianna Del Rizzo

SEMPLICE COME UN RACCONTO Avvento e Quaresima sono i periodi durante i quali prepa­rarsi alla celebrazione delle due più importanti ricorrenze della religione Cristiana: Natale e Pasqua. Noi ragazzi del Gruppo della Carità, come di consueto, ci siamo impegnati nella realizzazione delle due rappresentazioni seguendo per entrambe lo stesso tema, molto diverso da quello degli altri anni : la Semplicità. Abbiamo portato in scena la Nascita di Gesù e la sua Passione e Morte così come ce li riportano i Vangeli, senza aggiungerci nulla perché, come si dice nel­l'introduzione della rappresentazione del Venerdì Santo: "Ci

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sono racconti che non hanno bisogno di commenti o di spie­gazioni. Ad aggiungerci le nostre parole si finisce col rovi­narli". Abbiamo dunque puntato a migliorare la recitazione e l'interpretazione personale per rendere al meglio le emozioni e i sentimenti di tutti i personaggi che si sono succeduti in scena, affinché anche lo spettatore soffrisse assieme a Gesù durante la sua crocifissione e gioisse quando Maria stringeva il Figlio di Dio fra le braccia. Speriamo di aver rag­giunto il nostro obiettivo: far breccia nei cuori di tutti coloro che hanno assistito alle rappresentazioni. Lisa Santarossa

, VITA PARROCCHIALE

FESTA DEGLI ANZIANI

c c ~

Le nostre brave mamme che hanno preparato il pranzo.

Un gruppo di ospiti della Casa di Riposo con le coppie sposi .. . Mentre i giovani hanno allietato l'incontro con i canti.

"UN SORRISO GRAZIE AD UNA CANZONE" Il Gruppo parrocchiale Coppie Sposi, impegnato da oltre quindici anni in te­matiche familiari, in occasione della giornata per la vita, si è recato presso la Casa di Riposo "Solidarietà" per fa­re animazione agli anziani nel pome­riggio di Domenica 12 febbraio. Abbia­mo desiderato essere vicini a queste persone anziane e sofferenti perché la persona umana è un valore assoluto al quale si deve dare testimonianza. L.:aiu­to migliore per i ricoverati è il contatto personale che deve essere pieno di carità e speranza. Il pomeriggio è stato animato con un concerto musicale eseguito da alcuni dei nostri figli. Nel finale sono stati ese­guiti canti popolari con un gran coin­volgimento dei ricoverati. Le canzoni

sono terminate tardi e solo perché si era raggiunta l'ora di cena. Ringraziamo il personale dell'Istituto e le animatrici che si sono adoperate, con noi a fianco, per la riuscita della gior­nata. Invitiamo persone e gruppi a far visita a questi anziani perché un volto e una mano amica non possono esse­re surrogati da apparecchiature sofisti­cate. Il Gruppo Coppie Sposi conclude dando spazio ad un'intervista ai giova­ni. Michela, Alessandra, Paolo e Sere­na hanno testimoniato come i giovani d'oggi siano ancora capaci di donare appoggio morale e solidarietà alle per­sone anziane. Alcuni pensano che la gioventù non ab­bia più spirito d'iniziativa, entusiasmo, che non sia più intraprendente, sia pri-

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va d'ideali e interessi. Questi ragazzi hanno fornito una smentita alle perso­ne che credono poco nell'intrapren­denza dei giovani. Il "concerto" è stato anche un'occasio­ne per riflettere sul rapporto tra i giova­ni e gli anziani: questi ragazzi hanno sa­puto regalare loro con la semplicità di un sorriso il linguaggio universale della mu­sica. Speriamo che questo simpatico e espressivo concertino possa diventare una ricorrenza duratura nel tempo. Non a caso quest'evento si è svolto nella gior­nata della vita: l'esibizione è stata pen­sata, infatti, per celebrare con la musi­ca la vita degli anziani, che tanto hanno dato e tanto possono dare ancora alla comunità, che ha bisogno della loro sag­gezza ed esperienza. Serena Fregonese

FIERA DEI SOGNI Resterà viva a lungo nella memoria dei nonni e dei bambini l'inconsueta manifestazione che ha avuto luogo nel pome­riggio di giovedì 19 gennaio al Centro Diurno/Sociale di Az­zano Decimo. La "fiera dei sogni" è stata una doppia festa, accuratamente organizzata per molteplici obiettivi: quelli che fanno parte di un progetto didattico di incontri nonni-alunni iniziato diversi anni fa per consolidare legami intergenera­zionali , sollecitare la memoria, la fantasia, il sentimento, il ri­spetto di sé e degli altri. Questo progetto, che si realizza at­traverso visite guidate, conversazioni, letture, scrittura crea­tiva e attività di laboratorio artistico con materiali e tecniche varie, prevede anche la collaborazione di esperti con o pres­so i quali avvengono incontri nonni-alunni. Uno di questi è la Cooperativa Sociale ONLUS Laboratorio Scuola di Azzanel­lo di Pasiano diretta dal dott. Alberto Grizzo, comunità per mi­nori in situazione di disagio e di handicap. Recentemente il dott. Grizzo ha promosso un'iniziativa denominata "Bambini Visibili e Invisibili" con lo scopo di costituire un fondo etico per l'infanzia finalizzato a sostenere economicamente percorsi riabi litativi per minori in difficoltà dai tre agli undici anni. Il pro­getto, come ha precisato durante la festa il promotore, è una rete di partner che collaborano a vario titolo e con specifiche competenze, nuova forma sinergica fra pubblico e privato, per sviluppare percorsi di cura innovativi a favore dei bambini in difficoltà coinvolgendo l'intera comunità nella quale i bambi­ni sono inseriti. I soggetti coinvolti sono, perciò, gli Ambiti So­ciali, l'Azienda Sanitaria n. 6 di Pordenone - Servizio di Neu­ropsichiatria Infantile e, naturalmente, il soggetto promotore Laboratorio Scuola Soc. Coop. Sociale Onlus di Azzanello. Ospite straordinario della "fiera dei sogni" è stato Mons. Ovi­dio Poletto, vescovo della nostra diocesi, che ha affascinato tutti i presenti per la sua capacità spontanea e immediata di

entrare in sintonia con bambini e anziani dialogando con es­si in modo "leggero" e scherzoso sugli importantissimi temi della vita, della pace, della solidarietà. Egli ha lodato la festa definendo l'incontro una lezione di freschezza e di speranza per il futuro, una scommessa vincente. Ospiti anche il parro­co don Raffaello Martin, l'assessore ai Servizi Sociali geom. Angelo Bortolus, che ha accolto il Vescovo con un caloroso saluto, il responsabile dei Servizi Socio-Sanitari dott. Dorino Favot, il Presidente del Consiglio Comunale Marzio Gaspar­dis, il dirigente scolastico dott. Donato Del Giorno e un nu­meroso pubblico di cittadini, anziani e tanti, tanti genitori de­gli alunni delle classi III A e V B anche loro presenti con le ri­spettive insegnanti. Va detto che questi alunni, per uno sco­po altamente educativo, la solidarietà, avevano eseguito in classe, rinunciando talvolta alla ricreazione, stupendi oggetti artistici che insieme ad altri oggetti preparati dai nonni e vo­lontari sono stati offerti al pubblico presente in cambio di un'of­ferta da devolvere al fondo etico per l'infanzia. Oggi , gli alun­ni delle classi III A e V B con le loro insegnanti, i nonni del Centro Diurno/Sociale con i volontari e gli operatori , versano con grande gioia la somma raccolta al fondo etico per l'infan­zia, orgogliosi di essere i primi a sostenere questa in iziativa dall'alto valore morale e sociale. I nonni del Centro Sociale

LA COLLETTA DELLA SAN VINCENZO CONTRO L'ANALFABETISMO

Salvare il futuro di almeno 1000 bambini in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, garantendo alle loro famiglie i mezzi eco­nomici che possono evitare un avvenire di emarginazione ed esclusione: è questo l'obiettivo immediato della Campagna Nazionale 2006 contro l'a-nalfabetismo promossa dalla San Vincen­zo ed avviata con una Giornata di sensi­bilizzazione nelle piazze d'Italia domenica 23 aprile. Poco conosciuto e sottovaluta­to quello dell'analfabetismo non è un pro­blema da poco: secondo gli ultimi dati dif­fusi dall'UNLA (Unione Nazionale per la lotta contro l'analfabetismo), quasi 6 mi­lioni di italiani non hanno alcun titolo di studio, neppure la licenza elementare, mentre gli analfabeti nel mondo sareb­bero 771 milioni di cui 100 milioni in età infantile. La San Vincenzo, per que­st'anno, ha deciso di finalizzare il suo impegno alla prevenzione di questa po­vertà umana e sociale, particolarmen­te preoccupante per i giovanissimi. "Fa­temi stucjiare, conviene a tutti" è lo slogan scelto per il materiale (locandine, depliant informativo, segnalibri, manifesti) distribuito dai volontari durante la Giornata nelle piazze e nei sagrati delle chiese, sollecitando anche libere

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offerte per il sostegno scolastico di tanti bambini poveri. Per questa nobile iniziativa non è mancato l'impegno e l'attiva partecipazione di un gruppo di volontarie della nostra Con­ferenza Parrocchiale di Azzano Decimo, che, come si ricor-

derà, è stata fondata dal compianto mons. Cadore. Grazie anche al tempo favorevole e alla circostanza della Pri­ma Comunione dei bambini; lo stand della San Vincenzo è stato avvicinato da molte persone che hanno dimostrato in­teresse ed apprezzamento per l'iniziati­va anche con la consueta generosità. La presidente della San Vincenzo ringrazia i concittadini per la sensibilità dimostrata ed assicura che la cifra raccolta di Euro 360 (trecentosessanta) verrà prontamente devoluta per le finalità sopraccitate. Per opportuna informazione si segnala che la Campagna contro l'analfabetismo, che si svolge sotto l'alto Patrocinio del presiden­te della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, proseguirà tutto l'anno e potrà essere so­stenuta con offerte (deducibili dalla dichia-razione dei redditi) tramite c/c postale

n. 38066254 intestato ali "'Associazione La San Vincenzo ONLUS, Progetti Speciali, Via Pisacane 32,20129 Milano.

UN AZZANESE DA CONOSCERE E STIMARE: DON GIOVANNI DEL RIZZO (3aparte)

Nel 1914 don Giovanni arriva a Barran­quilla (Colombia) in qualità di vicepar­roco e direttore dell'oratorio. "Aveva l'a­spetto di un autentico asceta: alto, ma­gro, sempre attivo, sempre gioviale e buono con tutti, specialmente con i bam­bini che lo accompagnavano ovunque e ai quali non faceva mai mancare le ca­ramelle. Il suo motto era: "Dare tutto ai poveri, non ritenere nulla per sé". In quel tempo erano due preti il cui nome an­dava sulla bocca di tutti, don Carlo, vi­cario dell'arcivescovo di Cartagena e don Giovanni. Davanti ad essi si apri­vano tutte le porte e nessuno negava la propria collaborazione, perché davano tutto ai poveri . Racconta don Giovanni: "Un giorno il parroco mi disse: Domani partiremo alla questua. Gli risposi : No! Non ne sono capace. Ho vergogna. Sia­mo partiti : lui portò a casa qualcosa, io nulla. Il giorno dopo di nuovo. Lui tornò con 300 dollari e io di nuovo nulla. Mi rimproverò: Dobbiamo lasciare da par­te la vergogna. Il terzo giorno, dopo aver sostato all 'altare di Maria Ausiliatrice, al-

la prima persona che incontrai dissi sot­to voce: Per l'amor di Dio, mi presti o mi regali un bigliettino di elemosina per la costruzione del tempio di San Rocco? Era un italiano, da sempre amico dei sa­lesiani: mi regalò un biglietto di 500 dol­lari. Arrivai a casa di corsa. Il parroco si congratulò con me. Da quel giorno non sentii mai più vergogna a chiedere: an­zi, sentivo il bisogno di dover chiedere." Nella parrocchia di S. Rocco per oltre 50 anni non c'era stata vera cura pa­storale; vi era una estrema miseria. Ed allora lunghe ore di confessionale, visi­ta ai malati , amministrazione dei sacra­menti, catechesi, oratorio ... Tutto lo en­tusiasmava. Incrementò la devozione a Gesù Bambino: lo amò con incredibile tenerezza e ardore. Nel 1925 don Gio­vanni fu autorizzato a visitare la fami­glia, dopo 21 anni di vita missionaria. Il suo arrivo suscitò gioia e desiderio di conoscere le sue esperienze. Parlava adagio, un po' impacciato, intercalando parole spagnole. I parroci del vicinato lo invitarono per incontri missionari . A Gra-

do si fermò due giorni per presiedere la liturgia della rinnovazione annuale dei voti delle suore della Divina Provviden­za, tra le quali c'era la sorella suor Cu­negonda. Ad ogni religiosa lasciò un ri­cordo personale con un'immagine di Maria Ausiliatrice. Sull'immaginetta alla Superiora scrisse: Pregate per il padre Giovanni Del Rizzo, il più matto dei sa­lesiani . Frase che rivelava il suo buon umore. Alla vigilia della partenza, tutto il paese solida rizzò attorno ad una fa­miglia la cui figlia di pochi anni, colpita da improvviso e strano malore, giaceva in stato preagonico. Il medico si era di­chiarato impotente. Don Giovanni invitò tutti a pregare e ad affidarsi al Bambino Gesù. Il giorno dopo, mentre egli era in viaggio per imbarcarsi per Barranquilla, la bambina si risvegliò guarita e vispa, senza residui del male. Suor Cunegon­da, redattrice del fatto disse che è sta­to impossibile dimenticare la bellezza di quell 'addio così insolito e spettacolare di don Giovanni al suo paese, dove non sarebbe più tornato. (continua)

AZZANESIVOLONTAID , NELLA MISSIONE DI NHOMA (Guinea Bissa)

Siamo partiti il 12 gennaio 2006 come volontari con un grup­po proveniente da Cordenons e Udine diretti alla Parrocchia di Nhoma in Guinea Bissà dove è Parroco Padre Eugenio Sirch (Fra Cristoforo). Ci eravamo impegnati ad aiutare, in quanto esperti in materia, alla posa in opera di piastrelle, im­pianto idraulico, elettrico e serramenti , per l'ultimazione di un fabbricato che presto sarà adibito a scuola. La struttura, della superficie di 1400 m2 , si compone di dieci aule e tre bagni e potrà ospitare circa ottocento scolari. Gra­ziano, da buon posato re, con la collaborazione di uno dei vo­lontari e di alcuni lavoratori locali , ha fatto in modo che il la­voro di piastrellatura venisse effettuato molto velocemente. Infatti l'ultimo giorno la scuola risultava ultimata, oltre che per la parte muraria, per l'impianto elettrico ed idraulico, ad ec­cezione dei bagni non ancora totalmente finiti. Sante, che era arrivato alcuni giorni dopo, ha provveduto al montaggio di porte e finestre il tutto sotto la vigile direzione di Armando, volon­tario di Zoppo­la e capo can­tiere. Eravamo molto soddisfatti del lavoro svolto, in modo particola­re Fra Eugenio, che proprio non sperava di vede­re ultimato l'edifi­cio con tale velo­

Un villaggio.

cità e che non ha mancato di avere parole di elogio e rin­graziamento per noi davanti alla comunità parrocchiale. Una delle volontarie, esperta infermiera, ha prestato la sua opera nel vicino ospedale. Abbiamo dedicato le nostre domeniche a visitare le par­rocchie vicine, gli ospedali, illebbrosario, chiese e asili ; ab­biamo inoltre incontrato il Vescovo di Bissà, sacerdoti, suo­re e volontari, persone molto accoglienti e gentili , dai quali abbiamo potuto meglio apprendere i problemi e necessità delle comunità locali, nonché le opere svolte a favore delle stesse. Siamo stati molto impressionati dalla serenità con cui vive la gente nonostante la povertà e i sac·rifici che deve fare per poter provvedere al cibo, che tante volte è solo quel­lo che arriva dagli aiuti internazionali ed italiani. È bello vedere nei giorni di festa, tutti ben vestiti , le donne con i loro lunghi abiti variopinti e un gran copricapo, le ragazze ed

i ragazzi con blue-jeans e magliette, sorridenti e felici. Siamo ritor­

nati ad Azzano felici e conten­ti , con un cuore molto più sere­no, sapendo for­se di aver fatto qualcosa di buo­no per i nostri fratelli , ma anche per noi.

Grupp ",. . .. o ul volontari e Fr. E . . .'

Denise e Graziano Corazza - Goz Sante a ugento davanti la Scuola.

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VITA PARROCCHIALE ~

TRA LE NOSTRE SUORE ROSARIE IN BOLIVIA - BREVE DIARIO DALLA BOLIVIA-

Era il 17 agosto e c'era Anna seduta accanto a me. Fissava­mo, di quando in quando, il video blu davanti a noi sul volo transcontinentale delle Aerolineas Argentinas Roma-Buenos Aires. "Tiempo de volo al destino: 13.15". Che strano: le ore di volo che mancavano al nostro "destino" erano 13 e quindi­

tro di Montero ed il barrio, al settimo anello della città: Pian Tresmil (il Piano 3000). Una distesa di baracche di mattoni e di casupole geometricamente incasellate in quadri di strade di sabbia perpendicolari fra loro. Un territorio destinato a tre­mila persone scese dalle montagne che ora ne ospita 160.000.

ci minuti. La grafica rappre­sentava la traiettoria tratteg­giata in rosso di un piccolo aereo bianco che, dall'Italia, ci avrebbe trasportati, supe­rando l'Oceano Atlantico, al­l'Aeroporto di Buenos Aires, in Argentina. Da lì, a Cordo­ba, da Cordoba a Santa Cruz, Bolivia. Da quando sono tor­nata molte persone mi han­no invitato a scrivere, rac­contare della mia esperienza in Bolivia "prima che le sen­sazioni e le emozioni si affie­

Le animatrici del mercatino di beneficenza a favore delle Missioni in Bolivia.

Potrei raccontare del Collegio "Renata Preto" creato circa tredici anni fa da Padre Vi­cente e delle facce dei bam­bini e dei ragazzi. Visi e sor­risi diversi dai nostri. Dei ca­ni randagi e del valore di una matita gialla. Della mensa dei bambini, delle mosche e dei sorrisi, dei piatti di plastica e dei fagioli con l'uovo ... Poi Cochabamba: la Bolivia del­le montagne. La pulizia del­l'aria e la bellezza rumorosa e disordinata della cancha, il

voliscano". Non è facile raccontare ... non si riesce ad accon­tentarsi di quello che si scrive. Che cosa scrivere, poi? Quali episodi di questi tredici giorni? Quali facce e quali momenti? Quali colori e quali rumori, odori? Non è facile per niente ... , tanto che, nemmeno a Sagrado Corazon, nemmeno a San­ta Cruz, nemmeno a Cochabamba sono riuscita a scrivere un diario che fosse davvero un racconto, una cronaca ... ciò che ci si aspetta da un diario, insomma ... Dell'America Latina tut­ti noi, credo, abbiamo un immaginario, abbiamo delle frasi nel­la testa, abbiamo delle immagini derivate da un documenta­rio, abbiamo dei racconti di viaggio di altre persone che sono ritornate qui. Quello che potrei raccontare sono le immagini che la mia mente ha registrato e che porto con me oggi. Lae­roporto Viru Viru di Santa Cruz, costruito da un giapponese: le guardie dalla pelle scura e le camicie azzurro chiaro. Poi il primo viaggio in "autobus" ... in "micro" (come lo chiamano i boliviani) con i sedili di finta pelle screpolati, legati con pezzi di filo elettrico e corde di gomma che qui usiamo per il porta­pacchi. La polvere marrone dalla via di sabbia che ci ha por­tati nel villaggio al confine della foresta ... Sagrado Corazon ... Lì c'è un'ospedale, i bambini vengono vaccinati e la mortalità infantile, negli ultimi anni, è lievemente calata. Potrei raccon­tare il viaggio in camion per Santa Cruz, attraversando il cen-

mercato ... Dei carretti dei venditori di arance e di pane, dei colori delle piccole donne con le trecce, delle stoffe e dei bam­bini portati sulla schiena ... Del ritorno in aeroporto. A Roma Fiumicino siamo rimasti seduti nella fila centrale a quattro po­sti del grande aereo che ci aveva riportati in Italia. Ci siamo sorpresi ed abbiamo sentito i suoni diversi, la parlata italiana con accento romano, abbiamo visto la gente alzarsi con i vi ­si diversi ed affrettarsi a recuperare il bagaglio a mano ed agi­tarsi in fila, per scendere ... Siamo rimasti fermi alcuni minu­ti, stupiti. Non è facile ritornare: con la testa ed il cuore pieno di immagini diverse, con un altro mondo dentro. Come ria­dattare questa nuova testa e questo nuovo cuore alla realtà di qui? Quello che posso cercare di raccontare di questi tre­dici giorni in Bolivia è quello che ci si porta dentro. Quella sen­sazione complessa, quella ricchezza che ti trasforma gli oc­chi e l'anima: ci sovrappone una serenità diversa, una con­sapevolezza ed il desiderio, l'ansia che tutto questo non si perda, che non vada dimenticato. La certezza che non acca­drà. Vi invito a riflettere, a fermarvi, a leggere e, se ne avete il desiderio, ad informarvi ed a cogliere, se ci sarà per voi , l'oc­casione di attraversare l'oceano, di avere paura, di sentirvi inadeguati, accolti, di accorgervi che non sapete sorridere e che non siete poi così fortunati... Raffaella Lovisa

ESPERIENZA AZZANESE A FATIMA In corso del tour del Portogallo (6-13 maggio) organizzato dall'associazione "IL SILE", nella permanenza a Fatima, al­cuni nostri soci hanno avuto l'emozionante esperienza e l'o­nore di compartecipare alle funzioni liturgiche. Antonio Di Giseppe, Dario Piana, Luigi Belluz e Gino Rui, hanno tra­sportato la statua della Vergine nella processione e fiacco­lata della sera, alternandosi ai gruppi di: Polonia, Inghilterra, Thailandia e Spagna. Mariarosa Santarossa ha recitato la terza decina del Rosario della sera e infine, Elena Del Rizzo, ha letto le letture nella messa del mattino. Il coinvolgimento, inaspettato, ha lasciato un segno nel cuore di ognuno. A San­tiago de Compostela, abbiamo avuto l'onore di ricevere la testimonianza della nostra presenza. Il Presidente Gino Pagnin si è congratulato con l'associazione che da trenta anni opera gratuitamente nel nostro comune. Il Sile

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~ J VITA PARROCCHIALE ~

RIFLESSIONI DALLA SCUOLA ELEMENTARE Sono pervenuti alla nostra redazione per la pubblicazione i seguenti testi di due ragazze di IV elementare che, insieme alla loro insegnante Vezzato Bernarda, hanno fatto un percorso formativo che coinvolge l'area letteraria e religiosa.

lo sono felice di essere su questa ter­ra e mi sento sicura, protetta e molto amata; credo a tutto ciò che incontro, agli alberi che si muovono, all'erba che ondeggia e sembra che faccia un bal­letto. Quando apro i libri entro in un mondo Fantastico dove ci sono folletti che fanno dispetti alla mia "Drage" che adesso inizia a volare, alle streghe, ai maghi , alle fate dolci e un po' birbanti. .. Amo anche molto la natura, gli alberi e nel mio boschetto ho un albero tutto mio dove ospito le mia amiche e quando ho dei problemi salgo in cima e chiedo aiu­to a Dio. Amo anche l'uomo, le mie ami-

che, la maestra, i parenti lontani, ma prima di tutto la mia Famiglia. Quando devo fare i compiti e non mi concentro ascolto un po' di musica sullo stereo o canto, ma molte volte apro la finestra e ascolto il suono della natura, gli alberi che ondeggiano e anche l'erba, gli uc­celli che cinguettano; ogni volta che ascolto il concerto della natura, mi ad­dormento, ma la mamma grida: "Diletta fai i compiti!" e io mi devo alzare e fare i compiti. A scuola mi diverto a sentire le storie della maestra Narda, le battu­te della maestra Lorena e i miei com­pagni che ridono; alla sera ascolto il silenzio perché tutti sono andati a dor­mire. Godo di tante cose: del sole che ci riscalda, dell'acqua che ci rinfresca, delle amiche e dei genitori che mi vo­gliono bene, della maestra che mi spie­ga molte cose, dei libri che mi arric­chiscono il cuore. Tutto questo che ho

scritto è rinchiuso in un corpo e vengo fuori io. Il poeta Nazin Hikmet mi ha insegnato a CREDERE, AMARE, SEN­TIRE, GODERE. Diletta Durofil

Sii te stessa, credi nelle tue possibilità; non nascondere i tuoi sentimenti , resta come sei, vivi la vita. Tira fuori la fel icità e non aspettarti dalla gente regali, spri­giona l'amore. Non nasconderti dietro una maschera, tira fuori la tua grinta e il coraggio e abbi fiducia nelle tue pos­sibilità. Credi nei tuoi amici , credi in tut­to ciò che ti sta attorno e vivi la vita per quello che sei. Ama, ma non giudicare. Aiuta tutti. Inventa le cose, non copiar­le. Cerca di amare le cose per quello che sono e ama la vita come ami la gente che ti sta attorno. Ama il cuore e ascolta ciò che ti dice e nel futuro sii co­raggioso, vinci le tue paure e abbi fidu­cia in te. Judi Casagrande

CORO "OUATTRO MOLINI" 13a RASSEGNA CORALE MAGGIO 2006

Nel 2005 il coro "Quattro Molini" ha su­bito la perdita di un nostro carissimo amico e corista: Franco Simonetti. Ad un anno dalla sua scomparsa ab­biamo voluto ricordarlo cantando una messa a Fiume Veneto. Il coro ogni inizio anno ricomincia le pro­ve inserendo nuovi brani nel suo reper­torio già per altro molto vasto. Quest'anno possiamo usufruire di una nuova sede grazie all'opportunità della Sig.ra Matilde Santi n che ci ha con­cesso un'ampia stanza in Villa Pedrina. Il 2006 incomincia con la cena sociale che coinvolge oltre che i coristi anche i familiari , amici e simpatizzanti, poi di se­guito si fa l'assemblea che quest'anno, ogni due anni c'è il rinnovo delle cariche, per la 5i! volta consecutiva sono stato rieletto presidente. Ringrazio i coristi per la fiducia, cercherò di contraccambiarla facendo sì che il coro abbia sempre quel­l'efficienza che ci ha contraddistinto. Quest'anno abbiamo incominciato pri­ma del solito, abbiamo fatto dei concerti a febbraio in Val Rivalpo, Arta Terme, in marzo a Tramonti di Sotto per poi arri­vare alla nostra rassegna corale di mag­gio invitando un coro di notevole statu­ra come La corale "La Baita" di Cuneo che con la sua maestria ed un prepa­rato e piacevole presentatore ci ha fat­to passare una piacevole serata. E non solo gli ospiti, ma con grande sorpresa anche il coro Giovanile Immacolata che con scene e costumi hanno incornicia-

to le loro canzoni, premetto che questo è il 6° anno consecutivo che parteci­pano alla nostra rassegna e ogni anno ci stupiscono sempre di più, compli­menti ragazzi l'impegno e il sacrificio ri­paga sempre. Il coro "Quattro Molini" il 27 maggio è sta­to invitato per allietare la Santa Messa e poi ha eseguito un concerto in casa di Del Bel Belluz Mario per salutare Suor Bruna e partecipare alla serata di be­neficenza pro Bolivia. Il mese di giugno il coro è super impegnato con vari con­certi in casa e fuori, per poi collaborare con il Comune di Azzano Decimo per il VII concorso internazionali dei cori. Per premiare tutto ciò nella chiusura dei

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primi 6 mesi dell'anno il coro organizza per la metà di luglio un Pic-Nic. Chi è interessato a trascorrere un giorno di­verso si può mettere in contatto con i nostri coristi. Per il secondo semestre il coro ha un appuntamento importante, oltre il concerto di Natale, la messa, par­teciperà ai canti D'Avvento a Vienna. Le spese saranno sostenute una parte dai coristi e dall'altra grazie al contributo del Comune. E anche per questo volevo ap­profittare dell'occasione per ringraziare l'amministrazione comunale, gli spon­sor che ci sostengono, la GSC di Ce­sena che dietro le quinte lavora e non si vede mai. Grazie.

/I Presidente Carli Gianfranco

PELLEGRINAGGIO A MEDUGORJE Nei giorni dal 20 al 24 giugno 2005 si è svolto il pellegri­naggio a Medugorje, organizzato dal gruppo di preghiera Regina della Pace di Azzano Decimo. La partenza in pull­man, fissata per le ore 5.00, ha avuto qualche contrattem­po ma finalmente alle ore 6.00, il nostro viaggio è iniziato e così, ... via!! Verso la meta prefissata. Il tragitto, lungo più di 12 ore, ha visto la partecipazione di circa 60 persone e tra loro un bel gruppo di bambini e ragazzi di età compresa tra

i 7 e i 14 anni. ~arrivo a Medugorje alle ore 19.00 ha dato il via ad un programma intenso, ma ricco di sorprese, emo­zioni e gioia. Il tour organizzato tecnicamente dal signor Gior­gio Luvisutto e spiritualmente da Fra Carlo di casa betania di San Quirino, è stato un'ulteriore testimonianza di amore verso gli altri e di chiamata all'apostolato, così come la Madonna chiede. Si è potuto cogliere attraverso i luoghi di Medugorje la sua reale essenza: l'orfanotrofio di suor Josepha,

l'oasi della pace, il castello, la casa di Marja e la cappelletta dove essa ha le apparizioni quotidiane, la casa di accoglienza per ragazze di suor Elvira, la catechesi di padre Jozo e di suor Emmanuel, sa­lita al Krizevac e al Podbrdo, quest'ultima anche in notturna, sono state le chiavi che ci hanno fatto en­trare nel cuore di Maria. Medugorje non è solo un luogo fisico, è un luogo dello spirito, delle famiglie, della famiglia-Chiesa della famiglia umanità. Un'u­manità che corre e ricerca amore e pace, braccia di madre fra cui gettarsi per essere consolata ed amata. Medugorje è luogo del cuore, dell'uomo che guarda verso il padre attraverso gli occhi di Maria, la quale amorevolmente accoglie e ama tutti. Medugorje è concreta e tangibile, nel suo amore e nella sua pace i cuori lì si trasformano, si aprono, diventano cuori di carne che contemplano il figlio, che tutto ha donato per noi. Medugorje è un dono del signore all'umanità sof­ferente. Per Medugorje siamo partiti come gruppo, da Medugorje siamo ritornati come famiglia, rico­noscendo e amando nell'altro, il fratello. Medugorje non è un viaggio, Medugorje è "il viaggio" che dona pace, amore e nuova vita. Lucia

IL PRESEPE NELLA PARROCCHIALE Il 18 dicembre è stato aperto ai visitatori il presepe nella chie­sa arcipretale di Azzano Decimo, il momento è avvenuto du­rante la messa solenne in cui sono state benedette le sta­tuette di Gesù bambino, portate in chiesa dai bambini che poi le hanno riposte nel loro presepe familiare. Il presepe che portava il titolo "Cristo in ogni luogo, in ogni tempo" è stato frutto di lavoro minuzioso e preciso svolto in un arco di tem­po considerevole; questo presepe è arrivato alla sua 15<! edi-

Uno scorcio del presepe idealizzato e realizzato dal valido gruppo di persone che ben conosciamo!

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zione, i costruttori lo hanno pensato e ideato nel modo tra­dizionale, soprattutto pensando lo nella vita rurale dei nostri luoghi attorno agli anni '50; ogni anno si arricchisce di nuovi personaggi, soprattutto tenendo conto delle giuste e calco­late proporzioni, curando ogni particolare, tante ore lavorati­ve, ma ricompensate dal grande entusiasmo che suscita nel­la nostra gente, in attesa trepidante per questo evento che sa apprezzare questo lavoro immenso portato avanti da tanti anni e che ha trovato il coinvolgimento di tante persone re­sesi disponibili e che insieme hanno formato ùn gruppo di amici affiatati. Il più bel messaggio che il bambinello del pre­sepe ha portato è stato quello di: costruire un presepe, spen­dere per esso tante ore di lavoro che non è stato tempo spre­cato, ma ci ha fatto aprire al dialogo e alla gioia di saper fra­ternizzare verso gli altri. Il presepe nella chiesa arcipretale è stato la fine e l'inizio di una mappa in cui si trovavano espo­sti al centro del paese circa altri 35 presepi, essi erano col­locati in vari angoli suggestivi, piazze, vetrine e negozi, vo­luti dai commercianti del paese nello slogan "Azzano città del presepe" giunta ormai alla 5<! edizione. Non vogliamo inoltre dimenticare i presepi familiari che sono stati costruiti da bam­bini e genitori e attraverso la notificazione sono stati messi a concorso in parrocchia e premiati nel giorno dell'epifania nel seguente ordine: 1 ° Diego Raschiotto, 2° Simone e Davide Bressan, 3° Alberto e Giada Filipetto, 4° Davide e Andrea Lovisa, 5° Federico Filipetto, 6° Eriberto e Mariasole Mo­mentè, ]O Silvia Pascotto, 8° Leonardo Ceselli, 9° Denise Sforzin, 10° Federica Corazza. Mario Del Bel Belluz

NOTIZIE DA CAPO DI SOTTO Come ogni anno ormai da molto tempo, in questo periodo il GSC Capo di Sotto si prepara alla nuova edizione dei fe­steggiamenti "Madonna del Bembo" mettendo a punto le va­rie manifestazioni. È stato quasi ultimato il calendario delle serate che vedranno come protagoniste le orchestre da bal­lo, le gare di briscola, le serate giovani, nonché l'immanca­bile tombolata ed i fuochi d'artificio. Tutto questo immerso in una cornice di verde e natura, che assume un aspetto gradevole ed ordinato già in questo pe­riodo, grazie al l'opera dei volontari del GSC Capo di Sotto che provvedono a sfalciare e ripulire periodicamente l'inte­ra area. Infatti solo un paio d'anni fa esistevano chioschi e cucine in lamiera e plastica che fortunatamente hanno la­sciato il posto a strutture più moderne più accoglienti e si­cure. Queste strutture hanno ospitato parecchie decine di persone nella giornata del XXV aprile che oltre a passare una giornata insieme in allegria hanno potuto gustare ed ap­prezzare la classica fortaiada. La giornata grazie anche al bel tempo è passata veloce tra risate e chiacchierate, gio­chi e buona compagnia, così che all'imbrunire c'era ancora

qualche gruppetto di persone. Il gruppo si sta ora prodigando per cercare di organizzare per i collaboratori e simpatizzanti una gita a Venezia. GSC Capo di Sotto

MANIFESTAZIONI DELLA PROLOCO CESENA Domenica 14 maggio si è svolta a Cesena, presso le strut­ture della sagra, la consueta "Festa dei giovani d'altri tempi", organizzata dalla Proloco per le persone anziane della

Gita Pellegrinaggio

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borgata. La giornata è iniziata con la Santa Messa celebrata da Don Raffaello ed è proseguita con una piccola ma inte­ressante esposizione di lavori artistici, frutto dell'hobby e dell'impegno di alcuni appassionati giovani e meno giovani. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, alcuni ragazzi e giovani si sono esibiti, per la prima volta a Cesena, nell'esecuzione di alcuni brani vocali e musicali raccogliendo l'interesse e l'applauso dei presenti. Durante la manifestazione è stata ricordata la cara Maria Facca, scomparsa l'anno scorso, negli anni precedenti in­stancabile animatrice della festa. Maria era stata ricordata anche la vigilia di Natale, nell'altra iniziativa organizzata dalla Proloco. Il pomeriggio del 24 dicembre infatti è stato inaugurato il presepe costruito dai giovani e poi è arrivato Babbo Natale, su un calesse, per portare i doni a tutti i bambini presenti. Contemporaneamente era stato allestito un piccolo merca­tino di oggetti, preparati da alcune signore e ragazze di Ce­sena, il cui ricavato è stato poi devoluto alla "Via di Natale" in memoria di Maria.

Gita ai Presepi

Il I I

I iii I

FOTO D'ARCHIVIO a cura di Tullio Milanese

(Proprietà della foto Gasparotto Angelo) (Proprietà della foto Pujatti Pino) Prima Comunione del 19 settembre 1941. A sinistra il Parroco Don Prima Comunione del 20 settembre 1942. AI centro il Parroco Don Davide Burlon, a destra il cappellano Don Severino Bertacco. Davide Burlon, a fianco il Cappellano Don Severino Bertacco.

(Proprietà della foto Ragogna Giuseppe) Processione in occasione della festa dell'8 dicembre 1936. Sono riconoscibili a fianco del Parroco Don Luigi Janes il Podestà Carlo Brunetta (a destra del Parroco) e il Dottor Giovanni Pujatti (a sinistra del Parroco). Don Luigi Janes è stato Parroco di Azzano dal 1931 al 1937.

(Proprietà della foto Tesolin Egles) Comunione Generale del 20 giugno 1957. A sinistra la maestra Giacomozzi, ultimo a destra Don Sante Boscariol.

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(Proprietà della foto Sappa Bruno) Prima Comunione del 16 ottobre 1948. AI centro il Parroco Don Davide Burlon, a destra il cappellano Don Arduino Michieli. Foto scattata al fianco del cinema parrocchiale Manzoni, luogo di tante memorabili partite di pallone.

Il 29 giugno potremo ammirare il grande quadro su tela (m 3 x 5) della pesca miracolosa, opera del pittore Azzanese GIULIO BELLUZ inserito

nella cornice sinistra del presbiterio. La chiesa arcipretale, consacrata il 19 maggio 1771, ora si arricchisce di un'opera che ci richiama il nostro

~ssere amici del Risorto, in comunione con Pietro e il suo successore Benedetto XVI, volente rosi

di collaborare, come parrocchia missionaria, per la "pesca" di uomini per il regno dei cieli.

GRANDE RICONOSCENZA Il noto progetto "PANE E LATTE" che le suore flosarie portano avanti in Bolivia, è stato fortemente incrementato anche dall'iniziativa di Denis Biasin che da alcuni anni registra e offre CD per questa nobile causa. A Denis l'ammirazione e la riconoscenza pure dalla Parrocchia.

PREGHIERE POPOLARI Abbiamo raccolto alcune preghiere popolari , espressione della relig iosità della nostra gente di qualche anno fa. Sono brani apparentem ente semplici, che hanno spesso l'andamento delle filastrocche modulate da un linguaggio pieno di assonanze e di forme dialettali. I contenuti possono far sorridere; eppure, a ben rifle ttere, queste g iocose forme di relig iosità popolare erano un modo simpatico ed efficace con cui il popolo evangelizzava se stesso, a cominciare dai fanciulli. La fede, dunque, veniva alimentata a volte con allegria e umore anche se ci si trovava a v ivere una vita molto dura. I nostri nonni avevano quella saggezza cristiana e quell"'istinto evangelico" che permetteva loro di trasmettere con naturalezza g li e lem enti fondamentali della relig ione.

s. Iseppo vecchiarello

S. Iseppo vecchiarello Cosa avete in quel cestello Una fascia un panesello Per fasciare Gesù Bello Gesù bello d'amor Per fasciare nostro Signor. La Madonna ha avuto un puppo S. Iseppo l'ha perduto La Madonna l'ha trovato S. Iseppo l'ha baciato L!ha baciato su quel occhietto S. Iseppo benedetto. La Madonna di S. Chiara La mi impresti quella scala Per andare in paradiso Per vedere quel bel viso Gli angiolini che cantava La Madonna che sospirava Il Signor in ginocchion Venite ascoltar questa bella orazion.

(Goz Ovidio)

Ave Maria picinina

Ave Maria picinina Che leva su ala mattina Con bel dire, con bel fare Guarda sotto nella cassetta Che c'è acqua santa benedetta Per lavarsi le man e il viso Per andare in Paradiso In Paradiso è una bella cosa Chi va dentro riposa. (G. o.)

Din don

Din don Gli angeli che suonano Il prete che canta Benedisce l'acqua santa Con una manina d'oro E una d'argento Domani verrà bon tempo E se bon tempo verrà Tutti gli angeli si calerà. (G. o.)

Angioletto del mio Dio

Angioletto del mio Dio Che fai tu vicino a me Sono l'angelo del Signore Sono l'amico del tuo cuore Quando vegli e quando dormi Sempre sempre son con te. (G. o.)

DAI NONNI DELLA CASA DI RIPOSO DI AZZANO DECIMO

Ave Maria

Ave Maria piccinina, cosa fai? Alla mattina vado in Chiesa Santa Tocco l'acqua Santa L'acqua Santa la me bagna Iddio me compagna Bongiorno fioi de Dio Verrò anche mi se piase Iddio.

In paradiso

In paradiso è buona cosa chi va là riposa All'inferno cattiva gente chi va là starà sempre.

Lassa dir

Lassa dir, lassa dir a chi se voI ama Iddio di bon cor Di bon cor e di bon (dolc)

Ama Iddio sulla Croce sulla Croce è la corona Ama Iddio e la Madonna La Madonna è su nel ciel Ama Iddio e San Micel San Micel è crocifisso Ama Iddio e il paradiso Il paradiso le dei santi Ama Iddio e tutti quanti Tutti quanti la morte viene Beati quelli che han fatto del bene.

Vien la notte di Natale

Chi fa bene e chi fa male Vien la notte di Natale Canta, canta rose e cuore Che è nato il nostro Signore Che è nato a Betlemme In mezzo al bue e un asinello Chi la dise, chi la sa In paradiso indarà Chi la dise, chi la sa Canta in gloria santa indirà Dise sempre lodato sia Viva Gesù e viva Maria.

SAN ROCCO: NUOVA VITA PER "EL CISIOL"

Costruito attorno al 1300 alla periferia di Azzano Decimo, questo tempietto votivo ha dato il nome alla località in cui sorge ed è stato ed è tuttora punto di riferimento per la devozione al Santo a cui è dedicato, ma il trascorrere dei secoli l'aveva notevolmente deteriorato, sia nella struttura che nell'affresco che ne adornava l'interno. Lo scorso 2005, prima che i danni divenissero irreparabili, il Consiglio Pastorale ha deciso di intervenire con i necessari lavori di restauro, che si sono conclusi alla fine dell'estate con pieno successo, restituendo alla comunità il tempietto nel suo aspetto originario. Sarà quindi possibile, a questo punto, perpetuare l'antica traditione di celebrare la ricorrenza di San Rocco ogni 16 agosto e chiunque si troverà a passare davanti al rinnovato "cisiòl" avrà un nuovo stimolo a rivolgere al Santo un reverente pensiero. Owiamente la Parrocchia si è dovuta sobbarca re il costo dei lavori; allora un gruppo di abitanti della borgata ha pensato che s,arebbe stato bello e utile stimolare tutti i "contradaioli" a contribuire alle spese. E nata allora l'idea di allestire un pranzo comunitario i cui proventi fossero destinati alla copertura, almeno parziale, del debito. Gli Alpini del Gruppo di Azzano si sono subito dichiarati disponibili a preparare il pranzo e ad ospitare i commensali nella loro sede; molte altre persone hanno contribuito alla riuscita dell'iniziativa donando qualcosa o prestando la propria opera. L.:incontro conviviale si è tenuto il 15 gennaio 2006; l'allegra e numerosa comitiva dei partecipanti ha potuto assaporare, oltre al cibo, la gioia dello stare insieme ed anche la soddisfazione di sentire il tempietto come cosa propria, visto che, a conti fatti, è stato possibile consegnare alla parrocchia un contributo veramente sostanzioso. Manias Severino

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65° DI MATRIMONIO 50° DI MATRIMONIO

SANTINA LOVISA E ENRICO BERTOLLA ILVA FAVRET E GINO CENTAZZO

50° DI MATRIMONIO 50° DI MATRIMONIO ~S c.

GIOVANNINA TAVELLA E TRANQUILLO BASSO FRANCHINA CAPOBIANCO E LUIGI BALLARDIN

EMANUELA DONADEL «Emanuela, amica semplice e gentile, allegra e schietta, sempre pronta a dire grazie e scusa. Quante volte lo ripetevi! Grazie e scusa!, un'infi­nità di volte, perché ti dispiaceva far faticare gli altri , o perché non volevi disturbare, o perché ti sentivi sempre in obbligo verso le persone che ti erano accanto. Come dimenticare le giornate tra­scorse in tua compagnia in cui spesso invidiava­mo la gioia e la serenità che riuscivi a trasmet­tere a tutti. Quanti incoraggiamenti ci hai dato!!! Come dimenticare le lunghe chiacchierate al te­lefono, in cui chiedevi notizie degli amici che conoscevi: co­me stavano, cosa facevano, notizie delle loro famiglie, dei bam­bini. .. , la tua non era solo curiosità, era voglia di partecipare alle vicende della nostra vita, voglia di sentire la nostra vita un po' tua. In fondo era il tuo modo di tenerci piacevolmente vicini. Rimarrai per sempre una compagna di viaggio indi-

menticabile. Oggi siamo qui, per dire a te scusa! e grazie! Scusa per le volte che ti abbiamo di­menticato, presi in mille altri impegni. Scusa per­ché si fa sempre troppo poco di fronte a chi co­me te è colpito dalla sofferenza. Ed il grazie che oggi ti diciamo è il grazie che va al Signore che ci ha permesso di conoscere te e apprezzare l'A­more esemplare dei tuoi familiari. Sei stata una preziosa operaia nella vigna del Signore! Così scrivevi commentando una stazione della via Crucis: "La croce ce l'abbiamo tutti ricchi o po­

veri ; e ci vuole tanto coraggio a portarla quando sembra così pesante. Ma se hai fede in Lui ce la puoi fare". Grazie Ema­nuela per la lezione di vita e di speranza che con la tua sem­plicità ci hai saputo dare. Resterai sempre nei nostri cuori. Sap­piamo che sei nella pace del Signore, e da lassù continuerai a partecipare e vegliare sulle nostre vite. Ciao Emanuela. »

LA SCOMPARSA DI SUOR MERCEDES TESOLIN Sulla soglia dei novant'anni, dei quali 65 vissuti e offerti tra le Rosarie di Udine, suor Mercedes Tesolin è entrata, do­menica 29 gennaio, nella pienezza della luce eterna. Se ne è andata a passi lievi, dopo una breve malattia, assistita dal­le consorelle della Casa generalizia, dove era ritornata per le necessarie cure e dove ha desiderato restare per l'ultimo riposo. Ha lasciato la tristezza di un grande vuoto nella sua comunità religiosa di Azzano Decimo, il paese natale nel quale la scomparsa era ritornata circa una decina d'anni fa per trascorrere ancora nella laboriosità, che aveva contras­segnato la sua vita, il periodo della quiescenza operosa. Apprezzata dai concittadini azzanesi per l'amabilità e la di­screzione che caratterizzavano il suo rapporto con le perso­ne, la presenza orante di suor Mercedes, quando il dialogo con l'Infinito diventava sempre più intenso nell'avvicinarsi del grande Incontro, era percepita da tutti come un dono e

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una benedizione. La parrocchia ha organizzato un pullman per consentire la partecipazione alla liturgia dell'estremo commiato, celebrata a Udine dal parroco don Dino Pavan. Lannuncio della scomparsa della concittadina suor Merce­des, diffuso dalla Casa generalizia, riporta le date e i dati più significativi della sua lunga esistenza. Carmela Tesolin, da consacrata suor Maria Mercedes, era nata da Giobatta e da Albina Marcuz il 14 maggio 1916 ed era stata battezzata il 21 dello stesso mese. Era entrata nell'Istituto delle Rosarie nel febbraio del 1939 dove aveva emesso la professione religiosa il 12 agosto del 1941. "Signore, all'alba di domenica 29 gennaio hai chiamato nella tua luce la nostra sorella suor Mercedes. Noi ti rendiamo grazie per la sua vita e per la sua morte e l'affidiamo alla tua misericordia, affinché go­da in eterno la compagnia di Maria santissima, regina del Rosario, dei santi tutti e dei suoi cari". F.S.

Parrocchia "San Pietro Apostolo" Contabilità 2005 approvata dal Consiglio per gli affari economici il 25.03.06 ENTRATE

ELEMOSiNE .................... . .. ..... . CANDELE ...................... . ... . . .. . OFFERTE PER SERVIZI. . ... . .. . .... ... . . . . ATIIVITÀ PARROCCHIALI ... . . . . ...... . . .. . OFFERTE ................... . .......... . INTERESSi ................ . ........ . . .. . CONTRIBUTI REGIONALI . .. . .. ... .. .. .. . . .

TOTALI ................................ .

22.111 ,00 16.991,55 9.513,33 7.814,43

26.213,48 3.306,18

155.313,21

241.263,18

USCITE

TASSE ASSICURAZIONI ....... . . .. ... . . . . . REMUNERAZIONI .. .. . .. ........... .. .. . . SPESE CULTO ....... .. ............... . . . SPESE GESTIONALI ..... . ..... . .. . . ..... . SPESE PER ATIIVITÀ .. . ....... . ... . ..... . MANUTENZIONI . . . ... . . .. . . ............. . ONERI FINANZIARI .... ... ............... . GESTIONE STRAORDINARIA ...... . .. ... .. .

TOTALI ................................ .

14.148,55 13.672,00 4.193,34

27.576,23 8.961,41 5.066,16

11.714,89 72.927,08

158.259,66

RESIDUO ATTIVO 2004 104.276,12 RESIDUO ATTIVO 2005 83.003,52

IN BANCA 187.279,64

Istituto Infanzia Parrocchiale B. V. del Rosario SITUAZIONE FINANZIARIA CONSUNTIVA ANNO 2005

APPROVATA DAL C.D.A. il 31.01.06

descrizione

Spese gestione mensa Spese per alimenti Spese cartocanc. e mat. didattico Iniziative culturali/feste etc. Totale

Acquisto mobilio e giochi Acqua Energia elettrica Gas e riscaldamento Spese postelegrafoniche Assicurazioni Interessi e oneri bancari Spese amministro e consulenze Imposte/tasse e concessioni Manutenzioni straordinarie Manut. ordino e altri costi gen. Altri costi generali Spese progetto educaz. motoria Totale

Stipendi Contributi previdenziali/assistenz. Pagamento T.F.R. Totale costo del personale

TOTALE USCITE

euro 2005

3.073,99 19.968,65 2.933,79 3.937,25

29.913,68

0,00 644,00

1.413,50 9.962,60

866,45 3.856,16

934,86 6.536,40 3.871 ,19

0,00 3.556,80

11.577,25 3.600,00

46.819,21

168.181 ,93 40.702,04 3.053,48

211.937,45

288.670,34

22

descrizione

Rette ed iscrizioni Contr. Ministeriali/Reg.li Offerte varie Altri ricavi generali Contrib. Com. Azzano Ordinari Contrib. L.R. 06/84 2001

TOTALE ENTRATE

euro 2005

125.177,50 76.691 ,50

150,00 2.085,75

60.500,00 24.065,59

288.670,34

Un sentito ringraziamento ai Consigli Pastorale e degli Affari Economici, i due massimi organismi di partecipazione della parrocchia, per la loro generosa disponibilità e competenza nelle varie materie chiamati ad operare.

A N A G R A F E & O F F E R T E (d i c e m b re 2 O O 5 - m a 9 9 i o 2 O O 6) - salvo errori ed omissioni -

BATTESIMI

Vazzoler Laura di Mauro e Cartellini Mo­nica, nata a San Vito al Tagliamento il 7/8/05, battezzata il 3/12/05; Beryl Ebung di Ngome Albert Eseh e Ngo Nandeng Nicole, nato a Pordenone il 3/12/03, bat­tezzato il 4/12/05; Ballardin Valeria di Mi­chele e Tomasella Fiorella, nata a Por­denone il 7/10/05, battezzata il 4/12/05; Passador Irene di Carlo e Bomben Bar­bara, nata a Pordenone il 30/7/05, bat­tezzata il 4/12/05 ; Vazzoler Filippo di Massimo e Bidoggia Chiara, nato a Por­denone il 17/7/05, battezzato 1'8/12/05; Monticco Chiara di Ivan e Gasparotto Paola, nata a Pordenone il 28/9/05, bat­tezzata 1'8/12/05; Tiberio Alex di Luca e Del Colle Costance, nato a Pordenone il 15/9/05, battezzato 1'8/12/05; Pasquali­ni Andrea di Massimo e Favret Elisabet­ta, nato a San Vito al Tagliamento il 21 /8/05, battezzato 1'8/12/05; Sarri Sofia di Gianpietro e Furlan Luisa, nata a Oder­zo il 25/9/05, battezzata 1'8/12/05; Gaba­na Gaia di Mirko e Leorato Emanuela, nata a San Vito al Tagliamento il 27/6/05, battezzata 1'8/12/05; Tona Marianna di Paol ina e Santi n Valeria, nata a Porde­none il 22/9/05, battezzata il 18/12/05; Si­monetto Sara di Michele e Munaretto Marina, nata a Pordenone il 25/7/05, bat­tezzata il 18/12/05; Maganza Sarah di Mariano e Del Frari Giuliana, nata a Por­denone il 13/7/05, battezzata il 26/12/05; Roman Christian di Roberto e Signo­relli Maria Rosa , nato a Pordenone il 21 /9/05, battezzato il 29/1/06; Battistel­la Zaira di Silvio e Patanè Angela, nata a Pordenone il 29/10/05 , battezzata il 26/2/06; Menegoz Ursol Isabel di Ro­berto e Turchet Vanessa, nata a Porde­none il 15/9/05, battezzata il 12/3/06; Pe­rissinotto Matteo di Enrico e Erode Si­donia, nato a Pordenone il 15/12/05, bat­tezzato il 12/3/06; Gazzola Genny di Ivo e Pegorer Viviana, nata a Pordenone il 16/11 /05, battezzata il 26/3/06; Del Ben Nicola di Lucio e Pavanello Emanuela, nato a Pordenone il 22/9/05, battezzato il 26/3/06; Perlin Manuel di Claudio e Riz­zetto Michela, nato a San Vito al Taglia­mento il 29/11 /06, battezzato il 26/3/06; Damo Giorgia di Daniele e Santarossa Cinzia, nata a Pordenone il 27/8/05, bat­tezzata il 26/3/06; Chinellato Eduardo Roberto di Roberto e Guerra Loredana, nato a San Vito al Tagliamento 1'11 /9/05, battezzato il 26/3/06; Oliva Tommaso di Fabrizio e Zecchin Gianna, nato a Lati­sana 1'1/9/05, battezzato il 26/3/06; Mat­tiuz Luca di Marco e Coral Sara, nato a San Vito al Tagliamento il 12/ 11 /05 , battezzato il 26/3/06; Plateo Eleonora Martina di Alberto e Checchin Adriana, nata a Pordenone 1'11 /11 /05, battezzata il 26/3/06; Lopez Antonio Javier di Mar­tin Anthony e Della Pietra Emy, nato a Alamogordo (Nuovo Messico) il 2/11 /05,

battezzato il 17/4/06; Rota Evelin di arsina e Zorzi Manola, nata a San Vi­to al Tagliamento 1'11 /4/97, battezzata il 17/4/06; Martin Federico Laerte di Or­lando e Carollo Monica, nato a Pordeno­ne il 19/12/05, battezzato il 23/4/06; Di Pasquale Nicolas Vittorio di Johnny e Mazzolo Stefania, nato a San Vito al Ta­gliamento il 26/8/05, battezzato il 23/4/06; Nespolo Gloria Maria Albina di Stefano e Carrer Roberta, nata a San Vito al Ta­gliamento 1'1/11 /04, battezzata il 23/4/06; Schihab Sebastian di Ezzat e Consola­ro Annalisa, nato a Pordenone il 13/8/05, battezzato il 23/4/06; Vit Giulia di Stefa­no e Valeri Deborah, nata a Pordenone il 10/12/05, battezzata il 23/4/06; Pin Sa­muele di Paolo e Ouerin Lara, nato a San Vito al Tagliamento 1'11 /2/06, battezzato il 14/5/06; Canton Alessandro di Massi­mo e Moschetta Michela, nato a Porde­none il 27/1/06, battezzato il 14/5/06; Ra­degonda Angie di William e Santi n Lau­ra, nata a San Vito al Tagliamento il 24/9/05, battezzata il 14/5/06; Facca An­gelica di Mario e Onor Marisa, nata a San Vito al Tagliamento il 3/11 /05, battezzata il 21 /5/06 ; Zanni Jacopo di Andrea e Ouattromini Alessandra , nato a Porde­none il 2/2/06, battezzato il 21 /5/06; Riz­zo Federica di Claudio e Armellin Euge­nia, nata a Conegliano il 18/10/05, bat­tezzata il 21 /5/06; Mascarin Simone di Massimo e Amaduzzi Rita, nato a San Vi­to al Tagl iamento il 5/12/04, battezzato il 21 /5/06; Grandin Samantha di Stefano e Vendramini Vanilla, nata a Pordenone il 10/1/06, battezzata il 21 /5/06; Facca Asia di Federico e Mele Sabrina, nata a Por­denone il 23/10/05, battezzata il 21 /5/06.

MATRIMONI

De Candia Cesare e Foti Daniela il 10/12/05; Rambaldini Guglielmo e Hross Iryna il 17/12/05; Santi n Rober­to e Trevisan Sara il 14/1/06; Rigato Igi­no e Lorenzon Stefania 1'11 /3/06; Spo­letti Lorenzo e Pascot Francesca il 25/3/06; Bellucci Antonio e Liotta Mi­lena il 22/4/06; Battiston Dario e Roso­len Silvia il 6/5/06; Pigatto Alberto e Bi­dinot Adriana il 20/5/06.

MORTI

Battiston Santina, vedo Martin Enrico, morta il 4/12/05, di anni 99; Manzato Da­niel , celibe, morto il 18/12/05, di anni 24; Fedrigo Santa, nubile, morta il 21 /12/05, di anni 101 ; Lopreiato Pietro, marito di Felina Angela, morto il 24/12/05, di anni 79; Gasparotto Angela, vedo Facca Giu­seppe, morta il 29/12/05, di anni 89; Sar­tor Angela, ved o Casa rotto Antonio, mor­ta il 29/12/05, di anni 93; Torresan Ma­ria Rosa, moglie di Tonello Orazio, mor-

23

ta il 31 /12/05, di anni 67; Doimo Carme­la Luigia, vedo Vicenzotto Riccardo, mor­ta il 31 /12/05, di anni 72; Muz Giovanna, vedo Oro Guido, morta il 10/1/06, di anni 99; Massarut Adorina, moglie di Furlan Guerrino, morta il 10/1/06, di anni 91 ; Cor­dazzo Guerrino, ved o Dall 'Agnese Cate­rina, morto il 13/1/06, di anni 89; Galas­so Ardemia , vedo Mascarin Giovanni , morta il 13/1/06, di anni 90; Pigat Maria, ved o De l Bianco Giacomo, morta il 14/1/06, di anni 94; Medri Pierina, vedo Mascarin Silvio, morta il 14/1/06, di anni 84; Zanette Anna Maria, ved o Moretton Sante, morta il 18/1/06, di anni 60; Lo­renzon Angelo, celibe, morto il 21 /1/06, di anni 65; Venturini Mafalda, vedo Bel­trame Valentino, morta il 26/1/06, di anni 80; Toffolon Giovanni , cel ibe, morto il 26/1/06, di anni 69; Mascarin Rino, ma­rito di Moro Pierina, morto 1'1/2/06, di an­ni 58; Biasotto Michele, marito di Pivet­ta Giovanna, morto il 13/2/06, di anni 62; Marion Gilberte, vedo Testa Giovanni , morta il 20/2/06, di anni 85; Furlan Guer­rino , vedo Massarut Adorina, morto il 22/2/06, di anni 93; Furlan Paolo, celibe, morto il 10/3/06, di anni 51 ; Lenzini Li­na , vedo Dall 'Olio Ferruccio, morta il 16/3/06, di anni 96; Rosset Vittorio, ma­rito di Bazzi Delfina, morto il 19/3/06, di anni 63; Agnolotto Maria, ved o Piccinin Ernesto, morta il 21 /3/06, di anni 72; 00-nadel Emanuela, celibe, morta il 24/3/06, di anni 46; Sandre Egidio, marito di Pez­zutti Lucia, morto il 29/3/06, di ann i 74; Camillo Bruna, moglie di Zecchin Mar­co, morta 1' 1/4/06, di ann i 73; Moro Athos, celibe, morto il 4/4/06, di anni 48; Falcon Lorenzina, moglie di Muzzin An­tonio, morta il 13/4/06, di anni 57; Orto­lan Enrico, marito di Valvassori Enrica, morto il 14/4/06, di anni 92; De Bortoli Mirella, nubile, morta il 7/5/06, di anni 52; Cesco Emilia , vedova di Fedrigo Olivo, morta il 22/5/06, di anni 78.

PRO CHIESA

Matrimonio Marianni Manuel"e Zaina An­tonella 100; Matrimonio Rambaldini Gu­gl ielmo e Iryna 150; 25° Matrimonio Co­niugi Andreatta 50; Matrimonio N.N. 200; 50° Matrimonio Centazzo Gino elivia 100; Matrimonio Spoletti Lorenzo e Pascot Francesca 100; Matrimonio Rigato Lo­renzo e Lorenzon Stefania 300; Matri­monio Bellucci Antonio e Lotta Milena 50; Matrimonio Battiston Dario e Rosolen Sil­via 120; 50° Matrimonio Ballardin Luigi e Franchina 50; Matrimonio Tondato Fran­cesco e Chiara 150; Matrimonio N.N. 70; Battesimo Vazzoler Laura 70; Battesimo Tona Marianna 100; Battesimo Simonet­to Sara 40; Battesimo Maganza Sarah 100; Battesimo Ballard in Elena 50; Bat­tesimo Roman Christian 50; Battesimo Battistella Zaira 20; Battesimo N.N. 150;

Battesimo Perlin Manuel 150; Battesimo da) 50; Taiariol Norma, Bruno e Cesare Gazzola Genny 100; Battesimo Chinella- (Canada) 60 dollari; Fam. Nervo Nicolò to Eduardo 50; Battesimo Rota Evelin (Torino) 50; N.N. 10; Lida Gregoris 20; 200; Battesimo Lopez Antonio Javier 50; N.N. 10; in mem. Piccinato Arduino Piz-Battesimo Nespolo Gloria 50; Battesimo zinato Vittoria dolI. 50; Del Bel Belluz 30; Vit Giulia 50; Battesimo Oliva Tommaso Cago Marcuz Rina 50; Candido Guido e 100; Battesimo Platea Eleonora 100; Bat- Maria dolI. 100. tesimo Mascarin Simone 25; Battesimo N.N. 100; Battesimo Zanni Jacopo 100;

PRO ORATORIO Battesimo Rizzo Federica 70; In memo- Athos Moro Graziano Muccignat

ria Moretton Elio 30; In memoria Manza-to Daniel1 00; In memoria Sartor Angela N.N. 140; Consolaro Francesco e Elda 150; In memoria Doimo Carmela Luigia 100; N.N . 50; Luvisotto Angelo e Ales-60; In memoria Del Bel Belluz Dilio 100; sandrina 50; N.N. 100; Fam. Bidoggia Vit-In memoria Battiston Santina 150; In me- torio 50; N.N. 100; N.N . 50; N.N. 300; N.N. moria Morrasut Adorina 60; In memoria 200; N.N. 40; N.N. 30; N.N. 50; Caldo Olin-Galasso-Mascarin Ardemia 100; In me- do 50; N.N . 10; N.N. 50 ; In memoria di moria Pascot lole e Gelindo 40; In me- Doimo Carmela Luigia 240; N.N. 100; Ca-moria Lorenzon Angelo 300; In memoria sagrande Walter e Agata 20; Bar Com-di Muz Giovanna 80; In memoria di Ma- mercio 110; N.N. 1.000; Facca Vinicio 30; scarin Rino 50; In memoria Furlan Guer- N.N. 50; De Val Giovanni 20; N.N . 50; In rino 50; In memoria del Rizzo Bruna co- memoria Donadel Emanuela 50; In oc- Angelo Pigat Albino Cago

niugi Burella Giuseppe e Olga 60; In me- casione battesimo Mattiuz Luca 200; Fam. moria Vettor Noemia 90; In memoria Do- Pujatti 2.000; N.N. 35; Colin Loris 160; nadel Emanuela 200; In memoria Sandre Fam. Santin Bruno 100; Colin Ida 100; Egidio 150; In memoria Falcon Lorenzi- N.N.1 00; Santin Elena e Polita Valentina na N.N. 100; In memoria Agnoletto Maria 400; N.N. 100; N.N. 50; Fam. Lopreiato 50; Classe 193550; N.N. 70; N.N. 70; Pa- 50; N.N. 100; Brussolo Simone 50; Zuc-scotto Maria 30; Fabris Olizio 30; Pascotto chet Enzo 40; Zanette Antonio (Canada) Maria 30; N.N. 30; Tondato Bruno 30; 50; Panighello Renzo 180; N.N. 400; Uti-Fam. Zara 90; N.N. 30; Fam. Lopreiato 50; lizzatori campi sintetici 1.225; N.N. 20; Morassutto Erminia 40; Fam. Pivetta Gi- Rosset Itala 50; Sellan Edoardo 50; fam. no 50; N.N. 20; N.N. 100; N.N. 30; N.N. Fedrigo Lucio in mem. Santina 150; mo-

Antonio Guerra Luigia Carmela Doimo 50; N.N. 50; Boz Paolina 30; N.N. 40; N.N. glie Angela in mem. Pietro Lopreiato 200; 80; N.N. 30; G.S.C. Cesena 30; De Val N.N .100; N.N. 100; in mem. Pigat Maria Giovanni 30; N.N. 20; Nerlati Gelse 5; N.N. 100; N.N. 70; figli in mem. Gasparotto An-20; Zanet Ivan 20; Battesimo Passador gela 150; N.N. 50; Nespolo Luigi 50; N.N. Irene 100; N.N. 100; Mary De Marchi e 20; N.N. 300; N.N. 50; Buttignol Angela in Pietro Moras 100; Moras Gelindo 50; N.N. mem. Bruna del Rizzo 100; fam Lovisot-20; N.N. 50; N.N. 50; Matrimonio Cesare to Carlo in mem. Montagner Alessandra e Daniela 50; Fam. Vazzoler per batto Fi- e Moretton Anna Maria 150; N.N. 120; lippo 50; N.N. 70; N.N. 20; N.N. 100; N.N. N.N. 10;N.N. 10;N.N. 50; N.N.300;N.N. 100; N.N. 50; N.N. 30; N.N. 30; N.N. 50; 1.500; N.N. 30; in mem. Athos Moro 75; N.N. 10; N.N. 50; N.N. 250; Zilli Lucia in N.N. 15; N.N . 50; N.N. 100; fam Sponga mem. Boschiera Ennio 50; Filippi Elsa 50; 50; N.N. 10; N.N. 500; Lorenzon 10. Maria Assunta N.N. 10; N.N. 10; Valvasori Ilario e Loret- Cavarzan ta 15; N.N. 20; Buset Danilo e Vilma 100; Del Bianco Delfino 50; N.N. 60; N.N. 190; ~ GRAZIE! ~ N.N. 20; N.N. 20; Milanese Mariangela 80;

Da diversi anni alcune persone N.N. 250; Primo e nipoti Favot in mem. Del Rizzo Bruna in Favot 100; N.N. 20; adulte e in modo particolare

Biasotto Giovanni e Oneglia nel 60° di i giovani, gentilmente

matr. 60; in mem. Zagolin Paolo 100; N.N. e generosamente,

per batto 50; mamma in memoria Furlan compiono il prezioso servizio

Paolo 100; N.N. 10; N.N. 1.000; amici in di distribuzione, in ogni

mem. dotto Francesco Meneghetti 25; N.N. famiglia, del Bollettino

20; N.N. 10; N.N. 20; N.N. 70; Pivetta Olin- Parrocchiale. Aurelio Guin Anna Sabina Ballon

do 20; N.N. 20; N.N. 10; N.N. 20; Amici di La comunità li ringrazia

Lourdes in mem. Emanuela Donadel 40; e li incoraggia a continuare

N.N. 200; N.N. 50; N.N. 100; in mem. Bia- nonosante a volte non vengano

sotto Mario Candido Guido e Maria 50; accolti educatamente

N.N. 150; sposi Cinzia e Luca 100. e con rispetto. È consuetudine poi

dare un'offerta:

PRO BOLLETTINO e di questo ne siamo grati.

l:rebbe bello alme~ Rambaldini Achille (Canada) 35; Peres- "coprire le spese"

sin Licia 50; Veneruz Antigio e Maria Lui- della tipografia!!

sa (Canada) 40; Zanette Antonio (Cana- Amedeo Volpe Dilio Del Bel Belluz