Maria “Speranza nostra” - Parrocchie.it · il ventre freddo della terra. AVE MARIA AVE MARIA Tu...

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AVE MARIA La campana ha suonato il primo rintocco del giorno che nasce. Tutto s’illumina di luce nuova. Si rinnova il creato e canta le lodi, a te che guidi l’opera del nuovo mattino. AVE MARIA AVE MARIA La campana ha suonato l’ultimo rintocco del giorno che muore. Sei tu la speranza e la luce nella notte della natura che dorme. Ogni nota riposa e in ogni cuore nel tuo nome scende la pace. AVE MARIA AVE MARIA E’ il mese di maggio il tuo mese: mese di fiori e di profumi; il mese delle rose, Rosario di petali variopinti. Tu Rosa del mistero che sempre hai cura della mia vita fin da quando il ventre caldo di una madre mi ha accolto fino a quando mi accoglierà il ventre freddo della terra. AVE MARIA AVE MARIA Tu l’Immacolata, Tu la Vergine, Tu l’Assunta del Signore, Tu la Madre di Dio nel tuo figlio e Madre mia dal giorno della Croce. AVE MARIA A. Fiordalisi Redazione: Parrocchia S. Maria del Soccorso, Via S. Angelo n. 2, Cura (VT) - Direttore: Don Domenico Pieracci - Direttore responsabile: Don Domenico Pieracci - Autorizzazione: Tribunale di Viterbo in data 02-03-90 Iscrizione al n. 357 del Registro Stampa - Sped. in A.P. comma 20/c art. 2 Legge 662/96 Filiale P.T. di Viterbo - Stampa PalGraf tel. 0761.370817 Vitorchiano (VT) - Distribuzione gratuita. Parliamone insieme NUMERO 106 MAGGIO 2007 SITO PARROCCHIA: WWW.PARROCCHIE.IT/VETRALLA/SANTAMARIADELSOCCORSO Torna maggio: il mese più bello dell’anno! Il mese dell’esplosione della vita, della bellezza irrompente nella natura…tutto in questo mese canta ed invita alla speranza. Mi è venuto spontaneo collegare tutto questo alla invocazione che nella preghiera della “Salve Regina” recitia- mo ogni giorno. Dopo aver salutato la Vergine Santa come “la Madre di mi- sericordia”, la Chiesa si rivolge a Ma- ria come “speranza nostra”. Di speranza ne abbiamo sempre, tutti un estremo bisogno perché la spe- ranza è la forza che ci spinge a tende- re con tenacia verso la meta. La speranza è la virtù che ci fa guardare avanti! Tanti hanno perso la speranza e l’anelito verso un futuro migliore per- ché sono stati sempre delusi e nella loro anima è subentrato lo scoraggia- mento del “ tanto non c’è nulla da fare!”. Altri si sono fermati paghi dei tra- guardi raggiunti e pensano che non valga la pena fare ancora altri sacrifici: ora è tempo di “godere”. Altri, non sperano più per cause che non dipendono da loro e pur ane- lando ad una realtà più alta e migliore, sono costretti a fermarsi: causa una malattia, una situazione sociale, o per la cattiveria che li circonda. L’uomo rassegnato, stanco di lotta- re, pago dei risultati raggiunti, mortifi- ca l’anelito fondamentale della vita . Ma nel momento in cui per l’uomo tutto diventa difficile e ogni speranza svanisce, balza alla mente l’ancora del- la speranza: la mamma. Nel pericolo si grida: mamma!, nel dolore si invoca: mamma!, nella fatica ci si aggrappa alla mamma. Come al principio c’è la mamma che ci avvia e ci lancia verso la vita aiutandoci ad af- frontarla con fiducia, sempre nel corso Maria “Speranza nostra” degli anni, nelle difficoltà, di fronte al dolore, alle lotte che la vita ci riserva, si cerca la mamma perché si ha biso- gno di speraranza. Non a caso Gesù, nel momento in cui sperimentava la somma di tutti i dolori e l’angoscia della morte ha sen- tito il bisogno di avere la mamma ac- canto ed invocando il suo dolce nome e pensando ai nostri dolori, alle nostre difficoltà, ce lo donò come ultimo atto d’amore: “Figlio ecco tua mamma”. Maria diventando nostra mamma in quel momento diventava anche la no- stra speranza. Sarà sempre accanto alla nostra vita per ridarci fiducia nei mo- menti pericolosi dello spirito e nei mo- menti dolorosi del corpo Sarà colei che ci spingerà sempre a guardare oltre, a guardare avanti so- prattutto a non perdere la fiducia in Dio e nella vita eterna. Sarà colei che con delicatezza, ma con fedeltà sarà sempre accanto al tuo dolore, alle tue difficoltà, alle tue delusioni e ai tuoi fallimenti. Invocala sempre con fidu- cia: la mamma non abbandona mai i figli, non tradisce mai la sua creatura, non abbandona nessuno anche se figlio ingrato. E’ sempre al suo posto per la vita dei figli, con la vita dei figli. Salve Maria, speranza nostra” ti ringraziamo per l’aiuto, la forza che ci dai nei momenti difficili e ti preghia- mo, stacci accanto specialmente nel- l’ora della morte per il grande balzo verso il raggiungimento definitivo del- l’ultima speranza: Dio. Maria ti diciamo come Don Tonino Bello “Non permettere che sulle no- stre labbra il lamento prevalga sullo stupore, che lo sconforto sovrasti l’operosità, che lo scetticismo schiacci l’entusiasmo e che la pesantezza del passato ci impedisca di far credito al futuro..” Don Domenico

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1...PARLIAMONE INSIEME...

AVE MARIALa campana ha suonato

il primo rintocco del giorno che nasce.Tutto s’illumina di luce nuova.

Si rinnova il creatoe canta le lodi,

a te che guidi l’operadel nuovo mattino. AVE MARIA

AVE MARIALa campana ha suonato

l’ultimo rintocco del giorno che muore.Sei tu la speranza e la luce

nella notte della natura che dorme.Ogni nota riposa e in ogni cuore

nel tuo nome scende la pace. AVE MARIAAVE MARIA

E’ il mese di maggioil tuo mese:

mese di fiori e di profumi;il mese delle rose,

Rosario di petali variopinti.Tu Rosa del mistero

che sempre hai cura della mia vitafin da quando il ventre caldo di una madremi ha accolto fino a quando mi accoglierà

il ventre freddo della terra. AVE MARIAAVE MARIA

Tu l’Immacolata,Tu la Vergine,

Tu l’Assunta del Signore,Tu la Madre di Dio

nel tuo figlioe Madre mia

dal giorno della Croce.AVE MARIA

A. Fiordalisi

Redazione: Parrocchia S. Maria del Soccorso, Via S. Angelo n. 2, Cura (VT) - Direttore: Don Domenico Pieracci - Direttore responsabile:Don Domenico Pieracci - Autorizzazione: Tribunale di Viterbo in data 02-03-90 Iscrizione al n. 357 del Registro Stampa - Sped. in A.P.comma 20/c art. 2 Legge 662/96 Filiale P.T. di Viterbo - Stampa PalGraf tel. 0761.370817 Vitorchiano (VT) - Distribuzione gratuita.

Parliamoneinsieme

NUMERO

106

MAGGIO

2007

SITO PARROCCHIA: WWW.PARROCCHIE.IT/VETRALLA/SANTAMARIADELSOCCORSO

Torna maggio: il mese più bellodell’anno! Il mese dell’esplosione dellavita, della bellezza irrompente nellanatura…tutto in questo mese canta edinvita alla speranza.

Mi è venuto spontaneo collegaretutto questo alla invocazione che nellapreghiera della “Salve Regina” recitia-mo ogni giorno. Dopo aver salutato laVergine Santa come “la Madre di mi-sericordia”, la Chiesa si rivolge a Ma-ria come “speranza nostra”.

Di speranza ne abbiamo sempre,tutti un estremo bisogno perché la spe-ranza è la forza che ci spinge a tende-re con tenacia verso la meta.

La speranza è la virtù che ci faguardare avanti!

Tanti hanno perso la speranza el’anelito verso un futuro migliore per-ché sono stati sempre delusi e nellaloro anima è subentrato lo scoraggia-mento del “ tanto non c’è nulla dafare!”.

Altri si sono fermati paghi dei tra-guardi raggiunti e pensano che nonvalga la pena fare ancora altri sacrifici:ora è tempo di “godere”.

Altri, non sperano più per causeche non dipendono da loro e pur ane-lando ad una realtà più alta e migliore,sono costretti a fermarsi: causa unamalattia, una situazione sociale, o perla cattiveria che li circonda.

L’uomo rassegnato, stanco di lotta-re, pago dei risultati raggiunti, mortifi-ca l’anelito fondamentale della vita .

Ma nel momento in cui per l’uomotutto diventa difficile e ogni speranzasvanisce, balza alla mente l’ancora del-la speranza: la mamma.

Nel pericolo si grida: mamma!, neldolore si invoca: mamma!, nella faticaci si aggrappa alla mamma. Come alprincipio c’è la mamma che ci avvia eci lancia verso la vita aiutandoci ad af-frontarla con fiducia, sempre nel corso

Maria “Speranza nostra”degli anni, nelle difficoltà, di fronte aldolore, alle lotte che la vita ci riserva,si cerca la mamma perché si ha biso-gno di speraranza.

Non a caso Gesù, nel momento incui sperimentava la somma di tutti idolori e l’angoscia della morte ha sen-tito il bisogno di avere la mamma ac-canto ed invocando il suo dolce nomee pensando ai nostri dolori, alle nostredifficoltà, ce lo donò come ultimo attod’amore: “Figlio ecco tua mamma”.

Maria diventando nostra mamma inquel momento diventava anche la no-stra speranza. Sarà sempre accanto allanostra vita per ridarci fiducia nei mo-menti pericolosi dello spirito e nei mo-menti dolorosi del corpo

Sarà colei che ci spingerà sempre aguardare oltre, a guardare avanti so-prattutto a non perdere la fiducia inDio e nella vita eterna. Sarà colei checon delicatezza, ma con fedeltà saràsempre accanto al tuo dolore, alle tuedifficoltà, alle tue delusioni e ai tuoifallimenti. Invocala sempre con fidu-cia: la mamma non abbandona mai ifigli, non tradisce mai la sua creatura,non abbandona nessuno anche se figlioingrato.

E’ sempre al suo posto per la vitadei figli, con la vita dei figli.

“Salve Maria, speranza nostra” tiringraziamo per l’aiuto, la forza che cidai nei momenti difficili e ti preghia-mo, stacci accanto specialmente nel-l’ora della morte per il grande balzoverso il raggiungimento definitivo del-l’ultima speranza: Dio.

Maria ti diciamo come Don ToninoBello “Non permettere che sulle no-stre labbra il lamento prevalga sullostupore, che lo sconforto sovrastil’operosità, che lo scetticismo schiaccil’entusiasmo e che la pesantezza delpassato ci impedisca di far credito alfuturo..” Don Domenico

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Clarice Marescotti nasce a Vignanello il 6 marzo 1585 da una famiglia nobile. Fin dall’in-fanzia ricevette una educazione profondamente cristiana, ma a differenza dei due fratelli e del-le due sorelle, crebbe altera e vanitosa, insofferente alla disciplina. I genitori la affidano allecure e all’educazione delle suore clarisse di San Bernardino di Viterbo, dove aveva già ab-bracciato la vita religiosa la sorella maggiore Ginevra. Qui lei prende il nome di Giacinta, masenza farsi monaca; sceglie lo stato di terziaria francescana che non comporta clausura stretta,vivendo addirittura in due camerette ben arredate con roba di casa sua, pur partecipando alleattività comuni. Per quindici anni tira avanti così, poi c’è una profonda trasformazione interio-re, dopo una grave malattia di lei e alcuni morti in famiglia. Incomincia a questo punto unperiodo, lungo ventiquattro anni, straordinari e durissimi in povertà totale, pieni di continuepenitenze, con asprezze oggi poco comprensibili, ma che rivelano energie nuove e sorprenden-ti. In questo periodo vive in una cella derelitta, compiendo opere singolari di “riconquista”.Personaggi lontani dalla fede vi tornano per opera sua e si fanno suoi collaboratori nell’aiutoad ammalati e poveri. Fondò due importanti opere di carità: La Confraternita dei Sacconi, per

l’assistenza agli infermi e la Confraternita degli Oblati di Maria, per l’assistenza ai vecchio ed agli invalidi. Dal giorno del-la sua conversione non volle più chiamarsi e firmarsi Marescotti, ma soltanto Giacinta di Maria Vergine. Il 30 gennaio 1640,morì tra atrocissimi dolori cagionateli da una occlusione. Non erano molti quelli che la conoscevano di persona, ma subitodopo la sua morte, tutta Viterbo corse alla chiesa dove era esposta la salma e tutti si portano via un pezzetto del suo abi-to, sicché bisognerà rivestirla per tre volte. Uno storpio che durante i funerali era venuto a contatto con la sua salma, riac-quistò l’uso delle gambe e l’entusiamo dei fedeli raggiunse il parossismo. Benedetto XIII° la beatificò il 7 agosto 1726 e PioVII° la canonizzò il 24.5.1807. Quest’anno ricorre il bicentenario della sua canonizzazione. Il suo corpo mummificato èvenerato a Viterbo nella chiesa del monastero di San Bernardino a Piazza della Morte. La sua festa cade il 30 gennaio.

I nostri Santi Viterbesi

Santa Giacinta Marescotti

DECALOGO PER GLI ITALIANI

CARITAS - Si avvicina il tempo del pagamento delle tasse allo stato: Come Cristiano Cattolico sei chia-mato a collaborare alle necessità della Chiesa Italiana firmando il modulo del 740 per lasciare l’8% a favoredella Chiesa Cattolica Italiana. Come Cristiano della chiesa diocesana , ti invitiamo a firmare a favore dellenecessità della “CARITAS diocesana “ EMMAUS” per il 5 ‰. E’ sufficiente firmare e riportare il codice fi-scale 01674120561. Il ricavato servirà per sostenere i Servizi e le strutture di carità della diocesi. Grazie.

AVVISO CARITAS PARROCCHIALE - Ricordiamo agli immigrati e a coloro che si interssano diloro, che ogni GIOVEDI’ dalle ore 10 alle ore 11 la Caritas in collaborazione con L’AssociazioneMulticulturale Assistenza, è a disposizione per le varie necessità Giuridico-Burocratiche, presso i locali dellaparrocchia

RINGRAZIAMO - I supermercati: Des spar di Cura + Centro Spesa di Cura + Di per Di di Botte,per la collaborazione alla raccolta alimenti per i poveri nel periodonatalizio.

AVVISI

1. Fuggi la malinconia che ti spinge aripiegarti su di te e sul presente, invecedi farti osare qualcosa di nuovo e di belloper tutti.

2. Scegli la via della pazienza, sapendoaccettare i sacrifici veramente necessari,personali e collettivi, come si fa in ognifamiglia dove il bene di ciascuno è il benedi tutti.

3. La tua pazienza sia attiva: non ar-renderti agli insuccessi, non accontentartidi ciò che già sei, ma impegnati a renderela vita più giusta e bella per tutti, con au-dacia, generosità, intelligenza e creatività.

4. Abbi il coraggio di pensare in gran-de: non essere nostalgico del passato, pri-gioniero del presente e senza sogni per il

che non andrà perduto.8. Guarda al mondo intero come la

casa di tutti: custodisci l’ambiente, accoglilo straniero, impegnati perché siano ga-rantiti i suoi diritti e sia formato ai do-veri che reggono la nostra convivenza ci-vile.

9. In ogni cosa cerca l’equità: chiedipiù sacrifici a chi più ha e offri maggiorsostegno a chi ha di meno: difendi sem-pre i più deboli, se puoi facendoti voce dichi non ha voce.

10. Se credi in Dio, affida al Signorecon tutto il tuo cuore il presente e il fu-turo del tuo paese, l’Italia, e la tua vitaintera, chiedendogli che sia spesa il piùpossibile per il bene di tutti.

Bruno ForteArcivescovo di Chieti - Vasto

futuro, ma cerca di sognare e di far so-gnare tutti perché il sogno cominci a di-ventare realtà.

5. Se sei un politico, ama il bene co-mune più che l’interesse della tua parte enon farti guidare da alcun pregiudizio, maobbedisci sempre alla verità.

6. Se hai una responsabilità di governo,a qualunque livello, considera i bisogni deipoveri come loro diritti nei tuoi confron-ti.

7. Se sei un giovane, scommetti sul fu-turo del tuo paese impegnandoti a dare ilmeglio di te con tutto il tuo coraggio ela tua intelligenza; se sei adulto, consideraogni spesa per far studiare i giovani comel’investimento più urgente e necessario,

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G I O R N A L E P A R R O C C H I A L EG I O R N A L E P A R R O C C H I A L EMARZO

DOMENICA 18 - Pasqua degli uominiOre 8,30 Alla Chiesa di Cristo Re – come ogni anno

– c’è stata l’occasione per gli uomini di potersi confessaree comunicare, dando l’esempio ai familiari di entrare nellaPasqua: nel mistero della salvezza.

Buona la partecipazione degli uomini capeggiati dagli in-scritti alla Confraternita di Cristo Re.

Dopo la S. Messa un augurio ed un brindisi in onoredei papà. Dio li ricompensi per quanto fanno per le lorofamiglie.

Alle ore 11 nella S. Messa a Cura sono stati presenta-ti alla comunità i 52 ragazzi che il 26 maggio faranno laloro Prima Comunione. Attorniati dai genitori e catechistehanno risposto all’appello con un “Eccomi” gioioso e nellostesso tempo permeato di timidezza.

Alla fine della S. Messa Don Domenico ha lasciato loroun piccolo regalino: un cubo nel quale ci sono tutte le pre-ghiere e li ha invitati a tenerlo a portata di mano per ri-cordarsi di essere uniti a Cristo con le preghiere.

Pastorale familiareA Vitorchiano, si è concluso lo scorso 18 marzo l’itine-

rario di preparazione al matrimonio, che quest’anno si èsviluppato nel-l’arco di 22settimane perun totale di 14incontri. Tra lenovità intro-dotte alcuniappuntamentidomenicali, acui abbiamodedicato l’inte-ra giornata, perapprofondirede t e rm i n a t etematiche econdividere le

varie esperienze. I timori iniziali circa l’impegno e la duratadell’itinerario hanno condizionato la scelta di alcune coppie,le quali hanno preferito partecipare ad altri percorsi svoltipresso altre parrocchie della diocesi. I fidanzati, che hannodeciso di proseguire con noi, ben presto si sono tranquil-lizzati ed è cresciuto l’entusiasmo e la partecipazione attiva.Tutto questo ci ha incoraggiato a proseguire su questastrada tenendo anche conto delle critiche e osservazionifinali, che sono stati per noi molto costruttivi e preziosiper migliorare i prossimi itinerari. Un ringraziamento parti-colare a don Domenico, per il suo aiuto e la fiducia che ciha voluto accordare e a tutti gli altri sacerdoti ed esperti,che hanno fornito il loro importante contributo: don Felice,Sanzio e Manuela PATACCHINI, don Lamberto, don Dome-nico SEVERI. Ed infine un augurio molto speciale alle cop-pie di fidanzati, che hanno accolto l’invito di condividereinsieme questa bella esperienza: Alessandro PEZZATO eBarbara BARONCINI, Felice PISTELLA e Stefania BARON-CINI, Alberto AMANTINI e Denyse GASPARRI, DiegoBRUZZICHINI e Paola BARONCINI.

Le coppie accompagnatrici:Vittorio, Angela, Moreno, Anna Maria

Domenica 25Anche se con un po’ di ritardo, i ragazzi dell’A.C.R se-

guiti da Suor Esilde, Pietro e dalla signora Francesca Fron-toni hanno chiamato tutti i compagni del catechismo perla festa della pace.

Ognuno ha scritto su un biglietto un suo pensiero sullapace e lo ha abbellito con disegni colorati.

Alla fine della S. Messa ogni bambino ha preso un pal-loncino con il messaggio e in piazza li hanno lanciati versoil cielo insieme a due colombe bianche che sono sparitedietro i palazzi con palloncini colorati.

Hanno voluto mandare i loro messaggi a Gesù perchéaccogliesse le preghiere di pace per tutti coloro che pacenon hanno.

Poi questi palloncini sarebbero ricaduti sulla terra comemessaggi ed impegni per i fortunati trovatori. Bravi bambi-ni! Ci ricordate che la pace è il bene più grande per l’in-dividuo, per le famiglie, per le nazioni del mondo e che lapace ci interpella personalmente impegnandoci a perdona-re e ad essere generosi.

Ecco alcunimessaggi che sonovolati in cielo:

“La pace è unbene importante e bi-sogna tenerla bene ecara”.

“La pace cominciasempre dal cuore”

“Non è bello ciò che èbello, ma è bello ciò che èPace” A.C.R

Ragazzi A.C.R. dal Papa

Lancio dei palloncini

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Gesù vorrei che le guerre finissero e fosserotutti amici. Per favore tu che hai dato la vita, dacci anchela pace”.

Poi c’è una poesia: La pace leggera, la pace vera.La pace felice di Luca ed Alice,la pace tra amici felici e sereni,la pace sincera che poi si avverala pace si diffonda in questa terra rotonda.

SABATO 31Ore 16.30 - Incontro interculturale

Lo scorso 31 marzo, su iniziativa della parrocchia, si è tenu-to un incontro tra rappresentanti della Caritas, parrocchiani ecoloro, tra extracomunitari e non, che hanno aderito all’invito.Come ha sottolineato don Domenico nel messaggio di apertura,lo scopo della iniziativa è quello di incontrare tutti coloro che,provenienti da diversi Paesi, cercano di inserirsi in maniera di-gnitosa nella vita sociale quotidiana. Verso di loro la comunitàparrocchiale vuole rivolgere la sua attenzione anche attraversoattività sociali e culturali, nei limiti delle possibilità e soprattuttodelle risorse umane, che si renderanno disponibili nell’ambitodel volontariato. A questo proposito alcuni parrocchiani hannoproposto una serie di iniziative quali, attività calcistica, scuola dilingua italiana, scuola di musica, corso su personal computer edaltre ancora. All’incontro hanno anche partecipato i rappresen-tanti dell’Associazione “Sans Frontiere” , che svolge già la suaattività sociale in collaborazione con i Servizi Sociali del Comu-ne di Vetralla, dove è attivo uno sportello interculturale, cheoffre consulenza gratuita a tutti sulla normativa riguardantel’immigrazione. Per rendere questa opera più vicina alla gente ealla comunità parrocchiale, che attualmente è presente soprat-tutto tramite la Caritas, il parroco ha accettato di rendere di-sponibile un locale da utilizzare, secondo orari e giorni stabiliti,aprendo così un secondo sportello interculturale a Cura.

L’incontro è stato particolarmente interessante e ci ha datoinoltre la possibilità di conoscere le varie realtà, dalle quali sispera di poter sviluppare qualche progetto utile alla comunità.Ore 18.45 - Concerto.

Dopo la S. Messa pomeridiana abbiamo gustato per 45minuti un concerto sulla “Passio Christi” eseguito dall’ele-gante e numeroso coro “Santarosa” di Roma diretta dalMaestro A. Babagallo. Il parroco ha ringraziato e ha fattonotare che meglio non si poteva iniziare la Settimana San-ta.

APRILE 1 Domenica delle palme. Inizio solenne della setti-

mana santa con la solenne benedizione dei rami di olivo edelle palme e processione verso la chiesa.

Al termine della S. Messa sono state inaugurate e be-

nedette le altre tre vetrate della nostra chiesa. L’architettoCometto progettista delle stesse ha spiegato il significatodelle vetrate realizzate dalla Vetreria Giuliani di Roma. Con

queste tre vetrate sono state completate gli episodi prin-cipali della vita di Maria: Annunciazione, Nascita di Gesù,Miracolo di Cana, Deposizione dalla croce di Gesù, Pente-coste e Assunzione .

Ringraziamo gli offrenti di queste tre ultime: Laprima comunità neocateculenale, La signora GabriellaScuderi e familiari, e la CISL Conferpubblici.

Ora stiamo pensando di completare le altre sei vetrateinferiori sulle quali vorremmo raffigurare i sei giorni dellaCreazione.

LA NOSTRA SETTIMANA SANTA

Giovedì santo:lavanda dei piedi

Altare perl’Adorazione

Adorazione

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5...PARLIAMONE INSIEME... 5...PARLIAMONE INSIEME...

Domenica 15I nostri giovani che hanno ricevuto ricevono la Cresi-

ma: Il giorno 15 aprile 2007, dalle mani di S.E. il Vescovo,Monsignor Lorenzo Chiarinelli, hanno ricevuto il Sacramen-to della Cresima:

Bartolucci Chiara, Brilli Giulia, Cameran Erika, Campana Ele-na, Cardarelli Mattia, Cavaliere Michele, Damiano Sabrina, Far-nese Jessica, Guerrini Federico, Hidalgo Banegas Estefania,Hmaid Nadia, Lisi Danilo, Marcorelli Giorgio, Morera Gabriele,Noldi Gian Luca, Paradisi Jacopo, Piccirilli Jessica, Pieracci Alessio,Pieracci Martina, Polidori Stefano, Rossetti Gioia, Sanetti Alessan-dro Paolo, Sanetti Gabriele, Santi Tabarri Fabio, Tomassini Marco.

I loro catechisti ci presentano come si è svolto il lorocammino di preparazione.

RICEVI IL SIGILLO DELLO SPIRITO SANTOCon l’imposizione del Sacro Crisma da parte del

Vescovo Mons. Chiarinelli, si è concluso domenica 15aprile il percorso di preparazione dei ragazzi alla SS.Cresima. La cerimonia è stata ben ordinata e soprat-tutto ben vissuta sia dai cresimandi che dalle loro fa-miglie, i quali sono stati l’oggetto di questo “esperi-mento” che non ha mancato di dare i suoi frutti. Pertre anni, infatti, non c’è stata Cresima nella nostraparrocchia, perché questa fosse spostata, secondo leindicazioni del nostro Vescovo e come avviene in mol-te altre diocesi, ad un’età più matura. Per arrivare aciò è stato però necessario anche cambiare il mododi fare catechismo, cercando nuove formule e nuovistimoli per i ragazzi. Di concerto con il parroco è sta-to così elaborato un nuovo piano strutturato in ma-niera tale da suscitare maggiore interesse nei ragazzi,farli sentire più coinvolti e allo stesso tempo coinvol-gere di più le famiglie. Familiare è stata anche la con-duzione di questo esperimento in quanto due

Venerdì santo: Adorazione della Croce

Processione Cristo Morto

VEGLIA PASQUALECoro bambini

Benedizione dell’acqua battesimale

Concelebrazione

Ritiro spirituale

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coppie (marito e moglie) hanno portato avan-ti il catechismo. Gli incontri sono stati spostati piùtardi, perché i ragazzi fossero già liberi dai vari impe-gni e perché potessero sentirsi considerati più adole-scenti e meno bambini. Tali incontri prevedevano chenell’arco di un mese i ragazzi avessero l’opportunitàdi confrontarsi con la Parola di Dio, di affrontare temidi vita anche scottanti, quali l’amore, l’amicizia, lamorte, il rapporto con il denaro, la sessualità, la dro-ga, alla luce di esperienze vissute, ma soprattutto allaluce della fede. Sempre mensilmente i catechisti in-contravano i genitori dei ragazzi, questo nella convin-zione che la famiglia rimane il luogo primario dove

crescere nella fede, per questo i catechisti non posso-no sostituirsi alle famiglie, ma solo appoggiarle. Unodegli incontri mensili veniva tenuto in casa dei cate-chisti, dove veniva preparata la messa della domenicasuccessiva, oppure un’altra celebrazione, o ancora unincontro particolare, come quelli che sono stati fatticon gli anziani della casa di riposo, con le monache diclausura o con le persone uscite dal tunnel della dro-ga. Ci sono state anche giornate passate insieme, perfare “comunione”, unendo la riflessione e la catechesiallo svago, come pure una sorta di pellegrinaggio aRoma sulle orme dei primi cristiani. Il tutto in un cli-ma molto vivace, spontaneo, a volte giocoso, a voltepiù serio alla ricerca della propria identità di figli diDio e fratelli di Gesù Cristo. Sono così trascorsi dueanni in cui il legame fra i ragazzi stessi e fra loro enoi catechisti si è molto rafforzato. Anche gli incontricon i genitori sono stati vissuti con interesse e parte-cipazione e tutti sono stati concordi nel dire che nehanno tratto beneficio. Infine siamo arrivati alle duegiornate di ritiro passate all’eremo di S. Antonio allaPalanzana. Con noi anche Don Paolo che ci ha segui-to da vicino soprattutto in quest’ultimo periodo ed èstato veramente “grande” con i ragazzi. Qualcuno al-l’inizio ha mal interpretato questa nuova forma di “ri-tiro”, ma poi ha potuto costatare che si è trattato diun’esperienza bellissima, in cui si è percepito il pas-saggio del Signore. E’ stato un po’ come Gesù quandoportava i suoi discepoli in luoghi diversi per farli ripo-sare e recuperare energie fisiche e spirituali. In questidue giorni i ragazzi hanno ricevute delle catechesi,hanno riflettuto con l’aiuto di questionari, hanno cele-brato la messa ed una penitenziale, ma hanno potutoanche giocare, divertirsi, fare gruppo lontano da tuttociò che è il quotidiano. Lo Spirito ha soffiato moltodurante questo ritiro, era davvero percepibile e i ra-gazzi si sono aperti ad accoglierlo; ne sono usciti feli-

ci, sereni, pronti al loro appuntamento con il Vescovo.Essi hanno vissuto la loro Cresima con trepidazione econsapevolezza di quanto veniva loro donato, ma an-che del fatto che quello non era un punto d’arrivo,ma di partenza; con la Cresima si diventa cristianiadulti e questo loro lo hanno capito e affermato, tan-to da esprimere il desiderio di voler continuare inqualche modo l’attività in parrocchia. E’ stato vera-mente consolante vedere questi ragazzi crescere, por-si problemi, arrabbiarsi a volte, ma poi gioire, aprirsiverso gli altri e verso Dio. E allora forza ragazzi …ilpiù bello deve ancora venire.

(Il catechisti: Sandro e Raffaela, Santino e Licia)

Alla fine della cerimonia, il parroco ha letto alcuni pen-sieri scritti dai cresimati durante il ritiro spirituale. Sonopensieri che ci fanno riflettere e capire meglio i nostri gio-vani che poi… non sono tanto superficiali come a volte illoro atteggiamento potrebbe far pensare.

Ecco alcune loro riflessioni fatte nella preghiera alloSpirito Santo:• Fammi diventare testimone perfetto;• Stammi accanto nella vita, avrò sempre bisogno di te;• Il giorno della cresima voglio riconfermare il mio

amore per te;• Ti chiedo la fede;• Cara Maria, ti prego aiutaci a guardare in profondità

nelle situazioni della vita e ad apprezzare il valoredelle cose, perché oggi si conosce il prezzo di ognicosa, ma il valore di nessuna;

• Grazie Signore per tutti questi momenti belli che mihai dato. Mi dispiace per tutte le volte che ho dubi-tato di te, ma ora so che tu sarai sempre al miofianco. Grazie per questi due anni di catechismo.Sono contenta di aver saldato la mia amicizia con imiei compagni in questi due giorni di ritiro. In questomomento sono molto confusa e ho paura, ti pregoSignore aiutami nel mio cammino da cristiana. Gra-zie, grazie Signore, so che lo farai;

• Fino a poco tempo fa, per me la cresima era comeuna cosa obbligatoria, ora comincio a capire il suosignificato e non mi sento pronta per questo dono,ma mi domando “cosa significa essere pronti?” Aiuta-mi tu in questo giorno. Ti ringrazio perché ti sentoaccanto a me, anche se a volte dubito che non siacosì, ma poi mi ricredo perché in te spesso trovo rifu-gio, soprattutto nelle difficoltà. Per questo ti ringrazioe ti prego;

• Ho passato molti momenti tristi, solitari, pieni dipianto in camera mia, da sola, ma sapendo che tuSignore eri accanto a me, sono potuta andare avanti,cercare sempre le cose più positive anche là dove dipositivo non c’era niente. Grazie per avermi dato lapossibilità di passare questi anni di catechismo insie-me ai miei amici; in queste ore abbiamo parlato dimolti argomenti, dell’amore, della morte, del sesso,dei soldi, della droga; argomenti ai quali non avevomai pensato;

• Sto per ricevere la cresima, mi sento molto confusa;da una parte sono contenta... dall’altra no... Altrevolte ho paura di non essere pronta, di deluderti...ho paura di perdere la voglia di andare in chiesa.Spero di riuscire a continuare ad amarti come hosempre fatto. Ti ringrazio: tu per me sei indispensabi-le.

Cresimati col Vescovo

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7...PARLIAMONE INSIEME... 7...PARLIAMONE INSIEME...

Poiché molti mi vanno facendodomande riguardo a questi argo-menti e la posizione della Chiesa,vorrei ricordare alcune verità im-portanti.

Per noi cristiani il matrimonio nonè stato inventato dall’uomo o dalleistituzioni, ma scaturisce dal progettodel Creatore che “maschio e femminali creò” e “Dio vide che ciò era mol-to buono” (Gen. 1,31)

“ l’uomo lascerà suo padre e suamadre e si unirà alla sua donna e idue saranno una sola carne” (Gen2,24).

Cristo a chi gli domandava se eralecito divorziare rispose: “Quello cheDio ha congiunto l’uomo non lo se-pari…. Chiunque ripudia la propriamoglie e ne sposa un’altra commetteadulterio”. (Mt. 19,6)

La Chiesa depositaria ed interpretedella verità rivelata da Cristo, non puòcambiare la verità lasciata dal suofondatore, ma ne deve essere gelosacustode...

Con il peccato l’uomo e la donnahanno rifiutato Dio: fonte dell’amore el’armonia fu spezzata. Da quel mo-mento è scaturita la poligamia, il ma-triarcato, il divorzio ecc...: non più“una sola carne” ma più esperienze el’altro non è stato più visto comedono d’amore ma come preda dasfruttare e al momento opportuno ab-bandonare.

L’uomo inventò il divorzio. Ap-portatrice di dolore per tutti: per glisposi e soprattutto per i figli. Il pro-getto di un’unione tra uomo e donna,totale ed indissolubile, si è incrinatoed è venuto meno.

Dalle statistiche le separazione e idivorzi sono in aumento. Non voglioqui approfondire le varie cause e lepersonali responsabilità. Voglio solochiarire alcuni punti e soprattutto illoro rapporto nella Chiesa.

1 - Differenze tra divorzio e se-parazione.

LA SEPARAZIONE è l’allonta-namento dei due, per un periodo ditempo più o meno lungo, ma conl’impegno di restare fedeli l’uno al-l’altro. La Chiesa l’ha sempre ammes-sa. Pertanto, pur separati restano es-senzialmente uniti e nulla impediscefino a che, si resta in questo stato, di

DIVORZIATIDIVORZIATICONVIVENTICONVIVENTI

SEPARATISEPARATI

poter accedere ai sacramenti dellaconfessione e comunione.

NEL DIVORZIO c’è una diffe-renza grande. La separazione è totale,definitiva, senza più remore alla fe-deltà dell’unione matrimoniale.

Questa situazione può essere cau-sata da una sola parte, mentre l’altravorrebbe restare fedele, ma in forzadella legge dopo un po’ di tempo ècostretta a subire il divorzio pur nonessendo d’accordo, e vuole restare fe-dele al giuramento fatto:questa perso-na può continuare a confessarsi e acomunicarsi.

La persona colpevole o risposata,pur restando figlia della Chiesa e per-ciò nella Chiesa, è però in contrastocon il comando di Cristo: “Chi ripu-dia e risposa commette adulterio” epertanto fino a quando non toglieràl’ostacolo (allontanarsi dalla nuovapersona sposata) non può accostarsi aDio nel modo più completo attraversoi sacramenti della confessione e comu-nione, ma, come vedremo sotto, perquesto non deve sentirsi un condan-nato…

Ci sono altri “modi comunione”che, certo non sono alternative, ma cimettono a contatto con Cristo.

Ne citiamo alcune: 1 - ogni attodi carità verso il prossimo l’avete fattoa Lui

2 - quando anche voi vi riunite inpreghiera con gli altri a Messa, sap-piate che “dove due o più sono riuni-te nel mio nome, io sono in mezzo aloro” (Mt.18,15)

3 - quando nella chiesa viene pro-clamata la Parola di Dio e la ascolti,Dio stesso entra in te.

Per questo la Chiesa invita i divor-ziati a non allontanarsi dalla S. Mes-sa… Pertanto anche se i divorziatinon possono arrivare alla massima co-munione con Dio nell’Eucarestia, lopossono essere in vario modo e in va-rio grado. E’ nella preghiera, nel-l’ascolto della Parola, nella carità, nel-la fede che incontro Dio.

Non sentitevi dei maledetti…. Diovi ama ancora e ha tanta voglia di po-tervi salvare !

Dunque bisogna distinguere:Varie situazioni: a) quelli che han-

no provocato volontariamente la finedel rapporto. b) quelli che lo hannosubito. c) quelli a cui non interessa ilproblema religioso.

La Chiesa ricorda loro che sono erimangono figli di Dio e della Chiesae la Familiaris Consortio n. 84 dice:”Sono esortati ad ascoltare la Paroladi Dio e a frequentare la S. Messa,perseverare nella preghiera, ad edu-care i figli nella fede, a coltivare lospirito ……la Chiesa preghi perloro,li incoraggi e si dimostri ma-dre”

CONVIVENTI = molti giovanivanno a convivere. Oggi va di moda!

Quali sono le cause principali? 1)sfiducia nelle istituzioni – quello chespaventa nel matrimonio è infatti l’ir-reversibilità da un eventuale errore. Igiovani oggi sono più insicuri.

2) oggi c’è la cultura della “pro-va”. Ma si può provare una persona?Se l’altra diventa un oggetto al pro-prio servizio, allora si che bisognaprovarlo, ma l’amore non è servirsidell’altro ma accettarlo com’è.“L’amore vero – dice Don Borsato –è camminare verso l’altro lasciandole proprie idee, le proprie abitudini”,ecco perché l’amore è un’avventura daintraprendere con intelligenza e rifles-sione.

Tre tipi di convivenza = 1) Stia-mo insieme perché stiamo bene insie-me. In questa unione prevale la libertà… non si è troppo disposti a modifi-care le proprie abitudini. Non si vuolrinunciare completamente a se stessi.

b) Convivere per conoscersi me-glio. Il fidanzamento è il tempo dellaconoscenza… ma mai si riuscirà a co-noscere completamente l’altro volendoridurlo ad un oggetto, immobile, men-tre la persona è sempre un fluire ecrescere continuo.

3) Il fidarsi solo di se stessi senzaun contratto o dichiarazioni pubbliche.

Per i conviventi il rapporto con isacramenti della Comunione e Confes-sione sno regolati come sopra fino aquando la convivenza esiste senza ilmatrimonio sacramento.

Don Domenico

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CALENDARIO PARROCCHIALECALENDARIO PARROCCHIALECALENDARIO PARROCCHIALEMAGGIO

Invitiamo tutti a fare in questo mese di Maria, nei vicinatio nelle case, i” Cenacoli del Rosario” per implorare dal Si-gnore Vocazioni sacerdotali e religiose.4 Primo Venerdì: Mattino S. Comunione Malati ed anziani.

Pomeriggio ore 17-18 Adorazione e S. MessaOre 18,30: incontro,preparazione battesimo.

5 Primo sabato ore 17,30 incontro sulla Madonna e la Paroladi Dio

6 Dopmenica: ore 11, 00 Prima parte del battesimo7 Lunedì ore 16,30: S. Messa al cimitero11 Venerdì ore 20, 00: Incontro di preghiera a Mazzocchio in

preparazione della festa della Madonna di Fatima12 Secondo sabato ore 17,30 incontro gruppo preghiera P.

PioOre 20,30: Mazzocchio S. Rosario e solenne proces-sione in onore della Madonna di Fatima. Al termineS. Messa nella Cappellina.

13 Domenica. Ore 9,00 A MAZZOCCHIO SOLENNE S.MESSA IN ONORE DELLA MADONNA DI FATIMA PA-TRONA DELLA ZONA.ORE 11 A CURA SOLENNE RINGRAZIAMENTO ALSIGNORE E FESTA DELL’AMORE BENEDETTO: 25° + 50°+ 60° MATRIMONI

18 Venerdì: Ore 15,30 Incontro catechisti formazione e pro-grammazione. Ore 16,30 Incontro Caritas.Nei giorni 22 + 23+è 24 Ore 15-18 Ritiro di prepa-razione per la Prima comunione

25 Venerdì. ore 9-12,30. ritiro per la Prima comunione.16 Sabato ore 10,30 Prima Comunione Bambini

GIUGNO1 Primo venerdì: Mattino S. Comunione malati ed anziani. Po-

meriggio 17-18 Adorazione e S. Messa3 Domenica: ore 11,00 all’oratorio solenne chiusura

dell’anno catechistico e festa con i genitori.4 Lunedì . Ore 16,30 : S. Messa al Cimitero7 Ore 21 a Campogiordano.

L’ANGOLO DEL GRAZIEOfferte pervenute dal 01.03.07 al 30.04.07

Grazie a coloro che ci aiutano per le spese del giornalino:Amici Vari in suff. Dino Lattanzi, Arcangeli Venturina,Bacocco Domenica, Bartoli Luciano e Fam.+Rina in suff. Ma-ria Canensi, Berni Giuseppina, N.N. in suff. propri defunti,Bonsignori Santina in suff. del Figlio Marino, Braga Lidia,Canensi Sandro, Cascetti Ottavio, Chiodi Attilia, Cianetti Ginoe Rosa, Di Giammaria Sestilia, Di Marco Martino, FrontoniAntonietta e Familiari in suff. di Aurora Giudici, GiovanniniSilvana, Luziatelli Barbara, Marcacci Margherita, MusticaAlessandra, Obrano Rosa, Patrignani Olinda, Patrizi Eligio inmem. propri defunti, Piergiovanni Gabriella, Principi Maria,Proietti Marzia, Silvani Felicetta, Simonetti Giulio e Marcellain mem. del figlio Giuseppe, Tantino Roberto e Antonella

8 Ore 21 Asmara TRIDUO DI PREPARAZIONEALLA FESTA DI CRISTO RE

9 Sabato: ore 20,30 Solenne processione in onore diCristo Re in via Mogadiscio e S. Messa in chiesa.

10 FESTA DI CRISTO RE: Ore 8,30: S. Messa uomini egiovani: ore 10 Solenne S. Messa Cantata dallaschola cantorum locale.FESTA DEL CORPUS DOMINI: A CURA ORE 11,00S. MESSA E SOLENNE PROCESSIONE DEL COR-PO DRL SIGNORE. Raccomandiamo la presenza di tut-te le associazioni e movimenti. I Bambini della Prima comu-nione sono pregati di non mancare, vestiti con i vestititidella prima comunione.

Nei giorni14 + 15 GIARDINO Ore 21 Triduo di preparazio-ne alla festa.Sabato 16: ore 20,30: S. Messa e solenne processione in ono-re del Cuore Immacolato di MariaDOMENICA 17: GIARDINO: Ore 9, solenne S. MessaCantata dal coro locale in onore del Cuore Immacolatodi MariaNei Giorni del 18-19-20-21-PREPARAZIONE (nei varivicinati) ALLA FESTA DELLA MADONNA DELLAFOLGORE.VENERDI’ 22 ORE 21,00 SOLENNE MARCIA DELLAPACE CON I FLABEAUX DAL CROCIFISSO AL SAN-TUARIO

Sabato 23 Ore 18: S. Messa in suffragio di tutti i defunti.24 DOMENICA FESTA: Ore 11, Inaugurazione infiorata

catechetica della pittrice Lilli di Cura e Solenne Processio-ne con S. Messa solenne, cantata dal coro locale. Ore 18Santa Messa Vespertina.

LUGLIO2 Ore 16,30: S. Messa al Cimitero6 Primo venerdì: mattino s. Comunjioone e ai malati ed an-

ziani: Pomeriggio 17-18 adorazione e S.Messa7 Primo Sabato ore 17,30: Incontro mariano: Maria e la Paro-

la di Dio.

Grazie Per Le Offerte Per Il Debito Della Chiesa: BacchinCarlo, Bacciani Giancarlo e Maria, Bellettini Arnaldo e Giu-seppina, N.N., Cancellieri Lina, Cannas Francesco e Grazietta,Cecchini Agostina, Colleghi servizi sociali: matrimonio di Ro-berta Riccucci, Conti Rosa, D’amico Dante e Iva, DragottoSalvatore e Angela, Duca Chiara, Genitori e Nonni in suff. diGiuseppe Aquilani, Giovannini Silvana, Mancini Agatina insuff. del Marito Giovanni Luziatelli, Marchetti Fulvio e Lucia,Marcorelli Sandro e Imola, Martinelli Mario e Agnese,Mastrolardo Mauro, Paffetti Giorgio e Lucia, ParadisiVincenza, Polidori Vincenzo, Pompei Maria, Riccucci Roberta,Salfa Agostino in suff. genitori Andrea e M. Cristina, SanettiSettimia in suff. Del Marito Francesco PalombiGRAZIE PER LE VETRATE: Cisl Conferpubblici, FrattaroloGiuseppina e Enzo, Polucci Elena, Scuderi Gabriella e Fami-liari, Suor Rosaria Bazzotti, Suor Lina Mattiocco, N.N.