di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

4
MARZO 1981 BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia Questi nostri figli cbe ci aiutano Riscoperte testimonianze e proposte quaresima I geni tori dei ragazzi che fre- ' quentano le varie classi di cate- chismo , dalla seconda elementa- re alla terza media, stanno risco- prendo le verità della fede in u- naluc e nuova: lo confermano le qui riportate che sottolineano anche la necessità di una collaborazione consapevo- le e costruttiva tra catechisti e genitori e l'esigenza di approfon- dire i principi vitali e coinvolgen- ti del nostro essere cristiani che insiem e dobbiamo proporre ai Il mese di marzo è tutto segnato dalla Quaresima. Quasi non ce ne accorgiamo più: le dure penitenze di un tempo sono scomparse e a volte facciamo persino fatica a os- servare il digiuno e l'astinenza dei pochi giorni prescritti. Gesù si è ritirato quaranta giorni nel deserto a pregare e a digiunare. Quando leggiamo questa frase, ci fermiamo mai a meditare? Quaran- ta giorni a pregare e a digiunare sono lunghissimi. E' vero, Gesù era Gesù e noi siamo solo dei poveretti. E con questo pensiero ci scrolliamo di dosso il pensiero della Quaresi- ma e torniamo alle solite occupazio- ni. I nostri quaranta giorni trascor- rono più o meno uguali a tutti gli altri. Ma perchè non proviamo a ren- derli diversi? Anche se non possia- mo andare nel deserto e abbando- nare il nostro posto, possiamo u- gualmente fare la nostra Quaresi- ma, creare dentro di noi un angolo per il Signore: il nostro deserto. Co- minciamo a convincerci che questi quaranta giorni devono essere di- versi e che la Pasqua deve trovarci migliori. E poi? E poi osserviamoci con diligenza e cerchiamo qual è il di- fetto più grave in noi. Puntiamo su quello; ogni giorno qualcosa per correggerlo. Se siamo avari, ogni giorno facciamo un piccolo gesto di generosità; se siamo irritabili e liti- giosi, freniamo la nostra impazien- za e se non ci riusciamo chiediamo scusa; se siamo pigri, imponiamoci di alzarci un po' più presto e di fa- re con maggior diligenza il nostro dovere; se siamo aridi di cuore, cerchiamo ogni giorno di compiere un gesto affettuoso; se siamo facili al rancore, perdoniamo suo 'to e to- talmente. I mpariamo poi a valorizzare le piccole e grandi sofferenze della no- stra vita quotidiana, a offrire a Dio le contrarietà, le umiliazioni, le dif- ficoltà che non mancano certamente a nessuno. Invece di brontolare, di lamentarci o, peggio ancora, di du- bitare della Provvidenza, imparia- mo ad accettare con umiltà quello che il Signore ci manda e a servirci proprio di queste cose per arrivare a Lui. Non occorre andare lontano per fare penitenza, basta vivere la vita di ogni giorno con serenità e con pazienza. La Quaresima ritorna puntual- mente ogni anno. Nella vita della Chiesa popolo di Dio, la Quaresima segna un momento importante. In- fatti essa ricorda ai cristiani il si- gnificato della loro vita. Li invita a non dimenticarsi che stanno cam- minando insieme verso la vittoria della Pasqua. L'oratorio Don Bosco, luogo dove vengono svolte diverse attività sia a livello formativo-catechetico, sia a livello rivreativo-sportivo. A trAiti gli e agii tltUIJtUi C4uiiaei di Buo.l'$a

Transcript of di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

Page 1: di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

MARZO 1981

BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

Questi nostri figli cbe ci aiutano Riscoperte testimonianze e proposte

• quaresima I gen itori dei ragazzi che fre- '

quentano le varie classi di cate­chismo , dalla seconda elementa­re alla t erza media, stanno risco­prendo le verità della fede in u­naluce nuova: lo confermano le te~i:i m r:>n i a nze qui riportate che

sottolineano anche la necessità di una collaborazione consapevo­le e costruttiva tra catechisti e genitori e l'esigenza di approfon­dire i principi vitali e coinvolgen­ti del nostro essere cristiani che insieme dobbiamo proporre ai

Il mese di marzo è tutto segnato dalla Quaresima. Quasi non ce ne accorgiamo più: le dure penitenze di un tempo sono scomparse e a volte facciamo persino fatica a os­servare il digiuno e l'astinenza dei pochi giorni prescritti.

Gesù si è ritirato quaranta giorni nel deserto a pregare e a digiunare. Quando leggiamo questa frase, ci fermiamo mai a meditare? Quaran­ta giorni a pregare e a digiunare sono lunghissimi. E' vero, Gesù era Gesù e noi siamo solo dei poveretti. E con questo pensiero ci scrolliamo di dosso il pensiero della Quaresi­ma e torniamo alle solite occupazio­ni. I nostri quaranta giorni trascor­rono più o meno uguali a tutti gli altri.

Ma perchè non proviamo a ren­derli diversi? Anche se non possia­mo andare nel deserto e abbando­nare il nostro posto, possiamo u­gualmente fare la nostra Quaresi­ma, creare dentro di noi un angolo per il Signore: il nostro deserto. Co­minciamo a convincerci che questi quaranta giorni devono essere di­versi e che la Pasqua deve trovarci migliori.

E poi? E poi osserviamoci con diligenza e cerchiamo qual è il di­fetto più grave in noi. Puntiamo su quello; ogni giorno qualcosa per correggerlo. Se siamo avari, ogni

giorno facciamo un piccolo gesto di generosità; se siamo irritabili e liti­giosi, freniamo la nostra impazien­za e se non ci riusciamo chiediamo scusa; se siamo pigri, imponiamoci di alzarci un po' più presto e di fa­re con maggior diligenza il nostro dovere; se siamo aridi di cuore, cerchiamo ogni giorno di compiere un gesto affettuoso; se siamo facili al rancore, perdoniamo suo 'to e to­talmente.

I mpariamo poi a valorizzare le piccole e grandi sofferenze della no­stra vita quotidiana, a offrire a Dio le contrarietà, le umiliazioni, le dif­ficoltà che non mancano certamente a nessuno. Invece di brontolare, di lamentarci o, peggio ancora, di du­bitare della Provvidenza, imparia­mo ad accettare con umiltà quello che il Signore ci manda e a servirci proprio di queste cose per arrivare a Lui. Non occorre andare lontano per fare penitenza, basta vivere la vita di ogni giorno con serenità e con pazienza.

La Quaresima ritorna puntual­mente ogni anno. Nella vita della Chiesa popolo di Dio, la Quaresima segna un momento importante. In­fatti essa ricorda ai cristiani il si­gnificato della loro vita. Li invita a non dimenticarsi che stanno cam­minando insieme verso la vittoria della Pasqua.

L'oratorio Don Bosco, luogo dove vengono svolte diverse attività sia a livello formativo-catechetico, sia a livello rivreativo-sportivo.

A trAiti gli ~af1;e.si e agii e~"'ti tltUIJtUi C4uiiaei di Buo.l'$a P,a~ua

Page 2: di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

Pago 2 «BOLLETTINO PARROCCHIALE" Marzo 1981 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

ragazzi. Tal i testimonianze SI rI­

feriscono agli incontri per geni­tori organizzati dai sacerdoti e dai catechisti con la finalità di offrire alcune indicazioni relati­ve ai contenuti ed al metodo dei nuovi testi.

Ottavi a Gobbo mamma di Elena

« Ritengo che gli incontri orga­nizzati per noi genitori siano va­,lidi per due aspetti: in primo luo­go perchè è necessario ed im­portante aggiornare ed arricchi­re noi stessi che abbiamo biso­gno di considerare le verità del­,la fede sotto una luce nuova, di sentirle cioè più aderenti alla vi­ta di ogni giorno; in secondo luo­go perchè sentiamo l 'esigenza di essere aiutati a seguire in modo più costruttivo, secondo l'impo­stazione del nuovo catechismo , la formazion e cristi ana dei nostri f igl i ».

luciHa Cesselli mamma di Cristina

« Devo dire che spesso mi sen­to opaca nei confronti della veri­tà che è chiara e viva: per que­sto io personalmente sento il bi­sogno di approfondirla, di faria mia prima di trasmetterla ai miei figli. Ecco perchè ritengo molto importante partecipare ad incon­tri di catechesi per genitori. Sia­mo noi i primi catechi sti dei no­stri ragazzi penso infatti che senza la collaborazione dei geni­tori l'azione educativa del cate­chismo parrocchiale possa dare scarsi risultati. Proprio perchè sento il bisogno di essere pre­parata a seguire efficacemente i miei figli, sento l'esigenza di al­tri incontri; anche sul pian per­sonale sento il bisogno di appro­fondire le verità della fede ».

Amelia Azzano mamma di Andrea

« Con il mio primogenito An­drea sto vivendo quest'anno una esperienza nuova: egli frequenta per la prima volta le lezioni di catechismo e .Ia sua sete di sa­pere, di approfondire quanto gli viene proposto non si esaurisce mai io mi trovo pertanto molto spesso nella situazione di dover rispondere alle sue domande, che non si accontentano di rispo­ste affrettate o superficiali, e di ch iarirg li certe verità, anche se 'il catechismo attuale le presenta in forma molto più accessibile di un tempo. Ecco perchè ritengo molto utili, e vorrei dire indi­spensab il i, gli incontri che sono stati programmati per noi genito­ri che dobbiamo essere in grado di continuare l'opera svolta dai catechisti ».

Luisa Brunetta mamma di Cinzia e di Giuseppe

({ Sono andata agli incontri per i genitori dei bambini che fre­quentano le varie classi di cate-

chismo soprattutto per dovere; devo riconoscere però che sono rimasta persona lmente molto ar­ricchita e sodd isfatta. Di sol ito noi adult i ci lasciamo andare, so­prattutto su I piano dell 'approfon­dimento della fede; il fatto di es­serci accostati ai nuovi testi di catechismo dei nostri figli e di aver potuto prendere coscienza dell'attuale metodo di proporre ai ragazzi le verità è stato per me motivo di risvegl io. Penso che i I nuovo modo di presentare il cristianesimo ai nostri figli ri­sponda proprio all'esigenza di a­pertura, di fiducia e di confiden­za dei ragazzi d'oggi ».

Maria Nespolo mamma di ilenia

{( Da questi incontri traggo moito giovamento non soia per­chè mi aiutano a seguire meglio i miei figli, ma anche per me stessa, perchè la preparazione che ho ricevuto io è stata molto diversa da quella che ricevono ora i nostri ragazzi. Oggi, ad e­sempio, veniamo orientati a pre­parare i nostri bambini alla pri­ma confessione senza mettere in loro la paura del peccato, ma aiutandoli a vivere il sacramento come un momento in cui si può scoprire l'amore di Dio Padre che ci vuole sempre migliori per­chè ci vuole bene. A parte il fat­to che i nuovi testi stimolano i genitori a co llaborare, ora siamo aiutati a seguire meglio i nostri figli anche da questi incoilt r i or­ganizzati per noi.

Laura Nespolo mamma di Silvia

{{ Sono incontri importanti per­chè ci aiutano a capire il nuovo metodo di insegnamento del ca­techismo che è molto diverso da quello di un tempo. Oggi ri uscia­mo a vedere molte verità in una luce diversa: ad esempio, nei confronti della confessione si ha un'apertura diversa, non c'è più la paura che veniva inculcata a noi una volta ».

Elena catechista {{ Ho constatato che i genitori

sono stati molto contenti di que­sti incontri che contribuiscono senz'altro a realizzare una più viva collaborazione fra noi cate­chisti e loro. E' stato molto {{ il­luminante" l'ultimo incontro in cui è stato approfondito il tema della confessione con particola­re riferimento all'attuale impo­stazione, suggerita anche da! ca­techismo, che distingue netta­mente la confessione dall a co­munione, perchè i due sacra­menti possono essere ri cevuti separatamente.

Anche la proposta che ori enta ad aiutare i bambini a vivere la confessione come momente di serena revisione per il supera­mento delle proprie fragilità e di incontro con un Dio che ci ama è stata un'apertura nuova e libe­rante ».

A cura di Flavia Sacilotto

note pastorali LA VISH.D. ALLE FAMiGLIE

All'indomani della festa dell'Epi­fania, l'Arciprete ha iniziato anche quest'anno la visita alle famiglie , che lo ha tenuto impegnato fino al­la fine di Febbraio. La visita an­nuale alle famiglie è uno dei grandi impegni pastorali del Parroco. Ve: dere la gente dove abita, sentire la gente come sta, incontrare anzia­ni e giovani, stringere la mano a vecchi amici e a persone giunte da poco, è sempre una grande cosa. Ovunque si è fatta anche la pre­ghiera e data la benedizione. Que­st'anno l'Arciprete ha trovato nelle case tanti ammalati, si può dire che l'inverno lungo e freddo ci ha rega­lato tante influenze, grazie a Dio, quasi tutte di forma benigna.

Qua e là nelle varie zona si tro­vano anche famiglie non regolar­mente costituite. Si vorrebbe per­tanto raccomandare l'insegnamento del Signoare e della Chiesa circa la famiglia cristiana. Per i cristiani che credono davvero al Vangelo di Gesù e al Battesimo, è valido solo il Sacramento del Jv1atrimonio. Il Matrimonio è uno (uno solo con una sola) e indissolubile (non può essere sciolto); il Matrimonio è san­to, perchè è segno, come dice S. Paolo, dell 'amore indissolubile di Gesù verso la Chiesa e perciò dona agli sposi, in continuazione, la gra­zia divina perchè si amino sempre e possano cristianamente educare i figli. Vedano gli sposi di non cede-re alla tentazÌone della separazio­ne, abbiano il coraggio di incomin-

dare da capo, se s'accorgono di a­vere iniziato male la vita di fami­glia e sappiano mettersi in preghie­ra con Gesù, sappiano davvero pre­gare, ritornino di nuovo ai sacra­menti della Confessione e dell'Eu­caristia.

LA PASQUA E' VICINA

La predicazione quaresimale que­st'anno è tenuta da P. Giambattista Casonato dei frati di Motta, in tutti i venerdì di quaresima. L'argomen­to verte sui Comandamenti. Qual­cuno pensa che i comandamenti non valgano più, anche ai tempi di Gesù qualcuno la pensava così. Ge­sù ha dato una risposta che vale per tutti: «Non sono venuto ad abo­lire la legge (comandamenti) ma a completarla.

Nel pomeriggio di lunedì, mar­tedì e mercoledì della settimana santa, durante la solenne adorazio­ne eucaristica, parlerà alle donne in chiesa alle ore 15 Mons. Pietro Co­razza di S. Vito al Tagliamento. Parlerà della donna nella casa, nel­la chiesa e nella società.

La predica della Passione sarà come sempre la sera del Venerdì santo, prima della processione. Pre­dicherà P. Umberto Poloni dei frati di Motta.

PRIMA COMUNIONE, COMUNIONl: SOLENNE E CRESIMA

Nella riunione dei .catechisti del 23 Marzo si è concordato che la

orario settimana santa

DOMENICA DElLE PALME ore 11.00 Benedizione ,dell'olivo e Messa. ore 15.30 Inizio Adorazione Eucaristica e Vespero. ore 19.30 Messa Vespertina.

LUNEDI' • MARTEOI' - MERCOLEOI' ore 7.00 Messa e esposizione del Santissimo. ore 11.00 Sospensione della adorazione. ore 15.00 Adorazione e PREDICA PER LE DONNE. ore 19.30 Messa vespertina.

SOLENNE TRIDUO PASQUALE GIOVEOI' ore 14.30 Confessione per adolescenti. ore 15.30 Confessione per tutti. ore 20.00 CONCELEBRAZIONE DELLA MESSA.

VENEROI' ore 15.00 LITURGIA DELLA MORTE DEL SIGNORE. ore 17.00 Via Crucis a S. Croce. ore 20 .00 Funzione - PREDICA DELLA PASSIONE - PROCESSIONE. SABATO ore 15.00 Confessioni per tutti. ore 21 .30 VEGLIA PASQUALE e MESSA DEL GLORIA.

A V V I S I La solenne adorazione 'eucaristica ha inizio domenica e si protrae nelle

giornate di lunedì, martedì e mercoledì. Ogni famiglia è pregata di fare qual­che tempo .di adorazione-preghiera. Ci saranno Confessori per la comodità di tutti. Siamo esortati a ricevere la Comunione pasquale nei ,giorni del triduo pasquale e nei giorni della Pasqua. E' molto raccomandata da devozione a Gesù Crciifisso. Venerdì santo è giorno di astinenza dalle carni e di digiuno. L'olivo benedetto sarà portato nelle case dai ragazzi nel pomeriggio di lune,dì santo .

Page 3: di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

Marzo 1981 « BOLLETTINO PARROCCH IALE»

prima Comunione dei ragazzi di terza elementare sarà nelle domeni­che 3 e lO Maggio.

La Messa della Comunione solen­ne dei ragazzi di quinta sarà la do­menica 17 Maggio.

La Cresima, come già annuncia­to, sarà la domenica 31 Maggio. Il Vescovo alle ore 9 celebrerà la Messa della Cresima.

PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE

La domenica 24 Maggio, festa di Maria Ausiliatrice, la Parrocchia fa­rà il suo pellegrinaggio parrocchia­le. Meta sarà il Santuario del Fras­sino a Peschiera del Garda, poi vi­sita alla casa natale di Papa Ron­calli (Giovanni XXIII) e se possi­bile visita al Santuario della Ma­donna del Caravaggio in diocesi di Cremona.

alcuni funerali

LA MORTE DI ROBERTO E LIVIO

Il 14 Dicembre a causa di un incidente stradale, trovarono re­pentina morte due nostri carissi ­mi giovani: De Marchi Roberto e Mascarin Livio. La terribile di­sgrazia ha gettato nella più pro­fonda costernazione le loro fami­glie, che press'a poco si trovano nelle stesse condizioni i papà morti da alcuni anni , la sorella dell'uno e la sorella dell'altro già sposate, le mamme solo con Li­vio e Roberto. Il dolore è entrato in tutte te famiglie del paese, i giovani è le ragazze hanno dato una grande dimostrazione di cri­stiana solidarietà alle loro mam­me ed hanno pianto per la dipar­tita degli amici. I funerali riusci­rono imponentissim i per parteci­pazione e commozione . Gradi­scano le mamme e le sorelle l'assicurazione del ricordo affet­tuoso di tutte le famiglie della Parrocchia .

LA SCOMPARSA DI MARIA GANITO

Si è spenta nei giorni scorsi , a 77 anni, Maria Ganito: se ne è andata in sordina, dopo alcuni giorni di ricovero e di intense sofferenze presso l'ospedale di S. Vito .

Maria era molto conosciuta da

tutti: ({ autentica povera del Van­gelo », come l'ha definita dome­nica scorsa l'arcip rete durante la Messa. La scomparsa aveva t ra­scorso la propria vita passando di casa in casa a raccogliere l'e­spressione dell'altrui solidarietà, lasciando in cambio sem pre qualche buona parola e l'assicu­razione di preghiere per tutti.

Anche durante l'ultima malat­tia che l'ha portata alla conclu­sione della sua vita , Maria ha continuato ad offrire sofferenze e preghiere per tutta la gente di Azzano .

LA MORTE Di DUE SACERDOTI

Nelle prime ore di martedì 24 rebbrai o, è improvvisame nte mancato a Castions, dove funge­va da Cappellano della casa di ricovero, Don Umberto Fabris di anni 83, per 40 anni Parroco di Chions . I funerali si sono svolti a Chions e la salma riposa in quel cimitero.

Sabato 7 Marzo si è spento a Udine, dove si trovava da qual­che tempo presso parenti, Don Giobatta Graziussi di anni 93, per 42 anni Parroco di Tiezzo. I funerali si svolsero a Tiezzo, la sua salma riposa a Tramonti di Sotto , suo paese natale.

MISSIONARIO A BOGOTÀ

GIOVANNI DEL RIZZO apostolo dei

. poveri

I niziamo in questo numero la pubblicazione di un articolo che an­ni fa pubblicò su il settimanale «IL POPOLO» il compianto Mons. Giacinto in memoria del no­stro missionario P. Del Rizzo, del quale, l'anno prossimo ricorrerà il centenario della nascita.

Un ragazzo s'era aggirato furbe­scamente attorno alla fioreria. Ave-

va guardato a lungo le rose, i garo­fani, le viole messe in bella mostra; a un certo momento, quando la fio­raia si voltò - e fu questione di un attimo - infilò la mano tra quei fio vi , ne colse alcuni che gli pare­van più belli e scappò via.

- Al ladro, al ladro! Vergogna, prendetelo, è un ladro.

Il ragazzo correva come avesse ,le ali, e la donna dietro, a distanza,

sempre gridando che era un ladro e che lo prendessero. Un agente di polizia agguantò il « furfante », ma questi con rapida mossa si svincolò e corse ancora. Giunse al cimitero, depose i fiori sopra una tomba, poi con tutta tranquillità, per nulla pen­tito del gesto, si offerse al poliziot­to: « Mi prenda; adesso sì mi pren­da .. . » .

Il tutto fu chiarito e accomodato in brevi istanti. La fioraia fu «in­dennizzata» e la tomba del Padre Juan, colui che « gli voleva bene più che suo padre» ebbe un gentile oJ:llaggio del « nino ».

CARATTERE DIFFICILE Padre J uan era il salesiano don

Giovanni Del Rizzo, da Azzano X. Il Papa Paolo VI se potrà effettuare il suo viaggio a Bogotà, probabil­mente sentirà ancora parlare di lui , della sua carità, delle sue opere, e forse sosterà nel san­tuario del « Nifio Dios », del Bam­bino Gesù, che è una delle più grandi e belle chiese della capitale colombiana, sorta grazie allo zelo, all'intrepidezza, ai sacrifici di que­sto sacerdote nostro condiocesano, singolare figura di apostolo e di benefattore dei piccoli e dei poveri. Di lui leggiamo in un opuscolo: « Era un prete originale, poverissi­mo, insofferente di ogni ingiusti­zia ... Un contadino italiano dall'a­spetto rude ma di una bontà im­mensa .. . Era un santo ».

Padre Del Rizzo era nato ad Az­zano il 6 maggio 1882 . L'opuscolo edito 0·ai salesiani di Bogotà dopo la ~ua morte, avvenuta il 30 giugno 1957, ci informa che suo padre, Antonio, era un militare; sua ma­dre Luigia Battiston, una buona donna di casa. Da ragazzo il futuro missionario si accorse di non essere dotato del miglior carattere: era ir­requieto, ribelle, non facile a domi­narsi, nient'afaftto portato alla pie­tà, all'obbedienza, allo studio.

« Mi son fatto salesiano - con-

il buon (Dir-embre • Marzo)

Sposi Perin Virgilio e Pascot Annali­sa 15.000 , i genitori di Pascot Annalisa 50 .000, fam. in morte di Favret Emil io 20.000, fam. in morte di Sassaro Rugge­

ro 10.000 , Bertolo Jole in mort'e del padre Vittorio 40.000, Battesimi di Di­

cembre 100.000 , raccolta di carta­stracci, ferro pro Missioni 900.000, al­

cune persone a ricordo di Mascarin Li­vio e De Marchi Roberto 40 .500 , Tolus­so Mirella a ri cordo del marito Sergio

50.000, Ida e Emanuele De Marco a ri­

cordo di mamma Silvia 95.000, 25'°

di Piccinin Bruno e Corazza Assunta

30.000, fam . 'in morte di Modolo Paolo

Pago 3

fesserà egli più tardi - non perchè sentissi attrattiva per la preghiera, la disciplina, la ritiratezza. Non provavo alcuna simpatia per la vita religiosa. NH sono fatto salesiano per paura dell 'inferno! ».

UN « FUORI SERIE» Aveva diciott 'anni quando fu ac­

colto a Torino da don Rua, ,che due anni più tardi gli imponeva la ve­ste sacerdotale. 1 suoi condiscepoli erano concordi nell'affermare che Del Rizzo non era un novizio come gli altri: era un «fuori serie» di­cono. Non era cattivo, ma non si poteva neppur dire che fosse esem­plare. Aveva delle maniere sgrazia­te; era indisciplinato; feriva spesso senza riguardo la suscettibilità dei suoi compagni... Ma possedeva un grande spirito di sacrificio e di ini­ziativa, di carità pratica, una gene­rosità unica nel perdonare, una sin­cerità spietata, che lasciavano pre­sagire di lui un salesiano autentico. Don Rua, che era un santo, lo com­prese appiena e nel 1904 lo ammise ai voti perpetui.

Divenne prete il 9 luglio 1911. Arrivò in Colombia nel 1914.

Fu dapprima nella parrocchia di S. Rocco a Baraquilla; dal 1927 al '30 in quella di Nostra Signora del Suffragio a MedeHin; dal '30 al '33 in quella della Madonna del Carmi­ne a Ibaguè; dal '33 alla morte a Bogotà, nel quartiere periferico de­nominato « Venti Luglio» .

Qui soprattutto rifulse la sua ca­rità, 'si realizzarono le sue opere maggiori, emerse la sua person lità eccezionale. Cominciò dal niente, in un campo da gioco, dove però c'era anche una tettoia - proprio cme a Valdocco -: una tettoia che diventerà chiesa, rifugio, posto di soccorso, ,centro di richiamo e d'ir­radiazione. « Sono stato io il primo sindaco e il primo parroco del "Venti Luglio" » dirà poi il padre con sorridente compiacenza.

(continua)

cuore 20.000, fam in morte di Mascarin Sere­

no 35.000, fam. in morte di Medri Ste­fano 130.000, fam. in morte di Scrocca· ro Bruna 10.000, Minetto Mario a ricor­

do sorella Bruna 20 .000, sposi Del Bian­o Dino e Vaccher Edda 25.000, i geni­

tori di Edda 50.000, fam . 'in morte di Mascarin Cirillo 185.000, in morte di

De Paciani Maria i nipoti 64.500, fam. 15.000, alcune persone 15.000, Gaiotti

Erenia 10.000, i figli a ricordo di Betti

Palmira 50.000, Facc-a Maddalena a ri­

cordo dei suoi morti 20.000, Z,aina Ca­

rolina a ricordo del marito Riccardo

20.000 , Latteria di S. Pietro 30.000, fam.

Mercante a ricordo di Abramo 10.000,

Page 4: di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

Pag. 4 "BOLLETTI NO PARROCCHIALE"

fam. in morte di Morettin Clelia 50.000, sorella Maria a ricordo di Mascarin Ci­ril lo 10.000, sposi Taiariol Renato e Sil­vestro Carmela 10.000, in memoria di Delizia e Gervasio Man ias la nuora Te­resa 10.000, in memoria di Maria e Lui­gi Piccin la figlia Teresa 10.000, figlie in morte di Goz Evaristo 50.000, Batte­simi di gennaio 70.000, Battesimi di febbraio 45.000, Tesolin Irma a ricordo dei suoi defunti 15.000, denaro per le opere Qarrocchiali raccolto dall'Arcipre­te .durahte la visita alle famiglie 4 mi­lioni 500.000, fam. in morte di Furlan Bruno 75.000, fam. in morte di Della Ro­sa Caterina 10.000, figlia Mirella in morte di Bottos Rosaria 50.000, fratello Rinaldo a ricordo di Mozzon Rosaria 25 mila, N.N . 30.000, fam . in morte di Se-

condin Elvira 25.000, figlia Rosina e ge­nero Armando in morte di Belluz Gio­vanni 100.000, fam.in morte di Lus Ma­ria 20.000, Battesimi di marzo 70 .000, N.N . a ricordo dei suoi morti 1.000.000, Santi n Al.do (Canada) 10.000.

EMIGRANTI PRO BOLLETIINO Lovisa Roma 4.000, Santin Bruno 22

mila, Badin Genoveffa 20.285, Bregolin Edoardo e Anna 10.000, Andreatta Fla­vio 7.000, Mascarin Frank 15.000, Favret Dino 30.000, Favret Eugenio 9.000, San­tin Aldo 5.500, Tesolin Mario 10.000, Zaina Vittorio 5.000, Pignat Lino e Ro­salba 10.000, Pignat Leo 10.000, Piva ietro e Egle 7.000, Zanette Frank 10 mila, Benedetti Gino 10.000, Chiarot Giuditta 10.300, Del Rizzo Bruno 8.450.

corrispondenza

Taiariol Erminia,condoglianze per la morte del marito, la foto la troverà sul bollettino. Lovisa Ro- ' ma, le Messe sono state celebrate nei giorni da lei indicati, auguri. Porgo ringraziamenti e ricambio cordiali auguri ai Signori: Badanai Umberto, Tiberio e .I vette Masca­rin, Lina e Aldo Santin, Eugenio e Olga Favret, Italo e Alba Moroni, Suor Elena' ~l Rizzo, Suor Euge­nia e Suor Mercedes Tesolin, Suor Roberta Reginato, Suor Teresa Del Rìzzo, SUOI' Gemma Pistrino, Guer­rino e Dosolina Sartor, Alfio e Ali-

da Sorgi, Clemente e Antonietta Candido, Pierino e Narcisa Roman, Elena Campagna, Francesco e Ma­ria Mascarin, Francesco e Teresa Del Rizzo, Guerrino e Lina Masca­rin, Antonio Tondato, Valvasori Giuseppe, Flavio Andreatta, Pieran­tonio e' Sandra Bassan, Bruna e Da­nilo Stradiotto, Albina Breda, Seve­rino e Giovanna Mascarin, Socra­te Bergamo, Arduino e Vittoria Piz­zinato, Angelo .Mucignat, Arduino Candido, Luigi e Pia Del Rizzo, Antonio e Ivlaria Sponga, S LJf ''' te: fania , Suor Gertrude Tesolin..

dati anagrafici (Dicembre· Marzo)

BATTESIMI

Morello Tomas, Mascarin Sa­muele, Fava David, Del Bianco Mara, Gobbo Katia, Mattiuzzi Sergio, Battistuzzi Alberto, San­tarossa Davide, Moretton Elena, Del Bianco Cristina, Francescon Matteo, Trevisiol Ermes, Trevi­siol Manuela, Camarca Desiré, Mio Cristian, Sacilotto Mica!, Roman Tania, Tramontin lIenia, Doimo Estina, Sferuggia Elisa.

Del Bianco Dino e Vaccher Edda.

fUNERALI

De Marchi Roberto di anni 22; .Mascarin Livio di anni 23, Sassa-

ro Ruggero di anni 75 marito di Nonis Assunta, Brussolo Ferruc­cio di anni 79 marito di Miotto Maria, Modolo Paolo di anni 77 vedovo di Poloni Augusta, Trevi­siol Angelo di anni 59 marito di Mattiuzzo Luigia, Medri Stefano di anni 82 vedovo di Ghiggini Ostilia, Mascarin Sereno di anni 55 marito di Ovasso Nella, Mi­netto Bruna di anni 36 moglie di Scroccaro Armando, Mascarin Cirillo di anni 70 marito di Ma­sca Si Ivia, Gozzi Maria di am i 85 vedova di De Paciani Ottaviano, Morettin Clelia di anni 73, Soz Evaristo di anni 83 vedovo di Battiston Augusta, Furlan Bruno di anni 52 marito di Roiatti Cesi­ra, Ganito Maria di anni 77, Mo­rettin Caterina di anni 70 vedova di Della Rosa Ruggero, Mozzon Rosaria di anni 81 vedova di Bot-tos Giacomo, Borsata Giuseppe di anni 65, CasonatD Maria d~ \ an­ni 80 vedova di Lus Pietro, Belluz Giovanni di anni 83,' vedovo di De Broi Teresina, Gottarde l lo El­vira di anni 73 v?dova di Secon­din Giovanni, Fornaca Ang elo di anni 67 moglie ' di Pasquarelli A- ' chille .

MASCARIN L1VIO m. 14-12-80

MASCARIN SISTO m. 26-5-72 '

MAS'CARIN L1VIO l° m. 29-9-55

Sposa e mamma e familiari con rimpianto

ZENTIL MATILDE Vedo FAVRET m. 30-10-80

La nuora e familiari con affetto

BONFADA ALDO m. 21-1-80 con affetto

La mogli'e e figli

FACCA MARIO m.9-7-80

Fratelli e familiari con affetto

TAIARIOL GIOVANNI m. (Francia) 15-4.80

La moglie lo ricorda

Marzo 1981

DE MARCHI ROBERTO m. 14-12-80

DE MARCHI LORENZO m. 29-12-69

Sposa e mamma e familiari con rimpianto

DEL BEL BELLUZ GIUSEPPINA in BATTISTON

m. 11-6-80 Il marito e i figli

la ricordano con affetto

TESOLIN EGIDIO m. (Canada) 21-12-80 La mamma e familiari

con affetto

GOZ EVARISTO m. 8-2-81

L.:e figlie e familiari con affetto

BELLUZ GIOVANNI m.9-3-81

Figlia e genero con affetto

Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore

Tip. Azzanese