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COMMISSIONE IV DIFESA RESOCONTO STENOGRAFICO INDAGINE CONOSCITIVA 3. SEDUTA DI MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EDMONDO CIRIELLI INDI DEL VICEPRESIDENTE FRANCESCO SAVERIO GAROFANI INDICE PAG. Sulla pubblicità dei lavori: Cirielli Edmondo, Presidente ...................... 3 INDAGINE CONOSCITIVA SUL RECLUTA- MENTO DEL PERSONALE MILITARE DEI RUOLI DELLA TRUPPA A DIECI ANNI DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 215 DEL 2001 Audizione del Capo I Reparto dello stato maggiore della Marina, Contrammiraglio Pietro Luciano Ricca: Garofani Francesco Saverio, Presidente . 3, 8, 9, 10 Di Stanislao Augusto (IdV) ........................ 8 Gidoni Franco (LNP) .................................. 8 Recchia Pier Fausto (PD) .......................... 8 Ricca Pietro Luciano, Capo del I Reparto dello stato maggiore della Marina ............. 3, 9 ALLEGATO: Documentazione consegnata dal Capo del I Reparto dello stato maggiore della Marina, Contrammiraglio Pietro Lu- ciano Ricca ................................................... 11 N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Italia dei Valori: IdV; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discus- sione): PT; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie- Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Mino- ranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A. Camera dei Deputati 1 Indagine conoscitiva – 3 XVI LEGISLATURA IV COMMISSIONE SEDUTA DEL 19 OTTOBRE 2011

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COMMISSIONE IVDIFESA

RESOCONTO STENOGRAFICOINDAGINE CONOSCITIVA

3.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2011PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EDMONDO CIRIELLI

INDI

DEL VICEPRESIDENTE FRANCESCO SAVERIO GAROFANI

I N D I C E

PAG.

Sulla pubblicità dei lavori:

Cirielli Edmondo, Presidente ...................... 3

INDAGINE CONOSCITIVA SUL RECLUTA-MENTO DEL PERSONALE MILITAREDEI RUOLI DELLA TRUPPA A DIECIANNI DAL DECRETO LEGISLATIVON. 215 DEL 2001

Audizione del Capo I Reparto dello statomaggiore della Marina, ContrammiraglioPietro Luciano Ricca:

Garofani Francesco Saverio, Presidente . 3, 8, 9,10

Di Stanislao Augusto (IdV) ........................ 8

Gidoni Franco (LNP) .................................. 8

Recchia Pier Fausto (PD) .......................... 8

Ricca Pietro Luciano, Capo del I Repartodello stato maggiore della Marina ............. 3, 9

ALLEGATO: Documentazione consegnata dalCapo del I Reparto dello stato maggioredella Marina, Contrammiraglio Pietro Lu-ciano Ricca ................................................... 11

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania:LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Italiadei Valori: IdV; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID,Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discus-sione): PT; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Mino-ranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A.

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PRESIDENZA DEL PRESIDENTEEDMONDO CIRIELLI

La seduta comincia alle 15,15.

(La Commissione approva il processoverbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che la pubbli-cità dei lavori della seduta odierna saràassicurata anche attraverso l’attivazione diimpianti audiovisivi a circuito chiuso, latrasmissione televisiva sul canale satelli-tare della Camera dei deputati e la tra-smissione diretta sulla web-tv della Ca-mera dei deputati.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEFRANCESCO SAVERIO GAROFANI

Audizione del Capo I Reparto dello statomaggiore della Marina, Contrammira-glio Pietro Luciano Ricca.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’audizione, nell’ambito dell’indagine cono-scitiva sul reclutamento del personale mi-litare dei ruoli della truppa a dieci annidal decreto legislativo n. 215 del 2001, delCapo del I Reparto dello stato maggioredella Marina, contrammiraglio Pietro Lu-ciano Ricca. Prima di iniziare l’audizioneintendo ringraziare per la partecipazioneanche il capitano di fregata Marco Che-rubini del 7o Ufficio del I Reparto dellostato maggiore della Marina e il capitanodi fregata Giovanni Rizzo del 4o Ufficiodell’Ispettorato delle scuole.

Nel dare quindi la parola al contrammi-raglio Ricca per la sua relazione, lo rin-grazio anche per la documentazione che ciha consegnato, di cui autorizzo la pubbli-cazione in allegato al resoconto stenogra-fico della seduta odierna (vedi allegato).

PIETRO LUCIANO RICCA, Capo del IReparto dello stato maggiore della Marina.Signor presidente, onorevoli deputati, rin-grazio innanzitutto per l’opportunità chemi è offerta di rappresentare in questaautorevole sede istituzionale un punto disituazione su un tema di particolare at-tualità quale il reclutamento del personalemilitare della truppa.

Il decreto legislativo 8 maggio 2001,n. 215, ha determinato l’avvio del processodi trasformazione dello strumento militareprevedendo la progressiva riduzione delledotazioni organiche da 230.000 unità, dicui 40.000 per il personale della Marina,sino a complessive 190.000 unità, di cui34.000 per il personale della Marina, daconseguirsi entro il 1o gennaio 2021, ter-mine stabilito per la realizzazione delmodello professionale, previsto dalla stessalegge.

La dotazione organica della Marina è,quindi, di 34.000 unità. Il numero degliufficiali è pari a 4.500, mentre i sottuffi-ciali sono 13.576, di cui 7.952 maresciallie 5.624 sergenti. Ci sono poi 15.924 vo-lontari di truppa, di cui 10 mila volontariin servizio permanente e 5.924 in fermaprefissata.

Prima dell’entrata in vigore della legge23 agosto 2004, n. 226, nel periodo in cuihanno convissuto leva e professionale, ilpersonale volontario della truppa era co-stituito da tre figure professionali: i vo-lontari in ferma annuale (VFA), tratti daun bacino di giovani che decidevano diassolvere gli obblighi di leva – a quel

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tempo ancora attiva – prestando un annodi servizio retribuito nelle Forze armate,con possibilità di impiego anche all’esteronell’ambito di operazioni a bassa intensità;i volontari in ferma breve (VFB), reclutatiattraverso una procedura interforze e in-terministeriale con una ferma triennale econ possibilità di transito al termine dellastessa, in una aliquota minoritaria, nelruolo di volontari in servizio permanenteovvero nelle carriere iniziali delle forze dipolizia (per tale categoria di volontari sonostate previste forme di assistenza e pro-mozione per agevolare l’inserimento nelmercato del lavoro privato del personalenon immesso nel servizio permanente);infine, i volontari in servizio permanente(VSP), tratti attraverso una procedura diselezione dai volontari in ferma breve cheavevano precedentemente optato per taleimmissione.

Durante i primi anni della « professio-nalizzazione », dal 2001 al 2005, mentre ireclutamenti dei volontari in ferma an-nuale consentivano, grazie alla celeritàdelle procedure, di soddisfare le esigenzeconnesse alla leva, quelli dei volontari inferma breve non garantivano a tutto ilpersonale uno sbocco occupazionale certonelle Forze armate ovvero in quelle dipolizia.

Con l’entrata in vigore della legge 23agosto 2004, n. 226, oggi confluita nelcodice dell’ordinamento militare, sonostate introdotte due nuove categorie deivolontari: i volontari in ferma prefissata diun anno (VFP1), in sostituzione dei volon-tari in ferma annuale, e i volontari inferma prefissata quadriennale (VFP4), insostituzione dei volontari in ferma breve,il cui bacino di provenienza è costituitoesclusivamente dai volontari in ferma pre-fissata di un anno (VFP1). La stessa leggeha, inoltre, modificato in aumento il nu-mero dei volontari in servizio permanente,portandolo per la Marina militare da9.400 a 10.000 unità, e ha contestualmentediminuito quello dei volontari in fermaprefissata, riducendolo da 6.524 a 5.924unità complessive.

Per entrambe le figure di volontari,istituite da quest’ultima norma, è stata

prevista la possibilità di rafferma rispet-tivamente di un anno per i volontari inferma prefissata annuale e di due anni peri volontari in ferma prefissata quadrien-nale, rinnovabile per questi ultimi di unulteriore biennio.

Inoltre, ulteriore importante innova-zione introdotta è stata la previsione dellosvolgimento della ferma volontaria an-nuale quale condizione per il successivoaccesso alle carriere iniziali delle Forzearmate e delle forze di polizia, rendendodi fatto più appetibile la nuova architet-tura del reclutamento.

Il conseguimento degli obiettivi nume-rici fissati nel modello professionale venivasubordinato a una progressiva e significa-tiva riduzione dei marescialli, in conside-razione della cospicua eccedenza nelruolo, nonché a un graduale incrementodei sergenti, dei volontari in servizio per-manente e di quelli in ferma prefissata.L’incremento per questi ultimi doveva ini-zialmente compensare la carenza del per-sonale di leva in previsione dell’anticipodella sospensione di tale servizio dal 1o

gennaio 2005, previsto dalla modifica ap-portata dalla citata legge n. 226.

Il processo graduale di trasformazionedello strumento professionale, pur realiz-zando l’obiettivo numerico delle 34.000unità per la Marina dal 1o gennaio 2007,ha tuttavia incontrato concrete difficoltàper il conseguimento dei volumi organiciprevisti per ciascun ruolo. Tale difficoltà èstata determinata da un’incompleta attua-zione dei provvedimenti previsti dal legi-slatore per ridurre i ruoli in eccedenza,attraverso il transito negli organici delpersonale civile della Difesa o di altreamministrazioni ovvero attraverso il col-locamento anticipato in ausiliaria e inquiescenza, nonché a causa delle contra-zioni di ordine finanziario che hannointeressato il citato modello professionale.

La situazione attuale vede per la Ma-rina la presenza di 6.304 volontari inservizio permanente, rispetto alle 10.000unità di dotazione organica prevista, e di4.216 volontari in ferma prefissata, di cui

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3.167 volontari in ferma quadriennale e1.049 volontari in ferma annuale, rispettoalle 5.924 unità complessive previste.

La Forza armata recluta i volontari inferma prefissata annuale (VFP1) presso ilCentro di selezione, addestramento e for-mazione del personale volontario (Mari-centro), ubicato a Taranto. Prima delleattività di selezione e di reclutamento delpersonale volontario vengono svolte dallaForza armata attività promozionali speci-fiche, gestite dall’Ufficio per la comunica-zione della Marina. Tali attività promo-zionali sono effettuate sull’intero territorionazionale, privilegiando tuttavia le regionidel centro e nord Italia per incentivare ilnumero delle domande di partecipazionedei giovani nelle aree geografiche dove laMarina è istituzionalmente meno rappre-sentata.

Tali attività utilizzano differenti formedi promozione attraverso campagne pub-blicitarie (TV, radio, carta stampata, web,circuiti cinematografici e pubblicità veico-lare), partecipazione a circuiti di orienta-mento post diploma, conferenze illustra-tive presso gli istituti scolastici di secondogrado, mostre, istituzioni promozionali incoincidenza di eventi istituzionali di Forzearmate o esterni (come ad esempio ilsalone nautico di Genova) e con l’uso delcentro mobile informativo. Dal 2001 al2005 le risorse disponibili hanno consen-tito di svolgere l’attività promozionale, an-che con il sostegno delle citate campagnepubblicitarie, per quasi tutte le tipologie diconcorsi, mentre nel periodo successivosono state svolte limitatissime attività edesclusivamente con risorse interne.

La selezione e il reclutamento del per-sonale volontario in ferma prefissata an-nuale della Marina avviene mediante pro-cedure delegate al citato centro di sele-zione dalla Direzione generale per il per-sonale militare (Persomil), dallapresentazione delle domande fino allacompilazione delle graduatorie approvatecon decreto dirigenziale dalla predettaDirezione generale. Successivamente ilCentro provvede a convocare i candidati

risultati idonei, traendoli dalla graduatoriaapprovata fino al completamento dei nu-meri previsti.

Una volta incorporato, il personalesvolge un programma di formazione dibase della durata di cinque settimane, chene consente anche l’impiego a bordo delleunità navali. Il predetto periodo formativoè finalizzato a impartire ai suddetti vo-lontari la formazione etica, militare emarinaresca, sviluppando le specifiche at-titudini necessarie per poter assolvere,presso le destinazioni di servizio, le man-sioni richieste per tale figura professio-nale, che sono prettamente di natura lo-gistica e di difesa delle installazioni mili-tari. A tali militari viene attribuita lacategoria « supporto e servizio ammini-strativo-logistico » e la specialità « mari-nai ».

La progressiva contrazione delle risorsefinanziarie stanziate per la « professiona-lizzazione » ha comportato una riduzionedei reclutamenti di personale. A partiredal 2007 la Forza armata ha dovuto ri-nunciare a raffermare i volontari in fermaprefissata annuale e in ferma breve. Talecontrazione delle risorse, proseguita anchenegli ultimi anni, determinerà, stando alleattuali previsioni, la completa rinuncia alreclutamento del personale VFP1 nel-l’anno 2012.

Per quanto concerne l’analisi dei datisul reclutamento dei VFP1, dopo un ini-ziale comprensibile picco di domande ri-cevute durante i primi anni di recluta-mento, dovuto all’effetto novità, e unafisiologica successiva riduzione, l’anda-mento degli ultimi anni evidenzia comun-que un trend in crescita, che ha raggiuntonell’anno in corso il rapporto di 8 a 1 trail numero delle domande presentate e ilnumero dei posti previsti, dovuto poten-zialmente anche alla crisi di offerta lavo-rativa nel mondo civile. I valori indicatinelle slide proiettate sono comprensivi an-che del personale nocchiere di porto.

Il personale VFP1 al termine dellaferma annuale, come detto in precedenza,costituisce oggi il naturale bacino di ali-mentazione dei volontari in ferma prefis-sata quadriennale (VFP4). Il bando di

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concorso dei volontari in ferma prefissataquadriennale, emanato dalla Direzione ge-nerale per il personale militare, prevede irequisiti necessari e le fasi in cui siarticola la procedura concorsuale, che perla Marina include, oltre alla prova diselezione culturale presso il Centro diselezione e reclutamento nazionale del-l’Esercito di Foligno, accertamenti pressoil Centro di selezione di Ancona dell’ido-neità fisio-psico-attitudinale, comprensividelle prove di efficienza fisica, nonché lavalutazione dei titoli, effettuata dalla Com-missione preposta alla valutazione e no-minata da Persomil.

Per quanto concerne i dati sul reclu-tamento dei VFP4, si può notare come ilnumero delle domande di partecipazionesia rimasto pressoché costante nel corsodegli anni, attestandosi su un rapporto dicirca 5 a 1 tra il numero delle domandepresentate dai VFP1 e i posti previsti dalconcorso. Tale rapporto risulta incremen-tato nell’anno 2010 (circa 7 a 1), con untrend in crescita anche nell’anno 2011 (8 a1) dovuto principalmente alla riduzionedel numero dei posti messi a concorso. Isuccitati rapporti di selezione consentonoun adeguato livello di selezione del per-sonale.

Il personale utilmente collocato in gra-duatoria, ultimato il servizio quale volon-tario in ferma prefissata annuale, vieneammesso con decreto dirigenziale dellaDirezione generale alla ferma quadrien-nale. Per la Marina in tale fase avvienel’attribuzione della categoria-specialità,che determinerà per l’interessato scelte diimpiego e la progressione di carriera.Infatti, già dalle prime fasi di formazioneil personale viene destinato, in funzionedella categoria-specialità, presso gli istitutidi formazione di Taranto, La Maddalena epresso il Comando delle forze da sbarco diBrindisi (COMFORSBARC) esclusivamenteper il personale per il quale è previstal’assegnazione della categoria-specialità« fuciliere di Marina ».

Il ciclo formativo e di impiego per talepersonale prevede un corso di formazioneprofessionale della durata di sei mesi,orientato a far acquisire le conoscenze

professionali nell’ambito delle categorie-specialità di assegnazione, seguito da untirocinio pratico individuale della duratadi tre mesi presso la prima sede di desti-nazione e, quindi, dall’impiego definitivo.Il predetto periodo formativo ha lo scopodi fornire al volontario in ferma prefissataquadriennale la formazione di base nel-l’ambito della categoria-specialità di asse-gnazione, completare la formazione etico-militare e marinaresca appresa durante ilprecedente iter di formazione in qualità diVFP1 nonché di fare acquisire una pre-parazione di base in termini di sicurezzadel personale (primo soccorso elementare,sopravvivenza e salvataggio in mare) inaccordo con la convenzione IMO STCW95.

Ultimato il periodo di ferma ed even-tualmente al termine di ogni anno dellarafferma, il personale volontario in fermaprefissata può transitare nel ruolo di vo-lontario in servizio permanente. La pro-cedura di transito è regolata da una spe-cifica circolare emanata da Persomil cheprevede i requisiti di partecipazione, laconferma del mantenimento del possessodell’idoneità psico-fisica e una valutazionedei titoli posseduti e del rendimentoespresso nel periodo della ferma. Il VFP4costituisce, pertanto, la porta di accesso alruolo del servizio permanente. Conseguen-temente le immissioni dei volontari inferma prefissata sono calibrate in modocoerente all’alimentazione effettiva delruolo dei volontari in servizio permanente,consentendo verosimilmente a tutti i vo-lontari in ferma prefissata in servizio ilpassaggio a tale ruolo superiore. Il VFP4 è,quindi, calibrato per un transito verosi-milmente totale verso i VSP.

Nel periodo 2006-2010 la Marina hainoltre bandito, stante la carenza nell’or-ganico del ruolo del personale di truppa inservizio permanente, oltre alle ordinarieprocedure di transito, quattro concorsistraordinari dando l’opportunità di immis-sione nel ruolo alle migliori professionalitàdi volontari in ferma breve provenienti dalprecedente ordinamento, ossia quello pre-cedente la legge n. 226: 823 unità appar-tenenti al Corpo degli equipaggi militari

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marittimi e 373 nocchieri di porto che nonerano stati assorbiti attraverso le citateprocedure ordinarie.

L’iter formativo propedeutico all’im-piego nel ruolo di volontari in serviziopermanente ha lo scopo di completare lapreparazione professionale, acquisita daivolontari in ferma prefissata nei prece-denti momenti formativi e nell’impiego,propedeutica a far assolvere al personale icompiti e a far assumere le responsabilitàtecniche e professionali connesse con lacategoria-specialità di appartenenza e conla figura professionale di volontario inservizio permanente. Tale iter prevede uncorso di aggiornamento professionale delladurata di tre mesi, svolto presso gli istitutidi formazione di Taranto e La Maddalena,nonché presso il Comando delle forze dasbarco di Brindisi per il personale dellacategoria-specialità « fuciliere di Marina ».

Per le categorie-specialità alimentateattraverso bandi interni, come gli incursorie i palombari, è attualmente prevista lafrequenza del corso presso il comando diappartenenza. Successivamente a talecorso, sempre per le categorie-specialitàoperative e tecniche ne viene svolto unoulteriore di qualificazione della durata dicirca tre mesi presso il Centro di adde-stramento aeronavale della Marina mili-tare (Maricentad) di Taranto, il cui scopoè quello di fornire al personale le cono-scenze per la qualificazione di « manuten-tore di primo livello e operatore ». Altermine dei citati corsi formativi è previstoun tirocinio di qualificazione della duratadi sei mesi presso la destinazione di im-piego, al termine del quale il personaleconsegue la qualificazione di « manuten-tore di primo livello e operatore ».

Analizzando i dati sul livello di istru-zione del personale volontario in fermaprefissata annuale reclutato nella Forzaarmata, emerge la presenza di una cospi-cua percentuale di diplomati (72 percento) a fronte di una minore presenza dipersonale in possesso della licenza media(27 per cento) e della laurea (1 per cento).I dati sul livello di istruzione del personalevolontario in ferma prefissata quadrien-nale evidenziano, invece, la presenza di

una percentuale maggiore di diplomati (92per cento) a fronte di una minore pre-senza di personale in possesso della li-cenza media. Il dato relativo al personalein possesso della laurea risulta, invece,costante (1 per cento).

Esaminando i dati sulla distribuzionegeografica del personale volontario ditruppa attualmente in servizio nella Forzaarmata, emerge la sostanziale confermache la provenienza è fondamentalmentedalle regioni meridionali e dalle isole (90per cento), con una minore percentualeche interessa le regioni del centro (6 percento) e del nord (4 per cento). Talipercentuali sono sostanzialmente allineatea quelle relative alla provenienza dellesingole categorie di personale della truppa(VFP1, VFP4 e VSP).

Nel frattempo la Marina, data la situa-zione finanziaria che, come ho detto, stainfluenzando l’implementazione del pro-fessionale, ha avviato un processo di ra-zionalizzazione delle risorse, che tieneconto dell’evoluzione tecnologica dei nuovimezzi acquisiti e in fase di acquisizione, eha adottato provvedimenti ordinativi voltia ridurre la suddivisione del personale incategorie-specialità mediante accorpa-menti e soppressioni, in modo da attua-lizzare il sistema mediante l’introduzionedi elementi di flessibilità, rendendo insintesi meno rigido l’impiego del personalestesso.

Accennerò brevemente al servizio mi-litare femminile, che nella Marina è di-ventato realtà con i primi arruolamentiavvenuti nell’anno 2000. L’arruolamentoin Forza armata di tale personale hacomportato alcuni cambiamenti connessialla contestuale trasformazione del sopra-descritto modello interamente professio-nale.

Nella Marina, i reclutamenti del per-sonale femminile sono avvenuti in modograduale – inizialmente negli ufficiali, aseguire nel ruolo dei marescialli e infine inquello della truppa – per soddisfare l’esi-genza di costituire inizialmente un nucleodi personale femminile più anziano comegrado, in possesso di sufficiente esperienzada poter impiegare nella fase di forma-

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zione e addestramento del personale fem-minile più giovane. In particolare, nel 2000sono state arruolate circa 50 donne nellacategoria degli ufficiali, alle quali sonoseguite nel 2001 circa 60 donne apparte-nenti al ruolo marescialli. Infine, nel 2004hanno avuto inizio anche i primi recluta-menti del personale di truppa con circa160 donne.

Inizialmente, per l’accesso del perso-nale femminile nelle Forze armate, sonostate stabilite delle aliquote massime per-centuali del 20 per cento per tutti i corpi,i ruoli e le categorie per consentire gra-duali adeguamenti, soprattutto da unpunto di vista infrastrutturale, prevedendosistemazioni logistiche adeguate. A partiredall’anno 2006 le citate aliquote sono staterimosse, consentendo pertanto un reclu-tamento indifferenziato a favore del per-sonale femminile. Attualmente, per la Ma-rina, su 32.286 unità complessive di mili-tari presenti, 1.032 unità sono costituite dapersonale femminile (242 ufficiali, 125marescialli, 2 sergenti e 663 volontari ditruppa), di cui 450 sono imbarcate a bordodelle unità navali delle basi di Taranto,Brindisi, La Spezia e Augusta.

A riguardo, a fronte di 6.304 volontariin servizio permanente, vi è una presenzacomplessiva di 169 donne in servizio per-manente, con una percentuale del 2,7 percento, mentre, a fronte dei 4.216 volontariin ferma prefissata, il personale femminilesi attesta su 494 unità, con una percen-tuale di presenza dell’11,7 per cento.

Signor presidente, onorevoli deputati,con questo ho terminato e rimango adisposizione per eventuali domande e ap-profondimenti.

PRESIDENTE. Ringrazio il contrammi-raglio per la completezza della relazione.

Do ora la parola ai colleghi che vo-gliano porre quesiti o svolgere osserva-zioni.

FRANCO GIDONI. Ringrazio il con-trammiraglio per la esaustiva relazione.Vorrei innanzitutto chiedere se fosse pos-sibile avere copia delle tabelle richiamate,dal momento che non risultano nell’alle-gato.

Vorrei, poi, porre alcune brevi do-mande. Nel modello, al 2021 sono previsti7.952 marescialli; oggi ne avete in organicoancora 13.291. Poiché questo elemento èemerso anche in altre audizioni, vorreichiederle se, secondo voi, è pensabile rag-giungere quella cifra nel 2021 oppure seper quella data il numero di marescialli inorganico sarà ancora considerevole e oc-correrà intervenire con scivoli o incentiviper consentire il transito di queste figureprofessionali – per esempio, ad altre am-ministrazioni dello Stato – e alleggerirecosì il peso per la Marina.

Non mi pare di aver visto, o mi èsfuggito, il dato relativo alla stabilizza-zione del personale che transita da VFP4a volontario in servizio permanente.

Da ultimo, vorrei sapere se la Marinaprevede, o ha in previsione, corsi qualifi-canti e formativi per il personale che nonsarà impiegato in servizio permanente –penso ad esempio ai VFP4 che non tran-sitano nel servizio permanente – per aiu-tarne l’inserimento nel mondo del lavoro,eventualmente attraverso il conferimentodi titoli o specializzazioni aggiuntivi ri-spetto alle professionalità che avevano al-l’inizio.

PIER FAUSTO RECCHIA. Anch’io rin-grazio il contrammiraglio.

La mia prima domanda è molto similea quella posta dal collega Gidoni. Volevochiederle di fornirci, in base alla suaesperienza, un bilancio e una valutazione,a dieci anni dalla modifica del sistema direclutamento, sul funzionamento del mo-dello a 190.000 unità, sia in termini diqualità sia soprattutto in termini di quan-tità rispetto ai compiti e agli obiettivirichiesti alle Forze armate e, nello speci-fico, alla Marina.Inoltre, vorrei sapere come ha funzionato,a suo giudizio, il rapporto tra i diversiruoli (ufficiali, sottufficiali e truppa) e selo ritiene squilibrato in relazione ancheagli obiettivi finali.

AUGUSTO DI STANISLAO. Vorreiporre la prima domanda per inquadraredal punto di vista storico il tema della

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Marina e capire che rapporto c’è oggi travocazione e professione.

Lascio aperta la domanda perché io houn’idea al proposito.Sul tema del reclutamento, poi, le chiedose esso corrisponda ai reali bisogni dellaMarina. A dieci anni di distanza dallariforma, voi avrete un’idea del quadrogenerale. Vi ha aiutato a essere più effi-caci, più efficienti e più organizzati e arappresentare un modello di livello euro-peo rispetto ai reali bisogni che nasconodentro e fuori l’Italia ?

In ultimo, con riguardo al tema delreclutamento femminile, in base ad alcunidati mi pare che nell’accesso graduale ailivelli successivi si perdano delle opportu-nità. Credo che sul tema delle pari op-portunità ci sia qualche carenza.

Vorrei dei chiarimenti perché le pariopportunità riguardano le donne, ma an-che un’apertura che deve avere una basesia culturale sia professionale sia econo-mica.

PRESIDENTE. Ringrazio i colleghi in-tervenuti e do la parola al contrammira-glio Ricca per la replica.

PIETRO LUCIANO RICCA, Capo del IReparto dello stato maggiore della Marina.Ci sono alcune domande abbastanza« ghiotte », come quella su vocazione eprofessione, per rispondere alle quali oc-correrebbe tanto tempo.

Una valutazione di questo genere non sipuò fare in così breve tempo. Il fattostesso che molti ragazzi accedano in Ma-rina, dove le condizioni di impiego, so-prattutto a bordo, sono del tutto partico-lari, ci fa sempre sperare che esista unaspinta motivazionale diversa dalla siste-mazione professionale, nel senso più bru-tale del termine.

Questo lo vediamo nell’impiego. Il miocollega responsabile dell’impiego e i rap-presentanti della squadra navale potrannofornirvi un dato più concreto perchéhanno il polso della situazione. Per quantoho visto io come comandante di unità, igiovani che vengono in Marina hannoancora oggi una grande spinta. Forse al-

l’inizio non sono così convinti, come nonlo erano tutti i diciottenni, incluso ilsottoscritto, quando entravano in Marina,ma la loro convinzione si rafforza via via,facendo parte di una squadra e vivendosulla stessa barca. Lo spirito di corpo, cioèla condivisione degli spazi, delle attività edelle esperienze, rappresenta un fattoremotivante ancora oggi molto forte neigiovani.

Il discorso relativo al personale fem-minile è abbastanza semplice. Forse l’in-dicazione offerta dai numeri è fuorvianteperché sembrerebbe che le donne nonabbiano opportunità di transito. In realtàle opportunità sono completamenteaperte. Il dato numerico che può saltaregli occhi è quello relativo ai sergenti, epenso che l’onorevole Di Stanislao si rife-risse a questo. Siccome si diventa sergentiattraverso un percorso che parte dai VFP1,avviato solo nel 2004, i sergenti donnasono ancora pochissimi. Noi speriamo diripianare quello 0,05 per cento con unapercentuale più consona. Negli ufficiali c’ègià una « regimazione » e siamo intorno al5,4 per cento.

Nel passaggio al servizio volontario per-manente interviene una riflessione legataalla vocazione e soprattutto alle condizionidella propria vita, a ciò che si vuole comepersone. Le valutazioni delle donne sonodiverse, tanto più considerato che si ac-cede al servizio permanente in una fasciad’età « particolare », intorno ai ventinoveanni. In taluni casi, quella nella Forzaarmata viene giudicata una bella espe-rienza da abbandonare, però, a vantaggiodi un’altra sistemazione più comoda o checonsenta una vita familiare più agevole etranquilla.

Per quanto riguarda, invece, l’organicoe la sua capacità di soddisfare le esigenzedella Marina, il modello non si è realiz-zato, quindi non abbiamo un quadrochiaro della situazione. Come previstodalla legge, si dovrebbe entrare a regimenel 2021, ma attualmente la mancata fuo-riuscita del personale in esubero in ruoliquale quello dei marescialli, che eviden-temente rappresenta una sacca di organico

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in eccesso (i numeri lo dimostrano), nonconsente di avere l’idea di un raggiungi-mento proporzionale e lineare dell’obiet-tivo a quella data.

In un certo senso viviamo una contin-genza continua e, come i miei colleghiresponsabili dell’impiego potranno megliodelineare, esistono difficoltà dovute alfatto che il maresciallo dovrà sopperirealla carenza di volontari in servizio per-manente sottoposti. Questo si aggiunge alladifficoltà, a causa delle scarse disponibilitàeconomiche, di alimentare correttamentedal basso l’organico in servizio. Dire chesiamo soddisfatti e che il modello è com-pletamente adeguato, in una situazionefluida e in divenire in cui le criticità sonomanifeste, è complicato.

Per quanto riguarda la domanda del-l’onorevole Gidoni, invece, il transito daVFP4 a VSP, dal punto di vista teorico, ilpassaggio è lineare. Noi privilegiamo laselezione nel passaggio da VFP1 a VFP4.Non vogliamo infatti perdere né le pro-fessionalità acquisite né le spese sostenuteper la formazione di entrambe le catego-rie, né tanto meno il bagaglio di espe-rienza professionale per quella categoria-specialità maturata a bordo o negli enti diterra.Nel ruolo di VFP4 gli uomini acquisisconocompetenze in categoria-specialità. Sitratta, quindi, di personale professionista,direi quasi col marchio. Poiché vogliamoche il passaggio sia indolore, lo calibriamoin modo che il taglio avvenga nella primafase e che l’accesso al servizio permanentesia lineare o meglio cilindrico. Le uscitepossono essere dovute alla perdita di ido-neità oppure alla mancanza di volontà ditransitare, cosicché all’ultimo momentonon viene presentata la domanda concor-

suale per passare al servizio permanenteeffettivo.

Del reinserimento si occupa la Dire-zione generale della previdenza militare,della leva e del collocamento al lavoro deivolontari congedati (Previmil). Non esi-stono corsi specifici per riorientare laprofessionalità acquisita nella vita militareverso una professionalità « civile », ma c’èuna sollecitazione affinché il personale siiscriva ai centri sul territorio gestiti daPrevimil. La Marina ha incaricato perso-nale proprio all’interno di questi centri,che sono prettamente dell’Esercito, perchévogliamo che i volontari congedati otten-gano la massima assistenza per trovareun’altra collocazione.

Per noi il personale è prezioso e di-spiace non poter disporre di unità per lacui formazione, ancorché iniziale, ma pro-lungata, abbiamo speso soldi dei contri-buenti. Abbiamo la possibilità e vogliamofare di tutto affinché il ricollocamentonella vita civile di questi ex militari ed excolleghi possa essere agevolato e soddisfa-cente per le loro esigenze personali.

PRESIDENTE. Ringrazio il contrammi-raglio Ricca e dichiaro conclusa l’audi-zione.

La seduta termina alle 15,50.

IL VICE SEGRETARIO GENERALE,CAPO DEL SERVIZIO RESOCONTI

ED ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALEAD INTERIM

DOTT. GUIDO LETTA

Licenziato per la stampail 1o dicembre 2011.

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO

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ALLEGATO

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