nell’ambito del progetto “CHIAMA CHI AMA” - csvpadova.org · l’ascolto Padova, 27 settembre...

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nell’ambito del progetto “CHIAMA CHI AMA” 27 settembre 2010, dalle 14.30 alle 18.30 presso il Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova via dei Colli 4, Padova (all’interno del Complesso Socio-Sanitario dei Colli) Intervento di Viviana Maretto

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nell’ambito del progetto “CHIAMA CHI AMA”

27 settembre 2010, dalle 14.30 alle 18.30

presso il Centro Servizio Volontariato provinciale di Padovavia dei Colli 4, Padova (all’interno del Complesso Socio-Sanitario dei Colli)

Intervento di Viviana Maretto

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Telefono Amico di Padova

La Comunicazione interpersonale e l’ascolto

Padova, 27 settembre 2010

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Una definizione

La comunicazione umana è un evento intersoggettivo che comprende lo scambio di messaggi sia espliciti che impliciti.

Essa si realizza anche quando non vi è scopo precostituito, ossia quando non vi è consapevolezza dell’intento di comunicare. (F. Nanetti 1996)

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Modello tradizionale E-M-R

CANALE

Rumore Rumore Rumore

EMITTENTE

CODIFICA MESSAGGIO

RICEVENTE

DECODIFICA

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MODELLO INTERATTIVO

Introduce i concetti di

FEED-BACK = risposta del ricevente, che consente di capire se il proprio messaggio è stato recepito e apportare modifiche

AMBIENTE = non solo “luogo fisico” ma anche storia personale

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MODELLO DIALOGICO

Gli interlocutori sono contemporaneamente emittenti e riceventi durante l’interazione, la comunicazione non è qualcosa che una persona fa ad un’altra, ma un processo in cui i soggetti creano una relazione interagendo l’un l’altro e contribuiscono a creare congiuntamente il significato degli scambi, a realizzare un progetto comunicativo comune.

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INFLUENZA DEL CONTESTO

Lo scambio non comincia quando cominciano le parole.

Prima di parlare abbiamo già espresso qualcosa, evocato rappresentazioni, messo filtri, elaborato intuizioni, espresso giudizi.

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Il contesto …

CONTESTO

CONTESTO INFORMATIVO

EMITTENTE

Significati soggettivi emittente

CONTESTO INFORMATIVO

CONDIVISO

CONTESTO INFORMATIVO

RICEVENTE

Significati soggettivi ricevente

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Quello che siamo nel “qui e ora”…

… La nostra statura, il nostro viso, la nostra età, il nostro ruolo e il nostro status, le nostre modalità espressive (ritmo e tonalità della voce, posizioni e gesti, mimica e sguardi) sono altrettanti micromessaggi che precedono, accompagnano, modulano, rinforzano o indeboliscono il contenuto che speriamo di passare.

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“LA NUOVA COMUNICAZIONE”

Dalle ricerche sulla comunicazione di un gruppo di studiosi della Scuola di Palo Alto (California) nasce un modello definito la “nuova comunicazione” che struttura alcune leggi della comunicazione interpersonale…

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La prima legge della nuova comunicazione

NON SI PUO’ NON COMUNICARETUTTO E’ COMUNICAZIONE

Il comportamento non ha il suo opposto

L’attività o l’inattività, le parole ed i silenzi hanno tutti valore di messaggio

Non esiste la non comunicazione

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La seconda legge della nuova comunicazione

OGNI COMUNICAZIONE HA UN ASPETTO DI CONTENUTO E UN ASPETTO DI

RELAZIONE E IL SECONDO CLASSIFICA IL PRIMO.

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La duplice natura del messaggio

CONTENUTO

E’ tutto ciò che viene detto, quello che si vorrebbe il ricevente decodificasse letteralmente

RELAZIONE

Definisce il tipo di rapporto che c’è o che si intende stabilire tra i partners della comunicazione

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Metacomunicazione

Ogni segnale comunicativo contiene altri segnali informativi che l’emittente non ha intenzionalmente inserito nel messaggio.

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Metacomunicazione

METACOMUNICAZIONE

È la “comunicazione sulla comunicazione” che permette di svelare gli impliciti comunicativi.

Esempi di metacomunicazione:

“Come mai hai usato quel tono così arrabbiato?“

“Perché hai quello sguardo cupo?”

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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Tutti gli eventi comunicativi personali che non sono la parola parlata o scritta. Consente di avere una visione globale per creare ipotesi sul vissuto inespresso verbalmente del soggetto. Tutto quello che si vuole e non si vuole comunicare all’esterno.

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FUNZIONI DELLA CNV

Esprimere emozioni

Comunicare gli atteggiamenti interpersonali

Partecipare alla presentazione di sé

Completare, sostenere, modificare, sostituire il discorso

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COMUNICAZIONE NON VERBALE

ASPETTO ESTERIORE

SGUARDO

POSTURA

COMPORTAMENTO SPAZIALE

MOVIMENTI DEL CORPO e GESTUALITA’

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COMUNICAZIONE PARA -VERBALE

TONO

TIMBRO

RITMO

VOLUME

SEGREGATI VERBALI ( es: tosse,

“uhm!”…)

SILENZIO

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La voce

- Deve rassicurare l’interlocutore con un timbro gradevole, nitido e senza scatti;

- Non si deve parlare troppo in fretta, ma nemmeno eccedere nelle pause;

- I silenzi devono essere utilizzati solo per sottolineare le parti salienti del discorso.

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Efficacia della comunicazione

5538

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Corporea

Paraverbale

Verbale

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Efficacia della comunicazione

PER FORMULARE UNA COMUNICAZIONE EFFICACE E’

NECESSARIO ESPRIMERE CONGRUENZA IN OGNUNO DI

QUESTI LIVELLI

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Efficacia della comunicazione

QUELLO CHE ABBIAMO

COMUNICATO E’ QUELLO CHE

L’ALTRO HA CAPITO

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I 5 strumenti della comunicazione

Comunicare significa raggiungere il destinatario giusto e produrre l’effetto desiderato.

COME SI FA?Bisogna utilizzare al meglio i

5 strumenti!!!

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I 5 strumenti della comunicazione

1) Per comunicare con efficacia prepariamoci all’ascolto (la torcia);

2) precisiamo il contenuto del nostro messaggio ed esprimiamolo con chiarezza (il compasso);

3) preoccupiamoci che il contesto in cui la comunicazione avviene confermi e avvalori il contenuto del nuovo messaggio (il pennello);

4) comportiamoci con coerenza e costruttività (il martello);

5) impariamo infine a raccogliere e organizzare il frutto di questo sforzo comunicativo (la rete).

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La torcia: ASCOLTO

Per comunicare è indispensabile saper ascoltare e osservare con attenzione il nostro interlocutore.

Caratteristiche dell’ascolto:

- PAZIENZA: bisogna far capire all’interlocutore che a noi interessa ciò che sta comunicando;

- CONCENTRAZIONE: bisogna pensare a ciò che stiamo ascoltando per non perdere messaggi espliciti e impliciti;

- DISPONIBILITA’ PERSONALE: ascoltare anche chi non la pensa come noi.

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La torcia: ASCOLTO

A chi stiamo parlando?”

Chi parla deve accendere una torciae cercare di capire chi sono le persone che ha di fronte.

In ogni tipo di comunicazione il tempo dedicato all’ascolto è predominante. L’errore è di viverlo in maniera inconsapevole senza coglierne la ricchezza.

Non stanchiamoci mai di accendere la torcia!!!