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NATURAL –MENTE: CONOSCIAMO VIVIAMO E RISPETTIAMO LA

NATURA

Questo progetto nasce come continuazione e approfondimento del lavoro dello scorso anno, si

è pensato di continuare in questa direzione prendendo in considerazione l’interesse dei

bambini nei confronti dell’ambiente natura che li circonda.

Quest’anno abbiamo pensato di approfondire il tema natura collaborando in modo ancora più

attivo con l’associazione “Viaterrea” che dispone di spazi già usufruiti lo scorso anno, come: il

centro diurno la “Meridiana” e gli ambienti della Rocca Malatestiana di Cesena.

Attraverso l’esplorazione, la ricerca, la scoperta, l’osservazione, la formulazione di ipotesi, i

bambini possono conoscere e vivere con consapevolezza la natura che li circonda.

Particolare rilievo sarà data alla narrazione, nucleo progettuale del percorso didattico. La

struttura narrativa è il fondamento pedagogico dell’apprendimento e veicolo di esperienza e

di conoscenza che permetterà ai bambini di leggere la realtà, trasformarla e fare

collegamenti. Maggiore incremento sarà dato alla “zona ascolto”: momenti di conversazione e

confronto durante i quali i bambini potranno raccontare le loro storie, le loro esperienze, le

loro curiosità perché “le storie non ascoltate muoiono”.

Attraverso i laboratori e le attività didattiche i bimbi avranno la possibilità di sperimentare

e sperimentarsi, scoprendo, approfondendo nuovi aspetti della natura, ma anche legami di

continuità col lavoro svolto lo scorso anno.

Un’attenzione particolare si avrà sulla trasformazione:

- seme – pianta – fiore – frutto (far crescere le piante è come crescere una parte di se

stesso)

- seme – fiore – colore (trasformazione: fiore oggetto magico)

- legno e le sue caratteristiche

- animali e le loro caratteristiche

- frutto e albero di provenienza

Personaggio mediatore di quest’anno è l’uccellino “CiP” amico e confidente dell’albero

“Mirabolano”.

Le esplorazioni avverranno sia sul piano della realtà, con spostamenti fisici, sia sul piano

immaginativo – metaforico, con ricerche supportate dall’utilizzo di materiale documentativo

come: immagini , video, audio ecc.

Questo permetterà un ’ampliamento della visione pedagogica e psicologica, in quanto il mondo

della natura è molto vicino all’animo infantile del bambino che col suo “ANIMISMO”

identifica ogni oggetto come portatore di sentimenti umani.

Il progetto nasce dall’esigenza di riportare il bambino ad avere un rapporto di

“SINESTESIA”, cioè corrispondenza fra i sensi e tutto ciò che lo circonda ma soprattutto

condurlo a “imparare ad imparare” che è la spinta necessaria ad affrontare, per tutta la vita,

con curiosità ed entusiasmo tutto ciò che non si conosce.

OBIETTIVI GENERALI

Sensibilizzare il bambino ad avere cura e rispetto per l'ambiente;

Stimolare nei bambini la curiosità e l’interesse per l’esplorazione del

territorio che li circonda;

Sviluppare atteggiamenti di tipo scientifico: esplorazione, osservazione,

classificazione, formulazione di ipotesi e verifica;

Stimolare alla scoperta e all’avventura;

Conoscere le caratteristiche della natura;

Arricchire il bagaglio lessicale e le competenze linguistiche proprie del

riassumere, descrivere, raccontare, fornire spiegazioni, conversare.

Favorire la creatività e le emozioni di ogni singolo bambino attraverso

l’utilizzo di favole e racconti;

Sviluppare la manualità e affinare differenti percezioni lavorando con

materiali vari;

Usare diverse tecniche espressive e comunicative;

Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e aiutarsi reciprocamente.

Favorire la rielaborazione di esperienze vissute.

OBIETTIVI SPECIFICI :

Sono riferiti ai campi di esperienza:

Il Se’ e l'altro.

Il corpo in movimento

I discorsi e le parole

L’ arte, la musica e i “Media”

Numeri e spazio, fenomeni e viventi.

Il “FARE” attraverso il gioco è una delle caratteristiche della scuola dell’infanzia pertanto le

insegnanti proporranno ai bambini una serie di laboratori che saranno organizzati per tutte e

tre le fasce d’età con contenuti e modalità diverse.

Gli strumenti di lavoro per l’attivazione dei laboratori saranno il racconto, la fiaba, la

narrazione. Si creeranno occasioni di meraviglia e nuovi mondi da scoprire attraverso il

“FARE”.

SE ASCOLTO DIMENTICO

SE VEDO RICORDO

SE FACCIO…IMPARO

VIVERE PIENAMENTE LA PROPRIA CORPOREITA’ PER

ARRIVARE A PERCEPIRNE IL POTENZIALE

COMUNICATIVO

LABORATORIO PSICOMOTORIO

- GIOCHI MOTORI DEL FACCIAMO

FINTA DI ESSERE…UN SEMINO…

UNA FARFALLA…

- SALTARE, ROTOLARE,

STRISCIARE, GATTONARE

- PERCORSI - EQUILIBRIO

ARRICCHIRE IL LESSICO

ASCOLTARE PER POI

INVENTARE NUOVE

STORIE

INTERPRETARE CON LA

FANTASIA COSE REALI

PER TRASFORMARLE,

CONFRONTARLE E A

VOLTE PER RIFIUTARLE

CAPIRE SENTIMENTI

PROPRI E ALTRUI

IMPARARE ATTRAVERSO

LE METAFORE

IMMAGINAZIONE

E FANTASIA

LABORATORIO NARRATIVO-TEATRALE

LE FIABE, I RACCONTI, LE STORIE (DI ANIMALI,

PERSONE, ALBERI, OGGETTI) SARANNO IL MEZZO

ATTRAVERSO CUI I BAMBINI IN MANIERA

PERSONALE (OGNUNO SECONDO LE PROPRIE

MODALITA’, TEMPI, SENTIMENTI) POTRANNO

“AVVERTIRE” LA FESTIVITA’ NELLA FERIALITA’

PER ARRIVARE A CONOSCERE E RICONOSCERE

EMOZIONI E STATI D’ANIMO “NAVIGANDO” TRA

REALE E FANTASTICO.

L’arte non consiste

nel rappresentare cose

nuove, bensì nel

rappresentarle con

novità.

(Ugo Foscolo)

IL BAMBINO GUARDA CON OCCHI DIVERSI IL MONDO

CHE LO CIRCONDA E…..CREA

EMOZIONANDOSI

LABORATORIO GRAFICO-PITTORICO-CREATIVO

E FALEGNAMERIA

ESPLORARE E CONOSCERE VARI MEZZI ESPRESSIVI,

SPERIMENTANDO TECNICHE E MATERIALI DIVERSI, AVENDO

CURA DI VALORIZZARE ( NELLE ATTIVITA’ PROPOSTE ) LA

DIVERSITA’ DEGLI STILI PERSONALI.

IN OGNI AUTENTICA OPERA NUOVA VIENE AD

ESPRIMERSI UN MONDO NUOVO, ANCORA MAI

ESISTITO. ACCANTO AL MONDO NATURALE NE VIENE

COSI’ AD ESISTERE UN ALTRO, QUELLO DELL’ARTE, UN

MONDO CHE E’ REALE ALLO STESSO MODO PERCHE’ E’

IL REALE INTERIORE.

( KANDINSKY )

DOMANDE SU OSSERVAZIONI DI

FENOMENI ANIMALI

NATURALI

IPOTESI

SEMINE

COLTIVAZIONI

PIANTUMAZIONI

LABORATORIO SCIENTIFICO

OSSERVAZIONI, RIFLESSIONI,

SPERIMENTAZIONI RIGUARDANTI IL

TRASCORRERE DEL TEMPO, LA

CICLICITA’ DELLE STAGIONI, LA

RACCOLTA E MANIPOLAZIONE DEI

REPERTI “NATURALI”

TUTTO QUESTO SI INTRINSECA CON SENSAZIONI E

PERCEZIONI:

DURO-MOLLE DOLCE-ASPRO-SALATO

GRADEVOLE RUVIDO VISCIDO

ODORI-SAPORI-SUONI

NUCLEI OPERATIVI

“Natural-mente in città”

PAROLE CHIAVE

…esplorare…. ….. ricercare….. ……elaborare……

….ascoltare……

……..formulare ipotesi….. ……..mettersi in gioco……

…..fare…. …… osservare….. . ….. storie…

……verificare…..

…..racconti…. ….animali…..

……reale......

…….fantastico….. . ……emozioni…..

……trasformare…..

……curiosità….. ……piante…..

Piante di oggi e di ieri

Animali domestici e

del prato

“Trasformiamo ciò che

l’ambiente ci dona”

LA VALUTAZIONE

Dalle Indicazioni Nazionali

“….i docenti dovranno pensare a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per

individui astratti, ma per persone che vivono il qui e ora, che sollevano precise domande

esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni è

importante che i docenti definiscano le loro risposte in relazione costante con i bisogni

fondamentali e i desideri dei bambini…”.

Seguendo le Indicazioni Nazionali e riconoscendo l’importanza di questa prassi educativa,

mettiamo molta cura e attenzione per elaborare una valutazione efficace al percorso

educativo.

La valutazione non vuol dire giudicare, ma significa conoscere e capire i bambini e il

contesto scolastico. Essa è un elemento della professionalità dell’insegnante per orientare al

meglio la propria azione educativa. Azione educativa che si serve di due elementi molto

importanti: l’ascolto e l’osservazione dei bambini. Nei diversi momenti della giornata

scolastica, attraverso questi strumenti, raccogliamo degli elementi significativi, “le tracce”,

che costituiscono il loro vissuto fatto di interessi, curiosità, storie personali, preziose per

poter elaborare un progetto didattico partecipato e condiviso.

La valutazione ha diverse fasi: INIZIALE, FORMATIVA E FINALE.

VALUTAZIONE INIZIALE PER

DEFINIRE UN PROFILO DEL BAMBINO

(potenzialità, bisogni, obiettivi da perseguire)

STRINGERE UN PATTO EDUCATIVO CON LA FAMIGLIA

CONDIVIDERE CON IL BAMBINO IL PERCORSO

ORGANIZZARE SPAZI, ATTIVITA’, LABORATORI, TEMPI

VALUTAZIONE FORMATIVA

La valutazione formativa accompagna il percorso di apprendimento in itinere e si basa non

solo sulle prestazioni osservabili, ma soprattutto sui processi. Questo significa che non si

occupa solo dei contenuti espliciti (cose da imparare) ma anche dei fattori di processo, cioè

di quelli che entrano in gioco nel processo di apprendimento: le strategie, gli stili personali

di apprendimento, le attitudini, le miscredenze, gli atteggiamenti e le motivazioni.

QUALI STRUMENTI UTILIZZIAMO NELLA VALUTAZIONE

FORMATIVA?

LE INTERVISTE AI BAMBINI

I COLLOQUI

LE BUONE DOMANDE

LE OSSERVAZIONI MIRATE DELL’INSEGNANTE

L’AUTOVALUTAZIONE DEL BAMBINO

AUTOVALUTAZIONE DEL BAMBINO PERCHE’?

PER AVERE CONSAPEVOLEZZA DEL MIO MODO DI APPRENDERE

PER MIGLIORARE L’AUTOSTIMA

PER SUPERARE GLI STILI DI ATTRIBUZIONE AL DI FUORI DI ME

PER SENTIRMI PARTE ATTIVA DEL MIO PROCESSO DI APPRENDIMENTO

PER DARE SIGNIFICABILITA’ ALL’IMPEGNO SCOLASTICO

COSA FACCIAMO PER COSTRUIRE UN ATTEGGIAMENTO

RIFLESSIVO NEI BAMBINI?

PRESTIAMO ATTENZIONE al nostro linguaggio che non deve essere valorizzante,

giudicante e colpevolizzante.

PRESTIAMO ATTENZIONE ai processi più che ai prodotti.

CI CONFRONTIAMO tra colleghi sull’idea della valutazione.

CREDIAMO NELLE POTENZIALITA’ dei bambini.

PROMUOVIAMO l’autonomia decisionale.

RIVALUTIAMO L’ERRORE come mezzo per imparare da se stessi.

DIAMO PAROLA ai bambini promuovendo la discussione pratica.

VALORIZZIAMO attività e giochi spontanei.

COSTRUIAMO il clima di accettazione all’interno delle sezioni.

CHIEDIAMO ai bambini la giustificazione delle loro teorie.

VALORIZZIAMO il pensiero divergente.

INDIVIDUIAMO percorsi atti alla costruzione della buona immagine di sé.

SCEGLIAMO proposte graduali per promuovere il successo scolastico.

PRESTIAMO ATTENZIONE ai processi più che ai prodotti.

VALUTAZIONE FINALE PER

FAR SI’ CHE IL BAMBINO RICONOSCA LE PROPRIE CAPACITA’ E I

PROPRI LIMITI

DESCRIVERE I PROGRESSI PIU’ CHE MISURARLI

PASSAGGIO DI INFORMAZIONI ALL’ORDINE DI SCUOLA SUCCESSIVO

COME?

ATTRAVERSO INTERVISTE

ANALISI DEGLI ELABORATI REALIZZATI

OSSERVAZIONI DURANTE LE ATTIVITA’

DOCUMENTAZIONE

L’AUTOVALUTAZIONE DELL’INSEGNANTE

La valutazione non coinvolge solo i bambini ma in primis le insegnanti e l’intero sistema

educativo. E’ fondamentale per noi l’autovalutazione come modalità riflessiva:

SULL’INTERA ORGANIZZAZIONE, SULL’OFFERTA FORMATIVA E SULLA

DIDATTICA

SULLE SCELTE DEL PROPRIO OPERATO E SULLE AZIONI IN RISPOSTA AI

BISOGNI DEI BAMBINI

SULLA METODOLOGIA E SULLA PROPRIA MEDIAZIONE

SULLA CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI PREGIUDIZI CHE STANNO ALLA

BASE DEL PROPRIO MODO DI RAGIONARE

L’AUTOVALUTAZIONE DELL’INSEGNANTE PER

MIGLIORARE RENDICONTARE

COOPERARE MODIFICARE

L’AUTOVALUTAZIONE: CON QUALI STRUMENTI?

INCONTRI COLLETTIVI DI PROGRAMMAZIONE

VERIFICA E RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DIDATTICO

DOCUMENTAZIONE COME MEMORIA DI UN PERCORSO CONSULTABILE E

FRUIBILE DA SE STESSI E DAI COLLEGHI

Insegnanti referenti del progetto

Fiore Rosso: Pollini Manuela - Lucchi Angela

Fiore Bianco:

Battistini Barbara - Solfrini Daniela

Fiore Giallo: Sassi Antonietta - Selva Danila

Fiore Viola:

Malandugno Maria Grazia -Casadei Gabriella

Fiore Blu: Leonardi Patrizia – Onofri Alessia