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N°5 Aprile 2015 Il mondo visto da fuori

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N°5 Aprile 2015

Il mondo visto da fuori

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Questo mese parliamo di...

Lavoro

Disegno di Antonio.

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Noi e il lavoro, tra sogno e realtà

Quando ero piccolo sognavo di fare il pilota di aerei. Ho sempre lavorato nel settore edile e vorrei continuare in questo settore.

Prima di venire in comunità facevo diversi lavori: panettiere, intonachino, giardiniere. Per il futuro si vedrà.

Per sette anni ho lavorato in un'impresa agricola. Domani mi piacerebbe fare il cuoco.

Da bambino volevo fare il vigile del fuoco per aiutare gli altri, invece sono diventato cuoco e pizzaiolo.

Il meccanico è il mestiere che ho sempre sognato di fare. Prima della comunità facevo il falegname, mi impegnava tanto e mi gratificava. Lavorare il legno è un privilegio, sentire il suo profumo e vedere un mobile finito da molta soddisfazione.

Quando ero bambino volevo fare il pompiere, prima di entrare in comunità ho fatto tanti lavori.Domani non so ancora.

Da piccolo sognavo di fare il pilota di rally. Naturalmente non è stato possibile diventarlo. Prima di entrare in comunità studiavo. Mi piacerebbe continuare e trovare un lavoro che mi dia soddisfazione in modo da migliorare le mie giornate. Mi piacerebbe il turismo perché amo la mia terra e soprattutto l'estate.

Prima della comunità lavoravo nel tabacchino di famiglia, attività non molto impegnativa che mi permetteva anche di studiare. Avrei voluto studiare per lavorare nel settore alberghiero per diventare cameriere.

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Le nostre recensioni

DAL PROFONDO, di Valentina Pedicini

Il buio di Patriziadi Alessandro

Il film “Dal Profondo” racconta la vita di una donna, Patrizia, che lavora e ama la miniera a 500 metri di profondità. Nella Carbosulcis SRL lavorano 150 persone che hanno combattuto per evitare la chiusura della miniera occupandola per otto giorni. Nel film si comprende bene la solitudine, la fatica e la paura di lavorare sottoterra al buio.Il lavoro in miniera è soprattutto pericoloso e alienante. Basta provare di immaginare di essere in tanti in una gruppo di lavoro e non potersi quasi vedere o sentire vista la poca luce e i rumori assordanti.Durante il film Patrizia ricorda e racconta suo padre, anche lui minatore.Oggi lavorare in miniera non conviene più economicamente perché le materie prime vengono importante dall'estero a costi inferiori. La cosa che mi ha colpito maggiormente del film è la luce, sempre artificiale. Senza le luci della telecamera infatti non avremmo visto nulla, visto che in miniera non c'è luce naturale. Alla fine del film si vede Patrizia all'esterno, sopra una collina. I suoi occhi blu contrastano con il nero del carbone del suo viso, un corpo minuto, ma muscoloso. Il lavoro è finito è anche la giornata.

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Le nostre recensioni

CADENAS, di Francesca Balbo

Storie di anelli di congiunzionedi Francesco

Questa non è la storia di passaggi a livello grandi e importanti. Stavolta ad essere illuminati sono quelli piccolissimi che fanno parte di una realtà oramai quasi dimenticata.Attraverso la sua opera la regista Francesca Balbo ha puntato i fari su quelle stradine sperdute nelle campagne della Sardegna che si attraversano con le linee ferroviarie dove le protagoniste sono le donne”Le guardia barriera” che custodiscono il passaggio in ogni momento. Indossano dei giubbotti ialli e tengono in mano una paletta verde da un lato e rossa dall'altro. DI solito sono state sempre le donne a condurre questo tipo di lavoro che sembra ereditato.Dopo che il treno passa fischiando tutto torna alla normalità. La via è libera e le macchine, i trattori, le apecar, le pecore possono finalmente passare senza pericoli. Il passaggio è quello campestre e siamo ben inseriti nel bel mezzo della natura. Custodire questi passaggi comporta molta responsabilità e attenzione e il tutto molto spesso diventa ossessivo a tal punto che si ripercuote pure nel sogno di alcune protagoniste del film. Il passaggio a livello condiziona inderogabilmente la loro vita, infatti l'ora della sveglia, del pranzo e di fare qualsiasi altra cosa è dettata dai ritmi del treno che in alcuni passaggi sembrano insostenibili.Nonostante il lavoro delle “guardia-barriera” comporti molta responsabilità, difficoltà e preoccupazioni, nel contempo, le immagini del filmato ci trasmettono e ci regalano delle piacevoli sensazioni: questo tipo di servizio, oltre che essere utile alla società, ha il gusto incontaminato della semplicità e ha il sapore di una vita genuina.Le considerazioni da fare alla fine del film sono tante. Forse non è il termine più adeguato dire che la vita di queste donne sia una catena. Diciamo pure che sono vincolate da una rara collana che mette in evidenza la loro unicità. E' diventata una familiarità è anche una condizione che queste anime convivano con questa serie di anelli infilati l'uno nell'altro che costituiscono un organo flessibile di trasmissione. Nonostante tutto questa sorta di monile riesce ad abbellire nella loro semplicità di cui forse un po tutti abbiamo bisogno. Ed è proprio questo che le donne guardia-barriera attraverso delle catene riescono a trasmettere. Durante la visione del filmato è stato come essere guidati in un viaggio speciale percorso nello spazio e nel tempo in cui la dimensione predominante è quella di una rievocazione della spontaneità di queste persone e anche della genuinità dell'habitat sardo.Rimaniamo prima stupiti e poi stregati da questo viaggio che pare appartenga al passato, ma in realtà esiste veramente. Un crescendo di sensazioni affini e contrastanti dove il tempo pare si sia fermato. Aprendo lo scrigno riposto in fondo all'anima dell'artista, Francesca Balbo è stato possibile far conoscere a voi questa singolare storia di anelli di congiunzione.

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CADENAS, di Francesca BalboStorie di anelli di congiunzione

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BICYCLE XPRESSdi Luca

I bicycle express sono dei ragazzi che per hobby e lavoro trasportano la spesa dal mercato alle case dei clienti.La squadra di ciclisti lavora sia con le prenotazioni dietro la scrivania che sulle strade di Cagliari. Le bici cargo possono caricare merci fino a 100kg e permettono la consegna in tempi brevi e senza inquinare la città.Questi ragazzi oramai sono conosciuti da tutti in città e la loro idea si sta dimostrando molto utile e soprattutto divertente.

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IL LAVORO OGGI, TRA CRISI E NUOVE OPPORTUNITA'

Di Diego

In un momento storico dove è Esso si è rivelato un materiale Allargando un po' gli orizzonti pra t icamente imposs ib i le dalle immense possibilità ottimo per poter prender in esame la trovare un impiego di lavoro isolante termico e acustico, e ha realtà economica esistente è dipendente, l'imperativo diventa inoltre contribuito a diminuire le presumibile che nei prossimi 50 c r e a r e n u o v e r e a l t à emissioni di CO2 necessarie al anni saranno presenti dei nuovi imprenditoriali in grado di riscaldamento degli edifici, settori economici come del resto soddisfare nuovi bisogni dei riducendo il consumo di energie è successo 50 anni fa.consumatori o di utilizzare non rinnovabili utilizzate per il Quanti dei settori economici materiali di scarto in modo tale medesimo scopo. attualmente esistenti non erano da creare ricchezza attraverso il Come ultima cosa, non per presenti nel mercato meno di 50 riciclo o il riutilizzo.questo la meno importante, ha anni fa? Basti pensare a dei Questo permette di risolvere il trasformato un problema (lo settori che attualmente vengono problema dello smaltimento dei smaltimento di un rifiuto ) in una considerati trainanti come L'Itc.rifiuti e allo stesso tempo creare fonte di energia rinnovabile e Quindi è questo il momento di uno sviluppo sostenibile ed pulita. intercettare nuovi bisogni e ecologicamente pulito.Direi che questo modello nuovi gusti dei consumatori per Questo è quello che ha fatto imprenditoriale deve essere poter svilupparsi in uno spazio di anche Edilana con i filamenti di preso come esempio da seguire mercato inesplorato.lana non utilizzabili dalle perchè la nos t ra amata Questo sarà un Must per il maglierie, ma perfetti come Sardegna è un isola ricca di successo delle nuove iniziative isolanti termici.vegetazione e sicuramente ricca imprenditoriali. In questo modo Daniela Ducato di materie prime di questo ha ricevuto la nomina di generecavaliere del lavoro dando luce

e prestigio sia alla Sardegna, sia ala figura della donna nella s c e n a n e l m o n d o dell'imprenditoria.La s tessa imprend i t r i ce attraverso una ricerca ha capito e saputo sfruttare con il massimo profitto un materiale che fino a non molto tempo fa era considerato un rifiuto.

CRISI: INSORMONTABILE PROBLEMA O INCREDIBILE OPPORTUNITA' DI CAMBIAMENTO?

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Il lavoro oggi, tra crisi e nuove opportunità

EDILANAdi Valentino e Marco

Edilana è un'azienda di Guspini che mettendo insieme cultura, arte e occupazione sfrutta la lana di scarto e dunque ricicla.L'azienda si è sviluppata senza usare soldi pubblici grazie ai saperi locali resi disponibili dalla comunità. Con la lana, che ha un ottimo isolamento termico vengono fatti cappotti termici senza usare prodotti chimici. La lana inoltre ha il potere di purificare l'aria, assorbire e neutralizzare i gas inquinanti. Questa straordinaria capacità della lana si deve alla struttura della cheratina di cui è composta. Ogni anno tonnellate di lana vengono smaltite come rifiuto speciale, infatti bruciando consumano petrolio e producono fumi tossici. A Guspini grazie ai saperi della “Banca del tempo”, da dieci anni si è promosso il recupero della lana di pecora(materia che in Sardegna abbonda incentivanone l'uso in edilizia e anche come materiale didattico, impastato con l'acqua diventa infatti modellabile come la creta.Un altro uso è quello di purificante della terra nei giardini pubblici. Mettere la lana attorno alla terra dei fiori evita infatti lo sviluppo delle infestanti.

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Il lavoro oggi, tra crisi e nuove opportunità

I ROBOTdi Emilio

Fino a venti anni fa il 90% dei robot erano usati per la manifattura dove svolgevano compiti ripetitivi. Oggi la percentuale è diminuita al 50% e gli automi stanno modificando il lavoro in modo radicale.Nel 2017 il Giappone, leader nel campo, diventerà il primo Paese al mondo per la produzione di automi.Lo scorso gennaio è stato presentato un robot, dal costo di circa 1000 dollari, che riconosce le espressioni del viso e può essere usato per una varietà di compiti. Può ad esempio essere utile agli anziani e metterli in contatto con i familiari nei momenti di difficoltà. Un' altro invece chiamato “NAO” è già salito in cattedra come insegnante di sostegno, già di ruolo in alcuni istituti. NAO parla, ascolta, balla, canta e attende con pazienza le risposte. Non reagendo in modo emotivo alle situazioni rende gli alunni più sicuri e capaci sulle relazioni con gli altri. In alcuni ospedali “GIGI” è stato reclutato per uccidere i virus grazie alla sua luce ultra violenta. Basta portarlo nella stanza di un paziente per uccidere sino all'85%di virus.I robot stanno sempre più sostituendo l'uomo e questo avrà conseguenze anche nel suo lavoro.

Disegno di Antonio.

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LE ESTETISTE DEL DOLOREdi Gianluca

Le prime donne specializzate in estetica oncologica sono una cinquantina che hanno seguito il corso promosso dall'associazione professionale di estetica oncologica che insegna i trattamenti di benessere e bellezza sulla persona in terapia. Gli effetti secondari della chemioterapia sono noti: caduta di capelli e sopracciglia, problemi alle unghie, macchie e gonfiori alla pelle. Le estetiste non lavorano solo sull'aspetto e sul benessere estetico del paziente, ma in maniera sinergica con le terapie mediche. Le estetiste del dolore si possono trovare in poliambulatori medici pubblici e privati.

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