n.4 Unione-Aprile2011

www.confcommercioprato.it 3

sommario

Periodico mensile della

Confcommercio di Prato

Poste italiane s.p.a.Sped.abb.post.D.L.353/2003(conv.in L.27/02/2004 n°46)art. I comma I, DCB Prato

Dir.Red. e Amm:via Marco Roncioni 216PRATOTel 0574.43801

Redazione:Direttore responsabile Nadia Tarantino

CollaboratoreElisa Baccichet

Impaginazione graficaElisa BaccichetErika Tasselli

Reg.Trib.Praton°142 del 20/03/89

Copia 0,50 euroStampa: Rindi

Per le inserzioni pubblicitarie su “L’Unione” telefonare allo 0574-43801 (fax 0574-438033) oppure scrivere a [email protected]

Promunion srl UnipersonaleConfcommercio di Prato

Editoriale I nostri saluti a Giuseppe Nardinidi Gianluca Niccolai, direttore

In Primo Piano Approvato il nuovo statuto della Confcommercio di PratoImpresa familiare per il settore commercio, chiarimenti per gli imprenditoriTessera associativa 2011Primo forum giovani imprenditori Confcommercio PratoGrande successo per la serata di beneficenza a Officina GiovaniFIPE: VI giornata del gelato con ANTIn arrivo i corsi BarmanAssemblea nazionale FIDA - dettaglianti alimentariDegustiAMO: successo per mortadella di Prato e vermouth bianco25 maggio: Primo forum sul dettaglio alimentare

Convenzioni ConfcommercioEssere soci conviene

Normative e aggiornamenti utiliLocazioni immobiliari e fiscalità: decolla la “cedolare secca”Formazione obbligatoriaSscadenzario fiscale aprile 2011Valutazione stress lavoro correlatoCentroFidiTerziario: gli strumenti 2011 per gli associati

Sportello di Previdenza complementare

50&Più EnascoFondazione Enasarco: prestazioni integrative di previdenzaDa nord a sud la Costituzione nelle case dei cittadiniPensioni minime e maggiorazioni 2011: attenzione ai redditi

Filo diretto il Direttore Risponde

Da parte di tutto lo staff di Confcommercio Prato,

un sentito grazie alla ditta Dante Tessuti

per averci messo a disposizione le stoffe per

la realizzazione del tricolore in occasione dei 150 anni dell’Unità di Italia.

4 L’Unione

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editorialeI nostri saluti a Giuseppe Nardinidi Gianluca Niccolai, direttore Confcommercio di Prato


Carissimo Socio,

mercoledì 9 marzo Giuseppe Nardini ha rassegnato in giunta le pro-prie dimissioni da Presidente dell’Unione Commercianti di Prato.La necessità inderogabile di dedicarsi a tempo pieno alla sua im-presa e alla sua famiglia, lo ha portato a maturare questa decisione che dobbiamo comprendere e rispettare.Giuseppe Nardini ha dato molto a questa Associazione, direi tutto se stesso, affrontando in prima persona, con strenua determina-zione, tutti gli accadimenti che ci sono stati durante i suoi due mandati ed interpretando il ruolo del Presidente nella sua massi-ma espressione.Tantissimi i successi ottenuti durante il suo mandato, talmente tanti da riempire da soli le righe di questa lettera; adesso che chie-de di potersi dedicare solamente alla sua vita è giusto, da parte nostra, anche se con rammarico e amarezza, fare tutto il possibile per assecondarlo.Il vice presidente vicario Canio Molinari, con l’appoggio compat-to di tutta la giunta e mio, si è preso il compito di “traghettare” la nostra Associazione verso nuove elezioni, le quali per Statuto dovranno avvenire entro 180 giorni.Nel frattempo abbiamo anche completato l’iter per l’approvazio-ne del nuovo Statuto associativo quindi l’Associazione può con-tinuare la sua normale attività di tutela, assistenza e promozione dei propri soci.

Termino questa lettere formulando i più sentiti ringraziamenti da parte mia e di tutti i dipendenti della Confcommercio di Prato a Giuseppe Nardini per quanto ha fatto per noi e per la nostra As-sociazione

“per noi sarai sempre il nostro PRESIDENTE!”

6 L’Unione

in primo piano

Il 22 Marzo si è svolta l’Assemblea dei soci dell’Unione Commer-cianti di Prato. Tema della serata: il nuovo statuto associativo, da discutere, spiegare, approvare.Nell’arco dell’incontro che si è svolto presso la sala Stefano Neretti al primo piano del Pa-lazzo del Commercio, il direttore Niccolai ha illustrato le linee guida del nuovo statuto, fat-to di punti innovativi rispetto al passato. “E’ uno Statuto dinamico, fresco, nuovo, ma sor-prendentemente in li-nea con i valori che da sempre caratterizzano la Confcommercio” – ha dichiarato Gianlu-ca Niccolai – “Quello verso il nuovo statuto è un passaggio necessa-rio per noi, così come per tutte le Ascom ita-liane, per definire una linea di lavoro più snel-la ed efficace.”Il termine dell’Assem-blea ha segnato l’aper-tura ufficiale del Refe-

rendum confermativo, necessario per l’appro-vazione (o la non ap-provazione) del nuovo statuto da parte dei soci.Il referendum, che si è svolto nei giorni succes-sivi e concluso venerdì 25 marzo, ha visto la partecipazione attiva di numerosi associati: segno che questo è un argomento sentito dai più.Lo spoglio del referen-dum, avvenuto lunedì 28 marzo, ha dato un esito sorprendente ed inaspettato: l’unani-mità dei votanti si è espresso in modo po-sitivo sulla questione, determinando l’appro-vazione della nuova carta dei soci.“Siamo davvero soddi-sfatti – continua il di-rettore Niccolai – Dopo un lungo lavoro, durato quasi un anno, final-mente siamo riusciti a trovare una formula statutaria che metta d’accordo tutti gli as-sociati.”

Interessanti le princi-pali novità introdotte a partire dall’Assemblea. Confcommercio sarà chiamata ad essere davvero l’unione delle categorie che rappre-senta. Ogni socio farà capo alla propria ca-tegoria sindacale ed avrà un suo sindacato di riferimento. I pre-sidenti dei singoli sin-dacati costituiscono essi stessi l’Assemblea di Confcommercio Pra-to, con un conseguen-te maggiore dinamismo nella gestione dei la-vori di Assemblea, che nel vecchio statuto era invece composta da tutti gli associati, in-dipendentemente dalla categoria sindacale di riferimento.Un vantaggio importan-te per il socio dunque che avrà sempre un gruppo cui fare capo per le esigenze della categoria della quale fa parte.“Stiamo rafforzando sempre più la vicinan-za al socio e questo è

importante, perchè ci permette di avere una maggiore rappresenta-tività ed un senso di ap-partenenza più concre-to. – dice soddisfatto il presidente f.f. Canio Molinari – Ci dispia-ce un po’ abbandonare quel nome che ormai ci era entrato nel cuore, “Unione Commercian-ti”, ma siamo consape-voli che l’approvazione di questo nuovo titolo “Confcommercio” sarà il punto di svolta per creare quell’associa-zionismo a cui da molto tempo ormai aspiriamo: che questa diventi dav-vero la casa di ogni so-cio, di ognuno di noi!”

E.B.

Approvato il nuovo Statuto della Confcommercio di Prato Canio Molinari: “Stiamo rafforzando la vicinanza al socio”


La disciplina dell’impre-sa familiare è contenu-ta nell’art. 230 bis c.c., introdotto dalla legge n. 151/1975 recante la rifor-ma del diritto di famiglia. La disposizione chiarisce quali sono i collaboratori familiari del titolare - im-prenditore con i quali è possibile costruire un’im-presa familiare. Sono tali: il coniuge, i parenti (intesi in linea retta e collaterale) entro il terzo grado, gli af-fini entro il secondo grado. Per essere considerati col-laboratori familiari dell’im-presa, i familiari devono partecipare all’attività del-la stessa in maniera conti-nua, anche se non esclusi-va, e prevalente. Pertanto, l’attività saltuaria non è sufficiente, anche se non è necessario che l’attività familiare costituisca la sola attività è sufficiente che si rilevi principale. La disciplina civilistica pre-vede che l’attività debba essere prestata in «modo continuativo», anche se la disciplina fiscale aggiunge il requisito della prevalen-za. La norma, inoltre, di-spone che, «salvo quando sia configurabile un diverso rapporto (ad es. rappor-to di lavoro subordinato, collaborazione coordinata e continuativa, natura so-cietaria), la partecipazio-ne all’impresa familiare dà diritto al mantenimento secondo la condizione pa-trimoniale della famiglia

ed alla partecipazione agli utili ed ai beni acquistati con essi, nonché agli incre-menti dell’azienda, anche in ordine all’avviamento (art.230 bis, comma 1, c.c.) in relazione alla quantità e qualità del lavoro svol-to. La gestione ordinaria compete all’imprenditore. Le decisioni concernenti l’impiego degli utili e degli incrementi devono essere adottate a maggioranza dai familiari compartecipi; analogamente dicasi per le decisioni inerenti la gestio-ne straordinaria, agli indi-rizzi produttivi, alla cessa-zione dell’impresa. Il diritto alla partecipazio-ne dell’impresa è intrasfe-ribile, salvo che il trasfe-rimento avvenga, con il consenso di tutti i compar-tecipi, a favore di un fami-liare che ha titolo a parte-cipare all’impresa. In caso di divisione ereditaria, o di trasferimento dell’azien-da, i familiari hanno diritto di prelazione. L’impresa familiare si estin-gue in seguito alla morte dell’imprenditore, al venir meno della pluralità dei familiari, alla deliberazio-ne della maggioranza dei partecipanti; altre cause d’estinzione sono il falli-mento e l’impossibilità di prosecuzione dell’attività. L’impresa familiare rimane sempre un’impresa indivi-duale. Circa l’iscrizione dei dati dei collaboratori familiari

nel Libro unico del lavoro, ai sensi della circolare n. 20 del 21 agosto 2008 del Ministero del lavoro, questi non sono più oggetto di re-gistrazione, salvo che non siano dipendenti, collabo-ratori a progetto o asso-ciati in partecipazione con apporto lavorativo). Il Legislatore ha anche va-rato provvedimenti finaliz-zati a favorire l’occupazio-ne nelle imprese familiari del settore commercio, at-traverso rapporti ‘‘par-ticolari’’, come il lavoro occasionale ed accessorio,

previsto dagli articoli 70 e ss. del D.Lgs n. 276/2003. In particolare è stato ele-vato da 5.000 a 10.000 euro annui il limite di red-dito per incarichi di lavoro occasionale ed accessorio conferiti a collaboratori. In caso di conferimento di incarichi di lavoro occasio-nale ed accessorio verrà applicata in favore dei col-laboratori una contribuzio-ne previdenziale analoga a quella dei lavoratori subor-dinati.

Impresa familiare nel settore commercio, chiarimenti per gli imprenditori

Tessera associativa 2011

Chiunque non avesse ancora provveduto al pagamento della quota associativa per l’anno 2011, può tuttora farlo attraverso la forma che più preferisce:BONIFICO intestato a Unione Commercianti di Pratoc/c postale IBAN IT 14 J 076 0102 8000 0009 9711681c/c bancario IBAN IT 60 Y 057 2821 5144 1457 0042356

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pagamento della quota di iscrizione

2<<3<<2011primo FORUM GIOVANI IMPRENDITORI CONFCOMMERCIO PRATO

8 L’Unione

La nota di maggior fiducia è arrivata da Paolo Galimberti pre-sidente nazionale dei Giovani imprenditori di Confcommercio: «A Prato la media di ces-sazioni nel commercio è un quarto di quella nazionale. Se nel 2010 abbiamo perso un 1% di aziende, nel vostro territorio ci si è fer-mati alle 0,23%». Che non allontana i segni di crisi e di difficoltà, ma certo per il presi-dente Marco Calamai e i suoi colleghi, che mercoledì pomeriggio hanno tenuto a batte-simo il gruppo Giovani Imprenditori Confcom-mercio Prato, con la benedizione del citato presidente nazionale e della coordinatrice to-scana Simona Petrozzi («Con Prato si comple-ta il quadro regionale. Ora i giovani imprendi-tori di Confcommercio sono costituiti in ogni provincia»), è stato un buon viatico. Incorag-giamento significativo

anche per altre parole di Galimberti: «In Ita-lia vi sono 250 mila im-prese commerciali i cui titolari hanno meno di 40 anni, che realizza-no il 13% del Pil nazio-nale. L’occupazione si sviluppa prevalente-mente nei servizi, nel commercio e nel turi-smo. Non sono la gran-de industria e il mani-fatturiero a sorreggere l’economia». Da qui la richiesta: «Vi sono se-gnali di ripresa, anco-ra tenui, ma ci sono. Il governo nazionale ha fatto qualcosa, ad esempio la riforma Gelmini della scuola e dell’Università, che è una buona riforma, ma c’è ancora tanto da fare. In particola-re misure a sostegno dell’imprenditoria gio-vanile».Sarà per le cose dette da Galimberti, o per rinnovata fede, ma vivo è stato l’interesse per la formazione del gruppo dei Giovani im-prenditori dell’Unione

commercianti. Al pri-mo piano del Palazzo del Commercio, nella sala “Stefano Neret-ti”, partecipazione da grandi occasioni per il forum d’esordio. In te-sta il vertice regionale col direttore Andrea Nardin e i vertici loca-li, dal vice presidente Canio Molinari al vice direttore Serena Scali, che ha concluso l’av-venimento: «Con la co-stituzione del gruppo Giovani è accaduto un

fatto importante nella nostra associazione. I giovani sono una forza decisiva per portare avanti la nostra eco-nomia». Un messaggio raccolto dal presidente Giovani Imprenditori Confcom-mercio Prato Marco Calamai e dai suoi collaboratori (alcuni dei quali intervenuti durante il Forum: Ste-fano Sabini presidente Giovani albergatori, Eugenio Grasso): «Sia-

GIOVANI IMPRENDITORI PRATO

Primo FORUM GIOVANI IMPRENDITORI Confcommercio Prato

Il Presidente Calamai “Non è più tempo di individualismi!”

anche l’Unione

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GIOVANI IMPRENDITORI PRATO

mo un gruppo etero-geneo da un punto di vista dei settori: dagli alimentari all’hi tech. E’ arrivato il momento di fare rete, di supera-re lo storico individua-lismo di chi fa impresa a Prato. Vogliamo aiu-tare la giovane impresa a crescere, assistendo-la nella formazione e col supporto di proget-ti comuni». Un compi-to tutt’altro che sem-plice. Ma c’è volontà

ed entusiasmo. Anche perché dalle istituzio-ni qualche segnale ar-riva. Dalla Regione che sta predisponendo una nuova legge per l’im-prenditoria giovanile, che pare innalzare da 35 a 40 anni l’età per godere di contributi e sostegni. E dal Comu-ne di Prato, con l’ap-prezzamento dell’as-sessore Giorgio Silli. Nel frattempo al Forum di mercoledì i nuovi

quadri di Confcomme-rio Prato hanno potuto ascoltare dagli esperti (Pietro Bracci dirigen-te Fidi Toscana, Enrico Bernini agenzia per il lavoro Quanta, Emilia-no Mannocci respon-sabile Area imprese Confcommercio Prato) quali interventi esista-no a favore dell’im-prenditoria giovanile. Da parte della Con-fcommercio Prato, le più vive congratulazio-

ni al Presidente Marco Calamai, alla Vicepre-sidente Elisa Fusi e ai consiglieri Mirko Gian-noni, Eugenio Gras-so, Andrea Moradei e Stefano Sabini. A tutti, buon lavoro!

10 L’Unione

Ha riscosso grande succes-so la serata di beneficenza in favore dell’associazione “Insieme per la famiglia Onlus” organizzata dal Gruppo Imprenditoria Fem-minile Confcommercio Pra-to assieme agli altri comi-tati di RETE Imprese Italia Prato.Tante le autorità e le don-ne presenti, ma soprattut-to famiglie e gruppi di ami-ci per festeggiare assieme l’8 marzo, unendo al diver-timento l’importanza di un gesto di solidarietà verso un’associazione fortemen-te radicata e presente sul territorio.La fantasia dei ragazzi di Balloon Express Shop, ca-pitanati da Francesca De-sii (consigliere del Gruppo Imprenditoria Femminile Confcommercio Prato) ha trasformato per una sera Officina Giovani in un colo-rato prato fiorito di mimo-se realizzate con centinaia di palloncini. Al termine della cena ogni signora presente ha ricevu-to in omaggio una shopping bag Camomilla, gentil-mente offerte dal negozio Camomilla Milano, anche questo diretto da France-sca Desii.Una festa della donna che quest’anno è stata partico-

larmente sentita. Una don-na su dieci, probabilmente per effetto dei recenti fat-ti di cronaca, ritiene che la festa “quest’anno è parti-colarmente importante”.Secondo le stime della FIPE (Federazione Italiana Pub-blici Esercizi) Cinque milio-ni di donne hanno festeg-giato tra donne, mettendo al centro delle conversa-zioni, nell’ordine, “vita privata (tempo libero, ami-cizie, ecc.)” (70,5%) e “fa-miglia” (48,5%). La politica all’ultimo posto.L’8 marzo è l’occasione, dunque, per condividere le esperienze e le prospettive tutte al femminile.La quasi totalità di coloro che festeggiano, l’83%, lo fa con una cena dedicata in casa, propria o di amiche, o fuori casa (5,6 milioni) con percentuali sopra la media fino a 45 anni ed un’ulte-riore interessantissimo picco tra le 55–64enni, rap-presentative della genera-zione che ha fatto tante battaglie per la condizione della donna e che quindi orgogliosamente “c’è”. Tra coloro che escono a cena, i due terzi scelgono un locale di fiducia. I menu speciali non sembrano ave-re grande capacità di at-trazione (solo il 7,5% sce-

glie un locale che propone un “Menu speciale per l’8 Marzo”)La spesa si aggira orienta-tivamente su una trentina di euro a testa, senza par-ticolari variazioni per età o zona geografica, per un va-lore complessivo stimabile in 175 milioni di euro. Chi cena a casa, propria o di amiche, lo fa perlopiù

senza accendere i fornelli acquistando pizze o altri prodotti take away.Poco meno di due milioni di donne festeggiano l’8 marzo con un dopocena in uno dei tanti locali serali o discoteche. In questo caso la spesa è stimata in 36 mi-lioni di euro.

Grande successo per la serata di beneficenza a Officina Giovani “Donne & Solidarietà: col sorriso ma sul serio”

Sabato 04 Giugno 2011, avrà luogo la “Giornata del gelato” la tradizionale mani-festazione nazionale (ormai giunta alla sesta edizione) che coinvolgerà molte ge-laterie in Toscana e in tutta Italia e il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione ANT Italia Onlus per l’assi-stenza domiciliare gratuita ai piccoli sofferenti di tumo-re (Progetto Bimbi in Ant).Per aderire all’iniziativa è sufficiente che le gelaterie devolvano una percentuale a loro discrezione, a parti-re dal 5% dell’incasso della giornata, a favore dell’ ANT. La manifestazione sarà a ca-rattere nazionale e avrà luo-go in tutta Italia in giornate diverse.Come per le precedenti edi-zioni, l’evento sarà promosso su stampa, radio e televisioni locali e agli esercizi aderenti sarà consegnata la locandina

promozionale dell’evento.La Fondazione ANT Italia On-lus, dal 1985 attua un pro-gramma di assistenza domici-liare gratuita per i Sofferenti di tumore che necessita di costante impegno economico e promozionale per poter es-sere proseguito e ampliato. A questo progetto si unisce la realizzazione di un altro importante risultato, quello di poter garantire anche ai bambini affetti da tale tipo di patologia di essere assi-stiti presso il loro domicilio. In Toscana sono attivi due Ospedali Domiciliari Onco-logici ANT (che fanno parte dei 20 presenti sul territo-rio italiano), per un totale di 10 medici, 2 infermieri e 3 psicologhe che seguono 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, i Sofferenti di tumore in età pediatrica e adulta.Per questa iniziativa è possi-bile usufruire della parziale

d e t r a z i o n e fiscale della somma versa-ta. In questo caso è necessario versare il pro-prio contribu-to scegliendo una delle se-guenti moda-lità:· tramite boni-fico bancario su c/c inte-stato a Fon-dazione ANT Italia ONLUS, presso Monte dei Paschi di Siena, Ag. 6 Via Cesare Cocchi 24 50141 Fi-renze - codice IBAN:IT19W0103002806000001877756 (Il bonifico bancario dovrà ave-re come causale “Giornata del gelato 4 giugno 2011”)· con assegno circolare non trasferibile intestato a Fon-

ANT - VI giornata del gelato: “con un gelato regali un sorriso”

Noi aderiamo al progetto, e tu?

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12 L’Unione

FIDA - Associazione dettaglianti alimentari

Lo scorso 15 marzo si è te-nuta l’Assemblea ordinaria della Federazione Detta-glianti dell’Alimentazio-ne, alla quale hanno par-tecipato tutti i presidenti provinciali FIDA. Nell’arco della giornata è stata con-fermata per acclamazione la presidenza di Dino Abba-scià, che guiderà FIDA per il prossimo quinquennio.Nel suo discorso Abba-scià ha posto l’accento su temi importanti per tutto il mondo del commercio al dettaglio, soprattutto ali-mentare, come l’aumento dei prezzi delle materie prime che provocano il ne-cessario - seppure conte-nuto - rincaro dei prodot-ti in vendita da parte dei dettaglianti e l’aggravio economico che ricade sui consumatori. E’ certo un momento di difficoltà per la categoria, costretta a fare i conti con il diminu-ito potere d’acquisto delle famiglie, la concorrenza sleale (i farmer’s market), la presenza più soffocante della grande distribuzione e la pressione del federali-smo fiscale; tutti temi che non permettono di lavorare in tranquillità. Marco Mat-teucci, presidente del sin-dacato dei Dettagliati ali-mentari di Confcommercio di Prato, si dichiara d’ac-cordo con i punti sollevati dal presidente nazionale “Credo molto in questa Fe-derazione e nel gruppo da cui è costituita. Anche a li-vello nazionale, il consiglio è composto da personalità

che credono negli stessi va-lori in cui crediamo noi a li-vello provinciale. Avere gli stessi valori è fondamenta-le per portare avanti pro-getti che abbiano finalità ed obiettivi comuni.”Tra gli altri argomenti trat-tati dal presidente Abba-scià, anche l’intervento presso l’Autorità di vigilan-za per i contratti pubblici (AVCP), per ribadire tutte le problematiche relative ai buoni pasto, chieden-do controlli sulle società che emettono tali buoni e denunciando abusi or-mai incontrollabili a danno dei dettaglianti. Nel corso dell’audizione è stato fat-to notare che, fra ribassi, commissioni, ritardi nei pa-gamenti, spese per servizi di gestione e/o aggiuntivi, l’esercente vede azzera-ta la convenienza dello strumento, oggi snaturato anche per la possibilità di utilizzo per forme diver-se rispetto a quelle per le quali è stato introdotto.Abbascià punta il dito an-che sui temi dell’accesso al credito e della fiscalità: “Le piccole e medie im-prese hanno bisogno di un sostegno concreto e questo può derivare solo o in forma diretta, attraverso un aiuto nell’accesso al credito, o in forma indiretta, attraverso la riduzione della pressione fiscale.”“In tale senso - continua Abbascià - la Federazione, a tutti i livelli, non ha mai smesso di rappresentare le legittime istanze del-

le imprese. Con le nostre esperienze, con il senso del sacrificio, infatti siamo stati in grado di risponde-re ad una crisi feroce che, pur fiaccandoci, non ci ha abbattuti; ci siamo anzi rimboccati le maniche ed abbiamo lottato per tenere aperte le nostre saracine-sche. Ecco quello che mi aspetto dalla mia prossi-ma squadra “di governo”: un convinto scatto d’orgo-glio!”Non poteva mancare, in chiusura, uno sguardo al futuro, alla ripresa eco-nomica, che sarà possibile solo a fronte di una poli-tica fiscale tesa a garanti-re un’equità di fondo che oggi, nonostante il grandis-simo e quotidiano impegno del Presidente Sangalli, è ancora al di là del compier-si definitivamente.“Solo così - ha sottolineato Abbascià - solo con il varo

di politiche di sostegno all’impresa, potremo spin-gere i nostri figli a cogliere l’eredità del nostro sapere far impresa”.Avviandosi alla conclusio-ne, Abbascià ha ricordato la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, mo-mento storico per il nostro Paese, perchè “noi com-mercianti, imprenditori, sempre in prima fila du-rante le importanti e de-cisive battaglie di civilità e crescita della coscienza civica di questo Paese, vo-gliamo partecipare, valo-rizzando il nostro lavoro, per il bene della nazione, con l’orgoglio di essere italiano e la fierezza di ap-partenere a questa mera-vigliosa terra.”

E.B.

Assemblea nazionale FIDAMarco Matteucci: “Condivido i valori di questo gruppo”

Dino Abbascià conferma la Presidenza

Successo per mortadella di Prato e vermouth bianco il 28 aprile arrivano Vino e VinsantoGrande successo anche per la terza serata del ciclo di incontri “DegustiAMO”, che si è tenuta lo scorso 24 marzo presso l’auditorium Stefano Neretti al Palazzo del Commercio. Per il terzo appuntamento, dal titolo “Prato a tavola” a farla da padroni sono stati due prodotti nostrani, la mortadella di Prato ed il vermouth bianco di Prato, la cui presentazione e degustazione è stata accuratamente seguita dall’espe-rienza e professionalità della macelleria salumeria Mannori e Alla Gusteria. Serata di degustazione mensile realizzata grazie all’impegno del Gruppo Alimentaristi di Confcommer-cio di Prato, “DegustiAMO” sta sempre più diventando una vetrina di prodotti tipici e ricette locale; proprio per questo motivo l’iniziativa è rivolta anche e soprattutto ai professionisti del settore, che hanno così la possibilità di provare i prodotti e valutare la gradevolezza delle proposte. La prossima serata, dal titolo “Vino e Vinsanto” è in programma per giovedì 28 aprile e vedrà in cam-po l’esperienza eno-gastronomica della Gastronomia Il Buongustaio, in collaborazione con Fattoria di Piazzano.Nell’arco della serata del 28 aprile verranno serviti due vini “Colorino in purezza” e “Syrah rosso IGP” e due Vinsanti “Vinsanto bianco dell’empolese doc” ed il nuovo nato della fattoria, il “Vinsanto Occhio di pernice”, che potranno essere degustati accompagnati da salumi, formaggi e dolci di vario tipo.Per prenotare il proprio posto alla serata di degustazione (5,00 euro) è possibile contattare Erika Tas-selli scrivendo all’indirizzo [email protected]

E.B.

14 L’Unione

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Toti Edoardo srlVia Ferrucci 286 a PratoTel 0574 23384 Fax 0574 404524www.totiedoardo.it

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Sconti del 4% sulle quote da catalogo (ad esclusione delle partenze Last Minute e Offerte Speciali) con i Tour Operators preferenziali di Alisped Viaggi [Alpitour - Costa Crociere - Francoros-so - Hotelplan - Kuoni - I Grandi Viaggi - TClub - Turisanda - Valtur - Veratour - Viaggidea - Swan Tour]

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Bigagli Landi Mariotti sncvia Filicaia 69 a PratoTel 0574 433844 Fax 0574 605363www.agenzieblm.it

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Premiere eventi - Sconto 30% sui passaggi ra-diofonici pubblicitari

Radio InsiemeVia Bisenzio 335 Tel 0574 957028www.radioinsieme.it

RADIO E PUBBLICITA’

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Sedi e contatti:Istituto Pratese di Radiodiagnostica, Viale della Repubblica 149/153 (PO) tel 0574 590295Istituto Pratese di Cardiologia, Viale della Repubblica 149/153 (PO) tel 0574 570880Istituto Pratese di Radiodiagnostica, Via del Granaio 1 (Poggio a Caiano) tel 0574 8796029Istituto Radiologico Montegrappa, Viale Montegrappa 116/C (PO) tel 0574 595779

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ESSERE SOCI CONVIENE

16 L’Unione

normative & aggiornamenti utili

È stato approvato recentemente un Decreto legislativo recante disposizioni in materia di Federalismo fiscale municipale, che prevede in particolare la devoluzione ai Comuni della fiscalità immobiliare, l’introduzione, dal 2011, della c.d. “cedolare secca” applicabile ai redditi da locazione immobiliare (solo per immobili abitativi), l’introduzione, dal 2014, dell’imposta municipale (IMU) propria e dell’imposta municipale secondaria (facolta-tiva).L’art 3 del Decreto introduce la disciplina della “cedolare secca” che, a decorrere dal 2011, rappresenta per le persone fisiche un regime di tassazione alternativo, rispetto a quello ordinario IRPEF, dei redditi derivanti dalla locazione di immobili ad uso abitativo.La disciplina può essere così sintetizzata:

SOGGETTI INTERESSATI

Persone fisiche in possesso di redditi immobiliari.Non sono interessate alla disciplina in esame le locazioni immobiliari (ad uso abitativo) effettuare nell’esercizio d’impresa/arti e professioni o da enti non commerciali

OPZIONE

L’applicazione della “cedolare secca” richiede una speci-fica opzione da parte del soggetto interessato.

Uno specifico Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate stabilirà le modalità di esercizio dell’opzione.E’ richiesta altresì una comunicazione preventiva all’in-quilino, con lettera raccomandata, a pena di inefficacia dell’opzione stessa.

TIPOLOGIA REDDITO

Reddito fondiario da locazione di immobili ad uso abi-tativo e relative pertinenze locate congiuntamente.

La “cedolare secca” è applicabile anche ai contratti non soggetti a registrazione obbligatoria (contratti di loca-zione di durata non superiore a 30 giorni complessivi nell’anno)

BASE IMPONIBILE

Canone di locazione (100%) stabilito dalle parti.Il reddito derivante dalle locazioni di immobili ad uso abitativo non può comunque essere inferiore alla ren-dita catastale determinata ai sensi dell’art 37, comma 1, TUIR

MISURA DELLA CEDOLARE

. 21%

. 19%, in relazione ai contratti c.d. “concordati” ex artt 2, comma 3 e 8, Legge n.431/98

IMPOSTE “SOSTITUITE”

. IRPEF

. addizionali IRPEF (regionale e comunale)

. imposta di registro (anche nella risoluzione e proroga del contratto). imposta di bollo (anche nella risoluzione e proroga del contratto)

AGGIORNAMENTO CANONE DI LOCAZIONE

In caso di esercizio dell’opzione, per la durata stessa, è sospesa, in via inderogabile, la possibilità di chiede-

re l’aggiornamento del canone di locazione

TERMINE DI VERSAMENTO Entro il termine di versamento dell’IRPEF

Il comma 4 dello stesso articolo, dispo-ne che l’Agenzia delle Entrate con uno specifico Provvedimento “da emanare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore” del Decreto in commento stabi-lirà le modalità di esercizio dell’opzione da parte del locatore e di versamento in acconto ed a saldo.

Il locatore che esercita l’opzione, deve comunicare preventivamente (“con let-tera raccomandata”) la scelta per l’ap-plicazione della “cedolare secca” e la rinuncia alla facoltà di richiedere l’ag-giornamento del canone di locazione, anche se contrattualmente previsto, a qualsiasi titolo “inclusa la variazione ac-certata dall’ISTAT dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell’anno precedente”.Appare chiaro che la convenienza della “cedolare secca” è legata alla situazio-ne reddituale complessiva del contri-buente.

La scelta dell’applicazione della “cedo-lare secca” già dai redditi 2011 compor-ta alcune problematiche operative, tra le quali il (non) pagamento di registro, il termine di invio della raccomandata all’inquilino, le modalità di determina-zione e di versamento dell’acconto do-vuto per il 2011, l’eventuale ridetermi-nazione dell’acconto IRPEF.

Locazioni immobiliari e fiscalità: decolla la “cedolare secca” dal 2011

In caso di locazione di un immobile abitativo in comproprietà si evidenzia altresì la problematica derivante dall’eventuale scelta non omogenea, da parte dei comproprietari, in merito alla tassazione del relativo reddito.L’opzione, da parte di uno o più comproprietari, per l’applicazione della “cedolare secca” pone, infatti, il proble-ma che la corrispondente quota di canone di locazione:- non va assoggettata ad imposta di registro e di bollo;- non è oggetto della citata rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione.Per maggiori informazioni, contattare la responsabile dell’area fiscale Amalia Viscanti al numero 0574 43801 oppu-re scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

lun 11 INPS: versamento contributi previdenziali relativi al personale domestico

lun 18RITENUTE: versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvi-gioni nonchè su corrispettivi per contratti d’appal-to nei confronti dei condomini (mese precedente)

lun 18ADDIZIONALI: versamento addizionali regionali/co-munali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente

lun 18IVA LIQUIDAZIONE MENSILE: liquidazione nonchè versamento dell’imposta eventualmente a debito relativa al mese precedente

lun 18IVA DICHIARAZIONE D’INTENTO: invio telematico all’Amministrazione finanziaria dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese pre-cedente

lun 18IMPOSTA SUGLI INTRATTENIMENTI: termine per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti del mese precedente

lun 18CONTRIBUTI ENPALS MENSILI: termine per il versa-mento contributi previdenziali a favore dei lavora-tori dello spettacolo

lun 18CONTRIBUTI INPGI: versamento dei contributi pre-videnziali dei giornalisti professionisti relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente

lun 18

CONTRIBUTI INPS MENSILI: versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previden-ziali a favore della generalità dei lavoratori dipen-denti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente

lun 18GESTIONE SEPARATA INPS: versamento del contribu-to previdenziale sui compensi corrisposti nel mese precedente

lun 18 LIBRO UNICO: scadenza delle registrazioni relative al mese precedente

lun 18PREVINDAI: versamento dei contributi previdenziali integrativi a favore dei dirigenti di aziende indu-striali relativi alle retribuzioni maturate nel trime-stre precedente

mar 26ELENCHI INTRASTAT - MENSILI: presentazione per i contribuenti mensili esclusivamente in via telema-tica

mar 26 ENPALS UNIFICATA: denuncia unificata del mese precedente

mar 26DENUNCIA UNI-EMENS: denuncia telematica delle retribuzioni e dei contributi relativi al mese pre-cedente

mar 26 INPS MANODOPERA AGRICOLA: Denuncia relativa alle retribuzioni del trimestre precedente

Scadenzario fiscale aprile 2011

Formazione obbligatoria

in partenza HACCP aggiornamento PER RESPONSABILI

Durata: 8 oremer 4/05 e lun 9/05dalle 14,00 alle 18,00

in partenzaAgente immobiliare

Durata: dal 19/04 al 13/06lunedì-mercoledì-giovedì dalle 19,00 alle 23,00

in partenzaHACCP aggiornamento PER ADDETTI

Durata: 4 oremer 4/05dalle 14,00 alle 18,00

in partenzaRSPP

Durata: 16 orelun 16/05,lun 23/05,mer 25/05,lun 30/05dalle 14,00 alle 18,00

in partenzaANTINCENDIO

Durata: 8 orelun 6/06dalle 9,00 alle 13,00 (teoria)dalle 14,00 (prova pratica)

Per info su questi e altri corsi è possibile contattare l’Unione Commercianti allo 0574 43801 e chiedere di Chiara Peruzzi ([email protected])

Valutazione stress lavoro correlato: un incontro esplicativo al Palazzo del Commercio

Viste le numerose richie-ste, è stato organizzato un incontro di formazione avente ad oggetto la re-dazione della valutazione stress lavoro correlato. L’incontro si è svolto lunedì 11 aprile presso le aule di formazione della Confcom-

mercio di Prato. La normativa della sicurez-za sui luoghi di lavoro in-fatti fa obbligo ai datori di lavoro di tutte le aziende, di procedere alla valuta-zione dello stress da lavoro correlato. E’ importante conoscere più nello speci-

fico i requisiti indicati dalla normativa e la procedura da seguire al fine di evita-re di incorrere nel pesante sistema sanzionatorio pre-visto dalla normativa.Per ulteriori informazioni è possibile contattare Chiara Peruzzi (Area Formazione

della Confcommercio di Pra-to) al numero 0574 43801 o scrivere a [email protected]

inco

ntro

Centro Fidi Terziario lan-cia la sfida contro il tem-po. Il cliente che scelga di avvalersi della garan-zia e dell’esperienza del Centro Fidi Terziario riceverà, in tempi bre-vissimi (da due a dieci giorni), una risposta sul-la possibilità o meno di accedere al credito age-volato.Due sono i prodotti su cui punterà Centro Fidi Terziario Prato a partire dal mese di marzo: inve-stimenti nello Start Up d’impresa e Investimenti per aziende con un’attivi-tà minima biennale.Nel caso di imprenditori che scelgano di usufruire di un finanziamento per Start Up d’impresa, pos-sono essere richiesti fino a 50.000 euro rateizzabi-li con un massimo di 84 mensilità.“E’ importante dare un sostegno concreto agli imprenditori che scelgo-no di avviare una propria attività – sostiene Mar-

co Corsi, responsabile dell’area credito di Con-fcommercio Prato – Spes-so si tratta di giovani che non hanno la possibilità di avvalersi di garanzie e per questo è più diffici-le, per loro, accedere al credito. Grazie a questo nuovo programma su cui la nostra struttura sta puntando attualmente, cerchiamo di porci come intermediari e appoggia-re le idee imprenditoria-li valide, concedendo la nostra garanzia per ot-tenere il finanziamento necessario.”Fino a 50.000 euro, dun-que, per investimenti fatti nell’acquisto di beni materiali, in ristruttura-zioni o nell’acquisto di scorte di magazzino.In questo il Centro Fidi Terziario si presenta come un organo compe-tente anche dal punto di vista consultativo: “Il cliente – continua Marco Corsi – riceve la giusta consulenza aziendale e,

grazie a noi, riceverà un business plan ed uno studio della fattibilità in base ai quali potersi pre-sentare nell’istituto di credito competente per ricevere il finanziamen-to.”Il Centro Fidi Terziario di Prato ha studiato anche un prodotto ad hoc per tutti quegli imprendito-ri con un’attività avvia-ta da almeno due anni, che abbiano necessità di richiedere un finanzia-mento.Presentandosi nei nostri uffici con gli ultimi due bilanci, il cliente rice-verà subito una prima e completa consulenza e, in tempi brevissimi – ap-pena due giorni lavora-tivi – potrà ricevere una risposta in merito alla possibilità di ricevere il finanziamento richiesto.In questo caso possono essere richiesti fino a 200.000 euro di finanzia-mento per investimenti inerenti all’acquisto di

beni materiali, ristruttu-razione ed acquisto scor-te di magazzino.Tutti i soci che fossero in-teressati a ricevere qual-che informazione in più possono contattare Mar-co Corsi al numero 0574 43801 oppure scrivere un’email a [email protected]

CentroFidiTerziario: gli strumenti 2011 per gli associati Vieni a richiedere una consulenza gratuita

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Sportello di Previdenza Complementare

A proposito di rendite:La pensione complementare dovrà accompagnare (al mese) quella di base

Mirko [email protected]

Lo sportello di consulenza previdenziale sarà a disposizione degli associati su appuntamento ogni SUSS

mercoledì dalle ore 09:00 alle ore 12:30

Fabio Cocciardi, esperto di forme complementari di previdenza, potrà fornirvi un’analisi dettagliata sulla Vostra posizione pensionistica.

Per informazioni è possibile contattare Fabio al numero 338 1241758oppure scrivere all’indirizzo [email protected]

La Commissione di vigilanza sui fondi pensione - COVIP - nei giorni scorsi ha puntualmente resi noti i principali dati statistici del settore della previdenza complementare all’ottobre del cor-rente anno. In essi trova conferma la lenta crescita delle adesioni alla previdenza di secondo pilastro.Detta crescita è esclusivamente dovuta al buon andamento dei “PIP” di nuova generazione, cioè dei piani pensionisti-ci assicurativi, i quali, sempre più, si confermano protagonisti del comparto, anche avuto riguardo al segmento dei lavoratori dipendenti. Gli aderenti alle diverse realtà di previdenza com-plementare risultano, complessivamente, poco più di 5,2 milioni, di cui poco meno di 3,8 milioni rivestono la qualifica di lavoratori subordinati. Il totale delle riserve accumulate, per far fronte alle future prestazioni, ammonta a circa 77,6 milioni di euro.Se i dati in precedenza sommariamente richiamati non appaiono del tutto sconfortanti, certamente ancora una volta denunciano quanto ancor poco sussista una diffusa percezione dell’im-prescindibile necessità di una diffusa copertura di previden-za complementare. Non solo, ma da tecnico del settore, non posso non attestare come, nel comune sentire, troppo spesso la prestazione che si vorrebbe conseguire da un piano di pre-videnza complementare si sostanzia in un capitale e non già in una rendita periodica. Questa aspettativa appare una vera e pro-pria distorsione, rispetto alle necessità pensionistiche future. Al riguardo occorre rammentare come l’ordinamento del comparto della previdenza complementare, sin dal suo primo formarsi or-ganico - mi riferisco al decreto legislativo n.124 dell’ormai lontano aprile del 1993 - abbia correttamente individuato nell’erogazione di rendite, da affiancare agli assegni pensionistici di base, la

prestazione principe, che le forme di previdenza complementare medesime sono funzionalmente chiamate ad attribuire.La finalità ultima di corrispondere rendite vitalizie, in effetti, è coessenziale alla natura pensionistica dei fondi di previ-denza complementare e la natura/funzione pensionistica diffe-renzia in via specifica questi ultimi da altre entità od organismi di raccolta e di gestione collettiva o individuale del risparmio.Sul tema della natura/funzione pregnantemente pensionistica della previdenza complementare - sia detto per inciso - non sono mancate ripetute pronunce della Corte Costituzionale, la quale, senza esitazione, ha considerato in via unitaria l’assegno pen-sionistico di base e quello complementare, anche per i profili di adeguatezza dei trattamenti previdenziali, di cui all’art 38, com-ma 2, della Costituzione.La necessità strutturale che la previdenza di secondo pilastro eroghi rendite e, nel concreto, rendite il cui ammontare sia di effettiva rilevanza economica, è alla base della forte spinta legi-slativa verso la costituzione di un accumulo di risorse, ad opera del singolo lavoratore [...].[...] quello che conta sarà tuttavia, ripeto, il poter fornire una co-pertura pensionistica idonea a sovvenire alle necessità di vita della vecchiaia, in linea con la missione sociale affidata, negli anni ‘80 del XIX secolo, all’allora neocostituito sistema pen-sionistico nazionale, dal Cancelliere Bismark, benemerito fonda-tore - sebbene, forse, largamente inconsapevole - di quell’as-setto complessivo di Welfare, che, opportunamente riformato, tuttora positivamente connota la cultura dell’Unione Europea.

(Sergio Corbello, da L’Occidentale - 9 novembre 2010)

In seguito all’intervento del professor Sergio Corbello all’evento “preVidère”, che si è tenuto il 31 marzo appena trascorso presso il Palazzo del Commercio, sede della Confcommercio Imprese per l’Italia Prato, per il mese di aprile abbiamo scelto di pubblicare una delle dichiarazioni che lo stesso Corbello ha rilasciato per il periodico “L’Occiden-tale”, pubblicata lo scorso 9 novembre.

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Sportello di Previdenza Complementare

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La Commissione di vigilanza sui fondi pensione - COVIP - nei giorni scorsi ha puntualmente resi noti i principali dati statistici del settore della previdenza complementare all’ottobre del cor-rente anno. In essi trova conferma la lenta crescita delle adesioni alla previdenza di secondo pilastro.Detta crescita è esclusivamente dovuta al buon andamento dei “PIP” di nuova generazione, cioè dei piani pensionisti-ci assicurativi, i quali, sempre più, si confermano protagonisti del comparto, anche avuto riguardo al segmento dei lavoratori dipendenti. Gli aderenti alle diverse realtà di previdenza com-plementare risultano, complessivamente, poco più di 5,2 milioni, di cui poco meno di 3,8 milioni rivestono la qualifica di lavoratori subordinati. Il totale delle riserve accumulate, per far fronte alle future prestazioni, ammonta a circa 77,6 milioni di euro.Se i dati in precedenza sommariamente richiamati non appaiono del tutto sconfortanti, certamente ancora una volta denunciano quanto ancor poco sussista una diffusa percezione dell’im-prescindibile necessità di una diffusa copertura di previden-za complementare. Non solo, ma da tecnico del settore, non posso non attestare come, nel comune sentire, troppo spesso la prestazione che si vorrebbe conseguire da un piano di pre-videnza complementare si sostanzia in un capitale e non già in una rendita periodica. Questa aspettativa appare una vera e pro-pria distorsione, rispetto alle necessità pensionistiche future. Al riguardo occorre rammentare come l’ordinamento del comparto della previdenza complementare, sin dal suo primo formarsi or-ganico - mi riferisco al decreto legislativo n.124 dell’ormai lontano aprile del 1993 - abbia correttamente individuato nell’erogazione di rendite, da affiancare agli assegni pensionistici di base, la

prestazione principe, che le forme di previdenza complementare medesime sono funzionalmente chiamate ad attribuire.La finalità ultima di corrispondere rendite vitalizie, in effetti, è coessenziale alla natura pensionistica dei fondi di previ-denza complementare e la natura/funzione pensionistica diffe-renzia in via specifica questi ultimi da altre entità od organismi di raccolta e di gestione collettiva o individuale del risparmio.Sul tema della natura/funzione pregnantemente pensionistica della previdenza complementare - sia detto per inciso - non sono mancate ripetute pronunce della Corte Costituzionale, la quale, senza esitazione, ha considerato in via unitaria l’assegno pen-sionistico di base e quello complementare, anche per i profili di adeguatezza dei trattamenti previdenziali, di cui all’art 38, com-ma 2, della Costituzione.La necessità strutturale che la previdenza di secondo pilastro eroghi rendite e, nel concreto, rendite il cui ammontare sia di effettiva rilevanza economica, è alla base della forte spinta legi-slativa verso la costituzione di un accumulo di risorse, ad opera del singolo lavoratore [...].[...] quello che conta sarà tuttavia, ripeto, il poter fornire una co-pertura pensionistica idonea a sovvenire alle necessità di vita della vecchiaia, in linea con la missione sociale affidata, negli anni ‘80 del XIX secolo, all’allora neocostituito sistema pen-sionistico nazionale, dal Cancelliere Bismark, benemerito fonda-tore - sebbene, forse, largamente inconsapevole - di quell’as-setto complessivo di Welfare, che, opportunamente riformato, tuttora positivamente connota la cultura dell’Unione Europea.

(Sergio Corbello, da L’Occidentale - 9 novembre 2010)

In seguito all’intervento del professor Sergio Corbello all’evento “preVidère”, che si è tenuto il 31 marzo appena trascorso presso il Palazzo del Commercio, sede della Confcommercio Imprese per l’Italia Prato, per il mese di aprile abbiamo scelto di pubblicare una delle dichiarazioni che lo stesso Corbello ha rilasciato per il periodico “L’Occiden-tale”, pubblicata lo scorso 9 novembre.

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20 L’Unione

Fondazione ENASARCO: prestazioni integrative di previdenza

Da Nord a Sud la Costituzione nelle case dei cittadini: “La nostra Costituzione merita di essere letta”In occasione della ri-correnza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, 50&Più ha messo in distribuzione il testo della Costituzione Ita-liana in allegato alle copie del periodico mensile associativo. In aggiunta, altre copie possono essere ritirate per tutto l’anno presso le oltre 400 sedi nelle quali l’Associazione svolge la propria atti-vità. Una distribuzione capillare, grazie alla quale la nostra Costi-tuzione entrerà nelle case di migliaia di fa-miglie e nelle mani di milioni di cittadini.“Nella mia vita di novantaduenne - di-chiara il presidente nazionale di 50&Più, Giorgio Re - ho vissuto lo strazio e le conse-guenze di due guerre mondiali. Nel mio cuo-re, nella memoria dei

nostri associati, come di tanti cittadini, sono impressi i costi umani e le aspirazioni idea-li che mossero intere generazioni di italiani ad adoperarsi affinchè si potessero realizzare le condizioni di coe-sione e di vita buona, dove il riconoscimento dell’altro e della so-lidarietà vicendevole fossero il primo inso-stituibile momento di realizzazione della co-munità nazionale.”“La nostra Costituzio-ne è considerata da molti la più bella del mondo, proprio per questo merita di es-sere letta, amata, vis-suta, difesa. Nei suoi 139 articoli, scritti con parole semplici e pre-cise, è racchiuso ogni nostro inviolabile di-ritto. E’ la nostra carta di identità, rappresen-ta la summa e le fon-

damenta della storia e del futuro di questo Paese” aggiunge Re.Per il segretario gene-rale 50&Più, Gabriele Sampaolo “L’iniziativa è il modo più proficuo per richiamare a tutte le coscienze, princìpi e valori della no-stra convivenza civile. La nostra Carta è anche occasione di tra-smissione della memoria, perchè in essa donne e uomini, giovani e anziani, da nord a sud, comunitari ed extracomuni-tari, possono an-cora incontrarsi e riconoscersi, così come, nella di-versità, si incon-trarono i nostri Padri costituen-ti”.Per ritirare il testo della Co-

stituzione italiana gratuitamente è suf-ficiente rivolgersi agli Uffici Enasco di Via Santa Trinita 28 (tel 0574 23896) ed Ena-sco Prato 1 zonale c/o Ascom, in via Roncioni 216 (tel 0574 43801)

La Fondazione Enasarco ha approvato, come di consueto, i criteri e le procedure relativi alle prestazioni integrative di previdenza per l’anno 2011.Si elencano di seguito le prestazioni integrative:- Assegni per nascita o adozione di importo pari a euro 420,00 per l’agente iscritto. L’importo è elevato a euro 550,00 se trattasi di secondo figlio e ad euro 700,00 per il terzo ed oltre;- E’ stato introdotto un contributo di maternità per l’agente donna per ogni figlio pari ad euro 1000,00; l’importo è elevato ad euro 1250,00 se si tratta di secondo figlio ed a 1500,00 se si tratta del terzo o ulteriore figlio;- Bando di concorso per 30 assegni di importo pari a euro 5200,00 per pensionati Enasarco ospitati in case di riposo;- Assegni funerari per il decesso dell’iscritto da erogare al coniuge o, in mancanza di quest’ultimo, ai figli minori nonchè ai figli maggiorenni inabili per un importo di euro 1550,00;- Borse di studio; - Colonie estive marine e montane;- Assegno per riconosciuta necessità d’assistenza personale permanente causata da deficit funzionale e relazionale che la Fondazione riconosce ai titolari di pensione di inabilità Enasarco per un importo pari ad euro 1200,00 annue;- Erogazioni straordinarie;- Premi per tesi di laurea;- Soggiorni in località climatiche;- Soggiorni in località termaliIl programma dei criteri e delle procedure per le prestazioni integrative e la relativa modulistica sono reperibili pres-so gli uffici del patronato 50 e più Enasco provinciale e zonali. Tel 0574 23896


Con la Manovra Economica 2010 sono nuovamente cam-biati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.Va ricordato che già nel 2009 era stato stabilito che, ai fini delle prestazioni collegate al reddito, si doveva tener conto unicamente del reddito conseguito dal beneficiario e dal coniuge nell’anno solare precedente.Da giugno scorso, invece, il legislatore con la legge n. 122/2010 ha ritenuto di stabilire la seguente nuova ap-plicazione:- nel caso di concessione per la prima volta della presta-zione i redditi da utilizzare sono quelli presenti nell’an-no in corso, così anche i limiti di redditi da prendere a base;- se si tratta invece di una prestazione già concessa in precedenza i redditi da sottoporre a verifica sono quelli riferiti all’anno in corso e all’anno precedente, mentre i limiti di reddito sono quelli dell’anno in corso.Nel 2011, per esempio, per i già pensionati sul modello RED – che gli stessi debbono inoltrare tramite il CAF entro il 30 giugno prossimo – va riportato il reddito del 2010 (redditi diversi) e il presunto 2011 sulla cui base viene confermato, ridotto o aumentato l’importo di pensione spettante.

Il calcolo della pensione minimaPer capire adesso con quale criterio viene attribuita l’in-tegrazione dobbiamo ricordare anzitutto che l’Inps cal-cola la pensione sulla base dei versamenti effettuati. Ma se l’importo risulta inferiore al minimo di legge (467,43 euro al mese nel 2011) aggiunge la differenza, cioè una integrazione a totale carico dello Stato.Attenzione però, l’integrazione, che un tempo veniva concessa a chiunque avesse maturato il diritto a pensio-ne, oggi è strettamente legata ai redditi personali per chi vive da solo e a quelli della coppia per chi è coniugato.

La legge fissa determinati limiti di reddito che, come si è detto, vengono aggiornati di anno in anno in base al tasso di inflazione (costo della vita pari allo 1,4% per il 2011).E anche chi non li supera non è detto che riceva come integrazione la differenza tra la pensione maturata e il trattamento minimo. A seconda del reddito dichiarato può essere assegnata la misura intera o ridotta. Per chiarire meglio vediamo intanto come si presenta la situazione per i pensionati che vivono da soli.Nel 2011 possono contare sul trattamento minimo di 467,43 euro mensili se il loro reddito annuo non supera 6.073,59 euro.Se il reddito extra pensione si colloca tra 6.076,59 euro e 12.153,18 euro l’integrazione spetta in misura ridotta, pari alla differenza tra quest’ultimo importo e il reddito conseguito.Per rendere meglio il concetto è bene fare l’esempio di un pensionato che ha maturato con i soli contributi una pensione di 200 euro al mese e possiede altri reddi-ti (case, altre pensioni ecc..) per 9.000 euro l’anno. In questo caso l’integrazione è di 242,55 euro (12.153,18 – 9.000 : 13) per cui la pensione sarà di 442,55 euro al mese, inferiore quindi al trattamento minimo.

I redditi personali e della coppiaIl discorso diventa più complicato per le persone coniu-gate che devono superare in pratica un doppio sbarra-mento: quello del reddito personale che deve restare nei limiti sopra indicati e quello della coppia.Quest’anno la situazione si presenta in questi termini:1) reddito personale che non supera 6.076,59 euro e red-dito della coppia non oltre 18.229,77 euro; in questo caso al pensionato spetta l’integrazione intera e viene quindi garantito il trattamento minimo di 467,43 euro al mese.2) reddito personale compreso tra 6.076,59 e 12.153,18 e

tab AA CHI SPETTA L’INTEGRAZIONE

LIMITI DI REDDITO 2010*

INTEGRAZIONE TOTALE INTEGRAZIONE PARZIALE** NESSUNA INTEGRAZIONE

Pensionato solo Fino a € 5.992,61 Da € 5.992,61 a € 11.985,22 Oltre € 11.985,22

Pensionato coniugato Fino a € 17.977,83 Da € 17.977,83 a € 23.970,44 Oltre € 23.970,44

LIMITI DI REDDITO 2011***

INTEGRAZIONE TOTALE INTEGRAZIONE PARZIALE** NESSUNA INTEGRAZIONE

Pensionato solo Fino a € 6.076,59 Da € 6.076,59 a € 12.153,18 Oltre € 12.153,18

Pensionato coniugato Fino a € 18229,77 Da € 18.229,77 a € 24.306,36 Oltre € 24.306,36

* I limiti di reddito 2010 vengono presi a riferimento e confronto per le pensioni già liquidate entro dicembre 2010.** Spetta una somma pari alla differenza tra i reddito del pensionato (o della coppia) e il limite di reddito previsto dalla legge*** I limiti di reddito presunto 2011 valgono per le prestazioni di prima liquidazione (a seguito di domanda e con decorrenza dall’anno in corso), per le pensioni già liquidate entro dicembre 2010 e per alcune prestazioni il cui diritto è condizionato in tutto o in parte alla presenza del reddito di lavoro (esempio: l’assegno di invalidità)

Pensioni minime e maggiorazioni 2011: attenzione ai redditi

22 L’Unione

tab BLA MAPPA DELLE MAGGIORAZIONI SOCIALI (importi e limiti reddito)

ETA’IMPORTO MENSILE

x 13

LIMITI DI REDDITOANNO 2010* ANNO 2011**

PERSONALE CONIUGALE PERSONALE CONIUGALEDa 60 a 64 25,83 6.328,40 11.678,29 6.412,38 11.837,28Da 65 a 69 82,64 7.066,93 12.416,82 7.150,91 12.575,81Da 70 in poi 136,44 7.766,33 13.116,22 7.850,31 13.275,21

* I limiti di reddito 2010 vengono presi a riferimento e confronto per le pensioni già liquidate entro dicembre 2010** I limiti di reddito presunti 2011 valgono per le prestazioni di prima liquidazione (a seguito della domanda e con decorrenza dall’anno in corso) e per le pensioni già liquidate entro dicembre 2010

reddito della coppia compreso tra 18.229,77 e 24.306,36. In questo caso l’integrazione spetta in misura ridotta.La legge stabilisce che l’importo spettante è quello mi-nore risultante dal doppio confronto tra il limite massi-mo di reddito personale (12.153,18) e quello effettiva-mente posseduto e tra il limite di reddito della coppia (24.306,36) e quello conseguito.Nella tabella A che si riporta sono sintetizzati i requisiti per ottenere l’integrazione.

Le maggiorazioni socialiChi vive con una sola pensione o quasi può avere qualcosa in più della pensione minima.La legge riconosce, infatti, le cosiddette maggiorazioni sociali, che variano in base all’età del pensionato. La quota aggiuntiva è di 25,83 euro al mese per coloro che hanno dai 60 ai 64 anni, di 82,64 euro per chi ha un’età che si colloca tra 65 e i 69 anni.Dai 70 anni in su l’integrazione è di 136,44 euro. I 70 anni richiesti si possono ridurre fino a 65, in ragione di un anno per ogni cinque di contributi versati. Per gli invalidi totali l’età minima è di 60 anni.Nel 2011 le maggiorazioni sono subordinate al non supe-ramento dei limiti di reddito riportati nella tabella B. Per i non coniugati il limite di reddito personale è dato dall’ammontare del trattamento minimo, più l’importo annuo della maggiorazione.

Mentre per i coniugati il reddito della coppia non deve superare il limite personale, maggiorato dell’importo dell’assegno sociale (417,30 nel 2011).

Quali redditiSia per la pensione minima che per la maggiorazione sociale, e’ il caso di ricordare che l’Inps considera tut-ti i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti o tassati alla fonte come gli interessi bancari e postali, i rendimenti da Bot e altri titoli.Nel computo rientrano anche le rendite Inail e gli assegni assistenziali.In altre parole bisogna denunciare tutto con la sola ecce-zione dei redditi provenienti da:- la casa di abitazione;- le pensioni di guerra;- l’assegno di accompagno;- i trattamenti di famiglia;- i sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di con-tinuitàE’ opportuno, comunque, data la particolare applicazio-ne normativa, rivolgersi agli uffici del Patronato 50&Più Enasco Provinciale che, gratuitamente sono in grado di fornire tutte le informazioni e i chiarimenti necessari. Tel 0574 23896

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Caro Gianluca,

ho partecipato con piacere all’Assemblea sul nuovo Statuto associativo. Le linee guida che hai il-lustrato nel corso dell’incontro sono state chiare. Vorrei però capire più nello specifico come mai è stato scelto di cambiare la struttura dell’Assemblea e se questa nuova formula potrebbe, secondo te, comportare anche la creazioni di coalizioni e gruppi di forza all’interno dell’associazione.

In realtà siamo molto soddisfatti della decisione di creare un’assemblea che si regga sui pre-sidenti delle singole associazioni. Questo ci permetterà di prendere decisioni in modo più snello e creare dei dibattiti più costruttivi. Ogni singolo socio avrà la possibilità di portare la propria opinione all’interno del gruppo sindacale di riferimento e così, quando dovremo discutere su tematiche per cui è richiesta la consultazione dell’Assemblea, gli alimentaristi parleranno tra sè, i pubblici esercizi parleranno tra sè, gli agenti di commercio di riuniranno a parte, così come i mediatori e così via. Ma saranno poi i singoli presidenti sei gruppi a riunirsi e a portare sul banco le decisioni del proprio gruppo di riferimento.A mio avviso questa nuova struttura dunque è ben studiata e ben organizzata.Non credo che ci sia la possibilità di creare coalizioni e gruppi di forza, anche perchè ogni gruppo avrà un tot di voti in base al grado di rappresentanza (cioè in base al numero dei soci che fanno parte di quel dato gruppo sindacale). Lo statuto inoltre prevede che ciascun gruppo non possa superare più di un certo numero massimo di voti, e questo proprio per evitare che ci siano coalizioni tra più gruppi.

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n.4 Unione-Aprile2011

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