N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

64
BIMESTRALE – EDITORE QUINE Srl – 20141 MILANO – VIA G. SPADOLINI, 7 Igiene Alimenti N°2 MARZO/APRILE 2019 IMPIANTI E PROCESSI L’INCUBATOIO NELLA FILIERA AVICOLA Tecnologie all’avanguardia in una filiera a cavallo fra zootecnica e industria INNOVAZIONE QUANDO IL LEGUME SI “TRAVESTE” DA PASTA Come adattare i processi tecnologici per produrre pasta a base di farine di legumi NORMATIVA ORIGINE DEGLI ALIMENTI Il cruccio italiano dell’indicazione obbligatoria FOOD DEFENSE a che punto siamo nella ristorazione

Transcript of N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Page 1: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

BIM

ESTR

ALE

– ED

ITOR

E QU

INE

Srl –

201

41 M

ILAN

O –

VIA

G. S

PADO

LIN

I, 7

Igiene AlimentiN°2 MARZO/APRILE 2019

IMPIANTI E PROCESSI L’INCUBATOIO NELLA FILIERA AVICOLATecnologie all’avanguardia in una filiera a cavallo fra zootecnica e industria

INNOVAZIONEQUANDO IL LEGUME SI “TRAVESTE” DA PASTA Come adattare i processi tecnologici per produrre pasta a base di farine di legumi

NORMATIVAORIGINE DEGLI ALIMENTIIl cruccio italiano dell’indicazione obbligatoria

FOOD DEFENSEa che punto siamo nella ristorazione

Page 2: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

KAIROSafe SrlSistiana 41/D 34011 Duino Aurisina (TS)

Tel. 040 299502-2907149 Fax. 040 299502 [email protected]

www.kairosafe.it

KIT PER MICROBIOLOGIA e HACCPSpugnette e panni per analisi microbiologiche di superfici e carcasse.

VISITA IL NOSTRO SHOP ONLINE E SCARICA GLI APPROFONDIMENTI TECNICI!

SOLUZIONI PER IL CONTROLLO QUALITA’

KAIROSAFE

Pagina IA 201902 Spugnette.indd 1 11/02/2019 09:59:06

Page 3: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

SGRASSANTE PERINDUSTRIA ALIMENTARE

DA AMUCHINA PROFESSIONAL IL PULITO IMBATTIBILE

Amuchina s.r.l.Gruppo AngeliniCustomer Service: tel. 071.809809www.amuchina.it

Per la pulizia di pavimenti, superfici, macchinari ed attrezzature

Elimina qualsiasi tipo di sporco grasso animale e vegetale

Azione igienizzante

Page 4: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

www.stindustry.itSTI srl - The Steam Industries

RIVOLUZIONA IL TUO MODO DI FARE PULIZIA

IL VAPOREÉ IL TUO

MIGLIORE ALLEATO

GA

ISER

180

00

GA

ISER

40

00

PLU

SCO

MB

Y 35

00

QU

EEN

VA

P

Page 5: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

PROFESSIONE

La legittimazione sociale della tecnologia alimentare

L a tecnologia alimentare ha, spesso, un’accezione negativa in quanto associa-ta all’industrializzazione e vista come fattore della perdita di credibilità e fi-ducia del sistema agro-alimentare. Colmare la distanza tra valore sociale creato e la reputazione sociale della

tecnologia alimentare è un’esigenza ineludibile per il settore della produzione alimen-tare, altrimenti permarrà una persistente penalizzazione per un settore economico strategico e fondamentale. Un progetto per la promozione e la qualificazione della tecnologia alimentare non può che passare attraverso il suo mentore: il Tecnologo Alimentare. Tale professio-

ne, pur essendo regolamentata e riconosciuta a livello nazionale ed europeo per la sua alta competenza, ne-cessita di ottenere la reputazione sociale necessaria per relazionare e negoziare con la politica, le istituzioni, consumatori e aziende del settore, anche quelle micro, piccole o famigliari.Alimenti salubri e disponibili, sostenibili, funzionali e nutrizionalmente corretti, a indicazione geografica rappresentativa di patrimoni condivisi, sensorialmen-te ineccepibili, si connettono in vario modo alla realtà sociale e istituzionale, alle strutture economiche e giu-ridiche, alle tradizioni, alle consuetudini ed ai simboli di

una collettività. Queste dimensioni, spesso date per scontate, determinano la legit-timazione sociale di beni e servizi creati dalla tecnologia alimentare e del Tecnologo Alimentare. L’applicazione del concetto di quintupla elica nel settore alimentare (mondo accade-mico e formativo, tessuto economico produttivo, politica e amministrazione pubblica, diffusione della cultura e della conoscenza, attuazione e comunicazione della sosteni-bilità) potrebbe rappresentare una chiave di crescita auspicabile. Infatti, l’integrazione di queste cinque eliche, attraverso uno spirito collaborativo, consentirebbe un’evolu-zione votata al rispetto ambientale, etico e sociale, creando un business sostenibile. L’Ordinamento dei Tecnologi Alimentari e i fondamentali pilastri di riferimento, cioè il codice deontologico e la formazione costante, contribuiscono al progresso sociale anche perché sono a supporto della salute pubblica e della qualità di vita.Al Tecnologo Alimentare eletto nei Consigli regionali e nel Consiglio nazionale spetta il compito di dedicare il suo tempo alla politica ordinistica per affermare, valorizzare e tutelare la professione e le discipline delle tecnologie alimentari.

GIUSEPPE PALTANIConsigliere dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi AlimentariReferente Commissione affari istituzionali e ministeri

La qualificazione della tecnologia alimentare non può che passare attraverso il suo mentore

3Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 6: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

IN QUESTO NUMERO...

PROFESSIONELa legittimazione sociale della tecnologia alimentare di Giuseppe Paltani 3

INSIGHTLa Global food Chain si evolve e richiede un nuovo vocabolarioDi Massimo Artorige Giubilesi 6

INGRANDIMENTILa nuova frontiera: il microbiota intestinaledi Erasmo Neviani 8

NOTIZIE DALL’ORDINE 10

NOTIZIE DALL’EFSA 12

ASSOCIAZIONE DI SETTORECorretta comunicazione ed export verso oriente: le sfide di Assicaa cura della Redazione 14

DIRITTO ALIMENTAREL’origine degli alimenti: il cruccio italiano dell’indicazione obbligatoriadi Chiara Marinuzzi 16

Il Codice degli Alimenti: la guida per conoscere e interpretare la normativa alimentarea cura della Redazione 20

INCHIESTAFood Defense: a che punto siamo nel settore della ristorazionedi Francesca De Vecchi 24

10

24

16

3020

MARZO/APRILE 2019Igiene Alimenti

4 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

Page 7: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

IMPIANTI E PROCESSI/FILIERA AVICOLAL’incubatoio, il primo step di una filiera a cavallo fra zootecnica e industriadi Giorgio Giardina 30

INNOVAZIONE/PASTA E DERIVATINovel food: quando il legume si “traveste” da pastadi Eleonora Bonvissuto 34

CONTROLLO&TECNOLOGIE/FILIERA ITTICAMiticoltura: tra tradizione e innovazione di prodottodi Francesca De Vecchi 38

PEST MANAGEMENTVolatili e imprese alimentari: valutare e gestire il rischiodi Francesco Fiorente 42

VISTI IN FIERADisinfestando 2019: la parola ai protagonistia cura della Redazione 46

RASSEGNANormativa agroalimentarea cura di LaTribuna 50

NEWS/DAL MONDO 52

NEWS/CONTROLLI UFFICIALI 55

PRODOTTI E SOLUZIONI 56

CONTROVENTONormativa alimentare: due Codici a confrontodi Vincenzo Bozzetti 60

Direttore ResponsabileGiorgio Albonetti

Direttore ScientificoMassimo Artorige Giubilesi

Comitato tecnico scientificoGiancarlo Belluzzi, Vincenzo Bozzetti,

Francesco Fiorente, Gaetano Forte, Luciano Negri, Erasmo Neviani,

Serena Pironi, Daniele Roseghini

Coordinamento editorialeChiara Scelsi

[email protected]

ProduzioneWalter Castiglione

[email protected]

PubblicitàStefano Busconi - [email protected]

Tel. 0288184.404

TrafficoDonatella Tardini - [email protected]

Tel. 02 88184.292

Ilaria Tandoi - [email protected] Tel. 02 88184.294

ABBONAMENTITel. 02 88184.317 - Fax 02 70057190

[email protected] www.igiene-alimenti.it

Costo copia singola: € 2,80

Abbonamento annuale Italia: € 40,00

Abbonamento annuale Europa: € 80,00

StampaAziende Grafiche Printing Srl

Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI)

Tutti gli articoli pubblicati su Igiene Alimenti sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dal GDPR. I dati potranno essere co-municati a soggetti con i quali Quine Srl intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine Srl, Via Spadolini 7 - 20141, Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

Quine SrlIgiene Alimenti - Bimestrale

Rivista ufficiale del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi AlimentariAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 510 del 29-10-1983

Iscrizione al ROC n. 23531 dal 6 Maggio 2013

Tiratura media 2018: 2682Diffusione media 2018: 2563

Società di revisione Refimi

38

INSERZIONISTI ANGELINI pag. 1STI pag. 2BAYER IV CopertinaCOPYR pag. 9ECONORMA pag. 41EKOMMERCE pag. 47ELIS pag. 11

INDIA pag. 7MOUSE pag. 49NEWPHARM pag. 29ORMA III CopertinaREFLEXX pag. 19KAIROSAFE II Copertina/inserto

5Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 8: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

La Global Food Chain si evolve e richiede un nuovo vocabolario

Il Codex Alimentarius - International Food Standards - pubblicato da FAO e OMS nel 1963, è diventato nel tempo l’elemento chiave, mediante il Sistema HACCP, per armonizzare linee guida e prassi operative e sanitarie da parte dei singoli Paesi e per garantire standard commerciali affidabili, nell’ottica della prevenzione e della

gestione del Sistema della sicurezza alimentare.Le norme generali e specifiche che compongono il Codex vengono redatte e aggiorna-te dalla Commissione Codex, un organismo intergovernativo in cui i 170 paesi che ne sono membri hanno un voto e partecipano alla definizione degli standard qualitativi ed alla loro implementazione a livello nazionale, anche attraverso la fondazione e/o il raf-forzamento di agenzie già esistenti incaricate di verificare la loro corretta applicazione. Nulla viene lasciato al caso: le norme generali riguardano igiene, etichettatura, resi-dui di pesticidi e farmaci veterinari, ispezione import-export e sistemi di certificazio-

ne, metodi di analisi e campionatura, addi-tivi e contaminanti, prodotti per usi speciali e dietetici. Le norme specifiche riguardano tutti i prodotti di origine vegetale e animale.Il Reg. 178/2002 ha stabilito i principi e i re-quisiti generali della legislazione alimentare istituendo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissando procedure nel campo della sicurezza alimentare (rintracciabilità). Nel 2004 vengono emanati quattro nuovi

Regolamenti, di cui due dalla parte degli Operatori (852, 853) e due dalla parte dei Controllori (882, 884). Il nuovo Reg. UE 2017/625 che andrà in vigore il 14 dicembre 2019 modificherà il sistema dei controlli ufficiali su alimenti e mangimi, sulla salute e benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.Il concetto di Food Safety del Codex si è arricchito da dieci anni di un nuovo vocabo-lario: Food Security, Food Defense, Food Fraud, Food Waste Reduction, indicando la complessità del “pianeta cibo” e delle aspettative che genera nei consumatori e quindi nella risposta dei legislatori.I requisiti del Sistema HACCP non sono sufficienti per ridurre i rischi globali e sono su-perati da un nuovo Sistema Integrato HARPC/VACCP/TACCP derivato dalla FDA USA (Risk-Based/Vulnerability/Threats Preventive Controls), includendo oltre ai pericoli biologici/chimici/fisici, anche allergeni, pericoli radiologici e azioni di adulterazione intenzionale.Mai come oggi la nostra professione può affermarsi come punto di riferimento auto-revole per la “global food chain”, perché rappresenta l’interfaccia tecnico-scientifica ed economico-gestionale tra i vari livelli della filiera alimentare.MASSIMO ARTORIGE GIUBILESI

Presidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Lombardia e Liguria

I requisiti del Sistema HACCP non sono più sufficienti per ridurre i rischi globali

6 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

INSIGHT

Page 9: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

SOLUZIONI SPECIFICHE PER OGNI INFESTANTE

sant

acro

ce d

dc

www.indiacare.it

Page 10: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

La nuova frontiera:il microbiota intestinale

Le prime intuizioni riferite al ruolo dei microrganismi del nostro intestino e alle loro interazioni con la salute risalgono all’inizio del ‘900, quando Metchnikoff ipotizzava gli effetti benefici sulla salute dovuti al consumo regolare di latte fermentato.

Per progredire da queste intuizioni alle prime certezze è stato necessario un lungo percorso, fatto di studi sempre più accurati e di avanzamenti nella capacità di inter-pretare gli ecosistemi microbici complessi, in particolare se adattati ad un ambiente “estremo” come l’intestino umano.Oggi è noto come il numero di cellule batteriche presenti nell’intestino sia molto mag-giore di quello delle cellule eucariote che compongono l’intero organismo umano. Ad un occhio attento, appare evidente che l’attività di un numero cosi elevato di cellule non possa non avere un effetto determinante sul funzionamento dell’ecosistema “cor-po umano” e, quindi, sul suo benessere.Se inizialmente si riteneva che il microbiota intestinale costituisse in primo luogo una barriera all’adesione di microrganismi patogeni, oggi è noto come questa comunità microbica possa condizionare molteplici aspetti legati al mantenimento della nostra salute, quali l’intensità della risposta immunitaria, gli squili-bri metabolici e nutrizionali, l’insorgere di gravi malattie (A gut punch fights cancer and infection; Nature, 31 January 2019) e persino il benessere della psiche.Certamente al fine di una migliore comprensione del ruolo del microbiota intestinale anche variabili individuali caratteristiche dei singoli organismi, quali l’età e gli stili di vita, saranno da valutare. E, visto che il cibo rappresenta uno dei veicoli più significativi dell’introduzione di microrganismi nel nostro organismo, anche l’effetto della dieta dovrà essere ben considerato.Caratterizzare la microflora intestinale e il suo ruolo sul benessere umano è dunque ancora una sfida da risolvere a pieno e con molti margini di incertezza, ma senza dubbio importantissima. Se la nostra salute dipende in gran parte anche da una così grande popolazione di “coinquilini”, dovremo comunque imparare a conoscerli e a trattarli “bene”.

ERASMO NEVIANI

Microflora intestinale e alimenti: una relazione ancora poco conosciuta

8 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

INGRANDIMENTI

Page 11: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

SOLUZIONIPER ILMERCATO

Da oltre cinquant’anni siamo al anco dei Professionisti della Disinfestazionefornendo soluzioni effi caci per la difesa degli infestanti, nel rispetto delle normee dell’ambiente.

PCOPCOPubblico

Industria

Ho.Re.Ca.

www.copyrpco.it

Copy

r S.p

.A. v

ia G

. Ste

phen

son,

73

- Mila

no -

ph +

39 0

2390

3681

- w

ww

.cop

yr.e

u

Copyr sviluppa e fornisce:Prodotti distintivi e adeguati

Servizio Tecnico

Informazioni scienti che

Per il controllo di insetti e roditori e conformi ai requisiti normativi, aspetto che negli ultimi anni è diventato estremamente rilevante per potere operare nel rispetto delle leggi in vigore.

Copyr SpAVia Stephenson, 73 | 20157 Milano T: +39 02 390368.1 | [email protected] | www.copyr.eu

Disponibile per sopralluoghi mirati in campo e per fornire approfondimenti relativi ai metodi e alle applicazioni dei prodotti.

In collaborazione con il DI.PRO.VE.S. (Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e degli Alimenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, attraverso il progetto Campus Copyr che mira a sensibilizzare tutti gli utenti verso le tematiche inerenti gli infestanti e a supportare i professionisti della disinfestazione.

Privato

Dal 2006 con

Copyr_IgieneAlimenti_Marzo2019.indd 1 27/03/19 11:02

Page 12: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

11 APRILEMILANO - RISTORAZIONE SCOLASTICAL’Ordine nazionale dei Tecnologi Alimentari patrocina il workshop “Ristorazione Scolastica: difficoltà, sfide e sostenibilità”, una giornata evento gratuita che si terrà a Milano il prossimo 11 aprile a partire dalle ore 10, presso la Facoltà di Scienze agrarie e alimentari dell’Università degli Studi di Milano in via Celoria n. 2.L’evento, organizzato da A&Q , si propone di affrontare con esperti docenti dell’Università degli studi di Milano e Presidenti degli Ordini Professionali dei Tecnologi Alimentari del nord Italia gli aspetti caratterizzanti questo comparto, le linee guida regionali e le recenti sentenze emanate, le criticità e le nuove sfide per la crescita ed il miglioramento del settore e la formazione/informazione degli addetti ai lavori. Il workshop, inoltre, avrà l’intento di identificare ruoli e responsabilità dei tecnologi alimentari nel delicato compito della stesura dei capitolati d’appalto per la fornitura di derrate alimentari alle mense scolastiche, oltre che evidenziare gli innovativi aspetti di Food Design e Defense.

12 APRILEVERONA - CONTAMINANTI MICROBICISi terrà presso l’Università degli Studi di Verona il corso di formazione organizzato dall’Ordine dei Tecnologi Alimentari del Veneto e Trentino Alto Adige dal titolo: “Challenge Test 2.0 - Monitoraggio e prevenzione dei contaminanti microbici

NOTIZIE DALL’ORDINE

nelle filiere agro-alimentari con metodi basati sul DNA”.La partecipazione al convegno dà diritti a 4 crediti formativi per la figura professionale dei Tecnologi alimentari. Essendo la disponibilità dei posti limitata a 50, verrà data priorità agli iscritti all’Ordine dei Tecnologi Alimentari del Veneto e Trentino Alto Adige.

23-24 MAGGIOUDINE - SHELF LIFE-CHALLENGES, PITFALLS AND PACKAGING INNOVATIONL’Università di Udine, con il patrocinio dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari del Friuli Venezia Giulia, organizza a Udine, presso la sede CISM, Palazzo del Torso, in Piazza Garibaldi 18, il corso dal titolo “Food shelf life-challenges, pitfalls and packaging innovation”. L’evento formativo avrà una durata di 12 ore. La frequenza all’intero corso attribuisce 12 crediti formativi ai Tecnologi Alimentari iscritti all’Ordine.

15 MAGGIO MILANO - CONTROLLI UFFICIALIAll’interno del ciclo “In-formare, la qualità del cibo a convegno” a cura di OM, si segnala il seminario del 15 maggio dal titolo “L’applicazione del nuovo Regolamento 625/2017 sui controlli ufficiali e le ricadute per l’OSA”. Il corso è accreditato presso il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei TA e la partecipazione prevede il riconoscimento di 6 crediti formativi agli iscritti all’albo.

Per informazioni su tutti gli eventi:[email protected]@tecnologialimentari.it

10 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

Page 13: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 14: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

L’ANTIBIOTICORESISTENZA NON MOSTRA SEGNALI DI DIMINUZIONEI dati recentemente diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) confermano che gli antimicrobici usati per trattare malattie che possono essere trasmesse tra animali e uomini, come la campilobatteriosi e la salmonellosi, stiano perdendo efficacia. Secondo il rapporto, che si riferisce ai dati del 2017, in alcuni Paesi la resistenza ai fluorochinoloni (come la ciprofloxacina) nei batteri del genere Campylobacter è talmente alta che tali antimicrobici non hanno più efficacia nel trattamento di casi gravi di campilobatteriosi.Nella maggior parte dei Paesi, Salmonella nell’uomo è sempre più resistente ai fluorochinoloni. La multi-farmaco resistenza (ovvero la resistenza a tre o più antimicrobici) è elevata in Salmonella trovata nell’uomo (28,3%) e negli animali, in particolare in S. typhimurium.Nel Campylobacter si sono scoperte elevate percentuali di batteri resistenti alla ciprofloxacina e alle tetracicline. «È il momento di invertire l’andamento della resistenza agli antimicrobici se vogliamo mantenere efficaci gli antibiotici» ha detto Mike Catchpole, direttore scientifico dell’ECDC, che continua «Il fenomeno è particolarmente allarmante quando si parla di resistenza congiunta: percentuali anche basse di resistenza congiunta implicano che per molte migliaia di pazienti in tutta l’UE le opzioni di cura in caso di infezioni gravi sono limitate». «Abbiamo visto che quando gli Stati membri hanno attuato politiche rigorose, la resistenza agli antimicrobici negli animali è diminuita» riferisce Marta Hugas, responsabile scientifico capo all’EFSA, «Le relazioni annuali delle agenzie europee e nazionali includono esempi degni di nota che dovrebbero servire da ispirazione per altri Paesi».

SALMONELLOSI: GLI OBIETTIVI DI RIDUZIONE NELL’UEDopo diversi anni di calo del numero di casi di salmonellosi nell’UE, la tendenza si è arrestata. Gli scienziati dell’Efsa affermano che fissare obiettivi più seve-ri per Salmonella nelle galline ovaiole a livello di allevamenti potrebbe contribu-ire a ridurre il numero di casi della metà.Attualmente i Paesi dell’UE sono tenuti a ridurre al 2% la proporzione di alleva-menti di ovaiole infettati da determinati tipi di Salmonella. Gli esperti dell’Efsa stimano che, se questo obiettivo venisse ridotto all’1%, i casi di salmonellosi trasmessi all’uomo tramite le galline ovaiole crollerebbero del 50%.L’obiettivo dell’1% è attualmente in vigo-re per le galline da riproduzione - all’i-nizio della filiera di produzione avicola - per cinque tipi di Salmonella, di rilievo per la salute umana. L’EFSA raccomanda

12 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

NOTIZIE DALL’EFSA

Page 15: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

SALUTE ANIMALE: PER UNA VALUTAZIONE DEL RISCHIO PIÙ EFFICACEUn recente rapporto pubblicato dall’A-genzia europea segna un passo in avanti nelle azioni per rendere più agile il processo di raccolta dei dati sulle malattie degli animali nell’Unione euro-pea. Il rapporto propone un approccio che ottimizza le modalità con cui i dati vengono raccolti dagli Stati membri e trasmessi all’Efsa a fini di analisi e documentazione.Si tratta del primo rapporto del Proget-to SIGMA, che mira ad automatizzare l’invio di dati su epidemie, sorveglianza e popolazioni di animali domestici.L’EFSA raccoglie periodicamente dati dagli Stati membri su malattie degli animali come la peste suina africa-na, la dermatite nodulare contagiosa e l’influenza aviaria, che vengono poi analizzati per finalità di valutazione del

rischio. Tuttavia, questi dati sono spesso difficili da confrontare e analizzare per-ché vengono raccolti utilizzando metodi diversi e sono riferiti in lingue diverse.L’approccio proposto traduce automati-camente i dati attualmente raccolti dagli Stati membri in un linguaggio comune e li archivia logicamente, come libri sugli scaffali di una biblioteca.«Questo approccio vuole mettere a di-sposizione la prima biblioteca struttu-rata di informazioni sulle malattie degli animali. Ciò consentirà di risparmiare molto tempo e risorse per gli Stati membri che trasmettono dati all’EFSA e consentirà all’EFSA di produrre valu-tazioni scientifiche di qualità superiore in un tempo più breve» ha dichiarato Gabriele Zancanaro, responsabile dell’iniziativa.

di mantenere l’obiettivo attuale per tre di questi tipi e di sostituire gli altri due con tipi che siano maggiormente di rilievo per la salute pubblica al giorno d’oggi.Nel parere recentemente pubblicato gli esperti valutano anche il ruolo svolto dai sistemi di stabulazione delle galline ova-iole. Nell’UE, a partire dal 2012, per mo-tivi di benessere animale, l’allevamento in batteria delle galline ovaiole è vietato. Sono consentite solo gabbie “modificate” (più spaziose delle gabbie in batteria, do-tate obbligatoriamente di nido e lettiera) e metodi di stabulazione alternativi con sistemi non in gabbia (pollaio, all’aperto e biologico all’aperto).Gli esperti concludono che l’insorgenza di Salmonella è inferiore nelle galline allevate con sistemi di stabulazione alternativi rispetto ai sistemi in gabbia. Tuttavia, le ragioni di ciò non possono an-cora essere del tutto dimostrate a causa della mancanza di evidenze scientifiche.

13Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 16: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Corretta comunicazione ed export verso oriente: le sfide di Assica

Assica, l’Associazione Industria-li delle Carni e dei Salumi, è l’organizzazione nazionale di categoria che nell’ambito del-

la Confindustria rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Si tratta di circa 180 imprese rappresentative dei più importanti mar-chi della salumeria italiana che esprimo-no l’80% del fatturato industriale della produzione delle carni trasformate (sa-lumi, carni in scatola, grassi suini lavora-ti) pari a oltre 8 miliardi di euro. Di questi, circa 1,5 miliardi di euro sono provenienti dall’export. Abbiamo chiesto al direttore Davide Calderone quali sono i temi rile-vanti per il 2019.

Davide Calderone, direttore di Assica

14 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

ASSOCIAZIONE DI SETTORE

Page 17: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

a cura della Redazione

«Va innanzitutto ricordato l’accordo rag-giunto in sede comunitaria fra Parlamen-to e Consiglio dei Ministri UE in merito alla proposta di Direttiva della Commissione europea che vieta determinate pratiche commerciali sleali nella filiera agroali-mentare e che interessa in modo partico-lare le piccole e medie agro-imprese eu-ropee. Assica in questi anni ha appoggiato la proposta di una regolamentazione dei rapporti fra tutti gli attori della filiera, dai produttori agricoli ai distributori e può dir-si soddisfatta del risultato».

L’esportazione è ancora un tema importante per il settore?L’export è una leva fondamentale per l’economia del settore anche per dare sempre nuove prospettive ad un merca-to interno ormai maturo. Continueremo a lavorare innanzitutto per consolidare i mercati già avviati, in particolare quello statunitense, che traina tutta la gamma

della salumeria. Guardiamo con ottimi-smo a oriente sia per rafforzare l’export verso paesi come Corea e Australia, ma soprattutto perché il recente Protocollo di intesa firmato dal Ministero della Sa-lute e dall’Ambasciatore cinese a Roma ha sancito l’apertura del mercato cine-se alle vendita di carni suine fresche e frattaglie, che allevierà il mercato inter-no e creerà un circolo virtuoso per tutta la filiera suinicola, dall’allevamento alla trasformazione.

Quanto ancora c’è da fare in merito alla percezione del prodotto e agli aspetti di comunicazione?I settori delle carni e dei salumi, in par-ticolare, sono spesso attaccati per gli aspetti relativi all’impatto ambientale delle produzioni ma anche a quelli sa-lutistici legati al consumo di carni fre-sche e trasformate. Stiamo lavorando da anni anche con altre associazioni del

settore delle carni per controbattere a una narrativa molto negativa, non suf-fragata da aspetti oggettivi. Da un pun-to di vista operativo stiamo agendo per ottimizzare alcuni aspetti, certamente migliorabili, dei cicli produttivi. Sul pia-no della comunicazione al consumato-re, invece sosteniamo la necessità di un’etichettatura trasparente che però non penalizzi il prodotto. Mi riferisco a certe soluzioni semplicistiche proposte anche a livello europeo di categorizza-zione nutrizionale (es. semafori), oppu-re alla dichiarazione di origine fine a sé stessa. Inoltre, stiamo lavorando a livel-lo comunitario anche perché non si usi-no denominazioni improprie, facendo passare per “carnei” prodotti che non lo sono e che contengono esclusivamen-te materie prime vegetali. Chiediamo alle istituzioni europee che il mercato dell’Unione abbia regole uniche e con-divise da tutti gli appartenenti, per evi-tare discriminazioni commerciali.

2017 in crescita per le esportazioni di salumi italiani: l’export ha raggiunto quota 179.318 ton (+3,3%) per un valore di 1,5 miliardi di euro (+6,9%). Vivace la dinamica dell’export verso i Paesi terzi, dove sono tornate a crescere le spedizioni verso gli USA. Bene il Regno Unito che con un +3,9% in quantità per 16.295 ton e un +3,1% in valore per 171,9 milioni di euro ha rafforzato la propria terza posizione fra i mercati di riferimento per i nostri salumi. Oltremanica spicca la brillante performance dei prosciutti cotti (+45% in quantità), molto bene la bresaola e discreti i risultati di salami e prosciutti crudi stagionati. Ottimo trend per le spedizioni verso la Spagna che ha visto gli arrivi dei salumi italiani superare quota 12.570 ton (+7,4%) per 48,6 mln di euro (+14,1%).

15Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 18: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

L a possibilità per il consumatore di conoscere l’origine degli ali-menti è per l’Italia da sempre un tema prioritario, ma allo stesso

tempo, è un agone di battaglia con l’U-nione europea, in cui il livello conflittuale è sempre molto elevato.Sebbene il processo di implementazio-ne dell’indicazione di origine a livello europeo stia procedendo (ancorché con qualche ritardo rispetto ai tempi dettati dal Reg. Ue 1169/11), a livello nazionale si registra un flusso normativo che causa costantemente discussioni e problemi interpretativi.

L’ultima proposta italianaLo spunto dell’odierna discussione na-sce dall’approvazione della Legge 1 feb-braio 2019, n. 12 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di soste-gno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” il cui art. 3 introduce modifiche alla vecchia Legge 3 febbraio 2011, n. 4 che introdus-

se per la prima volta l’origine obbligato-ria degli alimenti, ma la cui attuazione tuttavia è rimasta lettera morta a causa del contrasto con l’Unione europea.Tale norma tuttavia non è mai stata abro-gata e, nella forma su cui va ad incidere la L.12/19, prevedeva in sintesi: • l’obbligo di riportare nell’etichetta

dei prodotti alimentari commercia-lizzati, trasformati e non, l’indicazio-ne del luogo di origine o provenienza (comma 1);

• la previsione di un’indicazione di ori-gine più ampia di quella europea. Si stabiliva infatti che, per i prodotti ali-mentari non trasformati, l’indicazione del luogo di origine riguardava il Pae-se di produzione dei prodotti; mentre per i prodotti alimentari trasformati, il luogo dell’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione e nella produzione di prodotti (comma 2);

• il rinvio a decreti interministeriali: per la definizione delle modalità per

l’indicazione obbligatoria e per la tracciabilità dei prodotti agricoli che provenivano dal territorio nazionale (comma 3) nonché per l’individua-zione, relativamente a ciascuna fi-liera, dei prodotti alimentari soggetti all’obbligo di indicazione nonché il requisito della prevalenza della ma-teria prima agricola utilizzata nella preparazione (comma 4).

La modifica introdotta nel 2019 prevede l’abrogazione del comma 2 (che risulta-va non compatibile con quanto previsto dal Codice Doganale comunitario) e del comma 4, mentre la modifica maggio-re concerne il comma 3 (integrato con i commi da 3 a 3 ter), in cui si prevede, parlando solo di luogo di provenien-za (ossia, ai sensi dell’art. 2 lett. g Reg. UE 1169/11 “qualunque luogo indicato come quello da cui proviene l’alimen-to, ma che non è il «paese d’origine»” ai sensi del Codice doganale):• l’emanazione di un decreto intermini-

steriale in cui sono individuati i casi in cui l’indicazione di provenienza è obbli-

L’origine degli alimenti: il cruccio italiano dell’indicazione obbligatoria

16 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

DIRITTO ALIMENTARE

Page 19: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

gatoria e in cui sono individuate le cate-gorie specifiche di alimenti per le quali è stabilito l’obbligo dell’indicazione del luogo di provenienza (comma 3);

• la realizzazione (ex art 39, par.2 del Reg. 1169/2011) da parte del Mi-nistero delle politiche agricole ali-mentari, forestali e del turismo, in collaborazione con ISMEA di appo-siti studi - da rendere pubblici alla Commissione europea - diretti ad individuare la presenza di un nesso comprovato tra talune qualità degli alimenti e la relativa origine o prove-nienza nonché per valutare in quale misura sia percepita come significa-tiva l’indicazione relativa al luogo di provenienza e quando la sua omis-sione sia riconosciuta ingannevole (comma 3 bis);

• l’obbligo dell’indicazione del luogo di provenienza ai sensi dell’articolo 26, paragrafo 2, lettera a), ossia quan-do il paese d’origine o il luogo di pro-venienza di un alimento è indicato attraverso qualunque mezzo, come diciture, illustrazioni, simboli o ter-

mini che si riferiscono a luoghi o zone geografiche, ad eccezione dei termini geografici figuranti in denominazioni usuali e generiche, quando tali ter-mini indicano letteralmente l’origine, ma la cui interpretazione comune non è un’indicazione del paese d’origine o del luogo di provenienza.

Dall’esame del testo emerge in primis che, l’iter per arrivare ad una obbliga-torietà dell’indicazione di provenien-za richiede una serie innumerevoli di passaggi nazionali e comunitari, per cui l’entusiasmo espresso da diverse parti per l’approvazione della normativa do-vrà fare i conti con l’irto cammino cui il legislatore italiano è chiamato prima che il decreto attuativo della nuova L. 4/11 possa vedere la luce.Senza considerare che il richiamo al “nesso comprovato tra talune quali-tà degli alimenti e la relativa origine o provenienza” impone di aver ben chiari i confini rispetto alle normative vigenti in materia di denominazione di origine e indicazioni geografiche di provenienza,

i prodotti agroalimentari tradizionali e le DECO, tenendo ben presente anche il Codice di proprietà industriale che, come noto, reca anch’esso una “tutela” (in par-te messa in discussione dalla Corte di Giustizia) sulle “indicazioni geografiche”.

Rapporti con la Comunità europea: la procedura di notificaTutti i protagonisti del settore, soprattutto quando si parla di origine, hanno volenti o nolenti sentito parlare delle procedure di notifica alla Commissione europea.Il generale meccanismo di notifica, che più volte ha dato grattacapi al Governo italiano, era previsto dalla Dir. 98/34/Ce e regolamentata a livello nazionale con la Legge 21 giugno 1986, n. 317; il tut-to ora modificato a seguito dalla Dir. UE 2015/1535.In estrema sintesi, la normativa prevede che, laddove uno Stato membro decida di adottare una “norma tecnica”, ossia una norma che dispone specifici requisiti per la circolazione di beni, prodotti, persone, servizi e capitali nel mercato dell’Unione,

17Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

di Avv. Chiara MarinuzziStudio Legale Avv. Gaetano Forte

Diritto penale agroalimentare e sicurezza alimentare

Page 20: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

è tenuto ad effettuare la notifica di tale norma alla Commissione Europea, con-sentendo agli altri Stati membri di pre-sentare le loro osservazioni. Nel cosid-detto periodo di “Stand Still” (di 3 mesi ma eventualmente prorogabile), durante il quale il progetto di norma tecnica no-tificato è all’esame degli Stati membri e della Commissione, lo Stato membro non può adottare la relativa norma, pena l’inapplicabilità della stessa.La giurisprudenza comunitaria è infatti unanime e costante nel considerare che la normativa adottata in violazione della procedura di notifica sia inap-plicabile.1 L’Italia, più volte, in materia di origine è incorsa in vizi di omessa

notifica creando non poche difficoltà agli operatori che si sono trovati ad ade-guarsi o talvolta ad essere perseguiti per norme in realtà inefficaci.L’altra proceduta di notifica, specifica-mente dedicata alle disposizioni sulle informazioni ai consumatori, è invece prevista dall’art. 39 Reg. 1169/11 che consente agli Stati membri di adottare disposizioni che richiedono ulteriori in-dicazioni obbligatorie per tipi o catego-rie specifici purché:• sussistano motivi di protezione della

salute pubblica, protezione dei consu-matori; prevenzione delle frodi; prote-zione dei diritti di proprietà industria-le e commerciale, delle indicazioni di

provenienza, delle denominazioni d’o-rigine controllata e repressione della concorrenza sleale;

• lo Stato membro notifichi previamen-te la norma che intende adottare alla Commissione e agli altri Stati, pre-cisando i motivi che la giustificano e attenda, prima dell’emanazione, tre mesi dopo la notifica, purché non ab-bia ricevuto un parere negativo dalla Commissione.

Per quanto concerne la possibilità di adottare disposizioni concernenti l’indi-cazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza degli alimenti, l’art. 39 par 2 Reg. UE 1169/11, prevede

1“I singoli possono avvalersene dinanzi al giudice nazionale, cui compete la disapplicazione di una regola tecnica nazionale che non sia stata notificata conformemente alla direttiva. […] L’inadempimento dell’obbligo di notifica costituisce un vizio sostanziale atto a comportare l’inapplicabilità delle regole tecniche di cui trattasi nei confronti dei singoli, è idonea ad assicurare l’efficacia del controllo comunitario previo che la direttiva stessa ha previsto per garantire la libera circolazione delle merci da essa perseguita” (Corte di Giustizia 30.06.1996, causa C-194-94, Cia Security International SA vs Signalsong SA e Security SPRL; nello stesso senso Corte di Giustizia, 26.09.2000, C-443/98, Unilever Italia Spa vs Central Food Spa).

18 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

DIRITTO ALIMENTARE

Page 21: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

che ciò possa avvenire solo ove esista un nesso comprovato tra talune qualità dell’alimento e la sua origine o provenienza, con relativo onere de-gli Stati membri di fornire, all’atto della notifica, elementi a prova del fatto che la maggior parte dei consumatori attribuisce un valore significativo alla fornitura di tali informazioni.

ConclusioniLa volontà dell’Italia di introdurre un obbligo di in-dicazione di origine o provenienza degli alimenti è particolarmente pervicace. Per molti anni sono stati emanati provvedimenti che tuttavia molto spesso si sono scontrati con le posizioni della commissione europea quando addirittura sono risultati viziati per omessa notifica ai sensi delle normative vigenti.Dal punto di vista giuridico, l’attuale versione della L. 4/11 avanzata all’inizio del 2019, lungi dall’es-sere immediatamente operativa, dovrà rispet-tare i diversi passaggi richiesti dalle specifiche procedure di notifica prescritti dallo stesso Reg. UE 1169/11, pena l’inefficacia dei provvedimenti eventualmente adottati.

Gli entusiasmi espressi da diverse parti dovranno fare i conti con l’irto cammino cui il legislatore italiano è chiamato

Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 22: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

20 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

DIRITTO ALIMENTARE

A bbiamo incontrato Gaetano Forte, avvocato penalista ed esperto in diritto alimentare e autore de il “Codice degli

alimenti. Le norme italiane ed europee”, un’imponente raccolta, organizzata si-stematicamente per materie, che copre la legislazione comunitaria e nazionale nonché gli atti regolamentari dei princi-pali Ministeri competenti.

Come è strutturata la pubblicazione e quali sono le finalità per cui è stata pensata?Il Codice degli Alimenti parte con una prima edizione con l’obiettivo di fornire una guida a tutti coloro che abbiano esi-genza, per ragioni di lavoro o di studio, di confrontarsi quotidianamente con le variegate e complesse normative rela-tive alla produzione e distribuzione dei prodotti alimentari.Per quanto concerne le norme generali lo stesso segue due principali e fonda-mentali direttive tematiche del settore: la sicurezza alimentare e la presenta-zione del prodotto.

Per ciascuna di tali aree sono dettaglia-te le prescrizioni vigenti e le sanzioni. Particolare risalto in questa parte vie-ne perciò offerta alla regolamentazione sull’igiene degli alimenti, la rintracciabi-lità, le allerte sanitarie, le informazioni ai consumatori, i claim nutrizionali e sa-lutistici, le pratiche leali di informazione e i diritti dei consumatori.Specifica attenzione è stata riservata inoltre alle sanzioni penali ed ammini-strative nonché alle disposizioni delle procedure applicabili, in considerazione delle delicate responsabilità penali e amministrative per gli operatori e per le società che possono derivare dalle atti-vità di controllo ufficiale.

Il Codice degli Alimenti: la guida per conoscere e interpretare la normativa alimentare

Gaetano Forte, avvocato penalista

Page 23: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

21Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

A cura della Redazione

La normativa in ambito alimentare è complessa, articolata e, soprattutto in Italia,

molto stratificata

Viene poi illustrata la normativa “tra-sversale” in cui sono trattate materie che possono interessare diverse tipolo-gie di prodotti, quali: acque, additivi, sur-gelati, contaminanti, controlli ufficiali e autorità competenti, disciplina metrolo-gica, DOP, IGP, STG e prodotti tradizionali, biologico, sanità animale e farmaci vete-rinari, fitofarmaci, Novel Foods e OGM.Infine, sono elencate le specifiche nor-mative che disciplinano i singoli pro-dotti alimentari tra cui: carni, prodotti lattiero caseari, ortofrutticoli, ittici, vino, zucchero, bevande, paste e sfarinati, olio e numerosi altri.

Page 24: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

22 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

DIRITTO ALIMENTARE

La normativa nazionale e comunitaria è in costante evoluzione. In che ambiti dobbiamo aspettarci delle novità?Il Codice contiene già diversi regolamenti entrati in vigore ma che saranno appli-cabili nei prossimi anni (tra cui ad esem-pio il nuovo regolamento sui prodotti bio-logici e quello sui controlli ufficiali) e per quali si attendono anche i relativi regola-menti attuativi e di esecuzione.Dal punto di vista comunitario c’è attesa per la modifica della direttiva in materia di pratiche commerciali sleali, che è in corso di discussione, che rappresenta un importante strumento normativo a tutela degli operatori più deboli della fi-liera alimentare.

A livello nazionale, esiste un progetto di riforma dei reati agroalimentari (il DDL 2231) che è già stato approvato dal Consi-glio dei Ministri ma poi è rimasto in stand by a causa del cambio di legislatura.Si tratta di un progetto ambizioso che va a modificare le norme del codice penale, sia quelle a tutela della salute pubblica che quelle sulle frodi com-merciali (introducendo ad esempio nuovi reati come il disastro sanitario e l’agropirateria), e le disposizioni del codice di procedure penale oltre a ri-formulare la famosa Legge 283/62, che tutt’ora rappresenta un caposaldo del-la legislazione alimentare italiana.

Quali sono le esigenze degli operatori del settore alimentare nei confronti di un corpo normativo tanto ampio? Gli operatori del settore alimentare, così come le autorità competenti, han-no sempre più l’esigenza di conoscere ed interpretare una normativa com-plessa, articolata e, soprattutto in Ita-lia, molto stratificata.Disporre di un Codice che raccoglie le normative in materia è un primo passo per approdare innanzitutto alla corret-ta individuazione delle normative ap-plicabili. Trattasi davvero di un primo passo che richiede poi un lavoro inter-pretativo per il quale è indispensabile il supporto della giurisprudenza na-

zionale e comunitaria, tenendo conto peraltro che la particolarità del mondo alimentare molto spesso offre situa-zioni nuove e innovative per le quali addirittura mancano gli strumenti di ermeneutica.Questo è il motivo per cui spesso alcuni casi “fanno scuola” imponendo il ripen-samento di vecchie norme o la formula-zione di nuove.L’evoluzione del mercato, sempre più globalizzato, ha introdotto situazioni che impongono nuovi scenari giuridici sempre più transnazionali e sempre più articolati all’interno della filiera; basti pensare al crescente mondo delle

privale label che hanno imposto nuove problematiche giuridiche sotto il profi-lo dei rapporti tra gli operatori e delle relative responsabilità.Le aziende pertanto oggi hanno un cre-scente bisogno di supporto sotto il pro-filo giuridico per lo sviluppo dei propri prodotti e per i nuovi progetti (il tema delle informazioni ai consumatori e della comunicazione commerciale ad esempio è assolutamente strategico per gli operatori che si presentano di-rettamente al consumatore finale); ma non di meno hanno crescente necessi-tà di assistenza nell’ambito delle con-testazioni, da parte delle autorità com-petenti, che il più delle volte in questa

materia hanno rilievo penale ed espongono al rischio non solo le persone che rappre-sentano l’azienda, ma anche le aziende stes-se, stante la crescente applicazione di sistemi di responsabilità am-ministrativa degli enti dipendenti da reato che sono forieri di afflittive sanzioni e altre conse-guenze economiche.

A ciò si aggiunga l’esigenza di gestire le allerte sanitarie, che hanno imposto agli operatori una significativa strut-turazione interna per affrontare ritiri e richiami dal mercato, i reclami dei con-sumatori nonché i rapporti con clienti e fornitori.Questi sono indubbiamente i temi cal-di che focalizzano l’attenzione sia degli operatori che delle autorità competenti, anche se il frenetico sviluppo delle tec-nologie e l’ampliarsi dei mercati porte-ranno sicuramente nuove tematiche e nuove sfide con le quali il diritto dovrà fare i conti, cercando di fornire le rispo-ste normative adeguate.

Le aziende hanno un crescente bisogno di supporto sotto il profilo giuridico per lo sviluppo dei propri prodotti e per i nuovi progetti

Page 25: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

L’autoreGaetano Forte, titolare dell’omonimo studio legale, specializzato in diritto penale d’impresa, con peculiare riguardo per il contenzioso in materia di diritto agroalimentare.

Gaetano Forte

SCOPRI LE NOVITÀ SU www.latribuna.it

PER INFORMAZIONI E ACQUISTOeMail: [email protected]

Pubblicazione: gennaio 2019 Pagine: 2800Formato: 17 x 24,5 cm Prezzo: 150,00 euro

CODICE DEGLI ALIMENTI500 norme italiane ed europeeIl volume contiene 500 provvedimenti nazionali ed europei, organizzati per argomenti, che ne fanno una guida indispensabile, completa e aggiornata al DIRITTO DEGLI ALIMENTI.

Una raccolta dei principi generali in materia, quali:- igiene e sicurezza degli alimenti- sanzioni in materia di igiene degli alimenti- claim nutrizionali- diritti dei consumatori- presentazione dei prodotti

e le norme relative ad ogni specifico settore del diritto agroalimentare.

OFFERTA RISERVATA AI LETTORI DI

15% DI SCONTO ACQUISTA SUBITO!

senza spese di spedizione*

Vai sul sito: www.latribuna.itInserisci il CODICE SCONTO

al momento dell’acquisto

*non valido per il CONTRASSEGNO

CDCALMT1G3N3

ADV_LIBRO_VIG_ALIMENTI_230X285_EVOLUTO.indd 1 28/03/19 15:20

Page 26: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 27: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 28: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 29: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 30: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 31: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 32: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 33: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 34: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 35: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 36: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 37: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 38: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 39: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 40: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 41: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 42: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 43: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 44: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Al pari di molti altri animali si-nantropici, numerose specie di uccelli opportuniste sfruttano a loro vantaggio la presenza

di insediamenti umani (residenziali, agricoli, zootecnici e industriali) al fine di trovare rifugio e risorse alimentari in abbondanza.Alcune di queste specie, pur se in un nu-mero limitato rispetto alla complessità dell’avifauna urbana, sono certamen-te da considerarsi infestanti o quanto meno problematiche e quindi di interes-se a livello di Pest Management, tali da essere considerati “pest” o comunque “indesiderati”.Tra di esse si citano i gabbiani, gli storni, le gazze, cornacchie, i picchi e i piccioni, questi ultimi meglio definibili quali co-lombi di città. Dal punto di vista ecologico, gli uccelli rappresentano uno dei gruppi di animali più numeroso nelle città e contribuisco-no senza dubbio a mantenere un certo valore di biodiversità in questi ambien-ti: il volo consente loro di superare delle barriere fisiche non superabili da altri infestanti.Si verificano così fenomeni di inurba-mento “attivo” (movimenti verso le aree urbane e industriali) e di inurbamento “passivo” (espansione delle aree urbane verso le zone rurali).Gli aspetti negativi da considerare, nella loro generalità, comprendono:• rischi sanitari legati alla salute pub-

blica e alla sicurezza alimentare;• imbrattamento e danni ai beni e alle

strutture;

Volatili e imprese alimentari:valutare e gestire il rischio

• inconvenienti alle proprietà e prelievi alle coltivazioni agricole (attraverso i “voli di foraggiamento”);

• ostacolo al traffico aereo.

La convivenza con l’uomo convieneL’inurbamento dei volatili presenta una serie di vantaggi adattativi che rende complessa la gestione del fenomeno. Nel-le aree urbane e industriali si rileva una temperatura maggiore rispetto alla cam-pagna (anche + 10-12°C) e il fotoperiodo allungato, a causa dell’illuminazione arti-ficiale, concede maggiore tempo per cer-

care cibo. I volatili hanno a disposizione un numero maggiore di siti per la nidifica-zione, fonti di cibo sicure, un numero infe-riore di predatori e, in generale, maggiore sicurezza e possibilità di sopravvivenza.Questi vantaggi comportano un notevole risparmio “energetico” da parte dei vola-tili e un conseguente maggiore benesse-re che aumenta le capacità riproduttive.

Il caso del piccioneUn esempio di perfetta convivenza con l’uomo è rappresentato dai piccioni. I “co-lombi di città” (Columba livia forma do-mestica) hanno aumentato notevolmen-

42 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

PEST MANAGEMENT

Page 45: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

anche briciole, rifiuti, avanzi vari, arrivan-do in volo sino nelle campagne mediante i voli di foraggiamento. I piccioni sono in grado di volare fino a 20-25 km di distanza dal nido, anche se nella media gli spostamenti sono nell’or-dine di pochi chilometri (le femmine sono più attive da questo punto di vista).In grado di vivere sino a 6 anni - ma nella realtà con una vita media che non supe-ra i 2-3 anni - i colombi, caratterizzati da un piumaggio caratteristico seppure va-riabile e una lunghezza pari a 30-35 cm, iniziano a riprodursi introno ai 6-8 mesi di vita, creando una coppia stabile che in un anno può produrre fino a 16 giovani esemplari. Sono dotati di una buona so-cialità, anche interspecifica.All’interno del nido vengono deposte 2 uova che schiudono dopo circa 17-21 giorni: i piccoli rimangono nel nido per circa 1 mese, nutriti dai genitori.Le nidificazioni sono più frequenti da marzo a giugno, nonostante si osservi anche una riproduzione mensile.A causa delle elevate quantità di cibo e di ripari, il numero di piccioni presenti

nei centri abitati può raggiunge numeri molto alti (migliaia di individui per kmq), creando popolazioni comunque deboli, in quanto la diffusione di patologie tra i colombi aumenta e le condizioni di vita peggiorano a causa del sovraffollamento.Inoltre, relativamente al rapporto con l’uomo, i colombi di città sono ritenu-ti problematici in quanto le loro attività incrementano il degrado ambientale, creando problemi anche agli edifici, alla circolazione aerea e creando rischi sa-nitari comunque potenziali per uomo e animali. In realtà, quest’ultimo aspetto è comunque in discussione, in quanto alcuni studi hanno dimostrato che non esiste una correlazione diretta tra un’alta presenza di colombi e talune patologie in persone che vivano in ambienti coloniz-zati dai piccioni stessi.

Valutare i rischi per il settore alimentareSe dal punto di vista dei centri urbani, un riferimento sulla soglia di accettabi-lità è stata fissata da ISPRA in 300-400 individui per kmq, nell’ambito delle im-

te il proprio numero, a partire dal secolo scorso, anche a causa di un incremento delle risorse disponibili. I piccioni colo-nizzano e sostano sui cornicioni degli edifici, sui tetti, sui cavi, sui lampioni, im-brattando con le proprie feci i manufatti e gli ambienti. Inoltre, possono essere at-tivi “infestanti” nelle imprese alimentari, attratti dalle fonti alimentari disponibili, costituiti anche dagli scarti di lavora-zione. Sono attivi per lo più nelle prime ore del giorno e nel tardo pomeriggio, cosmopoliti e provvisti di una spiccata capacità di memorizzare i luoghi a loro più idonei, si nutrono di semi, cereali ma

Lo standard BRC v.8 prevede che lo stabilimento debba dotarsi di misure adeguate per prevenire la presenza di volatili

Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti 43

di Francesco FiorenteConsulente

in Pest Management

Page 46: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

prese alimentari è necessario verificare puntualmente la presenza dei colombi e in generale dei volatili, con una precisa valutazione dei rischi.Dal punto di vista dell’impatto sulle at-tività agricole, è necessario considerare che i colombi di città hanno spesso l’a-bitudine (soprattutto nelle piccole città ma non solo) di cibarsi fuori dall’ambito cittadino, con regolari spostamenti fuo-ri di esso. Questo comportamento è del tutto simile a quello del colombo selva-tico e indica come anche gli spostamen-ti dei colombi urbani siano, per quanto riguarda l’estensione, determinati dalla dislocazione delle fonti di cibo, spe-cialmente in quelle aree dove le colture

cerealicole abbondano, attirandoli fuori città. Possono provocare grossi danni soprattutto nel momento della semina.Per quanto riguarda il settore del “Food”, sebbene fossero già da tempo note le problematiche legate alla presenza di volatili nei siti di lavorazione, la versione 8 dello standard BRC Standard Globa-le per la Sicurezza Alimentare (ufficial-mente operativo a partire dallo scorso febbraio) ricorda, al punto 4.14.7, che “lo stabilimento deve predisporre misure adeguate per prevenire l’entrata di vola-tili all’interno degli edifici o la nidificazio-ne su aree di carico e scarico”.Questo requisito comporta la necessità di valutare e agire (fornendo delle oppor-

tune evidenze) su tutti quelli che potreb-bero essere i rischi legati alla presenza di uccelli nell’ambito del sito produttivo.Anche altre linee-guida private elabo-rate dalla GDO internazionale prendono in considerazione tali aspetti ed inco-raggiano sia l’impresa alimentare che il fornitore di servizi di Pest Management a muoversi in tal senso.Dal punto di vista normativo, si ricorda brevemente che, ad eccezione di alcuni particolari casi autorizzati, le tecniche di controllo dei volatili devono essere tutte incruente e non devono portare alla sofferenza e alla soppressione degli uccelli stessi.Dal punto di vista legislativo il riferimen-to va alla Legge 157/92, che prevede il controllo ecologico e selettivo dell’avi-fauna selvatica per la tutela sanitaria umana e del patrimonio artistico, pur ri-manendo comunque nei limiti delle leg-gi in materia di maltrattamento di ani-mali (prevedendo conseguenze penali a chi causa “senza necessità” lesioni ad animali) e comunque a carico delle Re-gioni. In questo contesto sarebbe anche necessario verificare quanto attuato dalle Regioni al fine di effettuare piani

I dissuasori ad aghi possono essere usati come metodi efficaci per evitare le nidificazioni

I RISCHI SANITARI• contaminazione fecale dell’ambiente;• polverizzazione del materiale di deiezione che disperde, per via anemofila e per

aree estese, germi patogeni e responsabili di malattie trasmissibili all’uomo e agli animali (salmonellosi, micoplasmosi, borreliosi toxoplasmosi, criptococcosi, ecc.);

• rischio di infezione soprattutto in soggetti immunodepressi (bambini, donne in gravidanza, ammalati di AIDS, ecc.);

• presenza di parassiti (zecche molli, acari ed altri) che possono infestare gli ambienti.

44 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

PEST MANAGEMENT

Page 47: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

di limitazioni della fauna selvatica per la migliore gestione del patrimonio zoo-tecnico, per la tutela del suolo, per moti-vi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela delle produzioni zoo-agro-fore-stali ed ittiche, a condizione che ISPRA abbia verificato l’inefficacia della messa in atto di metodi ecologici.La gestione degli uccelli nel settore ali-mentare deve passare inevitabilmente attraverso una strategia integrata ed ecologica a lungo termine, con un’at-tenta pianificazione e un monitoraggio delle popolazioni.La gestione dei volatili, per essere effi-cace, deve essere certamente economi-camente sostenibile, oltre che durevole, fattibile dal punto di vista scientifico e tecnico, sicura per l’ambiente e comun-que condivisa anche dall’opinione pub-blica.Nello specifico, è necessario gestire i se-guenti aspetti:1. agire prevenendo l’avvicinamento, la

posa e l’ingresso degli uccelli negli stabilimenti;

2. mantenere standard igienici accetta-bili nei perimetri esterni degli stabili-menti;

La gestione dei volatili è efficace se è economicamente sostenibile, durevole, fattibile dal punto di vista scientifico e tecnico, sicura per l’ambiente e condivisa dall’opinione pubblica

IL DECALOGO DELLA GESTIONE INTEGRATA1. Approfondita conoscenza

degli aspetti normativi cogenti connessi alla gestione degli uccelli

2. Indagine sulle specie presenti e sulla loro bio-etologia

3. Analisi di tutti i possibili siti di posa e nidificazione

4. Analisi dei punti critici del sito con conseguente valutazione del rischio per ogni area dello stabilimento

5. Censimento delle popolazioni di volatili, anche in collaborazione con le Autorità sanitarie

6. Sensibilizzazione ed educazione ambientale del personale

7. Gestione delle risorse alimentari (comprese le materie prime, i semi-lavorati e gli scarti)

8. Applicazione di tecniche di gestione con metodi di esclusione, chiusura dei siti riproduttivi attraverso:a. filo ballerinob. spirali c. dissuasori ad aghid. impianti elettrostaticie. retif. laserg. dissuasori fisici/visivi di vario

genereh. dissuasori sonorii. falconeria

9. Gestione della natalità: impiego di antifecondativi o sterilizzazione chirurgica

10. Cattura e soppressione, solo con specifiche autorizzazioni da parte delle Autorità preposte

3. mantenere le porte in comunicazio-ne con l’esterno opportunamente chiuse; tutti i buchi ed i punti di posa devono essere in qualche modo resi inaccessibili agli uccelli; valutare i punti di posa e nidificazione delle tet-toie ed agire di conseguenza (per es. installazione di reti);

4. rapportarsi anche con le Autorità sa-nitarie locali, laddove sia presente un problema ambientale complessivo legato ai volatili (per es. nei pressi di discariche, zone costiere, ecc.);

5. applicare i metodi incruenti di allon-tanamento e dissuasione;

6. bonificare opportunamente gli am-bienti precedentemente infestati con pratiche di disinfestazione e disinfe-zione;

7. valutare attentamente ogni possibi-lità legata alla cattura e comunque sempre in conformità con le disposi-zioni cogenti, relative anche all’even-tuale rimozione dei nidi;

8. valutare periodicamente gli anda-menti delle presenze di volatili, regi-strando i rilievi;

9. gestire correttamente eventuali rifiuti derivanti da tali attività.

Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti 45

Page 48: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

46 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

VISTI IN FIERA

Disinfestando 2019la parola ai protagonisti

In ogni box

troverete il QR code del video con la nostra

intervista ad alcuni degli espositori italiani che

abbiamo incontrato a Disinfestando

2019.

Disinfestando ha raccolto e riunito tutti i protagonisti del Pest Management italiano, non solo negli stand degli espositori, ma anche nelle sale delle conferenze, per approfondire, conoscere, scoprire e prevedere il cammino prossimo futuro di questo settore. La manifestazione si è svolta il 6 e il 7 marzo al Centro Congressi Mi-Co di Milano e ha registrato la pre-senza di oltre 2.300 partecipanti (+ 58% sulla precedente edizione).

All’evento di Milano hanno collaborato attivamente enti e associazioni limitrofe al settore: oltre agli Ordini Professionali dei Tecno-logi Alimentari e dei Dottori Agronomi e Forestali, hanno dato il loro contributo Fise-Assoambiente, Assosistema, Afidamp e gli Enti di Certificazione degli standard alimentari IFS e BRC.Numerose anche le sessioni del programma convegnistico curato da Sinergitech, da quella sul controllo dei roditori agli standard alimentari, alla gestione del verde urbano, alla nuova normativa sugli appalti, alla sicurezza sul lavoro. In attesa dell’edizione 2021, gli operatori si sono dati appuntamento per marzo dell’anno prossimo al Forum Disinfestando, per parlare di evoluzione, aggior-namento e innovazione nel mondo del Pest Management.

COPYRUn anno di crescita e rinnovamento per Copyr. Numerose le novità portate in fiera per stimolare l’interesse dei clienti e degli operatori della disinfestazione. Al cuore dell’azienda l’attenzione verso il piretro, principio attivo di origine naturale, im-portante nell’industria alimentare molto attenta al controllo della qualità e alla gestione degli infestanti.

EKOMMERCETecnologia ed ecologia: sono queste le leve su cui l’azienda ha costruito il concept presentato in fiera. Tre le tipologie tecno-ecologiche proposte: gestione e controllo delle zanzare con i dispositivi Mosquito Magnet e

attraverso sistemi ovitrappola; lotta e controllo de-gli insetti alati, con la linea Klight e, in particolare, con il modello (prototipo) con tecnologia led; con-trollo e gestione roditori infestanti con eKomille, ac-compagnato da ekontrol, un sistema integrato per il controllo remoto dei roditori.

Page 49: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

INDIAL’azienda ha iniziato un percorso fondato sulla profes-sionalità del disinfestatore. Nell’ultimo anno, con il di-sinfestatore e con enti istituzionali, è stato creato un

network di esperienza e di condivisione delle infor-mazioni per sottolineare l’importanza di rivolgersi a un tecnico formato. INDIA ha, inoltre, implemen-tato il suo portafoglio prodotti con una nuova linea di monitoraggio, prodotti collanti, spray vespe, pro-dotti a basso impatto ambientale.

INPESTInPest, marchio di GEA, distribuisce prodotti per il monitoraggio nel settore della disinfestazione. La produzione prevede trappole per insetti e rodi-tori, compresa tutta la famiglia di fero-moni attrattivi, sia sessuali che alimen-tari. Presentata in fiera la nuova realtà Tag&Trace per la gestione del monito-raggio a livello informatico con una piat-taforma cloud.

Page 50: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

VISTI IN FIERA

48 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

SPRAYTEAMDa sempre costruttrice di atomizzatori per trattamenti contro le zanzare e contro gli insetti molesti in generale con motori die-sel, Sprayteam ha in questi ultimi anni ha sviluppato una serie

di macchinari a batteria che ha presentato anche in fiera: macchine da pick-up, quindi da installare su camioncini, e macchine autonome, come cingo-lette o motopompe con traino elettrico, dotate di cannoni a ultra-basso volume, per interventi di di-sinfestazione e disinfezione sia interni che esterni.

ZAPIL’azienda si è presentata a Disinfestando con una novità assoluta, il Kapter Fluo gel. Si tratta di un’innovativa esca insetticida per il controllo delle principali specie di

blatte. La novità del prodotto è l’uso della tecnologia fluorescen-te. Si tratta di un’esca con una matrice alimentare fortemente appetibile che contiene un colorante fluorescente. Tra i vantaggi, permette la tracciabilità della colonia di blatte presente nel sito infestato e consente di verificare il consumo di esca.

PESTNETPestnet è un distributore multimarca di soluzio-ni integrate per la disinfestazione professionale. Si presenta a Disinfestando con un’immagine nuova che vuole racchiudere i valo-ri più rappresentativi per l’azienda: la passione per il proprio lavoro e la professionalità verso i clienti e tutto il mercato della disinfestazione.

VEBIVebi si è presentata con il nuovo brand Vebi Tech: un’immagine semplice, con le sole informazioni necessarie a individuare e capire il prodotto. Tante le novità presentate: nel campo dei ro-denticidi, una crema innovativa soffice, mentre sul fronte degli insetticidi, un insetticida progettato in modo specifico contro le mosche.

Page 51: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

HT ECOSYSTEMAl cuore

del problema

LA FORZA DEL CALORE DAL 2005

ecologica efficace atossicaversatile

HT ECOSYSTEM l’innovativa tecnologia impiegata da MOUSE PER PRIMA IN ITALIA

per info [email protected] tel. 02 96778200

made in

oppura visita www.derattizzazione.it

HtSystem.indd 1 27/03/19 16:42

NEWPHARML’approccio dell’azienda al mondo della disinfestazione è quello di rispondere alle esigenze di mercato attraverso progetti specifici, all’interno dei quali vengono proposti prodotti mirati. Numero-se le soluzioni presentate in fiera: Progetto mosche, Stoccaggio

cereali, Controllo degli insetti, Progetto igiene, per il controllo di virus, batteri e funghi, e Progetto dell’en-doterapia, che vanta un brevetto innovativo per l’en-doinfusione. Tra le novità di prodotto: esche attrattive naturali per mosche, vespe e calabroni.

ORMAOrma presenta numerose novità rivolte al disinfestatore professionista: un nebulizzatore a batteria per disinfe-stare in assenza di corrente elettrica; una pompa elettrica che garantisce dieci ore di autonomia; un prodotto deri-vato dalla criminologia, simile al luminol, per individuare le tracce delle cimici dei letti. Tra i prodotti “storici”: insetticidi concentrati, con vari principi attivi, e la gamma di contenitori di esche topicida.

Page 52: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Regolamento delegato (UE) 2019/33 del-la Commissione, del 17 ottobre 2018, che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le domande di prote-zione delle denominazioni di origine, del-le indicazioni geografiche e delle men-zioni tradizionali nel settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le restrizioni dell’uso, le modifiche del disciplinare di produzione, la cancellazione della prote-zione nonché l’etichettatura e la presen-tazione. GUUE L9 dell’11 gennaio 2019.

Regolamento di esecuzione (UE) 2019/34 della Commissione, del 17 ottobre 2018, recante modalità di applicazione del re-golamento (UE) n. 1308/2013 del Parla-mento europeo e del Consiglio per quan-to riguarda le domande di protezione delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e delle menzio-ni tradizionali nel settore vitivinicolo, la

procedura di opposizione, le modifiche del disciplinare di produzione, il registro dei nomi protetti, la cancellazione del-la protezione nonché l’uso dei simboli, e del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda un idoneo sistema di controlli. GUUE L9 dell’11 gennaio 2019.

Regolamento di esecuzione (UE) 2019/35 della Commissione, dell’8 gennaio 2019, che modifica il regolamento (CE) n. 669/2009 recante modalità di applica-zione del regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al livello accresciuto di control-li ufficiali sulle importazioni di alcuni mangimi e alimenti di origine non anima-le. GUUE L9 dell’11 gennaio 2019.

Regolamento (UE) 2019/37 della Com-missione, del 10 gennaio 2019, che mo-difica e rettifica il regolamento (UE) n.

10/2011 riguardante i materiali e gli og-getti di materia plastica destinati a ve-nire a contatto con i prodotti alimentari. GUUE L9 dell’11 gennaio 2019.

Rettifica del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione, del 17 otto-bre 2018, che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le do-mande di protezione delle denominazio-ni di origine, delle indicazioni geografiche e delle menzioni tradizionali nel settore vitivinicolo, la procedura di opposizione, le restrizioni dell’uso, le modifiche del di-sciplinare di produzione, la cancellazione della protezione nonché l’etichettatura e la presentazione (GU L 9 dell’11.1.2019 ). GUUE L 15 del 17 gennaio 2019.

DECRETO 14 NOVEMBRE 2018 Modifica del decreto 30 maggio 2018, recante modalità attuative e invito a pre-

Normativa agroalimentarePeriodo 9 gennaio - 9 marzo 2019

50 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

RASSEGNA

Page 53: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

sentare proposte - Campagna assicura-tiva 2015, 2016 e 2017 - Polizze a coper-tura dei rischi sulle strutture aziendali e dei costi di smaltimento delle carcasse animali e, per la sola annualità 2017, po-lizze sperimentali sui ricavi. GU Serie ge-nerale n. 18 del 22.01.2019.

Regolamento (UE) 2019/124 del Consi-glio, del 30 gennaio 2019, che stabilisce, per il 2019, le possibilità di pesca per al-cuni stock ittici e gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque dell’Unione e, per i pescherecci dell’Unione, in determinate acque non dell’Unione GUUE L 29 del 31 gennaio 2019.

Decisione di esecuzione (UE) 2019/300 della Commissione, del 19 febbraio 2019, che istituisce un piano generale per la gestione delle crisi riguardanti la sicu-rezza degli alimenti e dei mangimi. GUUE L 50 del 21 febbraio 2019.

DECRETO 21 DICEMBRE 2018Aggiornamento dell’allegato 13 al decre-to 29 aprile 2010, n. 75, recante: «Riordi-no e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88». GU Serie Generale n.48 del 26.02.2019.

Rettifica del regolamento (UE) 2018/1497 della Commissione, dell’8 ottobre 2018, che modifica l’allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento euro-peo e del Consiglio per quanto riguarda la categoria di alimenti 17 e l’uso degli additivi alimentari negli integratori ali-mentari (GU L 253 del 9.10.2018). GUUE L 60 del 28 febbraio 2019.

Regolamento (UE) 2019/343 della Com-missione, del 28 febbraio 2019, che pre-vede deroghe all’articolo 1, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, re-

lativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari, per l’uso di alcuni descrittori generici. GUUE L 62 dell’1 marzo 2019.

Regolamento di esecuzione (UE) 2019/344 della Commissione, del 28 febbraio 2019, concernente il mancato rinnovo dell’ap-provazione della sostanza attiva etopro-fos, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mer-cato dei prodotti fitosanitari, e la modifica dell’allegato del regolamento di esecuzio-ne (UE) n. 540/2011 della Commissione. GUUE L 62 dell’1 marzo 2019

Rettifica della direttiva 2001/112/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2001, concer-nente i succhi di frutta e altri prodot-ti analoghi destinati all’alimentazione umana (GU L 10 del 12.1.2002 ). GUUE L 66 del 7 marzo 2019.

51Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

a cura di LaTribuna

Page 54: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

52 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

NEWS/DAL MONDO

ONU ISTITUISCE LA GIORNATA MONDIALE DELLA SICUREZZA SANITARIA DEGLI ALIMENTIIl 7 giugno sarà la Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti: lo ha proclamato una risoluzione delle Nazioni Unite approvata il 20 dicembre 2018, che ha espressamente riconosciuto che “non c’è sicurezza alimentare senza alimenti sicuri dal punto di vista igienico-sanitario”.Il cibo non sicuro causa nel mondo più di 200 malattie, comprese alcune forme di cancro, evidenziando come la sicurezza alimentare e la battaglia per sradi-care la fame si estenda ben oltre i problemi di produzione e distribuzione.Le malattie di origine alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e rappresentano un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini e le persone che vivono in regioni a basso reddito. Inoltre, gli alimenti sicuri contribuiscono positivamente al commercio, all’occupazione e alla riduzione della povertà. «La Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti sarà un’opportunità per prendere un momento per pensare a qualcosa che spesso diamo per scontato: la sicurezza alimentare», commenta il segretario del Codex Tom Heilandt. «La comunità internazionale parlerà con una sola voce il 7 giugno per promuovere la consapevolezza e ispirare le azioni per un cibo più sicuro» ha affermato.Nel 2019 sono previste due importanti conferenze internazionali sulla sicurez-za alimentare: la prima conferenza internazionale Fao, Oms e Unione Africana sulla sicurezza alimentare che si è tenuta in Etiopia a Addis Abeba il 12 e 13 febbraio scorso e il Forum internazionale sulla sicurezza alimentare e il com-mercio, organizzato da Fao, da Oms e Omc a Ginevra il 23 e 24 aprile 2019.

SIMeVeP

ACCORDI ITALIA-CINA: FIRMATI I PROTOCOLLI DEL SETTORE VETERINARIODurante la recente visita in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, il Ministro della Salute, Giulia Grillo, ha firmato con le autorità del governo di Pechino tre accordi - da lungo tempo oggetto in corso di negoziati bilaterali nei settori alimentari, veterina-rio e della salute. Gli accordi con Pechi-no portano a compimento i negoziati bilaterali, in corso da tempo, nei settori alimentari, veterinario e della salute. Stimato un fatturato iniziale di 50 milioni di euro, vediamoli nel dettaglio.Sicurezza alimentare - Nell’ambito del tema della sicurezza alimentare già da tempo al centro della collaborazione tra le autorità competenti dei due Paesi è stato firmato l’atteso protocollo che consentirà l’accesso al mercato cinese di carne suina congelata dall’Italia. Nello stesso settore sono ora in un’avanzata fase di negoziato anche gli accordi che riguardano le esportazioni in Cina di carni e prodotti bovini e di pollame.Export seme bovino - Il Protocollo per l’esportazione di seme bovino dall’Italia alla Cina che apre un importante cana-le commerciale per questo comparto zootecnico del nostro Paese. L’Italia sarà responsabile della quarantena e dell’i-spezione dei tori donatori, degli animali teaser e del seme bovino da esportare in Cina e del rilascio dei certificati sanitari.

Page 55: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

53Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

NEWS

Le modalità degli impegni sono dettaglia-te nel Protocollo siglato dai due Paesi.Export carni suine congelate - Il Protocollo per l’esportazione in Cina di carni suine congelate indica le Direzioni Generali per la sicurezza degli alimenti (Dgisan) e per la sanità animale e dei farmaci veterinari (Dgsaf) quali autorità competenti per l’Italia in materia di su-pervisione, ispezione e quarantena della produzione alimentare di origine ani-male, delle malattie degli animali, della gestione e delle misure per il controllo, dei mangimi e dei farmaci veterinari. Le Direzioni Generali avranno il compito di coordinare e supervisionare le atti-vità che garantiscono la sicurezza dei prodotti esportati dall’Italia in Cina; tali attività sono svolte- a livello locale- da veterinari ufficiali che lavorano presso le autorità locali competenti. I veterinari ufficiali sono delegati alla firma del cer-tificato sanitario concordato con la Cina.Cooperazione sanitaria - Con il Piano di Azione per il triennio 2019-21, Italia e Cina rafforzano la collaborazione in campo sanitario, dalle politiche del farmaco, alla prevenzione delle ma-lattie trasmissibili e non trasmissibili; inoltre, l’Istituto Superiore di Sanità ha firmato un Memorandum of understan-ding (Mou) di collaborazione scientifica con lo Shangai Hospital Development Center nel settore della salute pubblica e della ricerca.

@nmviOggi

PROTOCOLLO PER LA CORRETTA GESTIONE DELLA RISTORAZIONE COLLETTIVAMilioni di cittadini consumano gior-nalmente almeno un pasto fuori casa. Con questa premessa la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) e il Ministero della Salute hanno siglato un protocollo d’intesa al fine di accrescere la conoscenza tecnica e professionale degli operatori di settore coinvolti nelle attività di conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti. La prima finalità del Protocollo, sottoscritto il 5 dicembre, è di “promuovere inizia-tive utili a diffondere ed incentivare il processo di informazione e conoscenza di tematiche concernenti la sicurez-za sia sotto il profilo nutrizionale che igienico-sanitario”. Le azioni da in-traprendere vanno dalla formazione degli operatori della ristorazione alla

divulgazione di conoscenze e informa-zioni legate alla sicurezza alimentare e nutrizionale per incoraggiare l’adozione di corretti stili alimentari.Il Ministero della Salute - si legge in una nota - sottoscrive gli impegni in quanto autorità competente in materia di igiene e sicurezza alimentare e nutrizionale, pro-muove e incoraggia stili e comportamenti di vita salutari e idonee abitudini alimen-tari. FIPE-Confcommercio rappresenta un settore nel quale operano più di 300 mila aziende e firma il CCNL di comparto (dipendenti di pubblici esercizi, ristora-zione collettiva e commerciale e turismo). Le parti si sono impegnate a sviluppare un piano d’azione ove individueranno in concreto le iniziative da adottare.

@nmviOggi

Page 56: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

L’INFORMAZIONE DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE• FOOD SAFETY • CONTROLLO QUALITÀ • DISINFESTAZIONE • PREVENZIONE • ANALISI DI LABORATORIO • HYGIENIC DESIGN • HACCP

OPPURE ABBONATI ONLINE ALL’INDIRIZZOwww.igiene-alimenti.it

abbonamento annuale

NON PERDERE QUESTA OCCASIONECOMPILA LA CARTOLINA QUI SOTTOE ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO A SOLI

40 €

CAMPAGNA ABBONAMENTI

Compila questo coupon e invialo via fax al n. 02 70057190 o email: [email protected]: Quine Srl Via Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax +39 02 70057190

PRODUZIONE TRASFORMAZIONE DISTRIBUZIONE RISTORAZIONE

BIM

ESTR

ALE

– ED

ITOR

E ED

RA S

.R.L

. – 2

0141

MIL

ANO

– VI

A G.

SPA

DOLI

NI, 7

Igiene AlimentiN°1 GENNAIO 2019

Impianti e processi

LATTIERO CASEARIO

SU PICCOLA SCALA

Come progettare gli spazi in ottica

di prevenzione igienico sanitaria

Tecnologie

CONSERVE VEGETALI:

IL BLANCHING

Un processo semplice ma strategico

per stabilizzare il prodotto

FOOD SAFETY

validazione e verifica

dei metodi rapidi

Nome e Cognome

Azienda

Indirizzo

Cap Città

Telefono

E-mail

PEC (per fatturazione elettronica)

Codice fiscale (obbligatorio)

Partita IVA Codice destinatario (per fatturazione elettronica)

Desidero sottoscrivere il seguente abbonamento:

Abbonamento annuale Italia a € 40,00 (6 numeri).

Abbonamento annuale Europa a € 80,00 (6 numeri).

PAGAMENTO

Bonifico Bancario IBAN IT88U0521601631000000000855 (allego fotocopia)

Versamento su c/c postale N.60473477 intestato a Quine Srl - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (allego fotocopia)

Addebito su carta di credito Visa Carta Sì Mastercard

n. scadenza /

CVC (CVC: ultime 3 cifre del numero che si trova sul retro, nello spazio della firma)

Firma

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATIAi sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 (GDPR), il sottoscritto _______________________________ esprime il proprio espresso e specifico consenso al trattamento dei dati ai fini di:- Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, se autorizzato dal cliente, da parte di Quine Srl

o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso Nego il mio consenso

- Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, se autorizzate dal cliente per finalità di profilazione (come ad es. memorizzazione di abitudini di consumo) volte a migliorare le offerte nei confronti del cliente, da parte di Quine Srl o di società da essa controllate, collegate o partecipate;

Esprimo il mio consenso Nego il mio consenso

- Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, e di profilazione se autorizzato dal cliente, per conto di società terze (appartenenti alle categorie editoria, professionisti della salute, case farmaceutiche ecc), non facenti parte di Lswr Group.

Esprimo il mio consenso Nego il mio consenso

Esprimo il mio consenso al trattamento in base all’informativa di cui sopra.

Data Firma

RIVISTA UFFICIALE DELL’ORDINE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI

Abb_IA_230x285_2019.indd 1 18/02/19 09:45

Page 57: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

55Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

RELAZIONE SUL CONTROLLO UFFICIALE DI ALIMENTI E BEVANDENel corso del 2017 sono stati preleva-ti 47.804 campioni ufficiali di alimenti, bevande e materiali a contatto con ali-menti; su ciascun campione sono state effettuate in media 2,48 determinazioni analitiche per un totale complessivo di 118.550 analisi: sono risultate irrego-lari circa lo 0,88%. Le non conformità si concentrano prevalentemente nelle “carni e prodotti a base di carne” e nei “prodotti lattiero caseari” e sono princi-palmente di tipo microbiologico. Sul to-tale delle irregolarità microbiologiche la percentuale più alta si è registrata per il genere (51,40%), incluso il gruppo degli STEC, seguito dal genere (38,2%) e da (20,41%)I Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione e i Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L hanno comples-sivamente controllato 176.217 stabili-menti, dei quali 39.598 (pari al 22,59%)

hanno mostrato infrazioni durante le ispezioni; complessivamente sono state effettuate 490.904 ispezioni.Il controllo riguarda sia i prodotti ali-mentari, indipendentemente dall’origine e provenienza, destinati ad essere com-mercializzati sul territorio nazionale, che quelli destinati ad essere spediti in un altro Stato dell’Unione europea oppure esportati in uno Stato terzo. Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità di verificare e garantire la conformità dei prodotti alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori e assicurare la lealtà delle transizioni commerciali.I controlli ufficiali sono eseguiti in qual-siasi fase della produzione, della trasfor-mazione, della distribuzione, del magaz-zinaggio, del trasporto, del commercio e della somministrazione.

L’INFORMAZIONE DI QUALITÀ AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE• FOOD SAFETY • CONTROLLO QUALITÀ • DISINFESTAZIONE • PREVENZIONE • ANALISI DI LABORATORIO • HYGIENIC DESIGN • HACCP

OPPURE ABBONATI ONLINE ALL’INDIRIZZOwww.igiene-alimenti.it

abbonamento annuale

NON PERDERE QUESTA OCCASIONECOMPILA LA CARTOLINA QUI SOTTOE ATTIVA SUBITO IL TUO ABBONAMENTO A SOLI

40 €

CAMPAGNA ABBONAMENTI

Compila questo coupon e invialo via fax al n. 02 70057190 o email: [email protected]: Quine Srl Via Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax +39 02 70057190

PRODUZIONE TRASFORMAZIONE DISTRIBUZIONE RISTORAZIONE

BIM

ESTR

ALE

– ED

ITOR

E ED

RA S

.R.L

. – 2

0141

MIL

ANO

– VI

A G.

SPA

DOLI

NI, 7

Igiene AlimentiN°1 GENNAIO 2019

Impianti e processi

LATTIERO CASEARIO

SU PICCOLA SCALA

Come progettare gli spazi in ottica

di prevenzione igienico sanitaria

Tecnologie

CONSERVE VEGETALI:

IL BLANCHING

Un processo semplice ma strategico

per stabilizzare il prodotto

FOOD SAFETY

validazione e verifica

dei metodi rapidi

Nome e Cognome

Azienda

Indirizzo

Cap Città

Telefono

E-mail

PEC (per fatturazione elettronica)

Codice fiscale (obbligatorio)

Partita IVA Codice destinatario (per fatturazione elettronica)

Desidero sottoscrivere il seguente abbonamento:

Abbonamento annuale Italia a € 40,00 (6 numeri).

Abbonamento annuale Europa a € 80,00 (6 numeri).

PAGAMENTO

Bonifico Bancario IBAN IT88U0521601631000000000855 (allego fotocopia)

Versamento su c/c postale N.60473477 intestato a Quine Srl - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (allego fotocopia)

Addebito su carta di credito Visa Carta Sì Mastercard

n. scadenza /

CVC (CVC: ultime 3 cifre del numero che si trova sul retro, nello spazio della firma)

Firma

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATIAi sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 (GDPR), il sottoscritto _______________________________ esprime il proprio espresso e specifico consenso al trattamento dei dati ai fini di:- Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, se autorizzato dal cliente, da parte di Quine Srl

o di società da essa controllate, collegate o partecipate; Esprimo il mio consenso Nego il mio consenso

- Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, se autorizzate dal cliente per finalità di profilazione (come ad es. memorizzazione di abitudini di consumo) volte a migliorare le offerte nei confronti del cliente, da parte di Quine Srl o di società da essa controllate, collegate o partecipate;

Esprimo il mio consenso Nego il mio consenso

- Invio e-mail promozionali e/o comunicazioni di marketing, nonché effettuazione di ricerche di mercato, e di profilazione se autorizzato dal cliente, per conto di società terze (appartenenti alle categorie editoria, professionisti della salute, case farmaceutiche ecc), non facenti parte di Lswr Group.

Esprimo il mio consenso Nego il mio consenso

Esprimo il mio consenso al trattamento in base all’informativa di cui sopra.

Data Firma

RIVISTA UFFICIALE DELL’ORDINE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI

Abb_IA_230x285_2019.indd 1 18/02/19 09:45

CONTROLLI UFFICIALI ANCHE PER I PRODOTTI SUL WEBCresce il numero delle aziende alimentari che sfruttano i nuovi modelli del business online. Il web contiene molte offerte di pro-dotti alimentari, compresi gli integratori.«Tuttavia - fa notare una nuova relazione della Commissione Europea - gli opera-tori che entrano in questo mercato non sempre sanno che le norme sulla sicurez-za alimentare dell’Unione Europea sono applicabili anche alle vendite online».La Commissione ha analizzato i controlli ufficiali degli Stati Membri sulle vendite di alimenti via internet, per verificare se la compravendita online sia stata inserita nei sistemi di sicurezza alimentare vigen-ti. Le norme che disciplinano le attività commerciali alimentari tradizionali (ad esempio norme di igiene e etichettatura) devono essere rispettate anche per gli alimenti oggetto di shopping online.La conclusione della Commissione è che i controlli ufficiali per la sicurezza degli alimenti compravenduti online “sono an-cora limitati e dovranno essere ulterior-mente potenziati, anche a causa della ra-pida crescita prevista nei prossimi anni di e-commerce”. La relazione si basa su una serie di missioni della DgSante condotte nel 2017 in sette Stati membri dell’UE.

NEWS /CONTROLLI UFFICIALI

Page 58: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Bayer, da professionista a professionistaTutti i giorni i disinfestatori proteggono l’igiene e la salute facendo fronte alle sfide complesse portate dagli infestanti. Bayer è orgogliosa di sostenerli nel loro lavoro, da professionisti a professionisti. A Disinfestando 2019 Bayer ha presentato le sue soluzioni integrate che affiancano i professionisti nel loro importante lavoro che contribuisce a mantenere gli ambienti salubri e a garantire la sicurezza degli alimenti.Deltagard FL è un insetticida concentrato in formulazione SC - Sospensione Concentrata - a base di deltametrina, ideale per la lotta a insetti striscianti e mosche. Può essere utilizzato in ambienti residenziali, commerciali, industriali, come ad esempio industrie alimentari. L’effetto di Deltagard FL sulle superfici trattate può durare fino a 3 mesi, a seconda della natura delle superfici e del loro grado di pulizia. Deltagard FL si utilizza applicato con una pompa irroratrice in grado di generare uno spray a gocce grosse, erogato in modo da formare una fascia di circa 50 cm di ampiezza. In locali e superfici soggetti a pulizia con acqua si può utilizzare per trattare crepe e fessure. È un prodotto Biocida.QuickBayt WG10 Forte è la soluzione forte per il controllo delle

mosche. La formulazione WG moschicida contenente Muscalure, feromone di aggregazione di Musca domestica, rende QuickBayt WG10 Forte rapidamente attrattivo verso le mosche e con effetti di riduzione della presenza di mosche visibili già dopo un giorno. I suoi effetti insetticidi durano fino a 8 settimane dall’applicazione. QuickBayt WG10 Forte si applica per pennellatura, concentrandone l’applicazione nelle aree più frequentate dalle mosche. È ideale in allevamenti, edifici rurali, impianti per il trattamento di rifiuti zootecnici. È un prodotto Biocida.Maxforce è il marchio dei gel professionali per i trattamenti di disinfestazione contro scarafaggi e formiche. Nata dal lavoro dei centri di ricerca Bayer, la linea Maxforce offre qualità professionale, formulazioni stabili e durature, prodotti certificati HACCP e uno spettro d’azione esteso a infestanti difficili come la formica faraone (Monomorium pharaonis), la formica argentina e le blatte. I gel Maxforce sono utilizzati con successo dai disinfestatori in tutto il mondo.

BAYERwww.es.bayer.it

SOLUZIONI ANALITICHE PER LA RILEVAZIONE DI MICRORGANISMI NEGLI AMBIENTI DI PRODUZIONE

I microrganismi possono essere naturalmente presenti negli alimenti e sulle loro superfici (ad esempio degli ortaggi freschi) oppure intervenire come contaminazione durante il processo di produzione.R-Biopharm mette a disposizione diversi sistemi analitici per il controllo dello stato d’igiene e la rilevazione di microrganismi negli ambienti di produzione. In particolare, utilizzando le Rida®Stamp, piastre agar a contatto diretto, è possibile eseguire la conta delle colonie in modo semplice e veloce per verificare l’efficacia delle operazioni di detersione e disinfezione, valutare lo stato igienico delle superfici ed individuare eventuali fonti di contaminazione. Ogni Rida®Stamp è costituita da un terreno con sostanze cromogene necessarie per l’isolamento

delle colonie. La gamma completa Rida®Stamp comprende: conta totale, E. coli e coliformi, lieviti e muffe, Pseudomonas, Salmonella e Staphylococcus aureus.Il sistema Rida®Check consente, invece, di rilevare i residui proteici che reagiscono con l’indicatore di colore del tampone. Questa interazione produce una diminuzione del pH, che porta ad una rapida reazione colorimetrica dal giallo al verde. A seconda dell’intensità del cambiamento di colore è possibile stabilire le linee guida relative al livello di contaminazione ed avviare le procedure di correzione.Infine, il bioluminometro PD 30, insieme ai reattivi dedicati LuciPac Pen, costituisce un sistema semplice e portatile indispensabile per conoscere lo stato di igiene di una superficie in pochi secondi. La tecnologia si basa sulla misura della bioluminescenza dell’ATP (adenosina trifosfato) o dell’AMP (adenosina monofosfato). L’intensità della luminescenza è letta dal bioluminometro e trasformata in un dato numerico espresso in RLU (Unità di Luce Relativa) visibile sul display in soli 10 secondi. Più elevato è il valore letto più sporca è la superficie analizzata.

R-BIOPHARMwww.r-biopharm.com

Le piastre Rida®Stamp

56 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

PRODOTTI E SOLUZIONI

Page 59: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Nuvex® No-PBO rappresenta la punta di diamante dell’intera gamma. Esclusivamente a base di piretro naturale, è il prodotto ideale per bonifiche di ambienti infestati da insetti volanti e striscianti in ambito alimentare (ristoranti, pastifici, molini, cantine, reparti stagionatura salumi, ecc.). Successivamente all’applicazione del Nuvex No-PBO, effettuata al termine della lavorazione degli alimenti, si consiglia una sanificazione delle superfici e degli impianti.Nuvex® EC, insetticida concentrato emulsionabile a base di piretro naturale e PBO, il quale funge da sinergizzante velocizzando gli effetti letali sugli insetti, ed inoltre, contribuisce a massimizzare l’effetto “snidante”. Indicato anche per la disinfestazione in ambiente esterno, risulta attivo contro tutti gli insetti domestici e particolarmente contro zanzare e scarafaggi. Nuvex® Granuli in microgranuli bagnabili si conferma la novità assoluta. Completamente inodore, risulta immediatamente attivo dopo l’applicazione tal quale, manifestando un effetto abbattente immediato soprattutto se ad essere trattati sono i nidi di insetti striscianti e i formicai.Nuvex® Aerosol risulta la soluzione pronta all’impiego specifica per i locali interni. Applicato come un tradizionale spray, Nuvex Aerosol sprigiona tutte le proprietà abbattenti del piretro naturale con un effetto istantaneo sulle entomofaune infestanti. Particolarmente risolutivo nei trattamenti perimetrali, per esempio lungo i battiscopa, ad effetto snidante su formiche e scarafaggi.

NEWPHARMwww.newpharm.it

Protezione sicura degli ambienti e degli spazi produttivi con prodotti naturaliLa presenza di infestanti nella filiera agroalimentare rappresenta un rischio elevato. Artropodi e Roditori, infatti, vengono annoverati tra i più famosi vettori meccanici di microrganismi - batteri, virus e muffe – che possono facilmente provocare la contaminazione di ingredienti e prodotti trasformati, con conseguenze dirette sulla salute degli operatori del settore alimentare e dei consumatori.Forte di un’esperienza trentennale, Newpharm Agro&Biocides propone prodotti all’avanguardia e strategie efficaci per preservare l’igiene degli ambienti e la sicurezza alimentare in tutte le fasi del processo: dalla conservazione delle materie prime in magazzino alla produzione, lavorazione e stoccaggio dei prodotti finiti.La gamma Nuvex® Piretro bio è stata sviluppata secondo standard qualitativi elevatissimi e distingue diverse formulazioni (liquidi concentrati, granuli e spray) destinate agli utilizzi più disparati.

57Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 60: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Sistemi di controllo per un monitoraggio in tempo realeEkontrol è un sistema di controllo integrato che consente il monitoraggio in tempo reale di tutte le tipologie di sistemi di derattizzazione da qualsiasi parte del mondo in qualunque momento. Ekontrol si compone di una componente hardware (costituita da uno o più sensori remoti) e una software (applicazione web accessibile via internet).I sensori possono essere installati su qualunque dispositivo di cattura, sia esso al sistema elettromeccanico Ekomille, che una comune trappola o erogatore di sicurezza di esche rodenticide. Inoltre, possono essere posizionati in modalità “free”, in prossimità di punti di accesso e transito da sottoporre a monitoraggio, quali cavidotti, controsoffittature, pavimenti flottanti, brecce nei muri, cabine elettriche o altri siti sensibili. I sensori inviano le informazioni di monitoraggio tramite un trasmettitore GSM/GPRS e sono virtualmente posizionabili ovunque vi sia copertura di rete. Il sensore rileva solo il passaggio di animali a sangue caldo, escludendo così un gran numero di falsi positivi, come insetti o rettili.Ekontrol oltre alla sezione hardware, costituita dal sensore GSM posizionabile su trappole, erogatori e punti di monitoraggio, è supportato da una sofisticata piattaforma software per l’acquisizione e la gestione delle informazioni trasmesse. Un’applicazione web, accessibile da pc, tablet o smartphone, consente il controllo dei dispositivi, ovvero la verifica del loro stato in vita e la misura della percentuale di carica della batteria, oltre che il monitoraggio in tempo reale del numero delle catture o dei passaggi di roditori con opzione di ricevimento di notifiche via email.

L’accesso alla piattaforma può essere consentito non solo ai tecnici pest control operators, ma anche ai loro clienti, se autorizzati, per permettere anche ad essi il controllo delle rilevazioni (catture o passaggi) in tempo reale. Un efficace sistema di statistiche consente la visualizzazione di report sullo stato dei dispositivi e sul numero di catture effettuate per intervallo temporale, con raggruppamenti per clienti o anche di singoli cantieri.

EKOMMERCEwww.ekommerce.it www.ekontrol.it

L’IMPORTANZA DEL SOPRALLUOGO DI CAMPO PER IL RESPONSABILE TECNICO NEI SERVIZI DI DISINFESTAZIONEI sopralluoghi di campo, la cui figura cardine è il Responsabile tecnico, sono una fase molto importante delle attività di una ditta di disinfestazione. La loro corretta impostazione infatti determina la buona riuscita del servizio di Pest Management.Tre sono i tipi di sopralluoghi che interessano le imprese di disinfestazione: sopralluoghi iniziali, sopralluoghi programmati o ordinari e sopralluoghi straordinari. Per tutti i tipi di sopralluogo valgono le medesime regole di attuazione.La raccolta delle informazioni è il primo step fondamentale. Le informazioni che si raccolgono in questa fase dalle persone che lavorano nel cantiere da ispezionare sono sempre

preziose. Non si devono mai lasciare dei “vuoti informativi” per pigrizia o perché non si ottengono le risposte desiderate. Segue l’elaborazione scritta che chiude il sopralluogo. Nella compilazione del foglio di lavoro (cartaceo o digitale) è fondamentale indicare quelle criticità che possono favorire l’insorgenza di infestanti (scarsa igiene ambientale, sacco di materie prime rotto, erba incolta, porte aperte, ecc.), confondere la presenza reale o passata di quest’ultimi (mancata pulizia di vecchie tracce come feci o rosure) oppure quella serie di impedimenti che limitano lo svolgimento regolare del servizio di monitoraggio (postazioni rotte, disperse

58 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

PRODOTTI E SOLUZIONI

Page 61: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

o non più raggiungibili dagli operatori). È quindi importante indicare “chi deve fare cosa, quando e come” con un piano d’azione dettagliato di come si intende intervenire.Tutte queste annotazioni devono essere comunicate e spiegate al proprio committente nella fase di uscita dal cantiere al fine di evitare interpretazioni dubbie da parte del committente stesso. Questo momento deve essere recepito come un confronto tra le parti per stimolare azioni correttive o di miglioramento, non sempre intraprese dai committenti. I sopralluoghi non sono quindi dei semplici rilievi di campo o percorsi di routine per gli operatori di un’impresa di disinfestazione. Da qualsiasi tipologia di sopralluogo infatti

devono emergere considerazioni per sviluppare potenziali modifiche gestionali, strutturali o anche la programmazione di un nuovo percorso di controllo nel Pest Management. Un’impresa di Pest Control deve confrontarsi con il cliente al termine di ogni anno contrattuale per un’attenta e ponderata analisi costi-benefici. Se è vero che la qualità costa, è ancora più vero che la qualità risolve i problemi.

Staff inPESTlab

GEAwww.geaitaly.itwww.inpest.it

Quando si ha a che fare con generi alimentari freschi e facilmente deperibili è indispensabile garantire sempre condizioni climatiche ottimali, in modo che non giungano sul mercato merci di qualità scadente. Con i data logger WiFi testo Saveris 2, sarete sempre sicuri che la temperatura risponde esattamente ai valori previsti in tutti i principali punti di misura del freddo. Viene così garantita la qualità della vostra merce e la soddisfazione del cliente.Per i responsabili della qualità che operano nel commercio di generi alimentari, gli alimenti freschi rappresentano una vera e propria sfida. Frutta, verdura, carne, pesce o prodotti derivati dal latte non devono solo avere un aspetto invitante e appetitoso, ma anche essere igienicamente ineccepibili e quindi sicuri. In entrambi i casi è fondamentale la temperatura. Il data logger WiFi testo Saveris 2 è stato concepito per tenere sotto controllo con maggiore efficienza proprio questo parametro: permette di controllare e documentare tutti i principali punti di misura del freddo senza le fastidiose e lunghe operazioni manuali.Le macellerie, le panetterie e le piccole aziende che si occupano della trasformazione di generi alimentari, come ad esempio le gastronomie o la piccola ristorazione, si trovano spesso a dover produrre, conservare e vendere i loro prodotti sotto lo stesso tetto. Anche nelle cucine industriali come mense o aziende di catering è richiesto un alto livello di attenzione, prudenza e know-how specialistico. Da questo punto di vista, i data logger WiFi testo Saveris 2 alleggerisce notevolmente il vostro lavoro, perché fa sì che le temperature vengano controllate automaticamente in tutti i punti critici. Inoltre, gli

allarmi, che scattano ogniqualvolta una soglia viene superata, forniscono quel surplus di sicurezza che non guasta mai. testo Saveris 2 è un sistema di acquisizione dati con data logger WiFi, che potete comporre con la massima flessibilità in base alle vostre esigenze e integrare facilmente nella vostra rete esistente. A seconda di cosa e dove dovete misurare, potete accedere a una vasta gamma di data logger di temperatura e di umidità e a una gamma ancora più vasta di sonde. Tutti i data logger trasmettono i valori rilevati al Testo Cloud, dove vengono automaticamente archiviati e documentati. Grazie all’accesso al cloud, potete sempre consultare i vostri valori di misura con lo smartphone, il tablet o il PC e ricevere un allarme quando vengono raggiunti valori critici. Sempre e ovunque.

TESTOwww.testo.it

Monitoraggio di umidità e temperatura con testo Saveris 2

59Marzo/Aprile 2019 Igiene Alimenti

Page 62: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti

Normativa alimentare:due Codici a confronto

All’inizio di quest’anno, La Tribuna srl di Piacenza, casa editrice del Gruppo LSWR, ha pubblicato il “Codice degli Alimenti” curato dallo Studio Gaetano Forte di Ferrara e, precisamente dagli avvocati Gaetano Forte, Chiara Mari-nuzzi, Raffaella Flammia, Cristina la Corte.

Un’opera imponente e importante che, solamente una squadra specializzata, qualifi-cata e affiatata di avvocati poteva realizzare, e che non può mancare sulla scrivania di tutti gli addetti del comparto.Invero, la stessa casa editrice, aveva già pubblicato nel 1977 “Il codice delle leggi sulle sostanze alimentari sulle bevande e sui prodotti di uso agrario”, a cura di Vasta e Fanti. Sfogliando frettolosamente le due edizioni, si può notare che mentre nel 1977 tutta normativa del settore era stampata in 800 paginette di 140 x 180 mm, nel 2019 riem-pie ben 2.797 pagine, nel formato 170 x 245. Passando ai contenuti, nel 1977 il Corpus legis di settore contava 200 norme - di cui 9 “trasversali” e 191 “verticali”-, mentre nel 2019, salvo errori od omissioni, queste sommano a 586, di cui 334 “trasversali” e 253 “verticali”.

Nei fatti, la legislazione “verticale” passa quindi da 191 a 253 norme: dopo qua-rant’anni sembra ragionevole. Al contrario, l’incremento della normativa “orizzontale” sembrerebbe meno congruo e razionale. Leggendo poi i titoli, ne troviamo 63 relativi ai controlli: 19 in merito ai controlli ufficiali, 41 riguardanti le Autorità competenti e al-tri 3 per gli aspetti procedurali. Senza dubbio la materia è molto delicata per le responsabilità penali e amministra-

tive che coinvolgono, ma anche e soprattutto per le ricadute sulla salute dei consumatori. Certamente l’Unione Europea non fa mancare la sua puntuale presenza, però anche l’italico attaccamento alla “norma stagionata” agevola l’enorme accumulo normativo. Per esempio, il provvedimento più “invecchiato” ha già compiuto i suoi 118 anni! Trat-tasi del RD 3 febbraio 1901, n.45, intitolato “Regolamento per l’esecuzione della legge 22 dicembre 1889, n. 5849, concernente la tutela dell’igiene e della sanità pubblica”. Al secondo posto di questa classifica troviamo il RDL del 15 ottobre 1925, n. 2033, che conta 94 anni!È proprio fuori luogo chiedersi se tali norme siano ancora applicabili?Non è il caso di razionalizzare definitivamente tale normativa eccessivamente “stagionata”?

VINCENZO BOZZETTI

La materia è delicata per le responsabilità penali e amministrative che ne derivano

60 Igiene Alimenti Marzo/Aprile 2019

CONTROVENTO

Page 63: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti
Page 64: N°2 MARZO/APRILE 2019 Igiene Alimenti