N. T. e strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e nei DSA

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L/O/G/O N. T. e strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e nei DSA Istituto Comprensivo “Principe di Napoli 2° Istituto Comprensivo “O. M. Corbino”

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N. T. e strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e nei DSA. 2 ° Istituto Comprensivo “O. M. Corbino ”. I° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli. 06.11.2008 Ore 15:00 – 19:00. - Difficolt à di letto-scrittura, DSA e N. Tecnologie - PowerPoint PPT Presentation

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L/O/G/O

N. T. e strategie didattiche nelle difficoltà di

letto-scrittura e nei DSA

N. T. e strategie didattiche nelle difficoltà di

letto-scrittura e nei DSA

I° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli

2° Istituto Comprensivo “O. M. Corbino”

Page 2: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Progetto di formazione – I CARE“Nuove Tecnologie e strategie per l’intervento didatticonelle difficoltà di letto-scrittura e nei DSA”

- Lavagna multimediale, Dragon NaturallySpeaking, Clicker 4, Inspiration, Supermappe, C-map, Freemind, Knowledge M.

13.11.2008 Ore 15:00 – 19:00

06.11.2008 Ore 15:00 – 19:00

20.11.2008 Ore 15:00 – 19:00

27.11.2008 Ore 15:00 – 19:00

- Difficoltà di letto-scrittura, DSA e N. Tecnologie - Tachistoscopio, Carlo mobile studio, libri digitali, Superquaderno, scanner, ocr, IRIS Pen

- Dislessia e trattamento sub lessicale, Dislessia evolutiva, Analisi visiva dei grafemi, Dalla parola alla frase, Dalla frase al testo, Giocare con le parole, Il giardino della lettura.

- Lettura morfo-lessicale, Lettura sublessicale e analisi sillabica, Recupero in ortografia, Start - Avviamento alla lettura senza errori, Lettura di base 1-2-3

- Protocollo logopedico De Filippis, Scienze facili, Storia facile, Geografia facile, Grammatica facile, Le prime mille parole, Software freeware:

Ivana Sacchi 2008, Qualisoft.

04.12.2008 Ore 15:00 – 19:00

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Progetto di formazione – I CARE“Nuove Tecnologie e strategie per l’intervento didatticonelle difficoltà di letto-scrittura e nei DSA”

- Lavagna multimediale interattiva, Dragon NaturallySpeaking, Clicker 4. Utilizzo delle mappe concettuali nella didattica: Inspiration, Supermappe, C-map, Freemind, Knowledge M.

29.01.2009 Ore 15:30 – 19:30

22.01.2009 Ore 15:30 – 19:30

05.02.2009 Ore 15:30 – 19:30

12.02.2009 Ore 15:30 – 19:30

- Difficoltà di letto-scrittura, DSA e N. Tecnologie - Tachistoscopio, Carlo mobile studio, balabolka, libri digitali, Superquaderno.

- Dislessia e trattamento sub lessicale, Dislessia evolutiva, Analisi visiva dei grafemi, Dalla parola alla frase, Dalla frase al testo, Giocare con le parole, Il giardino della lettura.

- Lettura morfo-lessicale, Lettura sublessicale e analisi sillabica, Recupero in ortografia, Start - Avviamento alla lettura senza errori, Lettura di base 1-2-3, scanner, ocr, IRIS Pen

- Protocollo logopedico De Filippis, Scienze facili, Storia facile, Geografia facile, Grammatica facile, Le prime mille parole, Software freeware:

Ivana Sacchi 2008, Qualisoft.

19.02.2009 Ore 15:30 – 19:30

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• Esistono difficoltà e disturbi diversi che riguardano la lettura

• Per comprendere meglio la tipologia del disturbo serve osservare il bambino e i suoi processi cognitivi in modo più allargato

• Una buona valutazione delle caratteristiche del disturbo aiuterà a stabilire obiettivi di intervento mirati e realizzabili per ogni singolo caso

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La categoria dei DA

I disturbi della lettura, come quelli della scrittura sono tradizionalmente elencati sotto la più ampia categoria dei D.A.;

I D.A. comprendono genericamente:

disabilità specifiche della lettura e scrittura; disabilità del calcolo; disturbo specifico dell’attenzione: ADHD; “casi limite” per insufficienza mentale (QI 80).

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I processi di lettura possono essere compromessi in più quadri di “Difficoltà di apprendimento scolastico”Quali e quanti sono i casi di “Difficoltà di apprendimento”?Stima percentuale dell’incidenza delle difficoltà di apprendimento nella scuola italiana (da Cornoldi,1999)

0,1 0,1Sordità e ipoacusia

0,15 0,15Disabilità plurime

1 1Disturbi di personalità o emotivo-motivazionali

1 1Ritardo mentale (diversi livelli; lettura funzionale per adattamento)

1,25 5Disturbi di attenzione

1 1,5Disturbi del linguaggio

3,5 4,5Disturbi specifici dell’apprendimento

7 13Basso rendimento scolastico ( ritardo “aspecifico” di apprendimento)

FemmineMaschiTipo di difficoltà

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Def.: Disturbi Specifici dell’ApprendimentoDef.: Disturbi Specifici dell’Apprendimento

I disturbi specifici dell’apprendimento costituiscono un termine di carattere generale che si riferisce a un gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento o matematica. Questi disordini sono intrinseci all’individuo, presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso e possono essere presenti lungo l’intero arco di vita. Benché possano verificarsi in concomitanza con altre condizioni di handicap (es. danno sensoriale, serio disturbo emotivo o ritardo mentale) o con influenze esterne come le differenze culturali, insegnamento insufficiente o inappropriato, i disturbi specifici di apprendimento non sono il risultato di queste condizioni o infleunze.

National Joint Committee on Learning Disabilities (1988)

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• Livello di lettura collocabile a -2 DS rispetto alla media attesa per l’età o valori pari a quelli medi di 2 classi inferiori,

• QI nella norma (QI > 85),

• Assenza di deficit neurologici e/o sensoriali e relazionali,

• Interferenza delle difficoltà nella vita quotidiana e nel proseguimento degli studi,

• Persistenza dei disturbi nonostante una istruzione scolastica normale.

Le opportunità educative devono essere state nella norma

La diagnosi non si fa prima della fine della 2°elementare, sebbene questo non esenti da un monitoraggio attento del bambino e da un intervento precoce (esempio)

DEFINIZIONE secondo ICD-10 dell’OMS, 1993

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Elementi della definizioneElementi della definizione

• L’individuo ha un disordine in uno o più dei processi psicologici di base;

• queste difficoltà comportano difficoltà specifiche di apprendimento nella produzione e comprensione orale, in scrittura e/o lettura (abilità di riconoscimento di parole e comprensione) e nella matematica (calcolo e ragionamento);

• il problema non è dovuto ad altre cause, come disabilità visive o uditive, motorie, ritardo mentale, disturbi emotivi, svantaggio culturale o socio-economico;

• esiste una seria discrepanza tra il potenziale di apprendimento apparente dell’individuo e il suo basso livello di prestazione. In altre parole si osserva un apprendimento sotto la media.

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La diagnosi di D.S.A.La diagnosi di D.S.A.

• La diagnosi va assegnata quando vi è una difficoltà grave in importanti aree di apprendimento e non sono presenti fattori di esclusione (ambientali/fisici/emotivo-affettivi);

• Quando l’allievo presenta un’intelligenza nella norma o attorno alla norma;

• Quando non beneficia degli interventi/occasioni di apprendimento nella stessa misura dei suoi compagni (con competenze di vario livello);

• Quando esiste un’inspiegabile discrepanza tra il suo rendimento scolastico e le sue capacità intellettive, non imputabile a cause evidenti.

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QUINDI…

Il bambino con disturbo specifico di apprendimento:

• Non presenta handicap, deficit sensoriali o fattori esterni tali da spiegare da soli la difficoltà nell’apprendimento

• Ha un’intelligenza superiore alla resa scolastica che offre

• Mostra difficoltà gravi in importanti aree di apprendimento (prestazioni deficitarie in test standardizzati o differenza significativa rispetto ai compagni di pari età), che interferiscono con le acquisizioni scolastiche o con le attività giornaliere che richiedono queste attività

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Difficoltà di apprendimento

Disturbi specifici dell’apprendimento

Disturbo specifico di

lettura

Disturbo specifico di

scrittura

D.S. comprensione

del testo scritto

D.S. del sistema del numero e del

calcolo

Con possibili associazioni tra disturbi specififci

Tipologia dei disturbi specifici di apprendimento

(dislessia)(disortografia disgrafia) (discalculia)

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L’attenzione è spesso di tipo focale, il bambino cioè si concentra specificatamente sulla decodifica del testo stancandosi rapidamente, commettendo errori, rimanendo indietro e di conseguenza non apprende le abilità strumentali.

Caratteristiche

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Le difficoltà di lettura e scrittura

possono essere notate fin dall’ultimo

anno di scuola materna (se si svolgono

esercizi di pre-lettura pre-scrittura) o in

prima elementare.

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Riguardo la correttezza di lettura

ecco alcuni degli errori tipici: Riguardo la correttezza di lettura

ecco alcuni degli errori tipici:

1. Errori di tipo visivo: scambio di lettere che hanno tratti visivi simili o speculari ( “e” con “a”, “r” con “e”, “m” con “n”, “b” con “d”, “p” con “q” etc).

2. Errori di tipo fonologico: scambio di lettere che hanno la stessa “radice” (“f” con “v”, “c” con “g”) etc.

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Il bambino ha difficoltà a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente.

Talvolta perde la fiducia in se stesso e può avere alterazioni del comportamento.

Sono molti, infatti, i bambini dislessici non diagnosticati ad accusare ansia da prestazione, depressione e scarsa autostima.

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I disturbi di scrittura associati alla dislessia evolutiva sono detti “Disortografie” cioè difficoltà nel realizzare i processi di correzione automatica del testo. Gli errori si distinguono in:

1) Errori fonologiciScambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, a-e)omissioni o aggiunte di lettere o sillabeinversioni (il-li)grafema inesatto (sh,sch, ghi)

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2) Errori non fonologici Separazioni illegali (in-sieme) Fusioni illegali (“lacqua”,

“nonèvero”) Scambio grafema omofono (“quore”,

quaderno, squola) Omissione o aggiunta di h3) Altri errori Accenti Doppie

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Riguardo lo stile di apprendimento, è stato rilevato che nei bambini dislessici l’acquisizione delle abilità connesse alle prime fasi dello sviluppo (parlare, camminare etc..) è stata più lenta rispetto alla media.

La capacità di lettura e scrittura è inferiore alla vivacità intellettiva; ha difficoltà a mantenere l’attenzione, gli riesce difficile concentrarsi ed è molto vivace. Riesce bene agli esami orali ma ha scarsi risultati in quelli scritti.

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Il bambino dislessico apprende rapidamente attraverso l’osservazione e soprattutto attraverso gli aiuti visuali.

Riguardo la lateralizzazione, può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie.

Ha difficoltà nella sintesi e nella copiatura e a riconoscere la destra dalla sinistra.

In matematica riesce a contare solo sulle dita e gli risulta incapace apprendere concetti di algebra o di calcolo.

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La diagnosi della dislessia evolutiva deve essere sia neuropsicologica che globale.

È importante innanzitutto escludere, con mezzi oggettivi, deficit sensoriali (della vista e dell’udito) neurologici, cognitivi ed emotivo-relazionali.

Il disturbo deve essere analizzato nelle sue componenti per capire le aree di difficoltà del bambino e soprattutto le strategie che utilizza durante la lettura; il bambino infatti tende durante il corso delle elementari a mettere in atto strategie di compensazione, tende cioè a compensare con altre abilità determinate carenze.

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È essenziale che la diagnosi sia il risultato di un lavoro multidisciplinare tra neuropsichiatria, logopedista, psicologo, psicopedagogista;

la diagnosi deve riguardare infatti le sue capacità cognitive, le abilità prassiche e spaziali, la memoria, il linguaggio e l’apprendimento in senso stretto.

Page 23: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Ecco solo alcuni dei test più comunemente usati nella pratica clinica:

Attenzione Test di Stroop Matrici attentive Digit-simbol Trail Making Test Memoria 15 parole di Rey Parole associate Memoria di prosa Ripetizione di cifre Test di Corsi

Page 24: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Efficienza intellettivaWISC/R. Edizioni O.S. LEITER/R. Ediz. Stoelting CO., Wheat Lane, Wood Dale, Illinois, 60191 USA MS 4-8. Edizioni Junior PM47 e PM38. Edizioni O.S. Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un branoNuove Prove di Lettura M.T. per la scuola elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la Scuola Media Inferiore Cornoldi C., Colpo G. Edizioni O.S.Test GIO-MA. Giovanardi Rossi P., Malaguti T. Edizioni del Cerro

Page 25: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non paroleBatteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (liste 4 e 5)Sartori G., Job R., Tressoldi P.E. Edizioni O.S.Scrittura nella componente di dettato ortograficoBatteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza OrtograficaTressoldi P.E., Cornoldi C. Ediz. O.S.Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeriABCA, Test delle Abilità di Calcolo Aritmetico Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C.Ediz. EricksonValutazione delle Abilità Matematiche (alcune schede) Giovanardi Rossi P., Malaguti T. Ediz. EricksonProtocollo per la valutazione delle abilità di calcolo. Biancardi A.

Page 26: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Cosa fare dopo la diagnosiCosa fare dopo la diagnosi

Dopo la diagnosi, se il bambino è nel primo ciclo della scuola elementare si consiglia generalmente una terapia logopedica, puntando l’attenzione soprattutto sulla capacità metafonologica, o una terapia neuropsicologica.

Nelle fasi successive, invece, è consigliato un intervento di tipo metacognitivo.

L’ambiente soprattutto quello familiare deve appoggiare il bambino, aiutandolo nella ricerca delle strategie di compenso e soprattutto nella costruzione di una immagine positiva di sé.

Page 27: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Cosa deve fare l‘insegnanteCosa deve fare l‘insegnante

In una prima fase l’insegnante deve:

Accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione

Parlare alla classe e non nascondere il problema (si suggerisce di chiedere ad ogni bambino della classe di esporre ai compagni una loro difficoltà)

Spiegare alla classe il perché del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici

Utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico

Page 28: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Cosa deve fare l‘insegnanteCosa deve fare l‘insegnante

Collaborare attivamente con i colleghi

Comunicare continuamente con i genitori

Comunicare e interagire con i servizi ASL

Riguardo la scuola Materna e il primo ciclo di S. Elementare: conoscere le tappe di acquisizioni della scrittura e della lettura e sapere condurre il lavoro fonologico e metafonologico

Riguardo la scuola elementare, media e superiore: riconoscere le tipologie degli errori ortografici, saper fare un bilancio della lettura nella propria classe, fare un lavoro metacognitivo sulla lettura, lavorare sulle abilità di studio, Valutare tenendo conto dei punti di partenza.

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Modificare gli atteggiamenti

Ricercare approcci didattici migliorativi

Favorire le strategie compensative

Insegnare all’uso di strumenti compensativi

Favorire la dispensa da alcuni compiti

Rivisitare il processo di insegnamento-apprendimento

Da parte dell’insegnante

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•Non procedere in maniera casuale

•Educare ad un ordine procedurale

•Agire con flessibilità. Attendersi progressi e regressi

•Documentare. Predisporre la programmazione educativo-didattica con la descrizione delle difficoltà e l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi necessari

Cosa fare?

Page 31: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

L’azione didattica deve tendere ad aiutare i

ragazzi a sfruttare al meglio le risorse

disponibili per non metterli di fronte a

richieste eccessive e frustranti.

Page 32: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Lettura

rapidità, correttezza, comprensione

lenta e faticosa

lenta e molto faticosa

con pochi errori di correttezza

Problemi nella comprensione testi

con molti errori di correttezza

Page 33: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

La lettura

Decodifica: capacità di riconoscere denominare correttamente le parole che compongono un testo

(automatizzazione del processo)

Comprensione: capacità di cogliere il significato

(rappresentazione mentale del contenuto)

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• L’abilità di decodifica è strumentale alla comprensione.

• Indipendenza tra la decodifica e la comprensione.

• Decodifica e comprensione: processi cognitivi diversi.

• Attività didattiche differenti.

IMPORTANTE

Page 35: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

♦ Impegna poche risorse cognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione)

♦ Attiva le conoscenze pregresse ed è in grado di colmare le lacune che il testo contiene

♦ Compie previsioni sul contenuto del testo ♦ Differenzia le strategie di lettura in funzione della tipologia del testo e dello scopo

Allievo competente

♦ Impegna molte risorse cognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione)

♦ Applica sempre le medesime modalità di lettura (legge tutte le righe)

♦ Non è in grado di utilizzare tecniche di scrittura funzionali alla comprensione del testo

Allievo con DSA

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“Il fattore che da solo influenza

maggiormente l’apprendimento è ciò

che l’alunno sa già.

Accertatevi di questo e insegnate di

conseguenza.” (Ausubel)

Page 37: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Per l’interpretazione del testo Per l’interpretazione del testo

• Sollecitare le conoscenze precedenti: lessicale, inerenti l’argomento,generali riguardanti la conoscenza del mondo.

• Attivare: schemi (oggetti, persone azioni), scripts (strutture di azione)

• Creare aspettative rispetto all’argomento• Fare attenzione alla leggibilità (caratteristiche morfosintattiche,

lessicali) e alla comprensività (organizzazione delle informazioni) del testo che favoriscono i processi inferenziali e di previsione

• Operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo• Insegnare l’utilizzo dei dispositivi extratestuali: indici testuali,

titoli, sommari, immagini• Insegnare a focalizzare le parti e ad operare inferenze (colori

diversi)• Monitorare i processi metacognitivi

Page 38: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Gli ostacoli alla comprensioneGli ostacoli alla comprensione• Densità informativa.

- costruire un rapporto bilanciato tra le informazioni codificate in forma scritta e gli apparati di supporto (immagini …)

- alleggerire il carico informativo: semplificazioni testuali. Introduzione di espedienti grafici: dimensione carattere, a capo, interlinea ….

Page 39: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Il lettoreIl lettore

• Scarsa mobilità cognitiva:

- difficoltà a spostarsi dalle proprie conoscenze al testo e dal testo alle proprie conoscenze.

- difficoltà a muoversi all’interno del testo: processi inferenziali

- fare ipotesi e cercare riscontro nel testo

- controllare le informazioni.

Page 40: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Iniziare dal fare qualcosa sui testiper arrivare a dire qualcosa sui testiIniziare dal fare qualcosa sui testiper arrivare a dire qualcosa sui testi

• Operatività e fare linguistico

– Spazi progettati per attività manuali: tagliare, incollare parole, didascalie da porre sotto immagini

– Costruire mappe per la raccolta e la sistemazione delle informazioni.

Page 41: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Lavoro collaborativoLavoro collaborativo

• Evitare che il peso della comprensione gravi sul singolo

• Favorire lavori di coppia, gruppo.• I contributi dei compagni favoriscono le

strategie di controllo e monitoraggio della comprensione ed il coinvolgimento emotivo

Page 42: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

• Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor)

• Insegnare l’uso di un software di sintesi vocale

• Incentivare l’uso di libri e dizionari digitali, registrazioni

• Ridurre i testi e operare con mediatori didattici

• Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche durante le verifiche

• Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti

Lettura decifratoria (molto) compromessa

Importante è che l’allievo acceda all’ascolto del testo

Page 43: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

• Dispensare dai compiti scolastici che presuppongono l’attivazione di più processi in automatico: es. prendere appunti, dettatura …

• Consentire l’uso di tavole, tabelle, formulari, calcolatrice

• Predisporre materiali per il recupero veloce di formule, sequenze, elenchi …..

• Privilegiare verifiche scritte strutturate

Processi di automatizzazione compromessi

Importante è che l’allievo acceda velocemente, senza dispendio di energia, all’uso di strumenti che gli permettono di eseguire il compito richiesto

Page 44: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Nello studio delle discipline: cosa controllareNello studio delle discipline: cosa controllare

• Lessico specifico• Quantità di informazioni• Tempo di elaborazione • L’integrazione delle informazioni• Metodo di studio: se si tende a

sottolineare tutto, si ha poi difficoltà nell’individuare le informazioni principali.

• Leggi sottolinea e ripeti???• Mediatori didattici

Page 45: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Mediatori didattici Tabelle, schemi, mappeMediatori didattici Tabelle, schemi, mappe

• Aiutano nell’apprendimento • Sollecitano le generalizzazioni• Aiutano ad appropriarsi di quadri

d’insieme• Sono strumenti di apprendimento

ma anche di presentazione degli argomenti nelle interrogazioni programmate

• Sollecitano i processi di pensiero, la riflessione

Page 46: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Mappe mentali. BrainstormingMappe mentali. Brainstorming

hanno

una struttura a raggera

che

enfatizzano la grafica

si fondano

sulla logica associazionista

sono strumenti per

raccogliere velocemente le idee/concetti

Page 47: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Componenti

di basso livello

aspetti esecutivi, ortografici, morfosintattici

aspetti di pianificazione e ideazione testuale

Il tempo di esecuzione

Nella scrittura vanno distinteNella scrittura vanno distinte

Componenti

di alto

livello

Page 48: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Le difficoltà di scritturaLe difficoltà di scrittura

• Generare le informazioni/concetti

• Organizzare e collegare i concetti

• Uso degli strumenti linguisticiRuolo dell’insegnante: facilitatore

Alleggerisce il carico cognitivo

Page 49: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

La comunicazione

da parte dell’insegnate

Organizzazionedel gruppo

classe

Modalità di coinvolgimento

della classe

Interazione tra compagni

di classe

CLIM

A RE

LAZI

ON

ALE

POSI

TIVO

AMBIENTE IDEALE PER L’APPRENDIMENTO

INSEGNANTI ALUNNI

Creare e gestire

un clima relazionale

positivo

DSA Ambiente per facilitare l’apprendimento

RUOLO DELL’INSEGNANTE: FACILITATORE (ANIMATORE)

Page 50: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Scelta dei saperi

Riflessioni degli allievi sul loro

apprendimento

Attenzione ai processi

cognitivi e metacognitivi

Individuazione e condivisione

dei criteri di verifica e

valutazione

CLIM

A RE

LAZI

ON

ALE

POSI

TIVO

AMBIENTE IDEALE PER L’APPRENDIMENTO

INSEGNANTI ALUNNI

Creare e strutturare i

compitied il lavoro scolastico

per facilitare l’apprendi_

mento

RUOLO DELL’INSEGNANTE: FACILITATORE (CHE ALLEGGERISCE IL CARICO COGNITIVO)

DSA Ambiente per facilitare l’apprendimento

Page 51: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Individuazione di

Strategie facilitanti

Scelta di strumenti econdivisione del loro uso

Scelta dei mediatori

didattici

Uso creativo e consapevole delle Nuove Tecnologie

CLIM

A RE

LAZI

ON

ALE

POSI

TIVO

AMBIENTE IDEALE PER L’APPRENDIMENTO

INSEGNANTI ALUNNI

Progettare il contesto

d’apprendi_mento e l’uso

degli strumenti

compensativie dispensativi

RUOLO DELL’INSEGNANTE: FACILITATORE (ESPERTO NUOVE TECNOLOGIE)

DSA Ambiente per facilitare l’apprendimento

Page 52: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Aiutano l’apprendimentoe sollecitano le generalizzazioni

Aiutano ad appropriarsi di

quadri d’insieme

Strumenti di presentazione

degli argomenti utili anche

nelle interrogazioni programmate

Sollecitano i processi di

pensiero e le riflessioni

CLIM

A RE

LAZI

ON

ALE

POSI

TIVO

AMBIENTE IDEALE PER L’APPRENDIMENTO

INSEGNANTI ALUNNI

utilizzare: mediatori didattici, tabelle, schemi, mappe

RUOLO DELL’INSEGNANTE: FACILITATORE (USA E FA USARE GLI STRUMENTI)

DSA Ambiente per facilitare l’apprendimento

Page 53: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Didattica metacognitivaDidattica metacognitiva• Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di

apprendimento (monitoraggio cognitivo) • Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di

acquisizione delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti (autoregolazione)

• Aiutare l’allievo a riconoscere e applicare consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un più efficace processo di apprendimento

• Incoraggiare alla scelta di strategie operative più adeguate al suo apprendimento

• Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione delle capacità di autocontrollo e revisione gli permettono apprendimenti e risultati migliori.

Page 54: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Misure compensative e strumenti informatici

Strumenti che consentono di

compensare difficoltà di esecuzione di

compiti automatici derivati da una

disabilità specifica

Page 55: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Misure compensative e strumenti informatici

Devono servire ed essere commisurati alle

specifiche esigenze di ogni alunno con

difficoltà di letto-scrittura e/o DSA

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Misure compensative e strumenti informatici

Software interattivi: ortografia e correttezza di lettura…… per la prima scolarizzazione DOPOPer la scrittura e lettura (disgrafia, disortografia) - Word Processor con correttore automatico o interattivo- Libri digitali e Sintesi vocale (Software: Carlo Studio e Superquaderno di Anastasis. Balabolka (freeware) - Registrazioni, schemi, mappe, libro parlato.- Lavagna interattiva collegata al computer

- Riconoscimento vocale: dettatura testo (Dragon Naturally Speaking o IBM Via Voice Pro)

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Strategie organizzativeStrategie organizzative• Inserimento nel POF normativa dislessia:

adeguamento della didattica alla nuova legge ed alle circolari ministeriali

• Presentazione al Consiglio di classe dell’allievo dislessico da parte del DS o Referente Dislessia d’Istituto

• Programmazione incontri con operatori Sanitari, famiglia per conoscenza

• Predisposizione Percorso Educativo Personalizzato:livello del disturbo, obiettivi personalizzati, interventi compensativi e dispensativi, criteri di valutazione

• Condivisone del Percorso Educativo Personalizzato con la famiglia, se necessario operatori sanitari

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Normativa di riferimentoNormativa di riferimento

• Costituzione art. 3• Legge 5-2-92 n. 104• Legge 517/77• LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di

disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” • Legge 59/97 (legge Bassanini sull’autonomia scolastica) art. 21• DPR 275/99• Legge 53/03• Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04• Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05• Nota MIUR 1787 del 1.03.05• Nota MIUR 4798 del 27.07.05• O.M. n. 22 del 20.02 2006• O.M. n. 30 – Prot. 2724 del 10.03.08 art. 12.7 (esame di stato)• La C.M. n. 51 20 maggio 2009 sulla valutazione

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L'alunno dislessico spesso si confonde con gli altri alunni con scarso rendimento L'alunno dislessico spesso si confonde con gli altri alunni con scarso rendimento

LETTURALETTURA SCRITTURASCRITTURA CALCOLOCALCOLO

Ma esiste una grossa differenza! A causa della non acquisizione degli automatismi di

per avere un rendimento accettabile deve utilizzare una

grande quantità di energia e di tempo!

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Più tardi la difficoltà del bambino viene riconosciuta, Più tardi la difficoltà del bambino viene riconosciuta,

più si complica il problema

La diagnosi permette di capire

finalmente che cosa sta succedendo ed

evitare gli errori più comuni come

colpevolizzare il bambino ("non impara

perché non s'impegna") e l'attribuire la

causa a problemi psicologici.

Page 61: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Quando la diagnosi è fattasi possono mettere in attoQuando la diagnosi è fattasi possono mettere in atto

Riabilitazione

Compenso

Strategie

TECNICHE DI RIABILITAZIONE

TECNICHE DI COMPENSO

DIVERSE STRATEGIE D’INSEGNAMENTO

Riabilitazione

CompensoStrategiedidattiche

COORDINANDO GLI INTERVENTI

AIUTI SPECIFICI

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Per le materie di studio: storia, geografia e scienzePer le materie di studio: storia, geografia e scienze

SCHEMI SOTTOLINEARE

Far sottolineare le parti salienti e da studiare in modo da rendere più semplice la rilettura

Favorire la costruzione di schemi procedendo con gradualità. Prima costruire insieme lo schema utilizzando i concetti chiave, fino ad arrivare alla produzione autonoma.

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Italiano e lingue straniereItaliano e lingue straniere

- Ridurre le richieste in ambito grammaticale, favorendo l'acquisizione attiva di un corretto uso delle parti grammaticali. Non richiedere le regole ma l’uso.

- Per la produzione del testo si consiglia l'uso del computer e/o la registrazione del testo per facilitarne dopo la scrittura

- Favorire l'apprendimento delle lingue straniere solo o prevalentemente a livello orale

GRAMMATICA

PRODUZIONE DEL TESTO

LINGUE STRANIERE

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Istruzioni relative al compito:

chiare e brevi Istruzioni relative al compito:

chiare e brevi

• Evitare di consegnare del materiale scritto a mano e prediligere quello stampato

• Quando si vuole valutare un determinato apprendimento verifichiamo ciò che c’interessa, senza richiedere una dispersione eccessiva di energie

• Procedere in modo da valutare gli apprendimenti con un minor numero di esercizi, tenendo conto dei tempi più lunghi richiesti

Procedere, quanto più è possibile,

per le materie di studio con verifiche orali

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Misure compensativeMisure compensative

In ambito logico matematico permettere l'uso della calcolatrice e successivamente quando necessario, la tavola delle formule

Ridurre il carico dei compiti in tutte le discipline.

È importante la qualità e non la quantità.

Deve poter imparare, ma con uno sforzo adeguato alle sue possibilità

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I dislessici hanno un diverso

modo di imparare ma comunque imparano I dislessici hanno un diverso

modo di imparare ma comunque imparano

Gli insegnanti devono trovare diversi stili

d’insegnamentoAZIONE

Text in here

Ai diversi stili di apprendimento

Per adattarsi

RICERCA

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Ci sono strumenti che tutti gli insegnanti possono usare senza dover… imparareCi sono strumenti che tutti gli insegnanti possono usare senza dover… imparare

La lavagna

LA LAVAGNA VA USATA CON

UNA SCRITTURA GRANDE E

CON LO STAMPATELLO

MAIUSCOLO

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Oggi vi sono molti nuovi strumentiOggi vi sono molti nuovi strumenti

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Lettura-AscoltoLettura-Ascolto Leggere ad alta voce un testo è un processo

automatico di transcodifica che oggi può essere svolto facilmente da un computer.

Molti programmi informatici si possono avvalere di sintesi vocale e trasformare un compito di lettura in un compito di ascolto.

Questa trasformazione e di grande utilità per il dislessico che così può ascoltare un testo, ripetendo autonomamente l'operazione tutte le volte che gli è

necessario.

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CARATTERISTICHE POSITIVE DEL COMPUTER

Computer MEMORIA

ESTETICA

REPERIBILITÀ INFORMAZIONI

CAPACITÀ DI APPLICARE REGOLE

Possibilità di rielaborare I testi

Velocità

Riproducibilità/Riutilizzo

Scambio informazioni

STRUMENTO COMPENSATIVO

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Testo analogico

Dal testo analogico è possibile passare al testo digitale attraverso l'utilizzo dello scanner e del computer, mediante un software O.C.R. che trasforma la pagina in immagine digitale e successivamente in testo digitale. Il testo così acquisito può essere letto da una sintesi vocale.

Pagina per pagina

Scansione immagine

Elaborazione e acquisizione testo

Può essere letto dalla sintesi vocale e manipolato

Scanner

Computer

Testo digitale

O.C.R.

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Procedura laboriosaProcedura laboriosa

Step 1

Step 2 Step 3

Title in hereLIBRO

Title in here

SCANNER

Title in here

OCR La procedura di acquisizione

del testo benché semplice

richiede tempo e se non si

dispone di una buona

strumentazione (computer è

scanner) e di un buono O.C.R.

(Fine reader o Omnipage) può

risultare anche abbastanza

laboriosa e imprecisa

RICHIEDE TEMPO

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BIBLIOTECA DIGITALEBIBLIOTECA DIGITALE

BiblioAid la biblioteca digitale “Giacomo Venuti”

L’A.I.D. associazione italiana dislessia ha creato BiblioAid la biblioteca digitale “Giacomo Venuti”. Quasi tutte le case editrici forniscono i libri di testo in formato digitale.

Dopo apposita registrazione i libri di testo disponibili vengono forniti in versione PDF e ciò consente di avere contenuti identici al formato cartaceo che possono essere utilizzati con una sintesi vocale. Questo permette ai ragazzi dislessici o con difficoltà di letto-scrittura di studiare autonomamente e di scoprire il piacere

della lettura.

Page 74: N. T. e  strategie didattiche nelle difficoltà di letto-scrittura e  nei  DSA

Lettura-AscoltoLettura-Ascolto La sintesi vocale migliora: la velocità di lettura; la

comprensione; i tempi di attenzione; la motivazione; il senso di autoefficacia ed ha un effetto abilitante.

i migliori software commerciali oggi disponibili sul mercato per leggere un libro in formato pdf sono:

Carlo 2 mobile in versione studio su DVD di anastasis;

Superquaderno di anastasis (scuola Primaria). Esistono anche prodotti freeware ma con una qualità

della voce e una prosodia della lingua italiana assolutamente non paragonabile ai prodotti commerciali. (es. Balabolka che tratta però solo il testo e non le immagini. Si possono aggiungere voci.)

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Scrittura-Lettura-AscoltoScrittura-Lettura-Ascolto un'altra facilitazione è costituita dall'impiego della

videoscrittura attraverso un word processor che produce diversi effetti vantaggiosi sia per l'alunno con difficoltà di letto-scrittura sia per l'alunno dislessico: da un lato l'assiste segnalandogli gli errori (agevolando ed aiutando l’autocorrezione) e dall'altro gli consente di rileggere il testo prodotto sia integralmente (sia parola per parola o attraverso specifici software addirittura per singolo fonema).

Quest'ultima esperienza, che per un normolettore sembra scontata in quanto connessa con l'attività di produzione del testo scritto, e invece preclusa al dislessico che in genere ha difficoltà o non è in grado di rileggere nemmeno le parole scritte con la propria grafia.

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Scrittura-Lettura-AscoltoScrittura-Lettura-Ascoltol'utilizzo del computer aumenta il livello

di autonomia dell’alunno con difficoltà di letto-scrittura o dislessico e gli consente di studiare come gli altri; senza necessariamente dipendere da un genitore lettore.

L'uso degli strumenti compensativi deve essere costante altrimenti finisce per essere un ostacolo, piuttosto che una facilitazione.

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Nuove TecnologieNuove Tecnologie

a scuola tutti questi strumenti sono entrati ormai da qualche “anno”

Eppure molti insegnanti non sembrano essersene accorti

Continuano ad avere difficoltà ad avvicinarsi al “nuovo”

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L/O/G/O

Grazie!Grazie!Prof. Sebastiano Trigilio

I° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli

2° Istituto Comprensivo “O. M. Corbino”