LABORATORIO PER SVILUPPARE I PREREQUISITI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. IL LAVORO CHE VERRA’ PRESENTATO DI SEGUITO E’ RIVOLTO AI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, IN PARTICOLAR MODO A TUTTI QUELLI CHE FREQUENTANO L’ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA. E’ RICCO DI ATTIVITA’ LUDICHE CON LE QUALI IL BAMBINO POTRA’ DIVERTIRSI, PROVARE INTERESSE NELL’OSSERVARE, CONFRONTARE, INDOVINARE, COLORARE, RACCONTARE, DISEGNARE, CONTARE, FARE DELLE SCELTE, E ALLO STESSO TEMPO POTRA’ ACQUISIRE, CONSOLIDARE E GENERALIZZIARE TUTTI I PREREQUISITI COGNITIVI E STRUMENTALI NECCESSARI PER AFFRONTARE CON PIU’ FACILITA’ E SERENITA’ I SUCCESSIVI APPRENDIMENTI SCOLASTICI.

Dott.ssa Immacolata Mulas

La scuola cosa può fare? Può ridurre preventivamente le difficoltà dei bambini dislessici con un intervento didattico educativo che faciliti il percorso di apprendimento della lettura e della scrittura dello stesso bambino

ABILITA’ METAFONOLOGICA : LA CAPACITA’ DI SMONTARE E MANIPOLARE INTENZIONALMENTE LE UNITA’ LINGUISTICHE;

ATTENZIONE E MEMORIA DI LAVORO : NECESSARIA ALL’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA IN MISURA PROPORZIONALE AL NUMERO DI FONEMI CHE COMPONGONO LE PAROLE E ALLA COMPLESSITA’ DELLE SILLABE; ASPETTI ESECUTIVI APPRENDERE LA PIANIFICAZIONE DEI GESTI NECCESSARI ALLA TRACCIA DEL GESTO GRAFIFO.

I BAMBINI CON DSA

IL PROBLEMA PRINCIPALE, NON L’UNICO, CHE I BAMBINI CON DSA PRESENTANO IN PRIMA ELEMENTARE E’ QUELLO DI NON RIUSCIRE AD ANALIZZARE LE COMPONENTI FONETICHE CHE SERVONO PER LEGGERE E SCRIVERE. E’ UNA DIFFICOLTA’ CHE RIGUARDA DUE COMPONENTI: DISCRIMINAZIONE UDITIVA TEMPO DI PROCESSAMENTO DEI SUONI I SUONI PIU’ RAPIDI PUR ESSENDO RIPRODOTTI NEL PARLATO NON VENGONO ELABORATI IN MODO DISTINTIVO PORTA POTA SEDIA SEDA

I BAMBINI CON DSA

IL BAMBINO PARLA BENE MA NON HA UNA CORRETTA RAPPRESENTAZIONE

DEI SUONI CHE SENTE, GLI ERRORI CHE FA NON DIPENDONO DALLA SUA

VOLONTA’, HA UNA PICCOLA DISABILITA’ CHE FA SI’ CHE LA TRACCIA VOCALE

NON SI RIPRODUCA IN MODO PERFETTO.

I BAMBINI CON DSA

HA UN DEFICIT DELLA MEMORIA DI LAVORO (MBT) CHE INFICIA DIVERSE

ATTIVITA’ SCOLASTICHE

IL BAMBINO DEVE :

ASCOLTARE, ELABORARE L’INFORMAZIONE, TENERE

L’INFORMAZIONE IN MEMORIA, SCRIVERE.

IL BAMBINO DICE:- COME? CHE COSA? COSA HAI DETTO MAE…?

RICADUTA SUL COMPITO : E’ INCOMPLETO MANCANO PAROLE, CI SONO

INSERIMENTI, OMISSIONI, SOSTITUZIONI …

dott.ssa Immacolata

Mulas

I BAMBINI CON DSA

RIESCE A TENERE IN MEMORIA NON PIU’ DI 7-8 SILLABE

PUO’ RIPETERE CORRETTAMENTE 4080 7 SILLABE

MA NON RIPETE CORRETAMENTE 2375 12 SILLABE

PUO’ SCRIVERE 2367 OPPURE 2675 NUMERI DIVERSI

RICADUTE SUL COMPITO : FA ALTRE OPERAZIONI

SI DIRA’ DI LUI :- SI DISTRAE SEMPRE, NON E’ ATTENTO …-

I BAMBINI CON DSA

LA LETTURA E’ STENTATA, POCO FLUENTE, CON NUMEROSI ERRORI.

PIU’ FUNZIONALE NELLE PRIME DUE TRE RIGHE.

IL BAMBINO PERDE IL SEGNO E LA RIGA, FA SOSTITUZIONI, OMISSIONI,

ANTICIPAZIONI SBAGLIATE, NON RISPETTA LA PUNTEGGIATURA E LA

PROSODIA DEL TESTO.

RICADUTE SUL COMPITO : NON RECUPERA LA COMPRENSIONE DEL TESTO

ALTRE DIFFICOLTA’

DIFFICOLTÀ DI COPIA DALLA LAVAGNA;

DISTANZA DAL TESTO E POSTURA PARTICOLARE PER LEGGERE;

DIFFICOLTA’ DI PERCEZIONE VISIVA;

DIFFICOLTA’ DI UTILIZZARE LO SPAZIO NEL FOGLIO;

TRATTO SPIGOLOSO, SPEZZATO, IRREGOLARE PER DIMENSIONI;

I BAMBINI CON DSA

OMISSIONE DELLE LETTERE MAIUSCOLE;

VOCABOLARIO POVERO;

DIFFICOLTA’ NELLA PIANIFICAZIONE DEL TESTO;

DIFFICOLTA’ CON DIVERSI CARATTERI PITTOGRAFICI;

DIFFICOLTA’ NELLO STUDIO DELLE TABELLINE E POESIE.

TEMPI DI LAVORO PIU’ LUNGHI DEI SUOI COMPAGNI.

BAMBINI CON DSA

I prerequisiti all’apprendimento della letto scrittura

Esecutivi: abilità motorie, abilità visuo percettive.

Abilità motorie: segno grafico, direzionalità dei tratti,

ordine di esecuzione, incisione e iscrizione,

progressione .

Abilità visuo percettive : coord. occhio mano, organizzazione degli spazi, discriminazione visiva, rapporti spaziali, orientamento spaziale

I prerequisiti all’apprendimento della letto scrittura

Costruttivi: abilità metafonologiche

la capacità di saper identificare le componenti fonologiche della lingua, di saperle smontare e manipolare intenzionalmente .

Individuare, distinguere, analizzare e confrontare i suoni che la compongono.

I prerequisiti all’apprendimento della letto scrittura

La scuola dell’infanzia deve stimolare e abituare lentamente il cervello a percepire, discriminare e riconoscere le componenti udutive e visive della lingua

La scuola primaria deve completare il lavoro rendendo automatici la discriminazione e il riconoscimento del sistema alfabetico e sillabico. Senza il primo adattamento il secondo diventa difficile, spesso confuso e per alcuni non automatico.

ATTIVITA’ LINGUISTICHE LE COMPETENZE LINGUISTICHE E METALINGUISTICHE SONO IMPORTANTISSIME NELLO SVILUPPO DEL BAMBINO. IL LINGUAGGIO GLI PERMETTE DI COMPRENDERE LA REALTA’ CHE LO CIRCONDA E DI FARSI CAPIRE MANIFESTANDO E MODULANDO EMOZIONI E BISOGNI. MOLTI ANNI DI RICERCA E STUDI NEL SETTORE HANNO CONFERMATO QUANTO SIA IMPORTANTE PER IL BAMBINO PADRONEGGIARE LA LINGUA ORALE NELLE SUE DIVERSE COMPONENTI PRIMA DI INIZIARE L’APPRENDI MENTO DELLA LINGUA SCRITTA. DEVE ESSERE IN GRADO DI SMONTARE E MANIPOLARE INTENZIONALMENTE LE UNITA’ LINGUISTICHE.

ORDINE DI PRESENTAZIONE: PRIMA SI FANNO I GIOCHI DI FUSIONE

LA MAESTRA PRONUNCIA

LE PAROLE SILLABANDO: - TA VO LO, PA TA TA, CA RO TA, LI MO NE -

I BAMBINI LE DEVONO RIPETERE INTERE - TAVOLO PATATA CAROTA LIMONE

DOPO SI INVERTONO I RUOLI E’ LA MAESTRA O UN COMPAGNO CHE DEVE INDOVINARE LA PAROLA SILLABATA DA UNO DEI BAMBINI A TURNO

DISPONIAMO I CERCHI VICINI IN ORDINE IL BAMBINO SALTA SILLABANDO IL NOME DELL’IMMAGINE CHE L’INSEGNANTE GLI MOSTRA

PERCORRONO IL SALONE SILLABANDO LE PAROLE

PARTONO UNO ALLA VOLTA : TANTI SALTI QUANTE SONO LE SILLABE DEL PROPRIO NOME

CREO UN PERCORSO O DA TAVOLO O DA TERRA, NON SI USA IL DADO

OGNI BAMBINO A TURNO PENSA UNA PAROLA E FA TANTI SALTI QUANTE SONO LE SILLABE CHE LA COMPONGONO. I BAMBINI SONO STIMOLATI A RICERCARE PAROLE SEMPRE PIU’ LUNGHE

PER POTER AVANZARE NEL GIOCO E INIZIANO A RIFLETTERE ANCHE SULLE PAROLE LUNGHE E PAROLE CORTE

SI USANO I DADI CHE RAPPRESENTANO OGGETTI O ANIMALI O CIBI … CON STRUTTURA SILLABICA DIVERSA: PANE PALLA SALAME BIRILLI MINESTRONE BICICLETTA

OPPURE UN MAZZO DI CARTE CON STESSE CARATTERISTICHE

GIOCHI PER RINFORZARE I MOVIMENTI BUCCO-FACCIALI: HANNO LO SCOPO DI POTENZIARE I MOVIMENTI DEGLI ORGANI FONATORI PER FAVORIRE L’ARTICOLAZIONE DI TUTTI I FONEMI. FACCIAMO FINTA CHE …

CON LE LABBRA MANDO BACI

SORRIDO CHIUDO LE LABBRA APRO GRANDE GRANDE LA BOCCA DICIAMO LE VOCALI FACCIO LA MOTO O IL CAVALLO CHE SBUFFA

CON LA LINGUA FUORI E DENTRO LA BOCCA

CERCO DI TOCCARE IL NASO TOCCO VERSO IL BASSO FACCIO LE LINGUACCE LECCO LE LBBRA CON MOVIMENTI CIRCOLARI LA SPOSTO NELLE DIVERSE DIREZIONI DENTRO LA BOCCA SCHIOCCO LA LINGUA

COL SOFFIO IL BAMBINO DEVE SOFFIARE DELLE PALLINE DI OVATTA

LUNGO UN PERCORSO DISEGNATO SUL TAVOLO (CON O SENZA CANNUCCE)

SOFFIO LE CANDELINE, IMPARANO A REGOLARE L’EMISSIONE DELL’ ARIA E LA DIREZIONE DEL SOFFIO

CON LE CANNUCCE CREA MACCHIE DI COLORI

IDENTIFICAZIONE DELLA SILLABA INIZIALE

SCRIVIAMO USANDO CUBI, COSTRUZIONI, PALLINE DI CARTA, CECI, PASTA … QUALUNQUE COSA TANGIBILE, IL SUONO IN QUESTO MODO E’ SOSTENUTO DA QUALCOSA CHE IL BAMBINO PERCEPISCE, QUINDI E’ IDENTIFICABILE PIU’ FACILMENTE. I BAMBINI SONO SEDUTI IN CERCHIO LA MAESTRA INIZIA IL GIOCO: SCEGLIE UNA PAROLA E LA SCRIVE SILLABANDOLA, OGNI ELEMENTO CORRISPONDE AD UNA SLLABA. SCRIVE DA SX A DX, POI LEGGE LA PAROLA USANDO IL DITO, SI SOFFERMA SUL PRIMO PEZZETTO. CIASCUN BAMBINO POI A TURNO FARA’ LO STESSO GIOCO.

L’ESERCIZIO SERVE PER IDENTIFICARE LA SILLABA MA ANCHE PER RIFLETTERE SULLA LUNGHEZZA DELLE PAROLE.

• I GIOCHI SONO SEMPRE ORALI E SUPPORTATI DA IMMAGINI • LA STRUTTURA DELLE PAROLE E’ PRIMA BISILLABICA SEMPLICE CVCV PANE SARA SOLE • POI TRISILLABICA PIANA SAPONE DIVANO MATTONE • E VIA VIA SEMPRE PIU’ COMPLESSA • NELLA SEGMENTAZIONE SILLABICA NON SEPARIAMO LE DOPPIE • LA DOMANDA CHE PONIAMO AI BAMBINI E’ : - QUANTI PEZZETTI CI SONO NELLA PAROLA LIMONE ?- • NON DICIAMO QUANTE SILLABA, QUANTI FONEMI

CI SEDIAMO CON I BAMBINI IN CERCHIO PER FARE IL GIOCO DEI SUONI : - BAMBINI IO FACCIO UN SUONO E VOI LO RIPETETE –

- O O O….

- UN LATRO : P P P ; T T T , N N N , L L L…

GUARDATE LE MIE LABBRA : MMMMMMMMMM… MAMMA MARTA MELA MIRTO I BAMBIN I IN QUESTO MODO LAVORANO PER VIA FONOLOGICA E NON PER ASSOCIAZIONE COME FANNO DI SOLITO ESEMPIO : - BAMBINI DICIAMO PAROLINE CHE INIZIANO COME MARE … - MAMMA ! BABBO ! - IN QUESTO CASO C’E’ ASSOCIAZIONE SEMANTICA ESEMPIO : - QUALE PAROLA INIZIA COME BARCA ? NAVE, LUNA, BAMBOLA – PER ASSOCIAZIONE SEMANTICA RISPONDE NAVE PER CONSAPEVOLEZZA FONOLOGIA RISPONDE BAMBOLA

GIOCHI SULL’ ASCOLTO PER POTENZIARE LA PERCEZIONE UDITIVA E LA DISCRIMINAZIONE UDITIVA DEI TRATTI DISTINTIVI DEI FONEMI DELLA LINGUA TELEFONO SENZA FILI GIOCO DEI SUONI E DEI RUMORI TOMBOLA DEI VERSI DEGLI ANIMALI GIOCHI CON COPPIA MINIMA:

RANA – LANA PANE – CANE DENTE – LENTE VINO – PINO TIMONE – LIMONE PONTE –CONTE …..

SACCHETTO DI CARTE : PESCATE UNA CARTA, LA FATTE VEDERE E DITE IL NOME DELL’ ICONA. CHIEDETE : - E’ UNA PAROLA LUNGA? - - COME INIZIA ? - - CERCHIAMO ALTRE PAROLE CHE INIZIANO ALLO STESSO MODO -

TOMBOLA DELLE SILLABE LA MAESTRA PESCA DA UN SACCHETTO UNA SILLABA I BAMBINI DEVONO TROVATE LE PAROLE CHE INIZIANO ALLO STESSO MODO.

CHIEDO – DITEMI PAROLE CHE INIZIANO COME MATTONE … MENTRE I BAMBINI PENSANO E CERCANO NEL LORO MAGAZZINO SEMANTICO LI GUIDIAMO DANDOGLI ALCUNI SUGGERIMENTI: • - PENSA ALLE PARTI DEL TUO CORPO….. AGLI INDUMENTI, AI MEZZI DI

TRASPORTO, ALLA FRUTTA, AGLI ANIMALI … ALLE COSE CHE CI CIRCONDANO -

• IN QUESTO MODO I BAMBINI LAVORANO CON CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA MA ANCHE PER CATEGORIA E SOTTO CATEGORIE, MA NON SOLO… POSSIAMO AMPLIARE SOFFERMANDOCI ANCHE SULLA FUNZIONE, DIMENSIONE, QUANTITA’, CARATTERISTICHE DI CIO’ CHE DICONO.

IL LAVORO CON CARTA E MATITA VIENE FATTO SOLO DOPO TANTI GIOCHI ORALI. IN QUESTA FASE I BAMBINI DEVONO AVER ACQUISITO ALCUNE COMPETENZE LINGUISTICHE E DEVONO AVERE UNA BUONA AUTONOMIA DI LAVORO INDIVIDUALE E IN PICCOLO GRUPPO

DUE CASETTE, DELLA FOCA E DEL GALLO. IL BAMBINO DEVE SISTEMARE NELLE CASETTE LE PAROLE CHE INIZIANO CON FO E CON GA

IL MATERIALE PREPARATO DALLE INSEGNANTI VIENE PLASTIFICATO, LE IMMAGINI SONO ATTACCATE COL VELCRO

CERCHIA LE PAROLE CORTE E LE PAROLE LUNGHE IN QUESTA ATTIVITA’ I BAMBINI

DEVONO TROVARE PAROLE CORTE TRA UN INSIEME DI IMMAGINI DATE, OPPURE DISEGNARLE.

QUI I BAMBINI DEVONO FARE LA SEGMENTAZIONE SILLABICA E DISEGNARE LA QUANTITA’ CON CERCHIETTI O FOGLIE …

DIVIDIAMO I BAMBINI IN GRUPPI, DIAMO LORO RIVISTE RICCHE DI IMMAGINI E ASSEGNAMO AD OGNI GRUPPO UN COMPITO DIVERSO : • TROVARE PAROLE LUNGHE

• TROVARE PAROLE CORTE

• TROVARE PAROLE CHE INIZIANO CON …

• TROVARE PAROLE CHE FINISCONO CON …

IL MATERIALE RACCOLTO DA OGNI GRUPPO VIENE SCAMBIATO . SARANNO GLI STESSI BAMBINI A VICENDA VERIFICARE SE LE CONSEGNE SONO STATE ESEGUITE NEL MODO DOVUTO (SEMPRE CON SUPERVISIONE DELLE INSEGNANTI)

PER RICONOSCIMENTO DELLA SILLABA FINALE SI PROPONGONO GLI STESSI ESERCIZI, PRIMA ORALI E POI ANCHE CON CARTA E MATITA

- CA NE IL PRIMO PEZZETTO E’ CA E L’ULTIMO ?... –

- SA LA ME IL PRIMO… E L’ULTIMO ?...

- L’ATTIVITA’ LA SVOLGE SEMPRE PRIMA LA MAESTRA - POI I BAMBINI.

IL RICONOSCIMENTO DELL’ULTIMA SILLABA RICHIEDE PIU’ TEMPO PERCHE’ IL BAMBINO DEVE PROCESSARE TUTTE LE COMPONENTI DELLA PAROLA PRIMA DI ARRIVARE ALL’ULTIMA.

ATTIVITA’ RICONOSCIMENTO SILLABA

GIOCO DEI SUONI Esempio - BAMBINI QUANDO IO DICO mmm, VOI METTETE UNA MANO SULLA TESTA - PRIMA DI PROCEDE BISOGNA ESSERE CERTI CHE LA RICHIESTA SIA CHIARA A TUTTI I BAMBINI SI PRONUNCIANO IN MODO CHIARO PAROLE CON IL SUONO M, PRIMA IN POSIZIONE INIZIALE, CON ALTRE PAROLE CHE NON LO COTENGONO TAVOLO - MERENDA - PALETTA - MUCCA – MESE - PEDALE – MIO - BARCA … POI SI DICE AI BAMBINI - ADESSO BAMBINI FATTE ATTENZIONE PERCHE’ DIRO’ PAROLE DOVE LA M SARA’ UN PO’ NASCOSTA – CAMICIA - SCARPA – BAMBINO – POLTRONA – AMICA – CAMINO – POSTA … QUESTO ESERCIZIO E’ PIU’ IMPEGNATIVO PER I BAMBINI PERCHE’ LA SALIENZA PERCETTIVA E’ PIU’ BASSA ESSENDO IL FONEMA M IN POSIZIONE MEDIANA.

IL BASTIMENTO PUO’ ESSERE CARICO DI…

PAROLE CORTE O LUNGHE OGGETTI CHE FANNO RUMORE PAROLE CHE INIZIANO COME … ANIMALI GRANDI O PICCOLI CIBI OGGETTI CHE SONO IN RELAZIONE TRA LORO NUMERI

RICONOSCIMENTO DEL FONEMA INIZIALE E’ FONDAMENTALE LAVORE CON I SUONI E NON CON I NOMI DEI GRAFEMI, ED E’ BENE FARLO PRESENTE ANCHE AI GENITORI DEI BAMBINI NON BISOGNA CADERE NELL’ERRORE DI DIRE - E’ LA CI DI CASA - E’ LA ELLE DI LUNA - E’ LA EMME DI MAMMA – E’ LA GI DI GAMBA – MA … - K DI CASA L DI LUNA M DI MAMMA G DI GAMBA IL BAMBINO DEVE AVERE CHIARA LA DIFFERENZA TRA SUONO E NOME DELLE LETTERE, DOBBIAMO EVITARE CHE AVVENGA UN APPRENDIMENTO SCORRETTO DIFFICILE POI DA MODIFICARE .

RICONOSCIMENTO FONEMICO GLI ESERCIZI SONO SIMILI A QUELLI FINORA PRESENTATI SULLA SEGMENTAZIONE SILLABICA. SONO ADATTI PER I BAMBINI DAI CINQUE ANNI, PROSSIMI ALLA SCUOLA PRIMARIA, PERCHE’ HANNO RAGGIUNTO UNA CERCA MATURAZIONE CEREBRALE. SI INIZIA CON PAROLE BISILLABE PIANE CON STRUTTURA CVCV CONOSCIUTE E AD ALTA FREQUENZA COME : CANE, PANE, MELA, SOLE, LUNA, MARE, NASO, MANO … PRIMA RICONOSCIMENTO FONEMA INIZIALE POI SI CONTINUA CON LA SEGMENTAZIONE FONEMICA COMPUTANDO I FONEMI CON LE DITA, I MATTONCINI, I BOTTONI, LA PASTA … QUANDO IL BAMBINO HA FATTO MOLTA PRATICA SI INTEGRA L’INVENTARIO DELLE PAROLE , SI INSERISCONO QUELLE CON STRUTTURA PIU’ COMPLESSA CANTO, PONTE, SCALA, PRIMO, SENTO, VINTO, PORTA … SI CONTINUA CON PAROLE SEMPRE PIU’ LUNGHE E’ IMPORTANTE SCANDIRE BENE I SUONI QUANDO SI PRONUNCIANO E PAROLE PERCHE’ IL BAMBINO MANTENGA LA TRACCIA VOCALE.

ATTIVITA’ VARIE PER IL RICONOSCIMENTO FONEMICO

GIOCARE CON LE RIME SI PUO’ INIZIARE DAI NOMI DEI BAMBINI E DAGLI OGGETTI CHE CI CIRCONDANO, LA RIMA NON SI SPIEGA, IL BAMBINO DEVE ARRIVARE A COMPRENDERLA CON MOLTI ESEMPI CONCRETI FACENDO TANTA ESPERIENZA MIA ZIA SI CHIAMA MARIA SARA E’ UNA BAMBINA A ME CARA SOPRA IL TAVOLO HO MESSO UN CAVOLO LA PAROLA CHE FA RIMA SI DICE CON ENFASI USIAMO UN MAZZO DI CARTE CON IMMAGINI, PESCHIAMO UNA CARTA LA FACCIAMO VEDERE E CERCHIAMO LA RIMA, COINVOLGENDO TUTTI. ES. CEROTTO FA RIMA CON GIUBBOTTO POSSIAMO CREARE UNA FILASTROCCA : - NELLA TASCA DEL MIO GIUBBOTTO HO TROVAT UN CEROTTO - -

INIZIARE UNA FILASTROCCA FARLA COMPLETARE AL BAMBINO CHE DEVE SCEGLIERE LE PAROLE TRA LE FIGURA ALTERNATIVE

A MIA SORELLA PIACE TANTO LA ….

SI INIZIA UNA STORIELLA DOVE TUTTI DEVONO PARTECIPARE ES. MIO FRATELLO SI CHIAMA ANTONELLO E HA UN AMICO DI NOME MARCELLO. ANTONELLO E MARCELLO SONO ANDATI A FARE UNA GITA E HANNO VISITATO UN CASTELLO. NEL CASTELLO VIVEVA UN MAGO CON UN PIPISTRELLO….. SI PUO’ FARE CON O SENZA L’AUSILIO DELLE IMMAGINI

OGNI AMBIENTE, LA MENSA, IL BAGNO, LA CLASSE, IL SALONE, E OGNI OGGETTO POSSONONESSERE FONTE DI ISPIRAZIONE PER CREARE SCEMELLE QUESTO SAPONE E’ PIU’ PROFUMATO DI UN MELONE… SUL TAVOLINO MANGIO IL MIO PANINO…

IL BAMBINO DEVE ABBINARE LE PAROLE IN RIMA

GIOCHI DI PAROLE ATTRAVERSO I GIOCHI DI PAROLE I BAMBINI SVILUPPANO LA CAPACITA’ DI PRESTARE ATTENZIONE ALLE STRUTTURE LINGUISTICHE. SI DIVERTONO E IMPARANO A RIFLETTERE SUGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO LE PAROLE E LE FRASI GIOCO DEL COSO: SI PRESENTA UNA FRASE SEMPLICE DOVE UNA PAROLA VIENE SOSTITUITA CON UN VOCABOLO GENERICO COME COSA O COSO. I BAMBINI DEVONO INDOVINERE LA PAROLA GIUSTA - LUCA E’ STATO FERMATO DAL COSO CHE GLI HA MESSO UNA MULTA- - LA MAESTRA CI HA RACCONTATO LA COSA DI CENERENTOLA – - SONO ANDATA AL COSO A FARE LA SPESA

GIOCO DELLE PAROLE ASSURDE SI INSERISCONO NELLA FRASE PAROLE ESISTENTI MA ASSURDE CHE IL BAMBINO DEVE SOSTITUIRE CON QUELLE GIUSTE. IL SOLE SPLENDEVA CALDO NEL MARE PRENDO L’ACQUA FRESCA DALLA LAVATRICE MARIA PRENDE LA FORCHETTA PER CUCIRE PESCA DAL MAZZO IL BAMBINO SCEGLIE DUE CARTE E POI FORMA UNA FRASE ES. GELATO E BAMBINO I - IL BAMBINO MANGIA IL GELATO - - IL BAMBINO COMPRA IL GELATO -

PAROLE DERIVATE CAMBIO LETTERA

I RADDOPPIAMENTI

IL BAMBINO RIFLETTE SUL FATTO CHE PAROLE SIMILI HANNO SIGNIFICATI DIVERSI

ALLENANO I BAMBINI A PERCEPIRE E A FAMILIARIZZARE CON LA LUNGHEZZA DEI SUONI E DEI SILENZI

FARE MOLTI GIOCHI CON LE PAROLE INDOVINELLI, POESIE IN RIMA, SCIOGLILINGUA, CONTE E FILASTROCCHE. LE CONTE E LE FILASTROCHE SONO CARATTERIZZATE DAL RITMO DATO DALLE PAROLE RIPETUTE, DALLE RIME, DALLE ASSONANZE E CONSONANZE. HANNO UNA VALENZA MATEMATICA INTRINSECA PERCHE’ SI INSERISCONO IN MODO GIOCOSO NEL PERCORSO DEL CONTARE. Un, due, tre tre tazzine di caffè tutti in marcia qui con me me le bevo tutte tre quattro cinque, sei… tre e tre fa sei basta, è tutto ok sei e sei fa dodici sette, otto e nove… dodici e dodici ventiquattro mi bagna un acquazzone uno, due, tre e quattro adesso arriva il dieci che sceglie … (nome) ! Un, due, tre, tocca a te! SONO UTILI IN DIVERSE OCCASIONI, EVITANO PREPOTENZE E INGIUSTIZIE NELLA SCELTA DEL BAMBINO CHE DOVRA’ INIZIARE IL GIOCO. IMPORTANTI PER QUEI BAMBINI CHE HANNO POCHE OCCASIONI DI FARE ALTRE ESPERIENZE CON I GIOCHI LINGUISTICI

OCCHIO AL SEMAFORO

INIZIA LA MAESTRA SCEGLIE UNA CARTA E LA TIENE COPERTA. I BAMBINI DEVONO FARE ALCUNE DOMANDE PER COMPRENDERE DI COSA SI TRATTA E’ UN OGGETTO ? E’ GRANDE ? E’ VELOCE ? MENTRE FANNO LE DOMANDE IL SEMAFORO E’ ROSSO E NON POSSONO INDOVINARE QUANDO LA MAESTRA MOSTRA IL SEMAFORO VERDE POSSONO DARE LA RISPOSTA IN QUESTO MODO I BAMBINI LAVORANO CON LE CATEGORIE , IMPARANO A GESTIRE LA PROPRIA IMPULSIVITA’ E A RISPETTARE LE REGOLE.

RACCONTO DI UNA STORIA SI CONSIGLIA DI FARLO QUOTIDIANAMENTE LA STORIA VA LETTA CON LA GIUSTA PROSODIA IN MODO ‘REALISTICO’ LIMITANDO IL RICORSO DEI VEZZEGGIAMENTI. QUANDO LEGGIAMO UNA STORIA, IMPLICITAMENTE LAVORIAMO SULLE EMOZIONI, LA MEMORIA UDITIVA, L‘ATTENZIONE , LA METACOGNIZIONE, LA FANTASIA, L’IDEAZIONE, L’ARRICCHIMENTO LESSICALE , LE SEQUENZE TEMPORALI, ESPRESSIONE CORPOREA … LA LETTURA NON DEVE ESSERE SEGUITA DA UNA VALUTAZIONE DEI RENDIMENTI COGNITIVI, IN ALTRE OCCASIONI E CON ALTRE ATTIVITA’ SARA’ OPPORTUNO FARLO. NON DIMENTICHIAMO CHE MOLTI BAMBINI SPERIMENTANO IL PIACERE DI ASCOLTARE UNA STORIA SOLO A SCUOLA.

LA VALUTAZIONE DEI RENDIMENTI COGNIIVI LA FACCIAMO CON IL PICCOLO GRUPPO SI LEGGE UNA PICCOLA STORIA I BAMBINI DEVONO INDIVIDUARE I PERSONAGGI, I LORO NOMI, I LUOGHI DOVE DI SVOLGONO I FATTI, LE CAUSE, LE CONSEGUENZE,

ATTIVITA’ CON SUPPORTO DI IMMAGINI, PUO’ ESSERE FATTA ANCHE SENZA LE ICONE

LA NARRAZIONE CON LE SEQUENZE IL BAMBINO DEVE OSSERVARE LE IMMAGINI PRIMA NELLA GIUSTA SEQUENZA, DEVE RACCONTARE LA STORIA OPPURE DIAMO LE SEQUENZE IN DISORDINE E SARA’ IL BAMBINO A PIANIFICARE IL CORRETTO ORDINE TEMPORALE O CAUSALE.

COSA VEDI ? DOVE SONO? COSA E’ SUCCESSO?

GUARDA UN PO’ QUESTA IMMAGINE E DIMMI COSA VEDI PONIAMO UNA SERIE DI DOMANDE:

LA MESTRA E’ IN PIEDI V F DUE BAMBINI PIANGONO V F LA PORTA E’ CHIUSA V F DUE BAMBINI COLORANO V F ……..

COSA SUCCEDE ? RACCONTA

LA MEMORIA DI LAVORO FONOLOGICA UN POTENZIAMENTO DI TALE MEMORIA E’ NECCESSARIO E UTILE PER TUTTI I BAMBINI. RENDE INFATTI PIU’ CONSCIA ED ESPLICITA LA COMPETENZA FONOLOGICA • IL BAMBINO DEVE ASCOLTARE E CERCARE DI RIPETTERE ESATTAMENTE LE NON PAROLE PRONUNCIACE DALLA MAESTRA: BAPE, PLOBRA, GROBE, SFUNGA… DEVE RICORDARE NELLO STESSO ORDINE IN CUI LE HA UDITE UNA SEQUENZA DI CIFRE : 3,6,9 • IL BAMBINO DEVE RIPETERE LA FRASE DELL’INSEGNANTE, POI DIRE QUAL

E’ L’ULTIMA E LA PRIMA PAROLA DELLA STESSA FRASE: IL GATTO INSEGUE UN TOPO LA MAMMA DI MARIA LAVORA COME SARTA SAREBBE BENE DEDICARE A QUESTI ESERCIZI DIECI MINUTI PIU’ VOLTE LA SETTIMANA

• DICIAMO FRASI BREVI , ALCUNE SENSATE E ALTRE PRIVE DI SIGNIFICATO ES. IL CANE VOLA NEL CIELO IL GATTO MIAGOLA SUL TETTO IL BAMBINO DEVE RIPETERE LA FRASE SENSATA VIA VIA SI AUMENTIAMO IL NUMERO DI FRASI FINO A QUATTRO • IL BAMBINO DEVE RIPETERE IN MODO INVERSO UNA SEQUENZA DI CIFRE 2 4 5 DIVENTA 5 4 2 • PRONUNCIAMO TRE PAROLE O UNA FRASE SEMPLICE , POI DIAMO UN

DISTRATTORE AL BAMBINO ( BATTI LE MANI E FAI UN SALTO…) POI CHIEDIAMOGLI LA SEQUENZA • DEVE RIPETERE PAROLE SEMPLICI E COMPLESSE, RIPETIZIONE E STABILITA’ POTENZIANO IL SISTEMA DI MEMORIA PROCEDURALE

DETTATO SI MOSTRA L’IMMAGINE AL BAMBINO POI SI DETTA LA FRASE: LA MAMMA PREPARA LA TORTA OGNI PAROLA E’ RAPPRESENTATA DA UN PALLINO

IO MANGIO IL PANINO

Memoria di lavoro

I bambini con dsa hanno grande difficoltà nella memoria di lavoro che si ripercuote in tutti gli apprendimenti;

Difficoltà di attenzione automatica deve lavorare con l’attenzione focale

Ogni processo diventa controllato e cognitivo

MEMORIA DI ATTENZIONE VISIVA • SI MOSTRANO AL BAMBINO QUATTRO OGGETTI CHE DEVE GUARDARE IN

SILENZIO PER DIECI SECONDI. IL BAMBINO SI GIRA, LINSEGNANTE NE TOGLIE UNO E CHIEDE: QUALE OGGETTO MANCA? GLI OGGETTI O LE CARTE DIVENTANO POI SEI E INFINE OTTO

OSSERVA PER 10 SECONDI LA PRIMA IMMAGINE SI TOGLIE E SI PRESENTA LA SECONDA. COLORA L’ANIMALE CHE SI E’ SPOSTATO DISEGNA I FIORI COME RICORDI

IL BAMBINO GUARDA LA FIGURA TARGET PER 10 SECONDI. QUESTA VIENE COPERTA E IL BAMBINO DEVE TROVARE QUELLA UGUALE TRA LE QUATTRO.

PRIMA OSSERVA QUESTA FOTO COSA C’E’ DI DIVERSO ?

MEMORIA SEQUENZIALE L’INSEGNANTE ATTACCA ALLA LAVAGNA UNA SEQUENZE DI TRE FIGURE GEOMETRICHE O DI OGGETTI VARI .( SARANNO POI 4 FINO A 7) LO SFONDO DELLE IMMAGINI DEVE ESSERE UGUALE PER 10 SECONDI OSSERVANO, POI CHIUDONO GLI OCCHI E L’INSEGNANTE CAMBIA L’ORDINE. I BAMBINI DEVONO DISEGNARLE SU UN FOGLIO NELL’ORDINE INIZIALE.

IL BAMBINO OSSERVA PER 10 SECONDI, SI SCAMBIANO LE POSIZIONI DI DUE OGGETTI O IMMAGINI E SI CHIEDE AL BAMBINO DI METTERE OGNI ELEMENTO NELLA POSIZIONE D’ORIGINE.

ABILITA’ VISUO SPAZIALI SONO NECCESSARIE ANCHE SE IN MISURA MINORE, PER SAPERE LEGGERE E SCRIVERE E INCOLONNARE I NUMERI. NELLA FASE DI ACQUISIZIONE DELLA LETTO-SCRITTURA E’ FONDAMENTALE POTER CONTARE SULL’EFFICIENZA DELLE FUNZIONI NON VERBALI, PERCHE’ IL BAMBINO DEVE IMPARARE AD EFFETTUARE UN LAVORO SERIALE SUL FOGLIO DA SINISTRA A DESTRA SIA CON I MOVIMENTI OCULARI CHE CON QUELLI DEL POLSO E DELLA MANO. LE ATTIVITA’ CHE SEGUONO SONO FINALIZZATE A SVILUPPARE E POTENZIARE NEL BAMBINO LE ABILITA’ DISCRIMINATIVE E VISIVE PER PERCEPIRE DIFFERENZE , MEMORIZZARE POSIZIONI, ESERCITARE LA MEMORIA VISIVA E LA MEMORIA DI LAVORO VISUO-SPAZIALE.

GIOCHI VISUO SPAZIALE IL BAMBINO DEVE TROVARE LE DIFFERENZE TRA LE DUE IMMAGINI LA CONSEGNA DEVE ESSERE CHIARA E PRECISA IL BAMBINO DEVE SAPERE QUANTE SONO LE DIFFERENZE DA TROVARE, 5 NON ALCUNE. L’INSEGNANTE GUIDA IL BAMBINO DA SX A DX , DALL’ALTO AL BASSO ALLA RICERCA DELLA GIUSTA STRATEGIA PER EVITARE CHE IL COMPITO RICHIEDA UN ECCESSIVO IMPEGNO COGNITIVO.

QUESTO E’ UN LAVORO IMPORTANTE PERCHE’ SPEZZA LE ANALOGIE CREANDO UN CONTRASTO,AGEVOLA IL BAMBINO NEL RICONOSCINEMTO DEI GRAFEMI SIMILI. ATTENZIONE ALL’AFFOLLAMENTO VISIVO!

FIGURA SFONDO RICALCA IL CONTORNO DELLA FOGLIA A CUORE

RICALCA IL POMODORO

RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA NASCOSTA

ROTAZIONI TROVA LA SIRENA/PESCE IDENTICA A QUELLA CHE C’E’ A SINISTRA SENZA RUOTARE IL LIBRO. DOPO COLORALE

ORIENTAMENTO

VISUALIZZAZIONE IL BAMBINO DEVE COMPLETARE LA FIGURA INSERENDO I DETTAGLI MANCANTI, POI DEVE COLORARE LA SCENETTA.

GUARDA ATTENTAMENTE IL DISEGNO POI GIRA LA PAGINA E DSEGNA GLI OGGETTI MANCANTI

MEMORIA

IL BAMBINO DEVE GUARDARE BENE L’IMMAGINE PER UN MINUTO. SI TOGLIE L’IMMAGINE E IL BAMBINO DEVE DESCRIVERE LA SCENA APPENA VISTA.

TROVARE LE COPPIE UGUALI

CERCA…

… TRE VASI DI MIELE

… IL GATTO, IL CANE E IL CANARINO NASCOSTI NEL GIARDINO

IL DISEGNO COSTITUISCE UNA VERA E PROPRIA ATTIVITA’ DI PROBLEM SOLVING NON VERBALE, RICHIEDE LA MANIPOLAZIONE DI INFORMAZIONI VISIVE (COLORI, FORME, ORIENTAMENTO DEGLI OGGETTI) O SPAZIALI . RICHIAMA INOLTRE ABILITA’ IMMAGINATIVE, VISIVO-PERCETTIVE E DI PIANIFICAZIONE.

SULLA SPIAGGIA C’E’ A DESTRA UN OMBRELLONE, POI UN ASCIUGAMANO CON SOPRA LA RADIO.

COLORA IL DISEGNO

DISEGNO SENZA MATITA

SI DANNO AL BAMBINO DIVERSE IMMAGINI. CON QUESTE DEVE REALIZZARE UN DISEGNO QUINDI DEVE PIANIFICARE LE SUE AZIONI PER POSIZIONARE CIASCUN ELEMENTO ALL’INTERNO DEL FOGLIO NEL GIUSTO MODO.

DI POSSONO FARE DISEGNI SOTTO DETTATURA: - IL CIELO … TRE NUVOLE … … IL SOLE E’ NASCOSTO… … IL PRATO… DUE BAMBINI … … UNA PALLA …

DISCRIMINAZIONE VISIVA

ORIENTANDO LO SGUARDO DA SINISTRA E DESTRA I BAMBINO DEVE TROVARE TUTTE LE FIGURE UGUALI A QUELLE DEL RIQUADRO. DEVE POI COLORARLE O CERCHIARLE.

NOMINARE LE IMMAGINI DA SX A DX

PERCEZIONE TATTILE RICONOSCERE CON GLI OCCHI BENDATI OGGETTI, FORME E DIMENSIONI

COORDINAMENTO OCCHIO MANO

ATTIVITA’ MOTORIE IL MOVIMENTO E’ L’UNICO MODO CON IL QUALE POSSIAAMO INTERAGGIRE CON IL MONDO, OGNI COMUNICAZIONE, LINGUAGGIO, GESTO SCRITTURA E’ MEDIATO DAL SISTEMA MOTORIO. SONO ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’APPRENDIMENTO. LE ATTIVITA’ SI FANNO COL GRUPPO PIU’ VOLTE LA SETTIMANA, SONO INDICATE DOPO UNA ATTIVITA’ COGNITIVA FORTE. AIUTANO TUTTI I BAMBINI SOPRATTUTTO I MANCINI E I BAMBINI CHE HANNO DISPERCEZIONE VISIVA E DIFFICOLTA’ DI COORDINARE OCCHIO MANO. LE ATTIVITA’ OMOLATERALI CONSENTONO DI LAVORARE IN MANIERA ESCLUSIVA CON UN LATO DEL CERVELLO, PRIMA A SX POI A DX. SEGUONO A QUESTE LE ATTIVITA’ INCROCIATE. OGNI ESERCIZIO DEVE ESSERE RIPETUTO 10 VOLTE

ESERCIZI

POSIZIONE DI PARTENZA • CON LA MANO DX TOCCO L’ORECCHIO* SX 10 VOLTE • CON LA MANO SX TOCCO L’ORECCHIO DX 10 VOLTE

• RIPETERE 10 VOLTE ALTERNANDO

• CON LA MANO DX TOCCO IL TALLONE SX 10 VOLTE

• CON A MANO SX TOCCO IL TALLONE DX 10 VOLTE

• RIPETERE 10 VOLTE LATERNANDO

* POI L’OCCHIO, LA SPALLA,

QUANDO SI FANNO GLI ESERCIZI SI CONTA DA 1 A 10, DA 10 A 1, DI 10 IN 10 DI 100 IN 100. OPPURE SI SEGUE IL RITMO DELLA MUSICA

ESERCIZI

• LA MANO DX TOCCA IL GINOCCHIO SX 10 VOLTE

• LA MANO SX TOCCA IL CINOCCHIO DX 10 VOLTE

• ALTERNA PER 10 VOLTE SE L’ESERCIZIO SI FA SOLO ALTERNATO SI RIPETE 20 VOLTE • SALTA SUL PIEDE DX 10 VOLTE

• SALTA SUL PIEDE SX 10 VOLTE

• GAMBE UNITE : APRO E CHIUDO APRO E CHIUDO ORIZZONTALE

• GAMBE UNITE : APRO E CHIUDA APRO E CHIUDO VERTICALE

• PRENDE LA PALLA LANCIATA DALL’INSEGNANTE PER 10 VOLTE

• PRENDE LA PALLA CON DUE MANI E A RILANCIA CON LA SX 10 VOLTE

• PRENDE LA PALLACON DUE MANI E LA RILANCIA CON LA DX 10 VOTE

IL PALLONE DEVE ESSERE DI SPUGNA

• RESPINGE LA PALLA COL PIEDE DX 10 VOLTE

• RESPINGE LA PALLA COL PIEDE SX 10 VOLTE

• STA IN EQUILIBRIO SU UN PIEDE PER 10 SECONDI

• ALZA IL BRACCIO DX 10 VOLTE

• ALZA IL BRACCIO SX 10 VOLTE

GLI ESERCIZI PIU’ COMPLESSI SI INSERISCONO QUANDO IL BAMBINO HA ACQUISITO QUELLI PIU’ SEMPLICI

• ALZA IL GINOCCHIO DX E CONTEMPORANEAMENTE IL BRACCIO SX

QUESTO SI INSERISCE DOPO CHE I BAMBINO HA FATTO TANTA ESPERIENZA CON GLI ESERCIZI :

• ALZA IL GINOCCHIO DX…..ALZA IL BRACCIO DX, … ALZA GINOCCHIO E

• BRACCIO DX, E POI TUTTO CON LA SX

• I BAMBINI IN PIEDI BRACCIO AVANTI CON INDICE PUNTATO IN AVANTI

• TRACCIA NELL’ARIA UNA X DA LL’ALTO VERSO IL BASSO

• DISEGNA CERCHI E SEMICERCHI DI DIMENSIONI DIVERSE

• LINEE DA SX A DX

• CON UNA MANO O DUE MANI GIUNTE DISEGNA L’INFINITO GRANDE E POI SEMPRE PIU’ PICCOLO IL BAMBINO CON LO SGUARDO SEGUE I MOVIMENTI

IL RITMO IL RITMO E’ IMPORTANTE SIA PER IL LINGUAGGIO ESPRESSIO CHE PER LA SCRITTURA E LETTURA I BAMBINI IMPARANO RITMICAMENTE A SEGMENTARE LE PAROLE E A RICONOSCERE DETERMINATE STRUTTURE RITMICHE CHE FORMANO PAROLE RSIMILI NELLA LETTURA GIOCHI MARCIANO COME I SOLDATINI AL RITMO DEL TAMBURELLO ACCOMPAGNARE OGNI BATTUTA DI MARCIA CON UN OH.OH… E STARE ZITTI OGNI VOLTA CHE C’E’ PAUSA, PUO’ FAR ACQUISIRE MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA

I BAMBINI SALTANO DA UN CERCHIO ALL’ALTRO OGNI VOLTA SENTONO IL SUONO DEL TAMBURO

• LA MAESTRA BATTE LE MANI SUL TAVOLO CON RITMO E I BAMBINI DEVONO RIPRODURRE A STESSA SEQUENZA. • LA MAESTRA FA UNA SEQUENZA DI SUONO SENZA MOSTRARE LE MANI I BAMBINI DEVONO RIPRODURRE • SEDUTI IN TERRA CON GAMBE INCROCIATE SI BATTE IL RITMO SULLE GAMBE SULLE BRACCIA E SUL PETTO E SI CANTANO CANZONI SUI NOMI … SI LAVORA IN GRUPPI DI 10 BAMBINI

I prerequisiti esecutivi

L’organizzazione del foglio;

La direzionalità sx-dx;

La qualità del segno

L’impugnatura della matita

La direzionalità del tratto grafico

Coordinazione occhio mano

PREREQUISITI ESECUTIVI E’ FONDAMENTALE PER IL PROCESSO DI SCRITTURA CHE QUESTI PREREQUISITI RAGGIUNGANO L’AUTOMATISMO E L’INTEGRAZIONE NECCESSARIA , REQUISITI SPECIFICI DELLA COMPLESSA PRASSIA QUALE E’ LA SCRITTURA

GINNASTICA PER BRACCIA, MANI E DITA L’INSEGNANTE MOSTRA AI BAMBINI I GESTI SEMPLICI E COMPLESSI E MOVIMENTI DELLE BRACCIA, DELLE MANI E DELLE DITA, I BAMBINI DEVONO IMITARLI.

POSIZIONE: IN PIEDI O SEDUTI GOMITI FLESSI

POSIZIONE: IN PIEDI O SEDUTI , GOMITI ALL’ALTEZZA DELLE SPALLE; MANI APPOGGIATE ALLE SPALLE.

POSIZIONE : IN PIEDI O SEDUTI, GOMITI FLESSI BACCIA LUNGO I FIANCHI

POSIZIONE : SEDUTI, GOMITI APPOGGIATI A UN PIANO

POSIZIONE : SEDUTI, GOMITI APPOGGIATI A UN PIANO, AVAMBRACCIO FERMO

SEDUTI CON L’AVAMBRACCIOAPPOGGIATO A UN PIANO HB

MOVIMENTO DALL’ALTO IN BASSO – DA SINISTRA A DESTRA UNIRE I PUNTINI

IL MOVIMENTO E’ PICCOLO, MEDIO, GRANDE.

PREGRAFISMI NECCESSARIO CURARE LA POSTURA DI CIASCUN BAMBINO

• QUANDO E’ SEDUTO LA PIANTA DEI PIEDI DEVE APPOGGIARE TOTALMENTE IN TERRA. • ENTRAMBE LE MANI STANNO SUL TAVOLO, UNA SCRIVE E L’ALTRA TIENE IL FOGLIO. • FOGLIO O QUADERNO NON DEVE ESSERE TROPPO DISTANTE O TROPPO VICINO. SE NECCESSARIO FERMO COL NASTRO ADESIVO. • EVITARE CHE IL BAMBINO SI ‘CORICHI’ SUL FOGLIO MENTRE LAVORA. • LA MATITA VA IMPUGNATA CON TRE DITA,

POLLICE, INDICE E MEDIO.

• L’AVAMBRACCIO E POLSO DEVONO ESSERE SEMPRE POGGIATI SUL BANCO.

• LA MATITA HB FACILITA IL GESTO GRAFICO PERCHE’ E’ MORBIDA

TRACCIATI I BAMBINI DEVONO RICALCARE IL TRACCIATO RISPETTANDO LE REGOLE GENERALI PARALLELE I BAMBINI DEVONO DISEGNARE IL TRACCIATO DENTRO LE RIGHE PARALLELE CERCHIARE FIGURE, I BAMBINI DEVONO CERCHIARE LA NUMERI O E LETTERE LA SEQUENZA DA SX A DX CON MOVIMENTO ANTIORARIO PER I BAMBINI DESTRI ORARIO PER I MANCINI PERCHE’ DEVONO TENERE IL CONTROLLO VISIVO

SI PRENDE UN FOGLIO BIANCO A4 -BAMBINI DOVETE FARE SU E GIU’ PRENDETE UN COLORE E FATTE DELLE STRISCE -

-ADESSO MI FATTE UN BEL DISEGNO -

CAMPITURE IL COMPITO CONSISTE NEL COLORARE LE FIGURE CON MODALITA’ DIFFERENTI

RICALCO UNIRE I NUMERI IN SEQUENZA

ANNERIRE SPAZI PERCORSI

COPIA DA MODELLO

CORNICETTE

UTILIZZARE QUAADERNONI CON QUADRETTI DA UN CENTIMETRO ATTENZIONE AI MOVIMENTI E ALL’ ORIENTAMENTO. CREARE RITMI ABITUA IL CERVELLO A VEDERE LE DIFFERENZE, QUANDO SI SCRIVE SI FANNO GLI STESSI GESTI. QUI IL BAMBINO STA FACENDO PROTOLETTERE

NUMERI NUMERI NUMERI ATTIVITA’ SUI PROCESSI LESSICALI RIGUARDANO LA CAPACITA’ DI ATTRIBUIRE IL NOME AI NUMERI, PIU’ IN GENERALE E’ UNA COMPETENZA LINGUISTICA

1 l'orso bruno; 2 le corna del bue; 3 le ciliegie per me; 4 le zampe del gatto; 5 le tinche; 6 le mele per lei; 7 il pane a fette; 8 il pagliaccio col cappotto; 9 l'ora delle prove; 10 la minestra di pasta e ceci.

1,2,3 va a passeggio con il re 4,5,6, guarda bene se ci sei 7,8,9, sei arrivato fino a dove? Dillo tu, io non lo so. Sarà 10 ? Si o no ?

LINEA DEL 10 SI DISPONGONO 10 CERCHI IN TERRA, POSSONO AVERE ANCHE DIAMETRO DIVERSO .

TRA IL QUINTO E IL SESTO CERCHIO SI DEVE LASCIARE UNO SPAZIO

• I BAMBINI STANNO SEDUTI DI FRONTE ALLA LINEA DEL 10. • LA MAESTRA MUOVENDOSI DA SX A DX , PARTENDO DAL PRIMO CERCHIO,

DICE I NUMERI 1,2,3,4,5 FA UN SALTO 6,7,8,9,10. • RIPETE L’ESERCIZIO PIU’ VOLTE COINVOLGENDO I BAMBINI. • LA NUMERAZIONE SI FA DA 1 A 10 E DA 10 A 1. • OGNI BAMBINO A TURNO PASSA DA UN CERCHIO ALL’ALTRO NUMERANDO DA

1 A 10 E DA 10 A 1. • IL BAMBINO CHIAMATO DALLA MAESTRA ‘OCCUPA UN NUMERO’ : - ALESSIA VAI NELL’UNO, ADESSO NEL SETTE, …NEL PIU’ PICCOLO, NEL PIU’ GRANDE…

LE DITA… CALCOLATRICE NATURALE CON LE DITA SI FA N+1 e N – 1 ORDINE STABILE CORRISPONDENZA BIUNIVOCA CARDINALITA’

PROCESSI SEMANTICI RIGUARDANO LA CAPACITA’ DI COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DEI NUMERI ATTRAVERSO UNA RAPPRESENTAZIONE MENTALE DI TIPO QUANTITATIVO CON L’OBIETTIVO FINALE DELLA CORRISPONDENZA NUMERO – QUANTITA’. RIORDINARE ALCUNI SASSI, DAL PIU’ PESANTE AL PIU’ LEGGERO INDICA GLI OGGETTI DAL PIU’ PESANTE AL PIU LEGGERO DISEGNA UNA OGGETTO LEGGERO E UNO PESANTE QUELLI CHE OCCUPANO PIU’ SPAZIO QUELLI CHE OCCUPANO MENO SPAZIO

INDICAMI DOVE CE N’E’ DI PIU’ E DOVE CE N’E’ DI MENO QUALI COSTANO DI PIU’ QUALI COSTANO MENO

QUANTI SONO I TOPI GRIGI ! UNO SOLO E’ BIANCO, INDICALO COL DITO

TUTTI HANNO LO ZAINO IN SPALLA , UNO SOLO CE L’HA IN MANO. INDICALO

SOLO UN ALUNNO E’ DISTRATTO. INDICALO

I NUMERI

1 TOPINO E 1 TOPINO , ORA SONO 2 TOPINI 1 PALLINA E 1 ALTRA SONO 2 PALLINE

COLLEGA CON LE FRECCE IL NUMERO AGLI OGGETTI

DISEGNA DUE TAVOLI DISEGNA DUE MELE DISEGNA DUE TORTE

SI PROCEDE IN QUESTO MODO FINO AL NUMERO 10. SI POSSONO INVENTARE TANTE ATTIVITA’ NON SOLO SU FOGLIO MA ANCHE PRATICHE CON OGGETTI. OGNI NUMERO DEVE ESSERE RAPPRESENTATO ANCHE CON LE DITA

CONTARE CONTARE CON PICCOLE QUANTITA’ COORDINANDO LA RECITA DELLA FILASTROCCA DEI NUMERI CON I GESTI APPROPRIATI : INDICARE, TOCCARE, SPOSTARE, GUARDARE COORDINARE LA VELOCITA’ DELLA NUMERAZIONE CON LA VELOCITA’DEL GESTO. IL GESTO NEL CONTEGGIO FORNISCE UN SUPPORT ESTERNO CHE • CONSENTE DI TENERE LA TRACCIA

• COORDINA IL RITMO DELLA FILASTROCCA

LA SINTASSI DEL NUMERO RIGUARDA LE PARTICOLARI RELAZIONI SPAZIALI TRA LE CIFRE CHE COSTITUISCONO IL NUMERO E LA POSIZIONE DETERMINA IL VALORE DEL NUMERO (u, da, h…), PERTANTO SEMBREREBBE NON AVERE ATTINENZA CON LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. COME ANTICIPAZIONE DEL SIGNIFICATO DELLA POSIZIONE DELLE CIFRE CHE NE MODFICA IL VALORE, DATO DALL’APPARTENENZA A UNA CLASSE DI GRANDEZZA, SI SONO INTRODOTTE RIFLESSIONI A PARTIRE DALLA DIFFERENZIAZIONE PER ATTRIBUTI, PER FUNZIONE E PER DIMENSIONE.*

* TRATTO DA ‘INTELLIGENZA NUMERICA’ V.1 LUCANGELI,POLI,MOLIN. ED. ERICKSON

NOMINA SOLO GLI OGGETTI MORBIDI

NOMINA SOLO LE COSE CALDE

NOMINA SOLO CHE COSE CHE CORRONO

NOMINA SOLO LE COSE CHE NON SI MANGIANO

NOMINA SOLO LE COSE GRANDI

E’ PIU’ GIUSTO DIRE UN CESTO DI MELE O TANTE MELE ? E’ PIU’ GIUSTO DIRE TANTI CIOCCOLATINI O UNA UNA SCATOLA DI CIOCCOLATINI

ESSENZIALE INQUESTO PASSAGGIO E’ LA COMPRENSIONE DELLA DIFFERENZA TRA UNITA’ E INSIEME DI UNITA’ Es. PERLA E COLLANA DI PERLE IL BAMBINO E’ GUIDATO A CONSTATARE CHE UN ELEMENTO PUO’ ESSERE FORMATO DA UNA SERIE DI ALTRI ELEMENTI IN ESSO CONTENUTI

UNA MELA E UN INSIEME DI MELE IN ANALOGIA A UNA UNITA’ E UNA DECINA DI UNITA’

C’E’ CONNESSIONE CON IL LESSICO. UTILIZZANDO ESPRESSIONI DIVERSE SI PUO’ ESPRIMERE L’APPARTENENZA ALLA STESSA CLASSE QUANTITATIVA , COME : UN GRUPPO DI BAMBINI, TANTI BAMBINI IN ANALOGIA A UNA DECINA DI BAMBINI E 10 BAMBINI.

NUMERI ORDINALI , UTILIZZATI PER INDICARE UNA PARTICOLARE POSIZIONE IN UNA SERIE DI ELEMENTI. PRIMO, SECONDO, ULTIMO - OGGI SONO ARRIVATO A SCUOLA PER PRIMO. - SARA’ ARRIVATO QUALCUNO PRIMA DI LUI ?

ADESSO SONO IL PRIMO, SECONDO, TERZO….

SI PROPONGONO ALTRI ESEMPI DELLE MISURE GRANDE, PICCOLO MEDIO CON SITUAZIONI VICINE ALL’ESPERIENZA DEI BAMBINI USANDO OGGETTI E GLI STESSI BAMBINI.

UNO, CIASCUNO, TUTTI PAROLE PRESENTI IN OGNI PROBLEMA

CERCHIA UNA PERA CERCHIA CIASCUNA PERA CERCHIA TUTTE LE PERE

ALTRI ESERCIZI ... CONTA E COLLEGA

COLORA UNA MELA COLORA 2 MELE …

IL BAMBINO NEL FOGLIO NON ALCUNA CONSEGNA SCRITTA. LA MAESTRA NE DETTA UNA ALLA VOLTA -COLORA LA PRIMA E ULTIMA MELA- -COLORA 2 PALL.DI ROSSO E 1DI VERDE-

- DISEGNA IL CUCCHI. A TRE TAZZE – - DISEGNA NEL 2 E 4 VASO UN FIORE -

LOGICA

UNIRE LE IMMAGINI IN RELAZIONE TRA LORO

TROVARE LA FIGURA APPROPRIATA

COLLEGA I SIGNIFICATI OPPOSTI

FARE MOLTI ESERCIZI ORALI SUI CONTRARI

OGNI COSA AL SUO POSTO

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI. • Sviluppare i prerequisiti per la scuola primaria, Brignola, Perrotta. Ed. Erickson • Le parole ai bambini guida al metodo ‘liberamente imparo’,L.Collerone. Ed Il Melograno • Giocare con le parole, Brignola Perrotta. Ed. Erickson

• Alla scoperta delle parole, Mei, Pagni, Vegini. Ed Erickson

• Laboratorio grafo-motorio, Fantuzzi , tagliazucchi. Ed Erickson

• Recupero abilità visuo-spaziali, Fastame , Antonini. Ed Erickson

• Primi voli, Bortolato. Ed Erickson

• Intelligenza numerica primo volume, Lucangeli, Poli, Molin. Ed Erickson