N 3 2014 milan verona

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Domenica 19 gennaio 2014 Anno 4 n 3 TECNO MOTORS SPA Via G. Di Vittorio, 47 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Viale Belforte, 2 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Milan Verona OLANDESE AL VOLANTE Allegri… c’è Seedorf Parola al Baffo Seedorf, in bocca al lupo NUOVO CORSO Il nuovo ciclo rossonero Il Milan cambia rotta L’Inter... va in... Honda Sei Nazioni Sandro Mazzola a pag. 5 COMMENTO RUGBY F1 LA PARTITA Andrea Anelli a pag. 2 SCOMMESSE Pino Sardiello a pag. 3 Severa Bisceglia a pag. 9 Toni Morandi a pag. 12 Debora Cheli a pag. 11 Lara Comi a pag. 8 Gli azzurri in Galles “Allegri ‘rottamato’ inevitabile” Cresce l’attesa per il mondiale 2014 Maria E. Boschi deputata PALLA ALL’ONOREVOLE

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Domenica 19 gennaio 2014 Anno 4 n 3

TECNO MOTORS SPAVia G. Di Vittorio, 4727029 Vigevano (PV)

0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Viale Belforte, 2

21100 Varese (VA) 0332-335588

TECNO MOTORS SPAVia Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

Milan Verona

OLANDESE AL VOLANTEAllegri… c’è Seedorf

Parola al BaffoSeedorf, in bocca al lupo

NUOVO CORSO

Il nuovo ciclo rossonero

Il Milan cambia rottaL’Inter...

va in... Honda

Sei Nazioni

Sandro Mazzola a pag. 5

COMMENTO

RUGBY

F1

LA PARTITA

Andrea Anelli a pag. 2

SCOMMESSE

Pino Sardiello a pag. 3

Severa Bisceglia a pag. 9

Toni Morandi a pag. 12

Debora Cheli a pag. 11

Lara Comi a pag. 8

Gli azzurri in Galles

“Allegri‘rottamato’inevitabile”

Cresce l’attesa per il mondiale 2014

Maria E. Boschi deputata

PALLAALL’ONOREVOLE

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domenica 19 gennaio 20142

Allenatore:Clarence Seedorf

MILAN (4-3-1-2)

Arbitro: Mauro Bergonzi di Genova

M i l a n VeronaIn Casa

Ultima Vittoria 22/12/13Verona-Lazio 4-1

Ultimo Pareggio 18/5/13Verona-Empoli 0-0

Ultima Sconfitta 12/1/14Verona-Napoli 0-3

Fuori CasaUltima Vittoria 6/1/14Udinese-Verona 1-3

Ultimo Pareggio 15/12/13Catania-Verona 0-0

Ultima Sconfitta 1/12/13Fiorentina-Verona 4-3

In CasaUltima Vittoria 22/12/13

Verona-Lazio 4-1Ultimo Pareggio 18/5/13

Verona-Empoli 0-0Ultima Sconfitta 12/1/14

Verona-Napoli 0-3

Fuori CasaUltima Vittoria 6/1/14Udinese-Verona 1-3

Ultimo Pareggio 15/12/13Catania-Verona 0-0

Ultima Sconfitta 1/12/13Fiorentina-Verona 4-3

Allenatore Andrea

Mandorlini

(4-3-3)VERONAAbbiati;

De Sciglio, Rami, Mexes, Emanuelson;

Cristante, Montolivo, Poli; Honda;

Kakà, Balotelli

Rafael;

Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Cirigliano, Hallfredsson;

Iturbe, Toni, Gomez

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

STADIO MEAZZA ORE 20.45

Non date retta ai numeriSevera

Bisceglia

statistiche Il Verona è più in alto il Milan non è favorito

Il Milan, davanti al proprio pubblico, gioca contro gli sca-

ligeri per la 24ª volta. Il bilancio è di 14 vittorie rossonere contro 0 della squadra ospite, 9 i pareg-gi. Le vittorie con più gol tra le due squadre risalgono alle sta-gioni 1983-1984 (2ª giornata) e 1999-2000 (25ª): si chiusero ri-spettivamente per 4-2 (doppiet-ta di Damiani e gol di Gerets e Blissett per i rossoneri, mentre per gli avversari centri di Gal-derisi e Fanna) e 3-3 (Albertini e doppietta di Shevchenko per i padroni di casa e poi la rimonta dei gialloblu per merito di Apol-loni, Laursen e Cammarata) ed è anche l’ultimo risultato utile

degli scaligeri contro i “Cascia-vit”. La vittoria più larga, inve-ce, del Milan risale alla stagione 1991-1992: 4-0 grazie ai gol di Van Basten e Gullit e doppietta di Ancelotti. Milan-Verona ha prodotto 53 reti, di cui 39 a fa-vore dei rossoneri e 14 a favore del Verona, così suddivisi: 17 nel primo tempo e 36 nel secondo. Nella prima frazione di gioco il Milan ha messo a segno 13 gol contro 4 degli ospiti. Nella ri-presa sono 26 le reti del Milan, contro 10 del Verona. L’ultima vittoria di Milan risale 16ª gior-nata della stagione 2001-2002 e finì 2-1 con gol di Ambrosini e Contra per i rossoneri e Paolo Cannavaro per i gialloblu.

Paolo Cannavaro, autore del gol in maglia gialloblu

State buoni, se potete! Se vi piace di più “Molto rumo-

re per nulla”. Alla fine è me-glio “Una morte annunciata”. La valigia di Massimiliano era pronta da tempo, da giugno del-lo scorso anno, quando il tec-nico livornese fu trattenuto da Adriano Galliani, il quale, però, ha perduto la sua scommessa. Non sappiamo se Clarence See-dorf sarà in grado di guidare una squadra allo sbando, ma la scossa è auspicabile. Di solito funziona. Mihajlovic, Gasperi-ni, Reja hanno funzionato, poi il tempo decanta e tutto diven-ta più reale. Proprio per questo sarebbe da capire sin da subito se il vero Milan è quello attua-le, che occupa la parte destra della classifica, o è quello che abbiamo visto in Champions. Il Verona ci dirà se la squadra è in letargo permanente oppure se accenna a risvegliarsi. La so-cietà ha rotto qualsiasi indugio e si è catapultata sull’olandese, che immediatamente si è libe-rato dal Botafogo in cui giocava per allenare il Milan. “Non po-tevo dire di no a Berlusconi”, ha detto Clarence. Per gli scaligeri non poteva capitare avversario peggiore: chi cambia allenatore sovente vince. L’orizzonte ros-sonero sembra schiarirsi, anche se il cambio tecnico, nel bene o nel male, ha dato il segno di una svolta. Qualcosa è cambiato da quando è arrivata Lady B. Ha ra-gione chi dice che i giovani sono volti al cambiamento, rischiando di sbagliare, ma in questo caso peggio di così era difficile fare. Semmai bisogna fare rewind al nastro e catapultare la società a sette mesi or sono, quando era il tempo più adatto a cambiare tecnico. Dopo Liedholm, Taba-rez, Zaccheroni e Terim, Allegri è il quinto allenatore esonerato dal Milan: veramente pochi se si paragonano quelli silurati dai dirimpettai. A proposito dei cu-gini: dieci punti in più non met-tono Walter Mazzarri al riparo. Il tecnico di San Vincenzo con-tro il Genoa dovrà cercare di al-lontanare i nembi che si stanno accumulando. Un’altra sconfitta potrebbe cominciare a gettare nel panico l’intera dirigenza ne-razzurra. Che non ha scienziati in loco per uscire dal tunnel del-la mediocrità in breve tempo. Nessuno ha la bacchetta magica. Ci vorrebbe un miracolo. “Mi-racolo a Milano” era un film… Dimenticavo!

AndreaAnelli

la partita

Era dal 2001 che al Milan non si cambiava la guida tecnica

a stagione in corso nonostante nel Belpaese la moda sia quella di esonerare non appena si co-mincia a sentire puzza di bru-ciato. Al Milan non è così, non

NUOVO CORSOCon il Verona punti e orgoglio da mettere in mostra

mai stato così o quasi. La situa-zione era arrivata veramente ad un punto di non ritorno con la squadra che, come un cadavere, non reagiva più ad alcun stimolo esterno. Allegri dunque ha fat-to la stessa fine di Fatih Terim con la differenza che il tecnico livornese ha salutato tutti dopo tre anni e mezzo, uno scudet-to e una Supercoppa italiana in bacheca, ora la palla passa al suo successore, Clarence Seedorf. L’olandese come Ancelotti all’e-poca è chiamato a riportare in alto i rossoneri per poter gettare le basi della prossima stagione con obiettivi ambiziosi. Ance-lotti riuscì a strappare il quarto posto e il successivo preliminare

portò il Milan a Manchester con-tro la Juventus di Lippi, per See-dorf, che faceva parte di quella squadra, ora sarà molto più dura ma la storia si costruisce davan-ti alle grandi sfide e comunque mattone dopo mattone. Inizia il

pre a Verona, il Milan del primo Ancelotti vinse l’ultima gara di quel campionato aggiudicandosi il famoso quarto posto. In questa prima gara del girone di ritorno e all’esordio per mister Seedorf non si può sbagliare, non devono mancare i tre punti. Certo l’olan-dese non ha la bacchetta magica ma in genere i cambi di allenato-re scuotono la squadra e danno linfa inaspettata. È molto pro-babile che l’assetto della squadra non verrà stravolto, al contrario lo schema di gioco dovrebbe es-sere quel 4-3-1-2 o 4-3-2-1 già visto anche con Allegri. Le idee tattiche del nuovo mister sono frutto delle sue passate esperien-ze (vincenti) che per lo più ha condiviso con il club di via Rossi e date le caratteristiche dell’or-mai ex giocatore è probabile che il centrocampo subisca dei cam-biamenti. Non è più sicuro del posto De Jong davanti alla dife-sa, è probabile, infatti, che quella posizione possa tornare a coprir-la Montolivo con Poli e Cristan-te. Sicuro del posto invece Ricar-do Kakà che potrebbe avanzare il suo raggio d’azione lasciando più spazio per l’ultimo arrivato Kei-suke Honda. Balotelli pare non essere il prototipo dell’attaccante che Seedorf predilige ma avrà se mesi di tempo per convincerlo. Insomma dal nuovo tecnico tutti si aspettano molto e allora, buo-na fortuna Clarence!

girone di ritorno dopo dician-nove partite che hanno fruttato ventidue punti, francamente è difficile fare peggio ma l’avver-sario è di quelli che stimolano soprattutto il tifoso. Verona per un milanista è fumo negli occhi, lo shampoo che si rovescia nella borsa, l’autovelox che non vedi quando sei in ritardo … Vero-na è fastidio sportivo allo stato puro. Nella gara d’andata Allegri definì i suoi giocatori “ragazzot-ti” per l’arroganza con la quale affrontarono la gara in vantaggio dopo un quarto d’ora. Sappiamo bene come terminò l’incontro ma oggi è un giorno diverso, meglio allora fare esercizio di memoria ricordando come, sem-

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3domenica 19 gennaio 2014

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO turnoclassifica marcatori

MIGLIOR ATTACCO

Miglior DIFESA

Sabato 18 Gennaio 18:00 Roma-Livorno Stadio Olimpico, Roma20:45 Juventus-SampdoriaJuventus Stadium, TorinoDomenica 19 Gennaio12:30 Udinese-Lazio Stadio Friuli, Udine15:00 Genoa-Inter Stadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Bologna-Napoli Stadio Dall’Ara, Bologna15:00 Chievo-Parma Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Sassuolo-Torino Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia15:00 Atalanta-Cagliari Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Catania-Fiorentina Stadio Angelo Massimino, Catania20:45 Milan-VeronaStadio Giuseppe Meazza, Milano

Napoli-ChievoLazio-JuventusVerona-RomaParma-UdineseTorino-AtalantaLivorno-SassuoloInter-CataniaCagliari-MilanSampdoria-Bologna Fiorentina-Genoa

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Juventus 52 19 17 1 1 46 12 342 Roma 44 19 13 5 1 39 10 293 Napoli 42 19 13 3 3 41 20 214 Fiorentina 37 19 11 4 4 34 20 145 Inter 32 19 8 8 3 38 23 156 Verona 32 19 10 2 7 34 30 47 Torino 26 19 6 8 5 31 27 48 Parma 26 19 6 8 5 29 26 39 Lazio 24 19 6 6 7 23 26 -310 Genoa 23 19 6 5 8 19 24 -511 Milan 22 19 5 7 7 31 30 112 Sampdoria 21 19 5 6 8 22 27 -513 Atalanta 21 19 6 3 10 20 29 -914 Cagliari 21 19 4 9 6 19 28 -915 Udinese 20 19 6 2 11 18 28 -1016 Chievo 17 19 4 5 10 14 24 -1017 Sassuolo 17 19 4 5 10 21 41 -2018 Bologna 16 19 3 7 9 17 33 -1619 Livorno 13 19 3 4 12 16 33 -1720 Catania 13 19 3 4 12 13 34 -21

Pos. Giocatore Gol Squadra1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina2 Carlos Tévez 11 Juventus2 Domenico Berardi 11 Sassuolo4 Rodrigo Palacio 10 Inter5 Éder 9 Sampdoria5 Gonzalo Higuaín 9 Napoli5 Ciro Immobile 9 Torino5 Luca Toni 9 Verona5 Alessio Cerci 9 Torino10 Alberto Gilardino 8 Genoa10 José Callejón 8 Napoli

20ª Giornata

21ª Giornata

Pos. Squadra Gol fatti1 Juventus 462 Napoli 413 Roma 394 Inter 385 Fiorentina 345 Verona 347 Torino 317 Milan 319 Parma 2910 Lazio 2311 Sampdoria 2212 Sassuolo 2113 Atalanta 2014 Cagliari 1914 Genoa 1916 Udinese 1817 Bologna 1718 Livorno 1619 Chievo 1420 Catania 13

Pos. Squadra Gol subiti1 Roma 102 Juventus 123 Napoli 203 Fiorentina 205 Inter 236 Genoa 246 Chievo 248 Lazio 268 Parma 2610 Sampdoria 2710 Torino 2712 Udinese 2812 Cagliari 2814 Atalanta 2915 Verona 3015 Milan 3017 Livorno 3317 Bologna 3319 Catania 3420 Sassuolo 41

EnzoOcchiuto

bioritmi

IL MILAN FARA’ SUA LA SFIDA COL VERONA

Per il Milan quella col Vero-na dovrebbe essere la partita

del riscatto. I valori dei bioritmi sono infatti abbastanza favorevo-li alla squadra rossonera, soprat-tutto in merito alla condizione psicofisica che non dovrebbe ri-sentire il peso della sconfitta ri-mediata domenica scorsa a Reg-gio Emilia col Sassuolo. I valori complessivi del Milan segnano 6.11 mentre quelli degli scaligeri arrivano di poco sopra il sei. In pratica la squadra di Mandorlini potrebbe essere lei a pagare il pe-daggio più pesante agganciato al risultato negativo del Bentegodi col Napoli nell’ultima di campio-nato. Singolarmente i giocatori che vanno per la maggiore sono quelli, come detto, in maglia rossonere. Il più in palla ancora una volta sembra Balotelli il cui valore complessivo si aggira at-torno a 6,49, lo segue a ruota il neo arrivato Honda il cui valore personale tocca il 6,44. Un gra-dino più in basso troviamo Kakà con 6,37 con a fianco Di Sciglio e con Bonera, sempre che gio-chi, a quota 6,16. Abbiati segna 6,20 mentre Mexes non va oltre il 6,11. In campo veronese il più in forma sembrerebbe Iturbe con un valore di 6,40 mentre Toni si annuncia leggermente in ap-

pannaggio per via del bioritmo agganciato a quota 6,31 alla pari con Hallfredsson. Donadel è in-vece fermo a 6,30 con il portiere

Gabriel e il difensore Cacciatore bloccati al 6 netto. Infine Romu-lo che registra un valore attorno al 6,02.

Mario Balotelli, tra i rossoneri, il più in ‘palla’

Pino Sardiello

scommesse

Milan–Verona e la cabala del nuovo allenatoreIL NUOVO CICLO ROSSONERO VA IN... HONDA

Settimana turbolenta in casa Milan che dopo il tremendo

ko contro il Sassuolo firmato Berardi ha vissuto l’allontana-mento di Allegri prima e l’av-vento del nuovo corso Seedorf poi, facendo passare in secondo piano l’atteso esordio in maglia rossonera di Honda. Archiviato il girone d’andata si parte con il 1°turno del girone di ritorno e a San Siro è di scena l’ottimo Ve-rona di Mandorlini, autore di un’andata da favola con 32 punti totalizzati, in piena zona Europa League e un impianto di gioco ben definito. Verona scosso dallo 0-3 interno subito ad opera del Napoli che non ha però tolto le certezze fin qui accumulate dagli scaligeri; attenzione ai nume-ri stagionali delle squadre che giocano con il nuovo tecnico in panchina: fin qui nessuna scon-fitta con una vittoria e 4 pareggi. Puntiamo dunque sul segno 1 affiancando l’opzione Gol, dun-que 1 + Gol, offerto mediamente a 2,90. Dicevamo del giappo-nese Honda, saranno tutti su di lui gli occhi dei tanti giapponesi presenti allo stadio e collegati dall’oriente che, quasi quasi, ci

vien voglia di immaginarlo “Pri-mo Marcatore” del match: quota oltre 7 volte la posta e....Ariga-tou! Vi ricordiamo la possibilità di scommettere Live sull’evento attraverso i vostri Smartpho-ne, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le applicazioni dei maggiori concessionari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimen-to degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSA-BILITA’. Infine due notizie dal mondo delle scommesse legate al calcio: attenzione agli aggior-namenti delle quote relative al Capocannoniere della Serie A con Berardi che, prima della partita col Milan, come riporta Agipronews, pagava, dai boo-kies internazionali, 81,00, offerta oggi precipitata a 15,00, alla pari proprio con Balotelli. In testa c’è

sempre Tevez (3,75), seguito da Palacio a 4,33. Nella lista dei bo-okmaker italiani, invece, Berardi è incluso nella categoria “altro”, ora offerta a 12 volte la posta. Intanto Cristiano Ronaldo fre-sco vincitore del Pallone d’Oro, secondo i bookmakers, nell’an-no 2014 non avrà vita facile per riconfermarsi, infatti, poche ore dopo la cerimonia di Zurigo, sono uscite le prime quote sulla nuova edizione e Messi e’ la pri-ma scelta: la sigla internazionale Paddy Power, sempre riportato da Agipronews, lo piazza a 2,25 e ancora una volta il duello e’ con CR7, secondo a 4,33. Terza piaz-za per Luis Suarez, fin qui pro-tagonista in Premier League, of-ferto a 11,00, davanti a Neymar (13,00). Perde terreno Ribery, a 26,00, l’unico italiano per ora in lista e’ Mario Balotelli a 51,00. In bocca al lupo

l’esultanza di Toni per il magnifico gol

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domenica 19 gennaio 20144

ITURBE ET ORBIÈ una delle più belle sorprese del campionato italiano Farà di nuovo le valigie?

AlessandraCaronni

l’ospite

Gol di ottima fattura e a Vero-na lo sanno bene. Non vor-

rebbero proprio che andasse via. La società scaligera se lo mangia con gli occhi, lo coccola e sino alla fine del campionato potrà farlo ammirare ai propri tifosi. Poi, il talento che tutti i grandi club europei reclamano, e per il quale fanno offerte più che interessanti, sarà a un bivio: restare o andarsene. L’argen-tino non si muoverà sino a giugno. Il nome di questa società? Non si sa. L’unica cosa che interessa tuttavia al giocatore è di finire al meglio il campionato iniziato con la maglia del Verona. A giugno si vedrà. Lo vuole la Roma e lo vuole la Fiorentina, in Ita-lia. Cresciuto nelle giovanili del Cerro Porteño, Iturbe ha un al-lenatore, Pedro Troglio, che lo fa debuttare subito in Prime-ra División, a 16 anni appena compiuti, contro il Libertad. È il 2006. Nel marzo di quattro anni dopo Iturbe rifiuta di fir-

mare un nuovo contratto con il suo club. Di risposta, la società lo rimuove dalla prima squadra. Iturbe decide di lasciare il Para-guay per trasferirsi in Argentina,

dove comincia ad alle-narsi con la selezione

Nazionale Under-20 di calcio dell’Ar-

gentina. Ne nasce un

c a s o d i -plo-ma-tico t r a l e f e -

derazioni calcistiche dei due paesi. Il presidente della società italiana del Gallipoli, Daniele D’Odorico, annuncia inaspetta-tamente l’acquisto del giocatore. Ma la cosa va in fumo. Il 2 ago-sto passa in prestito agli argen-tini del Quilmes e il 15 febbraio dell’anno dopo torna al Cerro Porteño. Il primo luglio viene acquistato dal Porto per 4 mi-lioni di euro. Il 5 febbraio dello scorso anno passa in prestito al River Plate e dopo 17 presenze e 3 gol ritorna al Porto. É il 2 set-tembre del 2013 quando, nell’ul-timo giorno di calciomercato, si trasferisce all’Hellas Verona, in prestito e diritto di riscatto. Esordisce in A il 22 settembre scorso a Torino contro la Juve. Una settimana dopo, contro il Livorno, mette a segno la sua prima rete ufficiale gialloblù.

Nato a Buenos Aires, in Argen-tina, il 4 giugno del ‘93, Juan Manuel Iturbe Arévalos arriva all’Hellas Verona grazie a un pre-stito del Porto. Dotato di un ot-timo sinistro, potente e preciso, è un centrocampista offensivo rapido e abile nel dribbling, può giocare su entrambe le fasce e an-che come trequartista.

Chi è Manuel Iturbe

REAZIONE FURENTE!EmanueleTramacere

i cugini

L’Inter vuole vincere con il Genoa per allontanare il momento difficile

Rabbia e sconcerto. Nono-stante una settimana di la-

voro alle spalle, in casa Inter lo scottante pareggio contro il Chievo Verona, con tutti i suoi strascichi legati alle decisioni arbitrali, ha lasciato il segno su un ambiente già provato e giun-to ormai a un punto di rottura totale con chi il calcio dovreb-be governarlo. Walter Mazzarri predica ancora calma, ma dopo gli ennesimi episodi che stan-no condizionando l’andamen-to di una stagione importante per il percorso di rifondazione nerazzurro è dai giocatori e dai dirigenti interisti che arriva il monito più importante: la misu-ra è colma, nessuno chiede mi-racoli, bensì che quanto accade in campo sia valutato con atten-zione. Una rabbia, quella esplosa all’interno dei cancelli di Appia-no Gentile, che assomiglia non poco, seppure in forma positiva, a quella che si respirava a inizio stagione sotto forma di voglia di rivalsa nei confronti di una sta-gione terminata in modo non

consono al blasone che la storia dell’Inter porta con sé. A inizio anno si partì con uno sprint in grado di esaltare tutti, dagli ad-detti ai lavori, fino agli stessi giocatori. Un’esaltazione smarri-ta nel corso del prosieguo della stagione e che, nella sfida contro il Genoa, aveva seminato i primi germogli della iniziale rinascita. All’andata finì 2-0 in virtù delle reti di Yuto Nagatomo e Rodrigo Palacio i due cannonieri principi di questa stagione. Di quel Ge-noa arrivato a San Siro, tuttavia, non è rimasto granché. Fabio Liverani non è più l’allenatore del Grifone e al suo posto siede sulla panchina rossoblù Gian Piero Gasperini, ex dal dente su-per avvelenato per il trattamento riservatogli dalla società neraz-zurra. Francesco Lodi, perno del centrocampo, ha lasciato Geno-va per tornare al Catania e del 4-3-2-1 dell’allenatore romano non rimane che il terminale of-fensivo, quell’Alberto Gilardino tremendamente in corsa per una convocazione mondiale al termi-

ne della stagione. Spazio alle due punte, invece per Walter Maz-zarri, che dovrebbe abbandonare la prudenza dando spazio al tan-dem Palacio-Milito in attacco. Il rientro fra i convocabili di Fredy Guarin potrebbe complicare la rivoluzione tattica dell’allenatore toscano che, infatti, difficilmente potrà schierare Alvarez e Guarin in contemporanea in mediana a supporto del perno centrale Esteban Cambiasso. Le uniche certezze, ancora una volta, ar-rivano dal pacchetto arretrato e dagli esterni dove le assenze di alternative valide confermeran-no i 5 titolari di questa parte di stagione, con Andrea Ranocchia ancora destinato alla panchina. Genoa-Inter sarà la partita della rabbia, di quella reazione d’istin-to che le formazioni allenate da Mazzarri hanno sempre avuto ma che, sull’altare della pruden-za, erano state abbandonate dal-lo stesso tecnico. Vincere ora di-venta l’unico risultato possibile. Il mercato, poi dirà quanto potrà cambiare a fine della stagione.

Walter Mazzarri è sempre più perplesso

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5domenica 19 gennaio 2014

Luigi Sada

pallone d’oro

DOPO CINQUE ANNI TORNA RONALDOLo si sapeva. E da Zurigo è

arrivata la conferma. Il Pal-lone d’oro 2013 è stato assegnato lunedì sera al fuoriclasse porto-ghese del Real Madrid, Cristiano Ronaldo, al secondo centro dopo la vittoria del 2008 col primo trofeo. Alle sue spalle Leo Mes-si, il fuoriclasse del Barcellona, trionfatore nelle ultime quattro edizioni. Terzo il francese Frank Ribery, grazie al Triplete conqui-stato la scorsa stagione col Ba-yern Monaco allora guidato da Heynckes il quale a sua volta si è aggiudicato il premio di miglio-re tecnico del mondo 2013. Tor-nando al Pallone d’oro la “Pulce”

Sandro Mazzola IN BOCCA AL LUPO SEEDORF

Mi dispiace per Allegri ma dopo i quattro gol incassa-

ti dal Sassuolo al Milan qualcosa doveva pur succedere. E’ arriva-to Clarence Seedorf e personal-mente gli auguro di poter fare un buon lavoro per rilanciare

to per la sconfitta interna col Na-poli della scorsa settimana. Per i rossoneri sarà un test impor-tante perchè a questo punto per Kakà e compagni è vietato sba-gliare. Un po’ come all’Inter che, dopo la delusione con la Lazio,

dalla Roma. Per quanto riguarda la Juventus, sinceramente, non ci sono più aggettivi: Conte ha in mano una grande squadra e non vedo come la Roma o il Napoli possano impensierirla nella cor-sa allo scudetto. Chiudo facendo

argentina è stata probabilmente penalizzata per via dell’infor-tunio capitatogli nel momento più importante della stagione. Il Pallone d’oro è stato consegnato a Cristiano Ronaldo dall’ex perla

nera Pelè e dal presidente Blatter. Il portoghese nell’anno solare, in Liga e in Champions League, ha messo a segno la bellezza di 69 reti. Per il Miglior Gol è sta-to premiato lo svedese del Psg Ibrahimovic. Il trofeo viene asse-gnato ogni anno al miglior gio-catore del mondo grazie a France Football che si avvale della colla-borazione di oltre seicento gior-nalisti in rappresentanza di 209 nazioni, ai quali si aggiungono i voti dei trecento capitani delle squadre più rappresentative del Pianeta. Per quanto concerne il calcio rosa, cioè quello femmi-nile il Pallone d’oro è andato a Nadine Angerer portiere della nazionale tedesca. La Angerer era stata la grande protagoni-sta della finale europea vinta lo scorso anno dalla Germania sul-la Norvegia. Al secondo posto la brasiliana Marta.

la squadra rossonera più in alto possibile. Naturalmente dietro l’Inter perché, come tutti san-no, il mio cuore è nerazzurro. E non potrebbe essere altrimenti considerando il mio passato di calciatore trascorso con i co-lori dell’Inter. Stasera il Milan di Seedorf verrà già messo alla prova col Verona, squadra ostica ben costruita e guidata da Man-dorlini, però col dente avvelena-

si è ripetuta perdendo in Coppa Italia con l’Udinese. Un disastro, insomma, con un’altra stagione gettata alle ortiche. Questo po-meriggio a Marassi col Genoa ci vorrà un mezzo miracolo per portare a casa un risultato positi-vo. Io me lo auguro ma sarà mol-to difficile perché anche il Genoa si trova in una situazione diffici-le, non solo per il poker incas-sato otto giorni fa all’Olimpico

i complimenti a Di Francesco, non tanto per il successo del Sas-suolo col Milan, quanto per il bel gioco che la squadra nero verde esprime sulla stessa linea della Roma di Zeman.

EmanueleTramacere

“SEEDORF IMPARERÀ DAL MILAN”l’intervista

Giovanni Lodetti predica pazienza “Contro il Verona sarà sfida dura”

Grandissimo pezzo di storia del Milan e della nazionale

italiana, Giovanni Lodetti è legato a stretto filo con il mondo del Milan, società in cui ha giocato per ben nove anni e con cui ha vinto il possibile, ma anche l’impossibile. Due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, due scudetti e due Coppe Italia con la maglia rossonera ma, soprattutto, un campionato Europeo con la maglia dell’Italia. L’unico vinto nella storia della nazionale. Gran faticatore ma, soprattutto gran signore, di quelli che, ormai, non si vedono più. Lui, appesi gli scarpini al chiodo, invece, ha scelto di diventare un volto tv di numerose trasmissioni, non ultima quella di Odeon – “Il campionato dei campioni”. Che partita si aspetta di vedere a San Siro fra Milan e Verona? Mi aspetto di vedere una reazione importante da parte del Milan in una partita che sarà molto tosta e agguerrita. Credo che con Clarence Seedorf sulla panchina rossonera ciò che sarà più importante sarà dare un’impressione positiva, soprattutto da parte dei giocatori che finora non hanno convinto. Il Verona non è una squadra semplice da affrontare e sarà una partita da prendere con le molle. Allegri lascia una squadra in condizioni non

ottimali. Qual è stata la sua colpa più grande? Io non credo che sia stata solo sua la colpa. Quando le cose vanno male paga solo l’allenatore ma la colpa non è mai solo sua. Bisognerebbe guardare un po’ oltre la panchina, perché in campo alla fine non ci andava Allegri, bensì i giocatori. Che idea si è fatto di Clarence Seedorf? È l’uomo giusto per il Milan? Da dove inizierà a lavorare? Non so se ci sia un aspetto tattico da cui iniziare a lavorare. Io sono sicuro che Seedorf sia una persona di carisma e intelligente perciò credo che si metterà a lavorare passo dopo passo insieme alla squadra crescendo nel ruolo di allenatore insieme con i suoi calciatori. Non va

dimenticato che lui è stato un calciatore fino a qualche giorno fa e il passaggio dal campo alla panchina è tutt’altro che facile. Anche Gattuso aveva le stesse caratteristiche di Seedorf, grinta, intelligenza, ma a Palermo ha trovato delle difficoltà più grandi di lui. Bisogna avere pazienza con tutti, anche con Seedorf. La stagione del Verona è altamente sorprendente. Qual è il segreto di questo successo? Il Verona è una squadra che gioca con grande entusiasmo e io sono convinto che partire bene all’inizio della stagione sia servito a dare entusiasmo e morale a tutto l’ambiente. Direi che è merito del Milan con la prima partita del campionato giocata a Verona se la squadra di

Mandorlini sta facendo così bene (ride ndr). Sicuramente, però ci sono in rosa giocatori importanti che stanno facendo molto bene e aiutando la squadra a fare risultati. Sta parlando di Toni e Jorginho, entrambi convocabili in nazionale e il secondo obiettivo di mercato del Milan? Toni è sicuramente un attaccante che ha trovata uno stato di forma straordinario, però credo che per il discorso Nazionale si dovrebbe puntare su attaccanti giovani e futuribili. In Brasile lo porterei per completare una rosa, sicuramente non come unica scelta offensiva. Jorginho, invece, sta facendo molto bene, però è al suo primo anno ad alti livelli in una piazza come Verona. Non so se sia già pronto per il passo verso una grande squadra e, proprio per questo discorso aspetterei anche per la Nazionale.

Riecheggia ancor tal verso shakesperiano tra le mura

di San Siro e rimbomba malefi-co nelle teste dei rossoneri ,che temono il ripetersi dell’antica “beffa” ,datata 20 maggio 1973. Doveva essere la domenica della stella, fu ,invece, un maledetto giorno che si non dimentica mai e che non poco fece traballare la possente mole del Paron Rocco. Tanta acqua hanno visto passare il maestoso Adige ed i placidi Na-vigli da allora, ma lei, la Hellas di un classico liceo è ancora qui, a due passi dai timorosi giovanot-ti milanisti, appena corroborati dal buon brodino del passaggio di turno in Coppa Italia. Non è tanto, ma è proprio quanto ba-sta per ricominciare la rincorsa verso la rinascita attesa e pretesa dal popolo milanista, finora im-paziente e mite, ma scontento.La dama Scaligera è venuta qui con animo sereno, come si addice ad una bella e stimata signora, solo per mantenere, come si dice, le dovute distanze dal Diavolo ,che ha troppa fretta per dimostrare al nuovo Seedorf tutta la voglia di rivalsa. Andrea Mandorlini, il

FATAL VERONA PER UN DIAVOLO IN RIMONTAsuo presidente Maurizio Setti ed i vassalli in maglia gialla sanno bene il fatto loro, se si presenta-no con una credenziale pesante di ben 10 lunghezze sugli avver-sari che tenere a bada, in questi momenti di transizione, non do-vrebbe costare poi tanta fatica, anche se non fidarsi è sempre meglio. Il Verona non si trova a ridosso delle grandi per combi-nazioni astruse, ma dimostra di meritare la posizione per averla conquistata con tranquillità ,con serietà agonistica, disciplina cal-cistica e l’amore passionale del suo pubblico. Con tutti questi ingredienti si può anche imban-dire una bella tavolata , da cui at-tingere con la dovuta parsimonia energia sempre fresca ed al mo-mento più opportuno, non per guadagnare un altro scudetto, dopo quello di Osvaldo Bagnoli, ma per restare nei quartieri alti , dove si respira un’aria assai di-versa che, come un ascensore, l’Hellas inalava con le discese frequenti nell’infero della B. Là non ci vuole tornare proprio nessuno e perciò, stasera l’impe-gno sarà duplice e la ragione al-trettanto , perchè, tutto somma-to, un punticino non sarebbe poi un brutto regalo per l’impaziente Giulietta che attende al balcone, sospirando e sognando traguar-di radiosi per la sua città.

“Oh Verona, Verona, sei proprio tu la fatal Verona?”

Giovanni Labanca

gli ospiti

Milan 1969-79, Lodetti è il primo da destra accosciato

il Portiere della Nazionale femminile tedesca,Nadine Angerer, vincitrice del Pallone d’Oro rosa

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domenica 19 gennaio 20146amarcordCristian Brocchi al Verona dal 1998 al 2000 segnando 8 reti in 59 presenze

Cristian Brocchi cresce nelle giovanili del Milan e vi fa ritorno nelle stagioni 2001-2005 e 2006-2008 totalizzando 99 presenze 4 reti

Dario Baruffi al Milan nella stagione 57-58, primo a desctra accoscia-ti. Baruffi giocò anche nel Verona nel 58-60 e 1961-1962 totalizzando 11 reti in 73 presenze

Giuseppe Antonini cresciuto nelle gio-vanili del Verona, squadra della sua città natale e con cui disputò da professionista tre campionati di Serie B

Giuseppe Antoni-ni centrocampi-sta al Milan dal 1937 al 1949, in 267 presenze ha segnato 23 gol

Osvaldo Bagnoli, due stagioni e uno scudetto da comprima-rio al Milan

Osvaldo Bagnoli, conquista lo scudetto alla guida del Vero. Squadra in cui gioca anche dal 57 al 60 segnando 27 reti in 97 presenze

Michelangelo Albertazzi, 7 gennaio 1991, cresciuto nelle giovanili del Milan

Michelangelo Albertazzi. difensore al Verona dal 2012

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7domenica 19 gennaio 2014

FINE DI UN AMORE MAI SBOCCIATOEra nata male questa storia e

non poteva certo finire me-glio. L’epilogo è stato, comincia-mo dalla fine, un vero e proprio affronto personale della Società nei confronti di Allegri. Lo han-no avvisato dell’avvenuto eso-nero con una telefonata che ha raggiunto l’allenatore mentre si recava in macchina a Milanello. Che figuraccia. Non sappiamo se addebitarla alla focosa Bar-bara Berlusconi o ad Adriano Galliani, sappiamo solo che la AC Milan, ufficialmente non ha usato il minimo di deontologia in una comunicazione ufficia-le che, di solito, si consegna, in un prestabilito appuntamento, a mano o proprio se vogliamo, attraverso la canonica racco-mandata con ricevuta di ritorno, Beh, oggi basta un semplice co-municato stampa per mettere a posto le cose. Allegri avrà avuto un altro buon motivo per capire meglio in che ambiente abbia lavorato. Questo, a nostro mo-desto avviso, lo aveva intuito già dal primo giorno del suo arrivo a Milano, per via dell’accoglienza fredda, solo di prammatica, ma non salutata certo con fuochi di artificio che meritano i grandi personaggi. Allegri chi? Sembra che girasse in via Turati molto spesso questa infelice battuta.

soddisfatto solo l’ex mister Al-legri. E’ l’opinione dei club del Veneto, molto legati alla squa-dra, che avrebbero preferito la risoluzione del contratto solo a fine campionato ed a Coppa Campione conclusa. Non vedo-no cosa possa cambiare in que-sti quattro mesi rimanenti se il materiale umano è difforme dai pensieri del Diavolo. Pongono una domanda: oltre all’Honda giapponese che nello sprazzo di Sassuolo ha dato parvenza di un normale giocatore, quali altri piedi buoni varcheranno il ben custodito cancello del Centro Sportivo Milan? La tifoseria , se non proprio dichiaratamente, mostra di non avere più tanta fi-ducia nella dirigenza, dove il po-tere decisionale non si sa mai a chi appartenga e reclama , a gran voce, il ritorno a tempo pieno del grande boss, l’unico di cambiare veramente le cose. Negli ambien-ti rossoneri della Lombardia, da Lissone a Seregno, a Saronno e Lodi, trapela la magra consola-zione di essere ancora in Coppa , ma anche il netto dispiacere di vedere una squadra blasonata quasi in fondo alla classifica e si domanda se la colpa fosse da im-putare solo al tecnico livornese. Insomma, questa è la sintesi di quello che pensa il tifoso rosso-nero ,alla vigilia di appuntamen-ti importanti, che ora in avanti dovranno essere visti con l’ottica di chi è costretto solo a vincere, a vincere sempre, se vuol tenta-re di salvare una faccia annerita da troppo fumo, proprio come quella di un Diavolo in pena.

L’ex allenatore cagliaritano ,qua-si strappato alla società sarda, sembravo un acquisto eccezio-nale sul cui lavoro ricostruire le appannate fortune del Milan. Allegri, per onor del vero, con

doveva essere additato come il massino reo delle nefandezze dei giocatori. In questo modo lo stillicidio è andato avanti fino ai primi della settimana scorsa culminato con la cacciata che lo

sostanza, ci dichiara che il mo-mento tanto atteso da lui è arri-vato, tanto non sopportava più il tecnico toscano e che , addirit-tura abbia stappato la bottiglia di champagne, non spumante si

bravi e durevoli giocatori degni di questa squadra. Insomma, dalla Lucania critiche divise, ma scontentezza unanime e spiace-vole. Dall’ Isola di Capri, Mauri-zio Salzano, tutto fare del locale Milan Club, non si aspettava una decisione così drastica , anche se era nell’aria una decisione “libe-ratoria” .Non condivide ,però, la necessità di fare questa ope-razione esonero proprio adesso, anche se la sconfitta vergognosa di Sassuolo ha fatto precipitare la situazione. Rimane, per i ti-fosi isolani, l’incognita Seedorf. Cosa potrà fare con quegli stessi giocatori che hanno fallito con Allegri? Non parliamo di mira-coli, anche se siamo a Milano. Risaliamo la penisola e registria-mo, più o meno le stesse dichia-razioni, gli stessi malumori che si concentrano , anche con un pizzico di malcontento, sulla di-scesa in campo di Barbara Berlu-sconi che, acuendo un contrasto già evidente, ha rotto con l’AD Galliani, il vero uomo Milan per 30 anni. Anche le figlie di un certo papà prendono cantonate , quando avrebbero fatto meglio a tacere. Da quasi tutti i Milan Club si aspettava ,prima o poi questa decisione che, a parere di tanti soci, non porterà , però, il sereno nel cielo di Milanel-lo, ma sposterà di poco le nubi pregne di pioggia. Insomma, da questo patetico groviglio Milan, tanti vedono uscirne vincitore e

GiovanniLabanca

i club

la sua flemma, ha portato a casa uno scudetto e si è ben piazzato anche in Coppa dei Campioni, dove ancora la sua ex squadra si trova. Alle prime fuoriuscite ed ai primi passi falsi , tutti hanno cercato il capro espiatorio sul fragile uomo di Livorno, sen-za che la Società ne difendesse il nome e l’onore. Lui e solo lui

ha colpito e affondato sulla stra-da di Milanello. Fine della storia che ha trovato, ovviamente vasta eco sulla tifoseria che, a campio-ne molto vasto, non ha mancato di far sentire la sua voce. Il più soddisfatto sembra essere Pietro Panaino, presidente del Milan Club “ Paolo Maldini” di Lau-ria, in provincia di Potenza. In

badi bene, che da tempo aveva messo da parte gelosamente. Il resto del Club , contrariamente al presidente non addossa tutte le colpe ad Allegri, ma riversa buona parte delle responsabilità del fallimento anche sulla So-cietà che, mancando ,apparen-temente, Berlusconi, è andata arrancando senza mai trovare

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domenica 19 gennaio 20148

JUVENTUS, CHI LA PRENDE PIU’Siamo al giro di boa e la Ju-

ventus è sempre più in fuga. Roma e Napoli inseguono ma i giochi sembrano ormai fatti anche perchè adesso la Vecchia Signora ha deciso di frantumare

tutti i record lasciando alle av-versarie solo le briciole. Se nel girone di ritorno la squadra di Conte fa gli stessi punti dell’an-data tocca quota 104, un tra-guardo che non ha precedenti nel campionato italiano. I bian-

coneri sono scesi in campo ieri sera con la Sampdoria mentre la Roma all’Olimpico ha dovuto chiudere la pratica col Livorno guidato dal nuovo allenatore Perotti subentrato a Nicola li-cenziato in tronco dopo il kap-

paò casalingo col Parma. Oggi toccherà al Bologna misurare la pressione al Napoli reduce tra l’altro dalla bella vittoria di Ve-rona con l’undici di Mandorlini che sarà di scena questa sera a San Siro nel posticipo col Milan alle prese con una settimana di fuoco dopo l’esonero di Allegri arrivato il giorno successivo al patatrac col Sassuolo. Per i ros-soneri non ci sono storie; il Ve-rona va battuto altrimenti si ri-schia grosso. E’ arrivato Honda e il giapponese a Reggio Emilia col Sassuolo ha fatto vedere di quale pasta è fatto indipendentemente dal risultato finale. La prima di ritorno è anche caratterizzata dalla sfida pomeridiana di oggi a Marassi fra un’ Inter sempre più in crisi e un Genoa che pare abbia perso lo smalto delle scor-se settimane, Chi perde rischia molto, in particolare Mazzarri che ormai non ha più scusan-ti da mettere in campo dopo il pareggio interno col Chievo, Un occhio anche su Catania e Fiorentina che si scontreranno al Cibali mentre da seguire sarà anche la prova del Sassuolo chia-mato a ripetersi col Torino dopo bella eclatante vittoria col Milan otto giorni fa. Atalanta-Cagliari e Chievo-Parma sono le partite della verità.

LauraTangari

campionato

Un’aretina che tifa Milan. Come nasce la passione rossonera? “La passione per il Milan l’ho ereditata da mio nonno Ivano, da sempre tifoso rossonero. Io sono stata l’unica tra figli e nipoti a dargli questa soddisfazione. Devo ammettere che nella mia famiglia è un derby continuo: in cinque tifiamo per cinque squadre diverse”.

Vista la sua giovane età, il Grande Milan di Sacchi le è stato probabilmente solo raccontato. Che idea si è fatta?

intervista a Maria Elena Boschi, deputata

Lara Comi europarlamentare

“Allegri ‘rottamato’ inevitabile se non si vince”Io, toscana, unica in famiglia a tifare rossonero

Maldini il più grande

“In effetti ero piuttosto piccola, ma ricordo il grande entusiasmo di mio nonno per quella formidabile squadra. Io poi sono sempre stata una grande ammiratrice di Paolo Maldini. Per me, il più grande”.

Il Milan ha “rottamato” Allegri, un allenatore giovane e toscano come lei. La “rottamazione” è la politica da seguire nel mondo del calcio?

“Il mondo del calcio è molto pragmatico: si guarda ai risultati. Quando un allenatore, per quanto in gamba, non riesce più a vincere

giocatori asiatici. E comunque bisogna riconoscere che al suo esordio Honda ha giocato bene. Se il buongiorno si vede dal mattino....”.

Il Giappone ha 127 milioni di abitanti, la Cina ne ha invece 1,3 miliardi, di cui 100 milioni sono persone ricche. Consiglierebbe, in quest’ottica

con una squadra si cambia. Anche in politica bisognerebbe sempre essere valutati per gli obiettivi che si riesce a raggiungere”.

Stadi di proprietà, migliore sfruttamento del marchio, pensa che il calcio italiano avrebbe bisogno di un “football act”? “L’esperienza del Regno Unito ci dice che lo stadio di proprietà consente alle squadre di ottenere buoni ricavi che possono essere investiti anche in giocatori.  Anche da noi potrebbe essere una buona soluzione”.

In chiave Nazionale, introdurre lo “ius soli”    darebbe più smalto anche al calcio italiano? “La coppia di attacco della nostra squadra ne è il miglior esempio. Non ha senso che un bambino nato e cresciuto in Italia non possa essere considerato cittadino italiano fino al raggiungimento della maggior età. Sicuramente avere una legge diversa aiuterebbe anche nel calcio. Tutti conosciamo i problemi che hanno i bambini non italiani che vivono qui a poter giocare nelle squadre giovanili”.

L’acquisto di Honda ha scatenato grande entusiasmo in Giappone. E la società pensa di fare buoni incassi con il merchandising. Il calcio italiano deve guardare all’Asia per potere competere e non avere perennemente bilanci in rosso? “Sicuramente quello è un mercato da esplorare, ma non è detto che debbano essere comprati

società Milan, unica rimasta in Champions, che non viene però accreditata tra le candidate al titolo. Come si spiega questa decadenza del calcio italiano a livello europeo? “Sicuramente le difficoltà economiche di

alcune squadre hanno stoppato alcuni acquisti importanti. Molti giocatori hanno preferito restare all’estero con stipendi da capogiro. Forse anche un po’ eccessivi, me lo lasci dire, vista la situazione di crisi generale”.

Il Milan affronta un Verona che in classifica gli sta sopra, pur disponendo di un budget

di gran lunga inferiore. È una lezione di meritocrazia?  “Il calcio non mente. Conta come giochi. Contano gambe e passione. Però il campionato è ancora lungo e alla fine conta solo la classifica dell’ultima giornata”.di un migliore sfruttamento del

marchio, un giocatore cinese al Milan? “In Cina il Milan è già molto conosciuto e ha tanti tifosi. Sicuramente si può fare sempre meglio”.

In attacco il Milan ha abbondanza di giocatori ma faticano ad andare in gol. Dispone di attaccanti più belli che bravi? “Credo che sia solo un momento, legato anche agli infortuni. Davanti abbiamo la coppia di attacco della Nazionale

e tanti giocatori in gamba”.

Oggi il made in Italy calcistico in Europa è rappresentato dalla

Andrea Mandorlini, tecnico del sorprendente Verona Luca Toni, grande trascinatore gialloblu

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9domenica 19 gennaio 2014

Severa Bisceglia

il punto IL MILAN CAMBIA ROTTA Difficile pensare come un

ragazzo di diciannove anni possa cambiare, anche se tut-to è stato deciso già da tempo, l’assetto di una squadra come il Milan. Doveva essere la parti-ta di Keisuke Honda oscurato, invece, da Berardi. Il Milan ha presentato i suoi campionissimi

il valore del giocatore è presso-ché raddoppiato, la Juventus, come sempre, ha saputo fare bene i conti. Torniamo al calcio giocato. Intanto che la nebbia saliva al Mapei Stadium di Reg-gio Emilia faceva capolino nel-le teste dei calciatori milanisti. Allegri consapevole di giocarsi

al Sassuolo, Honda, triste il suo esordio, e Rami in panchina, il giovane Cristante, sempre più convincente, con Robinho, Ba-lotelli e Kakà. I neroverdi met-tono in campo il gioiello Berardi che deve far vedere alla Juventus quanto vale, e ci riesce rifilando un poker ai campionissimi ros-soneri oltre a salvare la panchi-na del tecnico Di Francesco. Ci ha visto bene Marotta puntando sul neroverde, una comproprietà quasi a zero costo (4,5 milioni di euro), con diritto di riscatto versando altri 4,5 milioni. Se si considera che l’intero importo è rateizzato in cinque anni e che

l’ultima partita alla guida del Milan e i rossoneri sempre più confusi e lontani dall’immagine di quella squadra che metteva paura al solo pensiero. Disastro milanese nonostante l’inutile pareggio dell’Inter nel posticipo di lunedì. La Juventus è sempre più scatenata, a ruota, si fa per dire, il Napoli e la Roma che, quando possono, non perdono l’occasione per dare spettacolo. Lo spettacolo non è più preroga-tiva di Torino e Milano è vero, i risultati sono sempre meno pre-vedibile, eccezione fatta per le zebre, ma tutto va in scena lon-tano dalla Madonnina. Thohir

chiede pazienza e prudenza, in-tanto anche questo campionato è stato buttato praticamente alle ortiche. Il Milan, da canto suo, ordina l’allontanamento del tec-nico livornese facendo corridoi a Clarence Seedorf, il nuovo che avanza. Difficile comprende-re come siano andate le cose in casa Milan: la squadra ha giocato male l’intero campionato condi-zionato dalla lotta ai piani alti, o

la lotta dirigenziale tra Lady B e l’a.d. Galliani è una diretta con-seguenza di quanto visto in cam-po? In entrambi i casi, se notate, la responsabilità ricadrebbe co-munque su Allegri reo, nel pri-mo caso, di non essere riuscito a tenere tranquillo lo spogliatoio e quindi lontano dalla bagarre societaria, nel secondo caso, in-vece, il povero Massimiliano, è considerato responsabile di non essere riuscito a mettere insie-me una squadra che giocasse da Milan. Si gira pagina, il Milan ha cambiato il tecnico, l’Inter cam-bierà almeno i calciatori? Ovvia-mente tutti.

PRIMAVERA: IL BIG MATCH È ATALANTA-MILANDaniel

Rizzo

PRIMAVERA

Battuta l’Inter, ora ci sono gli imbattuti orobici

Riprende ufficialmente il cam-pionato Primavera dopo la

sosta natalizia, anche se in real-tà le due baby squadre milanesi sono scese in campo sabato scor-so per il recupero dell’8ª giorna-

ta dando vita a un derby di gran livello. Questa volta la stracitta-dina se la aggiudica Super Pippo agganciando il secondo posto in classifica dietro l’Atalanta di Bonacina. Una vittoria che sa di vendetta per la squadra rossone-ra, eliminata dalla Tim Cup pro-prio dai cugini nerazzurri. Ma si sa, mister Inzaghi non accetta le sconfitte e infatti nel Derby man-da in campo una squadra rigene-rata dalla sosta capace di battere l’Inter 2-0 a domicilio grazie alle reti di Di Molfetta e Benedicic. Super Pippo, però, non ha avuto modo di gustarsi la vittoria e il secondo posto in classifica poi-ché l’esonero inaspettato di Al-legri ha coinvolto anche lui: ini-zialmente la dirigenza rossonera, e in primis Galliani, voleva lui come traghettatore fino all’arri-vo di Clarence Seedorf, ma dopo varie riflessioni hanno compreso che la scelta più saggia sarebbe stata quella di lasciare Inzaghi al suo posto, in modo da non ‘bruciarlo’ prima del previsto (Stramaccioni insegna). Inoltre, in questi giorni l’allenatore della Primavera del Milan è stato in-signito del premio come miglior “Allenatore emergente” durante la presentazione della 34ª edizio-

ne del torneo Annovazzi. Premi a parte, ci sarà un altro match clou per il Milan ovvero la ca-polista Atalanta. La squadra di Bonacina lo scorso anno inter-ruppe i sogni del Milan alle Final Eight grazie ad un gol di Cais al 40’ che permise agli orobici di raggiungere la finale nella quale caddero con la Lazio. La squadra bergamasca in questa stagione non sta tradendo le attese della vigilia. Comanda senza grandi affanni il girone B in campio-

nato con un ruolino di marcia impressionante: in 12 partite, i lombardi hanno conseguito 10 vittorie e 2 pareggi. I nerazzurri, quindi, guidano la classifica da imbattuti. Il dominio atalantino, però, non si limita solo ai grandi risultati ottenuti, ma è evidente anche nel gioco espresso. I ra-gazzi di Super Pippo domenica dovranno stare attenti soprat-tutto al talentino Faisal Bangal, centranti del Mozambico dotato di gran velocità e precisione al

tiro. Il vero reparto cui i rosso-neri devono prestare attenzione, però, è il centrocampo, nel qua-le spiccano il roccioso Grassi e Ungaro, a segno per sei volte in questa stagione. I rossoneri, dal canto loro, potranno contare sul ritorno di Petagna, rientrato dal prestito dalla Sampdoria. Grazie il suo innesto il reparto offensi-vo potrà guadagnare qualità ed esperienza, elementi che finora al reparto offensivo di Pippo In-zaghi latitavano.

Gira voce che Pirlo starebbe per rompere con la vecchia signora. Ma Marotta tira un sospiro di sollievo: è la moglie. Seedorf è il primo allenatore di co-

lore della Serie A. Anzi, il secondo: Allegri la settimana scorsa l’hanno fatto nero!

In fondo, un girone di an-data non proprio fallimen-tare per l’Inter. Almeno un record ce l’ha: nessun rigore a favore.

Filippo Inzaghi, allenatore del Milan Primavera

L’ INTER...

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domenica 19 gennaio 201410

24 MILIONI PER BERARDIdi Luigi Sada

LuigiSada

mercato

estero

Il giovane bomber Berardi dopo il poker rifilato al Milan

ha triplicato il suo valore. Prima valeva 8 milioni, adesso ne vale 24. Un bel colpo per il Sassuo-lo che in serie A deve assoluta-mente far cassa per far quadrare i conti. Chi vuole Berardi, dun-que, si faccia avanti anche se per il momento Di Francesco, mister del Sassuolo, se ne guarda bene dal far partite il suo gioiellino verso il paradiso delle grandi. Intanto il mercato regala Matri

alla Fiorentina bruciando l’Inter e le carte che lo davano in ne-razzurro a colpo sicuro. Insieme a Matri alla Viola, considerato l’infortunio di Pepito Rossi, è ar-rivato anche Anderson dal Man-chester United facendo tirare un sospirone di sollievo a Montella. Jorginho mentre scriviamo sta facendo le valige per Napoli dove Paolo Cannavaro sembra pronto alla chiamata del Verona o in al-ternativa dell’Inter che a sua vol-ta potrebbe cedere ai partenopei il difensore Ranocchia richiesto da Benitez. nel frattempo l’Aston Villa dopo la sconfitta casalin-ga con l’Arsenal corre ai ripari

puntando su Klose. Il club di Birmingham aveva giù rilevato dalla Lazio questa estate Kozak e ora punta al tedesco. Dovesse partire Klose il sostituto sarebbe Denis, anche se l’Atalanta finora ha smentito la cessione dell’ar-gentino. La maglia biancoceleste potrebbe in alternativa essere indossata da Rolando Bianchi che a Bologna fa fatica a trovare spazio. Intanto, oltre alla panchi-na di Pioli e quella di Allegri, è saltato pure Nicola per via della sconfitta rimediata al Picchi col Parma nell’ultimo turno di cam-pionato. A rilevare Nicola l’ex mister del Genoa, Perotti.

Domenico Berardi, il gioiello del Sassuolo

OGGI IN PREMIER SUPERSFIDA CHELSEA-MANCHESTER UNITED

Oggi pomeriggio in Premier League riflettori puntati

sulla partitissima di Londra fra il Chelsea di Mourinho e lo United di Moyes. Per i Blues un impe-gno difficile e insidioso, quello odierno, perchè solo vincendo resterà aperto il discorso per le piazze alte della classifica at-tualmente occupate dal tandem Arsenal-City in lotta accesa per il titolo inglese. Mourinho aveva già messo il bavaglio al Liver-pool una settimana fa liquidan-do nello scontro diretto Suarez

e compagni per 2-1 con gol di Hazard e Eto’o, ora ci riproverà con lo United per continuare il suo inseguimento alle forma-zioni di Wenger e Pellegrini che per il momento non perdono un colpo. Ieri il City ha affron-tato il Cardiff mentre l’Arsenal ha ospitato il Fulham, squadra in crisi profonda dopo la raffi-ca di reti (10) incassata da Hull e Sunderland (fanalino di coda) in due gare. In Liga tutti sap-piamo come è finita (ndr 0-0) la supersfida del Calderon fra l’Atletico Madrid e il Barcellona ed approfittarne è stato subito il Real di Ancelotti vincitore stret-ta misura sull’Espanol grazie a una rete di Pepe. Si diverte anche il Villareal che ne fa cinque alla

povera Real Sociedad che, tra l’altro, non è l’ultima della classe essendo sesta in classifica. Bene anche l’Atletico Bilbao che gioca a tennis con l’Almeria segnando-le sei gol. In Ligue 1 il Psg fa le prove di fuga facendo il corsaro ad Ajaccio mentre il Monaco frena a Montpellier portandosi a casa solo un risicato pareggio. Oggi i ragazzi di Ranieri avran-no un osso duro davanti loro do-vendo affrontare in trasferta quel Tolosa che ha dato filo da torce-re a parecchie big della Ligue 1. Dal canto suo il Psg riceverà al Parco dei Principi il più mode-sto Nantes e per Ibra e compagni dovrebbe essere un’ altra festa. Tonfo invece del Lille fra le mura amiche con lo Stade Reims.

Jose Mourinho, tecnico del Chelsea

C’era anche Clarence Seedorf in tribuna l’altra sera a San

MILAN AVANTI TUTTA SOTTO GLI OCCHI DI SEEDORF

SeveraBisceglia

coppa Italiarato l’angolo e il buon Clarence ha fatto davvero un piccolo mi-racolo per raggiungere il Meazza in tempo utile per assistere a uno spezzone di partita di Abbiati e compagni. Un gol però l’olandese

Storica invece è stata l’invasio-ne dei fan liguri che aspettavano questo appuntamento dalla fine della Seconda Guerra Mondia-le. Il Milan, grazie al 3-1 con lo Spezia, nei quarti di Coppa Italia

Rossoneri nei Quarti con l’Udinese

Siro per la gara di Coppa Italia del Milan con lo Spezia. Solo che l’olandese, neo allenatore dei rossoneri, i tre gol messi a segno da Robinho, Pazzini e Honda alle spalle del portiere ligure Leali non li ha visti neanche in tv, dal momento che è arrivato allo stadio a metà del secondo tempo col fiatone e con gli occhi lucidi. Linate, in effetti, non è gi-

l’ha visto, quello dello spezzino Ferrari realizzato in pieno recu-pero con Tassotti imbufalito sul-la panchina milanista con i suoi difensori. Ma il Milan è questo. E il successo con lo Spezia, sbar-cato a Milano con settemila tifosi al seguito, di conseguenza, non è certamente da chiudere in cas-saforte con grande entusiasmo come fosse un risultato storico.

affronterà mercoledì a San Siro l’Udinese vincitrice sull’Inter al Friuli la scorsa settimana men-tre martedì all’Olimpico la Roma sfiderà la Juventus. Colpaccio del Siena a Catania con i ragazzi di Beretta chiamati nel derby il 23 con la Fiorentina e successo del Napoli con l’Atalanta in campo il giorno 29 contro la Lazio vitto-riosa sul Chievo.

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11domenica 19 gennaio 2014

Prima che approdi la Coppa Italia, il Forum ospita do-

mani il match clou della prima

Beppe Vigani

di Beppe Vigani

basket

MILANO VUOLE COMANDAREBrindisi è in testa alla classifica, l’EA7 vuole raggiungerla

chiunque, soprattutto in Italia. Il quintetto di Piero Bucchi è la vera sorpresa di questo torneo e proverà a fare lo sgambetto alla squadra di Armani, lanciata verso vette ancora sconosciute. La squadra brindisina, che do-menica ha superaro Sassari per 89-80, ha come playmaker Je-

giornata del girone di ritorno: EA7-Enel Brindisi. I pugliesi sono in testa con soli due pun-ti su Milano, che però appare in netta rimonta. La nuova dimen-sione trovata in Europa ha reso la squadra di Luca Banchi un av-versario difficile da superare per

rome Dyson, che nella stagione 2011-12 firma un contratto in NBA con i New Orleans Hor-nets, dove gioca per 9 partite. Chiude con 20 minuti a partita, 7,4 punti, 2,1 rimbalzi, 2 assist e 1,2 palle recuperate. Michael Snaer è un difensore tosto, può

portare palla e ha un discre-to tiro da due: 45.2%. Folarin Campbell è un’altra guardia di Bucchi: il nigeriano tira con il 50.7% da due. Un’altra guardia è Ron Lewis, che tira col 41.9% da due e 31,8% da tre, mentre l’ala è Delroy James, 56.9% da due e 7.7 rimbalzi a partita. L’ala forte

è Miroslav Todic: per lui 63.3% da due con 4.4 rimbalzi a partita. Occhi anche su David Chiotti e Massimo Bulleri, entrambi ex a Milano: il centro a un buon 66% da due, mentre la guardia di Ce-cina ha l’esperienza necessaria per fare male.

IL TEMPO STA PER SCADEREDebora

Cheli

di Debora Cheli

formula 1 Cresce l’attesa per le nuove monoposto 2014

Il debutto ufficiale del campio-nato è ancora lontano, ma i

primi test invernali incombono: presto sarà giunta l’ora di svelare al pubblico le nuove monopo-sto. Una corsa contro il tempo, a giudicare dai ritardi che quasi tutte le scuderie hanno accumu-lato. A oggi, la maggioranza non ha ancora ufficializzato il giorno di presentazione. Regna il silen-zio generale, con l’eccezione di Mercedes e McLaren, due fra i rari top team ad aver abbozzato una data. Per quel che concer-ne la scuderia tedesca si sa che il nuovo gioiello della casa de-butterà direttamente a Jerez de la Frontera il 28 gennaio, data di inizio dei primi tre giorni di

per il 24 a mezzogiorno, ora di Woking. Entrambi i team hanno precisato che l’obiettivo primario è stato il contenimento dei costi di produzione, dichiarando un basso profilo che probabilmen-te farà da filo conduttore per il campionato a venire. Dal canto suo, Ferrari potrebbe decidere di svelare la nuova monoposto fra il 23 e il 25 gennaio, giusto in tempo per assaggiare l’asfalto del circuito spagnolo. E’ evidente che la rivoluzione dei motori e i ritardi nelle consegne dei nuovi V6 hanno rallentato lo svilup-po delle monoposto. Mai come quest’anno ottimizzare i tempi di lavoro con i costi sempre più esorbitanti è stato un gioco di equilibrio. Intanto la FIA ha co-

do Alonso hanno scelto rispet-tivamente il 7 e il 14. Il primo, con la consueta pragmaticità, ha esclamato di aver semplicemente mantenuto la cifra assegnatagli lo scorso anno. «Non vedo per-ché cambiare. In più mi piace, non è forse già una buona ragio-ne ?» , ha ironizzato  «Iceman» . Lo spagnolo invece non ha scelto a caso il suo portafortuna  : «Mi ha sempre portato bene – ha affermato Alonso - fin dal 14 lu-glio 1996 quando, all’epoca quat-tordicenne, vinsi il Campionato del Mondo di Kart. E in più il mio kart era il numero 14. Spe-riamo che continui». Per quel che concerne Vettel, la scelta sa-rebbe caduta sul 5, ma essendo il tedesco campione uscente, sarà

test della stagione, esattamente come previsto anche dalla Ca-terham. Nel caso della McLaren è stata decisa una presentazione on-line: l’appuntamento è fissato

municato il numero che ciascun pilota ha scelto per correre da qui alla fine della sua carriera (come da nuovo regolamento). I ferra-risti Kimi Raikkonen e Fernan-

«costretto» a portare sul musetto il numero 1. Ad ogni modo po-trà sfoggiare la sua cifra preferita nel 2015, nel caso non si dovesse confermare di nuovo iridato.

NESSUNA NOVITA’ PER SCHUMILa situazione resta stazio-

naria, ma sempre critica. Il sette volte campione del mondo è ancora ricoverato all’ospeda-le di Grenoble dal 29 gennaio  , da ormai tre settimane in coma farmacologico dopo il tragico incidente occorso sulle piste di Méribel. I medici non hanno dif-fuso ulteriori bollettini tuttavia,

stando alle rivelazioni del quo-tidiano tedesco Bild, avrebbero effettuato una nuova tac in setti-mana che avrebbe confermato la presenza di lesioni importanti a rischio infezione. Gli specialisti stanno pazientemente valutando lo stato generale del cervello di Schumi, di conseguenza l’atte-sa di ulteriori notizie potrebbe essere molto lunga. Sui media

internazionali, qualcuno ha già aperto un nuovo capitolo della vicenda, quello legato alla for-tuna dell’ex ferrarista, stimata attorno al miliardo di euro. Se-condo il giornale argentino Olé, Michael avrebbe redatto un te-stamento nel 2010, nel quale sarebbe prevista un’equa distri-buzione dei beni fra la moglie Corinna e i due figli della coppia.

COPPA ITALIA, È TUTTO PRONTOFissato il tabellone si giocherà al Forum il 7, 8 e 9 febbraioLa Beko Final Eight di Cop-

pa Italia raddoppia. Uno dei grandi eventi della stagione del grande basket italiano, del 7, 8 e 9 febbraio 2014 con il Medio-lanum Forum a fare da cornice a questa grande kermesse della palla a spicchi, per il secondo anno consecutivo avrà la Dina-mo Banco di Sardegna come sua attesa protagonista. Lo scorso anno, dopo essere stati accop-piati all’Enel Brindisi ai quar-ti, i biancoblu erano riusciti ad approdare sino alla semifinale contro i campioni d’Italia della Montepaschi Siena, poi vincitri-ce dell’ambito trofeo. Quest’anno Sassari ha la possibilità di ripro-varci. Con la qualificazione ma-

Di seguito i quattro abbinamen-ti: l’Umana Venezia (8ª) affron-terà nella parte alta del tabellone la prima della classe, l’Enel Brin-disi, mentre nell’altro accoppia-mento si affronteranno i deten-tori della Montepaschi Siena (4ª) e l’Acea Roma (5ª). Nella parte

tematica arrivata in anticipo sul gong della 15ª giornata d’andata, il sesto posto di fine regular se-ason vale per Omar Thomas e compagni l’accoppiamento con i padroni di casa dell’EA7 Olim-

bassa del tabellone si incrociano invece come detto la terza clas-sificata, l’EA7 Olimpia Milano, e la sesta forza del campionato, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari. A chiudere l’Acqua Vita-snella Cantù (2ª) sfiderà la Gris-sin Bon Reggio Emilia (7ª).

pia Milano, immediato remake e rivincita del match di inizio anno giocato al PalaSerradimigni, sfi-da impegnativa alla corazzata lombarda pensata e costruita per vincere in Italia e in Europa.

IL TABELLONE.

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domenica 19 gennaio 201412

L’ITALIA DEL RUGBY COMINCIA IN GALLES Domenica l’Italia del rugby si

ritrova a Roma per l’ultima fase di preparazione del torneo delle Sei Nazioni 2014. Jacques Brunel deve ritrovare il tocco

magico, per ché le vittorie dello scorso anno contro la Francia e l’Irlanda, sembrano lontane dieci anni, colpa probabilmente di un mondo che brucia tutto velocemente e gli hard disk del-la memoria, non saa per quale mistero, vengono riformattati rapidamente. Partendo dal Sei Nazioni dello scorso anno, ci sarebbe da essere ottimisti: il mi-glior torneo di sempre (esordio nel 2000) e oltre alle due vittorie, va aggiunta una prestazione nel tempio inglese di Twickenham, da far prendere a calci la porta degli spogliatoi per l’incazzatura di una sconfitta per 18 a 11. C’è di più, la vittoria sulla Francia e la sconfitta con l’Inghilterra, ha riportato in un alveo della nor-malità sportiva, la storia dell’I-talrugby. Ha tolto quel sapore di cibo stantio alle cosiddette scon-fitte onorevoli. Ora le sconfitte della Nazionale di rugby sono delle semplici sconfitte, come quelle di qualsiasi squadre, di qualsiasi sport e anche le vittorie

passaggio culturale fondamenta-le, nella crescita di mentalità di una squadra, o ancora di più di un movimento sportivo. Questo non significa che da oggi si ini-zierà a vincere, ma almeno non si è più i perdenti a cui dare una pacca sulla spalla. Il torneo ini-zierà nel modo più difficile con due trasferte: il primo di febbra-io gli azzurri saranno a Cardiff contro il Galles e otto giorni più tardi a Parigi contro la Francia. I primi avversari sono i campioni in carica e mirano alla conquista del terzo torneo consecutive, re-cord nella storia del Sei Nazioni. Non solo, il coach neozelandese del Glles Warren Gatland, nella scorsa estate ha guidato i Bri-tish and Irish Lions al successo nella serie contro l’Australia. I Lions sono una selezione di Gal-les, Inghilterra, Scozia e Irlanda che ogni quattro anni, affronta a turno Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, un evento che nel Regno Unito e in Irlanda è stato l’evento sportivo del 2013. Non

è inutile dire che i giocatori gal-lesi hanno formato il blocco dei Lions vincenti. Contro il Galles a Cardiff il miglior risultato dell’I-talia è stato un pareggio per 18 a 18 nel 2006, ma quello era un Galles che attraversava un mo-mento nero. La squadra di Bru-nel potrebbe però trovare moti-vazione dagli assenti gallesi, ma non possiamo dimenticare che anche da noi mancano giocatori importanti come Andrea Masi, Simone Favaro e la rivelazio-ne dello scorso anno Francesco Minto. Se contro il Galles sarà dura, contro la Francia potrebbe essere ancora più difficile, per-ché c’è il precedente dello scorso anno e il coach francese, ad un anno dalla Coppa del Mondo, non può giustifica un’altra storia fatta di tante, troppe sconfitte. Per l’Italia l’altra novità, questa volta non sportiva, c’è il ritorno in chiaro, visto che tutto il Tor-neo delle Sei Nazioni sarà tra-smesso in esclusiva su DMAX, canale 52 del digitale terrestre.

di Toni MorandiGRANDE ATTESA PER I NOSTRI COLORIMOSER-NIBALI

Luigi Sada

ciclismo

Moser suona la chitarra in California, Nibali invece

pedala già sulle strade dell’Ar-gentina. Il giovane Moreno della Cannondale si diverte insieme a Sagan a Los Angeles pensando, comunque, a un grande avvio di stagione mentre Vincenzo, con i colori dell’Astana, fa progetti di prestigio puntando le sue chance sulla prossima Sanremo e al Tour de France dove vuole essere pro-tagonista in assoluto. Il trentino e il messinese quest’anno avran-

darà il via ufficiale alla stagione su strada. “Abbiamo una grande squadra – ha sottolineato Nibali qualche giorno prima della par-tenza per l’Argentina - e sicura-mente disputeremo una stagione ad alto livello”, L’Astana, infatti, oltre a Nibali potrà quest’anno contare su Michele Scarponi, un acquisto di grande prestigio per il team kazako. “Siamo una bella coppia – fa rimarcare Scarponi – e insieme faremo grandi cose”. Gli avversari da battere sono i soliti. Fra i più forti, tanto per fare qualche nome, ci sono Wig-gins, Contador e Froome. Nibali lo scorso anno si è aggiudicato il Giro d’Italia ed è arrivato secon-do alla Vuelta spagnola bruciato sul filo di lana nell’ultima tappa.

no, infatti, a disposizione due signore squadre capaci e com-battive pronte a gettare il guanto di sfida alle migliori firme del ciclismo professionistico, Nibali è volato in Sud America la scorsa settimana per prendere parte al Sao Luis gara a tappe che servi-rà per scaldare i muscoli e per-fezionare la forma in funzione della Parigi-Nizza che in Europa

Ora manca il Tour de France. “Infatti questo è il mio obbietti-vo”, ha ribadito Nibali promet-tendo ai tifosi un suo successo. Moreno Moser, da parte sua, avrà come compagni di squadra Basso, Viviani, Caruso, oltre na-turalmente allo slovacco Peter Sagan. Il 20 gennaio Moser sarà in Argentina sfidando Vincenzo Nibali.

non sono più storiche, ma sono semplici (sempre belle) vitto-rie, come quelle di una qualsiasi squadra, di qualsiasi sport. Sem-bra un dettaglio, ma invece è un

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13domenica 19 gennaio 2014

RiccardoSada

Dallo spazio profondo della house“Jubel” diventa una

compilaIl singolo fenomeno dell’inver-

no 2013/2014, “Jubel” diventa una compilation marchiata Ego e distribuita da Warner Music Italy (prezzo al pubblico: € 9,90). Dopo solo un mese dalla pub-blicazione, “Jubel” è diventato disco d’oro e rapidamente si sta avvicinando al platino. “Jubel! Compilation”, la prima selezio-ne di hit dell’anno, include il meglio delle tracce pop dance disponibili sul mercato. Si par-

te dal citato brano dei Klingan-de e si passa da Lana Del Rey (“Summertime Sadness”), Miley Cyrus (“Wrecking Ball”), Ellie Goulding (“Burn”), Emma Lou-ise (“Boy”), Jason Derulo (“Talk Dirty”), Major Lazer (“Bubble Butt”), Icona Pop (“Girlfriend”), Flo Rida (“How I Feel”), Elen Levon (“Wild Child”), Avicii (“Wake Me Up”) e sino a tornare agli stessi Klingande (e a quella “Punga” passata inosservata)

“Dance More, Drink Slow”col dj numero uno: Armin

Heineken presenta una nuo-va campagna global forte-

mente innovativa che ha come protagonista Armin van Buuren, dj olandese di fama mondiale e re della Electronic Dance Mu-sic. “Dance More, Drink Slow”, questo il nome della campagna, trasmette al popolo della notte un importante messaggio a fa-vore del consumo responsabile in modo forte e impattante, ren-dendo il bere senza eccessi un comportamento cool e aspirazio-nale. Oltre al volto di Armin van Buuren, la campagna ha come colonna sonora “Save my Night”,

l’ultima hit del dj che, attraverso un testo immediato e coinvol-gente, invita a bere con modera-zione nelle serate fuori casa con gli amici. “Dance More, Drink Slow” fa leva sul forte impegno che da tempo Heineken ripone nella promozione di una corret-ta cultura sul consumo respon-sabile attraverso la creazione di importanti campagne dedicate come, per esempio, “Sunrise”, lo spot mondiale che, lanciato nel 2011, ha come finalità quella di trasmettere un importante mes-saggio: la notte non ha limiti per chi conosce i propri limiti.

Brandt Brauer Frickper il prossimo capitolo DJ-KicksIn uscita il prossimo 24 febbraio

su !K7 (distribuzione Audio-globe), “Bommel”, il singolo del trio berlinese dei Brandt Brauer Frick, convince. Se l’album del 2010 (“You Make Me Real”) fondeva techno, jazz e musica classica; quello successivo, del 2011 (“Mr Machine”), fondeva

elementi technoidi; e “Miami”, più scuro, esplorava il concetto uomo-macchina, nell’affrontare il prossimo progetto il trio non ha cambiato metodo di lavoro. Ha registrato i mix in un solo giorno, al Watergate club, utiliz-zando vinili e dub plates.

Errata corrige:è di Ligabue l’album più venduto“Mondovisione”, decimo album di inediti di Ligabue uscito lo scorso 26 novembre, è l’album più venduto di tutto il 2013 ed è stato certificato quadruplo pla-tino (dati FIMI/GFK Retail and Technology Italia): un risultato straordinario conseguito in sole cinque settimane di vendita. In questo modo Stadio5 fa un er-rata corrige sulla notizia di set-timana scorsa in cui si riportava la vittoria di Jovanotti col suo “Back-Up”. Il secondo singolo “Tu Sei Lei” si conferma il brano più trasmesso dalle radio (dati Earone) per la quarta settimana consecutiva. Inoltre “Il sale del-

la terra”, primo singolo estratto dall’album, è stato certificato pla-tino (dati FIMI/GFK Retail and Technology Italia). Quest’anno LIGABUE tornerà a essere pro-tagonista nei principali stadi ita-liani con “Mondovisione Tour - Stadi 2014”, a quasi quattro anni dall’ultimo tour negli stadi.

Mafia Altro film per gli Swedish HouseVerrà presentato il pros-

simo marzo al South by Southwest Music Conference and Festival (SXSW), il festival musicale e cinematografico che dal 1987 si svolge a Austin in Te-xas, “Leave The World Behind”, film documentario che raccon-ta la storia del successo degli Swedish House Mafia, il trio di dj superstar scioltosi all’apice del successo. Questo speciale documentario musicale diret-to da Christian Larson e con la produzione esecutiva di Jonas Äkerlund concentra il racconto dal momento dello scioglimento degli Swedish House Mafia per

proseguire poi con la testimo-nianza raccolta durante il “One Last Tour”, la più grande tournée di musica elettronica della storia con oltre un milione di biglietti venduti in una sola settimana. Il regista Christian Larson ha cat-turato i passaggi più importanti, difficili, esaltanti, contrastanti di quel periodo che va tra la deci-sione di sciogliersi dopo aver raggiunto traguardi inimmagi-nabili e il momento di salire sul palco del tour che ogni artista sogna nella vita di poter fare. Il film ovviamente racconta anche un mondo, quello della scena EDM, che negli ultimi anni ha

conquistato tutte le classifiche, raccontandone aspetti inediti. Per ulteriori informazioni è pos-sibile visitare il sito http://leave-

theworldbehind.com mentre è possibile vedere il trailer del film su http://swedishou.se/clipone.

Gelisio “Marcello Lippi? Un grande sub” La conduttrice svela il segreto del ct campione del mondo

“Pianeta Mare” (Rete 4) e “Cot-to e Mangiato”(Italia 1) sono i programmi televisivi che hanno dato grande popolarità a Tessa Gelisio. Nella sua carriera tele-visiva la bellissima conduttrice nativa di Alghero si è occupa-ta prevalentemente di ecologia – infatti ha voluto portare il ri-spetto per l’ambiente anche nel programma trasmesso da Italia 1 consigliando l’uso di prodotti biologici e suggerendo metodi per ridurre al minimo l’impatto ambientale – ma ha anche avuto numerosi contatti con il mondo dello sport. L’ex commissario tecnico della nazionale italiana e

attuale allenatore del Guangzhou Evergrande (squadra cinese con cui ha vinto la Champions Lea-gue asiatica) Marcello Lippi, ad esempio, è stato fra gli ospiti di “Pianeta Mare”. Lasciamo che sia Tessa a parlarne. Raccontaci della partecipazio-ne di Marcello Lippi a “Pianeta Mare”. “Conoscevo Marcello perché ave-va accettato di fare da testimo-nial a “For Planet”, l’associazio-ne ambientalista che ho fondato e di cui sono presidente. E’ stato entusiasta di partecipare a “Pia-neta Mare”. Abbiamo passato un giorno in barca, siamo partiti da

Viareggio (in Toscana) ed abbia-mo raggiunto l’isola Palmaria e Porto Venere (in Liguria). Lippi è un sommozzatore provetto: si infila la muta, la maschera e le bombole, va giù e nuota come un professionista. E’ anche un uomo molto simpatico, ha perfino cuci-nato insieme con noi.” Segui il calcio? “No. Faccio sport, ma non lo guardo. Vado in bicicletta, patti-no, corro e vado a cavallo. A Mi-lano abito in una zona che ha una lunghissima pista ciclabile, ne ap-profitto ogni volta che gli impegni di lavoro me lo permettono.”

Un altro sportivo famoso che hai conosciuto è il primatista mondiale di apnea Umberto Pellizzari. Parlaci di lui. “Nella stagione 2004-2005 Um-berto ha collaborato con noi re-alizzando una serie di servizi sulla pesca subacquea in apnea. Mi disse che questo tipo di pesca era la sua grande passione ed era orgoglioso di essere riuscito a portarla in televisione. Anche lui, come Marcello Lippi, era a suo agio davanti alle telecamere. Domenica 27 novembre 2011 a “Pianeta Mare” abbiamo manda-to in onda un servizio sull’evento

“Profondamente- 10 anni dall’ul-timo record mondiale di apnea profonda di Umberto Pellizzari”. Le sue imprese si sposavano bene con il nostro programma.”

di Luca De Franco

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domenica 19 gennaio 201414

L’ARTE

È SERV

ITAdi Marby Installazioni e cene nell’opera di

Daniel Spoerri alla Fondazione MudimaL’arte di vivere è anche l’arte

del gusto e del cibo. Daniel Spoerri, performer svizzero, ri-torna a Milano con un progetto che ha trasformato la sede della Fonda-zione Mudima in un vero e pro-prio spazio dove ha allestito non solo opere destinate alla visione, ma anche organizzato alcune

cene a tema per creare una vera situazione quotidiana e mettere in scena un momento di vita che ha tutto il significato della con-vivialità che la ritualità del pasto porta con sé. Nella mostra dal titolo “il Bistrot di Santa Marta”, l’artista omaggia la patrona degli osti con 21 tavole assemblate di utensili da cucina, trovati dallo

zione. Daniel Spoerri, appartie-ne infatti a quella generazione di artisti e performer le cui ma-nipolazioni creative prescindono spesso dall’uso di forme e colori per ottenere un piacevole effet-to cromatico, ma si configurano invece ad esprimere un nuovo modo di vedere ed essere nel mondo. L’opera così rappresenta-ta diventa parte della vita e della quotidianità per dire che non ci sono cesure tra arte e vita. E lo stesso Spoerri fa della vita un’ar-te del vivere, dopo due anni di ritiro nell’isoletta greca di Symi, nell’Egeo, apre a Dusseldorf il ristorante Spoerri, nel quale lui stesso serve il cibo preparato da lui e nei locali sovrastanti apre la Eat Art Galerie che è anche l’edi-trice di numerose pubblicazioni.

Si dedica anche alla scultura e la Francia lo premia con il “Grand Prix National de la Sculpture”. L’artista vive stabilmente in to-scana dove ha costruito un par-co-museo, “Il Giardino di Daniel Spoerri” per la raccolta delle sue opere e di quelle di altri artisti.

Info: Daniel Spoerri “Il Bistrot di Santa Marta”dal 10 gennaio al 9 febbraio 2014

Fondazione Mudima via Tadino 26, Milanowww.mudima.net

stesso Spoerri nei mercatini di tutta Europa, conservati e fatti rivivere nel quadro per rappre-sentare tutte quelle tradizioni popolari, usi e costumi che ci mostrano come attraverso la pratica millenaria della prepara-zione del cibo noi possiamo con-tinuare a vivere e come il cibo e l’arte di preparalo siano così importanti per la nostra vita. Daniel Spoerri è nato negli anni ’30, è un danzatore, coreografo e pittore romeno emigrato in Sviz-zera, a Zurigo. Qui studia danza ed entra in contatto con l’esperto traduttore di Marcel Duchamp che conosce quando si trasfe-risce a Parigi negli anni ‘60. E’ nell’ambiente parigino che inizia la sua opera di artista figurativo e presenta i tableaux-pièges, qua-dri trappola, incollando oggetti quotidiani su tavola. Firma negli stessi anni insieme ad altri artisti il manifesto del Nouveau Réali-sme, che come la Pop art ame-ricana mira a dimostrare che in un mondo dominato dal consu-mo, l’espressione dell’interiorità e dell’istintività viene meno, per lasciare il passo all’osservazione e agli stimoli esterni che ci offre la realtà e il “folklore urbano” come fonte di ispirazione e manipola-

CINECITTÀMarco

Papetti

teatro

Dal 23 gennaio Christian De Sica intratterrà i milanesi al

teatro Arcimboldi di Milano con lo spettacolo Cinecittà in cartel-lone fino al prossimo 2 febbraio. L’attore romano, dopo le fatiche televisive con Tale e Quale e il classico appuntamento con il cine-panettone, porta in scena il suo nuovo spettacolo, in un tour

che tocca le principali città tea-trali e che terminerà a Roma il 13 aprile al teatro Brancaccio. L’am-bientazione dello show è proprio negli studi cinematografici di Ci-necittà che l’attore frequenta fin da bambino. Cinecittà, ovvero Cinecittà Studios, è il complesso di studi cinematografici e tele-visivi più importante in Italia e tra i più grandi nel mondo. Oltre venti teatri di posa distribuiti su 35 ettari e una piscina di 7mila metri quadrati, un imponente set all’aperto utilizzato da gran-di registi tra cui Martin Scorse-se. Lo show di De Sica parte da

qui per poi estendersi su tutti gli argomenti di attualità attraverso irresistibili racconti di vita vissu-ta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen enfatiz-zate dalle abili doti del Christian crooner ed entertainer. Con Christian sul palco ci sarà anche una compagnia completa com-posta da Daniela Terreri, Danie-le Antonini e Alessio Schiavo, un corpo di ballo e un’orchestra di molti elementi.

Christian De Sica a Milano dal 23 gennaio

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15domenica 19 gennaio 2014

*** Kevin Prince Boateng e Melissa Satta al settimo cie-lo. Fiocco azzurro e fiori d’arancio per la bellissima coppia che fa poco par-lare di sé. Nonostante la distanza, tutto procede a gonfie vele e secondo i programmi: un figlio e il matrimonio. E’ ufficiale, l’erede delle coppia è un maschietto e, ag-giungiamo noi, cal-cerà anche meglio, se possibile, del suo papà. Il matrimonio, previsto pro-babilmente per il 2015, sarà celebrato in Sardegna, nella stessa chiesa in cui Melissa ha ricevuto i sacramenti del batte-simo e cresima. Auguri.

*** Federica Pellegrini e Fi-lippo Magnini alla quarta,

forse quinta, puntata. Si sono lasciati e ri-

presi diverse volte, ma ora sembra

che il rapporto stiano proce-dendo con se-

renità, come am-messo dalla stessa

campionessa Veneta: “E’ presto per parlare di matrimonio, ma il

progetto esiste”. Federi-ca si sente ormai al sicu-

ro con Filippo e posta anche delle foto che

li ritraggono: “Per la pri-

ma volta ho voluto condivi-dere una sensazio-ne forte come se

fossi una r a g a z z a

qualunque“. In occasione di un inter-

vista scopre anche le sue piccole ‘debolezze’: “Pochissimi lo sanno, ma prima delle gare molto spesso piango. E’ capitato anche prima degli ultimi Europei. Ma non è niente di grave, sono solo reazioni nervose”. In bocca a lupo agli atleti più rappresentativi del nuoto italiano.

*** Valentino Rossi mette le ‘pan- tofole’? Secondo i ben informati, il centauro della Ya- maha starebbe per sposare in gran segreto la mo- della di Limbiate, Linda Morselli con cui fa coppia fissa da circa due anni. E’ noto il senso dell’umori-smo del Dottore e, a Radio Deejay, ha smentito divertito: “E’ tutto pronto per il matrimonio, il problema è che ancora non mi hanno detto la data.... No, non mi sposo ma è vero che Linda è di Limbiate...”.

*** Diego Forlan ha sposato Paz Cardoso, studentessa di medicina e giocatrice della sezione uruguaiana di hockey su prato. L’ex punta nerazzurra questa volta non ha avuto ripensamenti. Molti ricorde-ranno il matrimonio annullato con Zaira Nara un mese prima della data già fissata. Questa vol- ta è andato tutto liscio e la coppia si è sposata a Mon- t e v i - deo con 4 5 0 i n - vitat i t r a p a - renti e amici.

*** Riccardo Montolivo presto sposo. E’ tempo di matrimo-ni. Anche il capitano rossonero vuole convolare a giuste nozze

siamo incontrati a una cena, nul-la di programmato. A fine serata

ho pensato: ‘È la donna giusta. E non ho mai smesso di crederci. Però ho sempre assecondato i miei tempi. Non sono uno che si butta, preferisco godermi le cose, senza bruciare le tappe. Cristina, oltre che bellissima, è compren-siva, matura, consapevole. Mi dà equilibrio. Chi fa lo sportivo di professione molto spesso cer-ca questo: una ragazza che non

porti scompensi, ma solo certez-ze, una persona che sappia dirti ‘costruiremo insieme’. La favola siamo noi. Ho sempre considera-to il nostro amore la storia per-fetta. Ma il castello aiuta. E poi il principe azzurro non lo cercano tutte? Cristina è molto romanti-ca. Volevo stupirla. Credo, spero, di esserci riuscito”.

con la fidanzata Cristina Del Pin, ormai il rapporto procede a gonfie vele da cinque anni: “La storia con Cristina è stata un

colpo di fulmine - ha raccontato Montolivo in un intervista -.  Ci

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Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011