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Sabato 20 settembre 2014 Anno 4 n 35 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Enzo Occhiuto pag 3 Parola al Baffo A PARELMO PER I TRE PUNTI Il commento della bandiera interista Sandro Mazzola pag 3 Beppe Vigani pag 13 Severa Bisceglia pag 2 BIORITMI HOCKEY LA PARTITA MATCH AD ALTA QUOTA L’HOCKEY GHIACCIO TORNA IN SERIE A TRE punti targati HONDA Il Milan cavalca l’HONDA Due ingombranti ex a confronto Per una sfida soprattutto personale MILAN JUVENTUS

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Sabato 20 settembre 2014 Anno 4 n 35 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

Enzo Occhiuto pag 3

P a r o l a a l B a f f oA PARELMO

PER I TRE PUNTI

Il commento dellabandiera interista

Sandro Mazzola pag 3 Beppe Vigani pag 13Severa Bisceglia pag 2

BIORITMI HOCKEYLA PARTITA

MATCH

AD ALTA QUOTAL’HOCKEY GHIACCIOT O R N A I N S E R I E A

TRE puntitargatiHONDA

Il Milan cavalca l’HONDA

Due ingombranti ex a confrontoPer una sfida soprattutto personale

MILAN

JUVENTUS

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sabato 20 settembre 20142

Allenatore:Massimiliano Allegri

MILAN (4-3-3 )

Arbitro: Nicola Rizzoli diBologna

JUVENTUS (3-5-2)Abbiati;

Abate, Rami, Zapata, De Sciglio;

Poli, De Jong, Muntari;

Honda, Menez, El Shaarawy

Buffon;

Caceres, Bonucci, Chiellini;

Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Pereyra, Evra;

Llorente, Tevez

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

STADIO MEAZZA ORE 20.45

Severa Bisceglia

Big match già alla terza gior-nata, questo si che rende

interessante un campionato che negli ultimi tre anni aveva per-so, o quasi, il sapore delle sfide vere. La Juventus avrà la possi-bilità di dissipare ogni dubbio: le

MATCH AD ALTA QUOTA

Almeno una delle due lascerà il primato in classifica

partita senza timore alcuno? Il Milan, da canto suo, ha poco da invi-diare ai bianconeri. Una società che inizia a diventare solida e coesa, ognuno ha il suo ruolo e tutti lavorano per l’obiettivo co-mune: la squadra deve tornare ai fasti di un tempo. Gli ingre-dienti ci sono tutti, assisteremo ad una partita quasi stellare. Da una parte l’incompreso, quando guidava i rossoneri, Allegri che punterà tutto su questo match per dimostrare che non era da

Milan juventus

Sabato sera Milano si fer-merà alla vera “prima”

di questa stagione. Milan e Juventus si sfideranno per rubarsi sin da subito lo scettro del campionato. Una classica che era caduta in disgrazia, non certo per colpa dei bianconeri, che improvvisamente ricon-quista l’interesse che gli compete, se non altro per le medagliette che i due club si portano sul petto. Meri-to soprattutto dei rossoneri che nelle prime due gare hanno liquidato con gol e spettacolo Lazio e Parma. MassimilianoAllegri si tro-verà di fronte uno dei sena-tori che lui fece fuori e che ora occupa la panchina che fu sua per tre stagioni e un pezzettino. Milan-Juventus è un match che vuol dire già molto. Per i campioni d’Italia sarà una prova di assoluta chiarezza: verifi-care se la squadra è la stes-sa dello scorso anno, anche se la vittoria in Champions League sembra abbia tolto qualsiasi dubbio. Per gli uomini di Filippo Inza-ghi, invece, sarà un esame probatorio: verificare se anche quest’anno i tifosi dovranno accontentarsi di brodini più o meno saporiti oppure se potranno man-giare anche un po’ di pol-pa. In questo momento la Serie A ha dato squilli più o meno interessanti, ma la squadra che ha sorpreso di più è senza dubbio quella costruita dall’immarcesci-bile Galliani. Sempre lui. Maltrattato, denigrato, ma ugualmente attivo. Una carta fidaty per gli affa-ri low cost. Alex, Menez, Torres, il maquillage a El Shaarawy, Diego Lopez, un portiere di livello mon-diale che deve ancora am-bientarsi, e l’ultimo schiop-po targato Bonaventura, destinato all’Inter, soffiato all’ultimo secondo. Infine, se ciò non bastasse, il ca-polavoro di tessitore con Barbara, la figlia di Sil-vio Berlusconi, destinata a diventare, un giorno, la presidentessa del Diavolo. Qualcuno sostiene che la Juventus sia ancora la favo-rita per la vittoria finale del campionato, nonostante la dipartita di Conte. Il Milan davanti al proprio pubblico ha la possibilità di picco-nare queste certezze, di-ventate ineluttabili dopo la vittoria contro il Malmoe in Champions. Il ritorno al gol in Europa di Tevez sembra suffragare l’enne-simo anno di grazia bian-conero. Troppo comodo, però. Diceva Eraclito: “Se non ti aspetti l’imprevisto, non lo incontrerai”.

vittorie sono ancora un risultato sulla scia del condottiero Anto-nio Conte, o Allegri è riuscito a dare l’impronta, la sua, vincente ad una squadra che sa vincere

buttare via e dall’altra l’uomo, tra i più rappresentativi al Milan, che proprio lui aveva fatto fuori e che non perderà certo l’occa-sione utile per tirarsi via il sasso-

lino che pesa quasi un macigno dalla scarpa. Si prospetta una partita d’altri tempi. Inzaghi po-trà finalmente contare, a dispetto della difesa che grida vendetta a causa delle assenze di Bonera per squalifica e Alex e Diego Lopez per infortunio, sul reparto attac-co al gran completo grazie al re-cupero di Stephan El Shaarawy e Fernando Lopez. SuperPippo ha l’imbarazzo della scelta e, consi-derato il peso dell’incontro, sia il Faraone che il Niño non voglio

solo posto con tre pretendenti, tra El Shaarawy che potrebbe partire dal primo minuto e Tor-res che potrebbe entrare a partita in corso, va inserito anche Bo-naventura. A difendere la porta rossonera torna Christian Ab-biati, in sostituzione dell’infor-tunato Lopez. Inzaghi dovrebbe, dunque, schierare Abbiati, Rami, Zapata, il centrocampo resta invariato. La Juventus ha recu-perato sia Barzagli che Vidal, a disposizione in panchina, oltre a Chiellini rientrato dalla squalifi-ca, ma resta fuori il regista Pirlo,

arriverà a San Siro carica degli ottimi risultati raccolti fin qui: in campionato tre vittorie su al-trettanti incontri, 5 gol segnati e zero subiti, in Europa ne è uscita vincente. In tribuna d’onore l’in-tera famiglia Berlusconi e l’in-tramontabile Adriano Galliani che si giocherà la sua personale partita… a chi lo dava per finito la passata stagione, darà risposte concrete dell’esatto contrario: non solo non è mai finito, ma è riuscito a rimettere in piedi un Milan che farà a gomitate per la piazza d’onore.

mancare. Ma dovranno fare i conti con il super affollamento in attacco. Il tridente rossonero, dando per scontato la presenza di Menez e Honda, ha libero un

Allenatore:FilippoInzaghi

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3sabato 20 settembre 2014

EnzoOcchiuto

bioritmi

Vittoria sull’HONDA bioritmicaIl “big match” di sabato sera a

San Siro contro la Juventus, potrebbe risultare favorevole al Milan. Non solo per il grande entusiasmo e lo spirito di corpo trasmesso dal suo nuovo allena-tore, ma anche per la contem-poranea presenza di Bioritmi Positivi (70%) , tra i componenti della compagine rossonera che scenderà in campo. Infatti dall’a-nalisi dei potenziali bioritmi che riassumono la forza Fisica, il coordinamento motorio, la par-tecipazione Emotiva, la visione del gioco e la rapidità delle In-tuizioni personali dei singoli at-leti, emerge un maggior stato di benessere psicofisico del Milan 6.09 contro un valore medio di 6.05 dei bianconeri . L’interpre-tazione di questa lettura biorit-mica avvantaggia gli uomini di Pippo Inzaghi rispetto ai Cam-pioni d’Italia allenati dall’ottimo Massimiliano Allegri. Comun-que ogni partita ha la sua sto-ria, però se Super Pippo tenes-se conto dei dati bioritmici dei propri atleti, questi potrebbero essere decisamente “ispiratori”. Pertanto, nello specifico delle

potenzialità di rendimento dei singoli giocatori, i rossoneri ri-sultano essere più tonici e freschi 6.22 (valore assoluto) rispetto agli ospiti con 6.00. I più in for-ma risulteranno: Van Ginkel e Zapat 6.50, Rami e Bonaventura 6.47, Honda 6.45 contro Mar-chisio 6.50, Tevez 6.47, Caceres e Linchtsteiner 6.44, Asamoah 6.32. Dal punto di vista emotivo i rossoneri risultano fortemente stimolati agonisticamente con 6.12 contro 5.98 degli ospiti to-rinesi. I più motivati: Abbiati e Muntari 6.49, Bonaventura 6,45, Honda e Menez 6,39 contro Bar-

A PALERMO PER I TRE PUNTIIn tutta sincerità non mi

aspettavo una così grande goleada dell’Inter col Sas-suolo. Dopo le premesse non molto buone della gara di To-rino nella giornata inaugurale contro i granata di Ventura non potevo dare molto credi-to ai nerazzurri di Mazzarri, invece eccoci qui ad analizza-re le sette reti finite nel sacco degli emiliani che, contro il Cagliari solo due settimane fa, avevano gettato le basi per togliere il sonno all’Inter alla vigilia della partita, Ma ora parliamo del prossimo turno di campionato dove il clou della giornata è la sfida odier-na di san Siro fra il Milan di Pippo Inzaghi e la Juventus di Allegri, il primo col biglietto da visita del successo col Par-ma, il secondo con la vittoria

SandroMazzola

un ‘importante duello con una posta in palio decisamen-te valida, il primato in classi-fica, dal momento che rosso-neri e bianconeri viaggiano in

che di Champions con i russi del Cska. Insomma per l’undi-ci di Rudi Garcia potrebbe es-sere un turno favorevole visto lo scontro diretto di San Siro di questa sera fra Juve Milan.Molto dipenderà dalla dispo-nibilità di Torres, tra l’altro, bloccato a Parma per un lieve infortunio qualche ora prima dell’incontro. Per il resto pen-so che l’Inter nella trasferta di Palermo non avrà vita facile perchè i siciliani di Iachini hanno il dente avvelenato per la sconfitta rimediata col Ve-rona nel posticipo dell’altro giorno. I nerazzurri dovranno confermare il proprio stato di grazie prendendo in pugno la partita fin dalle battute inizia-li. Per non perdere contatto con le big della classifica a Osvaldo e compagni occorre una vittoria. Un’altra gara da tenere sotto controllo è quella del Friuli dove il Napoli, re-duce dal passo falso casalingo con il Chievo, dovrà vedersela con l’Udinese di Stramaccioni che a quanto sembra sta fa-cendo un ottimo lavoro con la sua nuova squadra. Cu-riosità per il Sassuolo dopo i sette gol di San Siro. Gli emi-liani affronteranno la Sam-pdoria e di questi tempi con i blucerchiati non si scherza.

zagli, Asamoah e Giovinco 6.49, Linchtsteiner 6.45. Sul fronte delle energie intellettive ed in-tuittive i valori si equivalgono con 6.04 a squadra. I più incisi-vi sono: Honda 6.50, Rami 6,46, Van Ginkel e Abate 6.43 contro Buffon 6.48, Chiellini 6,46, Llo-rente 6.49 e Teves 6.42 (ottima condizione psicofisica generale).

Keisuke Honda

Carlos Alberto Martínez Tévez

La prima sfida tra Milan e Juventus a San Siro, fini-

ta sul risultato di parità (1-1, Orsini segna al 2’ per le Zebre mentre il pareggio dei Diavoli arriva all’86’ ad opera di Tor-riani), risale alla 26° giornata del campionato 1929-1930, stagione in cui nasce il cam-pionato a girone unico per volere dell’allora presidente della FIGC Leandro Arpinati. Dal quel lontano 1929 ben 79 sono gli incontri disputati sul terreno del Meazza dalle due compagini in Serie A. Il Mi-lan risulta in netto vantaggio con 27 vittorie rispetto alle 19 juventine, i pareggi sono ben 33. Anche il numero dei gol segnati vede in vantaggio i rossoneri con 112 reti a 94. Nell’ultima sfida di campiona-to, sempre 26° giornata -della passata stagione-, i biancone-ri hanno fatto bottino pieno dei punti in palio, 0-2 il risul-tato finale e le reti portano la

Marjlja Bisceglia

statistiche

firma di Llorente al 44’ e Te-vez, una magia la sua, al 67’. L’ultima vittoria rossonera,

invece, risale alla 14° gior-nata del campionato 2012-2013, il gol vittoria l’ha rea-lizzato Robinho su rigore. La vittoria bianconera più larga (1-6) è nel 1996, alla guida il

tecnico Marcello Lippi, grazie alla doppietta di Vieri, quella di Jugovic e la rete di Zidane

e Amoruso, per il gol bandie-ra rossonero ci pensa Marco Simone. Riuscirà il Milan di Pippo Inzaghi a gonfiare la rete bianconera che non pren-de gol dallo scorso 28 aprile?

Robson de Souza, me-glio noto come Robinho, autore dell’ultimo successo rossonero

con l’Udinese e il risicato 2-0 strappato in Champions col Malmoe grazie alla doppietta di Tevez. Al Meazza oggi c’è

testa assieme alla Roma che non dovrebbe faticare molto per avere ragione del Cagliari all’Olimpico malgrado le fati-

Jérémy Ménez MILAN IN VANTAGGIO

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sabato 20 settembre 20144

Un calendario capriccio-so impone subito la su-

per sfida d’Italia che, quando lo stilavano gli umani, veniva convenientemente collocata a metà girone, per ovvi moti-vi. Oggi che comanda “Lui”, il computer, tutto può accadere, anche di correre, ancora im-preparati, a San Siro per vede-re l’effetto che fa. E’ la serata di Allegri, che non tradirà, visto com’è, nessun forte desiderio di vendetta, ma non potrà certo non covare in cuor suo legit-timi risentimenti per come la società si è comportata nei suoi confronti, cioè malissimo. Ac-qua passata, almeno per i tifosi che hanno pagato il biglietto per vedere di che pasta è fatto il nuovo Milan messo su dall’an-guilla Inzaghi, con la benedi-zione di Berlusconi, che sem-bra essere tornato al suo primo amore. E’ primo in classifica e segna a valanga anche. Cosa vi

Milan, basta equivoci e scherziGiovanniLabanca

vita di club

salire, via via verso Milano. Dalla cal-da Sicilia che può vantare una qua-rantina di sodalizi affiliati all’AIMC, giunge soddisfazione per come la squadra ha cominciato il campionato. Sei punti sono tanti rispetto all’anno scorso e ne sono tutti contenti. Quel-lo che è piaciuto di più è l’approccio della squadra, nuovo, diverso a quel-lo remissivo dell’anno scorso. Da

dalle prossime gare. Dalla Basilicata, con Lauria, la cittadina dell’Ammi-raglio Ruggero e Moliterno, patria del pecorino, in testa non si aspet-tavano, per la verità questa partenza fortunata che cerca conferma contro la Juve, l’eterna giovinetta del calcio italiano, l’eterna rivale nel derby d’Ita-lia, I presidenti fanno sapere di essere vicini alla squadra, anche se qualche

Palermo, Catania e Messina, dove ci sono i club con maggior numero di soci, hanno espresso solo un piccolo rammarico per come è stato trattato Seedorf. E se Inzaghi avesse bucato le prime partite? Aspettano conferma

risultato non dovesse arrivare, come è nelle giuste aspettative dei soci che rinnovano la tessera con devozione incredibile all’AIMC.L Le limitrofe Campania e Puglia si accodano alle speranze ritrovate, alle attese finite.

Insomma, hanno tanta fiducia in Inzaghi che, dalla minuta figura di centravanti da quasi fuori gioco, non si aspettavano una cosa del genere anche se, ammettano i ti-fosi, la fortuna ha portato bei gol in quel di Parma. Sono contenti così, ma raccoman-dano continuità e determinazione, sem-pre e sarebbero contenti se il loro Milan si classificasse tra i primi tre per risenti-re profumo di coppa dei campioni, dopo anni di digiuno. Una forte raccoman-dazione la rivolgono a Berlusconi con il cuore in mano “Presidente, lasci da parte

tifosi che vorranno unirsi a noi. Alici e sar-de del mare nostrum per quelli di Milano che il pesce lo pescano nei navigli”. Pesce a parte, dalle parti del veneto non vanno oltre come primi giudizi. “ Noi porteremo formaggi e salami in abbondanza, purchè i nostri beniamini ce la metteranno tutta per fare bella figura. Inzaghi sarà ripagato dal nostro tifo e dalla nostra amicizia, ma stia ben attento agli svarioni difensivi che non diventino una costante di allegra di-fesa. Noi saremo sempre a San Siro, ogni domenica.” Più atto di fede di così si muore

la troppa impegnativa politica e si dia un poco di più al Milan che, pur essendo in buone mani, belle quelle di Barbara, ruvi-de quelle di Galliani, ha bisogno di sentire la voce affettuosa del padrone, per cresce-re ancora meglio”. Detto questo, saltiamo verso la Capitale, dove, sorprendentemen-te, i tifosi rossoneri sono tanti ed anche molto accaniti, Unanime il loro sentimen-to di affettuosità verso Pippo, tanto da gra-dire molto il suo piglio da allenatore che sembra un consumato veterano, anche se alla sua prima esperienza da panchina im-portante. Speriamo che duri, ci ripetono i presidenti dei club laziali, e non ven-ga defenestrato se dovesse non centrare obbiettivi importanti. Staremo a vedere. Aspettano la stessa cosa i ragazzi dell’E-milia Romagna con quelli di Cesenatico in testa, seguiti dai vicini colleghi pesaresi che son sempre pronti a portare il pesce a Milano per una bella fritturina sotto le

e bisogna arrivare in Lombardia e a Mi-lano per sentire battere il cuore rossone-ro ancora più forte. Il Milan Club Nereo Rocco con le Femmine di Saronno hanno le idee molto chiare: “Non vogliamo più sentir parlare di obiettivi non dichiarati. Il Milan deve puntare più in alto possibi-le perché può farlo , dato che ha avuto bei rinforzi dalla campagna acquisti anche se si sarebbero aspettato qualcosa di più, pur comprendendo i motivi di bilancio con questa benedetta crisi che attanaglia anche il calcio.” Insomma, chiudendo questa ve-loce carrellata di opinioni , la sensazione è quella dell’ottimismi più sfacciato, della tanta fiducia in un Diavolo che dovrà ave-re, finalmente, le corna ben appuntite, da far paura a tutti, a cominciare dalla partita con la Vecchia signora che a San Siro ha gradito giocare sempre bene per spuntare quell’arma che tanto piace ai ragazzi di In-zaghi. Seedorf e Allegri non sono più nem-meno un ricordo perché non c’è più posto dei sentimenti dove c’è subito un nuovo amore. Speriamo che duri a lungo, tanto a lungo, per il bene di una squadra che deve lustrare anche la nuova bella sede, sebbene in una desolata nuova piazza di Milano.

aspettate quest’anno, cari tifosi del Diavolo? Lo abbiamo chie-sto tramite un breve sondaggio ai presidenti di alcuni Milan Club, scelti a campione, inco-minciando dal meridione, per

torri dello stadio più bello del mondo. “ Se andremo oltre il do-vuto, dichiarano, non baderemo a spese e faremo divertire tutti i

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5sabato 20 settembre 2014amarcordDUE GRANDI EX A CONFRONTO

MILANFabio Capello ha indossato la

maglia del Milan dal 1976 al 1980 vincendo 1 scudetto 1978-1979 e 1 Coppa

Italia 1976-1977. Ha segnato 4 reti in 65 partite giocate. Torna in rossonero alla guida della squa-

dra dal 1991 al 1998, fatta eccezione per la parentesi al Real Madrid nella stagione ‘96-’97. Con il Milan ha

vinto di più da tecnico: 4 scudetti di cui 3 consecutivi, 3 Supercoppa italiana consecutive (1992, 1993 e 1994),

1 Champions League nella stagione ’93-’94, nella stessa stagione ha vinto anche 1 Coppa UEFA.

Nelle stagioni ’92-’93 e ’93-’94 ha vinto il premio Panchina d’oro.

ROMAIl doppio ex Fa-

bio Capello, oggi tra gli allenatori più rispettati nel

mondo calcistico, ha giocato nella Roma dal 1967 al 1970, ha segnato

11 reti in 62 presenze e vincendo solo 1 Coppa Italia nella stagione 1968-

1969. Come allenatore, dal 1999 al 2004, ha conquistato 1 scudetto nella

stagione 2000-2001, sempre nel 2001 vince anche la Supercoppa italiana.

Sempre con i giallorossi vince il pre-mio Panchina d’oro lo stesso anno

dello scudetto.

ROMA

Carlo Ancelot-ti, l’uomo più vincente del

calcio italiano, ha giocato nella Roma, divenendo una bandiera,

dal 1979 al 1987. In 171 presenze ha segnato 12 gol e vinto 4 Coppa

Italia (’79-‘80, ’80-’81, ’83-’84 e ’85-’86). 1 scudetto nella stagione

1982-1983.

MILANCon la maglia del Milan, Carlo

Ancelotti dal 1987 al 1992, segna 10 gol in 112 presenze. In rossonero

ha vinto 2 scudetti (’87-88 e ’91-’92), 1 Supercoppa italiana, 2 Coppa dei Campioni

consecutive (’88-89 e ’89-’90), 2 Supercoppa UEFA consecutive (1989 e 1990) e 2 Coppa Inter-

continentali, sempre consecutive (1989 e 1990). Torna ad abbracciare i colori rossoneri come allenatore dal 2001

al 2009 continuando a collezionare trofei: 1 Coppa Italia (2002-2003), 1 scudetto nella stagione ’03-

’04, 1 Supercoppa italiana nel 2004, 2 Cham-pions League (2002-2003 e 2006-2007), 2

Supercoppa UEFA (2003 e 2007) e 1 Coppa del mondo per Club nel 2007.

Car-lo An-

celotti ha anche recitato nei film, con

Lino Banfi, ‘L’allenatore nel pallone’ e ‘L’allenatore

nel pallone 2’ e con Gigi e Andrea nel film ‘Mezzo

destro, mezzo sinistro’ oltre a recitare con Terence Hill,

giocando nei “Devils” di Peppone, nel fil ‘Don

Camillo’.

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7sabato 20 settembre 2014

Filippo Inzaghi

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9sabato 20 settembre 2014

Massimiliano Allegri

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sabato 20 settembre 201410

LuigiSada

champions

Per favore non chiamatela più Vecchia signora. Ora è gio-

vane pimpante che di più non si può. Ha subito lo smacco, per non dire altro, della porta che l’altezzoso Conte le ha sbattuto i faccia, ma dall’alto della sua signorilità, almeno quella dell’e-ra dell’Avvocato, ha stravinto il duello. Ha messo su una squadra ancora rafforzata… dagli stessi elementi più motivati, ha un nuo-vo nocchiero dall’atteggiamento sornione, ma nient’affatto stupi-do, sebbene troppo riflessivo e, quello che conta ancora di più, è che ha fatto due vittorie. I nomi di calciatori valgono un bel peso e lo si vede anche in Coppa. Che problema c’è se manca il sempi-teerno arrabbiato Conte in pan-china, dove non si è mai seduto come da regolamento. Agnelli e Marotta non stanno nella pelle per la soddisfazione e a San Siro portano una squadra per vincere e dare spettacolo. “Cero che lo faremo, l’abbiamo sempre fatto

Juve, la nuova signorina d’ItaliaGiovanniLabanca

gli ospiti

e continueremo a farlo perché è nel nostro stile e natura di gran-de squadra. Abbiamo chiuso un capitolo, ma la nostra storia non si è fermata a Conte che ringra-ziamo per il buon lavoro svolto, ma noi guardiamo avanti, molto avanti”. Allegri, poi, non sta nella pelle per la fretta che ha di di-

mostrare agli “amici” rossoneri che poi non era così da buttare via così presto. “Non ho rancore per nessuno, anzi, ho gratitudine per la grande opportunità che una grande società come quella di Berlusconi mi ha offerto negli anni. Stasera abbiamo un solo obiettivo: vicere e anche bene,

con tutto il rispetto di Pippo In-zaghi che ha preso il mio posto. Farà meglio di me? Il campo è il giudice più imparziale. Non temo nemmeno l’accoglienza dei tifosi con cui ho sempre avuto ottimi rapporti”. A sentire poi Tevez e compagnia bella, è solo un coro di grande volontà: “Sia-mo giovani e valorosi e con il nostro modulo faremo paura al

Diablo che affronteremo con la dovuta attenzione”. La Vecchia signora si mostrerà sempre ben attrezzata e con abiti e gioielli nuovi, da illuminare la scena del già splendido scenario milanese, ma, pur rimanendo Vecchia si-gnora, vorrà dimostrare di esse-re, oggi come oggi, una pipante signorina, una nuova Lady del bel gioco e il Milan è avvertito:

non fidarsi delle nomee e delle gonne troppo corte. Alla Scala gli applausi non mancheranno per due dei maggiori protagonisti di un campionato che più bello non può presentarsi. E siamo solo agli inizi di un vero torneo all’an-tica, tra vecchi cavalieri bardati di tutto punto e con l’acia lunga per disarcionare il nemico. I ti-fosi avranno con chi divertirsi.

Alla fine ci ha pensato Tevez a mettere le cose

a posto nel match inaugu-rale di Champions della Juve contro gli svedesi del Malmoe. Sullo stadio bian-conero per quasi un’ora era aleggiato il fantasma della pareggite venuta dramma-ticamente alla luce la scor-sa stagione. La partita non si sbloccava e la gente, in primo luogo Allegri, non si dava pace per la porta ancora indenne difesa da Olsen, il bravo portiere degli scandinavi che sem-brava avessero trovato il segreto per portarsi a casa un prezioso pareggio con i campioni d’Italia. Per poco Eriksson non faceva del

BIANCONERI AVANTI CON FATICA

male a Buffon poco prima dell’intervallo ma al quarto d’ora della ripresa la Vec-chia Signora finalmente andava in gol concretizzan-do con Tevez un’azione che sembrava la fotocopia di quella vista contro l’Udine-se in campionato qualche giorno prima. Il diagonale dell’argentino fulminava Olsen facendo tirare un bel sospiro di sollievo al popo-lo bianconero. Allegri, pen-sando al match di San Siro col Milan di oggi, annuiva soddisfatto, anche perchè a una manciata di minuti dalla fine Tevez si ripeteva regalando il successo alla sua squadra in un girone che sembra proprio fatto su

misura per la Juventus per passare alla fase successi-va senza grandi scossoni e preoccupazione. La Svezia, rappresentata dal Malmoe, che mancava dalla Cham-pions da ben quattordici anni, ha fatto la sua bella figura. Nel lontano 2000 l’Helsingborg aveva ad-dirittura bastonato l’Inter eliminandola dall’Europa. Ora gli svedesi ci prove-ranno in Scandinavia a far sentire la loro voce augu-randosi di trovare un avver-sario non irresistibile come è accaduto l’altra sera allo Juventus Staduim nella pri-ma di Champions League.

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11sabato 20 settembre 2014

Giovedì si sono aperte le danze europee, dopo il

debutto vincente di Juventus e Roma in Champions Lea-gue, sono andati in scena i primi incontri di Europa League per le quattro ita-liane in gara, Inter, Torino -mancava dallo scenario europeo da 20 anni-, Napoli e Fiorentina. La partita più ostica è stata Dnipro-Inter giocata allo Stadio Nazio-nale di Kiev. I nerazzur-

INTER BENE COSÌSeveraBisceglia

Europa League

ri passano per 0-1, rete di Danilo D’Ambrosio al 71’, e balzano in testa al gruppo F grazie anche al pareggio tra St. Etien e Qarabag. L’Inter fatica un po’, non fa una grande partita ma riesce a gestire bene e, approfittando della superiorità numerica, espulso al 68’ per doppia ammonizione Rotan, met-te in cassaforte i primi tre punti. Mazzarri ripropone lo stesso modulo seppur con interpreti diversi: in dife-sa, con Juan Jesus e Hugo Campagnaro, torna Vidic dal primo minuto. Al Cen-trocampo ci sono Kuzma-novic, Hernanes e M’Vila in sostituzione dello squa-lificato Medel, più avanzati

Danilo D’Ambrosio e Dodò a servire Fredy Guarin, die-tro, e Mauro Icardi la solita unica punta. Difficile com-prendere il perché Mazzar-ri si ostini a giocare con un sola punta, finalmente, ma solo dopo il rischio corso su tiro di Konoplyanka fi-nito di poco a lato, decide di inserire Osvaldo come seconda punta al posto di Kuzmanovic. Il centrocam-po senza Kovacic e Medel fa fatica ad impostare il gioco, la prova non è stata esaltan-te ma lo scoglio più duro è superato senza poi faticare tanto. Se conta il risultato al di là del bel gioco espres-so in campo, l’Inter guida il gruppo meritatamente.

Roma in fuga se batte il Cagliari? Probabil-

mente sì, se a San Siro que-sta sera Milan e Juventus finiscono il match alla pari concedendo la chance ex-tra ai giallorossi di poter allungare il passo in cima alla classifica. Le premes-se per un nulla di fatto fra l’undici di Inzaghi e quello di Allegri (che bella rivin-cita personale per il grande Max) ci sono tutte in primo luogo perchè nelle gambe e nel cervello dei bianconeri potrebbero esserci particel-le di stanchezza per l’impe-

IL MEAZZA NON DELUDERA’ L’ATTESA Laura Tangari

campionato

gno di Champions di metà settimana con gli svedesi del Malmoe, in secondo perchè il Milan dalla dife-sa colabrodo sicuramente verrà rimessa in ordine da Inzaghi dopo i gol incassa-ti a valanga col Parma. La Juventus al contrario non ne prende di gol ma come detto le tossine incamerate col Malmoe potrebbero in-durre Allegri ad acconten-tarsi di un pareggio contro la sua ex squadra. Di certo la sfida di San Siro non de-luderà i tifosi, soprattutto per il fatto che in campo

scendono le migliori firme del nostro campionato. Ma la giornata regala altre par-tite interessanti, la prima è quella del Barbera dove il Palermo, sconfitto qualche giorno fa dal Verona, rice-verà un’Inter straripante reduce dalla goleada al Sas-suolo, quest’ultimo ormai convinto che con l’undici di Mazzarri d’ora in poi dovrà portarsi appresso un pallottoliere quando si tro-verà di fronte ai nerazzurri. L’Inter, nella circostanza, se riuscirà a fare il pieno in Sicilia, potrebbe appro-

si dall’Inter contro la lan-ciatissima Samp vittoriosa senza problemi a Marassi domenica scorsa a mezzo-giorno. Da verificare lo sta-to di salute del Napoli sul campo dell’Udinese dopo il passo falso del San Paolo

con il Chievo. Da seguire la trasferta della Fiorenti-na a Bergamo con l’Atalan-ta e la Lazio a Genova con l’undici di Gasperini cari-cato a dovere dopo il pari del Franchi con la Viola.

fittare dello scontro diretto di San Siro per recuperare terreno in classifica dopo lo sbiadito pareggio col Tori-no nella prima di campio-nato. Sassuolo invece sotto verifica a Reggio Emilia dopo la raffica di gol pre-

San Siro sotto i riflettori

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sabato 20 settembre 201412

L’Udinese credo sia stata la società che ha rifilato i

peggiori “pacchi” in assoluto al Calcio Napoli fin dai tem-pi di Carlos Pavón, oggetto misterioso che arrivò al San Paolo con la nomea di grande bomber ma che in 13 parti-te in B non fece neanche un tiro nella porta degli avversa-ri. Dicesi “pacco” una truffa fatta da un venditore che si improvvisa tale, che grazie ad alcuni trucchi riesce ad otte-nere dei soldi senza vendere l’oggetto desiderato dall’ac-quirente. Viene definito pac-co perché la maggior parte delle volte, l’acquirente riceve solamente l’involucro dell’og-getto desiderato. Se non sono stati dei pacchi alla Pavón si è talvolta trattato di oggetti non identificati per citarne uno su tutti: Fabio Rossitto uno dei protagonisti della discesa  agli

Quella volta che scoprimmo LavezziFioreMarro

giù al nordinferi della serie B nella sta-gione 1998-99. Il costo car-tellino se non ricordo male si aggirò attorno agli 8 miliar-di di lire del vecchio conio, troppo per un calciatore così. Fabio Quagliarella non si può dire che  fu certo un pacco o un oggetto misterioso, il bomber stabiese capitò in un Napoli sudamericano ed ebbe non poca difficoltà ambienta-le, fu osteggiato e trovò poco spazio, ma la sua decisione di andare alla Juventus fece in modo che  gli rimanesse l’e-tichetta vita natural durante di 58 che nella smorfia na-poletana corrisponde al tra-dimento. La chiosa di questa analisi di mercato si conclude con Gohan Inler, centrocam-pista che credo sia costato più del suo reale valore ma che comunque almeno a con-frontarlo con gli altri venuti dal Friuli qualcosa di meglio ha dato, anche se proprio in questo scorcio di stagione sta mettendo tutti i suoi limiti. Fossi però il presidente del Napoli, prima di comprare

qualcosa da Patron Pozzo ci penserei mille volte visto l’e-sito. Per quel che concerne il risultato di Udinese–Napoli dopo la figuraccia fatta da-gli azzurri contro il Chievo preferisco non fare previsio-ni, mi preme però ricordare  che nella prima stagione del nostro ritorno in A ci capitò

una trasferta insidiosissima, subito dopo avere subito una sconfitta cocente in casa ad opera del Cagliari che uscì vittorioso con il risultato di 2 a 0 sotto gli occhi dei tifosi az-zurri; il calendario ci dirottò proprio a Udine, precisamen-te  il  2 settembre 2007, quel giorno  tutta Napoli e tutto il

popolo azzurro ebbe modo di strabuzzare gli occhi grazie alla performance di Ezequiel  Iván Lavezzi e di tutta la banda Reja che concesse pochissimo ai bianconeri e mostrò un cal-cio spettacolare e soprattutto concreto, la gara finì 5 a 0 per i partenopei. Mi accontente-rei di molti meno gol. Per la

verità ed anche l’anno scorso la squadra friulana è stata una di quelle compagini che ci ha tolto punti pesanti per poi donarne alla Roma e alla Juve senza colpo ferire, speriamo cambi il tempo. La gara di do-menica sarà una dura prova d’appello per Benitez che pare sia già ad un bivio, anche se credo sia troppo presto per giudicare il tutto, l’unica cosa che si può giudicare è la cam-pagna acquisti che è, a mio sommesso avviso, la peggiore in assoluto da quando il Na-poli è tornato nella massima serie, purtroppo all’avarizia atavica di De La dobbiamo sommare anche il basso pote-re economico di tutte le squa-dre del Sud, Napoli compreso, mai come in questo momento il proverbio se “autru nu tie-ne cu mammeta te curchi” (se altro non hai, ti corichi assie-me a tua madre) è adatto alla situazione, finché ci sarà que-sta dirigenza e questo presi-dente dovremo accontentarci di quel che passa il convento: topi, cani e Michu compresi.

Occhi puntati sulla sfi-da di Manchester fra il

City di Pellegrini e il Chel-sea di Mourinho questo po-meriggio in Premier League. Le premesse per una grande battaglia ci sono tutte perchè i campioni d’Inghilterra in carica non possono permet-tersi lussi con i Blues attuali

CITY-CHELSEAPROFUMO DI PRIMATO

LuigiSada

esterocapolistl solitari del torneo grazie al successo, con gole-ada, nello scontro diretto di qualche giorno fa con i rivali gallesi dello Swansea. Attesa anche per il Liverpool alla ricerca del riscatto a Lon-dra con il West Ham dopo la sconfitta casalinga rime-diata con l’Aston Villa nel’ul-timo turno. Aston Villa che a Birmingham proverà a ripetersi con l’Arsenal ubria-cato e steso in Champions dal Borussia. Fari puntati anche su Leicester dove il

rinato United di Van Gaal con Falcao e Di Maria pro-verà a concedere il bis dopo il poker rifilato al QPR. In Liga difficile trasferta del Real Madrid di Carletto Ancelotti a La Coruna col Deportivo. Le Merengues devono far dimenticare il 2-4 di Bilbao col Sociadad, sconfitta che ha mandato in fuga il Barcellona tallonato dal Valencia e Celta Vigo. E soprattutto il kappaè del Bernabeu con l’Atletico di Simeone. Celta Vigo che comunque proprio oggi af-fronterà i campioni bian-corossi sul proprio terreno per ribadire il buon avvio di campionato. Barca invece in casa del Levante e Valencia impegnato col Getafe. IN Bundesliga frena il Bayern oggi di scena ad Amburgo col Borussia Dortmund che va a Magonza e il Leverku-sen in viaggio a Wolfsburg. Infine in Ligue 1 prova a rialzare la testa il Monaco affrontando al Saint Luis il Guingamp mentre il Psg al Parco dei Principi ospiterà il Lione. Da seguire la tra-sferta del Marsiglia a Lille.

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13sabato 20 settembre 2014

BeppeVigani

hockey su ghiaccio

Dopo la lettura del saluto uffi-ciale del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha sotto-lineato l’importanza di puntare sugli atleti del vivaio, come di-mostrano le recenti norme che sono state introdotte nella Serie A-Itas Cup, con il dimezzamento degli atleti di formazione stra-niera, rispetto allo scorso cam-

Ritorna la Serie A di hockey su ghiaccioUndici squadre all’inseguimento del Renon

Presentazione in grande sti-le per l’81esimo campiona-

to di Serie A-Itas Cup di hockey ghiaccio e del Campionato di Ice Sledge Hockey. Al Palazzo del Coni a Milano c’erano davvero tutti gli attori della stagione che si è aperta  giovedì con la disputa della Supercoppa Italiana e poi già oggi  con la prima giornata della prima fase della Serie A-Itas Cup. A fare gli onori di casa il presidente della Fisg, Andrea Gios, che ha illustrato il suo pro-getto di lavoro e l’agenda “2022” con l’obiettivo di riportare in alto l’hockey italiano. Al tavolo dei relatori Tommaso Teofoli, respon-sabile del settore hockey ghiaccio, Reinhard Zublasing, Vice Presi-dente Fisg, Luigi Alverà, delega-to Fisg-Paralimpici ed Ermanno Grassi, Direttore Generale di Itas. Il gruppo trentino si confer-ma “Title Sponsor” del massimo campionato di hockey ghiaccio. 

pionato, è stata la volta del Pre-sidente Andrea Gios: “ L’hockey ghiaccio è passione, entusiasmo e coraggio. Genera forti emo-zioni in chi lo guarda ed in chi lo pratica. Vogliamo riportare il movimento italiano a scalare posizioni importanti nel ranking mondiale della I.I.H.F. Ci sono paesi che hanno meno pratican-

ti e meno piste ghiacciate della nostra nazione ma con il tempo hanno saputo costruire qual-cosa d’importante e raccogliere buoni risultati. Con un’agenda che guarda al 2022, vogliamo riportare l’Italia ad una posizio-ne più consona della sua storia e dei suoi mezzi. Per far questo punteremo tanto sugli atleti di casa nostra cercando di poten-ziare tutto quello che serve per rinforzare dalle fondamenta il movimento dell’hockey italiano”.Grande attenzione anche per lo sledge hockey come ha sottoline-ato il presidente Gios “Lo sledge hockey ha la stessa importan-za dell’hockey tradizionale. Per questa disciplina sono in pro-gramma cambi allo statuto fede-rale per garantire la medesima rappresentanza in fase elettiva”.Il Responsabile di settore, Tom-maso Teofoli, ha confermato che Rai Sport seguirà in diretta tut-ta la stagione della Serie A- Itas Cup, con un match a settimana, quello del giovedì.  L’inizio delle

dirette è già fissato per il prossi-mo 18 settembre con la dispu-ta della Supercoppa che vedrà i Campioni d’Italia del Ritten Sport Hockey contro l’H.C. Val Pusteria Lupi nel remake della fi-nale scudetto dello scorso anno.Il Vice Presidente Reinhard Zu-blasing ha presentato il nuovo sito della Federazione che in queste ore è stato lanciato (www.

fisg.it) come nuova e più perfor-mante piattaforma web al passo con i tempi e con una chiara vi-sione delle singole discipline che compongono l’universo della F.I.S.G. Nel corso della stagione saranno presentate anche nuo-ve iniziative come “Rookies of the Year e Young Italian Team” per dare maggiore visibilità al movimento del’hockey ghiaccio.

foto di Carola Semino

Conto alla rovescia per il mondiale di

ciclismo su strada in pro-gramma il 28 settembre in Spagna a Ponteferra-da. Nel Trittico Lombar-do per formare la squadra azzurra sono stati inseriti, come vuole la tradizione, la Coppa Bernocchi, il Tro-feo Agostoni e la Tre Valli Varesine. Nel primo ap-puntamento di Legnano, sotto gli occhi vigili del ct Davide Cassani, Elia Vivia-ni è sfrecciato vittorioso sul traguardo della 96° Coppa Bernocchi, dopo 192 km di gara, battendo allo sprint Filippo Pozzato e Simone

LuigiSada

ciclismoTRITTICO LOMBARDO

Elia Viviani vincitore della 96° Coppa Bernocchi

Niccolò Bonifazio vincitore della Coppa Agostoni

Marco Albasini vincitore alla Tre Valli Varesine

Tour de France, terminato in diciottesima posizio-ne. Nel secondo appunta-mento azzurro, la Coppa Agostoni, andato in onda mercoledì, sul traguardo di Lissone è sfrecciato il gio-vanissimo Niccolò Boni-fazio. Bonifazio ha battuto lo sloveno Bole e Simone

Ponzi, quest’ultimo ancora terzo. Bonifazio ha porta-to a termine la sua vittoria grazie alla fuga di altri otto compagni che hanno gua-dagnato progressivamente fino a 7’ e 20”. Giovedì nella

Tre Valli Varesine, con par-tenza e arrivo a Varese, sot-to la pioggia ha centrato il

colare quella di Gasparotto al comando con altri sei corridori fino a pochi chi-lometri dall’epilogo. A far-ne le spese con le cadute, per l’asfalto viscido dalla pioggia, anche Vincenzo Nibali finito a gambe all’a-ria nella stessa curva dove

era caduto Gasparotto ed altri tre corridori. Cassani, al termine del Trittico, ha

Coppa Bernocchi

Trofeo Agostonibersaglio lo svizzero Marco Albasini. Secondo si è piaz-zato Coldrelli, terzo Pozza-to. Tante cadute, in parti-

reso noto i nomi dei cor-rodiri che indosseranno la maglia azzurra in Spagna.

Tre Valli Varesine

Ponzi. Tra i 21 del gruppo di testa anche Vincenzo Ni-bali, trionfatore dell’ultimo

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sabato 20 settembre 201414

Milano

riscopr

e SEGAN

TINIl A PALAZZO REALE

Il teatro Manzoni scende in campoMarcoPapetti

teatro

SEGANTINI La Primavera

SEGANTINI San Marco

SEGANTINI Ritorno dal bosco

Travagliata l’infanzia di Gio-vanni Segantini, prima or-

fano e poi diretto al riformatorio di Milano dove uscì per frequen-tare fortunatamente l’Accademia di Brera e diventare un pitto-re protagonista e degno della scena artistica internazionale.E’ probabile che l’origine di quella vita infantile melanco-nica sia manifesta nelle sue opere tese alla spiritualità e permeate da un silenzio sim-bolico e alle volte drammatico.Siamo lontani dalla pittura “en

plein air” tipica del movimento Impressionista, dove la ricerca della verità si esprime nel rap-presentare la natura della luce sul paesaggio, nelle diverse ore del giorno. Dove i personaggi descritti vibrano e si muovono anch’essi nella luce e tutto di-venta movimento ed espansione gioiosa, da cogliere in un attimo.Nei quadri di Giovanni Segan-tini l’atmosfera è più mistica e sognante anche se i temi sono simili a quelli del movimento naturalista. Egli mette in evi-denza l’umanità dei personaggi. Descrive le loro fragilità, le loro riflessioni e i loro silenzi coglien-doli in attimi della vita quotidia-na quasi fossero gli ultimi. Il suo stile si evolve verso il clima e lo stile di quel movimento denomi-

nato Simbolismo che caratterizzò tutti i setto-ri dell’attività estetica nel periodo tra il 1880 e il 1910 e divenne la bandiera dell’anti-im-pressionismo e del materialismo positivista.Milano è la città centrale nella breve e inten-sa vita di questo pittore che nasce ad Arco di Trento nel 1858 quando la metropoli era ancora sotto il dominio Asburgico. Muo-re a quarantun anni in Engadina. Rimane apolide tutta la vita perché perde la cittadi-nanza austriaca e anche se dichiara di sen-tirsi Italiano a tutti gli effetti, per il mancato servizio di leva e questioni burocratiche non riuscirà ad ottenere cittadinanza e passapor-to Italiani. Questa situazione non gli per-metterà la libera circolazione e quei viaggi necessari all’evoluzione di un’artista. Ma è a Milano che si evolve comunque il suo spiri-to e la sua opera. Qui è a contatto anche con l’arte internazionale attraverso le numero-se pubblicazioni che gli organizzatori della galleria Grubicy gli procurano. Qui entre-rà in contatto con la borghesia lombarda.La mostra, a cura di Annie-Paule Quinsac, maggior esperta del pittore e Diana Seganti-ni, pronipote dell’artista propone per la pri-ma volta a Milano, oltre 120 opere che arri-vano da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi divise in otto sezioni.Il percorso della mostra si apre con una se-zione introduttiva di fotografie, documenti e lettere per seguire con una sezione dedicata a tutti gli autoritratti realizzati con uno stile che va dal realismo più spinto per arrivare poi allo stile più visionario e simbolista.Nella prima sezione, Gli esordi dedica al-cune opere alla città di Milano e realizza alcuni scorci del Naviglio nelle varie stagio-ni rimanendo sempre un po’ estraneo alla trasformazione architettonica della città.Nella seconda sezione, il percorso si amplia at-

traverso la selezione di magnifici ritratti di cui uno di questi appartenente alla moglie del fondatore del “Corriere della sera”, Eugenio Torelli Viollier, nota come marchesa Colombi. La terza sezione presenta invece una serie di nature morte, un genere pittorico molto usato nell’ottocento, mentre la quarta sezione raccoglie tutti i capolavori del-la vita agreste caratterizzati dalla presenza femminile.L’artista, che lascia Milano nel 1881 per la Brianza e in se-guito per la Svizzera, anche se condurrà una vita lussuo-sa e borghese avrà sempre uno sguardo attento alla vita degli umili che ritrae frequentemente nei suoi quadri. Ma è di “quella vita “en plein air” di cui vuole impossessarsi, della natura, degli animali e della gente che la popolano”, scrive la Quinsac, sua autorevole critica e curatrice. Nelle ultime sezioni sono presenti altri capolavori come il Trit-tico dell’Engadina, considerato il testamento spirituale dell’artista, e La maternità e Le due madri del 1889, con-siderato il manifesto del movimento Divisionista Italiano.Segantini muore ancora giovane e famoso nel 1899. Tra i pittori meglio pagati del suo tempo e ricono-sciuto anche a livello internazionale tanto che le sue opere si trovano in molte importanti collezio-ni pubbliche olandesi, belghe, austriache e ungheresi.Verrà isolato e un po’ dimenticato dalla critica. Il fa-scismo è alle porte, il movimento Futurista in Italia agli esordi e le avanguardie europee del 900’ incalzano.

artee

fotografia

Marby

A settembre si ritorna in campo con l’inizio di

tutte le competizioni calcisti-che: dalla champions league al campionato di Eccellenza. Ma settembre segna anche l’i-nizio della stagione teatrale con il ritorno sul palcoscenico di attori conosciuti, spettacoli comici e drammatici e registi pronti a modificare in corsa l’assetto della compagnia. Il teatro Manzoni di Milano ha presentato proprio in questi giorni la stagione 2014/15 che propone ancora una volta un cartellone ricco di qualità e di varietà, dalla prosa al cabaret, dalla musica agli spettacoli

ideati per le famiglie, ai lunedì dedicati alle interviste ai pro-tagonisti della nostra società. Si parte il prossimo 2 ottobre con lo spettacolo di Edoardo Sylos Labini dal titolo Nero-ne che inaugura la stagione e tratta la storia dell’imperato-re romano e che prosegue poi con rappresentazioni di attori conosciuti al grande pubblico televisivo come Giuseppe Fio-rello con Penso che un sogno così… che ripercorre la vita e le gesta di Domenico Modu-gno. Anche Pierfrancesco Fa-vino con Servo per Due sarà in scena al Manzoni, sicuramen-te dimagrito dopo aver smalti-to i 20 chili presi per esigenze cinematografiche. Nel 2015 poi Luca barbareschi, Sabrina Ferilli, Antonio Catania e al-tri grandi attori proporranno i loro spettacoli e di cui par-

leremo nei prossimi numeri. Una delle grandi novità di quest’anno previste dal teatro sono gli show per la famiglia: 10 divertentissimi spettacoli per le famiglie che incontrano il gusto di adulti e bambini. Il sabato pomeriggio i bambini potranno incontrare dal vivo i loro personaggi preferiti, da Harry Potter (1° novembre) a Peppa Pig a Trilli, Pinocchio, Il mago di Oz ad Alice. Per chi invece vuole passare qualche ora senza gli assilli della vita quotidiana allora il Manzoni propone spettacoli comici con Giobbe Covatta, Paolo Mi-gone, gli Oblivion, Barbara Foria e tanti altri ancora. A noi non resta che augurarvi buona visione! Marco Papetti

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Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Elton Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

KIESZA scatta l’ora dell’album RiccardoSada

musica

“Sound Of A Woman” è il nuovo lavoro della cantante canadeseIn Italia ha conquistato tutti con la hit “Hideaway”

Sabato 20 e dome-nica 21 settembre

protagonista di “In-timissimi Opera On Ice” all’Arena di Vero-na, Kiesza annuncia l’uscita del suo album di debutto “Sound Of A Woman” (Island Records/4th and B’way/Lokal Legend), che arriverà nei nego-zi il 21 ottobre. Dopo aver imperversato per tutta l’estate nelle clas-sifiche e nelle radio di tutto il mondo, la cantante canadese dà vita a un un album che conterrà anche la hit “Hideaway”, bi-glietto da visita che ha raggiunto la posizio-ne numero uno nelle chart di tutto il mon-

do, Italia compresa, diventando uno dei singoli d’esordio più venduti di sempre. Un successo di vendite ma non solo: “Hideaway”, infatti, è anche uno dei brani più suona-ti questa estate dalle radio di tutto il mon-do (Italia compresa). Il singolo, certificato Platino anche in Ita-lia, ha convinto fin dal primo ascolto così come a convincere i fan di tutto il mon-do è stato HYPER-LINK “http://youtu.be/ESXgJ9-H-2U”il video che in breve tempo ha totalizzato oltre 110 milioni di vi-sualizzazioni. Kiesza ha annunciato alcune

Chi è Kiesza

Questa straordinaria e poliedrica

artista canadese di 25 anni, con

un insospettabile passato nella Marina

Militare canadese e la partecipazione al

concorso di bellezza di Miss Universo

(è stata scelta da Fendi come testimo-

nial della collezione Fendi Eyewear), è

arrivata al successo dopo una lunga ga-

vetta. Kiesza (si pronuncia Caisa) can-

HYPERLINK “http://kiesza.com/”http://kiesza.com

date live che la ter-ranno impegnata nei prossimi mesi tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Olanda e Belgio. Uno show il suo davvero molto atteso dopo che l’Eve-ning Standard l’ha de-finita “la nuova Ma-donna, fresca e vitale, che ci porta in un’altra era musicale”. Artista del momento, selezio-nata da Shazam per partecipare alle recor-ding session esclusive #FeaturedByShazam e da VEVO come Lift Artist nell’omo-nima serie dedicata agli artisti emergen-ti più promettenti, Kiesza sta sbancando.

ta, balla e compone dall’età di 17 anni,

ha studiato musica al celebre Berklee

College of Music di Boston per oltre

10 anni. Un salto davvero notevole se

pensiamo che in questi mesi Kiesza ha

calcato i palchi dei maggiori festival

del mondo tra cui Glastonbury, Wire-

less, The Great Escape, Lovebox, Be-

stival, Isle of MTV e l’iTunes Festival.

Website: