MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI Classe III sezione A ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTROCARO Scuola...
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MUTILAZIONIGENITALI FEMMINILI
Classe III sezione A
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTROCARO
Scuola secondaria di I° “Dante Alighieri”
INDICE
• Introduzione• I 4 tipi di mutilazione• Defibulazione• Reinfibulazione• Testimonianze • La situazione oggi• Normativa• Album fotografico
INTRODUZIONE
Ogni anno in Africa e non solo, circa 2 milioni di bambine e adolescenti
subiscono una qualche forma di mutilazione dei genitali (oltre ai 100-132 milioni di
donne) .Esistono diversi tipi di mutilazioni dei
genitali femminili, di diversa gravità: la meno praticata consiste nel rimuovere il
cappuccio del clitoride, mentre la più brutale e violenta è l'infibulazione, che consiste nella rimozione del clitoride insieme alle piccole labbra e parte delle grandi e nel
ricucire l'apertura lasciando solo un piccolo spazio per il passaggio delle urine e del
sangue mestruale.
I 4 TIPI DI MUTILAZIONE• I TIPOI TIPO: circoncisione resezione del prepuzio clitorideo con
o senza l’escissione di parte o dell’intera clitoride. • II TIPOII TIPO: escissione resezione del prepuzio e della clitoride
insieme alla rimozione parziale o totale delle piccole labbra.• III TIPOIII TIPO: infibulazione o circoncisione faraonica la forma
di mutilazione genitale tipica dei paesi del Corno d’Africa e consiste nella escissione parziale o totale dei genitali esterni. I due lati della vulva vengono poi cuciti con una sutura o con spine, riducendo in tal modo la dimensione dell’orifizio della vulva e lasciando solo un piccolo passaggio nell’estremità inferiore, per l’emissione del flusso mestruale e dell’urina.
• IV TIPOIV TIPO: include varie pratiche di manipolazione degli organi genitali femminili: piercing, pricking, incisione della clitoride e/o delle labbra; allungamento della clitoride e/o delle labbra; cauterizzazione per ustione della clitoride e dei tessuti circostanti; raschiatura dell’orifizio vaginale (angurya cuts) o taglio della vagina (gishiri cuts); introduzione di sostanze corrosive nella vagina per causare sanguinamento o immissione di erbe con lo scopo di restringere la vagina.
DEFIBULAZIONE
La defibulazione è la procedura che si attua per accrescere l’apertura dell’orifizio lasciata al momento dell’infibulazione. Questa comporta una incisione nella cicatrice dell’infibulazione, creando un’apertura, con la rimarginazione delle rimanenti labia majora. Ciò riduce le possibilità di future complicazioni e aiuta a eliminare alcuni problemi cronici. Spesso è effettuata quando una donna sta per sposarsi, ma è spesso spostata fino al momento del parto.La defibulazione viene effettuata per vari motivi: diminuzione dolori mestruali, diminuzione del dolore durante rapporti sessuali, diminuzione delle infezioni del tratto urinario, la possibilità di praticare un esame medico, ecc.
REINFIBULAZIONELa reinfibulazione è la procedura attraverso la quale le labbra vengono ricucite insieme dopo il parto. Questo ulteriore taglio e risuturazione accresce la mancanza di elasticità del perineo. La ripetizione di defibulazione e reinfibulazione può causare danni per tutta la vita.La reinfibulazione a volte è richiesta dal marito o dalla donna stessa. Spesso comporta un ulteriore restringimento dell’apertura. La E/MGF è fisicamente e psicologicamente dannosa e, in alcuni casi, finanche letale. Le sue conseguenze immediate e a lungo termine sulla salute variano a seconda del tipo e dell'estensione dell'intervento praticato, dell'abilità di chi lo esegue, della pulizia degli strumenti e dell'ambiente, e delle condizioni fisiche della ragazza o donna che lo subisce.
LA TESTIMONIANZA DI ZAHRA
Zahra: «I miei genitori erano persone istruite, contrarie all’infibulazione. Soprattutto mio padre non ne voleva sapere. Io mi vergognavo da morire e andavo a visitare le compagne infibulate con invidia. Mi sentivo sporca e in colpa, soprattutto quando correvo e saltavo con i compagni di giochi o con i cugini. Mi dicevano di stare buona e seduta, che mi potevo fare male. C’era una mia zia in particolare che tutte le volte che mi vedeva diceva: “Almeno chiedi a tua madre di farti la cura, solo un taglietto, ti toccano appena arrivata.” Progettavo di fare tutto di nascosto, per fortuna non è successo».
LA TESTIMONIANZA DI AYAN
Ayan: «Quando sei in Somalia credi di essere normale, perché tutte sono così. E’ qui che ho cominciato a
sentirmi strana e menomata. Per esempio, ho sentito una dottoressa che in televisione diceva che le donne
che non hanno il clitoride provano meno piacere sessuale. Mi chiedo: “Chissà se è vero?” Ma nessuna
lo può dire perché nessuna ha provato le due cose. Quindi ti dico: “Ora noi qui siamo tutte contrarie all’infibulazione e sembra una cosa normale. Ma chissà come sarebbe stato se fossi rimasta in
Somalia. Non sono mica sicura, sai, che non avrei fatto infibulare mia figlia».
La situazione oggi
Qualcosa sta cambiando. E' un processo lungo e sofferto ma, dal 1979 ad oggi, molte donne ed uomini del continente
africano ed altrove, si stanno riappropriando in modo critico e costruttivo della loro storia, valori e tradizioni. Ciò è
dimostrato dalla lotta di molte donne che, in Paesi come Gambia, Kenia e parti della Somalia, sostenute dai notabili
religiosi, organizzano cerimonie di iniziazione, spiegando che tale pratica nuoce all'integrità fisica della bambina e se
trovano una forte resistenza, da parte dei genitori, cercano di arrivare al compromesso meno devastante: la circoncisione (la clitoride viene simbolicamente punta con la fuoriuscita di
poche gocce di sangue).
Normativa
• O.M.S. e Unione Europea
• In Italia
Album foto
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