MOOCing al Liceo di Finale Ligure

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MOOCi Liceali “Issel” di Finale Li a cura ing igure SV di Clay Casati

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Osservazioni e commenti degli studenti della IV C sui Massive Open Online Courses (MOOCs).I surfisti/surfer, ovvero i MOOCer, studenti della classe IV C PNI del Liceo Statale "Arturo Issel" di Finale Ligure SV, imparano a cavalcare le onde dello tsunami MOOC. Sperimentano nuove modalità di apprendimento online, digitale, networked, a grande partecipazione interattiva e libero accesso via web. I MOOC (Massive Open Online Courses) sono “The Most Important Education Technology in 200 Years” secondo MIT Technology Re-view, Nov 2012, mentre Martin Vetterli, dean of EPFL’s School of Computer and Communications Sciences dichiara: “I have a feeling that (MOOCs) will be a kind of tsunami in the academic world” [Nella classifica delle università mondiali l’EPFL – Istituto Svizzero Federale di Tecnologia di Losanna è quattordicesima secondo Times Higher Education World University Rankings]. Il Progetto MOOC, pianificato nei due anni scolastici 2012-13 e 2013-14, è coordinato dal prof. Claudio Romeni e fa parte del Programma InquietaMente 2013, iniziativa congiunta Liceo Issel & Circolo degli Inquieti.

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MOOCingLiceali “Issel” di Finale Ligu

a cura di

Cing Finale Ligure SV

cura di Clay Casati

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Progetto MOOC: Considerazioni dei Liceali della IV C PNI

“Issel” di Finalborgo sui Massive Open Online Courses.

I surfisti/surfer, ovvero i MOOCer, studenti della classe IV C PNI del Liceo Statale "Arturo Issel" di Finale Ligure SV, imparano a cavalcare le onde dello tsunami MOOC.

Sperimentano nuove modalità di apprendimento online, digitale, networked, a grande partecipazione interattiva e libero accesso via web.

I MOOC (Massive Open Online Courses) sono “The Most Important Education Technology in 200 Years” secondo MIT Technology Review, Nov 2012, mentre Martin Vetterli, dean of EPFL’s School of Computer and Communications Sciences dichiara: “I have a feeling that (MOOCs) will be a kind of tsunami in the academic world” [Nella classifica delle università mondiali l’EPFL – Istituto Svizzero Federale di Tecnologia di Losanna è quattordicesima secondo Times Higher Education World University Rankings].

Il Progetto MOOC, pianificato nei due anni scolastici 2012-13 e 2013-14, è coordinato dal prof. Claudio Romeni e fa parte del Programma inquietamente 2013, iniziativa congiunta Liceo Issel & Circolo degli Inquieti.

Sono stati utilizzati, con tre diverse finalità, tre MOOC della piattaforma Coursera:

• “Introduzione alla programmazione interattiva in Python”, Università Rice (livello extra scolastico);

• “Pensiero Critico nelle sfide globali” Università di Edimburgo (supporto metodologico all’attività didattica);

• “Pre-Calculus” Università della California - Irvine (supporto diretto all’attività didattica).

Nell’ambito della Festa dell’Inquietudine, venerdì mattina 31 maggio 2013 (dalle 11:00 alle 12:00), nell’Auditorium del

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Complesso Monumentale di Santa Caterina in Finalborgo, vengono presentati alcuni dei risultati della prima fase di sperimentazione: Novembre 2012 – Maggio 2013.

Nel seguito sono riportati osservazioni e commenti degli studenti del gruppo di Progetto MOOC su 7 aspetti deiOpen Online Courses.

http://resources0.news.com.au/images/2013/02/14/1226577/907336-marti.jpg

in Finalborgo, vengono presentati alcuni dei risultati della prima fase di

sservazioni e commenti degli 7 aspetti dei Massive

http://resources0.news.com.au/images/2013/02/14/1226577/

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Sommario

Progetto MOOC: Considerazioni dei Liceali della IV C PNI

“Issel” di Finalborgo sui Massive Open Online Courses.

Futuro, Rivoluzione o Tsunami? ................................

Successo internazionale dei MOOC ................................

Centralità dello Studente .......................................................

Il lato oscuro ................................................................

Flip Teaching ................................................................

Estensione dei MOOC...........................................................

MOOC Empowerment ...........................................................

Link .......................................................................................

Tag: claudio romeni, coursera, empowerment, flip teaching, inquietamente, issel finale, luigi battezzati, mooc, moocers reunion 2013, motivazione, online learning,

Hashtag: #onlinelearning #mooc #moocing #moocers #edtech #coursera #courserians #DigitalLearning

Progetto MOOC: Considerazioni dei Liceali della IV C PNI

sui Massive Open Online Courses. .......... 2

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claudio romeni, coursera, empowerment, flip teaching, inquietamente, issel finale, luigi battezzati, mooc, moocers

earning #mooc #moocing #moocers #edtech

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Futuro, Rivoluzione o Tsunami?

L’avvento dei MOOC (Massive Open Online Courses) è stato paragonato al Cigno Nero, come evento non previsto o all’Elefante nella cristalleria per la potenza distruttiva.

L’impatto sulla formazione – apprendimento e insegnamento – potrebbe rappresentare il Futuro o essere una Rivoluzione o uno Tsunami.

Sulla base della vostra esperienza quale è l’immagine da associare a MOOC?

EG: Secondo me l’avvento dei MOOC non può rappresentare né uno tsunami né una rivoluzione poiché al giorno d’oggi viviamo in un’epoca dove la tecnologia è a portata di mano; potrebbe invece rappresentare una sorta di futuro dove parte dell’insegnamento viene appreso online.

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BF: I MOOC sono indubbiamente un innovativo ed interessante metodo di apprendimento, che permettono il contatto gratuito con la cultura anche a chi di norma non potrebbe permettersela; tuttavia si allontanano molto dal concetto di “Rivoluzione”.

Il contatto umano e soprattutto l’ immediatezza del rapporto col professore non possono essere sostituiti da uno schermo, che rende il percorso di apprendimento assolutamente impersonale, poco modellabile e di conseguenza a volte più complesso. Il MOOC non può essere considerato un metodo sostitutivo al tradizionale insegnamento, bensì di affiancamento e di integrazione.

LB: Sulla base della mia esperienza con l’eLearning trovo che il MOOC possa davvero rappresentare una rivoluzione inaspettata, come uno tsunami, in quanto potrebbe integrare l’apprendimento tradizionale rendendolo, soprattutto a livello universitario, più accessibile.

Questo “tsunami” potrebbe definitamente sfondare le porte all’insegnamento digitale, espandendo la possibilità di una buona istruzione, anche specialistica, alle persone che oggigiorno non possono permetterselo per motivi economici o logistici.

GM: Personalmente ritengo che l’avvento dei MOOC (Massive Open Ondine Corse) non possa essere paragonato al Cigno Nero, come evento non previsto, o all’Elefante nella cristalleria, per la potenza distruttiva, perché nel mondo in cui viviamo la tecnologia è talmente avanzata che, secondo me, era prevedibile la nascita di corsi di questa natura.

AP: A MOOC si associa generalmente una immagine di collaborazione e integrazione all’attività didattica. L’impatto che può dare sulla formazione è quello di approfondimento della proposta formativa e integrazione di nuove conoscenze

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slegate dal programma tradizionale. L’immagine che ne scaturisce dalla mia esperienza è proprio questo e infatti avevo intrapreso il corso proprio per integrare la proposta formativa dei corsi liceali.

Successo internazionale dei MOOC

L’esplosione rapida e spettacolare dei MOOC (Massive Open Online Courses) inizia l’ultimo trimestre del 2011. Il 10 ottobre 2011 Sebastian Burkhard Thrun (nato il 14 maggio 1967 a Solingen, Germania) allora professore a Stanford, lancia un corso online sulla Intelligenza Artificiale, che raccoglie 160.000 Studenti.

Nel 2012 vengono costituite le piattaforme di sviluppo e hosting MOOC: Udacity (febbraio), Coursera (aprile), edX (aprile). Corsi Aperti Online Massivi (MOOC) di alta formazione, accessibili, gratuiti, coinvolgenti, molto efficaci, sono pubblicati dalle migliori università del mondo.

A marzo 2013 Coursera dichiara che sono stati pubblicati 328 corsi da 62 università di 17 paesi; si sono registrati ai corsi oltre 2,9 milioni di persone di 220 paesi.

Dal secondo semestre 2012 sono disponibili in rete School MOOC dedicati agli studenti delle secondarie superiori.

gine che ne rienza è proprio questo e infatti avevo

prio per integrare la proposta formativa

L’esplosione rapida e spettacolare dei MOOC (Massive Open line Courses) inizia l’ultimo trimestre del 2011. Il 10 ottobre

2011 Sebastian Burkhard Thrun (nato il 14 maggio 1967 a Solingen, Germania) allora professore a Stanford, lancia un corso online sulla Intelligenza Artificiale, che raccoglie 160.000

Nel 2012 vengono costituite le piattaforme di sviluppo e hosting MOOC: Udacity (febbraio), Coursera (aprile), edX (aprile). Corsi Aperti Online Massivi (MOOC) di alta

tuiti, coinvolgenti, molto efficaci, e migliori università del mondo.

A marzo 2013 Coursera dichiara che sono stati pubblicati 328 corsi da 62 università di 17 paesi; si sono registrati ai corsi

Dal secondo semestre 2012 sono disponibili in rete i primi High School MOOC dedicati agli studenti delle secondarie superiori.

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Sulla base dell’esperienza con MOOC della Rice University, della University of Edinburgh e della University of California, Irvine, come spiegate il successo?

BP: A mio parere, il successo dei corsi MOOC è portato soprattutto dalla grande quantità e varietà di materiale educativo che essi offrono. Inoltre ha contribuito alla fama anche il fatto che il materiale universitario è stato reso disponibile gratuitamente tramite il web: l’accesso dunque è effettuabile 24h su 24, da qualsiasi ambiente che disponga di connessione.

Oltre all’abbattimento dei confini fisici, grazie al quale si possono frequentare corsi tenuti da insegnanti universitari provenienti da tutto il mondo, altro elemento che ha attirato molti studenti è stata la presenza di diversi tipi di corsi, da quelli altamente specifici fino ad alcuni che non richiedono nessun background culturale.

In questo modo i MOOC hanno attirato sia studenti delle scuole secondarie superiori, che universitari, professionisti e semplici curiosi.

AP: Il successo planetario di questi corsi è chiaramente scatenato dal loro “essere OPEN”: ovvero la possibilità di iscriversi liberamente, senza restrizioni e liberi di seguire assiduamente o no.

Altro fattore importante è la varietà di argomenti tra cui sce-gliere: essi variano da argomenti matematici a filosofici, peraltro tenuti da illustri professori di università famose quali Rice, Stanford ecc.

Il successo è infine favorito dalla possibilità di vedere riconosciuti i propri sforzi non solo con un attestato di compimento dell’esame finale ma anche con la concessione di crediti formativi nelle università stesse: di recente la commissione che si occupa dei crediti universitari esterni negli

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Usa ha infatti riconosciuto coloro che hanno intrapreso 5 dei MOOC come meritevoli di un credito.

EG:Il successo dei mooc è dovuto al fatto che i corsi sono

gratuiti ma forniscono un’alta formazione su diversi argomenti

che vanno dalla matematica all’arte .

sa ha infatti riconosciuto coloro che hanno intrapreso 5 dei

:Il successo dei mooc è dovuto al fatto che i corsi sono

alta formazione su diversi argomenti

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Centralità dello Studente

I MOOC riconoscono che ogni persona ha un proprio stile di apprendimento: le video-lezioni sono segmentate in moduli di 10-12 minuti, integrate con quiz ed esercitazioni per mantenere alta l’attenzione e verificare online real-time l’apprendimento; sono fruibili su diversi terminali (pc, tablet, smartphone, etc.), senza vincoli di tempo e in qualsiasi luogo dotato di un collegamento internet. Lo studente sceglie la velocità di apprendimento.

In assenza di verifiche automatiche viene utilizzato il Peer Grading che non è solo crowdsourcing ma anche attività di apprendimento. Domande e discussioni sono scalabili attraverso FAQ, forum e threads.

Con queste modalità ritenete rispettata la centralità dello studente?

LB: Si, io trovo rispettata la centralità dello studente. Questo è reso possibile dal fatto che ognuno decide autonomamente il ritmo che preferisce dare al proprio apprendimento, scegliendo quando e come seguire le video-lezioni proposte o fare gli esercizi assegnati. Le scelte di apprendimento di un singolo utente non condizionano lo svolgersi del corso in questione e, allo stesso tempo, non sono condizionate dalle attività degli altri utenti.

Sono poi disponibili Forum all’interno di ogni corso che lo studente può consultare per chiarirsi dubbi che magari sono già stati evidenziati da altri.

L’unico fattore che in parte limita la centralità dello studente è la mancanza di un rapporto diretto con l’insegnante che, nell’insegnamento pre-universitario, rappresenta un aspetto importante per l’apprendimento.

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LS: La centralità dello studente nei MOOC è diversa se paragonata a quella a cui siamo abituati in ambito scolastico. Viene eliminato il rapporto diretto alunno-insegnante con l'impossibilità di immediatezza nella risposta ad una domanda del Courserian. Le risposte ad eventuali dubbi vengono fornite nei forum autorizzati dall'organizzazione Coursera, ma la loro attendibilità non è assicurata: le risposte vengono fornite da altri courserian, e non vengono filtrate istantaneamente.

Le video-lezioni sono un ottimo metodo per mantenere la concentrazione, sia per il fatto che lo studente è solo mentre guarda il video, sia per la breve durata di 10-12 minuti.

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Il lato oscuro

I MOOC richiedono una forte auto-disciplina. Bisogna assumersi la responsabilità del proprio piano di formazione, del mantenimento nel tempo della motivazione e dell’impegno.

Attualmente il tasso di abbandono da parte degli studenti univer-sitari e delle secondarie superiori, a differenza degli “studenti professionali”, è molto alto.

Ritenete che questa situazione sia dovuta alla parola “gratis” che riunisce le genti curiose, sia caratterizzata dai “bamboccioni”, o abbia altre cause?

Quanto pesa il forte impegno richiesto per partecipare a un MOOC?

SS: A mio parere, la gratuità dei MOOC non influisce particolar-mente sul tasso di abbandono da parte degli studenti. Certamente se i corsi fossero a pagamento gli utenti valuterebbero più scrupolosamente se iscriversi o meno e soprattutto se abbandonarli, mentre di fronte alla possibilità di seguire lezioni gratuite il problema non si pone.

In ogni caso, gratuitamente o non gratuitamente, gli utenti si iscrivono se spinti dall’interesse, anche minimo, per un determinato argomento tra i vari proposti. Per questo motivo credo che l’abbandono delle lezioni sia per lo più dovuto all’impegno richiesto dai MOOC: un corso può rivelarsi più semplice (e quindi noioso) o più complicato, più impegnativo o meno impegnativo, in termini di tempo, di quanto ci si aspettasse.

Ciò spinge gli studenti meno motivati e meno responsabili a non seguire più le lezioni, in particolare in quei corsi che richiedono un impegno quotidiano, difficile da rispettare.

GM: L’impegno è una delle componenti fondamentali se si vuole seguire attivamente il corso e affrontare con successo l’esame

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finale. Sicuramente il fatto che i corsi siano gratuiti e alla portata di chiunque possa accedere alla rete, spinge molti utenti a iscriversi per pura curiosità, senza un coinvolgimento adeguato nelle tematiche oggetto del corso, salvo poi abbandonare dopo la prima settimana.

Per esperienza personale credo che un fattore decisivo per poter seguire nel modo migliore un corso sia quello di sceglierne uno “adattabile” ai nostri ritmi e impegni, ovvero che non duri troppo e con poche ore di lavoro la settimana: è infatti raro che uno studente liceale sia disponibile a investire 8-10 ore alla settimana del suo tempo libero nei corsi MOOC.

EG: Nei corsi MOOC il tasso di abbandono da parte degli utenti non è dovuto alla parola “Gratis” ma la causa è il fattore tempo perché i MOOC richiedono da parte degli studenti un impegno costante che è difficile da mantenere avendo molte altre materie da studiare. Ritengo quindi che i corsi MOOC siano adatti a coloro che frequentando l’università vogliono acquisire un’ulteriore specializzazione.

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Flip Teaching

MOOC favorisce il Flip Teaching (Lezioni a casa: compiti a casa in classe) che migliora l’efficacia e aumenta l’efficienza dell’insegnamento.

Flip Teaching (Flipped Classroom – Classe Rovesciata) è una forma di blended learning che comprende l’uso della tecnologia per migliorare l'apprendimento liberando l’insegnante dalla lezione frontale, in modo che possa dedicare più tempo interagendo con gli studenti.

Quali sono pro e i contro di questa forma di apprendimento attivo?

LF: A mio parere, il “flip teaching” ha il pregio di aumentare la produttività sia dello studente (che può seguire la lezione nei momenti a lui più consoni, gestendo il tempo nel modo più efficiente, potendo rivedere i contenuti della lezione) e dell’insegnante (che prepara la propria lezione in tutta tranquillità dalla propria postazione computer con un dispendio minimo di energie fisiche e mentali).

ezioni a casa: compiti a casa in classe) che migliora l’efficacia e aumenta l’efficienza

Classe Rovesciata) è una forma di blended learning che comprende l’uso della tecnologia per migliorare l'apprendimento liberando l’insegnante dalla lezione frontale, in modo che possa dedicare

Quali sono pro e i contro di questa forma di apprendimento

: A mio parere, il “flip teaching” ha il pregio di aumentare la produttività sia dello studente (che può seguire la lezione nei momenti a lui più consoni, gestendo il tempo nel modo più efficiente, potendo rivedere i contenuti della lezione) e

nte (che prepara la propria lezione in tutta tranquillità dalla propria postazione computer con un dispendio

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C’è da dire che questa forma di apprendimento potrebbe risultare difficoltosa per quegli studenti che hanno nella materia e che avrebbero bisogno dell’aiuto di un insegnante “personificato”, presente fisicamente sul posto, capace di dare un aiuto in tempo reale.

Estensione dei MOOC

I MOOC non sono stati inventati dai pedagogisti ma dai docenti di Computer Science e di Intelligenza Artificiale. Questa origine ha caratterizzato la tipologia dei primi corsi.

Il catalogo Coursera del marzo 2013 include 13% di corsi di Business Management e 28% di Arts & Humanities.

Ritenete che l’architettura MOOC possa adattarsi alle diverse materie del vostro programma di studi?

LF: Pur nella specificità di ogni disciplina, non è difficile pen

sare che il MOOC possa adattarsi all’insegnamento di discipline

anche molto diverse tra loro. Per esempio, non c’è da stupirsi

se all’interno di Coursera coesistano corsi di Analisi matematica

e di Improvvisazione Jazz. In questo senso il MOOC ha dalla sua

parte un’estrema versatilità che ne permette l’utilizzo nelle

discipline più disparate.

C’è da dire che questa forma di apprendimento potrebbe risultare difficoltosa per quegli studenti che hanno difficoltà nella materia e che avrebbero bisogno dell’aiuto di un insegnante “personificato”, presente fisicamente sul posto,

I MOOC non sono stati inventati dai pedagogisti ma dai docenti Computer Science e di Intelligenza Artificiale. Questa

origine ha caratterizzato la tipologia dei primi corsi.

Il catalogo Coursera del marzo 2013 include 13% di corsi di Business Management e 28% di Arts & Humanities.

Ritenete che l’architet-tura MOOC possa adattarsi alle diverse materie del vostro programma di studi?

: Pur nella specificità di ogni disciplina, non è difficile pen-

sare che il MOOC possa adattarsi all’insegnamento di discipline

on c’è da stupirsi

se all’interno di Coursera coesistano corsi di Analisi matematica

e di Improvvisazione Jazz. In questo senso il MOOC ha dalla sua

parte un’estrema versatilità che ne permette l’utilizzo nelle

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GM: Nonostante io ritenga che MOOC sia meno adattabile alle

materie che si studiano nei primi anni al liceo quali grammatica

latina, italiana ed inglese, trovo che sia molto adattabile alle

materie che sono attualmente nel nostro piano di studi, soprat-

tutto filosofia e fisica. Tra i numerosi corsi presenti con i miei

compagni ne abbiamo trovati molti inerenti al programma

scolastico svolto in classe: penso però che non debbano essere

visti come una sostituzione alla spiegazione dell’insegnante a

scuola ma come una fonte di informazioni in più da consultare a

casa.

SH: Ritengo che i corsi MOOC possano adattarsi alle diverse

materie del piano studi di ognuno di noi. Ciò è possibile poiché

credo diano il loro maggior rendimento solo se utilizzati come

integrazione alle normali lezioni che siamo tenuti ad

affrontare. Quindi, in questo modo, si ha la possibilità di

decidere noi cosa prendere e fare nostro di ogni video-lezione.

Sta al singolo studente un corretto adattamento di ciò che si

appresta ad imparare.

DC: Ritengo che la varietà dei corsi MOOC tocchi una parte

delle materie del programma di studio dei licei italiani. Questi

corsi, tuttavia, non le approfondiscono nel modo appropriato

come avviene in classe anche perché non è presente un

contatto diretto con l’insegnante e con gli altri partecipanti

alle lezioni.

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MOOC Empowerment

La telematizzazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie sono generalmente limitate al settore amministrativo della scuola. Oltre il 70% dei docenti della scuola secondaria superiore italiana ha più di 40 anni.

L’education spending ha continuato ad aumentare nell’ultimo decennio. La fiscalità generale non è più in grado di sostenere i costi crescenti della istruzione.

Per rispondere ai crescenti fabbisogni formativi, che nella economia della conoscenza, non sono limitati all’età scolare, occorre attivare azioni di efficientamento attraverso l’empowerment di studenti e docenti.

Per dimostrare che esistono ampi margini di miglioramento nella qualità e di drastica riduzione dei tempi e dei costi, Jonathan Haber si è impegnato a completare nei 12 mesi del 2013 un piano di studi equivalente a quello richiesto da una laurea tradizionale quadriennale (ved. Degree of Freedom).

La telematizzazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie sono della scuola.

tre il 70% dei docenti della scuola secondaria superiore

L’education spending ha continuato ad aumentare nell’ultimo nio. La fiscalità generale non è più in grado di sostenere i

Per rispondere ai crescenti fabbisogni formativi, che nella mia della conoscenza, non sono limitati all’età scolare,

vare azioni di efficientamento attraverso

Per dimostrare che esistono ampi margini di miglioramento nella qualità e di drastica riduzione dei tempi e dei costi, Jonathan Haber si è impegnato a completare nei 12 mesi del 2013 un piano di studi equivalente a quello richiesto da una

le quadriennale (ved. Degree of Freedom).

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Utilizza MOOC delle migliori università del pianeta con costi tendenti a zero.

Può essere seguito sul sito degreeoffreedom.org o su HuffPost http://www.huffingtonpost.com/jonathan-haber/

Fatte queste premesse, MOOC può rappresentare una parte della soluzione dei problemi della formazione?

NB: A mio parere i corsi MOOC possono essere una grandissima risorsa favorendo l'istruzione gratuita anche nei Paesi dove ciò è più difficile. Proprio in tali Paesi ciò potrebbe dare un forte impulso a un'istruzione più approfondita dove questa manca. Ritengo che si possa migliorare la valenza di tali corsi facendo in modo che i test finali non siano sostenuti a casa ma in un luogo con docenti della stessa scuola o affiliati. In questo modo il certificato ottenuto sarebbe realmente valido e spendibile sul mondo del lavoro: si potrebbe pensare addirittura a veri e propri corso di laurea via internet.

FS: I corsi MOOC rappresentano una parte della soluzione inerente ai costi relativi all’istruzione. Essi sono gratuiti e in lingua inglese perciò comprensibili dalla maggior parte della popolazione mondiale mediamente istruita. Per quanto riguarda i tempi, tutto dipende dalla quantità di ore che ognuno ha da dedicarvi e dalla conoscenza della lingua che, soprattutto per alcuni corsi, è molto specifica e necessita di una approfondita conoscenza dell’argomento.

LF: Allo stato attuale delle cose, penso che MOOC possa relativamente rappresentare una soluzione definitiva ai problemi di tempistica e di budget scolastico; l’eccessiva “telematizzazione” dell’insegnamento scolastico porterebbe ad un eccessivo impoverimento dei metodi di insegnamento e di apprendimento, eliminando il rapporto diretto tra un docente e uno studente. Il MOOC non rappresenta una soluzione definitiva

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a tali problemi, nonostante sia un modo efficace di abbattere i costi dell’istruzione, tuttavia può integrarsi ai metodi classici di insegnamento con ottimi risultati.

Link

List of MOOC: www.mooc-list.com/

MOOC aggregator: www.class-central.com/

Courses | Coursera: www.coursera.org/courses

a tali problemi, nonostante sia un modo efficace di abbattere i costi dell’istruzione, tuttavia può integrarsi ai metodi classici di

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