Molinella a Confronto ottobre 2012

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a Confronto Molinella Molinella a confronto - N° 2/2012 - Ottobre 2012 - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele Donini Proprietà: Partito Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolari 12, Molinella (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r.l., Molinella (BO) www.pdmolinella.it Nel corso di questa lunga estate calda il Partito Democratico di Moli- nella è stato il bersaglio preferito di attacchi grossolani, argomentati da qualche solenne baggianata, alcu- ne mezze verità e altrettante bugie intere, attacchi ad opera di forze politiche che condividono col PD l’onere dell’opposizione all’attuale amministrazione, giusto per non fare nomi: “Molinella Civica” e quel che resta di “Molinella che cambia” , attacchi connotati dal peggior po- pulismo tanto di moda oggi. Occorre ricordare subito che il nostro Partito, a Roma come a Molinella, è e vuole rimanere il garante del funzionamento dei servizi per i cittadini, fine ultimo assicurato solo dalla sopravvi- venza economica dello Stato e dei Comuni. Partiamo dall’inizio: l’accusa di es- sere complici dell’amministrazione in virtù del nostro voto favorevole all’entità delle aliquote IMU, non è che un espediente di bassa lega per capitalizzare un facile consen- so, parlando (volontariamente e dichiaratamente) alla pancia della gente. Per conto nostro, da anni, preferiamo parlare ai cervelli, per quanto questa attività sia più diffici- le e ben più avara di soddisfazioni. Sembra incredibile dover ribadire ogni volta, non bastassero le de- cine di articoli pubblicati su questo foglio, le prese di posizione e le iniziative pubbliche, che il giudizio del PD locale su questa ammini- strazione era e rimane sostan- zialmente negativo in virtù della nostra opposizione ad opere costo- se e difficilmente utilizzabili come il nuovo cinema-teatro. Il decoro che non c’è Detto questo, non vediamo perché non dovremmo approvare misure che, data la contingenza del perio- do, riteniamo amare ma necessarie per la sopravvivenza del Comune e del Paese. E’ una scelta che riven- dichiamo con forza, una scelta che può essere espressa con una pa- rola che le forze civiche locali non sentono il bisogno di declinare ma che, nel bene e nel male, ha guidato il PD dalla caduta del governo Ber- lusconi: la parola responsabilità. Le aliquote IMU sono generalmen- te alte in Emilia Romagna poiché servono a mantenere alti gli stan- dard dei servizi che i comuni emi- liani continuano ad erogare anche in questi tempi di crisi. Il Partito Democratico preferirà sempre che questi servizi siano finan- ziati da qualche punto decimale di IMU in più (che fondamental- mente è una tassa patrimoniale: colpisce di più chi ha di più!) piuttosto che da un aumento orizzontale delle tariffe sui ser- vizi (che devono spesso pagare nella stessa cifra i più e i meno abbienti). Preferiamo garantire chi ha bisogno degli asili, delle men- se, e che magari non ha neanche una prima casa, piuttosto che chi possiede in abbondanza proprietà immobiliari e terreni. Ci viene il dubbio che questi nostri detrattori dell’ultima ora siano poco interessati a tali argomenti magari perchè appartengono più alla se- conda categoria che non alla pri- ma, e che siano pronti ad alzare le tariffe dei servizi non avendone probabilmente, bontà loro, mai avu- to bisogno. Questo spiegherebbe anche l’indifferenza da loro riser- vata al fatto che, grazie ad una no- stra insistente richiesta, l’Ammi- nistrazione si è impegnata (con delibera in Consiglio comunale) a far confluire ogni maggiore en- trata derivante dall’Imu, in un fon- do per destinare aiuti alle famiglie molinellesi in difficoltà. Riteniamo anche fuorviante l’argo- mento per cui le aliquote IMU non sono giustificabili in tale entità per via delle scelte infrastrutturali molto onerose dell’amministrazione. Con il senno di poi molti suggerirebbero scelte meno costose. Ma chiunque subentri nel 2014 (ma fosse anche domani mattina) alla guida del Co- mune dovrà comunque far fronte ai mutui con le banche che tali opere hanno generato, e se escludiamo che persone responsabili possano suggerire che queste opere venga- no magicamente non pagate, vi è la necessità di trovare la liquidità ne- cessaria a onorare gli impegni presi. E di esempi di questa fatta potrem- mo snocciolarne diversi, d’altronde siamo all’utilizzo del volantino a ‘mo di clava, senza prendersi la briga di spiegare un’acca. Così al volantino di “Molinella Civica” fa da eco quel- lo di “Molinella che cambia” che punta il dito contro quelli che per loro sono sprechi, mentre con l’altra mano indica le condizioni pietose di Via Redenta, omettendo però di dire ai cittadini che il consolidamen- to di quella strada, che poggia lette- ralmente sull’acqua, richiederebbe svariati milioni di euro. Si riesce in questo modo, dotati del- la miglior faccia di bronzo, a stigma- tizzare degli sprechi milionari e con- temporaneamente a suggerirne al- tri, per poi, alla fine, prendersela con il PD che in tutto questo agitarsi tiene ferma la barra, dicendo che i conti devono quadrare senza far decollare le tariffe dei servizi. Questi sono metodi che non voglia- mo fare nostri. Li riteniamo una co- lossale presa in giro dei cittadini. Da parte nostra invece confermiamo la capacità di fare scelte di responsa- bilità, continuando ad impegnarci in un’opposizione portata avanti con dignità e onestà intellettuale, dimo- strando giorno per giorno, in questi tempi difficili, di saperci cointestare i sacrifici. Continueremo a parlare alla testa delle persone e a cercare soluzioni che seriamente affrontino i problemi quotidiani dei cittadini, an- che quando l’occasione e la conve- nienza ci suggerirebbero il contrario. E su quest’ultimo punto non pos- siamo fare altro che constatare che le altre forze di opposizione hanno imboccato strade diverse, cedendo alle sirene del populismo e della demagogia, disposti a dire di tutto e di più pur di guadagnare una bricio- la di consenso. Una strada, quella intrapresa da “Molinella Civica” e da ciò che avanza di “Molinella che Cambia” , che noi non vogliamo imboccare, e che ha fatto emergere distanze, nei metodi, nei contenuti e nel decoro, difficilmente colmabili. La Segreteria del Partito Democratico di Molinella Il rinnovamento è necessario Ce lo impone la società in cui viviamo e per la quale operiamo sperando di migliorarla di Vincenzo Caradonna Alcuni giorni fa il Presidente della Repubblica Giorgio Na- politano, in occasione dell’i- naugurazione di una realtà in- dustriale di Cesena, ha voluto sottolineare come sia impor- tante guardare non solo agli aspetti negativi e agli scandali che riguardano molti organi istituzionali in Italia, che vanno combattuti con determinazione e risolti modificando leggi e re- golamenti e facendo controlli serrati per evitare che questi episodi si ripetano in futuro, ma anche a tutte le potenzia- lità presenti nel nostro Paese e che ci si impegni in progetti concreti per imboccare strade nuove. Occorre dunque un cambia- mento radicale, a tutti i livelli, per cambiare il volto del Pae- se. A cominciare da chi accet- ta incarichi pubblici, da chi ha responsabilità politiche, da chi rappresenta altri cittadini, da chi amministra beni e denaro pubblico e privato, da chi ha compiti educativi. Ha elogiato la capacità di cam- biamento che è necessaria per affrontare la complessità della società in cui viviamo e che pri- mariamente ha bisogno di su- perare questa gravissima crisi economica, che è strettamente unita alla crisi dell’etica e della fiducia nel futuro, principalmen- te nelle generazioni più giovani e in chi è colpito da problemi di lavoro o difficoltà. Anche e soprattutto alla politica, e ai partiti politici, occorre un forte cambiamento di mentalità. Non si può più mettere al primo posto l’ideologia e la contrap- posizione politica, e neppure esclusivamente l’interesse lo- cale o personale, bensì le reali Continua a pag. 3

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Periodico del Partito Democratico di Molinella, ottobre 2012

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aConfrontoMolinella

Molinella a confronto - N° 2/2012 - Ottobre 2012 - Autor izzazione del Tr ibunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele DoniniPropr ietà: Par t i to Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolar i 12, Molinel la (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r. l . , Molinel la (BO)

www.pdmolinella.it

Nel corso di questa lunga estate calda il Partito Democratico di Moli-nella è stato il bersaglio preferito di attacchi grossolani, argomentati da qualche solenne baggianata, alcu-ne mezze verità e altrettante bugie intere, attacchi ad opera di forze politiche che condividono col PD l’onere dell’opposizione all’attuale amministrazione, giusto per non fare nomi: “Molinella Civica” e quel che resta di “Molinella che cambia”, attacchi connotati dal peggior po-pulismo tanto di moda oggi.Occorre ricordare subito che il nostro Partito, a Roma come a Molinella, è e vuole rimanere il garante del funzionamento dei servizi per i cittadini, fine ultimo assicurato solo dalla sopravvi-venza economica dello Stato e dei Comuni.Partiamo dall’inizio: l’accusa di es-sere complici dell’amministrazione in virtù del nostro voto favorevole all’entità delle aliquote IMU, non è che un espediente di bassa lega per capitalizzare un facile consen-so, parlando (volontariamente e dichiaratamente) alla pancia della gente. Per conto nostro, da anni, preferiamo parlare ai cervelli, per quanto questa attività sia più diffici-le e ben più avara di soddisfazioni.Sembra incredibile dover ribadire ogni volta, non bastassero le de-cine di articoli pubblicati su questo foglio, le prese di posizione e le iniziative pubbliche, che il giudizio del PD locale su questa ammini-strazione era e rimane sostan-zialmente negativo in virtù della nostra opposizione ad opere costo-se e difficilmente utilizzabili come il nuovo cinema-teatro.

Il decoro che non c’èDetto questo, non vediamo perché non dovremmo approvare misure che, data la contingenza del perio-do, riteniamo amare ma necessarie per la sopravvivenza del Comune e del Paese. E’ una scelta che riven-dichiamo con forza, una scelta che può essere espressa con una pa-rola che le forze civiche locali non sentono il bisogno di declinare ma che, nel bene e nel male, ha guidato il PD dalla caduta del governo Ber-lusconi: la parola responsabilità.Le aliquote IMU sono generalmen-te alte in Emilia Romagna poiché servono a mantenere alti gli stan-dard dei servizi che i comuni emi-liani continuano ad erogare anche in questi tempi di crisi. Il Partito Democratico preferirà sempre che questi servizi siano finan-ziati da qualche punto decimale di IMU in più (che fondamental-mente è una tassa patrimoniale: colpisce di più chi ha di più!) piuttosto che da un aumento orizzontale delle tariffe sui ser-vizi (che devono spesso pagare nella stessa cifra i più e i meno abbienti). Preferiamo garantire chi ha bisogno degli asili, delle men-se, e che magari non ha neanche una prima casa, piuttosto che chi possiede in abbondanza proprietà immobiliari e terreni. Ci viene il dubbio che questi nostri detrattori dell’ultima ora siano poco interessati a tali argomenti magari perchè appartengono più alla se-conda categoria che non alla pri-ma, e che siano pronti ad alzare le tariffe dei servizi non avendone probabilmente, bontà loro, mai avu-to bisogno. Questo spiegherebbe anche l’indifferenza da loro riser-vata al fatto che, grazie ad una no-

stra insistente richiesta, l’Ammi-nistrazione si è impegnata (con delibera in Consiglio comunale) a far confluire ogni maggiore en-trata derivante dall’Imu, in un fon-do per destinare aiuti alle famiglie molinellesi in difficoltà. Riteniamo anche fuorviante l’argo-mento per cui le aliquote IMU non sono giustificabili in tale entità per via delle scelte infrastrutturali molto onerose dell’amministrazione. Con il senno di poi molti suggerirebbero scelte meno costose. Ma chiunque subentri nel 2014 (ma fosse anche domani mattina) alla guida del Co-mune dovrà comunque far fronte ai mutui con le banche che tali opere

hanno generato, e se escludiamo che persone responsabili possano suggerire che queste opere venga-no magicamente non pagate, vi è la necessità di trovare la liquidità ne-cessaria a onorare gli impegni presi.E di esempi di questa fatta potrem-mo snocciolarne diversi, d’altronde siamo all’utilizzo del volantino a ‘mo di clava, senza prendersi la briga di spiegare un’acca. Così al volantino di “Molinella Civica” fa da eco quel-lo di “Molinella che cambia” che punta il dito contro quelli che per loro sono sprechi, mentre con l’altra mano indica le condizioni pietose di Via Redenta, omettendo però di dire ai cittadini che il consolidamen-to di quella strada, che poggia lette-ralmente sull’acqua, richiederebbe svariati milioni di euro. Si riesce in questo modo, dotati del-la miglior faccia di bronzo, a stigma-tizzare degli sprechi milionari e con-temporaneamente a suggerirne al-tri, per poi, alla fine, prendersela con il PD che in tutto questo agitarsi tiene ferma la barra, dicendo che i conti devono quadrare senza far decollare le tariffe dei servizi. Questi sono metodi che non voglia-mo fare nostri. Li riteniamo una co-lossale presa in giro dei cittadini. Da parte nostra invece confermiamo la capacità di fare scelte di responsa-bilità, continuando ad impegnarci in un’opposizione portata avanti con dignità e onestà intellettuale, dimo-strando giorno per giorno, in questi tempi difficili, di saperci cointestare i sacrifici. Continueremo a parlare alla testa delle persone e a cercare soluzioni che seriamente affrontino i problemi quotidiani dei cittadini, an-che quando l’occasione e la conve-nienza ci suggerirebbero il contrario.E su quest’ultimo punto non pos-siamo fare altro che constatare che le altre forze di opposizione hanno imboccato strade diverse, cedendo alle sirene del populismo e della demagogia, disposti a dire di tutto e di più pur di guadagnare una bricio-la di consenso. Una strada, quella intrapresa da “Molinella Civica” e da ciò che avanza di “Molinella che Cambia”, che noi non vogliamo imboccare, e che ha fatto emergere distanze, nei metodi, nei contenuti e nel decoro, difficilmente colmabili.

La Segreteria del Partito Democratico di Molinella

Il rinnovamentoè necessario

Ce lo impone la società in cui viviamo e per la quale operiamo

sperando di migliorarla di Vincenzo Caradonna

Alcuni giorni fa il Presidente della Repubblica Giorgio Na-politano, in occasione dell’i-naugurazione di una realtà in-dustriale di Cesena, ha voluto sottolineare come sia impor-tante guardare non solo agli aspetti negativi e agli scandali che riguardano molti organi istituzionali in Italia, che vanno combattuti con determinazione e risolti modificando leggi e re-golamenti e facendo controlli serrati per evitare che questi episodi si ripetano in futuro, ma anche a tutte le potenzia-lità presenti nel nostro Paese e che ci si impegni in progetti concreti per imboccare strade nuove. Occorre dunque un cambia-mento radicale, a tutti i livelli, per cambiare il volto del Pae-se. A cominciare da chi accet-ta incarichi pubblici, da chi ha responsabilità politiche, da chi rappresenta altri cittadini, da chi amministra beni e denaro pubblico e privato, da chi ha compiti educativi.Ha elogiato la capacità di cam-biamento che è necessaria per affrontare la complessità della società in cui viviamo e che pri-mariamente ha bisogno di su-perare questa gravissima crisi economica, che è strettamente unita alla crisi dell’etica e della fiducia nel futuro, principalmen-te nelle generazioni più giovani e in chi è colpito da problemi di lavoro o difficoltà.Anche e soprattutto alla politica, e ai partiti politici, occorre un forte cambiamento di mentalità. Non si può più mettere al primo posto l’ideologia e la contrap-posizione politica, e neppure esclusivamente l’interesse lo-cale o personale, bensì le reali

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Tra le mille contraddizioni dell’Italia al tempo della crisi, il mancato utilizzo dei fondi europei è tra quelle che col-piscono di più. Per il periodo 2007-2013 Bruxelles ha mes-so sul piatto 59,2 miliardi per le Regioni, le Province e i Co-muni che presentano un pro-getto coerente con gli obiettivi del fondo sociale e del fondo per lo sviluppo regionale. Ma, come dichiarato dal nostro ministro per la coesione terri-toriale Fabrizio Barca, quando alla scadenza manca ormai solo un anno, ne abbiamo usati solo un quarto. Questo paradosso non esi-sterebbe se in Italia ci fosse una maggiore attenzione alle politiche comunitarie ed una più attenta conoscenza della macchina europea.Per questo motivo l’Associa-zione Europ@ in collaborazio-ne con il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo promuove un corso formativo e informativo sul funzionamento dell’Unione Europea e sulle modalità di accesso ai principali strumenti di finanziamento comunitari.Il corso non è rivolto solo agli addetti ai lavori ma è aper-to a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie cono-scenze in merito. Pochi sanno infatti che tra le figure profes-

sionali più ricercate nel mondo del lavoro c’è quella dell’Euro-progettista (o Progettista Co-munitario).L’Euro-progettista è colui che conoscendo i programmi pro-mossi dall’Unione Europea e gli strumenti di accesso ai fon-di predispone un’ipotesi pro-gettuale idonea a concorrere alla acquisizione di finanzia-menti comunitari. Figura professionale, ahimè, ancora poco diffusa nelle no-stre pubbliche amministrazioni locali.Il primo ciclo di lezioni si ar-ticolerà in cinque incontri, che si terranno a Bologna presso la Sala Conferenze PD di via Rivani 35, con ini-zio sabato 27 ottobre e chiu-sura prevista per sabato 9 febbraio 2013.La partecipazione è gratuita ed a numero chiuso, con ob-bligo di iscrizione presso la segreteria dell’Associazione [email protected] nostro sito troverete i con-tatti dell’associazione, la sche-da d’iscrizione ed il program-ma delle lezioni.C’è tempo fino al 25 ottobre...quindi correte tutti su www.pd-molinella.itMi rivolgo soprattutto ai giova-ni, cogliamo al volo le occasio-ni che ci offre l’Europa e sen-tiamoci fieri di essere europei!

5 lezioni per conoscere l’Unione Europea

L’Europa, un’occasione poco conosciuta! di Massimo PaderniE’ nato a Molinella il Comitato

elettorale che sosterrà alle ele-zioni primarie la candidatura di Matteo Renzi a premier per la formazione di centrosinistra, in vista delle elezioni politiche della primavera 2013.Fattore di novità in una provincia che a livello politico e dirigen-ziale non ha mai nascosto la vicinanza all’attuale segretario del PD Bersani, la formazione di un comitato Pro-Renzi loca-le mette in evidenza anche in queste zone la necessità di un ricambio nella classe politica, oltre che nei contenuti che questa deve veicolare. A tirare le fila dell’organizza-zione del comitato “Molinella Adesso!” Massimo Paderni, membro della segreteria del PD locale: “Costituire un comitato (la cui registrazione ufficiale è arrivata lunedì 1 ottobre n.d.r) non è stata un operazione dif-ficoltosa: sul sito ufficiale della campagna www.matteorenzi.it e www.adessopartecipo.it sono elencate tutte le ope-razioni necessarie. Il nostro principale compito è quello di coinvolgere il maggior numero di persone (per iscriversi al co-mitato non è necessario essere iscritti al PD). Anche se non abbiamo ancora certezze sul regolamento della competizio-ne, siamo sicuri che a queste primarie di coalizione, potranno partecipare tutti i cittadini, non solo i tesserati e i soliti aficio-nados”.Qualcosa in effetti si sta muo-

vendo: si registrano già adesio-ni sia nel profilo facebook www.facebook.com/MolinellaSostie-neRenzi sia tra gli iscritti, i sim-patizzanti, ed alcuni dirigenti del PD molinellese. Chi non ha mai nascosto le sue opinioni in merito è il consigliere comunale PD Dario Mantovani, uno dei primi firmatari del comitato: “il PD non può passare per un partito conservatore, come spesso è stato in questi anni. E soprattutto non può passare, tra mille tentennamenti, come il difensore di privilegi fuori dalla realtà. Renzi è l’unico che su questi temi ha una posizione chiara, forte e determinata: peraltro su temi che gli italiani sentono oggi, giustamente, come prioritari. Le critiche sul programma? Prestestuose: non mi sembra che i programmi di Bersani e Vendola entrino assai nello specifico”E così, mentre la competizione delle primarie entra nel vivo, anche a Molinella il neo comi-tato Pro-Renzi farà la sua par-te: “Cercheremo di coinvolgere i cittadini in alcune iniziative” chiosa Massimo Paderni “per convicere il più ampio numero di persone della bontà delle proposte di Matteo. Certamen-te tutto sarà più chiaro quando avremo in mano le regole del gioco, ma nel frattempo non staremo di certo fermi”. E sulle iniziative? “Il sogno? Avere Renzi qui per un saluto, anche brevissimo, alla prossima festa dell’unità di Ottobre!”.

MOLINELLA ADESSO!MATTEO RENZI

3aConfrontoMolinella

“La mia Molinella” è il titolo di un agile e gradevole libretto realizzato da Erio Carnevali, artista di leva-tura internazionale, per conto di Coop Reno e dedicato agli alunni delle Scuole di Molinella.Il libro si propone, attraverso l’uso sapiente di illustrazioni, labirinti, giochi di immagini e di parole, di catturare l’attenzione dei ragazzi indirizzandola su argomenti im-portanti della Storia, universale e locale.Si tratta di un piccolo, ma significa-tivo contributo ad una “pedagogia della Cooperazione” che ancora

può e deve essere veicolo di tran-sito tra le generazioni di quei va-lori che informano di sé le genti di questa terra.L’opera è stata presentata nel corso di una conferenza stam-pa svoltasi Lunedì 24 Settembre u.s. nei suggestivi locali dell’Au-ditorium Comunale e si inserisce nel novero delle iniziative, orga-nizzate da Coop Reno, dedicate alla inaugurazione e riapertura del Supermercato, dopo i lavori di ampliamento e ristrutturazione, inaugurazione che ha avuto luogo Venerdì 28 Settembre.

“La mia Molinella”

Alla Sala San Govanni di Riolo Terme. Da sabato 29 settembre, fino al 18 ottobre, in mostra ci sarà il grande estro artistico di Enrico Visani. Per l’occasione, all’interno della Sala San Giovan-ni. Grandi tele e non solo saranno esposte nella città d’acque ren-dendo la mostra un appuntamen-to importante e dal grande valore artistico e culturale.Gli orari d’apertura sono il lune-dì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 20,00 alle 22,30 mentre sa-bato e domenica dalle 16,00 alle 19,00 e dalle 20,00 alle 22,30.Enrico Visani nasce a Marradi il 6 febbraio 1938. Autodidatta Visani studia fin da subito i grandi ma-estri contemporanei come Burri, Fontana, Moore, De Kooning, Afro, Fautrier. La sua prima mo-stra di rilievo è stata alla galleria “Le Nuove Muse” di Bologna, con presentazione in catalogo di Bruno Saetti. In questa oc-casione Francesco Arcangeli riconosce che il lavoro di Visa-ni è in linea con il Naturalismo Padano da lui teorizzato. Il 1975 è l’anno di un’importante personale a Salonicco con testi in catalogo di Franco Solmi e Marilena Pasquali. Entra poi in contatto con alcuni indiscussi protagonisti del ’900 artisti-co italiano, come De Chirico, Manzù, Guttuso, Annigoni, Conti. Fondamentale per la sua formazione è poi l’incon-tro con Xanti Schawinsky, uno degli ultimi esponenti

Un Artista molinellese in mostra a Riolo Termedella Bauhaus, da cui apprende la grande lezione dell’arte e del-la cultura mitteleuropa. Nel 1997 ha fondato il Sindacato Artisti dell’Emilia Romagna, diventan-done segretario. Sotto tale veste ha allestito la prima Biennale e

la Triennale di Bologna. Da oltre vent’anni Enrico Visani vive e lavora a San Martino in Argine.Dal 27 Ottobre, Enrico Visani sarà in mostra presso la Sala Rosa di Budrio con una nuova esposizio-ne dedicata a Giorgio Celli.

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necessità dell’Italia, che se vuo-le vivere e resistere a questa pesante crisi, deve prima di tutto sconfiggere le cattive eredità del passato, e cambiare in meglio in modo definitivo. Anche a livello locale, qui a Molinella, ci dobbiamo chie-dere, e noi dobbiamo farlo come PD al nostro interno, se stiamo procedendo soltanto con la bandiera ideologica del passato, con i muri mentali che ci impediscono di vedere con chiarezza le realtà o se ritenia-mo che valga la pena toglierci alcune corazze, affrontare con coraggio i cambiamenti storici e lavorare di più su cose con-crete e importanti per la vita dei cittadini. E dove sarà possibile, cominciare a confrontarsi con chi condivide con noi contenuti, progetti e metodo di lavoro.Come segretario del PD di Molinella, come già delineato nel programma con il quale sono stato eletto nel 2010, vor-rei perseguire questa strada verso il nuovo, sapendo che le cose nuove fanno paura e spesso sono faticose, richie-dono prudenza e coraggio, ma è solo camminando in avanti che si può sperare di fare un po’ meglio.

Il rinnovamento è necessario

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Con l’ordinanza n. 15 del 31 luglio u.s. il Commissario delegato per la Rico-struzione Vasco Errani ha disposto di “trasferire temporaneamente” le quat-tro classi della succursale di Molinella dell’Istituto ex Fioravanti alla sede prin-cipale di Budrio. Quindi, l’ordinanza definisce questo tra-sferimento “temporaneo”. Auguriamoci che sia realmente così perché il rischio che possa diventare definitivo è presen-te. Per questo motivo ci si deve impe-gnare ancora affinché l’edificio, grave-mente danneggiato dal terremoto, venga riparato al più presto per poter ospitare nuovamente gli studenti. Perdere l’Istitu-to professionale, considerato da decenni il fiore all’occhiello per la meccanica del nostro territorio, sarebbe una ferita per tutta la comunità. E perdere una scuola è sempre un impoverimento della socie-tà. Ma per consolidare e far crescere le scuole superiori occorre un “progetto per la scuola” che questa Amministrazione comunale non ha dimostrato di avere. A mio parere, per tentare di far decolla-re l’ex Fioravanti - le cui iscrizioni sono state in calo negli ultimi anni - occorre in-staurare un costante e fattivo dialogo con insegnanti, direzione didattica e Provve-ditorato, realizzare iniziative promozionali intercomunali per la valorizzazione delle caratteristiche formative della scuola e creare forti sinergie con gli imprenditori artigiani del territorio. Inoltre, per mantenere a Molinella l’at-tività scolastica dell’ex Fioravanti dopo l’inagibilità dell’edificio, serviva una de-cisa determinazione unita ad una forte volontà politica che sono mancate o sono state insufficienti.Il Sindaco, l’assessore alla pubblica istruzione, la Giunta dovevano partire lancia in resta all’indomani della dichia-rata inagibilità. Dovevano presentare il loro progetto di una sede scolastica alternativa - con il sostegno politico dell’intero Consiglio comunale - diret-tamente al Presidente Errani che si è sempre reso disponibile, soprattutto per la soluzione delle problematiche ri-guardanti le scuole inagibili. Si doveva fare come hanno fatto altre Amministra-zioni dei Comuni terremotati. Fabrizio Toselli, Sindaco di Sant’Agostino di Fer-rara ed esponente del PDL alla guida di una Giunta di centrodestra, in una recente intervista ha dichiarato che «Errani sta facendo un gran lavoro» ed ha promosso a pieni voti l’operato del Commissario e della Regione. Credo

che a Molinella si sia temporeggiato troppo, aspettando le decisioni della Provincia di Bologna. Probabilmente questo atteggiamento attendista, in una fase di concitata emergenza come quella causata dal terremoto in una così vasta area, è stato dannoso per le sorti di questa vicenda. Quindi, la Giunta di Molinella dovreb-be fare autocritica e non cadere nella tentazione di addossare ad altri ogni responsabilità. La situazione era senz’altro complessa ma in questa circostanza il Sindaco e la Giunta sapevano di avere l’appoggio dell’intera comunità molinellese e di chi la rappresenta in Consiglio comunale ( tutti i Gruppi consiliari – sia di mag-

gioranza che di opposizione - si erano dichiarati disponibili a sostenere poli-ticamente il mantenimento dell’attività didattica nel nostro Comune). Questo non è affatto di poco conto e non po-teva essere sottovalutato da nessuno. E la Giunta doveva agire mettendo in campo questa forza sin dai giorni im-mediatamente successivi alla dichiara-zione di inagibilità della scuola. Quindi, si poteva fare di più. Anzi, si doveva fare di più: informando costantemente e coinvolgendo maggiormente sia i cit-tadini che i Gruppi consiliari.Perché in questa occasione ci sareb-be stata unità d’intenti, ne sono certo: il mantenimento dell’ex Fioravanti a Moli-nella sta a cuore a tutti ed è un obiettivo che tutti vogliono raggiungere.A tal proposito mi vengono alle mente le parole che don Lorenzo Milani pronun-ciò rivolgendosi ai suoi scolari di Barbia-na: “Ho scoperto che il tuo problema è anche il mio problema: uscirne da soli è l’avarizia (ed anche il limite umano), uscirne assieme è la politica”. Pertanto, credo che ognuno debba avere il coraggio e l’umiltà di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, giuste o sbagliate che siano. Anche questo sarebbe un buon segnale per cambiare il modo di fare politica.

Il trasferimento (temporaneo) dell’ex Fioravanti di Aldo Casoni

Cos’è l’IMUL’IMU è un’imposta municipale sugli immobili, introdotta dal precedente Governo nazionale nel 2011, con entrata in vigore prevista a partire dal 2014. Poi, l’acuirsi della crisi eco-nomica in Italia ha portato l’attua-le governo Monti ad inserire l’IMU sulla prima casa nel decreto salva - Italia di fine 2011 (Decreto Legge 201/2011), anticipandone l’entrata in vigore già a partire da quest’anno. Questa “tassa sulla casa” sostituisce l’ICI abolita, probabilmente troppo frettolosamente, nel 2008.A cosa serve l’IMU Il gettito fiscale proveniente dall’IMU sulla prima casa e sul possesso de-gli altri immobili sarà destinato sia al sostentamento dei servizi pubblici locali, sia a dare ossigeno alle cas-se dello Stato centrale. Quest’anno, infatti, il gettito ricavato dall’IMU spet-terà in parte ai Comuni e in parte allo Stato. L’aliquota è stata fissata al 4 per mille per l’abitazione principale e al 7,6 per mille per gli altri immobili ma ad ogni Comune è stata lascia-ta la possibilità di modificare queste aliquote. Ritoccare verso l’alto l’IMU è stata per i Comuni una scelta im-popolare, difficile da prendere, ma necessaria per recuperare i tagli ai trasferimenti di denaro da parte del Governo agli Enti locali. Allo stesso tempo ritoccarla verso il basso po-trebbe essere pericoloso poiché le casse comunali della maggior parte dei Comuni italiani non brillano per salute e rinunciare al gettito fisca-le dell’IMU può significare solo una cosa: taglio dei servizi pubblici locali.La posizione del Partito Demo-craticoChi non sarebbe d’accordo sulla riduzione delle tasse in generale? E chi non sarebbe d’accordo sulla parziale o totale abolizione dell’IMU sulla prima casa come è stato nel recente passato? Per ora, possiamo solo augurarci che i sacrifici econo-mici di quest’anno portino ad un mi-glioramento del bilancio statale. Ma, detto questo, non si può non tener conto del contesto in cui ci tro-viamo. Lo Stato, per risparmiare, ha tagliato i trasferimenti agli Enti loca-li ed in cambio ha introdotto l’IMU senza la quale i Comuni non potreb-bero mantenere i servizi erogati ai cittadini (scuola, assistenza socio-assistenziale, socio-sanitaria, cultu-ra, ambiente, sport, trasporti). Quin-di, in questo contesto, l’applicazione dell’IMU non può essere messa in discussione perché risponde all’e-sigenza concreta di reperire risorse per far fronte alle esigenze della cittadinanza. Il Partito Democratico non ha alcun dubbio su questo pun-to: vuole mantenere e migliorare i servizi che il Comune eroga ai citta-dini. Oltre a questo, abbiamo tenuto conto anche dell’applicazione di ali-quote che rientrano nella media dei Comuni della provincia di Bologna. Sulla questione IMU, come Gruppo consiliare di opposizione, sarebbe

IMU: la proposta del PD e il volantino di Molinella Civica di Aldo Casoni

stato facile assumere atteggiamen-ti demagogici per compiacere alla protesta di chi è contro le tasse a prescindere. Vogliamo, invece, eser-citare il mandato ricevuto dai nostri elettori in modo responsabile, sen-za far leva su sentimenti irrazionali: populismo e qualunquismo non ci appartengono.La proposta del Gruppo PD in Consiglio comunale Abbiamo ritenuto più utile avan-zare una proposta costruttiva - su-bordinata all’IMU - con lo scopo di aiutare le famiglie molinellesi in difficoltà economica, alle quali ver-rà redistribuito ciò che il Comune incasserà in eccedenza dall’IMU rispetto all’importo stimato. A nostro parere le politiche di rigore, finaliz-zate alla riduzione dell’enorme de-bito pubblico italiano (che pesa su tutti i cittadini) sono necessarie, ma devono essere temperate da una maggiore equità, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli della società e di chi è stato duramente colpito dalla crisi economica suben-do la riduzione della retribuzione o la perdita del lavoro. Pertanto, se verranno confermate le stime, con la nostra proposta si potrà istituire un Fondo di circa 35.000 euro per aiutare, ad esempio, chi si trova in difficoltà - anche solo temporanea - nel pagamento della rata del mutuo o dell’affitto della casa, delle bollette domestiche o nell’affrontare spese impreviste ma inderogabili. Tutto ciò debitamente regolamentato in ogni dettaglio per far sì che le risorse messe a disposizione vadano a chi ne ha realmente bisogno.In Consiglio comunale questa no-stra proposta è stata accolta favo-revolmente dal Sindaco e da alcuni assessori.A proposito del volantino di Moli-nella CivicaIl Gruppo consiliare di Molinella Ci-vica ha votato contro l’applicazione delle aliquote IMU. Posizione legit-tima ma, a mio parere, demagogi-ca. Leggendo, poi, un loro volantino distribuito a fine luglio - nel quale accusavano il PD di aver votato a favore - mi sono sorte alcune per-plessità sulle quali vorrei fare qual-che considerazione.Se non ricordo male, durante la campagna elettorale del 2009, i rappresentanti di Molinella Civica si presentarono come un movimen-to politico-amministrativo “indipen-dente” che voleva rinnovare il modo di fare politica, ponendo fine alla contrapposizione tra schieramenti opposti e proponendosi come al-ternativa, come il nuovo che avan-za. In quel volantino, a mio parere, hanno dato dimostrazione dell’e-satto contrario! Chi l’ha scritto ha deliberatamente voluto distorcere la realtà - per attirare facilmen-te l’attenzione e per acquisire un po’ di consensi - strumentalizzan-do l’argomento IMU, descrivendo parzialmente i fatti, facendo quindi

propaganda politica di bassa lega come nel peggiore e più vecchio dei modi di far politica, mettendo così a nudo un’imbarazzante in-coerenza con ciò che si propone-vano di essere e di fare. Perché se il loro scopo statutario è quello di dialogare in modo costruttivo per raggiungere obiettivi comuni e per risolvere i problemi concreti della comunità, il lessico politico di quel volantino depone a favore di una maldestra abdicazione ai loro prin-

cipi ispiratori. Ad essere generosi con l’estensore di quel volantino, potrei dire che ha sprecato un’occa-sione per tacere. Cosa che, invece, hanno fatto in Consiglio comunale dove non sono entrati nel merito della questione IMU e non hanno speso una sola parola a proposito della nostra proposta di istituire un Fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Sono, forse, contrari anche a questa iniziativa? O non gli interessa l’argomento?

5aConfrontoMolinella

C’è un’interessante novità nel pano-rama dell’edilizia locale che, oltre ad aver già guadagnato l’interesse degli addetti ai lavori, meriterebbe per inno-vazione, qualità tecnologica (e anche un pizzico di audacia), di essere spie-gata e divulgata ad una platea la più ampia possibile di cittadini.E’ l’abitazione privata cha ha preso rapidamente forma nel lotto di terreno tra Via Paolo Fabbri e Viale Martiri della Liberazione, commissionata dalla fami-glia Sgargi/Maietti a scopo residenziale.Quale la novità? L’abitazione non presenta da un punto di vista formale spunti eclatanti (se si eccettua il rive-stimento in legno, ben visibile, sulla facciata posta su via Paolo Fabbri) rispetto alle attuali consuetudini ri-guardanti l’edilizia privata. Ma le novità sono ben presenti, e di rilievo, a livello tecnologico e strutturale.Obiettivo dichiarato: maggiore atten-zione ai consumi energetici e recu-pero, come materiale principe della struttura, del legno (che garantisce una grande qualità e controllo sulla filiera dall’inizio della lavorazione fino al prodotto finito), mandando in soffitta cemento armato e mattoni.

Ma non c’è solo questo: utilizzo di pannelli a 5 strati, recuperando del legno le intrinseche qualità come isolante termico e acustico, grande attenzione alla ventilazione per evi-tare corpose escursioni termiche che aumenterebbero i costi di riscalda-mento e raffrescamento, utilizzo del fotovoltaico e grande attenzione alle tecnologia alla base del condiziona-mento della casa.“Una sola ora di crescita alberi del Trentino assorbe il fabbisogno di legno necessario per la costruzio-ne di una singola abitazione come questa”, esordisce così l’Arch. Marco Pasquali, ideatore del progetto di cui ora segue la realizzazione passo passo, “così anche l’impatto per quanto riguarda le materie prime è sensibilmente ridotto”.L’architetto Pasquali ci spiega che sono diversi i vantaggi in seno alla sviluppo di un progetto come questo, sia in termini di “progettazione inte-grata”, sia in termini più pragmatici: “Prima di passare dalla carta alla realizzazione in cantiere è stata ne-cessaria una maggiore attenzione rispetto alla consuetudine: un con-

fronto a tavolino molto stretto con il CAM (la ditta costruttrice ndr) e con l’Ing. Massimo Gherardi (termotecni-co, ndr), è stato necessario affinchè le soluzioni tecnologiche che ave-vamo predisposto nel progetto non fossero poi banalizzate o bypassate in cantiere. C’è stata molta attenzione”.E la tempistica? “La parte strutturale del piano terra e il solaio del primo piano sono stati assemblati in due o tre giorni, sotto i miei occhi: sono bastati due addetti e un gruista. Tutta la struttura ha richiesto due settima-ne, venti giorni al massimo. Questo comporta anche un certo risparmio in termini di manodopera”.Ma i maggiori vantaggi di una co-struzione con queste caratteristiche nascono anche e soprattutto da come queste ultime siano state coniugate con soluzioni adeguate e all’avanguar-dia nel campo del risparmio energeti-co: “I media su questo argomento lan-ciano un messaggio approssimativo. Sembra che per incidere positivamen-te sui costi energetici basti utilizzare lampadine a basso consumo, che vanno a levigare qualche decimale in

un campo che incide al massimo per un 2% sul totale. L’approccio di questo progetto è diverso: noi ci proponiamo di incidere nei costi riguardanti il riscaldamento/raffrescamento dell’a-bitazione. Che rappresentano un ben più corposo 72% del totale dei costi energetici. Se riusciamo a tagliare qualche punto qui, sul lungo periodo otteniamo un duplice vantaggio: sia in termini di benefici ambientali sia in termini di costi per l’utenza.”A conclusione non possiamo non chiedere all’Arch. Pasquali quale strada bisognerebbe intraprendere per incoraggiare utenti e tecnici a fare scelte mirate verso una più alta qua-lità edilizia: “Attualmente si incentiva, applicando uno sconto sugli oneri, se si costruisce in Classe A. Ma i vari enti si dovrebbero porre il problema su come incentivare di più chi fa scelte costruttive tenendo conto del consumo energetico e dell’impatto ambientale. Scelte che la classifica-zione rappresenta solo parzialmente”.Nota dell’autore: si ringrazia la fami-glia Sgargi/Maietti e l’Architetto Marco Pasquali per la disponibilità.

E’ iniziato da qualche giorno il nuovo anno scolastico e, dalle pagine di questo giornale, vo-gliamo fare i nostri migliori auguri di buon lavoro a tutti gli alunni e studenti, a tutto il personale do-cente e non docente. Vogliamo ringraziare la Preside, Prof.ssa Mara Neri, per aver diretto con impegno e competenza la nostra Scuola in questi ultimi dieci anni e dare il benvenuto alla nuova Preside Prof.ssa Eva Trombetti. Quest’anno, però, oltre ai tradi-zionali problemi che ormai carat-terizzano ogni inizio di anno sco-lastico (carenza di insegnanti, di personale ausiliario, di risorse per il buon funzionamento delle attività ecc..) nel nostro Comu-ne si devono fare i conti anche con ulteriori problemi, in parte derivanti dal terremoto e in parte presenti da anni e mai risolti. Ecco l’elenco:Asilo Nido Cip & Ciop: la strut-tura di Molinella è chiusa per inagibilità a causa del terremoto e la sezione dei lattanti ha tro-vato collocazione presso il Nido “Peter Pan” di Marmorta, mentre i bambini delle altre quattro se-zioni sono ospitati nella Scuola materna di S. Martino in Argine dove rimarranno per tutto l’anno scolastico 2012-2013.Questa sistemazione, oltre a procurare un inevitabile disa-gio alle famiglie, comincia ad evidenziare un’incompatibilità ambientale che rende difficile la compresenza di bambini fre-quentanti il Nido e bambini fre-quentanti la Materna.Scuole Materne: gli edifici che ospitano le scuole materne, sia nel capoluogo che nelle frazio-ni, evidenziano forti problemi strutturali: gli spazi non sono adeguati al numero dei bambi-ni che le frequentano. Questo è un problema che si presenta da anni ma che l’Amministrazione continua a non affrontare.Scuola Elementare: l’Ammi-

nistrazione - ovvero il Sindaco - ha deciso di collocare la nuo-va sezione di scuola a tempo pieno ottenuta per l’anno sco-lastico 2012-2013 a Molinella e non a Marmorta, come avevano richiesto le famiglie e come ave-va deciso il Consiglio d’Istituto. Abbiamo presentato un’interpel-lanza al Sindaco per conoscere i motivi di questa decisione: so-stanzialmente l’Amministrazione comunale non ha né i soldi né la volontà politica per adeguare gli spazi relativi al servizio mensa e consentire così l’accoglienza di tutti gli alunni.Scuola Media: siamo certa-mente l’unico Comune in Emilia Romagna ad avere edifici sco-lastici con barriere architettoni-che: studenti e insegnanti con difficoltà motorie sono costretti a rimanere al piano terra!!! La risposta all’interpellanza che abbiamo presentato su quest’ar-gomento si commenta da sola. Scuole Superiori: l’articolo di A. Casoni, pubblicato su que-sto periodico, illustra bene quali sono stati i passaggi che hanno impedito di mantenere l’ex Fio-ravanti a Molinella dopo la chiu-sura per inagibilità causata dal terremoto.Ci auguriamo, che sia soltanto un problema temporaneo e che serva da forte stimolo per que-sta amministrazione e per la comunità molinellese a cercare percorsi che diano nuova vitalità a questo istituto professionale importantissimo per Molinella e le sue attività artigianali e indu-striali. Riteniamo, come Partito Demo-cratico di Molinella , che la vita dei giovani, in primis la scuola con i suoi percorsi formativi, sia alla base delle scelte politiche e amministrative per un arric-chimento della socialità e della vitalità del paese in cui viviamo.

A proposito di scuolaRiparte l’anno scolastico con

problemi vecchi e nuovi

La novità della “casa di legno”Tra innovazione, tecnologia e ambiente anche

Molinella ha la sua avanguardia

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Molinella, v. Mazzini 357 Budrio, v. Bianchi 16 Tel. 0516908670 – Cell. 3483026198

Autorizzazione n°1331 del 7/06/2007

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Autorizzazione n°1331 del 7/06/2007

Dott. Giuseppe Dell’Elce

La risposta all’interpellanza (pubblicata su questo giornale) con la quale abbiamo chie-sto al Sindaco e alla Giunta informazioni cir-ca l’installazione di due ascensori a servizio del plesso scolastico elementari e medie di Molinella, mi offre lo spunto per alcune con-siderazioni.Sono convinto che una buona amministra-zione si misuri anche e soprattutto dal grado di sensibilità e di solerzia con cui gli ammini-stratori affrontano il problema delle barrie-re architettoniche presenti sul territorio comunale: abbatterle deve essere una priorità assoluta, perché è un segno di ci-viltà e di rispetto dell’uomo prima ancora che un dovere. Ora, dalla risposta del Sin-daco, leggiamo che i lavori per la realizza-

zione dei due ascensori verranno completati prima dell’anno scolastico 2013-2014 (cioè tra un anno). Questa opera era già improcra-stinabile lo scorso anno e la Giunta l’aveva inserita nel programma dei lavori pubblici da realizzare quest’anno, ma sarà utilizzabile soltanto all’inizio del prossimo anno scola-stico 2013-2014. Ma, allora, dove stanno l’ur-genza e la priorità?E’ inaccettabile che siano ancora presenti barriere architettoniche nelle scuole, com-presa la scuola di musica Banchieri per la quale più volte abbiamo sollecitato un in-tervento. Le risorse per questo tipo di lavori si devono assolutamente stanziare, senza incertezze, perché riguardano la priorità delle priorità e dalle imprese che realizza-

no i lavori si deve richiedere il pieno rispetto dei tempi.Dalle colonne del notiziario comunale e del periodico dell’USM leggiamo che il Comune di Molinella primeggia in vari ambiti. Bene. Noi del PD vogliamo che Molinella primeggi anche nell’abbattimento delle barriere architet-toniche. E’ una richiesta ed anche un auspi-cio, poiché sono convinto che vivere in una città senza barriere alzerebbe il grado di civil-tà e renderebbe meno faticosa la vita a tutti.Senza alcun dubbio, se il Partito Demo-cratico sarà chiamato ad amministrare il Comune di Molinella nel prossimo man-dato, avrà come primo punto nell’agenda dei lavori l’eliminazione di tutte le barrie-re architettoniche ancora presenti.

Barriere architettoniche: tolleranza zero di Aldo Casoni

Al Sindaco del Comune di Molinella. - Premesso che durante il periodo invernale dell’anno scolastico

2011/2012 si sono verificate situazioni di disagio causate dal mal-funzionamento dell’impianto di riscaldamento in due ali dell’edifi-cio scolastico che ospitano le elementari di Molinella capoluogo;

- considerato che tali disagi hanno creato evidenti problemi all’or-ganizzazione scolastica costretta a spostare gli alunni dalle aule non riscaldate ad altre aule nonché assenteismo, tra gli alunni delle classi coinvolte, determinato dai disagi citati in premessa;

- considerato che la dirigenza scolastica ha informato del proble-ma l’Amministrazione comunale, richiedendo l’intervento dell’Uffi-cio Tecnico, sottolineando l’insostenibilità di tale situazione;

- visto il Bilancio di previsione per l’anno 2012 e la relazione del Sindaco e della Giunta del Comune di Molinella in cui si prevede-vano, per l’anno in corso, investimenti per gli edifici scolastici tra cui la realizzazione di due ascensori (uno interno ed uno esterno) per le scuole elementari e medie di Molinella;

- visto il Piano Operativo della società Molinella Futura srl per l’an-no 2012;

i sottoscritti consiglieri comunali interpellano il Sindaco per sapere se intende procedere, con quali tempi e modalità, alla sistemazione dell’impianto di riscaldamento nell’edificio scolastico che ospita le elementari e le medie e alla installazione, non più procrastinabile, di due ascensori per il medesimo plesso scolastico.

Si richiede risposta orale in aula consiliare e scritta nei termini pre-visti dal vigente Regolamento del Consiglio comunale.

Cordiali saluti.

I consiglieri del Gruppo Partito Democratico.Aldo Casoni, Vincenzo Caradonna, Nadia Passarini, Dario Mantovani

Molinella, 23 luglio 2012

Interpellanza

INTENDIMENTI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA IN MERITO AI LAVORI DI MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI DI MOLINELLA

Circolo di Molinella

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1DICEMBRE

23,00

LE PROSSIME FESTE