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Dott.ssa Chiara Previato S.C. Degenza Medicina Riabilitativa ULSS 9 Treviso

Raggiungimento della massima autonomia possibile, compatibile con le capacit funzionali residue

Obiettivo finale della riabilitazione

Programma terapeutico per raggiungere lobiettivo finale

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE: Fisiatra Fisioterapista Logopedista Infermiere professionale Terapista occupazionale Assistente sociale Psicologo

Valutazione del danno: sede anatomica, estensione, tipologia, eziologia Patologie associate Complicanze, secondarie o meno alla immobilizzazione

limitazioni articolari tono muscolare: flaccidit o spasticit (distribuzione, entit, ripercussioni sul piano funzionale: limita lautonomia, impedisce corretta igiene personale, fonte di dolore, limitazioni articolari) sinergie e reazioni associate sensibilit termica-tattile-dolorifica e propriocettiva

forza muscolare: - scala MRC (0 5) - controllo del tronco (Trunk Control Test) - Motricity Index

disturbi della deglutizione funzione sfinterica: vescica e intestino disturbi cognitivi: memoria, attenzione, linguaggio , lettura, scrittura

ADL primarie: capacit di nutrirsi, vestirsi, spogliarsi, prendere e riporre gli abiti, controllo sfinterico intestinale e vescicale, capacit di usare i servizi igienici, di compiere i trasferimenti, cura della persona, fare il bagno e la doccia, capacit di deambulare, FIM, Barthel Index

ADL secondarie: spostamenti (salire e scendere dallauto, usare i mezzi pubblici, guidare lauto, attraversare la strada, ), attivit domestiche (governare la casa, fare la spesa, cucinare, ), lavoro, scuola, rapporti sociali, hobbies, gestione del patrimonio, Frenchay Activities Index

RECUPERO MOTORIO In genere, la funzione dellAI viene recuperata prima e pi completamente dellAS; prima prossimale, poi distale Pi rapido nei primi 3 mesi Possibile fino a 6-12 mesi, ma pi lento Recupero motorio non sempre corrisponde a recupero funzionale (abilit di eseguire le attivit della vita quotidiana)

MOBILITA A LETTO Capacit di effettuare i cambi posturali a letto: mettersi sul fianco plegico, su quello sano, passaggio supino-seduto e viceversa Ausili: sponde, barra a trapezio, letti elettronici

TRASFERIMENTI in piedi a perno (per le persone in grado di alzarsi e stare in piedi per un breve periodo di tempo) con asse di scivolamento, che riempie il vuoto tra le superfici di trasferimento (flaccidit)

POSTURA SEDUTA Scopo: stabilizzazione del tronco Permette al fisioterapista di mobilizzare il tronco e facilitare il corretto allineamento Movimenti lenti e ritmici, con pieno appoggio posteriore ridurre il tono e aumentare la mobilit Movimenti di ampiezza limitata, con minor appoggio e pressione intermittente stimolare lattivit muscolare

I pazienti emiplegici sviluppano strategie di compenso per fronteggiare la loro asimmetria: Flaccidit per sostenere il carico del lato flaccido, eccessiva attivit del lato sano, che a rischio di accorciamento > facilitare risposta equilibrata dei due lati del tronco Spasticit accorciamento dei flessori laterali del tronco nel lato colpito > ridurre il tono, poi stimolare lattivit del lato sano

STAZIONE ERETTA Raccomandata come metodo per mantenere il range articolare e stimolare lattivit antigravitaria Nelle fasi precoci ausili Lausilio pi adatto dipende da: - dimensioni e peso del paziente - condizioni generali - assistenza disponibile

Piano di statica: utile in fasi precoci, paz sovrappeso, ipotonici, con instabilit cardio-vascolare; metodo semplice, passivo, ma poco utile per il recupero del corretto controllo posturale. No in paz con spasticit estensori AAII, perch fornisce superficie contro la quale esercitare resistenza, con conseguente aumento del tono

Standing: notevole stabilit, permette lazione di supporto del terapista dietro al paz. 3 cinghie o appoggi: davanti alle ginocchia, dietro alle caviglie e alle anche; possono essere rimosse per stimolare lattivit muscolare con un corretto allineamento corporeo Tavola: favorisce estensione di braccia e tronco

DEAMBULAZIONE Deambulatori (maggiore stabilit) Stampelle Bastoni e tripodi Ortesi per il piede

Molla di Codivilla: bordi arrotondati, fascia morbida di protezione al polpaccio, chiusura a velcro, modificabile a caldo deficit dorsiflessione caviglia

Peromed: la staffa laterale supera in altezza larticolazione tibio-tarsica (contenzione sicura), lascia libero il calcagno tendenza allinversione per deficit dei mm peronieri

Toe off: la parte anteriore, allineandosi alla tibia, permette al polpaccio di contrarsi liberamente e, durante il passo, garantisce un miglior allineamento e trasferimento del peso corporeo; stabilizzazione della caviglia deficit dorsiflessione caviglia

SPASTICITA Disturba il movimento aumento della fatica per compiere quel movimento esacerbazione della spasticit La rieducazione al movimento selettivo si pu ottenere con linibizione della spasticit e con la facilitazione di un movimento pi normale

REAZIONI ASSOCIATE Schemi di movimento stereotipati ed anormali, accentuati dallo sforzo Es.: aumento del tono dellarto inferiore aumento della spasticit flessori gomito e flessori laterali tronco Se prolungate riduzione del ROM

TERAPIA assunzione di posture corrette mobilizzazione delle articolazioni evitare stimoli nocicettivi terapia farmacologica: - miorilassanti (Baclofene) - tossina botulinica ortesi

NEGLECT Lesioni dellemisfero cerebrale destro. Disordine delle funzioni esplorative: incapacit del paz di orientare la propria attenzione verso il lato controlaterale alla lesione cerebrale (settore personale e/o extrapersonale). Spesso coesiste anosognosia

TRATTAMENTO: Nella maggior parte dei casi rapida regressione spontanea e completa Presa di coscienza del disturbo Addestrare il paz ad utilizzare il braccio sin in semplici attivit ripetitive Stimolare il paz a volgere lattenzione nellemispazio sin Posizionare suppellettili a sin Trattamento logopedico

CONQUISTA DELLINDIPENDENZA FUNZIONALE Capacit di eseguire attivit di vita quotidiana senza aiuto. Grande impatto sulla qualit della vita. Modalit: - recupero delle componenti della funzione - utilizzo di tecniche compensatorie - addestramento dei familiari

NUTRIRSI Deficit di coordinazione sottopiatti antiscivolo, piatti con bordo adattato per il blocco del cibo Deficit di presa manici per utensili, maniglie palmari Alterata ampiezza di movimento cannucce, utensili con manici lunghi e ricurvi

VESTIRSI Abiti larghi, bottoni pi grandi, pantaloni con elastico in vita Ausili per i bottoni, per tirare le cerniere lampo, chiusure a velcro, lacci per scarpe elastici prendiabiti

CURA ED IGIENE PERSONALE Manicotti per utensili Guanti da doccia con sapone incorporato Ventose per fissare utensili al lavandino (spazzola, limetta, ) Spazzole, pettini, specchi con lunghi manici Lavabo con sensore ad infrarossi Tappeti antiscivolo, sbarre di sostegno Sedie da bagno

Valutazione funzionale e

strumentale nello stroke: aspetti metodologici

Dott.ssa Chiara Previato S.C. Degenza Medicina Riabilitativa ULSS 9 Treviso

cinematica Videocamera (sEMG) attuatori (Forze)

dinamica

Forze - Lavoro Potenze

Massa inerziale

antropometria geometrie

equilibrio

costo energetico

AntropometriaMeccanica del Movimento Fisiologia del Lavoro Muscolare Costo Energetico Spinta in Carrozzina

Passo

Arto Superiore

Antropometria

30

4 5

CINEMATICA

Traiettoria Posizione Velocit Accelerazione Tempo

Antropometria

Meccanica del MovimentoFisiologia del Lavoro Muscolare Costo Energetico

DINAMICA

7W=0

Wm + Wr + Wg + Wi = 0

CINEMATICA

CINEMATICA2.00000 1.50000 m. bici i e brachiale 1.00000 0.50000 0.00000 -0.50000 -1.00000 -1.50000 1.50000 1.00000 m.trici ite brachiale 0.50000 vol s 0.00000 -0.50000 -1.00000 -1.50000 -2.00000 0.0000 5.0000 10.000 15.000 20.000 seconds 25.000 30.000 35.000 vol s

sEMG

CINEMATICA0.15000 EMG - Gemello mediale 0.10000 0.05000 0.00000 -0.05000 -0.10000 Volts g

2.50000 2.00000 1.50000 1.00000 0.50000 0.00000 -0.50000 2.5000 3.0000 seconds 3.5000 4.0000 y

Dato strumentale Analisi cinematica(posizione, velocit, accelerazione, traiettoria)

Dato clinico Ispezione(posizione ~ angolari)

oscillazione

ritmo armoniche

Fourier

DINAMICA

7W=0

Wm + Wr + Wg + Wi = 0

Antropometria Meccanica del Movimento

Fisiologia del Lavoro MuscolareCosto Energetico

Costo Energetico della LocomozionePer costo energetico ( C ) si intende la quantit di energia richiesta per svolgere una determinata attivit. attivit. Sapendo che il consumo di 1 litro di ossigeno nellorganismo umano sviluppa circa 5 kcal (20,9 kJ) possibile esprimere

C in Kcal / (kg km) C in J / (kg m)Rendimento o Efficienza (Ef) : in % quantit di energia prodotta dal soggetto effettivamente trasformata in lavoro esterno Ef= potenza meccanica/potenza metabolica = W/VO2(lmin 1) (l = J s-1 / J s-1

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