Ministero della Salute - Regione Veneto Azienda ULSS 2 Marca … · Regione Veneto Azienda ULSS 2...
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Regione Veneto Azienda ULSS 2 – Marca Trevigiana
Dipartimento di Riabilitazione Ospedale Territorio
UOC Medicina Fisica e Riabilitativa - Unità Gravi Cerebrolesioni e Mielolesioni
Ospedale di Treviso
Stefano BARGELLESIMedico Fisiatra
Direttore S.C. Medicina Fisica e Riabilitativa
Unità Gravi Cerebrolesioni e Mielolesioni
Ospedale di Treviso
Consigliere Nazionale di Presidenza SIMFER
È possibile eradicare o contenere fortemente la diffusione attraverso interventi multimodali di controllo delle infezioni in ambito sanitario mirati ad identificare tempestivamente i casi di infezioni clinicamente manifeste ed i casi colonizzati e ad adottare tempestivamente misure
restrittive di contenimento della diffusione (isolamento e applicazione
di precauzioni da contatto, implementazione igiene delle mani, educazione del personale, pulizia e decontaminazione ambientale).
LE LINEE GUIDA…..
• Le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) e le colonizzazioni sono un problema rilevante in tutti i setting sanitari
• I dati in ambito ospedaliero per acuti sono abbastanza noti
• Mancano dati solidi in Medicina Fisica e Riabilitativa
• Il setting riabilitativo ha peculiarità sue proprie, ma linee guida sono elaborate per lo più per setting di reparti per acuti
ICA E COLONIZZAZIONI
in RIABILITAZIONE
Studio Fondazione Don Gnocchi
Materiali e metodi:
• Studio di prevalenza puntuale (effettuato il 1
ottobre 2015)
• Protocollo di studio ECDC modificato (Barthel,
CIRS)
• Tutti i centri (17) della Fondazione Don Gnocchi
con posti letto di Medicina Fisica e Riabilitativa
(810 pl Codici 28, 75, 56, 60, Ex art 26)
Risultati:
• Prevalenza ICA: 8.58%
• terapia antibotica: 21.1%
Su gentile concessione del prof. S Negrini e FDG
Confronto con altri studiRiabilitazio
ne
(Studio
FDG)
Ospedali
acuti
(Europa)
RSA
(Italia
)
RSA
(Eu)
Pazienti 678 14784 18418 77624
Prevalenza ICA 8.6% 6.3%
piccoli 3.2%
grandi 6.8%
3% 3.4%
Dispositivi invasivi 55.3% 66.8% 27.9% ?
Intubati
Catetere Venoso
Centrale
Catetere Urinario
12.1%
15.5%
63.8%
30.9%
21.4%
13.2%
Respiratorie
Urinarie
Sito chirurgico
Sepsi
15.5%
50.0%
0
5.2%
24.1%
20.8%
16.2%
15.8%
38%
29%
16%
0.5%
31%
31%
23%
?
Su gentile concessione del prof. S Negrini e FDG
COLONIZZAZIONI
Rehabilitation facilities have among the highest prevalence of Multidrug resistant organism (MDRO) colonisation of any inpatientpopulation
Studio Colonizzazioni
• Prevalenza: 18.56%• Klebsiella pneumoniae produttore CPE: 97.1%
Gestione riabilitativa • Trattamento in palestra comune: 10%
• Trattamento in palestra dedicata: 76.7%
• Trattamento in stanza degenza: 13.3%
• Tampone ripetuto settimanalmente: 34%
Su gentile concessione del prof. S Negrini e FDG
PECULIARITÀ DEL SETTING
RIABILITATIVO
Numerosità delle strutture/percorsi
• Reparti di Medicina Riabilitativa (intensiva e/o estensiva-LD):– posti all’interno di ospedali per acuti– in ospedali riabilitativi “standing alone”
• Day Hospital • Ambulatorio• Long Term Care Facilities (RSA, Case di riposo,
centri diurni, SUAP ecc.)• Domicilio
“Migrazione” sanitaria riabilitativa
Ospedale
Riabilitazione
Ambulatorio
Assistenza domiciliare
RSA
Misu
re d
i isolam
en
to e
P
reve
nzio
ne d
a con
tatto
Numerosità degli “attori” e “ambienti” coinvolti nel processo riabilitativo:Professionali: team riabilitativo multiprofessionale (diverse “sensibilità”)
Palestre, ambulatori, aree terapia occupazionale, aree sociali
Attrezzature: letti, ausili, carta/penna, PC e varie interfacce
Non professionali:– Utente: diversi gradi di collaborazione consapevolezza e di
mobilità variabilmente combinati– Familiari e rete sociale: disomogenee ed incostanti risposte
alle indicazioni di isolamento/precauzioni
DURATA della presa in carico
PECULIARITÀ DEL SETTING
RIABILITATIVO
• Fase acuta di malattia: ammissibilità ed accettazione del paziente (“riabilitabilità” e rispetto di ideale timing di accoglimento)
• Durante il ricovero: gestione del paziente (setting assistenziale, setting diagnostico e terapeutico…), gestione dei numerosi “attori” (professionali e non professionali) coinvolti
• Dopo la dimissione: criteri e modalità di gestione in setting domiciliare, ambulatoriale, territoriale (RSA/ centri servizi)
Problemi delle ICA e
colonizzazioni da MDRO in setting
riabilitativo
CRITICITÀ solo ORGANIZZATIVA o
anche CLINICA Riabilitativa ed ETICA?
Quanti pazienti da “isolare” è in grado di accogliere una
degenza riabilitativa?
• Equità di accesso ai percorsi riabilitativi:
• Equità per intensità, tipologie e qualità dei
programmi riabilitativi offerti
• Cross-sectional study. Online Survey Monkey® questionnairedistributed to 45 European rehabilitation facilities
• Screening of all patients on admission was always carried out in 33% of facilities.
• 69%, aim to isolate, or cohort patients who have MDROs. • Patients with MDROs wait longer for admission (36% of
facililities) and in the case of five hospitals (9%) admission isrefused.
In setting riabilitativo:
• Contengono la diffusione di MDRO (?)
• DIMINUISCONO il numero di utenti che accedono alla riabilitazione?
• OSTACOLANO la realizzazione del Progetto Riabilitativo?
– Aumenta la durata di degenza– Aumentano i costi a fronte di invariata
remunerazione tariffaria
ISOLAMENTO e PRECAUZIONI
DA CONTATTO
Sintesi di revisione
sistematica in letteratura
BMC Neurology 2014
26
• Cross-sectional study. Online Survey Monkey® questionnaire distributedto 45 European rehabilitation facilities
• Screening of all patients on admission was always carried out in 33% of facilities.
• 69%, aim to isolate, or cohort patients who have MDROs. • Patients with MDROs wait longer for admission (36% of facililities) and
in the case of five hospitals admission is refused.
• 51% of facilities, reported that colonisation with an MDRO severely or moderately limits rehabilitation outcome.
CRITICITÀ in MR:
IPOTESI/PROPOSTE
• DIFFORMITÀ DEL PANEL DI GERMI MDR DA SOTTOPORRE
A MISURE DI RESTRIZIONE DELLA DIFFUSIONE:
• Limitare elenco ai soli microorganismi resistenti ai carbapenemici attraverso un meccanismo “enzimatico” trasmissibile (es. Carbapenemasi A o B metalloenzimi)?
• Consentire di realizzare coorti omogenee non per tipologia di germe, ma per meccanismo di resistenza (coorte di produttori di carbapenemasi KPC vs coorte di resistenti per Beta metalloenzimi) ?
INDICAZIONI DIFFERENZIATE PER LE MISURE DI
CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE MDRO IN SETTING
RIABILITATIVO?
In funzione del tipo di struttura/fase del percorso riab.:
– Medicina Riabilitativa posta in ospedali per acuti
– Ospedale riabilitativo “standing alone”– Long Term Care Facilities (LTCF): RSA, casa
riposo, SUAP, ospedali comunità, unità riabilitative territoriali ecc.
– Centri ambulatoriali In funzione del setting:
• Degenza di Medicina Riabilitativa • DH o pacchetto ambulatoriale complesso• Ambulatoriale
In funzione del livello di autonomia/mobilità e delle
condizioni cognitive della persona (collaborazione)
CRITICITÀ in MR:
IPOTESI/PROPOSTE
CPE IN MR LINEE GUIDA RER
LG “acuti” Limitare al massimo
In stanza o fine giornata
In stanza o fine giornata
stanza stanza
CRITICITÀ in MR:
IPOTESI/PROPOSTE
Igiene accurata delle mani e barriere DPI monouso al paziente??
AbstractThe German national guideline to prevent the spread of MRSA in acute care hospitalsdemands isolation of patients with MRSA, whereas a guideline for management ofMRSA/MRDO-patients in rehabilitation is pending. Many rehabilitation clinics believethey should isolate these patients and therefore deny rehabilitation of this patientgroup arguing that rehabilitation and isolation are incompatible. In order to improvethe rehabilitation of MDRO-patients the MDRO network Rhein-Main has developed arecommendation for rehabilitation clinics. Based on literature data on the prevalenceof MRSA/MDRO in rehabilitation clinics, the data on transmission of MDRO in such clinicsand on existing recommendations, a new recommendation was established byexperts in hygiene and by management of rehabilitation clinics in the region. Currentstudies in Germany as well as in France exhibit the same prevalence of MDRO patientsin rehabilitation units as well as in acute care clinics. Transmission occurs mainlyvia hand contact during patient care or medical therapy in critically ill patients with highmaintenance. However, the risk of transmissions in patients with great mobility isnot increased. Hence, good standard hygiene, especially good hand hygiene bothin staff and patients, is the key method to prevent transmission. Isolation orother restriction of mobility does not seem necessary. These data formed the basisof the newly established recommendation, which sets out in a clearly laid-out andtabular manner the standard hygiene procedures necessary for safe rehabilitation of allpatients and the additional measures necessary for rehabilitation of MDRO-patients. Therecommendation provides guidance and thus will enable a better rehabilitation of MDRO-patients
Per cortese concessione dr. Mauro Mancuso
Per cortese concessione dr. Mauro Mancuso