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Introduzione Da alcuni anni, accanto allo scenario oramai “abituale” di uso problematico di sostanze psicoattive legali ed illegali (dro- ghe, alcol, tabacco), sempre più ampio e articolato, si va profilando con sempre mag- giore nettezza l’emergere e la crescente dif- fusione di una problematica diversa nelle manifestazioni cliniche, ma per molti aspet- ti correlata, quella dei consumi psicoattivi problematici “sine substantia”, in cui cioè quadri clinici assimilabili o equiparabili a quelli della classica tossico-dipendenza e/o dei disturbi da abuso/dipendenza da alcol si riscontrano in persone che non hanno una storia di consumi di oggetti concreti psico- attivi, ma bensì di comportamenti ripetuti, compulsivi e, in definitiva, problematici o francamente invalidanti. Si tratta, in particolare, di persone con storia di abitudine al gioco d’azzardo (“gambling”) nelle sue varie forme, da quel- le dei classici giochi da lotteria e delle tradi- zionali scommesse sportive, a quelle più recentemente introdotte nel nostro Paese (lotterie a vincita immediata, sale bingo, gratta e vinci e così via) e a quelle che coin- volgono – come ulteriore fattore di rischio – l’elemento tecnologico (sia le tecnologie di intrattenimento come i video-giochi, che quelle di comunicazione come internet o i telefoni cellulari). Il gioco d’azzardo patologico (d’ora in poi GAP) è stato riconosciuto ufficialmente come disturbo psichiatrico a sé stante dall’American Psychiatric Association nel 1980: nel 1994, il GAP è stato classificato nel DSM-IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) come “disturbo del con- trollo degli impulsi non classificati altrove”. Il DSM-IV ha definito il GAP come un comportamento persistente, ricorrente e maladattivo di gioco che compromette le attività personali, familiari o lavorative; l'ICD-10 lo ha inserito tra i disturbi delle abitudini e degli impulsi. In ambito clinico è dimostrata in letteratura una forte associa- zione di comorbidità con altri quadri dia- gnostici quali depressione, ipomania, disturbo bipolare, impulsività, abuso di sostanze (alcol, tabacco, sostanze psicoatti- ve illegali), disturbi di personalità (antisocia- le, narcisistico, borderline), deficit dell'at- Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale 7 Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie Progetto: Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto sperimentale nazionale di sorveglianza e coordinamento/moni- toraggio degli interventi Accordo di collaborazione: 2007 Durata 18 mesi Progetto avviato maggio 2008 - Concluso novembre 2010 Referente Piemonte: Dr Gaetano Manna Coordinatore Piemonte (ASL TO/3): Dr Paolo Jarre Referente per il CCM: Dott. Pietro Canuzzi Finanziamento: 200mila euro Regioni partecipanti: Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia–Romagna, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Introduzione

Da alcuni anni, accanto allo scenariooramai “abituale” di uso problematico disostanze psicoattive legali ed illegali (dro-ghe, alcol, tabacco), sempre più ampio earticolato, si va profilando con sempre mag-giore nettezza l’emergere e la crescente dif-fusione di una problematica diversa nellemanifestazioni cliniche, ma per molti aspet-ti correlata, quella dei consumi psicoattiviproblematici “sine substantia”, in cui cioèquadri clinici assimilabili o equiparabili aquelli della classica tossico-dipendenza e/odei disturbi da abuso/dipendenza da alcol siriscontrano in persone che non hanno unastoria di consumi di oggetti concreti psico-attivi, ma bensì di comportamenti ripetuti,compulsivi e, in definitiva, problematici ofrancamente invalidanti.

Si tratta, in particolare, di persone constoria di abitudine al gioco d’azzardo(“gambling”) nelle sue varie forme, da quel-le dei classici giochi da lotteria e delle tradi-zionali scommesse sportive, a quelle piùrecentemente introdotte nel nostro Paese(lotterie a vincita immediata, sale bingo,

gratta e vinci e così via) e a quelle che coin-volgono – come ulteriore fattore di rischio –l’elemento tecnologico (sia le tecnologie diintrattenimento come i video-giochi, chequelle di comunicazione come internet o itelefoni cellulari).

Il gioco d’azzardo patologico (d’ora inpoi GAP) è stato riconosciuto ufficialmentecome disturbo psichiatrico a sé stantedall’American Psychiatric Association nel1980: nel 1994, il GAP è stato classificatonel DSM-IV (manuale diagnostico e statisticodei disturbi mentali) come “disturbo del con-trollo degli impulsi non classificati altrove”.

Il DSM-IV ha definito il GAP come uncomportamento persistente, ricorrente emaladattivo di gioco che compromette leattività personali, familiari o lavorative;l'ICD-10 lo ha inserito tra i disturbi delleabitudini e degli impulsi. In ambito clinico èdimostrata in letteratura una forte associa-zione di comorbidità con altri quadri dia-gnostici quali depressione, ipomania,disturbo bipolare, impulsività, abuso disostanze (alcol, tabacco, sostanze psicoatti-ve illegali), disturbi di personalità (antisocia-le, narcisistico, borderline), deficit dell'at-

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale 7

Ministero della SaluteCCM Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie

Progetto: Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico:progetto sperimentale nazionale di sorveglianza e coordinamento/moni-toraggio degli interventi

Accordo di collaborazione: 2007 Durata 18 mesiProgetto avviato maggio 2008 - Concluso novembre 2010 Referente Piemonte: Dr Gaetano Manna Coordinatore Piemonte (ASL TO/3): Dr Paolo Jarre Referente per il CCM: Dott. Pietro CanuzziFinanziamento: 200mila euroRegioni partecipanti: Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia–Romagna,Marche, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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tenzione con iperattività, disturbo da attac-chi di panico con o senza agorafobia,disturbi fisici associati allo stress (ulcerapeptica, ipertensione arteriosa). La prevalen-za tra la popolazione adulta del GAP secon-do il DSM-IV è dell’1-3%, con maggiore pre-valenza tra familiari e parenti di giocatori edin soggetti con un basso grado di istruzionerispetto alla popolazione generale; dal puntodi vista sociale, l'impatto del GAP ha riper-cussioni persino più pesanti dell’uso proble-matico di droghe (divenuto in larga misura“interclassista”), andando ad incidere preva-lentemente su fasce sociali deboli sul pianoeconomico e socio-culturale.

La Regione Piemonte, con la recenteapprovazione del Piano Socio Sanitario2007-2010, ha preso atto che “…negli annipiù recenti un sempre maggiore allarmesociale ha caratterizzato il tema delle dipen-denze patologiche da comportamenti; inprimo luogo, per impatto sociale, economi-co e di salute, il gioco d’azzardo patologico(GAP)… I Servizi per la Patologia delledipendenze pubblici e privati, nell’ambitodelle rispettive competenze, erogherannodirettamente gli interventi sui fenomeni abassa prevalenza ed alta complessità(sostanze illegali, gioco d’azzardo, nuovicomportamenti di dipendenza)…”.

A seguito del PSSR succitato è stato isti-tuito il Gruppo di Lavoro regionale sul GAP,composto in larga misura da operatori chegià da alcuni anni avevano costituito unCoordinamento regionale sulla materia.

Quadro organizzativoLa configurazione attuale dell’erogazione

di attività di accoglimento e trattamento deisoggetti affetti da GAP è estremamente diso-mogenea e frammentaria, per lo più lasciataalla iniziativa di singoli Servizi/Dipartimenti,prevalentemente nell’area della “patologiadelle dipendenze”. Ciò rende impossibiledelineare attualmente, stante anche l’assen-za di informazioni strutturate, la situazioneorganizzativa.

Per quanto riguarda la regione Piemonteoltre la metà delle “vecchie” ASL hannoattivato una qualche forma di assistenza aigiocatori patologici, il più delle volte senzaformalizzazione di Servizi veri e propri macon distacchi funzionali di alcune unità dipersonale.

Problemi emergenti:- non vi sono dati istituzionali nazionali

rispetto alla dimensione del fenomeno;- non esiste un riconoscimento formale

della condizione come “patologia” sia ai finidella erogazione di prestazioni socio-sanita-rie da parte del SSN (si auspica che dovreb-be divenirlo nella attuale revisione dei Livelliessenziali di assistenza) sia per l’applicazio-ne delle misure alternative alla pena previstedal DPR 309/90 per tossicodipendenti edalcolisti:

- praticamente del tutto assenti sono iprogrammi di prevenzione, siano essi di tipouniversale o selettivo.

Soluzioni proposte:- sensibilizzare le istituzioni affinché

mettano in campo idonee politiche rispettoal “gambling”;

- favorire azioni di tipo normativo/ammi-nistrativo che, nella logica della difesa inter-settoriale della salute pubblica, riconsideri-no la attuale strategia di “vendita” del giocolegale;

- sviluppare una progettualità nazionalecon l’obiettivo di una migliore definizione delquadro dei bisogni e dell’offerta di servizi;

- supportare la attività istituzionale adaffrontare in modo razionale l’evolvere delfenomeno.

FattibilitàIl Responsabile scientifico ha svolto nel-

l’anno 2006 il ruolo di referente scientificoper conto del Ministero della SolidarietàSociale presso il CNR per la redazione dellaRelazione annuale al Parlamento sullo stato

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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delle tossicodipendenze in Italia.È inoltre Direttore del Dipartimento

“Patologia delle dipendenze” dell’ASL To3che ha attivato al proprio interno, unico inItalia, per la presa in carico delle personeaffette da GAP, 3 ambulatori territoriali, unpercorso residenziale breve, un modulo diComunità Terapeutica specifico per giocatori.Il Gruppo di Epidemiologia Clinicadell’Istituto di Fisiologia clinica del CNR diPisa, ha condotto, in convenzione con ilMinistero per la Solidarietà Sociale le princi-pali survey nazionali sui consumi psicoattiviin Italia, IPSAD per la popolazione generaleed ESPAD per la popolazione scolastica dellescuole superiori.

Criticità:In parte è possibile fare riferimento al

paragrafo “problemi emergenti”; la principa-le criticità è costituita dal fatto che la que-stione delle dipendenze comportamentali edel GAP nello specifico è raffigurata dal-l’opinione pubblica e dai policy makers inmodo estremamente diverso da quella che èla realtà clinica che sta emergendo con sem-pre maggiore consapevolezza.

SINTESI DEGLI STUDI SUL GIOCO D’AZ-ZARDO E SUL GIOCO D’AZZARDO PATO-LOGICO CONDOTTI A LIVELLO NAZIO-NALE, REGIONALE E LOCALE

PARTE 1Studi di prevalenza

1.1 Studi di prevalenza sulla popolazio-ne generale

1.2 Studi di prevalenza su gruppi specifi-ci della popolazione

PARTE 2Studi svolti su soggetti in trattamento pressole strutture per le dipendenze

PARTE 3Dati emersi dal questionario predispostodall’OEDT di Lisbona sull’attivazione di pro-getti di prevenzione, somministrato agli uffi-ci regionali e delle province autonome dalcnr nell’anno 2007

_________________

PARTE 11.1 STUDI DI PREVALENZA SULLA POPOLA-ZIONE GENERALE

Rapporto EURISPES 2007 “il gioco in Italia”– Sintesi per la stampa

L’indagine condotta da Eurispes, rileva chetra la popolazione compresa nella fascia d’etàtra i 18 e gli 80 anni il 78% ha “puntato”almeno una volta nel corso dell’anno in unodei giochi autorizzati, inseguendo la fortunatra lotto, Superenalotto, scommesse e lotterie,mentre sono circa 30 milioni gli italiani che,quasi ogni giorno, rincorrono la sorte.

Fonte: http://www.retecedro.it/

Ricerca nazionale sulle abitudini di giocodegli italiani

Si tratta di una ricerca condotta dalCoordinamento Nazionale Gruppi Giocatori

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

d’Azzardo-CONAGGA, in collaborazionecon il Coordinamento Nazionale delleComunità di Accoglienza-CNCA. La ricercaè stata condotta da marzo a novembre 2008in 7 regioni italiane: Caserta, Cesena,Cremona, Messina, Modena, Napoli, Pistoia,Prato, Rimini, Reggio Emilia, Salerno, Trento,Varese, Verona e Vicenza.

Metodologia e strumentiIn luoghi pubblici, quali strade, piazze,

luoghi di ritrovo, stazioni, sono stati distri-buiti questionari auto somministrati e anoni-mi. I questionari restituiti sono stati 1.750, dicui validi 1.625 considerati validi.

Risultati principali- L’82% della popolazione intervistata

dichiara di aver fatto giochi in cui si spendo-no soldi, in particolare di uomini (85,6%contro il 77,6% delle donne);

- circa l’80% della popolazione di tuttele fasce d’età dichiara di giocare. Le quotemaggiori si collocano tra gli over 70 (91,4%)e tra i più giovani i 10-19 anni (85,8%);

- il 54% dei giocatori d’azzardo ha con-seguito la licenza superiore, il 21% la licen-za media inferiore ed il 19% la laurea;

- fra i giocatori, il gioco il più diffuso è ilGratta e Vinci (61%), seguito daSuperenalotto (50%) Lotto (41%); SlotMachine (16%), Carte (22%). Il 7,6% dellapopolazione ha giocato ai casinò, il 7,2% hascommesso, anche nelle Agenzie diScommesse, ed il 4,6% ha fatto giochi tele-fonici. Il gioco on line è stato segnalato dal12,5% dei giocatori;

- un giocatore su cinque (il 21,2%) nonsi limita ad un solo gioco, ma ne fa almenotre, uno su dieci ne ha scelti da 4 (9,5%), edil 3,8 ogni settimana gioca ad almeno 5 gio-chi diversi;

- tra i giochi preferiti, primeggia il grattae vinci (35,2%), seguito dal lotto (24,2%,) eSuperenalotto ( 21 %). Si tratta di giochi incui mancano le relazioni interpersonali.

Frequenza e tempo di gioco- Tra i giocatori, il 60,2% gioca solo una

volta alla settimana, mentre un giocatore suquattro (27,9%) gioca fino a tre volte la set-timana, e più di uno su dieci (11.9%) dichia-ra di giocare più di 3 volte alla settimana;

- 75,4% gioca meno di 1 ora la settima-na, mentre il 13% fino a 3 ore la settimana el’11,6% dichiara di giocare più di tre ore lasettimana;

- l’8,4% dei giocatori dichiara di gioca-re più di tre volte alla settimana e per più ditre ore, inoltre il 2,75% dei giocatoridichiara di abbinare alla frequentazione digiochi anche una somma settimanale supe-riore a 150 euro.

I giocatori che molto probabilmente sof-frono di un problema di dipendenza dagioco sono il 2,75% del totale, percentualeche, rapportata alla popolazione nazionale,rappresenta circa 1.353.000 persone, controi 700.000 generalmente ipotizzati in Italia.

Soldi spesi- Il 66,3% ha speso meno di 10 euro la

settimana, il 14,9% da 10 a 29 euro la setti-mana, il 7,9% da 30 a 49 euro la settimana,il 6,5% da 50 a 149 euro la settimana ed il4,4% dichiara di spendere per il gioco oltre150 euro la settimana;

- tra i giocatori che hanno dichiarato dispendere oltre 150 euro, il 69% gioca pervincere denaro, il 75% sono di generemaschile e il 29,6% ha dai 40 a 49 anni;

- tra i giocatori che hanno indicato dispendere oltre 600 euro al mese, il 42% haalmeno la garanzia di avere un lavoro fisso, il23,7 % ha un lavoro saltuario o precario, il18,4% sono pensionati ed il 5,3 % casalinghe.

Come si sentono: Vincenti o Perdenti?- Alla domanda volta a indagare se, alla

fine del gioco, sia più frequente ritrovarsivincitori o perdenti, per il 17,8% dei gioca-tori è più frequente la vincita, per il restante82,2% è più frequente la perdita;

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- tra i giocatori che hanno dichiarato diavere soprattutto perso, il 5,7% riferisce diperdere oltre 215 euro al mese.

Motivazioni di giocoPer il 48,1% dei giocatori la prima moti-

vazione a giocare è “Vincere denaro”, per il22,2% (un giocatore su quattro) si tratta di“sfidare la sorte” (22,2%), per il 23,1% dipassare il tempo” e per il 6,6% per “misura-re le proprie capacità”. Tra i giovanissimigiocatori di età 10-19 anni, il 56% riferiscedi giocare per “passare il tempo” ed il 53%per “Vincere denaro”.

Alcune variabili socio-anagrafiche e giocod’azzardo

- I giocatori di entrambi i generi ed inegual misura riferiscono di giocare per“Vincere denaro” (m=43%; f=44,5%), cosìcome per “passare il tempo” (m=24%;f=25%) e “sfidare la sorte” (m=21%; f=25%);

- per gli uomini è più importante “misu-rare la propria capacità” di quanto non lo siaper le donne (m=11,6%; f=5%);

- i pensionati giocano soprattutto al lottoed i giochi on line sono i giochi preferiti daigiovani, in quanto il 67% di chi pratica gio-chi su internet ha meno di 29 anni;

- tra i giocatori che occupano più di treore alla settimana al gioco, giocando a più ditre giochi e spendendo oltre 600 euro almese, il 4,4% ha un’età compresa tra i 50 edi 59 anni ed il 4,3% tra i 40 a 49 anni;

- tra i soggetti di 10-19 anni, il 77% giocasoprattutto al gratta e vinci ed il 33% giocad’azzardo on line. Tra i giocatori più giovani il10% gioca d’azzardo più di tre volte la setti-mana e per più di tre ore complessive.

Fonte: http://www.gruppoabele.it/

Il gioco d’azzardo patologico nella città diBolzano

Si tratta di un’indagine svolta nel corsodell’anno 2000 nel territorio del Comune diBolzano dalla Società Italiana d’Intervento

sulle Patologie Compulsive di Bolzano -S.I.I.Pa.C.

ObiettiviFornire una stima della prevalenza di gioca-

tori d’azzardo problematici e patologici nellapopolazione generale della città di Bolzano.

Metodologia e strumenti di rilevazioneL’indagine è stata svolta somministrando,

da parte di un intervistatore, un questionariopresso l’abitazione del soggetto selezionatoo mediante l’allestimento di un appositobanchetto in specifiche occasione di aggre-gazione. Lo strumento utilizzato è stato ilquestionario SOGS, composto di 20 doman-de che tendono ad evidenziare i tipi di gio-chi praticati, le attitudini ed i comportamen-ti degli intervistati nei confronti del gioco ele modalità con cui coperti i debiti di gioco.In base al punteggio ottenuto è possibileclassificare gli intervistati in giocatori proble-matico o patologico, eccessivi o sociali.

Al questionario sono state affiancatedomande sulle caratteristiche socio-anagrafi-che del rispondente (stato civile, professio-ne, scolarità, ecc).

Soggetti TargetLa ricerca ha coinvolto un campione di

500 persone maggiorenni selezionate sullabase della distribuzione della popolazionebolzanina per classi di età, sesso ed etnia(75% delle interviste alla popolazione italia-na, 25% alla popolazione tedesca).

Risultati principali - L'indagine ha evidenziato la presenza

di 19 giocatori problematici e 11 probabiligiocatori patologici, pari rispettivamente al3,8% e 2,2% del campione intervistato, con-fermando le prevalenze stimate dal DSM-IVsui giocatori d’azzardo patologici (dall’1 al3% della popolazione);

- la distribuzione per sesso, età e profes-sione lavorativa evidenzia che la patologia

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colpisce prevalentemente il genere maschile(21 vs 9 donne) e si distribuisce equamentein tutte le categorie sociali;

- tra i soggetti risultati positivi al SOGS, il6% è risultato appartenere ad etnia italianaed il 5,3 ad etnia tedesca;

- il confronto tra le risposte fornite dallapopolazione generale ed i soggetti risultatipositivi al SOGS rileva tra questi ultimi unapercentuale superiore di soggetti che dichia-rano di giocare ai videopoker e di scommet-tere su eventi sportivi. La vicinanza ai Casinòsvizzeri fornisce una percentuale molto altadi persone che vi si recano, che risulta signi-ficativamente più elevata nei giocatori pro-blematici e patologici;

- il 23,3% dei soggetti positivi al SOGSdichiara di avere/aver avuto il padre che“gioca/giocava troppo”, mentre per la parterestante nessuno dei due genitori gioca/gio-cava troppo.

Fonte: http://www.siipac.it/

Indagine sui comportamenti di gioco d’az-zardo in provincia di Pavia – Progetto “Ilgioco nel territorio” 1

Si tratta di ricerca epidemiologica suicomportamenti d’azzardo e sul tasso di pre-valenza di gioco patologico nella popolazio-ne adulta della provincia di Pavia, condottadall’Associazione Itaca Onlus in collabora-zione con il Ser.T. di Pavia-ASL Pavia. Lo stu-dio sulla popolazione si inserisce in unaricerca che si rivolge a 3 target distinti: lapopolazione adulta, gli utenti eroinomani intrattamento presso il SerT e gli operatori deiservizi per le dipendenze. La ricerca è statacondotta tra ottobre 2003 e febbraio 2004.

Obiettivi: - fornire una stima della prevalenza di gioca-

tori d’azzardo e di giocatori d’azzardo patologicinella popolazione adulta della provincia di Pavia;

- rilevare le caratteristiche principali deigiocatori patologici ed eccessivi ed i fattoridi rischio associati.

Metodologia e strumenti L’indagine è stata attraverso un’intervista

telefonica, durante la quale si procedeva allacompilazione del questionario SOGS e ad unascheda-soggetto, appositamente predispostaper la raccolta di informazioni socio-anagrafi-che, le possibili familiarità, le sensazioni perso-nali e la percezione del problema gioco d’az-zardo nell’ambito del territorio pavese. La ricer-ca aveva come riferimento temporale di indagi-ne l’ultimo anno. I soggetti sono stati seleziona-ti in modo casuale per quote percentuali pro-porzionate alla popolazione generale residentein base a sesso, età e condizione professionale.

Soggetti targetIl campione si compone di 1093 soggetti

(raggiunti attraverso l’effettuazione di circa2.200 telefonate) di età compresa tra i 18 ed i74 anni (tasso di adesione è stato del 60,9%).

Il campione è composto di soggetti per il59,6% di genere maschile; per il 50,6% occu-pati (49,4% non occupati, dei quali il 22% èrappresentato da pensionati ed il 12,8% dacasalinghe), il 33,8% ha conseguito un diplomadi scuola media inferiore ed il 32,3% di scuolasuperiore, il 62,1% è coniugato/a ed il 22,7%celibe/nubile, il 69,1% convive con famigliapropria (il 16,6% in famiglia di origine).

Risultati principaliL’applicazione del questionario SOGS ha

rilevato che il 98,8% del campione puòessere considerato “giocatore sociale”, lo0,7% un “eccessivo” e lo 0,4% “patologi-co”, in riferimento all’ultimo anno.

In questa indagine, le categorie “giocatoreeccessivo” e “patologico” sono state raggruppa-te in una categoria definita “giocatori proble-

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1) A cura di Biganzoli A., Capelli M., Capitanucci D., Smaniotto R., Alippi M., Dream, 2004.Articolo pubblicato in Prospettive sociali e sanitarie, n.1/2005, 12-18, Pavia.

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matici”, categoria che rappresenta l’1,1% dellapopolazione generale (circa 4.500 individui).

Il profilo del giocatoreAbitudini di gioco- Il 23% degli intervistati ha affermato di

aver giocato utilizzando soldi (circa 90.000persone), in particolare gli uomini (26,2%;f=20,7%), i soggetti più giovani di 18-39anni (18-29 anni=28,6%; 30-39anni=28,6%) ed i soggetti occupati (30,2%contro il 15,6% dei non occupati);

- il 39% della popolazione generaleafferma di aver giocato almeno una volta allotto o superenalotto (non confermando la

- i giochi a cui si dedica la popolazione sidedica maggiormente sono il lotto/superena-lotto, il totocalcio (8,6%), il Bingo (5,6%),ecc.Le slot-machine ed i casinò sono state utilizza-ti dal 3,5% e dal 2,9% della popolazione.

Cifra massima giocata in un giorno- Tra i soggetti che hanno dichiarato di

aver fatto giochi utilizzando denaro, l’84% haspeso al massimo 20 euro, mentre l’8% hautilizzato oltre 100 euro/die e l’1% (circa 700persone) hanno puntato oltre 1000 euro.

Che cosa viene ricercato nel gioco- Tra i soggetti che hanno dichiarato di

aver fatto giochi utilizzando denaro, il 79%afferma di giocare per vincere,ed il 20,4%per divertimento/eccitazione. Il 5,5% sostie-ne di giocare per abitudine.

Il profilo del giocatore patologico Conseguenze del gioco problematico- Il 50,3% dei giocatori problematici

dichiara di non riuscire a smettere di gioca-re, il 58,3% tiene nascosto i segni del gioco(contro l’1,7% dei giocatori sociali) ed il66,7% ha giocato più di quanto si era prefis-sato (vs 4,6% dei giocatori sociali);

- il 58,3% dei giocatori problematicitorna a giocare per recuperare le somme gio-cate ed il 33,3% ha chiesto prestiti (vs rispet-tivamente 6,6% e 0,4% dei giocatori sociali).

- il 50% si è sentito sia criticato sia sisente in colpa per la sua condotta comporta-mentale (contro rispettivamente 1,7% e4,1% dei giocatori sociali);

- i giocatori problematici consideranomeno il gioco come un problema presentenel territorio, in particolare gli uomini e inon occupati.

Fonte: http://www.andinrete.it/

1.1.1 Gioco d’azzardo: tra divertimento edipendenza. Un’indagine conoscitiva suicomportamenti di gioco tra i visitatori dellostand del Dipartimento delle DipendenzeAsl di Arezzo2

Si tratta di un’indagine conoscitiva svoltadurante le giornate della Salute, iniziativa pro-mossa dall’Azienda Usl 8 il 6 e 7 giugno 2008,tra i visitatori dello stand del Dipartimentodelle Dipendenze Asl di Arezzo.

L’indagine riguarda sia il tipo di giocopraticato che la qualità del legame con ilgioco: più legato alla socializzazione e aldivertimento nel giocatore “sociale”, caratte-rizzato da una perdita di controllo nel dena-ro e nel tempo speso nel gioco nel giocatore“problematico”.

Obiettivi:- conoscere alcuni comportamenti di

gioco (tipo di gioco privilegiato, frequenzadelle attività di gioco e spesa media a giocata);

- analizzare la prevalenza del gioco“sociale” e del gioco “problematico” all’in-terno di un campione casuale di visitatoripresentatosi allo stand espositivo.

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2) V. Cocci, C. Biagianti, D. Capacci, M.L. Cucinelli, A.M. Marioli, M.P. Severi, P.E. Dimauro, in Cisalpino, n.20, 2008.

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Metodologia e strumenti Lo strumento utilizzato è un questionario

anonimo autosomministrato dal soggetto, ela-borato dal Gruppo G.A.N.D. del SerT ZonaAretina della Asl 8, e composto di due parti:

- nella prima parte, è stato riportato unelenco di giochi rispetto a cui si chiede diindicare i tipi di gioco praticati nel corsodella vita, la frequenza e la spesa mediadelle giocate;

- nella seconda parte, è presentato il“Lie/BET Questionnaire” di Johnson et al.(1997). Quest’ultimo test è uno strumento discreening utilizzato in contesti non clinici epermette in maniera agile di discriminare tragioco “sociale” e gioco “problematico”. Iltest si compone di due domande: una è rela-tiva alla tendenza ad aumentare la quantitàdi denaro spesa nel gioco e l’altra riguardal’abitudine a tenere nascosta l’entità delgioco ai familiari. La risposta affermativa adalmeno una delle due domande indica unlegame problematico con il gioco.

Soggetti targetIl questionario è stato somministrato a 98

soggetti. 97 sono i questionari compilatirisultati validi e che costituiscono il campio-ne d’indagine.

Risultati principaliIl 33% del campione (n.32 soggetti) ha

dichiarato di non aver mai praticato alcungioco nel corso della loro vita, il 62% risul-ta un giocatore “occasionali” o sociale(n.60), ha cioè praticato uno o più giochinel corso della vita ma non sembra avereun rapporto problematico con il gioco (lerisposte fornite alle due domande del“Lie/Bet Questionnaire” sono entrambenegative), ed il 5% (5 soggetti) risulta ungiocator “problematico” in quanto, oltre apraticare uno o più giochi, ha rispostopositivamente ad una domanda (1 sogget-to) o a entrambe le domande (2 soggetti)del test Lie/Bet.

I giochi praticati dai giocatori sociali- Il gratta e vinci è praticato dal 68,3%

del campione di giocatori sociali (n.41 sog-getti): di questi, il 76% (n.31 soggetti) giocameno di una volta a settimana, il 19,5% gio-cano una volta a settimana (n.8 soggetti) edil 4,5% gioca più volte a settimana (n.2 sog-getti). La spesa media a giocata ammonta a3,5 Euro;

- il lotto/superenalotto è tra i giochi pre-feriti dal 43,3% del campione di giocatorisociali (pari a 26 soggetti): di questi, l’88,5%gioca meno di una volta a settimana (23 sog-getti) e l’11,5% gioca più volte a settimana(n.3 oggetti). La giocata media è di 3 Euro;

- il gioco delle carte a soldi è praticato dal37% del campione dei giocatori sociali (n.22soggetti), dei quali il 77, 3% (n.17) giocameno di una volta a settimana ed il 22, 7%per una volta a settimana (n.5). La spesamedia a giocata dichiarata è di 11,2 Euro;

- il bingo è praticato dal 25% dei gioca-tori sociali: tra questi il 73, 3% (n.11) giocameno di una volta a settimana ed 26,7%una volta a settimana (n.4). La spesa media agiocata dichiarata è di 3 Euro;

- le slot-machine costituiscono il giocopraticato dal 20% di questo sottocampione(n.12). tra questi, il 75% gioca meno di unavolta a settimana (9 soggetti), il 16,7% unavolta a settimana (n.2) e l’8,3% (1 soggetto)gioca più volte a settimana. La spesa mediaa giocata è di 5,5 Euro;

- il gioco del totocalcio viene effettuatodal 16,6% dei giocatori sociali: tutti dichia-rano di giocare meno di una volta a settima-na con una spesa media di 2 Euro;

- le scommesse sportive e sui cavalli(sale SNAI) sono praticate dal 13,3% del sot-tocampione (8 soggetti): per il 75% si trattadi giocare meno di una volta la settimana eper il 25% una sola volta, per una giocatamedia di 7 euro;

- il 10% del campione ha scelto il casinò(n.6 soggetti). tra questi l’83, 3% si reca menodi una volta a settimana ed il 16,6% (1 sogget-

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to) gioca più volte a settimana. La spesamedia a giocata dichiarata è di 56,7 Euro;

- agli ippodromi si reca il 5% del sotto-campione (n.3 soggetti) e tutti riferiscono digiocare meno di una volta a settimana conuna spesa media a giocata di 8 Euro.

I giochi praticati dai giocatori problematiciIl 5% dei soggetti intervistati (n.5 sogget-

ti) rientra nella categoria dei “giocatori pro-blematici”. Di questi:

- 2 soggetti dichiarano di aver già sentitol’impulso di giocare somme di denaro sem-pre maggiori (Lie/Bet test): un soggetto loriferisce al totocalcio, l’altro sia al gratta evinci che al computer;

- 3 soggetti hanno risposto affermativa-mente ad entrambe le domande del Lie/Bet,cioè dichiarano sia di aver già sentito l’impul-so di giocare somme di denaro sempre mag-giori sia di essersi già sentiti in dovere dinascondere l’entità del loro giocare a chi staloro più vicino. Rispetto ai giochi praticati,uno dei tre soggetti riferisce una perdita dicontrollo rispetto alle slotmachine; un altrosoggetto dichiara di giocare raramente alotto/superenalotto, tris/totip, totocalcio,scommesse sportive e sui cavalli, ippodromi egratta e vinci mentre sembra riferire la perditadi controllo al gioco in borsa, rispetto a cuidichiara di aver già subito perdite elevate; ilterzo soggetto riferisce di giocare meno diuna volta a settimana al totocalcio, al bingo ealle carte a soldi e di giocare più volte a setti-mana al lotto/superenalotto e al gratta e vinci.

ConclusioniQuesta indagine conoscitiva, pur con i limi-

ti dati, tra gli altri, dall’esiguità del campione,permette di aprire alcuni spunti di riflessione:

- l’alta percentuale di giocatori di gratta evinci (68,3% dei giocatori “sociali”) e la pre-senza di questo gioco tra i giocatori “proble-matici” sembra confermare la correlazione tramaggior offerta di un certo tipo di giochi emaggior probabilità di intercettare fasce

ampie di popolazione. Aumentando le offertedi gioco, è prevedibile che aumentino i gioca-tori e, di conseguenza, i giocatori problemati-ci. Inoltre, le lotterie istantanee, per le lorocaratteristiche legate alla “velocità”, “facilità”e “diffusione” nei contesti quotidiani (super-mercati, bar, tabacchi, ecc.), fanno parte deicosiddetti “giochi hard”, cioè a più rischio dicreare un legame di dipendenza, e maggior-mente capaci di intercettare fasce di popola-zione finora più estranee al gioco d’azzardo(bambini, casalinghe, anziani, famiglie);

- la percentuale di giocatori “problemati-ci” individuata nel 5%, risulta leggermentesuperiore ai dati epidemiologici nazionali einternazionali che stimano che il gioco d’az-zardo patologico interessi dall’1 al 3% diuna popolazione.

Fonte: http://www.cedostar.it/

1.1.2 Giocare e giocare troppo. Le dimen-sioni del fenomeno nella Valdinievole

Si tratta di una ricerca epidemiologicasulle abitudini di gioco della popolazioneadulta maggiorenne residente nellaValdinievole, promossa dal SerT della ZonaValdinievole-ASL di Pistoia, in collaborazio-ne con l’Osservatorio Epidemiologicodell’Agenzia Regionale di Sanità dellaRegione Toscana e con il Dipartimento diStatistica della Facoltà di Economiadell’Università di Firenze.

Obiettivi:- definire dimensioni e tipologia del-

l’area dei giochi in cui generalmente siscommettono soldi;

- quantificare e tipizzare i giocatori perfrequenza di giocate, giochi preferiti, quanti-tà di denaro scommesso, stimando la frazio-ne dei giocatori moderati e dei forti giocato-ri, ma escludendo la possibilità di stimare laquota di dipendenti da gioco;

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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- comprendere le eventuali analogie tragioco,giocatori ed altre situazioni che indu-cono dipendenza (fumo, alcol, ecc).

Metodologia e strumentiÈ stata condotta un’indagine telefonica

nel periodo 5-15 giugno 2002. Le intervistetelefoniche sono state eseguite, da personaleaddestrato, secondo un protocollo standar-dizzato, che prevedeva la compilazione diun questionario elaborato dall’ARS in colla-borazione con gli operatori del SerT dellaValdinievole.

Il questionario ha rilevato le seguentiinformazioni:

- caratteristiche socio-anagrafiche;- frequenza di gioco nell’ultimo mese o

settimana e quantità di denaro investita l’ul-tima volta per 13 tipi di gioco (totocalcio,totip, superenalotto, lotto, ecc);

- gioco problematico: conoscenza dipersone che hanno avuto gravi problemi conil gioco, critiche subite e senso di colpa peraver giocato troppo;

- grado di accordo su 5 affermazionirelative ai possibili effetti dell’apertura di uncasinò nella zona di Montecatini;

- consumo di bevande alcoliche,quantitàdi vino consumata e tabagismo.

Soggetti Il campione, composto di 516 soggetti di

18-65 anni, è stato stratificato per sesso e per3 classi di età (18-29; 30-49; 50-65 anni) edè stato estratto casualmente dalle liste degliiscritti agli elenchi telefonici dei comunidella Valdinievole.

Il campione è composto da soggetti:- per il 53,9% di genere femminile; - per il 45,5% da soggetti di 30-39 anni

e per il 32,6% di 50-65 anni; - per il 68,2% da coniugati/conviventi;- il 35,5% ha conseguito la licenza media

inferiore ed il 35,7% quella superiore il 21,8%è in possesso della licenza elementare;

- per il 62,4% occupati. Il 15,9% ed il9,9% è rispettivamente casalinga e pensionato;

- il 29,5% dichiara di fumare ed il 21%di essere un ex-fumatore. I forti tabagisti (piùdi un pacchetto di sigarette/die) rappresenta-no il 9,5% del campione generale;

- il58% ha dichiarato di aver assuntobevande alcoliche nell’ultimo mese.

Risultati principaliIl 43% del campione ha dichiarato di

aver giocato almeno una volta nel corso del-l’ultimo mese ad almeno uno dei 13 giochielencati, di questi 201 soggetti (39% delcampione) hanno giocato puntando soldi(stimati circa 32.000 giocatori, di cui 29.000giocatori a soldi).

- I soggetti giocatori, rispetto i non gioca-tori, sono più spesso maschi, d’età più giova-ne, per la maggior parte coniugati/conviven-ti, con minor grado di scolarizzazione. Sonopiù spesso fumatori e forti fumatori e, anchese con minor evidenza, bevitori di alcolici;

- i giocatori assidui, coloro che giocanopiù di 10 volte al mese, costituisconol’11,8% del campione (m=13,9; f=10,1%),quelli meno assidui (da q a 3 volte) rappre-sentano il 31,2% (m=34%; f=28,8%);

- il 43% del campione ha dichiarato diaver giocato almeno una volta nel corso del-l’ultimo mese ad almeno uno dei 13 giochielencati, di questi 201 soggetti (39% delcampione) hanno giocato puntando soldi(stimati circa 32.000 giocatori, di cui 29.000giocatori a soldi);

- lo 0,7% della popolazione adultagioca tutti i giorni ed il 7% per 4 o piùvolte/settimana;

- i soggetti giocatori, rispetto i non gio-catori, sono più spesso maschi, d’età piùgiovane, per la maggior parteconiugati/conviventi, con minor grado discolarizzazione. Sono più spesso fumatori eforti fumatori e, anche se con minor eviden-za, bevitori di alcolici;

- i giocatori più assidui (più di 10 volte al

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Page 11: Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la ...€¦ · chi di panico con o senza agorafobia, disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa).

mese) non differiscono molto dai meno assi-dui, anche se più spesso sono maschi e fortifumatori;

- il 13% della popolazione conoscequalcuno con problemi legati al gioco, e nel2,5% si tratta di parenti;

- l’1,9% dei soggetti, nell’ultimo anno, èstato criticato per aver giocato troppo ed il2,5% si sentito incolpa per lo stesso motivo;

- il gioco più frequentato è il superena-lotto, provato da 1 adulto ogni 5, seguitodal gioco delle carte, dal Gratta e vinci edal Lotto;

- rispetto la spesa, il Lotto è il gioco su cuisi investono significative somme di denaro;

- i giocatori che frequentano casinò, lesale SNAI e l’ippodromo sono pochi, ma assi-dui e sono dei forti scommettitori., prevalen-temente maschi, fumatori e meno giovani;

- anche i giocatori di videopoker.Fonte: http://www.retecedro.it/

1.1.3 Divertimento e dipendenza: ilrischio e l’azzardo. Indagine sui comporta-menti di gioco ed esperienze cliniche del-l'équipe G.A.P.3

La ricerca, che si inserisce in un progettopiù ampio finanziato con fondi della Legge45, è stata svolta in collaborazione con lasocietà di ricerche C.R.A., che si è occupatadi costruire il campione con criteri statistici,di effettuare le interviste telefoniche, dirispettare il codice deontologico delle inda-gini e le norme a tutela della privacy.

Obiettivi:- rilevare i comportamenti di gioco d’az-

zardo negli ultimi 12 mesi della popolazione;- determinare la prevalenza/incidenza

dei giocatori problematici/eccessivi;

- definire il profilo e le caratteristiche deigiocatori.

Metodologia e strumentiL’indagine è stata svolta conducendo inter-

viste telefoniche, effettuate dalle ore 18 alle 22.A tutti gli intervistati è stato sommini-

strato un questionario composto di item ditipo anagrafico, sulla percezione del feno-meno e sui comportamenti personali digioco d’azzardo.

A tutti o soggetti che hanno dichiarato digiocare più una volta al mese, si procedevaalla somministrazione del test SOGS.

Soggetti targetÈ stato intervistato un campione di 1.520

individui, rappresentativo della popolazioneresidente nell’area di pertinenza della ASL3di Monza di 18-74 anni.

Risultati principaliIl 63,1% degli intervistati è risultato un

giocatore: di questi il 42,1% è un giocatoreoccasionale, il 19,2% rientra nella categoriadei giocatori “sociali”, lo 0,8% dei giocatori“eccessivi” e lo 0,5% “patologici”. Le ultimedue categorie di soggetti sono state raggrup-pate e definiti “giocatori problematici”.

Fonte: http://www.aslmi3.it/

1.1.4 Videopoker e Bingo: contributi diricerca sul territorio siciliano

La Cattedra di Psicologia di Comunitàdell’Università degli Studi di Palermo havoluto promuovere due indagini empirico-descrittive, tese a fornire un contributoall’analisi e comprensione delle nuoveforme dell’azzardo e, in particolare, delgioco del videopoker e del Bingo.

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3) A cura di Conti S., Marzo R., Caruso A., Nettuno A., Merendi M., ed Franco Angeli, 2009.

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Obiettivi:- indagare gli aspetti caratteristici delle

due tipologie di gioco;- tracciare gli identikit del giocatore di

bingo e di videopoker.

Metodologia e strumentiLe indagini sono state realizzate nel terri-

torio siciliano, direttamente nei luoghi adibi-ti alla scommessa: sale gioco, bar e salebingo. In questi locali pubblici, sono statiavvicinati numerosi giocatori d’azzardo e unbuon numero ha deciso di collaborare allaricerca, sospendendo per qualche minuto lapropria attività.

Il protocollo di ricerca si compone deiseguenti strumenti:

- la Scala di Controllo I-E di Rotter (nellaversione italiana elaborata da GiovannaNigro, 1983), finalizzata a misurare quanto ilsoggetto crede che gli eventi della sua vitasiano determinati da se stesso o, al contrariodal Caso e dalla fortuna;

- la Poker-Machine Gambling Scale, perverificare il livello di problematicità delcomportamento di gioco;

- un questionario costruito “ad hoc” pergli specifici ambiti di ricerca (videopoker ebingo). I questionari appositamente realizza-ti, hanno avuto lo scopo di evidenziare lemotivazioni e le credenze che spingono l’in-dividuo al gioco del bingo o del videopokere di raccogliere informazioni circa il ruolosvolto dallo specifico gioco nella vita delloscommettitore intervistato, sia dal punto divista economico che da quello affettivo/rela-zionale;

- una scheda anamnestica per la raccol-ta di informazioni socio-anagrafiche, comesesso, età, luogo di residenza, stato civile eprofessione.

Le aree indagate da tale strumento d’in-dagine riguardano:

- le abitudini di gioco (in termini ditempo, di frequenza delle giocate, di denaroscommesso, di motivazione, ecc.);

- le caratteristiche del gioco e l’atteggia-mento del giocatore nei confronti di queste;

- la percezione e le credenze sul gioco;- le caratteristiche del giocatore.

Risultati principali

Identikit del videopokeristaÈ un uomo, ha un’età media di circa 28

anni, è celibe, possiede un livello culturalemedio-basso, è operaio o disoccupato. Nellamaggior parte dei casi la madre è casalinga,mentre il padre svolge la professione di ope-raio. Dalle persone intervistate, il videopo-ker è considerato un amico, un passatempocui ricorrere soprattutto per fuggire dallanoia quotidiana e dall’insoddisfazione chene deriva, nonché fonte per sperare in unasorte economica migliore. Gli aspetti ludico-strutturali che più piacciono di questo gioco,sono: la tecnica di gioco, la velocità dellepartite, i suoni; ciò che, invece, verrebbecambiato volentieri è la difficoltà delle parti-te, insieme alle caratteristiche del luogo incui si gioca (a volte percepiti come piccoli ebui). Il confronto tra giocatori occasionali egiocatori abituali (classificati in funzionedella frequenza di gioco), evidenzia: vergo-gna e senso di colpa, tempo tolto allo studioe al lavoro, problemi economici e impulso agiocare, risultano più accentuati fra i gioca-tori abituali che fra quelli occasionali. Ivideopokeristi che giocano occasionalmentehanno, in media, un locus of control interno,a differenza dei giocatori abituali che fannomaggiore affidamento alla Fortuna e al Caso.A proposito di “luoghi” in cui è possibilegiocare al videopoker, se i bar sono frequen-tati soprattutto da uomini d’età presumibil-mente compresa tra i venti e quaranta anni,le sale gioco sono piene di adolescenti e lapresenza femminile non risulta irrilevante.

Identikit del giocatore di BingoSi tratta di uomo di circa 37 anni, con un

livello d’istruzione medio-superiore, appar-

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tenente al ceto medio; svolge la professionedi impiegato, ha accanto a sé una compagnaanch’essa impiegata o casalinga, e non pre-senta particolari problemi economici. È ungiocatore non problematico.

Il bingo è un gioco che piace molto alledonne, riuscendo a catturare una fetta diindividui che non aveva mai giocato prima:si tratta soprattutto di donne, che risultanonon soltanto le più attratte dal nuovo gioco,ma anche tra le più assidue frequentatricidella sala. Le donne, inoltre, manifestano unmaggiore impulso a giocare e tendono mag-giormente a rincorrere la perdita ritrovando-si, talora, a giocare più a lungo di quanto ini-zialmente stabilito e a provare un certosenso di colpa per il loro gioco eccessivo. Ilbingo è vissuto come un passatempo diver-tente e socializzante, un modo per evaderedalla routine quotidiana e passare un’ora incompagnia di amici e familiari, o soltantoper ritrovarsi circondati da un po’ di gente.Piace per la sua facilità e per le sue caratte-ristiche assimilabili alla tombola; mentrenon è gradita la velocità delle partite. Deisoggetti coinvolti, 1 su 3 è un giocatore abi-tuale: frequenta la sala bingo almeno trevolte la settimana e dichiara di comprare unnumero di cartelle maggiore di quanto fac-cia un giocatore occasionale. Significativa èla differenza tra occasionali e abituali rispet-to al tempo trascorso in sala: i primi vi resta-no al massimo due ore; gli abituali, invece,sembrano trattenersi in sala generalmenteper più di tre ore. Un’altra differenza signifi-cativa si registra per i tempi minimi di gioco:esigua la percentuale degli abituali chegioca per meno di trenta minuti, mentre digran lunga più alta è la percentuale deisociali che preferisce giocare per così pocotempo. Sono principalmente le donne che siaffidano alla fortuna e sono anche quelle chepresentano un locus of control maggiormen-te orientato verso l’esterno. Nonostante isoggetti intervistati rientrino mediamenteben al di sotto della soglia di problematicità,

è presente una non trascurabile percentualedi giocatori che può essere considerata arischio. Tra questi, soprattutto, giocatori abi-tuali che preferiscono recarsi da soli in sala.

Fonte:http://www.cedostar.it/

1.2 STUDI DI PREVALENZA SU GRUPPI SPE-CIFICI DI SOGGETTI

A) Studenti giovani

1.2.1 Ricerca sul gioco d’azzardo nellapopolazione studentesca del Comune di Roma

Indagine svolta, nel corso degli anni sco-lastici 2002-2006, da S.I.I.Pa.C.-SocietàItaliana d’Intervento sulle PatologieCompulsive di Roma presso alcuni istitutiscolastici superiori presenti nel comune diRoma.

Obiettivi: - fornire una stima della prevalenza di

giocatori d’azzardo problematici e patologi-ci tra gli studenti della città di Bolzano.

Metodologia e strumenti di rilevazione Durante gli interventi di prevenzione al

gioco d’azzardo patologico rivolti agli stu-denti e svolti da Siipac, è stato sottoposto untest per valutare la dipendenza da gioco.

Soggetti Target La ricerca ha coinvolto 2798 studenti di

età compresa tra i 13 ed i 21 anni, frequen-tanti alcuni istituti scolastici superiori pre-senti nel territorio.

Risultati principali: - 84,9% dei soggetti testati è risultato un

“giocatore sociale” - soggetto che NONmanifesta alcun problema di gioco;

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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- 9,7% è risultato un “giocatore proble-matico” - soggetto che manifesta alcune dif-ficoltà nel controllo degli impulsi;

- 5,1% è un “giocatore patologico” (sog-getto che manifesta una dipendenza da gioco);

- l’azzardo attrae maggiormente il gene-re maschile: il 70% degli studenti giocatoripatologici è di sesso maschile;

- i giochi d’azzardo preferiti sono laSnai, le carte ed il totocalcio;

- circa il 60% dei ragazzi spende gior-nalmente almeno 15 euro per finanziare lapropria attività ludica;

- il 35,5% degli studenti che ha dichiara-to di avere un cattivo rapporto con i proprigenitori o di avere trascorso un’infanzia infe-lice (su un totale di 31 adolescenti, pariall’1,1% del totale degli studenti intervistati)è risultato un giocatore patologico. Il giocod’azzardo diventa per questi soggetti unmodo per evadere dai problemi familiari.

Fonte: http://www.siipac.it/

1.2.2 Indagine sul gioco d’azzardo tra igiovani veneziani4

Si tratta di una indagine, non rappresen-tativa ma significativa, condotta dal servizioInformaGioco dell’Az.ULSS 12 Veneziana,riguardo il rapporto che i giovani tra i 15 e i20 anni presenti sul territorio venezianohanno con il gioco d’azzardo.

ObiettiviIndagare almeno quattro aspetti relativi

alla percezioni degli adolescenti riguardo ilgioco d’azzardo:

1. la prevalenza del gioco tra gli adolescen-ti ed un eventuale rapporto problematico;

2. le credenze e le opinioni degli adole-scenti riguardo il gioco d’azzardo;

3. la corretta informazione sul giocopatologico;

4. la prevalenza del gioco in famiglia.

Metodologia e strumentiLa ricerca è stata condotta tra gli studenti

delle classi terze e quarte di due istituti superio-ri del territorio veneziano (1 Istituto tecnico ed1 Liceo Classico) nel mese di maggio 2006.

Gli operatori dell’Informagioco hannopresentato nelle singole classi il servizio e loscopo della ricerca, distribuendo il questio-nario in forma anonima da compilare almomento.

Sono stati utilizzati due questionari rela-tivi al gioco d’azzardo:

- il primo, elaborato ad hoc daInformaGioco e costituito da 16 item, con-sente di ottenere un andamento statistico delrapporto esistente tra i giovani veneziani e ilgioco d’azzardo;

- il secondo, costituito da 15 domanderelative a informazioni sul gioco d’azzardo,è stato realizzato partendo da un questiona-rio utilizzato ad un corso per Ispettori delCasinò di Venezia.

Soggetti targetIl campione che ha preso parte alla ricer-

ca è costituito da 400 studenti di due istitutisuperiori di Venezia, un Istituto Tecnico edun Liceo Classico. I questionari validi al finedella ricerca sono risultati 327, il 60% deiquali compilati da studenti di sesso maschi-le. l’età media del campione è di 17 anni.

Risultati principali- Il 17% degli studenti gioca a carte o a

giochi da tavolo a soldi, il 10% gioca al grat-ta e vinci, il 9,8% a Lotto o Superenalotto,mentre il 38% del campione afferma di nongiocare affatto;

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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4) G. Iraci Sareri, S. Scartabelli. In Linea d’incontro. Esperienze e contributi per una riflessione critica sui percorsidalla follia alla salute. Rivista semestrale dell’Associazione Genitori Comunità Incontro. Anno I, n.2 Dicembre 2005.

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- rispetto la frequenza con cui gli studen-ti giocano d’azzardo in un anno, si rileva cheil 10,4% gioca a carte più volte al mese, il32% poche volte all’anno, mentre il 56,3%ammette di non giocare mai a carte. Perquanto riguarda gli altri tipi di giochi d’az-zardo, la maggior parte del campione affer-ma di non giocare mai;

- la prevalenza del gioco d’azzardodichiarata tra i minorenni risulta del 59%, dicui 8% dichiara di praticare o di aver prati-cato giochi espressamente vietati dalla leggeai minori e anche considerati dalla letteratu-ra ad alta capacità di indurre addiction;

- l’1,8% degli intervistati dichiara che lediscussioni per la gestione del denaro coigenitori riguardano il gioco.

Fonte: http://www.provincia.venezia.it/

1.2.3 Ricerca-intervento sul fenomenodelle new addiction in adolescenza5

L’Unità Operativa SempliceDipartimentale “Nuove Forme diDipendenza”, afferente al DipartimentoDipendenze dell’Azienda Sanitaria LocaleCaserta1, ha condotto un’indagine conosci-tiva presso alcune Scuole Medie Superioripresenti nel territorio di competenza dellaASL. L’indagine sul gioco d’azzardo costitui-sce una parte dell’indagine più ampia suquattro forme di dipendenza: Gambling,internet Addiction Disorder, dipendenza davideogiochi e da cellulare. La ricerca è statacondotta nell’anno scolastico 2005-2006.

Obiettivi:- attuare un intervento di informazione e

sensibilizzazione rivolto agli studenti e agliinsegnanti, per stimolare la riflessione sullenuove forme dipendenza;

- rilevare la prevalenza delle NewAddiction nel territorio campano.

StrumentiPer la parte specifica sul gioco d’azzardo,

è stato utilizzato un questionario che si rifàai nove criteri diagnostici del DSM IV, messia punto dall’American PsychologicalAssociation (APA).

Soggetti targetLa ricerca ha coinvolto 1023 studenti di

diversi istituti scolastici superiori presentinella Provincia di Caserta e ricadenti nel ter-ritorio di competenza dell’ASL CE/2. rispettola parte sul gioco d’azzardo sono stati consi-derati validi 1002 questionari. Il campione ècomposto per il 53% da femmine e 47%maschi. Di essi il 5% ha 15 anni, il 38% ha16 anni, il 43% 17 anni ed il 14% 18 anni.

Risultati principali Il 6% dei ragazzi ha riportato un compor-

tamento di gioco d’azzardo problematico. Fonte: http://www.federserd.it/

1.2.4 Comportamenti a rischio e stili divita dei giovani toscani: i risultati delle inda-gini EDIT – 2005-20086

Si tratta dell’indagine condottadall’Agenzia Regionale di Sanità dellaToscana sui giovani che frequentano lescuole medie superiori dellaRegione,che tende ad analizzare nume-rosi comportamenti a rischio giovanili.Nella recente rilevazione del 2008,l’ARS ha introdotto una sezione specifi-ca sulla propensione al gioco d’azzardo.La rilevazione è stata svolta nel periodofebbraio-maggio 2008.

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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5) Di Martino., Vitale M.G., Ferrara V., D’Amore. A., in Mission n.20/20069.6) Documenti ARS- Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, n.41, novembre 2008.

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Obiettivi della sezione specificaRilevare la diffusione del gioco d’azzardo tra

gli studenti toscani e la loro propensione al GAP.

Metodologia e strumentiAgli studenti è stato consegnato un que-

stionario, da compilarsi con l’utilizzo delpalmare. Rispetto alla sezione riguardante ilgioco d’azzardo, ai ragazzi è stato chiesto senel corso della loro vita avevano mai gioca-to o scommesso soldi, la tipologia dei giochio scommesse fatte; la frequenza di gioco nelmese ed il luogo.

Ai ragazzi è stato somministrato ilLie/Bet, che permette l’individuazione deisoggetti a rischio.

Soggetti coinvoltiLa selezione del campione è avvenuta

considerando tutte le tipologie di istituti diistruzione secondaria. La ricerca ha coinvol-to 5.231 studenti toscani delle scuole mediesuperiori di 14-19 anni. Il 45,3% del cam-pione rappresentato da maschi.

Principali risultati- Il 50,8% degli studenti dichiara di

avere giocato almeno una volta nella vita adun gioco d’azzardo, in particolare i maschi(67,2% contro il 37,1% delle femmine).

- Nella distribuzione dell’età,si registranoi picchi più elevati a 16 e 18 anni, con unadifferenza di genere, nel primo caso a favoredei maschi e nel secondo delle femmine.

- Tra i soggetti che hanno riferito di avergiocato d’azzardo almeno una volta nella vita,il gioco preferito è il Gratta e Vinci (87,3% deicasi), seguito da biliardo o altro gioco di abili-tà (55,7%) e dal superenalotto (44%).

- I 3 giochi sono stati praticati almenouna volta al mese nel 56,6%, 53,9% e69,4% dei casi.

- I giocatori frequenti (3-6 volte/settima-na, tutti i giorni) sono risultati il 5,1% per ilgratta e Vinci, l’8,2% per il biliardo e l’1,8%per il superenalotto.

- Tra gli studenti che hanno compilatoil test Lie/Bet, il 19% (m=25%; f=10,4%)ha risposto affermativamente ad una oentrambe le domande, rispecchiando laproblematicità di questo fenomeno. Taleprevalenza, rapportata al totale del cam-pione, i soggetti che risultano avere unproblema con il gioco d’azzardo sono il9,7% (m=16,4%; f=4).

- Rispetto quanto emerso sono stati iden-tificati 3 sottogruppi dal campione originaledi soggetti: giocatori problematici, non pro-blematici e non giocatori (17,7%).

- Determinate caratteristiche dei soggetti(tipo di istituto scolastico frequentato, rendi-mento scolastico), alcuni stili di vita (bingedrinking, consumo di tabacco, rapporti ses-suali in età precoce, bullismo, ecc.) e com-portamenti a rischio (fumare sigarette rego-larmente, avere avuto incidenti stradali conconseguenze) risultano associate positiva-mente alla problematicità con il gioco d’az-zardo. Nello specifico:

- nei licei si registra una percentuale piùalta di non giocatori (32%), mentre negli isti-tuti professionali la percentuale dei giocato-ri problematici arriva al 40% circa;

- riguardo l’andamento scolastico, pas-sando dal giocatore problematico al nongiocatore, le percentuali di studenti chedichiarano livelli alti di rendimento mostra-no un andamento crescente, trend che risul-ta ribaltato nel caso di bassi livelli di rendi-mento scolastico;

- il comportamento da bullo risulta diffu-so nel41,3% dei Giocatori problematici, in1/5 di quelli sociali e 1/10 dei non giocatori;

- avere avuto rapporti sessuali in età pre-coce (<=14 anni) appartiene al 23% dei gio-catori problematici, al 13% di quelli socialied alò 10% dei non giocatori;

- i giocatori problematici dichiarano difumare sigarette regolarmene nel 40% deicasi, di aver assunto negli ultimi 30 giornisostanze illegali nel 45% dei casi ed in quasiil 60% di aver avuto episodi di binge drin-

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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king.queste percentuali diminuiscono sensi-bilmente se si considerano i giocatori socia-li ed i non giocatori;

- l’80% degli studenti che non ha maigiocato d’azzardo non ha avuto incidentistradali mentre guidava un mezzo, nel casodi giocatori non problematici tale percentua-le raggiunge il 63,8% per poi arrivare ameno del 47% tra i giocatori problematici.

Fonte: http://www.bollettinodipendenze.it/

1.2.5 Indagine sul comportamento delgioco d’azzardo in Toscana: entità del feno-meno nella popolazione e in gruppi speciali7

L’indagine, realizzata dall’AssociazioneGenitori Comunità Incontro di Pistoia, incollaborazione con la Facoltà di Psicologiadell’Università di Firenze, nel territorio diPistoia, Prato e Firenze, è stata condotta nelperiodo Giungo 2004-Aprile 2005.

Obiettivi: - rilevare l’entità de fenomeno nelle sue

diverse articolazioni sociale, problematico epatologico nel territorio di Firenze-Prato-Pistoia al fine di programmare azioni appro-priate ai bisogni di natura assistenziale-tera-peutica e di tipo sociale-preventivo.

Metodologia e strumenti di rilevazione Attraverso un’intervista telefonica, realiz-

zata da personale opportunamente istruito, èstato somministrato il test T-GAP, apposita-mente costruito e articolato in 3 parti:

- parte socio-anagrafica; - test SOGS ;- parte finale utile alla rilevazione di

atteggiamenti ed opinioni sul gioco, agliinteressi legati al gioco d’azzardo e alleemozioni ricercate nel gioco.

Soggetti Target La ricerca ha coinvolto un campione rap-

presentativo di 2100 soggetti residenti nelcomprensorio metropolitano di Firenze-Prato-Pistoia, di questi, 1568 hanno parteci-pato all’indagine, suddivisi in 6 gruppi:

- popolazione generale;- soggetti alcoldipendenti in trattamento; - giocatori in trattamento; - soggetti con diagnosi psichiatrica;- soggetti in trattamento per dipendenze pato-

logiche presso i sert e le comunità terapeutiche;- frequentatori di centri scommesse.

Risultati principali - Il 2% della popolazione generale è

risultata un “giocatore patologico”, conside-rando tutto l’arco della vita come riferimen-to temporale di indagine.

- Nei gruppi di controllo, tendenzialmentela percentuale di giocatori patologici aumenta,indicando una maggiore presenza di comorbi-lità nei soggetti tossicodipendenti in trattamen-to, degli avventori di punti scommessa.

- Rispetto alla popolazione generale, ilgiocatore d’azzardo patologico in trattamen-to non presenta differenze significative perquanto riguarda l’età, lo stato civile, la pre-senza o meno di figli, mentre c’è una ten-denza ad una scolarizzazione inferiore.

- Il giocatore d’azzardo patologico fumain modo significativamente maggiore rispettoalla popolazione generale e anche rispetto ilgruppo degli avventori di punti scommesse.

- Rispetto la presenza di almeno un geni-tore con problematiche legate al gioco, si evi-denzia una percentuale elevata ditale condi-zione sia nel gruppo dei giocatori in tratta-mento, sia tra gli avventori di punti scommes-se rispetto alla popolazione generale.

- Rispetto la motivazione al gioco, nelgruppo dei giocatori patologici in trattamen-to, l’evitamento del dolore e la ricerca di

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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7) G. Iraci Sareri, S. Scartabelli. In Linea d’incontro. Esperienze e contributi per una riflessione critica sui percorsi dallafollia alla salute. Rivista semestrale dell’Associazione Genitori Comunità Incontro. Anno I, n.2 Dicembre 2005.

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sensazioni forti, accanto al recupero deisoldi, risultano centrali, mentre nel gruppodegli avventori dei punti scommessa e dellapopolazione generale è il tempo libero lamotivazione prevalente.

Fonte: http://www.altroazzardo.it

B) Gestori e frequentatori di locali pubblicidi gioco

1.2.6 Progetto IN.contro. Ricerca sulGioco d’azzardo

La ricerca, che si colloca nell’ambito delpiù ampio progetto di prevenzione “IN.con-tro”, finanziato dal Piano di Zona diCasalmaggiore (Cremona), è stata attivataper rilevare il grado diffusione del giocod'azzardo sul territorio casalasco, costituitodi 20 piccoli comuni. Titolare del progetto èl'Associazione di Volontariato “Il Gabbiano”di Casalmaggiore. La ricerca è stata condot-ta da Settembre 2005 a Settembre 2006.

Obiettivi:- valutare l'impatto e la portata del gioco

d'azzardo legalizzato nel territorio diCasalmaggiore;

- valutare la percezione del fenomenoda parte di esercenti del gioco;

- osservare direttamente le modalità digioco.

Metodologia e strumentiLa ricerca si è sviluppata in 3 fasi:1. la mappatura degli esercizi pubblici

presenti sul territorio casalasco dove c’è lapossibilità di giochi al fine di valutare l’offer-ta di gioco;

2. lo svolgimento di interviste strutturatecondotte presso gli esercenti dei locali, aiquali, rappresentando degli osservatori privi-legiati, è stato chiesto di definire un profiloipotetico e le abitudini del giocatore-tipo

che conoscono e di valutare se esiste un pro-blema sociale legato a questa attività. I gio-catori di cui si è ottenuto il profilo sono pre-valentemente quelli del lotto e quelli deivideopoker – slot machines;

3. in questa fase i ricercatori ed i volonta-ri dell’Associazione si sono mescolati congli avventori dei locali con maggior affluen-za, per osservare dal vivo l'afflusso di gioca-tori e la modalità di gioco.

Soggetti targetIl campione degli esercenti intervistati è

di 53 persone (su un totale di 57, con unindice di adesione del 93%), per il 58,5%rappresentato da donne. L’età media delcampione è di 37 anni, con una discretaanzianità di servizio (solo l’11,7% degliesercenti intervistati lavora nell’esercizio daqualche mese) e che lavora almeno 10 ore algiorno presso il locale.

Per la fase di osservazione, condotta per lamaggior parte della volte da una coppia diricercatrici, sono state impiegate 142 ore. Inuna prima parte sono state stimate le variabilisocio-demografiche guardando il giocatore(sesso ed età). Si è poi misurato il tempo didurata della giocata, come parametro di unpossibile legame problematico con il gioco.

In seguito sono state osservate modalitàdi comportamento, alcune comuni tra Lottoe Videopoker, altre specifiche.

Nella scelta delle manifestazioni daosservare le ricercatrici hanno fatto riferi-mento ai criteri del DSM IV, secondo cui ilGAP è un comportamento persistente ericorrente, il soggetto è completamenteassorto e non riesce a smettere di giocare,mostrando irritabilità, e, spesso, distorsionidel pensiero ( es. superstizione).

RisultatiSulla base delle risposte fornite dagli

esercenti e dell’osservazione condotta tra gliavventori dei locali di gioco, sono stati deli-neati i profili:

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giocatore del Lotto:- il 47,6% ritiene trattarsi di una donna;

per il 68,5% il giocatore medio è una perso-na adulta di 35-55 anni o più matura, fino ai70 anni (26,3%). Per il 60% degli intervista-ti il giocatore è un soggetto sposato, occupa-to (33,3%) o casalinga (23%), di un livellosocio-culturale medio-basso;

- per l’85% degli esercenti, il giocatoretipo si reca più volte la settimana (85%), pro-babilmente nei giorni antecedenti l'estrazio-ne, e soprattutto durante le ore della mattina;

giocatore di videopoker:- l’80% ritiene si tratti di un soggetto di

genere maschile, di età compresa tra i 35 edi 55 anni (per il 60% degli esercenti), seguitida giovani di 18-35 anni;

- per il 45,7 % degli intervistati il giocato-re di videopoker è un operaio, e per il 14,3 %.

- Per il 44% degli esercenti il giocatoredi videopoker si reca al locale ogni giorno opiù volte la settimana e per il 26,5% trascor-re oltre un’ora a giocare. Il momento prefe-renziale è quello dell'aperitivo.

Fonte: www.cedostar.it

1.2.7 Silver shadow: la normalità deviante.Indagine su dipendenza da gioco, uso di stu-pefacenti e abuso di alcol tra i frequentato-ri dei bar nei quartieri di Bologna8

Si tratta di una ricerca condotta nel 2005-2006 dall'Osservatorio EpidemiologicoMetropolitano Dipendenze Patologiche diBologna.

Obiettivi:- stimare la prevalenza di comportamen-

ti a rischio relativamente all’uso di stupefa-centi e all’abuso di alcol, di problematichecollegate alla dipendenza da gioco, dei pro-

blemi psicologici, psichiatrici e socio sanita-ri tra i frequentatori dei bar nei quartieridella prima periferia della città di Bologna;

- indagare la relazione tra dipendenza dagioco e presenza di slot machines nei locali.

Metodologia e strumenti- Sono stati “mappati” i bar dei quartieri

della città di Bologna “Navile” e “SanDonato”, verificando la presenza di macchi-nette per gioco e di salette interne. I localisono stati classificati in base alla modalitàprevalente di utilizzo in “locali di ritrovo”,locali di “passaggio” e locali “per aperitivi”.

- Sono state raccolte informazioni rela-tivamente al numero di “slot machines”presenti.

- È stato costruito un questionario pren-dendo in considerazione 7 indicatori cuicorrispondono variabili predefinite a rispostechiuse: tipologia dei locali, caratteristichedei soggetti, abitudine al gioco nell’ultimoanno, uso stupefacenti, uso di alcol, com-portamenti pericolosi nell’ultimo anno, pro-blemi vari nell’ultimo anno.

- Per definire le caratteristiche dei sog-getti sono stati considerate le variabili socio-anagrafiche: sesso, età, luogo di abitazione,nazionalità, situazione abitativa, stato civile,titolo di studio, occupazione, reddito mediomensile.

- L’abitudine al gioco è stata indagata uti-lizzando alcuni items del test SOGS, chie-dendo informazioni su giochi e frequenzanel corso dell’ultimo anno, ed utilizzando icriteri diagnostici del DSM IV per il giocod’azzardo patologico (pensare al gioco fre-quentemente, bisogno di giocare somme didenaro crescenti, sforzi infruttuosi per smet-tere, sentirsi agitato quando si cerca di smet-tere, giocare per sfuggire alle difficoltà, gio-care per rifarsi di perdite, mentire per dissi-mulare le reali abitudini al gioco, commette-

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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8) A cura di Pavarin R.M.

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re atti illeciti per procurarsi denaro per gio-care, mettere in pericolo relazioni affettive acausa del gioco, contare su altri per otteneredenaro per il gioco).

- I soggetti che hanno risposto positiva-mente a cinque o più items del DSM IV sonostati classificati come “giocatori patologici”(hanno sviluppato dipendenza dal gioco),per risposte positive da uno a quattro items èstata utilizzata la classificazione di “giocato-ri sociali” (soggetti ad alto rischio di diveniregiocatori patologici).

Soggetti targetIn 26 bar sono stati intervistati 308 soggetti.Il campione è costituito per l’85% si trat-

tava di maschi, per l’11% di soggetti stranie-ri, per l’86% residenti a Bologna città:

- l’età media del campione è 43.4 anni;- il 56% abita con la famiglia di origine,

il 39% è coniugato, il 46% ha il diploma discuola media superiore, il 69% lavora, il18% è pensionato.

Risultati principaliGiochi nel corso dell’ultimo anno- L’abitudine al “gioco” risulta molto dif-

fusa: il 76% degli intervistati ha dichiarato diaver provato almeno uno dei giochi indagatinel corso dell’ultimo anno, il 33% almenodue, il 16% almeno quattro.

- Tale abitudine risulta più frequente peri soggetti intervistati nei bar di passaggio, mala quota di soggetti con più di un gioco risul-ta più elevata nei locali di ritrovo.

- Nel corso dell’ultimo anno, il 60% hagiocato almeno una volta al Lotto, il 24% alTotocalcio/totogol, il 21% ha acquistatoalmeno un “gratta e vinci”, il 16% ha acqui-stato almeno un biglietto della lotteria, il14% ha giocato con le slot machines o acarte per soldi, l’8% ha giocato a Bingo o èstato al Casinò, il 7% ha scommesso allecorse, il 6% ha scommesso su altri sport, il4% ha giocato in Borsa, l’1% altri giochi diabilità e scommesse su internet.

- Diagnosi gioco d’azzardo DSM IV – - Il 10% degli intervistati ha dichiarato di

“pensare al gioco frequentemente”, il 7%“ha giocato per rifarsi”, il 5% “si è sentitoagitato/irritabile quando ha provato a ridur-re/sospendere” o ha “mentito per dissimula-re sulle sue abitudini di gioco”, il 4% gioca“per sfuggire alle difficoltà” o “ha fatto sfor-zi infruttuosi per smettere” o “ha bisogno digiocare somme crescenti”, l’1% ha commes-so “atti illeciti”o “ha messo in pericolo lerelazioni affettive”o “conta su altri per otte-nere denaro”.

- Il 15% ha risposto affermativamente adalmeno un item, l’11% ad almeno 4 items(gioco sociale), il 3.6% a più di quattro(gioco patologico). Le percentuali più eleva-te si ritrovano tra gli intervistati nei locali diritrovo.

Gioco sociale- Tra gli intervistati almeno il 15% ha

problemi con il gioco d’azzardo e perl’11.4% si può utilizzare la definizione di“gioco sociale”.

- La prevalenza risulta più elevata tra gliintervistati nei locali di ritrovo e nei localidove è presente almeno una slot machines.

- La probabilità è più elevata tra i maschirispetto alle femmine, tra gli stranieri rispettoagli italiani, tra i residenti fuori provinciarispetto ai residenti in provincia e tra i sog-getti più giovani, in particolare tra chi hameno di 30 anni.

- Per quanto riguarda la condizione pro-fessionale, si evidenziano i soggetti senzalavoro e, nello specifico delle categorie pro-fessionali, il rischio risulta più elevato per glioperai, per chi svolge lavori manuali e per isoggetti con reddito medio mensile inferiorea 1200 euro.

- Per quanto riguarda la partecipazione agiochi vari nel corso dell’ultimo anno, si notacome il rischio aumenti col numero di giochi.

- La probabilità è più elevata tra chi hagiocato con le slot machines, tra chi è anda-

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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to al Casinò, tra chi gioca a carte per soldi,tra chi effettua scommesse alle corse e tra chigioca in borsa.

- Per quanto riguarda l’uso di stupefacen-ti la probabilità risulta più elevata per chi haprovato almeno una volta una qualsiasisostanza stupefacente, soprattutto relativa-mente al consumo recente. Tra le singolesostanze si evidenzia l’uso di cannabinoidi ecocaina.

- Per quanto riguarda l’alcol, in partico-lare relativamente agli “stili del bere”, la pre-valenza risulta più elevata per chi ha rispostopositivamente ad almeno due items del testC.A.G.E.

- Tra i soggetti con definizione di “giocosociale” non si evidenzia un rischio di com-portamenti pericolosi nell’ultimo anno piùelevato rispetto agli altri intervistati.

- Relativamente ai problemi che gli inter-vistati hanno dichiarato di avere avuto nelcorso dell’ultimo anno, hanno una definizio-ne di giocatori sociali il 36% degli intervistaticon problemi con la giustizia, il 16% di quel-li con problemi economici, il 16% di quellicon un qualsiasi problema di tipo psicologi-co, il 15% di chi ha effettuato trattamenti conpsicofarmaci, il 21% di chi ha dichiarato disoffrire di sentimenti di persecuzione, il 19%di chi ha avuto attacchi di panico, il 18% dichi ha sofferto di disturbi del sonno.

Gioco patologico- La prevalenza di soggetti con diagnosi

DSM IV di “gioco patologico” è del 3.6%.Risulta più elevata tra gli intervistati nei loca-li di ritrovo e la presenza/assenza di slotmachines è irrilevante. Infatti la probabilità ditrovare soggetti con questa diagnosi è la stes-sa sia nei locali in cui erano presenti le “mac-chinette”, sia in quelli dove non ce n’erano.

- Si tratta esclusivamente di maschi, laprobabilità è maggiore tra gli stranieri, tra iresidenti fuori provincia, tra chi vive “conaltri” e tra i soggetti con età compresa tra 30e 40 anni. Non si evidenziano differenze

significative per quanto riguarda il livello discolarità.

- Per quanto riguarda la condizione pro-fessionale, si evidenziano i soggetti senzalavoro e, nello specifico delle categorie pro-fessionali, il rischio risulta più elevato per glioperai, per gli artigiani e per i soggetti conreddito medio mensile inferiore a 600 euro.

- Per quanto riguarda il numero di gio-chi, si nota che il gioco patologico riguardaesclusivamente chi ha dichiarato di aver par-tecipato ad almeno due tipi diversi di gioconel corso dell’ultimo anno. La probabilitàrisulta più elevata tra i soggetti che frequen-tano i Casinò, giocano a carte per soldi e conle slot machines.

- Relativamente ai comportamenti peri-colosi si nota una maggiore probabilità (nonstatisticamente significativa) per chi hadichiarato di aver guidato dopo aver bevutoalcolici. La probabilità risulta più elevata trachi ha usato stupefacenti nella vita rispetto alconsumo recente.

- Relativamente ai problemi che gli inter-vistati hanno dichiarato di avere avuto nelcorso dell’ultimo anno, la probabilità di dia-gnosi di gioco patologico risulta più elevataper gli intervistati con problemi psichiatrici,con trattamenti con psicofarmaci, con alluci-nazioni, per chi ha sofferto di paranoia e perchi ha avuto disintossicazioni da stupefacenti.

Conclusioni- L’abitudine al gioco risulta molto eleva-

ta e riguarda oltre il 70% degli intervistati. - Si segnala un alto numero di soggetti

che gioca a carte per soldi, utilizza abitual-mente le slot machines, scommette, va alcasinò: il 10% pensa al gioco frequentemen-te, il 7% gioca per rifarsi dalle perdite subite.

- Almeno il 15% degli intervistati è arischio di dipendenza da gioco:

- tra i “giocatori sociali” (11%), si evi-denziano gli stranieri, chi gioca a carte persoldi, chi gioca al lotto, chi va al casinò e chiacquista i “gratta e vinci”. Da rilevare che

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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tale rischio risulta più elevato nei locali incui sono presenti le slot machines. Si rilevainoltre l’associazione con problemi di tipopsicologico.

- Risultano maggiormente a rischio di“gioco patologico” (4%), i soggetti cioè per iquali è molto probabile una diagnosi didipendenza da gioco, i maschi, gli stranieried i positivi al test CAGE. Si evidenzia inol-tre l’associazione con ansia, paranoia e trat-tamenti con psicofarmaci.

- Per quanto riguarda la relazione tragioco problematico e uso di stupefacenti, darilevare che per la definizione di gioco socia-le la probabilità risulta più elevata per chi haprovato almeno una volta una sostanza stupe-facente (cannabinoidi, cocaina), soprattuttorelativamente al consumo recente, mentre laprobabilità di diagnosi di gioco patologicorisulta più elevata tra chi ha usato stupefacen-ti nella vita rispetto al consumo recente.

Fonte: http://www.ossdipbo.org/

1.2.8 Gioco d’azzardo lecito ad Arezzo:interviste agli esercenti di esercizi con slot-machine e lotto9

Si tratta di una ricerca-azione effettuatatra gli esercenti del Comune di Arezzo inpossesso di slot machine e gioco del lottonel proprio locale.

La ricerca, promossa dal Gruppo di LavoroInteristituzionale G.A.N.D. in collaborazionecon il Cedostar (Centro Documentazione eRicerca del Ser.T. di Arezzo), ha preso inesame gli esercizi aretini nel periodo compre-so tra gennaio e maggio 2006.

Obiettivi:- mappare la distribuzione dei locali di

giochi leciti nel Comune di Arezzo;

- raccogliere informazioni dagli esercen-ti per costruire un primo identikit del gioca-tore abituale e del giocatore assiduo;

- sensibilizzare verso il gioco d’azzardopatologico e portare a conoscenza degliesercenti di uno spazio di cura istituito dallaAsl 8 di Arezzo per affrontare il fenomeno.

Metodologia e strumenti L’indagine è stata effettuata con gli eser-

centi del Comune di Arezzo che possiedonoapparecchi di intrattenimento e gioco dellotto nel proprio locale. Sono stati presi inesame gli esercizi aretini in possesso di slotmachine e gioco del lotto nel proprio localenel periodo compreso tra gennaio e maggio2006 e si è cercato di intervistare tutti gliesercenti. Per la totale realizzazione del pro-getto di ricerca epidemiologica è statoimpiegato circa un anno.

La ricerca è stata svolta tramite un’inter-vista strutturata somministrata face-to-face aigestori divisa in quattro sezioni:

- caratteristiche del locale e sui suoi fre-quentatori;

- caratteristiche dei giocatori che fre-quentano l’esercizio (slot machine e lotto);

- opinioni degli esercenti rispetto i com-portamenti di “giocatori assidui”;

- conoscenza degli esercenti dei servizi Asl.

Soggetti targetDei 107 esercenti contattati, 20 (pari al

18,7%) hanno rifiutato l’intervista. I restanti 87 hanno costituito il campione

a cui si riferiscono i dati di questa ricerca. Tra gli intervistati vi sono 76 proprietari

dell’esercizio (87,4%) e 8 dipendenti (9,2%).

Risultati principali emersi dall’intervistaProfilo del giocatore di slot-machine

secondo i gestori:- si tratta di un maschio, prevalentemen-

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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9) Ranieri F., Bonicoli C., Cocci V., Frullano D., Mencaroni G., Sangalli M., Dimauro P.E., in Bollettino delledipendenze, n.3/2007.

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te adulto, aretino o comunque italiano;- gioca in un qualunque giorno della set-

timana e prevalentemente di pomeriggio;- per il 41,4% dei gestori la giocata

media dura tra i 15 ed i 60 minuti e per il33,3% supera l’ora;

- l’8% dei gestori ritiene che il giocatoredi slot-machine beve alcolici mentre gioca;

- nessun esercente segnala soggettiminorenni che giocano.

Profilo del giocatore di lotto secondo igestori:

- per il 12,6% dei gestori si trattaIndifferentemente di un soggetto maschio ofemmina, mentre per il 12,6% è prevalente-mente femmina. Nella maggioranza dei localiè di età adulta (31– 60 anni), aretino o italiano;

- gioca durante l’intera settimana e comefascia oraria privilegia il pomeriggio;

- per il15% degli esercenti, il numero digiocate per settimana è di una o due, mentreper il 19,5% si tratta di giocare più frequen-temente;

- in 25 locali su 35 (8%) il singolo fre-quentatore dell’esercizio settimanalmentegioca circa 50 euro. In 8 locali supera disolito questa cifra;

- in 2 esercizi sono segnalati minorenniche giocano;

- profilo del giocatore abituale ed assi-duo secondo i gestori;

- il giocatore “abituale di slot” risultaprevalentemente maschio, adulto o menospesso giovane e la durata della sua giocatanon supera i 15 minuti;

- il giocatore “abituale di lotto” è preva-lentemente donna, adulta o meno spessoanziana, gioca mediamente 3 o 4 volte a set-timana;

- il giocatore “assiduo” è maschio, adul-to, aretino o comunque italiano e a causadel gioco ha sviluppato problemi familiari,

relazionali ed economici tanto da ricevere ilconsiglio di limitare il gioco da parte dellostesso esercente a cui, peraltro, chiede pre-stiti di denaro per poter giocare.

Fonte: http://www.cedostar.it

PARTE 2STUDI SVOLTI SU SOGGETTI IN TRATTA-MENTO PRESSO LE STRUTTURE PER LEDIPENDENZE DI PREVALENZA - STUDI SUSOGGETTI IN TRATTAMENTO

2.1 Tossicodipendenza e gioco d’azzardo10

La ricerca è stata condotta presso il SerTdi Gallarate (Va) dal Luglio 1999 al Gennaio2000, su pazienti tossicodipendenti da eroi-na che svolgevano un trattamento ambulato-riale o residenziale e che hanno accettato dipartecipare allo studio.

Obiettivi: - fornire una stima della prevalenza di

soggetti tossicodipendenti in carico al SerTdi Gallarate (Milano) che hanno giocatod’azzardo nell’arco della loro vita e a qualelivello di problematicità;

- verificare l’esistenza di specifici giochid’azzardo "preferiti" dai giocatori patologici,eccessivi e sociali e la presenza di compor-tamenti problematici relativi al gioco.

L'ipotesi è stata quella di verificare se sipossa identificare una struttura di personalitàdipendente dove sostanze stupefacenti egioco d'azzardo ricoprono il ruolo di equiva-lenti funzionali e siano sintomi sostitutivil'uno dell'altro, ritenendo quindi possibileincludere il comportamento del gioco d'az-zardo problematico nella classe diagnosticadella dipendenza anche in mancanza di unagente esogeno esterno con effetti psicotropi.

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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10) Capitanucci D, Biganzoli A, in Personalità/Dipendenze, n.8 anno 2000.

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Metodologia e strumenti di rilevazione Agli utenti tossicodipendenti da eroina

che svolgevano un trattamento ambulatoria-le presso il SerT di Gallarate e che avevanoespresso il proprio consenso a partecipareall’indagine, uno psicologo del Servizio hasomministrato il questionario SOGS racco-gliendo anche i dati anamnestici essenziali ele informazioni inerenti l’uso di sostanze stu-pefacenti.

Non sono stati inclusi nel presente stu-dio i pazienti con diagnosi primaria di giocod’azzardo, né i pazienti con diagnosi prima-ria di alcolismo. Nessuna forma di paga-mento è stata corrisposta ai soggetti persostenere l'intervista.

Soggetti Target Hanno accettato di collaborare 48 sog-

getti su 75; di questi 40 hanno effettivamen-te risposto, mentre 8 sono risultati irreperibi-li al momento della convocazione al collo-quio; i rimanenti 20 hanno rifiutato o nonhanno dato nessuna risposta alla lettera.

Tutti i soggetti intervistati avevano assun-to eroina nel corso della loro vita; inoltrel’82,5% di loro aveva assunto anche cocai-na, il 67,5% cannabis, il 55% metadone, il42,5% alcol ed il 22,5% altre sostanze ille-gali quali anfetamine, LSD ed ecstasy.

L’85% degli intervistati era di sessomaschile (34 soggetti). L’età era compresa trai 25 ed i 44 anni, con una media di 36 anni.

Il 45% viveva nella famiglia di origine, il37,5% con il partner in nucleo autonomo, il15% da solo ed il 2,5% era in altre situazio-ni abitative.

La scolarità media dei pazienti intervista-ti era per il 62,5% la scuola dell’obbligo(licenza media inferiore); il 17,5% degliintervistati aveva frequentato le scuole supe-riori, il 15% aveva conseguito il diploma ele-mentare ed il 5% aveva frequentato corsiprofessionali.

Il 67,5% degli intervistati aveva unaoccupazione stabile.

Al momento della somministrazione delquestionario erano tutti in trattamento: il 50 %di loro con metadone a lungo termine, il27,5% era in Comunità Terapeutica residenzia-le, il 17,5% frequentava colloqui al Ser.T. ed il5% era in terapia con farmaci antagonisti.

Principali Risultati - Sui 40 soggetti intervistati, il 32,5% (13

soggetti), ha ottenuto punteggi tali da essereincluso nella fascia dei "giocatori problema-tici"; il 5% (2 soggetti) ha evidenziato segna-li di difficoltà relative al gioco e pertanto èstato incluso nella categoria dei "giocatorieccessivi"; il rimanente 62,5% (25 soggetti),non ha evidenziato problemi relativi al giocod’azzardo, e pertanto è stato inserito nellaclasse dei "giocatori sociali".

- I giocatori problematici si differenzianodai giocatori sociali ed eccessivi sia nelnumero e varietà di giochi in cui si coinvol-gono, sia nella frequenza di gioco: in media,i giocatori problematici partecipano ad unmaggior numero di giochi (3,6) con una fre-quenza continuativa di più volte alla setti-mana, contro 2,5 giochi per gli eccessivi e1,2 giochi per i sociali che giocano solooccasionalmente.

- Tra i "giocatori sociali", i soggetti cheavevano ottenuto un punteggio pari a zero (8utenti, corrispondenti al 20% dei soggettitossicodipendenti intervistati) avevano usatoin media tre sostanze stupefacenti; quelli cheavevano totalizzato un punteggio compresotra 1 e 4 (19 soggetti, pari al 47,5%) usato inmedia 3.84 sostanze ed i "giocatori patologi-ci" (13 soggetti, pari al 32,5%), che avevanoavuto con punteggi uguali o maggiori di 5,avevano usato mediamente 3,92 sostanze.Ciò sembrerebbe indicare che usare molte-plici sostanze stupefacenti potrebbe esserepositivamente correlato alla probabilità digiocare d’azzardo in modo problematico oeccessivo.

- I principali risultati emersi riguardo igiocatori problematici (i 2 soggetti "giocatori

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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eccessivi" sono stati inclusi tra i giocatori pro-blematici) sul versante dei comportamentitipici espressi e dei giochi preferiti, sono:

Partecipazione al gioco: comportamentiproblematici espressi:

- i soggetti GAP, quando giocano perdo-no il controllo sempre quasi sempre: gioca-no più del previsto nel 93% dei casi, inse-guono le perdite, tornando a giocare con ilproposito di recuperare i soldi persi l'80%delle volte, desiderano smettere ma pensanodi non riuscirci nel 33% dei casi.

- Il gioco incide nella loro sfera emotivae sull'immagine di se: il 47% dei soggetti lopercepisce come un problema ed il 60% sisente in colpa a causa del gioco.

- Anche l'area familiare e sociale èpesantemente compromessa: le discussioniin famiglia a causa del gioco avvengono nel67% dei casi, il 73% degli intervistati dichia-ra di essere stato oggetto di critiche altrui acausa del gioco, il 47% ha nascosto prove digioco ai suoi cari ed il 7% ha mentito in rela-zione al gioco, incrinando quel rapporto difiducia reciproca che è alla base di un lega-me familiare intimo. Le specifiche difficoltàrelazionali correlate al gioco si aggiungonoa quelle relative all'assunzione di droga:infatti quasi tutti gli intervistati hanno rileva-to la presenza di discussioni in famiglia sulloro modo di gestire il denaro in genere.Nell’indagine i soggetti specificavano chespesso le discussioni in famiglia erano ine-renti la droga ed il denaro chiesto o "malgestito" per procurarsela. Così l’80% dei gio-catori patologici, e addirittura il 95% deigiocatori non patologici, si è trovato coinvol-to in queste discussioni.

- Nella sfera lavorativa, il 13% degli inter-vistati risultati ricadere nella fascia dei gioca-tori patologici dichiara di avere avuto proble-mi facendo assenze e ritardi a causa del gioco.

- Nell'area legale ed in quella finanziarial'impatto del gioco d'azzardo è rilevante. Il27% degli intervistati ha dichiarato di nonavere restituito prestiti ricevuti ed una mas-

siccia percentuale di questi soggetti ha com-messo azioni illegali per ripianare debiticontratti a causa del gioco o garantirsi lapossibilità di continuare.

- La somma il denaro speso nello stessogiorno è ingente, specie se consideriamo latipologia del campione che appartiene ad unceto sociale medio basso, con limitate risor-se finanziarie. Il 26% dei giocatori proble-matici ha dichiarato di avere speso nellostesso giorno una cifra compresa tra 10.000e 100.000 lire; il 46% tra 100.000 e 500.000lire; il 14% tra 500.000 e un milione. Inoltreil 7% più di 10 milioni.

Partecipazione al gioco: adesione e coinvol-gimento al gioco

- L’87% dei soggetti GAP ha giocato acarte a soldi, e ben il 60% con una frequen-za di più volte alla settimana. Anche l'ade-sione alle slot e poker machines è elevata: il66% dei giocatori patologici vi gioca, il 53%più volte alla settimana. Le scommesse allecorse dei cavalli sono fatte dal 40% dei sog-getti problematici, con il 20% che gioca piùvolte alla settimana. Altri giochi di abilità asoldi, specialmente il biliardo, sono statisvolti con frequenza plurisettimanale dal33% dei soggetti problematici. Le scommes-se su altri sport (soprattutto il calcio) vengo-no fatte più volte alla settimana dal 27% deisoggetti; anche ai dadi il 20% gioca più voltealla settimana.

- Il luogo per eccellenza del gioco d'az-zardo, il Casinò, è frequentato dai giocatoriproblematici nel 46% dei casi, quasi semprein modo occasionale (33%).

- Tra i giochi più "sociali" ed alla portatadi tutti, i giocatori problematici risutano assi-dui giocatori anche in questa tipologia digiochi. L’80% gioca al totocalcio e totogol,l’86% al lotto e al superenalotto, l’80%acquista gratta e vinci, più volte alla settima-na nel 46% dei soggetti intervistati. Solo laLotteria è ritenuta poco attraente, tanto chesolo il 20% dei soggetti problematici ha rara-

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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mente acquistato un biglietto. Il gioco inborsa è del tutto sconosciuto ai soggettiintervistati ricaduti tra i giocatori patologici.

I principali risultati emersi riguardo i gio-catori sociali:

- anche per questi soggetti la perdita dicontrollo è un fattore critico;

- il denaro speso nello stesso giorno daigiocatori sociali, pur essendo inferiore aquello impegnato dai problematici, sfioracifre elevate (poco meno del 40% ha spesotra le 100.000 e le 500.000 Lire e ben il 10%ha superato le 500.000 pur rimanendo sottoil milione);

- la frequenza di gioco pare essere unfattore discriminante tra le due categorie:essa è quasi sempre meno elevata nei gioca-tori sociali, fatto salvo nelle scommesse sullecorse dei cavalli dove invece è più elevata.

Fonte: http://www.pshychiatryonline.it/

2.2 La comorbilità con in gambling in sog-getti eroinomani. Risultati di una ricercamulticentrica11

Il gruppo regionale della Lombardia diricerca sul gioco d’azzardo (GAS), ha volutoevidenziare i legami esistenti tra l’assunzio-ne di sostanze ed il GAP.

La ricerca è stata condotta dal presso 17SerT di 7 province lombarde di Bergamo,Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Sondrio eVarese. Sono stati inseriti i pazienti ospitatiin 3 Comunità Terapeutiche presenti nei ter-ritori dei Dipartimenti delle Dipendenze diVarese e Lodi.

Obiettivi: - valutare e verificare la presenza di cri-

teri comportamentali tipici del gambling,come indicato nel DSM (craving e perdita

del controllo degli impulsi) in pazienticomorbili (tossicodipendenti gamblers);

- individuare correlazioni tra i comporta-menti tipici dei giocatori patologici e la per-dita di controllo.

Metodologia e strumenti utilizzati - Attraverso la ricerca bibliografica inter-

nazionale, si è cercata l’esistenza di un’evi-denza scientifica, che correli la perdita delcontrollo e meccanismi neurobiologici propri.

- La popolazione di riferimento è stataidentificata nell’utenza in carico con diagno-si di dipendenza da eroina; in MMT da oltre3 mesi (MMT stabilizzato) o ospiti di struttu-re residenziali (CT) in una settimana campio-ne. Sono stati invece esclusi i pazienti condiagnosi primaria di GAP o alcoldipenden-za. Sono stati quindi contattati 1780 utenti.

- A questi utenti è stato somministrato ilSOGS – nella versione italiana curata daGuerreschi.

- Sono state formulate alcune domandeper la raccolta delle informazioni socio-demo-grafiche, sulle sostanze stupefacenti utilizzatenell’arco della vita in modo ritenuto significa-tivo (non solo una volta), sulla co-presenza ditossicomania e gioco d’azzardo, sulla frequen-za del gioco negli ultimi periodi di tempo.

Soggetti target: - Il campione rispondente risulta compo-

sto di 998 soggetti (maschi 859 (86,1%),femmine 139 (13,9%); età media 33.8 anni

- Il 9,4 % ha conseguito la licenza ele-mentare, mentre la grande maggioranza haterminato gli studi con il diploma di scuolamedia inferiore (65%). Solo pochi hannoproseguito con corsi professionali (10,4%) oscuole superiori (13,2%). Quasi assenti sonoi soggetti laureati (0,8%).

- L’occupazione largamente prevalente èquella di operaio (42,2%) ma molto rilevan-

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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11) Capelli M., Capitanucci D., Prestipino A., Mangili R., Cheli F.. in Bollettino per le Farmacodipendenze e l’alcoli-smo, n.3-4/2004.

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te è anche la quota di disoccupati (29.2%). - La situazione abitativa/familiare, che

vede la metà del campione vivere ancoracon la famiglia di origine nonostante l’etàmedia non più giovanissima, è probabilmen-te un indice della mancanza di capacità/pos-sibilità di autonomizzazione e di condurreun progetto di vita personale.

- Oltre all’eroina, sostanza primaria diabuso nel 100% del campione in quantocondizione per essere intervistati, anchecocaina (87,3%) e cannabinoidi (77,3%)fanno registrare percentuali di soggettiassuntori assai elevate. Coloro che hannoutilizzato solo eroina o al massimo unaseconda sostanza nell’arco della loro vitasono una minoranza (n.197 pari al 19,7%). Èmolto più comune infatti il poliabuso (n.801,pari al 80,3%), anche se non è possibiledeterminare con i dati derivabili dal questio-nario se si tratta di assunzioni contempora-nee o viraggi di preferenze avvenute nelcorso del tempo; il numero medio di sostan-ze sperimentate dal campione è di 3,83(range 1-7 sostanze).

- Al momento dell’intervista il trattamen-to più largamente seguito era quello metado-nico (79,6%), seguito dagli interventi psico-sociali condotti da un gruppo non trascura-bile di soggetti (34,5%). Poco rappresentatiinvece altri trattamenti farmacologici sostitu-tivo/antagonisti, mentre psicofarmaci e sinto-matici si assestano al 14%.

- Il 40,4% ed il 39,6% dei soggetti hadichiarato di aver giocato d’azzardo prima edurante il periodo di assunzione di eroina,mentre il 24,7%% riferisce di aver giocatodopo la dismissione dall’eroina.

Principali risultati emersiPrevalenza totale

Il calcolo dei punteggi totali al SOGS hapermesso la suddivisione dei giocatori nelletre categorie individuate. Si è registrato unpunteggio medio di 2,33, con un range com-preso tra un minimo di 0, totalizzato da ben

429 soggetti (che non significa tuttavia chequesti soggetti non abbiano mai giocatod’azzardo), e 17, totalizzato da un solo sog-getto. I giocatori patologici risultano essereben il 20,2% (n=202) mentre la percentua-le dei giocatori eccessivi è pari al 12,3%(n=123). La somma dei giocatori patologicie degli eccessivi, definiti qui di seguito “pro-blematici”, determina il fatto che nel nostrocampione circa un intervistato su tre(n=325, 32.5%) attua, o ha attuato, com-portamenti che vanno al di là di ciò che èconsiderato una modalità di gioco non disa-dattiva, equilibrata e finalizzata al diverti-mento. Questo dato sottolinea, come atteso,il coinvolgimento assai maggiore di pazientitossicodipendenti in comportamenti di giocoproblematico rispetto alla popolazionegenerale ed è in linea con la letteratura cheha indicato dati oscillanti dal 10% al 33%.

PoliaddictionI soggetti del campione definiti poliabu-

satori, cioè gli utenti che hanno dichiarato diavere utilizzato più di due sostanze nellaloro vita, risultano essere “giocatori proble-matici” in misura maggiore e statisticamentesignificativa (p<.005), dei soggetti monoabu-satori (rispettivamente 34,8% e 23,4%).Sono state evidenziate relazioni dirette tranumero di giochi utilizzati e tipologie di gio-catore. I soggetti del campione hanno segna-lato mediamente l’accesso a 4,1 tipi di gioconell’arco di vita; la differenziazione per cate-gorie di giocatore evidenzia un trend in cre-scita per cui i “sociali” hanno sperimentatoun numero di giochi inferiore (n=3,4) agli“eccessivi” (n=5,1) e ancor più ai patologici”(n=5,9). In sintesi pare quindi che dedicarsia un numero elevato di giochi si associ aduna maggiore probabilità di cadere in com-portamenti di gioco problematico.

Prevalenza per genereUn dato in accordo con studi condotti

sulla popolazione generale è la maggiore

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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presenza percentuale di soggetti giocatori“problematici” maschi rispetto alle femmine(rispettivamente 35,6% e 13,7) (p<.005).

ConclusioniTali dati hanno portano i ricercatori a

pensare che l’“addiction di processo o attivi-tà”, come il gioco patologico sia estrema-mente prossima, in termini diagnostici enosologici, all’“addiction da sostanze psico-attive”. Ciò può derivare anche dalla compa-rabilità dei criteri indicati dal DSM-IV perdipendenza da sostanze e GAP. Entrambi idisturbi presentano fenomeni di tolleranza,astinenza, craving e la perdita del controlloè inoltre esperienza fondamentale in entram-bi i casi. Il GAP pare quindi che non debbaessere caratterizzato come avviene attual-mente nell’ambito dei disturbi del controllodegli impulsi, di natura ossessivo-compulsi-va, ma come una vera e propria dipendenza,anche se si è oggettivamente in assenza diun agente esterno con effetti psicotropi. Lestrette relazioni tra l’uso di sostanze e ilgioco patologico si evidenziano anche nellapresenza contemporanea di entrambe lesituazioni in diversi soggetti del campione,oppure nel passaggio dell’utente da unapatologia all’altra, come se i due comporta-menti patologici fossero sintomisostitutivi/integrativi l’uno dell’altro.

Fonte: http://www.bollettinodipendenze.it/

2.3 Gioco d’azzardo patologico, funziona-mento borderline e tratti antisociali.Un’indagine preliminare sugli aspetti di per-sonalità dei giocatori d’azzardo attraversol’utilizzo del test MMPI-2.12

La ricerca è stata condotta presso il SerT diArezzo su pazienti che svolgevano un trattamentoambulatoriale per gambling presso il SerT di Arezzo.

Obiettivi: - individuare le elevazioni caratteristiche

del profilo medio dei giocatori maschi delnostro campione utilizzando i punti Tdell’MMPI-2 per le scale di base, di contenu-to e parte di quelle supplementari (MAC-R,APS, AAS, PK, O-H, MDS);

- analizzare la correlazione tra variabili,cioè, eventuali relazioni statisticamenteSignificative tra i dati del nostro campione(punteggi alle scale cliniche, di contenuto eSupplementari, presenza di debiti, tratta-mento farmacologico, esito del trattamento)ed eventuali differenze statisticamente signi-ficative nei punteggi medi delle scale di basetra il nostro campione di giocatori maschi, ilcampione normativo maschile italiano e uncampione di eroinomani.

Metodologia e strumentiSu un totale di 17 utenti afferenti all’ambu-

latorio per il gambling del SerT di Arezzo, 9soggetti (8 maschi e 1 femmina) sono stati sele-zionati. Nella fase iniziale di inquadramentopsicodiagnostica, tutti i soggetti sono stati sot-toposti alla versione italiana del test MMPI-2 e6 anche al test SOGS. Tutti hanno una diagno-si di “gioco d’azzardo compulsivo” secondo ilDSM-IV. Nessun soggetto ha comorbidità conla tossicodipendenza o l’alcolismo.

Soggetti target- Il campione è composto di 9 soggetti

la cui età media di primo contatto con il ser-vizio è di 43 anni, mentre quella di inizio delgioco problematico è di 31 anni;

- un terzo dei soggetti possiede la licen-za elementare, un altro terzo la licenzamedia inferiore, il 22,3% la licenzia mediasuperiore e l’11% è analfabeta.

- Il 44,4% è un lavoratore dipendete, il22,2% è pensionato, l’11,1% è disoccupato, per2 soggetti non è stata rilevata l’informazione.

- Rispetto allo stato civile, il 44,4% è

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12) Cocci V., Benci S., Bonicolini C., Dimauro E., in Personalità/Dipendenze vol.11, fasc. I, marzo 2006.

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coniugato, il 33,4% è celibe, l’11,1% èseparato e un altro 11,1% è vedovo.

- La richiesta di aiuto al Servizio è statafatta dai familiari per tutti e nove i soggetti:coniuge (33,3%), figli (33,3%), fratelli(22,3%), genitori (11,1%).

- Riguardo al tipo di gioco prevalente-mente usato, il 77,8% del campione giocaalle slot-machine, l’11,1% al lotto e l’11,1%alle carte. Il 66,7% del campione riferisce diavere debiti di gioco (Banche, Finanziarie,amici, conoscenti), il 22,2% non ne dichiarae per un soggetto (l’11,1% del campione) ildato non è stato rilevato.

- Rispetto al trattamento farmacologicospecifico per la patologia compulsiva, il55,5% non ha in atto una terapia mentre ilrestante 44,4% è in trattamento.

- Dal punteggio conseguito al test SOGS,il 44,4% del campione ha ottenuto una dia-gnosi di gioco d’azzardo patologico, il22,2% una diagnosi di gioco d’azzardo pro-blematico e per il restante 33,3% il dato nonè stato rilevato.

Principali risultati emersiProfilo medio del campione di giocatori d’az-zardo per le scale di base, di contenuto esupplementari dell’MMPI-2

Il profilo medio del giocatore per le scalecliniche è spostato tutto verso l’alto ad ecce-zione per le scale Hy (Isteria), Mf(Mascolinità/Femminilità) e Si (IntroversioneSociale). Si evidenziano elevazioni modera-te per le scale D (Depressione) e Pa(Paranoia) ed elevazioni notevoli per le scaleHs (Ipocondria), Pd (DeviazionePsicopatica), Pt (Psicastenia), Sc(Schizofrenia), Ma (Ipomania). Dal profilodelle scale cliniche, sembra emergere per ilgiocatore “medio”, un quadro di personalitàdi tipo borderline (secondo il codice diWelsh) caratterizzato da rabbia e risentimen-to, episodi di acting-out alternati a posizionidi incertezza psicastenica rispetto alle deci-

sioni, disturbi somatici vaghi e di natura ipo-condriaca, tensione, ansia e fatica. A ciò siaggiungono alterazioni del tono dell’umore,scarsa empatia, tendenza a diffidare deglialtri e a colpevolizzarli dei propri fallimentievitando le relazioni sociali strette e unascarsa valutazione di sé per cui il giocatore“medio” sembra porsi nella condizione diessere rifiutato o di fallire. Interessante è ilprofilo medio del giocatore per le scale dicontenuto dove troviamo un’elevazionenotevole per le scale DEP (Depressione),HEA (Preoccupazioni per la salute) e TRT(Indicatori di difficoltà di trattamento).Questi dati sembrano confermare una soma-tizzazione dell’ansia nel versante ipocon-driaco (HEA= 66), già sottolineata dall’eleva-zione della scala clinica per l’ipocondria(Hs), a cui si aggiungono un’ideazioneorientata depressivamente (rimuginazione,sensazioni di impotenza e di vuoto e possi-bili pensieri suicidari) (DEP= 68), una visio-ne del sé come inadeguato e infelice (DEPpiù alta della D) e una scarsa fiducia in unpossibile trattamento psicologico con rigidi-tà rispetto alla prospettiva di cambiamento(TRT= 65)11. Il profilo medio delle scalesupplementari evidenzia un’elevazionemoderata delle scale MAC-R (ScalaMacAndrew di Alcolismo rivista) e AAS(Scala di Ammissione di Tossicodipendenza)e un’elevazione notevole per la scala PK(Disturbo Post-Traumatico da Stress).Quest’ultimo dato sembra rilevare la presen-za di sintomi quali sensazioni di intensostress emotivo, ansia e disturbi del sonno,sensi di colpa, depressione, pensieri intrusividisturbanti che sembrano rientrare in unquadro generale “traumatico”, di stressintrapsichico e interpersonale del giocatorequando giunge per la prima voltaall’Ambulatorio (ansia per la sensazione diaver perso il controllo sul gioco, scoperta deibuchi economici da parte della famiglia,pressione e rabbia dei familiari, minacce diseparazioni, denunce, ecc.).

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Il campione dei giocatori: incroci tra variabiliI punteggi T alle scale di base, di contenu-

to e supplementari degli MMPI-2 ed i punteg-gi ottenuti al SOGS sono stati incrociati traloro evidenziando le seguenti relazioni signi-ficative:

- tra la scala clinica Hs (Ipocondria) e lascala supplementare PK (Disturbo post-trau-matico da stress): le ansie e le tensioni chenascono da debiti, pressioni familiari, minac-ce di separazioni del coniuge, ecc. trovanonel giocatore una via di scarica attraverso ilcorpo invece che venire mentalizzate;

- tra la scala supplementare PK e la scaladi contenuto HEA (Preoccupazione per lasalute) che conferma la somatizzazione del-l’ansia: tanto più il giocatore è stressato eansioso tanto più somatizza e si preoccupaper la propria salute anche in assenza di moti-vi reali;

- tra la scala clinica della deviazione psi-copatica (Pd) e il punteggio ottenuto al SOGS.In altri termini, tanto più sono elevati i trattiantisociali tanto più grave pare la dipendenzada gioco e viceversa.

- tra la gravità della scala clinica Pd e lapresenza di debiti di gioco. Tanto più sonoseveri i tratti antisociali tanto più sono presen-ti debiti di gioco nel soggetto e viceversa. Sipotrebbe ipotizzare che gli aspetti antisocialifacilitino nel giocatore il passaggio all’atto, ilricorso a prestiti tramite banche, finanziarie,conoscenti fino a scivolare in veri e propri attidi microcriminalità per finanziarsi il gioco.

Confronto con campioni della popolazionenormale e di eroinomani

Il profilo medio nel campione di giocatorimaschi è stato confrontato con il profilomedio del campione normativo italianomaschile tracciato su norme USA e con il pro-filo medio di un campione di eroinomani perle scale di validità e cliniche dell’MMPI-2.

Non sono emerse differenze significative dalpunto di vista statistico tra i tre campioni. Èstata sottolineata una certa somiglianza tra ilprofilo del campione di giocatori e quello delcampione degli eroinomani rispetto al profilodel campione normativo italiano che, a diffe-renza degli altri due profili, è tutto spostatoverso il basso. Il profilo medio del campionedi giocatori è tendenzialmente più estremoanche rispetto a quello degli eroinomani. Nelcampione di giocatori, sembrano aggiungersiuna componente ipocondriaca (elevazionenotevole Hs), tratti d’ansia con rimuginazio-ne, insicurezza, mancanza di fiducia in séstesso e apprensione (elevazione notevole perla scala Pt), un aspetto ipomaniacale (eleva-zione notevole Ma) e uno stile di vita isolatoed estraneo rispetto al contesto sociale, carat-terizzato da ansia generalizzata, ostilità,aggressività, risentimento e inaccessibilitàemotiva (elevazione notevole per la scala Sc.

ConclusioniLe caratteristiche di personalità degli

utenti giocatori possono essere sintetizzate:- tratti antisociali;- tratti borderline e presenza di un Io fra-

gile a cui il gioco sembra fare da “stampella”per acquisire valore e potere così come lasostanza per il tossicodipendente;

- alterazioni del tono dell’umore conoscillazioni tra l’eccitazione ipomaniacale ela tristezza depressiva;

- componente d’ansia legata ad espe-rienze emotivamente traumatiche;

- tendenza alla somatizzazione dell’an-sia attraverso sintomi ipocondriaci.

Fonte: www.cedostar.it

2.4 Il Gioco d’azzardo nel territorio di Pavia13

La ricerca è stata condottadall’Associazione ITACA, in collaborazio-

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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13) Biganzoli A, Capelli A,.Capitanucci D., Smaniotto R., Alippi M. in Prospettive sociali e sanitarie, 2005. - 1, pp.

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ne con il SerT di Pavia, tra il 2003 ed il2004. Lo studio si inserisce in una ricercaquantitativa e qualitativa più ampia che haconsiderato, oltre all’utenza in trattamentopresso i SerT per altri tipi di dipendenza,anche la popolazione generale residentenella provincia di Pavia e gli operatoripubblici che lavorano nell’ambito delledipendenze.

Obiettivi: 1. Valutare e dimensionare la prevalenza

del gioco d’azzardo tra i pazienti eroinoma-ni in trattamento presso i Sert;

2. indagare le caratteristiche dei giocato-ri eccessivo e patologici e altri fattori dirischio associati.

Metodologia e strumentiLo strumento utilizzato è analogo a quel-

lo utilizzato dal gruppo regionale GAS nellaricerca sulla comorbilità tra Gap ed eroino-patia. Si è trattato di somministrare il que-stionario SOGS, al quale sono state aggiun-te, in una scheda-soggetto, alcune domandevolte a raccogliere dati socio-anagrafici erelativi ad una possibile familiarità, le indi-cazioni sulle sostanze stupefacenti utilizza-te nella vita, sui trattamenti in atto almomento dell’intervista, sulla co-presenzadi tossicomania e gioco d’azzardo, sulla fre-quenza di gioco negli ultimi periodi ditempo. Il questionario è stato somministra-to, tra novembre 2003 e gennaio 2004, aipazienti afferenti ai 3 SerT del territoriodella provincia di Pavia da operatori eternial SerT e non facenti parte dell’equipecurante, previo consenso da parte delpaziente. Il protocollo ha previsto, cosìcome già effettuato dal gruppo Gas, dirichiedere la partecipazione a tutti i sogget-ti in trattamento per dipendenza da eroinacome sostanza primaria, in carico in ciascu-no dei 3 sert in uno specifico momento tem-porale. Sono stati esclusi i pazienti con dia-gnosi primaria di GAP o alcoldipendenza.

Soggetti targetAl momento della realizzazione dell’in-

dagine, nei 3 sert pavesi risultavano in cari-co circa 900 utenti, dei quali 643 risponde-vano ai criteri di reclutamento. Il campioneche ha effettivamente aderito alla ricercarisulta composto d 386 soggetti, pari al 60%del totale dei soggetti reclutabili. L’82% delcampione è di sesso maschile; l’età media èdi 35 anni; l’11,4% ha conseguito la licenzaelementare, il 60% ha conseguito il diplomadi scuola media inferiore ed il 25,4% quellosuperiore. Il37,6% risulta avere un’occupa-zione come operaio ed il 24,5% è disoccu-pato. La metà del campione vive con lafamiglia di origine. Rispetto le sostanze uti-lizzate, oltre all’eroina, l’83,9% dei soggettiintervistati ha utilizzato cocaina, il 79,6%cannabinoidi, il 26% metadone illegale, il30,3% alcol ed il 22,5% gli psicofarmaci.L’88,8% dei soggetti del campione è polias-suntore. Al momento dell’intervista il tratta-mento maggiormente seguito è quello farma-cologico (87,9%), in particolare metadone(71,9%) e buprenorfina (20,0%), mentre il9,2% segue un trattamento integrato ed il3,4% solo colloqui psicologici.

Principali risultati emersiSul campione totale, il 10,4% è un “gio-

catore patologico”, mentre il 10,1% è “gio-catore eccessivo” ed il 79,5% un “giocatoresociale”. In tale ricerca le categorie dei gio-catori patologici ed eccessivi sono stateaggregate in un unico gruppo definito “gio-catori problematici”. In questo modo il20,5% del campione costituito da soggettieroinomani in trattamento adotta comporta-menti problematici nei confronti del giocod’azzardo.

Tipologia giochi praticatiI giochi praticati con frequenza sporadica

dai giocatori problematici sono quelli defini-ti d’azzardo “hard” (carte, scommesse sucavali o altri sport, dadi, casinò), mentre i

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giocatori sociali risultano praticare maggior-mente quelli “soft” (totocalcio,lotto, lotterie,gratta e vinci). Quando la frequenza di giocodiventa assidua, allora i giocatori problema-tici praticano in percentuale maggiore,rispetto i giocatori sociali, i giochi d’azzardosia hard sia soft.

Comportamenti di gioco e conseguenzePer i soggetti tossicodipendenti giocatori

problematici i comportamenti più frequentilegati al gioco eccessivo riguardano il torna-re a giocare per recuperare i soldi persi(79,3% vs 9,7% dei sociali), giocare piùtempo del previsto e più di quantici si eraprefissati (80,8% vs 13,5% dei sociali), rice-vendo critiche altrui (64,9% vs 4,4%) edeterminando sensi di colpa (55,8% vs2,7%).

PoliaddictionTra i soggetti poliabusatori, utenti cioè

che hanno dichiarato di aver utilizzato più diuna sostanza nella loro vita oltre all’eroina,risultano giocatori patologici più frequente-mente dei soggetti monoabusatori. Tra i tos-sicodipendenti giocatori problematici, il14,5% risulta monoabusatore e l’85,5% unpoliabusatore (contro rispettivamente il25,5% ed il 74,5% dei giocatori sociali);

- i giocatori problematici abusano mag-giormente di alcol rispetto i giocatori sociali(46,1% vs 26,3%), così come di cocaina(94,7% vs 81,1%);

- rispetto la collocazione temporale delcomportamento di gioco, quando il soggettoabusa di sostanze risulta più alta la probabi-lità di associare altri comportamenti diaddiction (gioco d’azzardo). Il 49,5% deigiocatori problematici ha giocato eccessiva-mente simultaneamente all’uso di eroina (vsil 30,2% dei giocatori sociali);

- i giocatori problematici hanno pratica-to un numero superiore di giochi rispettoquanto dichiarato dai giocatori sociali (5,26vs 3,14).

Prevalenza per genereEsiste una correlazione significativa tra

Gap e genere maschile: tra i maschi, i gioca-tori sociali risultano il 77,3% (f=91,2%) equelli patologici il 22,7% (f=8,8%).

Familiarità al gioco d’azzardoEsiste una relazione significativa tra

giocatori problematici e avere/aver avutogenitori giocatori, in particolare la madre:l’11,7% dei padri ed il 5,2% delle madridi giocatori problematici sono giocatorid’azzardo (contro rispettivamente il 5%dei padri e lo 0,7% delle madri dei gioca-tori sociali).

Consapevolezza relativamente ai problemidel gioco d’azzardo nel territorio

Il 77,2% degli utenti rispondenti alla spe-cifica domanda ritiene che nel territoriopavese il gioco d’azzardo eccessivo o pato-logico sia un fenomeno presente,in partico-lare i giocatori problematici (93,6% contro il72,9% dei sociali).

Conoscenza di risorse di aiuto per il giocod’azzardo

L’85,5% degli utenti dichiara di non sape-re dove una persona potrebbe rivolgersi incaso di problemi connessi al gioco d’azzardo.

Fonte: www.andinrete.it

2.5 Ricerca sulla comorbilità tra gamblinge dipendenze da sostanze

In collaborazione con l’AgenziaRegionale di Sanità Toscana e su finanzia-mento dell’U.F. di Educazione alla Salutedella ASL di Arezzo, da luglio 2006 a luglio2007 è stato realizzato un progetto di ricer-ca sulla comorbilità tra gambling ed altreforme di addiction tra gli utenti del Ser.T.Zona Aretina (tossicodipendenti, alcolisti,tabagisti, giocatori).

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Obiettivi 1. Costruire un questionario mirato alla

valutazione ed al dimensionamento delfenomeno della dipendenza e/o polidipen-denza legata al gambling.

2. Raccogliere informazioni socio-demo-grafiche alla scopo di tipizzare i soggettifacenti parte del campione.

3. Realizzare analisi epidemiologiche deidati raccolti per valutare la prevalenza digamblers tra gli utenti dei servizi per le tossi-codipendenze.

Metodologia e strumentiLo strumento utilizzato per la rilevazione

consiste in un questionario face to face som-ministrato direttamente operatori del Ser.Tprecedentemente istruiti.

Il questionario utilizzato si articola indiverse sezioni ed è stato costruito sulla basedi una attenta valutazione dei diversi stru-menti adottati a livello internazionale perindagini con finalità simili. In particolare learee indagate sono state:

- la storia clinica del paziente (tipologiadi utente, data e modalità di accesso al ser-vizio, tipo di sostanza d’abuso);

- le caratteristiche socio-demografiche(sesso, età, nazionalità, comune di residen-za, stato civile, condizione abitativa, titolo distudio, professione e condizione giuridica);

- l'abitudine al gioco con il test SOGS euna tabella riepilogativa per valutare la fre-quenza di gioco e la spesa media per tipolo-gia di gioco;

- il consumo di tabacco ed il test diFagerstrÖm;

- i consumi di bevande alcoliche e il testCage (Cut, Annoyed, Guilty, Eye-opener);

- il consumo di sostanze stupefacenti(dal questionario ESPAD);

- il consumo di farmaci;Gli items relativi alle prime due sezioni

sono stati somministrati a tutti i soggetti delcampione, mentre le rimanenti sezioni(tabacco, alcol e sostanze) sono state esclu-

se in funzione della tipologia di utente, inmodo da rilevare eventuali polidipendenze.

Soggetti TargetIl campione si compone di circa 600

utenti afferenti al SerT di Arezzo. Dal luglio2006 fino al 30 giugno 2007 è stato effettua-to l'arruolamento dei soggetti. In particolare:

- gli utenti già in carico sono stati consi-derati quelli presenti al partire dal 1 Luglio2006, e la fase dell'arruolamento è duratacirca sei mesi dall'inizio dello studio;

- i nuovi utenti afferenti al Ser.T sonostati arruolati ed intervistati entro il primomese dopo la presa in carico e durante tuttoil periodo previsto dallo studio;

- i soggetti “appoggiati”, ovvero gli uten-ti afferenti al servizio ma non considerati incarico presso lo stesso, non sono stati inclu-si nello studio.

Risultati principaliIl 5,2% degli utenti afferenti al Servizio

sono risultati essere giocatori problematici opatologici. Tra questi è stata riscontrata unaleggera prevalenza dell’utenza maschile (il5,4% tra i maschi ed il 4,7% tra le emmine).Anche in relazione alla tipologia di utenzasono state individuate alcune differenze: trai soggetti già in trattamento la proporzione digiocatori problematici e patologici è del5,8%, mentre tra i nuovi utenti è del 3,3%. Igiochi riscontrati più frequentemente traqueste persone sono stati il Lotto, ilSuperEnalotto, il Gratta e Vinci e le Slotmachine legali. Disaggregando per tipo disostanza primaria, la prevalenza più alta èstata rilevata tra i soggetti tossicodipendenticon il 7,1%, seguiti dagli alcolisti e dai taba-gisti (rispettivamente il 4,7% e l’1,1%). Sonostati indagati anche i comportamenti d’abu-so tra gli utenti gambler (N=25). Tra questisoggetti l’84% dichiara di essere un fumato-re abituale e il 67% di questi risulta avereuna dipendenza di livello medio o alto.Inoltre solo un soggetto è risultato positivo al

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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test CAGE, tuttavia ben il 16% rientra nellacategoria dei bevitori a rischio (determinatautilizzando le raccomandazioni OMS). Ilconsumo di sostanze illegali nella vitariguarda il 40% di queste persone e per 3 diloro si tratta di poliuso (da 2 a 5 sostanze psi-cotrope illegali).

ConclusioniQuesti risultati confermano (anche se

con valori leggermente inferiori) quanto giàampiamente riportato in letteratura relativa-mente alla comorbilità tra il GAP ed il con-sumo di alcol o altre sostanze psicotrope edè ormai noto che i soggetti afferenti ai Ser.T.rappresentano una popolazione selezionatae maggiormente propensa a sviluppare piùdipendenze patologiche.

Fonte: www.cedostar.it

2.6 Un anno e mezzo di terapia di gruppocon Giocatori d’Azzardo Patologici presso ilCentro di Terapia di Campoformido (UD):risultati a 6, 12, 18 mesi di trattamento14

ObiettiviValutare le modificazioni psicopatologi-

che nel corso del trattamento di gruppoavvenuto presso il Centro di Terapia diCampoformido (Ud) su di un campione diGiocatori d’Azzardo Patologici (GAP),secondo i criteri del DSM-IV (ManualeDiagnostico e Statistico dei DisturbiMentali).

Soggetti, metodologia e strumentiIl campione sperimentale, costituito da 63

Giocatori d’Azzardo Patologici, è stato postoa confronto con un gruppo di controllo (52soggetti), per valutare le modificazioni psico-patologiche di specifiche variabili di stato(auto-percezione della persona al momento

della compilazione del test) e di tratto (carat-teristiche stabili della personalità).

I giocatori sono stati valutati prima e inseguito a 6, 12, 18 mesi di terapia.

Le batterie di test utilizzate sono state leseguenti:

- Brief Psychiatric Rating Scale di Overalle Gorham;

- South Oaks Gambling Scale di Lesieure Blume;

- Beck Depression Inventory di Beck;- State-Trait Anxiety Inventory 1 e State

Trait Anxiety Inventory 2 di Spilberger; - Barrat Inpulsiveness Scale 11 di Barratt;- Temperament Character Inventory di

Cloninger at al.

RisultatiSono state osservate notevoli differenze

tra il gruppo sperimentale GAP e gruppocontrollo:

- i Giocatori d'Azzardo Patologici hannoottenuto punteggi significativamente piùelevati nella valutazioni delle variabili rela-tive alla Depressione, all'Ansia di stato e ditratto, all'Impulsività e in quella dei trattispecifici di Ricerca di Novità (Estrema sen-sibilità agli stimoli nuovi ed eccessivo coin-volgimento, in risposta agli stessi, in attivitàesplorative culminanti in genere con il rag-giungimento di decisioni avventate),Dipendenza dalla Ricompensa (Tendenzaalla produzione (o al mantenimento) dicomportamenti specifici in funzione disegnali di ricompensa o della cessazione distati di disagio) e Trascendenza (Tendenzaalla completa partecipazione in situazioni diestremo coinvolgimento, nel contesto direlazioni o di attività specifiche di cui il sog-getto è protagonista; identificazione con lanatura/spiritualità) mentre nessuna differen-za è stata riscontrata nelle dimensioni diEvitamento del Danno (Tendenza alla cessa-

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14) De Luca R., Pitti P., in Rivista di Psichiatria, vol. 42, n.1, giugno 2007, pag 189-204.

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zione di un comportamento in risposta aduna punizione) e Persistenza(Intensificazione nel livello di produzione diun comportamento, anche in circostanzepercepite come frustranti e faticose, in previ-sione di una ricompensa).

- I Giocatori d'Azzardo Patologici inTrattamento (GAPT) non riportano episodidi gioco d'azzardo ed evidenziano punteg-gi maggiori nelle dimensioni Dipendenzadalla ricompensa, Ricompensa eCooperatività rispetto a coloro che hannoabbandonato la terapia.

- Nel corso della psicoterapia di gruppoè stata altresì osservata una progressiva ridu-zione nei livelli di Depressione, Ansia distato e tratto ed impulsività, oltre ad unariduzione nei punteggi relativi ai trattiEvitamento del Danno, Dipendenza dallaRicompensa, Autodirettività e Cooperatività.

- Dal confronto (dopo 18 mesi di terapia)tra Giocatori d’Azzardo Patologici inTrattamento ed il gruppo di controllo emer-ge come i giocatori risultano (a livelli nonpatologici) più depressi, ansiosi, impulsivi emanifestino valori più alti di Ricerca di novi-tà e Trascendenza, mentre ottengono pun-teggi inferiori nelle dimensioniAutodirettività e Cooperatività.

ConclusioniIl presente studio ha reso possibile:- sottolineare le differenze psicopatolo-

giche fra giocatori e soggetti di controllo;- identificare le caratteristiche di stato e

di tratto dei giocatori che interrompono eche proseguono il trattamento;

- monitorare le modificazioni psicologi-che nel corso della terapia;

- evidenziare l’efficacia della terapia digruppo a lungo termine nel trattamento del GAP.

I Giocatori in Trattamento pur manife-stando delle differenze caratteriali e tem-peramentali rispetto ai soggetti di controllonon presentano episodi di gioco d’azzar-do. L’elevata Ricerca di Novità e

Trascendenza, nonché le basseAutodirettività e Cooperatività, esprimonole caratteristiche dei GAP e presumibil-mente rappresentano i fattori di rischio perlo sviluppo di un gioco patologico.

Fonte: www.sosazzardo.it

PARTE 3DATI EMERSI DAL QUESTIONARIO PREDI-SPOSTO DALL’OEDT DI LISBONA SULL’ATTI-VAZIONE DI PROGETTI DI PREVENZIONE,SOMMINISTRATO AGLI UFFICI REGIONALIE DELLE PROVINCE AUTONOME DAL CNRNELL’ANNO 2007

Nella maggior parte delle regioni italia-ne, sia nel Piano sociale integrato regionale2007-2010 sia nelle Linee di indirizzo sulletossicodipendenze 2006-2008, si riconoscecome prioritari, o risultano menzionati uffi-cialmente, interventi di prevenzione selettivae mirata rivolta a soggetti con problematichelegate al gioco d’azzardo (Figura 1.0).

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Figura 1.0 Progetti menzionati o riconosciuticome prioritari a livello regionale riguardantile problematiche legate al gioco d’azzardo.

Elaborazione sui dati dell’indagine con questionariEMCDDA alle Regioni

Progetti menzionati/riconosciuti prioritari

Progetti non menzionati o riconosciuti

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L’ITALIA CHE GIOCA: uno studio su chi giocaper gioco e chi viene “giocato” dal gioco

Autori del rapportoLuca BastianiOlivia CurzioMercedes GoriEmanuela ColasanteValeria SicilianoRosanna PaniniPaolo Jarre*Sabrina Molinaro

Istituto di Fisiologia Clinica - CNR - Sezione diEpidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari.

*Dipartimento "Patologia delle dipendenze" ASL TO3 Regione Piemonte, Direzione scientifica del Progetto"Il gioco è una cosa seria".

Capitolo 1L’ITALIA CHE GIOCA

Il gioco d’azzardo1 è un fenomeno inforte espansione. Negli ultimi anni questaattività ha coinvolto quote sempre più ampiedella popolazione, divenendo così di rile-vante importanza economica e di notevoliproporzioni sociali. Nonostante le crescentidifficoltà economiche delle famiglie italianeci sono sempre più persone che amano gio-care d’azzardo. La passione per il gioco nonconosce crisi e i dati pubblicatidall’Amministrazione Autonoma deiMonopoli di Stato (AAMS), relativi al trend2003 2009, parlano chiaro.

Dal 2003 in poi, il comparto del giocolegalizzato ha registrato raccolte di ammonta-

re sempre maggiore. L’aumento del numero digiocatori è stato determinato da più fattoricome la continua differenziazione dei giochiesistenti, la diffusione capillare di luoghi dovegiocare (la trasformazione delle tabaccheriein veri e propri piccoli “casinò”, le slot machi-ne nei bar, la crescita esponenziale delleforme di azzardo online) e una maggioreaccessibilità in termini di somme necessarieda impegnare per iniziare a giocare. Si èriscontrata dunque un’evoluzione nell’offertae nella pratica del gioco d’azzardo che hagenerato un aumento della quantità di denaroinvestito. Nella maggior parte dei casi il giocod'azzardo e le scommesse sportive rappresen-tano una forma di divertimento praticataoccasionalmente, nel tempo libero. In alcunicasi però tale pratica può sfuggire al control-lo del giocatore, diventando una forma di”addiction” (gioco d’azzardo patologico) nonsempre facile da definire in maniera esaustiva.Con l’obiettivo di comprendere meglio i com-portamenti legati al gioco e le caratteristichedei giocatori e di coloro che sviluppano unadipendenza dal gioco, è stato realizzato unostudio a livello nazionale2.

Sono 15 milioni gli Italiani che giocano: il38,3% della popolazione Il giocatore: uomotra i 25 e i 44 anni, istruito; single e con unabuona occupazione

La ricerca è stata realizzata attraverso lacompilazione anonima di un questionarioricevuto per posta. Il campione di soggettiintervistati è stato scelto casualmente dalleliste anagrafiche dei comuni selezionati.

Sono circa 15 milioni gli Italiani che rife-riscono di aver giocato somme di denaro

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1) Per “gioco d'azzardo” ci si riferisce a qualsiasi gioco in denaro interamente fondato sull'alea, indipendentemen-te dal fatto che si tratti di gioco lecito o meno.

2) Lo studio IPSAD® 2007-2008 (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), è un’indagine di prevalen-za finalizzata al monitoraggio di comportamenti di dipendenza/addiction nella popolazione generale, secondo gli stan-dard metodologici definiti dall’Osservatorio Europeo sulle droghe e Tossicodipendenze di Lisbona (EuropeanMonitoring Centre for Drugs and Drug Addiction - EMCDDA). Il questionario utilizzato raccoglie informazioni sull’abi-tudine al gioco in denaro, sull’intensità della propensione al gioco, sul gioco d’azzardo patologico, attraverso la scalaCanadian Problem Gambling Index Short Form..

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una volta nel corso della vita (38,3% dellapopolazione 15 64 anni), questa stima èrelativa al 50% dei maschi e al 29% delledonne che hanno partecipato allo studio.

L’identikit del giocatore “una tantum”descrive un uomo giovane, tra i 25 e i 44anni, con un livello di istruzione medio altoche vive da solo o con amici ed ha un lavoroaffermato, come l’imprenditore o il dirigente.Giocano meno le casalinghe e i pensionati,le persone con figli oppure i commercianti oi liberi professionisti. Si gioca di più nelleregioni del sud Italia, infatti dalle prevalenzeregionali, risulta più diffuso il gioco tra i resi-denti del Molise (57,5%), seguiti dalla popo-lazione campana e da quella siciliana (rispet-tivamente 51,5% e il 50,7%). I territori regio-nali con percentuali più basse di giocatorisono invece la Valle D’Aosta e il Trentino AltoAdige con il 31,9%.

Sono i giovani tra i 25 e i 34 anni a giocaremaggiormente Si gioca di più nelle regionidel Sud Italia

Nello studio si chiede alle personequanto disapprovino chi gioca e quantopensino che sia rischioso giocare, infatti,insieme alla approvazione/disapprovazionerispetto al gioco, uno dei principali proces-si psicologici che si manifesta nei giocatoririguarda l’atteggiamento verso il rischionelle pratiche di gioco. Il comportamentodi risk taking (assunzione di rischio) crescecon l’aumentare della familiarità degli indi-vidui con il gioco che produce forte eccita-zione sia per la suspance nell’attesa delrisultato, sia in seguito alla stimolazioneper l’eventuale vincita.

Il 71% della popolazione italiana perce-pisce come rischioso il gioco d’azzardo masolo il 60% disapprova i giochi in cui si vin-cono o perdono soldi. Tra le donne tali per-centuali si attestano rispettivamente intornoal 76% e 66%, mentre tra gli uomini intornoal 66% e 54% (percezione del rischio edisapprovazione).

Circa il 10% degli intervistati tra i 15 ed i64 anni (oltre 3 milioni di persone), quindi,pur avendo la consapevolezza della perico-losità del gioco per i rischi ad esso connessi,non esprime un giudizio negativo sul fattoche lo si pratichi.

Analizzando gli stessi concetti separata-mente all’interno della categoria dei gioca-tori e di quella di coloro che non hannomai giocato, emerge che il 61% dei gioca-tori percepisce il rischio rispetto alle prati-che di gioco ed il 42% lo disapprova; inve-ce tra i “non giocatori” l’80% ritienerischioso tale comportamento e il 74% lodisapprova. Ciò significa che sia la perce-zione che la connotazione negativa del-l’aspetto “rischio” è nettamente inferiore trai giocatori; tra di essi oltre 1/3 (39%) nonpercepisce il gioco come rischioso (il dop-pio rispetto al 20% dei non giocatori) e tracoloro che invece il rischio lo rilevano circa1 su 3 non disapprova il comportamento(contro meno del 10% dei non giocatoriche definiscono rischioso il gioco).

Chi gioca percepisce meno il rischio e lodisapprova meno

Confrontando coloro che hanno dichia-rato di aver giocato d’azzardo almeno unavolta nella vita con quelli che non lo hannomai fatto è stato possibile identificare alcunevariabili di tipo socio demografico associateal gioco d’azzardo.

Welte (2002) afferma che avere un livellosocio economico alto è maggiormente asso-ciato al gioco d’azzardo. Sono però gli indi-vidui con un basso livello economico adessere più frequentemente giocatori proble-matici. Sono state riscontrate inoltre correla-zioni positive tra gioco d'azzardo e abuso dialcol e di sostanze illecite (Welte 2004).

Oltre ad essere giovane e di sessomaschile, i fattori individuali correlati algioco sono il possesso di un diploma discuola media superiore o un livello di istru-zione maggiore e il vivere da solo.

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Associazioni positive si sono riscontrateinoltre tra chi ha altri comportamenti arischio come l’uso di sostanze legali comel’alcol (binge drinking) o le sigarette (consu-mo quotidiano) e di sostanze illegali (usonegli ultimi dodici mesi). Il gioco è inoltreassociato a varie tipologie di comportamentiaggressivi.

L’indicatore di confronto scelto è il rap-porto tra la probabilità di essere giocatorenei soggetti che presentano la caratteristicain esame e la probabilità di esserlo tra i sog-getti che non presentano la caratteristica inesame (Odds-Ratio). Un OR>1 definiscecaratteristiche “positivamente” associate alprofilo di giocatore, viceversa un OR<1 defi-nisce caratteristiche “negativamente” asso-ciate. La significatività statistica di tale con-fronto è espressa dall’intervallo di confiden-za (IC) che non deve contenere il valore 1.

Chi ha un reddito alto gioca di piùI risultati fin qui presentati risultano anco-

ra più interessanti se messi in relazione coni dati ufficiali dell’AAMS, organo delMinistero dell'Economia e delle Finanze.

Complessivamente, nel 2009 sono statigiocati circa 54 miliardi di euro. Un progres-so di 6 miliardi, rispetto ai volumi del 2008,e di 38 miliardi rispetto al 2003. In terminipercentuali, tutto questo si traduce in unacrescita del 13% in un anno (tra il 2008 ed il2009) e del 40% in 6 anni (tra il 2003 ed il2009). La stima per l’anno 2010 attesta ilvalore su oltre 60 miliardi di euro.

Nel corso del 2008 il contributo erarialedel settore del Lotto ha raggiunto 1 miliardoe 565 milioni, contro 1 miliardo e 747 milio-ni del 2007 e quasi 2 miliardi nel 2006.

Con 24 miliardi e 951 milioni giocati nel2009, gli apparecchi da intrattenimento e dadivertimento con vincita in denaro (slotmachine), rappresentano da soli quasi lametà del comparto dei giochi pubblici. Ildati del 2007 e del 2008 equivalgono rispet-tivamente a 18,8 miliardi di euro e 21 miliar-

di e 685 milioni. Dal primo ingresso nel-l’ambito dei giochi, gli apparecchi hannofatto registrare incassi esponenziali, passan-do da 367 milioni di raccolta nel primoanno, 4 miliardi e 474 milioni nel secondo e11 miliardi nel 2005, fino ad arrivare aiquasi 25 miliardi del 2009.

Il Superenalotto nel il 2009 ha fatto regi-strare il miglior risultato in termini di volumigiocati degli ultimi sette anni: 3 miliardi e687 milioni, 1 miliardo e 178 milioni in piùrispetto al 2008.

Nel 2009 sono stati giocati 54 miliardi dieuro Le macchine da gioco elettroniche rap-presentano da sole quasi la metà del com-parto dei giochi pubblici

Dal Superenalotto affluiscono nelle casseerariali 1 miliardo e 235 milioni, che rappre-sentano circa il 16% delle entrate totali. Lelotterie tradizionali, istantanee e telemati-che, rappresentano, con 9 miliardi e 435milioni, poco più del 18% della raccoltatotale del 2009 e il 19% di quella dell’annoprecedente (9 miliardi e 274 milioni).

I giochi a base sportiva, come i concorsia pronostico, big e scommesse sportive aquota fissa, contribuiscono per l’8% sul tota-le degli incassi nel 2009 e nel 2008, rispetti-vamente con 4 miliardi e 167 milioni e 4miliardi e 85 milioni, dato in discesa rispet-to al 2003 che rappresentava il 10,4% sultotale degli introiti. Nell’ambito dei giochi abase ippica, (totip, scommesse ippiche, vin-cente, accoppiata, tris, quarté e quintè), siosservano simili raccolte di gioco negli annipresi in esame.

Tra il 2003 e il 2006, in media il settoreippico ha incassato circa 2 miliardi e 900milioni, mentre scendono le cifre dei giochipubblici ippici legati alle corse dei cavalli,nel triennio 2007 2009, con un incasso di 1miliardo e 978 milioni nell’ultima annualitàin studio.

La raccolta complessiva del Bingo nel2009 scende sotto gli 1,5 miliardi di euro e

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per il terzo anno consecutivo fa registrare ilsegno meno, mentre dal 2003 al 2005 sisono registrate tendenze di incassi in aumen-to Infine, per quanto concerne la spesamedia pro capite per il gioco e considerandosolo la popolazione Italiana maggiorenne,indipendentemente dal fatto che si sia gioca-to o meno in denaro nella vita, nel 2009l’importo investito da ogni italiano ha supe-rato per la prima volta i 1.000 euro.Prendendo in esame la prima annualità incui la quota investita era pari a 326 euro, nel2006 questa è quasi raddoppiata ed è risul-tata pari a 956 euro nel 2008 .

Oltre i 1.000 euro la spesa procapite nel2009

Capitolo 2IL GIOCO TRA RAGAZZI

La “febbre del gioco" non risparmia iragazzi. Poco più di un milione di studentiitaliani delle scuole superiori dice di avergiocato soldi almeno una volta nel corso del2009, e sono i maschi a giocare di più rispet-to alle femmine.

Nell’ultimo decennio si è assistito ad unincremento del numero di studenti coinvoltinel gioco d’azzardo e, sebbene in Italia siavietato ai minori di 18 anni, nel 2009 circa420.000 studenti e 250.000 studentesseminorenni hanno giocato d’azzardo.

Tra i giochi preferiti dai giovani dientrambi i generi risulta in pole position ilGratta e vinci, seguito dalle ScommesseSportive e Lotto/Superenalotto.

Tipicamente maschili sono invece lemacchine da gioco elettroniche. Tra gli stu-denti giocatori il 6% ha puntato, perdendo ovincendo, più di 50 euro nell’ultimo meseed lo 0,4% ha un profilo di rischio proble-matico. Anche in questo caso sono i ragazzia far rilevare i profili più gravi. Il fenomeno è

largamente diffuso nel Sud Italia. Nonostantesiano di più i maggiorenni a giocare, tra iminorenni il 55,5% degli studenti maschi e il34,6% delle studentesse riferisce di averfatto giochi in cui si vincono o perdono soldialmeno una volta nel corso dell’ultimo anno.In generale, in tutta Italia, il fenomeno inte-ressa circa 450.000 studentesse e 720.000studenti, ovvero il 47,1% dei giovani dellescuole medie superiori.

Più di un milione di studenti ha giocato consoldi nel 2009

Per valutare la diffusione del gioco tra glistudenti è stato condotto uno studio esplora-tivo a livello nazionale secondo gli standardadottati dall’indagine europea ESPAD1. Lametodologia prevede la compilazione di unquestionario anonimo, autocompilato all’in-terno delle classi delle scuole selezionatecasualmente.

Nel 2000, il 39% degli studenti italianiha riferito di fare giochi in cui si vincono operdono soldi con una frequenza riportatacompresa tra “poche volte l’anno” e “quasiogni giorno”. Questa percentuale aumentagradualmente nel corso degli anni, giungen-do nel 2009 intorno al 51,6%.

Tra gli studenti il fenomeno è maggior-mente diffuso nelle regioni del Sud Italia: laCampania in testa, seguita dalla Basilicata ela Puglia. Le aree in cui invece i giovani rife-riscono in misura minore di giocare denarosi concentrano nel Nord Est: il Trentino AltoAdige, il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto.

Lo studio ESPAD (The European SchoolSurvey Project on Alcohol and other Drugs),è una indagine di prevalenza con l’obiettivodi monitorare i consumi di sostanze psicoat-tive (lecite ed illecite) e diversi comporta-menti a rischio nella popolazione italianascolarizzata, secondo gli standard metodolo-gici condivisi a livello Europeo (Hibell et al.2009) e definiti dall’Osservatorio Europeosulle droghe e Tossicodipendenze di Lisbona(European Monitoring Centre for Drugs and

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Drug Addiction - EMCDDA). Il questionarioutilizzato raccoglie inoltre varie informazio-ni sull’abitudine al gioco in denaro, sull’in-tensità della propensione al gioco, sullesomme giocate, la tipologia, i luoghi predi-letti e sul gioco d’azzardo patologico, attra-verso la scala South Oaks Gambling ScreenRevised for Adolescents (SOGS-RA), stru-mento costruito per la valutazione, negliadolescenti, del grado di problematicità con-nesso alla pratica del gioco d’azzardo.

In 10 anni gli studenti giocatori sono aumen-tati del 25% Il gioco è più diffuso al Sud

La diffusione del gioco nella popolazionescolarizzata non sembra assumere quindidistribuzione differente a livello regionalerispetto a quanto osservato nella popolazio-ne generale.

Ad essere maggiormente attirati dalgioco sembrerebbero i maschi del SudItalia: circa due studenti su tre hanno riferi-to di aver giocato negli ultimi dodici mesi.Il fenomeno, tuttavia, non risparmia le coe-tanee meridionali, in particolare in Siciliadove le studentesse “giocatrici” sono quasiil doppio del Veneto.

Al fine di capire meglio la natura del“legame” che gli studenti hanno col giocod’azzardo, si è indagata la tipologia e i postipiù frequentati per giocare tra tutti i “gioca-tori”. È noto che la partecipazione a più tipo-logie di giochi è fortemente predittiva delgioco d’azzardo patologico. Giochi che for-niscono un feedback immediato rispetto alrisultato sono più coinvolgenti rispetto adaltre forme di gioco, quindi hanno una mag-giore probabilità di produrre dipendenza(Griffiths, 1995). In Italia, abbastanza diffusorisulta l’impiego di apparecchiature informa-tiche che implicano due fattori importanti:primo l’affrettata ripetitività del tentativo suc-cessivo che non consente la rielaborazionedel gioco precedentemente effettuato,secondo l’esiguità della singola giocata cheabbassa la soglia di percezione del danno

derivante da tale comportamento. L’aumentodella disponibilità di questi dispositivi comele macchine elettroniche da gioco è ricono-sciuto come un fattore associato all’aumentodel gioco d'azzardo problematico.

La partecipazione a più tipologie di giochi èfortemente predittivo del gioco d’azzardopatologico

Circa i due terzi degli studenti ‘giocatori’in Italia ha preferito dilettarsi con il “Gratta evinci” e altre lotterie istantanee, nell’ultimoanno si è passati dal 59% (dato 2008) al63%. Pratica ampiamente diffusa, soprattut-to tra gli studenti di genere maschile, è l’ef-fettuare scommesse sportive. La terza tipolo-gia di gioco in ordine, che ha inoltre subitoun incremento nell’ultimo anno, è ilLotto/Superenalotto (dal 20% nel 2008 al26% nel 2009).

Le preferenze per le tipologie di giocosono abbastanza diverse tra i generi; se imaschi preferiscono giochi che coinvolgonolo sport come le “Scommesse sportive” (vedicalcio, ippica, etc.) o gli “skill game” cheprevedono l’utilizzo di carte come il“Poker”, la maggior parte delle studentessepredilige giochi più ‘immediati’ come il“Gratta e vinci o Lotto istantaneo”. Nonsembrano esserci invece differenze di gene-re per quanto riguarda il“Lotto/Superenalotto” e gli “Altri giochi conle carte”.

I giochi preferiti: Gratta e vinci e Lotterie istan-tanee I ragazzi preferiscono gli Skill game

I giovani italiani prediligono situazioni digioco solitario: il gratta e vinci/lotto istanta-neo risulta infatti il gioco in denaro preferitonell’intera penisola . Per tutta l’area del nordItalia segue, al secondo posto, il lotto/supe-renalotto fatta unica eccezione per laLombardia e l’Emilia Romagna dove alsecondo posto troviamo le scommesse spor-tive. Nelle regioni del centro, sud ed isole alsecondo posto tra le preferenze dei giovani

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ritroviamo le scommesse sportive fatta ecce-zione per Umbria, Marche, Lazio e Abruzzoin cui risultano preferiti altri giochi con lecarte ed in Sardegna, lotto/superenalottocosì come nelle regioni del Nord.

L’analisi dei contesti di gioco può essere unimportante indicatore per comprendere lemotivazioni che spingono i giovanissimi a tra-scorrere il tempo giocando soldi. I ragazzi pre-feriscono i locali pubblici non dedicati esclu-sivamente al gioco (bar, tabaccherie, pub...), lecase private e le sale scommesse. Il gioco vir-tuale (internet, telefono cellulare) viene effet-tuato in poco meno del 10% dei casi.

I posti preferiti per giocare: bar tabaccherie, pubDi grande interesse anche lo studio delle

differenze di genere; mentre “bar, tabacchi epub” sono sia per i ragazzi che per le ragaz-ze risultano il contesto di gioco preferito cosìcome la “casa propria o di amici”; differen-ze si osservano per quel che riguarda le “saledove si effettuano scommesse”, tali luoghisono al terzo posto nelle preferenze deimaschi. Al terzo posto per le “giocatrici”invece ci sono le “Sale giochi”, sebbenesiano frequentate il doppio dai coetanei.Non sembrano esserci differenze di genereinvece per ciò che riguarda le “Sale bingo”.

I bar, tabacchi e pub appaiono come iluoghi preferiti dagli studenti di tutte leregioni d’Italia: fanno eccezione solo laPuglia e la Sicilia in cui tali luoghi risulta-no i privilegiati al pari del gioco effettuatoa casa propria o di amici. Al terzo posto trai luoghi di gioco preferiti dagli studenti dietà compresa tra i 15 ed i 19 anni sono lesale scommesse. Eccezione a tale anda-mento generale sono la Campania eCalabria dove i valori percentuali chefanno riferimento a tali luoghi sono moltosimili a quelli rilevati per il gioco effettua-to a casa di amici. Differenze sostanziali siosservano nelle isole: mentre la Sicilia hauna distribuzione molto simile alle regionidel Sud Italia, la Sardegna sembra avvici-

narsi alle preferenze dell’Italia NordOccidentale. Il gioco virtuale (su internet)è maggiormente diffuso nel Meridione e inSicilia, mentre almeno un giocatore sudieci in Veneto è stato in un casinò.

Particolarmente interessante risulta l’ana-lisi della frequenza del gioco e l’entità dellesome giocate negli ultimi trenta giorni, carat-teristiche fortemente predittive del giocod’azzardo patologico.

La frequenza di gioco negli ultimi dodicimesi è molto diversa tra i generi: se la metàdei maschi ha giocato dalle 3 alle 19 volte,la metà delle femmine ha solo “provato”giocando una o due volte. Un 15% deglistudenti giocatori invece ha giocato “20 opiù volte”, dato in aumento rispetto al 2008:nello scorso anno si attestava infatti intornoal 13%; incremento dovuto soprattutto adun maggior numero di “giocatori frequenti”tra i maschi.

La maggior parte dei “giocatori”, haspeso nell’ultimo mese al massimo 10 euro,tuttavia esiste un 6% degli studenti “giocato-ri” che riferisce di aver speso cifre che vannooltre i 50 euro nell'ultimo mese; tali valoririmangono sostanzialmente stabili rispetto aquanto rilevato nel corso dell’anno 2008.

Analisi della frequenza del gioco Il 6% deglistudenti ha speso più di 50€ nell’ultimo mese

Gli studenti coinvolti in vari comporta-menti a rischio come ad esempio l’uso ol’abuso di sostanze psicoattive legali ed ille-gali, l’essere coinvolti in rapporti sessualinon protetti, l’aver avuto guai con la poliziao l’aver speso più di 50 euro la settimanasenza il controllo dei genitori hanno unamaggiore probabilità di essere “giocatori”.

Un’associazione positiva col gioco si rile-va anche per ciò che concerne attivitàsedentarie nel tempo libero, come giocarespesso col PC, navigare spesso in internet ostare davanti alla TV più di 4 ore al giorno.

Leggere spesso libri per piacere ed averedegli hobby sono invece caratteristiche che

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non si associano all’aver giocato. Sono inol-tre protettive rispetto al comportamento instudio l’aver cura di oggetti, animali e perso-ne, l’essere soddisfatto di sé e della propriasituazione finanziaria, nonché del propriorapporto con i genitori i quali esercitano uncerto controllo nei confronti del figlio.

Il gioco è associato all’uso di sostanze psi-coattive.

Capitolo3IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO

Il gioco, che costituisce per molti un sem-plice strumento di piacere legato ad alcunimomenti della vita, per altri può diventareuna malattia caratterizzata da dipendenza eda importanti problemi psicologici oltre cheda risvolti dannosi a livello economico, lavo-rativo, sociale, familiare, relazionale ecc.Perdere denaro al gioco può spesso innesca-re una coazione al gioco, motivata dall’esi-genza di recuperare il denaro perso (lacosiddetta “rincorsa della perdita”); moltigiocatori problematici ritornano regolarmen-te a giocare per tentare di recuperare il dena-ro perso. Questa modalità può portare il gio-catore ad investire quantità di denaro sem-pre maggiori per rifarsi delle perdite subitecon il rischio di ritrovarsi a registrare perditedi denaro sempre maggiori.

Nel 1980 il gioco d’azzardo patologico(GAP) è stato inserito, dall’APA (AmericanPsychiatric Association), nella terza versionedel Manuale Statistico e Diagnostico deiDisturbi Mentali (DSM III). Il GAP ha assun-to così il valore di una vera e propria patolo-gia psichiatrica rimanendo classificato,all'interno dei disturbi del controllo degliimpulsi, anche nel DSM III R (1987), nelDSM IV (1994) e nel DSM IV TR (2001).

L’APA ha stabilito che per diagnosticareuna sindrome da GAP devono essere soddi-

sfatti un criterio di inclusione: “persistente ericorrente comportamento maladattivo lega-to al gioco d’azzardo che compromette leattività personali, familiari e lavorative”; edun criterio di esclusione: “il comportamentodi gioco d’azzardo non è meglio attribuibilead un episodio maniacale”.

Il sistema classificatorio DSM IV, invece,propone i seguenti criteri diagnostici e laseguente definizione.

"Il soggetto deve mostrare un persistente ericorrente comportamento di gioco d'azzar-do disadattivo, in cui il bisogno di giocare èincontrollabile, e si deve riconoscere inalmeno 5 delle situazioni elencate di seguito:

- è eccessivamente assorbito dal giocod’azzardo (per esempio, il soggetto è conti-nuamente intento a rivivere esperienze tra-scorse di gioco, a valutare o pianificare laprossima impresa di gioco, a escogitare imodi per procurarsi denaro con cui giocare);

- ha bisogno di giocare somme di dena-ro sempre maggiori per raggiungere lo statodi eccitazione desiderato;

ha ripetutamente tentato di ridurre, con-trollare o interrompere il gioco d’azzardo,ma senza successo;

- è irrequieto o irritabile quando tenta diridurre o interrompere il gioco d’azzardo;

- gioca d’azzardo per sfuggire problemio per alleviare un umore disforico (per esem-pio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia,depressione);

- dopo aver perso al gioco, spesso tornaun altro giorno per giocare ancora (rincor-rendo le proprie perdite);

- mente ai membri della propria famiglia,al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità delproprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo;

- ha commesso azioni illegali come falsi-ficazione, frode, furto o appropriazioneindebita per finanziare il gioco d’azzardo;

- ha messo a repentaglio o perso unarelazione significativa, il lavoro, oppureopportunità scolastiche o di carriera per ilgioco d’azzardo;

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- fa affidamento sugli altri per reperire ildenaro per alleviare una situazione econo-mica disperata causata dal gioco (una “ope-razione di salvataggio”).

Il GAP è compreso nella categoria deiDisturbi del Controllo degli Impulsi nonaltrove classificati, insieme alla cleptomania,alla piromania, alla tricotillomania e aldisturbo esplosivo intermittente. Questepatologie presentano alcuni punti in comunecon il GAP, come:

• l’incapacità di resistere agli impulsi, aidesideri o alla tentazione di compiere attinocivi per se stesso o per gli altri;

• un senso crescente di tensione o ecci-tazione affettiva prima di compiere l’azione;

• un senso di piacere, di gratificazione odi liberazione mentre si commette l’azione;

• atti notevoli compiuti senza pensare ailoro effetti sulla vita.

La sistemazione che il GAP ha trovato nelDSM è oggi molto criticata e il dibattito nellaletteratura scientifica è tuttora in corso. Negliultimi anni si è molto discusso se considera-re il GAP come un disturbo del controllodegli impulsi oppure come una forma diaddiction. Alcune indagini attribuiscono unruolo fondamentale all’impulsività nel com-portamento di gioco, sottolineando correla-zioni tra il gioco d’azzardo e le disfunzioninel controllo degli impulsi. Altre ricercheidentificano il GAP come dipendenza, intesacome assoggettamento fisico dell’individuoda parte di una sostanza che agisce e modifi-ca il funzionamento chimico dell’organismo.

Attualmente prevale quest'ultima posi-zione e la task force che sta preparando ilDSM V ha accettato la proposta di riclassifi-care il GAP insieme agli altri disturbi additi-vi da sostanze psicoattive nella neoistituitacategoria “Addictions and related disorders”

che sostituisce, proprio per includere il GAP,la precedente “Substance use disorders”.

Diversi sono stati gli strumenti utilizzatiper la diagnosi del disturbo da GAP: quellipresi in prestito dalla clinica tradizionalecome il Minnesota Multiphasic PersonalityInventory (MMPI), o il 16 Personality Factors(16 PF) e quelli costruiti appositamentecome il South Oaks Gambling Screen(SOGS) e il Canadian Problem GamblingIndex (CPGI).

Le cause dell’abitudine al gioco d’azzar-do sono molte e possono essere correlate adiversi fattori, come la storia personale delsoggetto, l’ambiente culturale in cui un indi-viduo vive, le esperienze di vita che hannocontribuito a definire gli aspetti di personali-tà, oppure all’influenza che il gioco ha avutonell’esistenza individuale o ancora a come ilsoggetto percepisce il gioco.

Nella letteratura scientifica sono riferitealcune correlazioni ricorrenti con il giocod’azzardo problematico, ma nonostantetutto non è ancora stato possibile effettuareinferenze certe, riguardanti i reali motivi deldisordine comportamentale rispetto alle pra-tiche di gioco. La manifestazione di compor-tamenti problematici nell'ambito del gioco,infatti, non può essere attribuita a singolecause, ma alla presenza di più fattori(Lavanco, Varveri, 2001).

Come illustrato precedentemente, lo stu-dio condotto, ha rilevato una maggiore pro-pensione al gioco soprattutto nei giovanimaschi ed in particolare nelle regioni delSud Italia.

Esso ha però inteso anche valutare, construmenti specifici, la presenza o meno diaspetti problematici rispetto al gioco. In primaistanza è stato somministrato lo strumento”Lie/BET questionnaire”1, test di screening uti-

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1) ”Lie/BET questionnaire” di Johnson et al. (1998), strumento di screening veloce per il gioco d'azzardo problema-tico/patologico. Il test si compone di due domande: una riguarda l’impulso ad aumentare la quantità di denaro spesanel gioco e l’altra riguarda l’abitudine a tenere nascosta l’entità del gioco ai familiari. La risposta affermativa alle duedomande indica una relazione problematica con il gioco.

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lizzato in contesti non clinici che permette inmaniera semplice di discriminare tra gioco“sociale” e gioco “problematico”.

Il 12% degli italiani che giocano denaroha riferito di aver percepito l’impulso a gioca-re somme di denaro sempre più consistenti(Uomini 14%, Donne 10%), mentre i giocato-ri che tengono nascosta l’entità del denarospeso sono il 6%; questo aspetto si rileva inmisura maggiore negli uomini (Uomini 8%;Donne 3%).

L'insieme di due risposte affermative indi-vidua la possibile problematicità alle pratichedi gioco: sono il 3,3% i soggetti che rispondo-no affermativamente ad entrambe le doman-de (Uomini 4,6%, Donne 1,7% ), una percen-tuale equivalente a circa 500.000 persone.

Mezzo milione di italiani afferma di mentiresull’entità di soldi spesi e di sentire l’impulsodi aumentare la posta in gioco

L’impulso ad aumentare la quantità didenaro spesa nel gioco e l’abitudine a tenerenascosta l’entità del gioco ai familiari assumo-no proporzioni differenti a seconda della areageografica di residenza. Gli italiani che ten-dono in misura maggiore a giocare importisempre più elevati sono i residenti nel territo-rio della Calabria, seguiti dai giocatori dellaBasilicata e quelli dell’Abruzzo, mentre sonoi marchigiani ad avere meno frequentementecomportamenti di questo genere.

Le regioni dove viene maggiormente cela-to l’importo di denaro speso nel gioco sono laCalabria e la Basilicata, assieme alla Puglia edalla Valle d’Aosta.

Il presente studio ha previsto inoltre la rile-vazione delle problematiche connesse algioco attraverso uno dei più conosciuti stru-menti di screening per il gioco, il CanadianProblem Gambling Index (CPGI).

Il Canadian Problem Gambling Index èun questionario strutturato che approfondi-sce temi centrali per i giocatori, al fine didistinguere comportamenti di gioco socialee patologico; è di facile e rapida compilazio-

ne e può essere utilizzato sia per una valuta-zione iniziale sia per confermare un’ipotesidiagnostica.

È costituito da 9 item relativi agli stili com-portamentali inerenti il gioco d'azzardo negliultimi 12 mesi, quali: senso di colpa nel gio-care, perdita di controllo del comportamento,il cercare di recuperare il denaro perso, glieffetti sulla salute ed i problemi finanziari. Lecategorie di risposta sono le stesse per ognu-no dei 9 item: "mai", "a volte", "spesso" e"quasi sempre ", rispettivamente con punteg-gio 0, 1, 2 e 3.

L’80% dei giocatori ha un profilo “non arischio”. Il 20% circa, pari a 3 milioni di per-sone, potrebbe invece essere a rischio, inmisura differente, per tale disturbo: il 14,4%rischio minimo, il 4,6% rischio moderato.Una quota pari allo 0,8% della popolazione(circa 120.000 persone) risulta invece appar-tenere propriamente al profilo del giocatorepatologico.

Il CPGI ha un range di punteggio compre-so tra 0 e 27 che descrive diversi livelli proble-matici di gambling.Un punteggio di 0 indicache non esiste alcun problema, uno compre-so fra 1 e 2 indica una modalità di gioco d'az-zardo a basso rischio, fra 3 e 7 a rischiomoderato, mentre un punteggio che si attestafra 8 e 27 indica una condizione problemati-ca/patologica rispetto al gambling.

3 milioni di Italiani sono a rischio di sviluppa-re una dipendenza dal gioco

Il ritratto del “gambler” (giocatore con pro-fili di rischio da moderato a grave) illustra unindividuo giovane, tra i 15 e i 24, che vive conla famiglia di origine o da solo con a caricoun figlio. È di sesso maschile con un livello diistruzione medio basso e spesso non ha unlavoro fisso oppure è occupato come operaioo artigiano. Analizzando la distribuzione geo-grafica dei “gambler”, si può osservare che leregioni che hanno una quota maggiore di gio-catori con profilo di rischio moderato o gravesono la Puglia, la Calabria, la Campania,

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l’Abruzzo e il Veneto. La prevalenza in questeregioni si attesta infatti tra il 7,5% e il 9,2%,mentre risulta inferiore la quota di soggetticon potenziale rischio rispetto al gioco neiterritori della Sicilia, della Toscana, delPiemonte e del Friuli Venezia Giulia (5% -7,5%). Tra i giocatori residenti negli altri terri-tori regionali della penisola, la percentualedei soggetti con un profilo rischioso rispetto algioco risulta compresa tra il 2,3% e il 5% .

Confrontando il dato relativo alla preva-lenza dei giocatori problematici con quellodella prevalenza di soggetti giocatori com-plessivamente intesi, si osserva che la Puglia,la Calabria e la Campania, oltre ad avere pre-valenze elevate di giocatori, sono anche leregioni con una maggiore percentuale di sog-getti con un profilo di rischio moderato/grave.

Gambler: uomo giovane, con livello di istru-zione mediobasso, precario

La Valle d’Aosta, oltre ad essere la regionein cui si gioca meno è anche quella in cui lapercentuale dei giocatori problematici risultameno elevata; il rapporto giocatore/gambler èdi 1 a 15, ovvero ogni 15 residenti che gioca-no 1 ha un profilo di rischio moderato grave.In media questo rapporto, per l’intero territo-rio nazionale, è di 1 a 8, ma si evidenzianosituazioni particolari. Da un lato esistonoregioni dove si gioca molto come ad esempioil Molise il 57% dei residenti afferma digiocare di tanto in tanto ma solo una mini-ma parte dei giocatori presenta un profilo dirischio per il GAP; in questa regione il rappor-to gambler/giocatori è di 1 ogni 10. Dall'altrovi sono regioni, come ad esempio il Venetodove a fronte di poco più di 1/3 di residentiche dichiara di avere giocato in denaro (il 34% dei residenti gioca occasionalmente), siosserva un rapporto molto più elevato tra fragambler e giocatori, 1 a 4; qui sembranoquindi esserci meno giocatori, ma essi sonocon probabilità nettamente più alta più gravi.

Lo studio dei fattori associati ai profili digiocatore problematico rispetto a quelli di

giocatore non problematico è molto utile acomprendere il fenomeno.

Il gioco patologico è spesso associatoall’essere di genere maschile, giovane e conun basso livello economico, basso livello dieducazione scolastica ed alla disoccupazio-ne. Inoltre, sembra essere influenzato da fat-tori ambientali come l’inserimento sociale eil background culturale, con differenze alivello regionale (Cunningham et al 2001;Petry et al 2005; Tavares 2010). I giocatorid'azzardo patologici hanno un rischio moltopiù elevato rispetto alla media di commette-re reati e/o avere comportamenti aggressivi(Mishra 2010).

La probabilità di avere un’attitudine pro-blematica rispetto al gioco è tre volte maggio-re nei maschi rispetto alle femmine.

È inoltre è quattro volte più elevata in chiha avuto esperienze di risse o problemi legalirispetto a coloro che non ne hanno mai avute.

Sono inoltre più a rischio coloro chehanno avuto comportamenti sessuali perico-losi per la salute, comportamenti aggressivi,oppure hanno avuto problemi conparenti/amici/colleghi.

Tra le caratteristiche “negativamente”associate al profilo di “gambler” si evidenzia-no il possedere un titolo di studio medio alto,ciò significa che chi ha un percorso di studiouniversitario ha meno probabilità (quasi lametà) di essere un giocatore problematicorispetto a chi non la possiede.

Contrariamente a quanto rilevato nelconfronto tra coloro che hanno dichiarato diaver giocato d’azzardo almeno una voltanella vita e quelli che non lo hanno fatto,non si sono rilevate associazioni statistica-mente significative tra l’uso di sostanze ille-gali e il gioco problematico.

Quindi, se chi fa uso di sostanze illegali hapiù probabilità di giocare d’azzardo rispetto achi non ne fa uso, lo stesso non accade perquanto riguarda il gioco problematico.

Come nella popolazione adulta anchequella giovanile si rivela molto sensibile al

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fascino del gioco; senza dubbio invogliati daltartassamento mediatico sempre più studentisi lasciano fascinare dalle emozioni associateall’azzardo, e se in Italia gioca saltuariamenteil 47% degli studenti fra i 15 ed i 19 anni, unostudente ogni 4 presenta un profilo di rischiomoderato grave.

La maggior parte degli studenti “giocatori“ (67,5%) ha tuttavia un profilo di gioco “nona rischio”; quasi il 22% presenta un profilo dirischio basso, mentre circa l'11% presenta unprofilo di rischio moderato grave. Il profilo digioco è stato stimato utilizzando il “SouthOaks Gambling Screen: Revised forAdolescents” (Wiebe J M et al, 2000).

Fra gli studenti/giocatori 1 su 4 è a rischio disviluppare una dipendenza dal gioco.

Anche fra gli studenti nel confronto fra ildato relativo alla prevalenza del gioco pro-blematico e quello della prevalenza deglistudenti giocatori in termini generali, si veri-fica una certa omogeneità di comportamen-ti in regioni come la Calabria e la Campania,dove si osservano alte prevalenze di giocoparallelamente ad alte prevalenze di studen-ti giocatori a rischio, circa 1 studente ogni 4studente “giocatore presenta un profilo dirischio moderato grave.

La Valle d’Aosta, come per la popolazio-ne adulta, oltre ad essere la regione in cui sigioca meno è anche quella in cui la percen-tuale dei giocatori problematici risulta menoelevata; il rapporto giocatore/gambler è di 1a 8. In media questo rapporto per l’intero ter-ritorio nazionale è di 1 a 4. Esistono regionidove si gioca molto come ad esempio ilMolise (il 54% degli studenti afferma di gio-care di tanto in tanto) dove solo una partedei giocatori inferiore alla media nazionalepresenta un profilo di rischio per il GAP; inquesta regione il rapporto gambler – giocato-re è di 1 ogni 5.

Mentre, come per la popolazione genera-le, in Veneto e in Trentino a fronte di un 36 %degli studenti che gioca occasionalmente si

osserva un rapporto 1 a 3 fra gambler e gioca-tori; qui sembrano quindi esserci meno gioca-tori ma più gravi in proporzione maggiore.

Così come nella popolazione generale,sono i ragazzi ad avere profili di rischio piùgravi: all’interno del profilo di rischio riferibi-le al gioco patologico o gambling, il rapportotra le prevalenze maschili (0,6%) e quellefemminili (0,1%) è di una studentessa ogni 4studenti; tale proporzione diminuisce nelcaso del profilo di rischio moderato (1 ogni 3)e di quello di rischio minimo (1 ogni 2).L’assenza di rischio, tra coloro che giocano,riguarda invece il 58,5 dei maschi ed il 78,2%delle femmine. Il confronto con l’anno prece-dente evidenzia che, nel 2009, gli studentiche presentano un profilo di rischio totalmen-te assente sono in diminuzione ( 3,4% in unanno, dal 69,7 al 67,5%); tra i maschi aumen-tano coloro che presentano un profilo dirischio minimo, rimane invariata la propor-zione di coloro che presentano un rischiomoderato mentre diminuisce leggermente laquota di studenti con rischio elevato (giocod'azzardo patologico/gambling); tra le ragaz-ze aumentano quelle con profili di rischiobasso e moderato mentre rimangono invaria-te le studentesse con rischio elevato.

Sono i maschi ad avere profili di rischio piùgravi il rapporto è 1 a 4

Gratta e vinci e lotto istantaneo sono i gio-chi preferiti anche dagli studenti che presen-tano un profilo di rischio medio grave, alsecondo posto per diffusione le scommessesportive, guadagnano invece posizioni lemacchinette elettroniche (genericamente defi-niti video poker) e il Poker texano.

Tenendo sempre a mente che la legisla-zione Italiana in teoria vieterebbe ai mino-renni di avere accesso al gioco d’azzardo, econsiderando che l’11% dei minorenni “gio-catori” presenta un profilo di rischio mode-rato grave, si è cercato di tracciare un ritrat-to del minorenne giocatore problematico esi è visto che gioca mediamente a tre giochi,

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(contro i 2 dei coetanei non a rischio) se èmaschio ha 17 predilige le “ScommesseSportive” e preferisce posti come “Bar/tabac-chi/pub” e “Sale Scommessa”. In media rife-riscono di aver giocato a 3 giochi diversinegli ultimi dodici mesi.

Differente il profilo invece tra lestudentesse: sono più giovani età compresatra i 15 ed i 16 anni giocano al “Gratta eVinci/Lotto Istantaneo” preferibilmente in“Bar/tabacchi/pub” e negli ultimi dodici mesiriferiscono in media di aver giocato a 2 diffe-renti giochi, rispetto ad un solo gioco dellecoetanee non a rischio.

Video poker e poker texano più diffusi fra chiha un profilo gambler

In accordo con una recente review con-dotta sul problema gambling tra gliadolescenti (Blinn Pike 2010) gli studenti chehanno avuto nel recente passato comporta-menti a rischio per la propria persona, comel’essere stati coinvolti in risse, l’avere avutoincidenti, l’aver avuto problemi legali, l’avereavuto esperienze sessuali a rischio risultanoavere una maggiore propensione a sviluppareuna dipendenza dal gioco.

Di contro coloro che della propria perso-na si prendono cura partecipando spesso adattività sportive, leggendo libri per piacere,praticando hobby, prendendosi cura dellacasa e o di animali domestici evidenzianouna minor rischio di diventare giocatori pro-blematici.

Solitamente gli adolescenti con profiloproblematico hanno difficili rapporti familiarie poco interessamento da parte dei genitori,oltre ad una bassa autostima. Fondamentaliinfatti risultano gli aspetti relativi alla vitafamiliare, sia in termini di soddisfazione gene-rale del rapporto con i propri genitori sia delgrado di attenzione/controllo che questi eser-citano sul ragazzo, sia della percezione dellacondizione economica. I ragazzi che hannoriferito di aver avuto gravi problemi nel rap-porto coi genitori hanno una probabilità più

che doppia di diventare gambler, mentre fat-tori protettivi sarebbero il sentirsi accolto daigenitori, l’essere soddisfatti del rapporto coigenitori, il percepire attenzione da parte deglistessi. Sul versante del controllo e delle rego-le familiari fattori protettivi sono l'avere geni-tori che sanno con chi si esce la sera mentre,l’aver speso più di 50 euro la settimana senzail controllo dei genitori risulta un fattore dirischio.

Appartenere ad una famiglia “non tradi-zionale” espone al rischio del gioco in dena-ro con profilo di rischio moderato o grave duevolte di più che far parte di una famiglia tradi-zionale, mentre avere una condizione econo-mica alta ed essere soddisfatto della situazio-ne finanziaria della famiglia appaiono invecefattori protettivi. Coloro che riferiscono di averavuto gravi problemi nel rapporto con gliinsegnanti hanno una probabilità doppia disviluppare gioco problematico, mentre appa-re protettivo l’avere un rendimento scolasticomedio alto. Sono associati al profilo di “gam-bler” i comportamenti direttamente o indiret-tamente legati all’uso di sostanze psicoattive:avere fatto uso di tranquillanti o sedativi senzaprescrizione medica, avere amici o fratelli cheabusano di alcol o fanno uso di droghe, averfatto uso di cannabis, cocaina, eroina, alluci-nogeni, stimolanti.

Gli studenti gambler hanno problemi a scuolae rapporti difficili con i genitori

Per individuare le particolarità dei giovanigiocatori con profilo moderato o grave digioco d’azzardo è stato implementato unmodello di regressione logistica che stima lemisure di rischio (Odds Ratio o “Rapporto traOdds”) associate alle variabili raccolte nelquestionario utilizzato nello studio e che indi-ca quanto ogni variabile sia associata al com-portamento in studio.

Laddove l’odds ratio assume un valoresuperiore ad 1 è possibile affermare che lavariabile in esame risulta associata in manie-ra positiva col comportamento in studio ed è

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quindi assimilabile ad un fattore di rischio. Seinvece l’Odds Ratio risulta negativo la variabi-le in esame è associata negativamente al feno-meno in studio, in questo caso al profilomoderato o grave di giocatore d’azzardopatologico.

È necessario sottolineare che attraversoquesto metodo non è possibile andare adindagare se un fattore sia legato all’altro in ter-mini di relazione causa-effetto. Gli aspettiindagati risultano tra loro semplicementeassociati e l’interpretazione dei dati è da con-siderarsi una questione molto delicata e versola quale orientare ulteriori approfondimentiche tengano conto anche delle istanze cultu-rali e di sviluppo delle persone intervistate.

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LA RETE DEI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATICHE SI OCCUPANO DI GIOCOD’AZZARDO PATOLOGICO (GAP)

La rilevazione è stata eseguita con unaggiornamento di quella condotta dalGruppo Abele di Torino in collaborazionecon ALEA (Associazione per lo studio delgioco d’azzardo e dei comportamenti arischio) “Il gioco d'azzardo in Italia – I datie la ricerca” Supplemento al nr. 8 - 9/2009 diAnimazione Sociale.

Alla rilevazione condotta dal GruppoAbele, in collaborazione con ALEA(Associazione per lo studio del gioco d’az-zardo e dei comportamenti a rischio) aveva-no aderito 410 strutture, 379 erano Servizipubblici delle Az. ASL territoriali, rappresen-tati in modo pressoché esclusivo dai Serviziper le Tossicodipendenze (SerT), e 31 eranostrutture del privato-sociale.

1. I servizi pubblici che si occupano di GAP

Su 556 SerT presenti sul territorio nazio-nale (Ministero della Salute, 2005), 379hanno aderito all’indagine, rappresentandoil 68,2% dei servizi. Il 40% dei servizirispondenti si trova nelle regioni del NordItalia, il 20,8% al Centro, il 26,7% al Sud edil restante 12,7% nelle Isole (Figura 1.1).

Oltre il 60% dei SerT presenti in ciascu-na Regione ha aderito all’indagine, fattaeccezione per i servizi della Regione Liguria,dove solo il 19% ha partecipato all’indagineconoscitiva (Figura 1.2).

Tra i SerT rispondenti, il 68% risulta orga-nizzato per accogliere le domande di tratta-mento dei soggetti affetti da problematicheconnesse al GAP, il 31,7% non offre alcunservizio e per lo 0,3% tale servizio risulta infase di strutturazione ( (Figura 1.3).

Dalla distribuzione territoriale si eviden-zia che nella maggior parte delle Regioni ita-liane circa il 50% dei SerT rispondenti ha

attivato un servizio di accoglienza di sogget-ti con problematiche GAP, fatta eccezioneper le Regioni e Marche dove tale servizio èofferto rispettivamente dal 17% e dal 33%circa delle strutture rispondenti.

Nelle regioni del Nord Italia circa il 70%dei SerT rispondenti ha attivato un servizioper il trattamento di problematiche connesseal GAP, nella regione Sardegna oltre l’80% enelle regioni del Centro e del Sud media-mente il 60% (Figura 1.4).

L’analisi dei dati relativi all’anno di iniziodelle attività di accoglienza e cura delle pro-blematiche connesse al GAP, rileva che leregioni Lazio, Veneto, Puglia e Sardegnarisultano le “pioniere”, in quanto già tra il1990 e hanno impostato le prime azioniriguardanti il fenomeno. L’anno successivosono state avviate offerte di servizi ed attivi-tà in Piemonte, Lombardia ed EmiliaRomagna, mentre a partire dall’anno 2000fino ad oggi, si registra un incremento su tuttii territori regionali con strutture per l’acco-glienza specifica di soggetti con problemati-che GAP.

Ad oggi, circa il 60% dei servizi presentisul territorio nazionale dichiara di avere,all’interno della struttura e/o facente parte diuna equipe di lavoro, un referente per ilGAP. All’interno dei servizi che offronotrattamento ed assistenza ai soggetti con pro-blematiche connesse al GAP, gli psicologirisultano la figura professionale che mag-giormente si occupa dell’accoglienza e deltrattamento (71,4%), seguono gli assistentisociali e i medici (66%), mentre con percen-tuali tra il 30 e il 40% si attestano le figureprofessionali degli psicoterapeuti, educatorie psichiatri (Figura 1.5).

L’utenza con problematiche GAP trattatanei SerT aderenti all’indagine, nell’anno2007, risulta composta di 1259 soggetti, il46% dei quali (n=577) risulta in trattamentocon una diagnosi principale connessa alGAP, mentre per il 54% (n=682) si tratta diuna poli-dipendenza con uso di sostanze o

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da alcool. Il grafico successivo evidenzia chemediamente il 50% dei soggetti in carico aiservizi per problematiche GAP risulta invia-to dai familiari, mentre sono il 38% i sogget-ti che effettuato spontaneamente una richie-sta di trattamento. Nella categoria “altro”,sono state incluse modalità di invio quali ilmedico curante, i servizi di salute mentale, ildatore di lavoro, internet ecc. (Figura 1.6).

Analizzando il dato a livello regionale, sievidenza una tendenza analoga: sebbeneuna buona percentuale di soggetti si presen-ti spontaneamente ai servizi per richiedereun trattamento per problematiche legate alGAP, risultano principalmente i familiari afare una richiesta di aiuto (Tabella 1.1).

Esaminando nel dettaglio le tipologie ditrattamento, si osserva che la maggior partedei trattamenti riguardano l’ascolto, il coun-selling e la psicoterapia individuale. Segue,con percentuali intorno al 60%, il trattamen-to farmacologico, mentre risultano pocosuperiori al 50% quelli riferiti al counsellingtelefonico, alla psicoterapia di coppia e agliinterventi psico educativi (Figura 1.7).

2. La rete dei Servizi Privati

L’offerta di servizi ed attività riguardanti iltrattamento delle problematiche connesse alGAP da parte di Associazioni, Cooperative eComunità private, è stata analizzata attraver-so la partecipazione all’indagine di 50 strut-ture distribuite sul territorio Nazionale.

Sul totale delle strutture private risponden-ti, il 45,2% si colloca nelle regioni del NordItalia, il 32,3% del Centro, il 19,4% del Suded il restante 3,2% nelle Isole (Figura 1.8).

La quasi totalità delle strutture privateintervistate, a parte alcune presenti nelleregioni Lazio e Toscana, offrono servizi e trat-tamenti specifici per soggetti con problemati-che legate al GAP. Il 93,5% delle associazio-ni, cooperative e comunità aderenti all’inda-gine ha dichiarato di accogliere domande di

trattamento riguardanti i soggetti con proble-matiche relative al gioco d’azzardo patologi-co, mentre sono il 6,5% le strutture che nonoffrono tale servizio (Figura 1.9).

Come per i SerT, anche le strutture privateiniziano le attività di accoglienza e cura delGAP negli anni 1999-2000, in particolare lestrutture presenti nelle regioni Toscana, FriuliVenezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.Tra il 2000 e il 2004 vengono attivati servizidi accoglienza nelle strutture private presentiin Lazio, Campania e Lombardia. L’anno suc-cessivo sono state avviati servizi ed attivitàanche in Piemonte, ed Emilia Romagna, men-tre dal 2005 ad oggi si registra l’attivazione diservizi di accoglienza specifica di soggetticon problematiche GAP anche nelle regioniMarche, Liguria, Puglia e Calabria. Piùdell’80% delle strutture private partecipantiall’indagine dichiara l’esistenza, di un refe-rente per il Gioco d’Azzardo Patologico. Talefigura è presente o all’interno del servizio ofacente parte di una equipe di lavoro. i refe-renti sono per la maggior parte rappresentan-ti da psicologi e psicoterapeuti, rispettivamen-te il 52% e il 47,5%,, seguiti da Psichiatri(35%), Medici, Educatori ed Assistenti Sociali(20%) (Figura 1.10).

Presso le strutture private aderenti all’in-dagine, nell’anno 2007, sono stati trattati1133 soggetti con problematiche relative algioco d’azzardo patologico. L’80,8% di que-sti (n.915) risulta in trattamento per diagnosiprincipale GAP, mentre il 19,2% (n.218) pre-senta anche una situazione di dipendenza odi abuso da sostanze o da alcool. Come fattoregistrare per i servizi delle tossicodipenden-ze, anche nelle strutture private, il canale diinvio più rappresentativo è quello del nucleofamiliare del soggetto con problematicheGAP. Il 30% dei soggetti effettua spontanea-mente una domanda di trattamento, mentreil 21% è stato inviato alle strutture dalMedico curante, dai servizi di salute menta-le o dal datore di lavoro (Figura 1.11).

La medesima distribuzione si evidenzia

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anche a livello regionale: nonostante la mag-gior parte dei soggetti si presenti volontaria-mente ai servizi per effettuare una richiestadi trattamento per problematiche legate alGAP, sono soprattutto i familiari a fare unarichiesta di aiuto (Tabella 1.2).

Per quanto riguarda le tipologie dei trat-tamenti erogati dalle strutture private a sog-getti con problematiche legate al GAP,l’ascolto risulta il trattamento più erogato,

seguito da interventi di counselling effettuatiall’interno della struttura e telefonici, rispet-tivamente il 61% e il 50%. Si attestano intor-no al 40% i trattamenti di psicoterapia digruppo e gli interventi psico educativi, men-tre risultano intorno al 30% gli interventi psi-coterapici individuali e di coppia, il tratta-mento farmacologico, quello familiare equelli eseguiti nei gruppi di auto mutuoaiuto (Figura 1.12).

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Figura 1.1Ripartizione deiservizi per le tossi-codipendenzerispondenti, perarea geografica.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Figura 1.2Ripartizione deiservizi per le tossi-codipendenzerispondenti all’in-dagine rispetto aquelli esistenti perRegione.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

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Figura 1.3 Distribuzione per-centuale dei servi-zi che si occupa-no delle proble-matiche relative alGAP.

Figura 1.4 Ripartizione deiservizi per le tossi-codipendenzerispondenti all’in-dagine che accol-gono domanda ditrattamento perproblematicheGAP.

Figura 1.5 Distribuzione per-centuale dellefigure professiona-li che si occupanodelle problemati-che relative alGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

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Figura 1.6 Distribuzione per-centuale dellemodalità di invioper le problemati-che relative alGAP.

Figura 1.7 Distribuzione per-centuale delle pre-stazioni erogate aisoggetti con pro-blematiche relati-ve al GAP.

Figura 1.8 Ripartizione dellestrutture privaterispondenti, perarea geografica.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

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Figura 1.9 Distribuzione per-centuale dellestrutture privateche si occupanodelle problemati-che relative alGAP.

Figura 1.10 Distribuzione per-centuale dellefigure professiona-li che si occupanodelle problemati-che relative alGAP.

Figura 1.11 Distribuzione per-centuale dellemodalità di invioper le problemati-che relative alGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

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Figura 1.12 Distribuzione per-centuale delle pre-stazioni erogate aisoggetti con pro-blematiche relati-ve al GAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele

Tabella 1.1 Distribuzione percentuale perRegione, delle modalità di invio per le proble-matiche relative al GAP.

soggetto conproblematica

familiari altro

Valle D’Aosta 33.3 33.3 33.3

Piemonte 40.7 48.1 11.1

Lombardia 40.7 44.4 14.8

Veneto 41.9 51.6 6.5

Friuli 42.9 42.9 14.3

Trentino 40.0 40.0 20.0

Liguria 44.4 33.3 22.2

EmiliaRomagna

36.4 48.5 15.2

Toscana 30.6 52.8 16.7

Marche 33.3 66.7 0.0

Umbria 33.3 33.3 33.3

Lazio 37.0 48.1 14.8

Abruzzo 50.0 50.0 0.0

Molise 50.0 50.0 0.0

Basilicata 25.0 50.0 25.0

Puglia 39.2 51.0 9.8

Campania 33.3 57.1 9.5

Calabria 42.9 57.1 0.0

Sicilia 35.3 55.9 8.8

Sardegna 50.0 50.0 0.0

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele.

Tabella 1.2 Distribuzione percentuale perRegione, delle modalità di invio per le proble-matiche relative al GAP.

soggetto conproblematica

familiari altro

Piemonte 33.3 33.3 33.3

Lombardia 38.5 46.2 15.4

Veneto 33.3 33.3 33.3

Friuli 0.0 100.0 0.0

Trentino 20.0 60.0 20.0

Liguria 0.0 100.0 0.0

EmiliaRomagna

50.0 0.0 50.0

Toscana 22.2 44.4 33.3

Marche 50.0 50.0 0.0

Lazio 40.0 60.0 0.0

Basilicata 0.0 100.0 0.0

Puglia 50.0 50.0 0.0

Campania 25.0 50.0 25.0

Calabria 0.0 0.0 100.0

Sicilia 0.0 100.0 0.0

Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele.

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MOMENTI DI CONFRONTO CON LEORGANIZZAZIONI E ISTITUZIONIIMPRENDITORIALI DEL MONDO DELGIOCO

Attivazione in 8 Città delle regioni coin-volte (Torino, Bari, Taranto, Bologna,Genova, Perugia, Terni e Bolzano) dimomenti di confronto con le organizzazio-ni e istituzioni imprenditoriali del mondodel gioco, rispetto a due obiettivi possibili…a) l’individuazione delle persone mag-giormente problematiche…b) lo studio e lariflessione comune sulle caratteristiche delgioco patologico (in termini di tipologie digiochi/pattern di gioco maggiormente dan-nosi, di “setting” a maggiore rischio dicreare dipendenze, più “additivi” ecc.)...

Risultato atteso 1:Attivazione di “tavoli di discussione” a

livello locale con le realtà imprenditorialidel settore.

OBIETTIVO SPECIFICO 2:Collaborazione con organizzazioni e isti-

tuzioni imprenditoriali del settore per messaa punto di azioni di identificazione dei gio-catori patologici ed invio ai servizi specifici;messa a punto di modelli possibili per laprevenzione e la riduzione dell’impattoadditivo sui singoli giocatori delle differentitipologie di gioco, nel quadro della corniceteorica del cosiddetto “gioco responsabile”.

Risultato atteso 2:Aumento del numero assoluto e della

proporzione di utenti afferenti ai servizispecialistici con queste patologie specifi-che inviati direttamente o indirettamentedagli esercenti.

Per la declinazione concreta degliObiettivi Generali 3 e 4 si è scelto di delega-re il lavoro di organizzazione locale (recluta-mento dei destinatari della formazione,organizzazione della logistica dei discenti edei docenti, gestione delle sedi, manutenzio-

ne delle reti locali attivate) a referenti locali.Ciò dietro la corresponsione di un contribu-to che variava a seconda del livello di coin-volgimento da un minimo di 3.000 euro perla sola organizzazione locale delle iniziativedi formazione degli esercenti ad un massimodi 15.000 euro laddove venivano organizza-te anche le attività di formazione per gliamministratori locali, operatori sociali esanitari, operatori dei media e dove eranoorganizzati gli interventi di peer education in2 Istituti scolastici secondari superiori.

Le organizzazioni locali cui si è fatto rife-rimento in origine sono le seguenti:

Piemonte:- ASL 1 Torino Dipartimenti “Patologia

delle dipendenze” EST dott.ssa PaolaBurroni.

- OVEST dott. Antonino Matarozzo.- ASL 2 Torino Dipartimenti “Patologia

delle dipendenze” Corso Vercelli dott.Augusto Consoli.

- Corso Lombardia dott. EmanueleBignamini.

- ASL 3 Collegno Dipartimento“Patologia delle dipendenze” StrutturaComplessa “Dora Riparia”, dott. PaoloJarre.

Lombardia:- ASL Milano 3 Monza Dipartimento

per le dipendenze dott. Maurizio Resentini.- ASL Varese Dipartimento Tecnico fun-

zionale per le dipendenze dott. VincenzoMarino.

Veneto:- Azienda ULSS 12 Veneziana

Dipartimento Funzionale delle Dipendenzee SerD Venezia Terraferma, dott. Pier Guido.

- Nardi Azienda ULSS 16 PadovaDipartimento Tossicodipendenze dott.Andrea Vendramin.

- Azienda ULSS 10 Veneto OrientaleDipartimento per le Dipendenze dott.Davide Banon.

- Azienda ULSS 14 Chioggia Ser.T. dott.Ermanno Margutti.

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Friuli - Venezia Giulia:- Azienda per i Servizi sanitari n.° 2

Isontina Gorizia Dipartimento per ledipendenze.

Emilia – Romagna:- AUSL Rimini U.O. Dipendenze

Patologiche SerT dott.ssa DanielaCasalboni.

Marche:- ASUR Zona Regione Marche – Zona

Territoriale 2 Urbino Dipartimento sovrazo-nale integrato per le DipendenzePatologiche Zone territoriali 2 e 3 dott.Roberto Reale.

Lazio:- ASL Roma C Dipartimento per le

dipendenze patologiche dott. ClaudioLeonardi; si è avvalso della collaborazionedella Cooperativa Sociale “ObiettivoUomo”.

Campania:- Associazione Gruppo Logos onlus

Cooperativa Sociale Labos Team Salernodott.sse Gabriella Cavaliere e StefaniaPirazzo.

Puglia:- Cooperativa ed Associazione Oasi 2

Trani dott. Felice Di Lernia.Sicilia:- Azienda Sanitaria Provinciale Palermo

Dipartimento per le dipendenze patologi-che dott. Giuseppe Sciacca; si è avvalsodella Cooperativa Sociale “L'elefante bian-co” dott.ssa Veronica Riccobene.

- Con l'ASL Isontina di Gorizia non èstata resa possibile la declinazione concretadell'intervento; le AASSLL di Varese*,Palermo* e Roma C hanno effettuato inparte in autonomia gli interventi previsti (laformazione degli esercenti nei primi 2 casi ela conclusione della formazione degliamministratori a Roma).

La scelta dei territori si è avvalsa delleconoscenze disponibili circa la presenza diServizi attivi nel fronteggiamento sul pianosociale e sanitario del fenomeno, al fine di

evitare di stimolare una domanda di inter-vento laddove non vi fosse, neppure inembrione, la possibilità di una rispostalocale. Nell'ambito dei territori individuatisi è articolata poi l'offerta formativa ai prin-cipali centri della Provincia individuata intermini di popolazione, tenendo però contoanche della disponibilità della amministra-zioni municipali locali alla collaborazione,secondo quanto valutato dai referenti loca-li. L'obiettivo Generale 3 si è concretizzatoprincipalmente nel reclutamento a livellolocale di commercianti di settore, sia lad-dove la vendita dei prodotti di gioco legalefosse il core business dell'attività commer-ciale (Sale Bingo, sale scommesse, sale gio-chi) sia dove tale attività fosse una, seppurlucrosa, attività collaterale rispetto ad altraattività storicamente consolidata (tabaccai,bar, autogrill...). I soggetti reclutatisono stati sottoposti ad un percorso di for-mazione suddiviso in 2 mezze giornate;una prima mezza giornata, condotta da cli-nici specializzati nel trattamento del giocod'azzardo patologico, finalizzata all'appro-fondimento di aspetti epidemiologici, diconoscenza del fenomeno negli aspettisociali e sanitari e all'identificazione deisoggetti maggiormente vulnerabili ed allostudio di strategie comunicative volte alladissuasione dal comportamento compulsi-vo ed all'invio ai servizi specialistici. Laseconda mezza giornata è stata organizzatain sessione congiunta con la mezza giorna-ta conclusiva del percorso formativo rivoltoagli amministratori degli Enti locali, aglioperatori dei servizi sociali e sanitari edagli operatori dei media locali al fine dimettere concretamente in atto i “tavoli didiscussione” previsti dal progetto. Ai parte-cipanti all'intero Corso è stata rilasciata unacertificazione “di qualità” attestante la for-mazione svolta e sono state consegnate lebrochure e le vetrofanie “Prudenti nelgioco” (cfr. allegato 5) per la clientela affe-rente ai giochi in denaro. I “tavoli di discus-

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sione” previsti dall'Obiettivo specifico 1sono stati attivati, in misura variabile nelledimensioni e nella numerosità dei soggetticoinvolti, in tutte le realtà interessate edhanno portato alla discussione partecipatadei provvedimenti locali di regolamenta-zione del gioco pubblico in denaro. Inalcune realtà la discussione ha coinvoltoanche i rappresentanti regionali dell'AAMS(Palermo e Torino); in altre rappresentantidelle Forze dell'Ordine (la Questura sem-pre a Palermo e Torino; la Guardia diFinanza a Taranto; i Carabinieri a Salerno);in altre ancora rappresentanti del volonta-riato locale. Non è stato possibile ad oggi,a causa della mancanza di dati basali edella complessità metodologica a frontedelle risorse assegnate, verificare l'attesodell'obiettivo specifico 2.

Formazione Esercenti e gestori

Caratteristiche organizzative10 percorsi formativi paralleli ed organiz-

zati a polo.Ciascun percorso ha previsto: 1/2 giorna-

ta esclusivamente rivolta agli esercenti edorganizzata capillarmente su 11 sedi; mezzagiornata rivolta congiuntamente ad esercentied amministratori locali concentrata nei 5poli della formazione degli amministratorilocali. Le sedi dei corsi sono state dappertut-to pubbliche (ASL/SerT). Le sedi dei percorsiformativi per i commercianti sono state (traparentesi i Comuni coinvolti come Enti loca-li e come territori di insediamento degli eser-cizi commerciali interessati):

(1) Torino.(2) Grugliasco (Rivoli, Collegno, Venaria

e Grugliasco).(3) Monza (Monza, Seregno, Lissone,

Busto Arsizio, Gallarate, Samarate, Varese). (4) Mestre (Venezia, Padova,

Casalserugo, Battaglia Terme, Chioggia,Sant'Angelo Piove di Sacco, San Donà di

Piave).(5) Rimini (Rimini, Bellaria - Igea

Marina, Urbino, Riccione).(6) Roma XI Municipio.(7) Palermo (Palermo, Bagheria,

Monreale, Carini, Termini Imerese).(8) Trani (Andria, Barletta, Trani,

Bisceglie, Corato).(9) Salerno (Salerno, Agropoli, Eboli,

Cava dei Tirreni, Torchiara, Mercato SanSeverino).

(10) Taranto (Taranto, Martina Franca,Manduria).

In corsivo le Amministrazioni che hannoadottato provvedimenti di contenimento delgioco lecito in denaro al 8.04.2011 . Laprima tranche è stata organizzata capillar-mente sulle 10 sedi la seconda mezza gior-nata è stata concentrata nei 7 poli della for-mazione degli amministratori locali. Ilnumero dei destinatari della formazione nonè stato proporzionale alla dimensione dellepopolazioni residenti in quanto si è tentatodi scegliere in loco tipologie di esercenti dif-ferenti, con la collaborazione dei principaliconcessionari nazionali. Il progetto prevede-va il coinvolgimento di circa 300 esercizicommerciali su tutto il territorio nazionale; aconsuntivo i commercianti che hanno parte-cipato alla formazione sono stati circa 120.

Sintesi dei contenuti formativi

Di seguito si fornisce uno schema/tipo dipercorso formativo per i gestori: si tratta diuno schema che è stato personalizzato nellesingole realtà.

Prima mezza giornataLa formazione degli esercenti nella prima

mezza giornata è stata condotta dallaAssociazione Nuove Dipendenze (AND,dott.ssa Daniela Capitanucci ed il suo staff)nelle sedi di Torino, Grugliasco, Monza,Rimini, Mestre, Salerno, Taranto e Trani.

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Seconda mezza giornataSessione pomeridiana: confronto con gli

Amministratori locali: gli interventi realiz-zabili, uno schema tipo condiviso diRegolamento eticamente orientato per unacollettività consapevole.

SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE LOCALI

Sperimentazione di strategie locali -Accanto al lavoro con gli esercenti dovran-no essere attivati interventi per lo studio el’implementazione di modelli di regolamen-ti comunali sul gioco, che tengano contodella recente evoluzione del fenomeno e

che si pongano come elemento di una stra-tegia complessiva di contrasto alla derivapatologica del gioco legale.

Risultato atteso 1:Approvazione di protocolli di intesa con

alcuni Enti locali; approvazione di nuoviregolamenti comunali del gioco; avvio di unmonitoraggio dell’andamento del fenomenoin queste realtà locali a confronto con real-tà “di controllo”.

Contrariamente a quanto pensano i più,l'Ente locale non ha pochi poteri nel contra-sto del fenomeno; la stessa Direttiva dellaComunità europea 123/2006 sulla liberaliz-zazione del commercio, recepita conDecreto L.vo n.59 26.03.2010, recita all'ar-ticolo 12 che “nei casi in cui sussistano moti-

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Prima mezza giornata

Prima sessione Seconda sessione

Presentazione del progetto

Inquadramento generale del fenomeno Giocod’Azzardo

Diffusione (dati epidemiologici, giro d’affari,ecc.)

Funzioni sociali del gioco

“Carriera” del giocatore patologico

Diagnosi di Gioco d’Azzardo Patologico

Meccanismi neurobiologici e psicologici sotto-stanti (esercitazioni sul pensiero erroneo)

Categorie a rischio

Conseguenze a livello individuale e sociale

Pericolosità dei diversi tipi di gioco

La terapia

Il lavoro dei Dipartimenti delle Dipendenze:dalla prevenzione alla cura

Il modello del gioco responsabile

La legalizzazione

Il panorama internazionale

L’influenza del contesto sulle condotte di gioco:fattori di rischio e fattori di protezioneStrumenti per riconoscere il giocatore problematico

Misure di protezione (attivazione della rete, autoesclusione, amministrazione di sostegno, ecc.)Tecniche di comunicazione e di invio: esercizipraticiConclusioni

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vi imperativi di interesse generale (definitialla lettera h) dell'art.8 come: ragioni di pub-blico interesse tra le quali...l'incolumità pub-blica, la sanità pubblica...la tutela dei consu-matori...) l'accesso e l'esercizio di un'attivi-tà...possono...essere subordinati al rispettodi...requisiti quali: restrizioni quantitative oterritoriali…in funzione della popolazione odi una distanza geografica minima tra...l'ob-bligo per il prestatore di fornire...altri servizispecifici.”

Alcuni Comuni già negli scorsi anni ave-vano cominciato ad organizzarsi; storica-mente i primi 2 cui si faceva riferimentosono quelli di Pioltello (Mi) e Verbania; inparticolare quest'ultimo emanava nel 2005un Regolamento, tutt'ora in vigore in quantoconfermato dall'attuale amministrazione didiverso colore politico, passato al vaglio di 3ricorsi al TAR vinti, con cui venivano stabili-te 3 cose molto semplici:

- una limitazione degli orari di funziona-mento delle slot machine (spente negli oraridi più facile accesso di pensionati e studenti);

- una distanza minima da luoghi sensibi-li quali scuole, centri di aggregazione diragazzi ed anziani e così via;

- l'obbligo di apporre sui giochi e neilocali avvertenze per i clienti sulla pericolo-sità del gioco.

Ovviamente l'intento della regolamenta-zione locale non era quello di vietare ilgioco che ha una componente non proble-matica e/o patologica ma sociale nettamen-te prevalente, né ci si illudeva di poter dis-suadere un giocatore incallito dal fare qual-che centinaio di metri in più per praticare ilgioco per il quale avesse sviluppato unadipendenza.

L'intento era ed è prevalentemente cultura-le ed educativo; cominciare a seminare qual-che elemento di controcultura, verso un nuovopatto sociale i cui riferimenti valoriali nonsiano più costituiti dall'arricchirsi, dall'appari-re, dalla sopraffazione del più furbo, dall'indi-vidualismo e dallo spregio per la fatica.

La scelta dei Comuni con i quali instau-rare la collaborazione si è basata inizial-mente, a tavolino, sui seguenti criteri:

- I capoluoghi di provincia dei territoridei SerT/ Dipartimenti disponibili +

- 4 Comuni > 35.000 abitanti nel terri-torio dell’ASL To3 Piemonte (quale sede delCoordinamento centrale e dellaResponsabilità scientifica del Progetto).

- 3 Comuni ciascuno (i maggiori,comunque con popolazione superiore a20.000 abitanti, con le riserve da sceglierein graduatoria di popolazione residente) perle province di BAT, Padova e Palermo.

- 2 Comuni ciascuno (i maggiori,comunque con popolazione superiore a20.000 abitanti, con le riserve da sceglierein graduatoria di popolazione residente) perle province di Venezia/Mestre, Monza eSalerno.

- 1 Comune ciascuno (i maggiori,comunque con popolazione superiore a20.000 abitanti, con le riserve da sceglierein graduatoria di popolazione residente) perle province di Varese, Rimini e Taranto.

- Urbino come singolo Comune (nel suoterritorio non ci sono altri comuni > 20.000abitanti).

- A Roma il lavoro è circoscritto all’area dicompetenza di un singolo Ser.T. nel Comune,corrispondente all' XI Municipalità.

L'attività, come nel caso degli esercenti,ha preso avvio dall'effettuazione di specificipercorsi formativi che per facilitare lacostruzione di reti locali si è scelto sin dal-l'inizio di destinare congiuntamente adamministratori locali, operatori socio sanita-ri di settore e operatori dei media locali (cfr.Rassegna stampa allegata). Quest'ultimascelta poggiava sull'esigenza di dar vita adun primo embrione di “controcultura”rispetto alla preponderante rappresentazio-ne mediatica del gioco in denaro comeoccasione di arricchimento e di migliora-mento delle condizioni di vita.

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Sono stati organizzati 7 percorsi formati-vi organizzati “a polo”, con 2 giornate, 1 ini-ziale di formazione di base + 1 giornata suc-cessiva, la prima metà per l'identificazionedi elementi per la costruzione di regolamen-ti comunali e la seconda metà in plenariacon i gestori:

(1) Torino (Torino, Rivoli, Collegno,Venaria e Grugliasco, Monza, Seregno,Lissone, Busto Arsizio, Gallarate, Samarate,Varese).

(2) Mestre (Venezia, Padova,Casalserugo, Battaglia Terme, Chioggia,Sant'Angelo Piove di Sacco, San Donà diPiave, Rimini, Bellaria - Igea Marina,Urbino, Riccione).

(3) Roma (Roma XI Municipio).(4) Palermo (Palermo, Bagheria,

Monreale, Carini, Termini Imerese.(5) Trani (Andria, Barletta, Trani,

Bisceglie, Corato.(6) Salerno (Salerno, Agropoli, Torchiara,

Cava dei Tirreni, Mercato San Severino,Eboli.

(7) Taranto (Taranto, Martina Franca,Manduria.

Sintesi dei contenuti formativi

Di seguito si fornisce uno schema/tipodel percorso formativo per gli amministrato-ri ed operatori: si tratta di uno schema che èstato personalizzato nelle singole realtà.

Prima giornata

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Prima giornata

Sessione mattutina Sessione pomeridiana

Presentazione del progetto “Il gioco è una cosa seria”

Quando il gioco diventa patologico

Obiettivo: descrivere il GAP dal punto di vistaclinico; i rischi di “additività” dei giochi, lapressione di marketing dei produttori/fornitoridei giochi

Epidemiologia del fenomeno

obiettivo: descrizione del fenomeno mondo /Europa / Italia attraverso la presentazione datiprevalenza / diffusione del fenomeno

Il gioco responsabile

Obiettivo: descrizione degli strumenti terapeutici,della distribuzione dei servizi pubblici in Italia

Le esperienze dei Comuni che hanno già adottato un Regolamento orientato al giocoresponsabile (Verbania, Empoli)

Obiettivo: condivisione dei percorsi che hannoportato le amministrazioni comunali alla revisione del regolamento, delle difficoltà intercorse, dei modelli di valutazione, ecc...

Agire attraverso i Regolamenti comunali

obiettivo: ipotesi di strategie per limitare la diffusione delle occasioni di gioco

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I contenuti formativi sono comunquestati declinati a livello locale attraverso lacollaborazione dei Dipartimenti per leDipendenze i cui operatori hanno rivestito ilruolo di monitori.I formatori sono stati:

Prima giornata:- Paolo Jarre: presentazione Progetto,

epidemiologia, il modello del gioco respon-sabile (cfr. presentazioni Power Point allega-te in formato solo elettronico).

- Maurizio Fiasco (tranne la sede diPalermo): l'impatto sociale del gioco d'az-zardo.

- Federica Devietti Goggia (Salerno,Palermo, Roma e Mestre) / EleonoraPellegrini (Torino, Trani e Taranto) Gli inter-

venti trattamentali nel gioco d'azzardo pato-logico.

- Il Direttore del Dipartimento / Serviziointeressato.

- Un operatore del Servizio locale per lamappa dell'offerta trattamentale locale.

- Un operatore delle Forze dell'Ordine.- Un rappresentante AAMS (a Palermo e

Torino).Seconda giornata:- Paolo Jarre: ripresa dei temi su il Gioco

Responsabile e conduzione lavori di identifi-cazione degli elementi per la redazione deiRegolamenti comunali.

- Filippo Torrigiani (Assessore alla Cittàsicura Comune di Empoli; Taranto, Trani eMestre): il Regolamento della Città di Empoli.

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Seconda giornata

Sessione mattutina Sessione pomeridiana:in plenaria congiunta con i

commercianti del gioco legale (esercenti / gestori / operatori)

Lavori guidati in piccoli gruppi per l'individua-zione di elementi e criteri per la redazione dibozze di Regolamento comunale

Confronto con gli Esercenti: gli interventi realizzabili, uno schema tipo condiviso di Regolamento eticamente orientato per unacollettività consapevole

Gioco d'azzardo patologico e nuove povertà

obiettivo: i costi sociali e sanitari del giocod'azzardo, l'impatto sulle fasce più deboli

Gioco d'azzardo e criminalità: cosa succedenelle nostre città

obiettivo: la micro-criminalità legata al GAP, ildegrado sociale nelle zone ad alta densità diluoghi destinati al gioco, il fenomeno dell'usura

Conclusioni

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- Marino Barassi (già Assessore ai ServiziSociali Comune di Verbania; Palermo,Torino, Salerno): il Regolamento della Cittàdi Verbania.

- Francesco Salvi (Palermo, Mestre, Trani)/Silvia Monge (Torino, Salerno): la preven-zione primaria, la limitazione dei rischi e lapeer education nel campo del gioco proble-matico/patologico.

I principali elementi individuati e discus-si in ambito di regolamentazione del giocoin denaro nelle realtà locali sono stati:

- la riduzione degli orari di accesso aigiochi (attraverso la riduzione dei tempi diaccensione delle slot machine nell'ambi-to della singola giornata o attraverso lo spez-zettamento dell'orario con l'introduzione difasce orarie, intervento volto a scoraggiare lacontinuità del gioco..);

- strategie di confinamento geografico(distanza da luoghi sensibili);

- obbligo di messa a disposizione diavvertenze per i clienti sulla pericolosità deiprodotti;

- inasprimento dei percorsi sanzionatoriper i trasgressori (se viene sequestrata unaslot irregolare il danno è minimo e non haalcun effetto disincentivante, se si revoca lalicenza per un congruo periodo di tempo edin caso di recidiva definitivamente le cosevanno diversamente);

- l'obbligo sistematico di verifica dellamaggiore età degli acquirenti di qualsiasiprodotto di gioco in denaro con sanzioniper il venditore, sino alla denuncia penale eper chi esercita la patria potestà;

- divieto di installazione di dispositiviautomatici (tipo i distributori automatici di'gratta e vinci') che vendano prodotti digioco senza possibilità di verifica della mag-giore età degli acquirenti;

- politiche di fiscalità locale che incen-tivino i commercianti che rinuncino allavendita di prodotti di gioco e viceversaaccrescano la pressione su chi proseguenell'attività;

- politiche di disciplina locale del com-mercio che favoriscano (per esempio negliorari, nell'accessibilità, l'impianto dei dehor..) i commercianti che rinuncino alla venditadi prodotti di gioco e viceversa limitino ladiscrezionalità organizzativa di chi proseguenell'attività;

- redazione di norme igienico-ediliziespecifiche volte alla preservazione dellaconsapevolezza del tempo trascorso (illu-minazione, disponibilità di orologi murariecc.);

- limitazione dei tempi di stazionamen-to degli autoveicoli nei pressi dei locali delgioco e/o dell'accessibilità veicolare:

- introduzione nel percorso di rilasciodelle licenze di elementi qualitativi chevalorizzino la rinuncia ad impianto di dispo-sitivi di gioco (ad esempio il Comune diRoma ha emanato nel marzo 2010 un nuovoRegolamento per Bar e Ristoranti nel qualeaccanto ai requisiti strutturali vengono intro-dotti 'criteri di qualità' per i quali è richiestoil raggiungimento di un punteggio minimo;tra i 200 punti 10 sono dati dalla “assenza divideogiochi o apparecchi automatici”);

- obbligo per chi richieda una licenzaper un esercizio nel quale si può praticaregioco in denaro di partecipare a specificipercorsi di formazione per conseguire unasorta di patentino comunale;

- promozione delle strategie di autoe-sclusione.

I possibili passaggi operativi, successiva-mente alla discussione ed alla concertazionecon tutti gli stakeholders, individuati sonostati:

- Presentazione proposta (iniziativapopolare, iniziativa consigliare, provvedi-mento assessorile o di Giunta).

- Discussione in Commissione consigliare.- Approvazione della Deliberazione in

Consiglio Comunale, possibilmente in sedu-ta aperta alla cittadinanza.

- Emanazione della/e Ordinanza/eattuative (orari).

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- Comunicazione di adozione del prov-vedimento alla Prefettura, Polizia di Stato(nucleo speciale di Polizia dei Giochi),AAMS, Carabinieri e Guardia di Finanza.

- Pubblicizzazione alla Cittadinanza edagli altri Comuni della Provincia.

Degli attesi previsti (…approvazione diprotocolli di intesa con alcuni Enti locali;approvazione di nuovi regolamenti comuna-li del gioco; avvio di un monitoraggio del-l’andamento del fenomeno in queste realtàlocali a confronto con realtà “di controllo”)è stato possibile valutare l’implementazionedei nuovi Regolamenti comunali del gioco(cfr. Elenco Comuni allegato), mentre non siha notizia circa l'approvazione di protocollidi intesa specifici (pur a fronte dell'imple-mentazione di “tavoli” di concertazione ecollaborazione tra operatori, amministratori erappresentanti di categoria in diverse realtà)ed il monitoraggio dell'andamento del feno-meno in queste realtà “regolamentate” è pre-maturo e sarà possibile negli anni a venire.

Più in generale è possibile affermare cheall'inizio dell'implementazione del progetto(primavera 2008) si aveva notizia in tuttaItalia di pochissime realtà dove era stata ten-tata (e non sempre riuscita) una attività nor-mativa locale del gioco in denaro. A partiredall'autunno 2009 (la nostra attività formati-va nei confronti degli amministratori hapreso avvio a Mestre nel mese di novembre2009) diverse altre Amministrazioni comu-nali, in parte come esito del nostro lavoro,hanno approvato nuovi Regolamenti comu-nali; attualmente si può operare una stima dioltre 100 amministrazioni comunali italianeimpegnate con provvedimenti di diversacogenza nel fronteggiamento della diffusio-ne senza limiti del gioco in denaro.

Gli Enti Locali che hanno disciplinato (oprovato a farlo) le sale giochi e gli apparec-chi di intrattenimento e svago effettivamentecensite dal 2004 ad oggi sono 70:

- 48 Comuni hanno emesso Regolamenti(quello della Provincia di Bolzano è stato

approvato dalla Commissione consiliare madeve ancora essere approvato in Consiglio).

- 21 Sindaci hanno emanato Ordinanzespecifiche.

- In alcuni Comuni sono state presenta-te Mozioni sia di maggioranza che di mino-ranza (Rivoli, Beinasco, Rivoli Torinese).

- in 1 caso (Abbiategrasso) è stata pre-senta una Mozione per applicare le regoledi apertura dei call center alle sale gioco,ma è stata respinta dal Consiglio comunale.

- 1 Comune (Cologno Monzese) - hasospeso l'apertura e l'esercizio di sale giochisul territorio comunale, fino all'approvazio-ne del nuovo regolamento di polizia urbana(giugno 2010).

- Il Comune di 1 Genova ha stabilito ildivieto di installare new slot nei circoli diGenova ai quali il Comune abbia assegnatolocali con affitti agevolati (gennaio 2010).

Rispetto all'andamento nel corso deltempo dell'approvazione di regolamenti eordinanze il riscontro è il seguente:

Prime lettere ai Sindaci proposta parteci-pazione

Inizio formazione al progetto 09/2009.Amministratori comunali e prime comu-

nicazioni mediatiche11/2009 (Figura 1.13)(Figura 1.14).

I Comuni dei territori su cui è insistito ilProgetto hanno approvato regolamenti e/oemanato Ordinanze in 12 casi su 43 (28%)dei casi; alcuni di essi sono ancora in pro-cinto di farlo; a livello nazionale la mediadei Comuni che hanno adottato provvedi-menti analoghi è di 70/8094, meno di1/1000.

Le 4 Regioni con la maggior prevalenzadi provvedimenti adottati sono, nell'ordineLombardia, Toscana, Piemonte e Veneto; aparte la Toscana dove vi è stata un'impor-tante azione promozionale da parte degliamministratori del Comune di Empoli, lealtre 3 Regioni sono quelle presso il quale èstato declinato il nostro progetto alla finedel 2009; probabilmente per percepire un

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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effetto nelle altre Regioni interessate dalprogetto bisognerà ancora attendere alme-no 1 anno.

Altri provvedimenti:ProvinceLa Provincia di Bolzano ha approvato a

novembre 2010 il Disegno di Legge provin-

ciale 68/10 "Disposizioni in materia di giocolecito", novembre 2010 che contempla:

- strategie di distanziamento geografico;- rispetto normativa divieto di utilizzo ai

minori;- divieto pubblicità sale da gioco entro

300 mt. dal locale;

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Figura 1.13 Andamento prov-vedimenti comu-nali (Regolamentie Ordinanze) dicontenimentogioco lecito indenaro.Comuni che hanno emesso Ordinanze o approvato Regolamenti sul gioco in denaro.

Figura 1.14Distribuzione deiprovvedimenti perRegioni.

* Oltre al provvedimentodi Genova.

** Oltre al provvedimentorespinto ad Abbiategrasso.

*** Oltre al provvedimentodella Provincia di Bolzano

(cfr. dopo).

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- applicazione a sale giochi ed esercizicommerciali con giochi autorizzati, nuovi ogià esistenti;

Il Governo nazionale ha impugnato lalegge provinciale a gennaio 2011 e laProvincia di Bolzano è intervenuta in giudi-zio verso il ricorso a febbraio 2011.

Il Consigliere della Provincia regionale diTrento Roberto Bombarda (gruppo Verdi eDemocratici Trentino) ha presentato unamozione “Per un Trentino libero da slot-machine e da macchinette mangia soldi” asettembre 2010:

- promozione campagna straordinaria diinformazione per dissuadere i cittadini dalgioco;

- previsione norme restrittive per instal-lazione delle macchinette e divieto utilizzoai minori di 18 anni;

- collaborazione con forze ordine perevitare furti.

RegioniIn Basilicata è stata approvata la Proposta

di legge "Norme per la prevenzione ed iltrattamento del GAP", nel novembre 2010;essa prevede:

- diagnosi precoce;- campagne informative sulla dipenden-

za da gioco rivolte ai medici di base e allapopolazione generale;

- coinvolgimento delle organizzazionino profit e associazioni di auto mutuo aiutoper prevenire o ridurre il problema;

- potenziamento centri esistenti, concostituzione equipe di lavoro adeguate pres-so i Ser.T.;

- costituzione di un fondo di solidarietàper sostenere pazienti e famiglie in difficoltàeconomica.

In Piemonte il Consiglio regionale aapprovato il 2 dicembre 2010 la Proposta dilegge al Parlamento n.76, ottobre 2010"Illiceità dell'installazione e dell'utilizzo deisistemi di gioco d'azzardo elettronico neilocali pubblici. Modifica all'articolo 110 r.d.(T.U.L.P.S.)": - " …l'installazione e l'uso di

apparecchi e congegni automatici, semiau-tomatici ed elettronici da gioco d'azzardosono vietati nei luoghi pubblici e aperti alpubblico e nei circoli ed associazioni diqualunque specie".

In Sardegna il consigliere dell’Udc-FliMatteo Sanna ha presentato una proposta diLegge regionale (marzo 2011) per l’attribu-zione ai Comuni della competenza di localiz-zare gli apparecchi da “intrattenimento” sulterritorio attraverso una specifica pianifica-zione, il rispetto delle distanze fra i locali incui sono installati e strutture “sensibili” (ospe-dali, chiese etc.), la proporzione fra superficidi vendita e numero di apparecchi, gli orari incui è consentito o vietato il loro utilizzo.

Hanno lavorato al Progetto:

Gruppo di coordinamento centraleFederica Devietti Goggia°, Gaetano

Manna*, Paolo Jarre°, Silvia Monge°,Eleonora Pellegrini°, Francesco Salvi°.

Monitorizza, governa e decide in meritoall’andamento generale dei progetti

*Regione Piemonte, Ufficio Patologiadelle dipendenze e AIDS, Settore AssistenzaSanitaria Territoriale, Assessorato alla Tuteladella salute e Sanità.

°ASL To3 Piemonte Dipartimento“Patologia delle dipendenze”.

Filoni di intervento e responsabili centraliCoordinamento, raccordo, monitorag-

gio, formazione (per i filoni per i quali èprevista), controllo e verifica interventonelle realtà locali.

*Epidemiologia e monitoraggio(Obiettivo generale 1 e 2 progetto piemonte-se); Paolo Jarre con la collaborazione IFCCNR Sabrina Molinaro.

Media ed opinione pubblicaLavoro di sensibilizzazione e formazione

esercenti (Obiettivo generale 3 progetto pie-

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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montese) Daniela Capitanucci e Silvia Monge.Lavoro con le amministrazioni locali per

la predisposizione dei regolamenti comuna-li (Obiettivo generale 4 progetto piemontese)Federica Devietti Goggia e EleonoraPellegrini.

Peer education e promozione salute gio-vanile Francesco Salvi.

Comitato ScientificoOrganismo collegiale nel quale vengano

discussi gli aspetti tecnico-scientifici dell’in-tervento le modalità di comunicazione conl’opinione pubblica, i contenuti degli inter-venti di formazione, le strategie di coinvolgi-mento degli esercenti e degli amministratori,il confronto con gli le altre esperienze diapplicazione del modello del “gioco respon-sabile” in altri paesi.

Composizione:Giancarlo Ardissone (Ser.T. Imperia); Graziano Bellio (Ser.T. Castelfranco Veneto);Daniela Capitanucci (AND);Mauro Croce (ALEA);Maurizio Fiasco (Consulente

Coordinamento Nazionale AntiUsura); Gioacchino Lavanco (Università Palermo);Fabio Mariani (IFC CNR Pisa);Antonino Matarozzo (Ser.T. Torino);Sabrina Molinaro (IFC CNR Pisa);PierGuido Nardi (Ser.T. Mestre);Bernardo Spazzapan (Gorizia - Nova Gorica).

ALLEGATO ComuniElenco dei Comuni italiani che alla data

del 08.04.2011 hanno approvatoRegolamenti e/o emanato Ordinanze per ilcontenimento del gioco pubblico in denaro(in corsivo gli Enti Locali che hanno partecipa-to al Progetto “Dipendenze comportamentali/ Gioco d'azzardo patologico: progetto speri-mentale nazionale di sorveglianza e coordi-namento/monitoraggio degli interventi”, ride-nominato “Il gioco è una cosa seria”).

ABRUZZOComune di CORROPOLI 3.700 abitanti.Amministratore di riferimento: Sindaco

Umberto D'Annuntiis (Lista Civica)[email protected] Piè di Corte, 5 – 64013 Corropoli

(Teramo).Tel. 0861.806520, fax 0861.810024www.comune.corropoli.te.it

Regolamento comunale sale giochi, apri-le 2010:

- limitazione numero apparecchi;- confinamento geografico;- facoltà del sindaco di intervenire trami-

te ordinanza per disciplinare orari apertura echiusura.

R SgRicorsi in corso NO

CAMPANIAComune di CAVA DE TIRRENI 53.000

abitanti.Amministratore di riferimento: Sindaco

Marco Galdi (Centro destra) e-mail form sul sito.Piazza Roma 84013 Cava dei Tirreni

(Salerno).Tel. 089.682111 Fax 089.344810www.cava-de-tirreni.sa.it amministrazio-

[email protected]

Proposta regolamento sale giochi, luglio2010:

- confinamento geografico;- rispetto normativa nazionale sul divieto

di giochi in denaro ai minori;- facoltà del sindaco di regolamentare

l'orario di apertura.R SgRicorsi in corso NO

Comune di FORIO D'ISCHIA 15.000abitanti.

Amministratore di riferimento: sindacoFranco Regine (Lista Civica).

[email protected]

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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Segreteria del Sindaco Tel. 0813332931Fax 081998018.

P.za Municipio n°1 80075 Forio (Napoli). www.comune.forio.na.it

Ordinanza sindacale disciplina sale gio-chi, gennaio 2010:

- limitazione numero apparecchi;- confinamento geografico;- divieto pubblicizzazione attività

all'esterno e installazione consentita esclusi-vamente all’interno dell’esercizio di salegioco evitando occupazioni esterne;

- divieto utilizzo termine “casinò”;- rispetto normativa nazionale divieto minori.O Sg Ricorso contro accoltoIl sindaco nell’introdurre una discipli-

na del gioco lecito che si sovrappone deltutto, innovandola, a quella dettata dallanormativa statale, non indica alcunasituazione di grave pericolo potenziale oreale che minaccia la sicurezza pubblicané giustifica in altro modo la necessità diricorrere ai poteri. L’intervento si configu-ra piuttosto come un provvedimentogenerale di regolazione di un settore com-merciale.

Comune di SALERNO 139.700 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Salerno De [email protected] Palazzo di Città, Via Roma, 84121 Salerno.http://www.comune.salerno.it

Ordinanza sindacale, annunciata marzo2011, successivamente ritirata:

- esteso a sale scommesse e bingo;- limitazione orario apertura (13-22);- scommesse-bingo.O Sg

Comune di SANT’AGNELLO 8.000 abitanti.Amministratore di riferimento: Sindaco

Ing. GianMichele Orlando (Lista civica)

form per mail sul sito.Piazza Matteotti 24, 80065 Sant'Agnello

(Napoli).www.comune.sant-agnello.na.it/

Ordinanza sindacale, aprile 2011:- limitazione orari di apertura;- strategie di distanziamento geografico;- divieto somministrazione bevande

alcoliche;- esposizione materiale informativo su

pericolosità giochi;- rispetto normativa nazionale divieto

minori;- divieto pubblicità con termine casinò.O SgRicorsi in corso NO

Comune di SORRENTO 17.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessore

Rosario Fiorentino prosegue l'attività l'as-sessore alle attività produttive AntoninoTerminiello (Lista civica Sorrento Domani-Centrodestra) c/o 1° Dipartimento/Uscierato.

[email protected]

Sindaco dott. G. Cuomo [email protected]

Piazza S. Antonino 1, 80067 Sorrento(Napoli).

Tel. 081.533 51 11 - Fax 081.877 19 80.www.comune.sorrento.na.it

Regolamento disciplina sale giochi, apri-le 2009:

- confinamento geografico in caso di rila-scio nuove concessioni o trasferimento sede;

- nr. giochi proporzionato a superficie;- giochi sistemati in aree apposite;- rispetto normativa nazionale che vieta

gioco a minorenni;- orari apertura locali con slot stabiliti

con ordinanza sindacale.R Sg+PERicorsi in corso NO

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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EMILIA ROMAGNAComune di BOLOGNA 380.900 abitanti.Commissario straordinario Anna Maria

Cancellieri.Piazza Maggiore 6, 40124.

Regolamento di Polizia Urbana, febbraio2011:

- sale giochi vietandole nelle vicinanzedi scuole, sedi di associazioni, altre sale gio-chi, abitazioni o loro pertinenze.

Comune di FIDENZA 25.7000 abitantiSindaco: Mario Cantini (centrodestra liste

civiche) [email protected] Piazza Giuseppe Garibaldi 1, 43036

Fidenza (Parma).Tel. 0524517111 Fax 0524527239.www.comune.fidenza.pr.it

Regolamento per le sale da biliardo, salegiochi e per installazione di apparecchi dagioco, agosto 2010:

- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero massimo apparec-

chi in sale giochi ed esercizi pubblici.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di FIORENZUOLA D'ARDA13.000 abitanti.

Amministratore di riferimento: sindacoGiovanni Compiani (Lista Civica Centro sini-stra) [email protected]

P. le San Giovanni, 2 - 29017 -Fiorenzuola d'Arda (Piacenza).

Tel. 0523.9891 Fax 0523.982680www.comune.fiorenzuola.pc.it

Ordinanza sindacale n.235 luglio 2010:- limitazione accesso alle sale giochi da

parte dei minori di anni 18; - obbligo esposizione in sale giochi

e pubblici esercizi ove siano collocatigiochi leciti d’azzardo, locandine,manifesti, o cartelli che indichino la

pericolosità dell’assuefazione e abusoe numeri di pubblica utilità relativialla problematica del gioco d’azzardopatologico;

- rispetto normativa divieto minori.O Sg+PE

Comune di SANTARCANGELO diROMAGNA 21.100 abitanti.

Amministratore di riferimento: sindacoMaur Morri (Centro Sinistra).

P.zza Ganganelli 1 47822.

Regolamento Comunale Sale giochi,maggio 2007:

- sale giochi non devono avere l’ingres-so ricadente nella fascia di 300 mt. paral-lela al perimetro di edifici adibiti a asili,scuole di ogni ordine e grado, luoghidestinati al culto, ospedali, case di cura,case di riposo, residenze assistite e simila-ri, cimiteri;

- sale giochi non possono essere ubicateall’interno del Centro Storico;

- l’esercente è tenuto ad impedire l’ac-cesso ed il gioco fino alle ore 14,00 duran-te il periodo di apertura delle scuole, aiminori degli anni diciotto quando nonsiano accompagnati da parente o affinemaggiorenne.

FRIULI VENEZIA GIULIAAZZANO DECIMO 15.400 abitanti.Amministratore di riferimento: asses-

sore Massimo Piccini, attività commer-ciali e produttive agricoltura, sportelloper imprese e turismo, vigilanza consi-gliere comunale Roberto Innocente(Azzano Sì) (sindaco Vittorino Bettoli,facente funzioni.

[email protected]@comune.azzanodecimo.pn.itPiazza Libertà, 1 -33082- Azzano

Decimo (Pordenone).Tel. 0434.636711 Fax 0434.640182.www.comune.azzanodecimo.pn.it

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Regolamento per la gestione delle salegiochi, giugno 2010:

- strategie confinamento geografico;- limitazione orario apertura;- rispetto normativa nazionale divieto

minori.R SgRicorsi in corso NO

Comune di PORCIA 15.330 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Stefano Turchet (Lega Nord) tel.04394596912.

Via de' Pellegrini 3, 33080 Porcia (PN).Tel. 0434596911.Fax. 0434921610.www.comune.porcia.pn.it

Regolamento per l'apertura di sale gio-chi e l'installazione di apparecchi e conge-gni automatici, semiautomatici ed elettroni-ci da trattenimento e gioco, marzo 2011:

- strategie di distanziamento geografico;- rispetto normativa divieto ai minori- divieto utilizzo termine casinò;- esposizione materiale promozionale

sul gioco responsabile;- esposizione materiale informativo su

asssociazioni.R Sg+ PERicorsi in corso NO

LOMBARDIAComune di ABBIATEGRASSO 31.600

abitanti.Amministratore di riferimento: consiglie-

re Marco Tagliabue (gruppo misto) sindacoRoberto Albetti (liste civiche centro-destra).

[email protected] Marconi 1 20081 Abbiategrasso

(Milano).www.comune.abbiategrasso.mi.it/

Mozione al Consiglio comunale, novem-bre 2010:

- applicazione delle regole per l'apertura

dei call center alle sale gioco.Mozione RESPINTAR Sg

Comune di ARCISATE (VA) 9.900 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Angelo Pierobon (PdL-Lega)[email protected] Roma 2, 21051 Arcisate (VA)Tel. 0332-470124 Fax 0332-474396www.comunearcisate.va.it

Regolamento comunale per la disciplinadelle sale giochi e degli apparecchi da trat-tenimento e svago, ottobre 2010:

- non potranno essere ubicati in edifici dicivile abitazione né con esse confinanti;

- stretegie di confinamento geografico.Si disciplinano anche sale scommesse e

altri punti vendita aventi come attività prin-cipale la commercializzazione di giochipubblici.

R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di CALOLZIOCORTE 14.000abitanti.

Amministratore di riferimento: assessoreal commercio Luca Caremi (Lega Nord).

[email protected] ing. P. Arrigoni. [email protected] Vittorio Veneto, 13, 23801

Calolziocorte (Lecco).Tel. 0341-639.111.www.comune.caloloziocorte.lc.it

Regolamento comunale per l'apertura ela gestione di sale giochi ,gennaio 2010:

- limitazione orari apertura per sale gio-chi adiacenti civili abitazioni;

- strategie di confinamento geografico;- nr. sale giochi: 1/10.000 residenti;- reperimento numero minimo parcheggi.R SgRicorsi in corso NO

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Comune di CHIARI 18.600 abitanti.Sindaco: avv. Sandro Mazzatorta (Lega Nord)[email protected]

scia.it Piazza Martiri della Libertà 26 25032

Chiari (Brescia).Tel.03070081-Fax 030712011.www.comune.chiari.brescia.it/

Regolamento comunale sugli apparecchidi trattenimento e svago e sulle sale giochi,marzo 2009:

- divieto utilizzo ai minori di anni 14 e aimaggiori di 16 e minori di 18 se non accom-pagnati da famigliare maggiorenne;

- strategie di confinamento geografico.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di COLOGNO MONZESE47.500 abitanti.

Sindaco: Mario Soldano (Centrosinistra). [email protected] Casati, Via Mazzini 9 20093

Cologno Monzese (Milano).Tel. 02 253 081 - n. verde 800 073504 -

fax 02 253 08 294.www.comune.colognomonzese.mi.it/ser-

vizi/notizie/notizie_homepage.aspx

Deliberazione il rilascio delle Licenze exart. 86/1° comma T.U.L.P.S. giugno 2010:

- l’apertura e l’esercizio di “Sale Giochi”sul territorio Comunale è temporaneamentesospeso sino all’approvazione del nuovoRegolamento di Polizia Urbana, ove è previ-sta la regolamentazione di tali insediamenti;

- mandato all’Assessore competente permateria di avviare l’iter procedurale per l’ap-provazione del nuovo Regolamento diPolizia Urbana.

Ricorsi in corso NO

Comune di GALLARATE 51.700 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Paolo Caravati (AN).

Via Verdi 2, 21013.Regolamento Comunale per le Sale gio-

chi, marzo 2009:- limitazione numero massimo apparecchi;- limitazione orari apertura sale giochi;- strategie di distanziamento geografico

(200 mt.) da luoghi sensibili;- orari disciplinati con Ordinanza;- rispetto normativa nazionale divieto

giochi in denaro ai minori.

Comune di GAVIRATE 9.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Felice Paronelli (PdL-Lega)[email protected]. 0332.748.221 Fax 0332/748.294.P.zza Matteotti, 8 21026 Gavirate

(Varese).Tel.: 0332.748222 Fax: 0332.748292.www.gavirate.va.it

Ordinanza sindacale, agosto 2010:- limitazione numero massimo apparecchi;- limitazione orari apertura sale giochi;- obbligo per gli esercenti di esporre in

modo visibile sugli apparecchi informazionisulla pericolosità del gioco e numeri di pub-blica utilità sul gioco;

- divieto di pubblicità dell'attività tramiteinsegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo;

- rispetto normativa nazionale divietogiochi in denaro ai minori;

- strategie di distanziamento geografico;- divieto occupazione suolo pubblico

per sale gioco;O Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di ISPRA 5.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Paolo Gozzi (Lista civica)[email protected] P.za Milite Ignoto 1 21027 Ispra (Varese).Tel.: 0332.1793100 Fax 0332.781213.www.comune.ispra.va.it

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Page 73: Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la ...€¦ · chi di panico con o senza agorafobia, disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa).

Ordinanza sindacale per la disciplinadelle sale giochi (n.5 del 3.2.2010); e rettifi-ca ord. N. 13 del 4.3.2010:

- limitazioni orario (11-23);- stretegie confinamento geografico;- divieto di pubblicità dell'attività tramite

insegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo;

- rispetto normativa nazionale divietogiochi in denaro ai minori;

- divieto occupazione suolo pubblico;- obbligo per gli esercenti di esporre in

modo visibile sugli apparecchi informazionisulla pericolosità del gioco e numeri di pub-blica utilità sul gioco.

Si disciplinano anche sale scommesse ealtri punti vendita aventi come attività prin-cipale la commercializzazione di giochipubblici.

O Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di LAVENA PONTE TRESA5.600 abitanti.

sindaco Pietro Vittorio Roncoroni (ListaCivica).

[email protected] Via Libertà 28 21037 Lavena Ponte Stresa

(Varese).Tel. 0332524111 Fax 0332551754.www.comune.lavenapontetresa.va.it

Ordinanza sindacale per la disciplinadelle sale giochi e uso di giochi marzo 2010:

- strategie di confinamento geografico;- divieto occupazione suolo pubblico; - divieto di pubblicità dell'attività tramite

insegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo o che usino la parola casinò o slotmachine;

- limitazione orari apertura.O Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di LECCO 47.800 abitanti.Sindaco: Virginio Brivio(Liste civiche cen-

tro-sinistra) e-mail con form sul sito.Piazza Diaz 1, 23900 Lecco.Tel. 0341481111 Fax 0341368154.www.comune.lecco.it

Regolamento comunale per la disciplinadelle sale giochi, marzo 2011:

- strategie di confinamento geografico;- limitazione autorizzazione apertura

ogni 10.000 abitanti;- divieto di collocazione in edifici resi-

denziali;- divieto utilizzo termine casinò.R SgRicorsi in corso NO

Comune di MORTARA abitanti 15.600.Sindaco Roberto Robecchi (Lega Nord).Piazza Martiri della Libertà 21 - 27036.

Regolamento Sale Giochi:- divieto sale gioco in centro. Il rego-

lamento comunale appare particolarmen-te restrittivo, visto che difficilmente èindividuabile, una zona «interessante»dal punto di vista commerciale che sialontana 500 metri da scuole e chiese: lasuperficie cittadina non è poi così estesa,quindi, se il regolamento resterà ancorain vigore, in città potranno arrivare soloattività autorizzate con concessionigovernative.

Ricorsi in corso NO

Comune di OGGIONO 8.800 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Roberto Ferrari (Lega Nord)[email protected] Piazza Garibaldi 14, 23848 Oggiono (LC).Tel. 0341266411 Fax 034157925.www.comune.oggiono.lc.it/

Regolamento comunale, marzo 2011:- strategie di distanziamento geografico.R SgRicorsi in corso NO

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Page 74: Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la ...€¦ · chi di panico con o senza agorafobia, disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa).

Comune di OLGIATE OLONA 12.000abitanti.

Amministratore di riferimento:sindaco Giorgio Volpi (PdL) info@comu-

neolgiateolona.itVia Luigia Greppi 4 21057 Olgiate Olona

(Varese).www.comuneolgiateolona.it

Ordinanza settembre 2010: - strategie di confinamento geografico;- le sale da gioco inoltre non devono

essere inserite in un contesto residenziale; - regolamentazione superficie area di

parcheggio;- limitazione orari di apertura;- studio su incentivi per chi disattiva i

videogiochi.Proposta di concertare con gli altri

Comuni limitrofi, grandi e piccoli, compresoBusto, un regolamento analogo a quelloolgiatese, e di dare contributi una tantum achi disattiva/non attiva videogiochi, attesta-ti/riconoscimenti sociali agli esercenti senzavideogiochi, e di attivare una politica conl'ASL per gestire il problema di dipendenza.

O Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di PIOLTELLO 35.500 abitanti.Sindaco Antonio Concas (centrosinistra)

[email protected] Via Carlo Cattaneo 1 - 20096, Pioltello

(Milano).www.comune.pioltello.mi.it/PortaleNet/

portale/CadmoDriver_s_51

Direttive regolamentari delle attività divideogioco negli esercizi pubblici, appro-vato con delibera consiglio comunaleluglio 2004:

- affissione vetrofanie, autoadesivi, ecartelli che indichino la pericolosità diassuefazione e abuso e numeri di pubblicautilità relativi alla problematica del giocopatologico;

- strategie di contenimento della con-centrazione di videogiochi nelle diversezone della città;

- attività di prevenzione (contributi unatantum a chi non attiva/disattiva videogiochi,attestati/riconoscimenti di “qualità sociale” aoperatori senza videogiochi, interventi diriduzione dei costi sociali del gioco d'azzar-do patologico, collaborazione con l'ASL);

- rispetto normativa nazionale divietominori anni 18.

TAR contro (novembre 2005): sancisce lariserva esclusiva dello Stato nella regolamen-tazione e nel contingentamento della appa-recchiature da divertimento – trattenimento.

R Sg+PE

Comune di SAMARATE 15.000 abitanti.Amministratore di riferimento:

Consigliere comunale Paolo Bossi (Lista civi-ca) fino a aprile 2010; dopo aprile 2010:Assessore Montani Albino (Servizi Sociali).

Sindaco Leonardo Tarantino (PdL Lega)[email protected]

Via Vittorio Veneto 40, 21017 Samarate(Varese).

Telefono: 0331/221411 - Fax:0331/224240.

www.samarate.va.it

Ordinanza sindacale per la disciplinadelle sale giochi febbraio 2010:

- limitazione numero massimo apparecchi;- obbligo di esporre informazioni sugli

apparecchi sulla pericolosità del gioco enumeri utili;

- rispetto normativa nazionale che vieta igiochi in denaro ai minori;

- limitazione orari apertura;- limitazione orari utilizzo slot;- utilizzo denaro sanzioni per attività del

comune di sensibilizzazione e prevenzionesul tema;

- divieto rilascio di autorizzazioni perl'occupazione del suolo pubblico;

- divieto di pubblicizzare l'attività tra-

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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mite insegne o cartelli che richiamino i gio-chi d'azzardo.

O SgRicorsi in corso NO

Comune di SAN GIULIANO MILANESE31.000 abitanti.

Sindaco: Luigia Greco (liste civiche cen-tro-sinistra)

[email protected] Amministratore di riferimento: Sergio

Morelli ex assessore al commercio (Lista civica).Via De Nicola 2 - 20098 San Giuliano

Milanese (Milano) tel. 02 982071 - fax 0298241110.

www.sangiulianonline.it(Mozione concernente il divieto di vendi-

ta dei "Gratta & Vinci" ai minorenni" marzo2007).

Regolamento comunale per sale giochi esale scommesse marzo 2009:

- strategie di confinamento geografico;- rispetto normativa divieto ai minori.R SgRicorsi in corso NO

Comune di SEDRIANO 11.100 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Alfredo Celeste (Pdl). [email protected] Fagnani 35 20018 Sedriano (Milano).Tel. 02903981 Fax 029011099.www.comune.sedriano.mi.it/index.asp

Regolamento comunale luglio 2010:- limitazione numero sale giochi in fun-

zione abitanti (1 ogni 10.000);- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero massimo di appa-

recchi installabili nei pubblici esercizi.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di STRADELLA 11.600 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

prof. Pietro Angelo Lombardi (Lista civica)[email protected] Via Marconi 35, 27049 Stradella (Pavia).www.comune.stradella.pv.it/

Regolamento comunale per l'autorizza-zione del funzionamento di sale pubblicheda gioco e l'installazione di apparecchi econgegno automatici, semiautomatici edelettronici di intrattenimento e svago,dicembre 2010:

- divieto termine “casinò” o altre defini-zioni che richiamino il gioco d'azzardo;

- strategie di confinamento geografico;- limitazione all'insediamento in edifici

residenziali;- restrizione orari di apertura;- rispetto normativa divieto ai minori.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di TRADATE 16.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco Stefano

Candiani (Lega-Liste civiche centro-destra) [email protected] 0331.82.68.64. Piazza Mazzini, 6 21049 Tradate (Varese).www.comune.tradate.va.it

Ordinanza sindacale dicembre 2009:- limitazione numero massimo di

apprecchi;- strategie distanziamento geografico;- obbligo di esporre informazioni sugli

apparecchi sulla pericolosità del gioco enumeri utili;

- rispetto normativa nazionale che vieta igiochi in denaro ai minori;

- divieto rilascio di autorizzazioni perl'occupazione del suolo pubblico;

- limitazione orari apertura.O SgRicorsi in corso NO

Comune di VARESE 82.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessore

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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al commercio Salvatore Giordano (PDL) [email protected]

Tel. 0332/255.524 - 0332/255.527 -0332/255.500.

Sindaco: avv. Attilio Fontana (Lega Nord)[email protected] Sacco, 5 21100 Varese.Tel 0332255111 Fax 0332255357.www.comune.varese.it

Regolamento comunale sale giochi luglio2010:

- limitazione orari d'apertura;- strategie di confinamento geografico.R Sg Ricorsi in corso NO

MARCHEComune di PESARO 95.000 abitanti.Sindaco Luca Ceriscioli (PD)

[email protected] del Popolo 1 Pesaro (Pesaro-

Urbino).Tel. 07213871 Fax 0721387207.www.comune.pesaro.pu.it

Regolamento sale giochi, detenzionevideogiochi e giochi leciti, approvato condelibera consiglio comunale, giugno 2010:

- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero apparecchi negli

esercizi pubblici.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di SAN BENEDETTO DELTRONTO 45.000 abitanti.

sindaco Giovanni Gaspari (Liste CivicheCentro sinistra)

[email protected] 0735.794321 - 401 - 413 Fax

0735.86515. viale Alcide De Gasperi n. 124 63074

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) Tel.0735/7941.

www.comunesbt.it/Engine/RAServePG.php

Regolamento comunale per le sale gio-chi e l'installazione di apparecchi da tratte-nimento, luglio 2010, senza ordinanza:

- strategie di distanziamento geografico;- obbligo di esporre informazioni sugli

apparecchi sulla pericolosità del gioco enumeri utili;

- rispetto normativa nazionale che vieta igiochi in denaro ai minori;

- divieto utilizzo termine casinò;- giochi collocati in area separata a e

delimitata.R Sg+PERicorsi in corso NO

LIGURIAComune di IMPERIA 42.300 abitanti.Amministratore di riferimento: Giorgio

Montanari consigliere di minoranza (PD). [email protected] dott. Paolo Strescino (Liste civi-

che centro-destra). [email protected] Matteotti 157 18100 Imperia. Tel. 0183 7011 - Fax 0183 290691. www.comune.imperia.it

Regolamento per sale giochi e per l'in-stallazione di apparecchi e congegni per ilgioco lecito, marzo 2010:

- strategie di confinamento geografico;- divieto pubblicizzazione somministra-

zione alimenti;- obbligo previsione parcheggi.R SgRicorsi in corso NO

Comune di GENOVA 609.750 abitanti.Amministratore di riferimento: assessore

al Patrimono Bruno Pastorino. [email protected] dott. Marta Vincenzi (Liste civi-

che centro sinistra). [email protected] Tursi Via Garibaldi 9, 16124

Genova.

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Tel. 010557111.www.comune.genova.itDivieto di installare new slot nei circoli

di Genova ai quali il Comune assegna localicon affitti agevolati, gennaio 2010.

Ricorsi in corso NO

Comune di SANREMO 56.900 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Maurizio Zoccarato (centro destra-liste civiche).Via Cavallotti 59 18038 Sanremo

(Imperia).Tel. 01845801 Fax 0184575030.www.comunedisanremo.it

Regolamento comunale ottobre 2010:- limitazione orario apertura delle sale

con slot machine e videolotterie;- facoltà di ridurre l'apertura in caso di

rumori molesti, episodi di disturbo all'ordinepubblico e viabilità;

- indicazioni sulla superficie minima emassima;

- indicazioni sulla superficie minima diparcheggio.

R SgRicorsi in corso NO

Comune di VENTIMIGLIA 25.700 abitantiSindaco: Gaetano Scullino (Centro destra

liste civiche)[email protected] della Libertà 3 18039 Ventimiglia

(Imperia);Tel. 01842801 Fax 0184352581.www.comune.ventimiglia.it/servizi/noti-

zie/notizie_homepage.aspx

Regolamento per il rilascio delle autoriz-zazioni per sala giochi maggio 2010:

- strategie di confinamento geografico.R SgRicorsi in corso NO

VENETOComune di ARCUGNANO 7.900 abitanti.

Amministratore di riferimento: turismo eattività commerciali Antonia Menon (Listeciviche centro-destra).

Sindaco Paolo Gozzi (Liste civiche cen-tro-destra) Tel. 0444.530622.

Piazza Mariano Rumor 15 36057Arcugnano (Vicenza).

Tel 0444.530622 Fax 0444.240450.www.comune.arcugnano.vi.it

Regolamento comunale sale giochi,novembre 2010:

- strategie di distanziamento geografico(in particolare da luoghi frequentati daminori).

R SgRicorsi in corso NO

Comune di BATTAGLIA TERME 4.100abitanti.

Amministratore di riferimento: assessore alleattività produttive Alfredo Bedin (Lista Civica).

[email protected]

Sindaco Daniele Donà. [email protected] via A. Volta, 4 - 35041 - Battaglia Terme

(Padova).Tel. 049 525162 - Fax. 049 9100347.www.comune.enego.vi.it

Ordinanza sindacale giugno 2010:- limitazione orari utilizzo slot in alcune

fasce orari e in alcuni giorni;Il TAR del Veneto in data 30.07.2010 ha

sospeso l'efficacia dell'ordinanza sindacalesuccitata, con ordinanza n. 557: rispetto aigiochi leciti gestiti da AAMS non sono confi-gurabili pericoli sanitari o di ordine pubblico.

O SG

Comune di SAN STINO DI LIVENZA12.000 abitanti.

Amministratore di riferimento: assessoreal commercio e attività produttive PatrizioCrosariol (Lista civica).

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Page 78: Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la ...€¦ · chi di panico con o senza agorafobia, disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa).

[email protected] Sindaco Luigino Moro (Lista civica)[email protected] Piazza Aldo Moro, 1 - 30029 - Santo

Stino di Livenza - Venezia. Tel. 0421.473911 - Fax. 0421.473954. www.sanstino.it

Regolamento comunale per l'installazio-ne di apparecchi da gioco maggio 2010:

- strategie confinamento geografico;- limitazione numero massimo di appa-

recchi.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di SANT'ANGELO di Piove diSacco 7.000 abitanti.

Amministratore di riferimento: sindacoRomano Boischio (Lista civica).

[email protected] IV Novembre 33 35020

Sant'Angelo di Piove di Sacco Padova.tel. 049.9793911 fax 049.9793999. www.santangelopiove.net

Regolamento per le sale gioco e l'instal-lazione di apparecchi da intrattenimentomaggio 2010:

- strategie di confinamento geografico;- slot machine ammesse solo in bar,

ristoranti e trattorie;- divieto collocazione all'esterno del

locale;- divieto utilizzo dicitura «casinò» o

parole che richiamino il gioco d'azzardonelle insegne;

- rispetto normativa nazionale divieto minori.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di ENEGO 2.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Igor Rodeghiero (Centro) form on line.Piazza San Marco, 1 - 36052 Enego

(Vicenza)

Tel. 0424 490131 - Fax 0424 490517. www.comune.enego.vi.it

Ordinanza sindacale maggio 2010:- divieto utilizzo slot in alcune fasce ora-

rie e alcuni giorni, in tutti i locali.O Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di PADOVA 205.000 abitanti.Amministratore di riferimento: Assessore

al commercio Marta Dalla Vecchia (Listacivica centro sinistra).

[email protected] Flavio [email protected] palazzo Moroni, via del Municipio, 1 -

35122 Padova.Tel. 0498205111 Fax 0498205789.www.padovanet.it

Regolamento comunale marzo 2010:- strategie di confinamento geografico;- divieto utilizzo dicitura «casinò» nelle

insegne o nei messaggi pubblicitari;- rispetto normativa divieto di utilizzo ai

minori;- obbligo per gli esercenti di esporre

materiale promozionale sul gioco responsa-bile e numeri pubblici di associazioni chediano assistenza.

R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di PESCHIERA DEL GARDA9.850 abitanti.

Sindaco Umberto Chincarini (ListaCivica).

Piazzale Betteloni, 37019 Peschiera delGarda (VR).

Tel. 0456400600 Fax 0457552901.http://www.comune.peschieradelgarda.vr.it

Ordinanza, settembre 2010:- cessazione funzionamento apparecchi

alle ore 20;

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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- numero massimo di 2 apparecchi perlocale.

O SGRicorsi in corso NO

Comune di SANTA MARIA DI SALA17.200 abitanti.

Amministratore di riferimento: assessoreal commercio Angelo Pegoraro (centrodestra).

Sindaco Paolo Bertoldo (Lista civica)[email protected] XXV Aprile 1, 30036 Santa Maria

di Sala (Venezia). Tel. 041.486788 Fax 041.484379www.comune-santamariadisala.it

Regolamento per le sale giochi e per l'in-stallazione di apparecchi da trattenimento,settembre 2010:

- previsione superficie minima per aper-tura sala giochi;

- strategie di distanziamento geografico;- divieto utilizzo dicitura «casinò» o ter-

mini che richiamino il gioco d'azzardo nelleinsegne o nei messaggi pubblicitari.

R Sg+PERicorsi in corso NO

PIEMONTEComune di BRA 28.800 abitanti.Amministratore di riferimento: Sindaco

Bruna Sibille(Centro Sinistra).Piazza Caduti della Libertà 14. 12042

Bra (Cn).

Regolamento comunale sulla disciplinadelle sale giochi, marzo 2011:

- distanze minime da luoghi ritenuti sen-sibili dall'amministrazione comunale;

- sostenibilità della loro presenza nellezone a maggior densità abitativa.

Comune di COLLEGNO 50.200 abitanti.Amministratore di riferimento: Sindaco

Silvana Accossato (Liste civiche centro sinistra).

[email protected] Del Municipio 1 10093 Collegno

(Torino).

Regolamento per la detenzione e il fun-zionamento di apparecchi da gioco o daintrattenimento presso i pubblici esercizi eper la disciplina di sale giochi, dicembre2010:

- rispetto normativa nazionale divieto aiminori;

- affissione vetrofanie su pericolosità giocoed esposizione numeri di pubblica utilità;

- uso apparecchi consentito dalle 14 alle 22;- strategie di distanziamento geografico

per sale giochi nuove o da trasferire;- divieto insediamento in edifici residenziali;- divieto per sale giochi di occupazione

del suolo pubblico;- divieto di installazione in locali di pro-

prietà comunale. R Sg+PERicorso al TAR Lottomatica: respinta la

sospensiva

Comune di GRUGLIASCO 37.600 abi-tanti

Amministratore di riferimento: assessoreal commercio Anna Maria Cuntrò (centrosi-nistra) [email protected];promotore consigliere comunale PierpaoloSoncin.

Piazza Matteotti 50 10095 Grugliasco(Torino).

Tel. 01140131 Fax 0117805027.www.comune.grugliasco.to.it

Regolamento comunale sugli apparecchidi trattenimento e svago e sulle sale giochi,settembre 2010:

- strategie di confinamento geografico;- vietata l'installazione di apparecchi

all'esterno;- limitazione orari di apertura;- divieto installazione distributori auto-

matici di gratta e vinci;

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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- previsione disponibilità parcheggio.R SgRicorsi in corso NO

Comune di SAN BENIGNO C.SE 5.600abitanti.

Amministratore di riferimento: sindacoMauro Geminiani (Liste civiche).

[email protected] Vittorio Emanuele II 9, 10080 San

Benigno C.se (TO).Tel. 011.9880100 Fax 011.9887799.www.comunesanbenigno.it

Regolamento comunale per aperturasale giochi, ottobre 2010:

- strategie di distanziamento geografico.R SgRicorsi in corso NO

Comune di SETTIMO T.SE abitanti47.700.

Amministratore di riferimento: sindacoAldo Corgiat Loia.

Piazza Libertà 4, 10036 Settimo T.se.

Ordinanza Sindaco, febbraio 2011:- gli apparecchi da gioco installati in

esercizi pubblici, sale gioco e punti scom-messe, siano utilizzabili esclusivamentedalle ore 14,00 alle 22,00.

Ricorso al TAR pendente contro l'ordinanza. Ordinanza ritirata

Comune di STRESA abitanti 5.200.Amministratore di riferimento: sindaco

Canio Di Milia (Lista Civica).Ordinanza Sindaco, febbraio 2011.

Regolamento giochi, marzo 2011:- gli apparecchi da gioco installati in

esercizi pubblici, sale gioco e punti scom-messe, siano utilizzabili esclusivamentedalle ore 15,00 alle 22,00 (bar e ristoranti)ed alla 1.00 (sale giochi);

- no sale giochi nelle Isole;

- metratura minima sale giochi.Ricorso al TAR pendente contro l'ordinanza.Ordinanza ritirata, Regolamento in vigore.

Comune di VENARIA REALE 34.800 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Antonio Catania (Liste civiche centro sinistra). [email protected]

le.to.it Piazza Martiri della Libertà 1, 10078

Venaria Reale (TO).

Regolamento , marzo 2011:- divieto ingresso ai minori di anni 18;- divieto apertura sale giochi nel centro

storico;- strategie di distanziamento geografico;- limitazione orario d'accesso (14-02).R Ricorsi in corso NO

Comune di VERBANIA 31.000 abitanti.Amministratore di riferimento: ex asses-

sore Marino Barassi (Centro destra) Sindacoattuale Marco Facchese

[email protected] Tel. 0323 542220Palazzo Civico - Piazza Garibaldi, 15 -

28922 Verbania (Verbano-Cusio-Ossola).Tel. 0323.5421 - Fax 0323.557197.www.comune.verbania.it

Delibera di modifica regolamento per ladetenzione e il funzionamento di apparec-chi da gioco o da intrattenimento presso ipubblici esercizi, per la disciplina di salegiochi e trattenimenti musicali presso pub-blici esercizi, aprile 2009 (maggio 2005):

- limitazione numero apparecchi in fun-zione superficie locali;

- limitazione orari di apertura;- strategie di confinamento geografico;- divieto occupazione suolo pubblico.R Sg+PERicorso al TAR ed al Consiglio di Stato;

respinti nel merito.

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Regione PIEMONTEAmministratore di riferimento: consiglie-

re Roberto Placido (PD). [email protected]

monte.itConsiglio regionale del Piemonte,

Palazzo Lascaris Via Alfieri 15, 10121 Torino,Tel. 0115757111.

Proposta di legge al parlamento n.76,ottobre 2010 "Illiceità dell'installazione edell'utilizzo dei sistemi di gioco d'azzardoelettronico nei locali pubblici. Modificaall'articolo 110 r.d. (T.U.L.P.S.)":

- "l'installazione e l'uso di apparecchi econgegni automatici, semiautomatici edelettronici da gioco d'azzardo sono vietatinei luoghi pubblici e aperti al pubblico e neicircoli ed associazioni di qualunque specie".

Approvata il 02 dicembre 2010 dalConsiglio regionale del Piemonte.

LAZIO

Comune di Riano 6.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Nicola Regano (Lista Civica). [email protected] Piombino 4 00060 Riano (Roma)Tel. 06.9013731 Fax 06.9031500.www.comune.riano.rm.it

Ordinanza sindacale novembre 2008sulla disciplina degli “orari di esercizio delleattività di vendita al dettaglio, artigianali,somministrazione di alimenti e bevande e diintrattenimento”:

- limitazione orari apertura “sale giochi”. Sentenza TAR del Lazio del 02/04/2010

n. 5619 a favore del provvedimento: nonaccoglie il ricorso di Future Games s.r.l.Riconoscendo la competenza sindacale adisciplinare “gli orari degli esercizi com-merciali, dei pubblici esercizi e dei servizipubblici”.

O Sg+PE

Comune di LEONESSA 2.700 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

avv. Paolo Trancassini (Lista civica)[email protected]. 0746.922496. Piazza 7 aprile 28 – 02016 Leonessa

(Rieti). Tel. 0746.923212 Fax 0746.923219.www.leonessa.org

Ordinanza sindacale novembre 2009:- divieto agli esercizi pubblici del terri-

torio comunale di installare newslot erevoca delle autorizzazioni precedente-mente emesse;

Ricorso della società concessionaria BPlus Gioco Legale al TAR del Lazio edella società “Mongalli di F. Conti e C.Fornari & C.”: ricorsi accolti in data09/12/2009.

Ordinanza gennaio 2010:- obbligo di apporre sugli apparecchi la

dicitura “questo gioco dà dipendenza e puònuocere gravemente alla tua salute edall'economia tua e della tua famiglia”.

O Sg+PE

TOSCANAComune di BORGO A MOZZANO 7.400

abitantiSindaco: Francesco Poggi (Liste civiche

centro-sinistra). [email protected] Comunale, via Umberto I, 1

55023 Borgo a Mozzano (Lucca).Tel. 058382041 Fax 0583820459.www.comune.borgoamozzano.lucca.it

Regolamento comunale per l'apertura ela gestione di sale giochi, giugno 2007:

- strategie di confinamento geografico;- regolamentazione e riduzione orari di

apertura.R SgRicorsi in corso NO

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Comune di COLLESALVETTI 16.750 abi-tanti.

Amministratore di riferimento: assessoreBenedetto Tuci (centro sinistra).

[email protected] Lorenzo Bacci (Liste civiche cen-

tro sinistra). [email protected] Umberto I 1 57014 Collesalvetti

(Livorno).Tel. 0586982011 Fax 0586962151.www.comune.collesalvetti . l i . i t /on-

line/Home.html

Regolamento comunale per l'apertura ela gestione delle sale giochi e per l'installa-zione degli apparecchi da gioco, aprile2010:

- limitazione orari di apertura;- limitazione numero sale giochi;- limitazione numero apparecchi.R SgRicorsi in corso NO

Comune di EMPOLI 44.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessore

Polizia Municipale, Città sicura, Verde pub-blico, Manutenzioni, Consorzi idraulici estradali Filippo Torrigiani, (Liste civiche cen-trosinistra).

[email protected] Via G. del Papa 41, 50053 Empoli

(Firenze).Tel. 05717571 Fax 0571757910.Sindaco: Luciana Cappelli (Liste civiche

centrosinistra)[email protected]

Regolamento + ordinanza luglio 2010:- limitazione orari apertura sale giochi;- strategie di confinamento geografico;- rispetto normativa nazionale sul divieto

di giochi in denaro ai minori;- divieto nella pubblicizzazione della

parola casinò o altri temini che richiamino ilgioco d'azzardo;

- obbligo esposizione di materiale sulgioco responsabile e numeri di associazioniche possano fornire assistenza nel settoredelle dipendenze.

R SgRicorsi in corso NO

Comune di FIRENZE 368.000 abitanti.Sindaco: Matteo Renzi (Centro sinistra). [email protected] Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria

50122 Firenze.www.comune.fi.it/opencms/opencms/ind

ex.html

Regolamento, gennaio 2011: - strategie di distanziamento geografico;- rispetto normativa nazionale divieto

minorenni;- esposizione materiale promozionale

gioco responsabile.R Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di GAVORRANO 9.000 abitanti.Sindaco: Massimo Borghi (Liste civiche

centro sinistra)[email protected] Piazza Bruno Buozzi 16 58023

Gavorrano (Grosseto).www.comune.gavorrano.gr.it

Ordinanza comunale, agosto 2010:- divieto rilascio concessioni o autoriz-

zazioni di suolo pubblico a esercizi cheinstallano videopoker o similari e obbligo dirimozione apparecchi per chi già occupa ilsuolo pubblico;

- limitazione orari di apertura;- divieto di attività di intrattenimento

finalizzate ad attirare maggior afflusso di cit-tadini.

Ricorso al TAR vinto dal BarBoccondivino. Il TAR non considera un'emer-

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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genza il fatto che alcuni cittadini fossero indifficoltà economiche per l'uso dei giochi. Ilsindaco avrebbe dichiarato di aver usato diproposito il termine improprio “videopoker”per attirare l'attenzione sul fenomeno.

O Sg+PE

Comune di LIVORNO 160.750 abitanti.Sindaco: Alessandro Cosimi (Liste civiche

centrosinistra). [email protected] del Municipio 1, 57123 Livorno.Tel. 0586820111 Fax 0586820444.www.comune.livorno.it/_livo/

Disciplina per l'apertura e l'eserciziodelle sale giochi, agosto 2010:

- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero massimo sale giochi.R SgRicorsi in corso NO

Comune di LUCCA 84.640 abitanti.Sindaco Mauro Favilla. [email protected] Via Santa Giustina 6, 55100 Lucca.Tel. 05834422 Fax 0583442505.www.comune.lucca.it

Regolamento comunale per l’eserciziodelle sale gioco e per le strutture con giochi,maggio 2010:

- divieto sale giochi nel centro storico.R SGRicorsi in corso NO

Comune di MONTECATINI TERME21.300 abitanti.

Amministratore di riferimento: assessorealle attività produttive Fabio Tosi (PD)

f ab io . to s i@comune .mon teca t in i -terme.pt.it

Sindaco dott. Giuseppe Bellandi (listacivica centro sinistra).

s i n d a c o @ c o m u n e . m o n t e c a t i n i -terme.pt.it

Viale Verdi 461, 51016 MontecatiniTerme (Pistoia).

www.comune.montecatini-terme.pt.it/servi-zi/notizie/notizie_homepage.aspx

Modifica al Regolamento comunale dellesale giochi, novembre 2010:

- slot machine non possono superare il3% della superficie complessiva delle attivi-tà in cui sono presenti.

R SgRicorsi in corso NO

Comune di POGGIBONSI 29.500 abitanti.Sindaco: Lucia Coccheri (Liste civiche

centrosinistra). [email protected] Cavour 2 53036 Poggibonsi

(Siena).Tel. 05779861 Fax 0577986229.www.comune.poggibonsi.si.it

Regolamento comunale delle sale giochi,luglio 2006:

- strategie di distanziamento geografico;- divieto di collocazione in edifici desti-

nati a civile abitazione;- dotazione di 1 mq di parcheggio ogni 5

apparecchi di intrattenimento.R SgRicorsi in corso NO

Comune di PRATO 186.800 abitanti.Sindaco: Roberto Cenni (Liste civiche

centro destra). [email protected] del Comune 2 59100 Prato.Tel. 057418361 Fax 05741836245.www.comune.prato.it

Regolamento comunale sugli apparecchitrattenimento e svago sulle sale giochi, apri-le 2004:

- rispetto normativa nazionale sul divietoai minori;

- strategie di confinamento geografico;

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

89

Page 84: Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la ...€¦ · chi di panico con o senza agorafobia, disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa).

- solo somministrazione di alimenti e bevan-de analcoliche attraverso distributori automatici.

R SgRicorsi in corso NO

UMBRIAComune di BASTIA UMBRA (PG) 18.000

abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco

Stefano Ansideri (PdL). [email protected] Cavour 19 - 06083 Bastia Umbra

(PG).Tel. 075 80181 - Fax 075 [email protected] www.comune.bastia.pg.it

Ordinanza sindacale che regolamenta gliorari di apertura di sale giochi e giochi leciti,novembre 2010:

- limitazione orari di apertura sale giochi,con ulteriori restrizioni per "new slot";

Lettera a comuni limitrofi per invitare i sinda-ci a sostenere l'iniziativa per evitare il "turismoda gioco".

Accolto il ricorso al TAR della società con-cessionaria di rete B Plus con richiesta disospensione dell'applicazione dell'ordinanza il12 gennaio 2011, fissando al 21 dicembre pros-simo l'udienza pubblica.

O Sg

SARDEGNAComune di MORES 2.000 abitanti.Sindaco: Pasquino Porcu (Lista civica) tel.

0797079012.Piazza Padre Paolo Serra, 1 - 07013 Mores

(Sassari).Tel. 079-7079000 Fax 079-7079045.www.comune.mores.ss.it/

Ordinanza sindacale, agosto 2010:- limitazione orari accensione apparecchiature.Documento ottobre del Prefetto di Sassari: invi-

ta il sindaco di Mores ad adottare provvedimenticonformi alle disposizioni normative in materia,

ritenendo l'ordinanza sindacale invasiva dellacompetenza statale su ordine e pubblica sicurezza.

O Sg+PERicorsi in corso NO

Comune di TELTI 2.200 abitanti.Sindaco: Matteo Sanna (Lista civica). [email protected] Kennedy 2, 07020 Telti (Olbia-Tempio

Pausania).Tel. 078943098 Fax 078943580.www.comune.telti.ot.it/

Ordinanza sindacale, agosto 2010:- limitazione orario di accesso;- incentivi per chi non installa apparecchi

da gioco.O Sg+PERicorsi in corso NO

Regione SardegnaProposta di legge presentata dal consigliere

dell’Udc-Fli Matteo Sanna: l’attribuzione aiComuni della competenza di localizzare gliapparecchi da “intrattenimento” sul territorioattraverso una specifica pianificazione, il rispet-to delle distanze fra i locali in cui sono installatie strutture “sensibili” (ospedali, chiese etc.), laproporzione fra superfici di vendita e numero diapparecchi, gli orari in cui è consentito o vieta-to il loro utilizzo.

BASILICATARegione BASILICATAAmministratore di riferimento: consiglieri

Maurizio Pittella (PD) [email protected], Nicola Pagliuca (PdL)[email protected], AlfonsoNavazio (Ial) [email protected]

Via Vincenzo Verrastro 6, 85100 Potenza.Tel. 800292020. www.basilicatanet.it

Proposta di legge "Norme per la prevenzio-ne ed il trattamento del GAP", novembre 2010:

- diagnosi precoce;

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Page 85: Ministero della Salute CCM Centro Nazionale per la ...€¦ · chi di panico con o senza agorafobia, disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa).

- campagne informative sulla dipendenzada gioco rivolte ai medici di base e alla popola-zione generale;

- coinvolgimento delle organizzazioni nonprofit e associazioni di auto mutuo aiuto per pre-venire o ridurre il problema;

- potenziamento centri esistenti, con costi-tuzione equipe di lavoro adeguate presso i Ser.T.;

- costituzione di un fondo di solidarietà persostenere pazienti e famiglie in difficoltà economica.

TRENTINO ALTO ADIGEComune di Bolzano 103.100 abitanti.Amministratore di riferimento: consigliere

Guido Margheri (SEL); assessore alle politichesociali Mauro Randi.

[email protected] Gumer 7, 39100 Bolzano.

Regolamento,approvato dalla commissioneconsiliare, gennaio 2011:

- strategie di confinamento geografico,anche distanza minima tra sale giochi;

- corsi di formazione ai gestori;- collocazione macchinette in aree

separate;- divieto utilizzo termine casinò;- rispetto normativa nazionale divieto

minori, uso tessera riconoscimento;- esposizione materiale su gioco respon-

sabile e i recapiti di associazioni;- orario apertura diverso da orario scolastico.R – Sg+ PERicorso al TAR no

Provincia Regionale di BOLZANOAmministratore di riferimento: Dieter Steger,

consigliere Provincia Autonomo.Consiglio della Provincia autonoma di BolzanoVia Crispi 6, 39100 Bolzano.www.consiglio-bz.org/it

Disegno di Legge provinciale 68/10"Disposizioni in materia di gioco lecito", novem-bre 2010: strategie di distanziamento geografico:

- rispetto normativa divieto di utilizzo ai

minori;- divieto pubblicità sale da gioco entro

300 mt. dal locale;- applicazione a sale giochi ed esercizi

commerciali con giochi autorizzati, nuovi ogià esistenti;

Il governo impugna la legge provinciale-24 gennaio 2011.

La Provincia di Bolzano interviene in giu-dizio verso il ricorso – 17 febbraio.

Provincia Regionale TRENTOAmministratore di riferimento:

Consigliere regionale Roberto Bombarda(gruppo Verdi e Democratici Trentino).

Piazza Dante 16, 38122 Trento.Tel. 0461.201111.

Proposta di mozione “Per un Trentinolibero da slot-machine e da macchinettemangia soldi”:

- promozione campagna straordinaria diinformazione per dissuadere i cittadini dalgioco;

- previsione norme restrittive per installa-zione delle macchinette e divieto utilizzo aiminori di 18 anni;

- collaborazione con forze ordine perevitare furti.

PUGLIAComune di BISCEGLIE abitanti 54.100.Sindaco: Francesco Carlo Spina (Liste

Civiche).Via Trento 8 70052.

Ordinanza sindacale, gennaio 2011:- limitazione orario di accesso sale gio-

chi 10.00 – 23.00 con obbligo di 1 giorno diriposo settimanale.

Ricorsi in corso NO

L'attuale situazione dei provvedi-menti sopraelencati è condizionata,come sopra elencato, da alcuni ricorsialla giustizia amministrativa.

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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Ente deliberante

Ricorrente Oggetto TAR Esito attualeConsiglio di Stato

Documento inte-grale disponibile /

Note

PIOLTELLO B & D sncAttivazione

2 slot machineLombardia

Accolto nel merito9.11.05

dopo sospensiva26.07.05

no si

VERBANIA Gestore locale Orari Lombardia

Respinto nel merito2006 “limitazioni

d'orario nonpaiono estraneealle competenzedell'Ente Locale”

Quinta Sezioneconferma

Sentenza TARsi

TRADATECentro

Commercialedella Fornace

Limite n° e orari Lombardia

Ritirato 3.04.10Il Comune accet-ta di prolungareorario 1 giorno

BATTAGLIATERME

Bplus GiocoLegale Ldt

Orari e giorni settimanali

Venezia

Accoltasospensiva30.07.10

“Provvedimentonon reca l'indica-zione di elementiqualificabili comemotivi sanitari ogravi pericoli...”

PROVINCIABolzano

Apertura Sala giochi Bressanone

Bolzano

Accolto 4.10.10“...libertà d'im-

presa...”Difetto di motiva-

zioni: solo sul-l'esistenza di altre

sale

VARESEApertura

Sala giochiLombardia

Accolta sospensiva

LUCCAAnnunciato25.11.09

Sala giocoin centro storico

GAVORRANOBar

BoccondivinoToscana

Accolta sospensiva29.10.10

Difetto di moti-vazioni: il

Comune non hapotere di ordinan-za sulla materia

Udienza di merito 3.11.11

Condannatospese legali 1500

Da definire dopopronunciamentodi merito dannieconomici del

Bar

LEONESSABplus

Giocolegale Ldt

Divieto assolutoall'uso slot e

revoca di tutte leautorizzazioni

LazioAccolta

sospensiva 11.11.09

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Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI

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FORIO d'ISCHIATitolare Bar e

impresa gestione

Contingentamentomacchine/ distan-

ze/ orariDivieto di instal-lazione in locali

diversi da salegioco

Accolto16.02.11

“Carenza diistruttoria e difet-to di motivazio-

ne”

Condannato Comune a spese

legali

RIANO Sala giochi Orari

LazioSezione Seconda

Ter

(Sovraordinatoaltri TAR)

Respinto2.04.09

“le sale giochisono pubblici

esercizi, l'orariolo fissa ilSindaco”

si

BASTIA UMBRABplus

Giocolegale LdtOrari Perugia

Accolta sospensiva 12.01.11

Udienza di merito

21.12.11

SANREMOSanremo Games srl

Orari solo salegiochi e non altri

locali

Comune costitui-to in giudizio

STRESA As.TroOrari giochi

Distanze

RitirataOrdinanzaApprovato

regolamento

TREVISOPar Tre

Annunciatomarzo 2011

Apertura SalaVLT

Vari Comuni Provincia Torino

SAPARAnnunciato

febbraio 2011

COLLEGNO Lottomatica Orari Piemonte

Respintasospensiva

per la “finalità ditutelare le fasce

deboli dellapopolazione”

SETTIMO T.SE As.Tro Ordinanza OrariRitirata7.04.11

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Allegato Conferenza finale.

Seminario conclusivo“Dipendenze comportamentali: progetto

sperimentale nazionale di sorveglianza e coor-dinamento / monitoraggio degli interventi”.

IL GIOCO È UNA COSA SERIA!

Con il contributo di AAMS per la forma-zione degli esercenti.

Venerdì 3 dicembre 2010, 9.00 – 17.30Centro Congressi, Via Dora Riparia 2,

Rivoli (To).

8.30 – 9.00 Raduno dei partecipanti9.00 Saluto delle autorità

Michele SUPPA, Assessore ai Servizisociali e partecipazione della Città di Rivoli.

Nino BOETI, Consigliere Consiglio RegionePiemonte, già Sindaco della Città di Rivoli.

Umberto D'OTTAVIO, Assessoreall'Istruzione Provincia di Torino, giàSindaco della Città di Collegno.

Paolo MONFERINO, Direttore regionaleAssessorato alla Tutela della Salute e Sanità.

Paolo MARFORIO, Direttore SanitarioASL TO3.

Sezione Epidemiologia – Istituto diFisiologia Clinica Settore AssistenzaSanitaria Territoriale – UfficioTossicodipendenze e AIDS.

LE INIZIATIVE ISTITUZIONALI

Moderatore Gaetano MANNA.9.35 Eleonora ARTESIO, Il Piano Socio

Sanitario Regionale piemontese “Il giocod'azzardo come problema di salute”.

9.50 Luigi BOBBA, Il Disegno di Legge“Disposizioni per la cura e la prevenzionedelle dipendenze comportamentali e delgioco d’azzardo patologico”.

10.05 Roberto PLACIDO, La proposta di

Legge al parlamento del Consiglio regionalepiemontese “Illiceità dell'installazione edell'utilizzo dei sistemi di gioco d'azzardoelettronico nei locali pubblici”.

10.20 Umberto D'OTTAVIO, Il progettodella Provincia di Torino “Fate il nostrogioco: conferenza interattiva sulla matema-tica del gioco d'azzardo”.

Sessione tecnica mattutina: moderatoreRemo ANGELINO.

IL PROGETTO

10.35 Paolo JARRE, “La sperimentazionedi modelli di gioco responsabile: le princi-pali risultanze del progetto”.

11.00 Coffee break.11.20 Sabrina MOLINARO, “La diffusio-

ne del gioco in denaro nella popolazioneadolescente scolarizzata in Italia”.

GLI INTERVENTI DEGLI ENTI LOCALI11.45 Filippo TORRIGIANI, “Empoli: dal

Regolamento alla Città educativa”.12.05 Marta DALLA VECCHIA, “Padova:

consenso e resistenze nella regolamentazio-ne del gioco in denaro”.

LA REGOLAMENTAZIONE DEL GIOCOPUBBLICO IN ITALIA

12.25 Antonio TAGLIAFERRI, “Il ruolo diAAMS nel gioco responsabile”.

12.45 Paolo CANOVA, Diego RIZZUTO,Piccolo esercizio matematico: “Ti piace per-dere facile?”.

13.15 Pranzo.

Sessione tecnica pomeridiana: moderato-re Silvia MONGE.

14.15 – 15.00 Francesco SALVI, a curadi, Sessione Video “Il gioco non sempre si faduro...”.

La peer education: i lavori dei ragazzi

Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale

BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011

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delle scuole di Torino, Venezia, Roma,Palermo, Trani e Salerno.

15.00 Luca BASTIANI, “Le caratteristi-che della diffusione del gioco d'azzardonella popolazione adulta italiana”.

GLI INTERVENTI CON I COMMER-CIANTI DEL GIOCO IN DENARO

15.20 Daniela CAPITANUCCI, “Il ruolodei commercianti del gioco in denaro nellaimitazione dei rischi dell'azzardo; missionepossibile? Cosa è emerso dal progetto?”.

Per un coordinamento stabile tra gli Entilocali che hanno attivato iniziative di rego-lamentazione protettiva nei confronti delgioco in denaro.

I MATERIALI

15.45 Federica DEVIETTI GOGGIA,Eleonora PELLEGRINI, “La mappa aggiornatadegli interventi regolatori delle Città italiane”.

LA PROPOSTA16.00 Paolo JARRE e gli Amministratori

delle Città attive, “Le Città italiane per ilgioco responsabile”.

17.00 Chiusura

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A cura del Gruppo di Epidemiologia IFCCNR Pisa.

Sabrina Molinaro, Luca Bastiani, RobertaPotente.

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