Metro Stadio Roma, 16/03/2013

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L’Italia, chiamata al rush finale del Sei Nazioni, festeggia Lo Cicero per la sua ultima partita in Nazionale Palla al Barone STADIO ROMA SABATO 16 MARZO 2013 WWW.METRONEWS.IT Con il record italiano di 103 caps, Lo Cicero lascia gli azzurri.

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L’Italia, chiamata al rush finale

del Sei Nazioni, festeggia Lo Cicero

per la sua ultima partita in Nazionale

Palla al Barone

STADIOROMA SABATO 16 MARZO 2013 WWW.METRONEWS.IT

Con il record italiano

di 103 caps,Lo Cicero

lascia gli azzurri.

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2 STADIO Sabato 16 marzo 2013

Vincitori e ultimi classi� catisi decide tutto questa seraROMA. Un’ultima giornatatutta da seguire. Sì perchéa ottanta minuti dalla finedel Sei Nazioni 2013, sonotanti i verdetti ancora inbilico. Primo fra tutti quellosul vincitore del Torneo. Unnodo che verrà sciolto que-sto pomeriggio a Cardiff(ore 18), quando il Galles,secondo in classifica, af-fronterà la capolista Inghil-terra in una sfida che sipreannuncia tiratissima.Merito di una classifica chevede solo due punti di di-stacco fra gli ospiti e i pa-droni di casa. Una vittoriadei dragoni gallesi, dunque,non solo significherebbe ag-gancio alla vetta, ma co-stringerebbe a prendere inmano carta e penna e a faredue calcoli. In caso di parità,infatti, il titolo di campioniviene assegnato grazie alla

differenza punti. In questomomento l’Inghilterra neha segnati 91 subendone48 (+43), e sarebbe in van-taggio rispetto al Galles (chesi trova a +29). Tutto finito,

dunque? Assolutamente no.Ai padroni di casa “basterà”vincere con più di 7 puntidi scarto per riuscire a por-tarsi a casa il torneo. Un’im-presa non impossibile che,tuttavia, non sembra con-vincere i bookmakers che,subito dopo la quarta gior-nata, non avevano grandidubbi sull’esito della com-petizione. Una vittoria fi-nale dell’Inghilterra, infatti,era data a 1,25, mentre iltrionfo del Galles era quo-tato a 3,75. Sicuramentemeno nobile, ma non perquesto meno avvincente, èla sfida che vedrà affrontarsiindirettamente Francia e

Italia nel tentativo di evitarel’ultimo posto in classifica.Così, se oggi gli Azzurri af-fronteranno l’Irlanda, unasquadra da prendere con lepinze, capace di battere igallesi nella loro prima ap-parizione stagionale, i Gal-letti se la vedranno contro

la Scozia in una partita dalsapore di battaglia. Anchequi la situazione è ingar-bugliata. L’Italia, infatti, èpenultima a quota due pun-ti avendo vinto proprio con-

tro i “cugini”, vicecampionidel mondo in carica. LaFrancia, invece, è ultima inclassifica con un solo punto,frutto del pareggio dellascorsa settimana contro gliirlandesi. Una situazioneche non lascia certo serenoil ct Brunel che, in caso disconfitta, si troverebbe co-stretto a fare il tifo per laScozia.

Fino all’ultimo respiro

Tutto in bilico

La vittoria dell’Italiaviene quotata

dai bookmakers a 2.90.Quella dell’Irlanda,

invece, a 1,40.Il pareggio è dato a 22

In tutta la storia del 6 Nazioni,

il XV italiano non hamai battuto l’Irlanda

Tra le due nazionali la vittoria con scarto

maggiore è appannaggiodell’Irlanda con 47 punti

ottenuta nel 2000 battendo l’Italia

per 13 a 60

La Nazionale azzurra ha la possibilità

di superare il suo miglior piazzamento

nel torneo, che attualmente è la quarta

posizione raggiuntanell’edizione del 2007.

FOTOSPORTIT/FIR

STATISTICHE. L’Italiaha debuttato al Sei Na-zioni nel febbraio del2000, in una partitacontro gli allora cam-pioni in carica dellaScozia. Nelle loro prime12 partecipazioni, gliazzurri sono finiti infondo alla classifica perben 9 volte (2000, 2001,2002, 2005, 2006, 2008,2009, 2010 e 2011),mentre in ben quattrooccasioni hanno termi-nato il torneo perdendotutte le partite (2001,2002, 2005, 2009). Il record assoluto degliultimi posti spetta tut-tavia all’Irlanda (cheperò può vantare ben113 partecipazioni altorneo, originariamen-te aperto a sole quattroNazioni), relegata al-l’ultimo posto per ben36 volte (16 delle qualisenza riuscire a vincerenessun incontro). La squadra che ha vintopiù volte il torneo, in-vece, è l’Inghilterra (cheè riuscita a conquistaresingolarmente il trofeoper 26 volte, mentre in10 occasioni l’ha con-diviso con la prima apari merito), seguitadal Galles (25 trofei sin-goli e 11 condivisi).

METRO

Statistichedel 6 Nazioni

Nella classifica Sei Nazioni Rugby l’Italia è al quinto posto con 2 punti, uno in piùdella Francia. L’Inghilterra, invece, da imbattuta è salda al primo posto dellagraduatoria con 8 punti. Lo scorso anno il Sei Nazioni Rugby venne vinto dal Gallesche quest’anno ci riprova: in caso di successo nell’ultima giornata, i Dragoni si po-trebbero riconfermare campioni, a dispetto del pronostico che è tutto a favore del-l’Inghiltera.

Squadre Pt G V N PInghilterra 8 4 4 0 0Galles 6 4 3 0 1Scozia 4 4 2 0 2Irlanda 3 4 1 1 2Italia 2 4 1 0 3Francia 1 4 0 1 3

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STADIO

LA CLASSIFICA

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3STADIOSabato 16 marzo 2013

FOTOSPORTIT/FIR

1

9

86

4 5

2 3

7

Niente da fare per l’apertura irlandese Jonathan Sexton che non ha recuperato dall’infortunio al bicipite femorale Lo Cicero cerca la vittoria per la sua ultima partita con la maglia azzurra

Italia-Irlanda: le formazioni

A disposizione:16 Sean Cronin17 David Kilcoyne 18 Stephen Archer 19 Devin Toner 20 Iain Henderson 21 Paul Marshall 22 Ian Madigan 23 Luke Fitzgerald

Allenatore: Declan Kidney

A disposizione:16 Davide Giazzon 17 Michele Rizzo 18 Alberto De Marchi 19 Antonio Pavanello 20 Francesco Minto 21 Paul Derbyshire 22 Tobias Botes 23 Tommaso Benvenuti

Allenatore: Jaques Brunel

1012

13141511

Arbitro: Wayne Barnes (Inghilterra)

Assistenti: Romain Poite (Francia), Glen Jackson (Nuova Zelanda)

15 Rob Kearney 14 Craig Gilroy 13 Brian O'Driscoll 12 Luke Marshall 11 Keith Earls 10 Paddy Jackson 9 Conor Murray 8 Jamie Heaslip

(capitano)7 Sean O’Brien 6 Peter O'Mahony 5 Donnacha Ryan 4 Mike McCarthy 3 Mike Ross 2 Rory Best 1 Cian Healy

15 Andrea Masi 14 Giovanbattista Venditti 13 Gonzalo Canale 12 Gonzalo Garcia 11 Luke Mclean 10 Luciano Orquera 9 Edoardo Gori 8 Sergio Parisse

(capitano)7 Simone Favaro 6 Alessandro Zanni 5 Joshua Furno 4 Quintin Geldenhuys 3 Lorenzo Cittadini 2 Leonardo Ghiraldini 1 Andrea Lo Cicero Sergio Parisse. Jamie Heaslip.

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4 STADIO Sabato 16 marzo 2013

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Ultima partita in Nazionale per Andrea Lo Cicero che lascia con il record italiano di 103 capse (forse) anche per BOD, Brian O’Driscoll, la leggenda vivente del grande rugby irlandese

L’Italia saluta il suo BaroneROMA. Quella di oggi saràuna partita importante. Enon solo per il risultato. Losarà soprattutto per il nu-mero 1, il Barone: AndreaLo Cicero. Questa gara, se-gna il suo addio definitivoalla maglia della Nazionale.E - visto che con questomatch, arriva a ben 103caps, migliorando così ilrecord assoluto italiano - ilBarone vuole chiudere inbellezza: con una vittoria.

Tempo fa il pilone cataneseaveva detto di voler battereil record di Troncon primadi lasciare gli azzurri e, orache è riuscito nell’impresa,dice: “Questa sarà la miaultima partita in azzurro.È giusto che a questa etàuno si faccia da parte. Cisono ragazzi giovani chemeritano di giocare al mioposto pensando al Mondiale2015. Non lascerò totalmen-te il rugby. Mi metterò adisposizione di qualunquesquadra, in Italia e all’este-ro, per un contratto ancheper pochi mesi. La mia de-cisione - ha aggiunto - èstata molto sofferta: stobene fisicamente e pensoche potrei ancora giocaread alto livello. Meglio così:la maglia la tolgo io. Sonopassati tanti anni, ho vis-suto momenti duri e fattotanti sacrifici, ma i tifosisono sempre stati al miofianco. Per me è un mo-mento molto, molto diffi-cile. Ho preso questa deci-sione nel momento miglio-re dell'Italia intesa comenazionale di rugby, che staandando bene e fa sognare,e quello peggiore dell'Italia

inteso come Paese, che fapaura perchè non si sa piùche direzione prendere ecosa fare. In un momentocosì importante della miacarriera, smettere durantela crisi di un paese mi fapaura riguardo al mio fu-turo, ma siamo abituati alottare, andare avanti e es-sere ottimisti anche se ab-biamo tante macerie sullespalle. Cerco di non com-muovermi, almeno per ora- ha concluso visibilmenteemozionato - Volevo ringra-ziare tutto il mondo delrugby, la mia famiglia, gliallenatori, i tifosi e i mieicompagni”. Un affetto largamente ri-cambiato dalla squadra che,Parisse in testa, ha annun-ciato che al termine del-l’incontro - al di là del ri-sultato finale - sarà presenteal Foro Italico per ringra-ziare i tifosi e festeggiare ilBarone.A Lo Cicero, prima dellapartita contro l’Irlanda, saràquindi concesso l’onore, ti-pico del rugby, di entrarein campo da solo, prece-dendo i compagni. E racco-gliere così gli applausi del

suo pubblico.

LASCIA ANCHE BODMa c’è chi lascia anche trale fila irlandesi: oltre al tec-nico Kidney che potrebbecedere la panchina, questasarà l’ultima partita in Na-

zionale anche per il vete-rano ‘BOD’, ovvero il grandeBrian O'Driscoll, leggendadel rugby irlandese che con-tro l'Italia collezionerà ilsuo 125° cap. A 34 anni,dopo 14 anni di Nazionale,anche per lui questo do-

vrebbe essere il match del-l’addio al Sei Nazioni, vistoche dopo il tour in Australiacon i Lions dovrebbe darel’annuncio ufficiale.

Brian O’Driscoll.

Andrea Lo Cicero, ‘il Barone’, oggi disputerà la sua ultima partita in maglia azzurra.

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M Subaugusta M Furio Camillo

Sab 16 & Dom 17 Marzo

10-20NO-STOP

il mercatino ti aspetta per festeggiare insieme

Gli azzurri privi di Castro si affidan a Cittadini Il ct Brunelammonisce: “La nostra sfida è riusci e a trovare continuità”ROMA. Una battaglia lungaottanta minuti per nonmancare l’appuntamentocon la storia. Oggi, infatti,gli azzurri hanno l’oppor-tunità di rendere indimen-ticabile il Sei Nazioni 2013.Per farlo, però, deve batterel’Irlanda, un’impresa giànon facilissima di suo chel’Italia deve affrontare sen-za uno dei suoi uomini piùimportanti. Sì perché Mar-tin Castrogiovanni è statocostretto ad alzare bandiera

bianca. Il pilone dei Tigers,che si era infortunato du-rante la partita contro l’In-ghilterra a Londra, martedìsi è sottoposto a un’ecogra-fia che ha evidenziato unadistrazione muscolare alvasto mediale. Un’assenzapesantissima che si va asommare a quella di Bar-bieri, che a Twickenhamha riportato un trauma con-tusivo al fianco sinistro (laradiografia ha escluso frat-ture ossee, anche se una ri-

sonanza magnetica ha evi-denziato una lesione delmuscolo obliquo esterno einterno e una lesione delmuscolo traverso). Per so-stituirli il ct Brunel si è af-fidato a Cittadini e Favaro,che nelle ultime apparizio-ni hanno dimostrato di riu-scire a garantire prestazionidi qualità e quantità. “Dob-biamo confermare la buonaprova che abbiamo fatto ve-dere contro l’Inghilterra –ha detto il “Citta” – madobbiamo portare a casa ilrisultato. Questa dobbiamovincerla. A Londra mi sonoemozionato nel sentire ilpubblico esigente di Londra,zittito, portare rispetto.Quello che vogliamo tuttinoi è fare due match buonidi seguito, ma questo è pro-prio importante, ma tanto”. E, a sottolineare l’impor-tanze del match è anche ilnostro ct, Jacques Brunel,che ha dichiarato: “La no-stra sfida è trovare costanza,continuità. Dopo la Franciaabbiamo faticato molto con-tro la Scozia, ora veniamoda una gara interessantecome quella di Twicken-ham e speriamo di confer-

marci”. E ha aggiunto “quella chesarà la valutazione che po-tremo dare al nostro 6 Na-zioni dipenderà molto daquesta partita, dal risultatoe dalla performance chemostreremo”. Per questo, la formazioneè stata particolarmente dif-ficile da comporre, specieperchè all’ultimo minutosi è dovuto fare i conti conla pensate assenza di MartinCastrogiovanni: "Perdiamoun giocatore con l'esperien-za giusta per affrontare que-ste partite - ha detto Brunel- ma dobbiamo gestire an-che questo tipo di situazionise vogliamo crescere. Cit-tadini, in Inghilterra, hamostrato una performancecome quella di Castro”. Poiil tecnico francese dell’Italiaha ricordato la sfida del2012: “L’anno scorso a Du-blino abbiamo giocato unbuon primo tempo, a metàgara eravamo in partita main avvio di ripresa abbiamoconcesso due mete in pochiminuti ed abbiamo finitoper accusare una pesantesconfitta: ricordo bene quel-la partita e domani (oggi

ndr) sarà altrettanto diffi-cile. L’Irlanda ha una difesamolto ben strutturata e lacapacità di segnare. È sicu-ramente un avversario conpochissime debolezze”.

Una partita per la storia

Martin Castrogiovanni, infortunato, non sarà in campo.

Jacques Brunel, Commissario Tecnico della Nazionale.

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7STADIOSabato 16 marzo 2013

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Paolo Buso, esterno delle Zebre, suona la caricaROMA. Sì può essere impor-tanti anche giocando poco.Tutto merito di uno sportdove il gruppo viene primadel singolo. E Paolo Buso,esterno delle Zebre, è di-ventato un elemento im-portante nello spogliatoiograzie anche al sorriso ealla sua gentilezza. Doti im-portanti per una squadrache fa dell’umiltà e dellavoglia di crescere in frettail suo biglietto da visita. Paolo, qual è l’eredità dellapartita contro l’Inghilterra?Per prima cosa resta la con-sapevolezza di essere riu-sciti a competere con quellache, molto probabilmente,è la squadra più forte deltorneo. L’Inghilterra è unadelle formazioni più fisichedel Sei Nazioni e noi siamoriusciti a giocarcela in unostadio importante comeTwickenham, che è un veroe proprio tempio del rugby.Siamo stati bravi e abbiamomesso un altro punto fermonella storia del nostro mo-vimento sportivo.

Che Italia hai visto?Un’Italia competitiva e fortefisicamente. Forse, con unpizzico di fortuna in più,saremmo riusciti anche apareggiare. Visti i risultatipenso che quando non ab-biamo troppe pressioni ad-dosso riusciamo a dare ilmeglio, così come è succes-so con Francia e Inghilterra. Credi che questa Nazionalepossa competere con lesquadre più forti o è ancoratroppo presto?Da un punto di vista fisico,tattico e tecnico, possiamocompetere con chiunque.Probabilmente, invece, dalpunto di vista mentale nonabbiamo ancora quella te-nuta che ci permette ognisettimana, ogni domenica,di essere sempre perfor-manti in tutti gli ottantaminuti di gioco. Un voto a questa nazionale?Una sufficienza piena. Spe-riamo di coronarla con unbel successo sabato.Quante possibilità ha l’Italiadi battere l’Irlanda?

Numericamente non sapreidirlo, ma abbiamo la nostrachance di battere i nostriavversarsi. Spero che sare-mo in grado di coglierla. Il vostro Sei Nazioni potevaessere diverso con un pizzicodi fortuna in più?Credo di sì, ma penso chealla fine ci siano sempredei calcoli da fare. In unosport fisico come il nostroci sono degli infortuni, an-che se è sempre il gruppoche fa la differenza rispettoai singoli. Anche oggi ci sarà uno sta-dio pieno a supportarvi…Sì, l’entusiasmo del nostropubblico è qualcosa che rie-sce a darci una grande spin-ta. Ci sentiamo in dovere,anche di più rispetto al pas-sato, verso i nostri tifosi.Sappiamo di dover esserecompetitivi e di doverci bat-tere al massimo.

Questa Irlandasi può battere

Paolo Buso è stato richiamato in Nazionale dal ct Brunel dopo una lunga assenza.

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8 STADIO Sabato 16 marzo 2013

La nostra terza linea traccia un bilancio del 6 Nazioni: nessun rimpianto, ma bisogna lavorareè. Poi bisogna voltare paginae ripartire.Ti senti pronto ad affro tarel’Irlanda?Se sarò in campo o menolo deciderà Brunel, io credodi essere pronto e sarei sen-za dubbio felice di potersfruttare l’occasioneper dare il meglio eguadagnarmisempre

più spazio. In questo torneoci sono molte cose positive,come la partita contro laFrancia, ma non dobbiamodimenticare le due brutteprestazioni con la Scozia eil Galles. La gara contro l'Ir-landa potrà dire tanto suquesto nostro 6 Nazioni. Co-munque ho visto qualcosadi buono anche nelle nostresconfitte.Avete qualche rimpianto perquesto Sei Nazioni?Stiamo parlando di rugby,uno sport di contatto e digrande sacrificio. Questo èuno sport dove metti tuttote stesso sia a livello fisicoche psicologico, avere rim-pianti è un po’ difficile. Ècome nella vita, non semprele cose vanno per il versosperato ma puoi lavorareper modificarle in futuro.Io non ho rimpianti, credoche tutti noi dobbiamo farele nostre analisi e avanzarecritiche costruttive. Questanazionale ha un grande po-tenziale. Ne sono convinto.Che voto daresti al vostrotorneo?Per il momento un bel 6,perché come ho detto ab-biamo ancora davanti lapartita con l’Irlanda che po-trebbe confermare, o ancheaumentare, il voto generale. Quante possibilità ha l’Italiadi portare a casa un buonrisultato?Il 50%. Anzi no, consideran-do anche il pareggio direiun 40-40-20. Sono ottimista,altrimenti non avrei fattoquesto lavoro. Come si deve affro tare que-sta Irlanda per centrare unrisultato positivo?Prima di tutto dobbiamolavorare molto su noi stessi,sulla nostra capacità di ge-stire la partita e sulla nostrafisicità. Dobbiamo colpiresu ogni lato, è il Sei Nazioni.Credo che l’Irlanda vengadopo. Dobbiamo imporre il

ROMA. Sul suo viso ci sonoancora i segni della batta-glia di Twickenham. Mapiù che le escoriazioni chegli colorano di rosso la fac-cia, quello che brucia a Si-mone Favaro è la consape-volezza di essere arrivati aun passo da un risultatostorico. Sì perché nel tem-pio del rugby inglese, gliazzurri hanno lottato quasialla pari contro la squadraforse più forte di questoSei Nazioni. Una gara daapplausi che se da una par-

te non è bastata a evitarela sconfitta, dall’altra con-sente alla terza linea dellaBenetton Treviso di guar-dare con ottimismo alla sfi-da di oggi contro l’Irlanda. Simone, cosa vi rimane dellabella prova contro l’Inghil-terra?Sicuramente la consapevo-lezza di quello che abbiamomostrato a Twickenham:solidità in difesa, grandecarattere e la voglia di vin-cere in uno dei campi piùdifficili d’Europa. Allo stes-

so tempo, però, ci rimaneanche l’amaro in bocca peruna sconfitta, che portacon se la fame di vittoria. Cosa è mancato?Abbiamo preso fiducia. Sia-mo riusciti ad imporre qual-cosa ma abbiamo perso, an-che se la prestazione è statasoddisfacente. Un piacerenel dispiacere insomma, vi-sto che se perdi non vaiavanti in classifica. Ora ciaspetta una nuova batta-glia, una sfida che vogliamovincere, come vogliamo vin-

cere ogni volta che andiamoin campo. Questo è il nostrospirito. E vincere stavolta èfondamentale, è inutile va-lutare il nostro Torneo pri-ma della gara contro gli ir-landesi. La gara di Twickenham vidarà una spinta psicologi-ca?Deve essere una spinta. Faparte della carriera di ungiocatore e della crescitadi una nazionale analizzareciò c’è di buono in unasconfitta e ciò che non lo

Simone Favaro: “Il pubblic

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9STADIOSabato 16 marzo 2013

nostro gioco e se ci riu-sciamo possiamo co-gliere un risultato po-sitivo.Chi pensi possa fare ladifferenz ?Si vince come squadra

e basta. Abbiamotanti giocatori

di qualità, anzi, siamo unaNazionale di qualità. Dob-biamo rendere tutti al mas-simo per portare a casa lavittoria. Se anche uno solodi noi non darà il tutto pertutto la partita sarà persa. Pensi che questa squadrariesca a fare meglio quandonon ha pressione?Non credo che sia del tuttovero. Abbiamo vinto controla Francia che era la favori-

ta, abbiamo ottenuto ot-timi risultati tanto da

favoriti quando da

sfavoriti. Penso che la pres-sione non sia un fattorecosì determinante, anchese dipende da come reagisceil singolo individuo. Indipendentemente dai ri-sultati questa squadra èspinta sempre da un grandepubblico. C’è qualcosa chevorresti dire a chi sarà allostadio?Senza dubbio il pubblico èla matrice fondamentaleper il nostro movimento.Riempire gli stadi, ricevereattenzioni, è un qualcosa

che fa in modo che il gio-catore non veda il matchsolo come una semplicepartita. Se noi siamo qui efacciamo questo lavoro perprofessione lo dobbiamo atutta la gente che ci vienea vedere. Quando ero pic-colo, ero uno di loro, orasono in campo. I nostri tifosisono qualcosa che ci spingea dare il massimo. Ovvia-mente loro vengono a ve-derci perché noi siamo ingrado di regalargli grandiemozioni. È un po’ come

un circolo vizioso: noi sia-mo legati a loro come lorosono legati a noi. Quali sono le potenzialitàdi crescita di questa Nazio-nale?Tantissime, siamo in con-tinua crescita anno dopoanno. Mi piacerebbe fareparte di quella generazioneche porterà i risultati. Sonoottimista e ho molta fiduciain questa squadra. Noi ita-liani, a livello sportivo, po-siamo essere i primi in ognidisciplina se ci mettiamo

del nostro. È una nostraquestione di cultura. Sonosicuro che ci sarà un futurogioioso e sempre più pro-duttivo per l’Italia. Sperodi farne parte.

Andrea Romano

“Se noi siamo qui e facciamo questo lavoro, lo dobbiamo a tutta la gente che ci viene a vedere”

Simone Favaro è cresciutonelle giovanili della Benetton.Dopo le esperienze con Rovigo,Parmae con la maglia degli Aironi,nel 2012 la terza linea è tornata nellasua Treviso. Con la Nazionale, dove haesordito nel 2009 nella partita control’Australia, ha raggiunto quota 13 caps.

co ci darà la spinta giusta”

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11STADIOSabato 16 marzo 2013

Sempre più bambini si appassionano al rugbyCon buona pace delle mamme, che vincono l’ansiaROMA. Il gioco del rugbyottiene di anno in annosempre più consensi nelnostro Paese, specie tra ipiù piccoli. A spiegare quel-lo che sta divenendo unnuovo ‘fenomeno’ ci ha pen-sato proprio l’ospedale pe-diatrico romano del Bam-bino Gesù che, già nel 2006,si era accorto di questa nuo-

va tendenza sportiva e avevastilato un piccolo vademe-cum per incoraggiare i pic-coli e tranquillizzare i ge-nitori. “Appena un bambi-no vede una palla, in generenon la prende a calci, mala esplora con le mani laosserva e la lancia con lemani - vi si legge - È natu-rale che poi impari a correre

con la palla in mano. Giàquesta osservazione fa ca-pire perché l’inventore delRugby William Webb Ellis,durante una partita di Fo-otball prese la palla con lemani e corse fino a portarlaoltre la linea di porta. Ciòavveniva nel 1823 nellascuola della cittadina diRugby e quel gesto sponta-neo ha innescato il mondodel rugby che da un puntodi vista medico sportivo, èun classico sport aerobicoanaerobico alternato, cioèè necessaria resistenza enel contempo velocità. Madiversamente ad altri sporti ruoli determinano un im-pegno diverso, infatti gli“avanti” devono anche ave-re qualità di potenza pura,mentre i “tre quarti” (gliattaccanti) devono averenel loro bagaglio tecnicocapacità di forza esplosiva,velocità e notevole destrez-za. Ma è importante sotto-lineare che il rugby, oltread essere uno sport, è unafilosofia di vita. Per un bam-

bino di 6-7 anni che cosac’è di più bello che avere lapossibilità di correre conla palla in mano, “acchiap-pare” quello che ha la pallae rotolarsi per terra? Il Rug-by è libertà, scuola di vitae disciplina.” E, a sostegno di queste af-fermazioni, abbiamo ascol-tato cosa avevano da diredue piccoli campioni: Pier-parolo, 10 anni, militantenelle fila dell’Under 12, ilfratellino Edoardo, 9 anni,in squadra con l’Under 10,e Fabiana, la loro mamma.“Alla fine sono diventatauna gran tifosa anch’io -dice Fabiana - e non c’è par-tita della Nazionale chenon ci veda sugli spalti! I

miei bambini mi hanno in-segnato ad amare questosport che, anche se puòsembrare ‘duro’, è una verapalestra di vita”. “Gioco a rugby soprattuttoperché mi piace - ammettePierpaolo - e poi perché èdivertente! Mica è da tuttipotersi sporcare e darsi bot-te senza che i genitori pos-sano dire nulla!” E, parlando della sua espe-rienza da tifoso, Pierpaolomostra grande fair play:“Quando andiamo allo sta-dio a vedere il 6 Nazioni, cimascheriamo... sembra sem-pre che sia carnevale! E poivedere la nazionale sedutovicino al tifoso dell’altrasquadra è bellissimo!”

Più impegnativa, invece, laposizione del fratello mi-nore, Edoardo, che non vaper il sottile e, dopo averdetto che gioca a rugby per-ché adora rotolarsi nel fan-go e bagnarsi quando piove(“anzi, quasi quasi lo pre-ferisco a quando c’è il sole!”)aggiunge con aria serissima:“A chi mi chiede fino a cheunder giocherò io rispondo:‘forse non hai capito, io ar-rivo in Nazionale’”. Castrogiovanni, noi ti ab-biamo avvertito!

La carica dei piccoli

Il piccolo Edoardo, 9 anni: “Arriverò in Nazionale”.

Pierpaolo, 10 anni: “Il rugby è la cosa più bella”.

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13STADIOSabato 16 marzo 2013

La festa non finisce certoall’ottantesimo. Sì perchéal di là del risultato finale,lo spettacolo più bello di Ita-lia – Irlanda sarà quelloofferto dal “terzo tempo”.Un rituale che non può esse-re lasciato al caso, ma chedeve essere celebrato nelmigliore dei modi. Dove?C’è solo l’imbarazzo dellascelta.

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Trinity Collegevia del Collegio Romano n.6,Tel. 066786472Uno dei punti di riferimen-to tanto per i tifosi italianiquanto per gli irlandesi èl’irish pub tra i più famosidella Capitale. Boiserie inlegno e birre artigianalirichiamano da vicino leatmosfere di Dublino.

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Scholars Louge via del Plebiscito 101b, Tel. 0669202208Per chi, invece, volesse rilas-sarsi in un locale dall’atmo-sfera informale, la scelta

giusta è qui, dove oltre apiatti caldi e birre alla spi-na, è possibile gustareanche la più vasta selezionedi Whisky che si può trovarein Italia.

Abbey Theatre Pub via del Governo Vecchio 51,Tel. 066861341Punto di riferimento pertutti quelli che voglionomettere sotto i denti delbuon cibo ma non voglionorinunciare al fascino delcentro storico della CittàEterna.

Fliddler’s Elbow via dell’Olmanta 43, Tel. 064872110Il primo pub irlandese ‘TheElbow Fiddlers’ gestito inItalia. Aperto nel 1976 èdiventato un locale moltoconosciuto non solo in Italiama anche in molti altri Pae-

si del mondo.Luogo ideale per incontrarsicon amici, per notti di festao semplicemente per rilas-sarsi con un bicchiere divino e non perdersi gli even-ti sportivi più importantigrazie al TV Sat.

The Druid’s Pub via San Martino ai Monti 28,Tel. 0648904781Per gli amanti della baldo-ria e della musica, quasisempre dal vivo. Un pub cheè ormai un ritrovo delle tifo-serie del rugby e non solo.ristoranti

I Tre Scalini

piazza Navona 30/35, Tel. 066879148La partita di oggi potrebbeessere l’occasione per assag-giare qualche piatto dellacucina tradizionale roma-na. Per andare a colpo sicu-ro basta riservare un tavoloin questa storica bottiglieriaromana.

Il Giardino Romano

via Portico d’Ottavia 18, Tel. 0668809661Nel cuore del ghetto ebraicodell’antica Roma, questaesclusiva cucina vi proporrà

piatti della tradizione roma-na unita ai sapori di quellaebraica. Il tutto sotto l’inse-gna della gustosa semplicitàdi una cucina di estrazionepopolare.Baccano

via delle Muratte 23, Tel. 0669941166Splendidamente collocatonella pittoresca via che col-lega Fontana di Trevi a viadel Corso, questo locale è ilvero bistrot mediterraneodella capitale. Allure intri-gante e avvolgente dellaParigi d’inizio secolo e con-temporaneità metropolita-na newyorkese, affascinacon un tocco retrò moltoricercato ma allo stesso tem-po parla di sapori autenticimediterranei, fortementeradicati nella tradizione.

DOPO PARTITALocali, pub e ristoranti

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15STADIOSabato 16 marzo 2013

BOMBONIERESOLIDALI

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Via Taranto 128 - ROMATel. 06 70319939 - 329 0650790Via Diego Angeli 76/78 - ROMA

Tel. 06 43252392Via Appia Nuova 175 - VELLETRI

The party certainly doesn'tend at the eightieth. Yes,beyond the final result,the best show offered byItaly versus Ireland willbe... the third half! Theliturgy can't be left tochance, it has to becelebrated in the bestpossible way. Where? Wehave an embarassingwealth of options.

pub

Trinity Collegevia del Collegio Romanon.6, Tel. 066786472This Irish Pub, one of themost famous in Rome, is ameeting point for theItalian and Irishsupporters. The woodenboiserie and the artisanal

beers recall very strictlyDublin's atmospheres.

Finnegan Pub via Leonina 66, Tel. 064747026Atmosphere e guaranteedfun are the passwords togain access to this smallIrish realm just off viaCavour, ten minutes byfoot from StazioneTermini.

Scholars Louge via del Plebiscito 101b, Tel. 0669202208

This is the right choice forrelaxing in a casual bar,where you can enjoy somepub meals and draft beers.The Scholars Lounge offersthe biggest whiskyselection you can find inItaly.

Abbey Theatre Pub via del Governo Vecchio 51,Tel. 066861341If you want to taste verygood food but you don'twant to miss the charms ofthe old heart of the EternalCity, this is the place foryou.

Fliddler’s Elbow

via dell’Olmanta 43, Tel. 064872110The first Fiddler's Elbow inItaly. Opened in 1976, it'snow very famous not onlyin Italy but also all over theworld. It's a perfect place

for meeting up withfriends, for night parties, orjust for relaxing with aglass of wine, withoutmissing the mostimportant sport events,thanks to the TV Sat.

The Druid’s Pub via San Martino ai Monti28, Tel. 0648904781This is a place for razzle-dazzle and music lovers.The music is most of thetime live music, and thepub has become a meetingplace for rugby fans (andother fans).

ristoranti

I Tre Scalinipiazza Navona 30/35, Tel. 066879148Today's match could be theoccasion to try somedishes of the romanculinary tradition. This old"bottiglieria" it's a sure hit,so book a table in advance.Il Giardino Romano

via Portico d’Ottavia 18, Tel. 0668809661In the heart of the oldJewish ghetto, this

peculiar restaurant willoffer you dishes of theroman tradition, mixedwith those of the Jewishtradition. Very tasty, verysimple, very popular:delicious.

Baccano

via delle Muratte 23, Tel. 0669941166This restaurant it's the realmediterranean bistrot ofthe capital city, in awonderful set: thepicturesque street whichgoes from via del Corso tothe Trevi Fountain. It has acharming old parisianallure combined with amodern, urban touch ofcontemporary New York.The taste is mediterraneanand genuine, stronglyrooted in the culinarytradition.

AFTER GAMEWine bar, pub and restaurant

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