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Pubblicazione mensileANNO I-N. 1 - MAGGIO 1984

Direttore ResponsabileFrancesco Villari

CondirettoreAnna Safina

Direttore ScientificoGiovanni lannuzzo

Segretaria di RedazioneMaria' Villari

Direzione - RedazioneAmministrazione e Pubblicit

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EditoreFrancesco Villari

StampaTipografia A. Agrillo

Registrato al Tribunale di MessinaN, 20/83 in data 29-11-1083.

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Redazione Laziale: Massimo Biondi - ViaF, De Roberto, 9 - Roma,

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Le foto ed i manoscritti, non richiesti. anche senon pubblicati. non si restituiscono,La collaborazione al giornale aperta a tutti.Medici, Para psicologi, Scienziati. Lettori e siintende a titolo gratuito,Impegnano la responsabilit scientifica dellaRivista solamente gli editoriali e le note re-dazionali,

Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamentela responsabilit degli Autori.

SOMMARIO

EDITORIALEdi Francesco Villari .

LE INTERVISTEDI "MESSINA OGGI"

L'Igiene mentale come mo-dello terapeuticodi Giovanni Iannuzzo .

La parapsicologia fra scien-za e pseudo scienzadi Giovanni Iannuzzo .

Nuove prospettive della neu-rofisiologia: Trapianti di cer-vellodi Massimo Biondi.

L'INSERTO

Interessa i giovani che devo-no ancora effettuare il ser-vizio militare di leva" Malattie invalidanti checonsentono di non effettuareil servizio militare di leva"a cura di Anna Safina .

Un inespligabile caso di co-ma presuntodi Vincenzo Sbacchi

I guaritoridi Maria Villari

LE INCHIESTEDI "MESSINA OGGI"

Le vostre esperienze" Para-normali "a cura di Anna Safina .

Studi sulle malattie corona-richedi Massimo Biondi.

RECENSIONI

a cura di Giovanni Iannuzzo

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Messina Oggi - maggio 1984 - Pago 5

Una copia L. 2.000

Numeri arretrati 4.000

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Le "MessinaOggi"intervistedi

L'igienemenlalecome

mQdello lerapeulicoINTERVISTAAL PROFESSOREMATTEOVITETTA

di Giovanni Iannuzzo

Gli approcci della medicina alproblema della salute mentale sonostati da sempre - o almeno da quan-do la scienza di Ippocrate e Galenoha accettato determinati presuppo-sti organicisti - caratterizzati da unaconfusione e, talora, da preziudiziinaccettabili.

La conoscenza della malattia (edella salute) mentale stata per se-coli contraddistinta da un fonda-mentale dommatismo, da una insen-sibilit reale verso i problemi con-creti del vissuto del disturbo psi-chico, da pregiudizi di scuola e in-terpretazioni di maniera. Basta per-correre, rapidamente, la storia dellateoria e della pratica psichiatricaper rendersi conto di come il pa-radigma della malattia mentale edella sua terapia si sia mantenuto:tbbastanza costantemente uniforme.E se vero - come suggerisceThomas Kuhn, che un paradigma l'espressione di un modello di pen-siero al quale si adegua la maggiorparte degli scienziati di un determi-nato periodo storico, e anche veroche il paradigma psichiatrico sem-bra essersi mantenuto costante at-traverso innumerevoli rivoluzioniscientifiche.

Pago 6 - Messina Oggi - maggio 1984

Da qualche tempo a questa parte,comunque, sembra esservi una nuo-va tendenza nella meddicina, ca-r8_tterizzata essenzialmente dalla a-desione, sempre pi massiva, a tec-niche e strategie terapeutiche chetravalicano i limiti, in verit troppoangusti, del paradidgma dominanteper raggiungere obiettivi che sem-brano spesso concretizzarsi in unanuova definizione della malattia psi-chica e dei metodi adatti a risolver-la. Forse si tratta di un nuovo ap-

proccio "o1istico)} al problema ge-nerale della malattia e della gua-rigione, di una nuova concezione,insomma, della medicina.

Nel campo specifico della patolo-gia mentale, da qualche anno si re-spira aria di novit. Novit che vienfuori da una maturazione dell'ideapsicoterapeutica, dal superamentodella concezione mitica)} dalla te-rapia organicista, dalla valutazio-ne - in psichiatria come in medicinapsicosomatica - di una diversa ana-lisi del problema della malattia edella salute psichica. Dai tempi incui il malato mentale era ghettiz-zato per il suo stesso modo d'essere(e ne pu essere trovata ampia te-stimonianza nell'ottima Storia del-la follia di Michel Focault) , moltaE'ocqua passata sotto i ponti. Oggiinvece molta attenzione viene pre-stata all'interpretazione in sensopreventivo della salute mentale.

Un tempo la psicoprofilassi eraimpensabile. Oggi si sa che la pre-venzione gi in se stessa terapia.Dopo Freud, Jung, Adler e tanti altripioneri della ricerca sulla psicodina-mica, molto si capito, moltissimosi appreso, qualcosa stato fatto.

Direi che proprio da questa com-prensione della dinamica della men-te che nata una disciplina come!'igiene mentale, che ha fatto dellaconservazione della salute mentalee della prevenzione della patologiapsichica un momento fondamentaledella sua elaborazione teorica e del-la sua strategia terapeutica.

Ma quali sono oggi il ruolo, il si-gnificato e le prospettive scientifi-che di una scienza come. !'igienementale, apparentemente sospesatra tendenze innovative e tradizioniconservative?

E' proprio di questo argomentoche abbiamo discusso col professorMatteo Vitetta, titolare della catte-dra di 19iene Mentale dell'Univer-sit di Messina e coordinatore, perla Sicilia delle attivit della SIMP

. (Societ Italiana di Medicina Psico-somatica) .Professore si sa che in Italia le cat-tedre di Igiene Mentale non sonoparticolarmente diffuse, almeno ri-spetto alle cattedre di psichiatria.Come si spiega questa tendenza del-l'accademismo italiano e, soprattut-to, come mai sorta a Messina que-sta Cattedra?

L'Igiene Mentale una disciplinache ha una breve storia, ma un lun-go passato, poich le sue origini pos-sono essere fatte risalire al periododi Ippocrate, il quale ha gettato lebasi di una corretta impostazionemetodologica ed operativa di moltiproblemi medici e, tra questi, dimolti problemi riguardanti la psi-coigiene. La scuola medica di Cooinfatti, ha riguardato con particola-re attenzione le psicosi sintomatiche,le psicosi endogene della sfera af-fettiva, la demenza precoce, le neu-rosi e, tra queste, !'isteria.

Ippocrate, sulla base delle scoper-te anatomiche e neurofisiologichedi Diogene di Apollonia, di Demo-crito e di Alcmeone, stabil che lemalattie epilettiche erano legate alesioni cerebrali organiche, per cuila malattia convulsiva non divi-na pi di quanto lo siano le altre.Lo stesso stato il primo a ricono-scere !'influenza sociologica dellemalattie mentali, tanto che, a pro-posito dello stato mentale del fi-losofo Democrito, scrisse: comeil parlare ha il suo silenzio, la ragio-ne ha la sua follia. In altri termini,per Ippocrate la vita mentale nor-male nasce dall'equilibrio di mol-teplici elementi: neurologici, soma-tici ed extra corporei.

La nascita accademica dell'IgieneMentale legata all'intuizione sa-gace e previdente di alcuni grandineuropsichiatri italiani, identifica-bili nelle figure di S. De Sanctis eDomenico Pisani, i quali ritenneroinsufficienti i parametri assistenzia-li-curativi delle malattie mentali eritennero molto pi produttivo e

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proccio olistico al problema ge-nerale della malattia e della gua-rigione, di una nuova concezione,insomma, della medicina.

Nel campo specifico della patolo-gia mentale, da qualche anno si re-spira aria di novit. Novit che vienfuori da una maturazione dell'ideapsicoterapeutica, dal superamentodella concezione mitica dalla te-rapia organicista, dalla valutazio-ne - in psichiatria come in medicinapsicosomatica - di una diversa ana-lisi del problema della malattia edella salute psichica. Dai tempi incui il malato mentale era ghettiz-zato per il suo stesso modo d'essere(e ne pu essere trovata ampia te-stimonianza nell'ottima Storia del-la follia di Michel Focault) , molta'ocqua passata sotto i ponti. Oggiinvece molta attenzione viene pre-stata all'interpretazione in sensopreventivo della salute mentale.

Un tempo la psicoprofilassi eraimpensabile. Oggi si sa che la pre-venzione gi in se stessa terapia.Dopo Freud, Jung, Adler e tanti altripioneri della ricerca sulla psicodina-mica, molto si capito, moltissimosi appreso, qualcosa stato fatto.

Direi che proprio da questa com-prensione della dinamica della men-te che nata una disciplina comel'igiene mentale, che ha fatto dellaconservazione della salute mentalee della prevenzione della patologiapsichica un momento fondamentaledella sua elaborazione teorica e del-la sua strategia terapeutica.

Ma quali sono oggi il ruolo, il si-gnificato e le prospettive scientifi-che di una scienza come, l'igienementale, apparentemente sospesatra tendenze innovative e tradizioniconservative ?

E' proprio di questo argomentoche abbiamo discusso col professorMatteo Vitetta, titolare della catte-dra di Igiene Mentale dell'Univer-sit di MessIna e coordinatore, perla Sicilia delle attivit della SIMP

(Societ Italiana di Medicina Psico-somatica) .Professore si sa che in Italia le cat-tedre di Igiene Mentale non sonoparticolarmente diffuse, almeno ri-spetto alle cattedre di psichiatria.Come si spiega questa tendenza del-l'accademismo italiano e, soprattut-to, come mai sorta a Messina que-sta Cattedra?

L'Igiene Mentale una disciplinache ha una breve storia, ma un lun-go passato, poich le sue origini pos-sono essere fatte risalire al periododi Ippocrate, il quale ha gettato lebasi di una corretta impostazionemetodologica ed operativa di moltiproblemi medici e, tra questi, dimolti problemi riguardanti la psi-coigiene. La scuola medica di Cooinfatti, ha riguardato con particola-re attenzione le psicosi sintomatiche,le psicosi endogene della sfera af-fettiva, la demenza precoce, le neu-rosi e, tra queste, l'isteria.

Ippocrate, sulla base delle scoper-te anatomiche e neurofisiologichedi Diogene di Apollonia, di Demo-crito e di Alcmeone, stabil che lemalattie epilettiche erano legate alesioni cerebrali organiche, per cuila malattia convulsiva non divi-na pi di quanto lo siano le altre.Lo stesso stato il primo a ricono-scere l'infl uenza sociologica dellemalattie mentali, tanto che, a pro-posito dello stato mentale del fi-losofo Democrito, scrisse: comeil parlare ha il suo silenzio, la ragio-ne ha la sua follia. In altri tennini,per Ippocrate la vita mentale nor-male nasce dall'equilibrio di mol-teplici elementi: neurologici, soma-tici ed extracorporei.

La nascita accademica dell'IgieneMentale legata all'intuizione sa-gace e previdente di alcuni grandineuropsichiatri italiani, identifica-bili nelle figure di S. De Sanctis eDomenico Pisani, i quali ritenneroinsufficienti i parametri assistenzia-li-curativi delle malattie mentali eritennero molto pi produttivo e

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