MENSILE DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E CULTURA - confidi… · Periodico mensile ideato dal Confidi...

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I N M F P O R R E M S A A MENSILE DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E CULTURA ASSUNZIONI VIA AGLI AIUTI Scatta la corsa al bonus. Una corsa riser- vata ai datori di lavoro che hanno realizza- to un incremento occupazionale in questi primi sei mesi dell’anno. In palio ci sono i 200 milioni di euro stanziati dalla Finanziaria 2008 per l’anno in corso (ce ne saranno altrettanti per il prossimo bien- nio). M attenzione, esaurita la prima tran- ce di risorse, all’impresa non resterà che Il sistema economico regionale tiene. A dispetto delle cassandre che si stanno materializzando sempre più ad ogni angolo del Bel Paese, indipendentemente dal loro colore politico, la frammentazione territoriale tipica di una regionale appenninica e senza infrastrutture degne di questo nome, comunque, non hanno impedito al tessuto sociale di poter rimanere ancorato su livelli di sopravvivenza, senza dover ricorrere alla svendita del territorio. Non crediamo che questo sia merito delle politiche promosse dalle istituzioni pubbliche, ancora legate a vecchie logiche equilibriste, quanto ormai a una capacità del singolo operatore di sovvertire a proprio vantaggio talune difficoltà strutturali, riuscendo a cominciare quel processo di comprensione legato a concetti inalienabili come competitività e internazionalizzazione. A dare una chiave di volta positiva al Molise ci ha pensato il sistema di studi Excelsior, il Sistema informativo di Unioncamere e Ministero del Lavoro nell'annuale inda- gine che monitora la situazione nel Paese.. “Dai dati Excelsior per il 2008 - ha detto il Presidente di Unioncamere, Andrea Mondello - emergono su tutte tre considerazioni principali. La prima è che le imprese italiane hanno voglia di crescere e hanno ben chiaro che, per compe- tere sui mercati globali, occorrono risorse umane più preparate e più compe- IL SISTEMA ECONOMICO REGIONALE a cura di Emanuele Bracone La Regione ritarda l’erogazione dei contributi dell’art. 15 La Confcommercio protesta e dà manda- to all’avvocato Coromano di andare in fondo all’inspiegabile vicenda. Continuano a pervenire presso la Confcommercio una serie di segnalazio- ni da parte di esercenti che lamentano i ritardi, ingiustificati, nella operazione dei contributi dell’articolo 15. Si tratta di imprenditori che hanno proposto un ben GARANTIAMO IL TUO CREDITO IN FO RM A IMPRESA Mensile - Agosto 2008 An no III Numero III - In abbinamento gratuito con Primo Piano Molise

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ASSUNZIONIVIA AGLI AIUTI

Scatta la corsa al bonus. Una corsa riser-vata ai datori di lavoro che hanno realizza-to un incremento occupazionale in questiprimi sei mesi dell’anno. In palio ci sono i200 milioni di euro stanziati dallaFinanziaria 2008 per l’anno in corso (ce nesaranno altrettanti per il prossimo bien-nio). M attenzione, esaurita la prima tran-ce di risorse, all’impresa non resterà che

Il sistema economico regionale tiene. A dispetto delle cassandre che si stannomaterializzando sempre più ad ogni angolo del Bel Paese, indipendentementedal loro colore politico, la frammentazione territoriale tipica di una regionaleappenninica e senza infrastrutture degne di questo nome, comunque, nonhanno impedito al tessuto sociale di poter rimanere ancorato su livelli disopravvivenza, senza dover ricorrere alla svendita del territorio. Non crediamo che questo sia merito delle politiche promosse dalle istituzionipubbliche, ancora legate a vecchie logiche equilibriste, quanto ormai a unacapacità del singolo operatore di sovvertire a proprio vantaggio talune difficoltàstrutturali, riuscendo a cominciare quel processo di comprensione legato aconcetti inalienabili come competitività e internazionalizzazione. A dare unachiave di volta positiva al Molise ci ha pensato il sistema di studi Excelsior, ilSistema informativo di Unioncamere e Ministero del Lavoro nell'annuale inda-gine che monitora la situazione nel Paese..“Dai dati Excelsior per il 2008 - ha detto il Presidente di Unioncamere, AndreaMondello - emergono su tutte tre considerazioni principali. La prima è che leimprese italiane hanno voglia di crescere e hanno ben chiaro che, per compe-tere sui mercati globali, occorrono risorse umane più preparate e più compe-

IL SISTEMA

ECONOMICO

REGIONALE

a cura di Emanuele Bracone La Regione ritardal’erogazione deicontributi dell’art. 15La Confcommercio protesta e dà manda-to all’avvocato Coromano di andare infondo all’inspiegabile vicenda.Continuano a pervenire presso laConfcommercio una serie di segnalazio-ni da parte di esercenti che lamentano iritardi, ingiustificati, nella operazionedei contributi dell’articolo 15. Si tratta diimprenditori che hanno proposto un ben

GARANTIAMO IL TUO CREDITO

INFORMA IMPRESA Mensile - Agosto 2008 Anno III Numero III - In abbinamento gratuito con Primo Piano Molise

INFORMA IMPRESA n. 3/08Periodico mensile ideato dal Confidi Rating Italia

EditoreC.I.T. - Consorzio Innovazione TecnologicaC.da Piane di Larino, 9086035 Larino (CB)

PresidenteAgostino Capozzo

Direttore ResponsabileMassimiliano Orlando

RedazioneSusanna [email protected] Piane di Larino - 86035 LarinoTel. 0874 820134/40/64

Per questo numero hanno collaboratoSusanna Petta, Confidi Rating Italia; MassimilianoOrlando, giornalista; Emanuele Bracone, giornalista.

Progetto graficoLa matita di Pat di Patrizia EspositoTel. 0875 70431186039 Termoli

PubblicitàC.I.T. - Consorzio Innovazione TecnologicaC.da Piane di Larino, 90Tel. 0874 820134/40/6486035 Larino (CB)

Fotolito e StampaRotostampa S.r.l.Zona Industriale83051 Avellino

Registrazione del Tribunale di Larino n. 3/06 del 1-06-06. Direttore responsabile: Massimiliano Orlando.Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, nonsi restituiscono. Gli articoli firmati sono la liberaespressione degli autori e non rispecchiano necessa-riamente la linea editoriale del giornale.

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Continua il nostro viaggio in Molise alla ricerca direaltà produttive che, valorizzando le antiche lavora-zioni artigianali, sono riuscite a coniugarle con imoderni processi produttivi, esportando in questomodo non solo i nostri prodotti, ma anche la nostracultura. Ed è proprio dalla centenaria tradizione dolciariamolisana che nascono le aziende alimentari Papa diMonteroduni (IS): la “Confetteria Molisana” e“Dolceamaro srl”, dirette dai fratelli Silvano e ClaudioPapa. “Le aziende, ci racconta Claudio Papa, sono state fon-date da circa trent’anni. Le abbiamo ereditate dainostri genitori che, a loro volta, hanno ricevuto inse-gnamenti da mastri confettieri, la cui attività artigia-nale risale a più di un secolo fa”.Doveroso quindi, prima di introdurre le prelibatezzedelle aziende Papa, un brevissimo ma interessanteexcursus sulla nascita del confetto, oggi immancabilee simbolico prodotto dolciario in occasione di matri-moni ed eventi speciali. Pensare che si deve la sua origine ad un arabo ilquale, per uso terapeutico, ricoprì una medicina conun guscio di zucchero per renderla più gradevole.Furono i romani a festeggiare per primi i matrimoni

con bon bon formati da mandorle, miele e farina. Lozucchero in occidente arrivò più tardi, quando furonoscoperte le indie. Questi primordiali confetti, a parti-re dal Medioevo, furono via via sempre più apprezzatidalle nobili famiglie, tanto da essere ampiamentecitati in letteratura da autori di varie epoche quali:Boccaccio, Manzoni e Goethe. I primi confetti a riccio,che fanno la loro comparsa anche in Molise, risalgo-no al 1860. Oggi la ricciatura è un elemento che carat-terizza il confetto regionale da quello prodotto adesempio a Sulmona. È Silvano Papa a condurci in una visita agli stabili-menti produttivi che, nello splendido scenario diMonteroduni, si estendono su una superficie com-plessiva di 1600 mq.“Le nostre aziende, ci racconta Silvano, svolgono lapropria attività in aree adiacenti e tra di esse c’è unaforte sinergia. Nel 1987 fondammo la ConfetteriaMolisana. Il rapido sviluppo tecnologico e l’alta qua-lità dei prodotti hanno determinato in breve tempoun consolidamento di conoscenze e capacità produt-tive, tale da permettere l’ampliamento del servizio adaltri mercati. Nacque così l’altra società, laDolceamaro srl. Quali sono le vostre principali produzioni ed il

mercato di riferimento?Produciamo e commercializziamo confetti,uova di Pasqua, nonchè diversi prodotti instampo (modellati) e ricopertura di cioccola-to come frutta secca (mandorle, nocciole,uvetta passita), tavolette, drageès con chic-chi di caffè in confezioni monouso per bar,ristoranti, torrefattori e distributori dolciari. Affiancando alle antiche lavorazioni moderniprocessi di confezionamento e adeguandocialle diverse esigenze dei clienti e consuma-tori, offriamo prodotti sia classici sia moder-ni. Distribuiamo sia a grossisti sia a detta-glianti. Inizialmente servivamo il mercatoMolisano. Attualmente la quota di exportdelle nostre aziende supera il 40%. Ci siamo

comunque specializzati nel servire il mercato del “pri-vate label”, perseguendo la politica del “comakership”nei riguardi di clienti e fornitori.Può descriverci i principali processi produttivi?Nelle nostre aziende convivono strettamente sia pro-cessi di produzione di artigianato industriale, sia pro-cessi di confezionamento e controllo fortementeinnovativi. Tra i processi produttivi abbiamo in primisla Confettatura che viene svolta in macchine di rameche hanno mediamente 50-60 anni. Il rame è un otti-mo conduttore di calore e permette di avere una con-fettatura molto omogenea. Altro processo è quellodella bassinatura della frutta secca con il cioccolato.È svolto con macchine completamente in acciaio.Siamo ad una tecnologia più avanzata. Passiamo alconfezionamento. Qui la tecnologia è estremamentespinta. Abbiamo macchine per il confezionamento diprodotti monodose, in cui siamo specializzati. Levelocità sono molto alte e vanno da un minimo di 400pezzi al minuto ad un massimo di 950. La nostra capa-cità produttiva può arrivare a centinaia di migliaia diprodotti al giorno.La visita alle Aziende Papa di Monteroduni, splendidae fiorente realtà imprenditoriale, conferma quanto siaimportante riuscire a valorizzare le tradizioni artigia-nali del Molise coniugando le antiche lavorazioni conle moderne tecnologie in modo tale che, queste ulti-me, lascino intatte la prelibatezza dei prodotti lavora-ti. Fondamentale l’intervento delle nuove generazioniche contribuiscono allo sviluppo aziendale apportan-do capacità manageriali e nuove idee.Tutto questo nell’ottica di una crescita non soloimprenditoriale, ma anche e soprattutto culturale.

INTERVISTAa cura di Massimiliano Orlando

• Assunzioni via agli aiuti• Il sistema economico regionale• La regione ritarda l’erogazione dei contributi dell’articolo 15• Intervista - Aziende Dolciarie Papa• Città - Monteroduni• Per le partite Iva si allarga il campo delle detrazioni• Fondi alle imprese• Credito, le aziende avvertono la stretta• Giovani al lavoro, la Giunta approva l’avviso pubblico• Made in Italy, più fondi alle pmi• Sud, le risorse dirottate• Export, le quote del Molise• Straordinari senza tasse anche sui contratti flessibili

BIBLIOGRAFIA

• Il sole 24 ore12 luglio14 luglio22 luglio28 luglio29 luglio

• Informamolise29 luglio

• Primo Piano1 agosto

• Italia Oggi17 luglio

• Il Mattino14 luglio

• Il Quotidiano del Molise10 luglio

• Molise - Una regione da scoprireEdizioni Studio Enne

aziende dolciarie papa

Informa Impresa 2

tenti. L’aumento della domanda di laureati e diplomati ne è la conferma, così come la mag-giore richiesta di profili professionali altamente qualificati. A livello regionale, la classificadei tassi di crescita pone al primo posto il Molise (+3,3%, di poco superiore al 3,1% delloscorso anno), seguito da Calabria (+2,2%, in deciso aumento rispetto al +1,1% del 2007),Sicilia (+1,6%) e Campania (+1,5%), con andamenti stazionari rispetto a quanto previstododici mesi fa. Più contenute le previsioni relative a Sardegna (+0,8%, in crescita rispettoal precedente +0,4%), Basilicata (+1,2%, contro il +1,7% del 2007) e Puglia e Abruzzo(+1,3%). Al Centro spicca la crescita soprattutto del Lazio (+1,2%, 4 decimi di punto in piùrispetto al 2007). Al Nord non si segnalano andamenti diversi rispetto al 2007, se non nelcaso della Valle d’Aosta, che registra una crescita di +1,8% (era -0,1% lo scorso anno).Positivi gli andamenti del Friuli Venezia Giulia (+1,3%, contro il +0,8% dell’anno preceden-te) e dell’Emilia Romagna (+1,0% rispetto al +0,8% del 2007). Si mantiene alta inoltre lacrescita dell’occupazione in Trentino-Alto Adige (+1,1%, era l’1,3% lo scorso anno). Un pri-mato di tutto riguardo, freschissimo, diffuso l’ultimo giorno del mese di luglio, a cui ilprimo agosto ha fatto seguito la buona notizia per centinaia di giovani entrati da precarinel mondo Fiat. Quattro i livelli di soddisfazione comunicati dall’azienda: La conversionedi tutti i 60 CAT in scadenza il 2/8, in contratto a tempo indeterminato; la conversione aCAT di 27 interinali (su 40), con funzione di manutentori; la “promessa” che tutti gli altriinterinali (circa 370) verranno richiamati, seguendo la ripresa delle rispettive unità (comeinterinali), con missione fino al 25/10; la dichiarazione aziendale che eventuali integrazio-ni, con personale proveniente da altri stabilimenti, verranno effettuate solo se ci sarannonecessità aggiuntive.Sembra incredibile, il Molise va, nonostante tutto. Un ulteriore sprone affinché venganoeliminati le rigidità e le lacune che ancora sono disseminate sul territorio.

CENNI STORICI

Questo Comune era conosciuto nel secolo XII

come “Monteradone” mentre nel 1300 era detto

“Rocce Rodoboni” e “Monsrodunus”. Nel XVIII

secolo il Giannone nella sua Istoria Civile lo

menzione come “monte Rodano”. Di certo sin dal

XII secolo Monteroduni ha assunto una rilevante

importanza strategica essendo in qualche modo

la “chiave di entrata” nel Contado di Molise.

Durante la dominazione longobarda, normanna

e sveva Monteroduni fu feudo della Casa

Comitale di Molise ed in epoca angioina ne era

signore Eustachio d’Anticourt. Si alternarono

quindi gli Evoli, i De Sus, i Gaetani, ed agli inizi

del XVI secolo i d’Afflitto. Tale famiglia fu titola-

re del feudo fino al 1668, anno in cui fu acquista-

to all’asta pubblica dai Pignatelli che ne conser-

varono il possesso fino al momento dell’aboli-

zione della feudalità.

LUOGHI DA VISITARE

Nei pressi del Castello Pignatelli è situata

la Chiesa di Sant’Urbano, mentre nella

parte più elevata del paese sorge l’anti-

chissima chiesa di San Michele Arcangelo,

distrutta quasi interamente dal terremoto

del 1882, ma subito ricostruita. Al suo

interno conserva alcuni ornamenti sacri di

pregevole fattura. Non può essere dimenti-

cata la medievale chiesa di Santa Maria

Altissimis, ad una sola navata che termina in

un’abside. Sita nell’agro del comune si caratteriz-

za per il portale centrale e quello laterale con

arco a tutto sesto. Il Castello Pignatelli, che si

erge nella sua maestosa sagoma sulle case intor-

no, era in origine una fortezza longobarda, qua-

drangolare e munita di torri. In epoca normanna

venne restaurato e rafforzato con quattro torrioni

angolari rotondi. La lapide, murata all’ingresso e

che elenca i dazi da pagare per il passaggio della

Contea, ci illustra sul ruolo che il castello svolse

nel XVI secolo quando apparteneva alla famiglia

d’Afflitto. Rimangono dell’antica fortezza medie-

vale poche tracce: la possente struttura muraria,

le cisterne per la raccolta dell’acqua piovana ed i

condotti nei quali veniva versato l’olio bollente

addosso agli assalitori. Oggi è una lussuosa resi-

denza: la perfetta merlatura, il balcone rinasci-

mentale che dà sul portale d’ingresso, l’androne

dell’ampio scalone, testimoniano le trasforma-

zioni apportate nel corso dei secoli. All’interno

del castello sono conservate collezioni di oggetti

ed armi antiche.

TRADIZIONI

Le manifestazioni tradizionali iniziano a febbraio

quando viene organizzata la “Mascherata”, classi-

co appuntamento carnascialesco. Ad agosto

invece si tiene una importante rassegna musica-

le: l’Eddy Lang Jazz Festival, che vede la parteci-

pazione di jazzisti di fama internazionale nell’in-

cantevole palcoscenico del centro storico. Nel

corso dell’anno si organnizzano inoltre fiere e

sagre paesane, come quella dell’uva, a settem-

bre, straordinaria occasione offerta agli intendi-

tori per apprezzare l’ottimo vino del luogo, il

“Rosso Pentro”.

GASTRONOMIA

Si consigliano soprattut-

to gli ottimi vini locali,

che bene accompagna-

no gli arrosti di agnello

o di capretto.

ripresentare il modello Ial nel 2009, conservando la priorità nell’assegnazio-ne delle risorse. Sono ammessi all’incentivo tutti i soggetti che, tra il 1° gen-naio e il 31 dicembre 2008, in qualità di datori di lavoro, incrementano ilnumero dei lavoratori a tempo indeterminato nelle aree delle regioniCalabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.In questo rientrano tra i beneficiari del bonus anche i soggetti non titolari direddito d’impresa o di lavoro autonomo. Così, secondo il Fisco anche l’as-sunzione della colf o della baby sitter o ancora quella del giardiniere daparte del condominio rientrano tra le assunzioni agevolabili. Danno dirittoall’agevolazione le nuove assunzioni di soggetti che non abbiano mai lavo-rato prima o abbiano preso o siano in procinto di perdere l’impiego prece-dente o siano portatori di handicap o siano lavoratrici donne rientranti nelladefinizione di lavoratore svantaggiato. Per il riconoscimento dell’incentivo ildatore di lavoro, il datore di lavoro si impegna a rispettare le prescrizioni deicontratti collettivi nazionali, anche con riferimento alle unità lavorative chenon danno diritto all’agevolazione, nonché le norme in materia di salute esicurezza di lavoratori. Lo stesso datore di lavoro, inoltre, non deve averridotto la base occupazionale nel periodo dal 1° novembre 2007, per motividiversi dai raggiunti limiti di età pensionabile, dal collocamento a riposo edalle dimissioni volontarie o del licenziamento per giusta causa. Il creditod’imposta è pari a 333 euro per ogni nuovo assunto (416 per le lavoratrisvantaggiate) con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Le assunzionicon contratto di lavoro a tempo parziale vedono ridursi il bonus proporzio-nalmente alle ore prestate. L’incremento della base occupazionale, utile alfine del calcolo del credito spettante, va considerato al netto delle diminui-zioni occupazionali verificatesi nelle società controllate o collegate.

MONTERODUNI

preciso piano di investimento a cui la Regione Molise ha concesso da tempo il relativo contributo che però non è stato ancora erogato. Molti esercenti, peraltro, hannogià sostenuto interamente gli oneri per la realizzazione di quanto previsto nel piano di inestimento approvato, ricorrendo a prestiti bancari; è evidente, pertanto, cheil ritardo ingiustificatamente accumulato dalla Regione nella erogazione delle somme incide in maniera sostanziale sulla situazione economica già particolare degliimprenditori e commercianti molisani. Ciò che rende incredibile la situazione di inerzia è che l’articolo 15 prevede interventi diretti a favorire la ripresa produttiva nellaregione a seguito degli interventi sismici dell’ottobre 2002 e metereologici del gennaio 2003, con la conseguenza che il tutto dovrebbe svolgersi con la massima sol-lecitudine e tempestività. “Non si comprende, inoltre, l’inerzia della politica rispetto a questa situazione di inspiegabile stallo” - dice il Presidente dellaConfcommercio, Paolo Spina - “Non si può certo sostenere che le colpe sono delle strutture tecniche, perchè lo stesso Commissario delegato alla ricostruzione è statodelegato dalla politica. Questo silenzio, pertanto, è immotivato e dannoso. Noi andremo fino in fondo”. La Confcommercio ha dato mandato all’avvocato MicheleCoromano di valutare la sussistenza di tutti gli elementi di fatto e di diritto per proporre una diffida alla Regione con richiesta di risarcimento dei danni subiti e suben-di da parte degli esercenti a causa del predetto ritardo.

Informa Impresa 3

PER LE PARTITE IVA SI ALLARGAIL CAMPO DELLE DETRAZIONI

FONDI ALLEIMPRESE

Dal 1° luglio 2008, il tasso perle operazioni di attualizzazionee rivalutazione ai fini della con-cessione di erogazione delleagevolazioni alle impreseaumenta del 5,59% (il prece-dente era al 5,19%). Come diconsueto, il nuovo parametro èstato fissato con un decreto delministero dello SviluppoEconomico, pubblicato sulla“Gazzetta Ufficiale” 173 del 25luglio. Il tasso era stato stabili-to dalla Commissione Ue nellamisura del 4,59 e poi incremen-tato di cento punti base, secon-do il nuovo metodo di determi-nazione dei tassi di riferimentoe di attualizzazione in vigore daquest’anno.

Piena detraibilità dell’Iva su alberghi eristoranti in cambio di una limitazionedella deduzione di questi componentidi costo ai fini delle imposte dirette.La modifica inserita con il maxiemen-damento all’articolo 83, commi da 26a 28, del decreto legge 112/2008, miraa evitare nuove censure comunitarieper l’Italia, ancora scottata dallavicenda dell’Iva sulle auto.L’interventoL’azione sul fronte Iva si è tecnicamen-te concretizzata nella sopressione toutcourt della prima parte della lettera e)del Dpr 633/72, la cui portata era giastata molto ridimensionata dallafinanziaria 2007, che aveva esclusodalla limitazione le prestazioni fruitein occasione di convegni e congressi.In termini concreti, verificata la sussi-stenza dell’inerenza della spesa sullabase dei principi generali dell’articolo19 del decreto Iva, l’imposta addebita-ta sui servizi alberghieri e di ristorazio-

ne è totalmente detraibile. Ciò impo-ne la necessità, per taluni operatori, didotarsi degli strumenti necessari peremettere fattura, adempimento a cuidovranno provvedere in tempi assaistretti, essenso stata fissata nel 1° set-tembre prossimo l’entrata in vigoredella piena detraibilità.I tour operatorProblemi più complessi si pongonocon i tour operator. La riscrittura dellalettera e) dell’articolo 19-bis non èstata coordinata con l’articolo 74-ter,comma 8-bis del Dpr 633/72 (inseritodalla Finanziaria 2008): anche sedovesse nel frattempo intervenire l’au-torizzazione comunitaria per derogareal regime speciale, sarebbe comunquepreclusa ai tour operator la possibilitàdi emettere fatture con Iva esposta peri servizi in trattazione, a eccezione del-l’ipotesi in cui siano offerti in ambitocongressuale. Quanto all’entità delbeneficio fiscale legato alla piena

detraibilità, occorre ricordare che l’im-posta sulle somministrazioni di ali-menti e bevande, nonché quella sulleprestazioni alberghiere, è applicatacon l’aliquota del 10 per cento.Il reddito d’impresaLa manovra sulle imposte dirette hainteressato sia la modalità di determi-nazione del reddito d’impresa che pro-fessionale. Sul primo fronte, il legisla-tore è intervenuto all’articolo 109 delTuir, dove è stata inserita la limitazio-ne al 75% della deduzione, misura chetuttavia non ha coinvolto tutte le cate-gorie di costo: per espressa previsionelegislativa rimangono infatti fuori lespese dell’articolo 95, comma 3 delTesto unico, ossia quelle sostenuteper il vitto e l’alloggio dei lavoratoridipendenti e titolari di collaborazionicoordinate e continuative in relazionia trasferte fuori dal territorio comuna-le.I professionisti

Per i professionisti l’indeducibilità èintrodotta attraverso una riformula-zione dell’articolo 54 del Tuir, chenella nuova versione, pur mantenedoil limite globale del 2% dei compensipercepiti nel periodo d’imposta qualetetto al riconoscimento dei costi, neriduce a monte la deducibilità al 75%dell’ammontare. Le modifiche al regi-me Irpef-Ires hanno un calendario dientrata in vigore diverso rispetto alletempistiche dell’Iva. In questo ambito,come si è detto, la novità introdottadal decreto legge 112/08 ha decorren-za 1° gennaio 2008; nelle dirette ilcambiamento decorre dal 1° gennaio2009. Tuttavia, delle novità occorreràtener conto già nella determinazionedegli acconti, in cui l’imposta delperiodo precedente dovrà esseredeterminata considerando l’indetrai-bilità del 25%.

ARRIVA LO SCONTO SU ALBERGHI E RISTORANTI MA SCENDE AL 75% LA DEDUZIONE SUI COSTI

Sono quasi 34mila gli alberghi italianisecond i dati di Federalberghi. La mag-gior parte delle strutture è a tre stelle(oltre 17 mila hotel), mentre sono solo254 i cinque stelle. Nel complesso ilnostro Paese offre 1 milione 35milacamere, che corrispondono a più di duemilioni di posti letto.

Superano quota 90mila i ristorantiiscritti alle Camere di commercio nelmarzo di quest’anno. Il 60% delleimprese sono concentrate in sei regio-ni: Piemonte, Lombardia, Veneto,Emilia Romagna, Toscana, Lazio eCampania. Da sola la Lombardia rag-gruppa il 13,4% del totale.

Sono oltre 130mila i bar sul territorionazionale nel marzo 2008, anche questiconcentrati in sei regioni (le stesse deiristoranti). Il 54,1% dei bar ha formagiuridica di ditta individuale (con puntedell’80% in Calabria), il 38,4% è sul mer-cato come società di persone e il restocome società di capitale.

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Il peggio deve ancoravenire. Se la bancacentrale europea è “inallerta”, gli imprendito-ri sono ormai certi chel’impatto più fortedella crisi del creditoarriverà a breve.Secondo un sondaggioAtriadus su 2.500imprese in 14 Paesieuropei, tra cui l’Italia,nei prossimi due anni(2009 e 2009) ci sarà unconsistente aumentodi insolvenze e falli-menti. Ed è Italia arisentire maggiormen-te delle difficoltà legate al credito:un’azienda su due (il 58%) nel nostroPaese afferma di averne già risentito- e prevede un ulteriore deteriora-mento della situazione - mentre inEuropa solo un imprenditore su trevive in prima persona queste diffi-coltà e a preoccuparli è piuttosto ilquadro congiunturale a livello inter-nazionale. Invece all’interno dei con-fini nazionali quello che maggior-mente allarma gli imprenditori è ilprobabile incremento del costo del-l’indebitamento (per il 71% delleimprese intervistate), e il conseguen-te aumento da una parte delle insol-venze (per l’88%) e dall’altra delleminori opportunità di crescita futura

del proprio businessin termini di fatturatoed utili (per il 68%). Ese Spagna (44% degliintervistati) e RegnoUnito (46%) condivi-dono le nostre preoc-cupazioni, effettiquasi nulli sonoavvertiti dalle impre-se svedesi e da quelleolandesi (comedichiarato rispettiva-mente dal 7% e dal21% degli intervista-ti). A livello mondiale,le imprese che mag-giormente si sentono

esposte agli effetti della crisi del cre-dito sono quelle statunitensi (68%degli intervistati) e messicane (60%),e ciò anche a causa dei forti legamicommerciali dei due Paesi (circal’80% delle esportazioni messicane,infatti, è destinato agli Stati Uniti).Ma non tutto viene per nuocere: “Laconsapevolezza dei potenziali rischiper la propria attività è essenzialeper mantenere la propria impresaper così dire in buona salute. La crisidel credito evidenzia l’importanza diproteggere la componente piùimportante della propria soliditàfinanziaria, vale a dire il flusso dicassa”.

CREDITOLE AZIENDE AVVERTONO LA STRETTA

Passa in Giunta l’avviso pubblico“giovani al lavoro”. L’avviso, pro-posto alla giunta dall’assessoreAngiolina Fusco Perrella, va inse-rito nella programmazione stra-tegica regionale con l’obiettivo dipromuovere l’occupazione e inparticolare occasioni di lavoroper le giovani generazioni. A talfine saranno concessi contributifino a un massimo di 30milaeuro. Potranno usufruire del con-tributo: coloro che non sonooccupati e formino una nuovaimpresa individuale o uno studioprofessionale e ancora unanuova cooperativa di lavoro eservizi. L’intervento è finanziatocon fondi attinti dal “Fondo perle Politiche Giovanili” e dal Porrelativo al Fondo SocialeEuropeo 2007-2013 e in partico-lare l’Asse 1 - Adattabilità. I con-

tributi sono concessi soltanto infavore di persone fisiche che, alladata della presentazione delladomanda, siano residente nelMolise e con un’età compresa frai 18 e i 35 anni che siano in unostato di disoccupazione e inten-dano intraprendere un’attivitàimprenditoriale. La sede dell’im-presa deve essere localizzata sulterritorio molisano. L’avviso avràuna durata triennale (2008-2010).Per ogni annualità prevista unasomma di 960mila euro. “Una ini-ziativa - hanno dichiarato con-giuntamente il presidente Iorio el’assessore Fusco Perrella - cheha origine dalla consapevolezzadelle crescenti difficoltà che igiovani molisani incontrano perl’inserimento nel mondo dellavoro”

Giovani al lavoro,la Giunta approval’avviso pubblico

Contributi di 30mila euro a chi forma un’impresa

Più imprese da coinvolgere,anche di minore dimensione, eaumento dei contributi per iprogetti di collaborazione tragrandi e piccole aziende: sonole novità principali del nuovobando del progetto di innova-zione industriale “Nuove tec-nologie per il Made in Italy”emanato nei giorni scorsi dalministero dello sviluppo eco-nomico.“Stiamo rispettando gli impe-gni presi col sistema produtti-vo”, ha detto il ministroCaludio Scajola, che ha firma-to il bando, “e puntiamo aun’amministrazione che sem-plifichi il dialogo con le impre-se che vogliono investire sulfuturo”.In particolare, spiega il mini-stero, a seguito delle osserva-zioni emerse nell’ambitodell’Osservatorio del Made inItaly presso la direzione gene-rale per le politiche industrialidel ministero, il nuovo bandoamplia la base di partecipazio-ne, riducendo gli importi mini-mi dei progetti (per i gruppi dipmi si passa da una sogliacompresa tra i 3 e i 7 milioni dieuro a una soglia compresa trai 2,5 e i 6 milioni di euro; per irestanti progetti la soglia mini-ma scende da 7 a 6 milioni dieuro) e aumenta i contributi

per i progetti che prevedonocollaborazioni tra grandi e pic-cole imprese.Il bando “Made in Italy” faseguito a quelli già emessi su“Efficienza energetica” e“Mobilità sostenibile” per iquali il termine di presentazio-ne delle domande scadrà il 15settembre.I tre bandi hanno una disponi-bilità complessiva di 570milioni di euro per la conces-sione di agevolazioni per larealizzazione di programmivolti a sviluppare prodotti e/oservizi altamente innovativi, ingrado di determinare unimpatto significativo sul siste-ma economico.Novità anche sul fronte dellasemplificazione delle procedu-re per partecipare ai bandi di“Efficienza energetica” e“Mobilità sostenibile”: sonoinfatti disponibili sul sito dedi-cato www.industria2015.cilea.itle procedure informatiche perla presentazione delle doman-de da parte delle imprese, conla relativa “Guida alla compila-zione della domanda di agevo-lazioni”, uno strumento a sup-porto delle aziende, volto afacilitare le operazioni di com-pilazione e invio della doman-da e dei relativi allegati.

Made in Italy,più fondi alle pmi

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Negli ultimi giorni è cambiato il quadro delle poli-tiche di sviluppo del Mezzogiorno.Improvvisamente. Drasticamente. Il governo hacancellato ogni obiettivo quantitativo di interventoin conto capitale nel Mezzogiorno. Per la primavolta da dieci anni nel Dpef 2009-11 non appare piùl’obiettivo di una corretta ripartizione territorialedella spesa totale in conto capitale, portando laquota del Mezzogiorno al 45% (rivista al ribasso,ma confermata, dal governo Prodi). A parzialefinanziamento del taglio Ici prima casa sono staticancellati circa 1,4 miliardi di euro destinati alleinfrastrutture ferroviarie e stradali in Calabria eSicilia. Con il decreto 112 sono stati tagliati altri 7,7miliardi (su 8,5) della disponibilità per lo “Sviluppoe riequilibrio territoriale” del ministero per loSviluppo economico. Si tratta di fondi Fas, destina-ti per l’85% al Mezzogiorno. Le riduzioni di investi-menti pubblici finora decisi per il prossimo trien-nio al Sud ammontano dunque ad almeno 8 miliar-di di euro: una cifra equivalente a poco meno dimetà dell’attuale valore di un anno. Con tre diversiemendamenti al decreto, il governo ha poi provve-duto a modificare completamente la programma-zione della spesa. Con il nuovo articolo 6 bis haconferito a un nuovo “fondo per il finanziamento invia prioritaria di investimenti finalizzati al poten-ziamento della rete infrastrutturale di livello nazio-nale, ivi comprese le reti di telecomunicazione e

quelle energetiche” tutte le risorse del Quadro stra-tegico nazionale 2007-13 fatti salvi i programmi giàesaminati dal Cipe. Si tratta di circa 14 miliardi dieuro di fondi Fas (circa 12 nel Mezzogiorno), fra cuispiccano le grandi risorse previste per il potenzia-mento dell’istruzione al Sud. Nulla nel testo facapire che il governo si senta impegnato a rispet-tarne la destinazione territoriale. La programma-zione definita nel Qsn - concordata da ministeri,tutte le Regioni, parti sociali, con un lungo lavorodi individuazione di obiettivi - viene buttata via.Con l’altro emendamento di governo si è impran-donito di ulteriori 14,5 miliardi di risorse ancoradisponibili a valere su programmi regionali e nazio-nali del 2000-06 e del primo biennio del 2007-13.Anch’esse saranno destinate a “interventi finalizza-ti al potenziamento della rete infratrutturale dilivello nazionale e regionale”. Tali risorse, cheerano nella disponibilità di Regioni e del ministerodei Trasporti, sono in teoria vincolate a un utilizzonegli stessi territori e sugli stessi assi di interventosu cui erano state originariamente programmate, ameno di un negoziato o di un aperto conflitto conla Commissione europea. Infine, con un ulterioreemendamento il governo vuole riprogrammare altri700 milioni di vecchie risorse Fas. Si tratta com-plessivamente di 29,2 miliardi di euro., sulla cuidestinazione geografica e di merito non vi è alcunacertezza, e per i quali tutto il potere decisionale è

nelle mani del ministro Tremonti. Infine, il ministroScajola, ha cambiato profondamente, con il pro-prio provvedimento di riorganizzazione del mini-stero dello Sviluppo economico, ruolo e compitidel Dipartimento per le politiche di sviluppo e coe-sione. È stata abolita la Direzione studi, che eraresponsabile della redazione del Rapporto sullepolitiche di sviluppo che è l’unico documentogovernativo che consente di avere un quadro preci-so di ciò che sta avvenendo, e che si è caratterizza-to per precisione e imparzialità con tutti i diversigoverni degli ultimi dieci anni. È stata abolita laDirezione fondi comunitari, che aveva il fondamen-tale compito di monitoraggio e controllo degliinterventi e di interagire con le istituzioni comuni-tarie. È stata accorpata al Dps la Direzione incenti-vi, stravolgendo così il fondamentale ruolo di isti-tuzione terza e di garanzia del Dps rispetto ai cen-tri di spesa, e considerando così - con un ritorno aun lontano passato - politiche di coesione e incen-tivi materia identica. Tutto questo mentre la delegaper le politche di sviluppo e coesione non è stataancora attribuita. Dunque, riassumendo: 8 miliardidi tagli nei prossimi tre anni; 29 miliardi di cui nonè più nota la destinazione; il pericolo tangibile dinon avere più una istituzione centrale di program-mazione, controllo e informazione.

Sud, le risorse dirottate

EXPORT,LE QUOTE DEL MOLISE

Il 17 luglio 2008, è stata pubbli-cata, dal gruppo Seat PagineGialle, una nuova indagine sulsettore dell’export nellaProvincia di Campobasso. Lefonti che hanno permesso que-sta ricerca sono i database dellasocietà, i documenti sono inve-ce reperibili dal sito www.euro-pages.com. I maggiori esporta-tori restano ancora Francia,Germania e Spagna a cui si sonoaggiunti India e Russia. Il Moliseinvece vanta oltre 208 operatoricon attività di export di cui circa200 attivi nella provincia diCampobasso. Circa il 37%esporta solo verso paesi dellaUe, ed è solo il 12% a raggiunge-

re paesi extracontinentali. Il set-tore con maggiori esportazioni èquello alimentare (con 7 opera-tori, di cui 6 produttori di pasta),seguito da quello dell’abbiglia-mento (costituito da 5 operato-ri). Per supportare le attività diexport verso i paesi esteri e peroffrire e trovare informazioninecessarie, Seat Pagine Gialleha messo a disposizione deipropri clienti una multipiattafor-ma di strumenti innovativi tra iquali Europages, la directoryspecializzata e multimedialedegli esportatori europei di cuisi possono attingere informazio-ni su 900.000 aziende europee incirca 25 lingue diverse, compre-

se cinese, turco e polacco. Dalsondaggio emerge quindi che ilsettore di export italiano è incontinuo aumento. Tre aziendesu quattro ritengono che la qua-lità dei prodotti e il “know how”siano la punta di diamante pervincere la concorrenza.Chiaramente, fondamentale perogni azienda è la pubblicità cheavviene atraverso mezzi diversi:primo fra tutti è il web, seguitoda fiere, cataloghi e depliant,business directory e riviste disettore. Le maggiori richiesteverso le aziende italiane riguar-dano pelletterie, calzature, abbi-gliamento e prodotti di metal-lurgia.

STRAORDINARI SENZA TASSEANCHE SUI CONTRATTI

FLESSIBILI

Sì allo straordinario contrattualee ai premi individuali: il “bonusstraordinari” si allarga a tutti i tipidi rapporti di lavoro dipendente,comprese le forme flessibili etemporanee. A chiarirlo è la circo-lare congiunta ministero delLavoro-Agenzia delle Entrate chespiega le novità introdotte in viasperimentale dal 1° luglio al 31dicembre prossimo, e cioè l’appli-cazione di un’imposta sostitutivadel 10% dei compensi erogati,entro un tetto massimo di 3milaeuro lordi, per il lavoro straordi-nario e supplementare.

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