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N. 11 Dicembre 2005 Anno 10 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano. MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO informa DICEMBRE 2005 6-12-2005 9:14 Pagina 1

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N. 11 Dicembre 2005 Anno 10 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano.

MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO

informaDICEMBRE 2005 6-12-2005 9:14 Pagina 1

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Unioneinforma è stato ultimato il 5 dicembre.

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PRIMO PIANO 2LA NUOVA CAMPAGNAISTITUZIONALE UNIONE

ENTE MUTUO: PREMIATIGLI ISCRITTI DAL 1955ANNO DI FONDAZIONE

Aver avuto, martedì 29 novembre giorno dell’assembleaUnione, la presenza degli iscritti dell’Ente Mutuo dalla

fondazione per celebrare il 50° anniversario dell’Ente è stato perme un motivo di grande gratificazione ed orgoglio.Quando nel 1955 il presidente Giuseppe Orlando ebbe l’intui-zione che gli operatori del commercio e del turismo non fosseroadeguatamente tutelati sul piano dell’assistenza sanitaria e gliallora organi dirigenti diedero il via alla costituzione del nostroEnte Mutuo, nessuno si nascondeva che soltanto la base associa-tiva avrebbe potuto decretarne il successo e che questo traguar-do sarebbe stato raggiunto solo se l’Ente Mutuo avesse offertoai soci un servizio di alto valore qualitativo,che tenesse conto delle loro necessità e pe-culiarità.La presenza, alla celebrazione, di moltiiscritti dell’Ente dalla fondazione, è stata laprova di come l’intuizione del presidenteOrlando (e dei suoi successori) di promuo-vere enti e società per offrire agli associatiassistenza e servizi nei vari campi – econo-mico/finanziario, amministrativo, assicurati-vo e sanitario - abbia ottenuto il pieno ap-poggio dei soci che hanno individuato inqueste strutture un punto di riferimento perlo sviluppo della propria attività e una mi-gliore qualità della loro vita.In particolare l’Ente Mutuo ha riscosso un ampio consenso, co-me dimostrano i suoi 28.000 iscritti e il numero delle prestazio-ni erogate, nonché l’alto grado di fidelizzazione dei soci. L’En-te Mutuo è una struttura valida, che negli anni si è adeguata allosviluppo dell’assistenza medica, per fornire servizi sempre piùqualificati.Nell’Ente Mutuo gli iscritti hanno trovato una vicinanza alle lo-ro esigenze di assistenza sanitaria; vicinanza che scaturisce dal-l’attività di persone che ben conoscono le aspettative degli asso-ciati, sono ad esse umanamente vicine e agiscono per consentireloro di potersi valere delle migliori strutture e dei più avanzatistrumenti di cura. E’ su questa strada che l’Ente Mutuo conti-nuerà ad operare con l’appoggio dell’Unione che sarà sempre afianco dell’Ente per il raggiungimento di servizi in sintonia conil progresso medico e tecnologico.

editoriale

sommariosommariodicembrdicembre 2005 e 2005 n. 1n. 11 - anno 101 - anno 10

Unioneinformadicembre 2005

CARLO SANGALLI Presidente dell’Unione di Milano

Ente Mutuo: 50 anni vicino ai soci

Ilcommercio“racconta”

MilanoLa storia del nostro territorio attraverso

le imprese più anticheche hanno saputo

rinnovarsi arrivando adoggi senza perdere la

propria identità

nel giornale

La prevenzionedelle frodi nei servizi

di pagamentoelettronico

dispensaal centro

del giornale

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“Impresa ama Unione”Unione ama Milano. Na-

sce all’insegna di un rapportopiù stretto con l’impresa e ilterritorio la campagna di co-municazione istituzionale lan-ciata dall’Unione. “Sebbene ilmomento sia certamentenon facile per le nostre im-prese, la campagna – affer-ma il presidente Unione CarloSangalli – vuol essere un se-gnale concreto di ottimismoche, come Unione, sostenia-mo e incoraggiamo standovicino tutti i giorni alle azien-de del commercio, del turi-smo, dei servizi e delle profes-sioni. La nostra realtà econo-mica è oggi sempre più im-

portante per la competitivitàdel territorio, ma anche perla qualità della vita. Siamoconsapevoli di questa re-sponsabilità aggiuntiva nelconiugare lo sviluppo conl’attenzione ai consumatori eal territorio. E intendiamo farloanche attraverso un’immagi-ne coordinata completa-mente nuova e positiva”. “I love U” (“love” rappresen-

tato dal cuore) è la sceltache l’Unione ha compiuto(con il supporto dell’agenzia“ecomunicare”) rivisitandouna simbologia già sperimen-tata per sottolineare proprio ilrapporto più stretto che de-v’esserci fra l’imprenditoredel terziario e l’Unione con ilsuo sistema associativo. Lanuova campagna – che ve-de un modo più giovane dipresentare l’immagine Unio-ne – raggiungerà gli impren-ditori con molteplici strumenti:folder informativi, pubblica-zioni, manifesti, locandine eanche attraverso i tram di al-cune fra le principali linee mi-lanesi (in accordo con Atm).

primo piano

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Il presidente Carlo Sangalli:

“segnale di fiduciae legame strettocon il territorio”

Nuova campagna istituzionale

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In 50 anni l’Ente Mutuo ha do-vuto procedere ad un conti-

nuo aggiornamento or-ganiz-zativo.Alcuni di voi ricorderan-no che,al momento della co-stituzione dell’Ente,gli iscrittierano per lo più giovani com-mercianti,quindiprevalentementeoperatori in attività,che cercavano nel-la nostra istituzioneuna migliore assi-stenza sanitaria equindi maggioretranquillità per sestessi e per le loro famiglie.Con il passare del tempo,da-ta l’alta fedeltà mostrata neiconfronti dell’Ente,molti diquelli che,negli anni,hannopensato di dare alla propria vi-ta un diverso indirizzo, hanno

comunque richiesto di restareiscritti e così la base sociale si èandata differenziando acco-gliendo persone di età diver-sa,con modi di vita estrema-mente differenti.Nel contempo anche il Servi-

zio Sanitario Nazionale ha subi-to una profonda e sostanzialeevoluzione - anche da un pun-to di vista normativo - che haportato come conseguenzal’annullamento delle cassemutue. Il ruolo,quindi,del no-

stro Ente divenivasempre più di sup-porto al Servizio Sa-nitario Nazionale.Dagli anni ‘80,poi,abbiamo assistitoin Italia ad un au-mento,con co-stante e preoccu-

pante velocità,della spesa sa-nitaria spinta verso l’alto damolteplici fattori tra i quali iprincipali possono identificarsi:✓ in un invecchiamento evi-

dente della popolazione,che ha prodotto un aumen-to delle necessità di assisten-za sanitaria e con caratteri-stiche diverse dalla prece-dente;

✓ nell’introduzione di appa-recchiature sempre più sofi-sticate e costose per la dia-gnostica e le cure (risultatodi una ricerca avanzata e diuna tecnologia all’avan-guardia);

✓ nella migliore informazionedella popolazione,che espri-me nei confronti dei sistemisanitari aspettative forti dibenessere psicofisico;

Sempre dagli anni 80,a frontedell’aumento della spesa sani-taria pubblica,anche quella

primo piano

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L’assemblea Unione

Martedì 29 novembre si è svolta l’assemblea ordinaria dell’Unionedi Milano incentrata sulla relazione del presidente Carlo Sangalli el’approvazione del conto preventivo 2006.

La celebrazione con il presidente Carlo Sangalli nel giorno dell’assemblea ordinaria Unione, presenti gli iscritti

all’Ente dall’anno di fondazione (1955)

I 50 anni dell’Ente MutuoL’intervento

di Iliano Maldinivicepresidente

delegatodell’Ente

segue a pag. 5

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primo piano

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privata, ha iniziato a crescere. La scelta da parte del Con-siglio dell’Ente è stata, perciò,quella di garantire che la co-pertura dell’assistenza sanita-ria fosse effettuata da struttu-re sia private che pubbliche.Infatti si era appurato, e si puòdire che questo fenomeno èancora verificabile, che pergravi patologie il cittadinopreferiva avvalersi distrutture ospedaliere affi-dabili, richiedendo, però,un trattamento comesolvente puro.Il ricorso a prestazioni pri-vate all’interno di ospe-dali pubblici è stato ef-fettuato negli anni 90 dal31% dei pazienti. Le ra-gioni fondamentali, chehanno spinto a questascelta, sono da ricercar-si, nel 72,1% dei casi, nel-la necessità di ottenerele prestazioni in tempibrevi e nel 15,5% dei casinella volontà di potersi ri-volgere ad un medico difiducia.E’ in questo contestoche l’Ente Mutuo hasvolto una prima ed im-portante funzione; quelladi mettere alla portatadi tutti l’assistenza priva-ta, calmierandone i costie selezionando strutturequalificate ed affidabili.Inoltre l’Ente è semprestato particolarmenteattento ai risultati della ri-cerca medica e al pro-gresso tecnologico delleapparecchiature, utiliz-zate per la cura delle diversepatologie.Nella selezione dei servizi diassistenza e delle struttureconvenzionate l’Ente privile-gia chi offre le migliori garan-zie di ricorrere a metodologie

meno invasive, ma più sicureper la cura delle patologie e ilrecupero fisico del paziente.Vorrei spiegare questo con-cetto con un esempio relativoall’operazione della catarat-ta. Alla fine degli anni 60 l’o-

perazione della cataratta eraun intervento complesso, cherichiedeva una degenzaospedaliera di tre giorni e l’im-piego di rilevanti risorse uma-ne e materiali, con frequenticomplicanze post-operatorie.

A partire dagli anni 90 questeoperazioni si sono effettuatesenza necessità di ricovero inmeno di 20 minuti, con un’in-cidenza molto ridotta dellecomplicanze post-operatorie.Il recupero della capacità visi-va è inoltre notevolmente mi-gliorato.Dal punto di vista economico,nonostante l’incremento delle

remunerazioni del personalemedico e gli investimenti ri-chiesti dalle moderne tecni-che, il costo totale di questointervento è rimasto sostan-zialmente immutato in terminireali.

Rossana Alderighi; Maria Andreoli;AmeliaAnnoni; Luigi Bernabè; Caterina Bianchi;Franco Bibini; Eugenio Bolgiani; BrunaMaria Bonazzi; Franco Boniardi; DelfinoBoselli; Gabriella Brioschi;Renato Bru-nelli; Annamaria Caterina Caimi; SandraCapellini; Gabriele Cappelletti; UmbertoCattaneo; Giulia Ciserani; Carlo Clerici;Ambrogio Colombo; Cesare Corneo; An-nunciata Crespiatico; Rosa Crippa; Bambi-na Cristiani; Elio Defranchis; Tosca DellaChiostra; Dante Elli; Maddalena Faraldi;Luciano Faruffini; Claudio Fiori; ConcettaFrassica;Angelo Galli; Luisa Galvani;Agnese Gandini; Luigi Gara-vaglia; Giovanni Garro; An-nunciata Gazzola; CesareGnocchi; Delia Grimaldi; Mi-rella Guerciotti; FedericoHausler; Bianca Kesler; Fran-cesco Lattuada; Agostino Lo-catelli; Giovanni Luigi Lon-goni; Regina Longoni; MarioMantegazza; Fausta Mazzola;Eugenio Medagliani; GigiMonforti Ferrario; TizianaMonforti Ferrario; ErnestinaMontecchi; Vittoria Morganti;Adriano Moro; Nicola Mu-ciaccia Teresa Nava; Pieran-

gelo Nicora; Maurizio Orlandi; Leonia Pa-ga; Armando Papa; Lorenzo Parisotto; Do-menico Pedol; Vittorio Pedol; Mario Pelle-grini; Paolino Perduca; Osvaldo PolloniLivia Porcellini; Gianfilippo Rebuscini;Adriano Rossi; Mariangela Rossi; AmnerisRusin; Emilio Schettini; Giuseppina Servi-dati; Florida Spadoni; Giovanna Stiatti;Oreste Suigo; Assuntina Teglia; LucianaToffolatti;Liliana Tonni; Enrico Uboldi;Virginia Vaghi; Umberto Vergani; SandroVertuè Sonia Volpati; Teresa Zanardi.

Ente Mutuo: premiati gli iscritti dall’anno di fondazione

Ecco i nomi

I 5O anni dell’Ente Mutuo

segue da pag. 3

Al centro il presidente Carlo Sangalli con gli iscritti “storici” dell’Ente Mutuo

foto di Massimo Garriboli

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imprese

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Sono trascorsi due annidall’avvio dei corsi di for-

mazione per gli operatori delsettore alimentare organiz-zati dal Club della SicurezzaAmbiente & Qualità di Pro-moter Unione in seguito al-l’entrata in vigore della leg-ge regionale 4 agosto 2003.Legge che – lo ricordiamo –ha abolito l’obbligo di rila-scio/rinnovo del libretto diidoneità sanitaria introdu-cendo, però, precisi obblighidi formazione igienico-sani-taria con un aggiornamentoformativo biennale. Sono ol-tre 17.800 gli operatori chenel 2004/2005 hanno presoparte ai corsi promossi dalClub per un totale di 673sessioni.Gli operatori delle aziendeche hanno partecipato aicorsi di formazione nel 2004devono, il prossimo anno,adempiere al-l’aggiornamen-to formativo. IlClub della Sicu-rezza Ambiente& Qualità or-ganizza per il2006 corsi diaggiornamen-to formativodella durata diquattro oreche prevedonola verifica del-l’apprendimen-to dei parteci-panti attraver-so un apposito

test.Nei nuovi corsi verranno inparticolare approfonditi tuttigli aspetti legati alla gestio-ne e attuazione delle proce-dure previste per il piano diautocontrollo (Haccp).Il costo del corso è di 25 eu-ro+Iva per partecipante.La scheda per l’aggiorna-mento formativo biennale,compilata e sottoscritta, vaconsegnata (unitamente alpagamento dell’importo delcorsi) alla propria associazio-ne di categoria o territoriale.Contattare l’associazione oil Club (tel. 0276006396) perogni ulteriore chiarimento.

Promossi dal Club della Sicurezza Ambiente & Qualitàdi Promoter Unione

Alimentare: prenotarsi per i corsi 2006

Gli operatori delle aziende chehanno partecipato

ai corsi di formazione2004 devono,

il prossimo anno,adempiere

agli obblighi di aggiornamento

formativo biennale secondo la legge

della RegioneLombardia

4 agosto 2003 (abolizione libretto

idoneitàsanitaria

e introduzioneobblighi

di formazione)

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Traduzioni: la prima lingua ri-chiesta è sempre l’inglese

(60%), seguita da francese, te-desco e spagnolo (30%). Il10%, ma siamo appena agliinizi e già si intravede una for-te crescita - è invece appan-naggio delle lingue “emer-genti”: in particolare l’Est eu-ropeo (russo, estone, polacco,ungherese), ma anche il cine-se e l’arabo. Con la competi-zione globale l’imprenditoriamilanese e italiana scopre lasempre maggiore necessità

di poter usufruire di un servizioprofessionale per le traduzioni.Sono oltre 180.000 le aziendeitaliane che esportano: 166mila con meno di 50 dipen-denti. Sono più di 50.000 soloin Lombardia.“Ora le imprese– spiega Carla Agostini, presi-dente di FedercentriMilano, l’Associazioneaderente all’Unionedel Commercio cheriunisce le societàspecializzate intraduzione e in-

terpretariato – hanno adesempio bisogno di avereuna presenza multilingue sulweb ed è aumentata la ri-chiesta di traduzioni da partedelle grandi aziende”. Per laprima volta Federcentri Mila-no ha promosso, all’Unione,un confronto con le imprese

potenziali clienti nel con-vegno “La comunicazio-ne multilingue come fat-tore chiave di successoper le aziende nel mer-

cato globale”.“Nelcorso dell’incon-tro – affermaCarla Agostini –abbiamo fornito

i criteri per selezionare al me-glio i fornitori di servizi linguisti-ci” (vedi scheda).A Milano sono cinquanta (tre-cento in tutta Italia) le azien-de strutturate in maniera or-ganizzata per fornire servizi di

traduzione e interpretaria-to (quindi con anche unsupporto che può com-prendere la fase di lay oute presentazione dei docu-menti elaborati). I profes-sionisti italiani della tradu-zione sono circa 2.000 an-che se il “popolo” delle

partite Iva che si richiama aquesto settore supera le15.000 unità.Quanto costa una traduzio-ne? E’ difficile generalizzareperché dipende dalla linguae dalla tecnicità-complessitàdel documento da tradurre:dai 20 ai 30 euro per cartelladall’inglese, francese, tedescoe spagnolo e anche oltre 50euro per il cinese.

parliamo di...

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Come selezionare un fornitore di servizi linguistici

Federcentri Milano ha individuato una serie di parametri di valutazio-ne per selezionare le società di servizi linguistici, basati sulla norma UNI 10574, il Co-dice deontologico sulla qualità dei servizi linguistici, l’applicazione delle Norme UNIEN ISO 9001:2000 al settore dei servizi linguistici.

Struttura organizzativa• La società di servizi linguistici ha una sede operativa con uno staff minimo perma-

nente?• Rispetta orari di ufficio e assicura una reperibilità continua?• Impiega al suo interno traduttori e revisori linguistici?• Dispone di adeguate risorse tecnologiche? (hardware, software,

“CAT tools”, dizionari e glossari, ecc.)

Esperienza e “core business”• Da quanti anni opera la società?• I servizi linguistici sono effettivamente il suo core business?• Può fornire referenze documentate e contattabili?

Qualità del servizio • La società adotta la Norma UNI 10574 (traduzioni e interpretariato) o è certificata a

norme ISO 9001:2000?• Utilizza traduttori madrelingua con titolo di studio ed esperienza adeguati? Come li

seleziona?• La società dispone anche di traduttori e revisori interni?• Esegue controlli qualità prima della consegna? Quali?• Quale livello di servizio garantisce? (% max errori, ritardi ecc.)

Deontologia• Conosce e applica il Codice deontologico per la qualità dei servizi linguistici?• Garantisce la massima riservatezza dei dati trattati sia dai dipendenti che dai col-

laboratori?• Indica con chiarezza le tariffe e le condizioni di fornitura applicate?

Servizi linguistici: “decalogo”di Federcentri Milano per le imprese

A chi rivolgersi:Federcentri MilanoTel. + 39/02/7750386fax + 39/02/794372

e-mail: [email protected]

www.federcentri.it

Carla Agostini,presidentedi Federcentri Milano

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Accordo a Mi-lano tra Fidico-

met (la cooperati-va fidi dell’Unione)e Banco di Sicilia(Gruppo Capi-talia) per finanzia-menti (destinati al-la liquidità azien-dale per il riforni-mento di scorte-merci) indirizzati al-le imprese com-merciali di corsoBuenos Aires ecorso Vercelli (evie limitrofe).Qui sotto le condi-zioni previste.

credito

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Accordo con il Banco di Sicilia (Gruppo Capitalia)

Milano: con Fidicometfinanziamenti agevolati

per i commercianti di corso Buenos Aires

e corso Vercelli

Le condizioni

Tasso: Euribor tre mesi + 0,65%(nel momento in cui si scrive pari al 2,85% circa).

Durata massima operazione: 36 mesi più la possibilità dipreammortamento sino a 6 mesi (a tasso Euribor tre mesi +0,50%). La durata totale dell’operazione può dunque arrivaresino a 42 mesi.

Importo massimo operazione: 40.000 euro (salvo deroga).

Spese istruttoria-banca: 30 euro per importi di finanziamentofino a 10.000 euro; 50 euro oltre.

Garanzia Fidicomet: 50% dell’importo finanziato

Installazione pos: obbligatoria

Per maggiori informazioni:

Fidicomet 02/76.300.21 www.fidicomet.it /sezione

“news”

corso Buenos Aires

corso Vercelli

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La pellicceria Primerose (via San Prospero - zona Broletto)apre nel 1950, ma l’arte e il mestiere dei pellicciai della fa-

miglia di Isidoro Calegari va ricercata in tempi molto più lontani.Possiamo parlare di arte perché ascoltando il nostro testimone,classe 1922 ma spirito e portamento ben più giovani, abbiamocapito che quella del pellicciaio non è solo una professionecommerciale, ma è soprattutto una professione artigianale chesi basa su una profonda conoscenza delle pelli, del modo concui trattarle e della capacità di valorizzarle. La nostra impressio-ne è confermata dal fatto che nel racconto di Isidoro Calegari il

negozio è sempre abbinato al laboratorio che garantisce la qualità dellarealizzazione del prodotto finito.Partiamo dall’inizio del secolo scorso per ricostruire la storia professiona-le della famiglia Regazzoni, il ramo materno del signor Calegari. E’ lo zioUmberto ad aprire negli anni ’20 un atelier con laboratorio di pellicceria invia dell’Orso 7. Alla nuova attività collaborerà fin da subito Maria, la non-na del nostro protagonista e Carlo, il padre di Isidoro, mentre la madreEmilia preferirà dedicarsi alla famiglia. L’attività nel corso del tempo si svi-lupperà positivamente, regalando a Umberto Regazzoni fama di ec-cellente pellicciaio, creatore di modelli di gran pregio e fattura.Isidoro, figlio unico, nasce e cresce avvolto e circondato dall’arte di casa.Compie i suoi studi, seguendo un percorso lungo che lo porta prima afrequentare le scuole di Porta Nuova e nel 1940 ad iscriversi al corso dilaurea in lingue e letteratura straniere all’università Ca’ Foscari, a Vene-zia. La guerra interrompe gli studi di Isidoro che nel 1942, dopo aver fre-quentato il corso ufficiali, verrà inviato ad Ascoli Piceno come istruttore inaviazione. Con l’8 settembre tornerà verso Milano e rimarrà sfollato conla famiglia a Barzio, in Valsassina. Terminata la guerra, nel novembre del1946, potrà finalmente concludere gli studi, questa volta alla Bocconi.Una volta laureato, le strade professionali percorribili dal signor Calegarisono molte, come egli stesso racconta: “In quegli anni a Milano si potevafare di tutto: c’era vitalità e fermento”, ma Isidoro, in modo molto naturale

e spontaneo, segue il percorso avviato dalla famiglia: inizia aiutando lo zio, che aprenel frattempo la pellicceria Melegari&Costa, in corso Vittorio Emanuele angolo viaPassarella, trasferita, nel 1951, in via Montenapoleone; apre anche un nuovo nego-zio a Sanremo - vicino al Casinò - nel 1953, e uno a Bologna in corso Indipen-denza.Nel 1950 Isidoro ha l’occasione di rilevare l’attività di via San Prospero: “In questostesso negozio, dalla fine dell’800 fino al 1925 – ci racconta il nostro testimone,quasi a voler trovare un segno del destino in quella posizione – c’era la più grandepellicceria d’Italia che si chiamava Alla città di Mosca. Mandava i suoi cataloghi e isuoi modelli anche a tutte le più importanti corti d’Europa”. Viene poi sostituita daun negozio di casseforti che rimane aperto fino all’inizio della Seconda guerra mon-diale, dopodiché si trasforma in un negozio di abbigliamento per bambini, dal nomePrimerose. “Quando nel 1950 rilevai l’attività perché la proprietaria decise di dedi-carsi alla famiglia, non volli cambiare il nome: mi piaceva, era gradevole e poi le ro-se, soprattutto le prime, non fanno male a nessuno”. Così aggiunse all’insegna soloil termine Pellicceria.Isidoro non si ferma e nel 1951 apre un nuovo negozio in piazzale Oberdan e unonel centro di Genova che rimane aperto fino al 1961 e che segue insieme al padreCarlo. Quest’ultimo, negli stessi anni, decide di aprire un laboratorio di confezioni di

PellicceriaPrimerose

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

CLXXXV

Isidoro in negozio prima della ristrutturazione (inizio anni ’60)

Lo zio Umberto (a sinistra) e il papà di Isidoro, Carlo

Manifesto della pellicceria “Alla città di Mosca”,attiva nei locali del negozio all’inizio del secoloscorso

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CLXXXVI

pellicceria in piazza del Duomo.Le attività dello zio e di Isidoro Calegari, d’ora in poi,sono nettamente distinte anche se ovviamente rima-ne molta collaborazione da parte di entrambi. Parte-cipano alle aste delle pelli in tutta Europa, soprattuttoal nord: le più importanti erano quelle dei paesi scan-dinavi (Copenaghen, Stoccolma, Helsinki e Oslo) edi Leningrado: “Mio zio ci andò nel 1950. Dovetteprendere l’aereo fino a Helsinki e poi raggiungereLeningrado con un treno blindato, non poteva nean-che guardare fuori dal finestrino. A quei tempi la zo-na era ancora militarizzata”. Il signor Calegari prose-gue dicendo che fino agli anni ‘70/’80 era molto im-portante anche l’asta generale di Londra. Si svolge-va tre volte all’anno alla società di aste della HudsonBay, in un bellissimo palazzo del 1700: “Lo ricordoancora con piacere: le pareti erano affrescate conmeravigliose scene di caccia degli indiani del Cana-

da. Nel 1965 fu invitata anche la principessa Margaret – continua il nostro testimone –mi ricordo che il direttore dell’asta era impazzito dall’eccitazione, era molto buffo vede-re lui, che era un omone, accompagnare la principessa di corporatura minuta e piccoli-na”.Alle aste partecipano i maggiori allevatori e produttori del mondo, arrivano le pelli dal-l’Afghanistan, dalla Cina, dal Sud Africa, dalla Russia, dal Sud America e dal Canada.Sono pelli già scuoiate che vengono divise in lotti per animali o per pelli simili e battuteal miglior offerente. Per gli operatori del settore le aste sono un’ottima occasione per

conoscere l’offerta ed approvvigio-narsi della materia prima diretta-mente alla fonte.Anche le fiere, per Isidoro e gli arti-giani come lui, sono molto preziose:“Una volta quella di Francoforte erala più importante per quantità dipelli offerte, ma oggi la Fiera di Mi-lano è considerata qualitativamentela migliore. Anche perché in questosettore gli italiani sono molto quota-ti. I nostri artigiani sono i più bravinella realizzazione del capo, nellafattura e nel disegno”. In questeoccasioni espongono non solo iproduttori, ma anche i conciatori, gliallevatori e i confezionisti: “Ci sono ivenditori di pellicce, di coperte, dipelli sciolte o pelli a mazzi; vengonopresentate nuove tecniche per laconcia, nuove tinture, nuove lavora-zioni, e cosi via”.Una volta acquistata la pelle grezzail signor Calegari si affida all’abileprofessionalità dei conciatori mila-nesi: “Anche in questo campo sia-mo stati e siamo all’avanguardia,

sia per le pelli da pelliccia che da pelletteria”. La pelle lavorata e trattata è quindi prontaper essere confezionata nel laboratorio del primo piano della Pellicceria Primerose.Dagli anni ’50 fino ai ‘70 le signore richiedono per la maggior parte il capo su misura.Per questo motivo il signor Calegari realizza un laboratorio dove lavorano dieci, dodicipersone tra modelliste, montatrici e sarte. A questo proposito è molto interessante ilracconto riguardo alla creazione del capo finito: per prima cosa si propongono alla

La sfilata organizzata negli anni ‘80da Aip alla Villa Reale di Monzaper finanziare una parte della ristrutturazione del complesso.La pellicceria Primerose partecipò con un giaccone in castoro color polvere (al centro, anni ‘80)

Diploma di benemerenza rilasciatoda Aip, Associazione italiana pellicceria (1969)

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LA PREVENZIONE DELLE FRODINEI SISTEMI

DI PAGAMENTO ELETTRONICO

Dispensa informativa sugli standard di sicurezza

presso gli operatori commerciali

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LE FRODI CON CARTE DI CREDITONEGLI ESERCIZI COMMERCIALI

Le tecniche a disposizione per produrre carte di credito clonate sono molte e didiverso tipo, ma tutte hanno il medesimo scopo: impossessarsi illegalmente deidati contenuti nella banda magnetica della carta.

L’acquisizione illecita di tali dati da parte dei truffatori può avvenire con differentimodalità e in diverse occasioni: all’atto dell’esecuzione di operazioni presso gli spor-telli bancomat, nel corso delle transazioni commerciali via internet, sottraendo infase di spedizione l’estratto conto o la carta stessa inviata dalle banche al titolare,utilizzando carte di credito rubate o smarrite, recuperando dati tramite gli scontrinidi carte di credito gettati via incautamente dopo un acquisto, ecc..

Essendo il presente manuale destinato agli operatori economici, in questa primaparte ci soffermeremo principalmente su quegli aspetti che più direttamente coin-volgono e interessano chi opera all’interno di un esercizio commerciale.

L’introduzione della moneta elettronica ha segnato un fondamentale passoavanti nella gestione delle transazioni economiche, consentendo di effettua-re pagamenti senza denaro contante.

Tale novità ha però reso di importanza fondamentale la questione della sicu-rezza dei pagamenti.

Già oggi sono operativi diversi validi accorgimenti di sicurezza presso gli ope-ratori che ricevono transazioni in moneta elettronica, ma nell’attuale contestodi continuo sviluppo tecnologico diventa di prioritaria importanza il costanteaggiornamento e controllo degli strumenti in dotazione, apportando tutti gliaccorgimenti necessari a limitare sempre più il fenomeno delle clonazioni, del-le truffe vie etere e degli attacchi dei sistemi informatici.

Una gestione corretta da parte degli operatori, consentirebbe difatti di limita-re i fenomeni fraudolenti con conseguente minor danno per i consumatori eper gli operatori economici; interventi decisi in questo senso consentirebberocontestualmente di porre un argine alle attività della criminalità organizzatache da tempo si muove su questo fronte con crescenti investimenti in attivitàmalavitose frutto dei proventi derivanti da attacchi ai sistemi di pagamentoelettronico.

È per questi motivi che l’Unione del Commercio del Turismo dei Servizi edelle Professioni della Provincia di Milano e Federdistribuzione, con la col-laborazione e il supporto tecnico della Polizia Postale e delle Comunicazioniper la Lombardia, hanno deciso di produrre il presente “manuale” ad uso de-gli operatori economici: l’obiettivo è quello di supportare le aziende di distribuzio-ne di piccola e grande dimensione nella prevenzione delle frodi legate ai sistemidi pagamento elettronico attraverso l’individuazione di buone pratiche di gestio-ne e controllo e di standard adeguati di sicurezza informatica.

PERCHE’QUESTO“MANUALE”

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ALCUNI CONSIGLI PRATICI PER L’ESERCENTE DOTATO DI TERMINALE POS

Benché, come accennato, sianomolteplici le modalità attraver-so le quali una frode può es-sere compiuta, il furto dei datiavviene molto spesso pressoesercizi commerciali e, in parti-colare, presso quelli con altotraffico di carte di credito.

Nella maggioranza dei casi, perclonare le carte di credito vieneutilizzata la tecnica dello skim-ming, un processo nel quale idati contenuti nella banda ma-gnetica di una carta originalesono copiati in quella falsa,senza che il legittimo proprieta-rio ne venga a conoscenza; ciòavviene per mezzo di uno skim-mer ovvero un lettore che, al-l’atto di un pagamento effettua-

to tramite terminale POS, cattu-ra i dati della banda magneticacon la semplice “strisciata” del-la carta di credito all’internodella feritoia in esso presente.

Questi dispositivi non sono al-tro che piccoli registratori ingrado di carpire illecitamente eimmagazzinare diverse centi-naia di dati dalle bande ma-gnetiche: i dati copiati vengonoin un secondo tempo trasferiti

su un supporto plastico idoneo,che riproduce l’aspetto di unacarta di credito poi utilizzatadal truffatore per effettuaretransazioni fraudolente.

E’ stato riscontrato come, inmolte occasioni, la manomissio-ne di un terminale POS sia av-venuta in concomitanza di unfurto, reale o simulato, pressoun punto vendita.

Violazione del sigillo di sicurezza di un POS

Controlli a cura del commerciante

Oltre a garantire l’inviolabilitàdelle strumentazioni di paga-mento presenti presso il pro-prio punto di vendita, il nego-ziante dovrebbe sempre pre-stare attenzione ad un even-tuale comportamento sospettodel titolare ed effettuare dei

controlli nel momento in cuigli viene consegnata una cartadi credito per il pagamento diun acquisto; in particolare l’e-sercente deve assicurarsi dellagenuinità della carta attraver-so l’esame degli elementi di si-curezza e delle caratteristiche

della carta, quali:✓ specifiche sul logo e sul de-sign✓ data di scadenza✓ presenza della firma sul re-tro ✓ sospetta contraffazione.

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Ulteriori controlli

Oltre alle specifiche su logo e de-sign, è possibile effettuare altricontrolli per verificare la falsità omeno di una carta.

I primi quattro numeri stampati inpiccolo sopra o sotto quelli in rilie-vo, devono coincidere. Nelle carte Visa o Mastercard leprime quattro cifre in rilievo devo-no coincidere con quelle stampatein piccolo sotto: qualora questonon avvenga la carta può conside-rarsi falsa. Nelle carte AmericanExpress bisogna controllare l’esi-stenza del codice sicurezza stam-pato a caratteri piccoli sopra i nu-

meri in rilievo (in questo caso nondovrà coincidere con le primequattro cifre).Le cifre in rilievo devono esserechiare e in linea; anche il nome e

le date di emissione e scadenzadevono essere in rilievo.

E’ bene, inoltre, controllare la fir-ma sul retro della carta.

E’ utile anche controllare che il numero in rilievo sulla carta co-incida con quello stampato sullo scontrino del POS: i truffatorispesso utilizzano carte emesse regolarmente, alterando solo ilcontenuto della banda magnetica.

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Con l’ausilio di alcune immagini, riferendoci alle principali cartedi credito in circolazione, di seguito vengono forniti

alcuni suggerimenti per scoprire la genuinità o la falsità della carta.

Controlli di fluorescenzaE’ bene eseguire il controllo di fluorescenza a raggiultravioletti (lampada di Wood) assicurandosi che

siano presenti i segni distintivi.

La carta Visa è genuina se compare una colombauguale all’ologramma

Si segnala che alcune carte Visa Electron possononon contenere elementi di sicurezza fluorescenti

La carta Mastercard è genuina secompare una “M” e una “C”

La carta American Express è genuina se compare la scritta AMEX

La carta Diners Club è genuina se comparel’immagine del logo posto sulla sinistradella carta stessa

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Semplicicontrolli visivi

Altri controlli possono essereeseguiti semplicementemaneggiando la carta e prestando attenzione

all’ologramma e ai segni di-stintivi.

Nelle carte Visa regolari, il simboloin rilievo V di Visa è inclinato versodestra.

Nelle carte Visa falsificate, il simboloV in rilievo può avere un font classicocome rappresentato in questa immagi-ne e non i caratteri speciali che inrealtà dovrebbe avere.

Nelle carte Mastercard rego-lari, il simbolo di Mastercardin rilievo è una M e una C so-vrapposte come una K.

Nelle carte Mastercard falsificate, il sim-bolo MC in rilievo può utilizzare font clas-sici come rappresentato in questa imma-gine e non i caratteri speciali che in real-tà dovrebbe avere.

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Nelle carte Visaregolari, l’olo-gramma postosul fronte rappre-senta una colom-ba che sembra vo-lare quando simuove la carta.

Nelle carte Visafalsificate, ilmargine esternopuò apparire ir-regolare e l’im-magine della co-lomba visibil-mente contraf-fatto.

Nelle carte Mastercard re-golari, l’ologramma postosul fronte rappresentadue mondi che si interse-cano dai quali, muovendola carta, appare la mappadei continenti.

Nelle carte Mastercardfalsificate, l’ologrammapuò non aderire perfet-tamente alla carta, matendere a staccarsi.

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Le frodiCome abbiamo visto, le tipologiedi frodi, pur essendo fra loromolto diverse, hanno tutte unelemento in comune: l’otteni-mento delle “cardholder informa-tion”, le informazioni sensibiliche consentono di effettuaretransazioni di pagamento e pre-lievo in assenza del titolare.

Nella definizione di informazionisensibili rientrano: ● la traccia magnetica ed i suoi

elementi costitutivi (PAN, datascadenza, service code, ecc);

● il codice PIN;● il codice di sicurezza CVV2

stampato sulla carta.

Punti sensibilio di compromissioneAffinchè l’azione di prevenzionelegata alle frodi derivanti dall’u-tilizzo di carte di credito sia ilpiù possibile efficace, è opportu-no che prioritariamente un’a-zienda della distribuzione avviiun’analisi finalizzata all’indivi-duazione dei possibili punti sen-sibili o di compromissione; nellospecifico:a) i lettori nascosti di carte

magnetiche;b) i dispositivi di pagamento

ETF non sicuri;c) i server e le reti che parteci-

pano alle transazioni di pa-gamento elettronico;

d) gli scontrini.

Natura degli attacchiLa natura degli attacchi possibiliagli elementi citati può essere dicarattere:● fisico. Interventi di natura fisi-

ca sono possibili nei punti sen-sibili a) b) c) d) (vedi sopra);

● di rete. Attacchi di rete sonoipotizzabili con riferimento aipunti sensibili b) c) d) (vedi so-pra);

● su software applicativo. Gli at-tacchi su software applicativopossono riguardare i punti b) ec) (vedi sopra).

Punti di rischioTra i possibili punti di rischioidentificabili troviamo: ✓ il PIN: deve sempre essere ci-

frato - Triplodes con chiaveABI;

✓ la traccia 2: come richiestodallo standard “PCI data secu-rity standard” (sistemi Visa,Mastercard, Amex, Diners’ecc.), deve essere gestita inmodo cifrato almeno all’ester-no dell’organizzazione che ge-stisce i POS e non deve essereregistrata sui sistemi del retai-ler (vedi in appendice le 12 re-gole “PCI data security stan-dard”);

✓ la traccia 3: significativitànulla per frodi in assenza diPIN o AP.SIA.

Possibili attacchi sui punti sensibili e di compromissione eazioni di contrasto applicabiliIndividuati i principali puntisensibili o di compromissionepassiamo ora a segnalare, perciascuno di essi, i possibili at-tacchi perpetrabili e le misure dicontrasto attuabili:1) lettori nascosti di carte ma-

gneticheAttacchi: duplicazione traccia 2Azioni di contrasto: applica-zione 12 regole “PCI data se-curity standard”

2) dispositivi di pagamentoEFT non sicuriAttacchi: cattura PIN primadella cifraturaAzioni di contrasto:● fisiche. Applicazione 12 re-

gole “PCI data security stan-dard”;

● di rete. Applicazione 12 re-gole “PCI data security stan-dard”;

● su software applicativo. Pro-cedura di certificazione forni-tori hardware e software

3) server e reti che partecipa-no alle transazioni di paga-mento elettronicoAttacchi: se il PIN è cifrato

non può essere catturatoAzioni di contrasto: il PINnon può essere catturato seavviene un semplice trasferi-mento del PIN già cifrato daldispositivo EFT; in questo ca-so il rischio è nullo.

4) scontriniAttacchi:●Pagobancomat: nessun ri-

schio (non vengono trasferitidati sensibili);

●Carte di credito: utilizzo PANe data scadenza per acquistisu internet.

Azioni di contrasto:● mascheratura di parte del

PAN su tutte le copie degliscontrini e nei giornali di fon-do dei registratori di cassa;

●registrazione cifrata di PAN edata di scadenza delle carte dicredito sui LOG storici delserver (12 regole “PCI data se-curity standard”), salvo quan-to necessario per l’indirizza-mento selettivo verso gli ac-quirer delle transazioni elet-troniche.

Altri accorgimenti adottabiliVi sono poi ulteriori accorgimentiche sarebbe utile adottare e che,per tale ragione, di seguito eviden-ziamo.●E’ fondamentale che gli accessi

ad Internet e le interconnessionicon le reti di altre organizzazionisiano protetti da firewall e moni-torati.

● I computer devono essere dotatidi antivirus costantemente ag-giornati.

●La gestione della sicurezza deveprevedere l’utilizzo di passwordsicure e il loro cambio periodico.

●L’accesso ai sistemi (fisicamente evia rete) ed ai dati in essi conte-nuti deve essere ristretto il piùpossibile alle sole persone che videvono accedere per lo svolgi-mento del proprio lavoro.

●Chi accede ai sistemi informaticidovrebbe, ove possibile, utilizzareun proprio login; le azioni com-piute dovrebbero essere tracciate.

SICUREZZA INFORMATICA DEI SISTEMI DI PAGAMENTO ELETTRONICO

NELLA DISTRIBUZIONE MODERNASECONDO GLI STANDARD INTERNAZIONALI

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Visa e Mastercard, in rispo-sta alla forte richiesta di unamaggior sicurezza nella gestione delle transazioni di pagamen-to elettronico hanno definito un approccio comune alla proble-matica che è stato accolto anche dagli altri marchi (Amex, Di-ners’, JCB,...).Le prescrizioni del programma PCI Data Security Standard de-vono essere rispettate da chiunque sia coinvolto nella gestionedelle transazioni di pagamento elettronico:- Merchant- Centri servizi bancari- Servizi di pagamento su web- Società di servizi che manutengono i sistemi o che li gestisco-

no in hosting

A seconda del numero di transazioni gestite e della criticitàdell’ambiente, è richiesta una certificazione formale effettuatada una entità autorizzata oppure è sufficiente effettuare delleautocertificazioni periodiche.

BUILD AND MAINTAIN A SECURE NETWORK● Requirement 1: Install and maintain a firewall configura-

tion to protect data■ Firewalls are computer devices that control computer

traffic allowed into a company’s network from outside,as well as traffic into more sensitive areas within acompany’s internal network.

■ All systems need to be protected from unauthorised ac-cess from the Internet, whether for e-commerce, em-ployees’ Internet-based access via desktop browsers, oremployees’ email access.

■ Often, seemingly insignificant paths to and from theInternet can provide unprotected pathways into keysystems.

■ Firewalls are a key protection mechanism for any com-puter network.

● Requirement 2: Do not use vendor-supplied defaults forsystem passwords and other security parameters■ Hackers (external and internal to a company) often use

vendor default passwords and other vendor default set-tings to compromise systems. These passwords andsettings are well known in hacker communities and ea-sily determined via public information.

PROTECT CARDHOLDER DATA● Requirement 3: Protect stored data

■ Encryption is the ultimate protection mechanism be-cause even if someone breaks through all other protec-tion mechanisms and gains access to encrypted data,they will not be able to read the data without furtherbreaking the encryption. This is an illustration of thedefense in depth principle.

● Requirement 4: En-crypt transmission of

cardholder data and sensitive information across publicnetworks■ Sensitive information must be encrypted during trans-

mission over the Internet, because it is easy and com-mon for a hacker to intercept and/or divert data whilein transit.

MAINTAIN A VULNERABILITY MANAGEMENT PROGRAM● Requirement 5: Use and regularly update anti-virus software

■ Many vulnerabilities and malicious viruses enter thenetwork via employees’ email activities.

■ Anti-virus software must be used on all email systemsand desktops to protect systems from malicious soft-ware.

● Requirement 6: Develop and maintain secure systems andapplications

■ Unscrupulous individuals use security vulnerabilities togain privileged access to systems.■ Many of these vulnerabilities are fixed via

vendor security patches, and all systemsshould have current software patches to protect against exploitation by employees, external hackers, and viruses.

■ For in-house developed applications, numerous vulnerabilities can be avoided by using standard system development processes and secure coding techniques.

IMPLEMENT STRONG ACCESS CONTROLMEASURES● Requirement 7: Restrict access to data by

business need-to-know■ This ensures critical data can only be aac

cessed in an authorised manner.● Requirement 8: Assign a unique ID to each

person with computer access■ This ensures that actions taken on critical

data and systems are performed by, and can be tracedto, known and authorised users.

● Requirement 9: Restrict physical access to cardholder data■ Any physical access to data or systems that house

cardholder data allows the opportunity to access devi-ces or data, and remove systems or hardcopies, andshould be appropriately restricted.

REGULARLY MONITOR AND TEST NETWORKS● Requirement 10: Track and monitor all access to network

resources and cardholder data■ Logging mechanisms and the ability to track user acti-

vities are critical.■ The presence of logs in all environments allows thorough

tracking and analysis when something does go wrong.■ Determining the cause of a compromise is very difficult

without system activity logs.● Requirement 11: Regularly test security systems and processes

■ Vulnerabilities are continually being discovered by hac-kers/researchers and introduced by new software.

■ Systems, processes, and custom software should be te-sted frequently to ensure security is maintained overtime and through changes.

MAINTAIN AN INFORMATION SECURITY POLICY●Requirement 12: Maintain a policy that addresses informa-

tion security■ A strong security policy sets the security tone for the

whole company, and lets employees know what is expec-ted of them.

■ All employees should be aware of the sensitivity of dataand their responsibilities for protecting it.

PCI DATA SECURITY STANDARD

MERCHANT VALIDATION REQUIREMENTS

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Polizia di StatoCompartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni – LombardiaVia Mosè Loria, 7420144 MilanoTel. 02 433331Fax 02 43333066-7E-mail: [email protected] internet: www.poliziadistato.it/pds/informatica/index.htm

Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di MilanoCorso Venezia, 47/4920121 MilanoTel. 02 7750.1Fax 02 7750.480E-mail: [email protected] internet: www.unione.milano.it

FederdistribuzioneViale Majno, 42 20129 MilanoTel. 02 89075150Fax 02 6551169E-mail: [email protected] internet: www.federdistribuzione.it

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cliente le pelli. Le varietà sono moltissime: persia-ni, castori, visoni, scoiattoli, volpi o ermellino, soloper citarne alcune. Poi si presentano dei modelliin tela bianca disegnati dalle modelliste e creatidalle sarte. Una volta compiuta la scelta, la telaviene riportata sulla carta. Le pelli, insieme ai car-tamodelli, vengono consegnate ai tagliatori: “Cisiamo sempre appoggiati a esterni perché per ta-gliare le pelli sono necessari spazi e tavoli moltoampi”, ci confida il signor Calegari. In seguito il la-voro continua con il prezioso contributo dellemontatrici e delle sarte che realizzano il capopronto, arricchito dalla fodera interna e da parti-colari preziosi: “Ho sempre avuto ottime collabo-ratrici che hanno lavorato con me per anni”, ci tie-ne a sottolineare il nostro testimone.Nel 1961 Isidoro sposa Maria Amelia Giontoni

che ha conosciuto al circolo della Meneghina a cui è associato. Sceglieranno di viverenon troppo lontano dal negozio, in via Legnano. L’anno successivo nascerà la prima fi-glia Elisabetta e due anni dopo Carlo. Maria Amelia è maestra d’arte, ma, alla nascitadei figli, preferisce dedicarsi alla famiglia. Successivamente, quando l’impegno con i fi-gli sarà meno oneroso, affiancherà saltuariamente il marito in negozio.Nel 1963 il signor Isidoro ha l’occasione di ingrandire il negozio e di rinnovarlo conl’aiuto dell’architetto Zacchetti che sceglie la foglia del Brasile per rivestire gli ampi ar-madi che contengono le pellicce. Le vetrine vengono mantenute molto profonde perpresentare i capi sdraiati o appoggiati a basse strutture: “Oggi i modelli sono esposti sumanichini, ma io preferisco mantenere la tradizione del capo appoggiato per valorizza-re maggiormente la qualità della fattura del prodotto”. Attraverso queste parole possia-mo ancora una volta intuire l’importanza che il nostro testimone attribuisce alla realiz-zazione del capo e al valore del lavoro artigianale. “D’altronde io sono qui da cinquan-tacinque anni e un motivo ci sarà. Sono molto attento alla qualità del prodotto e alla fi-

ducia che la cliente può riporre nel mio lavoro. Milano non è poicosì grande ed è importante avere una buona reputazione”.Questi sono gli anni anche dell’impegno in associazione di Isi-doro Calegari. Per diverso tempo sarà consigliere dell’Aip, Asso-ciazione italiana pellicceria, e nel 1969 verrà insignito della me-daglia d’oro per la sua attività.Nel corso degli anni successivi la domanda si modifica e sem-pre più viene richiesto il capo pronto: “E’ giusto. Per la cliente èmolto più comodo. Io sono stato uno dei primi a intuire la tra-sformazione del mercato e sono stato contento di averla asse-condata”. Il signor Calegari, perciò, cambia via via i suoi forni-tori, rivolgendosi sempre più spesso a confezionisti di ottimalevatura: “Rimane sempre la produzione interna, ma per ne-cessità di mercato e strutturali ci siamo appoggiati anche adartigiani esterni”. Nel 1990, infatti, la banca proprietaria deimuri del negozio richiede di tornare in possesso dei locali delprimo piano. Il signor Calegari è costretto a ridimensionarsi e aspostare il laboratorio in uno spazio più piccolo, nel seminter-rato che oggi si dedica, oltre che alla vendita, anche alle ri-messe a modello di capi passati di moda: “È un’operazionepiuttosto complessa, che richiede molta abilità se si vuole fareun buon prodotto e non una fatura dell’omett, cioè una finta ri-parazione!”. La pellicceria offre anche un importante serviziodi custodia estiva, ritirando i capi ad aprile e restituendoli a no-vembre. Durante questo periodo, si svolgono operazioni accu-rate di piccola riparazione e di pulitura, soffiatura e colorituradel capo che viene successivamente riposto in caveau, a unatemperatura adeguata.

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

Particolare di alcune pellicce

CLXXXVII

Isidoro con la moglie (alla sua sinistra) e le collaboratrici in negozio (anni ‘90)

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Parlando più approfonditamente delle variazioni del mercato e dellaclientela, Isidoro Calegari ci racconta che negli anni ‘50 le signore si ac-contentavano di rinnovare vecchie pellicce o di scegliere pelli più umilicome il coniglio, le zampe di persiano o l’agnello. Negli anni successivi laclientela cambia e si presentano grandi clienti come banchieri e uominid’affari che offrono alle proprie signore pellicce più raffinate come lo zi-bellino, la martora, il cincillà o il visone: “Abbiamo avuto anche clienti im-portanti come la signora Wallman, direttrice artistica della Scala, alcunecantanti liriche, Strehler, il poeta Quasimodo, che abitava qui vicino epassava ogni tanto a scambiare due chiacchiere, o ancora Lin Piao, la fi-glia di Deng Xiaoping”.Negli anni della “Milano da bere” il visone è stato certamente il principedi tutte le pellicce: “Andavano di moda le maxipellicce con modelli moltoampi e lunghi”. Si creavano, inoltre, capi particolarmente preziosi in occa-sione della prima della Scala.Successivamente il gusto è cambiato, così come è cambiata anche latemperatura: “Io mi ricordo gli anni in cui si soffriva veramente il freddo enevicava da dicembre a febbraio. Oggi non è più così!” La moda ha por-tato alla grande diffusione dei piumini e di capi più sportivi: “Abbiamoavuto anche molti attacchi da parte del movimento animalista, che pocosa del mondo della pelliccia – ci racconta il nostro testimone con tonodeciso - hanno tanto pubblicizzato la pelliccia ecologica. Ma di ecologico,

nel senso reale del termine, c’è solo la vera pelliccia!”. Oggi sipuò parlare di un certo ritorno del capo in pelo: sono molto ri-chiesti, soprattutto, i modelli con l’interno in pelliccia o i capi im-preziositi da importanti guarnizioni: “I colli, le bordure o i reve-res, nei peli più preziosi come lo zibellino russo, la martora ca-nadese o il visone, per esempio, sono molto desiderati”.Per tutto il racconto, sullo sfondo, è sempre presente, con for-za, Milano: i suoi abitanti, le sue trasformazioni. Non soloquando ci dice, con orgoglio, che la sua famiglia è da dieci ge-nerazioni milanese. O quando descrive con amore le giocateai Bastioni, con gli amici, sotto la neve. O ancora quando ciconfessa, entusiasta, che: “Milano negli anni ‘50 e ‘60 era unagrande città, con una vita favolosa. Anche di notte c’erano iportoni aperti, la gente per strada!”. Ma soprattutto quando ciparla di via Broletto, della sua vivacità, di quanto era ricca dinegozi di ogni genere: “E poi – ci confessa con un po’ di ma-linconia - a poco a poco, una volta scaduti i contratti, i com-

mercianti sono stati mandati via e oggi sono ri-maste quasi solo le banche e i tram”. Subitodopo, però, ci tiene a sottolineare che è giustoche la città si trasformi secondo le nuove esi-genze dei tempi, così come è stato importanteche la zona fosse servita dalla metropolitananonostante i forti disagi subiti: “Io avevo unoscavo di dieci metri di fronte al negozio!”.Per quanto riguarda il futuro dell’attività il signorCalegari ci ricorda che nonostante la PellicceriaPrimerose sia una sas intestata a lui, alla mo-glie e ai figli, questi ultimi hanno scelto stradediverse: “È giusto così, sono ragazzi realizzaticon delle bellissime famiglie. Io continuo ad an-dare avanti, come ho fatto da cinquantasei annia questa parte”.

Intervista di Sara Talli Nencioni (con la collaborazione di Sara Zanisi)

CLXXXVIII

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

Isidoro Calegari con due collaboratrici che indossano alcuni capi della pellicceria

Pellicceria Primerose: l’esterno del negozio

Isidoro Calegari in laboratorio con una sua collaboratrice

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Unioneinformadicembre 2005

Che cosa chiedete al futuro nuovo sindaco di Milano?

Quali problemi e soluzioni volete segnalare?

stacca e invia

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Nel 2006 si andrà a votare per il nuovo sindaco:raccogliamo le vostre proposte

Un programma per Milano

Inviate questa pagina con i vostri consigli e le vostre proposte:

per posta: ad UnioneInforma - Unione Commercio Turismo Servizi e Professioni della Provin-cia di Milano, corso Venezia 49, 20121 Milano - per fax: al numero 027750468

Rispondete anche per e mail : [email protected]

?

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Riconferma di Pietro Mon-tana alla presidenza del-

l’Associazione territoriale diBinasco. Ilnuovo Con-siglio diretti-vo elettodall’assem-blea (svolta-si il 7 novem-bre – vediUnioneInfor-ma di otto-bre a pagi-na 13 n.d.r.)è così com-posto: il pre-sidente Pie-

tro Montana,Franco Tron-coni (vi-cepresidentevicario) eMassimilianoSacchetti (vi-cepresiden-te); i consiglie-ri GiuseppeAlberga, Luigia Maria Catta-neo, Giuseppe Cecconello,Mario Ceribelli, Stefano Cru-gnola, Roberto Franzosi, Gior-gio Greppi, Alessandro Mae-stroni, Piero Eraldo Orsi, Elve-zia Panigatti, Graziella Passo-ni, Angelo Stringaro.

Unioneinformadicembre 2005

territorio

Ascom Binasco Pietro Montana

rieletto presidente

I premiati all’assembleadell’Ascom di BinascoMaestri del commercioAquile d’argento. Giorgio Bissa (Bina-sco); Santa Antonietta Carini (Binasco);Luciano Luparelli (Rozzano). GiulioTronconi (Rozzano).Aquile d’oro. Vincenzo Camerino (Basi-glio); Pierino Catenacci (Binasco); Anto-nio Dallù (Lacchiarella)

Donne nel commercioClementina Borghesani (Binasco); CarlaBaraldi e Ida Caliari (Rozzano); GraziaAngela Cambieri (Rosate); Magda Cere-da (Calvignasco); Angela Codiglioni (Bi-nasco); Carolina Ferrario (Lacchiarella);Rita Marella (Rozzano); Laura Marzi (Zi-bido San Giacomo); Susanna e SimonettaMortarini (Basiglio); Maria Rita Ortu(Vernate); Isaura Pastore (Rozzano); Be-nedetta e Barbara Pedersoli (Binasco);Francesca Sacchetti (Lacchiarella).

Negozi storici con più di 50 anni di attivitàPanificio Bargiggia (Lacchiarella); Ma-celleria Bolla (Zibido San Giacomo);Cattaneo Abbigliamento (Lacchiarella);Ferramenta Negri (Binasco); Bar Passoni(Basiglio); Salumeria Pezzoni (Binasco);Salumeria Temporiti (Lacchiarella).

Consiglieri uscentiValeria Ferrario, Giuliana Cervi, AngeloGariboldi, Pierangelo Guglielmini (vice-presidente uscente).

Pietro Montana,confermato presidentedell’Ascom territoriale di Binasco

All’assemblea dell’Ascom territoriale di Binasco ha presoparte il presidente Unione Carlo Sangalli (in un momentodel suo intervento)

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Unioneinformadicembre 2005

Milano: il mercato di vialePapiniano (235 posteggi ilmartedì e 255 il sabato)con la sua storia di 70anni costituisce una ric-chezza per la città enon deve traslocare, egli ambulanti devonoimpegnarsi per renderlopiù pulito. E’ chiara laproposta che GiacomoErrico, presidente di Ape-

ca (l’Associazione milanesedel commercio ambulante)ha lanciato all’assemblea de-

gli operatori ambulanti delmercato di viale Papinianosvoltasi in Unione: “Dobbiamofare della pulizia dei mercatiuna priorità. Con il Comuneed Amsa abbiamo comincia-to in via Fauché la sperimen-tazione di una pulizia già du-rante il mercato. Dobbiamofarlo anche in viale Papinianoe dall’assessore al CommercioRoberto Predolin, presente allanostra assemblea, è stato ga-rantito che lo stesso esperi-mento fatto in via Fauché ver-

rà compiuto il sa-bato in viale Papi-niano. Se no, sia-mo disposti adautotassarci perpulire. Ma ci de-vono anche diredove collocareprovvisoriamente irifiuti nell’attesadel ritiro da partedegli operatoriAmsa”.“Ci vogliamo au-totassare – haproseguito Errico -anche per averepiù vigili. Sul mer-

cato di viale Papiniano è in-negabile che vi siano dei pro-blemi. Il principale è l’abusivi-smo. Una piaga che deve es-sere combattuta dalle istituzio-ni. Con il trasferimento dellaFiera di Sinigallia dalla Darse-na a Porta Genova i 400 abu-sivi si sono riversati su viale Pa-piniano. Questo è un proble-ma che riguarda tutti: perchél’abusivo occupa anche ipassi carrai e gli spazi che gliambulanti regolari lasciano li-beri”.

associazioni

Mensile di informazione dell’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONIDELLA PROVINCIA DI MILANO

PROPRIETA’Unione del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milanowww.unionemilano.it

DIRETTORE RESPONSABILEGianroberto Costa

EDITOREPROMO.TER UnioneSede e amministrazione: corso Venezia 47/49 20121 Milano

REDAZIONEFederico Sozzani corso Venezia 47/49 20121 Milano

FOTOCOMPOSIZIONE e STAMPAAMILCARE PIZZI Spa20092 Cinisello Balsamo (Milano)

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEdi Milano n. 190 del 23 marzo 1996Poste Italiane s.p.a - spedizione in A.P.- D.L.353/2003 (conv.in L.27/02/04 n.46) - art.1,comma 1 - DCB Milano.

PUBBLICITÀEdicom Srl via Alfonso Corti, 28 20133 Milanotel. 02/70633429 (anche fax) 70633694-70602106E-mail: edicom@ iol.it http://www.edicom-mag.com

informaUnione

Dall’assemblea Apeca no al trasloco di viale Papiniano

Ambulanti: mercati milanesipiù puliti e con più vigili

per contrastare l’abusivismo

Via Solferino: Natale con luci e caldarrosteUn dicembre all’insegna della simpatia conAssomab, l’Associazione commercianti Sol-ferino San Marco in Brera. Ai propri clienti inegozianti offrono il sabato le caldarroste docprovenienti da Imola e di taglia 50 (50 caldar-roste in un chilo). Un castagnaio esperto giraper il quartiere con la tradizionale brace. E ilquartiere è illuminato a festa con le luci nata-lizie progettate dal famoso light designer Fa-bio Carturan.

Via Tommaso Grossie il fascino dei treniniTrenini: un’esposizione danon perdere (pezzi d’epoca,antichi e rari) nelle vetrinedei negozi di via TommasoGrossi. La manifestazione,che ha preso il via il 1° di-cembre, prosegue fino al 6gennaio ed è curata da Ser-gio Bano.

Con Apeca il mercatino di NataleE’ ritornato in centro a Milano, nella Loggia dei Mercanti, iltradizionale mercatino di Natale proposto da Apeca, l’Associa-zione milanese degli ambulanti, realizzato per riproporre lamagica atmosfera natalizia dei paesi nordici. Le bancarelle so-no ricche di specialità altoatesine e di dolci regionali da tuttaItalia. In uno speciale stand della Carinzia si dimostra ai bam-bini come si fanno le stelle di Natale e fino all’11 di dicembreun coro della Carinzia si esibisce con canti di Natale. Il mercatino, quest’anno, si arricchisce dell’iniziativa “Un Bab-bo Natale per la vita” proposta da Anpil, onlus che dal 1998opera a livello internazionale per la difesa dei bambini del Suddel mondo unitamente alla Congregazione religiosa dei fratellilaici delle scuole cristiane. Nel gazebo di “Un Babbo Nataleper la vita” si approfondisce il tema dell’adozione a distanza evengono esposti prodotti di artigianato tipici della cultura carai-bica e latinoamericana provenienti dalle missioni.

Milano: i commerciantiraccontano

Giacomo Errico,presidente di Apeca

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Unioneinformadicembre 2005

Recapito diretto della corrispondenza su Milano e provincia in nome e per conto di Poste Italiane S.p.a.

Lettere ordinarie, prioritarie, raccomandate, posta target

Tutti i servizi di stampa e preparazione della corrispondenza

Punti di accettazione in Milano:Via S. Andrea 10 – Tel. 0276031Via G. Govone 26 – Tel. 02312308Via Rutilia 17 – Tel. 0257410200Via Andrea Doria 30 – Tel. 0266715259 mail

associazioni

È stato un successo il primomeeting di Angroflora, la

neocostituita associazione nazio-nale dei grossisti di fiori, tenutosi aPescia domenica 27 novembre.La sala convegni del mercatodei fiori di Pescia era gremita,adimostrazione dell’interesse chela nuova associazione riveste co-me organismo unitario rappre-sentativo della filiera floricola:produttori agricoli,grossisti indi-pendenti e dei mercati,detta-glianti,operatori da e per l’este-ro,consorzi,associazioni territoriali.

Lo statuto sociale di Angroflora,infatti,è stato “scritto”per favorirel’adesione,come soci aggregatie sostenitori,di tutti i componentidella filiera.La scelta di Pesciacome sede del primo meetingdi Angroflora,come ha ricordatoil presidente di Angroflora FrancoCereda,non è stata certo ca-suale: l’importanza di questo ter-ritorio e di questo mercato flori-colo è ben conosciuta e ap-prezzata, in Italia e al’estero.Nel-

la sua relazione programmatica– approvata dal meeting - Cere-da ha sintetizzato progetti eobiettivi associativi.L’assessore all’Agricoltura dellaRegione Liguria Giancarlo Cas-sini ha ricordato come il settoreflorovivaistico nel suo complessorappresenti il 6/7% del Pil.Non èquindi certo un settore margina-le.Ma tutti i componenti della fi-liera sono in sofferenza: i produt-tori agricoli per i prezzi e i com-mercianti per i margini ridotti.Direcente è stato costituito,un “Ta-volo del florovivaismo”inizialmen-te non previsto dal ministro dellePolitiche agricole.

Grossisti fioriA Pescia il primo meeting

di AngrofloraFranco Cereda

presidentedella neocostituita

associazione nazionale

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Un “effetto inverno” per laPrima della Scala merco-

ledì 7 dicembre con “Ido-meneo” di Wolfgang Ama-deus Mozart: i fioristi milanesiaddobbano i palchi delteatro con 12.000 rose coloravorio reseanchequest’an-no disponi-bili, con ilmaterialeverde, dalMercatodei fiori diTerlizzi (Ba-ri). Il lavoro preparatorio deifioristi viene svolto nei ma-gazzini del Teatro alla Scaladi via Capo Rizzuto. “Un al-lestimento – spiega AnnaLucia Carbognin, presidentedell’Associazione fioristi mila-nesi – all’insegna dell’essen-zialità che contraddistinguela scenografia dell’Idome-neo”. Le rose (qualità Ven-dela) vengono combinatesui palchi con lauro nobilis:l’effetto è quello di eleganticammei. Per il foyer i fioristihanno pensato a cornuco-pie di verde di tuja su soste-gni dorati. All’interno lagyphsofila (o “velo da spo-sa”): ramo con piccolissimi

fiori bianchiche con-sente un ef-fetto ca-scata di ne-ve. Le cor-nucopie so-

no ornate da un “fiocco di

neve”: palle di volpe bian-ca fornite dagli operatoridell’Associazione italianapellicciai.Alla fine della rappresenta-zione, all’uscita dal teatro,rose color avorio vengonodonate agli spettatori. Dal 1985 i fioristi milanesi -salvo brevi interruzioni - han-no sempre curato l’allesti-mento floreale del Teatro al-la Scala. “Vogliamo sentircia pieno titolo partecipi di unprogetto per noi di vastaportata e impegno – affer-ma Anna Lucia Carbognin -quale segno di riconoscen-za e gratitudine nei confron-ti di uno simboli dell’eccel-lenza di Milano”.

associazioni

Fiori dal Mercato di Terlizzi (Bari)

Con fioristi e pellicciai

effetto inverno per la “prima”

della Scala

12.000 rose color avorioper “Idomeneo”

di Mozart. Gli operatoridell’Associazione

milanese fioristi, cometradizione, prestano

volontariamentela propria opera

per addobbare gli internidel Teatro. Sui palchi eleganti “cammei” e nel foyer cornucopie con “fiocchi di neve”

di volpe bianca (fornitidagli operatori

dell’Associazione italianapellicceria)

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Un messaggio chiaro:quello di non cadere nel-

la trappola di importare pro-dotti non soltanto contraffat-ti, ma anche con indicazionifalse o fallaci o mancantidei requisiti di sicurezza. Suquesto tema si è incentratol’incontro promosso merco-ledì 23 novembre a Milano -presso l’Unione - da Aice,

Associazione ita-liana commercioestero. L’iniziativaè stata promossain collaborazionecon l’Agenziadelle Dogane(Direzione Regio-nale per la Lom-bardia: è interve-nuto il direttoreregionale AlessioFiorillo). Sono sta-ti illustrati ruoli eresponsabilità diproduttori, impor-tatori, esportato-

ri, distributori, responsabilidegli ufficiacquisti, do-ganalisti.“Lacontraffazio-ne è un gra-ve dannoper le impre-se e i consu-matori, uncrimine - af-ferma Clau-dio Rotti,presidenteAice - chemina il fun-zionamentodel merca-

to”. I prodotti contraffatti so-no quantificabili, secondoun’indagine Ue, in una quo-ta che va dal 5 al 9% delcommercio mondiale per unfatturato stimabile tra i 350 ei 550 miliardi dieuro. Ed ap-paiono in co-stante aumento.Commerciocontraffatto checausa la perditadi 200.000 postidi lavoro neipaesi Ue.Nel 2004 l’attivi-tà di contrastoalla contraffazio-ne ha portato,in Italia, al se-questro di più di22 milioni di pez-zi con un aumento, rispettoall’anno precedente, diquasi il 300%. Il settore mer-ceologico più colpito dallacontraffazione è l’informati-ca/ elettronica da consumo

con oltre il50% del totaledei sequestriregistrati neiprimi 6 mesidel 2005; se-guono abbi-gliamento edaccessori(20,5%); gio-cattoli e gio-chi, compresiquelli elettroni-ci (10%).

associazioni

Contraffazionein Italia sequestri a + 300%

Aice: “attenzione a cosa importiamo”All’Unione di Milano

iniziativadell’Associazione italiana

commercio estero in collaborazione con

l’Agenzia delle Dogane(Direzione regionale

per la Lombardia)

Claudio Rotti, presidenteAice: “la contraffazione

‘pesa’ dal 5 al 9% del commercio mondiale”.

Nel nostro Paese più di 22 milioni i prodottisequestrati nel 2004.

Settori più colpiti (primi6 mesi del 2005):

informatica ed elettronicadi consumo (con oltre

il 50% del totale dei sequestri);

abbigliamento/accessori(più del 20%)

e giocattoli/giochi (10%)

Claudio Rotti,presidente Aice

Alessio Fiorillo, direttore regionale Agenzia delleDogane

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Un sacchettoper il pane

(foto) di-stribuito in 200panifici e ri-vendite di pa-ne di Milano.Sono 237.000questi sac-chetti conl’appello – e iriferimenti –dell’Asso-ciazione ita-liana studio

malformazioni (Asm) per l’in-

cremento dellerisorse destinatealla ricerca conl’obiettivo diprevenire le ma-lattie congenite,“flagello” cheogni anno colpi-sce 28.000 bambini.Asm ha avuto la collabora-zione dell’Associazione panifi-

catori di Milano:la campagna,che si è svilup-pata per unaquindicina digiorni, ha previ-sto anche la dis-tribuzione – nei

punti vendita coinvolti – di21.000 pieghevoli per illustrarescopi ed attività di Asm.

Unioneinformadicembre 2005

associazioni

Ascofoto sitrasforma

per creare una“casa comu-ne” del mondodell’imaging. Da associazionesolo di fotonegozianti Ascofo-to, con una modifica dello sta-tuto, si apre anche ai fotografie ai minilaboratori. Questa lamaggiore novità emersa allarecente assemblea svoltasi aPalazzo Castiglioni ed allaquale ha partecipato il presi-dente Unione Carlo Sangalli.L’assemblea di Ascofoto ha ri-eletto per acclamazione Da-rio Bossi presidente ed eletto ilnuovo consiglio direttivo. Con-siglio che, successivamente,ha nominato i due vicepresi-denti ed i componenti di giun-ta (cariche sociali: vedi box).Per i soci Ascofoto interessatiha preso il via (prossimi ap-puntamenti a gennaio, feb-

braio emarzo) unpercorsoformativocurato da Logo-

tel: “bisogna fare formazione –sottolinea Bossi – se nel futurosi vuole sopravvivere sul mer-cato”.

L’assemblea rielegge Dario Bossi presidente

Ascofoto “casa comune”

dell’imagingModificato lo statuto:apertura a fotografi

e minilaboratori

Ascofoto: le cariche sociali

Dario Bossi (Milano) presidente; Luigi Morello (Vicenza) vicepresi-dente vicario;Gianni Turco (Torino) vicepresi-dente; Mario Governa (Milano)giunta; Stefano Messina (Ancona) giunta; Roberto Vajani (Milano)giunta; Alessandro Zini (Russi – Ra) giunta; Pietro Bonanni (Roma)consiglio; Luciano Donadonibus (Barlassina – Milano) consiglio;Giuliana Ferrari (Ponte San Pietro – Bg) consiglio; Giuseppe Gio-venzana (Milano) consiglio; Sergio Locatelli (Crema – Cre) consi-glio; Manuela Paoletti (Bologna) consiglio; Carlo Pirola (Perugia)consiglio; Danilo Roccatagliata (Milano) consiglio; Giancarlo Tor-chio (Monza – Mi) consiglio.

Assemblea Ascofoto: Dario Bossi (a sinistra) rieletto presidentedell’Associazione e il presidenteUnione Carlo Sangalli

Malattie congenite dei bambiniDa un sacchetto di paneun aiuto alla prevenzione

Campagnadell’Associazione

panificatori di Milanocon Asm

(Associazione italianastudio malformazioni)

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EXPOcts (la spa organizzatricedi fiere partecipata per il 51%da Fiera Milano e per il 49%da Unione di Milano e Conf-commercio) anticipa dal 10al 13 febbraio 2006 Milano-vendemoda: la rassegna sisvolgerà come sempre in Fie-ramilanocity.“Il sistema della

moda e del tessile – affermain una nota EXPOcts - ha biso-gno di rinnovarsi. Ha bisognodi andare incontro alle nuoveesigenze del mercato. Ha bi-sogno di sostenere le aziendestrutturate che richiedono dipoter produrre e consegnarenei tempi richiesti dai puntivendita. Lo dicono gli esposi-tori dei saloni, ma la voce arri-va anche dagli showroomdegli stilisti, che ormai già daqualche tempo organizzanole sfilate a chiusura della lorocampagna vendite”.“Ritengo che sia la fiera a do-ver tener conto delle esigen-ze dell’industria e non vicever-sa - dichiara Carlo Bassi, am-ministratore delegato di EX-POcts – il sistema deve sem-pre più tener conto del cam-biamento che la moda ha

avuto negli ultimi anni, dimo-strare di saper comprendere inuovi scenari ed i nuovi mo-delli che avanzano. In parti-colare in questo momentoeconomico bisogna dare ri-sposte concrete”.“Del resto –continua Carlo Bassi - è unfatto che per espositori ed or-ganizzatori – guardando larealtà internazionale - sia di-ventato un problema di co-erenza intervenire sul calen-dario. L’ intero sistema deveavere il coraggio di voltarepagina, di pensare in modoinnovativo al Made in Italy,come a quell’Italian style oggisempre più importante permoltissimi brand. Che sia unasfida è chiaro, ma sono forte-mente convinto che per tutti iradicali cambiamenti siano in-dispensabili solo i tempi di as-sestamento. Maturata la ne-cessità, si va avanti”.Per Milanovendemoda EX-POcts mette in campo unchiaro programma ed unastrategia. Considerando ilsuccesso di visitatori dellascorsa edizione (+ 9%: a con-ferma del riacceso interessedei compratori per la mani-festazione) viene mantenutoil rinnovato layout espositivodi settembre. Per febbraio2006 è previsto sia un au-mento dell’area 1.1 - spaziodall’impronta undergroundche apre anche al mondodello streetwear e della jean-seria donna - che del mondoLT, dedicato alle tendenze.

Spazio anche a Luxury - che sirivolge alle aziende più classi-che – e nuova attenzione pergli Accessori, sempre più im-portanti per il guardarobadelle donne. Ma la grandenovità della prima edizione2006 è l’apertura di Milano-vendemoda all’intimo di pre-stigio.A sostegno del progetto suMilanovendemoda sono variele iniziative promozionali che siannunciano nei prossimi mesi.Fra tutte un importante inve-stimento si rivolge all’attività dicontatto svolta con i puntivendita italiani ed esteri, permeglio comprendere le loroesigenze all’interno dell’attua-le scenario.In particolare EXPOcts perse-gue l’obiettivo di consolida-re le sue relazioni con i piùimportanti buying office dinuovi mercati come Russia,

paesi dell’Est, Cina, e paesidel Medio Oriente, oltre checon mercati consolidati co-me il Far East.

fiere - expo cts

Unioneinformadicembre 2005

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La rassegna di EXPOcts anticipa i tempi della manifestazione con una novità: l’intimo di prestigio

Milanovendemoda cambia data:si svolgerà dal 10 al 13 febbraio

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Siglato a Roma un accor-do di collaborazione tra

EXPOcts (la spa partecipataal 51% da Fiera Milano e al49% da Unione di Milano eConfcommercio) e il Clubdegli addetti commercialidelle ambasciate estere inItalia che raccoglie diplo-matici in rappresentanza dioltre 80 ambasciate. L’ac-cordo è finalizzato a rafforza-re il network internazionaledi EXPOcts, con l’obiettivo dicreare occasioni di inter-scambio reciproco e di busi-ness, oltre a supportare lacompetitività degli espositorisui mercati esteri. L’intesa

prevede, tra le altre iniziativeper promuovere una più ap-profondita conoscenza dellemanifestazioni di EXPOcts, vi-site di operatori commercialialle varie manifestazioni eattività volte ad attrarre gliinvestimenti per creare nuo-ve opportunità di business. Inparticolare, nell’ambito di Bit2006, sarà organizzato un pri-mo incontro operativo e ver-

rà allestita una lounge per ilClub degli addetti commer-ciali delle ambasciate este-re.

Unioneinformadicembre 2005

fiere - expo cts

Accordo fra EXPOctse il Club degli addetti commerciali

delle ambasciate estere in Italia Intesa finalizzata

a rafforzare il network

internazionaledella spa fieristica

Carlo Bassi, amministratore delegato di EXPOcts

Geniale, nella sua semplicità. E’ ilmezzo realizzato e distribuito daMoto Martin, azienda milaneseche si propone trasversalmente amoltissimi settori commercialigrazie ad una soluzione funziona-le, accattivante e davvero “azzec-cata”. Si tratta di un ciclomotore,dalle linee essenziali, ma non perquesto meno “attraenti”, studiatoappositamente per il trasporto dimerce varia. Il dato straordinarioè la portata utile di carico, omolo-gata in sede europea per 100 kg.Il mezzo risponde completamentealle moderne esigenze di mobilitàsu due ruote, rispettando al mas-simo l’impatto ambientale sia infatto di inquinamento acustico

che diemissionidi scarico.A renderloscattantee potenteci pensa ilmotoreAH50Laria di Franco Morini, un motoredi derivazione scooteristica conmiscelatore separato ed avvia-mento elettrico. Con un minimoingombro (1690x1180x755 mm),si ottengono prestazioni super. Ilpeso in marcia è di 86 kg, e il pe-so massimo ammesso con con-ducente è di 265 kg. Il rispettoper l’ambiente, oltre che dalla

grande silenziosità delmezzo, è assi-curato dallamarmitta ca-

talitica compatibile conle normative europeeEuro 1 ed Euro 2. Laforcella anterioreidraulica a steli rove-sciati garantisce la si-curezza nella guida, in-sieme con il freno a di-sco anteriore e le ruoteintegrali in lega di allu-

minio con pneumatici 130/70-12. Il carico può essere distribui-to in modo ottimale, grazie al por-tapacco posteriore fisso e ad unportapacco anteriore rimuovibile.Il mezzo è provvisto di due serba-toi carburante per complessivi5,5 litri, e di un serbatoio dell’olioseparato. Ampie le dotazioni di si-curezza, come il nuovo proiettore

anteriore di elevata luminosità egli indicatori di direzione anterio-re e posteriore. Ma non finisce qui: tutto è sottocontrollo, grazie al cruscotto inte-grato dotato di contachilometri espie varie di sicurezza ed avvia-mento elettrico. Il mezzo, inoltre,è anche comodo: il comfort neiviaggi urbani ed extraurbani è altop, grazie alla sospensione po-steriore con monoammortizzatoree portatarga integrato. “Ma la vera caratteristica vincen-te di questo mezzo” commentaWalter Martin, “è la sua incredi-bile universalità, che lo rendecompagno prezioso del lavoro dichi opera in moltissimi settori:chi infatti non ha bisogno di unmezzo agile e pratico che sia nellostesso tempo affidabile e capacedi grandi prestazioni?”. E comedargli torto?

Le aziende inforLe aziende informanomano Bello, scattante, potenteUn mezzo universaleE’ un mezzo semplice e geniale:

il ciclomotore Moto Martin è omologato per trasportare 100 kgdi carico, oltre al conducente. E’ potente, scattante, bello ed essenziale. Cosa chiedere di più?

Per saperne di più:www.motomartin.it

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Dal 10 dicembre al 10 gennaio

ARIETE(21/3 – 20 /4)Uno stellium dipianeti positivicaratterizzaquesta fine

d’anno. Mercurio,Venere, Saturno ePlutone vi appoggiano e promettonovacanze divertenti e rilassanti per tutti.Mettete in preventivo un periodo disvago e “rimandate” i problemi a do-po le festività. E’ un buon periodo per ivostri viaggi.

TORO(21/4 – 20/5)Soprattuttoper i nati dellaprima decadeci sono anco-ra momenti di

stress e di tensione psicofisica. Saturno,Marte, Giove e Mercurio sono contra-ri. Cercate di non buttarvi in situazioniche poi non potrete sostenere. Il mo-mento economico è complicato, ac-cuserete anche stanchezza.Avretebisogno di molta energia nel prossimoanno per affrontare un periodo cheancora non appare tutto rose e fiori.Migliore la situazione per i nati dellealtre due decadi.

GEMELLI(21/5 – 21/6)Fine anno scin-tillante per inati a maggiocon Venerepositivo, ma

anche per i nati della seconda de-cade con Nettuno favorevole. Potre-ste contare su un Capodanno ro-mantico nonostante la dissonanza diUrano renda sempre tutto poco orga-nizzato e deciso all’ultimo istante. Unpo’ di tensione nei rapporti per i natidella terza decade.

CANCRO(22/6 – 22/7)Giove, Martee Urano positi-vi per i nati digiugno e di ini-zio luglio, pro-

mettono una fine d’anno con inte-ressanti novità. Umore molto buono,ottima energia: avrete un’eccellentesalute psicofisica. Per i nati a metà lu-glio Mercurio è, invece, poco positivoe può portare qualche contrattempopasseggero durante i viaggi.

LEONE(23/7 – 22/8)Considerandola posizioneostile di Marte,Giove, Saturnoe Venere, il

consiglo ai nati della prima decade èquello di risparmiare le energie il piùpossibile in questo mese di dicembre

cercando di non mettere troppa car-ne al fuoco.Avete troppo bisogno diriposo: tutto è complicato e per il mo-mento non vi sono vie di uscita. Mi-gliore la situazione per i nati delle altredue decadi.

VERGINE(23/8 – 22/9)Marte e Giovepositivi “esorciz-zano” Urano eMercurio collo-cati in posi-

zione più conflittuale per i nati dellaprima decade.Avrete una grandecarica vitale e l’umore vi sosterrà per ipiccoli contrattempi che potrebberoverificarsi in questo mese. I nati dellaterza decade devono cercare di nonfarsi trascinare dalle situazioni e dai ri-sentimenti: la salute non ne giovereb-be.

BILANCIA(23/9 – 22/10)Bellissimi Ve-nere e Mer-curio che du-rante le festevi sostengono

insieme a Saturno e a Nettuno. Pren-detevi un periodo di riposo che saràsicuramente più positivo e rilassante diquello dello scorso anno. Sono favoritigli svaghi. Soprattutto per i nati a set-tembre l’ultima settimana dell’anno sipresenterà all’insegna dell’allegria edel divertimento.

SCORPIONE(23/10 – 21/11)Marte, Saturnoe Venere sipongono ditraverso ai natidi ottobre. Il

cielo non brilla particolarmente inquesto periodo nonostante l’appog-gio di Giove: cercate di equilibrare leenergie per evitare stress inutili. Uranocontinua a favorire i cambiamenti po-

sitivi e Nettuno vi consiglia di chiarirele situazioni e di non fidarvi senza ga-ranzie.

SAGITTARIO(22/11 – 20/12)Mercurio nelsegno favori-sce i piccolispostamenti,Saturno sostie-

ne i vostri progetti mentre Urano conti-nua a rendere un po’ instabile la vitaper i nati di novembre che dovrebbe-ro apportare i cambiamenti necessarie cercare di lasciare situazioni chenon hanno più ragione di essere man-tenute. Può sembrare difficile, ma ipianeti vi sostengono e vi spingono inquesta direzione.

CAPRICORNO(21/12 – 19/1)Marte, Giove eUrano sono inposizione mol-to favorevoleper i nati a fine

anno. E’ un momento certamente po-sitivo sia per le vacanze, ma ancheper l’energia che avete, per la risolu-zione di problemi, per le questioni le-gali, per i miglioramenti professionali.Riceverete aiuti da chi vi sta vicino.Buono il rapporto con l’autorità e icolleghi. Per tutti è un periodo piace-vole e sereno dopo un anno piuttostodifficile.

ACQUARIO(20/1 – 19/2)Giove, Marte eSaturno sonoin posizionedissonante:non lasciano

in pace i nati a fine gennaio neanchein questa fine d’anno. Consigliamo dievitare il più possibile situazioni stres-santi e compagnie sbagliate. Cercatedi rilassarvi: la situazione è già pesan-te e dovrete sopportare ciò che vi cir-conda in questo periodo senza ec-cessive durezze e senza scoraggiarvi.Si consiglia riposo anche ai nati dellealtre due decadi: evitate i troppi im-pegni, non è un momento di grandevitalità.

PESCI(20/2 – 20/3)Mercurio restain posizioneconflittuale:potreste accu-sare un po’ di

stanchezza mentale o contrattempidurante gli spostamenti, ma si tratta dicose di poco conto perché Giove visostiene con la sua carica di entusia-smo. Ottima energia e vitalità per tutti.Urano invita sempre i nati a fine feb-braio a prendere la vita alla giornatasenza programmare troppo.

oroscopo

i più fortunati sono… i nati dal 28 giugno al 5 luglioi meno fortunati sono…i nati dal 25 aprile al 5 maggio

Il cielo del meseIl Sole è nel Sagittario, entra in Ca-pricorno il 21 dicembre. Mercurio ènello Scorpione, entra nel Sagittarioil 12 dicembre e nel Capricorno il 3gennaio.Venere è nel Capricorno,entra in Acquario il 15 dicembre eritorna ancora nel Capricorno il 1°gennaio. Marte è nel Toro. Giove ènello Scorpione. Saturno è nel Leo-ne (10°). Urano è nei Pesci (7°). Net-tuno è nell’Acquario (15°). Plutoneè nel Sagittario (24°). La Luna è pie-na nel Cancro il 16 dicembre. Il no-

do lunare passa da 10 gradi a 8gradi dell’Ariete.

(A cura di E.T.)

Unione-12 B carte credito 5-12-2005 15:27 Pagina 32