Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA · ore 18.30GIUSSANI Ambrogio e DE PONTI...

Anno LXXXIII - Numero 7 - 8 - Luglio Agosto 2012

BressoMensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso

laSQUILLA

squilla luglio agosto 2012 19-06-2012 8:33 Pagina 1

D ifficile poter dire qualcosa, tratutto ciò che affolla il cuore,dopo le memorabili giornate di

Bresso Family 2012. Provo a dirne tre.La prima è sulla gente venuta aBresso. Quella gente così variegataha mostrato il volto di una Chiesaquotidiana e semplice: il volto di unafamiglia, appunto. Quando affetti elavoro si aprono semplicemente econ fiducia al Vangelo, allora tuttodiventa buono e bello. Buono e bellonon vuol dire facile: quella fiumana digente, che ha colorato pacificamentele vie della nostra città, raccontavavite tutt’altro che da “mulino bianco”:c’erano disabili, immigrati, uomini edonne senza lavoro, famiglie conaffetti feriti. Ma si vedeva una quietae attiva speranza in loro. Mentre lisalutavo, pensavo a quanto bene c’ènel mondo e quanti lo tengono vivo.E come la cura quotidiana che lenostre Chiese investono nel far incon-trare Gesù con la vita di ragazzi, gio-vani, famiglie, anziani, lavoratori con-corre a questo fiume di bene inmaniera unica. Anche in questa terracomplessa e secolarizzata, si puòvivere così.La seconda parola è sul Papa. La suafigura fragile e modesta dice che nellasua persona c’è molto di più di quelloche si può vedere superficialmente.Un uomo, un fratello, un padre, sì. Madi più. La bellissima serata di prepara-zione lo scorso mese di maggio ce neha illustrato il segreto: in questaChiesa così grande il suo servizio èquello di accompagnare tutti, e insie-me, al Vangelo di Gesù. Le sue parolevanno riascoltate (e l’abbiamo fatto),

perché un incontro col Papa non siconsuma nelle emozioni, ma chiedeche ciò che ci ha detto – e come lo hadetto – entri nelle silenziose regionidella coscienza di ciascuno. Lì l’incon-tro col mistero di Dio diventa davverofecondo.La terza è una parola sui bressesi:magnifici! Dissipate le fosche nubidelle previsioni di disagi e devastazio-ni per la città (mi ricordavano quellesentite su Roma, prima del giubileodel 2000), ho visto uno spirito di con-cordia e di collaborazione encomiabi-le tra i molti soggetti coinvolti: intesta l’amministrazione civica e quelladel Parco Nord, le forze di sicurezzalocali e l’assistenza sanitaria. Poi lecentinaia di volontari, l’associazioni-smo di ogni categoria e ispirazione, leparrocchie, le famiglie ospitanti equelle che hanno ingentilito case evie con i segni di benvenuto, lemigliaia che si sono recate ai momen-ti del Parco Nord e i malati e gli anzia-ni che da casa ne sono stati profonda-mente partecipi. E dimentico sicura-mente qualcuno. Questo capitale diforze sane e portatrici di lavoro sodo,ideali alti, umanità generose in colla-borazione leale per il bene della città,non deve andare dissipato. Anchequesta è una lezione delle memorabiligiornate di Bresso.

Il prevosto don Angelo

P.S.: Una quarta parola sui moltissimibambini: soprattutto quelli stranierierano incredibilmente capaci di sop-portare disagi, stanchezza e sonno: “Inostri ne sarebbero capaci?” mi sonochiesto sorpreso.

la parola del parroco

Dopo l’Incontro Mondiale delle Famiglie

Le memorabili giornatedi Bresso

5


la nostra comunità

6

Riposano in CristoMONTAGNINI Egle di anni 78 GHIONI Aldo di anni 86FILIPPI Anna Maria di anni 73 BORGHI Luigi di anni 81BRIGNOLI Antonietta di anni 82CEREDA Rina di anni 93

Rinati al fonte battesimaleCAFIERO Giorgio FRANCO Sara GIORDANI MattiaDE STEFANIS Christian FUSCO Giada RACANATI FrancescaABBRUZZESE Luca

Legati del mese di giugno

23 ore 9 ZECCHINATO Venerino25 ore 9 COMOTTI Maria26 ore 9 MEANA Rina e Angelo

Legati del mese di luglio

4 ore 9 AULETTA Antonio e AGOVINO Saveria7 ore 18.30 REGONDI Giuseppe e GRANELLO Matilde - ANNONI Angelo

10 ore 9 LOCATELLI Sonia11 ore 9 TAGLIABUE Enrico e STRADA Angela14 ore 18.30 DE PONTI Antonia e STRADA Carlo

PRINA Francesco e SAVINI Agnese16 ore 9 CHENI Ettore21 ore 9 COMI Don Giulio

ore 18.30 GIUSSANI Ambrogio e DE PONTI Luigia - RISI Innocenta23 ore 9 STRADA Alessandro e Alberto

I legati delle S.Messe delle ore 7 sono spostati alla S.Messa del sabato successivo alle 18.30.Il motivo è la presenza di un solo prete in questo mese estivo per cui non ci sarà la S Messa delle 7

Legati del mese di agosto

4 ore 9 ORIANI Erminio e Isolina14 ore 9 ANNONI Giancarlo20 ore 9 ORIANI Luigi e ROSSONI Carla27 ore 9 ROSSONI Carla e ORIANI Luigi

Per verificare il calendario 2013 dei legati in suffragio del defuntiil Parroco chiede ai parenti - qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni -

di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven, ore 17.30-19).

I legati di Settembre sono in bacheca in chiesa.

Sposati nel SignoreGROTTO Mirko con ZULIAN Silvia MAIOLI Mauro con TROMBETTA SilviaSCOVINO Eugenio con SOCINI Arianna ABBRUZZESE Fabio con LUGLIO Ellen


7

notiziario

Bresso bianco-giallaLa settimana precedente l’evento, Bresso è diventata bianco-gialla. Più di 5.000bandierine sono andate a ruba nelle nostre parrocchie. Nastri, strisce, coccarderendevano belle le case e le vie. Ampi stendardi con le chiavi pontificie sventola-vano per Bresso. Tanti bressesi hanno ingentilito la città, stupendo con questisegni il milione di pellegrini, che non finivano di ringraziare per la musica e ilcanto, i festoni, la banda e la pronta gentilezza dei volontari. Nessun trionfalismo,non è nostro stile: ma gioia vera sì. Quella che nasce nel cuore di chiunque fa ciòche è buono e giusto. Tra le cose belle da segnalare: la presenza del patriarca diGerusalemme presso la ditta Zambon, in una affollata conferenza sullaTerrasanta; e la mostra nelle Ghiacciaie di piazzetta Cavour della “Madonna dellagatta” di Francesco Barocci, che consigliamo ai bressesi di visitare, perché davve-ro meritevole.

I gemellaggi e gli ospitiMercoledì 30 maggio. Una telefonata mette in allerta l’infaticabile segreteria loca-le dell’evento: “Stasera arrivano tre famiglie che dialogheranno col Papa allaFesta delle testimonianze. Potete invitarle a cena?”. Detto, fatto. Con una trentinadi giovani e di adulti, eccoci in oratorio San Giuseppe: ed ecco arrivare una fami-glia vietnamita, la cui bimba Cat Tien avrebbe chiesto al Papa di raccontare dellasua infanzia; insieme a loro, una famiglia statunitense, alle prese con sei figli e irelativi “incastri molto complicati” di tempi, e una giovane coppia di fidanzati delMadagascar con gli interrogativi alti tipici delle soglie del matrimonio. Un onore eun grande piacere. La sera dopo, giovedì 31, l’accoglienza popolare in oratorio dei due gemellaggidella città: famiglie spagnole del movimento di CL e pellegrini della diocesi diCastellaneta di Puglia col loro vescovo ospiti alla Madonna della Misericordia.Grande impegno da parte delle tre parrocchie riunite, sorpresa dei pellegrini pertanto calore mentre, fra musica e canti, i 400 volontari bressesi ritiravano la t-shirtarancione di riconoscimento, preludio del grande servizio.

La veglia eucaristica e le Messe internazionaliLa mattina alle 7 e alle 9 di venerdì 1° giugno la nostra parrocchia ha celebrato laMessa con i pellegrini già ospiti. Impreparati al nostro rito ambrosiano, i concele-branti sono stati introdotti dai confratelli nei misteri della nostra liturgia, masoprattutto dalla partecipazione popolare curata e numerosa che, ancora unavolta, li ha piacevolmente sorpresi (“Ci mancherebbe, dopo due anni di catechesisulla partecipazione alla Messa!” avrà pensato il parroco). La stessa sera, nella gremitissima chiesa di San Carlo, il momento contemplativo:l’adorazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Castellaneta di Puglia, animatadai cori delle parrocchie cittadine, ha preparato il cuore all’accoglienza del Papa edell’oceano di pellegrini. Senza il silenzio, tutto scivola via.

Arrivano!Sabato 2 giugno: fino alle 14 un silenzio inusuale per le tranquille vie di Bresso,discretamente e progressivamente interdette al traffico. Tutt’al più, qualche fami-gliola in bici. Poi, pian piano, prima i volontari locali in tenuta arancione, poi leassociazioni d’arma, la banda e le tre fanfare dei bersaglieri prendono le posizioni


8

notiziarionotiziario

loro affidate. Eccoli, arrivano: i primi gruppi di pellegrini fanno capolino dal fondodi via Corridoni e dai numeri alti di via Vittorio Veneto. E la festa comincia: tra i“benvenuti!” gridati dai bressesi, prima curiosi poi stupiti lungo le strade, le notedella musica, i canti e le parole del sindaco di incoraggiamento ai volontari che siapprestano ai loro turni di servizio, che li impegneranno fino a notte inoltrata epoi all’alba, dalle 4 di mattina. Il Parco Nord quietamente si riempie di personecolorate e liete. La Festa delle testimonianze è cominciata, con musica e immagi-ni dal mondo intero. Il sole è luminoso ma non caldissimo, proprio quello che civuole. Arriva puntuale il Papa, il nostro Parco Nord si fa attento e silenzioso.

L’accoglienza in oratorioSabato 2 giugno, ore 10.45: un fiume improvviso di gente vira da via Isimbardiverso piazza Immacolata e via Galliano: sono 380 croati che la nostra parrocchiaattendeva per l’accoglienza in oratorio e in casa. Famiglie che hanno affrontato ilpiccolo disagio dei tempi dello smistamento, coi bimbi assonnati, ma tutt’altroche lamentosi. Prontamente i giovani dell’oratorio hanno abbinato gli impronun-ciabili cognomi slavi a quelli più familiari dei bressesi che avevano dato disponi-bilità all’accoglienza leggera, quella della fatidica notte del 2-3 giugno. Con l’aiutodi qualche croato bilingue e con l’onnipresente inglese, entro le 23.45 anche l’ulti-mo degli ospiti aveva trovato collocazione in casa o nelle aule e nei saloni dell’o-ratorio. E così è accaduto anche nelle altre parrocchie bressesi. I volontari e imedici predisposti negli oratori durante la notte hanno solo condiviso il sonnodei pellegrini. Ottimo lavoro, ragazzi!

La chiesa aperta anche di sera tardiNel frattempo, mentre i pellegrini defluivano, la nostra chiesa è rimasta apertafino alle 23.30 con i volontari pronti all’accoglienza di italiani e stranieri che nonvolevano perdersi la visita della chiesa bressese che li accoglieva così cordial-mente. Lo stesso domenica mattina, quando non si sono celebrate Messe, poichéeravamo tutti al Parco Nord. Un volantino illustrativo della chiesa preposituralecon traduzioni in inglese, francese e spagnolo (opera gratuita di volontari) ha aiu-tato a conoscere ciò che di bello abbiamo e che quotidianamente frequentiamoper crescere nella fede in Gesù.

L’accoglienza in famigliaLe famiglie della nostra parrocchia erano all’erta: di che cosa hanno bisogno? Eper il loro ritorno a casa devo preparare qualcosa? E con la lingua come si fa? Maquando si sono trovate davanti famigliole croate stanche e sorridenti, tutta lapreoccupazione si è sciolta e l’accoglienza si è mostrata per quello che è: ungesto squisitamente fraterno. Una doccia veloce, uno spuntino, e poi “laku noç!”(buonanotte!) a tutti. Fino all’alba, silenzio profondo. All’aurora, una veloce primacolazione, baci e abbracci, un improbabile arrivederci e via verso la Messa colPapa al campo volo, uniti al fiume di pellegrini che dalle 5 di mattina già fluivanoper le nostre vie e riempivano la spianata del Parco Nord.

Il ritorno a casa Domenica 3 giugno 2012: culmine delle memorabili giornate di Bresso.Dopo la Messa, indimenticabile, il deflusso. Un’altra fiumana di gente per via


9

notiziario

Grandi, via XXV Aprile, via Vittorio Veneto, via Villa, via Isimbardi, via Corridoni,fino alla stazione ferroviaria e alle varie fermate dei bus e della MM. Famiglie,famiglie e poi ancora famiglie. Gente quieta e gioiosa, coi bambini e i ragazzi, ma– saggiamente – non con gli anziani, che li attendono a casa per sentirli racconta-re quanto vissuto. Passavano accarezzando il fianco della nostra chiesa, al suonovivace della banda, ringraziando il sindaco e i preti che si sono trovati accanto asalutare i partenti. Guardandoli passare, venivano in mente le parole del CardinalScola che introduceva il Papa alla visita milanese: “La storia e i destini di questa‘terra di mezzo’ (Mediolanum) sono impregnati da un solido intreccio di cristiane-simo e civiltà. Lungo i secoli è maturata la fisionomia di un popolo laborioso,accogliente, generoso. Un popolo fiero della sua singolarità, alimentata e custodi-ta dal rito ambrosiano. Questi tratti continuano, come un fiume carsico, a irrorareil terreno della comunità cristiana e della società civile, anche in questo tempo digrande travaglio… Milano è cambiata. È vero e naturale. È forse meglio dire chesta cercando il suo nuovo volto. I cristiani stanno contribuendo a questa comuneimpresa. Sono a loro agio nella società plurale; non sono profeti di sventura, matestimoni e quindi edificatori tenaci di vita buona. Consapevoli che la vera novitànon è tanto l’inedito, quanto piuttosto l’innesto dell’antico nelle condizioni muta-te dell’oggi”.

La mattina del lunedìIl lunedì arriva inesorabile dopo le grandi feste, ma questo era un lunedì speciale.Un lunedì radioso. Radioso, grazie anche a una pioggia notturna che ha ripulitol’ambiente. La parola che si sentiva con maggior frequenza quella mattina è stata“Che bello!”. Radiosi sindaco, presidente del Parco Nord, comandanti della poli-zia locale e dei carabinieri. Radiosi i volontari. Radiosa la gente. Il parco e la cittàsono lindi, senza il minimo segno di degrado: “Quando si muove gente così, nonsi hanno problemi” diceva uno dei nostri vigili. Tutti erano radiosi, incoraggiati edeterminati ad affrontare la fatica del lunedì, perché quando la festa “ricrea”senza affannare o istupidire, allora ne beneficia anche il tempo del lavoro. No,lunedì 4 giugno non era l’apocalittico “day after”: era un radioso lunedì di lavoro.

Dopo l’evento, l’ascoltoNei giorni successivi all’evento del Milano Family le parrocchie di Bresso, ciascu-na nella forma a essa consueta, hanno ripreso le parole del Papa, ascoltandolenel silenzio dell’adorazione eucaristica. Inoltre hanno pensato a una serata, il 19giugno, con una Assemblea delle parrocchie della città presso la Madonna dellaMisericordia, per ascoltare racconti, impressioni, considerazioni e stimoli perso-nali ed ecclesiali sui grandi temi dell’Incontro Mondiale delle Famiglie. Gli eventi,soprattutto quelli religiosi, non vanno consumati nelle emozioni, che aprono solola porta del cuore; ma chiedono di essere ospitati nella coscienza, dove avvengo-no chiarificazioni e decisioni e vere e proprie conversioni.

Un primo frutto bressese del Milano Family: la carità operosaAlla Festa delle Testimonianze, una famiglia greca lanciava al Papa e a noi ungrido di aiuto per la crisi economica. Il Papa rispondeva con un richiamo alla poli-tica (da meditare), uno alla capacità di ciascuno di fare sacrifici, e infine un appel-lo alla solidarietà di famiglia con famiglia: “Noi abbiamo, in Europa, una rete di


10

notiziario

gemellaggi culturali, certo molto buoni e molto utili, ma forse ci vogliono gemel-laggi in altro senso: che realmente una famiglia dell’Occidente, dell’Italia, dellaGermania, della Francia assuma la responsabilità di aiutare un’altra famiglia. Cosìanche le parrocchie, le città: che realmente assumano responsabilità, aiutino insenso concreto”. “Santità” avremmo voluto rispondergli “a Bresso lo facciamogià da un anno e mezzo con il Fondo Adotta una Famiglia”. La Caritas, le parroc-chie e le ACLI stanno prendendo contatti con la Caritas greca per garantire per unanno l’aiuto bressese a una famiglia greca in difficoltà: se il Papa ha chiesto que-ste cose a proprio a Bresso, ebbene, Bresso semplicemente e sollecitamenterisponde.

L’ORATORIO RINGRAZIA LE ACLIL’oratorio San Giuseppe ringrazia le ACLI per aver sostenuto

anche quest’anno con € 2.000 (ricavato dal 5 per mille) la presenza di un edu-catore professionale a servizio dei nostri ragazzi nell’oratorio feriale, che può

così estendersi fino alla metà di luglio anche con la partecipazione dei ragazzi delle tre parrocchie cittadine.

Un ottimo esempio di collaborazione e di sensibilità educativa.

Provincia di Milano – Comune di Bresso

CHIESA PARROCCHIALE SS. NAZARO E CELSO

MERCOLEDÌ 27 GIUGNO ORE 21

CONCERTODEI

Convivium Singers(Gran Bretagna)


2 giugno 2012. Ore 7 e 30. In piazzaMartiri cinque pullman in parten-za per Milano si riempiono di

ragazzi che hanno ricevuto la S.Cresima nelle nostre tre parrocchie incompagnia dei loro genitori, padrini,madrine, catechiste e educatori.Arrivati in piazzale Lotto, ci sistemia-mo in un lungo serpentone e ci diri-giamo verso lo stadio di San Siro. Verso le 9 finalmente entriamo. Lostadio registra quasi il tutto esaurito.Non è il derby e nemmeno un concer-to rock. Si tratta di un avvenimentoben più importante: l’incontro fra icresimandi della diocesi di Milano ePapa Benedetto XVI. Il colpo d’occhioè impressionante. Lo stadio è pieno dicolori, uno per ognuna delle settezone pastorali. Il desiderio di incon-trare di persona il Santo Padre è enor-me. L’attesa è grande, e quando final-mente il Pontefice fa il suoingresso nello stadio lagioia esplode.Il Cardinale Angelo Scolasaluta il Papa, esprimendoil grande affetto di tutti ipresenti per “colui chegetta il ponte – Ponte-fice– che permette di attraver-sare la strada della vitariferiti al Padre di Gesù ePadre nostro”. Incominciapoi il momento di preghie-ra, al termine del qualeBenedetto XVI invita iragazzi a partecipare confedeltà alla Messa dome-nicale, a confessarsi con

regolarità e a frequentare assidua-mente gli oratori, occasioni in cui isette doni dello Spirito che hannoricevuto possono crescere. Li invitaanche a essere obbedienti per cresce-re “in sapienza, età e grazia” e aimpegnarsi nello studio e nel serviziodel prossimo. E infine con forza diceai ragazzi di essere santi, perché tuttipossono arrivare alla santità. Al termine dell’incontro, tre ragazzidel nostro oratorio, Estrella, Gabriellae Simone, accompagnati da donPierpaolo, hanno potuto salutare per-sonalmente il Papa e noi ci siamosentiti tutti sul palco insieme a loro.Questo incontro ci ha fatto fare espe-rienza della bellezza e della gioia diappartenere alla Chiesa e ci ha per-messo di dimostrare tutto il nostroaffetto al Santo Padre. Pronti a pren-dere il largo con Pietro.

Tre nostri ragazzi e don Pier accanto a Papa Benedetto allo stadio Meazza

Anche i cresimandi bressesidal Santo PadreLa gioia coloratissima di appartenere alla Chiesada le catechiste e gli educatori di Prima Media

colori dell’oratorio

11


G iovanna, dinamica settantenne,racconta la sua esperienza:«Inizialmente ero molto perples-

sa ad accogliere… anzi, diciamolatutta, prevaleva una sorta di “cautela”a non esporsi a una cosa con troppipunti di domanda. In pratica, ero deci-sa a limitarmi a una posizione di“osservatore”. Invece non è andatacosì… Mi sono fatta “tirare dentro”da altri inquilini del mio condominio:accoglievano anche loro, e ci sarem-mo dati una mano… Ma sì, mettiamo-ci in gioco! Aspettavo (e non senzaqualche apprensione) due imprecisatiospiti. E che cosa accade la sera disabato? In oratorio, allo smistamento,i due componenti della famiglia a meassegnata (un papà e un bambino)chiedono e ottengono di non esseredivisi dalla mamma e dalla sorellina.Grazie ai volontari la cosa riesce, evengono tutti assegnati al mio palaz-zo, suddivisi tra me e l’altra famiglia

ospitante. Ma cosa succede? La fami-glia croata, giunta al nostro condomi-nio, incontra i miei amici che avreb-bero dovuto ospitare mamma ebimba, e al momento della separazio-ne (pur a distanza di qualche piano) ilbimbo va letteralmente in crisi: nonvuole che la sua famiglia si divida! Igenitori non sanno se chiedere un’al-ternativa o forzare il piccolo… Ma imiei coinquilini capiscono e di lì a 2minuti… ho 4 ospiti anziché due allaporta. Inizialmente l’impatto è notevo-le, sull’uscio trovo il gruppetto capeg-giato dal papà: una sorta di “gigante”che per guardarlo negli occhi micostringe a guardare su in cielo! Mala situazione si fa subito chiara eammette una sola soluzione, tenerliassieme. Il mio appartamento è piùampio e quindi, quasi a mezzanotte,oltre ai due letti già preventivati epronti, allestiamo anche il divano,mentre il quarto letto arriva… con l’a-

scensore! La famiglia croatapotrà dormire unita: tutti nellastessa stanza!Abbiamo visto la felicità e lariconoscenza negli occhi deinostri ospiti, anzi dei nostriFratelli, e questo è stato fanta-stico! Non dimenticherò l’ab-braccio e le parole di quelpapà, la mattina successiva,mentre la famiglia si risveglia-va: “God bless you!” (“Dio tibenedica!”). È stato molto toc-cante. Poi, per la colazione cihanno raggiunto anche i viciniche mi avevano “regalato” i“loro” ospiti… Cosa chiederedi più? Viva il Family!

L’accoglienza dei pellegrini in famiglia

Aggiungi quattro posti a tavola!L’incontro tra le famiglie è avvenuto anche nelle case che hanno accoltodi Flavio Campetti

bresso family 2012

12


P rimo turno: ore 15.00 in punto disabato 2 giugno, sotto un solecocente; davanti a noi un flusso

enorme e infinito di persone, omeglio pellegrini, giunti da ogni partedel mondo con un unico obiettivo:essere parte di quella grande famigliache è la Chiesa di Dio e che ha comepater familias il Papa Benedetto XVI.Fermi in piedi, vediamo camminareverso i cancelli di ingresso popolivenuti da ogni dove: chi dallaSpagna, chi da Capoverde,dall’Irlanda o addirittura dal Cile.Proprio i pellegrini cileni ci dimostra-no come la fede in Cristo e la vogliadi stare insieme e affrontare un viag-gio lungo migliaia di chilometri versoun altro continente sianodue dei tanti capisaldi diuna famiglia: d’altrondeanche Gesù intraprese unlungo viaggio da Nazaretha Gerusalemme con i suoigenitori. E se lo ha fattoGesù più di duemila annifa, perché non possiamofarlo anche noi? Eravamo certo in più dimille e tutti, a parte i ruoliassegnatici, eravamo lì conun unico obbiettivo: acco-gliere migliaia e migliaia dipellegrini, in camminomagari da giorni, cercandodi trasmettere l’importanzache aveva, e che tuttora ha,per noi questo grandeincontro: in fondo, la fami-glia è la cosa più importan-te nella vita di tutti, creden-ti e non, luogo dove si

incontrano gioie, dolori, dove si impa-ra ad affrontare le difficoltà che ci sitrova davanti, grazie al sostegno ditutti. Ciascuno alla fine del proprioturno ripensa un po’ a ciò che è statoper lui il Milano Family: faticoso, stan-cante, ma allo stesso tempo gratifi-cante: non è cosa di tutti i giorniavere il Papa a Bresso. Abbiamo cosìimparato a collaborare con i volontaridella diocesi e a sostenerci l’un l’altronella fatica, come in una grande fami-glia. Un grazie va infine a tutti coloroche hanno partecipato, perché hannolasciato dentro di me, e credo anchenegli altri volontari, una testimonian-za fortissima e una grande commo-zione… Grazie!

Un giovane volontario bressese del Milano Family racconta…

Un unico obiettivo: accogliereNon è cosa di tutti i giorni ciò che abbiamo vissutodi Stefano Martelli

bresso family 2012

13


D all’autunno si sapeva che il Papaavrebbe incontrato le famigliedel mondo proprio a Bresso.

Come porre un gesto che coinvolges-se le famiglie della nostra città elasciasse un segno visibile nel tempo,che fosse attesa e poi memoria di ciòche stava per accadere? Così unlungo muro ocra che circonda la casaparrocchiale nello spazio pedonaleverso via Centurelli è diventato gior-no dopo giorno un grande e coloratis-simo murales dipinto a più mani. Ilprogetto iniziale si è via via modifica-to, arricchito, movimentato. I passantisi sono fermati incuriositi e si sonocoinvolti: molti papà hanno scopertouna vena artistica, tanto da “rubare”il pennello ai bimbi per poter lasciare

anche loro una traccia; molte mammehanno scoperto un entusiasmante enuovo campo giochi per sé stesse eper i figli e nonni e nonne hanno“spinto” i nipoti a dipingere e hannoaiutato a preparare i colori ecc. Unafesta in atto! Un lavoro! Una sorpren-dente conoscenza tra famiglie! E unacoscienza sempre più chiara: il biso-gno e l’attesa di un uomo che è unica-mente segno della presenza di Cristonel mondo. Il murales è memoria deldono che il Papa ci ha fatto con la suapresenza e dono che le famiglie diBresso hanno fatto a lui con la loropresenza. Gli stili pittorici sono tanti: si va daitocchi sicuri di Chiara, Elena, Giulia,Liliana… alle riproduzioni di “artisti”

Un’opera realizzata coralmente e gratuitamente da autori dai 5 ai 70 anni

Il murales del Papa a BressoUna festa in atto. Un lavoro.Una sorprendente conoscenza tra famiglie.Memoria che dura nel tempo.di Piergiorgio Vianello

bresso family 2012

14


15

da parte di Irene e dei suoi amici, allescene di vita quotidiana dei bambinidella materna, elementare e media. Eogni particolare è rifinito dalla manopaziente di una nonna o di unamamma. Nel primo spazio, oltre all’i-cona del Milano Family 2012 e all’im-magine della Madonna del Pilastrello,cara a Bresso, c’è Benedetto XVI cheabbraccia le famiglie che a lui si strin-gono per trovare la forza e la speran-za di andare nella vita quotidiana conil desiderio, la certezza che Gesù ècon loro sempre. Ecco poi “il muro del tempo” a grossimattoni aperto sugli “sposi” diChagall (inizio della famiglia) ispirataal Cantico dei Cantici; sulla “madre”di Pablo Picasso (la fecondità dellafamiglia); sui “Costruttori” di FernandLeger (l’uomo che edifica e collaboraalla creazione). La scelta di opere diartisti (uomini che più di tutti espri-mono l’umano) indica che questi temivalgono per gli uomini di ogni tempo. Poi il “muro del tempo” entra in un

luogo preciso e si apre sulla festadelle persone di Bresso, la processio-ne con la statua della Madonna delPilastrello e su angoli riconoscibilicome la parrocchia, piazzaImmacolata, i gelsi con la Grigna e ilResegone dei giorni limpidi. Vi sonopoi momenti di vita quotidiana: dalpranzo in famiglia all’entrata a scuola,dal gioco nel parco alle passeggiate,dall’andare al lavoro allo spingereuna carrozzella… Lo stesso popoloradunato sotto il manto del Papa“vive” in tutti questi particolari, oviceversa, se si osserva il muralesvenendo da via Centurelli, vive la vitae si raduna per trovare senso e spe-ranza. Volutamente le persone sonocome sagome, senza un volto defini-to, non perché siano senza nome, maperché ogni passante possa ricono-scersi in una di esse ed entrare, sevuole, in questo abbraccio del Papa,cioè della Chiesa che vuole unica-mente che viviamo da uomini veri eliberi.

bresso family 2012


16

N ell’ambito dell’accoglienza orga-nizzata dal Comune di Bresso,sabato 2 giugno i pellegrini in

transito hanno trovato anche le vettu-rette Isetta a dar loro il benvenuto.Del resto, queste simpatiche macchi-nette a uovo furono concepite neglianni ’50 proprio per le necessità dellepiccole e giovani famiglie: due genito-ri, un bimbo e un cagnolino sulla cap-pelliera erano i protagonisti di unnoto spot pubblicitario dell’epoca.Terminata la cerimonia ufficiale, pergli entusiasti “isettisti”, bardati dibandierine e scritte di benvenuto, èiniziato il momento più inaspettato,incredibile e indimenticabile. Grazieall’approvazione dei servizi d’ordine,la carovana di Isette è partita per unlungo tour per le vie di Bresso, proce-dendo (a passo d’uomo!) anche nellevie di servizio lungo l’asseMatteotti/Gramsci, costeggiando inumerosissimi e generosi volontari,con le loro magliette arancio-ni, che “contenevano” i pel-legrini orientandoli verso ivarchi di accesso al ParcoNord. Un vero bagno di follafestante.“Ci siamo sentiti dei privile-giati: grazie alle nostre Isetta,la gente che procedeva afiumi verso l’area dell’aero-porto ci notava immediata-mente e così avevamo lapossibilità di salutare e dareil nostro benvenuto a tutti,tra foto reciproche, sorrisi euno sventolare di bandiere.Ricordiamo, in particolare,

un gruppo di libanesi: erano sconcer-tati dalla forma inusuale delle Iso, eanalogamente altri gruppi di africanisi mostravano incuriositi dal fatto cheuscivamo dalla portiera posta sulmuso della macchina”.Nello stesso week-end del “Family”, aMonza, presso l’autodromo si svolge-va un importante meeting internazio-nale per auto d’epoca: “Lo abbiamodel tutto ignorato: sapevamo chel’Isetta è un simbolo per Bresso, maanche per la Baviera di Benedetto XVI(l’Isetta, prodotta su licenza Iso daBMW, salvò questa nota casa tedescadal fallimento – ndr), e allora nonpotevamo mancare a questo storicoappuntamento!Ci è capitato più volte in passato chel’Isetta ci assicurasse una bella figuraai raduni, ma ora ci ha regalato moltodi più: è diventata mezzo eccezionaleper comunicare fratellanza con sem-plicità e simpatia!”

Una macchina concepita negli anni ’50 proprio per piccole famiglie

Isetta Family!Anche gli amici del Comitato Iso Millennium di Bresso hanno vissuto un Family Day molto… speciale! di Flavio Campetti

bresso family 2012


I ntervistiamo Claudio Mazzucco eMattia Tagliani del gruppo deiBrixer, che si sono esibiti durante

l’Incontro Mondiale delle Famigliesvoltosi nell’Area Parco Nord, più pre-cisamente nel contesto della Festadelle Testimonianze di sabato 2 giu-gno. Quando si è formato il gruppo e dachi è composto?Nel settembre del 2008 provavamonel box del Don. All’inizio eravamo inquattro, tutti nati nel 1991: Claudio,Mattia, Davide e Giacomo. Simone siè poi aggiunto nel 2011. Il genere dimusica che suoniamo è pop rock ita-liano. Claudio, come siete arrivati a suonare

nel corso del VII Incontro Mondialedelle Famiglie?Tramite un nostro educatore ho sapu-to della possibilità di partecipare a unconcorso online dal titolo “Giovanitalenti per il Papa”, così ho convintoanche il resto del gruppo a prendereparte all’iniziativa. Le canzoni vincitri-ci sono state scelte in base ad alcuniparametri, come l’attinenza al conte-sto del “Family”. Abbiamo partecipa-to con il nostro brano “Fuori dalmondo” (scritto da Mattia), che parladi una persona dapprima chiusa in sestessa ed estraniata dal mondo, chepoi si ritrova grazie a un misteriosoincontro che le ridona le motivazioniper vivere al massimo. Il contesto

I Brixer sul palco tra i “Giovani talenti per il Papa”

Ragazzi di Bressoin…cantano il PapaEsibizione del gruppo pop rock bressese alla Festa delle Testimonianzedi Francesco Boso

memorie bressesi

17


18

musicale è statomolto particolare:non solo esibizione,ma anche momentodi incontro con glialtri 8 gruppi italianiscelti, con i qualiabbiamo stretto ami-cizia. Qual è stata lavostra sensazionementre vi trovavatesul palco?Una bella sensazio-ne, immenso stupo-re e allo stessotempo gioia di tro-varci lì.Come avete vissutola preparazione all’evento?Ognuno di noi in modo diverso, senzadubbio con grande attesa ed entusia-smo. Forse fino a due giorni primanon avevamo capito fino in fondocosa sarebbe successo, ma poi il gio-vedì sera alcuni tra noi sono andati avisionare il palco in anteprima e…caspita!, si respirava davvero l’attesadi grande evento! Questo ci ha carica-ti in modo positivo.C’è stato un gruppo tra gli altri che viè particolarmente piaciuto?Una canzone ci ha colpiti in modoparticolare: “Vivo con te”, cantata daManu. È la storia di una ragazza chevive grazie al trapianto di un organoprelevato da un ragazzo deceduto inun incidente.Ma anche il gruppo gospel che hacantato “Fly”, dedicata a un loro com-ponente scomparso due anni fa, hacolto nel segno.Quali messaggi vi ha trasmesso l’e-vento, la presenza di famiglie prove-nienti da tutto il mondo e soprattuttoquella del Papa? Non dimentichiamo la gioia nel vede-re tutta quella gente così ordinata e

festante, i pellegrini con le bandierebianco-gialle, il profondo silenziodurante le testimonianze. Nel mondodi oggi si fa fatica ad ascoltare glialtri, mentre si vuole avere a tutti icosti qualcosa da dire. Anche perquesto è stato bello vedere quelmilione di persone fermarsi ad ascol-tare il Papa. Che cosa vi sentite di dire in meritoall’organizzazione? Al di là dell’ansia precedente i giornidell’evento, non abbiamo visto nessu-no lamentarsi. La disposizione deisettori, la gestione dell’afflusso dellepersone, la sicurezza predispostadallo staff, le mappe disseminate intutto il parco, i servizi igienici ben col-locati per il Parco Nord e per Bresso…tutto è stato perfetto!Anche il tempo ci ha messo del suo, èstato clemente. Vogliamo fare ungrande plauso agli organizzatori e aivolontari che hanno reso più sempli-ce la viabilità delle strade.Vogliamo fare un plauso e dire ungrande grazie anche al Papa e atutti i partecipanti a questo bellissi-mo evento.

memorie bressesi


19

D omenica 3 giugno una delega-zione delle comunità del ParcoNord ha accolto il Papa. Ho dato

il benvenuto a nome della città aBenedetto XVI, che ha ringraziato lanostra comunità per l’accoglienza. IlCardinale Scola ha espresso l’apprez-zamento della diocesi alle parrocchiee alla società civile bressese per lacollaborazione fornita alla FondazioneFamily 2012. Ho avuto anche un breve colloquiocon il Presidente del Consiglio deiMinistri, Mario Monti, che si è infor-mato sul lavoro svolto. Il Premier eravenuto ad assistere alla S. Messa: perrispetto al motivo della sua presenzaa Bresso ho evitato di polemizzare perl’indifferenza dimostrata dal Governonei confronti delle comunità del ParcoNord, alle quali è stato negato unincontro. Nel salutare le autorità civilie religiose presenti e i Sindaci ospiti,mi sono state espresse molte attesta-zioni di riconoscenza per lo spirito diaccoglienza della città e per l’organiz-zazione dell’evento. Ho ricevuto econtinuo a ricevere numerose attesta-zioni di apprezzamento. Giro questielogi a chi li ha meritati: la nostrameravigliosa comunità, il personaledel Comune, la società civile, le auto-rità religiose, il grande cuore delvolontariato bressese. Bresso ha messo a disposizione 500

volontari, un terzo dei suoi dipendentiche hanno scelto volontariamente dieffettuare le prestazioni straordinarie,la dirigenza, le posizioni apicali, ilcorpo della Polizia Locale che è statocoadiuvato dai colleghi dellaProvincia di Milano, di altre città lom-barde, del capoluogo e di tanti altriComuni.L’abnegazione, la professionalità e lapresenza delle Forze dell’Ordine(Carabinieri, Polizia di Stato e PoliziaLocale), dei Vigili del Fuoco, dellaGuardia di Finanza, della ProtezioneCivile e degli uomini della sicurezzasono state encomiabili. Un ideale eaffettuoso abbraccio a tutti.Qualche ora dopo la partenza delPapa, la città è tornata alla normalità,presentando un volto pulito e ordina-to. Tutto si è svolto in un’atmosferafestosa, il deflusso è avvenuto nell’or-dine. Ringrazio i pellegrini per ilrispetto che hanno dimostrato neiconfronti della nostra comunità, delnostro territorio e del grande bacinoverde del Parco Nord.La nostra città in quest’ultimo finesettimana ha vissuto un’esperienzairripetibile e ha riscosso consensi datutto il mondo: sono certo che neinostri cuori e in quelli del milione dipellegrini rimarrà il ricordo incancel-labile di una intensa emozione. Moltedelle esperienze che hanno segnato,

Il Sindaco Fortunato Zinni scrive ai bressesi

Benedetto XVIe un milione di pellegrini al Parco Norde all’aeroporto di BressoOltre alle parole da primo cittadino, anche quelle da “cattolico non praticante”di Fortunato Zinni

bresso family 2012


20

bresso family 2012

nel corso dei secoli, la storia dellacomunità: miseria, povertà, sacrifici,emigrazione, accoglienza senza discri-minazione di razza e di etnie, pacificaconvivenza tra i popoli, crisi dellafamiglia, hanno costituito il filo rossodel confronto e del dibattito propostodalle dieci catechesi, che hanno coin-volto centinaia di migliaia di fedeli nelcorso degli ultimi mesi. Ho partecipato ad alcuni di questidibattiti che hanno arricchito le mieconoscenze di pubblico amministrato-re. Se mi è consentito, da cattoliconon praticante e con il doverosorispetto verso i credenti, vorrei espri-mere sommessamente, a conclusionedi questa indimenticabile esperienza,alcune brevi considerazioni personali.“Nel corso delle discussioni sullecatechesi, sul grande palco durante laFesta delle Testimonianze di sabato enell’omelia del Papa si è parlatomolto del ruolo della Chiesa nellasocietà moderna. Sono stati ripresitesti di importanti encicliche, in parti-colare quelle che hanno trattato temidella dottrina sociale della Chiesa edei mali del nostro tempo. Il fatto chequesti temi siano stati al centro del

dibattito che ha preparato l’evento enei quesiti posti al Papa durante laFesta delle Testimonianze autorizza asperare una maggiore attenzionedella Chiesa alle nuove esigenze dellasocietà moderna e a una scoperta deitemi conciliari. Il Papa nei giorni scor-si ha parlato di Babele esprimendo lasua amarezza per le vicende chehanno coinvolto il Vaticano e laChiesa e ha rivolto un severo monitoai Governi, alle forze politiche e socia-li, alle istituzioni, alla società civile,alle diocesi, richiamandoli alla prioritàdel rispetto del bene comune. Questoimportante evento, che ha visto il suofulcro nella mia città, spero possaessere di auspicio per chi si occupadella cura delle anime, nel rispetto delcredo religioso di ognuno, per unamaggiore comprensione verso chisoffre situazioni personali drammati-che e difficili nella sfera degli affetti eper coloro a cui è affidato il governodelle Istituzioni per una più equa giu-stizia sociale, per una lotta senzaquartiere alla corruzione e all’evasio-ne fiscale, per la libertà e la pacificaconvivenza dei popoli”.L’intero testo è su www.bresso.net


I l Mi lano Family s i è conclu-s o d a a l c u n i g i o r n i . Te m p odi bi lanci : com’è andata?

Pensiamo sia andata veramente bene.Abbiamo predisposto un piano insie-me con gli altri attori dell’evento, egrazie alla collaborazione di tutti loabbiamo realizzato, profondendo ognienergia utile.Facciamo un salto indietro nel tempo:alcuni mesi fa, all’indomani dellaassegnazione dell’evento all’areaaeroportuale di Bresso, l’organizza-zione non si profilava certo come unacosa facile…La preoccupazione che avevamo eche abbiamo portato sui tavoli in cuisiamo stati chiamati a confrontarciera quella di consentire l’afflusso e ildeflusso dei pelle-grini in tempiragionevolmentebrevi, garantendolo svolgimento del-l’evento in pienasicurezza.Quindi la macchinaorganizzativa hafatto un grossolavoro e ha coin-volto molti “atto-ri”. Con chi avetecollaborato princi-palmente?La Prefettura diMilano ha svoltoun ruolo di coordi-namento di tutti gli“attori” in campo,

la Questura di Milano ha saputo svol-gere una funzione di prevenzione delrischio, valorizzando le esperienzedelle polizie locali dei comuni interes-sati all’evento; il Comune di Milanocon ATM e TRENORD ha saputogarantire un sistema di trasporto pub-blico efficiente; i Comuni del NordMilano hanno avuto un ruolo di guidadeterminante nelle scelte che hannoriguardato la viabilità. Infine l’avercondiviso con la Fondazione “Family2012” lo spirito dell’evento è statodeterminante, penso in particolarealla gestione del così detto ultimomiglio, il significato di accoglienzache le nostre comunità hanno volutocreare nelle fasi di afflusso e deflussodei pellegrini.

Intervista al Comandante della Polizia Locale Riccardo Brunati

La carta vincente?La collaborazione di tuttiNon ci sono stati problemi di sorta e la città e il parco sono stati restituiti alla comunità così come erano stati datidi Flavio Campetti

bresso family 2012

21


22

bresso family 2012

E finalmente si è giunti al “fatidico”week-end del 2-3 giugno. Come èandata rispetto agli obiettivi prefissati?Non vorrei sembrare presuntuoso,credo che la gestione dell’evento inogni ambito abbia rasentato la perfe-zione.C’è stato un momento particolarmen-te critico?Non ci sono state criticità di rilievo,posso dire che ogni operatore ha sen-tito l’importanza dell’evento e laresponsabilità a esso correlata.Certamente avete avuto la possibilitàdi essere letteralmente nel cuore del-l’evento. Quali impressioni forti vi halasciato il fatto di incontrare tuttaquella gente e di contribuire ad acco-gliere il Papa Benedetto XVI? Da parte di tutti era palpabile l’emo-zione: non solo ci siamo sentiti parte-cipi di un grande evento, ma è matu-rata dentro di noi l’idea di aver contri-buito a realizzare qualcosa che anda-va oltre le nostre stesse possibilità. La partecipazione della domenica èstata enorme, si parla anche di oltreun milione di persone.Ciononostante, dalle prime impres-sioni che abbiamo colto, l’impatto siaambientale che anche di altro genere(ordine pubblico) pare sia stato otti-mo. Confermate? Confermo che la serenità dimostratadalle persone che hanno partecipatoall’evento ha contagiato in manierapositiva anche gli operatori chehanno fatto servizio in strada.Non ci sono stati problemi di sorta: lacittà e il parco sono stati restituiti allacomunità così come erano stati dati.Un aneddoto o una storia che avetevissuto e che vi è rimasta impressa…La sensazione che abbiamo vissuto eche mi piace ricordare è un sentimen-to di colleganza con le centinaia dipersone volontarie che ci hanno datouna mano nella gestione dell’evento,

la possibilità di veder realizzata lanostra missione di prossimità al citta-dino in strada insieme alle persone.A tutti loro credo debba essere dettoun grazie per aver contribuito al suc-cesso delle due giornate che hannocoinvolto Bresso.Il Milano Family è quindi passato, maha lasciato qualcosa. Certo questo losi percepisce da alcune opere urbani-stiche completate a Bresso, cosìcome dal fatto che molti cittadinidichiarino di portare in sé il ricordodell’evento come un momento positi-vo e stimolante. Per Lei e/o per inostri Vigili che cosa è rimasto, alivello professionale ma, volendo…anche a livello umano?Da un punto di vista professionale lagestione di un evento così importanteci ha fatto crescere notevolmente, ciha spronato a guardare oltre i confinidel nostro territorio. Abbiamo saputoreggere il confronto con realtà piùgrandi e organizzate della nostrasenza timori reverenziali. Inoltreabbiamo consolidato la nostra azioneall’interno del tessuto sociale.Quando abbiamo trasferito la nuovasede del Comando in via Luraniabbiamo pensato a quel luogo perchévi sono già realtà associative (centroanziani), servizi pubblici (ASL e asilonido), e volevamo essere parte vivadella città insieme ad altri servizi eluoghi di aggregazione.Da un punto di vista umano, la cittànon dimenticherà l’emozione datadalla folla di persone che con il suocomportamento ha testimoniato lapropria fede religiosa in armonia conil contesto circostante.

Un grazie sentito a nome de “LaSquilla” per l’impegno profuso cheabbiamo visto coi nostri occhi, lungotutta quella due giorni che è giàStoria della nostra città.


23

L o stato della Città del Vaticano, come sappiamo, emette francobolli e mone-te. Ce ne sono anche sul VII incontro Mondiale delle Famiglie.

Il francobollo è stato emesso l’11 maggio; la moneta commemorativa di 2 euroinvece sarà emessa il prossimo ottobre in 115.000 pezzi. Vedi: http://www.vaticanstate.va/IT/Servizi/UfficioFilatelicoeNumismatico/

Le Poste italiane hanno concesso un annullo filatelico. Presso l’Ufficio Relazionicon il Pubblico del Comune sono in vendita i cofanetti contenenti le tre cartolinecon annullo filatelico appositamente ideate in occasione della visita del SantoPadre a Bresso. Il costo è di € 5,00.

Chiunque fosse interessato all’annullo può chiedere informazioni allo sportelloURP: tel. 02 61455.229 - 314

bresso family 2012


24

A ll’ora di pranzo la tv annuncia:un’altra strage di cattolici inNigeria durante la Messa. È

domenica. Anche a Bresso abbiamoappena celebrato. Anzi, ha celebratoproprio il nigeriano padre GeorgeEmeka Ekwuru*, clarettiano, in Italiaper qualche giorno. Con lui le nostredomande sono incalzanti.Non è la prima volta che sentiamoepisodi del genere. Alcuni rimandanoa motivazioni politiche, altri a causeetnico-religiose. Ma che cosa c’è die-tro?La situazione è davvero pesante. Leazioni di terrorismo sono portateavanti da un gruppo fondamentalistaislamico: Boko Haram (che significa“l’educazione occidentale è male”).Combattono i cristiani perché secon-do loro sono il segno più evidente dellegame con l’Occidente. In realtà, lorocombattono tutti i simboli occidentali.Il gruppo è minoranza nel Paese maha una violenza cieca. Il governo èdebole, anche se nell’esecutivo sonopresenti ministri cristiani. Con questifanatici non si può minimamente dia-logare. Non vogliono farlo. Quandomanca il dialogo non è possibile alcu-na riconciliazione. Quando capitaqualche eccidio, alcuni imam diconoparole solidali verso i cristiani, maanche questi islamici moderati devo-no stare attenti, perché ne va dellaloro vita.La Chiesa cattolica è quella che pagadi più. Siete impauriti? La paura c’è. È cosa umana. Ma i cri-stiani continuano ad andare a Messa

poiché sanno che il sangue dei martiriè seme per la Chiesa stessa.Ringraziamo l’Occidente che ci hafatto conoscere il cristianesimo. Oraperò noi lo viviamo non perché voi cene avete parlato ma perché è diventa-ta nostra carne. I nostri seminari sonopieni. Cerchiamo di fare un discerni-mento rigido: sappiamo infatti che lapovertà può portare anche a scelteavventate. Tuttavia i candidati alsacerdozio rimangono sempre tanti.Vorrà dire qualcosa. O no?Il problema dei fondamentalisti isla-mici si aggiunge ai tanti problemi chein Africa si trascinano. Come uscirne?L’Africa deve tornare a sognare.Quando Giovanni Paolo II venne inNigeria disse: “Africa, alzati e cammi-na”. È questa autonomia di volontà edi pensiero che dobbiamo recuperare.Purtroppo, tra le diverse forme diimpoverimento dell’Africa, c’è anchequella dei “cervelli”. Gli africani chene hanno avuto possibilità hanno stu-diato soprattutto all’estero; e lì se nestanno, interessandosi poco del loroPaese. L’Occidente poi non ha alcuninteresse a che l’Africa si scelga unfuturo. Dobbiamo reclamarlo noi.Dalla povertà si esce con un progetto.Gli africani, per via dei problemimateriali, pensano poco. Per questo,tra i miei compiti missionari, c’è purequello del servizio alla cultura. Cultura e carità. Che cosa vieneprima, quale l’urgenza?Quando sono tornato, finiti gli studi difilosofia a Roma, mi interessavo pocodella povertà del mio Paese. Ritenevo

La tragica situazione dei cristiani in Nigeria

L’Africa si salvacon il pensiero e con il sognoIntervista a padre George, ospite a Bresso alla Madonna della Misericordiadi don Massimo Pavanello

oltre il campanile


oltre il campanile

che prima si dovessero creare le basiteoriche per uno sviluppo e poi lo svi-luppo sarebbe venuto da sé. Col pas-sare del tempo invece, pur nonabbandonando gli studi e l’insegna-mento per quanto dicevo prima, misono sempre più immerso nellarealtà. Collaboro pastoralmente conuna parrocchia povera e vado con iseminaristi al mercato a chiedereaiuti. In genere i poveri danno di più, iricchi sono più tirchi.Poiché il riscatto dell’Africa avverràtra secoli, sono sempre più convintoche salvare la vita anche solo a unbambino bisognoso sia un compitoda assumersi subito. Se alla fine dellamia vita avrò aiutato dieci bambini,potrò dirmi contento. La cultura dellavita è cultura nel senso pieno. Sapetecome è bello quando si incontra qual-cuno a cui è possibile andare incontroe risollevarlo dal suo annullamento,attraverso la risposta al bisognomateriale? Ci può fare un esempio per spiegarsimeglio?Sono stato in un quartiere povero perportare aiuti. Lì c’era una mamma,senza marito, che stava morendo. Eraattorniata da tutti i suoi figli. Il più pic-colo, appena mi ha visto, mi è saltatoin braccio – sporco e maleodorante –e si è addormentato. Avevaritrovato la serenità necessa-ria per poter almeno dormire. Proprio a Bresso abbiamoappena celebrato l’IncontroMondiale delle Famiglie. Qualè la situazione in Nigeriariguardo a questo tema?Tra i cristiani la famiglia èquella tradizionale. Tra imusulmani invece c’è anchela poligamia, permessa perlegge. Il divorzio non è unarealtà; solo nelle città c’èqualche caso, ma resta un’ec-

cezione. La convivenza prima delmatrimonio non esiste. Il dibattitoaccademico sui temi presenti inOccidente però c’è: “matrimonio” trapersone dello stesso sesso, ecc. Siagli intellettuali sia i teologi stanno cer-cando di spiegare alla gente per qualimotivi questo modello occidentalenon è cosa buona. Il Milano Familyanche noi l’abbiamo seguito con inte-resse, è stata un’occasione di ripresadi questi argomenti.

* Padre Gorge, dell’ordine deiClarettiani, è originario della Nigeria.Conosce l’Italia nel periodo dei suoistudi a Roma. Filosofo e antropologo,attualmente è impegnato nella forma-zione di seminaristi e nella gestionedella cattedra di filosofia presso l’uni-versità di Owerri, nella regione ImoState (Nigeria). Studioso e autore didiversi libri riguardanti l’Africa, il suosogno è quello di riuscire a promuove-re e divulgare il pensiero a favore delcontinente, ovvero l’Afrizelotismo...Tale filosofia vuole rivoluzionare ilrapporto della persona africana con lasua condizione di indigenza, invitan-do ognuno a prendere coscienza delleproprie capacità come singolo indivi-duo (zelo) al fine di risollevare il conti-nente dalle sue difficoltà storiche.

25


26

recensioni

“O ratorio della Beata VergineMaria delle Grazie, dettoSantuario della Madonna

del Pilastrello”: con questo titoloGiulia Marcarini, storica dell’arte, hadato alle stampe un bel volume inoccasione delVII IncontroMondiale delleFamiglie e dellavenuta di PapaBenedetto XVI aBresso. Una sorta di“ghiottoneria”per i cultori distoria locale,sempre allaricerca di nuovistimoli perapprofondire lapropria cono-scenza nel set-tore specifico. Il testo si presenta difacile lettura, semplice ma non super-ficiale. Infatti, l’autrice non si limita adassemblare il vasto materiale sulSantuario della Madonna delPilastrello già pubblicato in epochepassate, ma intraprende un conte-stuale percorso collaterale di scrupo-losa indagine in discipline che, in pre-cedenza, forse non erano state ade-guatamente prese in esame. Da approfondimenti sull’iconografiadella Madonna col Bambino, vieneipotizzato che il nostro affresco nonsia pienamente conforme alla tradi-zione iconografica medioevale

(Vergine indicante con la mano ilFiglio per rappresentare la via cheogni cristiano deve seguire), in quan-to, nella raffigurazione del Pilastrello,è invece Gesù che con la mano sirivolge a lei. L’autrice è comunque in

grado di forni-re una validas p i e g a z i o n eall’apparentemistero. Inun’altra partedel volume, siparla degliaffreschi deiSanti rappre-sentati all’in-terno dellacappella edella commit-tente deimedesimi, laC o n t e s s a

Caterina Perini. Ebbene, anche in que-sto caso non mancano sorprese, cheriguardano la loro datazione. Infatti,da una ricerca effettuata sull’alberogenealogico delle Famiglie Nobilimilanesi, la Marcarini scopre che laContessa Caterina Concini è effettiva-mente la moglie dell’avvocatoGiuseppe Antonio Perini, ma che lostesso è nominato Conte soltanto nel1724. Pertanto, in assenza di docu-menti certi, è verosimile ritenere chela Nobildonna abbia commissionatogli affreschi nella prima metà del ’700e non verso la fine del ’600 come rite-nuto in precedenza. Una rettifica non

Un bel volume della storica dell’arte Giulia Marcarini

L’attualità del Pilastrellonei secoliUn lavoro completo che riserva alcune sorprese sotto il profilo storico-artisticoe integrato con la storia delle sagre del Santuariodi Ambrogio Giussani


recensioni

stravolgente, ma sicuramente indicedi professionalità. Interamente inedita è la storia dellaSagra della Madonna, che inizia comesemplice processione religiosa nel1923 (è la data più antica sullo specifi-co evento trovata in archivio parroc-chiale) per poi proseguire in modosaltuario e in periodi diversi (primanel mese di maggio, poi a settembree infine a ottobre) fino agli inizi deglianni ’80. La configurazione attuale,con valenza cittadina, è del 1983. Datale data, all’aspetto prettamente reli-gioso (triduo e processione) si affian-cano in modo stabile e continuativodiverse manifestazioni a carattere cul-turale, ricreativo e commerciale sulterritorio. Anche il contributo del Prevosto,riportato nell’introduzione al volume,

è significativo per comprendere ilsenso di questo culto locale e il ruoloche riveste il Santuario oggi per tutti ibressesi. Dice don Angelo: “Esso èessenzialmente un luogo profetico,cioè di riferimento per il viandante diogni epoca in costante ricerca di stra-de sicure, non solo terrene. È unasede preziosa che custodisce i valoriessenziali del popolo bressese. È infi-ne una casa accogliente, occasioneper fare silenzio, ascoltare Dio e affi-darsi come Maria alla Sua volontàbenevola”. Quindi, non è vero che suquesto argomento era stato dettotutto. Il Santuario della Madonna delPilastrello non ha ancora esaurito ilsuo fascino ed è in grado, non solo diriservarci sorprese, ma soprattutto disvolgere un ruolo preminente per lanostra Comunità.

27Copertina del libro. Lo trovi in parrocchia o in santuario a € 8


28

calendario liturgico


29

calendario liturgico


i numeri della comunità

30

Indirizzo: via Roma, 12 - 20091 Bressowww.santinazaroecelsobresso.it

e-mail: [email protected]

Telefoni utili

Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82Orari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17.30 - 19Don Gianfranco Radice 02 610 17 79Oratorio - don Pierpaolo Zannini 02 610 17 68Carabinieri 02 610 89 51Vigili del Fuoco 115Croce Rossa 02 610 73 68Ambulanza 118Servizio di guardia medica 02 34567Comune 02 614 551Vigili Urbani 02 614 554 00Ospedale Bassini 02 6176.1Acli 02 66 50 10 72Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36AVIS 02 614 00 95Biblioteca Comunale 02 614 55 349Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70Centro della Famiglia 02 66 50 34 39Centro di ascolto Caritas 366 4892343Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94Parrocchia San Carlo 02 614 26 60Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96

Orari delle SS. Messe in Bresso luglio - agosto

SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 9sabato e vigiliari: ore 18.30festivi: ore 7.30 - 9 - 10.30

SAN CARLO - feriali: ore 8.30sabato e vigiliari: ore 19festivi: ore 8.30 - 10 - 19

MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30sabato e vigiliari: ore 17.30

festivi: ore 10 - 17.30

Chiesa di San Francescofestivi: ore 11.30

Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso feriali: ore 8.30 - 9.30sabato: ore 16-19


31

farmacie di turno

Farmacie di turno - LUGLIO(Bresso - Cormano - Cusano)

a cura dell’Azienda Farmaceutica Cormano

123456789

10111213141516171819202122232425262728293031

DomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedì

COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5COMUNALE N. 2 - Bresso Via A. Strada, 56GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89FORNASÈ - Cormano P.za Bernini, 1/ABRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/DCOMUNALE N. 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/DTESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4FORNASÈ - Cormano P.za Bernini, 1/ARIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO


32

farmacie di turno

Farmacie di turno - AGOSTO(Bresso - Cormano - Cusano)

a cura dell’Azienda Farmaceutica Cormano

123456789

10111213141516171819202122232425262728293031123456789

10

MercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedì

COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via A. Manzoni, 14COMUNALE - Cormano Via A. Gramsci, 44COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE - Cusano M. Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE Cormano Via Gramsci, 44COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89FORNASÈ - Cormano P.za Bernini, 1/ARIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE - Cormano Via A. Gramsci, 44MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26GIUGLIANO - Cusano M. Via C. Sormani, 89MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2COMUNALE N. 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26BRUSUGLIO - Cormano Via V. Veneto, 27MORETTI - Cusano M. V.le Matteotti, 2MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51DEL CORSO - Cusano M. P.za Trento e Trieste, 4FORNASÈ - Cormano P.za Bernini, 1/ARIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N. 3 - Bresso Via Piave, 23PALTRINIERI - Cusano M. Via Cooperazione, 20COMUNALE N. 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII , 43COMUNALE - Cormano Via A. Gramsci, 44BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/D

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO


33

Dio Padre, sorgente di ogni paternità,che hai creato il mondo e lo conservi,

Dio Figlio che, per salvarci, hai condiviso la condizione umanafino alla morte e alla morte di croce,

Dio Spirito Santo, che chiamandoci alla comunione divinarinnovi ogni nostra relazione,

guarda alle famiglie qui convocate da ogni parte del mondodall’amorevole invito di Papa Benedetto.

Signore Gesù, donaci di vivere alla scuola della Santa Famiglia di Nazareth

in cui Tu sei cresciuto in sapienza, età e grazia.

Santa Maria, vergine e sposa, madre del bell’amore,fa che, come te, teniamo fisso lo sguardo su Gesù

per custodirne le parole e le azioni,insegnaci ad amare senza riserve e senza paura del sacrificio.

San Giuseppe,mostraci la strada dell’amore nuziale appassionato e casto,

la paternità forte e tenera,il gusto del lavoro assiduo e generoso.

Madonnina,che dall’alto del Duomo allarghi le braccia sui tuoi figli,

proteggi la Chiesa,A te affidiamo le nostre famiglie,

soprattutto quelle che si trovano in difficoltà,Custodisci i nostri bambini,

insegna, ai ragazzi e ai giovani a rischiare i talenti ricevutiper diventare protagonisti della vita buona

sostieni gli ammalati, gli anziani, i moribondi,soccorri i poveri.

Accogli la nostra supplica ed intercedi.Amen.

Card. Angelo Scola

Preghiera per l’IncontroMondiale delle Famiglie

parole d’autore


Onoranze FunebriBERNA di PEREGO ELVEZIO

Via Vittorio Veneto, 41 - Tel. 02/6101328Notturno 02/9181223 - 02/9189192

COCCINELLETHE BRIDGEPIERO GUIDI

CALVIN KLEINROCCO BAROCCO

BIBLOSCROMIA

SAMSONITEPIQUADRO

MANDARINA DUCKKIPLING

RAINBOWGATTINONI

GIANFRANCO CORTI

Servizi Funebri

Nebuloni s.r.l.Funerali - Cremazioni

Trasporti Nazionali ed Internazionali

Servizio continuato 24 h su 24

Via Fulton, 12 - MilanoTel. e Fax 02.6469101 Diurno - Notturno

Viale Affori, 11 - Milano

CONCESSIONARIO AUTORIZZATO DI

FERRAMENTA - UTENSILERIA - ELETTRICITÀ

Sala & Magni s.r.l.

FORNITURE e ATTREZZATURE INDUSTRIALI

20091 Bresso (Milano)Via A. Manzoni, 28 - Tel. 02.6100845

CAPPELLETTICARTOTECNOLOGIE SNC

CARTOLIBRERIAGIOCATTOLI - ARTICOLI REGALO

GIOCHI PIRICI

Sede Legale e OperativaVia Centurelli, 42

20091 BRESSO (Mi)Tel./Fax 02.6100050

Seconda Sede OperativaVia S.Francesco d’Assisi, 5

20091 BRESSO (Mi)Tel./Fax 87074656


Esame della vistaApplicazione lenti a contattoApparecchi acustici Amplifon

20091 Bresso (MI) - Via Vittorio Veneto, 11Tel. 02.6106069

• Busti • Corsetti su misura • Cinti erniari• Ferri chirurgici • Apparecchi medicali• Scarpe ortopediche • Calze elastiche

• Carrozzelle

20091 BRESSO (Mi) - Via Vittorio Veneto, 11 - Tel. 02.6103324

OrtopediaAGAZZIForniture Mutualistiche USSL - INAIL

IMPIANTI ELETTRICI di Perini AndreaVia De Amicis, 26 - 20091 Bresso (MI)Cell. 349.40.33.654 - Cell. 338.57.95.834Fax. 02/61.42.06.57 - Email: [email protected]

IMPIANTI ELETTRICI CIVILIINDUSTRIALI

ANTENNE - AUTOMAZIONICONDIZIONAMENTO

IDEE PER ARREDAREdi PIZZI ERNESTO

20091 Bresso (MI)

Via V. Veneto 8/B

Tel. 02/6105434

Fax 02/6105434

PORTE BLINDATE INTERNESERRAMENTITAPPARELLE

VETRATE ARTISTICHECANCELLI DI SICUREZZA

BressoVia Corridoni, 32Tel. 02.66501443www.fllitrinca.it

Nuova EsposizioneVia Acquati 8/10CORMANO (MI)Tel. 02.97687468

risparmia fino al 55%con la detrazione fiscale


Gioielleria - OrologeriaIdee d’argento

Boffi... dal 1945

Via Vittorio Veneto,11 - Bresso (Mi) - Tel. 02/6100865

accessori e abbigliamento

VIA CENTURELLI, 38 - BRESSO - TEL. 02.66500947

... cose diCOSETTA

libreria al girasolelibri e...novità delle maggiori case editrici

••••• Icone e biglietti personalizzati per ogni occasione:

battesimi, comunioni, cresime, matrimoniVIA ROMA, 16 - 20091 BRESSO (MI)

TEL. 02 66 50 10 89

CONFEZIONI SU MISURA

SERVIZIO CUSTODIA

PULITURA

RIPARAZIONI

20091 BRESSO (MI) Via Centurelli, 9 - Tel. 02.6140257

Opere EdiliSpecializzato in ImbiancatureInterni - EsterniIndustriali

Via Marconi, 64 - 20091 Bresso (Mi)Tel/Fax. 02.61039419 - Cell. 333.3337566

E-Mail: [email protected]

di Cerulli Ivan


Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca BaraggiaWalter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina VillaDario Landreani, Francesco Boso

Foto: Autori Vari Copertina: Realizzazione grafica a cura di L. W. B. & F. C.

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: [email protected]

Direttore: ANGELO ZORLONI


Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA · ore 18.30GIUSSANI Ambrogio e DE PONTI...

Documents

Transcript of Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA · ore 18.30GIUSSANI Ambrogio e DE PONTI...